Prosecuzione della meditazione precedente. Gesù spiega quanto sia importante quello che ha detto e Luisa vede i demoni furiosi e spumanti rabbia per questo. Gesù spiega quanto essi ostacolino la Divina Volontà perché il loro regno sugli uomini cominciò con la volontà umana e finirà immediatamente quando si vivrà nella Volontà Divina. Vivere nella Divina Volontà comporta la perdita di qualunque diritto di volontà propria ed è la cosa più difficile e il più grande sacrificio che può fare la creatura. Libro di cielo volume 17, 22 Settembre 1924, 9 Maggio 2020
22 Settembre 1924
Rabbia diabolica perché si scrive sulla Divina Volontà. Il vivere nel Divin Volere porta con sé la perdita di qualunque diritto di volontà propria
Come già il brano precedente, anche questo come Luisa spiega, ne è una prosecuzione o appendice. E la meditazione precedente (Capire davvero che significa vivere nel Divin Volere -- 18 Settembre 1924 --) sulla differenza tra il Vivere e fare la Volontà di Dio è uno dei brani più importante degli scritti di Cielo. Ci sono alcuni brani particolarmente importanti, tanto che Gesù dice che ".. e quando ti vedono scrivere verità più importanti sul vivere nel mio Volere,.." ci sono alcuni passaggi che sono particolarmente forti ed importanti, istruttivi e chiarificatori che se vengono ben compresi risulta difficile non lasciarsi affascinare e santamente tentare e desiderare ardentemente di entrare in questa realtà meravigliosa. Come fare a disprezzare e non considerare ed ad ignorare e a far finta di nulla?
Due punti di meditazione. Il primo riguarda i diavoli. Nella prima parte di questo brano si parla di diavoli. E se ne parla in maniera assai chiara ed eloquente:
"..e nel medesimo tempo sentivo un orribile fracasso lontano, come se degli esseri si battevano e ruggivano con tanto strepito da incutere spavento. Ed io, volgendomi al mio Gesù gli ho detto:
“Mio Gesù, amor mio, chi è che fa tanto fracasso? Mi sembrano demoni arrabbiati; che cosa vogliono perché tanto si dibattono?”
E Gesù: “Figlia mia, sono proprio loro, vorrebbero che tu non scrivessi sulla mia Volontà e quando ti vedono scrivere verità più importanti sul vivere nel mio Volere, soffrono un doppio inferno e tormentano di più tutti i dannati; temono tanto che possano uscire questi scritti sulla mia Volontà, perché si vedono perduto il loro regno sulla terra, acquistato da loro quando l’uomo, sottraendosi alla Volontà Divina, diede libero il passo alla sua volontà umana. Ah! sì, fu proprio allora che il nemico acquistò il suo regno sulla terra e se il mio Volere potesse regnare sulla terra, il nemico da solo si rintanerebbe nei più cupi abissi. Ecco perché si dibattono con tanto furore, sentono la potenza della mia Volontà in questi scritti e al solo dubbio che possano uscire fuori, montano in furore e cercano con tutto il loro potere d’impedire un tanto bene. Tu, però non dar loro retta e da questo impara ad apprezzare i miei insegnamenti.”
N.1: I diavoli stavano facendo un fracasso orribile, si dibattono e ruggiscono mentre Luisa cosa stava facendo?
".. Mentre scrivevo ciò che sta detto di sopra, vedevo il mio dolce Gesù che poggiava la sua bocca sulla parte del mio cuore e mi imboccava le parole che stavo scrivendo;.." Luisa
Ha fatto andare in bestia fuoriosa i diavoli, immaginiamoci la scena di Gesù che poggia la bocca sul cuore di Luisa e i diavoli che stanno facendo il finimondo. E Luisa si domanda cosa sta succendo. Gesù sta dicendo che il brano del 18 Settembre 1924 rientra tra le verità più importanti del Suo Volere e cerchiamo di meditarlo bene. Che succede? "..soffrono un doppio inferno e tormentano di più tutti i dannati;..", poveri dannati, s'imbestialiscono di più (i diavoli) e li fanno soffrire di più. Sono terrorizzati, chi vuole trovare iull modo per far terrorizzare il diavolo, chi vuole fargliela pagare per il male che fanno qua ha trovato un sistema infallibile: vivere nella divina volontà. ("...Né ti meravigliare se vedi che non capiscono, per capire dovrebbero disporsi al più grande dei sacrifici, qual è quello di non dar vita, anche nelle cose sante, alla propria volontà..") e qua Gesù aggiunge e rincara. E i diavoli non vogliono che questi scritti escano e adesso non possiamo pensare che il maligno li lasci circolare come se niente fosse. Non sarà così senza nessun dubbio. I diavoli cercheranno di frenare la diffusione di questi scritti usando tutti i loro mezzi a disposizione compresa anche la buona fede e la bontà e le preoccupazioni pastorali di chi dovesse avere qualche piccola riserva motivata su qualche aspetto. Perchè se un'anima nella dv loro hanno chiuso, quell'anima è persa. Se la dv regnasse sulla Terra i diavoli e il loro regno (in mezzo a cui stiamo ed ecco perchè preghiamo il Padre Nostro - Gesù chiama il maligno Principe di questo mondo e principe è uno che comanda. Qui sulla terra oggi comanda lui e non Dio.
".. perché si vedono perduto il loro regno sulla terra, acquistato da loro quando l’uomo, sottraendosi alla Volontà Divina, diede libero il passo alla sua volontà umana. Ah! sì, fu proprio allora che il nemico acquistò il suo regno sulla terra e se il mio Volere potesse regnare sulla terra, il nemico da solo si rintanerebbe nei più cupi abissi.." Gesù
Ecco perchè le persone che fanno le disinvolte e sbeffeggiano i diavoli, per consegnare la propria la vita a satana non occorre fare nessuna consacrazione ecc.. niente di tutto questo; basta fare quello che ci pare. Già da tempo il don studiando il maligno e per combatterlo (tra cui la predicazione e vivere nella dv che sarebbero compito di tutti) e il don è rimasto sorpreso di questo fenomeno che è il satanismo, il motto era: fa quello che vuoi = significa consegnare la tua anima al diavolo. Ecco perchè negli scritti non si parla quasi mai del diavolo ma della volontà umana, il diavolo fa il pazzo ma chi gli ha dato il potere è la volontà umana, perchè se una persona entrasse nella dv il maligno dovrebbe andarsene all'inferno.
"..e se il mio Volere potesse regnare sulla terra, il nemico da solo si rintanerebbe nei più cupi abissi.." Gesù
Il diavolo si sente morire e deve scappare, non è riuscito a far cadere Gesù e Maria è impeccabile chi vive nella dv (non siamo troppo precipitosi ad applicare queste cose a noi),il maligno non ci può far nulla se non gli apriamo le porte con il peccato. E anche fuori dal peccato in senso stretto vivendo di volontà umana. Il tasso di potere che il maligno ha su ciascuno è direttamente proporzionale a quanto questa persona vive di volontà umana. Ti metti paura a sentire queste? Paura salutare anche se la paura non dev'essere ciò che muove il nostro agire.
"..Ecco perché si dibattono con tanto furore, sentono la potenza della mia Volontà in questi scritti e al solo dubbio che possano uscire fuori, montano in furore e cercano con tutto il loro potere d’impedire un tanto bene.." Gesù
Gli scritti sono stati pubblicati e sono in giro, poi nonostante tutto l'inferno che si rivolta c'è anche l'azione di Nostro Signore, adesso c'è la fase 2 nella quale i sacerdoti devono provare a viverli e a parlarne; i sacerdoti non sono autorità ecclesiastiche che hanno grossi compiti nella Chiesa ma sono comunque ministri che avrebbero delle competenze per capire cosa gli scritti dicono, viverlo ed insegnarlo. Poi ci dovrà essere la fase 3 che queste cose dovranno diventare patrimonio della Chiesa, lo sono già in un certo senso); questi scritti stanno nel cuore della vita stessa della Chiesa. Il problema che questa realtà di fatto dovrà essere riconosciuta. E poi verrà la Fase 4 in cui venga questo Divin Volere a regnare sulla Terra. In tutte queste fasi, il diavolo farà il pazzo. In ciascuna di queste fasi bisognerà aspettare il finimondo.
(Luisa) Ed io: “Mio Gesù, sento che ci vuole la tua mano onnipotente per farmi scrivere ciò che Tu dici sul vivere nel tuo Volere. Alle tante difficoltà che fanno, specie quando mi si ripete: “Possibile che nessun’altra creatura sia vissuta nella tua Santissima Volontà?” Mi sento tanto annientata che vorrei scomparire dalla faccia della terra, affinché nessuno più mi veda; ma mio malgrado, sono costretta a starci per compiere la tua Santa Volontà.”
Mettiamoci nei panni di questa povera donna. Gli fanno una montagna di obiezioni, ma chi non avrebbe fatto queste obiezioni. Gesù ti appare e ti dice (in sostanza) tu sei la prima creatura dopo Me e la Madonna a vivere nella Divina Volontà. Come ci saremmo sentiti? E pensiamo a Luisa (avrebbero potuto dirle: accidenti, quanto sei umile) e vorresti dire che tra tutti i grandi Santi della Chiesa nessuno di questi ha vissuto nella dv e ci vivi te? I Santi veri non quelli che si insuperbiscono, i santi se si sentono lodare perchè se sono santi si mettono sotto terra.
E Gesù: “Figlia mia, il vivere nel mio Volere porta con sé la perdita di qualunque diritto di volontà propria, tutti i diritti sono da parte della Volontà Divina e se l’anima non perde i propri diritti, non si può dire veramente che viva nel mio Volere,..."
Il don quando sente qualcuno che dice di vivere nella dv, lui trema e rabbrividisce, un conto è dire ci sto provando, mi sto aprendo ma come fai a dire ciò? Perdere tutti i diritti. Rimanere con lo zero assoluto. Se non si arriva a questo non è vivere nel dv.
".. E credi tu che sia facile che un’anima, volontariamente perda i propri diritti? Oh quanto è difficile!.." Gesù
Dobbiamo essere noi a cedergli i diritti. E qua il don ritorna su tante questioni. E' facile o difficile vivere nella dv...che ve ne pare da queste parole? Viverci al 100% non è una cosa facile altrimenti lo farebbero tutti.
".. ma tutto l’interno della creatura non dà luogo né a un affetto, né a un pensiero, né a un desiderio, neppure a un respiro in cui il mio Volere non abbia il suo posto, né il mio Volere tollererebbe anche un affetto umano di cui Lui non sia la Vita; avrebbe schifo di far vivere l’anima nella mia Volontà con gli affetti, i pensieri ed altro che potrebbe avere una volontà umana.." Gesù
Quindi gli affetti umani sì ma santi, ordinati, misurati, moderati e ben vissuti.
Quando questo non c'è (dice il don)"..non si può dire veramente che viva nel mio Volere, al più si può dire che vive rassegnata, uniformata, perché il vivere nel mio Volere non è la sola azione che fa secondo la mia Volontà,.." Gesù qua non schifa il fare la divina volontà, ma rispetto all'ottimo (vivere la dv). Magari tutti vivessero rassegnati al dv, ma vivere nel dv è ottimo. E di fronte all'ottimo anche il buono appare limitato, capiamo il discorso.
"..Anzi, ci sono anime che quando giungono al punto di perdere tutti i diritti sulla loro volontà, si danno indietro e si contentano di condurre una vita di mezzo, .." Gesù
Sembra l'applicazione alla divina volontà del Giovane Ricco, il giovane era un santo ragazzo. Lui ha ossservato i 10 comandamenti - cosa buona sul serio - ma Gesù rilancia: via tutto e lui: no. Meglio una vita di mezzo che nulla,
"..perché il perdere i propri diritti è il più grande sacrificio che può fare la creatura e che dispone la mia bontà ad aprirle le porte del mio Volere per farla vivere in Essa e contraccambiarla coi miei diritti divini..." Gesù
Fino a quando questo sacrificio non l'abbiamo fatto, perdere tutti i nostri diritti, le porte del divin volere non si aprono. Al don dispiace dire queste cose ma così è. E una volta che hai rinunciato ai diritti umani sarai contraccambiato dai diritti divini, è un'operazione volontaria. Perdita di qualunque diritto, di volontà propria. Diritti volontariamente perduti. E con questi i diavoli se ne vanno all'inferno, come fa il diavolo a tenerci schaivi? Ci istiga a ribellarci a Dio e verso il prossimo, ma se io non ho più nessun diritto (ah, ma guarda, quello mi ha sputato in faccia, io devo fare qualcosa mica mi posso far sputare in faccia)...ma se io ho perso il diritto alla buona fama, faccia pure. La difesa dei miei diritti spetta all'Altissimo, chi la fa difendere dall'accusa di adulterio nei confronti di san Giuseppe? Chi glielo dice che è incinta per lo Spirito Santo? Ha fatto tutto Dio, Lei si è semplicemente annientata, ha detto il suo Fiat dopodichè se mi lapidano fiat ecc... E' successo niente di tutto questo? No, perchè Dio non voleva. Perchè vivere da straccioni come san Francesco, manco voleva toccarli, perchè voleva vivere completamente abbandonato nelle braccia dell'Altissimo. Non è chi maneggia i soldi va automaticamente all'inferno ma san Francesco viveva affidato al Padre e lui non stava ancora dentro questo orizzonte (della vita nel dv) ma ad avviso del don in lui c'erano dei piccoli anticipi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 31 dicembre 2020
mercoledì 30 dicembre 2020
Capire davvero che significa vivere nel Divin Volere
Indimenticabile lezione di Gesù sulla differenza tra il fare la Divina Volontà e il vivere nel Divin Volere. Vivere nella Divina Volontà è regnare, possedere, far propria la Divina Volontà come fosse la nostra, fare di due volontà una sola, vivere da figli e non da servi e schiavi. Perché questo si compia occorre svuotare il fondo dell'anima da tutto ciò che è umano, dalle tendenze, passioni e inclinazioni, non dando mai vita, nemmeno nelle cose sante, alla propria volontà. Libro di cielo volume 17, 18 Settembre 1924, 8 Maggio 2020
18 Settembre 1924 Differenza che passa tra il vivere nella Volontà di Dio ed il fare la Volontà di Dio. Per capire che cosa vuol dire vivere nella Divina Volontà, ci si deve disporre al più grande dei sacrifici, qual è quello di non dar vita, anche nelle cose sante, alla propria volontà
Commentare questo brano richiderebbe una giornata intera di meditazione, ogni parola pesa tonnellate. Il don pensa che sia uno dei brani chiavi che possa far capire la differenza tra il vivere e fare la dv. Gesù dà delle spiegazioni stupende e le capisce chiaramente bene chi le vive. E chi è che non capisce? Chi non si dispone al più grande dei sacrifici.
"..Né ti meravigliare se vedi che non capiscono, per capire dovrebbero disporsi al più grande dei sacrifici, qual è quello di non dar vita, anche nelle cose sante, alla propria volontà, allora sentirebbero il possesso della mia e toccherebbero con mano che significa vivere nel mio Volere.." Gesù
Che è non dar vita alla propria volontà anche nelle cose sante. Se meditassimo solo su questo avremmo capito tutto ciò che Gesù dice prima. Il tempo che abbiamo vissuto e che si aprirà sarà un'ottimo termometro e punto di verifica per vedere anche nelle cose sante diamo vita alla nostra volontà. Siamo noi che dovremmo capirlo. Es: Quando prego do vita alla mia volontà? Prego quando voglio, con le preghiere che voglio? Pensiamo l'osservanza delle norme liturgiche o pregare come Dio comanda quindi lentamente, osservando le pause. I Sacramenti: voglio fare la comunione quando voglio, come voglio, esigo di andare a Messa tutti i giorni altrimenti succede la fine del mondo? Non mi va di confessarmi, i santi hanno raccomandato la confessione non oltre gli otti giorni, io ogni quanto mi confesso? Questa forma di controllo di noi stessi noi dobbiamo impararla, perchè la nostra volontà umana è una cosa allucinante e noi possiamo illuderci di vivere chissà cosa gradita a Dio - per carità - ma ancora stiamo facendo e in maniera imperfetta quello che Dio vuole. Se io ho fatto il proposito (esempio del don) di confessarmi ogni otto giorni e poi mi confesso dopo 15 o altro sto facendo la volontà del Diavolo. Sto però facendo la volontà di Dio in maniera imperfetta in seguito ad un'impegno che mi sono preso perchè non l'ho eseguita in maniera perfetta, non sono stato entro gli otto giorni - si cerchi di comprendere (dice il don) che questi sono esempi esemplificativi, (endiadi - L'endìadi è una figura retorica che consiste nell'utilizzo di due parole coordinate per esprimere un unico concetto - Wikipedia), un modo per far comprendere (non sono le cose più importanti si capisca il senso). Quante persone prima che ci fosse il lockdown ma c'erano le prime restrizioni si chiedevano se prendere o no la comunione in mano, che faccio? Risposta del don: ti metti davanti al Signore, vai davanti al Santissimo Sacramento, parli con Lui e vedi come non dare vita alla tua volontà in questa circostanza dentro l'orizzonte d'amore che hai nei confronti di Gesù. E dentro l'orizzonte della comprensione di varie cose che ho le capisci o le devi capire e poi scegli senza delegare ad altri. Perchè, questo è un fatto che la coscienza di ogni singola persona, davanti a Dio deve prendere una sua personale decisione e se la persona vuole vivere nella dv cercando di non dare vita alla propria volontà nelle cose sante. Chieda aiuto allo Spirito Santo. Questa persona sappia che questa decisione presa in coscienza esige il rispetto da parte di tutti,-- noi molte volte per la fatica di metterci davanti al Signore e chiederci: in questa situazione, qual'è la Volontà di Dio? Desidero far morire la mia volontà per far abitare solo la divina volontà? Questo richiede il distacco e la rinuncia da tutti, e se per assurdo scoppiasse una persecuzione e Dio permettesse che io fossi messo in galera a vita, ergastolo. La Messa non ci sarà più, allora? Io senza la messa non si può vivere...ma è così? Il don ribadisce i casi provocatori per trasmettere un concetto e viceversa, avrei la possibilità tranquilla di andare a Messa tutti i giorni ma non ci vado, perchè? Perchè voglio far vivere la mia volontà, perchè preferisco altre cose. E' sufficente andare a Messa alla Domenica sì; ma potendo partecipare alla Messa tutti i giorni (in circostanze normali) e volendo vivere nella dv come ti ci metti? O sì avrei la possibilità ma sto in una situazione familiare che fare questo comporterebbe il finimondo perchè chi mi sta a fianco non lo capirebbe, farebbe il diavolo a quattro ecc... quindi discernimenti, discernimenti perchè la cosa più importante non è quello che si fa - fosse la cosa più santa che esista - ma perchè lo si fa, per chi e come lo si fa.
“Figlia mia, non si vuol capire. Il vivere nella mia Volontà è regnare, il fare la mia Volontà è stare ai miei ordini; il primo è possedere, il secondo è ricevere i miei ordini ed eseguirli...." Gesù
Quando io capisco che una cosa è volontà di Dio e la vivo nella dv, non inizierò (es: non riesco andare a Messa) dire Signore quanto mi costa, rassegniamoci ecc.. dico: Col cuore ti raggiungerò nella dv ovunque mi trovi, è evidente che in queste circostanze non posso. Dobbiamo esaminare il nostro cuore e coscienza.
"..E quanti santi, anche se sono giunti alla perfezione più alta, sentono questa loro volontà che fa loro guerra, che li tiene oppressi e tanti sono costretti a gridare: “Chi mi libererà da questo corpo di morte, cioè da questa mia volontà che vuol dare morte al bene che voglio fare?” Gesù che cita san Paolo
San Paolo nella lettera ai romani diceva che voleva fare il bene ma sentiva dentro di sè un principio contrastante che lo portava a fare il contrario. Ecco il segno che ancora si vive - come dire - sotto la schiavitù e la soggezione delle conseguenze del peccato originale, quindi la nostra umana volontà che fa la guerra a quella divina e che è una fatica di Sisifo. Ecco perchè moritificazioni, penitenze ecc...oggi non se ne parla più non perchè tutti vivano nella dv ma non gliene importa niente a nessuno. Se vuoi domare la tua umana volontà devi compiere uno sforzo ascetico composto da preghiere, penitenze, sacrifici, ecc..perchè devi domare la tua volontà. La tua volontà si ribella a quella divina se la lasci allo stato brado, non c'è nulla da fare. Sono due realtà inconciliabili.
Il primo passo consiste nel fare quello che Dio vuole e per carità questo è il primo passo. Il vivere nella dv presuppone questo (ad opinione del don) e lo supera, quanto tu vivrai nella dv per prima cosa farai la volontà di Dio senza però sentire fatica, contrasto e lacerazioni. Quando noi facciamo quello che ci pare, non abbiamo lacerazioni perchè stiamo facendo ciò che vogliamo noi e siamo tutti contenti. Vivere nella dv lo vivi perchè vuoi ciò che vuole Dio anche se ti rendi conto che ciò che fai è la negazione di ciò che a te piacerebbe. Ecco perchè Gesù dice:
".. Il vivere nella mia Volontà è vivere con una sola Volontà, qual è quella di Dio, la quale, essendo una Volontà tutta santa, tutta pura, tutta pace ed essendo una sola Volontà che regna, non ci sono contrasti, tutto è pace; le passioni umane tremano innanzi a questa Suprema Volontà e vorrebbero fuggirla, né ardiscono muoversi, né opporsi, vedendo che innanzi a questa Santa Volontà tremano Cieli e terra..." Gesù
Nella dv si farà la stessa vita che si farà prima (lo dice il don), ogni tanto qualcuno contatta il don chiedendogli: la spiritualità di Luisa sarà compatibile con il mio ordine religioso? E il don: la divina volontà ce l'hai di fronte tutti i giorni, vivi la Regola al 100%, ubbidisci ai superiori, fai bene tutto quello che ti viene detto, prega con tutto il cuore e questo imparerai a farlo nella dv. Questa è la spiritualità della vita cristiana. Domenicani, Francescani, Movimento nello spirito, eccc..e abbiamo anche Luisa Piccarreta. Non è così, non è una tra le altre o spiritualità. E' una vita divina, è un portare allo sviluppo quel germe di santificazione che abbiamo ricevuto nel battesimo e nient'altro.
Qual'è il primo passo?
"..Sicché il primo passo del vivere nel Voler Divino, che cosa fa? Getta l’ordine divino nel fondo dell’anima, la svuota di ciò che è umano, di tendenze, di passioni, di inclinazioni ed altro.." Gesù
Gesù non dice chiama la dv nei tuoi atti (che bisogna farlo) ma è svuotarti di ciò che è umano. Perchè se non c'è questo primo passo - lo devi chiedere alla dv e devi assecondare le sue operazioni - perchè questo la dv lo farà a prezzo di croci, tribolazioni, potature e scremature. La nostra volontà dev'essere sepolta e deve stare buona. Le nostre passioni devono essere mortificate cioè morte, le inclinazioni devono essere governate e non ci deve essere nulla che ti governa. Pensiamo quanti vizi abbiamo, nella dv se io voglio prendere un Ti Amo di Dio in mezzo bicchiere di vino, ma se è il caso io il vino non lo bevo più tutta la vita, se voglio prendere il Ti Amo di Dio in una caramella lo prendo ma non mi si deve instillare dentro il cuore la schiavitù di dipendere dalla caramella. Esempi sciocchi per far capire. Il Signore mi dà la grazia di prendermi un divertimento lecito, bene, il Signore sia benedetto. Se non c'è non fa nulla. Io quel divertimento non lo prendo solo per il divertimento ma anche come un Ti Amo di Gesù. Quindi se Lui vede che la mia anima ha bisogno di questa distensione o di una carezza in quella forma a me gradita benissimo e se non c'è Fiat. Questa è la quintessenza della dv il resto sono cose accessorie.
"..Il vivere nella mia Volontà è vivere da figlio, il fare la mia Volontà è vivere da servo, nel primo, ciò che è del padre è del figlio. Molte volte fanno più sacrifici i servi che i figli, a loro spetta esporsi a servizi più faticosi, più umili, al freddo, al caldo, a viaggiare a piedi; infatti, quanto non hanno fatto i miei santi per eseguire gli ordini della mia Volontà? Invece, il figlio sta con suo padre, ha cura di lui, lo rallegra coi suoi baci e con le sue carezze, comanda ai servi come se comandasse suo padre, se esce non va a piedi, ma viaggia in carrozza; e se il figlio possiede tutto ciò che è del padre, ai servi non si da altro che la mercede del lavoro che hanno fatto e restano liberi di servire o non servire il loro padrone e se non servono non hanno più diritto di ricevere alcun altro compenso..." Gesù
Certi santi hanno compiuto dei veri e propri sacrifici con quello che hanno compiuto e lasciano senza parole. Qualcosa la faremo però noi siamo figli e familiari di Dio e noi andremo in carrozza o in cavallo. Certamente anche i figli fanno penitenze e mortificazioni nella dv alla grande ma anche qua senza attaccarsi alle penitenze e mortificazioni. Perchè se le circostanze me lo impediscono, offro al Signore la rinuncia al digiuno e mangia. Non è importante il digiuno ma che esso sia fatto nella dv, il don prega tanto che lo Spirito Santo che queste cose si capiscono.
