Ogni creatura tiene un campo assegnatole nella Divina Volontà. Lo lavora chi vive in Essa. E avendo la forza creatrice in suo possesso quello che una creatura potrebbe fare in un secolo d'amore, di conoscenze divine, di riparazioni, di adorazioni profonde, con la Divina Volontà lo fa in un'ora. Gli oziosi non esistono nella Divina Volontà.
Meditazione sulla Divina Volontà (Vol. 34 agosto 23, 1936) - 2 maggio 2020 don Pierpaolo Maria Cilla
23 Agosto 1936
Il piccolo campicello assegnato alle creature nell'immensità della Divina Volontà. Gesù mette a disposizione delle creature la sua vita, purché ottiene che vivano nel Voler Divino. Il gran prodigio della Creazione della Vergine.
C'è un brano che parla quasi sempre della Madonna, tranne della prima parte ma si parla di ciò che faceva la Madonna e dice cosa faceva e cosa dovrebbero fare chi vuol vivere nella dv.
Gesù dice che ogni anima ha un compito da svolgere nella divina volontà e quindi non può dirsi disoccupata e non può rendersi oziosa.
"Figlia del mio Volere, hai visto come l'immensità del mio Fiat è irraggiungibile? Nessuna mente creata, per quanto santa, può abbracciarla e guardare dove terminano i suoi confini, tutti hanno il loro posto in Essa, anzi ogni creatura ha il suo piccolo campo nell'immensità della mia Divina Volontà, ma chi lavora questo piccolo campo assegnatole(?) Chi vive in Essa, perché vivendo in Essa si fa la prima lavoratrice ed Essa, prendendo nel suo grembo la creatura, la tiene occupata, immedesimata nel lavoro che vuole che faccia nel piccolo campicello che le è stato dato nella mia Volontà e siccome possiede la forza creatrice, ciò che la creatura potrebbe fare in un secolo, insieme con Essa lo fa in un'ora, sicché in un'ora può acquistare un secolo d'amore, d'opere, di sacrifici, di conoscenze divine, d'adorazioni profonde e dopo il lavoro chiama l'anima al riposo, per felicitarsi e riposarsi insieme e poi vedendo il bello del campicello e la gioia che provano, per felicitarsi di più ritornano al lavoro, è un'alternarsi di lavoro e di riposo. Perché tra le tante qualità che possiede la mia Divina Volontà è moto e attitudine continua, non è oziosa, anzi ad ogni cosa creata ha dato il suo lavoro continuo, per glorificarsi e per fare bene a tutti, gli oziosi non esistono nella mia Volontà, anzi in Essa tutto è lavoro, se ama è lavoro, se si occupa a conoscerci è lavoro, se adora, se soffre, se prega, è lavoro e lavoro divino, non umano, che convertendosi in monetina d'infinito valore, può acquistare e formare il campicello più grande...."
Abbiamo visto come nella divina volontà c'è tanto da fare. Di conseguenza quando un'anima inizia a dire cosa fare...prendiamo consapevolezza che c'è tanto da fare, riconoscere Dio e il suo operato, ricambiare l'amore, salvare le anime, c'è da portare la speranza alle famiglie, c'è da portare la salvezza ecc.. a tutto e a tutti. E come si fa a fare tutto questo? O ci mettiamo a fare quello che possiamo, per esempio un pò di atti umani. O entro in questo grande spazio dove c'è tutto il bene possibile ed immaginabile...se io lavoro con arnesi rudimentali posso fare solo piccoli oggetti ma se io all'improvviso entro in un mega laboratorio dove ci sono macchinari d'avanguardia, materiali nobili ecc... sarei uno stolto se continuassi a lavorare con gli attrezzi di prima.
"..ciò che la creatura potrebbe fare in un secolo, insieme con Essa lo fa in un'ora,..." Gesù
Gesù dice che il bene che in un'ora al giorno - vissuta nella divina volontà - possiamo fare il bene che un santo potrebbe fare in un secolo. Almeno un'ora al giorno noi lavoriamo dentro la divina volontà? E come si fa? Noi abbiamo imparato fin dall'inizio a fare gli atti attuali nella dv, ma gli atti attuali li fanno coloro che sono ancora piccoli nelle conoscenze. Gli atti più elevati si compiono nel momento in cui l'anima si ferma in preghiera, noi abbiamo le nostre preghiere e nostre devozioni ecc... magari noi arriviamo alla sera con l'ansia di pensare se abbiamo fatto tutte le nostre devozioni o altro, ma stai tranquillo. Ma se non hai fatto quell'ora che dice Gesù - dai 5 minuti in su - ma operare dentro la divina volontà significa prenderla e fare quello che fa, cioè farlo assieme. In questo momento cosa sta facendo la divina volontà? Mette alla luce le persone? Fallo anche tu con Lei, dai anche tu vita a tutti, magari sta in un Tabernacolo a costruire il Regno, ecc... entra anche tu nell'Eucarestia e fai anche tu quello che fa Gesù. O stendi su tutte le anime il sangue di Gesù ecc... se tu operi con Dio vedrai che a poco a poco il tuo campicello crescerà sempre di più.
Anche se la disoccupazione dal lavoro materiale dovesse aumentare (e speriamo di no) nella divina volontà c'è molto da operare, e lì non c'è la possibilità di dire che non c'è nulla da fare.
VIDEO DI DON PIERPAOLO
domenica 22 dicembre 2024
domenica 1 dicembre 2024
L'amore non stanca mai
I giri nella Divina Volontà sono fondamentalmente infuocate dichiarazioni di amore che la creatura offre al suo Dio sommamente amato. Vari esempi. Importanza fondamentale della ripetizione degli atti per far crescere in noi la vita della Divina Volontà. Riferimenti: Libro di Cielo, Volume 24, 23 Luglio e 29 Aprile 1928. Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", diciassettesima puntata, Mercoledì 15 Giugno 2022
29 Aprile 1928
Come le virtù sono germi, piante, fiori e frutti, la Divina Volontà è vita. Le meraviglie del “ti amo”; come l'amore non stanca mai. Chi vive nel Voler Divino non può andare in purgatorio, si ribellerebbe tutto l'universo.
"Figlia mia, quando l'anima pratica una virtù, mentre pratica il primo atto forma il germe e, come pratica il secondo ed il terzo atto e così di seguito, così coltiva il germe, lo innaffia ed esso cresce in pianta e porta i suoi frutti. Se poi si pratica una sol volta, o qualche volta, il germe non viene né innaffiato, né coltivato, muore e l'anima resta senza pianta e senza frutto, perché una virtù non è formata mai da un atto solo, ma da ripetuti atti....." Gesù
Ci vogliono ripetuti atti, la vita cristiana è impegnitiva perchè richiede ripetizione di continuo.
"..E come alle virtù così per la mia Volontà, se la creatura non dà alla piccola vita divina, l'alimento continuo degli atti suoi in Essa questa non cresce e non la riempie tutta. ..." Gesù
Gesù è molto acuto: sta dicendo due cose importanti: le virtù sono simboleggiate dall'immagine analogica delle piante mentre la divina volontà è la vita. Un'albero e un bambino. E' chiaro che un valore di un bambino è incommensurabile rispetto ad una pianta. Non c'è proporzione tra queste due realtà. Anche le persone che sono impazienti e che leggono quattro pagine degli scritti e chiedono subito come si fa ad entrare nella dv? Non c'è una formula magica. E' un'attivazione continua, perpetua e costante di tutti quanti gli atti che alimentano questa vita come per le virtù. Offrire un sacrificio che costa al Signore - tra gli effetti accidentali - alimenta la virtù della pazienza che ti aiuta a sopportare i mali. Una mortificazione volontaria mi fa crescere la pazienza. Se io invece non rinuncio a nulla e non sono capace a fare nemmeno un piccolo sacrificio dove sta la pazienza? Al primo problema sclero. Ma è normale. Come si fa a sentire la vita della divina volontà? Tutto quello che si può fare, più si fa meglio è evitando cose scomposte o esagerazioni - che uno ci arrivi. Atto preventivo, atti di fusione, atti attuali, giri, prese di ti amo dovunque, ecc... tutto il possibile ed immaginabile. Più ne faccio meglio è. Ore della Passione. Il don crede che chi vuole vivere nella dv deve entrare nell'ottica, le ore della Passione se le abbraccia fino a quando muore. Perchè ogni volta che si fa un'ora della Passione facciano un giro nel Fiat Redimente. Non è solo meditare sui dolori di Gesù - che già di per sè è un'atto santificantissimo - ma è un girare, ci sono i baci ecc... ti si forma dentro il cuore una certa attitudine a meno che tu non le faccia con la mente assente...i gesti d'amore che si fa a Gesù qualcosa resta e plasma anche l'interno in modo che una persona sia più facilitata quando gira. Quando una persona contrappone troppo la vita delle virtù con la vita nella divina volontà bisogna stare attenti: la vita nella divina volontà presuppone la vita virtuosa e punto secondo la vita nel dv presenta delle fortissime analogie con la vita delle virtù, perchè non c'è vita nel dv senza ripetizione. La dv non entra e non cresce se non c'è la ripetizione degli atti. Nella vita biologica, salvo incidenti, crescono tutti ma nelle cose dello spirito è possibile rimanere un bambino anche da anziani. Una persona può non far crescere la fede non esercitandola e non curandola, la grazia cresce se preghi e frequenti i sacramenti, se moltiplichi le opere buone, se fai i sacrifici, ecc.. i giri fanno partire la speranza.
Luisa: "..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Voler Divino e ripetendo il mio ritornello del “ti amo”, dicevo: Gesù, Amor mio, voglio lasciare tutto l'essere mio nel tuo Fiat per potermi trovare in tutte le cose create, per imperlarle col mio “ti amo”. Anzi voglio mettere il mio cuore nel centro della terra e come palpito, così voglio abbracciare tutti i suoi abitanti e seguendo tutti i loro palpiti col mio “ti amo”, voglio darti l'amore di ciascuno di essi. E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “ti amo” a tutti i germi che racchiude il suo seno e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “ti amo” per Gesù;..."
Con questo giro, quanti ti amo ha fatto giungere Luisa a Gesù? (mettendo un ti amo in ogni palpito di cuore). Una persona può essere brava come Suor Consolata Betrone - l'apostola dell'atto d'amore a Gesù - passava giornate intere a dire Gesù ti amo. Quanti in teoria ne potrebbe dire una persona al giorno? Uno al secondo quindi 3600 ti amo in ogni ora e in 20 ore 72.000. Poi una persona dorme. Ma se tu dici: nel dv metto il mio ti amo nel centro della terra e metto il mio ti amo in ogni palpito di cuore, passato, presente e futuro - facendola nel dv, con questo atto - quanti palpiti sono stati fatti? Quanti ti amo sono giunti a Gesù? Umanamente io posso dire al massimo 72.000 ti amo, ma nel dv potrei darne una cifra tale che solo Gesù la può calcolare. Qual'è l'importanza di questo atto? Oltre al ricambio d'amore c'è l'aumento della Carità (amore verso Dio). Gesù diceva a suor Consolata Betrone che ogni Ti amo è un'aumento della Carità - tanto più ami Dio tanto più glielo manifesti, non basta solo dirlo con le parole ma occorre anche un'impegno nell'osservanza dei comandamenti. Ogni atto d'amore determina un'aumento della Carità e nel dv quale aumento ci sarà della mia virtù teologale della Carità?
"..E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “ti amo” a tutti i germi che racchiude il suo seno e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “ti amo” per Gesù;.." Luisa
Quanti steli d'erba spuntano in continuazione dalla terra? Quanti steli d'erba sono apparsi e appariranno fino alla fine? Parte un'autotreno di ti amo.
"..ma mentre dicevo ciò, il mio pensiero ha interrotto il mio ritornello del “ti amo” dicendomi: quante sciocchezze dici, Gesù stesso sarà stanco di sentire la tua lunga cantilena “ti amo, ti amo”. E Gesù, muovendosi molto in fretta nel mio interno e guardando tutta la Creazione, per vedere se in tutte le cose, piccole e grandi, c'era la vita del mio “ti amo”, mi ha detto:..."
"Figlia mia, che meraviglia, che incanto, vedere tutte le cose imperlate col tuo “ti amo”; se tutte le creature potessero vedere tutte le piante imperlate, gli atomi della terra, le pietre, le gocce dell'acqua col tuo “ti amo”, riempita la luce del sole, l'aria che respirano, il cielo che vedono col tuo “ti amo”, le stelle che scintillano il tuo “ti amo”, qual meraviglia non proverebbero in loro, qual dolce incanto non si presenterebbe alle loro pupille, a guardare il tuo ritornello e la lunga cantilena del tuo “ti amo”? Direbbero: possibile che non si sia fatto sfuggire nulla, noi stessi ci sentiamo imperlati dal suo “ti amo”; ed andrebbero curiosando ed indagando tutto, per vedere se di fatto nulla ti sia sfuggito per godere l'incanto del tuo “ti amo”...." Gesù
E noi cosa ci siamo inventati? A Luisa glielo ha insegnato lo Spirito Santo. Un giro non può essere pubblico, è un'atto personalissimo.
"..Ora se questo incanto meraviglioso resta inosservato per le creature terrestri, non resta inosservato per il Cielo e gli abitatori di lassù godono l'incanto e le meraviglie di vedere la Creazione tutta riempita ed imperlata dal tuo “ti amo”. Sentono armonizzare il loro “ti amo” col tuo, non si sentono distaccati dalla terra, perché l'amore li unisce e forma le stesse note e le stesse armonie. E poi tu devi sapere che io non mi stancai d'imperlare tutte le cose piccole o grandi quando furono create coi miei ripetuti “ti amo” per te e come non mi stancai nel metterli così non mi stanco a sentirli ripetere da te, anzi godo perché il mio “ti amo” non resta isolato, ma ha la compagnia del tuo che fa eco nel mio, per cui si fondono insieme e fanno vita comune. E poi l'amore non stanca mai, ma mi è portatore di gioia e felicità..." Gesù
Ma cosa ci sta dietro a queste cose? Se potesse la persona creerebbe un Cielo per Gesù. Quando è che noi ci sentiamo amati da qualcuno? Quando qualcuno ci desidera, studia di farsi percepire dalla persona amata - e se la persona non si sente amata o non lo percepisce è un brutto segnale - un'amore che non si fa percepire dall'Amato a che serve? Nei rapporti con il Signore è la stessa identica cosa. L'amore non stanca mai. E quindi se una persona ama l'Altissimo non si stancherà mai di mostrargli l'amore. Quanti atomi ci stanno nell'Universo? Se dici: mi fondo nel dv e metto il mio ti amo Gesù per tutti in ogni atomo dell'Universo..in tre secondi hai detto una quantità di ti amo a Gesù che sono incalcolabili a mente creata.
Buoni giri a tutti.
23 Luglio 1928
L'anima che vive nel Fiat è il punto luminoso nel mondo. Come tutto fu creato per l'anima.
La prima reazione a questi brani è sempre monotona, perchè c'è sempre la reazione di ammirazione, di lode, ecc... al Signore. Il don vorrebbe ripartire dalla fine, da un'espressione di Gesù che fa capire uno degli aspetti più belli ed importanti. Gesù ha detto che quando c'è questo, c'è tutto.
Rifletto, vedo i doni che Gesù ha fatto per me e gli ridono quelle cose per contraccambio. Anche se dono al Signore me stesso, cosa cambia per Lui? Ma attenzione ad un'espressione che dice Gesù:
"..Ora se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà per portarci il cielo, le stelle, il sole e tutto il resto per contraccambiarci con gli stessi doni che le abbiamo dato, noi sentiamo la stessa gloria, il nostro amore, la ripetizione delle opere nostre e conoscendo che se lei avesse potere di farle ce le farebbe,...." Gesù
Gesù sta dicendo che se l'anima potesse, creerebbe lei stessa un cielo da donare al Signore, capite cosa c'è dietro a questo? Cosa diciamo a noi al Signore quando siamo da soli in preghiera con Lui? O quando ci chiudiamo in camera con Lui? Che gli dici al Signore? Nel giro dici che è troppo l'amore che mi hai donato, vorrei inventarmi o creare qualcosa per ricambiarti qualcosa. L'anima, che vive nel dv, riconosce che ogni cosa che vede è un'atto d'amore per Dio. Le cose che a noi sembrerebbero da fugire ed evitare, anche lì c'è la divina volontà - anche se non sembra. Capite quante cose ci potremmo inventare nella preghiera? Lui esulta di gioia ("...se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà....") fare contento l'Altissimo è possibile. Gesù, nel volume 28 ne ha detta una grossa quanto una casa: se una persona facesse tanti atti nel dv sarebbe come se Lui fosse rinchiuso in un castello in modo da non vedere gli orrori di questo mondo. Se tante cose fanno soffrire noi - questo non legittima nessuna reazione disordinata - ma soffrire per la situazione della Chiesa non è peccato. Dall'alto il don non crede che Gesù e Maria vedano certe cose con occhio non sofferente. Se io faccio gli atti nella dv, Lui non vede più il male. Sono frasi che lasciano sconcertati. Ma noi stiamo in ascolto...Gesù non vede nulla? Non devo stare a ragionarci all'umana altrimenti non finiremo più. Quanto sta a cuore la gloria di Dio e che Lui si senta amato?
«Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore.Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così....." Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque - fonte: Luce di Maria
Chi non ama il Signore pensa che siano pazzie, l'uomo carnale non capisce le cose dello Spirito (dice san Paolo). La vita nella dv è l'amore a Gesù. L'amore è l'anima di tutto ciò che Dio è e fa. Se una persona ama tanto il Signore, qualche giro lo fa anche in maniera inconsapevole. Il tutto si gioca sulle frequenze sopprannaturali. Due persone che sono innamorate, giocano a sorprendersi, quando si è innamorati si fanno queste cose o l'amore è morto o calato. Un grande matrimonio - dice il don, conosce la vita matrimoniale per conoscenza non per esperienza - sarebbe per i due coniugi arrivare ad ottant'anni e stare sempre ad inventarsi qualcosa di nuovo per sorprendere il coniuge. Prova a chiederti: ma il Signore mi potrà dire: questa cosa se l'è inventata solo lui? Siccome ognuno di noi è irripetibile, il nostro modo di amare è irripetibile e quindi Gesù vuol vedere me e te nel dv.
"Figlia mia, l'anima in cui sta la mia Volontà è il punto luminoso nel mondo e come si vede un Sole sotto la volta del Cielo, che coi suoi raggi investe la terra e con la sua virtù di luce penetrando ovunque, abbellisce, colora, feconda la terra tutta, così si vede un altro sole più bello, più fulgido nel punto del mondo, cioè nell'anima dove regna il mio Volere Divino ed i suoi raggi si allungano tanto e si allargano che abbracciano tutto e tutti. Com'è bello vedere dal Cielo questi punti luminosi nel fondo della terra, non sembra più terra, ma Cielo, perché c'è il Sole del mio Fiat, i suoi raggi abbelliscono, fecondano e gettano tal varietà di colori Divini, da comunicare con la sua vita di luce le varietà delle bellezze del Creatore. Dove ci sono questi punti luminosi, viene arrestata la corrente del male, la stessa mia Giustizia si sente disarmare dalla forza di questa luce e cambia i flagelli in grazia...." Gesù
Dove ci sono questi punti, il male non entra e non passa. Il diavolo ha avuto potere su Gesù solo perchè la Santissima Trinità lo ha permesso perchè altrimenti nessuno avrebbe potuto nemmeno sfiorare Gesù. E' anche vero che la volontà permissiva dell'Altissimo ci sta lasciando cadere così in basso per i suoi disegni - per i suoi disegni di rinascita e purificazione - però dove ci stanno questi punti, il male si ferma. Qua giungerai e non oltre (come disse Dio al mare). E il male in tutte le sue forme - fisico, morale e spirituale. Dove c'è la divina volontà il male non entra ma arriva la bellezza, ecc..
"..Invece dove non ci sono questi punti luminosi, la terra è oscura e se fanno qualche bene, sono come quelle piccole luci che non hanno raggi, perché manca in quel bene la sorgente della luce e perciò non ha forza né virtù di allungarsi e di allargarsi e, mancando la sorgente, sono soggette a smorzarsi e la terra resta oscura, come sepolta in fitte tenebre, perché la volontà umana è foriera e portatrice di mali, di turbamenti, di disordine e simile. Sicché l'anima in cui non regna il mio Volere sbuffa tenebre, ombra ed inquietudine e se fa qualche bene è un bene investito di nebbia, la sua aria è sempre malsana, i suoi frutti immaturi, la sua bellezza scolorita,..." Gesù
Su ciascuna di queste immagini potremmo parlarci mezz'ora a testa.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
29 Aprile 1928
Come le virtù sono germi, piante, fiori e frutti, la Divina Volontà è vita. Le meraviglie del “ti amo”; come l'amore non stanca mai. Chi vive nel Voler Divino non può andare in purgatorio, si ribellerebbe tutto l'universo.
"Figlia mia, quando l'anima pratica una virtù, mentre pratica il primo atto forma il germe e, come pratica il secondo ed il terzo atto e così di seguito, così coltiva il germe, lo innaffia ed esso cresce in pianta e porta i suoi frutti. Se poi si pratica una sol volta, o qualche volta, il germe non viene né innaffiato, né coltivato, muore e l'anima resta senza pianta e senza frutto, perché una virtù non è formata mai da un atto solo, ma da ripetuti atti....." Gesù
Ci vogliono ripetuti atti, la vita cristiana è impegnitiva perchè richiede ripetizione di continuo.
"..E come alle virtù così per la mia Volontà, se la creatura non dà alla piccola vita divina, l'alimento continuo degli atti suoi in Essa questa non cresce e non la riempie tutta. ..." Gesù
Gesù è molto acuto: sta dicendo due cose importanti: le virtù sono simboleggiate dall'immagine analogica delle piante mentre la divina volontà è la vita. Un'albero e un bambino. E' chiaro che un valore di un bambino è incommensurabile rispetto ad una pianta. Non c'è proporzione tra queste due realtà. Anche le persone che sono impazienti e che leggono quattro pagine degli scritti e chiedono subito come si fa ad entrare nella dv? Non c'è una formula magica. E' un'attivazione continua, perpetua e costante di tutti quanti gli atti che alimentano questa vita come per le virtù. Offrire un sacrificio che costa al Signore - tra gli effetti accidentali - alimenta la virtù della pazienza che ti aiuta a sopportare i mali. Una mortificazione volontaria mi fa crescere la pazienza. Se io invece non rinuncio a nulla e non sono capace a fare nemmeno un piccolo sacrificio dove sta la pazienza? Al primo problema sclero. Ma è normale. Come si fa a sentire la vita della divina volontà? Tutto quello che si può fare, più si fa meglio è evitando cose scomposte o esagerazioni - che uno ci arrivi. Atto preventivo, atti di fusione, atti attuali, giri, prese di ti amo dovunque, ecc... tutto il possibile ed immaginabile. Più ne faccio meglio è. Ore della Passione. Il don crede che chi vuole vivere nella dv deve entrare nell'ottica, le ore della Passione se le abbraccia fino a quando muore. Perchè ogni volta che si fa un'ora della Passione facciano un giro nel Fiat Redimente. Non è solo meditare sui dolori di Gesù - che già di per sè è un'atto santificantissimo - ma è un girare, ci sono i baci ecc... ti si forma dentro il cuore una certa attitudine a meno che tu non le faccia con la mente assente...i gesti d'amore che si fa a Gesù qualcosa resta e plasma anche l'interno in modo che una persona sia più facilitata quando gira. Quando una persona contrappone troppo la vita delle virtù con la vita nella divina volontà bisogna stare attenti: la vita nella divina volontà presuppone la vita virtuosa e punto secondo la vita nel dv presenta delle fortissime analogie con la vita delle virtù, perchè non c'è vita nel dv senza ripetizione. La dv non entra e non cresce se non c'è la ripetizione degli atti. Nella vita biologica, salvo incidenti, crescono tutti ma nelle cose dello spirito è possibile rimanere un bambino anche da anziani. Una persona può non far crescere la fede non esercitandola e non curandola, la grazia cresce se preghi e frequenti i sacramenti, se moltiplichi le opere buone, se fai i sacrifici, ecc.. i giri fanno partire la speranza.
