venerdì 31 marzo 2023

Colei che era ed è il terrore di tutto l'inferno

Spettacolare lezione di Gesù sul peccato originale. Eva fu la causa della caduta ed una Nuova Eva doveva rovesciare la situazione. Cosa fece il demonio per tentare di far cadere Eva. Libro di Cielo, Volume 29, 19 Maggio 1931, Giovedì 18 Agosto 2022 (prima parte)

19 Maggio 1931 Scene dell'Eden. Caduta dell'uomo. La Regina del Cielo che schiaccia il capo al serpe infernale. Come le parole di Gesù hanno la virtù comunicativa. Come parla dei dubbi è difficoltà.

"..Onde nel vederti tanto piangere, si son persuasi che non sei tu che puoi portare la rovina che tanto temono al loro regno diabolico. Questo è ciò che riguarda la Regina del Cielo da parte del serpe infernale, ora voglio dirti ciò che riguarda le creature a pro di lui..." Gesù

La prima parte meditata termina qua.

Noi sappiamo che negli scritti di Luisa si parla tantissimo di Adamo, perchè è lui il responsabile della rovina del genere umano. Se Adamo non avesse assecondato Eva il genere umano non sarebbe rovinato perchè per rovinare il genere umano bisognava far cadere Adamo non eva. La caduta di Eva sarebbe stata la caduta di Eva e la caduta di Adamo sarebbe stata la caduta di tutti, ecco perchè anche in San Paolo si parla di Adamo e del nuovo Adamo (Cristo) che rovescia le sorti. Nella Sacra Scrittura c'è scritto che il peccato originale è stato commesso da Adamo sotto istigazione di Eva e questa dottrina è di capitale importanza per capire molte cose per esempio il don questo scritto lo avrebbe voluto mettere nel suo ciclo di catechesi su cosa potrebbe essere stato il peccato. Questo brano sposa la visione della Chiesa su di esso senza indulgere a fantasia di altro genere. In quel sacerdote che racconta di avere avuto rivelazioni che riguardano su ciò che sarebbe stato il peccato originale, una delle cose che fanno storcere il naso a don Leonardo Maria Pompei e rendono inaccettabile questo sacerdote scrive è che Eva non c'entra nulla, è commesso da Adamo per una sua marachella grossa ma questo non può essere. Il fatto che Eva fu la causa del peccato originale è la giustificazione teologica - quello che Dio fa non è che ha la fissazioni teologiche - ma una Sapienza Infinita. L'opera della Redenzione è stato il capovolgimento di ciò che accadde nell'Eden compiendo atti uguali e contrari. Perchè Maria è stata associata da Gesù all'opera della Redenzione anche se non c'era nessun motivo? Di per sè Gesù avrebbe potuto redimere il genere da solo ma c'era una pagina scritta da satana ma che doveva essere riscritta, c'era una donna che iniziò e cadde per prima e trascinò l'uomo nella caduta e quindi si sarebbe dovuto verificare il contrario. Un uomo che non cade e che coinvolge una donna, Dio non fa le cose a vanvera o a caso, Dio quando fa una cosa è perfezione assoluta. Non era indispensabile che il Verbo si facesse carne per redimerci, ha infiniti modi per farlo, ma il fatto che abbia scelto questo è il modo migliore in assoluto che esista. A tutto quello che Dio fa non si può muovere il minimo appiglio. Se Eva non c'entra nulla con il peccato originale a cosa servirebbe la Madonna? Qua Gesù parla in maniera poco equivoca come la meditazione scorsa:

"...la mia povera mente si è portata nell'Eden, nell'atto della caduta dell'uomo, quando il serpe infernale con la sua astuzia e bugia indusse Eva a sottrarsi alla Volontà del suo Creatore ed Eva, coi suoi modi lusinghieri, indusse Adamo a cadere nello stesso peccato..." Luisa

In Maria Valtorta Gesù parla che sulla donna grava condanna maggiore, chi partorisce è la donna, chi ha il ciclo mestruale è la donna non l'uomo e queste sono le cose naturali. Queste cose sono dipendendi direttamenti dalla Volontà di Dio perchè sono in natura. Adamo ha rovinato il genere umano ma è su Eva che è stata fatta la condanna peggiore e sono dati oggettivi e non sono fantasie. Fondamentalmente Gesù parla quasi sempre di Adamo e quasi mai di Eva e non parla spesso del diavolo.

"Figlia mia, il mio amore non si estinse per la caduta dell'uomo, ma si riaccese di più e se la mia giustizia giustamente lo punì e lo condannò, il mio amore, baciando la mia Giustizia, senza frapporre tempo in mezzo, promise il futuro Redentore e disse al serpe ingannatore coll'impero della mia potenza: tu ti sei servito d'una donna per strapparmi l'uomo dalla mia Volontà Divina ed Io per mezzo d'un'altra donna, che avrà in suo potere la potenza del mio Fiat, abbatterò il tuo orgoglio e col suo piede immacolato ti schiaccerà la testa...." Gesù

E poi è successo il finimondo:

"..Queste parole bruciarono più dello stesso inferno il serpe infernale e chiuse tanta rabbia nel cuor suo, che non poteva star più fermo, non faceva altro che girare e rigirare la terra, per scoprire Colei che doveva schiacciargli la testa, non per farsela schiacciare, ma per poter con le sue arti infernali, con le sue astuzie diaboliche, far cadere Colei che doveva sconfiggerlo, debilitarlo e legarlo nei cupi abissi. Quindi per quattromila anni andò sempre girando e quando vedeva donne più virtuose e buone, armava la sua battaglia, le tentava in tutti i modi e le lasciava solo quando si assicurava per mezzo di qualche debolezza o difetti, che non era Colei per mezzo della quale doveva essere sconfitto quindi seguiva il suo girare...." Gesù

Il diavolo ha provato a cercarla per farla cadere e quindi stare al sicuro di non avere la testa schiacciata. Come ogni persona che cade nel peccato è schiavo di Satana e quindi non potrà questa persona schiacciare la testa al diavolo.

"..non faceva altro che girare e rigirare la terra, per scoprire Colei che doveva schiacciargli la testa, non per farsela schiacciare, ma per poter con le sue arti infernali, con le sue astuzie diaboliche, far cadere Colei che doveva sconfiggerlo, debilitarlo e legarlo nei cupi abissi..." Gesù

Il grande nemico è stato il diavolo, si è combattuta una battaglia frontale e personale. Il diavolo individua i suoi nemici particolari - la Madonna è stata una - ma ogni volta che c'è stata una persona chiamata a grandi opere - Gesù dice che c'è una persona che farà questa cosa e il diavolo non resterà a guardare e cercherà di fare cadere quella persona per impedire la realizzazione di questo piano.

"..Quindi per quattromila anni andò sempre girando e quando vedeva donne più virtuose e buone, armava la sua battaglia, le tentava in tutti i modi e le lasciava solo quando si assicurava per mezzo di qualche debolezza o difetti, che non era Colei per mezzo della quale doveva essere sconfitto quindi seguiva il suo girare..." Gesù

Maria, la sorella di Abramo, Ruth, Giuditta, Ester, Anna madre di Samuele, la madre dei 7 Maccabei ecc.. le lasciava solo quando c'erano qualche debolezza. Non è quella che doveva fare guai grossi al regno del maligno. Proseguiva nel suo girare. E un giorno nacque la Madonna. Gli scritti di Maria Valtora, Luisa e Maria D'Agreda concordano su questo:

"..Onde venne difatti la Celeste creatura, che gli schiacciò la testa ed il nemico sentì tale potenza in Lei, che lo atterrò e non ebbe la forza di avvicinarsi; questo lo faceva rodere di rabbia e usava tutte le sue armi infernali per combatterla, macché! faceva per avvicinarsi, si sentiva fiaccare, rompere le gambe e costretto a rivolgersi indietro e da lontano spiava le sue mirabili virtù, la sua potenza e santità ed Io, per confonderlo e metterlo in dubbio gli facevo vedere la Sovrana Celeste, le sue cose umane come il prendere cibo, il piangere, il dormire ed altro e lui si persuadeva che non era Colei, perché essendo tanto potente e santa, non doveva essere soggetta ai bisogni naturali della vita, ma poi ritornava ai dubbi e voleva ritornare all'assalto, ma invano..." Gesù

Identica a Maria D'Agreda dove il diavolo fa i concili diabolici. Era la stessa cosa che accadeva quando è venuto Gesù.