"... E poi, questo è un dono che voglio fare in questi tempi così tristi:.." Gesù
Se i tempi di Luisa (18 settembre 1924) erano tempi tristi, figuriamoci 100 anni dopo.. queste parole che Gesù ha detto, si può presumere che Gesù le ripeterebbe ancora più di prima. Gesù vuole che noi viviamo il Paradiso sulla terra e non stare semplicemente agli ordini di Gesù ma con un rapporto di figlio. Tu non hai i tuoi interessi ma hai solo gli interessi di Dio e basta. Se di due volontà diventano una (rimane solo quelal divina) la tua sparisce e niente musi lunghi ecc... queste cose (e quando finirà ecc...) della volontà umana per carità che almeno vuole fare quello che Dio vuole. Gesù parla del più rispetto al meno. Vivere da figlio nella dv è davvero un'altra cosa.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
18 Settembre 1924 Differenza che passa tra il vivere nella Volontà di Dio ed il fare la Volontà di Dio. Per capire che cosa vuol dire vivere nella Divina Volontà, ci si deve disporre al più grande dei sacrifici, qual è quello di non dar vita, anche nelle cose sante, alla propria volontà
Commentare questo brano richiderebbe una giornata intera di meditazione, ogni parola pesa tonnellate. Il don pensa che sia uno dei brani chiavi che possa far capire la differenza tra il vivere e fare la dv. Gesù dà delle spiegazioni stupende e le capisce chiaramente bene chi le vive. E chi è che non capisce? Chi non si dispone al più grande dei sacrifici.
"..Né ti meravigliare se vedi che non capiscono, per capire dovrebbero disporsi al più grande dei sacrifici, qual è quello di non dar vita, anche nelle cose sante, alla propria volontà, allora sentirebbero il possesso della mia e toccherebbero con mano che significa vivere nel mio Volere.." Gesù
Che è non dar vita alla propria volontà anche nelle cose sante. Se meditassimo solo su questo avremmo capito tutto ciò che Gesù dice prima. Il tempo che abbiamo vissuto e che si aprirà sarà un'ottimo termometro e punto di verifica per vedere anche nelle cose sante diamo vita alla nostra volontà. Siamo noi che dovremmo capirlo. Es: Quando prego do vita alla mia volontà? Prego quando voglio, con le preghiere che voglio? Pensiamo l'osservanza delle norme liturgiche o pregare come Dio comanda quindi lentamente, osservando le pause. I Sacramenti: voglio fare la comunione quando voglio, come voglio, esigo di andare a Messa tutti i giorni altrimenti succede la fine del mondo? Non mi va di confessarmi, i santi hanno raccomandato la confessione non oltre gli otti giorni, io ogni quanto mi confesso? Questa forma di controllo di noi stessi noi dobbiamo impararla, perchè la nostra volontà umana è una cosa allucinante e noi possiamo illuderci di vivere chissà cosa gradita a Dio - per carità - ma ancora stiamo facendo e in maniera imperfetta quello che Dio vuole. Se io ho fatto il proposito (esempio del don) di confessarmi ogni otto giorni e poi mi confesso dopo 15 o altro sto facendo la volontà del Diavolo. Sto però facendo la volontà di Dio in maniera imperfetta in seguito ad un'impegno che mi sono preso perchè non l'ho eseguita in maniera perfetta, non sono stato entro gli otto giorni - si cerchi di comprendere (dice il don) che questi sono esempi esemplificativi, (endiadi - L'endìadi è una figura retorica che consiste nell'utilizzo di due parole coordinate per esprimere un unico concetto - Wikipedia), un modo per far comprendere (non sono le cose più importanti si capisca il senso). Quante persone prima che ci fosse il lockdown ma c'erano le prime restrizioni si chiedevano se prendere o no la comunione in mano, che faccio? Risposta del don: ti metti davanti al Signore, vai davanti al Santissimo Sacramento, parli con Lui e vedi come non dare vita alla tua volontà in questa circostanza dentro l'orizzonte d'amore che hai nei confronti di Gesù. E dentro l'orizzonte della comprensione di varie cose che ho le capisci o le devi capire e poi scegli senza delegare ad altri. Perchè, questo è un fatto che la coscienza di ogni singola persona, davanti a Dio deve prendere una sua personale decisione e se la persona vuole vivere nella dv cercando di non dare vita alla propria volontà nelle cose sante. Chieda aiuto allo Spirito Santo. Questa persona sappia che questa decisione presa in coscienza esige il rispetto da parte di tutti,-- noi molte volte per la fatica di metterci davanti al Signore e chiederci: in questa situazione, qual'è la Volontà di Dio? Desidero far morire la mia volontà per far abitare solo la divina volontà? Questo richiede il distacco e la rinuncia da tutti, e se per assurdo scoppiasse una persecuzione e Dio permettesse che io fossi messo in galera a vita, ergastolo. La Messa non ci sarà più, allora? Io senza la messa non si può vivere...ma è così? Il don ribadisce i casi provocatori per trasmettere un concetto e viceversa, avrei la possibilità tranquilla di andare a Messa tutti i giorni ma non ci vado, perchè? Perchè voglio far vivere la mia volontà, perchè preferisco altre cose. E' sufficente andare a Messa alla Domenica sì; ma potendo partecipare alla Messa tutti i giorni (in circostanze normali) e volendo vivere nella dv come ti ci metti? O sì avrei la possibilità ma sto in una situazione familiare che fare questo comporterebbe il finimondo perchè chi mi sta a fianco non lo capirebbe, farebbe il diavolo a quattro ecc... quindi discernimenti, discernimenti perchè la cosa più importante non è quello che si fa - fosse la cosa più santa che esista - ma perchè lo si fa, per chi e come lo si fa.
“Figlia mia, non si vuol capire. Il vivere nella mia Volontà è regnare, il fare la mia Volontà è stare ai miei ordini; il primo è possedere, il secondo è ricevere i miei ordini ed eseguirli...." Gesù
Quando io capisco che una cosa è volontà di Dio e la vivo nella dv, non inizierò (es: non riesco andare a Messa) dire Signore quanto mi costa, rassegniamoci ecc.. dico: Col cuore ti raggiungerò nella dv ovunque mi trovi, è evidente che in queste circostanze non posso. Dobbiamo esaminare il nostro cuore e coscienza.
"..E quanti santi, anche se sono giunti alla perfezione più alta, sentono questa loro volontà che fa loro guerra, che li tiene oppressi e tanti sono costretti a gridare: “Chi mi libererà da questo corpo di morte, cioè da questa mia volontà che vuol dare morte al bene che voglio fare?” Gesù che cita san Paolo
San Paolo nella lettera ai romani diceva che voleva fare il bene ma sentiva dentro di sè un principio contrastante che lo portava a fare il contrario. Ecco il segno che ancora si vive - come dire - sotto la schiavitù e la soggezione delle conseguenze del peccato originale, quindi la nostra umana volontà che fa la guerra a quella divina e che è una fatica di Sisifo. Ecco perchè moritificazioni, penitenze ecc...oggi non se ne parla più non perchè tutti vivano nella dv ma non gliene importa niente a nessuno. Se vuoi domare la tua umana volontà devi compiere uno sforzo ascetico composto da preghiere, penitenze, sacrifici, ecc..perchè devi domare la tua volontà. La tua volontà si ribella a quella divina se la lasci allo stato brado, non c'è nulla da fare. Sono due realtà inconciliabili.
Il primo passo consiste nel fare quello che Dio vuole e per carità questo è il primo passo. Il vivere nella dv presuppone questo (ad opinione del don) e lo supera, quanto tu vivrai nella dv per prima cosa farai la volontà di Dio senza però sentire fatica, contrasto e lacerazioni. Quando noi facciamo quello che ci pare, non abbiamo lacerazioni perchè stiamo facendo ciò che vogliamo noi e siamo tutti contenti. Vivere nella dv lo vivi perchè vuoi ciò che vuole Dio anche se ti rendi conto che ciò che fai è la negazione di ciò che a te piacerebbe. Ecco perchè Gesù dice:
".. Il vivere nella mia Volontà è vivere con una sola Volontà, qual è quella di Dio, la quale, essendo una Volontà tutta santa, tutta pura, tutta pace ed essendo una sola Volontà che regna, non ci sono contrasti, tutto è pace; le passioni umane tremano innanzi a questa Suprema Volontà e vorrebbero fuggirla, né ardiscono muoversi, né opporsi, vedendo che innanzi a questa Santa Volontà tremano Cieli e terra..." Gesù
Nella dv si farà la stessa vita che si farà prima (lo dice il don), ogni tanto qualcuno contatta il don chiedendogli: la spiritualità di Luisa sarà compatibile con il mio ordine religioso? E il don: la divina volontà ce l'hai di fronte tutti i giorni, vivi la Regola al 100%, ubbidisci ai superiori, fai bene tutto quello che ti viene detto, prega con tutto il cuore e questo imparerai a farlo nella dv. Questa è la spiritualità della vita cristiana. Domenicani, Francescani, Movimento nello spirito, eccc..e abbiamo anche Luisa Piccarreta. Non è così, non è una tra le altre o spiritualità. E' una vita divina, è un portare allo sviluppo quel germe di santificazione che abbiamo ricevuto nel battesimo e nient'altro.
Qual'è il primo passo?
"..Sicché il primo passo del vivere nel Voler Divino, che cosa fa? Getta l’ordine divino nel fondo dell’anima, la svuota di ciò che è umano, di tendenze, di passioni, di inclinazioni ed altro.." Gesù
Gesù non dice chiama la dv nei tuoi atti (che bisogna farlo) ma è svuotarti di ciò che è umano. Perchè se non c'è questo primo passo - lo devi chiedere alla dv e devi assecondare le sue operazioni - perchè questo la dv lo farà a prezzo di croci, tribolazioni, potature e scremature. La nostra volontà dev'essere sepolta e deve stare buona. Le nostre passioni devono essere mortificate cioè morte, le inclinazioni devono essere governate e non ci deve essere nulla che ti governa. Pensiamo quanti vizi abbiamo, nella dv se io voglio prendere un Ti Amo di Dio in mezzo bicchiere di vino, ma se è il caso io il vino non lo bevo più tutta la vita, se voglio prendere il Ti Amo di Dio in una caramella lo prendo ma non mi si deve instillare dentro il cuore la schiavitù di dipendere dalla caramella. Esempi sciocchi per far capire. Il Signore mi dà la grazia di prendermi un divertimento lecito, bene, il Signore sia benedetto. Se non c'è non fa nulla. Io quel divertimento non lo prendo solo per il divertimento ma anche come un Ti Amo di Gesù. Quindi se Lui vede che la mia anima ha bisogno di questa distensione o di una carezza in quella forma a me gradita benissimo e se non c'è Fiat. Questa è la quintessenza della dv il resto sono cose accessorie.
"..Il vivere nella mia Volontà è vivere da figlio, il fare la mia Volontà è vivere da servo, nel primo, ciò che è del padre è del figlio. Molte volte fanno più sacrifici i servi che i figli, a loro spetta esporsi a servizi più faticosi, più umili, al freddo, al caldo, a viaggiare a piedi; infatti, quanto non hanno fatto i miei santi per eseguire gli ordini della mia Volontà? Invece, il figlio sta con suo padre, ha cura di lui, lo rallegra coi suoi baci e con le sue carezze, comanda ai servi come se comandasse suo padre, se esce non va a piedi, ma viaggia in carrozza; e se il figlio possiede tutto ciò che è del padre, ai servi non si da altro che la mercede del lavoro che hanno fatto e restano liberi di servire o non servire il loro padrone e se non servono non hanno più diritto di ricevere alcun altro compenso..." Gesù
Certi santi hanno compiuto dei veri e propri sacrifici con quello che hanno compiuto e lasciano senza parole. Qualcosa la faremo però noi siamo figli e familiari di Dio e noi andremo in carrozza o in cavallo. Certamente anche i figli fanno penitenze e mortificazioni nella dv alla grande ma anche qua senza attaccarsi alle penitenze e mortificazioni. Perchè se le circostanze me lo impediscono, offro al Signore la rinuncia al digiuno e mangia. Non è importante il digiuno ma che esso sia fatto nella dv, il don prega tanto che lo Spirito Santo che queste cose si capiscono.
"... E poi, questo è un dono che voglio fare in questi tempi così tristi:.." Gesù
Se i tempi di Luisa (18 settembre 1924) erano tempi tristi, figuriamoci 100 anni dopo.. queste parole che Gesù ha detto, si può presumere che Gesù le ripeterebbe ancora più di prima. Gesù vuole che noi viviamo il Paradiso sulla terra e non stare semplicemente agli ordini di Gesù ma con un rapporto di figlio. Tu non hai i tuoi interessi ma hai solo gli interessi di Dio e basta. Se di due volontà diventano una (rimane solo quelal divina) la tua sparisce e niente musi lunghi ecc... queste cose (e quando finirà ecc...) della volontà umana per carità che almeno vuole fare quello che Dio vuole. Gesù parla del più rispetto al meno. Vivere da figlio nella dv è davvero un'altra cosa.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 27 dicembre 2020
Coerenza con il nostro "sì"
Gesù rammenta a Luisa - che le chiedeva la liberazione da una croce per lei insopportabile - il "sì" libero e volontario alla Sua Volontà che un giorno ella pronunciò e a cui occorre rimanere fedeli senza fare opposizione alcuna. Le scelte importanti della nostra vita: come vanno prese e come vanno rispettate in tutte le loro conseguenze e fino in fondo. Libro di cielo volume 17, 11 e 17 Settembre 1924, 7 Maggio 2020
11 Settembre 1924 Terribili effetti delle opposizioni dell’anima alla Volontà di Dio. Nel Cielo, tutta l’eternità si aggira intorno all’anima che è vissuta nella Divina Volontà, per arricchirla e felicitarla, non la priva di nulla di ciò che Essa contiene
Mi sentivo molto turbata e pregavo Gesù che avesse compassione di me, che prendesse Lui tutta la cura della povera anima mia e gli dicevo: “Deh! allontanami anche tutti, purché mi resti Tu solo, Tu solo mi basti. Dopo tanto tempo avresti dovuto contentarmi, molto più che non chiedo che Te solo.” (Luisa)
Qui c'è una questione ricorrente di Luisa: essere liberata dalla "schiavitù" del confessore che deve andarla a liberare dal suo solito stato (lo stato di irrigidimento in cui cadeva di notte e che si scioglieva con un segno della croce del sacerdote al mattino ndr). Si capisce dagli scritti che come ogni buon santo ciò che muove questo desiderio non è la cura di sè stessa ma il fastidio che provoca al confessore che ogni giorno deve andare a casa sua tutti i giorni altrimenti lei rimane così a tempo indeterminato. Dentro il cuore di quest'anima chiede a Gesù di essere liberata da questo fastidio (in questo senso vuole essere liberata dal confessore). E Gesù trae occasione da questo per dare un'insegnamento che la fa anche tremare Luisa di spavento.
Luisa ("... anzi ti prego di liberarmi dalla più brutta delle sventure, che io non faccia la tua Santissima Volontà; né ti prego di liberarmi dal patire, anzi accrescimelo pure, solo ti prego, da te, voglio sempre se Tu lo vuoi, solo la grazia che mi liberi dal fastidio che do al confessore, questo mi è troppo duro e sento che non ho la forza per sopportarlo, quindi, se a Te piace, oppure dammi più forza, ma non permettere che non si compia la tua Santissima Volontà su di me.”)
C'è sempre questa clausola in Luisa: ha imparato e guai a noi se quando preghiamo non abbiamo chiaro questa clausola. Ciò nonostante si becca una caritatevole e garbata tiratina d'orecchie da parte di Gesù.
E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, ricordati che ti domandai un “sì” nella mia Volontà e tu lo pronunziasti con tutto amore,..."
Nella nostra vita cristiana noi dobbiamo fare le persone serie, nel cristianesimo ci sono alcuni sì che una volta detti non ce li possiamo rimangiare. Dobbiamo pensarci bene prima di dirli perchè da quei sì non si può tornare indietro. Il nostro sì alla vita cristiana, pensiamo ad una persona che si battezza da adulto, mica può chiedere il battesimo volontariamente e tornare dopo a vivere come un pagano peccatore, sarebbe molto più colpevole di una persona battezzata da bambino (quindi altri hanno detto sì per quella persona) ma dopo non è stata cristianamente educata come devono e come si sono impegnati a farlo e quindi questa persona cresce ignaro di tutto e che colpa ne ha? Pensiamo ai grandi sacramenti: il Matrimonio, la Professione Religiosa e l'Ordine Sacro. Non c'è nessun'ordine del medico di sposarsi, di prendere l'ordine sacro meno che mai di professare di seguire Gesù umile, povero e casto per tutta la vita dentro un'ordine religioso. Ma se tu quel sì lo hai detto, da quel momento in poi Nostro Signore vuole che tu sia coerente con il tuo sì e non c'è niente da fare. Non si torna indietro. Che poi richiederà tutte le fatiche della vita quotidiana per esservi fedele. Se uno si è sposato a cuor leggero, di quel sì deve essere pronto a prendersene le conseguenze. L'esperienza del don dice che molti matrimoni vanno a finire malamente perchè sono stati contratti a cuor leggero e poi vanno a finire male. Una vocazione, ci deve essere un discernimento attento sia da parte dell'interessato/a sia da parte di chi deve accoglierlo. Vale sia per i sacerdoti che i religiosi.
Vivere nella dv è una cosa bellissima, quel sì che noi diciamo alla dv poi il Signore lo verrà a riscuotere e non è il caso farla a cuor leggero. Quante volte il don si è trovato di fronte a persone che fanno consacrazioni impegnative come la consacrazione monfortana così. Ok, il Totus Tuus è stupendo ma tu sei in grado di assumerti quegli impegni che ciò comporta? Te li assumi davanti a Dio e alla Madonna, e poi che fai? Vivere nella dv e se poi ti arriva una croce a te sgradita? (Vedi esempio di Luisa: qualsiasi cosa ma toglimi il confessore). La risposta è no, non te la tolgo questa croce (discorso di Gesù a chi ha detto sì alla dv) perchè se tu non mi avessi detto sì non ci sarebbe nessun problema. Luisa era libera di abbracciare o no la proposta di Gesù.
".. quel “sì” esiste ancora e ha il primo posto nella mia Volontà interminabile. Tutto ciò che tu fai, pensi e dici, è legato a quel “sì”, cui niente sfugge..." Gesù
E che succede? Che se tu inizia ad opporti alla dv, non accetti questa cosa...è fastidio per il confessore? Se la vedrà il Signore con il confessore, non sono problemi miei.
"..Vedi, come tu facevi quella piccola opposizione, quel tuo “sì” ha tremato di spavento; a quel tremito le fondamenta dei cieli si sono scossi tremanti; tutti i santi, gli angeli e tutto l’ambito dell’eternità hanno guardato con orrore e con dolore, sentendosi strappare un atto della Volontà Divina, e siccome la mia Volontà involge tutti e tutto, sentivano i tuoi atti diventati una sol cosa con loro e quindi tutti sentivano il doloroso strappo, potrei dirti che tutti si atteggiavano a profondo dolore.” Gesù
Se abbiamo detto sì e poi iniziamo ad svincolare quando il Signore ci mette di fronte qualcosa (toglimi questa prova ecc...) il Sì trema di spavento. Domanda aperta: questo si riferiva solo al sì di Luisa o a tutti quanti i sì detti? Il Signore sta parlando solo a Luisa o sta parlando a tutti? Queste cose fanno riflettere. Luisa allora corre ai ripari:
(Luisa) Ed io, spaventata dal dire di Gesù, ho detto: “Amor mio, che dici? Possibile tutto questo male? Il tuo dire mi fa morire di pene, deh! perdonami, abbi misericordia di me che sono tanto cattiva e conferma il mio “sì” con legami più forti nella tua Volontà; anzi, fammi morire anziché farmi uscire dalla tua Volontà.” E Gesù di nuovo: “Figlia mia, quietati, come subito ti sei rimessa nel mio Volere, tutte le cose si sono quietate e si sono atteggiate a nuova festa. Il tuo “sì” continua i suoi veloci giri nell’immensità della mia Volontà...."
Che uno abbia qualche momento in cui vacilla in pò, ci può stare ma che sia qualche momento perchè poi dobbiamo rientrare se vogliamo vivere questa vita. Vivere nella dv vuol dire rinunciare alla nostra volontà umana, vuol dire dare carta bianca all'Altissimo, carta bianca. Non posso dire al Signrore scrivici tutto tranne che questo, non si può. Nel cuore non ci possono essere limiti alla dv, Gesù dev'essere libero di fare noi quello che vuole. Nella consacrazione Totus Tuus, si dà carta bianca alla Madonna di fare quello che vuole senza che lo schiavo si opponga, diventi uno schiavo d'amore cioè che tu per amore ti metti nella stessa condizione in cui stavano gli schiavi ai tempi dei romani. Sei tu che volontariamente che quando capisci la volontà della Madonna lo devi fare non capendo altro. Questa devozione è tutta interiore, non consiste nella catenella ecc... si fanno ma non sono le cose più importanti, così come la consacrazione alla divina volontà non sono (ad avviso del don) le cose esteriori (capiamoci bene...pensiamo un'anima che si fonde nel divin volere, fa gli atti e poi Nostro Signore Gesù Cristo la mette di fronte ad una croce e quella persona inizia a sbraitare e svalvolare come un bambino capriccioso..quell'anima sta vivendo veramente nella divina volontà? Ad avviso del don no). Fare gli atti è una cosa impegnativa per la quale ci vuole attenzione e il metterci, ma è una cosa alla portata. Così come il paragone mariano: recitare il Magnificat dopo la comunione? Va bene. Recitare la coroncina delle 12 stelle al mattino? Sì può fare, sono impegni ma abbastanza alla portata, ma se io comprendo un volere preciso della Madonna (tipo per esempio quello che dice nelle apparizioni mariane autentiche) come faccio a tirarmi indietro? Sarebbe normale che la Madonna non possa contare su chi si è professato suo schiavo d'amore? E non sia il primo a tradurre in atto tutti quanti i suoi desideri e voleri? Così sarebbe assurdo che una persona moltiplicasse gli atti nella dv e poi, trovandosi di fronte ad una grossa sofferenza e fastidiosa e preghi Dio di toglierla andando a rinnegare quel sì che bisogna dirlo. Per entrare nella dv bisogna conoscerla e poi bisogna decidersi. Ma quella decisione - decidere viene dal dare un taglio, c'è uno stacco, fino ad ieri è stato così d'ora in poi sarà diversa. Come quando uno si sposa: uscito dalla Chiesa la tua vita è cambiata per sempre. Non è più la stessa. Dal giorno in cui il don è diventato prete non è più lo stesso. Ci sono delle scelte spirituali ed esistenziali che sono simili a quei modelli sacramentali che caratterizzano la vita cristiana e ci fanno comprendere che davanti a Dio le cose si fanno sul serio e se uno ha qualche dubbio aspetta. Meglio rimandare (esempio del don) l'ordinazione di una persona piuttosto che consacrare una persona che non sia del tutto convinta. Come farebbero molto meglio molte coppie a rimandare il matrimonio. Se non sei sicuro rimanda, è chiaro che non avremo le sicurezze al 100% ma se ci sono dei grossi dubbi rimanda. Ogni vocazione ha sempre un margine di rischio, ogni persona deve poi affidarsi e buttarsi; ma non puoi fare il balzo se hai dei grossi dubbi e remore.
La nostra tenuta va verificata con il tempo e non bisogna bruciare le tappe, un seminarista oggi per diventare prete deve aspettare al minimo 6 anni. Perchè per maturare una scelta significativa di vita ci vuole del tempo, ci vuole che tu reggi e che superi alcune prove. Quanto sarebbero belli i matrimoni con 6 anni di fidanzamento casto per dimostrare che ti interessa la persona e non perchè vuoi fare marito e moglie prima del tempo. Impari a dialogare, a rispettare ed ad amarlo e vedrai come durerà quel matrimonio. Quando succedono i guai, dietro di essi c'è sempre la nostra volontà umana; e le scelte grosse della vita non si fanno a cuor leggero perchè poi la scelta ti presenta il conto e quel conto lo paga il diretto interessato.