Luisa: "..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Voler Divino e ripetendo il mio ritornello del “ti amo”, dicevo: Gesù, Amor mio, voglio lasciare tutto l'essere mio nel tuo Fiat per potermi trovare in tutte le cose create, per imperlarle col mio “ti amo”. Anzi voglio mettere il mio cuore nel centro della terra e come palpito, così voglio abbracciare tutti i suoi abitanti e seguendo tutti i loro palpiti col mio “ti amo”, voglio darti l'amore di ciascuno di essi. E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “ti amo” a tutti i germi che racchiude il suo seno e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “ti amo” per Gesù;..."
Con questo giro, quanti ti amo ha fatto giungere Luisa a Gesù? (mettendo un ti amo in ogni palpito di cuore). Una persona può essere brava come Suor Consolata Betrone - l'apostola dell'atto d'amore a Gesù - passava giornate intere a dire Gesù ti amo. Quanti in teoria ne potrebbe dire una persona al giorno? Uno al secondo quindi 3600 ti amo in ogni ora e in 20 ore 72.000. Poi una persona dorme. Ma se tu dici: nel dv metto il mio ti amo nel centro della terra e metto il mio ti amo in ogni palpito di cuore, passato, presente e futuro - facendola nel dv, con questo atto - quanti palpiti sono stati fatti? Quanti ti amo sono giunti a Gesù? Umanamente io posso dire al massimo 72.000 ti amo, ma nel dv potrei darne una cifra tale che solo Gesù la può calcolare. Qual'è l'importanza di questo atto? Oltre al ricambio d'amore c'è l'aumento della Carità (amore verso Dio). Gesù diceva a suor Consolata Betrone che ogni Ti amo è un'aumento della Carità - tanto più ami Dio tanto più glielo manifesti, non basta solo dirlo con le parole ma occorre anche un'impegno nell'osservanza dei comandamenti. Ogni atto d'amore determina un'aumento della Carità e nel dv quale aumento ci sarà della mia virtù teologale della Carità?
"..E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “ti amo” a tutti i germi che racchiude il suo seno e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “ti amo” per Gesù;.." Luisa
Quanti steli d'erba spuntano in continuazione dalla terra? Quanti steli d'erba sono apparsi e appariranno fino alla fine? Parte un'autotreno di ti amo.
"..ma mentre dicevo ciò, il mio pensiero ha interrotto il mio ritornello del “ti amo” dicendomi: quante sciocchezze dici, Gesù stesso sarà stanco di sentire la tua lunga cantilena “ti amo, ti amo”. E Gesù, muovendosi molto in fretta nel mio interno e guardando tutta la Creazione, per vedere se in tutte le cose, piccole e grandi, c'era la vita del mio “ti amo”, mi ha detto:..."
"Figlia mia, che meraviglia, che incanto, vedere tutte le cose imperlate col tuo “ti amo”; se tutte le creature potessero vedere tutte le piante imperlate, gli atomi della terra, le pietre, le gocce dell'acqua col tuo “ti amo”, riempita la luce del sole, l'aria che respirano, il cielo che vedono col tuo “ti amo”, le stelle che scintillano il tuo “ti amo”, qual meraviglia non proverebbero in loro, qual dolce incanto non si presenterebbe alle loro pupille, a guardare il tuo ritornello e la lunga cantilena del tuo “ti amo”? Direbbero: possibile che non si sia fatto sfuggire nulla, noi stessi ci sentiamo imperlati dal suo “ti amo”; ed andrebbero curiosando ed indagando tutto, per vedere se di fatto nulla ti sia sfuggito per godere l'incanto del tuo “ti amo”...." Gesù
E noi cosa ci siamo inventati? A Luisa glielo ha insegnato lo Spirito Santo. Un giro non può essere pubblico, è un'atto personalissimo.
"..Ora se questo incanto meraviglioso resta inosservato per le creature terrestri, non resta inosservato per il Cielo e gli abitatori di lassù godono l'incanto e le meraviglie di vedere la Creazione tutta riempita ed imperlata dal tuo “ti amo”. Sentono armonizzare il loro “ti amo” col tuo, non si sentono distaccati dalla terra, perché l'amore li unisce e forma le stesse note e le stesse armonie. E poi tu devi sapere che io non mi stancai d'imperlare tutte le cose piccole o grandi quando furono create coi miei ripetuti “ti amo” per te e come non mi stancai nel metterli così non mi stanco a sentirli ripetere da te, anzi godo perché il mio “ti amo” non resta isolato, ma ha la compagnia del tuo che fa eco nel mio, per cui si fondono insieme e fanno vita comune. E poi l'amore non stanca mai, ma mi è portatore di gioia e felicità..." Gesù
Ma cosa ci sta dietro a queste cose? Se potesse la persona creerebbe un Cielo per Gesù. Quando è che noi ci sentiamo amati da qualcuno? Quando qualcuno ci desidera, studia di farsi percepire dalla persona amata - e se la persona non si sente amata o non lo percepisce è un brutto segnale - un'amore che non si fa percepire dall'Amato a che serve? Nei rapporti con il Signore è la stessa identica cosa. L'amore non stanca mai. E quindi se una persona ama l'Altissimo non si stancherà mai di mostrargli l'amore. Quanti atomi ci stanno nell'Universo? Se dici: mi fondo nel dv e metto il mio ti amo Gesù per tutti in ogni atomo dell'Universo..in tre secondi hai detto una quantità di ti amo a Gesù che sono incalcolabili a mente creata.
Buoni giri a tutti.
23 Luglio 1928
L'anima che vive nel Fiat è il punto luminoso nel mondo. Come tutto fu creato per l'anima.
La prima reazione a questi brani è sempre monotona, perchè c'è sempre la reazione di ammirazione, di lode, ecc... al Signore. Il don vorrebbe ripartire dalla fine, da un'espressione di Gesù che fa capire uno degli aspetti più belli ed importanti. Gesù ha detto che quando c'è questo, c'è tutto.
Rifletto, vedo i doni che Gesù ha fatto per me e gli ridono quelle cose per contraccambio. Anche se dono al Signore me stesso, cosa cambia per Lui? Ma attenzione ad un'espressione che dice Gesù:
"..Ora se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà per portarci il cielo, le stelle, il sole e tutto il resto per contraccambiarci con gli stessi doni che le abbiamo dato, noi sentiamo la stessa gloria, il nostro amore, la ripetizione delle opere nostre e conoscendo che se lei avesse potere di farle ce le farebbe,...." Gesù
Gesù sta dicendo che se l'anima potesse, creerebbe lei stessa un cielo da donare al Signore, capite cosa c'è dietro a questo? Cosa diciamo a noi al Signore quando siamo da soli in preghiera con Lui? O quando ci chiudiamo in camera con Lui? Che gli dici al Signore? Nel giro dici che è troppo l'amore che mi hai donato, vorrei inventarmi o creare qualcosa per ricambiarti qualcosa. L'anima, che vive nel dv, riconosce che ogni cosa che vede è un'atto d'amore per Dio. Le cose che a noi sembrerebbero da fugire ed evitare, anche lì c'è la divina volontà - anche se non sembra. Capite quante cose ci potremmo inventare nella preghiera? Lui esulta di gioia ("...se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà....") fare contento l'Altissimo è possibile. Gesù, nel volume 28 ne ha detta una grossa quanto una casa: se una persona facesse tanti atti nel dv sarebbe come se Lui fosse rinchiuso in un castello in modo da non vedere gli orrori di questo mondo. Se tante cose fanno soffrire noi - questo non legittima nessuna reazione disordinata - ma soffrire per la situazione della Chiesa non è peccato. Dall'alto il don non crede che Gesù e Maria vedano certe cose con occhio non sofferente. Se io faccio gli atti nella dv, Lui non vede più il male. Sono frasi che lasciano sconcertati. Ma noi stiamo in ascolto...Gesù non vede nulla? Non devo stare a ragionarci all'umana altrimenti non finiremo più. Quanto sta a cuore la gloria di Dio e che Lui si senta amato?
«Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore.Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così....." Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque - fonte: Luce di Maria
Chi non ama il Signore pensa che siano pazzie, l'uomo carnale non capisce le cose dello Spirito (dice san Paolo). La vita nella dv è l'amore a Gesù. L'amore è l'anima di tutto ciò che Dio è e fa. Se una persona ama tanto il Signore, qualche giro lo fa anche in maniera inconsapevole. Il tutto si gioca sulle frequenze sopprannaturali. Due persone che sono innamorate, giocano a sorprendersi, quando si è innamorati si fanno queste cose o l'amore è morto o calato. Un grande matrimonio - dice il don, conosce la vita matrimoniale per conoscenza non per esperienza - sarebbe per i due coniugi arrivare ad ottant'anni e stare sempre ad inventarsi qualcosa di nuovo per sorprendere il coniuge. Prova a chiederti: ma il Signore mi potrà dire: questa cosa se l'è inventata solo lui? Siccome ognuno di noi è irripetibile, il nostro modo di amare è irripetibile e quindi Gesù vuol vedere me e te nel dv.
"Figlia mia, l'anima in cui sta la mia Volontà è il punto luminoso nel mondo e come si vede un Sole sotto la volta del Cielo, che coi suoi raggi investe la terra e con la sua virtù di luce penetrando ovunque, abbellisce, colora, feconda la terra tutta, così si vede un altro sole più bello, più fulgido nel punto del mondo, cioè nell'anima dove regna il mio Volere Divino ed i suoi raggi si allungano tanto e si allargano che abbracciano tutto e tutti. Com'è bello vedere dal Cielo questi punti luminosi nel fondo della terra, non sembra più terra, ma Cielo, perché c'è il Sole del mio Fiat, i suoi raggi abbelliscono, fecondano e gettano tal varietà di colori Divini, da comunicare con la sua vita di luce le varietà delle bellezze del Creatore. Dove ci sono questi punti luminosi, viene arrestata la corrente del male, la stessa mia Giustizia si sente disarmare dalla forza di questa luce e cambia i flagelli in grazia...." Gesù
Dove ci sono questi punti, il male non entra e non passa. Il diavolo ha avuto potere su Gesù solo perchè la Santissima Trinità lo ha permesso perchè altrimenti nessuno avrebbe potuto nemmeno sfiorare Gesù. E' anche vero che la volontà permissiva dell'Altissimo ci sta lasciando cadere così in basso per i suoi disegni - per i suoi disegni di rinascita e purificazione - però dove ci stanno questi punti, il male si ferma. Qua giungerai e non oltre (come disse Dio al mare). E il male in tutte le sue forme - fisico, morale e spirituale. Dove c'è la divina volontà il male non entra ma arriva la bellezza, ecc..
"..Invece dove non ci sono questi punti luminosi, la terra è oscura e se fanno qualche bene, sono come quelle piccole luci che non hanno raggi, perché manca in quel bene la sorgente della luce e perciò non ha forza né virtù di allungarsi e di allargarsi e, mancando la sorgente, sono soggette a smorzarsi e la terra resta oscura, come sepolta in fitte tenebre, perché la volontà umana è foriera e portatrice di mali, di turbamenti, di disordine e simile. Sicché l'anima in cui non regna il mio Volere sbuffa tenebre, ombra ed inquietudine e se fa qualche bene è un bene investito di nebbia, la sua aria è sempre malsana, i suoi frutti immaturi, la sua bellezza scolorita,..." Gesù
Su ciascuna di queste immagini potremmo parlarci mezz'ora a testa.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 3 novembre 2024
Avviso di servizio
Avviso di servizio (di quelli che non avrei voluto dare)
Le meditazioni sui singoli brani di Luisa sulla Divina Volontà sono attualmente sospese (ho scritto direttamente con il don che le tiene) per motivi a me sconosciuti. Da questo momento continuerò a postare solo cose che abbiamo argomento la Divina Volontà (tipo il ciclo di Catechesi sul girare nella divina Volontà).
Buona Giornata nel divin volere!
Le meditazioni sui singoli brani di Luisa sulla Divina Volontà sono attualmente sospese (ho scritto direttamente con il don che le tiene) per motivi a me sconosciuti. Da questo momento continuerò a postare solo cose che abbiamo argomento la Divina Volontà (tipo il ciclo di Catechesi sul girare nella divina Volontà).
Buona Giornata nel divin volere!
sabato 2 novembre 2024
Ricevere le carezze e possedere i beni divini
Gesù spiega come la Divina Volontà abbia creato tante e variegate cose belle per amore dell'uomo. Girare significa riconoscerle come opere divine fatte per amore dell'uomo, goderne in questo modo e ricambiarle. Sia con le opere della Creazione che con quelle della Redenzione e della Santificazione. Riferimenti: Libro di Cielo, Volume 29, 23 Giugno 1931. Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", sedicesima puntata, Mercoledì 18 Maggio 2022
23 Giugno 1931
Come la Creazione manifesta la Paternità Divina e come Dio si sente Padre di chi lo riconosce nelle opere sue.
Ultimo ciclo di catechesi sulla Divina Volontà basato sugli appunti di Don Pablo Martin su quella forma di preghiera che sono i giri. Per questa meditazione useremo solo lo stralcio del brano che ci interessa.
Il don porta l'attenzione su un punto focale: questo è un brano inserito da Don Pablo in questo contesto, tutto il brano che abbiamo letto è un grandissimo giro. Il giro è un viaggio in un'opera della Creazione o in una creatura, finalizzato alla presa di conoscenza di quella peculiare sfumatura d'amore che Dio ha lasciato per me in quella creatura per riceverlo come dono, prenderlo e ricambiarlo. Il commento di questo brano può partire dall'ultima frase detta da Gesù:
"..Ora qual sarebbe il nostro contento, se in tutte le cose da noi create, alla nostra voce tenera di chiamarti figlia, sentissimo la tua voce che ci chiama Padre e ci dicesse: questo è dono del Padre mio, oh! come mi ama ed io voglio amarlo assai assai..." Gesù
Ma quanti rispondono a Gesù? Ma queste cose meravigliose non le dobbiamo andare a cercare chissà dove. Quando ti bevi un pò d'acqua, vino o altro, la senti la paternità di Dio che ti accarezza e si dona facendoti bere attraverso il diletto che l'acqua o altro ti provoca? Nel vino si avvertono altre cose, sono cose che vengono da Dio - bisogna però fare attenzione - // tra le cose che si leggono nel libro di Tenera Amata (rivelazione privata tradotta in Italiano da Don Pablo Martin) - rivelazione che riguarda l'aldilà - c'è una defunta che dice che in Paradiso ci sono cibi deliziosi e succolenti come c'è scritto in Isaia ma letteralmente parlando non in modo metaforico. Con la differenza però che il cibo delizioso (celeste) lo puoi assumere senza commettere peccati di gola e senza ingrassare e diventare una balena e il vino lo puoi assumere senza ubriacarti e gustandolo. In Terra tutto è soggetto a moderazione. Il contesto di questo brano è questo grande giro della Creazione fatto da Luisa ed in essa, Luisa si accorge che la divina volontà sta in ogni cosa creata per fare il dolce incontro con la creatura, ma questo si realizza in chi riconosce la divina volontà in ogni cosa creata. Chi vive nella divina volontà se vede il Sole, vede l'atto d'amore della Divina Volontà in quella creatura e negli altri elementi la stessa cosa. E in essi la divina volontà ci sta aspettando di essere riconosciuta. E così capiamo anche - nella misura in cui esercitiamo - è una cosa che piano piano dovrebbe diventare spontanea (es: mi fondo del dv e ricevo il tuo ti amo in questa creatura (acqua, aria, Sole, mucca, gallina, pomodoro, ecc...)..." noi non ci pensiamo a tante cose ma pensiamo all'infinita varietà di sapori. Purtroppo in questo mondo a causa del peccato originale ci sono delle cose buone ma non ci piacciono.
Quando questa cosa è entrata profondamente dentro, basta uno sguardo, perchè una persona potrebbe non avere la possibilità di fare il giro. Gesù dice che...
"Figlia mia, tutta la Creazione manifesta la Paternità Divina, la potenza, l'amore, l'armonia di Colui che l'ha creata. Ma sai tu di chi ci sentiamo Padre? (Di) chi ricorda e riconosce tutta la Creazione come proprietà del suo Creatore, che volendo manifestare la sua Paternità per le creature, ha creato tante belle cose per amor loro, quindi chi le riconosce per contraccambiarlo amandolo e ringraziandolo, si stringe intorno al suo Padre Celeste come figlia che riconosce i beni suoi e che se li ha creati significa che vuole che la figlia sua possieda i suoi possedimenti nei possedimenti del Padre suo...." Gesù
Ci sono delle persone che dicono: la natura ha fatto queste cose. Noi non usiamo il termine natura ma creato. La natura per noi figli di Dio è la sostanza, indica l'essenza di una certa cosa. C'è la natura umana, animale, divina, vegetale, ecc... ma noi non chiamiamo il Creato natura. Chiamando le cose come Creato intanto richiamo che tutte le cose vengono da Dio ed è già qualcosa, poi bisogna entrare in contatto e relazione con ciascuna creatura. Stupirci di noi stessi senza fare il superbo, stupirci delle nostre mani che si muovono e che fanno un sacco di cose belle. Farsi un giro nel corpo umano fatto bene richiederebbe una vita intera. Al don piacerebbe prendersi i libri di anatomia e vedersi cosa si è inventato Dio nei più minimi dettagli. Il don un tempo è andato ad una mostra dei corpi umani conservati dopo la morte e poi c'era un corpo che non era più corpo ma si vedevano tutti i vasi sanguigni principali e c'era un pannello che diceva se uno prendesse i vasi sanguignei dal più piccolo al più grande facendo una retta, la retta farebbe il giro del mondo. Da una persona alta circa 175 cm. E vogliamo parlare dei libri di zoologia? E all'interno di una specie le infinite varianti che ci sono. Gli esseri umani fanno il mordi e fuggi, l'occhio percepisce la bellezza al volo e non si ferma, manco se la gode. Pensiamo alla varietà dei pesci o degli uccelli. Il don si ricorda un'altro particolare, il don ha trovato un libro per gli apprendisti cacciatori di funghi e ci saranno state migliaia di specie di funghi e c'erano delle pagine fatte apposta dove c'erano due tipi di funghi apparentemente identici ma che si distinguevano per piccoli particolari. Uno era commestibile / squisito e l'altro mortale. Noi dovremmo imparare a trascorrere bene il tempo. Le vacanze fatte nella divina volontà sono le cose più belle. Nel divin volere uno riconosce l'amore che Dio ci ha donato, lo ringraziamo per noi e per tutti. E se qualcuno fa così Gesù dice:
"...Se tu sapessi qual è la nostra gioia e felicità nel sentirci Padre e nel vedere i nostri figli stretti intorno a noi per mezzo delle nostre cose create! Sicché la creatura col ricordarsi e riconoscere ciò che Dio ha fatto per essa, ci ama come si ama un Padre e noi l'amiamo come figlia, sentiamo che la nostra Paternità non è Paternità sterile, ma feconda. ..." Gesù
Perchè chi vive nella dv avrà la pienezza della felicità? Perchè pensa a queste cose belle, ma la maggioranza delle persone stanno sempre a pensare alle cose brutte. C'è qualche ricetta medica che ordina di stare male? Non stiamo a perderci troppo tempo dietro le cose brutte. Perchè avvenelenarci la vita? Poi dopo i giri nel Fiat Creante ci sono i giri nel Fiat Redimente:
"..Così per chi ricorda e riconosce ciò che feci e patii nella mia vita e Passione, mi sento Redentore e do a possedere i beni della Redenzione, sicché le mie pene, le mie opere, i miei passi, si schierano intorno alla felice creatura per aiutarla, santificarla e far sentire in essa gli effetti di tutta la mia Vita. E mi sento Amante Appassionato di chi riconosce ciò che il nostro amore ha fatto e può fare nell'ordine della grazia, e gli do il possesso del mio amore, in modo che sentirà tal amore per me, da non poter vivere senza amarmi e, siccome il vero amore sta nel fare sempre la mia Volontà, Io faccio un prodigio del mio amore e del mio Volere..." Gesù
Non è tanto difficile. Già una persona che fa questo è felice e poi sarà aiutata e santificata. Poi Gesù dice nell'ordine della grazia cioè i giri nel Fiat Santificante...i Sacramenti, i Sacramentali, la bellezza della preghiera, e tutte le grazie attuali che il Signore ci manda? Facciamo qualche giro nelle sante ispirazioni? Il Signore ti ha fatto capire qualcosa....Grazie Signore (nel dv) per questa cosa. Chi fa questo
"..E mi sento Amante Appassionato di chi riconosce ciò che il nostro amore ha fatto e può fare nell'ordine della grazia, e gli do il possesso del mio amore, in modo che sentirà tal amore per me, da non poter vivere senza amarmi..." Gesù
Gesù ti amerà con Amore Appassionato. Chi apprezza il sacramento del Battesimo non lo porta a battezzarsi quando deve sposarsi, lo porta subito. Chi apprezza il sacramento dell'Eucarestia non va a Messa quando se la sente. La Messa è l'invenzione di Dio più grande che ci sia. Se tu riconosci la grandezza di un sacramentale (come un segno di croce) non ti fai i segni di Croce fatti come se scacciassi una mosca, stesso discorso per l'acqua santa ecc.. e nella misura in cui tu fai questi giri - inanzitto lo apprezzi, lo riconosci e lo ricambi, sentirai tanto amore per Gesù. Se ti senti freddo non stai usando bene i sacramenti. La Messa si celebra con calma, con amore e devozione. A Messa non si arriva all'ultimo momento o dopo 5 minuti, è una cosa brutta. Come puoi dire che stai apprezzando una cosa del genere? Se uno avesse appuntamento con Papa, arriveresti in ritardo? Pensiamo a quei sciagurati e disgraziati che non usano il sacramento del matrimonio... Non senti l'amore di Gesù? Stai usando male i sacramenti. Bisogna vedere come ci vai a Messa, la mamma di Leopardi andava a Messa tutti i giorni ma Leopardi ebbe una pessima percezione: come mai questa donna che andava a Messa tutti i giorni, non era calorosa con lui? Puoi magari stare a contatto con il fuoco ma magari sei bagnato fracido o sei una pietra (che non prende fuoco). Siamo noi che dobbiamo farci legna o fieno. Se io ho un cuore di ghiaccio quando mi brucio? I piccoli gesti d'amore (arrivare presto a Messa, fare il ringraziamento, sto in Chiesa dopo la comunione e non scappo subito finita la Messa, ecc...).
"..siccome il vero amore sta nel fare sempre la mia Volontà, Io faccio un prodigio del mio amore e del mio Volere..." Gesù
L'amore si trascende sempre nel fare la divina volontà e Gesù ne farà ( di quella creatura) un prodigio.
"..come Padre siamo tutt’occhi sui nostri figli affinché nulla manchi loro, le nostre braccia sentono l'estremo bisogno d'amore di stringerli al nostro seno, per dare loro amore e ricevere amore e quando vediamo la creatura che corre a noi, vuole i nostri amplessi, oh! come ci sentiamo felici perchè la nostra Paternità è riconosciuta e può svolgere l'ufficio di Padre per i nostri figli. La nostra generazione è quasi innumerevole, eppure pochi figli ci circondano, tutti gli altri sono lontani da noi, lontani col cuore, con la volontà, lontani dalla nostra somiglianza e, nel nostro dolore, nel vedere i pochi figli intorno a noi diciamo: e gli altri figli nostri dove sono? ...." Gesù
C'è molta gente che si chiede: il regno della Divina Volontà come sarà? Tutto il mondo? Tutta la Chiesa o un pò? Tutto il mondo - al don gli sembra inverosimile - e anche tutta la Chiesa, ma sicuramente in alcune parti degli scritti Gesù dice che la divina volontà che è per tutti, sarà riconosciuta da pochi.
