sabato 12 dicembre 2020

La vera adorazione

Gesù spiega a Luisa che la vera e perfetta adorazione sta nell'accordo completo dell'unione della Volontà di Dio con l'anima.Dio cerca tali adoratori e solo essi veramente e perfettamente lo adorano. Adorare nella Divina Volontà immette nella vita stessa trinitaria, dà immense gioie a Gesù e altrettante ne produce nell'anima.Libro di cielo volume 16, 13 Maggio 1924, 25 Aprile 2020

13 Maggio 1924 La vera adorazione consiste nell’accordo della volontà umana con la Divina. Il vero modello dell’adorazione è la Santissima Trinità

Il testo di oggi sembra essere un'omelia di Gesù su quel passaggio del Vangelo di san Giovanni, nella terza domenica di quaresima. Alla conclusione del discorso con la Samaritana

(san Giovanni capitolo 4 "...«Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21 Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità»...")

Oggi Gesù ci ha spiegato fondamentalmente che cos'è la vera adorazione e che cosa non è l'adorazione. Sono molte le persone (il don lo dice anche per esperienza pastorale) che pensano o che realmente non sanno fare l'adorazione. Al sacerdote dicono: come si fa l'adorazione eucaristica o come si adora Dio? Adorare significa fondamentalmente - operazione sopratutto interiore ma che prevede delle azioni esterne - riconoscere a Dio il primato assoluto e dirgli (non necessariamente a parole ma anche con il cuore e gesti): tu sei il mio tutto, a Te è dovuta ogni lode, amore, lode gloria ecc.. e io sono il nulla e io sono da Te mantenuto nell'essere..

Domanda: se è questa l'adorazione, è possibile che un'adoratore sia fuori dalla Volontà Divina? Se Dio è il mio tutto, che può chiederti tutto perchè questo è Dio e tu non sei buono ad osservare almeno i 10 comandamenti quale adorazione sto facendo? Così come attiguo sia il tema della Messa e della Comunione, se uno va a Messa e fa la Comunione e fa una vita mediocre, piena di imperfezioni consentite, di peccati veniali e qualche strafalcione evidentemente senza che il suo cuore combatta per migliorarsi (nessuno di noi è perfetto) però c'è un'abisso tra chi è peccatore, imperfetto ma combatte fermamente ed usa i mezzi e vuole crescere e chi rimane inerte e non fa un passo. E poi si lamenta: faccio sempre gli stessi peccati - certo che c'è una strutturale debolezza dell'essere umano - ma bisogna anche vedere quanto una persona lavora per la propria santificazione.

Qual'è il top dell'adorazione?

Figlia mia, la vera e perfetta adorazione sta nell’accordo completo dell’unione della Volontà di Dio con l’anima....." e poi Gesù lo spiega "... tanto più è completa e perfetta la sua adorazione e se la volontà umana non è una con la Divina, molto più se è lontana da Dio, non si può dire che è adorazione, ma ombra, oppure come tinta senza colore,.."

Perchè essere uno vuol dire di essere all'unisono. Non si tratta solo dei 10 comandamenti o dei doveri di stato ma un'adesione sempre più piena e completa fino a formare una cosa sola. Tanta roba.

".. Il primo atto di adorazione è quello di riconoscere la Volontà del suo Creatore per compierla, se questo non c’è, si adora con le parole, coi fatti s’insulta e si offende.." Gesù

"..Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.." Vangelo di san Matteo capitolo 7 versetto 21

Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti.” (Giovanni 14:15)

Quindi ci sono anche gli adoratori con le parole ma con i fatti insultano e lo offendono (Dio), questo discorso lo possiamo anche ampliare ai contatti con la Messa e l'Eucarestia, perchè oggi c'è la duplice tragedia: la lontanza e la diserzione verso l'Eucarestia che oggi assume delle proporzioni spaventose in certe zone e l'altro è l'accostamento superficiale di chi con le parole dice alcune cose ma poi con i fatti è lontana anni luce dal Vangelo e della Divina Volontà. Dopodichè Gesù fa uno step successivo e fa fare un'esperienza mistica a Luisa.

"..Io non so come, Gesù mi ha stretto di più e mi ha elevato più in alto, in mezzo ad una luce interminabile. Io mi sono sentita annientare, ma il mio annientamento è stato sostituito da una Vita Divina, che ha sprigionato da Sé tante varie tinte di bellezza, di santità, di luce, di bontà, di pace, d’amore, ecc., in modo che il mio nulla è rimasto trasformato da quelle tinte divine, tanto da non riconoscersi più e da innamorare anche Colui che mi aveva così abbellito ed il mio dolce Gesù ha ripreso il suo dire:.." (Luisa)

Gesù: "..“Vedi figlia mia, il primo atto delle Divine Persone è l’accordo perfetto della nostra Volontà ed è tanto unificata la nostra Volontà, che non si può discernere quale sia la Volontà dell’Uno o dell'Altro, tanto che sebbene le nostre Persone siano distinte, perché siamo Tre, la Volontà è una e questa Volontà produce un atto continuato di perfetta adorazione tra le Divine Persone; l'Una adora l’Altra. Questo accordo di Volontà produce uguaglianza di santità, di luce, di bontà, di bellezza, di potenza, d’amore e stabilisce in Noi il vero regno dell’ordine e della pace, rendendoci gioie e felicità immense e beatitudini infinite..."