17 Settembre 1924 Operare nella Divina Volontà significa che: il Sole della Divina Volontà, trasformando in Sole la volontà umana, agisce in essa come nel suo proprio centro. Gesù benedice questi scritti
(Luisa) Onde dopo, il mio dolce Gesù ha preso tutti i libri scritti sul suo Divin Volere, li ha messi insieme, poi li ha stretti al cuore e con una tenerezza indicibile ha soggiunto: “Benedico di cuore questi scritti, benedico ogni parola, benedico gli effetti ed il valore che essi contengono; questi scritti sono una parte di Me stesso.”
Ogni volta che stiamo di fronte agli scritti (di Lusia ndr), stiamo di fronte ad una cascata di grazie di cui purtroppo a causa della nostra miseria, non riusciamo a rendercene conto. E ringraziamo il Signore.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
11 Settembre 1924 Terribili effetti delle opposizioni dell’anima alla Volontà di Dio. Nel Cielo, tutta l’eternità si aggira intorno all’anima che è vissuta nella Divina Volontà, per arricchirla e felicitarla, non la priva di nulla di ciò che Essa contiene
Mi sentivo molto turbata e pregavo Gesù che avesse compassione di me, che prendesse Lui tutta la cura della povera anima mia e gli dicevo: “Deh! allontanami anche tutti, purché mi resti Tu solo, Tu solo mi basti. Dopo tanto tempo avresti dovuto contentarmi, molto più che non chiedo che Te solo.” (Luisa)
Qui c'è una questione ricorrente di Luisa: essere liberata dalla "schiavitù" del confessore che deve andarla a liberare dal suo solito stato (lo stato di irrigidimento in cui cadeva di notte e che si scioglieva con un segno della croce del sacerdote al mattino ndr). Si capisce dagli scritti che come ogni buon santo ciò che muove questo desiderio non è la cura di sè stessa ma il fastidio che provoca al confessore che ogni giorno deve andare a casa sua tutti i giorni altrimenti lei rimane così a tempo indeterminato. Dentro il cuore di quest'anima chiede a Gesù di essere liberata da questo fastidio (in questo senso vuole essere liberata dal confessore). E Gesù trae occasione da questo per dare un'insegnamento che la fa anche tremare Luisa di spavento.
Luisa ("... anzi ti prego di liberarmi dalla più brutta delle sventure, che io non faccia la tua Santissima Volontà; né ti prego di liberarmi dal patire, anzi accrescimelo pure, solo ti prego, da te, voglio sempre se Tu lo vuoi, solo la grazia che mi liberi dal fastidio che do al confessore, questo mi è troppo duro e sento che non ho la forza per sopportarlo, quindi, se a Te piace, oppure dammi più forza, ma non permettere che non si compia la tua Santissima Volontà su di me.”)
C'è sempre questa clausola in Luisa: ha imparato e guai a noi se quando preghiamo non abbiamo chiaro questa clausola. Ciò nonostante si becca una caritatevole e garbata tiratina d'orecchie da parte di Gesù.
E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, ricordati che ti domandai un “sì” nella mia Volontà e tu lo pronunziasti con tutto amore,..."
Nella nostra vita cristiana noi dobbiamo fare le persone serie, nel cristianesimo ci sono alcuni sì che una volta detti non ce li possiamo rimangiare. Dobbiamo pensarci bene prima di dirli perchè da quei sì non si può tornare indietro. Il nostro sì alla vita cristiana, pensiamo ad una persona che si battezza da adulto, mica può chiedere il battesimo volontariamente e tornare dopo a vivere come un pagano peccatore, sarebbe molto più colpevole di una persona battezzata da bambino (quindi altri hanno detto sì per quella persona) ma dopo non è stata cristianamente educata come devono e come si sono impegnati a farlo e quindi questa persona cresce ignaro di tutto e che colpa ne ha? Pensiamo ai grandi sacramenti: il Matrimonio, la Professione Religiosa e l'Ordine Sacro. Non c'è nessun'ordine del medico di sposarsi, di prendere l'ordine sacro meno che mai di professare di seguire Gesù umile, povero e casto per tutta la vita dentro un'ordine religioso. Ma se tu quel sì lo hai detto, da quel momento in poi Nostro Signore vuole che tu sia coerente con il tuo sì e non c'è niente da fare. Non si torna indietro. Che poi richiederà tutte le fatiche della vita quotidiana per esservi fedele. Se uno si è sposato a cuor leggero, di quel sì deve essere pronto a prendersene le conseguenze. L'esperienza del don dice che molti matrimoni vanno a finire malamente perchè sono stati contratti a cuor leggero e poi vanno a finire male. Una vocazione, ci deve essere un discernimento attento sia da parte dell'interessato/a sia da parte di chi deve accoglierlo. Vale sia per i sacerdoti che i religiosi.
Vivere nella dv è una cosa bellissima, quel sì che noi diciamo alla dv poi il Signore lo verrà a riscuotere e non è il caso farla a cuor leggero. Quante volte il don si è trovato di fronte a persone che fanno consacrazioni impegnative come la consacrazione monfortana così. Ok, il Totus Tuus è stupendo ma tu sei in grado di assumerti quegli impegni che ciò comporta? Te li assumi davanti a Dio e alla Madonna, e poi che fai? Vivere nella dv e se poi ti arriva una croce a te sgradita? (Vedi esempio di Luisa: qualsiasi cosa ma toglimi il confessore). La risposta è no, non te la tolgo questa croce (discorso di Gesù a chi ha detto sì alla dv) perchè se tu non mi avessi detto sì non ci sarebbe nessun problema. Luisa era libera di abbracciare o no la proposta di Gesù.
".. quel “sì” esiste ancora e ha il primo posto nella mia Volontà interminabile. Tutto ciò che tu fai, pensi e dici, è legato a quel “sì”, cui niente sfugge..." Gesù
E che succede? Che se tu inizia ad opporti alla dv, non accetti questa cosa...è fastidio per il confessore? Se la vedrà il Signore con il confessore, non sono problemi miei.
"..Vedi, come tu facevi quella piccola opposizione, quel tuo “sì” ha tremato di spavento; a quel tremito le fondamenta dei cieli si sono scossi tremanti; tutti i santi, gli angeli e tutto l’ambito dell’eternità hanno guardato con orrore e con dolore, sentendosi strappare un atto della Volontà Divina, e siccome la mia Volontà involge tutti e tutto, sentivano i tuoi atti diventati una sol cosa con loro e quindi tutti sentivano il doloroso strappo, potrei dirti che tutti si atteggiavano a profondo dolore.” Gesù
Se abbiamo detto sì e poi iniziamo ad svincolare quando il Signore ci mette di fronte qualcosa (toglimi questa prova ecc...) il Sì trema di spavento. Domanda aperta: questo si riferiva solo al sì di Luisa o a tutti quanti i sì detti? Il Signore sta parlando solo a Luisa o sta parlando a tutti? Queste cose fanno riflettere. Luisa allora corre ai ripari:
(Luisa) Ed io, spaventata dal dire di Gesù, ho detto: “Amor mio, che dici? Possibile tutto questo male? Il tuo dire mi fa morire di pene, deh! perdonami, abbi misericordia di me che sono tanto cattiva e conferma il mio “sì” con legami più forti nella tua Volontà; anzi, fammi morire anziché farmi uscire dalla tua Volontà.” E Gesù di nuovo: “Figlia mia, quietati, come subito ti sei rimessa nel mio Volere, tutte le cose si sono quietate e si sono atteggiate a nuova festa. Il tuo “sì” continua i suoi veloci giri nell’immensità della mia Volontà...."
Che uno abbia qualche momento in cui vacilla in pò, ci può stare ma che sia qualche momento perchè poi dobbiamo rientrare se vogliamo vivere questa vita. Vivere nella dv vuol dire rinunciare alla nostra volontà umana, vuol dire dare carta bianca all'Altissimo, carta bianca. Non posso dire al Signrore scrivici tutto tranne che questo, non si può. Nel cuore non ci possono essere limiti alla dv, Gesù dev'essere libero di fare noi quello che vuole. Nella consacrazione Totus Tuus, si dà carta bianca alla Madonna di fare quello che vuole senza che lo schiavo si opponga, diventi uno schiavo d'amore cioè che tu per amore ti metti nella stessa condizione in cui stavano gli schiavi ai tempi dei romani. Sei tu che volontariamente che quando capisci la volontà della Madonna lo devi fare non capendo altro. Questa devozione è tutta interiore, non consiste nella catenella ecc... si fanno ma non sono le cose più importanti, così come la consacrazione alla divina volontà non sono (ad avviso del don) le cose esteriori (capiamoci bene...pensiamo un'anima che si fonde nel divin volere, fa gli atti e poi Nostro Signore Gesù Cristo la mette di fronte ad una croce e quella persona inizia a sbraitare e svalvolare come un bambino capriccioso..quell'anima sta vivendo veramente nella divina volontà? Ad avviso del don no). Fare gli atti è una cosa impegnativa per la quale ci vuole attenzione e il metterci, ma è una cosa alla portata. Così come il paragone mariano: recitare il Magnificat dopo la comunione? Va bene. Recitare la coroncina delle 12 stelle al mattino? Sì può fare, sono impegni ma abbastanza alla portata, ma se io comprendo un volere preciso della Madonna (tipo per esempio quello che dice nelle apparizioni mariane autentiche) come faccio a tirarmi indietro? Sarebbe normale che la Madonna non possa contare su chi si è professato suo schiavo d'amore? E non sia il primo a tradurre in atto tutti quanti i suoi desideri e voleri? Così sarebbe assurdo che una persona moltiplicasse gli atti nella dv e poi, trovandosi di fronte ad una grossa sofferenza e fastidiosa e preghi Dio di toglierla andando a rinnegare quel sì che bisogna dirlo. Per entrare nella dv bisogna conoscerla e poi bisogna decidersi. Ma quella decisione - decidere viene dal dare un taglio, c'è uno stacco, fino ad ieri è stato così d'ora in poi sarà diversa. Come quando uno si sposa: uscito dalla Chiesa la tua vita è cambiata per sempre. Non è più la stessa. Dal giorno in cui il don è diventato prete non è più lo stesso. Ci sono delle scelte spirituali ed esistenziali che sono simili a quei modelli sacramentali che caratterizzano la vita cristiana e ci fanno comprendere che davanti a Dio le cose si fanno sul serio e se uno ha qualche dubbio aspetta. Meglio rimandare (esempio del don) l'ordinazione di una persona piuttosto che consacrare una persona che non sia del tutto convinta. Come farebbero molto meglio molte coppie a rimandare il matrimonio. Se non sei sicuro rimanda, è chiaro che non avremo le sicurezze al 100% ma se ci sono dei grossi dubbi rimanda. Ogni vocazione ha sempre un margine di rischio, ogni persona deve poi affidarsi e buttarsi; ma non puoi fare il balzo se hai dei grossi dubbi e remore.
La nostra tenuta va verificata con il tempo e non bisogna bruciare le tappe, un seminarista oggi per diventare prete deve aspettare al minimo 6 anni. Perchè per maturare una scelta significativa di vita ci vuole del tempo, ci vuole che tu reggi e che superi alcune prove. Quanto sarebbero belli i matrimoni con 6 anni di fidanzamento casto per dimostrare che ti interessa la persona e non perchè vuoi fare marito e moglie prima del tempo. Impari a dialogare, a rispettare ed ad amarlo e vedrai come durerà quel matrimonio. Quando succedono i guai, dietro di essi c'è sempre la nostra volontà umana; e le scelte grosse della vita non si fanno a cuor leggero perchè poi la scelta ti presenta il conto e quel conto lo paga il diretto interessato.
17 Settembre 1924 Operare nella Divina Volontà significa che: il Sole della Divina Volontà, trasformando in Sole la volontà umana, agisce in essa come nel suo proprio centro. Gesù benedice questi scritti
(Luisa) Onde dopo, il mio dolce Gesù ha preso tutti i libri scritti sul suo Divin Volere, li ha messi insieme, poi li ha stretti al cuore e con una tenerezza indicibile ha soggiunto: “Benedico di cuore questi scritti, benedico ogni parola, benedico gli effetti ed il valore che essi contengono; questi scritti sono una parte di Me stesso.”
Ogni volta che stiamo di fronte agli scritti (di Lusia ndr), stiamo di fronte ad una cascata di grazie di cui purtroppo a causa della nostra miseria, non riusciamo a rendercene conto. E ringraziamo il Signore.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 26 dicembre 2020
Le leggi delle grandi opere di Dio
Adamo e la scienza infusa. Il Principio operativo di Dio nelle opere della Creazione, Redenzione e Santificazione: il principio uno-molti. Perché venne il regno della Redenzione occorre che si compisse, perfettamente, tutto quanto Dio aveva disposto e stabilito. Stessa cosa accadrà per l'avvento del regno della Divina Volontà. Riferimenti: Volume 18, 12 Novembre 1925. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", quarantunesima puntata, Martedì 5 Maggio 2020
Oggi possiamo essere tutti quanti piccoli apostoli con i mezzi di comunicazione moderni. Per essere apostoli basta un click, un like o una condivisione e si permette di essere un tramite facendo arrivare santo materiale a chi ne avrebbe bisogno. Dovremmo fare il possibile per diffondere ed operare il bene. Non se l'è vista nessuna? Pazienza, fanne un'altra. Senza guardare i risultati, Dio però l'ha visto quella cosa di buono e anche se non produrrà gli effetti immediati per cui ho fatto qualcosa di buono, produrrà altri effetti. Nessuno è inutile nella vigna del Signore (nessuno di noi pensi di essere qualcosa, se qualcosa di buono esce da noi è perchè c'è Dio e se quel qualcosa di buono tocca qualche persona è perchè la grazia ha toccato quella persona prima) a fianco di questa inutilità dobbiamo ricordare l'utilità che il nostro apporto può dare; quello che posso fare io un'altro non lo può fare. Il male non ci dovrebbe conoscere e nè entrare nella nostra vita. Si possono ottenere risultati positivi o contrastando direttamente il male (attività faticosa, lodevole ma non sempre possibile perchè i mali sono più grandi di noi) e altre volte si potrebbe contrastare il male con altro male ma non si può fare. O opporre al male un'autotreno di bene e vediamo chi vince. IL bene è più forte del male, quind nè abbattersi, nè farsi prendere dalla depressione e non facciamoci prendere dall'ira - ma chi può impedirci di fare del bene? Possiamo andare tutti tranquilli senza preoccupazioni; stile che si impara dagli scritti della divina volontà: infaticabili nel fare il bene. Lasciamo che chi fa il male continui a farlo, noi no. Noi non ci adeguiamo a questo modo di agire e preferiamo il bene (come diceva san Massimiliano Kolbe) e allaghiamo il mondo con il bene; tanto poi il Signore ha visto la nostra buona volontà e il nostro impegno e di quello ci ricompenserà.
12 Novembre 1925 Chi è chiamato come capo d’una missione, deve racchiudere tutti i beni appartenenti a quella missione per comunicarli agli altri. E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuol fare ad essa
"..Ciò successe in Adamo, essendo il primo uomo venne costituito capo di tutte le generazioni ed essendo lui il capo, si rese necessario che possedesse i germi per poter dare agli altri ciò che è necessario allo sviluppo della vita umana; poi questi germi sono stati ingranditi, delucidati, più conosciuti a seconda la buona volontà delle generazioni seguenti, della capacità ed applicazione che hanno fatto sopra quegli stessi germi, ma Adamo li aveva tutti in sé e si può dire che tutto viene da lui...." Gesù
Stile divino che viene spiegato negli scritti di Luisa: da uno a molti. Da Adamo all'Umanità, da Cristo alla Chiesa, Papa, Vescovo e Parroco. Il collegio episcopale funziona solo con il Papa e mai senza di lui, il Papa da solo può fare ciò che tutti i vescovi - senza di lui - non possono fare. Il vescovo nella diocesi è il sommo sacerdote ed è chiaro che di fatto si cerca di agire con stili comunali, ma nella diocesi ha potestà piena ed immediata. Il parroco in una parrocchia cerca di agire assieme (consigli pastorali ecc..) però il parroco nella parrocchia rappresenta il vescovo non deve rendere conto a nessuno. Pensiamo a Maria e la Chiesa, ciò che la Chiesa è nel suo complesso, Maria è stata singola. Pensiamo anche al rapporto Cristo Capo e la Chiesa Corpo. Tutto quello che è avvenuto in Gesù deve avvenire nel suo corpo. Questo principio è fondamentale nell'agire di Dio nella storia della salvezza. La persona singola e poi un soggetto collettivo. Anche Luisa nella dv non c'è niente di strano, Dio non fa altro che rimodulare il suo agire tipico. A parere del don di alcune cose non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
Adamo non è un mito. Uno può pensarla come vuole (entro certi limiti), Poi XII condannò il poligenismo. Che tutta l'umanità deriva da un solo capostipite e chi esce fuori da questa cosa è fuori dalla comunione della Chiesa. Perchè battezziamo i bambini? Perchè Adamo era il capostipite dell'umanità, se mio padre (esempio del don) ha una malattia genetica, me la prendo anch'io ma io che c'entro? Ma sono figlio di mio padre. E quindi tutto quello che abbiamo, Adamo lo aveva all'ennesima potenza, la Teologia quando spiega la condizione di Adamo prima del peccato dice che aveva la scienza infusa. La scienza è la conoscenza divina delle cose terrene, mentre la Sapienza è la sapienza divina delle cose celesti - noi dobbiamo studiare la musica? Adamo la conosceva, ecc.. Avendo perso tutti i doni prenaturali adesso dobbiamo sputare sangue per conoscere bene le cose, dobbiamo studiare anni e anni.
Le conseguenze di questo principio sono molteplici.
Quando è avvenuta la Redenzione?
"..E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuole fare ad essa, ciò successe perché venisse sulla terra la Redenzione del Verbo Eterno, ci volle il corso di quattromila anni ed in questo frattempo stavano stabiliti tutti gli atti che avrebbero dovuto fare le creature per disporsi a meritare il gran bene della Redenzione e tutte le grazie e conoscenze che doveva dare la Suprema Maestà per far conoscere lo stesso bene che avrebbe portato la discesa del Verbo in mezzo a loro. Ecco perché i patriarchi, i santi padri, i profeti e tutti i buoni dell’antico testamento, che, con i loro atti dovevano far la via, la scala per giungere al compimento della Redenzione bramata; ma ciò non basta, per quanto buoni e santi fossero i loro atti, c’era il muro altissimo del peccato originale che manteneva la divisione tra loro e Dio..." Gesù
Secondo la cronologia biblica (seguita pari pari dai libri di Cielo), la Creazione è avvenuta in tempi diversi da quelli che si pensano. Cosa dice Gesù? Qual'è la cosa importante? La Redenzione era un'atto stabilito da Dio, ma quando? E in seguito a cosa? In seguito a ".. tutti gli atti che avrebbero dovuto fare le creature per disporsi a meritare il gran bene della Redenzione.." e qua iniziano. I santi Padri, i Patriarchi (anche quelli pre diluviani e post diluviani ecc...), schiera dei profeti, i santi Re d'Israele ecc.. e quali erano gli atti? Le preghiere e le suppliche. La storia di Israele (quella bella) era l'attesa del Messia. Adesso Gesù non l'hanno riconosciuto. Lo sospiravano e pregavano, molti facevano questo e quand'è sceso? Quando si è arrivati al numero di atti stabilito più quelli posti in essere dalla Madonna da quando è stata concepita fino al parto di Gesù. Che non soltanto ci ha messo i suoi ma ha rifatto gli atti dei predecessori che avevano la macchia del peccato originale. E a noi cosa importa?
Nei piani di Dio e nei decreti di Dio, c'è il fattore tempo che noi non possiamo comprendere. Gli eventi che si svolgono nella storia si svolgono necessariamente nel tempo, ma il fattore tempo è governato dall'Altissimo cioè determinate cose accadono non prima che ci siano quelle condizioni che noi non conosciamo ma che il Signore, che siano state poste in essere e da cui quel certo evento è subordinato. Anche nella nostra vita - il don si è chiesto (ma anche noi), ma le leggi di crescita umane, ma avessi saputo queste cose un pochino prima ecc.. ci sono questi misteri, che a noi ci sembrano tali ma nella mente di Dio non sono tali. Quando finirà questa via Crucis (situazione disastrata della Chiesa e del Mondo ndr) in cui la Chiesa (terzo segreto di Fatima), in cui la Chiesa è immersa? Quando arriverà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria? Succderà quando il numero delle nostre preghiere, il numero dei nostri atti, la pazienza ecc.. avrà raggiunto la misura determinata dall'Altissimo
Il Regno della Divina Volontà è il Regno di Dio che chiediamo nel Padre Nostro, non c'è ancora sulla Terra ed è per questo che lo preghiamo. Che verrà è sicuro, quando? boh, cosa dobbiamo fare? Opere buoni, atti nella dv, sospiri e sicuramente non cose cattive.
"..Successe a tutti gli atti buoni degli antichi, come a chi ha molto oro e argento, però su quel metallo prezioso non sta coniata l’immagine del re che dà il valore di moneta a quel metallo, onde, anche se per se stesso contiene il valore, non può chiamarsi valore di moneta che possa correre nel regno con diritto di moneta; ma supponi che quell’oro o argento fosse acquistato dal re che dandogli forma di moneta vi coniasse la sua immagine ed ecco acquistato da quell’oro il diritto di moneta. Così fece la Vergine, vi coniò la sua innocenza, la sua santità, il Volere Divino che Lei possedeva integro e li presentò tutti insieme alla Divinità e ottenne il Redentore bramato. Sicché la Vergine completò tutti gli atti che ci volevano per far scendere il Verbo sulla terra..." Gesù
La Madonna, che aveva la dv integra, era una pura creatura. E' riuscita a presentare bene gli atti anche degli altri ma il problema era che non era la Redenzione.
"..Ma non finì qui, per fare che il Redentore avesse il suo campo d’azione sulla terra e che chiunque lo volesse potesse servirsi di quegli atti come monete per comprarsi il Cielo, ci voleva il conio dell’innocenza, santità e Voler Divino, ci voleva il conio dell’operato dello stesso Verbo per far salire l’uomo al Cielo. Se quello della Vergine bastò per farmi scendere in mezzo alle creature, per far salire l’uomo ci voleva il mio operato divino; ed ecco perciò che Io abbracciai e feci miei tutti quegli atti, supplii a tutti, compii tutto e per tutti misi il conio divino a tutti gli atti buoni, dal primo all’ultimo uomo che verrà sulla terra e questo conio fu fatto da Me con pene inaudite e con lo sborso del mio sangue e così diedi come Re magnanimo la moneta a tutti per comprare il Cielo. Tutto questo era stabilito dalla Sapienza Increata e neppure un atto poteva mancare di tutto ciò perché venisse a compimento la Redenzione..." Gesù
Si trattava di far salire noi in Cielo, ci voleva il conio divino su tutti gli atti nostri. Le buone azioni che le faccio io/te, sono gradite a Dio perchè prima che fossero fatte da me/te sono state già rifatte da Gesù. E tutto quello che ha dovuto fare da Gesù e la Madonna nella loro vita terrena era scritto che fosse fatto così fino all'ultimo dettaglio. Dalla Creazione alla Redenzione e poi alla divina volontà.
"..Ora figlia mia, come fu della Redenzione così è della mia Volontà. Per farla conoscere e farla regnare come atto primo di vita nella creatura ci vuole il compimento degli atti; anche tu, a esempio della mia Celeste Mamma e del mio, devi nella mia stessa Volontà, abbracciare tutti gli atti fatti nell’antico testamento, quelli della Regina del Cielo, quelli fatti da Me, quelli che si fanno e che si faranno da tutti i buoni e santi fino all’ultimo dei giorni e a tutti metterai il tuo suggello di ricambio d’amore, di benedizione, d’adorazione, con la Santità e Potenza della mia Volontà, nulla ti deve sfuggire. La mia Volontà abbraccia tutto; anche tu devi abbracciare tutto e tutti e mettere al primo posto d’onore su tutti gli atti delle creature la sola mia Volontà. Essa sarà il tuo conio, con cui conierai l’immagine della mia Volontà su tutti gli atti delle creature..." Gesù
Gesù sta parlando a Luisa ma sottointende che al Regno della divina volontà saranno necessari - anche se Luisa ci ha posto il suo conio sopra, anche i nostri atti, suppliche, opere buone ecc.. cosa sta dicendo? Per l'avvento del regno della divina volontà ci vuole il compimento degli atti umani, su tutti gli atti umani dev'essere steso un sugello di ricambio ricambio da parte di una creatura, membro come noi della razza umana segnata dalla colpa d'origine che abbia assunto questo incarico e che abbia speso la vita per questo. Deciso dall'Altissimo secondo il suo solito stile. Luisa ha avuto una vita mortificata, da reclusa e sepolta viva perchè non faceva altro dalla mattina alla sera. In continuazione. Questa era la sua missione, non poteva diventare moglie e figli perchè avrebbe dovuto spendere un sacco di tempo e non è neanche entrata in convento o monastero cosa che per lei sarebbe stata apparentemente ovvia (e non è l'unico caso di grandi sante canonizzate che il Signore se l'è tenute dentro casa tipo Santa Gemma Galgani). Alexandrina Maria da Costa, una storia bellissima ecc... stava dentro casa. Non è santa nè beata ma Maria Valtorta. Come avrebbe potuto scrivere quello che ha scritto se avesse fatto la moglie, la madre o in Monastero?