"..Perchè non sentono il bisogno d'avere un Padre Celeste, di ricevere le nostre carezze Paterne, di possedere i nostri beni?.." Gesù
Il don quando vede le Chiese vuote, gli viene una sofferenza sorda e si chiede: ma questi come fanno a campare, che vita fanno? Il don non potrebbe immaginarsi una vita senza il Signore.
Gesù dice a Luisa ed anche a noi:
"..Perciò sii attenta, riconosci i nostri beni, le opere nostre e sentirai la nostra Paternità nel Cielo tempestato di stelle, che nel loro mite scintillio ti chiamano figlia e ti attestano l'amore del Padre tuo...." Gesù
Tutto quello che possiamo fare, facciamolo. Il segreto della santificazione consiste nel riempirti d'amore di Dio. Dio ci ha amati per primi. Ora perchè questo amore di Dio non diventi una chiacchera vuota, tu questa cosa la devi prenderla, conoscerla, percepire e farla tua. Se questo succede nelle opere della Creazione, Redenzione e Santificazione, vedrai che succede.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
23 Giugno 1931
Come la Creazione manifesta la Paternità Divina e come Dio si sente Padre di chi lo riconosce nelle opere sue.
Ultimo ciclo di catechesi sulla Divina Volontà basato sugli appunti di Don Pablo Martin su quella forma di preghiera che sono i giri. Per questa meditazione useremo solo lo stralcio del brano che ci interessa.
Il don porta l'attenzione su un punto focale: questo è un brano inserito da Don Pablo in questo contesto, tutto il brano che abbiamo letto è un grandissimo giro. Il giro è un viaggio in un'opera della Creazione o in una creatura, finalizzato alla presa di conoscenza di quella peculiare sfumatura d'amore che Dio ha lasciato per me in quella creatura per riceverlo come dono, prenderlo e ricambiarlo. Il commento di questo brano può partire dall'ultima frase detta da Gesù:
"..Ora qual sarebbe il nostro contento, se in tutte le cose da noi create, alla nostra voce tenera di chiamarti figlia, sentissimo la tua voce che ci chiama Padre e ci dicesse: questo è dono del Padre mio, oh! come mi ama ed io voglio amarlo assai assai..." Gesù
Ma quanti rispondono a Gesù? Ma queste cose meravigliose non le dobbiamo andare a cercare chissà dove. Quando ti bevi un pò d'acqua, vino o altro, la senti la paternità di Dio che ti accarezza e si dona facendoti bere attraverso il diletto che l'acqua o altro ti provoca? Nel vino si avvertono altre cose, sono cose che vengono da Dio - bisogna però fare attenzione - // tra le cose che si leggono nel libro di Tenera Amata (rivelazione privata tradotta in Italiano da Don Pablo Martin) - rivelazione che riguarda l'aldilà - c'è una defunta che dice che in Paradiso ci sono cibi deliziosi e succolenti come c'è scritto in Isaia ma letteralmente parlando non in modo metaforico. Con la differenza però che il cibo delizioso (celeste) lo puoi assumere senza commettere peccati di gola e senza ingrassare e diventare una balena e il vino lo puoi assumere senza ubriacarti e gustandolo. In Terra tutto è soggetto a moderazione. Il contesto di questo brano è questo grande giro della Creazione fatto da Luisa ed in essa, Luisa si accorge che la divina volontà sta in ogni cosa creata per fare il dolce incontro con la creatura, ma questo si realizza in chi riconosce la divina volontà in ogni cosa creata. Chi vive nella divina volontà se vede il Sole, vede l'atto d'amore della Divina Volontà in quella creatura e negli altri elementi la stessa cosa. E in essi la divina volontà ci sta aspettando di essere riconosciuta. E così capiamo anche - nella misura in cui esercitiamo - è una cosa che piano piano dovrebbe diventare spontanea (es: mi fondo del dv e ricevo il tuo ti amo in questa creatura (acqua, aria, Sole, mucca, gallina, pomodoro, ecc...)..." noi non ci pensiamo a tante cose ma pensiamo all'infinita varietà di sapori. Purtroppo in questo mondo a causa del peccato originale ci sono delle cose buone ma non ci piacciono.
Quando questa cosa è entrata profondamente dentro, basta uno sguardo, perchè una persona potrebbe non avere la possibilità di fare il giro. Gesù dice che...
"Figlia mia, tutta la Creazione manifesta la Paternità Divina, la potenza, l'amore, l'armonia di Colui che l'ha creata. Ma sai tu di chi ci sentiamo Padre? (Di) chi ricorda e riconosce tutta la Creazione come proprietà del suo Creatore, che volendo manifestare la sua Paternità per le creature, ha creato tante belle cose per amor loro, quindi chi le riconosce per contraccambiarlo amandolo e ringraziandolo, si stringe intorno al suo Padre Celeste come figlia che riconosce i beni suoi e che se li ha creati significa che vuole che la figlia sua possieda i suoi possedimenti nei possedimenti del Padre suo...." Gesù
Ci sono delle persone che dicono: la natura ha fatto queste cose. Noi non usiamo il termine natura ma creato. La natura per noi figli di Dio è la sostanza, indica l'essenza di una certa cosa. C'è la natura umana, animale, divina, vegetale, ecc... ma noi non chiamiamo il Creato natura. Chiamando le cose come Creato intanto richiamo che tutte le cose vengono da Dio ed è già qualcosa, poi bisogna entrare in contatto e relazione con ciascuna creatura. Stupirci di noi stessi senza fare il superbo, stupirci delle nostre mani che si muovono e che fanno un sacco di cose belle. Farsi un giro nel corpo umano fatto bene richiederebbe una vita intera. Al don piacerebbe prendersi i libri di anatomia e vedersi cosa si è inventato Dio nei più minimi dettagli. Il don un tempo è andato ad una mostra dei corpi umani conservati dopo la morte e poi c'era un corpo che non era più corpo ma si vedevano tutti i vasi sanguigni principali e c'era un pannello che diceva se uno prendesse i vasi sanguignei dal più piccolo al più grande facendo una retta, la retta farebbe il giro del mondo. Da una persona alta circa 175 cm. E vogliamo parlare dei libri di zoologia? E all'interno di una specie le infinite varianti che ci sono. Gli esseri umani fanno il mordi e fuggi, l'occhio percepisce la bellezza al volo e non si ferma, manco se la gode. Pensiamo alla varietà dei pesci o degli uccelli. Il don si ricorda un'altro particolare, il don ha trovato un libro per gli apprendisti cacciatori di funghi e ci saranno state migliaia di specie di funghi e c'erano delle pagine fatte apposta dove c'erano due tipi di funghi apparentemente identici ma che si distinguevano per piccoli particolari. Uno era commestibile / squisito e l'altro mortale. Noi dovremmo imparare a trascorrere bene il tempo. Le vacanze fatte nella divina volontà sono le cose più belle. Nel divin volere uno riconosce l'amore che Dio ci ha donato, lo ringraziamo per noi e per tutti. E se qualcuno fa così Gesù dice:
"...Se tu sapessi qual è la nostra gioia e felicità nel sentirci Padre e nel vedere i nostri figli stretti intorno a noi per mezzo delle nostre cose create! Sicché la creatura col ricordarsi e riconoscere ciò che Dio ha fatto per essa, ci ama come si ama un Padre e noi l'amiamo come figlia, sentiamo che la nostra Paternità non è Paternità sterile, ma feconda. ..." Gesù
Perchè chi vive nella dv avrà la pienezza della felicità? Perchè pensa a queste cose belle, ma la maggioranza delle persone stanno sempre a pensare alle cose brutte. C'è qualche ricetta medica che ordina di stare male? Non stiamo a perderci troppo tempo dietro le cose brutte. Perchè avvenelenarci la vita? Poi dopo i giri nel Fiat Creante ci sono i giri nel Fiat Redimente:
"..Così per chi ricorda e riconosce ciò che feci e patii nella mia vita e Passione, mi sento Redentore e do a possedere i beni della Redenzione, sicché le mie pene, le mie opere, i miei passi, si schierano intorno alla felice creatura per aiutarla, santificarla e far sentire in essa gli effetti di tutta la mia Vita. E mi sento Amante Appassionato di chi riconosce ciò che il nostro amore ha fatto e può fare nell'ordine della grazia, e gli do il possesso del mio amore, in modo che sentirà tal amore per me, da non poter vivere senza amarmi e, siccome il vero amore sta nel fare sempre la mia Volontà, Io faccio un prodigio del mio amore e del mio Volere..." Gesù
Non è tanto difficile. Già una persona che fa questo è felice e poi sarà aiutata e santificata. Poi Gesù dice nell'ordine della grazia cioè i giri nel Fiat Santificante...i Sacramenti, i Sacramentali, la bellezza della preghiera, e tutte le grazie attuali che il Signore ci manda? Facciamo qualche giro nelle sante ispirazioni? Il Signore ti ha fatto capire qualcosa....Grazie Signore (nel dv) per questa cosa. Chi fa questo
"..E mi sento Amante Appassionato di chi riconosce ciò che il nostro amore ha fatto e può fare nell'ordine della grazia, e gli do il possesso del mio amore, in modo che sentirà tal amore per me, da non poter vivere senza amarmi..." Gesù
Gesù ti amerà con Amore Appassionato. Chi apprezza il sacramento del Battesimo non lo porta a battezzarsi quando deve sposarsi, lo porta subito. Chi apprezza il sacramento dell'Eucarestia non va a Messa quando se la sente. La Messa è l'invenzione di Dio più grande che ci sia. Se tu riconosci la grandezza di un sacramentale (come un segno di croce) non ti fai i segni di Croce fatti come se scacciassi una mosca, stesso discorso per l'acqua santa ecc.. e nella misura in cui tu fai questi giri - inanzitto lo apprezzi, lo riconosci e lo ricambi, sentirai tanto amore per Gesù. Se ti senti freddo non stai usando bene i sacramenti. La Messa si celebra con calma, con amore e devozione. A Messa non si arriva all'ultimo momento o dopo 5 minuti, è una cosa brutta. Come puoi dire che stai apprezzando una cosa del genere? Se uno avesse appuntamento con Papa, arriveresti in ritardo? Pensiamo a quei sciagurati e disgraziati che non usano il sacramento del matrimonio... Non senti l'amore di Gesù? Stai usando male i sacramenti. Bisogna vedere come ci vai a Messa, la mamma di Leopardi andava a Messa tutti i giorni ma Leopardi ebbe una pessima percezione: come mai questa donna che andava a Messa tutti i giorni, non era calorosa con lui? Puoi magari stare a contatto con il fuoco ma magari sei bagnato fracido o sei una pietra (che non prende fuoco). Siamo noi che dobbiamo farci legna o fieno. Se io ho un cuore di ghiaccio quando mi brucio? I piccoli gesti d'amore (arrivare presto a Messa, fare il ringraziamento, sto in Chiesa dopo la comunione e non scappo subito finita la Messa, ecc...).
"..siccome il vero amore sta nel fare sempre la mia Volontà, Io faccio un prodigio del mio amore e del mio Volere..." Gesù
L'amore si trascende sempre nel fare la divina volontà e Gesù ne farà ( di quella creatura) un prodigio.
"..come Padre siamo tutt’occhi sui nostri figli affinché nulla manchi loro, le nostre braccia sentono l'estremo bisogno d'amore di stringerli al nostro seno, per dare loro amore e ricevere amore e quando vediamo la creatura che corre a noi, vuole i nostri amplessi, oh! come ci sentiamo felici perchè la nostra Paternità è riconosciuta e può svolgere l'ufficio di Padre per i nostri figli. La nostra generazione è quasi innumerevole, eppure pochi figli ci circondano, tutti gli altri sono lontani da noi, lontani col cuore, con la volontà, lontani dalla nostra somiglianza e, nel nostro dolore, nel vedere i pochi figli intorno a noi diciamo: e gli altri figli nostri dove sono? ...." Gesù
C'è molta gente che si chiede: il regno della Divina Volontà come sarà? Tutto il mondo? Tutta la Chiesa o un pò? Tutto il mondo - al don gli sembra inverosimile - e anche tutta la Chiesa, ma sicuramente in alcune parti degli scritti Gesù dice che la divina volontà che è per tutti, sarà riconosciuta da pochi.
"..Perchè non sentono il bisogno d'avere un Padre Celeste, di ricevere le nostre carezze Paterne, di possedere i nostri beni?.." Gesù
Il don quando vede le Chiese vuote, gli viene una sofferenza sorda e si chiede: ma questi come fanno a campare, che vita fanno? Il don non potrebbe immaginarsi una vita senza il Signore.
Gesù dice a Luisa ed anche a noi:
"..Perciò sii attenta, riconosci i nostri beni, le opere nostre e sentirai la nostra Paternità nel Cielo tempestato di stelle, che nel loro mite scintillio ti chiamano figlia e ti attestano l'amore del Padre tuo...." Gesù
Tutto quello che possiamo fare, facciamolo. Il segreto della santificazione consiste nel riempirti d'amore di Dio. Dio ci ha amati per primi. Ora perchè questo amore di Dio non diventi una chiacchera vuota, tu questa cosa la devi prenderla, conoscerla, percepire e farla tua. Se questo succede nelle opere della Creazione, Redenzione e Santificazione, vedrai che succede.
CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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ventinovesimo volume
domenica 27 ottobre 2024
La vita nella Divina Volontà non è uno scherzo
ATTENZIONE! QUESTA E' UNA MEDITAZIONE CHE AVEVO SALTATO - LE ALTRE MEDITAZIONI DEL 35/36° VOLUME CHE RIMANEVANO NON LE TROVO IN RETE DA NESSUNA PARTE. APPENA SAPRO' QUALCOSA LO COMUNICHERO'
Gesù spiega come e perché la vita nella Divina sia tutt'altro che uno scherzo. Preghiera continua e offerte totali per ottenere un tale dono. Libro di Cielo, Volume 33, 15 Luglio 1934, Martedì 30 Maggio 2023
15 Luglio 1934
Chi vive nella Divina Volontà si mette in condizione di ricevere e di poter dare sempre al suo Creatore. Come chi prega sborsa la moneta, forma il vuoto ed acquista la capacità di possedere ciò che chiede.
"..Perciò il vivere nella mia Volontà è il prodigio dei prodigi,...." Gesù
Anche oggi Gesù ci offre una bellissima meditazione e all'interno di questo brano è contenuto uno dei titoli top: il prodigio dei prodigi. Questo titolo ha dato il titolo di una canzone di Devora Vezzani, una cantante ed apostola attiva del Regno di Gesù.
Oggi Gesù ci dice alcune cose:
«Figlia mia, per chi fa la mia Volontà e vive in Essa tutto è suo, Essa se si dà alla Creatura non si dà da sola, ma porta tutte le sue opere, perché sono inseparabili da Essa e se ne serve per fare spaziare, alimentare, felicitare, arricchire, delle sue ricchezze immense colei che vive in Essa e la mette in condizione di poter ricevere sempre da essa...." Gesù
Dobbiamo capire quello che Salomone scrive: ho pregato la Sapienza e con essa mi sono venuti tutti i beni, la Divina Volontà non viene da sola ma con tutta la sua dote, tutto ciò che contiene l'Universo e i Santi ecc.. viene con Lei. L'anima avverte la sostanza della felicità, quando si parla della sostanza...che significa la sostanza della felicità? La quintessenza partecipata in forma stabile. Se io ho passato una bella giornata, mi sento felice ma poi inizia un'altra giornata e speriamo che sia bella ma non è detto che lo sia. E' un'esperienza comune. Ma se tu hai la sostanza della felicità, oggi, domani e dopodomani ecc.. sarai felice. E se ti arriva una croce grande quanto una casa? Passa la felicità? No, non passa. Puoi avere qualche momento in cui il peso della croce si fa sentire, la sostanza della felicità arriva dalla presenza di Dio. Ecco perchè Gesù dice ai suo apostoli: proverete una gioia immensa, ma nessuno ve la potrà togliere. Ci possono rubare i soldi, le cariche, la casa, gli onori, ecc... e possono anche toglierci anche la vita; ma se c'è una cosa che non ti possono togliere è la gioia o la sorgente di essa. Potrebbe arrivare un periodo di crisi e fare a meno dei sacramenti, è possibile, l'Ecuarestia e la Messa potresti non parteciparvi per vari motivi, ma la Divina Volontà non te la toglie nessuno perchè sta dentro di te h24 e nella misura in cui impari ad essere fuso con Lei gl effetti della sua presenza li senti in continuazione, ogni tanto c'è qualche sorpresa inaspettata o qualche emozione inaspettata. Perchè Dio sorprende, e te la prendi...normale quando si vive in questo mondo. Il Signore è felice e si felicita della creatura che vive in questo modo, offrendogli continuamente il ricambio di adorazione, amore ecc...
"..La vita nella mia Volontà non è uno scherzo, ma vita operante e di attività continua. Anzi tu devi sapere che non vi è cosa che è stata fatta da Dio, dai Santi e da tutti che non si dà a chi vive nel mio Volere, perché non vi è cosa di bene che ad Esso non appartiene e come tu senti il bisogno di possedere tutto, così tutti sentono il bisogno di darsi a te...." Gesù
Le opere di Padre Pio, posso considerarle mie? A quello che Gesù qua dice, la risposta è affermativa. Tutte, nessuna esclusa. Ma ci rendiamo conto? E' tanta roba.
"..e come tu senti il bisogno di possedere tutto, così tutti sentono il bisogno di darsi a te. Ma sai perché vogliono passare dal canale dell’umano volere?..." Gesù
Questo significa che c'è un'altra fonte di gloria per il loro creatore, ogni umana volontà in cui questo si realizza diventa un'altro canale di gloria infinita per il Creatore. Se siamo 7 miliardi di esseri umani e ci sono 15 persone che vivono nella Divina Volontà, Dio non vede in atto nella maggioranza questa cosa e non ci possono essere sorprese e quindi quelle creature non riceveranno tutto da Dio.
"..Perciò il vivere nella mia Volontà è il prodigio dei prodigi, è l’unità di tutto, è possedere tutto, ricevere e dare tutto e siccome voglio sempre dare alla creatura, ardentemente la sospiro nel mio Fiat, per dare ciò che voglio e per rendere compiuti i miei desideri» Gesù
Ecco perchè Gesù chiede di lasciare tutto (gli Apostoli per seguire Gesù hanno lasciato tutto). Ma se Dio ti chiede tutto è per darti molto di più, vuole vedere quanto sei disposto a dargli. Dio le chiede e le vuole le nostre offerte ma perchè vuole vedere, Lui vuole dare e vuole ricevere. Lui dà tutto a chi dà tutto. Gli apostoli hanno lasciato tutto: la famiglia, il lavoro, ecc... ma a non tutti gli viene chiesto di lasciare tutti i loro beni terreni, ma a tutti viene chiesto di lasciare affettivamente tutto. E' una vocale ma è importante. Il distacco da tutto - meditazione dei 10 volumi. Esercizio consigliato dal don: mettiti davanti a Dio ed offriti tutto. Pensiamo alle cose che ti farebbero più male e vedi se sei capace di dire a Dio: morirei se mi dovessi privare di questa cosa ma se me la chiedessi sarei pronto a staccarmi. Se questo c'è, è come se avessimo lasciato tutto. Questo mistero è adombrato (nella Sacra Scrittura) in Abramo. Abramo non ha sacrificato Isacco ma a Dio è bastato vedere Abramo con il coltello in mano per sacrificare Isacco --- quindi noi dobbiamo fare il sacrificio di Isacco per voler stare nella Divina Volontà, perchè se tu non hai dato tutto tu non riceverai il tutto. Questo per chi legge i maestri di spirito è normale. Più dai e più la vita diventa migliore. Un manovale che si alza alle sei e fa un lavoro durissimo, campa con lo stipendio del suo lavoro e una moglie mediocre, e questo potrebbe dire: ho la vita più bella di tutto l'universo? Sì. Non è detto che quella sia la vita oggettivamente più bella, ma dipende da te se quella è la vita più bella - non dipende da ciò che fai e non come lo vivi ma da come lo fai e come lo vivi. Diciamo che è un contorno ciò che fai e vivi.
(Luisa)Dopo ciò pensavo tra me: ma qual bene mi viene, qual gloria do al mio Dio, col chiedere sempre che la sua Volontà sia conosciuta e prenda il suo posto regio che gli spetta nelle creature? Mi pare che non so chiedere altro, mi sembra che Gesù stesso è stanco di sentirmi dire la stessa storia: “voglio il tuo Fiat come vita, per me e per tutti”.
«Figlia mia benedetta, tu devi sapere che quando la creatura prega incessantemente d’ottenere un bene, acquista la capacità di possedere quel bene e, possedendolo, avrà virtù di farlo possedere agli altri. La preghiera è come lo sborso della moneta per comprare il bene che si vuole, la preghiera forma la stima, l’apprezzamento, l’amore che ci vuole per poterlo possedere. La preghiera forma il vuoto nell’anima dove poter chiudere il bene voluto, altrimenti se Io lo voglio dare, non saprei dove metterlo e poi non puoi darmi gloria maggiore che chiedermi che la mia Volontà sia conosciuta e regni...." Gesù
Gesù cosa riceve da noi se non un pochettino d'amore? Cosa possiamo dargli a Colui che ha tutto? Ma siamo noi che riceviamo e per ricevere cose così grande. Ma Dio non dà cose grandi al primo che passa, Dio prima che dà tutto, chiede preghiere su preghiere su preghiere ecc... le grazie si comprano (diceva Padre Pio). Non si comprano con il denaro ma con la preghiera. Se tu non preghi, le grazie non arrivano. E quanto ci tieni a questa cosa? Vediamo se mi stanco prima io a pregare o si stanca Gesù a sentirci. E' così che funziona con Nostro Signore.
"..Questa è la mia stessa preghiera, è il sospiro ed il palpito del mio Cuore, sono le mie ansie ardenti e tu devi sapere che è tanto il mio amore di voler far conoscere la mia Volontà che, non potendo trattenerlo, si riversa su di te e ti faccio dire: venga il tuo Fiat, la tua Volontà sia conosciuta. Sicché sono Io che prego in te, non sei tu, sono i miei sbocchi d’amore, i miei sfoghi amorosi, che sentono il bisogno di unificarmi con la creatura per non essere solo a pregare per un tanto bene e, per dare più valore a questa preghiera, metto in tuo potere le mie opere, la Creazione tutta, la mia vita, le mie lacrime, le mie pene, affinché non sia una preghiera di sole parole, ma una preghiera avvalorata dalle mie opere, vita, pene e lacrime. Oh come risuona dolce al mio udito il tuo ritornello, la tua cantilena amorosa in cui fa eco il mio: “venga il tuo Fiat, la tua Volontà sia conosciuta!” Gesù
Se tu preghi nella divina volontà questa preghiera si porta dietro le opere di Gesù, le sue pene, lacrime ecc... è tanta roba. Qual'è la forza di quella pregheira? E' una preghiera che sale fino al trono dell'Altissimo ed ottiene un sacco di grazie e proprio perchè la posta in gioco la preghiera dev'essere continua. Come Gesù stesso dice, non sarebbe arrivata la Redenzione e poi il dono della divina volontà se non ci fossero stati 2000 anni di preghiera del popolo eletto conclusi dallo show di 14 anni della Madonna. Altrimenti non lo avremmo avuto, se non ci fosse stata la preghiera.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Gesù spiega come e perché la vita nella Divina sia tutt'altro che uno scherzo. Preghiera continua e offerte totali per ottenere un tale dono. Libro di Cielo, Volume 33, 15 Luglio 1934, Martedì 30 Maggio 2023
15 Luglio 1934
Chi vive nella Divina Volontà si mette in condizione di ricevere e di poter dare sempre al suo Creatore. Come chi prega sborsa la moneta, forma il vuoto ed acquista la capacità di possedere ciò che chiede.
"..Perciò il vivere nella mia Volontà è il prodigio dei prodigi,...." Gesù
Anche oggi Gesù ci offre una bellissima meditazione e all'interno di questo brano è contenuto uno dei titoli top: il prodigio dei prodigi. Questo titolo ha dato il titolo di una canzone di Devora Vezzani, una cantante ed apostola attiva del Regno di Gesù.