La Regina era è il terrore di tutto l'inferno, ecco perchè chi sta con Maria - specie con questi tempo - perchè la Madonna continua dice di pregare sempre il Rosario (i 150 ave maria e meglio si dice tutto) perchè quando il diavolo fa il pazzo furioso, chi si illude che i guai siano finiti, abbiamo visto solo l'aperitivo o antipasto, prima che il diavolo sia schiacciato ne dovremmo vedere ancora un pò - opione del don basata su fatti e profezie. Come mai gli scritti sulla Divina Volontà sono stati ad una donna? E perchè le più grandi santi sono state delle donne? Il don chiama la donna la corda tesa tra Eva o Maria, perchè o è la rovina per sè stessa e il genere umano - e quante ce ne stanno in giro oggi - cioè la Salvatrice sulla spalle e vale per la famiglia, Chiesa ecc... o è la rovina o è la salvezza. Luisa era una donna non era un'uomo.

"..Ora il serpe infernale sente sul suo capo la mia parola fulminea dettagli nell'Eden, la mia condanna irrevocabile che una donna gli schiaccerà la testa, quindi sa che, schiacciata la sua testa, sarà rovesciato il suo regno sulla terra, perderà il suo prestigio e tutto il male che egli fece nell'Eden per mezzo d'una donna, sarà rifatto da un'altra donna ma anche se la Regina del Cielo lo debilitò, gli schiacciò la testa ed Io stesso lo legai alla croce, quindi non è più libero di fare quello che vuole, fa scempio di chi sventuratamente si avvicina; molto più che vede che la volontà umana non è soggiogata dalla Divina ed il Suo regno non è formato ancora, teme che un'altra donna abbia a finire di bruciare le tempie, per fare che la condanna divina abbia il suo compimento sul suo capo schiacciato dal piede dell'Immacolata Regina, perché sa che quando Io parlo, la mia parola ha la virtù comunicativa ad altre creature..." Gesù

Il diavolo smetterà quando arriverà il Cuore Immacolato di Maria non sarà altro che l'instaurazione del Regno della divina volontà, l'unico modo per far sparire il diavolo è questo regno. Gli scritti sono del 1931, e il diavolo era ancora al lavoro.

"..sta tutto occhio e come alla vedetta per vedere se un’altra donna ha il compito da Dio di far conoscere la Divina Volontà per farla regnare ed avendoti visto scrivere tanto sul mio Fiat, il solo dubbio che ciò potesse essere, ha suscitato tutto l'inferno contro di te, ecco la causa di tutto ciò che hai sofferto, quindi si è servito di uomini malvagi e ha fatto loro inventare calunnie e cose che non esistono. Onde nel vederti tanto piangere, si son persuasi che non sei tu che puoi portare la rovina che tanto temono al loro regno diabolico..." Gesù

Quando il maligno inizia ad avere il sospetto che ci sia qualcuno che abbia una missione particolare che gli possa fare veramente male al suo regno, scatena il finimondo. Noi pensiamo alla vita della Madonna, è stata un'eroe assoluto, il male e le umiliazioni che ha conosciuto e gli strappamenti di cuori e come ha reagito soffrendo ma sempre unita alla Volontà di Dio. E' qualcosa di inimmaginabile. E il demonio scatena l'inferno contro tutti gli esseri umani che reputa pericolosi e nei personaggi destinati a fargli tanto male è un finimondo ma anche nella vita di noi poveri comuni mortali cattolici ecc... che comunque già per essere fedeli un pò di male al diavolo facciamo. A volte il Signore fa vedere delle debolezze delle persone, chiaramente per la Madonna non si tratta di imperfezioni, debolezze,... non c'è nulla di imperfetto. A volte il Signore fa vedere al diavolo o delle imperfezioni, debolezze? O difetti che magari debordano in qualche piccolo peccato semi veniale per far confondere il diavolo e dare un pò di tregua agli eletti? Questo apre dei piani possibili di comprensione, come mai il Signore non ascolta le nostre preghiere di essere liberati da un difetto. Il Signore non è contento dei difetti ma però di fronte al piccolo male - cioè permettere quel piccolo difetto è meglio del grande male cioè non permettere il piccolo male e lasciare che accadano altre cose. Dio è perfettissimo nel suo operare. La sua perfezione coinvolge la vita di ciascuno di noi nei minimi dettagli per coloro che amano Dio. Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 30 marzo 2023

Tocchi e contatti divini

Impressionante lezione e rivelazione di Gesù sui contatti voluti e cercati da Dio nel creare l'uomo e su come questi siano rimasti impressi non solo nell'uomo, ma addirittura in Dio stesso. Conseguenze di tutto ciò sul valore di un'autentica corporeità. Libro di Cielo, volume 29, 16 Maggio 1931, Mercoledì 17 Agosto 2022

16 Maggio 1931 La Divina Volontà conformatrice degli atti della creatura. Foga d'amore Divino nel creare l'uomo; tocchi delle qualità Divine.

Il don vorrebbe soffermarsi a lungo sulla seconda parte di ciò che Gesù ci ha detto che lo ha fortemente impressionato, perchè quello che Gesù ha detto gli ha fatto ripensare a ciò che è stato detto nel ciclo del peccato originale e di alcune cose non aventi un grado sufficente di attendibilità e contraddicendo alcuni dati biblici che Gesù ribadisce. In questa seconda parte il don ricorda bene il testo ebraico della Genesi; il termine usato dalla Sacra Scrittura è il termine plasmare, fatto con le mani. Un tempo si plasmava con le mani, nella Bibbia si dice che poi, dopo aver plasmato l'uomo, Dio gli ha alitato. Don Pablo Martin - caro amico, non soltato ha tradotto in italiana è il libro di TeneraAmata ma ha scritto un'opuscoletto che si chiama il Mistero dell'ora presente che è un commento catechetico sopratutto a quella rivelazione della Quinta Dimensione, tutto ciò che è corporeo, totalmente umano noi stiamo vivendo rimane in eterno. Dopo che saremo morti, il mio tempo terreno va dal concepimento fino alla mia morte, ma questo tempo vissuto da me potrò riviverlo anche con il mio corpo. Quante volte ritorna il termine tocco in questo brano? Non c'è contatto spirituale...due spiriti non si toccano, il contatto è una cosa tangibile e fisica.

"..Il nostro Essere Divino, essendo purissimo spirito, non aveva né mani, né piedi, le nostre qualità divine ci servirono di mani per formare l'uomo.." Gesù

Sta dicendo che la sua Onnipotenza, si è fatto le mani, - può darsi che il don abbia capito male -

".. le nostre qualità divine ci servirono di mani per formare l'uomo e riversandosi sopra di Lui come un impetuoso torrente, lo plasmammo e, toccandolo, gli infondemmo gli effetti delle nostre qualità Supreme..." Gesù

Il corpo umano nasce dall'incontro di due gameti, ma qua c'è un touch, poi seconda volta:

"..Questi tocchi son rimasti nell'uomo.." Gesù

Questo contatto è rimasto eternamente nell'uomo, lo percepisco anche oggi. La meditazione è un fare attenzione e leggere con calma su un testo, se il don si sbaglia, si può commentare argomentando.

"..Questi tocchi son rimasti nell'uomo e perciò si vedono in Lui certe belle qualità di bontà, d'ingegno, d'intelligenza ed altro, sono la virtù dei nostri tocchi divini,.." Gesù

Certo che con il peccato siamo decaduti, abbiamo fatto disastri ecc... ma a volte anche in persone lontane da Dio si vedono qualità di bontà, il don rimane sbalordito, e da dove vedono quelle qualità di ingegno? C'è comunque il contatto creativo - oltre ad essere creata da Dio, e per ciò si vedono quelle qualità. Terza volta che ricorre questo termine, certi tocchi, come spiega Santa Teresa d'Avila sono spirituali, quando Dio ci tocca il cuore (quando preghiamo profondamente) - in quel momento in cui uno si mette davanti a Dio (magari davanti al Santissimo Sacramento o tempo di ringraziamento dopo la Comunione). Se usi bene il tempo dopo la Messa, sono realtà spirituali è impossibile da spiegarle a voci, il Signore ti fa sentire la sua presenza, il suo Amore, ecc.. ci possono essere anche patologie ecc.. ma questi tocchi producono a livello sensibile un diletto, una gioia, le lacrime, affetti accesi che però bisogna viverle... la nostra anima è la perla preziosa. La vita mistica è un tornare in noi stessi, (Santa Teresa d'Avila), noi pensiamo di andare chissà dove ma Dio sta dentro di noi, mano a mano che tu entri nella parte più profonda della tua anima c'è Dio Uno e Trino. La santa diceva che la stragrande maggioranza non entra nemmeno nella prima stanza sorpassando il fossato dove ci stanno il mondo e il demonio e la prima stanza è la preghiera vocale fatta bene e la seconda è la meditazione.