Il brano di questa sera, oltre a dirci tante belle cose ci dice: Dio sa bene quello che fa. Non dobbiamo mai dubitare nè temere, quando il Signore si mette in testa una cosa, quella cosa si fa. E' già da Lui tutto quanto predispoto e preordinato, è solo questione di tempo. Noi possiamo sempre riposare rimanendo sereni, l'unica cosa che dobbiamo fare è renderci cooperatori dell'Altissimo, tutto al resto ci pensa Lui. Facciamo quel poco che spetta me personalmente senza pensare a ciò che fa il prossimo; il don ci suggerisce di non stare a preoccupare gli altri. Vivi nella dv e cerca di chiederti cosa puoi fare te di buono per la Gloria di Dio, per la salvezza delle anime e per l'avvento della Divina Volontà. E basta. Per il resto riposa del Signore e non temere queste emergenze. Un figlio della dv vive un'emergenza seneramente, avrà avuto un momento di inizio (emergenza virus ecc..) e avrà sicuramente un momento di fine. E Dio l'ha permessa per tanti buoni motivi che non è necessario che noi li conosciamo. Dio sa quello che fa, tante cose le vedremo nell'altro mondo dove le vedremo con altri occhi. Si può agire nella volontò divina e di volontà divina o agire nella volontà umana e di volontà umana. Sarebbe bene che tutto ciò che è di volontà umana sia lasciato di attuazione agli altri, se vogliamo concorrere al bene operiamo nella dv. Facciamo la dv. Occupiamoci di questo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Oggi possiamo essere tutti quanti piccoli apostoli con i mezzi di comunicazione moderni. Per essere apostoli basta un click, un like o una condivisione e si permette di essere un tramite facendo arrivare santo materiale a chi ne avrebbe bisogno. Dovremmo fare il possibile per diffondere ed operare il bene. Non se l'è vista nessuna? Pazienza, fanne un'altra. Senza guardare i risultati, Dio però l'ha visto quella cosa di buono e anche se non produrrà gli effetti immediati per cui ho fatto qualcosa di buono, produrrà altri effetti. Nessuno è inutile nella vigna del Signore (nessuno di noi pensi di essere qualcosa, se qualcosa di buono esce da noi è perchè c'è Dio e se quel qualcosa di buono tocca qualche persona è perchè la grazia ha toccato quella persona prima) a fianco di questa inutilità dobbiamo ricordare l'utilità che il nostro apporto può dare; quello che posso fare io un'altro non lo può fare. Il male non ci dovrebbe conoscere e nè entrare nella nostra vita. Si possono ottenere risultati positivi o contrastando direttamente il male (attività faticosa, lodevole ma non sempre possibile perchè i mali sono più grandi di noi) e altre volte si potrebbe contrastare il male con altro male ma non si può fare. O opporre al male un'autotreno di bene e vediamo chi vince. IL bene è più forte del male, quind nè abbattersi, nè farsi prendere dalla depressione e non facciamoci prendere dall'ira - ma chi può impedirci di fare del bene? Possiamo andare tutti tranquilli senza preoccupazioni; stile che si impara dagli scritti della divina volontà: infaticabili nel fare il bene. Lasciamo che chi fa il male continui a farlo, noi no. Noi non ci adeguiamo a questo modo di agire e preferiamo il bene (come diceva san Massimiliano Kolbe) e allaghiamo il mondo con il bene; tanto poi il Signore ha visto la nostra buona volontà e il nostro impegno e di quello ci ricompenserà.
12 Novembre 1925 Chi è chiamato come capo d’una missione, deve racchiudere tutti i beni appartenenti a quella missione per comunicarli agli altri. E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuol fare ad essa
"..Ciò successe in Adamo, essendo il primo uomo venne costituito capo di tutte le generazioni ed essendo lui il capo, si rese necessario che possedesse i germi per poter dare agli altri ciò che è necessario allo sviluppo della vita umana; poi questi germi sono stati ingranditi, delucidati, più conosciuti a seconda la buona volontà delle generazioni seguenti, della capacità ed applicazione che hanno fatto sopra quegli stessi germi, ma Adamo li aveva tutti in sé e si può dire che tutto viene da lui...." Gesù
Stile divino che viene spiegato negli scritti di Luisa: da uno a molti. Da Adamo all'Umanità, da Cristo alla Chiesa, Papa, Vescovo e Parroco. Il collegio episcopale funziona solo con il Papa e mai senza di lui, il Papa da solo può fare ciò che tutti i vescovi - senza di lui - non possono fare. Il vescovo nella diocesi è il sommo sacerdote ed è chiaro che di fatto si cerca di agire con stili comunali, ma nella diocesi ha potestà piena ed immediata. Il parroco in una parrocchia cerca di agire assieme (consigli pastorali ecc..) però il parroco nella parrocchia rappresenta il vescovo non deve rendere conto a nessuno. Pensiamo a Maria e la Chiesa, ciò che la Chiesa è nel suo complesso, Maria è stata singola. Pensiamo anche al rapporto Cristo Capo e la Chiesa Corpo. Tutto quello che è avvenuto in Gesù deve avvenire nel suo corpo. Questo principio è fondamentale nell'agire di Dio nella storia della salvezza. La persona singola e poi un soggetto collettivo. Anche Luisa nella dv non c'è niente di strano, Dio non fa altro che rimodulare il suo agire tipico. A parere del don di alcune cose non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
Adamo non è un mito. Uno può pensarla come vuole (entro certi limiti), Poi XII condannò il poligenismo. Che tutta l'umanità deriva da un solo capostipite e chi esce fuori da questa cosa è fuori dalla comunione della Chiesa. Perchè battezziamo i bambini? Perchè Adamo era il capostipite dell'umanità, se mio padre (esempio del don) ha una malattia genetica, me la prendo anch'io ma io che c'entro? Ma sono figlio di mio padre. E quindi tutto quello che abbiamo, Adamo lo aveva all'ennesima potenza, la Teologia quando spiega la condizione di Adamo prima del peccato dice che aveva la scienza infusa. La scienza è la conoscenza divina delle cose terrene, mentre la Sapienza è la sapienza divina delle cose celesti - noi dobbiamo studiare la musica? Adamo la conosceva, ecc.. Avendo perso tutti i doni prenaturali adesso dobbiamo sputare sangue per conoscere bene le cose, dobbiamo studiare anni e anni.
Le conseguenze di questo principio sono molteplici.
Quando è avvenuta la Redenzione?
"..E’ solito della Sapienza Eterna stabilire gli atti della creatura per dare compimento al bene che vuole fare ad essa, ciò successe perché venisse sulla terra la Redenzione del Verbo Eterno, ci volle il corso di quattromila anni ed in questo frattempo stavano stabiliti tutti gli atti che avrebbero dovuto fare le creature per disporsi a meritare il gran bene della Redenzione e tutte le grazie e conoscenze che doveva dare la Suprema Maestà per far conoscere lo stesso bene che avrebbe portato la discesa del Verbo in mezzo a loro. Ecco perché i patriarchi, i santi padri, i profeti e tutti i buoni dell’antico testamento, che, con i loro atti dovevano far la via, la scala per giungere al compimento della Redenzione bramata; ma ciò non basta, per quanto buoni e santi fossero i loro atti, c’era il muro altissimo del peccato originale che manteneva la divisione tra loro e Dio..." Gesù
Secondo la cronologia biblica (seguita pari pari dai libri di Cielo), la Creazione è avvenuta in tempi diversi da quelli che si pensano. Cosa dice Gesù? Qual'è la cosa importante? La Redenzione era un'atto stabilito da Dio, ma quando? E in seguito a cosa? In seguito a ".. tutti gli atti che avrebbero dovuto fare le creature per disporsi a meritare il gran bene della Redenzione.." e qua iniziano. I santi Padri, i Patriarchi (anche quelli pre diluviani e post diluviani ecc...), schiera dei profeti, i santi Re d'Israele ecc.. e quali erano gli atti? Le preghiere e le suppliche. La storia di Israele (quella bella) era l'attesa del Messia. Adesso Gesù non l'hanno riconosciuto. Lo sospiravano e pregavano, molti facevano questo e quand'è sceso? Quando si è arrivati al numero di atti stabilito più quelli posti in essere dalla Madonna da quando è stata concepita fino al parto di Gesù. Che non soltanto ci ha messo i suoi ma ha rifatto gli atti dei predecessori che avevano la macchia del peccato originale. E a noi cosa importa?
Nei piani di Dio e nei decreti di Dio, c'è il fattore tempo che noi non possiamo comprendere. Gli eventi che si svolgono nella storia si svolgono necessariamente nel tempo, ma il fattore tempo è governato dall'Altissimo cioè determinate cose accadono non prima che ci siano quelle condizioni che noi non conosciamo ma che il Signore, che siano state poste in essere e da cui quel certo evento è subordinato. Anche nella nostra vita - il don si è chiesto (ma anche noi), ma le leggi di crescita umane, ma avessi saputo queste cose un pochino prima ecc.. ci sono questi misteri, che a noi ci sembrano tali ma nella mente di Dio non sono tali. Quando finirà questa via Crucis (situazione disastrata della Chiesa e del Mondo ndr) in cui la Chiesa (terzo segreto di Fatima), in cui la Chiesa è immersa? Quando arriverà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria? Succderà quando il numero delle nostre preghiere, il numero dei nostri atti, la pazienza ecc.. avrà raggiunto la misura determinata dall'Altissimo
Il Regno della Divina Volontà è il Regno di Dio che chiediamo nel Padre Nostro, non c'è ancora sulla Terra ed è per questo che lo preghiamo. Che verrà è sicuro, quando? boh, cosa dobbiamo fare? Opere buoni, atti nella dv, sospiri e sicuramente non cose cattive.
"..Successe a tutti gli atti buoni degli antichi, come a chi ha molto oro e argento, però su quel metallo prezioso non sta coniata l’immagine del re che dà il valore di moneta a quel metallo, onde, anche se per se stesso contiene il valore, non può chiamarsi valore di moneta che possa correre nel regno con diritto di moneta; ma supponi che quell’oro o argento fosse acquistato dal re che dandogli forma di moneta vi coniasse la sua immagine ed ecco acquistato da quell’oro il diritto di moneta. Così fece la Vergine, vi coniò la sua innocenza, la sua santità, il Volere Divino che Lei possedeva integro e li presentò tutti insieme alla Divinità e ottenne il Redentore bramato. Sicché la Vergine completò tutti gli atti che ci volevano per far scendere il Verbo sulla terra..." Gesù
La Madonna, che aveva la dv integra, era una pura creatura. E' riuscita a presentare bene gli atti anche degli altri ma il problema era che non era la Redenzione.
"..Ma non finì qui, per fare che il Redentore avesse il suo campo d’azione sulla terra e che chiunque lo volesse potesse servirsi di quegli atti come monete per comprarsi il Cielo, ci voleva il conio dell’innocenza, santità e Voler Divino, ci voleva il conio dell’operato dello stesso Verbo per far salire l’uomo al Cielo. Se quello della Vergine bastò per farmi scendere in mezzo alle creature, per far salire l’uomo ci voleva il mio operato divino; ed ecco perciò che Io abbracciai e feci miei tutti quegli atti, supplii a tutti, compii tutto e per tutti misi il conio divino a tutti gli atti buoni, dal primo all’ultimo uomo che verrà sulla terra e questo conio fu fatto da Me con pene inaudite e con lo sborso del mio sangue e così diedi come Re magnanimo la moneta a tutti per comprare il Cielo. Tutto questo era stabilito dalla Sapienza Increata e neppure un atto poteva mancare di tutto ciò perché venisse a compimento la Redenzione..." Gesù
Si trattava di far salire noi in Cielo, ci voleva il conio divino su tutti gli atti nostri. Le buone azioni che le faccio io/te, sono gradite a Dio perchè prima che fossero fatte da me/te sono state già rifatte da Gesù. E tutto quello che ha dovuto fare da Gesù e la Madonna nella loro vita terrena era scritto che fosse fatto così fino all'ultimo dettaglio. Dalla Creazione alla Redenzione e poi alla divina volontà.
"..Ora figlia mia, come fu della Redenzione così è della mia Volontà. Per farla conoscere e farla regnare come atto primo di vita nella creatura ci vuole il compimento degli atti; anche tu, a esempio della mia Celeste Mamma e del mio, devi nella mia stessa Volontà, abbracciare tutti gli atti fatti nell’antico testamento, quelli della Regina del Cielo, quelli fatti da Me, quelli che si fanno e che si faranno da tutti i buoni e santi fino all’ultimo dei giorni e a tutti metterai il tuo suggello di ricambio d’amore, di benedizione, d’adorazione, con la Santità e Potenza della mia Volontà, nulla ti deve sfuggire. La mia Volontà abbraccia tutto; anche tu devi abbracciare tutto e tutti e mettere al primo posto d’onore su tutti gli atti delle creature la sola mia Volontà. Essa sarà il tuo conio, con cui conierai l’immagine della mia Volontà su tutti gli atti delle creature..." Gesù
Gesù sta parlando a Luisa ma sottointende che al Regno della divina volontà saranno necessari - anche se Luisa ci ha posto il suo conio sopra, anche i nostri atti, suppliche, opere buone ecc.. cosa sta dicendo? Per l'avvento del regno della divina volontà ci vuole il compimento degli atti umani, su tutti gli atti umani dev'essere steso un sugello di ricambio ricambio da parte di una creatura, membro come noi della razza umana segnata dalla colpa d'origine che abbia assunto questo incarico e che abbia speso la vita per questo. Deciso dall'Altissimo secondo il suo solito stile. Luisa ha avuto una vita mortificata, da reclusa e sepolta viva perchè non faceva altro dalla mattina alla sera. In continuazione. Questa era la sua missione, non poteva diventare moglie e figli perchè avrebbe dovuto spendere un sacco di tempo e non è neanche entrata in convento o monastero cosa che per lei sarebbe stata apparentemente ovvia (e non è l'unico caso di grandi sante canonizzate che il Signore se l'è tenute dentro casa tipo Santa Gemma Galgani). Alexandrina Maria da Costa, una storia bellissima ecc... stava dentro casa. Non è santa nè beata ma Maria Valtorta. Come avrebbe potuto scrivere quello che ha scritto se avesse fatto la moglie, la madre o in Monastero?
Il brano di questa sera, oltre a dirci tante belle cose ci dice: Dio sa bene quello che fa. Non dobbiamo mai dubitare nè temere, quando il Signore si mette in testa una cosa, quella cosa si fa. E' già da Lui tutto quanto predispoto e preordinato, è solo questione di tempo. Noi possiamo sempre riposare rimanendo sereni, l'unica cosa che dobbiamo fare è renderci cooperatori dell'Altissimo, tutto al resto ci pensa Lui. Facciamo quel poco che spetta me personalmente senza pensare a ciò che fa il prossimo; il don ci suggerisce di non stare a preoccupare gli altri. Vivi nella dv e cerca di chiederti cosa puoi fare te di buono per la Gloria di Dio, per la salvezza delle anime e per l'avvento della Divina Volontà. E basta. Per il resto riposa del Signore e non temere queste emergenze. Un figlio della dv vive un'emergenza seneramente, avrà avuto un momento di inizio (emergenza virus ecc..) e avrà sicuramente un momento di fine. E Dio l'ha permessa per tanti buoni motivi che non è necessario che noi li conosciamo. Dio sa quello che fa, tante cose le vedremo nell'altro mondo dove le vedremo con altri occhi. Si può agire nella volontò divina e di volontà divina o agire nella volontà umana e di volontà umana. Sarebbe bene che tutto ciò che è di volontà umana sia lasciato di attuazione agli altri, se vogliamo concorrere al bene operiamo nella dv. Facciamo la dv. Occupiamoci di questo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Lo stato doloroso della Chiesa
Lezione di Gesù sull'importanza decisiva della fiducia nella vita interiore. L'immagine della donna nobile, maestosa e santa gettata per terra, piena di ferita e con le ossa tutte slogate: è la Chiesa nella condizione in cui la fanno precipitare le membra a lei incorporate che vivono nel peccato grave. Come aiutare la Chiesa e cosa fare di buono per la Chiesa quando la vediamo in queste condizioni.Libro di cielo volume 17, 2 e 6 Settembre 1924, 5 Maggio 2020
In questa meditazione Gesù ci ammaestra con una duplice meditazione a livello personale che riguarda la fiducia e il fratello gemello della fiducia che è l'abbandono, entrambi sono necessari per fare una vita divina e veramente vissuta nella dv. Mentre il secondo scritto ci dà una profondità di sguardo teologico che ci aiuta a leggere alcune situazioni di Chiesa a un secolo di distanza ma anche tra le righe ci dice l'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare per aiutare la nostra amata Chiesa nel suo doloroso ma necessario processo di purificazione. All'interno del quale noi possiamo fare di utile solo una cosa (oltre alla preghiera, penitenza, agli atti nella dv ecc...).
2 Settembre 1924 Quanto danno fa la sfiducia nell’anima
Mi sentivo molto oppressa, ma tutta abbandonata nelle braccia di Gesù e lo pregavo che avesse di me compassione, ma mentre facevo ciò mi son sentita perdere i sensi e ho visto che usciva da dentro me una piccola bambina, debole, pallida e tutta assorta in una mestizia profonda;..." Luisa
Luisa aveva questo timore: di essere lasciata da Gesù. Innumerevoli volte ci siamo fermati su questo particolare ed entro certi limiti possiamo comprendere questo timore da parte di chi ha aveva un contatto soprannaturale con Gesù; per comprendere il suo timore in modo adeguato questo timore lo può capire chi (beato lui/lei) ha vissuto una cosa simile. Possiamo immaginarlo sforzandoci ma possiamo e dobbiamo fare un'applicazione adeguata alle grazie ordinarie. Il popolo di Dio - causa lockdown - ha sperimentato l'assenza di Gesù, chi l'ha vissuto con dolore e supplicando il ritorno di Gesù, certamente questa è un'occasione per crescere nella santità. Gesù desiderebbe essere il nostro Sommo Amato ( e se ciò accadesse saremmo tutti santi); la Sacra Scrittura ci invita a pregare ed ad anelare a Gesù (all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia e altre citazioni); quell'impressione di rimanere senza respiro...il don crede che nel tempo della privazione Gesù (tipo lockdown) guarda il cuore delle anime che dicono di amarlo, che pensano di amarlo o che magari lo amano. I loro nascosti gemiti, desideri, aspirazioni, lacrime ecc.. salgono al suo Trono come incenso graditissimo. Chi vive così ne resterà molto santificato. Il motore grande della nostra santificazione è il desiderio profondo (Gesù scruta i nostri affetti, li prova e li purifica); non bypassiamo subito quando ascoltiamo le cose su Luisa. Tutte le grandi grazie straordinarie hanno un'equivalente nelle grazie ordinarie. Ci sono i paralitici nel corpo e nell'anima,ecc.. Quando si medita bisogna avere questa consapevolezza.
In questo tempo cosa ha visto e cosa sta vedendo Gesù nel mio cuore? Evidentemente nell'obbedienza e nell'adesione alla dv, ma l'adesione alla dv non impedisce l'esternazione dei nostri affetti e desideri e non debora mai in giudizi e ribellioni ma i desideri santi possiamo dirli a Gesù quanto ne vogliamo. Non è andare contro il sacrificio e la prova che Dio sta chiedendo ai suoi figli.
Solo che ad un certo punto il timore di Luisa diventa timore di essere lasciata e Gesù dice: fermi tutti, questo non ci pensare nemmeno. Il tuo Gesù non ti lascia.
"..E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, quietati, non temere, il tuo Gesù non ti lascia. Io sono geloso della tua fiducia, né voglio che diffidi minimamente di Me. Vedi, Io amo tanto che le anime stiano con tutta fiducia con Me, che molte volte nascondo qualche loro difetto o imperfezione, o qualche loro incorrispondenza alla mia grazia, per non dare loro occasione di non stare con Me con tutta fiducia, perché se perdono la fiducia, l’anima resta come divisa da Me e tutta rannicchiata in se stessa, si mette a debita distanza da Me e resta paralizzata nello slancio dell’amore e quindi paralizzata nel sacrificarsi per Me..."
Questa fiducia per Gesù è tanto importante che a volte per non far perdere questa fiducia in senso buono confidenziale (quindi che non sfocia in atteggiamenti che offendano il Signore o cose del genere) e quell'abbandono e per ciò che accada, ogni tanto Gesù ci nasconde qualcosa altrimenti ci sentiremmo troppo difettosi e non riusciremmo a slanciarci a Lui.
6 Settembre 1924 Immagine dello stato della Chiesa. Necessità di purificarla
Trovandomi nel solito mio stato mi son trovata fuori di me stessa e con mia sorpresa ho trovato in mezzo ad una via, una donna gettata a terra, tutta piena di ferite e con le membra tutte slogate, non c’era un osso al suo posto. La donna, sebbene così malconcia tanto che sembrava il vero ritratto del dolore, era bella, nobile, maestosa, ma nel medesimo tempo faceva pietà nel vederla abbandonata da tutti, esposta a chiunque volesse farle del male..." Luisa
Immaginiamoci una bellissima donna (non donna volgare o sensuale anche se i tratti somatici sono certamente gradevoli), una bellezza simile a quella della Madonna - una donna nobile, maestosa, con tratti perfetti, con i tratti equilibrata senza difetti...tutto ciò una donna ferita e malridotta. Luisa non capisce subito.la prendono (Luisa e Gesù) e la portano in un posto sicuro (tipo la parabola del buon samaritano)
"..Onde, mossa io a compassione ho guardato intorno se ci fosse qualcuno che mi aiutasse ad alzarla da terra per portarla in luogo sicuro ed oh! meraviglia, al mio fianco c’era un giovane che mi pareva Gesù; così insieme l’abbiamo alzata da terra, ma ad ogni moto soffriva pene strazianti dato lo slogamento delle ossa. Così, pian piano l’abbiamo trasportata dentro un palazzo, su un lettino ed insieme con Gesù, che pareva amasse tanto questa donna che voleva darle la propria Vita per salvarla e darle la sanità, abbiamo preso in mano le membra slogate per metterle a posto; al tocco di Gesù le ossa prendevano il loro posto e quella donna si trasformava in una bella e graziosa bambina..." Luisa
E Gesù spiega:
“Figlia mia, questa donna è l’immagine della mia Chiesa. Lei è sempre nobile, piena di maestà e santa, perché la sua origine è dal Figlio del Padre Celeste;..."
La Chiesa è di origine Divina, non coincide con le membra che in un certo periodo storico sono a lei incorporate, anche se grazie alle membra incorportate noi entriamo in contatto con il mistero della Chiesa. Tutti quanti sappiamo che la Chiesa non è solo quella che contempliamo oggi sul pianeta terra ma esiste la Chiesa Militante che è quella che gradualmente cammina nel corso della storia, ma c'è anche la Chiesa trionfante e c'è la Chiesa Purgante dove si trova la Chiesa che si sta rimettendo in condizioni di rimettersi a posto e poi ci sono gli spettacoli che in certi periodi storici abbiamo la chiesa ridotta ai minimi termini perchè subisce gli attacchi del maligno che vuole distruggerla.
"..ma in che stato doloroso hanno ridotto le membra a lei incorporate! Non contenti di vivere santi al par di lei, l’hanno trasportato in mezzo alla strada, esponendola al freddo, alle beffe, alle battiture ed i suoi stessi figli, come membra slogate, vivendo in mezzo alla strada si son dati ad ogni specie di vizi; l’amore all’interesse, predominante in loro, li acceca e commettono le più brutte nefandezze e vivono vicino a lei per ferirla e dirle continuamente: “Sia crocifissa, sia crocifissa!” In che stato doloroso si trova la mia Chiesa! Quei ministri che dovrebbero difenderla sono i suoi più crudeli carnefici;.." Gesù
E lo fa tanto meglio (il maligno per quanto riguarda la distruzione della Chiesa) quanto più si ignora la sua esistenza, la sua cattiveria e la sua azione e quindi non lo si contrasta in maniera efficace la sua devastante azione distruttrice. Quindi la bruttezza estrinseca della Chiesa può venire (ma è un fatto del tutto contingente) dal comportamento disdicevole dai membri che in un certo periodo storico sono a lei incorportati. I quali "..ogni specie di vizi; l’amore all’interesse, predominante in loro,." e noi purtroppo sappiamo che anche se è somma carità è non far vedere le piaghe della Chiesa (anche se purtroppo ci sono delle situazioni di dominio pubblico) - non possiamo ignorare certe situazioni - non possiamo prendere in odio la Chiesa o che la Chiesa sia questo. E dobbiamo pensare che essere incorporato alla Chiesa consente a chi lo vuole di nutrirsi in maniera perfettissima della santità ma non lo priva della libertà, quindi se questa persona sceglie una vita scellerata avrà una vita scellerata. Molti si scandalizzano nel vedere i peccati brutti nei suoi ministri; non è che se diventi un sacerdote automaticamente diventi santo, NELLA VITA SACRAMENTALE L'AUTOMATICAMENTE NON ESISTE, così come nella vita di un battezzato che riceve la chiamata alla santità ecc... non diventa automaticamente santo. C'è questa legge della vita interiore: Dio ci dona tutte le grazie, tocca però a noi diventare santi.