Oggi Gesù ci dice alcune cose:
«Figlia mia, per chi fa la mia Volontà e vive in Essa tutto è suo, Essa se si dà alla Creatura non si dà da sola, ma porta tutte le sue opere, perché sono inseparabili da Essa e se ne serve per fare spaziare, alimentare, felicitare, arricchire, delle sue ricchezze immense colei che vive in Essa e la mette in condizione di poter ricevere sempre da essa...." Gesù
Dobbiamo capire quello che Salomone scrive: ho pregato la Sapienza e con essa mi sono venuti tutti i beni, la Divina Volontà non viene da sola ma con tutta la sua dote, tutto ciò che contiene l'Universo e i Santi ecc.. viene con Lei. L'anima avverte la sostanza della felicità, quando si parla della sostanza...che significa la sostanza della felicità? La quintessenza partecipata in forma stabile. Se io ho passato una bella giornata, mi sento felice ma poi inizia un'altra giornata e speriamo che sia bella ma non è detto che lo sia. E' un'esperienza comune. Ma se tu hai la sostanza della felicità, oggi, domani e dopodomani ecc.. sarai felice. E se ti arriva una croce grande quanto una casa? Passa la felicità? No, non passa. Puoi avere qualche momento in cui il peso della croce si fa sentire, la sostanza della felicità arriva dalla presenza di Dio. Ecco perchè Gesù dice ai suo apostoli: proverete una gioia immensa, ma nessuno ve la potrà togliere. Ci possono rubare i soldi, le cariche, la casa, gli onori, ecc... e possono anche toglierci anche la vita; ma se c'è una cosa che non ti possono togliere è la gioia o la sorgente di essa. Potrebbe arrivare un periodo di crisi e fare a meno dei sacramenti, è possibile, l'Ecuarestia e la Messa potresti non parteciparvi per vari motivi, ma la Divina Volontà non te la toglie nessuno perchè sta dentro di te h24 e nella misura in cui impari ad essere fuso con Lei gl effetti della sua presenza li senti in continuazione, ogni tanto c'è qualche sorpresa inaspettata o qualche emozione inaspettata. Perchè Dio sorprende, e te la prendi...normale quando si vive in questo mondo. Il Signore è felice e si felicita della creatura che vive in questo modo, offrendogli continuamente il ricambio di adorazione, amore ecc...
"..La vita nella mia Volontà non è uno scherzo, ma vita operante e di attività continua. Anzi tu devi sapere che non vi è cosa che è stata fatta da Dio, dai Santi e da tutti che non si dà a chi vive nel mio Volere, perché non vi è cosa di bene che ad Esso non appartiene e come tu senti il bisogno di possedere tutto, così tutti sentono il bisogno di darsi a te...." Gesù
Le opere di Padre Pio, posso considerarle mie? A quello che Gesù qua dice, la risposta è affermativa. Tutte, nessuna esclusa. Ma ci rendiamo conto? E' tanta roba.
"..e come tu senti il bisogno di possedere tutto, così tutti sentono il bisogno di darsi a te. Ma sai perché vogliono passare dal canale dell’umano volere?..." Gesù
Questo significa che c'è un'altra fonte di gloria per il loro creatore, ogni umana volontà in cui questo si realizza diventa un'altro canale di gloria infinita per il Creatore. Se siamo 7 miliardi di esseri umani e ci sono 15 persone che vivono nella Divina Volontà, Dio non vede in atto nella maggioranza questa cosa e non ci possono essere sorprese e quindi quelle creature non riceveranno tutto da Dio.
"..Perciò il vivere nella mia Volontà è il prodigio dei prodigi, è l’unità di tutto, è possedere tutto, ricevere e dare tutto e siccome voglio sempre dare alla creatura, ardentemente la sospiro nel mio Fiat, per dare ciò che voglio e per rendere compiuti i miei desideri» Gesù
Ecco perchè Gesù chiede di lasciare tutto (gli Apostoli per seguire Gesù hanno lasciato tutto). Ma se Dio ti chiede tutto è per darti molto di più, vuole vedere quanto sei disposto a dargli. Dio le chiede e le vuole le nostre offerte ma perchè vuole vedere, Lui vuole dare e vuole ricevere. Lui dà tutto a chi dà tutto. Gli apostoli hanno lasciato tutto: la famiglia, il lavoro, ecc... ma a non tutti gli viene chiesto di lasciare tutti i loro beni terreni, ma a tutti viene chiesto di lasciare affettivamente tutto. E' una vocale ma è importante. Il distacco da tutto - meditazione dei 10 volumi. Esercizio consigliato dal don: mettiti davanti a Dio ed offriti tutto. Pensiamo alle cose che ti farebbero più male e vedi se sei capace di dire a Dio: morirei se mi dovessi privare di questa cosa ma se me la chiedessi sarei pronto a staccarmi. Se questo c'è, è come se avessimo lasciato tutto. Questo mistero è adombrato (nella Sacra Scrittura) in Abramo. Abramo non ha sacrificato Isacco ma a Dio è bastato vedere Abramo con il coltello in mano per sacrificare Isacco --- quindi noi dobbiamo fare il sacrificio di Isacco per voler stare nella Divina Volontà, perchè se tu non hai dato tutto tu non riceverai il tutto. Questo per chi legge i maestri di spirito è normale. Più dai e più la vita diventa migliore. Un manovale che si alza alle sei e fa un lavoro durissimo, campa con lo stipendio del suo lavoro e una moglie mediocre, e questo potrebbe dire: ho la vita più bella di tutto l'universo? Sì. Non è detto che quella sia la vita oggettivamente più bella, ma dipende da te se quella è la vita più bella - non dipende da ciò che fai e non come lo vivi ma da come lo fai e come lo vivi. Diciamo che è un contorno ciò che fai e vivi.
(Luisa)Dopo ciò pensavo tra me: ma qual bene mi viene, qual gloria do al mio Dio, col chiedere sempre che la sua Volontà sia conosciuta e prenda il suo posto regio che gli spetta nelle creature? Mi pare che non so chiedere altro, mi sembra che Gesù stesso è stanco di sentirmi dire la stessa storia: “voglio il tuo Fiat come vita, per me e per tutti”.
«Figlia mia benedetta, tu devi sapere che quando la creatura prega incessantemente d’ottenere un bene, acquista la capacità di possedere quel bene e, possedendolo, avrà virtù di farlo possedere agli altri. La preghiera è come lo sborso della moneta per comprare il bene che si vuole, la preghiera forma la stima, l’apprezzamento, l’amore che ci vuole per poterlo possedere. La preghiera forma il vuoto nell’anima dove poter chiudere il bene voluto, altrimenti se Io lo voglio dare, non saprei dove metterlo e poi non puoi darmi gloria maggiore che chiedermi che la mia Volontà sia conosciuta e regni...." Gesù
Gesù cosa riceve da noi se non un pochettino d'amore? Cosa possiamo dargli a Colui che ha tutto? Ma siamo noi che riceviamo e per ricevere cose così grande. Ma Dio non dà cose grandi al primo che passa, Dio prima che dà tutto, chiede preghiere su preghiere su preghiere ecc... le grazie si comprano (diceva Padre Pio). Non si comprano con il denaro ma con la preghiera. Se tu non preghi, le grazie non arrivano. E quanto ci tieni a questa cosa? Vediamo se mi stanco prima io a pregare o si stanca Gesù a sentirci. E' così che funziona con Nostro Signore.
"..Questa è la mia stessa preghiera, è il sospiro ed il palpito del mio Cuore, sono le mie ansie ardenti e tu devi sapere che è tanto il mio amore di voler far conoscere la mia Volontà che, non potendo trattenerlo, si riversa su di te e ti faccio dire: venga il tuo Fiat, la tua Volontà sia conosciuta. Sicché sono Io che prego in te, non sei tu, sono i miei sbocchi d’amore, i miei sfoghi amorosi, che sentono il bisogno di unificarmi con la creatura per non essere solo a pregare per un tanto bene e, per dare più valore a questa preghiera, metto in tuo potere le mie opere, la Creazione tutta, la mia vita, le mie lacrime, le mie pene, affinché non sia una preghiera di sole parole, ma una preghiera avvalorata dalle mie opere, vita, pene e lacrime. Oh come risuona dolce al mio udito il tuo ritornello, la tua cantilena amorosa in cui fa eco il mio: “venga il tuo Fiat, la tua Volontà sia conosciuta!” Gesù
Se tu preghi nella divina volontà questa preghiera si porta dietro le opere di Gesù, le sue pene, lacrime ecc... è tanta roba. Qual'è la forza di quella pregheira? E' una preghiera che sale fino al trono dell'Altissimo ed ottiene un sacco di grazie e proprio perchè la posta in gioco la preghiera dev'essere continua. Come Gesù stesso dice, non sarebbe arrivata la Redenzione e poi il dono della divina volontà se non ci fossero stati 2000 anni di preghiera del popolo eletto conclusi dallo show di 14 anni della Madonna. Altrimenti non lo avremmo avuto, se non ci fosse stata la preghiera.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 26 ottobre 2024
L'amore di Dio è sempre eccessivo
Nuova lezione di Gesù sul desiderio di Dio di avere il ricambio di amore della creatura. Le devastazioni prodotte dalla volontà umana. Libro di Cielo, Volume 35, 26 Febbraio 1938, Giovedì 4 Gennaio 2024
26 Febbraio 1938
Dio riconosce Se stesso in chi cerca di riconoscere Dio nelle opere sue. Felicità che riceve Dio per l’amore della creatura. Il posto che ha l’uomo nella Creazione e nella stessa Divinità se vive nel Volere Divino.
"..La nostra Volontà regnante metterà in vigore tutte le opere sue e restituirà alla creatura ciò che perdette col fare la sua volontà, la quale è devastatrice di tutti i beni, spezza tutte le comunicazioni con le opere nostre e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù
Cosa si siamo persi con il fare la nostra volontà? Tutto quello che Gesù ha descritto prima nel brano. Pensiamo a quello che dice Gesù, devastratrice di tutti i beni. Quanti beni ci siamo già sprecati, quanti ne abbiamo buttati alle ortiche. Nostro Signore non si fa superare in generosità ma purtroppo un sacco di roba non l'abbiamo mai avuta, speriamo arrivi in futuro, l'abbiamo perduta e roba buona dicono a Roma, roba bella e santa. Non solo ma spezza tutte le comunicazioni con le opere di Gesù. Adesso è inverno (quando è stata fatta la meditazione), chi ha la fortuna di poter andare in montagna con la neve, è tutta roba fatta per noi. Se una persona fa un film stupendo e se non lo vede nessuno che senso ha quel film? E' come se una persona avesse una filmoteca inesauribile e non vedesse un tubo, stà lì ramingo, impalato ed annoiato e non vede nulla.
"..e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù
Che è la cosa ben più grave: non si percepisce la presenza di Dio, il nostro intelletto non è illuminato dalla sua Luce, discernimento zero, gioia che viene dalla presenza di Dio zero, pace zero e vita da schifo, da cani e soggezione alle più basse e becere passioni. C'era un programmino dell'indimenticabile Corrado Mantoni che si chiamava il pranzo è servito - e si potrebbe dire il pranzo è servito dalla nostra umana volontà: sterco e letame con acqua di fogna. Con dessert finale si rende come un'osso spostato perchè - perdendo la comunicazione con le altre membra - dà dolore e fa star male sè stesso e il prossimo. Questa roba se la mangia la quasi totalità degli esseri umani - tra cui anche molti battezzati - che campano così. Nella Chiesa cattolica c'è la pienezza della Verità e dei mezzi di santificazione.
Andiamo a vedere cosa ci siamo persi:
"..Molto più, che quelle del Cielo sono nostre, nessuno ce le può togliere; invece quelle che abbiamo attraverso l’amore della creatura, sono nuove per Noi e formano le nostre nuove conquiste..." Gesù (parlando delle gioie)
La Gloria Essenziale di Dio non gliela tocca nessuno. Certo che sono nuove quelle che gli danno le creature. Io sono io e tu sei tu, io il mio amore lo dò a chi voglio, nessuno mi può obbligare a farsi amare e il mio/ tuo modo d'amare è unico, perchè siamo unici. Se tu a Dio questo amore Lui non lo avverte. E questa è una scelta. Se io rifiuto il mio amore a Dio, Lui questa cosa non la conosce, la conosce il linea teorica perchè sa qual'è la mia modalità però non la vive perchè non gliela dò se non lo amo. E Gesù aggiunge anche:
"..per Noi, essere riconosciuti è la più grande Gloria, l’amore più intenso che riceviamo e con l’essere riconosciuti ci formiamo il nostro esercito, la milizia divina, il nostro popolo, dal quale non esigiamo altro che il tributo d’essere amati e mettiamo a sua disposizione tutte le opere nostre per servirlo, abbondandolo di tutto ciò che può renderlo felice. Se non ci riconoscono, restiamo come il Dio senza esercito e senza popolo. Com’è doloroso mettere tante creature alla luce del giorno e non avere né un esercito, né un popolo...." Gesù
".. Sicché in chi vive nel nostro Volere vediamo la continua catena d’amore che mai si spezza ed il nostro Amore trova il suo poggio dove poggiarsi per poter dire incessantemente: “Ti amo, ti amo, ti amo.” Il nostro Amore quando non trova l’amore della creatura, resta sospeso e dà in grido di dolore, quasi vuole assordare la creatura per dirle: “Perché non Mi ami?” Il non amarci è la ferita più crudele per Noi..." Gesù
Il don ha intenzione di essere cassa di risonanza di quello che vien dall'Altissimo. Sappi che l'amore e la volontà che tu puoi dare a Dio, se non gliela dai non gliela può dare nessuno al posto tuo. Una delle cose divertenti del Paradiso è che ci saranno (Tenera Amata) una rete di amori stabiliti da Lui nel creare le creature che sarebbero dovuti essere in Terra ma a causa del Peccato Originale qua in terra non vivremo. E conoscere tante forme d'amore differenti sarà un godimento immenso. Basterebbe la visione beatifica, e a Dio basterebbere la gloria essenziale e quindi come mai cerca l'amore della creatura? E' un di più. Se uno conosce Dio fa proprio strike, perchè è un pozzo senza fondo. Beni senza fine. Felicità sempre nuovi. Una catena d'amore che non si spezza. L'amore è eccessivo, esagera. C'è soltanto una cosa nella quale si può esagerare - per il resto misura ed equilibrio - se l'amore è amore, dà in eccesso. L'amore è divino, Dio esagera. Chi va a Messa tutti i giorni, non è che fa un favore al Padre Eterno ma fa un favore a sè stesso (se bene la comunione e la Messa) perchè quello che riceve è il Paradiso sulla terra. Per chi può andare a Messa tutti i giorni. Quando una persona ama e vuole stare con l'amato, quando due persone non si sopportano nello stare assieme, non va bene così. L'amore non vede l'ora di stare assieme. E non finisce mai. Non è che una persona dice: sono stato a Messa per tre anni ogni giorno e adesso basta, ma adesso basta. Per chi ama la preghiera ecc... diventa un piacere, il don dispiace di non avere la giornata più lunga per poter pregare con più calma. I primi tempi pensavano che il don - appena diventato prete - pensavano che fosse impazzito o che fosse caduto in depressione quando per lui era iniziata una luna di miele con l'Altissimo. L'amore che ha incontrato con il Signore è più grande di quello che aveva con la ragazza (che ha lasciato).
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
26 Febbraio 1938
Dio riconosce Se stesso in chi cerca di riconoscere Dio nelle opere sue. Felicità che riceve Dio per l’amore della creatura. Il posto che ha l’uomo nella Creazione e nella stessa Divinità se vive nel Volere Divino.
"..La nostra Volontà regnante metterà in vigore tutte le opere sue e restituirà alla creatura ciò che perdette col fare la sua volontà, la quale è devastatrice di tutti i beni, spezza tutte le comunicazioni con le opere nostre e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù
Cosa si siamo persi con il fare la nostra volontà? Tutto quello che Gesù ha descritto prima nel brano. Pensiamo a quello che dice Gesù, devastratrice di tutti i beni. Quanti beni ci siamo già sprecati, quanti ne abbiamo buttati alle ortiche. Nostro Signore non si fa superare in generosità ma purtroppo un sacco di roba non l'abbiamo mai avuta, speriamo arrivi in futuro, l'abbiamo perduta e roba buona dicono a Roma, roba bella e santa. Non solo ma spezza tutte le comunicazioni con le opere di Gesù. Adesso è inverno (quando è stata fatta la meditazione), chi ha la fortuna di poter andare in montagna con la neve, è tutta roba fatta per noi. Se una persona fa un film stupendo e se non lo vede nessuno che senso ha quel film? E' come se una persona avesse una filmoteca inesauribile e non vedesse un tubo, stà lì ramingo, impalato ed annoiato e non vede nulla.
"..e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù
Che è la cosa ben più grave: non si percepisce la presenza di Dio, il nostro intelletto non è illuminato dalla sua Luce, discernimento zero, gioia che viene dalla presenza di Dio zero, pace zero e vita da schifo, da cani e soggezione alle più basse e becere passioni. C'era un programmino dell'indimenticabile Corrado Mantoni che si chiamava il pranzo è servito - e si potrebbe dire il pranzo è servito dalla nostra umana volontà: sterco e letame con acqua di fogna. Con dessert finale si rende come un'osso spostato perchè - perdendo la comunicazione con le altre membra - dà dolore e fa star male sè stesso e il prossimo. Questa roba se la mangia la quasi totalità degli esseri umani - tra cui anche molti battezzati - che campano così. Nella Chiesa cattolica c'è la pienezza della Verità e dei mezzi di santificazione.
Andiamo a vedere cosa ci siamo persi:
"..Molto più, che quelle del Cielo sono nostre, nessuno ce le può togliere; invece quelle che abbiamo attraverso l’amore della creatura, sono nuove per Noi e formano le nostre nuove conquiste..." Gesù (parlando delle gioie)
La Gloria Essenziale di Dio non gliela tocca nessuno. Certo che sono nuove quelle che gli danno le creature. Io sono io e tu sei tu, io il mio amore lo dò a chi voglio, nessuno mi può obbligare a farsi amare e il mio/ tuo modo d'amare è unico, perchè siamo unici. Se tu a Dio questo amore Lui non lo avverte. E questa è una scelta. Se io rifiuto il mio amore a Dio, Lui questa cosa non la conosce, la conosce il linea teorica perchè sa qual'è la mia modalità però non la vive perchè non gliela dò se non lo amo. E Gesù aggiunge anche:
"..per Noi, essere riconosciuti è la più grande Gloria, l’amore più intenso che riceviamo e con l’essere riconosciuti ci formiamo il nostro esercito, la milizia divina, il nostro popolo, dal quale non esigiamo altro che il tributo d’essere amati e mettiamo a sua disposizione tutte le opere nostre per servirlo, abbondandolo di tutto ciò che può renderlo felice. Se non ci riconoscono, restiamo come il Dio senza esercito e senza popolo. Com’è doloroso mettere tante creature alla luce del giorno e non avere né un esercito, né un popolo...." Gesù
".. Sicché in chi vive nel nostro Volere vediamo la continua catena d’amore che mai si spezza ed il nostro Amore trova il suo poggio dove poggiarsi per poter dire incessantemente: “Ti amo, ti amo, ti amo.” Il nostro Amore quando non trova l’amore della creatura, resta sospeso e dà in grido di dolore, quasi vuole assordare la creatura per dirle: “Perché non Mi ami?” Il non amarci è la ferita più crudele per Noi..." Gesù
Il don ha intenzione di essere cassa di risonanza di quello che vien dall'Altissimo. Sappi che l'amore e la volontà che tu puoi dare a Dio, se non gliela dai non gliela può dare nessuno al posto tuo. Una delle cose divertenti del Paradiso è che ci saranno (Tenera Amata) una rete di amori stabiliti da Lui nel creare le creature che sarebbero dovuti essere in Terra ma a causa del Peccato Originale qua in terra non vivremo. E conoscere tante forme d'amore differenti sarà un godimento immenso. Basterebbe la visione beatifica, e a Dio basterebbere la gloria essenziale e quindi come mai cerca l'amore della creatura? E' un di più. Se uno conosce Dio fa proprio strike, perchè è un pozzo senza fondo. Beni senza fine. Felicità sempre nuovi. Una catena d'amore che non si spezza. L'amore è eccessivo, esagera. C'è soltanto una cosa nella quale si può esagerare - per il resto misura ed equilibrio - se l'amore è amore, dà in eccesso. L'amore è divino, Dio esagera. Chi va a Messa tutti i giorni, non è che fa un favore al Padre Eterno ma fa un favore a sè stesso (se bene la comunione e la Messa) perchè quello che riceve è il Paradiso sulla terra. Per chi può andare a Messa tutti i giorni. Quando una persona ama e vuole stare con l'amato, quando due persone non si sopportano nello stare assieme, non va bene così. L'amore non vede l'ora di stare assieme. E non finisce mai. Non è che una persona dice: sono stato a Messa per tre anni ogni giorno e adesso basta, ma adesso basta. Per chi ama la preghiera ecc... diventa un piacere, il don dispiace di non avere la giornata più lunga per poter pregare con più calma. I primi tempi pensavano che il don - appena diventato prete - pensavano che fosse impazzito o che fosse caduto in depressione quando per lui era iniziata una luna di miele con l'Altissimo. L'amore che ha incontrato con il Signore è più grande di quello che aveva con la ragazza (che ha lasciato).
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 24 ottobre 2024
L'oltraggio delle grazie sprecate
Gesù spiega come nella sua vita terrena abbia moltiplicato le sue vite tanto quanto sono gli esseri umani che furono, sono e saranno perché venisse da tutti, grazie a Lui, data al Padre la gloria che gli è dovuta. Libro di Cielo, Volume 35, 20 Febbraio 1938, 3 Gennaio 2024
20 Febbraio 1938
Gesù, nell’Incarnarsi, formò di Sé tanti Gesù, per quante creature sarebbero esistite, affinché ciascuna avesse un Gesù a sua disposizione.
Oggi, in questa meditazione, stiamo di fronte ad un tema molto importante ahimè non cosiderato oggi giorno. Da un certo, da metà del secolo scorso, le persone e fior di teologi hanno iniziato a pensare che era tempo di porre al centro del pensiero filosofico ecc.... non Dio ma l'uomo. Ed oggi vediamo i frutti di questo processo. La nuova liturgia è antropocentrica, il centro non è il culto da dare a Dio ma l'uomo. Ratzinger - quando era Cardinale - diceva che la nuova Messa è Clerico centrica, cioè sia l'altare girato verso il popolo e tutta quanta la struttura della Messa è volta a chi celebra. Questo porta uno spostamento di attenzione, 40 minuti di omelia e 20 minuti per tutto il resto della Messa.
Che significa questa cosa? Il senso di quello che oggi Gesù dice: Lui è venuto sulla Terra per dare gloria al Padre che è il compito di ogni essere umano. Quando si parla della Gloria di Dio si devono considerare due aspetti: la Gloria Essenziale, non gliela tocca nessuno, non ci arriva nessuno a toccargliela, è la Gloria che Dio ha da per sè stesso e poi c'è la Gloria Accidentale o soggettiva che è quella che le creature sono tenute a dare a Dio, il culto che è dovuto a Dio. Amare Dio con tutte le tue forze, ecc.. è il primo Comandamento. Significa che questo è un'atto dovuto e chi non lo fa pecca. La gratitudine è un'atto della virtù cardinale della giustizia, tu non puoi ricevere un beneficio senza nemmeno dire un grazie. La Gratitudine è un'atto dovuto per una persona che ti ha fatto beneficio. Noi dovremmo amare Dio con tutte le forze in ogni luogo. Ma chi può dire di adempiere con perfezione questo ringraziamento? Chi di noi impiega un pò di tempo a fare uno screening di tutti i benefici ricevuti da Dio per dirgli grazie? Ci vorrebbe una giornata intera - e magari andrebbe fatto il 31 dicembre. E se queste cose non vengono fatte? La Gloria accidentale di Dio viene intaccata, perchè c'è qualcuno che non dà Dio quello che gli è dovuto e glielo deve dare spontaneamente. E se manca, fa nulla? No. Oggi Gesù ci ha spiegato - come ha fatto altre volte - che questa cosa noi non l'abbiamo fatta ma Gesù l'ha fatta per tutti.