"..sono i nostri pegni d'amore con cui lo impastammo, e anche se Lui non si ricorda e forse neppure ci conosce, continuano il loro ufficio perenne d'amarlo..." Gesù

Le vecchie scene delle nonne o mamme che impastavano e alla fine c'era una sostanza nuova (da uova, farina ecc...) noi siamo impastati com pegni d'amore divini. L'uomo ce l'ha in sè senza saperlo e deborda questa cosa anche nei peggiori esseri umani, pensiamo ad un boss o ad un dittatore, se quello ha un figlio è possibile che verso di lui sia bravo, anche se è spietata e crudele con il prossimo. Questi grandi misteri dell'essere umano.

"..E siccome quando si tocca un oggetto o una persona, chi tocca sente l'impressione della persona toccata, quindi come i nostri tocchi delle qualità divine restarono nell'uomo, cosi restò nelle nostre qualità supreme l’impressione d'averlo toccato..." Gesù

8 volte che ritorna il termine tocco in 16 righe. Una volta ogni due righe nella versione digitale del don. Qua ci fa anche capire all'economia sacramentale e a quante cose sono state perse. Il tocco. Se a noi qualcuno ci dà una carezza, noi ce la ricordiamo quella carezza, pensiamo lo stringere una mano, pensiamo a questo tempo: la negazione di ogni contatto per certi aspetti è l'anti - amore. Se non ci fosse la concupiscenza ci sarebbe un'amore incredibile anche in questo mondo.

"..cosi restò nelle nostre qualità supreme l’impressione d'averlo toccato..." Gesù

A Dio gli è rimasto. I gesti dell'imposizione delle mani, l'olio santo, nel sacramento della penitenza si stende il braccio o si impone la mano sulla testa, durante una benedizione o esorcismo si impongono le mani sulla testa. C'è il contatto di mano. Il battesimo ha un contatto d'acqua, il crisma ha il contatto con l'olio, la stretta di mano con il vescovo, le unzioni fatte con il dito, nel battesimo in rito antico, quante volte il sacerdote impone la mano sulla testa ecc..? Il gesto dell'effatà, il sacerdote si umidiva il pollice con la saliva e toccava le orecchie e le labbra del neonato. E nell'Eucarestia, non c'è un contatto? Chi ci mettiamo nello stomaco? Pensiamo a tutte quante queste cose. I contatti umani quanto possono essere espressivi? Purtroppo in condizione di interdizione, ci vuole molta attenzione nei contatti anche perchè un contatto innocente tra persone di sesso diverso può diventare pericoloso. Il contatto è una cosa buona, un tempo - dice il don - gli sposi santi, quando si univano lo facevano principalmente per procreare, l'amore corporeo, due sposi che si abbracciano, che si baciano ecc.. e tutti quanti quegli atti che senza peccato originale sarebbero più diffusi - ma lo saranno in Cielo - la nostra umanità è anima e corpo e necessariamente si esplica gli atti tangibili. Nell'eternità creata, la nostra separazione dal corpo non sarà mai totale. Dio si "ricorda" quanto è bello aver toccato l'uomo. E' tanta roba.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 29 marzo 2023

Chi vuol ricevere, deve dare

Gesù fa una lezione a commento delle sue massime evangeliche: "a chi ha sarà dato" e "a chi molto fu dato molto sarà chiesto". Per ricevere grandi grazie, occorre fare a Dio grandi offerte; e quando si ricevono grandi grazie, occorre prepararsi a passare per grandi croci. Libro di Cielo, Volume 29, 10 Maggio 1931, Martedì 16 Agosto 2022

10 Maggio 1931 Chi vuol ricevere deve dare. Modi che ha Gesù. I doni divini portatori di pace. Come la Divina Volontà ha la virtù fermentativa. Qual bene racchiude un atto compiuto di Divina Volontà .

Non è la prima volta che Gesù affronta l'omelia di quei passi del Vangelo (Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,11-28) che non sono percepibili - la parte centrale di questa meditazione approfondisce questi dettagli e ci ricorda sempre una verità che non dobbiamo mai dimenticare: il rapporto con Dio è un rapporto a Due. Certo che tutto parte da Lui, Lui ha il primato su tutto ecc.. ma noi non stiamo in questo rapporto come soggetti inerti e che stanno aspettando in continuazione la manna dal Cielo senza collaborare e rispondere e corrispondere a ciò che il Signore ci dona. Il senso di questa meditazione si potrebbe racchiudere in uno slogan: grandi grazie chiamano grandi croci e grandi croci chiamano grandi grazie.

Ci sono varie forme o modalità di lettura di questa verità. Gesù parte da una di esse che è spesso dimenticata dietro quei concetti mielati, sdolcinati ecc.. secondo i quali Dio ti dà qualsiasi grazia qualsiasi cosa tu faccia. Ma questo non è vero, perchè la stessa bontà e misericordia di Dio è efficace verso chi la invoca ed è disposto a riceverla, non è che va in automatico anche contro la volontà della persona. Ci sono oggi delle storture che lasciano veramente delle persone e ahimè anche dentro la casa di Dio, c'è l'idea che qualsiasi cosa uno faccia arriva la misericordia, figurati se Dio permette la dannazione o altro... il don, dalla sua parte di sacerdote e parroco, gli risulta questa mentalità. C'è un libro che si chiama l'eresia dell'informe, c'è questa atmosfera nebulosa sfumata dentro questa atmosfera viene tratteggiata questa strana misericordia di Dio che tutto avvolge come una nebbia lo voglia o non lo voglia la persona. Queste stupidaggini non hanno nè capo nè coda nella Sacra Scrittura, la Chiesa terrena sono 2000 anni che cammina, ma fino a 120 anni fa, ma quando mai si è sentita una cosa del genere? Nei libri dei Santi non si trovano cose del genere anzi si trova l'opposto: preghiere, offerte al Signore, penitenze e sacrifici che se letti con la mentalità di adesso uno rimane sconvolto, eppure queste cose sono andati avanti per 1950 anni mica una settimana. Che cos'è la vita consacrata? Le ragazze si offrivano come vergini consacrate o i martiri?

"Figlia mia, chi vuol ricevere, deve dare; il dare dispone la creatura a ricevere e Dio a dare..." Gesù

Il nostro dare al Signore deriva già dal fatto che noi abbiamo una considerazione estrema di ciò che Lui ha dato a noi, cosa posso dare al Signore? Lui mi ha dato tutto. Cosa diamo al Signore in confronto a quello che Lui ci ha dato. Eppure appena Gesù vede che tu gli dai qualcosa, anche cose piccole, molte persone iniziano a pensare che lo devono dire al padre spirituale ecc... se ti viene un'ispirazione di fare un sacrificio - salvo cose esorbitante - daglielo ed offriti perchè se tu darai, Dio ti darà.

"..Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha..." Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 19,11-28.

Il senso della meditazione è questo. Gesù lo pronuncia non in riferimento all'altra tipologia di fenomeni - Dio ti dà una grazia aspettati subito una croce - quando ti arriva una grazia grossa ti arrivano grosse croci.

"..Molte volte anche il tuo Gesù ha questo modo, quando voglio dalla creatura do e se voglio dei grandi sacrifici do molto, affinché essa, guardando il molto che ho dato, si vergogni e non abbia il coraggio di negarmi il sacrificio che le chiedo...." Gesù

Quanto abbiamo ricevuto noi dal Signore? Più abbiamo ricevuto più siamo tenuti a dare con gratitudine, è brutta un'anima taccagna, gretta e meschina che misura le cose con il contagoccie (es: ho fatto la Messa alla domenica e basta avanza). L'amore è un donarsi, un dare, è un stare attento a che la persona amata percepisca che la sto amando attraverso qualcosa che gli dono, che non sono soldi ma possono anche essere attenzione, compagnia ecc..