Ora, quando la Chiesa si trova ridotta in questo modo che vogliamo fare? Prendiamola a calci? Bastonarla? Amplificare il suo stato di prostazione in cui viene ridotta mettendoci i carichi da 90? O vogliamo portarla all'ospedale cercando di farle meno male il possibile?
Magari offrendo sacrifici, pentitenze e pregando per le membra difettose e al tempo stesso se la Chiesa dev'essere purificata perchè possa risplendere, cosa possiamo fare noi? Tendere alla più perfetta santità. Per non essere un'altra membra che contribuisce ad aggravare la situazione della Chiesa, Padre Pio diceva: santificati e santifica e Madre Teresa di calcutta diceva: Vuoi cambiare la Chiesa e il Mondo? Bene, Comincia tu, diventa santo e vedrai come cambiano le cose. Altri atteggiamenti corrono sempre il rischio di aggravare la situazione. La Chiesa si può mal ridurre e talvolta è successo che la Chiesa sia stata ridotta ai minimi termini, dobbiamo fare in modo di non dare una mano a Satana; diamo una mano a Nostro Signore cooperando alla sua opera. Santità, Nobiltà e Maestà; noi saremo degni figli della Chiesa tanto quanto saremo rivestiti della sua Santità, Nobiltà e Maestà e questa è l'unica cosa giusta, opportuna e necessaria di cui preoccuparsi. A darle le medicine adeguate ci penserà Gesù.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
In questa meditazione Gesù ci ammaestra con una duplice meditazione a livello personale che riguarda la fiducia e il fratello gemello della fiducia che è l'abbandono, entrambi sono necessari per fare una vita divina e veramente vissuta nella dv. Mentre il secondo scritto ci dà una profondità di sguardo teologico che ci aiuta a leggere alcune situazioni di Chiesa a un secolo di distanza ma anche tra le righe ci dice l'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare per aiutare la nostra amata Chiesa nel suo doloroso ma necessario processo di purificazione. All'interno del quale noi possiamo fare di utile solo una cosa (oltre alla preghiera, penitenza, agli atti nella dv ecc...).
2 Settembre 1924 Quanto danno fa la sfiducia nell’anima
Mi sentivo molto oppressa, ma tutta abbandonata nelle braccia di Gesù e lo pregavo che avesse di me compassione, ma mentre facevo ciò mi son sentita perdere i sensi e ho visto che usciva da dentro me una piccola bambina, debole, pallida e tutta assorta in una mestizia profonda;..." Luisa
Luisa aveva questo timore: di essere lasciata da Gesù. Innumerevoli volte ci siamo fermati su questo particolare ed entro certi limiti possiamo comprendere questo timore da parte di chi ha aveva un contatto soprannaturale con Gesù; per comprendere il suo timore in modo adeguato questo timore lo può capire chi (beato lui/lei) ha vissuto una cosa simile. Possiamo immaginarlo sforzandoci ma possiamo e dobbiamo fare un'applicazione adeguata alle grazie ordinarie. Il popolo di Dio - causa lockdown - ha sperimentato l'assenza di Gesù, chi l'ha vissuto con dolore e supplicando il ritorno di Gesù, certamente questa è un'occasione per crescere nella santità. Gesù desiderebbe essere il nostro Sommo Amato ( e se ciò accadesse saremmo tutti santi); la Sacra Scrittura ci invita a pregare ed ad anelare a Gesù (all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia e altre citazioni); quell'impressione di rimanere senza respiro...il don crede che nel tempo della privazione Gesù (tipo lockdown) guarda il cuore delle anime che dicono di amarlo, che pensano di amarlo o che magari lo amano. I loro nascosti gemiti, desideri, aspirazioni, lacrime ecc.. salgono al suo Trono come incenso graditissimo. Chi vive così ne resterà molto santificato. Il motore grande della nostra santificazione è il desiderio profondo (Gesù scruta i nostri affetti, li prova e li purifica); non bypassiamo subito quando ascoltiamo le cose su Luisa. Tutte le grandi grazie straordinarie hanno un'equivalente nelle grazie ordinarie. Ci sono i paralitici nel corpo e nell'anima,ecc.. Quando si medita bisogna avere questa consapevolezza.
In questo tempo cosa ha visto e cosa sta vedendo Gesù nel mio cuore? Evidentemente nell'obbedienza e nell'adesione alla dv, ma l'adesione alla dv non impedisce l'esternazione dei nostri affetti e desideri e non debora mai in giudizi e ribellioni ma i desideri santi possiamo dirli a Gesù quanto ne vogliamo. Non è andare contro il sacrificio e la prova che Dio sta chiedendo ai suoi figli.
Solo che ad un certo punto il timore di Luisa diventa timore di essere lasciata e Gesù dice: fermi tutti, questo non ci pensare nemmeno. Il tuo Gesù non ti lascia.
"..E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, quietati, non temere, il tuo Gesù non ti lascia. Io sono geloso della tua fiducia, né voglio che diffidi minimamente di Me. Vedi, Io amo tanto che le anime stiano con tutta fiducia con Me, che molte volte nascondo qualche loro difetto o imperfezione, o qualche loro incorrispondenza alla mia grazia, per non dare loro occasione di non stare con Me con tutta fiducia, perché se perdono la fiducia, l’anima resta come divisa da Me e tutta rannicchiata in se stessa, si mette a debita distanza da Me e resta paralizzata nello slancio dell’amore e quindi paralizzata nel sacrificarsi per Me..."
Questa fiducia per Gesù è tanto importante che a volte per non far perdere questa fiducia in senso buono confidenziale (quindi che non sfocia in atteggiamenti che offendano il Signore o cose del genere) e quell'abbandono e per ciò che accada, ogni tanto Gesù ci nasconde qualcosa altrimenti ci sentiremmo troppo difettosi e non riusciremmo a slanciarci a Lui.
6 Settembre 1924 Immagine dello stato della Chiesa. Necessità di purificarla
Trovandomi nel solito mio stato mi son trovata fuori di me stessa e con mia sorpresa ho trovato in mezzo ad una via, una donna gettata a terra, tutta piena di ferite e con le membra tutte slogate, non c’era un osso al suo posto. La donna, sebbene così malconcia tanto che sembrava il vero ritratto del dolore, era bella, nobile, maestosa, ma nel medesimo tempo faceva pietà nel vederla abbandonata da tutti, esposta a chiunque volesse farle del male..." Luisa
Immaginiamoci una bellissima donna (non donna volgare o sensuale anche se i tratti somatici sono certamente gradevoli), una bellezza simile a quella della Madonna - una donna nobile, maestosa, con tratti perfetti, con i tratti equilibrata senza difetti...tutto ciò una donna ferita e malridotta. Luisa non capisce subito.la prendono (Luisa e Gesù) e la portano in un posto sicuro (tipo la parabola del buon samaritano)
"..Onde, mossa io a compassione ho guardato intorno se ci fosse qualcuno che mi aiutasse ad alzarla da terra per portarla in luogo sicuro ed oh! meraviglia, al mio fianco c’era un giovane che mi pareva Gesù; così insieme l’abbiamo alzata da terra, ma ad ogni moto soffriva pene strazianti dato lo slogamento delle ossa. Così, pian piano l’abbiamo trasportata dentro un palazzo, su un lettino ed insieme con Gesù, che pareva amasse tanto questa donna che voleva darle la propria Vita per salvarla e darle la sanità, abbiamo preso in mano le membra slogate per metterle a posto; al tocco di Gesù le ossa prendevano il loro posto e quella donna si trasformava in una bella e graziosa bambina..." Luisa
E Gesù spiega:
“Figlia mia, questa donna è l’immagine della mia Chiesa. Lei è sempre nobile, piena di maestà e santa, perché la sua origine è dal Figlio del Padre Celeste;..."
La Chiesa è di origine Divina, non coincide con le membra che in un certo periodo storico sono a lei incorporate, anche se grazie alle membra incorportate noi entriamo in contatto con il mistero della Chiesa. Tutti quanti sappiamo che la Chiesa non è solo quella che contempliamo oggi sul pianeta terra ma esiste la Chiesa Militante che è quella che gradualmente cammina nel corso della storia, ma c'è anche la Chiesa trionfante e c'è la Chiesa Purgante dove si trova la Chiesa che si sta rimettendo in condizioni di rimettersi a posto e poi ci sono gli spettacoli che in certi periodi storici abbiamo la chiesa ridotta ai minimi termini perchè subisce gli attacchi del maligno che vuole distruggerla.
"..ma in che stato doloroso hanno ridotto le membra a lei incorporate! Non contenti di vivere santi al par di lei, l’hanno trasportato in mezzo alla strada, esponendola al freddo, alle beffe, alle battiture ed i suoi stessi figli, come membra slogate, vivendo in mezzo alla strada si son dati ad ogni specie di vizi; l’amore all’interesse, predominante in loro, li acceca e commettono le più brutte nefandezze e vivono vicino a lei per ferirla e dirle continuamente: “Sia crocifissa, sia crocifissa!” In che stato doloroso si trova la mia Chiesa! Quei ministri che dovrebbero difenderla sono i suoi più crudeli carnefici;.." Gesù
E lo fa tanto meglio (il maligno per quanto riguarda la distruzione della Chiesa) quanto più si ignora la sua esistenza, la sua cattiveria e la sua azione e quindi non lo si contrasta in maniera efficace la sua devastante azione distruttrice. Quindi la bruttezza estrinseca della Chiesa può venire (ma è un fatto del tutto contingente) dal comportamento disdicevole dai membri che in un certo periodo storico sono a lei incorportati. I quali "..ogni specie di vizi; l’amore all’interesse, predominante in loro,." e noi purtroppo sappiamo che anche se è somma carità è non far vedere le piaghe della Chiesa (anche se purtroppo ci sono delle situazioni di dominio pubblico) - non possiamo ignorare certe situazioni - non possiamo prendere in odio la Chiesa o che la Chiesa sia questo. E dobbiamo pensare che essere incorporato alla Chiesa consente a chi lo vuole di nutrirsi in maniera perfettissima della santità ma non lo priva della libertà, quindi se questa persona sceglie una vita scellerata avrà una vita scellerata. Molti si scandalizzano nel vedere i peccati brutti nei suoi ministri; non è che se diventi un sacerdote automaticamente diventi santo, NELLA VITA SACRAMENTALE L'AUTOMATICAMENTE NON ESISTE, così come nella vita di un battezzato che riceve la chiamata alla santità ecc... non diventa automaticamente santo. C'è questa legge della vita interiore: Dio ci dona tutte le grazie, tocca però a noi diventare santi.
Ora, quando la Chiesa si trova ridotta in questo modo che vogliamo fare? Prendiamola a calci? Bastonarla? Amplificare il suo stato di prostazione in cui viene ridotta mettendoci i carichi da 90? O vogliamo portarla all'ospedale cercando di farle meno male il possibile?
Magari offrendo sacrifici, pentitenze e pregando per le membra difettose e al tempo stesso se la Chiesa dev'essere purificata perchè possa risplendere, cosa possiamo fare noi? Tendere alla più perfetta santità. Per non essere un'altra membra che contribuisce ad aggravare la situazione della Chiesa, Padre Pio diceva: santificati e santifica e Madre Teresa di calcutta diceva: Vuoi cambiare la Chiesa e il Mondo? Bene, Comincia tu, diventa santo e vedrai come cambiano le cose. Altri atteggiamenti corrono sempre il rischio di aggravare la situazione. La Chiesa si può mal ridurre e talvolta è successo che la Chiesa sia stata ridotta ai minimi termini, dobbiamo fare in modo di non dare una mano a Satana; diamo una mano a Nostro Signore cooperando alla sua opera. Santità, Nobiltà e Maestà; noi saremo degni figli della Chiesa tanto quanto saremo rivestiti della sua Santità, Nobiltà e Maestà e questa è l'unica cosa giusta, opportuna e necessaria di cui preoccuparsi. A darle le medicine adeguate ci penserà Gesù.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 25 dicembre 2020
Immersi e spersi nella Divina Volontà
Gesù propone due splendide immagini che fanno comprendere la vita nella sua Volontà: il mare e i suoi abitanti; la terra e le sue piante. Magnifica lezione di Gesù. L'umana volontà forma la rete di tutti i mali per trasformare la terra in un anticamera di inferno e poi precipitare nell'abisso; la Divina Volontà trasforma la terra in un giardino di delizie, primizia e anticipo degli eterni gaudi. Il bene immenso che si può fare nella Divina Volontà. L'auspicio di Gesù che le anime si occupino solo di entrare in questa vita, lasciando il resto. Libro di cielo volume 17, 9 e 14 Agosto 1924, 5 Maggio 2020
9 Agosto 1924 Immagini del vivere nella Divina Volontà: il mare ed i pesci, la terra e le piante
Oggi il Signore ci ha deliziato con delle immagini, così possiamo rappresentarci meglio la santità nel vivere nel divin volere. Comprendiamo alcuni aspetti davvero sorprendenti e straordinari di questa vita. Torniamo sempre la punto di partenza e di base e non è altro che la realtà che anima tutto: La Volontà umana forma la rete di tutti i mali per precipitare tutti gli uomini nell'abisso, la volontà divina forma le rete di tutti i beni per potarceli da subito in Paradiso e così l'inferno in cui ci si precipita - non è l'inferno solo nell'aldilà, ma l'inferno lo possiamo vedere già su questa terra.
“Figlia mia, stendi le tue braccia insieme a Me nella mia Volontà, per riparare per quelli che stendono le loro opere nella volontà umana, la quale forma loro la rete di tutti i mali per precipitarli nell’eterno abisso...." Gesù
"..“Figlia mia, hai visto? Le creature non la vogliono finire, l’avidità di spargere sangue non è spenta in loro e questo fa in modo che la mia giustizia, con terremoti, con acqua e col fuoco distrugga città intere e faccia scomparire gli abitanti dalla faccia della terra, perciò figlia mia, prega, soffri, opera nella mia Volontà, ché solo questo può essere un argine affinché la mia giustizia non mandi le sue folgori devastatrici per distruggere la terra..." Gesù
Anche in Italia abbiamo visto delle città sono state distrutte dai terremoti, sono delle scene molto drammatiche, la terra è stata creata da Dio come giardino, noi ne possiamo farne un campo di battaglia e ridurla come l'abbiamo ridotta. Gli eventi naturali non sono la causa che provocano danni, ma ciò che questi li ha innescati cioè l'umana volontà.
"..E mentre diceva ciò, ha fatto vedere come le creature stanno preparando una grande rivoluzione, tra partiti contro il governo e contro la Chiesa, che eccidio orribile si vedeva! Quante tragedie!.." Luisa
Non ci vuole molto ora che nel 2020 siamo bombardati di notizie dal mattino alla sera, noi lo vediamo le conseguenze del male partorito dalle persone. La Giustizia è rendere a ciascuno il suo, a una certa azione corrisponde la conseguenza che è dovuta per quell'azione, chi semina vento raccoglie tempesta, chi semina male, male riceve. Gli unici modi per contrastare (dice Gesù) questa rivolta degli agenti atmosferici contro chi li ha provocati o è l'offerta come vittima o pregare, soffrire ed operare nella Divina Volontà perchè solo questa può essere un'argine alla Giustizia.
"..Ora, che cosa c’è nel mare? Una immensità di acque; chi abita in queste acque? Chi alimenta, a chi dà vita? Ai tanti svariati pesci che si alimentano, nuotano e guizzano nell’immenso mare. Vedi dunque, il mare è uno, ma molti pesci vivono in esso; ma è tanto l’amore e la gelosia del mare verso di essi, che li tiene nascosti in sé; le sue acque si stendono al di sopra, al di sotto, a destra e a sinistra, se il pesce vuol nuotare e camminare fende le acque e guizzando si diverte e l’acqua si fa fendere, ma si stringe sempre intorno, di sotto e di sopra, non lo lascia mai; e da dove passa si chiude subito il passo dietro, non lasciando tracce da dove passa né dove giunge, affinché nessuno possa inseguirlo; se vuol nutrirsi, l’acqua si presta ad alimentarlo; se vuol dormire, gli fa da letto; ma mai lo lascia, si serra sempre intorno a lui.." Gesù
Le immagini dei pesci e del mare ci ricorda un punto fondamentale: Dio vuole fino a quando siamo viatori che viviamo nella fede e quindi tante volte ci siamo detti (commentando questi scritti) che non ci rendiamo conto di tutto il bene che viene dall'operare nella divina volontà, l'unica cosa che noi possiamo percepire è il nostro stato interiore è il ben - essere che, inevitabilmente, si inizia a sentire quando si inizia ad operare e vivere nel divin volere, è impossibile non sentirlo. Attenzione, questo non vuol dire assenza di problemi, assenza di tribolazioni, croci ecc... il problema non sta nella croce; il problema è come io vivo la croce. Una croce ha una capacità oggettiva di far soffrire ma ricordiamo cosa diceva Gesù sulla sua crocifissione, diceva che il Signore non guardava alle sue sofferenze ma al bene che da essa ne sarebbe derivato.
( 20 Maggio 1905 -- Modo di soffrire, sesto volume...“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo; e se si gode e questo godere non è voluto da Dio, nello stesso godere si trova il più atroce tormento...." Gesù)
La vita nella dv è una vita nascosta, i suoi prodigi e splendori non vengono visti neanche fuori della persona stessa ma in realtà la persona che inizia a vivere in questa vita, per certi aspetti è una dei migliori giudici: sto vivendo sì o no nella dv? Le persone esterne (tipo il confessore o padre spirituale) possono farsi una pallida idea in base a ciò che vedono dall'esterno ma in compagnia di noi stessi ci siamo noi e sono io/sei te che sto, come vivo, reagisci e come operi; se ti senti felice, se ti senti sereno, come preghi, quanto facilmente ti metti in preghiera, se percepisci la presenza di Gesù, se operi per piacere a Lui e tutte quante queste cose, se siamo sinceri con noi stessi...tra gli effetti che ha la vita nella dv c'è quello importantissimo se questa persona entra in questa dinamica...è di mettere la propria anime e il suo cuore davanti a sè stessa e di fronte a Dio.
Tante volte (il don parla dei sacerdoti) si ricevono mail, consigli ecc... ma la risposta adeguata non è darli ma è ci preghi sopra ed impara ad ascoltare il tuo cuore dove Dio ti parla, e se imparerai ad ascoltarlo capirai molte cose. Questo però non esclude che in molte situazioni (cose delicate ecc..) ci sia bisogno del consiglio. Il don ha detto più volte che non poteva aiutare qualcuno perchè avrebbe dovuto conoscere bene tutte le circostanze come tu vivi questa realtà, come tu la percepisci e il don no lo può fare perchè non è Dio. Non ha la capacità di entrare dentro di te. E' un processo che dobbiamo imparare se vogliamo ben vivere e l'esperienza del don gli dice che pochissimi (anche tra coloro che hanno una vita devota e sincera) hanno imparato a fare questo.
Un pesce naviga nel mare, non serve essere esperti per capire che lo spazio occupato dal pesce non è occupato dall'acqua e quindi mano mano che si gira nell'acqua si apre e lascia lo spazio al corpo del pesce e poi si richiude. Sembrano discorsi stupidi ma è una cosa bellissima che dà proprio l'idea della divina volontà: chi davvero vuole stare qua, chi davvero vuole fare questo..c'è solo una cosa importante: Gesù l'accoglie e l'aiuta a far morire la propria volontà e il don spera che questo è un criterio di valutazione (nessuno potrebbe avere il padre spirituale accanto 24h su 24h che gli dice: guarda che questa cosa che tu non vuoi è il Signore che ti sta mortificando, ti sta piegando, ti sta distruggendo perchè ti vuole bene e ti vuole Suo). Questo dobbiamo impararlo noi, capire quando - attraverso un'evento - sta facendo morire la nostra volontà e chiederglio (attenzione perchè Gesù l'ascolta questa preghiera e la mette in pratica). perchè vivere nella dv vuol dire questo, non c'è niente che uno fa che non sia immerso nel dv. Tutto.
"..Le anime che vivono nella mia Volontà sono le piante, i fiori, gli alberi, il seme. Con quanto amore non si apre la terra per ricevere il seme? Ma non si apre, si fende per mettersi sopra, per aiutare il seme a farsi polvere insieme a lei, per poter con più facilità partorire dal suo seno la pianta che contiene quel seme e come incomincia ad uscire dal suo seno, si serra intorno, le presta l’umore che ha, quasi come cibo per farla crescere. Una madre non può essere così affettuosa come la madre terra, perché al suo neonato non sempre lo ha nel suo grembo, né sempre gli dà il latte; ma la terra, più che madre, non distacca mai dal suo seno la pianta, anzi, quanto più cresce di sopra tanto più sprofonda sotto, si squarcia per far posto alle radici per far crescere più bella e più forte la pianta. E’ tanto l’amore e la sua gelosia, che la tiene attaccata al suo petto per darle vita ed alimento continuo.." Gesù
Noi sentiamo parlare spesso della connessione continua con la dv, la connessione h24, l'atto continuato ecc... noi che siamo temporali e delimitati, l'atto unico si comunica con un'atto continuo. Può essere che io non mi smuova dalla dv, salvo qualche piccola uscita della volontà umana tramite qualche difetto ma comunque marginale.
14 Agosto 1924 L’operato nella Divina Volontà contiene la potenza creatrice. L’operato di Gesù forma la corona all’operato delle creature
"..Le anime che vivono nella mia Volontà sono le mie vere ripetitrici, le mie inseparabili immagini riprodotte in loro ed assorbite di nuovo in Me, per fare che tutto ciò che fanno resti col suggello che sono opere mie e continuano il mio stesso ufficio". Gesù
Attenzione, l'operato nella dv contiene la potenza creatrice, è produttrice di bene. Il creare è dal nulla far uscire la vita e l'essere cioè la creatività della volontà divina e fecondità inesauribile di bene, anche quando il bene viene respinto..
Poi ha soggiunto: “Figlia carissima della mia Volontà, l’operato nella mia Volontà contiene la potenza creatrice. Vedi tutto ciò che fece la mia Umanità stando in terra, perché il tutto fu fatto nella Volontà Suprema, contiene in tutto ciò che fece questa potenza creatrice, tanto che, come sta un sole sempre in atto, sempre pieno di luce e di calore, senza mai diminuire né crescere nel suo pieno splendore, come da Dio fu creato, così tutto ciò che feci sta tutto in atto;..." Gesù
Sta semplicemente in atto perchè fatto nella dv diviene un'atto eterno, divino ed immenso e tutti gli esseri umani..
"..mentre è uno è di tutti e di ciascuno, anzi, i miei pensieri formano la corona a ciascuna intelligenza creata, i miei sguardi, le mie parole, le mie opere, i miei passi, i palpiti miei, le mie pene, formano corona agli sguardi, alle parole, alle opere, alle pene, ecc., ecc., delle creature, potrei dire che come corona sono a guardia di tutto ciò che fa la creatura. Ora, se la creatura pensa nella mia Volontà, la corona dei miei pensieri si apre e rinchiude nei miei, i pensieri di essa e prendendo parte alla potenza creatrice, fanno presso Dio e presso le creature l’ufficio della mia intelligenza; così se guardi, se parli, i miei sguardi, le mie parole, formano il posto per ricevere le tue e formando una sola corona fanno l’ufficio dei miei sguardi e delle mie parole e così di tutto il resto..." Gesù
Anche gli atei, anche i nemici di Dio e i membri delle altre religioni ecc.. da un punto di vista oggettivo loro stanno lì, è chiaro che se una persona è cattiva, questa produttività di bene viene vanificata dalla creatura. Ma questo non vuol dire che non ci sia, e questo è un grandissimo argine dal continuo proliferare di male che deriva dalla volontà umana. Ci sono tanti modi e tante cose che possiamo escogitare di fronte al male e ai problemi? Come si pone un'argine al male? Bisogna scendere in campo sempre a qualunque costo? Ci sono purtroppo dei mali (e lo si impara) a cui noi non possiamo fare nulla, non sono in nostro potere. A volte l'unico modo per farci qualcosa è di ricorrere a non mezzi buoni ma non si può e allora? Dobbiamo darla vinta al male? Dobbiamo respingere il male opponendo il bene imparando a fare la divina volontà e a vivere in essa. Questo non ti darà risultati immediati, se tu vivi nella dv è chiaro che non ci saranno più dittatori nel mondo, non ci saranno più terremoti e cose del genere. Non dall'oggi al domani ma noi non dobbiamo e possiamo aver nessun dubbio che laddove non possiamo farci nulla (laddove possiamo dobbiamo operare per fare il possibile) ma la stragrande maggioranza di situazioni che vediamo non ci possiamo fare nulla nel nostro piccolo ma nella dv possiamo operare in maniera invisibile ed operosa e in modo efficace.