"..Onde, col venire sulla terra volli formare di Me tanti Gesù, per quante creature erano esistite, esistevano e esisteranno..." Gesù
Anche uno stregone maya ha un'anima, non è un'aborto della natura. Quindi ci rendiamo conto di ciò che è successo? Molta gente si chiede: Gesù è venuto sulla terra e ci credo. Cosa ha fatto per 30 anni nella vita nascosta? 30 anni di vita nascosta e 3 anni di evangelizzazione. Vi rendete conto che lavoro è rimettere in parggio i debiti della razza umana compresi quelli che nasceranno in futuro? Quanti esseri umani avranno calpestato la terra da Adamo ed Eva fino ad oggi? E quanti ce ne saranno? Dio sa anche gli istanti precisi in cui crea l'anima. Ogni tanto la nostra mente si perde proprio nella contemplazione di Dio e delle sue opere perchè vale sempre l'antico adagio: se lo potessi comprendere, se fosse tutto chiaro, - noi possiamo comprendere le cose che sono alla nostra portata e che sono più piccole - ma Dio ci sovrasta immensamente - non è Dio. Un'anima dannata non dà gloria a Dio, è la negazione della Gloria che sarebbe dovuta arrivare a Dio attraverso quell'anima. E allora, quell'anima che l'ha creata a fare Nostro Signore? L'anima non è riuscita ad arrivare in Paradiso per colpa propria? Quella gioia che l'anima avrebbe dovuto dare a Dio - non c'è dal punto di vista oggettivo - ma ci sarà Gesù a darla dal punto di vista soggettivo. Ci rendiamo conto di quello che ha combianto Nostro Signore?
Noi che abbiamo questa informazione abbiamo una chanche, una risorsa, perchè questa vita di Gesù che c'è anche per me e per te, e io devo riconoscerla, devo servirmene e non devo prendere solo le briciole ma prendere tutto.
"..Perciò il nostro sommo dolore è che ad onta di tante mie Vite che sono a disposizione di ciascuno, chi non le riconosce, chi non le guarda, chi non se ne serve, chi le offende, chi prende appena le briciole della mia Vita. Pochi sono quelli che dicono: “Faccio la Vita di Gesù, con Gesù, amo come ama Gesù e voglio ciò che vuole Lui.” Gesù
Pochi sono quello che fanno questo (prendono la vita di Gesù). Pensiamo all'oltraggio inaudito delle grazie sprecate. Il don ha portato in visita ad una mostra del cibo e c'erano dei dati che avrebbero asfaltato tutti coloro che imprecano contro Dio perchè la gente muore di fame. Prima di aprire bocca a vanvera bisogna collegare bene il cervello. Mangerebbero 3 miliardi e 200 miliondi di persone (e all'epoca ne morivano 800 milioni) semplicemente se gli esseri umani non buttassero al secchio del cibo. C'erano delle foto di una famiglia americana dove c'era ogni ben di Dio (bistecche, maialini, verdura, pesce, ecc...) e dopodichè c'erano dei dati che dicevano quanto andava al secchio. Vogliamo parlare dell'oltraggio delle grazie sprecate? Con le grazie sprecate andrebbero in Paradiso tutti quanti. Nella Sacra Scrittura c'era una persona (AT) che non ha mandato a vuoto le Parole di Dio (Samuele?). I talenti buttati. Queste vite che non sono servite alla creature servono alla Gloria del divin Padre.
"..Queste ultime sono il contraccambio insieme con Me della Gloria e dell’Amore della Creazione e Redenzione, ma anche se non tutte queste mie Vite servono alla creatura, servono però mirabilmente alla Gloria del mio Divino Padre, perché non venni sulla terra solo per le creature, ma per reintegrare gli interessi e la Gloria del mio Padre Celeste. Oh! se tu potessi vedere che bel corteggio formano le tante mie Vite intorno alla nostra Divinità e quanto Amore e quanta Gloria si sprigionano da Esse, tu resteresti talmente rapita che ti riuscirebbe difficile ritornare in te stessa.” Gesù
Questa cosa che Lui ha fatto, vale anche per noi. Sono pochissime le persone che confessano tutti i debiti che abbiamo contro Dio. Spesso confessiamo le mancanze verso il prossimo, ma quello che è dovuto all'Altissimo... di offrire a Lui ogni pensiero, ogni bacio, tutte le cose che facciamo, ecc...
Il centro di tutto non siamo noi, poveri mortali umani sciocchi ma superbi fino al midollo. Ma è Dio. Il don raccomanda sempre moderazione nelle spese, non bisogna mandar male il cibo. Chiediamo alla Piena di Grazia - chi sarà mai? -, noi non siamo Immacolati però potremmo essere pieni di grazia, abbastanza. Se siamo vuoti di grazia o siamo così così è perchè ne sprechiamo tante. Anche se Gesù ci ha messo le mani, però Gesù ha rifatto tutta la mia vita ok, ma se io faccio una vita debosciata vado all'inferno. Non è che siccome Gesù ha rifatto tutta la mia vita io posso fare quello che mi pare. Gesù ha salvato la gloria accidentale dell'Altissimo non la mia anima.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
20 Febbraio 1938
Gesù, nell’Incarnarsi, formò di Sé tanti Gesù, per quante creature sarebbero esistite, affinché ciascuna avesse un Gesù a sua disposizione.
Oggi, in questa meditazione, stiamo di fronte ad un tema molto importante ahimè non cosiderato oggi giorno. Da un certo, da metà del secolo scorso, le persone e fior di teologi hanno iniziato a pensare che era tempo di porre al centro del pensiero filosofico ecc.... non Dio ma l'uomo. Ed oggi vediamo i frutti di questo processo. La nuova liturgia è antropocentrica, il centro non è il culto da dare a Dio ma l'uomo. Ratzinger - quando era Cardinale - diceva che la nuova Messa è Clerico centrica, cioè sia l'altare girato verso il popolo e tutta quanta la struttura della Messa è volta a chi celebra. Questo porta uno spostamento di attenzione, 40 minuti di omelia e 20 minuti per tutto il resto della Messa.
Che significa questa cosa? Il senso di quello che oggi Gesù dice: Lui è venuto sulla Terra per dare gloria al Padre che è il compito di ogni essere umano. Quando si parla della Gloria di Dio si devono considerare due aspetti: la Gloria Essenziale, non gliela tocca nessuno, non ci arriva nessuno a toccargliela, è la Gloria che Dio ha da per sè stesso e poi c'è la Gloria Accidentale o soggettiva che è quella che le creature sono tenute a dare a Dio, il culto che è dovuto a Dio. Amare Dio con tutte le tue forze, ecc.. è il primo Comandamento. Significa che questo è un'atto dovuto e chi non lo fa pecca. La gratitudine è un'atto della virtù cardinale della giustizia, tu non puoi ricevere un beneficio senza nemmeno dire un grazie. La Gratitudine è un'atto dovuto per una persona che ti ha fatto beneficio. Noi dovremmo amare Dio con tutte le forze in ogni luogo. Ma chi può dire di adempiere con perfezione questo ringraziamento? Chi di noi impiega un pò di tempo a fare uno screening di tutti i benefici ricevuti da Dio per dirgli grazie? Ci vorrebbe una giornata intera - e magari andrebbe fatto il 31 dicembre. E se queste cose non vengono fatte? La Gloria accidentale di Dio viene intaccata, perchè c'è qualcuno che non dà Dio quello che gli è dovuto e glielo deve dare spontaneamente. E se manca, fa nulla? No. Oggi Gesù ci ha spiegato - come ha fatto altre volte - che questa cosa noi non l'abbiamo fatta ma Gesù l'ha fatta per tutti.
"..Onde, col venire sulla terra volli formare di Me tanti Gesù, per quante creature erano esistite, esistevano e esisteranno..." Gesù
Anche uno stregone maya ha un'anima, non è un'aborto della natura. Quindi ci rendiamo conto di ciò che è successo? Molta gente si chiede: Gesù è venuto sulla terra e ci credo. Cosa ha fatto per 30 anni nella vita nascosta? 30 anni di vita nascosta e 3 anni di evangelizzazione. Vi rendete conto che lavoro è rimettere in parggio i debiti della razza umana compresi quelli che nasceranno in futuro? Quanti esseri umani avranno calpestato la terra da Adamo ed Eva fino ad oggi? E quanti ce ne saranno? Dio sa anche gli istanti precisi in cui crea l'anima. Ogni tanto la nostra mente si perde proprio nella contemplazione di Dio e delle sue opere perchè vale sempre l'antico adagio: se lo potessi comprendere, se fosse tutto chiaro, - noi possiamo comprendere le cose che sono alla nostra portata e che sono più piccole - ma Dio ci sovrasta immensamente - non è Dio. Un'anima dannata non dà gloria a Dio, è la negazione della Gloria che sarebbe dovuta arrivare a Dio attraverso quell'anima. E allora, quell'anima che l'ha creata a fare Nostro Signore? L'anima non è riuscita ad arrivare in Paradiso per colpa propria? Quella gioia che l'anima avrebbe dovuto dare a Dio - non c'è dal punto di vista oggettivo - ma ci sarà Gesù a darla dal punto di vista soggettivo. Ci rendiamo conto di quello che ha combianto Nostro Signore?
Noi che abbiamo questa informazione abbiamo una chanche, una risorsa, perchè questa vita di Gesù che c'è anche per me e per te, e io devo riconoscerla, devo servirmene e non devo prendere solo le briciole ma prendere tutto.
"..Perciò il nostro sommo dolore è che ad onta di tante mie Vite che sono a disposizione di ciascuno, chi non le riconosce, chi non le guarda, chi non se ne serve, chi le offende, chi prende appena le briciole della mia Vita. Pochi sono quelli che dicono: “Faccio la Vita di Gesù, con Gesù, amo come ama Gesù e voglio ciò che vuole Lui.” Gesù
Pochi sono quello che fanno questo (prendono la vita di Gesù). Pensiamo all'oltraggio inaudito delle grazie sprecate. Il don ha portato in visita ad una mostra del cibo e c'erano dei dati che avrebbero asfaltato tutti coloro che imprecano contro Dio perchè la gente muore di fame. Prima di aprire bocca a vanvera bisogna collegare bene il cervello. Mangerebbero 3 miliardi e 200 miliondi di persone (e all'epoca ne morivano 800 milioni) semplicemente se gli esseri umani non buttassero al secchio del cibo. C'erano delle foto di una famiglia americana dove c'era ogni ben di Dio (bistecche, maialini, verdura, pesce, ecc...) e dopodichè c'erano dei dati che dicevano quanto andava al secchio. Vogliamo parlare dell'oltraggio delle grazie sprecate? Con le grazie sprecate andrebbero in Paradiso tutti quanti. Nella Sacra Scrittura c'era una persona (AT) che non ha mandato a vuoto le Parole di Dio (Samuele?). I talenti buttati. Queste vite che non sono servite alla creature servono alla Gloria del divin Padre.
"..Queste ultime sono il contraccambio insieme con Me della Gloria e dell’Amore della Creazione e Redenzione, ma anche se non tutte queste mie Vite servono alla creatura, servono però mirabilmente alla Gloria del mio Divino Padre, perché non venni sulla terra solo per le creature, ma per reintegrare gli interessi e la Gloria del mio Padre Celeste. Oh! se tu potessi vedere che bel corteggio formano le tante mie Vite intorno alla nostra Divinità e quanto Amore e quanta Gloria si sprigionano da Esse, tu resteresti talmente rapita che ti riuscirebbe difficile ritornare in te stessa.” Gesù
Questa cosa che Lui ha fatto, vale anche per noi. Sono pochissime le persone che confessano tutti i debiti che abbiamo contro Dio. Spesso confessiamo le mancanze verso il prossimo, ma quello che è dovuto all'Altissimo... di offrire a Lui ogni pensiero, ogni bacio, tutte le cose che facciamo, ecc...
Il centro di tutto non siamo noi, poveri mortali umani sciocchi ma superbi fino al midollo. Ma è Dio. Il don raccomanda sempre moderazione nelle spese, non bisogna mandar male il cibo. Chiediamo alla Piena di Grazia - chi sarà mai? -, noi non siamo Immacolati però potremmo essere pieni di grazia, abbastanza. Se siamo vuoti di grazia o siamo così così è perchè ne sprechiamo tante. Anche se Gesù ci ha messo le mani, però Gesù ha rifatto tutta la mia vita ok, ma se io faccio una vita debosciata vado all'inferno. Non è che siccome Gesù ha rifatto tutta la mia vita io posso fare quello che mi pare. Gesù ha salvato la gloria accidentale dell'Altissimo non la mia anima.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 23 ottobre 2024
Solo con Maria stiamo al sicuro
Splendida lezione di Gesù sulla grandezza di Maria e i loro reciproci interscambi di amore. Creando Lei il Fiat creava il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra la santissima Trinità e il genere umano. Libro di Cielo, Volume 35, 14 Febbraio 1938, Martedì 2 Gennaio 2024
14 Febbraio 1938
Gli atti di chi vive nella Divina Volontà, si stendono su tutti e si fanno narratori dell’Ente Supremo. Dio, nel creare la Vergine, creò il perdono.
Il don ha avuto già un suo modo di esprimere un suo convincimento, al don sembra che l'oggettiva realtà delle cose che si vedono, faccia presagire che potrebbe essere un'anno alquanto impegnativo e quindi evidentemente però è fondamentale che, dovendo vivere un'anno impegnativo dobbiamo trovare un'unione con la Madonna - perchè sa mettere al riparo e dare consolazione ai suoi figli. Quando ci sentiamo addolorati o messi in qualche modo in pericolo, esposti a sofferenze di vario genere, cerchiamo la mamma, perchè ti fa sentire al sicuro. Gesù e Maria facevano il santo gioco di scambiarsi le prerogative dell'amore. Ella dava a Lui, maternizzava il suo amore - il don spera si capisca - lo rendeva un'amore al femminile
"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio..." Gesù
Mentre l'amore maschile dà più forza, fa sentire protetto chi viene abbracciato. Gesù e Maria, con il loro amore al maschile e al femminile, facevano questo scambio. Le case costruite sulla roccia reggono e quelle costruite sulla sabbia crollano. E' importante rifugiarsi sotto le ali di Maria e di Gesù. Il Santo nome di Gesù è stato relegata alla memoria facoltativa, di 4° classe, se non mi va manco lo celebro nell'ufficio divino. Scelta dettata da cosa? Perchè il Rosario è così potente? Una delle tante motivazioni perchè ogni Ave Maria diciamo 2 volte, una Gesù e una volta invochiamo Dio. Tutti i grandi maestri di spirito dicono che un grande peccatore pronuncia con amore il nome di Gesù e di Maria all'inferno non ci va - ovviamente non si faccia una vita di peccato sperando in questa. La tragedia dell'inferno è l'odio verso Colui che ci Ama e verso anche Maria. Le anime in purgatorio stanno tra mille tormenti e come si legge nelle testimonianze dei mistici e dei santi, nei punti più bassi del Purgatorio ci stanno anche i diavoli. Il problema non è tanto i tormenti dell'inferno, il problema grande è l'odio irriversibile verso Gesù e Maria.
"..Invece, nella creazione della Sovrana Regina passammo oltre, il nostro Amore non si contentò dello sfoggio, ma si volle atteggiare a pietà, a tenerezza e a compassione così profonda ed intima, come se si volesse convertire in lacrime per amore delle creature. Ecco perciò, come il nostro Fiat si pronunziò per crearla e chiamarla a vita, creò il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra Noi e l’umano genere e lo depositammo in questa Celeste e Santa Creatura, come Amministratrice tra i nostri ed i figli suoi..." Gesù
Cerchiamo di non dare al Signore dolore. Maria Santissima non ha dato all'Altissimo causa di sofferenza, è rimasta senza alcun peccato. Ha ricevuto ogni grazia e benedizioni dal Signore ma è rimasta fedele a differenza dei nostri progenitori. Dio può dire che Dio si può godere la perfezione di ciò che ha creato. Ci sono alcuni maestri di spirito - che quando si parla di Maria - come mai Dio non ha sterminato tutto il genere umano dopo che ha visto tutto ciò che abbiamo combinato dalla caduta di Adamo fino ad oggi? Un tale abbruttimento e anche lo spettacolo che stiamo vivendo in giro, qua Nostro Signore se vuole che certe cose spariscano dalla circolazione deve fare robusti interventi, ci sono situazioni che sembrano irriversibili umanamente. Un reset ci sarà. Perchè non ci ha sterminati tutti? Perchè voleva vivere questa creatura, sapeva che Lei non avrebbe fallito. Il don vede come viene trattato Gesù nell'Eucarestia, delle volte vedendo certe cose si chiede: come hai fatto a fare una cosa del genere prevedendo gli orrori che sarebbero accaduti? A Dio è impossibile non sapere il futuro e che sarà. Dio anche se volesse non può farlo. E qualche autore di spirito pensa che abbia istituito l'Eucarestia per ricevere una comunione da sua Mamma. Il rapproto di Maria con l'Eucarestia perfetto, con l'Adorazione, ecc..
"..Figlia mia, era giusto che tutto venisse depositato in questa Madre Celeste, perché dovendo possedere il regno della nostra Volontà, venisse tutto a Lei affidato, Essa sola ha posto sufficiente per poter possedere i nostri mari da Noi creati, con la sua Potenza creante e conservante mantiene integro ciò che crea, senza mai scemarsi, anche se diamo sempre. Perciò, dove non c’è la nostra Volontà non possiamo né dare, né affidare, né deporre; non troviamo posto; il nostro Amore resta inceppato nelle tante opere belle che vogliamo fare nelle creature. Solo in questa Sovrana Signora non trovò inceppo il nostro Amore e perciò sfoggiò tanto e fece tante meraviglie, fino a darle la fecondità divina per farla Madre del suo Creatore.” Gesù
In noi Gesù trova degli impotti, intrisecamente imperfetti ecc.. quando va bene. Tutto quello che noi non siamo buoni a fare, facciamoci supplire dalla Madonna. E non c'è altro sistema, noi non possiamo essere come Lei, ma Lei desidera essere una cosa sola con noi. Il don vorrebbe essere una mosca per vedere cosa è successo nei cuori delle persone che hanno letto, meditato o ascoltato questa meditazione o brano.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
14 Febbraio 1938
Gli atti di chi vive nella Divina Volontà, si stendono su tutti e si fanno narratori dell’Ente Supremo. Dio, nel creare la Vergine, creò il perdono.
Il don ha avuto già un suo modo di esprimere un suo convincimento, al don sembra che l'oggettiva realtà delle cose che si vedono, faccia presagire che potrebbe essere un'anno alquanto impegnativo e quindi evidentemente però è fondamentale che, dovendo vivere un'anno impegnativo dobbiamo trovare un'unione con la Madonna - perchè sa mettere al riparo e dare consolazione ai suoi figli. Quando ci sentiamo addolorati o messi in qualche modo in pericolo, esposti a sofferenze di vario genere, cerchiamo la mamma, perchè ti fa sentire al sicuro. Gesù e Maria facevano il santo gioco di scambiarsi le prerogative dell'amore. Ella dava a Lui, maternizzava il suo amore - il don spera si capisca - lo rendeva un'amore al femminile
"..Ora senti un’altra sorpresa. Quando Io, piccolo bambino succhiavo il latte dalla mia Mamma, Io succhiavo le anime, perché Lei ne teneva il deposito e, nel darmi il latte, depositava in Me tutte le anime, perché voleva che Io le amassi, dessi il bacio a tutte e formassi la sua e la mia vittoria; non solo ciò, ma nel darmi il latte mi faceva succhiare la sua Maternità, le sue tenerezze e si imponeva su di Me col suo Amore, perché Io amassi le anime con Amore Materno e Paterno ed Io ricevevo in Me la sua Maternità, le sue tenerezze indicibili e così amavo le anime con Amore Divino, Materno e Paterno. Onde dopo che me le depositava tutte, Io, con un mio stratagemma d’amore, con un respiro, con un mio dolce sguardo, le depositavo di nuovo nel suo materno cuore e, per contraccambiarla, le davo il mio Paterno Amore, il mio Amore Divino che è incessante, fermo, irremovibile, che giammai si muta, perché l’amore umano facilmente si cambia ed Io volevo che la mia inseparabile Madre avesse le stesse prerogative del mio Amore e le amasse come le sa amare un Dio..." Gesù
Mentre l'amore maschile dà più forza, fa sentire protetto chi viene abbracciato. Gesù e Maria, con il loro amore al maschile e al femminile, facevano questo scambio. Le case costruite sulla roccia reggono e quelle costruite sulla sabbia crollano. E' importante rifugiarsi sotto le ali di Maria e di Gesù. Il Santo nome di Gesù è stato relegata alla memoria facoltativa, di 4° classe, se non mi va manco lo celebro nell'ufficio divino. Scelta dettata da cosa? Perchè il Rosario è così potente? Una delle tante motivazioni perchè ogni Ave Maria diciamo 2 volte, una Gesù e una volta invochiamo Dio. Tutti i grandi maestri di spirito dicono che un grande peccatore pronuncia con amore il nome di Gesù e di Maria all'inferno non ci va - ovviamente non si faccia una vita di peccato sperando in questa. La tragedia dell'inferno è l'odio verso Colui che ci Ama e verso anche Maria. Le anime in purgatorio stanno tra mille tormenti e come si legge nelle testimonianze dei mistici e dei santi, nei punti più bassi del Purgatorio ci stanno anche i diavoli. Il problema non è tanto i tormenti dell'inferno, il problema grande è l'odio irriversibile verso Gesù e Maria.
"..Invece, nella creazione della Sovrana Regina passammo oltre, il nostro Amore non si contentò dello sfoggio, ma si volle atteggiare a pietà, a tenerezza e a compassione così profonda ed intima, come se si volesse convertire in lacrime per amore delle creature. Ecco perciò, come il nostro Fiat si pronunziò per crearla e chiamarla a vita, creò il perdono, la misericordia, la riconciliazione tra Noi e l’umano genere e lo depositammo in questa Celeste e Santa Creatura, come Amministratrice tra i nostri ed i figli suoi..." Gesù
Cerchiamo di non dare al Signore dolore. Maria Santissima non ha dato all'Altissimo causa di sofferenza, è rimasta senza alcun peccato. Ha ricevuto ogni grazia e benedizioni dal Signore ma è rimasta fedele a differenza dei nostri progenitori. Dio può dire che Dio si può godere la perfezione di ciò che ha creato. Ci sono alcuni maestri di spirito - che quando si parla di Maria - come mai Dio non ha sterminato tutto il genere umano dopo che ha visto tutto ciò che abbiamo combinato dalla caduta di Adamo fino ad oggi? Un tale abbruttimento e anche lo spettacolo che stiamo vivendo in giro, qua Nostro Signore se vuole che certe cose spariscano dalla circolazione deve fare robusti interventi, ci sono situazioni che sembrano irriversibili umanamente. Un reset ci sarà. Perchè non ci ha sterminati tutti? Perchè voleva vivere questa creatura, sapeva che Lei non avrebbe fallito. Il don vede come viene trattato Gesù nell'Eucarestia, delle volte vedendo certe cose si chiede: come hai fatto a fare una cosa del genere prevedendo gli orrori che sarebbero accaduti? A Dio è impossibile non sapere il futuro e che sarà. Dio anche se volesse non può farlo. E qualche autore di spirito pensa che abbia istituito l'Eucarestia per ricevere una comunione da sua Mamma. Il rapproto di Maria con l'Eucarestia perfetto, con l'Adorazione, ecc..