"..Ora, nell'ordine divino, il donatore è sempre Iddio che per primo manda i suoi doni alla creatura, ma se essa non si muove a dare qualcosa al suo Creatore, fosse pure il suo piccolo amore, la sua gratitudine, un piccolo sacrificio, - perché se abbiamo dato è perché volevamo, - non più vengono spediti da noi altri doni, perché col non darci nulla, la creatura ha chiuso la corrispondenza ed ha spezzato la bella amicizia che doveva far sorgere il nostro dono..." Gesù

Un piccolo sacrificio? Va bene dagli questo se non sei ancora capace di un grande sacrificio ma qualcosa glielo dobbiamo dare. Mentre il don leggeva questa cosa, gli è venuto in mente un'episodio delle mistiche o santi. I Figli di Dio sono tutti quanti diversi, porta le sue peculiarità diverse all'interno della Santa Famiglia (la Chiesa), dall'aldilà i beati partecipano degli attributi di Dio, sicuramente Luisa può sentire ciò che il don dice dei suoi scritti, un'episodio molto commovente, doloroso e toccante di Maria Valtorta: nella sua infinita Bontà e misericordia andò a trovare - dopo la sua Ressurezione - una persona più disgraziata che sia mai esistita sul pianeta terra: la madre di Giuda; questa povera donna che è dovuta vivere con il peso di aver dato alla luce colui che ha tradito Gesù. Va da questa madre e questa povera donna stava soffrendo fino all'inverosimile e Gesù le ha fatto questa carità: è andato a trovarla questa povera disgraziata che non c'entra nulla e lei stava sfogandosi. Gesù le ha risposto: queste sofferenze atroci me le devi offrire, tuo figlio non mi ha dato nulla. Ecco perchè ha fatto la fine che ha fatto. Poi dobbiamo trasformarla in preghiera personale e chiederci: ma io ho dato qualcosa a Dio? Il nostro modo di amare e il nostro dare. La Madonna - diceva il Montfort nel trattato della Vera Devozione - per un'uovo dà un bue, e che cosa farà Nostro Signore? Noi ricambiamo le grazie con la fedeltà nel tempo della prova e come dice Gesù nella seconda parte:

"..Ora figlia mia, dare e ricevere sono atti primi ed indispensabili che a chiare note additano che noi amiamo la creatura ed essa ci ama; ma non basta, si deve saper ricevere col convertire in natura il bene ricevuto, col mangiarlo e masticarlo ben bene, in modo da convertire il dono in sangue dell'anima. È questo il nostro scopo nel dare i nostri doni, voler veder convertito in natura il dono che abbiamo dato, perché allora i nostri doni non sono in pericolo e ci dispongono a dare doni più grandi; e la creatura avendolo convertito in natura, mette al sicuro il nostro dono, ne resta posseditrice e sentirà in sè il bene, la sorgente e sentirà convertito in natura il dono ricevuto.." Gesù

Questa grazia l'ho fatta mia e sarà la mia forza quando la dovrò restituire nella fedeltà nelle tribolazioni.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 26 marzo 2023

"Lasciami libero di fare quello che voglio!"

Di nuovo Gesù torna sul valore e l'importanza delle pene volontarie e non forzate. Lui vuole vivere nelle sue anime care ed elette come in casa propria, libero di fare quello che vuole. Questo dipende ovviamente da quanto l'anima si abbandona senza riserve e si offre a Lui. Libro di Cielo, Volume 29, 4 Maggio 1931, Giovedì 28 Luglio 2022

4 Maggio 1931 Potenza della parola di Gesù. Come gli atti ripetuti sono come succo alle piante. Le pene forzate perdono la freschezza. Gesù vuole essere libero nell'anima .

Meditazione solo della seconda ed ultima parte perchè ad avviso del don - la sua sensibilità - è assolutamente basilare. Per poi vedere se ci resta un pochino di tempo per la prima che parla dell'importanza degli atti compiuti nella dv.

Gesù riprende l'argomento che Lui gradisce le pene volontarie e non forzate. Lo abbiamo già visto nei giorni scorsi. In una meditazione precedente, Libro di Cielo, Volume 29, 2 Aprile 1931, Gesù diceva:

"..basta un quarto d'ora di pene volontarie per supplire e sorpassare tutte le pene più atroci che ci sono nel mondo, perché queste sono nell'ordine umano, le volontarie sono nell'ordine divino..." Gesù

"..Perciò voglio libertà e, se vuoi rendermi felice, lasciami libero di fare quello che voglio." Gesù

La libertà è un bene formidabile, Dio stesso ce la riconosce e ce la concede (non senza responsabilità) dandoci la possibilità di combinare guai, di sbagliare e di dannarsi. La dannazione è l'attestazione suprema della libertà della creatura e di come Lui non gli fa fare nulla di forzato. I lavori forzati in Dio non esistono, i lavori forzati si trovano solo all'inferno, e gli schiavi d'amore della Madonna? E' la schiavitù d'amore nel quale si mette la Madonna (e quindi il Signore) nelle condizioni di libertà di fare con noi quello che vuole. Anticamente lo schiavo non poteva fare altro che seguire senza fiatare qualsiasi ordine dei suoi padroni sotto la pena delle sferze e della morte perchè nel diritto romano c'era il diritto di vita e di morte, se tu uccidevi uno schiavo non c'era nessun processo e neanche venivi indagato sul perchè l'avevi ucciso. Anche se lo uccidevi per capriccio non succedeva nulla. Questa condizione però, la consacrazione Totus Tuus è un'offerta volontaria, e tutta la vita della Chiesa è impostata sull'offerta volontaria. Pensiamo alla vita consacrata o la vita religiosa, san Tommaso diceva che la vita religiosa è più perfetta della vita sacerdotale, anche se un sacerdote dovrebbe avere un tasso di virtù come un religioso già formato. In ogni caso la vita consacrazione alla vita religiosa? E' un'offerta che si fa a Dio, posso avere una santa sessualità attiva? Certo, posso godere dei beni leciti che il Signore mi ha dato o piaceri leciti? Certo, posso fare dentro la volontà di Dio andare di là senza chiedere il permesso a nessuno? Certo. Quando una persona diventa religiosa rinuncia a queste cose offrendole al Signore - rinuncia alla sessualità lecita con il voto di castità, rinuncia all'uso o alla proprietà in alcuni casi scegliendo la povertà evangelica e rinuncio alla facoltà di disporre liberamente di me stesso - chiedendo sempre ad un superiore se si può fare qualcosa (obbedienza). Che cos'è questo? E' un' offerta volontaria, te l'ha ordinato il medico di fare questa cosa? No, ti piace più la vita claustrale o no? Vai..chiaro che bisogna essere ammessi, fare discernimento ecc... è un'offerta volontaria. Un giovanotto che vuole diventare sacerdote lo fa con un'atto libero e volontario e così dovrebbe essere il matrimonio. Te l'ha ordinato il medico di sposarti con questa singola persona? Ecco perchè molti matrimoni vanno a finire male, perchè non si è fatto un sufficente discernimento, primo sulla propria vocazione e secondo sulla persona - siamo sicuri che questa sia la persona che Dio ha pensato per me? E' un'atto volontario. Se uno dei due non avesse contratto il matrimonio liberamente il matrimonio è nullo. Capiamo quanto Nostro Signroe gradisca la libertà dei nostri atti? Voglio fare un digiuno, qualcuno me lo obbliga? La Chiesa obbliga i fedeli dai 18 ai 60 anni solo due giorni all'anno - lasciamo perdere che molti se ne infischiano - ma il resto dei digiuni sono facoltativi. Lo vuoi fare? Bravo. Non lo vuoi fare? Meno bravo ma libera scelta. Vuoi fare un pò di penitenze? Prego, quali? Scegli, quanto? Scegli. Magari chiedi aiuto per fare discernimento su cosa fare - non poco e non troppo poco. Assieme alla volontarietà ci vuole costanza.