"..vorrei che smettessi tutto per prendere solo questo punto del vivere ed operare sempre nella mia Volontà.." Gesù
Per entrarci bene (nella dv) occorre spenderci tutte le forze ed è difficile farlo se le nostre forze sono divise e frammentate in tante sante devozioni realtà accessorie e secondarie che possono distogliere le nostre forze.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
9 Agosto 1924 Immagini del vivere nella Divina Volontà: il mare ed i pesci, la terra e le piante
Oggi il Signore ci ha deliziato con delle immagini, così possiamo rappresentarci meglio la santità nel vivere nel divin volere. Comprendiamo alcuni aspetti davvero sorprendenti e straordinari di questa vita. Torniamo sempre la punto di partenza e di base e non è altro che la realtà che anima tutto: La Volontà umana forma la rete di tutti i mali per precipitare tutti gli uomini nell'abisso, la volontà divina forma le rete di tutti i beni per potarceli da subito in Paradiso e così l'inferno in cui ci si precipita - non è l'inferno solo nell'aldilà, ma l'inferno lo possiamo vedere già su questa terra.
“Figlia mia, stendi le tue braccia insieme a Me nella mia Volontà, per riparare per quelli che stendono le loro opere nella volontà umana, la quale forma loro la rete di tutti i mali per precipitarli nell’eterno abisso...." Gesù
"..“Figlia mia, hai visto? Le creature non la vogliono finire, l’avidità di spargere sangue non è spenta in loro e questo fa in modo che la mia giustizia, con terremoti, con acqua e col fuoco distrugga città intere e faccia scomparire gli abitanti dalla faccia della terra, perciò figlia mia, prega, soffri, opera nella mia Volontà, ché solo questo può essere un argine affinché la mia giustizia non mandi le sue folgori devastatrici per distruggere la terra..." Gesù
Anche in Italia abbiamo visto delle città sono state distrutte dai terremoti, sono delle scene molto drammatiche, la terra è stata creata da Dio come giardino, noi ne possiamo farne un campo di battaglia e ridurla come l'abbiamo ridotta. Gli eventi naturali non sono la causa che provocano danni, ma ciò che questi li ha innescati cioè l'umana volontà.
"..E mentre diceva ciò, ha fatto vedere come le creature stanno preparando una grande rivoluzione, tra partiti contro il governo e contro la Chiesa, che eccidio orribile si vedeva! Quante tragedie!.." Luisa
Non ci vuole molto ora che nel 2020 siamo bombardati di notizie dal mattino alla sera, noi lo vediamo le conseguenze del male partorito dalle persone. La Giustizia è rendere a ciascuno il suo, a una certa azione corrisponde la conseguenza che è dovuta per quell'azione, chi semina vento raccoglie tempesta, chi semina male, male riceve. Gli unici modi per contrastare (dice Gesù) questa rivolta degli agenti atmosferici contro chi li ha provocati o è l'offerta come vittima o pregare, soffrire ed operare nella Divina Volontà perchè solo questa può essere un'argine alla Giustizia.
"..Ora, che cosa c’è nel mare? Una immensità di acque; chi abita in queste acque? Chi alimenta, a chi dà vita? Ai tanti svariati pesci che si alimentano, nuotano e guizzano nell’immenso mare. Vedi dunque, il mare è uno, ma molti pesci vivono in esso; ma è tanto l’amore e la gelosia del mare verso di essi, che li tiene nascosti in sé; le sue acque si stendono al di sopra, al di sotto, a destra e a sinistra, se il pesce vuol nuotare e camminare fende le acque e guizzando si diverte e l’acqua si fa fendere, ma si stringe sempre intorno, di sotto e di sopra, non lo lascia mai; e da dove passa si chiude subito il passo dietro, non lasciando tracce da dove passa né dove giunge, affinché nessuno possa inseguirlo; se vuol nutrirsi, l’acqua si presta ad alimentarlo; se vuol dormire, gli fa da letto; ma mai lo lascia, si serra sempre intorno a lui.." Gesù
Le immagini dei pesci e del mare ci ricorda un punto fondamentale: Dio vuole fino a quando siamo viatori che viviamo nella fede e quindi tante volte ci siamo detti (commentando questi scritti) che non ci rendiamo conto di tutto il bene che viene dall'operare nella divina volontà, l'unica cosa che noi possiamo percepire è il nostro stato interiore è il ben - essere che, inevitabilmente, si inizia a sentire quando si inizia ad operare e vivere nel divin volere, è impossibile non sentirlo. Attenzione, questo non vuol dire assenza di problemi, assenza di tribolazioni, croci ecc... il problema non sta nella croce; il problema è come io vivo la croce. Una croce ha una capacità oggettiva di far soffrire ma ricordiamo cosa diceva Gesù sulla sua crocifissione, diceva che il Signore non guardava alle sue sofferenze ma al bene che da essa ne sarebbe derivato.
( 20 Maggio 1905 -- Modo di soffrire, sesto volume...“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo; e se si gode e questo godere non è voluto da Dio, nello stesso godere si trova il più atroce tormento...." Gesù)
La vita nella dv è una vita nascosta, i suoi prodigi e splendori non vengono visti neanche fuori della persona stessa ma in realtà la persona che inizia a vivere in questa vita, per certi aspetti è una dei migliori giudici: sto vivendo sì o no nella dv? Le persone esterne (tipo il confessore o padre spirituale) possono farsi una pallida idea in base a ciò che vedono dall'esterno ma in compagnia di noi stessi ci siamo noi e sono io/sei te che sto, come vivo, reagisci e come operi; se ti senti felice, se ti senti sereno, come preghi, quanto facilmente ti metti in preghiera, se percepisci la presenza di Gesù, se operi per piacere a Lui e tutte quante queste cose, se siamo sinceri con noi stessi...tra gli effetti che ha la vita nella dv c'è quello importantissimo se questa persona entra in questa dinamica...è di mettere la propria anime e il suo cuore davanti a sè stessa e di fronte a Dio.
Tante volte (il don parla dei sacerdoti) si ricevono mail, consigli ecc... ma la risposta adeguata non è darli ma è ci preghi sopra ed impara ad ascoltare il tuo cuore dove Dio ti parla, e se imparerai ad ascoltarlo capirai molte cose. Questo però non esclude che in molte situazioni (cose delicate ecc..) ci sia bisogno del consiglio. Il don ha detto più volte che non poteva aiutare qualcuno perchè avrebbe dovuto conoscere bene tutte le circostanze come tu vivi questa realtà, come tu la percepisci e il don no lo può fare perchè non è Dio. Non ha la capacità di entrare dentro di te. E' un processo che dobbiamo imparare se vogliamo ben vivere e l'esperienza del don gli dice che pochissimi (anche tra coloro che hanno una vita devota e sincera) hanno imparato a fare questo.
Un pesce naviga nel mare, non serve essere esperti per capire che lo spazio occupato dal pesce non è occupato dall'acqua e quindi mano mano che si gira nell'acqua si apre e lascia lo spazio al corpo del pesce e poi si richiude. Sembrano discorsi stupidi ma è una cosa bellissima che dà proprio l'idea della divina volontà: chi davvero vuole stare qua, chi davvero vuole fare questo..c'è solo una cosa importante: Gesù l'accoglie e l'aiuta a far morire la propria volontà e il don spera che questo è un criterio di valutazione (nessuno potrebbe avere il padre spirituale accanto 24h su 24h che gli dice: guarda che questa cosa che tu non vuoi è il Signore che ti sta mortificando, ti sta piegando, ti sta distruggendo perchè ti vuole bene e ti vuole Suo). Questo dobbiamo impararlo noi, capire quando - attraverso un'evento - sta facendo morire la nostra volontà e chiederglio (attenzione perchè Gesù l'ascolta questa preghiera e la mette in pratica). perchè vivere nella dv vuol dire questo, non c'è niente che uno fa che non sia immerso nel dv. Tutto.
"..Le anime che vivono nella mia Volontà sono le piante, i fiori, gli alberi, il seme. Con quanto amore non si apre la terra per ricevere il seme? Ma non si apre, si fende per mettersi sopra, per aiutare il seme a farsi polvere insieme a lei, per poter con più facilità partorire dal suo seno la pianta che contiene quel seme e come incomincia ad uscire dal suo seno, si serra intorno, le presta l’umore che ha, quasi come cibo per farla crescere. Una madre non può essere così affettuosa come la madre terra, perché al suo neonato non sempre lo ha nel suo grembo, né sempre gli dà il latte; ma la terra, più che madre, non distacca mai dal suo seno la pianta, anzi, quanto più cresce di sopra tanto più sprofonda sotto, si squarcia per far posto alle radici per far crescere più bella e più forte la pianta. E’ tanto l’amore e la sua gelosia, che la tiene attaccata al suo petto per darle vita ed alimento continuo.." Gesù
Noi sentiamo parlare spesso della connessione continua con la dv, la connessione h24, l'atto continuato ecc... noi che siamo temporali e delimitati, l'atto unico si comunica con un'atto continuo. Può essere che io non mi smuova dalla dv, salvo qualche piccola uscita della volontà umana tramite qualche difetto ma comunque marginale.
14 Agosto 1924 L’operato nella Divina Volontà contiene la potenza creatrice. L’operato di Gesù forma la corona all’operato delle creature
"..Le anime che vivono nella mia Volontà sono le mie vere ripetitrici, le mie inseparabili immagini riprodotte in loro ed assorbite di nuovo in Me, per fare che tutto ciò che fanno resti col suggello che sono opere mie e continuano il mio stesso ufficio". Gesù
Attenzione, l'operato nella dv contiene la potenza creatrice, è produttrice di bene. Il creare è dal nulla far uscire la vita e l'essere cioè la creatività della volontà divina e fecondità inesauribile di bene, anche quando il bene viene respinto..
Poi ha soggiunto: “Figlia carissima della mia Volontà, l’operato nella mia Volontà contiene la potenza creatrice. Vedi tutto ciò che fece la mia Umanità stando in terra, perché il tutto fu fatto nella Volontà Suprema, contiene in tutto ciò che fece questa potenza creatrice, tanto che, come sta un sole sempre in atto, sempre pieno di luce e di calore, senza mai diminuire né crescere nel suo pieno splendore, come da Dio fu creato, così tutto ciò che feci sta tutto in atto;..." Gesù
Sta semplicemente in atto perchè fatto nella dv diviene un'atto eterno, divino ed immenso e tutti gli esseri umani..
"..mentre è uno è di tutti e di ciascuno, anzi, i miei pensieri formano la corona a ciascuna intelligenza creata, i miei sguardi, le mie parole, le mie opere, i miei passi, i palpiti miei, le mie pene, formano corona agli sguardi, alle parole, alle opere, alle pene, ecc., ecc., delle creature, potrei dire che come corona sono a guardia di tutto ciò che fa la creatura. Ora, se la creatura pensa nella mia Volontà, la corona dei miei pensieri si apre e rinchiude nei miei, i pensieri di essa e prendendo parte alla potenza creatrice, fanno presso Dio e presso le creature l’ufficio della mia intelligenza; così se guardi, se parli, i miei sguardi, le mie parole, formano il posto per ricevere le tue e formando una sola corona fanno l’ufficio dei miei sguardi e delle mie parole e così di tutto il resto..." Gesù
Anche gli atei, anche i nemici di Dio e i membri delle altre religioni ecc.. da un punto di vista oggettivo loro stanno lì, è chiaro che se una persona è cattiva, questa produttività di bene viene vanificata dalla creatura. Ma questo non vuol dire che non ci sia, e questo è un grandissimo argine dal continuo proliferare di male che deriva dalla volontà umana. Ci sono tanti modi e tante cose che possiamo escogitare di fronte al male e ai problemi? Come si pone un'argine al male? Bisogna scendere in campo sempre a qualunque costo? Ci sono purtroppo dei mali (e lo si impara) a cui noi non possiamo fare nulla, non sono in nostro potere. A volte l'unico modo per farci qualcosa è di ricorrere a non mezzi buoni ma non si può e allora? Dobbiamo darla vinta al male? Dobbiamo respingere il male opponendo il bene imparando a fare la divina volontà e a vivere in essa. Questo non ti darà risultati immediati, se tu vivi nella dv è chiaro che non ci saranno più dittatori nel mondo, non ci saranno più terremoti e cose del genere. Non dall'oggi al domani ma noi non dobbiamo e possiamo aver nessun dubbio che laddove non possiamo farci nulla (laddove possiamo dobbiamo operare per fare il possibile) ma la stragrande maggioranza di situazioni che vediamo non ci possiamo fare nulla nel nostro piccolo ma nella dv possiamo operare in maniera invisibile ed operosa e in modo efficace.
"..vorrei che smettessi tutto per prendere solo questo punto del vivere ed operare sempre nella mia Volontà.." Gesù
Per entrarci bene (nella dv) occorre spenderci tutte le forze ed è difficile farlo se le nostre forze sono divise e frammentate in tante sante devozioni realtà accessorie e secondarie che possono distogliere le nostre forze.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 24 dicembre 2020
Perdere e lasciare ogni diritto proprio
Gesù spiega a Luisa come la sua crocifissione fu immagine di chi vive immobile, senza muoversi e senza avere più nulla di proprio né alcun diritto nella Divina Volontà. Quando si giunge a ciò, l'atto Unico e supremo si comunica a noi e genera l'ininterrotta continuazione di atti colmi di ogni santità, in modo stabile e duraturo. Nessun timore quando si vive nella Divina Volontà. Il nome dei figli della Divina Volontà è scritto in tutto l'universo con caratteri incancellabili. Libro di cielo volume 17, 25 e 29 Luglio 1924, 4 Maggio 2020
25 Luglio 1924 La santità nel Voler Divino deve essere un atto continuato. Dio va in cerca di anime che vogliano vivere nella Divina Volontà, per mettere nelle sue braccia tutte le anime
Amore continuato e sul fatto che chi vive nella dv non è soggetto a mutarsi e a camminare ad intermittenza. Sappiamo che come Gesù spiega la dv in sè stessa la dv è un'atto unico in quanto fuori dal tempo e dallo spazio ma quando la dv si comunica a me e a te che siamo ben radicati nella vita terrena che qua è certissimo che siamo legati al tempo che scorre secondo dopo secondo. Noi non potremmo mai compiere un'atto unico e definitivo. Perchè un'atto che compio è sempre circoscritto ad un certo tempo temporale e ad un certo tempo preciso. Cosa spiega Gesù?
"..La santità non è formata da un atto solo, ma da tanti atti uniti insieme. Un solo atto non forma né santità, né perversità, perché mancando la continuazione degli atti, mancano i colori e le vive tinte della santità e, mancando questi, non si può dare un peso e un valore giusto né della santità né della perversità. Sicché quello che fa rifulgere e mette il suggello alla santità sono gli atti buoni continuati. Nessuno può dire che è ricco perché possiede un soldo, ma chi possiede possedimenti estesi, ville, palazzi, ecc., ecc. Così è della santità; e se la santità umana ha bisogno di tanti atti buoni, di sacrifici, di eroismo, ma può andare anche soggetta a vuoti, ad intervalli, la santità nel mio Volere non è soggetta a fasi intermittenti, ma deve associarsi a quell’atto continuato del Voler Eterno che mai, mai smette, ma è sempre agente, sempre operante, sempre trionfante, che sempre ama e mai si arresta..." Gesù
Non si diventa nè santi nè peccatori con un solo atto buono o cattivo (e lo sappiamo già dalla dottrina generale degli atti umani - una virtù è una disposizione stabile al compimento degli atti buoni secondo una certa specie, invece un lussurioso commette atti impuri in continuazione..si può dire che è un lussurioso se continua a compiere atti impuri, di una persona si può dire che è liberale non se dà un qualcosa una tantum ma se regolarmente, stabilmente ed abbondantemente dà. E questo è sempre stato così, i santi hanno moltiplicato gli atti virtuosi (tanti sacrifici, tanti atti eroici, non si diventa asceta se un giorno fai un digiuno ecc...); quell'atto singolo rimane ma non è sufficente.
Gesù dice che questa santità può andare soggetta ad intervalli (un momento in cui uno fa di più e poi di meno, è più costante o meno costante ...) la santità della dv non è soggetta all'intermittenza perchè per noi che siamo esseri mortali, la partecipazione a quell'atto unico, non può aversi in nessun'altra forma se ...siccome io non sono eterno ma temporale, se mi fondo con un'atto unico che è nell'eternità, il mio contatto con quell'atto nel tempo sarà nientaltro che il prolungamento a tempo indefinito della potenza degli effetti di quell'atto nel tempo. Ed ecco perchè quando la vita nella dv giunge allo stadio maturo non c'è nulla che la persona che faccia (compresi gli atti inconsci ed involontari) che trasudino santità. Attenzione, per arrivare a questo cosa bisogna fare?
“Figlia mia, l’ultimo atto della mia Vita fu il distendermi sulla croce e rimanere lì, finché morii, con le braccia aperte, senza potermi muovere né oppormi a quello che volevano farmi. Ero Io il vero ritratto, la viva immagine di chi vive non della volontà umana, ma della Divina.Quel non potermi muovere né potermi opporre, quell’aver perduto ogni diritto su di Me,..." Gesù
Per ottenere grandi cose ci vogliono grandi cose, non è un gioco da ragazzi ma si può e l'anima se inizia ad entrae in quest'ottica inizia a rendersene conto. Non ci prendiamo diritti (esempi: non rivendicare i diritti, - così ci calpesteranno, vedi però un pò te (dice il don) perdere tutti i diritti...la consacrazione Totus Tuus sono i precursori della dv, si vada a vedere chi era lo schiavo a Roma, la persona priva di ogni diritto persino quello di vita, il padrone poteva ucciderlo senza conseguenze penali. Poteva ammazzarlo di botte in maniera inumana senza che gli fosse fatto nulla. La santa schiavitù d'amore è l'immissione nella vita di Colei che si è chiamata schiava dell'Altissimo. // ma mio marito non mi vuole bene e non fa coccole (esempio) ma cosa vogliamo fare? Si capiscano bene queste cose, --- non si tratta di andare all'inferno, si tratta di vivere la pienezza di questa vita o no. Occorre entrare in questa dimensione se si vuole entrare in essa ma senza forzature, per scelta e per amore. Se uno non se la sente diventerà santo normalmente (dovrà ripetere gli atti ecc...) ma non fino a questi livelli. Arrivare a questi livelli vuol dire avere la pienezza della gioia.
Quando questo accade, "...va in cerca di anime che non si muovano nella volontà umana, ma nella Divina, né si oppongano a nulla, che perdano ogni proprio diritto,.." Gesù
Qualunque cosa Dio gli metta davanti. Non si oppongano a nulla.
"..affinché essendo tutto suo il diritto continui il suo atto di mettere nelle braccia di chi si presta a distendersi nel mio Volere, tutte le anime, peccatori e santi, innocenti e cattivi, affinché ripeta e continui ciò che fecero le mie braccia distese in croce..." Gesù
Chi vive nella dv prosegue quest'operazione compiuta da Gesù mentre stava in croce.
".. E mentre Io perdevo i diritti, gli altri facevano acquisto della mia Vita. Il primo diritto fu della Volontà Suprema che, facendo uso della sua immensità e onniveggenza, prese tutte le anime, innocenti e peccatrici, buone e sante e me le mise nelle mie braccia distese, affinché le portassi al Cielo ed Io non rifiutai nessuno.." Gesù un pò prima
Nella nostra meditazione personale ci pensiamo, se abbiamo già quest'offerta la rinnoviamo e se non l'abbiamo fatta ci pensiamo, non sono cose che si possono dire a chiacchere come chi si offre tutto a Nostro Signore ed appena Lui prende qualcosa gli dice: che vuoi? Questo è mio e lo voglio io. Dobbiamo pensarci, è una prospettiva possibile. Altre volte abbiamo meditato che la stessa vita evangelica è vita di libertà, Dio guarda a quello che noi siamo disponibili a dargli e conseguentemente di sponda ci ricambia in base a quello che noi gli diamo.
29 Luglio 1924 Gli atti fatti nella Divina Volontà formano un appoggio di riposo a Gesù e all’anima
"..Sicché, guarda un poco in tutto l’universo, nel cielo, nelle stelle, nel sole, in tutto, è scritto con caratteri incancellabili il tuo nome,..." Gesù
A tratti il libro di Cielo appare come il libro delle favole divine, con la differenza che le favole non esistono se non nelle fantasie di chi le ha scritte e chi le ascolta ma si tratta di cose immaginarie. Qua non è così, sono cose molto reali anche se sono assolutamente belle e ricolmano di gioia, di consolazione e di speranza.
E Lui: “Figlia mia, perché temi? Questo timore è la tua volontà umana che vorrebbe uscire in campo per fare un po’ di cammino, la mia Volontà esclude ogni timore, perché non teme nulla, anzi è sicura di sé ed irremovibile...." Gesù
Sembra di sentire l'eco delle parole di San Giovanni: chi teme non è perfetto nell'amore, quando si vive completamente abbandonati non si teme nulla neanche di perdere (anche se questo non degenera mai in supponenza o presuzione) neanche l'amicizia con Dio. C'è l'assenza di timore e stabilità, la mutevolezza è proprio della volontà umana, noi nel corso del tempo cambiamo ma - un conto è la persona che cambia in meglio - ma quando si vivrà al 100% di divina volontà non si cambierà / noi prendiamo coscienza mano a mano di tante cose cose e peccati che abbiamo commesse e certo che dobbiamo cambiarli, in questo senso la volontà umana è mutovele. Il non ritenersi necessari di cambiamento è di chi è ancora molto molto lontano dalla dv, prima di arrivare a questo status di costante stabilità ci passa del tempo e dobbiamo passare grandi purificazioni, conversioni e momenti di crescita attraverso cui il Signore ci guida però quando dimoreremo stabilmente nella dv troveremo quella non mutevolezza che inizierà a prendere dei contorni già definiti almeno su alcune grandi grandi coordinate nelle quali l'anima che vive nel dv si colloca e dalle quali non si muove e piano piano questa stabilità si rafferma e si stabilisce tanto più si entra nella vita del dv.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
25 Luglio 1924 La santità nel Voler Divino deve essere un atto continuato. Dio va in cerca di anime che vogliano vivere nella Divina Volontà, per mettere nelle sue braccia tutte le anime
Amore continuato e sul fatto che chi vive nella dv non è soggetto a mutarsi e a camminare ad intermittenza. Sappiamo che come Gesù spiega la dv in sè stessa la dv è un'atto unico in quanto fuori dal tempo e dallo spazio ma quando la dv si comunica a me e a te che siamo ben radicati nella vita terrena che qua è certissimo che siamo legati al tempo che scorre secondo dopo secondo. Noi non potremmo mai compiere un'atto unico e definitivo. Perchè un'atto che compio è sempre circoscritto ad un certo tempo temporale e ad un certo tempo preciso. Cosa spiega Gesù?
"..La santità non è formata da un atto solo, ma da tanti atti uniti insieme. Un solo atto non forma né santità, né perversità, perché mancando la continuazione degli atti, mancano i colori e le vive tinte della santità e, mancando questi, non si può dare un peso e un valore giusto né della santità né della perversità. Sicché quello che fa rifulgere e mette il suggello alla santità sono gli atti buoni continuati. Nessuno può dire che è ricco perché possiede un soldo, ma chi possiede possedimenti estesi, ville, palazzi, ecc., ecc. Così è della santità; e se la santità umana ha bisogno di tanti atti buoni, di sacrifici, di eroismo, ma può andare anche soggetta a vuoti, ad intervalli, la santità nel mio Volere non è soggetta a fasi intermittenti, ma deve associarsi a quell’atto continuato del Voler Eterno che mai, mai smette, ma è sempre agente, sempre operante, sempre trionfante, che sempre ama e mai si arresta..." Gesù
Non si diventa nè santi nè peccatori con un solo atto buono o cattivo (e lo sappiamo già dalla dottrina generale degli atti umani - una virtù è una disposizione stabile al compimento degli atti buoni secondo una certa specie, invece un lussurioso commette atti impuri in continuazione..si può dire che è un lussurioso se continua a compiere atti impuri, di una persona si può dire che è liberale non se dà un qualcosa una tantum ma se regolarmente, stabilmente ed abbondantemente dà. E questo è sempre stato così, i santi hanno moltiplicato gli atti virtuosi (tanti sacrifici, tanti atti eroici, non si diventa asceta se un giorno fai un digiuno ecc...); quell'atto singolo rimane ma non è sufficente.