"..Figlia mia, era giusto che tutto venisse depositato in questa Madre Celeste, perché dovendo possedere il regno della nostra Volontà, venisse tutto a Lei affidato, Essa sola ha posto sufficiente per poter possedere i nostri mari da Noi creati, con la sua Potenza creante e conservante mantiene integro ciò che crea, senza mai scemarsi, anche se diamo sempre. Perciò, dove non c’è la nostra Volontà non possiamo né dare, né affidare, né deporre; non troviamo posto; il nostro Amore resta inceppato nelle tante opere belle che vogliamo fare nelle creature. Solo in questa Sovrana Signora non trovò inceppo il nostro Amore e perciò sfoggiò tanto e fece tante meraviglie, fino a darle la fecondità divina per farla Madre del suo Creatore.” Gesù
In noi Gesù trova degli impotti, intrisecamente imperfetti ecc.. quando va bene. Tutto quello che noi non siamo buoni a fare, facciamoci supplire dalla Madonna. E non c'è altro sistema, noi non possiamo essere come Lei, ma Lei desidera essere una cosa sola con noi. Il don vorrebbe essere una mosca per vedere cosa è successo nei cuori delle persone che hanno letto, meditato o ascoltato questa meditazione o brano.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 20 ottobre 2024
A Dio non piacciono le cose sforzate
Gesù spiega come nel rapporto con Dio si debba agire con naturalezza e spontaneità, senza sforzi e forzature. Il senso corretto in cui intendere queste affermazioni. Libro di Cielo, Volume 35, 7 Febbraio 1938, Venerdì 29 Dicembre 2023
7 Febbraio 1938
Come Dio non ama lo sforzo ma la spontaneità. Sfogo che il Voler Divino farà in chi vive in Esso. La Creazione non è finita.
"..Figlia mia, le cose forzate, una volontà forzata, non ci sono mai piaciute, anzi neppure le vogliamo, danno molto di umano e non si accordano né col nostro Amore, né con le nostre opere, dove tutto è spontaneità e Volontà piena, dove vogliamo, sospiriamo di fare il bene e lo facciamo e perciò lo facciamo con tale pienezza d’Amore e di grazia, che nessuno ci può raggiungere..." Gesù
Il cuore di questo brano è: la spontaneità che Dio si attende da noi. Sforzi danno di umano. Noi conosciamo bene dalla teologia ascetica che deve essere seguita e non essere messa nel dimenticatoio come ahimè molti stanno facendo, che occorrono gli sforzi. Gesù dice: sforzatevi di passare dalla porta stretta. Quindi come la risolviamo la questione? Ci sono delle apparenti contraddizioni, perchè sia violato il principio di contraddizione occorre che la contraddizione stia nello stesso brano e testo. Anche nella Rivelazioni Pubblica ci sono delle apparenti contraddizioni. La vita nella Dv è la santità delle Santità, può una persona che vive nel peccato fare la consacrazione alla Divina Volontà? No. Come quando san Paolo parla della libertà dei Figli di Dio, per non essere travisato e come accade, dice che Gesù ci ha liberati dalla schiavitù della legge e del peccato, siamo liberi a patto che ciò non diventi un pretesto per vivere secondo la carne. Su tutte le cose discorsive (non le cose logiche, matematiche, ecc....) c'è il rischio di far confusione. Vivere nella Dv non significa diventare fatalisti, cioè gli eventi che accadono interpellano una nostra risposta e quindi quando accadono gli eventi ci adeguaimo ad essi perchè così Dio ha disposto, dove sta scritto questo? Immaginate se San Giuseppe - nonostante l'avviso dell'Angelo - avesse detto: questo è figlio di Dio e me ne sto a casa mia e ci penserà Nostro Signore. Gesù è il Figlio di Dio, può fulminare chiunque a seduta stante...ma come mai è scappato in Egitto? Per darci un monito ed esempio che certe cose ci pensa Nostro Signore ma non tutte, ma ci sono delle cose che richiedono una nostra risposta. Se capita un fenomeno indotto a regola d'arte, fenomeno di condizionamento di massa, - chi può capire capisca - siccome lo fanno tutti lo faccio anch'io...ma mi devo per forza adeguare? Anche no. Ma io mi devo capire cosa fare. Non sempre la volontà di Dio è allinearsi a ciò che viene comandato a livello di massa.
C'è uno stadio della nostra vita cristiana in cui la violenza e lo sforzo servono eccome, (specie all'inzio, dopo la conversione) per combattere i nostri vizi e toglierci e per non ricadere nel peccato mortale. La vita nella Dv è la Santità delle Santità, è il punto d'arrivo che segna un nuovo inizio di santificazione e non per niente Gesù lo ha spiegato dopo 2000 anni dalla sua venuta. La Divina Volontà non è per chi sta ancora combattendo con il vizio e con il peccato, quando la prima fase è superata - sostanzialmente superata - possiamo avere delle ricadute ma quando il grosso è alle spalle, il discorso cambia e qua inizia con la spontaneità. Gesù dice nei Vangeli se vuoi essere perfetto... // supponiamo che una persona voglia offrire a Dio la propria verginità, ma questo non dev'essere un'incubo (magari vorrebbe mettere su una famiglia). No, non va bene. Conservare la verginità ed offrirla a Dio è uno dei doni più grossi che il Signore possa farti. E' una condizione privilegiata.
"..Tu devi sapere che per chi vive nella nostra Volontà, superiamo il lusso, la pompa, lo sfarzo, la sontuosità che avemmo nella Creazione; tutto fu abbondanza, abbondanza di luce che nessuno può misurare, estensione di cielo, lusso di bellezze, ornato con tante stelle. Ogni cosa creata venne creata con tale abbondanza, investita con tale sfarzo di lusso, che nessuna può avere bisogno dell’altra; anzi tutti possono dare, senza bisogno di ricevere..." Gesù
Avrai tante cose che non saprai dove metterle. Addirittura, quello che tu vuoi - se vivi nella dv - sarà a tua disposizione. Ci rendiamo conto di questa cosa qua? E' tanta roba questa qua.
"..Ora, tu devi sapere che ad ogni atto che la creatura fa nel nostro Volere, così va crescendo la sua Vita in essa e quando giunge alla pienezza che tutto è Volontà mia in lei, allora incominciamo lo sfoggio del nostro Amore, delle nostre grazie, in modo che in ogni istante le diamo nuovo amore e nuove grazie sorprendenti;..." Gesù
In ogni istante...non fai in tempo a godertene una che ne arriva un'altra, come in Paradiso. Un pò come alcuni colossi dello spettacolo, oggi ci sono talmente tanti spettacoli che uno non avrebbe tempo per vederli tutti. Con Dio hai tutta l'eternità a disposizione e il godimento non viene tolto dalla possibilità di fruirne come capita agli spettacoli televisivi sui canali a pagamento.
"..Quando l’anima è piena della nostra Volontà Divina non badiamo più a nulla, ciò che abbiamo diamo e ciò che vuole è suo..." Gesù
Dio si prodiga perchè quando una volontà umana si è donata a Dio e 1) non farebbe mai una cosa che sappia che quella cosa offende il Signore e gli dispiace e se un'anima è così e vive nella dv....le operazioni che si fanno nel divin volere devono diventare gradualmente spontanee.. e se la dv inizia ad abitare in te e la chiami. L'atto preventivo si fa sempre e vedrai che nella giornata ti viene il pensiero di fare un'atto o di farti un giro prendendoti un ti amo di Gesù. Tutto deve avvenire dolcemente. Le cose divine accadono dolcemente, non ci sono strattoni o scossoni o quello sforzo che non è bello. Questo non è per una fase di santificazione da principiante / ordinaria. Perchè se uno legge questo e lo applica allo stadio iniziale della vita cristiana farà disastri su disastri. Tu prima devi aver acquisito un dominio su di te in modo che non mandi a quel paese nessuno, non manchi di rispetto, non strilli ecc... e allora sì che puoi passare a questo livello. Occorre la retta comprensione. Una persona può anche starci trent'anni ma se non prega il Signore che lo illumini e travisa questi passaggi resterà allo stesso livello per i prossimi 40 anni. Alcune cose non si possono dire se si cerca la divina volontà - perchè il buon senso non le te le farebbe dire (credo si riferisca a se si possono dire le bugie mentre si invoca la divina volontà ndr). Se io mi fondo con la dv posso prendere la comunione in mano tanto sono le mani di Gesù...io la faccio perchè obbedisco alla Chiesa, ma oggi con la scusa dell'obbedienza alla Chiesa sono stati fatti disastri su disastri (il don cita l'esempio famoso), se è in atto di obbedienza alla Chiesa non ti fai questi problemi. Il don dice queste cose per aiutare chi ascolta / legge a capire alcune dinamiche: la Chiesa non ti può ordinare qualcosa di sbagliato, perchè allora dici che non si può fare la comunione in mano? Dio non è illogico e la dv non è illogica. Guglielmo d'Occam ha detto che Dio può fare quello che vuole anche ciò che è assurdo, ma non è vero. Se ti fai tanti problemi (per la comunione in mano) dovresti chiederti: 1) questa cosa è stata ordinata dalla Chiesa corpo di Cristo o è una norma scritta da alcuni uomini di Chiesa in un certo periodo storico e quindi fallibile? 2) Può la fusione con la dv produrre come effetto una cosa che non è gradita al Signore diventi gradita? Il don vorrebbe tanto capire: come si fa a concepire un pensiero del genere? Siamo su un'altro orizzonte. La comprensione del senso, Gesù ha detto cose meravigliose, si possono vivere, non sono un'utopia. Gesù non dice utopie ma attenzione a non travisarle. Mica ti verrà in mente che Gesù ti darà una casa con i rubinetti d'oro?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
7 Febbraio 1938
Come Dio non ama lo sforzo ma la spontaneità. Sfogo che il Voler Divino farà in chi vive in Esso. La Creazione non è finita.
"..Figlia mia, le cose forzate, una volontà forzata, non ci sono mai piaciute, anzi neppure le vogliamo, danno molto di umano e non si accordano né col nostro Amore, né con le nostre opere, dove tutto è spontaneità e Volontà piena, dove vogliamo, sospiriamo di fare il bene e lo facciamo e perciò lo facciamo con tale pienezza d’Amore e di grazia, che nessuno ci può raggiungere..." Gesù
Il cuore di questo brano è: la spontaneità che Dio si attende da noi. Sforzi danno di umano. Noi conosciamo bene dalla teologia ascetica che deve essere seguita e non essere messa nel dimenticatoio come ahimè molti stanno facendo, che occorrono gli sforzi. Gesù dice: sforzatevi di passare dalla porta stretta. Quindi come la risolviamo la questione? Ci sono delle apparenti contraddizioni, perchè sia violato il principio di contraddizione occorre che la contraddizione stia nello stesso brano e testo. Anche nella Rivelazioni Pubblica ci sono delle apparenti contraddizioni. La vita nella Dv è la santità delle Santità, può una persona che vive nel peccato fare la consacrazione alla Divina Volontà? No. Come quando san Paolo parla della libertà dei Figli di Dio, per non essere travisato e come accade, dice che Gesù ci ha liberati dalla schiavitù della legge e del peccato, siamo liberi a patto che ciò non diventi un pretesto per vivere secondo la carne. Su tutte le cose discorsive (non le cose logiche, matematiche, ecc....) c'è il rischio di far confusione. Vivere nella Dv non significa diventare fatalisti, cioè gli eventi che accadono interpellano una nostra risposta e quindi quando accadono gli eventi ci adeguaimo ad essi perchè così Dio ha disposto, dove sta scritto questo? Immaginate se San Giuseppe - nonostante l'avviso dell'Angelo - avesse detto: questo è figlio di Dio e me ne sto a casa mia e ci penserà Nostro Signore. Gesù è il Figlio di Dio, può fulminare chiunque a seduta stante...ma come mai è scappato in Egitto? Per darci un monito ed esempio che certe cose ci pensa Nostro Signore ma non tutte, ma ci sono delle cose che richiedono una nostra risposta. Se capita un fenomeno indotto a regola d'arte, fenomeno di condizionamento di massa, - chi può capire capisca - siccome lo fanno tutti lo faccio anch'io...ma mi devo per forza adeguare? Anche no. Ma io mi devo capire cosa fare. Non sempre la volontà di Dio è allinearsi a ciò che viene comandato a livello di massa.
C'è uno stadio della nostra vita cristiana in cui la violenza e lo sforzo servono eccome, (specie all'inzio, dopo la conversione) per combattere i nostri vizi e toglierci e per non ricadere nel peccato mortale. La vita nella Dv è la Santità delle Santità, è il punto d'arrivo che segna un nuovo inizio di santificazione e non per niente Gesù lo ha spiegato dopo 2000 anni dalla sua venuta. La Divina Volontà non è per chi sta ancora combattendo con il vizio e con il peccato, quando la prima fase è superata - sostanzialmente superata - possiamo avere delle ricadute ma quando il grosso è alle spalle, il discorso cambia e qua inizia con la spontaneità. Gesù dice nei Vangeli se vuoi essere perfetto... // supponiamo che una persona voglia offrire a Dio la propria verginità, ma questo non dev'essere un'incubo (magari vorrebbe mettere su una famiglia). No, non va bene. Conservare la verginità ed offrirla a Dio è uno dei doni più grossi che il Signore possa farti. E' una condizione privilegiata.
"..Tu devi sapere che per chi vive nella nostra Volontà, superiamo il lusso, la pompa, lo sfarzo, la sontuosità che avemmo nella Creazione; tutto fu abbondanza, abbondanza di luce che nessuno può misurare, estensione di cielo, lusso di bellezze, ornato con tante stelle. Ogni cosa creata venne creata con tale abbondanza, investita con tale sfarzo di lusso, che nessuna può avere bisogno dell’altra; anzi tutti possono dare, senza bisogno di ricevere..." Gesù
Avrai tante cose che non saprai dove metterle. Addirittura, quello che tu vuoi - se vivi nella dv - sarà a tua disposizione. Ci rendiamo conto di questa cosa qua? E' tanta roba questa qua.
"..Ora, tu devi sapere che ad ogni atto che la creatura fa nel nostro Volere, così va crescendo la sua Vita in essa e quando giunge alla pienezza che tutto è Volontà mia in lei, allora incominciamo lo sfoggio del nostro Amore, delle nostre grazie, in modo che in ogni istante le diamo nuovo amore e nuove grazie sorprendenti;..." Gesù
In ogni istante...non fai in tempo a godertene una che ne arriva un'altra, come in Paradiso. Un pò come alcuni colossi dello spettacolo, oggi ci sono talmente tanti spettacoli che uno non avrebbe tempo per vederli tutti. Con Dio hai tutta l'eternità a disposizione e il godimento non viene tolto dalla possibilità di fruirne come capita agli spettacoli televisivi sui canali a pagamento.
"..Quando l’anima è piena della nostra Volontà Divina non badiamo più a nulla, ciò che abbiamo diamo e ciò che vuole è suo..." Gesù
Dio si prodiga perchè quando una volontà umana si è donata a Dio e 1) non farebbe mai una cosa che sappia che quella cosa offende il Signore e gli dispiace e se un'anima è così e vive nella dv....le operazioni che si fanno nel divin volere devono diventare gradualmente spontanee.. e se la dv inizia ad abitare in te e la chiami. L'atto preventivo si fa sempre e vedrai che nella giornata ti viene il pensiero di fare un'atto o di farti un giro prendendoti un ti amo di Gesù. Tutto deve avvenire dolcemente. Le cose divine accadono dolcemente, non ci sono strattoni o scossoni o quello sforzo che non è bello. Questo non è per una fase di santificazione da principiante / ordinaria. Perchè se uno legge questo e lo applica allo stadio iniziale della vita cristiana farà disastri su disastri. Tu prima devi aver acquisito un dominio su di te in modo che non mandi a quel paese nessuno, non manchi di rispetto, non strilli ecc... e allora sì che puoi passare a questo livello. Occorre la retta comprensione. Una persona può anche starci trent'anni ma se non prega il Signore che lo illumini e travisa questi passaggi resterà allo stesso livello per i prossimi 40 anni. Alcune cose non si possono dire se si cerca la divina volontà - perchè il buon senso non le te le farebbe dire (credo si riferisca a se si possono dire le bugie mentre si invoca la divina volontà ndr). Se io mi fondo con la dv posso prendere la comunione in mano tanto sono le mani di Gesù...io la faccio perchè obbedisco alla Chiesa, ma oggi con la scusa dell'obbedienza alla Chiesa sono stati fatti disastri su disastri (il don cita l'esempio famoso), se è in atto di obbedienza alla Chiesa non ti fai questi problemi. Il don dice queste cose per aiutare chi ascolta / legge a capire alcune dinamiche: la Chiesa non ti può ordinare qualcosa di sbagliato, perchè allora dici che non si può fare la comunione in mano? Dio non è illogico e la dv non è illogica. Guglielmo d'Occam ha detto che Dio può fare quello che vuole anche ciò che è assurdo, ma non è vero. Se ti fai tanti problemi (per la comunione in mano) dovresti chiederti: 1) questa cosa è stata ordinata dalla Chiesa corpo di Cristo o è una norma scritta da alcuni uomini di Chiesa in un certo periodo storico e quindi fallibile? 2) Può la fusione con la dv produrre come effetto una cosa che non è gradita al Signore diventi gradita? Il don vorrebbe tanto capire: come si fa a concepire un pensiero del genere? Siamo su un'altro orizzonte. La comprensione del senso, Gesù ha detto cose meravigliose, si possono vivere, non sono un'utopia. Gesù non dice utopie ma attenzione a non travisarle. Mica ti verrà in mente che Gesù ti darà una casa con i rubinetti d'oro?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 19 ottobre 2024
Convertire in natura divina gli atti umani
Gesù spiega come la Divina Volontà mormora "anime e amore", dà la grazia di vivere da figli di Dio e converte in natura divina gli atti umani. Libro di Cielo, Volume 35, 30 Gennaio 1938, Giovedì 28 Dicembre 2023
30 Gennaio 1938
Tutto ciò che La creatura che vive nel Voler Divino fa, acquista la natura Divina. Il vero ricambio di tutta la Creazione.
Convertire in natura divina gli atti umani. Gesù non si ripete mai in ciò che dice. Questi 40 anni, per 36 volumi - il numero 36 è la somma di 1 al cubo che fa 1, 2 al cubo che fa 8, 3 al cubo che fa 27. Questa cosa non è certamente casuale. E 40 anni che è il numero sacro, dal 1898 al 1938. E' bello cogliere qualcosa delle opere di Dio, perchè sono capolavori. Dio non fa niente a caso, ogni minimo dettaglio è curato ma purtroppo la nostra mente limitata - in questa vita - riesce a comprendere. E speriamo di poter cogliere qualcosa di più nell'altra.
La mia povera mente nuota nel mare del Voler Divino, il suo mormorio è continuo, ma che cosa mormora? Amore, anime, luce che vorrebbe investire, che vorrebbe regnare in ciascuno dei figli suoi; ed oh quali stratagemmi d’amore usa per farli rientrare nel seno della sua luce, da dove uscirono! E nel suo dolore dice: “Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.” Luisa
Nell'AT c'è il mormorio del vento che trasmette ad Elia la presenza divina, o il ruscello di montagna dove le acqua mormorano incessantemente. Questo mormorio incessante della divina volontà ripete Anime ed Amore. Cerca anime come poli su cui riversare l'amore per riceverne il contraccambio e gongola nel dare. Potremmo già mettere punto alla meditazione perchè il resto è una focalizzazione di queste due realtà: amore ed anime. Cosa farà la divina volontà se la faremo regnare? -- Nel prologo di San Giovanni c'è scritto che a quanto l'hanno accolto (il Verbo) di diventare Figli di Dio. Un potere che è bello, grande e che non possiamo darci da soli, è un potere trasformante, vuol dire che prima non lo eri. Oggi ci sono molto equivoci sull'essere figli di Dio. Gli esseri umani non battezzati non sono figli di Dio in senso proprio o in senso stretto; perchè come tutti sappiamo, un figlio è della stessa natura dei genitori e gli assomiglia. La nostra natura è quella umana e al don non sembra che le persone somigliano al loro Creatore ma assomigliano a qualcun'altro. La bruttezza è figlia del peccato, Dio è sommamente bello, chi potrebbe pensare che Gesù e Maria siano stati brutti? Non la bellezza sensuale e provocante di oggi che porta il marchio di satana. La somiglianza divina, il Paradiso è il posto di ogni bellezza, in Italia siamo pieni di Chiese costruite nel corso della Storia. La bellezza delle Chiese è stata data per prima all'Altissimo e deve anche trasmettere la bellezza del Cielo, dare una piccola anteprima della bellezza del Cielo. Andare a Messa tutti i giorni e dire il Rosario tutti i giorni è la cosa più bella che esista ed è il segreto per avere una vita meravigliosa. Non si ha il muso da cavallo se si fanno queste cose e non è vero che i mondani si divertano.
“Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.”
Un figlio di Dio non fa i peccati volontari perchè - vorrebbe farli - ma non li fa perchè ha paura di andare all'Inferno o se sono lievi ha la paura del Purgatorio; è un discorso che è animato dalla più assoluta idiozia. Un Figlio di Dio non si abbassa a fare un peccato manco morto. Un nobile non si abbassa a fare cose indegne del loro blasone. Non lo fanno manco morti. E anche i Figli di Dio non lo fanno neanche morti. Ad un'anonimo martire che prima di ammazzarlo lo avevano legato nudo su un tappeto di fiori ed avevano incaricato una donnaccia di farlo peccare di impurità - alcuni pazzi furiosi prima di ucciderli volevano farli peccare su questo argomento - e questo martire prima non se l'è filata per niente questa donna qua, si è messo la lingua tra i denti, ha trovato le forze per tagliarsela in due e ben condita di sangue gliel'ha sputata in faccia - 28 luglio del martirologio del 1952. Ecco chi è un Figlio di Dio. Non ci si abbassa a certe cose, non si perde la propria dignità, non si infanga la propria anime e non si perde l'amicizia con Dio... per che cosa? Per andarci a metterci nelle mani di satana, di uno che ci odia, che ci trasformerà, ci porterà al degrado, allo squallore, alla monnezza e nell'altra vita ci torturerà. Io che sono stato comprato dal Sangue di Dio, io che ho il Divin Agnello dentro di me - con la comunione - con un'anima bellissima che ho dentro di me ma non ne sono consapevole - e io vado a consegnare questo e a perdere questo?
E poi convertire in natura divina gli atti umani. Questa
"..Essa non sa dare se non ciò che ha, amore possiede, amore dà: ed oh! come si sente felice quando non vede, non sente che amore, né può fare a meno d’amare. Col dare la mia Volontà l’Amore mette la creatura in natura, nell’ordine Divino, tutto è armonia tra Dio e lei; si può dire che la getta nel nostro stesso labirinto d’Amore,..." Gesù
Bellissima immagine del labirinto d'amore. In questi scritti viene descritto il labirinto della Volontà Umana, se la inizi a fare ti perdi dentro il nulla e ti perdi. Non sai più come uscire - ma se ti perdi in quello della volontà divina non trovi più la via di uscita. Così ti fai l'overdose della bellezza, della santità, dell'amore ecc... e non sai più come uscire.
"..Perciò la teniamo a nostra disposizione; il nostro Amore trova chi lo ama col suo Amore e se sente il bisogno di sfogarsi, ha con chi fare i suoi sfoghi..." Gesù
Il don ha letto la Somma Teologia di san Tommaso d'Aquino e la Summa contra Gentiles* che ha uno stile sobrio, preciso, niente invettive, ecc... contiene sempre un self- control ma ad un certo punto dice: si vergognino quelli che dinnanzi a cose così belle le disprezzano per andare ad arrotolarsi nella monnezza (non è la cosa precisa ma dice così, ma è una delle pochissime volte che San Tommaso d'Aquino non è riuscito a trattenersi). Il fatto in sè è degno di un disprezzo assoluto, la persona poi è destinataria anche dalla compassione e misericordia, il diavolo a molti li inganna.