"..Perciò sii attenta e fa’ che la tua costanza sia la forza vincitrice, che vince e domina il tuo Gesù." Gesù

Le offerte di vita (Matrimonio, Sacerdozio e vita consacrata) sono irrevocabili a vita, e con Dio le cose si fanno così. Noi non possiamo a differenza di Dio - Dio con un'atto solo fa tutto - ma noi non siamo così. Noi siamo legati allo spazio- tempo e all'attimo presente e perchè si tratti di un'offerta totale io devo anticipare lo scorrere del tempo e devo impegnarmi a rimanere fedele a costo di qualsiasi costo. Se ad un prete capita un vescovo che lo prende di mira e lo mortifica e lo umilia, ecc.. tu te lo tieni e ti metti in ginocchio e fai quello che dice il vescovo. Se a te religioso capita un superiore che è fuori di testa e che meno lo vedi meglio stai, te lo tieni. Se ti capita il coniuge che non è tanto per la quale te lo tieni. Ah, questa è volontà di Dio certa. Si potrebbe trattare per uscire dai voti (Sacra Rota, Papa per sciogliemento dei voti ecc..) tutto è possibile ma sarà contento Nostro Signore? Altro quello che è canonicamente lecito - ci sono dei casi limite, dove è talmente evidente che quel matrimonio sia nullo, che quell'ordinazione forse non sarebbe mai dovuta essere fatta o che quell'ingresso del monastero non si sarebbe dovuto fare ecc...) ed ecco perchè nella Chiesa ci sono degli uffici che permettono l'uscita da queste situazioni (Sacra Rota, dispensa dal celibato e indulto per un consacrato che lascia) ma devono essere casi rari e gravissimi dove è evidente che si è fatto qualcosa che non si doveva fare ma al di fuori questi casi uno se lo tiene. Ogni giorno si rinnova la propria fedeltà, anche vivere da celibe e da nubile è una scelta o può essere condizione che uno subisce - uno che avrebbe voluto fare altro e non c'è riuscito e si ritrova così perchè è la situazione che noi viviamo - ma per molti dev'essere la condizione scelta. Io servo il Signore da laico, usufrendo degli ampi spazi di tempo che la mia condizione mi dona, non come fare gli scapoloni mondani che vanno in giro sentendosi liberi di fare quello che vogliono ma investendo l'energia e le risorse che ho per il Signore anche senza consacrazioni particolari. L'importante è che tutto sia volontario.

"Figlia mia, non voglio in te le pene forzate, ma volontarie, perché le pene forzate perdono la freschezza, la bellezza ed il dolce incanto della somiglianza delle pene del tuo Gesù, che furono sofferte da me tutte volontariamente e sono come quei fiori appassiti, come quei frutti immaturi, che la vista sdegna di guardare e la bocca non può ingoiare, tanto è l'insipidezza e la durezza di quei frutti..." Gesù

Tutte le pene di Gesù sono state volontarie. Obiezione: ma uno potrebbe dire che quando Gesù stava legato alla colonna e lo stavano massacrando che volontarierà c'era? Qui non stiamo parlando di pinco pallino, qua stiamo parlando del Verbo fatto carne, se Gesù non avesse voluto farsi legare, qualcuno avrebbe potuto legarlo? Non dimentichiamoci mai - il don ogni volta che ci pensa, la sua mente si perde, per farsi legare alla colonna, Gesù ha dovuto fare un'atto di Volontà positiva: fate pure ma se avesse voluto altro, Lui li avrebbe fulminato tutti quanti. Lui avrebbe potuto scendere dalla croce. Qualcuno avrebbe potuto far soffrire il Signore senza che Lui lo permettesse? Tutte le pene di Gesù sono state volontarie. Cosa dice Gesù prima di essere consegnato? Viene il principe di questo mondo, egli non ha nessun potere su di Me ma bisogna che il Mondo sappia... il diavolo ha qualche potere su Dio? Nel Vangelo di san Giovanni, nell'orto quando vogliono arrestarlo, cascano tutti giù per terra (a quell'Io sono) e Gesà sottointeso dice: io mi faccio prendere non siete voi che prendete me. Al don se prende un tumore se lo tiene, non si può guarire da solo, nè dire: non lo voglio e quindi lo mando via. Ma Gesù non era una semplice creatura, era il Figlio di Dio fatto uomo.

"..Tu devi sapere che quando eleggo un'anima, io vi formo la mia abitazione e voglio essere libero in casa mia di fare quello che voglio e di stare come mi piace, né voglio restrizione da parte della creatura, voglio assoluta libertà, altrimenti mi renderei infelice ed inceppato nel mio modo d'agire..." Gesù

"..Sarebbe la più grande sventura, anche al più povero, di non godere la libertà nel suo piccolo tugurio ed incorrere nella sventura d'un povero individuo, che avendo formato con tanto amore un'abitazione, quando l'ha corredata e messa in ordine, vi entra per abitarvi, ma con suo dolore le vengono fatte imposizioni e restrizioni, gli si dice: in questa stanza non puoi dormire, in questa non puoi ricevere, in quest'altra non puoi passare, insomma non può stare come vuole, nè fare quello che vuole, sicché, poveretto, si sente infelice, perché ha perduto la sua libertà ed è pentito dei sacrifici che ha fatto di aver fabbricato questa abitazione..." Gesù

"..Tale son Io; quanti lavori, quanti sacrifici, quante grazie non ho versato per ridurre una creatura per mia abitazione e quando ne prendo il possesso, più di tutto amo e voglio la libertà in casa mia e quando trovo ora le ripugnanze, ora le restrizioni succede che invece di adattarsi l'abitazione a me, io mi devo adattare ad essa, quindi non posso svolgere la mia vita, né i miei modi divini e né mi è dato di compiere lo scopo per cui con tanto amore ho scelto questa abitazione..." Gesù

Ci siamo trovati di fronte a delle situazioni estreme (lockdown, epidemia ecc...) che richiedono delle scelte, però pensiamo se ti subordinao l'esercizio di un diritto sacrosanto a qualche condizione che se non l'adempi ti dicono: questa cosa tu non la puoi fare. Il don pensa e dice: una persona che ha interiorizzato il valore della libertà non può accettare questa cosa, il don dice: io non me la vado a comprare quella cosa sottomettendomi forzatamente ad un'imposizione per cosa..? I grandi tempi prova, la prova fa uscire quello uscire quello che c'è nel cuore dell'uomo, quindi chiunque legga o ascolta questa meditazione sa bene quello che ha fatto o non ha fatto confrontandosi su questo. Sulle imposizioni e restrizioni. E' un discorso estendibile ai principi generali. Ecco perchè tante volte con Gesù si deve avere un'atteggiamento dicendo: la mia anima e il mio corpo è casa tua, tu qua dentro puoi fare quello che vuoi. E dobbiamo fare esempi, offerte e dobbiamo ripeterglielo mille miliardi di volte e pensando anche a quella cosa o quelle cose che ci potrebbero spaventare se il Signore ce lo chiedesse. E' una disposizione profonda ed interiore.

Gesù nella prima parte ha parlato degli atti compiuti nella dv e degli effetti mirabili che conducono e dell'analogia del mondo dell'agricoltura - più atti si ripetono più cresce la vita nella dv in noi e questo va bene ma bada che se non ci sono queste profonde disposizioni nel cuore e Gesù non si può muovere liberamente a casa tua come se fosse casa Sua, e quindi fa quello che vuole senza incontrare resistenza alcuna, noi non possiamo essere sicuri di comportarci così. Possiamo fare le nostre offerte, o chiedere che il Signore ci faccia vedere eventuali nostre cecità o resistenze che non vediamo, fammelo capire. Noi dobbiamo fidarci di Lui, una persona che vuole darsi tutto (come dice il Montfort), nell'ambito del nostro possiamo donare tutto. Non possiamo che se noi doniamo tutto al Signore, Lui non ci aiuti a fare ciò che vuole in casa nostra perchè quella è casa Sua.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 25 marzo 2023

Dio dona tanto quanto la creatura si dispone a ricevere

Gesù spiega egregiamente come Dio richieda sempre la collaborazione, la risposta, le buone disposizioni e la cooperazione delle creature per elargire doni e grazie. Più la creatura fa questo, più riceve da Dio; meno fa e meno riceve. Libro di Cielo, Volume 29, 24 Aprile 1931, Mercoledì 27 Luglio 2022

24 Aprile 1931 Come Iddio nell'operare richiede gli atti delle creature come piccolo terreno dove poggiare le sue opere. Chi forma il respiro, il palpito della Creazione. Le opere di Dio portatrici di vita .

Bellezza tanto antica ma sempre nuova, esclama il don leggendo questo brano. Gesù torna su alcuni aspetti e concetti fondamentali che sono basilari non solo per la vita nella Dv ma anche per la vita cristiana in generale. Perchè leggendo questo brano avremo capito che il cuore e il centro dell'esortazione di Gesù è la responsabilizzazione della creatura.