Gesù dice che questa santità può andare soggetta ad intervalli (un momento in cui uno fa di più e poi di meno, è più costante o meno costante ...) la santità della dv non è soggetta all'intermittenza perchè per noi che siamo esseri mortali, la partecipazione a quell'atto unico, non può aversi in nessun'altra forma se ...siccome io non sono eterno ma temporale, se mi fondo con un'atto unico che è nell'eternità, il mio contatto con quell'atto nel tempo sarà nientaltro che il prolungamento a tempo indefinito della potenza degli effetti di quell'atto nel tempo. Ed ecco perchè quando la vita nella dv giunge allo stadio maturo non c'è nulla che la persona che faccia (compresi gli atti inconsci ed involontari) che trasudino santità. Attenzione, per arrivare a questo cosa bisogna fare?
“Figlia mia, l’ultimo atto della mia Vita fu il distendermi sulla croce e rimanere lì, finché morii, con le braccia aperte, senza potermi muovere né oppormi a quello che volevano farmi. Ero Io il vero ritratto, la viva immagine di chi vive non della volontà umana, ma della Divina.Quel non potermi muovere né potermi opporre, quell’aver perduto ogni diritto su di Me,..." Gesù
Per ottenere grandi cose ci vogliono grandi cose, non è un gioco da ragazzi ma si può e l'anima se inizia ad entrae in quest'ottica inizia a rendersene conto. Non ci prendiamo diritti (esempi: non rivendicare i diritti, - così ci calpesteranno, vedi però un pò te (dice il don) perdere tutti i diritti...la consacrazione Totus Tuus sono i precursori della dv, si vada a vedere chi era lo schiavo a Roma, la persona priva di ogni diritto persino quello di vita, il padrone poteva ucciderlo senza conseguenze penali. Poteva ammazzarlo di botte in maniera inumana senza che gli fosse fatto nulla. La santa schiavitù d'amore è l'immissione nella vita di Colei che si è chiamata schiava dell'Altissimo. // ma mio marito non mi vuole bene e non fa coccole (esempio) ma cosa vogliamo fare? Si capiscano bene queste cose, --- non si tratta di andare all'inferno, si tratta di vivere la pienezza di questa vita o no. Occorre entrare in questa dimensione se si vuole entrare in essa ma senza forzature, per scelta e per amore. Se uno non se la sente diventerà santo normalmente (dovrà ripetere gli atti ecc...) ma non fino a questi livelli. Arrivare a questi livelli vuol dire avere la pienezza della gioia.
Quando questo accade, "...va in cerca di anime che non si muovano nella volontà umana, ma nella Divina, né si oppongano a nulla, che perdano ogni proprio diritto,.." Gesù
Qualunque cosa Dio gli metta davanti. Non si oppongano a nulla.
"..affinché essendo tutto suo il diritto continui il suo atto di mettere nelle braccia di chi si presta a distendersi nel mio Volere, tutte le anime, peccatori e santi, innocenti e cattivi, affinché ripeta e continui ciò che fecero le mie braccia distese in croce..." Gesù
Chi vive nella dv prosegue quest'operazione compiuta da Gesù mentre stava in croce.
".. E mentre Io perdevo i diritti, gli altri facevano acquisto della mia Vita. Il primo diritto fu della Volontà Suprema che, facendo uso della sua immensità e onniveggenza, prese tutte le anime, innocenti e peccatrici, buone e sante e me le mise nelle mie braccia distese, affinché le portassi al Cielo ed Io non rifiutai nessuno.." Gesù un pò prima
Nella nostra meditazione personale ci pensiamo, se abbiamo già quest'offerta la rinnoviamo e se non l'abbiamo fatta ci pensiamo, non sono cose che si possono dire a chiacchere come chi si offre tutto a Nostro Signore ed appena Lui prende qualcosa gli dice: che vuoi? Questo è mio e lo voglio io. Dobbiamo pensarci, è una prospettiva possibile. Altre volte abbiamo meditato che la stessa vita evangelica è vita di libertà, Dio guarda a quello che noi siamo disponibili a dargli e conseguentemente di sponda ci ricambia in base a quello che noi gli diamo.
29 Luglio 1924 Gli atti fatti nella Divina Volontà formano un appoggio di riposo a Gesù e all’anima
"..Sicché, guarda un poco in tutto l’universo, nel cielo, nelle stelle, nel sole, in tutto, è scritto con caratteri incancellabili il tuo nome,..." Gesù
A tratti il libro di Cielo appare come il libro delle favole divine, con la differenza che le favole non esistono se non nelle fantasie di chi le ha scritte e chi le ascolta ma si tratta di cose immaginarie. Qua non è così, sono cose molto reali anche se sono assolutamente belle e ricolmano di gioia, di consolazione e di speranza.
E Lui: “Figlia mia, perché temi? Questo timore è la tua volontà umana che vorrebbe uscire in campo per fare un po’ di cammino, la mia Volontà esclude ogni timore, perché non teme nulla, anzi è sicura di sé ed irremovibile...." Gesù
Sembra di sentire l'eco delle parole di San Giovanni: chi teme non è perfetto nell'amore, quando si vive completamente abbandonati non si teme nulla neanche di perdere (anche se questo non degenera mai in supponenza o presuzione) neanche l'amicizia con Dio. C'è l'assenza di timore e stabilità, la mutevolezza è proprio della volontà umana, noi nel corso del tempo cambiamo ma - un conto è la persona che cambia in meglio - ma quando si vivrà al 100% di divina volontà non si cambierà / noi prendiamo coscienza mano a mano di tante cose cose e peccati che abbiamo commesse e certo che dobbiamo cambiarli, in questo senso la volontà umana è mutovele. Il non ritenersi necessari di cambiamento è di chi è ancora molto molto lontano dalla dv, prima di arrivare a questo status di costante stabilità ci passa del tempo e dobbiamo passare grandi purificazioni, conversioni e momenti di crescita attraverso cui il Signore ci guida però quando dimoreremo stabilmente nella dv troveremo quella non mutevolezza che inizierà a prendere dei contorni già definiti almeno su alcune grandi grandi coordinate nelle quali l'anima che vive nel dv si colloca e dalle quali non si muove e piano piano questa stabilità si rafferma e si stabilisce tanto più si entra nella vita del dv.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 23 dicembre 2020
Il nostro unico diritto
Gesù mostra a Luisa come offriva nella Divina Volontà il suo Sangue a beneficio dei peccatori, i quali con le loro azioni provocano continuamente la Divina Giustizia a colpire la creatura. La Divina Volontà si dona a chi si dispone a riceverla andando in cerca solo di lei. Unico nostro diritto (cercato e perseguito) dovrebbe essere quello di avere la Divina Volontà come nostra ed avere da lei sola somministrato tutto ciò che può renderci felici nel tempo e nell'eternità. Libro di cielo volume 17, 1 e 16 Luglio 1924, 2 Maggio 2020
1 Luglio 1924 Chi si dona a Dio perde i suoi diritti. Il sangue di Gesù è difesa delle creature presso i diritti della Divina Giustizia
“Figlia mia, preghiamo insieme, ci sono certi tristi tempi in cui la mia giustizia, non potendo essere contenuta per i mali delle creature, vorrebbe allagare la terra di nuovi flagelli e perciò è necessaria la preghiera nella mia Volontà, che allargandosi su tutti si metta a difesa delle creature e con la sua potenza impedisca che la mia giustizia si avvicini alla creatura per colpirla.” Gesù
Molto bello e commovente e ci mostra la preghiera di Gesù nella divina volontà - situazione quasi sempre drammatica in cui l'uomo sembra godere di procurarsi la propria rovina - tale da rendere necessario un'intervento divino ma per quanto sta all'Umanità di Gesù e di Maria e anhe a noi si cerca sempre di mitigare ed allontanare i castighi preferendo l'amore e riparando i peccati.
"..Come era bello e commovente sentire pregare Gesù! E siccome lo stavo accompagnando nel doloroso mistero della flagellazione, si è fatto vedere diluviante sangue.." Luisa
Gesù è stato veramente flagellato e ha versato sangue, il sangue viene poi sparso realmente (anche se non in maniera sensibile) sulle anime. La preghiera di Gesù è efficace. Uno perchè Gesù la compie nella dv e due dal fatto che quel sangue è stato effettivamente versato, non è un'operazione solamente spirituale. C'è anche un'ora della Passione (la settima) dove Luisa prende il sangue versato da Gesù nell'orto degli Ulivi ed inizia a portarlo dovunque ("..Delirante Gesù, ogni tuo gemito e sospiro è una ferita al mio cuore che non mi dà pace, per cui faccio mio il tuo sangue, il tuo Volere, l’ardente tuo zelo, il tuo amore e, girando cielo e terra, voglio andare per tutte le anime per dar loro il tuo sangue come pegno della loro salvezza, e portarle a te per calmare le tue smanie, i tuoi deliri e raddolcire le amarezze della tua agonia. E mentre ciò farò, tu accompagnami col tuo sguardo....") dai moribondi, agonizzanti, peccatori ecc... si può sprecare il Sangue divino? Ed è bello vedere qua come Gesù prega nella dv
“Padre mio, ti offro questo mio sangue, deh! Fa’ che copra tutte le intelligenze delle creature e renda vani tutti i loro cattivi pensieri, attutisca il fuoco delle loro passioni e faccia risorgere intelligenze sante. Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra. Questo mio sangue copra e riempia la bocca e renda morte le loro labbra alle bestemmie, alle imprecazioni, a tutte le loro parole cattive. Padre mio, questo mio sangue copra le loro mani e metta in loro terrore di tante azioni nefande. Questo sangue circoli nella nostra Volontà Eterna per coprire tutti, per difendere e per essere arma difenditrice a pro delle creature presso i diritti della nostra giustizia.” Gesù
Le passioni turbano, disturbano la nostra intelligenza, quante decisioni vengono prese quando siamo in preda delle passioni? Invece se c'è una regola ferrea per la vita interiore è che mai bisogna agire d'impulso. Arriva una notizia? La prima cosa da fare è non fare niente. Calma. Calma. La fai depositare e ci inizi a pensare, discernimento, la porto nella preghiera ed alla fine inizio ad agire. L'intelligenza in balia delle passioni combina solo guai e grossi.
"..Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra..." Gesù - cosa entra nei nostri occhi? Pensiamo ad oggi, questa "civiltà" contemporanea a cosa ci mette sotto gli occhi, oscenità giunte al culmine e Gesù copre i nostri occhi con il suo sangue. Quante bestemmie o imprecazioni ogni giorno? Un'imprecazione è quando uno dice mannaggia la miseria e si può sostituire con altri nomi o peggio si può mandare male a qualcuno. E tutte le parole cattive a cominciare dalle volgarità e trivialità per andare dalle chiacchere, critiche, mormorazioni, detrazioni ecc... sangue sulle mani. Noi dobbiamo stare sempre a pensare che per quanto sta in Dio Lui non ci darebbe altro beni su beni, beni ecc.. noi invece non facciamo altro che attiriamo o provochiamo ogni sorta di flagelli e di sciagure per le nostre cattive azioni. E' una provocazione continua e solo perchè la Misericordia di Dio e la sua Pazienza sono immense (a noi sembra che ce ne succedano tante e stiamo sempre a lamentarci - i guai ce ne stanno ma sono pochi rispetto a quelli che potrebbero succederci).
Gesù poi fa delle operazioni nell'anima di Luisa
"..Ma chi può dire il modo in cui Gesù pregava e tutto ciò che diceva? Onde dopo ha fatto silenzio e ho sentito nel mio interno che Gesù prendeva nelle sue mani la piccola e povera anima mia, la stringeva, la ritoccava, la guardava ed io gli ho detto: “Amor mio, che fai? C’è qualche cosa in me che ti dispiace?” E Lui: “Sto operando ed allargando l’anima tua nella mia Volontà e poi, non debbo dare conto a te di quello che faccio, perché essendoti donata tutta a Me hai perduto i tuoi diritti, tutti i diritti sono miei. Sai qual è il solo tuo diritto? Che la mia Volontà sia tua e ti somministri tutto ciò che può renderti felice nel tempo e nell’eternità.”
Ma Gesù dice che non ci sono spiegazioni, di non preoccuparsi.Gesù fa quello che vuole e non deve renderci conto di quello che fa nè quello che fa dentro di noi e fuori di noi (c'è un brano chiamato 30 Gennaio 1909 La storia del perché ). Dio è legittimato a chiederci conto di cosa compiamo noi.
Chi di noi è capace di pregare in questo modo?: Signore, io non voglio diritti, non mi aspetto nulla, non desidero nulla (dobbiamo poi andarlo a fargli prendere forma con cose concrete - sicuro che non desideri questa compagnia, gratificazione, diletto ecc...?) Sicuro che tu potresti dire che l'unico diritto che la dv sia mia e che sia lei a rendermi felice? La Dv la cui specialità caratteristica è quella di rendere felici.
16 Luglio 1924 Come nel creare l’uomo, Dio infuse l’anima col suo alito, ora volendogli infondere la parte più intima del suo interno qual è la sua Volontà, vuole disporlo di nuovo a ricevere questa sua Volontà, perciò è necessario che torni di nuovo ad alitarlo
Gesù "Figlia mia, il Creatore va in cerca della creatura per deporre nel suo grembo i beni che Lui ha messo fuori nella Creazione e perciò dispone sempre in tutti i secoli che ci siano anime che vadano solo in cerca di Lui, affinché deponga i suoi beni in chi lo cerca e vuole ricevere i suoi doni..."
In ogni epoca storica ci sono state delle grandi anime che sono andate solo in cerca di Lui. E il principio di questo scritto è questo: Doni dona beni grazie e grandi, li vorrebbe dare a chiunque, vorrebbe farlo ma non lo fa se non trova le debite disposizioni. In particolare quelle che Gesù sintetizza nel Vangelo: chi viene a Me e non rinuncia a tutti i suoi beni non può essere Suo discepolo, tanto più la nostra anima si svuota di cose mondane, tanto più si riempe di Dio. Tutte le due le cose assieme non ci possono stare. Perchè si fa una rinuncia per amore della Madonna a Maggio? Nella fede (che oggi langue) non vi è nessun dubbio che ogni mia rinuncia per amore di Dio, noi pensiamo che Dio non lo sappia o guarda questa cosa in modo indifferente. Gesù dice (nel Vangelo) che ogni bicchiere d'acqua dato per amore del Suo nome non perderà la ricompensa. Ogni privazione di beni sensibili e di cose terrene è una dilatazione dell'anima per ricevere qualche altro dono del cielo. Chi a Gesù non dà niente, Gesù non dà niente. A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere - avere cosa? Opere buone da offrire al Signore, offerte, sacrifici da offrire e rinuncie.
“Figlia mia, nel creare l’uomo gli infusi l’anima col mio alito, volli poi infondere in lui la parte più intima del nostro interno, qual è la nostra Volontà che gli portava insieme tutte le particelle della nostra Divinità che come creatura poteva contenere, tanto da renderlo una nostra immagine; ma l’uomo, ingrato, volle spezzare i vincoli con la nostra Volontà e anche se gli rimase l’anima, la volontà umana che prese il posto della Divina lo offuscò, lo infettò e rese tutte le particelle divine inoperose, tanto da disordinarlo tutto e contraffarlo...." Gesù
E' chiaro che queste particelle divine per ritornare operose ci dev'essere un processo contrario di distruzione della volontà umana (non come facoltà che ci fa ad immagine e somiglianza con Dio) ma volontà umana come volontà di operare indipendentemente, autonomamente, fuori dalla volontà di Dio o peggio contro. E noi dobbiamo pregare tanto perchè non è una cosa da poco, la nostra volontà umana si nasconde dietro una miriade di cose e ci vuole anche una grandissima umiltà e lasciare che Nostro Signore ci smascheri a poco a poco per il nostro bene. E' un processo molto doloroso, nel vedere quanto purtroppo è viva ed operosa la nostra volontà umana e fa percepire il dramma della nostra condizione. E quindi l'importanza ed urgenze che c'è di ritornare e rimetterci in condizioni di ciò che abbiamo perduto.
Perchè Dio ti faccia un dono, tu lo devi apprezzare, non lo puoi disprezzare. Esempio in tempi di pandemia prima c'è stato il disprezzo dei Sacramenti e altro che apprezzamento e disposizioni. Per ricevere questi grossi doni dal Signore occorre mettersi in condizioni, ci vogliono le debite disposizioni (come la Chiesa ha sempre insegnato). Senza queste non possiamo attenderci qualcosa di bello, duraturo e significativo da Dio, camminiamo bene se c'è un lavorio continuo della mortificazione della nostra umana volontà, in tutti i modi che riusciamo e siamo coscienti che dobbiamo farlo. Non permettere che abbia vita la nostra volontà e lasciare che abbia spazio quella divina. Grosso cammino ascetico. Proprio per giungere alla piena fusione con la dv. Anime che vadano in cerca solo di Lui (possono anche essere padri e madri di famiglia) ma che nel profondo del nostro cuore, come motore primario delle nostre azioni, ci sia sempre la ricerca di Dio.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
1 Luglio 1924 Chi si dona a Dio perde i suoi diritti. Il sangue di Gesù è difesa delle creature presso i diritti della Divina Giustizia
“Figlia mia, preghiamo insieme, ci sono certi tristi tempi in cui la mia giustizia, non potendo essere contenuta per i mali delle creature, vorrebbe allagare la terra di nuovi flagelli e perciò è necessaria la preghiera nella mia Volontà, che allargandosi su tutti si metta a difesa delle creature e con la sua potenza impedisca che la mia giustizia si avvicini alla creatura per colpirla.” Gesù
Molto bello e commovente e ci mostra la preghiera di Gesù nella divina volontà - situazione quasi sempre drammatica in cui l'uomo sembra godere di procurarsi la propria rovina - tale da rendere necessario un'intervento divino ma per quanto sta all'Umanità di Gesù e di Maria e anhe a noi si cerca sempre di mitigare ed allontanare i castighi preferendo l'amore e riparando i peccati.
"..Come era bello e commovente sentire pregare Gesù! E siccome lo stavo accompagnando nel doloroso mistero della flagellazione, si è fatto vedere diluviante sangue.." Luisa
Gesù è stato veramente flagellato e ha versato sangue, il sangue viene poi sparso realmente (anche se non in maniera sensibile) sulle anime. La preghiera di Gesù è efficace. Uno perchè Gesù la compie nella dv e due dal fatto che quel sangue è stato effettivamente versato, non è un'operazione solamente spirituale. C'è anche un'ora della Passione (la settima) dove Luisa prende il sangue versato da Gesù nell'orto degli Ulivi ed inizia a portarlo dovunque ("..Delirante Gesù, ogni tuo gemito e sospiro è una ferita al mio cuore che non mi dà pace, per cui faccio mio il tuo sangue, il tuo Volere, l’ardente tuo zelo, il tuo amore e, girando cielo e terra, voglio andare per tutte le anime per dar loro il tuo sangue come pegno della loro salvezza, e portarle a te per calmare le tue smanie, i tuoi deliri e raddolcire le amarezze della tua agonia. E mentre ciò farò, tu accompagnami col tuo sguardo....") dai moribondi, agonizzanti, peccatori ecc... si può sprecare il Sangue divino? Ed è bello vedere qua come Gesù prega nella dv
“Padre mio, ti offro questo mio sangue, deh! Fa’ che copra tutte le intelligenze delle creature e renda vani tutti i loro cattivi pensieri, attutisca il fuoco delle loro passioni e faccia risorgere intelligenze sante. Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra. Questo mio sangue copra e riempia la bocca e renda morte le loro labbra alle bestemmie, alle imprecazioni, a tutte le loro parole cattive. Padre mio, questo mio sangue copra le loro mani e metta in loro terrore di tante azioni nefande. Questo sangue circoli nella nostra Volontà Eterna per coprire tutti, per difendere e per essere arma difenditrice a pro delle creature presso i diritti della nostra giustizia.” Gesù
Le passioni turbano, disturbano la nostra intelligenza, quante decisioni vengono prese quando siamo in preda delle passioni? Invece se c'è una regola ferrea per la vita interiore è che mai bisogna agire d'impulso. Arriva una notizia? La prima cosa da fare è non fare niente. Calma. Calma. La fai depositare e ci inizi a pensare, discernimento, la porto nella preghiera ed alla fine inizio ad agire. L'intelligenza in balia delle passioni combina solo guai e grossi.
"..Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra..." Gesù - cosa entra nei nostri occhi? Pensiamo ad oggi, questa "civiltà" contemporanea a cosa ci mette sotto gli occhi, oscenità giunte al culmine e Gesù copre i nostri occhi con il suo sangue. Quante bestemmie o imprecazioni ogni giorno? Un'imprecazione è quando uno dice mannaggia la miseria e si può sostituire con altri nomi o peggio si può mandare male a qualcuno. E tutte le parole cattive a cominciare dalle volgarità e trivialità per andare dalle chiacchere, critiche, mormorazioni, detrazioni ecc... sangue sulle mani. Noi dobbiamo stare sempre a pensare che per quanto sta in Dio Lui non ci darebbe altro beni su beni, beni ecc.. noi invece non facciamo altro che attiriamo o provochiamo ogni sorta di flagelli e di sciagure per le nostre cattive azioni. E' una provocazione continua e solo perchè la Misericordia di Dio e la sua Pazienza sono immense (a noi sembra che ce ne succedano tante e stiamo sempre a lamentarci - i guai ce ne stanno ma sono pochi rispetto a quelli che potrebbero succederci).
Gesù poi fa delle operazioni nell'anima di Luisa
"..Ma chi può dire il modo in cui Gesù pregava e tutto ciò che diceva? Onde dopo ha fatto silenzio e ho sentito nel mio interno che Gesù prendeva nelle sue mani la piccola e povera anima mia, la stringeva, la ritoccava, la guardava ed io gli ho detto: “Amor mio, che fai? C’è qualche cosa in me che ti dispiace?” E Lui: “Sto operando ed allargando l’anima tua nella mia Volontà e poi, non debbo dare conto a te di quello che faccio, perché essendoti donata tutta a Me hai perduto i tuoi diritti, tutti i diritti sono miei. Sai qual è il solo tuo diritto? Che la mia Volontà sia tua e ti somministri tutto ciò che può renderti felice nel tempo e nell’eternità.”
Ma Gesù dice che non ci sono spiegazioni, di non preoccuparsi.Gesù fa quello che vuole e non deve renderci conto di quello che fa nè quello che fa dentro di noi e fuori di noi (c'è un brano chiamato 30 Gennaio 1909 La storia del perché ). Dio è legittimato a chiederci conto di cosa compiamo noi.
Chi di noi è capace di pregare in questo modo?: Signore, io non voglio diritti, non mi aspetto nulla, non desidero nulla (dobbiamo poi andarlo a fargli prendere forma con cose concrete - sicuro che non desideri questa compagnia, gratificazione, diletto ecc...?) Sicuro che tu potresti dire che l'unico diritto che la dv sia mia e che sia lei a rendermi felice? La Dv la cui specialità caratteristica è quella di rendere felici.
16 Luglio 1924 Come nel creare l’uomo, Dio infuse l’anima col suo alito, ora volendogli infondere la parte più intima del suo interno qual è la sua Volontà, vuole disporlo di nuovo a ricevere questa sua Volontà, perciò è necessario che torni di nuovo ad alitarlo
Gesù "Figlia mia, il Creatore va in cerca della creatura per deporre nel suo grembo i beni che Lui ha messo fuori nella Creazione e perciò dispone sempre in tutti i secoli che ci siano anime che vadano solo in cerca di Lui, affinché deponga i suoi beni in chi lo cerca e vuole ricevere i suoi doni..."
In ogni epoca storica ci sono state delle grandi anime che sono andate solo in cerca di Lui. E il principio di questo scritto è questo: Doni dona beni grazie e grandi, li vorrebbe dare a chiunque, vorrebbe farlo ma non lo fa se non trova le debite disposizioni. In particolare quelle che Gesù sintetizza nel Vangelo: chi viene a Me e non rinuncia a tutti i suoi beni non può essere Suo discepolo, tanto più la nostra anima si svuota di cose mondane, tanto più si riempe di Dio. Tutte le due le cose assieme non ci possono stare. Perchè si fa una rinuncia per amore della Madonna a Maggio? Nella fede (che oggi langue) non vi è nessun dubbio che ogni mia rinuncia per amore di Dio, noi pensiamo che Dio non lo sappia o guarda questa cosa in modo indifferente. Gesù dice (nel Vangelo) che ogni bicchiere d'acqua dato per amore del Suo nome non perderà la ricompensa. Ogni privazione di beni sensibili e di cose terrene è una dilatazione dell'anima per ricevere qualche altro dono del cielo. Chi a Gesù non dà niente, Gesù non dà niente. A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere - avere cosa? Opere buone da offrire al Signore, offerte, sacrifici da offrire e rinuncie.