"..I cieli si mettono sull’attenti quando il mio Volere sta per operare nell’atto della creatura, si commuovono, restano stupiti e rapiti ed esclamano: “Possibile che un Dio, il suo Volere tre volte Santo giunga a tanto amore, fino a creare Se stesso nell’atto della creatura?” Gesù
Quante ne fa Gesù? Ogni giorno Gesù crea sè stesso nelle Ostie della Messa e crea altri sè stessi negli atti che le creature fanno nella Divina Volontà
(* La Summa contra Gentiles, il cui titolo originale è Liber de Veritate Catholicae Fidei contra errores infidelium, è un trattato teologico e filosofico di Tommaso d'Aquino scritto in quattro libri tra il 1258 e il 1264. Larga sintesi cristiana sviluppata con i mezzi del pensiero filosofico aristotelico, è allo stesso tempo sia un'evoluzione che una refutazione di due pensatori anteriori, entrambi commentatori di Aristotele: il maomettano andaluso Averroè e l'ebreo andaluso Mosè Maimonide.
Spiegando la religione cristiana, l'autore ne difende la dottrina, nei punti che divergono nell'Islam e nel Giudaismo. A questo fine, d'Aquino fa ampio affidamento a quelle parti dottrinali che convergono nelle tre religioni, ossia il monoteismo. Nel caso del giudaismo, egli riconosce la comune accettazione del Vecchio Testamento come scrittura divina; per l'Islam, invece, la condivisa (a quel tempo) tradizione aristotelica. Scritta in tono apologetico per spiegare e difendere la Fede cristiana contro gli infedeli, usa argomenti adattabili alle diverse circostanze del loro uso, confutando istanze eretiche o proposizioni dissenzienti.... Wikipedia)
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
30 Gennaio 1938
Tutto ciò che La creatura che vive nel Voler Divino fa, acquista la natura Divina. Il vero ricambio di tutta la Creazione.
Convertire in natura divina gli atti umani. Gesù non si ripete mai in ciò che dice. Questi 40 anni, per 36 volumi - il numero 36 è la somma di 1 al cubo che fa 1, 2 al cubo che fa 8, 3 al cubo che fa 27. Questa cosa non è certamente casuale. E 40 anni che è il numero sacro, dal 1898 al 1938. E' bello cogliere qualcosa delle opere di Dio, perchè sono capolavori. Dio non fa niente a caso, ogni minimo dettaglio è curato ma purtroppo la nostra mente limitata - in questa vita - riesce a comprendere. E speriamo di poter cogliere qualcosa di più nell'altra.
La mia povera mente nuota nel mare del Voler Divino, il suo mormorio è continuo, ma che cosa mormora? Amore, anime, luce che vorrebbe investire, che vorrebbe regnare in ciascuno dei figli suoi; ed oh quali stratagemmi d’amore usa per farli rientrare nel seno della sua luce, da dove uscirono! E nel suo dolore dice: “Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.” Luisa
Nell'AT c'è il mormorio del vento che trasmette ad Elia la presenza divina, o il ruscello di montagna dove le acqua mormorano incessantemente. Questo mormorio incessante della divina volontà ripete Anime ed Amore. Cerca anime come poli su cui riversare l'amore per riceverne il contraccambio e gongola nel dare. Potremmo già mettere punto alla meditazione perchè il resto è una focalizzazione di queste due realtà: amore ed anime. Cosa farà la divina volontà se la faremo regnare? -- Nel prologo di San Giovanni c'è scritto che a quanto l'hanno accolto (il Verbo) di diventare Figli di Dio. Un potere che è bello, grande e che non possiamo darci da soli, è un potere trasformante, vuol dire che prima non lo eri. Oggi ci sono molto equivoci sull'essere figli di Dio. Gli esseri umani non battezzati non sono figli di Dio in senso proprio o in senso stretto; perchè come tutti sappiamo, un figlio è della stessa natura dei genitori e gli assomiglia. La nostra natura è quella umana e al don non sembra che le persone somigliano al loro Creatore ma assomigliano a qualcun'altro. La bruttezza è figlia del peccato, Dio è sommamente bello, chi potrebbe pensare che Gesù e Maria siano stati brutti? Non la bellezza sensuale e provocante di oggi che porta il marchio di satana. La somiglianza divina, il Paradiso è il posto di ogni bellezza, in Italia siamo pieni di Chiese costruite nel corso della Storia. La bellezza delle Chiese è stata data per prima all'Altissimo e deve anche trasmettere la bellezza del Cielo, dare una piccola anteprima della bellezza del Cielo. Andare a Messa tutti i giorni e dire il Rosario tutti i giorni è la cosa più bella che esista ed è il segreto per avere una vita meravigliosa. Non si ha il muso da cavallo se si fanno queste cose e non è vero che i mondani si divertano.
“Figli miei, figli miei, fatemi regnare ed Io vi darò tanta grazia, da farvi distinguere che siete i figli del vostro Padre Celeste.”
Un figlio di Dio non fa i peccati volontari perchè - vorrebbe farli - ma non li fa perchè ha paura di andare all'Inferno o se sono lievi ha la paura del Purgatorio; è un discorso che è animato dalla più assoluta idiozia. Un Figlio di Dio non si abbassa a fare un peccato manco morto. Un nobile non si abbassa a fare cose indegne del loro blasone. Non lo fanno manco morti. E anche i Figli di Dio non lo fanno neanche morti. Ad un'anonimo martire che prima di ammazzarlo lo avevano legato nudo su un tappeto di fiori ed avevano incaricato una donnaccia di farlo peccare di impurità - alcuni pazzi furiosi prima di ucciderli volevano farli peccare su questo argomento - e questo martire prima non se l'è filata per niente questa donna qua, si è messo la lingua tra i denti, ha trovato le forze per tagliarsela in due e ben condita di sangue gliel'ha sputata in faccia - 28 luglio del martirologio del 1952. Ecco chi è un Figlio di Dio. Non ci si abbassa a certe cose, non si perde la propria dignità, non si infanga la propria anime e non si perde l'amicizia con Dio... per che cosa? Per andarci a metterci nelle mani di satana, di uno che ci odia, che ci trasformerà, ci porterà al degrado, allo squallore, alla monnezza e nell'altra vita ci torturerà. Io che sono stato comprato dal Sangue di Dio, io che ho il Divin Agnello dentro di me - con la comunione - con un'anima bellissima che ho dentro di me ma non ne sono consapevole - e io vado a consegnare questo e a perdere questo?
E poi convertire in natura divina gli atti umani. Questa
"..Essa non sa dare se non ciò che ha, amore possiede, amore dà: ed oh! come si sente felice quando non vede, non sente che amore, né può fare a meno d’amare. Col dare la mia Volontà l’Amore mette la creatura in natura, nell’ordine Divino, tutto è armonia tra Dio e lei; si può dire che la getta nel nostro stesso labirinto d’Amore,..." Gesù
Bellissima immagine del labirinto d'amore. In questi scritti viene descritto il labirinto della Volontà Umana, se la inizi a fare ti perdi dentro il nulla e ti perdi. Non sai più come uscire - ma se ti perdi in quello della volontà divina non trovi più la via di uscita. Così ti fai l'overdose della bellezza, della santità, dell'amore ecc... e non sai più come uscire.
"..Perciò la teniamo a nostra disposizione; il nostro Amore trova chi lo ama col suo Amore e se sente il bisogno di sfogarsi, ha con chi fare i suoi sfoghi..." Gesù
Il don ha letto la Somma Teologia di san Tommaso d'Aquino e la Summa contra Gentiles* che ha uno stile sobrio, preciso, niente invettive, ecc... contiene sempre un self- control ma ad un certo punto dice: si vergognino quelli che dinnanzi a cose così belle le disprezzano per andare ad arrotolarsi nella monnezza (non è la cosa precisa ma dice così, ma è una delle pochissime volte che San Tommaso d'Aquino non è riuscito a trattenersi). Il fatto in sè è degno di un disprezzo assoluto, la persona poi è destinataria anche dalla compassione e misericordia, il diavolo a molti li inganna.
"..I cieli si mettono sull’attenti quando il mio Volere sta per operare nell’atto della creatura, si commuovono, restano stupiti e rapiti ed esclamano: “Possibile che un Dio, il suo Volere tre volte Santo giunga a tanto amore, fino a creare Se stesso nell’atto della creatura?” Gesù
Quante ne fa Gesù? Ogni giorno Gesù crea sè stesso nelle Ostie della Messa e crea altri sè stessi negli atti che le creature fanno nella Divina Volontà
(* La Summa contra Gentiles, il cui titolo originale è Liber de Veritate Catholicae Fidei contra errores infidelium, è un trattato teologico e filosofico di Tommaso d'Aquino scritto in quattro libri tra il 1258 e il 1264. Larga sintesi cristiana sviluppata con i mezzi del pensiero filosofico aristotelico, è allo stesso tempo sia un'evoluzione che una refutazione di due pensatori anteriori, entrambi commentatori di Aristotele: il maomettano andaluso Averroè e l'ebreo andaluso Mosè Maimonide.
Spiegando la religione cristiana, l'autore ne difende la dottrina, nei punti che divergono nell'Islam e nel Giudaismo. A questo fine, d'Aquino fa ampio affidamento a quelle parti dottrinali che convergono nelle tre religioni, ossia il monoteismo. Nel caso del giudaismo, egli riconosce la comune accettazione del Vecchio Testamento come scrittura divina; per l'Islam, invece, la condivisa (a quel tempo) tradizione aristotelica. Scritta in tono apologetico per spiegare e difendere la Fede cristiana contro gli infedeli, usa argomenti adattabili alle diverse circostanze del loro uso, confutando istanze eretiche o proposizioni dissenzienti.... Wikipedia)
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 17 ottobre 2024
La prigionia di Gesù nell'Ostia consacrata
Attraverso l'Ostia consacrata Gesù rimane presente in terra pur essendo salito al Cielo e si moltiplica infinitamente per quante sono le Ostie consacrate. Tale miracolo ha a che fare con l'avvento del Regno della Divina Volontà. Volume 35, 24 Gennaio 1938, Mercoledì 27 Dicembre 2023
24 Gennaio 1938
Come Nostro Signore partì verso il Cielo e restò in terra, nei Tabernacoli, per ultimare il Regno della Divina Volontà. Chi vive nel Voler Divino può dire come Gesù: Parto e resto.
La meditazione cade il 27 dicembre, la festa di san Giovanni Evangelista, vergine di corpo e di spirito e capace di voli nell'amor di Dio. In questo brano il Signore ci parla di alcuni misteri noti, in parte e un pò meno sotto altri punti di vista. La prima parte ha come cuore la presenza di Gesù nell'Ostia consacrata che dev'essere oggetto per noi di estremo stupore - in senso positivo - e dall'altro in senso interrogativo. Il mistero delle Ostie Consacrate è che c'è una moltiplicazione indefinita di veri Gesù, lo stesso Gesù sta presente in tutti i tabernacoli del mondo dove sono custodite le Ostie. Dentro la Pisside di ogni tabernacolo ci sono tanti Gesù per quante Ostie ci sono, e se una di esse viene spezzata, Gesù non viene spezzato ma si moltiplica per 2, per 4, ecc... un frammentino di ostia che si stacca è un vero Gesù. Questa cosa la possiamo capire se capiamo qualcosa del mistero della Transustanziazione. Perchè un frammentino d'Ostia che si stacca è presente Gesù? Perchè quello che accade con la Consacrazione è la conversione della sostanza pane nella sostanza del Corpo di Cristo, per cui dovunque si trovino quelli che sono diventati il Corpo di Cristo, pur avendo ancora apparentemente gli accidenti di un'altra cosa - da un punto di vista filosofico impossibile - c'è la presenza sostanziale del Corpo di Gesù. Il corpo di Gesù, in questo momento, è unito ipostaticamente alla persona umana - c'è la sostanza del corpo di Gesù ed essendoci la sostanza è presente la Persona di Gesù. Il criterio seguito anche dalla Chiesa è che si conserva anche in un frammentino a patto che sia visibile. In ogni caso, ciò detto, ma ci rendiamo conto quanti Gesù stanno in giro sul Pianeta? Una consacrazione di 500 ostie ha il potere di creare 500 Gesù. Dio non fa cose irragionevoli e contro l' Essere che è Lui stesso ed è per questo che non stermina gli enti cattivi. Se Dio ha stabilito che, attraverso le parole di un suo ministro, Lui trasforma un'Ostia, quel processo non è reversibile. Non è che Gesù torna indietro, per esempio quando l'Ostia cade per terra. Non è che se un'Ostia viene portata ad un rito satanico, Gesù si ritira da essa.
Oggi qualcuno deride le espressioni di Gesù prigioniero e il don li ha ascoltati. Gesù si imprigiona da solo. Lo ha deciso Lui. Nessuno potrebbe provocare una cosa del genere se non ci fosse il beneplacito della sua Volontà. L'Ostia non si sconsacra mai. Se Gesù sta in un tabernacolo dove non se lo fila nessuno, non se lo fila nessuno. E Gesù se ne accorge. Chi non fa nessun gesto di adorazione a Gesù quando entra in Chiesa o quando passa davanti al Tabernacolo, Gesù se ne accorge ma in un certo senso e modo - misterioso ma vero - ma ci resta male. Gesù ha confessato questo a tantissimi santi. E' vero che l'amore è sempre un gesto che dev'essere liberamente corrisposto. Il don che sta in una chiesa d'arte del Medioevo che sta all'interno di un Borgo Medioevale. Ma è tollerabile che nelle giornate, a fiotte entri la gente in Chiesa per ammirare la Chiesa e le opere d'arte e il Tabernacolo non se lo fili nessuno? Ci stanno delle irriverenze oggettive - in coscienza, il don quando prevede grossi afflussi, le Ostie vengono tolte e le ripone da un'altra parte altrimenti ci saranno delle irriverenze a go - go e si produrrà del male oggettivo anche se chi lo fa non se ne rende conto. Il Santo Curato d'Ars, siccome i ladri gli rubavano le mele e quindi ha tagliato gli alberi per eliminare le occasioni di peccato. Il don non vede persone che pregano davanti al Tabernacolo fuori dall'orario delle Messe.
"...Ora, tu devi sapere che le catene del mio Amore mi fecero partire dal Cielo nella mia Incarnazione. Partii per scendere in terra in cerca dei figli miei e fratelli, per formare a loro col mio Amore tante prigioni d’amore, da non potersene uscire, ma mentre partii, restai in Cielo, perché il mio Amore, facendomi prigione, mi legò nelle plaghe celesti..." Gesù
Gesù è con noi fino alla fine del mondo. Davanti all'altare e al crocifisso si fa l'inchino perchè simboleggiano Gesù. Ma di fronte al Tabernacolo non si inchina la testa, si fa la genuflessione. Gesù spiega questa cosa, non solo nel senso nell'adempimento della sua promessa, ma anche come nell'ottica dell'istaurazione del Regno della Divina Volontà
"..Ora, avendo compiuto la mia carriera quaggiù, partii per il Cielo e restai imprigionato in ogni Ostia Sacramentale; ma sai perché? Il mio Amore, facendomi dolce prigionia, mi disse: “Il tuo scopo per cui scendesti dal Cielo in terra non è compiuto, il regno della nostra Volontà, dove è? Né esiste, né è conosciuto, quindi, resta in prigione in ogni Ostia Sacramentale, così non ci sarà un solo Gesù come nella tua Umanità, ma tanti Gesù per quante Ostie Consacrate esisteranno; tante tue Vite faranno breccia e furore d’amore innanzi alla Divinità e breccia e furore d’amore in ogni cuore che ti riceverà. Avranno una parolina da dire per far conoscere il nostro Volere, perché queste Vite, quando scenderanno nei cuori, non saranno Vite mute, ma parlanti e Tu parlerai nel segreto dei loro cuori del nostro Fiat, sarai il Portatore del nostro regno.” Gesù che simula un dialogo con il suo Amore
Poi c'è un'altra cosa sbalorditiva in un'altro senso:
Ma quando arriverà questo regno della divina volontà? Sono 2000 anni che si aspetta. Le opere di Dio si compiono in lunghi anni, il logorio del tempo e i tempi di Dio sono una provocazione alla nostra fede, ma al tempo stesso uno dice: mamma mia. Quanti Gesù ci sono stati sulla terra dall'inizio fino a oggi? Già è impossibile calcolare il numero di quanti Gesù ci sono oggi, nell'Eucarestia c'è proprio Gesù. E' lo stesso Gesù presente in Cielo, quando stiamo di fronte a Gesù esposto non c'è nessuna differenza, se non il diverso modo di occupare lo spazio. Nell'Ostia, Gesù occupa lo spazio di un'ostia mentre in Cielo occupa lo spazio attraverso le sue membra fisiche. Ecc.. Ecc... Ecc... Al don viene spontaneo chiedersi: mamma mia. Quello che il don fa fare fatica sono i tempi dell'Altissimo e ciò che le sue opere richiedono. Lui che è Dio, è al lavoro da 2000 anni che impetra il Regno della Divina Volontà. C'è qualche mistero grosso dietro al quale la nostra anima deve convertirsi. Oggi siamo abituati ad avere tutto e subito ma non funziona così con le opere di Dio. Anche Luisa era una prigioniera, stava dentro un letto e la notte diventava di pietra.
"..Gesù ha fatto silenzio ed io pensavo tra me: “Il mio caro Gesù col farsi prigioniero, ha fatto un atto d’eroismo così grande, che solo un Dio poteva fare; ma mentre è prigioniero, è anche libero, tanto è vero, che in Cielo è libero, gode la pienezza della sua libertà; non solo, ma anche in terra. Quante volte infatti non viene alla volta mia senza veli sacramentali? Ma con l’aver reso prigioniera la mia povera esistenza, l’ha fatta proprio grossa e Lui sa in che stretta prigionia mi mette e come son dure le mie catene; né io posso fare come fa Lui che, mentre è prigioniero, è libero, la mia prigione è continua.” Luisa
Le grandi opere costano grandi sacrifici e ci voleva un pegno.
“Figlia mia, povera figlia, hai subito la mia stessa sorte. Quando il mio Amore vuol fare un bene, non risparmia nulla, né sacrifici, né pene, pare come se non si volesse dar ragione, tutto il suo intento è di far sorgere il bene che vuole. E poi, certo che dovevo farla grossa, non si trattava di un bene qualsiasi, ma di un regno di Volontà Divina da stabilire sulla terra. Questo bene sarà tanto grande, che nessun altro bene potrà paragonarsi a questo, tutti gli altri beni saranno come tante goccioline di fronte al mare, come piccole luci di fronte al sole. Perciò non ti meravigliare se l’ho fatta grossa, come tu dici. La tua continua prigionia entrava come necessità del mio Amore, per darmi la compagnia e farmi parlare delle conoscenze della mia Volontà, che tanto mi stavano a cuore e sentivo il bisogno di farle conoscere. E tu devi sapere che come ti parlo di Essa, il mio Amore ti paga e ti sprigiona dai ceppi della tua volontà umana e ti rende libera nei campi dei domini del regno del mio Volere. A questo son dirette le conoscenze di Esso, a sprigionare la creatura dalla sua volontà, dalle sue passioni, dalle sue miserie. Perciò ringraziami di quello che ho disposto di te, il mio Amore ti saprà pagare e terrà conto anche di un tuo respiro e di un istante della tua prigionia.” Gesù
Vedendo lei, se una cosa accade con una persona potenzialmente può accadere con tutti. E Luisa doveva essere uno strumento di diffusione e stava in galera senza possibilità di libertà. Luisa non poteva andarsene in giro però se tu vivi nella dv non sei più in balia di una volontà impazzita ma stai godendo la perfetta libertà dei Figli di Dio. Ma materialmente in galera Luisa ci rimaneva lo stesso. Ci vuole pazienza, una grandissima pazienza nelle opere di Dio. Le opere di Dio si fanno con un'estrema calma e lentezza e prima di vederle compiute ce ne vuole. La pazienza ci porta in Cielo, ripeteva Giacinta di Fatima.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
24 Gennaio 1938
Come Nostro Signore partì verso il Cielo e restò in terra, nei Tabernacoli, per ultimare il Regno della Divina Volontà. Chi vive nel Voler Divino può dire come Gesù: Parto e resto.
La meditazione cade il 27 dicembre, la festa di san Giovanni Evangelista, vergine di corpo e di spirito e capace di voli nell'amor di Dio. In questo brano il Signore ci parla di alcuni misteri noti, in parte e un pò meno sotto altri punti di vista. La prima parte ha come cuore la presenza di Gesù nell'Ostia consacrata che dev'essere oggetto per noi di estremo stupore - in senso positivo - e dall'altro in senso interrogativo. Il mistero delle Ostie Consacrate è che c'è una moltiplicazione indefinita di veri Gesù, lo stesso Gesù sta presente in tutti i tabernacoli del mondo dove sono custodite le Ostie. Dentro la Pisside di ogni tabernacolo ci sono tanti Gesù per quante Ostie ci sono, e se una di esse viene spezzata, Gesù non viene spezzato ma si moltiplica per 2, per 4, ecc... un frammentino di ostia che si stacca è un vero Gesù. Questa cosa la possiamo capire se capiamo qualcosa del mistero della Transustanziazione. Perchè un frammentino d'Ostia che si stacca è presente Gesù? Perchè quello che accade con la Consacrazione è la conversione della sostanza pane nella sostanza del Corpo di Cristo, per cui dovunque si trovino quelli che sono diventati il Corpo di Cristo, pur avendo ancora apparentemente gli accidenti di un'altra cosa - da un punto di vista filosofico impossibile - c'è la presenza sostanziale del Corpo di Gesù. Il corpo di Gesù, in questo momento, è unito ipostaticamente alla persona umana - c'è la sostanza del corpo di Gesù ed essendoci la sostanza è presente la Persona di Gesù. Il criterio seguito anche dalla Chiesa è che si conserva anche in un frammentino a patto che sia visibile. In ogni caso, ciò detto, ma ci rendiamo conto quanti Gesù stanno in giro sul Pianeta? Una consacrazione di 500 ostie ha il potere di creare 500 Gesù. Dio non fa cose irragionevoli e contro l' Essere che è Lui stesso ed è per questo che non stermina gli enti cattivi. Se Dio ha stabilito che, attraverso le parole di un suo ministro, Lui trasforma un'Ostia, quel processo non è reversibile. Non è che Gesù torna indietro, per esempio quando l'Ostia cade per terra. Non è che se un'Ostia viene portata ad un rito satanico, Gesù si ritira da essa.
Oggi qualcuno deride le espressioni di Gesù prigioniero e il don li ha ascoltati. Gesù si imprigiona da solo. Lo ha deciso Lui. Nessuno potrebbe provocare una cosa del genere se non ci fosse il beneplacito della sua Volontà. L'Ostia non si sconsacra mai. Se Gesù sta in un tabernacolo dove non se lo fila nessuno, non se lo fila nessuno. E Gesù se ne accorge. Chi non fa nessun gesto di adorazione a Gesù quando entra in Chiesa o quando passa davanti al Tabernacolo, Gesù se ne accorge ma in un certo senso e modo - misterioso ma vero - ma ci resta male. Gesù ha confessato questo a tantissimi santi. E' vero che l'amore è sempre un gesto che dev'essere liberamente corrisposto. Il don che sta in una chiesa d'arte del Medioevo che sta all'interno di un Borgo Medioevale. Ma è tollerabile che nelle giornate, a fiotte entri la gente in Chiesa per ammirare la Chiesa e le opere d'arte e il Tabernacolo non se lo fili nessuno? Ci stanno delle irriverenze oggettive - in coscienza, il don quando prevede grossi afflussi, le Ostie vengono tolte e le ripone da un'altra parte altrimenti ci saranno delle irriverenze a go - go e si produrrà del male oggettivo anche se chi lo fa non se ne rende conto. Il Santo Curato d'Ars, siccome i ladri gli rubavano le mele e quindi ha tagliato gli alberi per eliminare le occasioni di peccato. Il don non vede persone che pregano davanti al Tabernacolo fuori dall'orario delle Messe.