"..per operare richiediamo però sempre il piccolo operato della creatura ed a seconda il più o il meno operato da essa, così disponiamo il più o il meno dei beni che vogliamo dare nell'opera che vogliamo fare a pro delle creature.........se un terreno o spazio è piccolo, possiamo mettere poco, se è grande, possiamo mettere di più e se vogliamo mettere di più sarà incapace di prenderlo e di comprendere ciò che noi gli abbiamo dato..." Gesù

A chi ha sarà dato e a chi non ha, sarà tolto quello che crede di avere.

In questo brano c'è la differenza tra quello che sant'Agostino chiama l'amore di misericordia, l'amore che Dio ha nei confronti di tutto ciò che ha creato - e questo c'è indipendentemente dalle qualifiche ragionevoli e della loro meritorietà - e poi c'è l'amore di benevolenza o l'amore a volte di predilezione. Nella Sacra Scrittura Dio dice che Lui ama coloro che lo amano. San Giacomo fratello di san Giovanni, era tra i più prediletti di Gesù, c'era il cocco di Gesù che era san Giovanni poi c'era anche san Pietro. Erano presenti alla Trasfigurazione e al Getsemani c'erano anche loro (e in quel caso non è andata bene). Ad assistere alla resurrezione della figlia di Giario, si è portato questi tre. E quindi che facciamo? Gesù fa le preferenze? Dio è Giustizia assoluta, significa che questi hanno ricevuto di più perchè hanno dato di più, tutto qua. Quanto gli dai tu a Nostro Signore? Lasciamo un'attimo perdere la dv, e parliamo della vita di grazia ordinaria. Come mai le comunioni sacramentali non producono grossi frutti di santità? Perchè dipende dal recipiente, da come fai la comunione prima, durante e dopo. E' tutto importantissimo. Prima - i santi maestri di spirito - finita la comunione devi iniziare a desiderare tutto te stesso, la prossima. La preparazione remota. Un tempo i santi arrivavano alla comunione sfiniti, come un viandante dentro un deserto che quando sta per morire vede l'oasi. Gesù è sempre Gesù nell'ostia ma cosa cambia? Cambia la disposizione di chi lo riceve. Purtroppo i satanisti trafugano le ostie per farci delle schifezze inennarrabili ma Gesù cessa di esistere nelle ostie profanate? I satanisti fanno delle comunioni oscene, e che gli fanno quelle comunioni? Li aggravano la situazione di insatanamento in misura esponenziale ma Gesù è presente in quell'ostia. Il don vuol far capire che Ostia prende uno e ostia prende l'altro, una che va a fare la comunione per abitudine senza preparazione remota e prossima, come stai conciato in Chiesa internamente ed esternamente. D'estate il don quando vede che arriva una persona vestita in modo indecente il don cerca di sussurargli qualcosa all'orecchio chiedendo di cambiare abito alla prossima volta. Sono le disposizioni della creatura che contano. Se noi vediamo che non ci sono salti o dei passaggi o delle crescite in santità, da chi dipenderà da queste cosa? Dio vuole che diventiamo santi e se la prima petizione del Padre Nostro è che sia santificato il nome di Dio in me e se Gesù ha fatto la prima richiesta da fare al Padre - che è la cosa più importante della vita - noi dovremmo campare per diventare santi o quanto meno provarci. Questo io voglio diventare santo è sicuramente collimante con la volontà del Padre. Stiamo molto attenti ad usare il verbo io voglio all'indicativo, usiamo preferibilmente io vorrei (se il Signore...). Io voglio diventare santo..è tranquillo. E ti pare che Gesù non esaudisca questa preghiera? Se non diventiamo santi dove la andiamo a cercare la causa?

"..Molto più che come la creatura incomincia i suoi piccoli atti, le sue preghiere, i suoi sacrifici per ottenere il bene che le vogliamo dare, così si mette in comunicazione col suo Creatore, apre una specie di corrispondenza e tutti i suoi atti non sono altro che letterine che fa giungere, nelle quali ora prega, ora piange ed ora offre la sua stessa vita per muoverlo a dare il bene che le vogliamo dare.Ciò dispone la creatura a riceverlo e Dio a darlo. ..." Gesù

Dio non dà le cose grosse a chi non è in grado di apprezzarle, se vuoi una cosa grande dal Signore lo devi sospirare e desiderare.

"..Ciò successe nella Redenzione; aspettai così lungo tempo per scendere dal Cielo in terra, per dare il tempo sufficiente al popolo eletto a preparare coi loro atti, preghiere e sacrifici, il piccolo terreno dove poter poggiare i frutti della Redenzione, che furono tanto sovrabbondanti, che le creature ancora devono prendere tutto e se più avessero fatto, più avrei dato e se avessi voluto dare di più, senza anche una virgola, un punto dei loro atti, sarebbe stato per loro come un libro illeggibile di cui non si conosce la lingua, come un tesoro senza chiave di cui non si conosce ciò che sta dentro..." Gesù

E sappiamo bene che poi è arrivata la Madonna che in 14/15 anni ha fatto di più rispetto al resto della storia.

"..Perché l'atto della creatura è l'occhio che legge e la chiave che apre per prendere i miei doni..." Gesù

Nell'ultima parte Gesù fa un'applicazione specifica di ciò che è stato detto prima alle operazioni specifiche che si fanno nella dv. Domanda del don: quali sono i tre moti perpetui che la dv fa dentro di noi? Palpito, respiro e circolazione del sangue. Basta che ci facciamo attenti a questi tre moti, già stiamo in contatto con la dv, non è una cosa poetica o ancora peggio un pio pensiero o una pia illusione. Anche nella Creazione c'è un respiro, circolazione del sangue e palpito:

"Figlia mia, il respiro, il palpito, la circolazione del sangue della Creazione è l'amore, l'adorazione, la gloria nostra. Noi mettemmo in essa ciò che noi siamo in noi stessi; la nostra natura è amore purissimo e la nostra santità è tanta, che ciò che produce questo amore, non è altro che adorazione profonda e gloria perenne al nostro Essere Divino..." Gesù

"..Quindi mettendo fuori la Creazione, avremmo dovuto mettere ciò che noi possediamo, né potevamo mettere cosa che a noi non apparteneva. Perciò il respiro della Creazione è amore e come palpita così la imperla di nuovo amore, che dandole la corsa della circolazione, ripete incessantemente: adorazione e gloria al nostro Creatore..." Gesù

Qual'è il modo migliore per fare la comunione? In ginocchio (prima, durante e dopo) e in bocca, come un bambino che attende il nutrimento celeste dalle mani dell'Altissimo. L'adorazione e la gloria sono conseguenza dell'amore. Chi non adora e non dà gloria a Dio, chi non prova un sentimento di piccolezza davanti a Dio, chi non vuole fare solo ciò che vuoi te ecc... questo vuol dire gloria a Dio. Ma tutto questo nasce dall'amore. Se non ci stà l'amore i martiri non versano il sangue, come fanno gli apostoli a predicare e fare una marea di fatica? E' tutto mosso dall'amore, e la dv è mossa dall'amore. Quando siamo pigri e tu temporeggi, il problema non è solo aver cattiva volontà ma il problema basilare è che non ci sta l'amore. Vuoi sapere se tu stai dentro la dv? Un sistema infallibile è mettetti davanti al Signore vedi se tu saresti pronto a dargli qualsiasi cosa. Tu vuoi essere di Gesù? E se Gesù mi chiedesse un figlio attraverso una malattia? Siamo capaci di fare questa cosa? Il Signore lo fa eccome. Sei capace a rinunciare ai tuoi genitori per seguirLO? Alla propria vita corporale? La paura della morte...tu hai paura della morte? Se ti dicessero che oggi è l'ultimo giorno della mia vita e domani non mi sveglio, che reazione avrei? Vai a far suonare le campane a festa ed inizi a fare le capriole o mi prende un colpo o cadi in disperazione. Il don ha sentito di persone che si sono ammalate a livello fisico a causa della depressione e dell'angoscia che hanno maturato in questi due anni e mezzo (epidemia di covid, lockdown ecc...) si sono talmente fatti angustiare dagli allarmismi continui e sono andati in stato patologico. Dietro questo c'è la debolezza e l'assenza di una vita di fede formata. Ma anche se fosse la morte, che problema c'è? I Figli di Dio non vedono l'ora di andare in Cielo, l'unico problema è se si è fatta abbastanza penitenza per i propri peccati, quello sarebbe un problema perchè in Purgatorio si soffre di più senza merito. O siamo in peccato mortale e siamo dannati, speriamo di no. Gli unici due problemi sono che: o che non sto in grazia e me ne vado dannato o che non ho sufficentemente espiato le colpe e dovrò passare per il Purgatorio. Ma in relazione alla morte non ci sono altri problemi. Ci sono altri problemi? O non ci crediamo che esiste la vita eterna, che Dio ci ha preparato la Beatitudine...è tanto semplice.