“Figlia mia, nel creare l’uomo gli infusi l’anima col mio alito, volli poi infondere in lui la parte più intima del nostro interno, qual è la nostra Volontà che gli portava insieme tutte le particelle della nostra Divinità che come creatura poteva contenere, tanto da renderlo una nostra immagine; ma l’uomo, ingrato, volle spezzare i vincoli con la nostra Volontà e anche se gli rimase l’anima, la volontà umana che prese il posto della Divina lo offuscò, lo infettò e rese tutte le particelle divine inoperose, tanto da disordinarlo tutto e contraffarlo...." Gesù
E' chiaro che queste particelle divine per ritornare operose ci dev'essere un processo contrario di distruzione della volontà umana (non come facoltà che ci fa ad immagine e somiglianza con Dio) ma volontà umana come volontà di operare indipendentemente, autonomamente, fuori dalla volontà di Dio o peggio contro. E noi dobbiamo pregare tanto perchè non è una cosa da poco, la nostra volontà umana si nasconde dietro una miriade di cose e ci vuole anche una grandissima umiltà e lasciare che Nostro Signore ci smascheri a poco a poco per il nostro bene. E' un processo molto doloroso, nel vedere quanto purtroppo è viva ed operosa la nostra volontà umana e fa percepire il dramma della nostra condizione. E quindi l'importanza ed urgenze che c'è di ritornare e rimetterci in condizioni di ciò che abbiamo perduto.
Perchè Dio ti faccia un dono, tu lo devi apprezzare, non lo puoi disprezzare. Esempio in tempi di pandemia prima c'è stato il disprezzo dei Sacramenti e altro che apprezzamento e disposizioni. Per ricevere questi grossi doni dal Signore occorre mettersi in condizioni, ci vogliono le debite disposizioni (come la Chiesa ha sempre insegnato). Senza queste non possiamo attenderci qualcosa di bello, duraturo e significativo da Dio, camminiamo bene se c'è un lavorio continuo della mortificazione della nostra umana volontà, in tutti i modi che riusciamo e siamo coscienti che dobbiamo farlo. Non permettere che abbia vita la nostra volontà e lasciare che abbia spazio quella divina. Grosso cammino ascetico. Proprio per giungere alla piena fusione con la dv. Anime che vadano in cerca solo di Lui (possono anche essere padri e madri di famiglia) ma che nel profondo del nostro cuore, come motore primario delle nostre azioni, ci sia sempre la ricerca di Dio.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 20 dicembre 2020
La specialità della Divina Volontà: rendere felici!
Dio è ordine e la sua Divina Volontà esige ordine e si trova solo dove è l'ordine. La specialità caratteristica della Divina Volontà è rendere felici, di una felicità imperitura ed eterne e che non viene mai meno. La Divina Volontà è nobilissima e vuole trovare nell'anima nobile corteggio: vuole tutto e trovare in essa il suo amore immenso e il contraccambio di tutti. Libro di cielo volume 17, 14 e 20 Giugno 1924, 1 Maggio 2020 (meditazione dei due brani mischiate assieme)
14 Giugno 1924 L’importanza dell’ordine in questi scritti. Dio è ordine. La bellezza dell’anima che opera nel Voler Supremo
20 Giugno 1924 La Divina Volontà contiene la pienezza della felicità. Quando la creatura vive nella Divina Volontà, allora la carità e tutte le virtù raggiungono la completa perfezione
Delle volte il don quando legge gli scritti nella meditazione mattutina rimane sorpreso perchè il secondo brano che legge è un'incredibile dio-incidenza (la meditazione è stata tenuta il 1 Maggio): il don è stato invitato il 1 maggio sul canale Telegram della sua amica Debora Vezzani che ha scritto una canzone Il prodigio dei prodigi - composta con gli scritti di Luisa e dedicata all'esaltazione per la dv e ha chiesto a persone che ne sappiano qualcosa. Bisogna scegliere una frase degli scritti e il don ha scelto una frase: la mia Volontà (di Gesù) ti darà la pienezza della felicità.
Quante volte nel secondo brano c'è la parola felicità? La parte principale del testo del 20 Giugno è volta a far comprendere che:
"..Ed essendo la mia Volontà la sola che contiene il germe della felicità,.." Gesù
Non c'è altro luogo dove andarla a trovare. Aristotele già diceva (4° secolo AC) - pur essendo un filosofo pagano - il fondamento della morale diceva che c'è un principio universale: ogni persona cerca la felicità, vivere in maniera conforme all'etica è una via per raggiungere la felicità, perchè la felicità si trova nel bene e la non felicità si trova nel male (il don sta semplificando in maniera estrema). Non è la sede per erudite dissertazioni. Il don non crede che ci siano delle persone che vogliano essere infelici e dove si trova la felicità? Ci sono tante canzoni che paventano o prospettano qualche luogo dove andare a cercarla. Tutti la cercano ma pochi la trovano. Ma chi la troverà in pienezza sarà chi vivrà nella dv.
"..Io col manifestarla e l’anima col conoscerla, formiamo la pianta ed i frutti della vera felicità imperitura ed eterna che non viene mai meno e non solo noi, ma anche quelli che ascoltano o leggono le cose mirabili e sorprendenti del mio Volere sentono il dolce incanto della mia felicità..." Gesù
Non è una cosa che dipende da come ci si sveglia o dalle cose belle che vengono fatte, ogni tanto capita che uno vada a letto bene. Ma oggi è così e domani potrebbe essere pessimo. Qua abbiamo felicità imperitura ed eterna che non viene mai meno. La prima cosa da chiederci: ci credo o non ci credo? Il don quando sente questi brani torna sempre ai suoi primi passi in questi scritti, il don ha creduto veramente (non sa perchè) anche con un contatto fresco con questi scritti (la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà - era il mese di Maggio) e lì rimase affascinato da questo: qua abbiamo trovato l'America. Queste promesse e queste cose in questi termini chiari con tutte le promesse ammesse....Che succederà quando Regnerà la Divina Volontà? Spariranno tutti i mali ed arriveranno tutti i beni. E' verissimo.
Solo muovendo i primi passi in questo mondo, si avvertono delle cose mai vissute e non sono gli entusiasmi di un momento, non si avverte solo l'ebrezza del nuovo. Per il don non è stato così. Qua c'è aria antica (nel senso che la dv è eterna e da sempre esiste)/nuova.
Questa mattina, mentre mi trovavo nel solito mio stato, non so se è stato sogno, ho visto il mio confessore defunto, il quale pareva che prendesse qualche cosa di attorcigliato da dentro la mia mente e l’aggiustasse e la sciogliesse. Io gli ho domandato perché faceva ciò e lui mi ha detto: “Son venuto per dirti di stare attenta all’ordine, perché Dio è ordine e basta una frase, una parola di ciò che ti dice il Signore che non stia nell’ordine, perché possa suscitare dubbi e difficoltà in chi potrà leggere ciò che scrivi sulla sua adorabile Volontà.”
Luisa ha questo "sogno" sul confessore defunto nel quale dice di stare attenta all'ordine e all'attenzione sui minimi dettagli. Perchè quando si hanno delle grosse responsabilità bisogna stare molto attenti.
"...Ed il confessore: “No, no, ma sii attenta per l’avvenire, fa’ che le cose che scrivi siano chiare e semplici come te le dice Gesù e che nulla ometta, perché basta una piccola frase, che manchi una parola di quelle che ti dice Gesù, o che la scriva diversamente, per mancare l’ordine; perché quelle parole serviranno per dar luce, per far comprendere con più chiarezza e per legare l’ordine delle verità che il buon Gesù ti manifesta. Tu sei facile a omettere molte piccole cose, mentre le piccole legano le grandi e le grandi le piccole, perciò sii attenta per l’avvenire, affinché il tutto sia ordinato.”
Dio è ordine (vale per tutti); quindi dev'essere tutto ordinato e perfetto. Non perchè uno vuole fare il perfezionista o sia superman ma perchè nel disordine Dio non c'è mai. Sotto nessun punto di vista. Dalle cose esteriori (come teniamo la casa, la macchina, l'ambiente di lavoro, la nostra camera, la nostra persona, come ci vestiamo, come sono le nostre cose, ecc...). L'interno si manifesta all'esterno e l'esterno è la manifestazione dell'interno. Diffidiamo di chi dice: l'importante è il cuore, a casa mia è un macello ma io mi raccapezzo nel disordine e poi non sono queste cose importanti perchè nel mio cuore regna l'ordine. E'un campo (l'ordine) a cui dobbiamo starci sempre attenti, ma quando si inizia a vivere nella dv l'ordine non è più un peso, ma diventa un'esigenza perchè la persona avverte la distonia con l'ordine divino.
Qual'è la specialità di Dio? L'Onnipotenza? L'amore? La capacità di creare qualcosa dal nulla? No
"..perché la mia Volontà ha proprio questa specialità caratteristica, rendere felici: Dio e l’uomo.." Gesù (20 giugno 1924)
"..Ripeterebbe la frase che c’è nelle Tre Divine Persone: “Siamo intangibili, per quanto le creature possono fare, nessuno può toccarci, né menomamente ombrare la nostra eterna ed immutabile felicità.” Solo può toccarci, può entrare a fare una sola cosa con Noi, chi possiede la mia Volontà, perché essendo lei felice della nostra stessa felicità, restiamo glorificati della felicità della creatura.." Gesù
Non solo la Trinità ha felicità tra di loro, ma anche con la creatura. Per quelli dà e che riceve dalla creatura.
"..“Figlia diletta mia, se sapessi che piacere, che gusto sento nel parlarti della mia Volontà!.." Gesù
L'intimità con Gesù che si vive in primis con la preghiera, questa si vive. L'anima l'avverte e il clima e l'ambiente della felicità e possiamo pensare che Gesù sia contento di questo.
".. Ed essendo la mia Volontà la sola che contiene il germe della felicità, Io col manifestarla e l’anima col conoscerla, formiamo la pianta ed i frutti della vera felicità imperitura ed eterna che non viene mai meno.." Gesù
Primo modo per accedere alla felicità è conoscere la divina volontà è conoscere, ascoltare, muoversi e fare un giro nella dv è fare un'overdose di felicità anche se nel momento in cui lo fai non l'avverti ma così è. Questo non è riservato a Luisa e a Gesù, non solo noi dice Gesù ma anche a quelli che ascoltano e leggono le cose della dv.
"..e non solo noi, ma anche quelli che ascoltano o leggono le cose mirabili e sorprendenti del mio Volere sentono il dolce incanto della mia felicità..." Gesù
E attenzione, oltre al germe della felicità la dv contiene il germe della nobiltà. Nobiltà è sinonimo (in senso buono) la signorilità, il decoro e la classe ma non quelle cose brutte tipo di quelli che hanno la puzza sotto il naso, gli snob quelle sono sfoggi di superbia. La nobiltà tipica di Gesù e di Maria che pur essendo materialmente poverissime avevano la nobiltà dei tratti, dei modi, del camminare, del comportarsi, ecc.. che si percepisce quando stiamo di fronte ad una persona che ne è intrisa.
Nobile corteggio. Cosa intende Gesù?
"..Perciò, per felicitarmi nelle opere mie voglio parlarti della nobiltà della Volontà mia e dove l’anima può giungere, ciò che deve racchiudere se dà l’entrata nell’anima sua alla mia Volontà. La sua nobiltà è divina e siccome è dal Cielo, Essa non scende se non in chi trova un nobile corteggio.." Gesù
La prima porta d'ingresso fu l'Umanità di Gesù. La vuoi questa felicità imperitura ed eterna?
"..e perciò la prima che le diede l’entrata fu la mia Umanità; Essa non si contenta di poco, ma vuole tutto, perché vuol dare tutto e come può dar tutto se non trova tutto per potervi deporre tutti i suoi beni? Così la mia Umanità le diede il santo e nobile corteggio ed Essa accentrò in Me tutto e tutti.." Gesù
1) Che per per avere tutto bisogna dare tutto e darsi tutto, non è detto che uno debba privarsi di tutto (materialmente e spiritualmente) ma dev'essere sempre ponto a farlo, sempre in qualunque momento e in qualunque cosa - disposizione a detta del don chiara - se Dio ti facesse conoscere oggi con certezza una cosa che è sua Volontà una cosa che a te costerebbe tantissimo, ma proprio tanto. Se la risposta fosse sì (nella meditazione personale) nessun problema e cantiamo il Magnificat perchè stiamo sulla buona strada e poi 2) deve trovare tutto cioè giri, fusioni nella dv, vuole non solo trovare il ricambio del suo amore, un'anima che vive nella dv è un'anima che ama Gesù ma sul serio non solo a parole ma con i fatti -e il contraccambio di tutto. Sono tutto quello che ci si inventa per portare a Gesù il ricambio d'amore a Gesù per tutto e per tutti. E che cosa arriva a dire Gesù?
".. La mia Volontà deve poter dire nell’anima dove regna: Se nessuno mi amasse né mi contraccambiasse, Io sarei felice per Me stessa, nessuno può contristare la mia felicità, poiché in lei trovo tutto, ricevo tutto e posso dar tutto.." Gesù
Questo certamente Dio l'ha detto per la Madonna, ma non è una cosa da far impazzire di gioia? Dio che possa pensare di una creatura, cioè Dio potrebbe dire di questa creatura anche se fosse sola che è la sua gioia. Tutti i peccati delle persone, non fanno nulla alla Santissima Trinità e minimamente intaccare la Loro felicità, l'unica cosa che può toccare la SS. Trinità (in bene) è chi possiede la DV. Dio è felice nel vederti felice.
"..Allora la carità raggiungerà la completa perfezione nella creatura, quando la mia Volontà regnerà in modo completo nelle creature, perché allora ognuno si troverà in virtù di Essa, in ogni creatura, amata, difesa, sorretta, come l’ama, difende e sorregge il suo Dio, l’una si troverà trasfusa nell’altra come nella propria vita. Allora tutte le virtù raggiungeranno la completa perfezione, perché non si alimenteranno della vita umana, ma della Vita Divina.." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEOANRDO MARIA POMPEI
14 Giugno 1924 L’importanza dell’ordine in questi scritti. Dio è ordine. La bellezza dell’anima che opera nel Voler Supremo
20 Giugno 1924 La Divina Volontà contiene la pienezza della felicità. Quando la creatura vive nella Divina Volontà, allora la carità e tutte le virtù raggiungono la completa perfezione
Delle volte il don quando legge gli scritti nella meditazione mattutina rimane sorpreso perchè il secondo brano che legge è un'incredibile dio-incidenza (la meditazione è stata tenuta il 1 Maggio): il don è stato invitato il 1 maggio sul canale Telegram della sua amica Debora Vezzani che ha scritto una canzone Il prodigio dei prodigi - composta con gli scritti di Luisa e dedicata all'esaltazione per la dv e ha chiesto a persone che ne sappiano qualcosa. Bisogna scegliere una frase degli scritti e il don ha scelto una frase: la mia Volontà (di Gesù) ti darà la pienezza della felicità.
Quante volte nel secondo brano c'è la parola felicità? La parte principale del testo del 20 Giugno è volta a far comprendere che:
"..Ed essendo la mia Volontà la sola che contiene il germe della felicità,.." Gesù
Non c'è altro luogo dove andarla a trovare. Aristotele già diceva (4° secolo AC) - pur essendo un filosofo pagano - il fondamento della morale diceva che c'è un principio universale: ogni persona cerca la felicità, vivere in maniera conforme all'etica è una via per raggiungere la felicità, perchè la felicità si trova nel bene e la non felicità si trova nel male (il don sta semplificando in maniera estrema). Non è la sede per erudite dissertazioni. Il don non crede che ci siano delle persone che vogliano essere infelici e dove si trova la felicità? Ci sono tante canzoni che paventano o prospettano qualche luogo dove andare a cercarla. Tutti la cercano ma pochi la trovano. Ma chi la troverà in pienezza sarà chi vivrà nella dv.
"..Io col manifestarla e l’anima col conoscerla, formiamo la pianta ed i frutti della vera felicità imperitura ed eterna che non viene mai meno e non solo noi, ma anche quelli che ascoltano o leggono le cose mirabili e sorprendenti del mio Volere sentono il dolce incanto della mia felicità..." Gesù
Non è una cosa che dipende da come ci si sveglia o dalle cose belle che vengono fatte, ogni tanto capita che uno vada a letto bene. Ma oggi è così e domani potrebbe essere pessimo. Qua abbiamo felicità imperitura ed eterna che non viene mai meno. La prima cosa da chiederci: ci credo o non ci credo? Il don quando sente questi brani torna sempre ai suoi primi passi in questi scritti, il don ha creduto veramente (non sa perchè) anche con un contatto fresco con questi scritti (la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà - era il mese di Maggio) e lì rimase affascinato da questo: qua abbiamo trovato l'America. Queste promesse e queste cose in questi termini chiari con tutte le promesse ammesse....Che succederà quando Regnerà la Divina Volontà? Spariranno tutti i mali ed arriveranno tutti i beni. E' verissimo.
Solo muovendo i primi passi in questo mondo, si avvertono delle cose mai vissute e non sono gli entusiasmi di un momento, non si avverte solo l'ebrezza del nuovo. Per il don non è stato così. Qua c'è aria antica (nel senso che la dv è eterna e da sempre esiste)/nuova.
Questa mattina, mentre mi trovavo nel solito mio stato, non so se è stato sogno, ho visto il mio confessore defunto, il quale pareva che prendesse qualche cosa di attorcigliato da dentro la mia mente e l’aggiustasse e la sciogliesse. Io gli ho domandato perché faceva ciò e lui mi ha detto: “Son venuto per dirti di stare attenta all’ordine, perché Dio è ordine e basta una frase, una parola di ciò che ti dice il Signore che non stia nell’ordine, perché possa suscitare dubbi e difficoltà in chi potrà leggere ciò che scrivi sulla sua adorabile Volontà.”
Luisa ha questo "sogno" sul confessore defunto nel quale dice di stare attenta all'ordine e all'attenzione sui minimi dettagli. Perchè quando si hanno delle grosse responsabilità bisogna stare molto attenti.
"...Ed il confessore: “No, no, ma sii attenta per l’avvenire, fa’ che le cose che scrivi siano chiare e semplici come te le dice Gesù e che nulla ometta, perché basta una piccola frase, che manchi una parola di quelle che ti dice Gesù, o che la scriva diversamente, per mancare l’ordine; perché quelle parole serviranno per dar luce, per far comprendere con più chiarezza e per legare l’ordine delle verità che il buon Gesù ti manifesta. Tu sei facile a omettere molte piccole cose, mentre le piccole legano le grandi e le grandi le piccole, perciò sii attenta per l’avvenire, affinché il tutto sia ordinato.”
Dio è ordine (vale per tutti); quindi dev'essere tutto ordinato e perfetto. Non perchè uno vuole fare il perfezionista o sia superman ma perchè nel disordine Dio non c'è mai. Sotto nessun punto di vista. Dalle cose esteriori (come teniamo la casa, la macchina, l'ambiente di lavoro, la nostra camera, la nostra persona, come ci vestiamo, come sono le nostre cose, ecc...). L'interno si manifesta all'esterno e l'esterno è la manifestazione dell'interno. Diffidiamo di chi dice: l'importante è il cuore, a casa mia è un macello ma io mi raccapezzo nel disordine e poi non sono queste cose importanti perchè nel mio cuore regna l'ordine. E'un campo (l'ordine) a cui dobbiamo starci sempre attenti, ma quando si inizia a vivere nella dv l'ordine non è più un peso, ma diventa un'esigenza perchè la persona avverte la distonia con l'ordine divino.
Qual'è la specialità di Dio? L'Onnipotenza? L'amore? La capacità di creare qualcosa dal nulla? No
"..perché la mia Volontà ha proprio questa specialità caratteristica, rendere felici: Dio e l’uomo.." Gesù (20 giugno 1924)
"..Ripeterebbe la frase che c’è nelle Tre Divine Persone: “Siamo intangibili, per quanto le creature possono fare, nessuno può toccarci, né menomamente ombrare la nostra eterna ed immutabile felicità.” Solo può toccarci, può entrare a fare una sola cosa con Noi, chi possiede la mia Volontà, perché essendo lei felice della nostra stessa felicità, restiamo glorificati della felicità della creatura.." Gesù
Non solo la Trinità ha felicità tra di loro, ma anche con la creatura. Per quelli dà e che riceve dalla creatura.
"..“Figlia diletta mia, se sapessi che piacere, che gusto sento nel parlarti della mia Volontà!.." Gesù
L'intimità con Gesù che si vive in primis con la preghiera, questa si vive. L'anima l'avverte e il clima e l'ambiente della felicità e possiamo pensare che Gesù sia contento di questo.
".. Ed essendo la mia Volontà la sola che contiene il germe della felicità, Io col manifestarla e l’anima col conoscerla, formiamo la pianta ed i frutti della vera felicità imperitura ed eterna che non viene mai meno.." Gesù
Primo modo per accedere alla felicità è conoscere la divina volontà è conoscere, ascoltare, muoversi e fare un giro nella dv è fare un'overdose di felicità anche se nel momento in cui lo fai non l'avverti ma così è. Questo non è riservato a Luisa e a Gesù, non solo noi dice Gesù ma anche a quelli che ascoltano e leggono le cose della dv.
"..e non solo noi, ma anche quelli che ascoltano o leggono le cose mirabili e sorprendenti del mio Volere sentono il dolce incanto della mia felicità..." Gesù
E attenzione, oltre al germe della felicità la dv contiene il germe della nobiltà. Nobiltà è sinonimo (in senso buono) la signorilità, il decoro e la classe ma non quelle cose brutte tipo di quelli che hanno la puzza sotto il naso, gli snob quelle sono sfoggi di superbia. La nobiltà tipica di Gesù e di Maria che pur essendo materialmente poverissime avevano la nobiltà dei tratti, dei modi, del camminare, del comportarsi, ecc.. che si percepisce quando stiamo di fronte ad una persona che ne è intrisa.
Nobile corteggio. Cosa intende Gesù?
"..Perciò, per felicitarmi nelle opere mie voglio parlarti della nobiltà della Volontà mia e dove l’anima può giungere, ciò che deve racchiudere se dà l’entrata nell’anima sua alla mia Volontà. La sua nobiltà è divina e siccome è dal Cielo, Essa non scende se non in chi trova un nobile corteggio.." Gesù
La prima porta d'ingresso fu l'Umanità di Gesù. La vuoi questa felicità imperitura ed eterna?
"..e perciò la prima che le diede l’entrata fu la mia Umanità; Essa non si contenta di poco, ma vuole tutto, perché vuol dare tutto e come può dar tutto se non trova tutto per potervi deporre tutti i suoi beni? Così la mia Umanità le diede il santo e nobile corteggio ed Essa accentrò in Me tutto e tutti.." Gesù
1) Che per per avere tutto bisogna dare tutto e darsi tutto, non è detto che uno debba privarsi di tutto (materialmente e spiritualmente) ma dev'essere sempre ponto a farlo, sempre in qualunque momento e in qualunque cosa - disposizione a detta del don chiara - se Dio ti facesse conoscere oggi con certezza una cosa che è sua Volontà una cosa che a te costerebbe tantissimo, ma proprio tanto. Se la risposta fosse sì (nella meditazione personale) nessun problema e cantiamo il Magnificat perchè stiamo sulla buona strada e poi 2) deve trovare tutto cioè giri, fusioni nella dv, vuole non solo trovare il ricambio del suo amore, un'anima che vive nella dv è un'anima che ama Gesù ma sul serio non solo a parole ma con i fatti -e il contraccambio di tutto. Sono tutto quello che ci si inventa per portare a Gesù il ricambio d'amore a Gesù per tutto e per tutti. E che cosa arriva a dire Gesù?
".. La mia Volontà deve poter dire nell’anima dove regna: Se nessuno mi amasse né mi contraccambiasse, Io sarei felice per Me stessa, nessuno può contristare la mia felicità, poiché in lei trovo tutto, ricevo tutto e posso dar tutto.." Gesù
Questo certamente Dio l'ha detto per la Madonna, ma non è una cosa da far impazzire di gioia? Dio che possa pensare di una creatura, cioè Dio potrebbe dire di questa creatura anche se fosse sola che è la sua gioia. Tutti i peccati delle persone, non fanno nulla alla Santissima Trinità e minimamente intaccare la Loro felicità, l'unica cosa che può toccare la SS. Trinità (in bene) è chi possiede la DV. Dio è felice nel vederti felice.
"..Allora la carità raggiungerà la completa perfezione nella creatura, quando la mia Volontà regnerà in modo completo nelle creature, perché allora ognuno si troverà in virtù di Essa, in ogni creatura, amata, difesa, sorretta, come l’ama, difende e sorregge il suo Dio, l’una si troverà trasfusa nell’altra come nella propria vita. Allora tutte le virtù raggiungeranno la completa perfezione, perché non si alimenteranno della vita umana, ma della Vita Divina.." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEOANRDO MARIA POMPEI
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