Noi non possiamo immaginarci - in questo mondo - cosa voglia dire la felicità immensa, beatitudine infinite ecc.. lo capiremo quando lo vedremo nell'altro mondo. Noi siamo Tre ma la nostra volontà è talmente unita che produce un'atto continuato tra le Divine Persone. Quindi che significa? Che se la volontà umana si fonde con quella divina, viene in qualche modo (per qualche analogia, con le dovute differenze e distanze, ad imitare quello che accade dentro la Santissima Trinità. Che è talmente tanta la fusione delle volontà che sono una. E che succede quando si realizza questa cosa? (che dipende dalle nostre scelte)

Come realizzo questo? Se tu veramente hai un desiderio ardentissimo e risolutissima (e questo lo sai solamente te) di vivere questa vita basta volerlo tutto è fatto. Una persona lo sa se ha la volontà forte; se tu hai questo veramente e quindi - esempio: pensa a quello che stai facendo adesso,pensa a quello che stai vivendo adesso, se Dio adesso ti dicesse lascia stare e fai esattamente l'opposto di quello che stai facendo adesso, di quello che stai vivendo adesso; tu lo faresti? - attenzione che a Dio le bugie non si possono dire. Le maschere non si possono mettere e le menzogne cadono. Se così è (di lasciere quello che stai facendo per fare l'opposto ndr) stai tranquillo perchè già stai in questo mondo (forse non a livello perfettissimo e/o dovrai crescere ---è una vita che si sviluppa non dall'oggi al domani -- ma già stai dentro), se questo non c'è dentro non ci stai. Ma se questo ha iniziato ad esserci, vedrai che piano piano sarà la stessa volontà divina a far crescere in te le virtù divine e a produrre in te la vera adorazione cioè il perfetto amore verso il Creatore. Se inizierai ad amare Gesù sul serio - già farsi questa domanda: che significa amare Gesù vuol dire che non lo si ama. Quando una persona è innamorata non ha bisogno di spiegare cosa vive, non ci sta più con la testa; e anche questo se ci facciamo attenti a noi stessi lo sappiamo se è così. E vivendo in questa vita (oltre alla crescita delle virtù e nell'amore verso il Creatore) inizierai a godere varietà di bellezze divine e anche tutta la gioia che da questa vita deriva.

"..Sicché l’accordo della volontà umana con la Divina è il primo anello di congiunzione tra il Creatore e la creatura e da questo scendono in lei, come attraverso un canale, le virtù divine e producono in essa la vera adorazione, il perfetto amore verso il suo Creatore, che, elevandosi, attraverso lo stesso canale di congiunzione, riceve le varie tinte delle qualità divine..." Gesù

Nella seconda parte Gesù dice:

"..Perciò dico che l’anima che fa la mia Volontà è il mio trastullo ed il mio contento e per divertirmi sto col pennello della mia Volontà nelle mani e come lei si tuffa nel mio Volere, Io la ritocco e mi diverto ad imprimerle, con una mia pennellata, una sfumatura di più della mia bellezza, del mio amore, della mia santità e di tutte le mie qualità. Sicché per Me, tanto è stare in Cielo come stare in essa, trovo la stessa adorazione delle Divine Persone, la mia Volontà, il mio amore e siccome alla creatura c’è sempre da poter dare, Io agisco ora da valente pittore e dipingo in lei la mia immagine, or da maestro e le insegno le dottrine più alte e sublimi, or da amante appassionato, per cui do e voglio amore, insomma, uso e faccio tutte le arti per divertirmi..." Gesù

Gesù di diverte, quante volte ricorre questo termine? Una delle belle scoperte degli scritti di Luisa, Dio si diverte con le creature che gli permettono di divertirsi, chi si prende senza respingerne alcuna tutte le cose belle, le santità, tutto ciò che Dio vorrebbe donare che è moltissimo.

"..dipingo in lei la mia immagine.." Gesù , Gesù ci rende somiglianti a Lui. Altre volte fa il maestro e gli insegna le dottrine sublimi (le luci che ci fa arrivare, quando si impara ad ascoltare la voce di Dio che ci parla nel cuore....) "..or da amante appassionato.." Gesù; quindi la stessa passione umana nell'amore - facciamo però uno sforzo intellettuale perchè la passione umana si esplica in modalità non troppo consone nelle logiche divine, significa però che quella veemenza e quell'ardore travolgente che si sperimenta nell'innamoramento Gesù lo ha e lo vuole. Tantissimi sante e santi attestano queste cose. Gesù dà amore e chiede follie d'amore che hanno fatto i santi (i gesti ascetici che hanno fatto i santi); gli innamorati sul serio fanno le follie d'amore per l'amata o l'amato. Da stupire. L'anima che vive in questo modo fanno gara a stupirsi, anche Gesù può stupirsi di qualche gesto d'amore inedito. Stupire il Signore, non si pensi che siano frottole (Vangelo, episodio del centurione dove Gesù si stupisce della fede di quella persona, all'udire di queste parole Gesù restò ammirato). Non è una cosa campata in aria e ci fa comprendere la bellezza di questa vita e Gesù non mancherà di soprendere l'anima che lo ama e che vive in questo modo. E se ancora non li vediamo vuol dire che siamo ancora nell'anticamera.

"..e quando il mio amore offeso dalle creature non trova dove rifugiarsi, dove fuggire da quelli che m’inseguono per darmi morte, oppure mi costringono a prendere la via della volta dei Cieli, Io mi rifugio nell’anima che contiene in sé la mia Volontà.." Gesù

Pensiamo così: magari quando saremo morti, forse Gesù ci dirà: sei stato - in certi momenti - dove vedevo tanto male e tanta schifezza nel mondo - mi sono riposato in te e ho preso respiro. Gesù questa cosa la dice. Le meditazioni più belle non sono aggiungere tante parole ma semplicemente sottolineare. Cogli quella cosa e pensaci sopra. Hai mai fatto stupire Gesù?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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