"..Perciò se vuoi amore, pensa che tutte le cose create hanno il nostro mandato di darti amore sempre che ricevano il tuo. Così sarà mantenuta la festa del nostro amore tra il Cielo e la terra e tu sentirai la felicità del nostro amore e ti sarà sostituito il respiro dell'amore, il palpito dell’adorazione e circolerà nel tuo sangue gloria perenne al tuo Creatore..." Gesù

I giri, noi siamo circondati dalla Creazione, ma tu ci devi mettere il ricambio d'amore nelle cose che vedi, nel cibo che mangi, ecc.. dove ti pare. Ce lo devi mettere, riconoscere, goderne ecc.. e fallo e vedrai quanto è bella la vita.

"..Perché portano vita e producono frutti di vita a seconda dell’uso che fanno e tenere tante opere vitali esposte, tante nostre proprietà senza produrre i frutti che contengono e molto più vedere la creatura povera, debole e senza la vita del vero bene, ci duole tanto, che tu non puoi comprendere in che condizione di dolore ci mettono le creature..." Gesù

Opere vitali, cioè opere che danno la vita.

"..Noi ci troviamo nelle condizioni d'un Padre che avendo molti figli, prepara il pranzo e mentre lo prepara è tutto in festa pensando che i suoi figli non saranno digiuni, ma mangeranno del suo; poi prepara la tavola, dispone i piatti con la diversità dei cibi che ha preparato e chiama i figli affinché vengano a gustare i bei cibi che ha preparato, ma i figli non ascoltano la voce del Padre ed il pranzo resta senza che nessuno lo tocchi. Quale non è il dolore di questo Padre nel vedere che i figli non siedono alla sua mensa e non si alimentano dei cibi che lui ha preparato? Lo stesso guardare la tavola piena di cibi gli reca dolore. Tale siamo noi nel vedere che le creature non si curano delle tante opere che abbiamo fatto con tanto amore per loro..." Gesù

La parabole degli invitati alle nozze, succede sempre così: Dio sovrabbonda in tutto ma chi solitamente difetta siamo sempre noi. E Dio si rattrista ma il peggio è sempre per noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 24 marzo 2023

Il coraggio e il valore delle anime risolute

Grande lezione di Gesù sull'importanza del coraggio e sul valore delle anime risolute. Luisa aveva sei angeli custodi per sostenerla nella sua peculiare missione. Considerazioni al riguardo. Libro di Cielo, Volume 29, 16 Aprile 1931, Martedì 26 Luglio 2022

16 Aprile 1931 Il coraggio è delle anime risolute. Sei Angeli con Gesù a Capo. Come gli atti fatti nella Divina Volontà sono pegni di valore infinito; vincoli eterni; catene non soggette a spezzarsi.

"..Ti ho dato sei Angeli a tua custodia, ciascuno di Essi ha il compito di guidarti per le vie interminabili del mio Eterno Volere per fare che tu possa contraccambiarmi con gli atti tuoi, col tuo amore, ciò che fece la Divina Volontà col pronunziare sei Fiat nella Creazione. Perciò ciascun Angelo ha consegnato un Fiat e ciò che uscì da questo Fiat, per chiamare te a contraccambiare ciascuno di questi Fiat, anche col sacrificio della tua vita. Questi angeli raccolgono gli atti tuoi e ne formano corona e, postrati, li offrono alla Divinità, in contraccambio di ciò che fece la nostra Divina Volontà, affinché sia conosciuta e vi formi il suo regno sulla terra. Ma ciò non è tutto, a Capo di questi Angeli ci son'Io che ti guido e vigilo in tutto e che formo in te gli stessi atti e quell'amore che ci vuole perché tu possa avere amore sufficiente per poter contraccambiare tante opere grandi del nostro Volere Supremo..." Gesù

Oggi sappiamo come gli Angeli entrano nella vita della divina volontà e Luisa ne aveva 6, è lecito e prudente credere che - è una verità di fede che ogni essere umano ha un'angelo custode. Ma ci sono delle persone che in ragione del loro particolare ruolo che hanno, ne hanno di più. Luisa ne aveva 6, la Madonna secondo Maria D'Agreda ne aveva ordinariamente 10.000 e qualche volta di più, cosa significa procedere con 10.000 angeli? Se il don non ricorda male, san Josemaria Escrivà dice che ogni ministro di Dio, per il suo ministero, ne ha due di angeli - pia credenza. Gli angeli aumentano in misura proporzionale - a quanto pare per il compito che la persona ha. Non possiamo sapere quanti angeli abbiamo se non interviene una rivelazione soprannaturale.

"Coraggio, figlia mia; il coraggio di fare il bene è delle anime risolute, esse sono imperturbabili sotto qualunque tempesta e mentre sentono lo scroscio dei tuoni e dei lampi fino a tremarne e restano sotto l'acqua dirotta che piove loro sopra, si servono dell'acqua per lavarsi ed uscire più belle e senza badare alla tempesta, sono più che mai risolute e coraggiose tanto da non spostarsi dal bene incominciato. Lo scoraggiamento è delle anime irresolute, che non giungono mai a compiere un bene. Il coraggio spiana la via, il coraggio mette in fuga qualunque tempesta, il coraggio è il pane dei forti, il coraggio è il battagliero che sa vincere qualunque battaglia...." Gesù

Digressione del don: cita l'insegnamento di una grandissima serva, sposa, ecc. Santa Teresa d'Avila, grandissima maestra di spirito e diceva: il demonio non ha paura di nessuno - di noi esseri umani - figuriamoci se noi peccatori pieni di fragilità e debolezza non possiamo fare paura - il demonio si arrabbia quando stiamo in comunione con Dio perchè deve fare più fatica per farci fare un peccato e di farci combinare un guaio. Però Santa Teresa c'è solo una categoria di anime di cui ha paura: ha paura delle anime risolute, cioè che se io posso pensarci un'anno ad una cosa, ma quando mi risolvo nel farla e quella cosa la faccio fino alla fine succeda quel che succeda, fino alla fine della mia vita e a meno che non ci sia un'evidentissima, palese, certa, inconfuntabile contraria della Volontà di Dio. Fuori da questa eventualità, si va avanti come autotreni. Santa Teresa non c'è nessuna speranza di intraprendere un percorso di preghiera, che ti può portare al Matrimonio Mistico, ci stanno il mistero delle anime elette, ecc.. il mistero delle anime che Dio si sceglie, di per sè e teoricamente parlando, la santa diceva che nessuno è escluso dall'arrivare alle vette più alte della vita interiore compresi tutti gli stati della vita mistica e dove ci sono delle operazioni celesti nelle quali non possiamo farci nulla. Se Dio ti rapisce tu non ti puoi mica opporre, il nome stesso rapimento, se una persona viene rapita viene rapita contro la sua volontà. La santa pregava il Signore che quelle cose accadessero in privato (rapimenti, levitazioni ecc..) ma talvolta Dio lo faceva in pubblico e lei si addolorava perchè tutti l'avrebbero additata come santa o pensassero che lei fosse chissà chi. E come mai - apparentemente - non si trovano tante persone che non vivono questa cosa? La santa diceva che per iniziare questo cammino ci vuole una risoluzione, se si decide qualcosa la sua volontà è d'acciaio e non si muove e quella decisione è accompagnata dalla costanza e dalla perseveranza. Il tempo logora. Rispetto da quando ti sei converito, le cose che fai per il Signore sono di più, le stesse o di meno? Non devono mai diminuire. Se tu raggiungi un bersaglio, non ti venga in mente di ridurlo a meno che non accada qualche cosa di straordinario che rende ovvia una cosa del genere. Esempio: uno inizia a fare i digiuni due volte a settimana, poi però gli viene il diabete ecc.. e quindi questo non è un tornare indietro. Ma se il tornare indietro dipende dal nostro raffreddamento, dalla nostra mancanza di perseveranza ecc... è un problema.