"...Ora, tu devi sapere che le catene del mio Amore mi fecero partire dal Cielo nella mia Incarnazione. Partii per scendere in terra in cerca dei figli miei e fratelli, per formare a loro col mio Amore tante prigioni d’amore, da non potersene uscire, ma mentre partii, restai in Cielo, perché il mio Amore, facendomi prigione, mi legò nelle plaghe celesti..." Gesù
Gesù è con noi fino alla fine del mondo. Davanti all'altare e al crocifisso si fa l'inchino perchè simboleggiano Gesù. Ma di fronte al Tabernacolo non si inchina la testa, si fa la genuflessione. Gesù spiega questa cosa, non solo nel senso nell'adempimento della sua promessa, ma anche come nell'ottica dell'istaurazione del Regno della Divina Volontà
"..Ora, avendo compiuto la mia carriera quaggiù, partii per il Cielo e restai imprigionato in ogni Ostia Sacramentale; ma sai perché? Il mio Amore, facendomi dolce prigionia, mi disse: “Il tuo scopo per cui scendesti dal Cielo in terra non è compiuto, il regno della nostra Volontà, dove è? Né esiste, né è conosciuto, quindi, resta in prigione in ogni Ostia Sacramentale, così non ci sarà un solo Gesù come nella tua Umanità, ma tanti Gesù per quante Ostie Consacrate esisteranno; tante tue Vite faranno breccia e furore d’amore innanzi alla Divinità e breccia e furore d’amore in ogni cuore che ti riceverà. Avranno una parolina da dire per far conoscere il nostro Volere, perché queste Vite, quando scenderanno nei cuori, non saranno Vite mute, ma parlanti e Tu parlerai nel segreto dei loro cuori del nostro Fiat, sarai il Portatore del nostro regno.” Gesù che simula un dialogo con il suo Amore
Poi c'è un'altra cosa sbalorditiva in un'altro senso:
Ma quando arriverà questo regno della divina volontà? Sono 2000 anni che si aspetta. Le opere di Dio si compiono in lunghi anni, il logorio del tempo e i tempi di Dio sono una provocazione alla nostra fede, ma al tempo stesso uno dice: mamma mia. Quanti Gesù ci sono stati sulla terra dall'inizio fino a oggi? Già è impossibile calcolare il numero di quanti Gesù ci sono oggi, nell'Eucarestia c'è proprio Gesù. E' lo stesso Gesù presente in Cielo, quando stiamo di fronte a Gesù esposto non c'è nessuna differenza, se non il diverso modo di occupare lo spazio. Nell'Ostia, Gesù occupa lo spazio di un'ostia mentre in Cielo occupa lo spazio attraverso le sue membra fisiche. Ecc.. Ecc... Ecc... Al don viene spontaneo chiedersi: mamma mia. Quello che il don fa fare fatica sono i tempi dell'Altissimo e ciò che le sue opere richiedono. Lui che è Dio, è al lavoro da 2000 anni che impetra il Regno della Divina Volontà. C'è qualche mistero grosso dietro al quale la nostra anima deve convertirsi. Oggi siamo abituati ad avere tutto e subito ma non funziona così con le opere di Dio. Anche Luisa era una prigioniera, stava dentro un letto e la notte diventava di pietra.
"..Gesù ha fatto silenzio ed io pensavo tra me: “Il mio caro Gesù col farsi prigioniero, ha fatto un atto d’eroismo così grande, che solo un Dio poteva fare; ma mentre è prigioniero, è anche libero, tanto è vero, che in Cielo è libero, gode la pienezza della sua libertà; non solo, ma anche in terra. Quante volte infatti non viene alla volta mia senza veli sacramentali? Ma con l’aver reso prigioniera la mia povera esistenza, l’ha fatta proprio grossa e Lui sa in che stretta prigionia mi mette e come son dure le mie catene; né io posso fare come fa Lui che, mentre è prigioniero, è libero, la mia prigione è continua.” Luisa
Le grandi opere costano grandi sacrifici e ci voleva un pegno.
“Figlia mia, povera figlia, hai subito la mia stessa sorte. Quando il mio Amore vuol fare un bene, non risparmia nulla, né sacrifici, né pene, pare come se non si volesse dar ragione, tutto il suo intento è di far sorgere il bene che vuole. E poi, certo che dovevo farla grossa, non si trattava di un bene qualsiasi, ma di un regno di Volontà Divina da stabilire sulla terra. Questo bene sarà tanto grande, che nessun altro bene potrà paragonarsi a questo, tutti gli altri beni saranno come tante goccioline di fronte al mare, come piccole luci di fronte al sole. Perciò non ti meravigliare se l’ho fatta grossa, come tu dici. La tua continua prigionia entrava come necessità del mio Amore, per darmi la compagnia e farmi parlare delle conoscenze della mia Volontà, che tanto mi stavano a cuore e sentivo il bisogno di farle conoscere. E tu devi sapere che come ti parlo di Essa, il mio Amore ti paga e ti sprigiona dai ceppi della tua volontà umana e ti rende libera nei campi dei domini del regno del mio Volere. A questo son dirette le conoscenze di Esso, a sprigionare la creatura dalla sua volontà, dalle sue passioni, dalle sue miserie. Perciò ringraziami di quello che ho disposto di te, il mio Amore ti saprà pagare e terrà conto anche di un tuo respiro e di un istante della tua prigionia.” Gesù
Vedendo lei, se una cosa accade con una persona potenzialmente può accadere con tutti. E Luisa doveva essere uno strumento di diffusione e stava in galera senza possibilità di libertà. Luisa non poteva andarsene in giro però se tu vivi nella dv non sei più in balia di una volontà impazzita ma stai godendo la perfetta libertà dei Figli di Dio. Ma materialmente in galera Luisa ci rimaneva lo stesso. Ci vuole pazienza, una grandissima pazienza nelle opere di Dio. Le opere di Dio si fanno con un'estrema calma e lentezza e prima di vederle compiute ce ne vuole. La pazienza ci porta in Cielo, ripeteva Giacinta di Fatima.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 16 ottobre 2024
"Di tutto ti faccio dono"
Gesù spiega quanto esuberanti siano i doni da Lui fatti alla creatura attraverso le opere della Creazione e della Redenzione e come è necessario che essi siano, da parte di lei, riconosciuti, accolti e ricambiati. Libro di Cielo, Volume 35, 16 Gennaio 1938, Venerdì 22 Dicembre 2023
16 Gennaio 1938
La Divina Volontà negli atti suoi chiama la creatura per farne il dono delle sue opere. Scambio di volontà tra le creature e Dio.
Proviamo a seguire - per la meditazione di oggi - l'ordine con cui i temi sono affrontati. Il contesto:
(Luisa) Il Volere Divino mi sta sempre intorno e ora mi chiama, ora mi stringe al suo Seno di luce e, se rispondo alla sua chiamata, se lo scambio col mio amplesso, mi ama tanto e mi vuol dare tanto, che io non so dove mettere quello che mi vuol dare; ed in mezzo a tanto amore e liberalità io resto confusa e amo quel Santo Volere che tanto mi ama.."
Quello che Gesù spiega nel brano non è altro che questa realtà che c'era in Luisa e non in altri. Questo percepire la vicinanza del divin volere che le stava sempre d'intorno e al tempo stesso il suo lo scambia. Ecco una delle caratteristiche della divina ricchezza: se ci mettiamo in condizione di ricevere - Dio vorrebbe dare a tutti e senza misura - se non arrivano è perchè non siamo (e non ci mettiamo) nelle condizioni di riceverla, questa divina ricchezza. E' come se una persona ricevesse 300 bottiglie di vino ed avesse una cantina che ne possa contenere 50. Quando si ha una sovrabbondanza di doni, è così. E prendendo spunto da questo Gesù inizia che:
“Figlia del mio Volere, tu devi sapere che solo il tuo Gesù conosce tutti i segreti del mio Fiat, perché essendo Io il Verbo del Padre, mi glorio di farmi narratore di ciò che ha fatto per la creatura...." Gesù
L'amore divino si trova nelle opere della Creazione e in quelle della Redenzione. Quante volte Gesù insiste su questo?
"..Perciò il suo Amore è esuberante; in ogni cosa che faceva ti chiamava, tanto nelle opere della Creazione, quanto nelle opere della mia Redenzione; e se tu ascoltavi la sua chiamata dicendo: “Son qui, che vuoi?” Lui ti faceva il dono delle opere sue. Se tu non rispondevi, restava a chiamarti sempre, fino a tanto che non l’avessi ascoltato. Ora, se creava il Cielo, ti chiamava in quella volta azzurra dicendo: “Figlia mia, vieni a vedere quanto è bello il Cielo che ho creato per te, l’ho creato per fartene un dono, vieni a ricevere questo gran dono. Se tu non mi ascolti Io non posso dartelo e mi fai restare col dono sospeso nelle mie mani e a chiamarti sempre, né cesserò di chiamarti, fino a tanto che non ti veda posseditrice del mio dono.”.." Gesù
Ciascuna di queste cose (Cielo, Sole, Mare, ecc..) Gesù l'ha creato per me. Se tu non mi ascolti, cioè se tu non prendi coscienza che questo dono l'ho fatto per te, lo accogli, lo ricambi, Gesù resta con il dono sospeso a chiamarti. Chiamare e richiamare e non essere ascoltato è un dolore per Gesù.
"..ma quale non è il mio dolore, nel chiamare e richiamare e non essere ascoltato e perché tutti guardano il Cielo come se non fosse un dono a loro dato?.." Gesù
Quante volte abbiamo riflettuto sull'importanza di riconoscere ciò che Dio ha fatto per noi e che ci circonda? E le prime cose da prendersi sono le cose contenute nella Creazione e dobbiamo considerare che tutte le cose sono state crete per le persone, ma Gesù insiste sul: "...per te, l'ho creato..." // non è solo una generica impersonale, ma è anche fatto per me e per te. E Dio l'avrebbe fatto anche solo per me/te. Pensiero molto importante e consolante. Quando pensiamo alle opere della Redenzione, se Gesù avesse saputo, - esclusa la Madonna - che del Suo Sangue ne avesse beneficiato solo una singola persona rispetto al genere umano, Gesù l'avrebbe comunque sofferta la Passione. E a qualche Santo o mistico, Gesù ha assicurato che rifarebbe un'altra volta la sua Passione se fosse possibile strappare un'anima in più. In Cielo comprenderemo il valore immenso che ciascuno di noi ha ai suoi occhi e comprenderemo la nostra particolarità con cui ameremo Dio. Gesù insiste in continuazione sul nostro rapporto personale con Dio. Ci sono alcuni eventi, dettagli, particolari o situazioni della nostra vita che, della stragrande maggioranza di esse, non si può parlare in pubblico, di alcune le si può dire in privato o con il confessore/ direttore spirituale ma con Dio possiamo parlare di tutto anche perchè ci sono alcune cose che non si possono condividere con nessuno; perchè anche se si condividessero non si potrebbero capire in pienezza. Raccontare un'evento al prossimo, possiamo trasmettere qualcosa ma la persona non può capire come l'hai vissuto te, con la tua sensibilità ecc.. non può capirlo fino in fondo. Le persone è chiaro che desiderano trovare qualcuno che le capisce e che le consoli, e un sacerdote fino a dove riesce lo deve fare, ma entro certi limiti. Ma solo Lui ci conosce fino in fondo e può capirci perfettamente e poi basta. Capite la bellezza e il dramma che in tante cose noi siamo soli con il Solo. Difficile ed impegnativo. Ecco perchè bisogna investire in tanto nel rapporto personale con Dio. Imparare a sentire le chiamate continue anche attraverso le chiamate con gli enti creati. Poi nella seconda parte Gesù sposta l'attenzione sul Fiat Redimente:
"..E poi, che dirti quante volte ti chiamai e ti chiamo in tutti gli atti della mia Umanità? Concepii e ti chiamai per farti il dono del mio Concepimento; nacqui e ti chiamai più forte e giunsi a piangere, a gemere e vagire per muoverti a compassione, perché subito tu mi rispondessi, per farti il dono della mia nascita, delle mie lacrime, dei miei gemiti e vagiti. Se la mia Mamma Celeste mi fasciava, ti chiamavo per fasciarti insieme con Me, insomma, ti chiamavo in ogni parola che dicevo, in ogni passo che facevo, in ogni pena che soffrivo, in ogni goccia del mio Sangue, perfino nell’ultimo mio respiro che diedi sulla croce ti chiamai, per farti dono di tutto e, per metterti al sicuro, ti misi insieme con Me nelle mani del mio Padre Celeste. Dove non ti ho chiamato?..." Gesù
Cosa dobbiamo fare?
“Eccomi a Te, dimmi Gesù, che vuoi?” Come ricambio del mio Amore e come attestazione che accetti i miei doni, affinché Io potessi dire: “Sono stato ascoltato, la mia figlia mi ha riconosciuto e mi ama”...." Gesù
"..E’ vero che questi sono eccessi del nostro Amore, ma amare e non essere riconosciuto e non amato non può durare, né si può continuare a vivere..." Gesù
Questo discorso è da personalizzare, vale per ogni essere umano. Gesù non si accontenta se il suo amore viene riconosciuto da una sola persona. Noi non possiamo immaginare cosa prova Gesù a non vedersi ricambiato. Come starà Dio? Cosa significa questa frase per Lui? Ma anche quando pensiamo alla Passione di Gesù, quando ci pensiamo molto intensamente possiamo e dobbiamo rappresentarci qualche dettaglio, dovremmo piangere sui suoi dolori...ma come sarà stata la notte in cui hanno carcerato Gesù e l'hanno ricoperto di sputi? Quando noi subiamo una cattiveria, anche piccola, stiamo male.....il diavolo ci odia e gode nel farci stare male e non scherza.
"..E Noi, sai che facciamo? Se ci dà la sua volontà in ogni istante, tante volte le diamo il merito, come se avesse tante volontà per quante volte ce l’ha data; e tante volte le diamo la nostra, per quante volte ci ha dato la sua, raddoppiando tante volte in essa la nostra Santità, il nostro Amore, ecc.” Nel sentire ciò ho detto: “Mio caro Gesù, io guadagno molto nel ricevere tante volte il merito per quante volte ti do la mia volontà e avere per scambio la tua, è il guadagno più grande per me; ed il tuo guadagno, qual è?” E Lui, atteggiandosi a sorriso: “A te il merito e a Me il guadagno di ricevere tutta la gloria della mia Divina Volontà; e quante volte te la do, tante volte si duplica, si moltiplica, si centuplica la mia gloria divina che ricevo per mezzo della creatura. Sicché posso dire: Mi dà tutto e le do tutto.” Gesù
Secondo il don per dare la volontà a Dio, nella preghiera profonda, dovremmo dire: io sto facendo questa cosa ma se Tu non la vuoi, questa cosa non la faccio più a seduta stante. Senza nemmeno pensarci un'istante. Ho questa malattia, se tu vuoi che non guarisca...Fiat, nessun problema. Questi sono atti ed esercizi da fare davanti a Lui. E non è la stessa cosa dirla con il cuore o non dirla. Perchè l'amore è una consegna reciproca della volontà. Gesù non si prende nulla da noi se noi liberamente non glielo diamo, chiede a volte ma non pretende nè costringe nè obbliga. Questo per ricordare che in queste celesti dinamiche, siamo sempre coinvolti come attori protagonisti perchè senza i nostri atti/ offerte / Fiat ecc... non si fa niente.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
16 Gennaio 1938
La Divina Volontà negli atti suoi chiama la creatura per farne il dono delle sue opere. Scambio di volontà tra le creature e Dio.
Proviamo a seguire - per la meditazione di oggi - l'ordine con cui i temi sono affrontati. Il contesto:
(Luisa) Il Volere Divino mi sta sempre intorno e ora mi chiama, ora mi stringe al suo Seno di luce e, se rispondo alla sua chiamata, se lo scambio col mio amplesso, mi ama tanto e mi vuol dare tanto, che io non so dove mettere quello che mi vuol dare; ed in mezzo a tanto amore e liberalità io resto confusa e amo quel Santo Volere che tanto mi ama.."
Quello che Gesù spiega nel brano non è altro che questa realtà che c'era in Luisa e non in altri. Questo percepire la vicinanza del divin volere che le stava sempre d'intorno e al tempo stesso il suo lo scambia. Ecco una delle caratteristiche della divina ricchezza: se ci mettiamo in condizione di ricevere - Dio vorrebbe dare a tutti e senza misura - se non arrivano è perchè non siamo (e non ci mettiamo) nelle condizioni di riceverla, questa divina ricchezza. E' come se una persona ricevesse 300 bottiglie di vino ed avesse una cantina che ne possa contenere 50. Quando si ha una sovrabbondanza di doni, è così. E prendendo spunto da questo Gesù inizia che:
“Figlia del mio Volere, tu devi sapere che solo il tuo Gesù conosce tutti i segreti del mio Fiat, perché essendo Io il Verbo del Padre, mi glorio di farmi narratore di ciò che ha fatto per la creatura...." Gesù
L'amore divino si trova nelle opere della Creazione e in quelle della Redenzione. Quante volte Gesù insiste su questo?
"..Perciò il suo Amore è esuberante; in ogni cosa che faceva ti chiamava, tanto nelle opere della Creazione, quanto nelle opere della mia Redenzione; e se tu ascoltavi la sua chiamata dicendo: “Son qui, che vuoi?” Lui ti faceva il dono delle opere sue. Se tu non rispondevi, restava a chiamarti sempre, fino a tanto che non l’avessi ascoltato. Ora, se creava il Cielo, ti chiamava in quella volta azzurra dicendo: “Figlia mia, vieni a vedere quanto è bello il Cielo che ho creato per te, l’ho creato per fartene un dono, vieni a ricevere questo gran dono. Se tu non mi ascolti Io non posso dartelo e mi fai restare col dono sospeso nelle mie mani e a chiamarti sempre, né cesserò di chiamarti, fino a tanto che non ti veda posseditrice del mio dono.”.." Gesù
Ciascuna di queste cose (Cielo, Sole, Mare, ecc..) Gesù l'ha creato per me. Se tu non mi ascolti, cioè se tu non prendi coscienza che questo dono l'ho fatto per te, lo accogli, lo ricambi, Gesù resta con il dono sospeso a chiamarti. Chiamare e richiamare e non essere ascoltato è un dolore per Gesù.
"..ma quale non è il mio dolore, nel chiamare e richiamare e non essere ascoltato e perché tutti guardano il Cielo come se non fosse un dono a loro dato?.." Gesù
Quante volte abbiamo riflettuto sull'importanza di riconoscere ciò che Dio ha fatto per noi e che ci circonda? E le prime cose da prendersi sono le cose contenute nella Creazione e dobbiamo considerare che tutte le cose sono state crete per le persone, ma Gesù insiste sul: "...per te, l'ho creato..." // non è solo una generica impersonale, ma è anche fatto per me e per te. E Dio l'avrebbe fatto anche solo per me/te. Pensiero molto importante e consolante. Quando pensiamo alle opere della Redenzione, se Gesù avesse saputo, - esclusa la Madonna - che del Suo Sangue ne avesse beneficiato solo una singola persona rispetto al genere umano, Gesù l'avrebbe comunque sofferta la Passione. E a qualche Santo o mistico, Gesù ha assicurato che rifarebbe un'altra volta la sua Passione se fosse possibile strappare un'anima in più. In Cielo comprenderemo il valore immenso che ciascuno di noi ha ai suoi occhi e comprenderemo la nostra particolarità con cui ameremo Dio. Gesù insiste in continuazione sul nostro rapporto personale con Dio. Ci sono alcuni eventi, dettagli, particolari o situazioni della nostra vita che, della stragrande maggioranza di esse, non si può parlare in pubblico, di alcune le si può dire in privato o con il confessore/ direttore spirituale ma con Dio possiamo parlare di tutto anche perchè ci sono alcune cose che non si possono condividere con nessuno; perchè anche se si condividessero non si potrebbero capire in pienezza. Raccontare un'evento al prossimo, possiamo trasmettere qualcosa ma la persona non può capire come l'hai vissuto te, con la tua sensibilità ecc.. non può capirlo fino in fondo. Le persone è chiaro che desiderano trovare qualcuno che le capisce e che le consoli, e un sacerdote fino a dove riesce lo deve fare, ma entro certi limiti. Ma solo Lui ci conosce fino in fondo e può capirci perfettamente e poi basta. Capite la bellezza e il dramma che in tante cose noi siamo soli con il Solo. Difficile ed impegnativo. Ecco perchè bisogna investire in tanto nel rapporto personale con Dio. Imparare a sentire le chiamate continue anche attraverso le chiamate con gli enti creati. Poi nella seconda parte Gesù sposta l'attenzione sul Fiat Redimente:
"..E poi, che dirti quante volte ti chiamai e ti chiamo in tutti gli atti della mia Umanità? Concepii e ti chiamai per farti il dono del mio Concepimento; nacqui e ti chiamai più forte e giunsi a piangere, a gemere e vagire per muoverti a compassione, perché subito tu mi rispondessi, per farti il dono della mia nascita, delle mie lacrime, dei miei gemiti e vagiti. Se la mia Mamma Celeste mi fasciava, ti chiamavo per fasciarti insieme con Me, insomma, ti chiamavo in ogni parola che dicevo, in ogni passo che facevo, in ogni pena che soffrivo, in ogni goccia del mio Sangue, perfino nell’ultimo mio respiro che diedi sulla croce ti chiamai, per farti dono di tutto e, per metterti al sicuro, ti misi insieme con Me nelle mani del mio Padre Celeste. Dove non ti ho chiamato?..." Gesù
Cosa dobbiamo fare?
“Eccomi a Te, dimmi Gesù, che vuoi?” Come ricambio del mio Amore e come attestazione che accetti i miei doni, affinché Io potessi dire: “Sono stato ascoltato, la mia figlia mi ha riconosciuto e mi ama”...." Gesù
"..E’ vero che questi sono eccessi del nostro Amore, ma amare e non essere riconosciuto e non amato non può durare, né si può continuare a vivere..." Gesù
Questo discorso è da personalizzare, vale per ogni essere umano. Gesù non si accontenta se il suo amore viene riconosciuto da una sola persona. Noi non possiamo immaginare cosa prova Gesù a non vedersi ricambiato. Come starà Dio? Cosa significa questa frase per Lui? Ma anche quando pensiamo alla Passione di Gesù, quando ci pensiamo molto intensamente possiamo e dobbiamo rappresentarci qualche dettaglio, dovremmo piangere sui suoi dolori...ma come sarà stata la notte in cui hanno carcerato Gesù e l'hanno ricoperto di sputi? Quando noi subiamo una cattiveria, anche piccola, stiamo male.....il diavolo ci odia e gode nel farci stare male e non scherza.
"..E Noi, sai che facciamo? Se ci dà la sua volontà in ogni istante, tante volte le diamo il merito, come se avesse tante volontà per quante volte ce l’ha data; e tante volte le diamo la nostra, per quante volte ci ha dato la sua, raddoppiando tante volte in essa la nostra Santità, il nostro Amore, ecc.” Nel sentire ciò ho detto: “Mio caro Gesù, io guadagno molto nel ricevere tante volte il merito per quante volte ti do la mia volontà e avere per scambio la tua, è il guadagno più grande per me; ed il tuo guadagno, qual è?” E Lui, atteggiandosi a sorriso: “A te il merito e a Me il guadagno di ricevere tutta la gloria della mia Divina Volontà; e quante volte te la do, tante volte si duplica, si moltiplica, si centuplica la mia gloria divina che ricevo per mezzo della creatura. Sicché posso dire: Mi dà tutto e le do tutto.” Gesù
Secondo il don per dare la volontà a Dio, nella preghiera profonda, dovremmo dire: io sto facendo questa cosa ma se Tu non la vuoi, questa cosa non la faccio più a seduta stante. Senza nemmeno pensarci un'istante. Ho questa malattia, se tu vuoi che non guarisca...Fiat, nessun problema. Questi sono atti ed esercizi da fare davanti a Lui. E non è la stessa cosa dirla con il cuore o non dirla. Perchè l'amore è una consegna reciproca della volontà. Gesù non si prende nulla da noi se noi liberamente non glielo diamo, chiede a volte ma non pretende nè costringe nè obbliga. Questo per ricordare che in queste celesti dinamiche, siamo sempre coinvolti come attori protagonisti perchè senza i nostri atti/ offerte / Fiat ecc... non si fa niente.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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