"Coraggio, figlia mia; il coraggio di fare il bene è delle anime risolute, esse sono imperturbabili sotto qualunque tempesta e mentre sentono lo scroscio dei tuoni e dei lampi fino a tremarne e restano sotto l'acqua dirotta che piove loro sopra, si servono dell'acqua per lavarsi ed uscire più belle e senza badare alla tempesta, sono più che mai risolute e coraggiose tanto da non spostarsi dal bene incominciato...." Gesù

Inizio a fare una cosa e mi si scatena contro una tempesta, di critiche ecc... ho fatto discernimento approfondito e quella è volontà di Dio? Possono fare qualsiasi cosa ma io non mi muovo da quella cosa a meno che chiaramente e senza dubbi la Volontà di Dio si manifesti in senso contrario. Ci sono le tempeste? Vengano pure le tempeste, noi tiriamo dritti. Viene l'acqua? Io la uso per lavarmi e ne esco ancora più bello. Il coraggio, bellissima virtù, la virtù cardinale della fortezza. E attenzione che lo scoraggiamento, abbatterci mai. Soffrire sì, sentire il peso delle sofferenze e delle volte possiamo dire: Signore se proprio succede il finimondo toglimi di mezzo ecc.. questo se è preghiera come Elia ok ma lo scoraggiamento mai.

"..Lo scoraggiamento è delle anime irresolute, che non giungono mai a compiere un bene.." Gesù

Il don questo lo ha constatato un sacco di volte nel suo ministero, un dolore sacerdotale enorme, vedere anime belle, buone, piene di carismi, doni, potenzialità che avrebbero potuto fare un 48, un fiume di grazie di gloria di Dio e il terrore dell'inferno ma erano anime irresolute e tutta quella potenzialità di bene non l'hanno fatta. Il don quando vede queste cose, Dio solo sa quanto gli dispiace perchè è proprio un peccato. Il don ricorda quando era giovane, aveva un'animo, una mente fuori dal comune ma con la testa calda e questa persona era capace di tradurre una versione dal greco al latino senza passare dall'italiano. (che è già difficilissimo). Eppure purtroppo nella vita non ha concluso nulla e ha fatto un sacco di guai e la sua professoressa ha sofferto tanto. Un genio inespresso, quanto bene avrebbe potuto fare al mondo o alla Chiesa? Tutta roba sprecata. Il don quando vede le grazie sprecate la vive male, è tutta quanta gloria accidentale di Dio persa, beni immensi che si potrebbero fare e non vengono fatti. Lo sprecare i doni e le grazie è un delitto orribile. Il salmo 119 dice in termini apodittici e severi:

"..Samech 113 Detesto gli animi incostanti, io amo la tua legge. 114 Tu sei mio rifugio e mio scudo, spero nella tua parola. 115 Allontanatevi da me o malvagi, osserverò i precetti del mio Dio. 116 Sostienimi secondo la tua parola e avrò vita, non deludermi nella mia speranza. .." (in alcune versioni la parola incostanti è stata cambiata)

E' un'espressione per far comprendere che questo è un problema grosso. La risolutezza richiede costanza, perserveranza e coraggio ed è un segreto di ogni percorso.

"..Il coraggio spiana la via, il coraggio mette in fuga qualunque tempesta, il coraggio è il pane dei forti, il coraggio è il battagliero che sa vincere qualunque battaglia..." Gesù

Noi combattiamo la battaglia contro il diavolo, i vizi, la battaglia della salvezza della nostra anima ecc... Dio non vuole violenza contro i fratelli ma è una battaglia contro la parte oscura. E abbiamo gli angeli in nostro aiuto.

".. Perciò, figlia buona, coraggio, non temere; e poi, che temi? Ti ho dato sei Angeli a tua custodia, ciascuno di Essi ha il compito di guidarti per le vie interminabili del mio Eterno Volere per fare che tu possa contraccambiarmi con gli atti tuoi, col tuo amore, ciò che fece la Divina Volontà col pronunziare sei Fiat nella Creazione..." Gesù

Questo moltplicarsi degli angeli nella misura di 6, per Luisa, hanno il compito di guidarla nelle vie della dv e che possa svolgere la sua missione.

"..Perciò ciascun Angelo ha consegnato un Fiat e ciò che uscì da questo Fiat, per chiamare te a contraccambiare ciascuno di questi Fiat, anche col sacrificio della tua vita. Questi angeli raccolgono gli atti tuoi e ne formano corona e, postrati, li offrono alla Divinità, in contraccambio di ciò che fece la nostra Divina Volontà, affinché sia conosciuta e vi formi il suo regno sulla terra...." Gesù

E' una bella rivelazione, gli angeli potrebbero essere più di uno e secondo ci aiuteranno - a Luisa aveva una missione speciale, Gesù lo afferma negli scritti che la missione di Luisa aveva una missione peculiare: come la Vergine Maria è stata scelta per portare il Verbo sulla terra, Luisa è stata scelta per far riabitare dentro una creatura (macchiata dalle conseguenze del peccato e non come la Madonna ndr) la dv perchè essa a partire da Luisa potesse riprendere ad abitare nelle anime. Tocca a noi crederci o no. Se ci troviamo di fronte ad un'uomo e una donna di Dio se ne accorgono tutti anche lontani, il don racconta che ha sentito di persone lontane dalla Chiesa che per circostanze si sono ritrovate in presenza con uomini e donne di Dio, e che hanno percepito qualcosa di particolare e diverso. Si percepisce. Teniamo conto della presenza del nostro angelo e chi lo sa forse più di uno. Lasciamoci aiutare dagli angeli ed ad usufruire del loro aiuto e ci aiutino a mantenere la presenza di Dio. Tanti angeli, specialmente con certe anime mistiche che avevano dei doni particolari, delle volte intervenivano. Ci fu un caso di un'anima - grande santa e bella in terra che in occasione mondana si adornò compiacendosi, e il suo angelo l'ha sgridata per questo suo atto di palese vanità e questo episodio se l'è ricordato tutta la vita. Non sempre queste cose accadono ma prendiamo atto di questa presenza angelica.

Nella seconda si deve per forza trovare il Ciclo di catechesi di Adamo nella Divina Volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 23 marzo 2023

Il tuonare del "ti amo"

Gesù spiega a Luisa come il "ti amo" sia tuono e fulmine che squarcia il Cielo e che consola immensamente le Sue pene. Attraverso il "ti amo" si danno al Signore respiri di sollievo. La Divina Volontà deve diventare principio, mezzo e fine di ogni azione. Libro di Cielo, Volume 29, 4 Aprile 1931, Lunedì 25 Luglio 2022

4 Aprile 1931 Il ti amo è tuono, la Divina Volontà è Cielo, l'umanità nostra è terra. Le pene del Cuore di Gesù. Scambio di vita. La Divina Volontà principio, mezzo e fine.

Il brano è molto bello, profondo ed articolato, speriamo di riuscire a focalizzare qualche punto fondamentale per la nostra meditazione.

Continua il mio abbandono nelle braccia della Santissima Volontà Suprema e sebbene mi senta sotto le dense nubi di amarezze inesprimibili, le quali mi tolgono il bello della luce Divina e tanto che se la sento sta dietro le nubi, eppure come dico il mio ti amo e faccio i miei atti nel Fiat, si forma il tuono che, sprigionando il lampo, squarcia le nubi e da quegli squarci entra la luce fulgida nell'anima mia e mi porta la luce della verità che Gesù vuole manifestare alla sua piccola creatura. Mi sembra che quanto più ripeto il mio ti amo, tanto più spesso tuono e lampeggio e questi lampi, squarciando le nubi, feriscono il mio Sommo Bene Gesù, il quale, ferito, mi manda la sua luce come foriera della sua visitina alla sua figlia amareggiata...." Luisa

Abbiamo iniziato con i tuoni e lampi, qui chiaramente soprannaturali e questi tuoni e lampi si sprigionano dai nostri TI AMO che diciamo al Signore nella dv, lampi che squarciano le nubi. E' bellissima questa immagine usata da Luisa, pensiamo ai fulmini e ai lampi. Il fulmine è una scarica elettrica bella e massiccia che porta un bagliore improvviso e poi c'è il botto dopo il fulmine, è un fenomeno che colpisce la vista e l'udito. Questi sono metafore ma è chiaro che Gesù ispira a Luisa di scrivere queste cose perchè i nostri TI AMO ed atti d'amore - il don esorta sempre a scatenare la nostra fantasia - domanda posta al don: ma con questi giri che dobbiamo fare? Non ci stanno delle regole ferme e fisse (risponde il don), il mondo della dv è il mondo dell'amore, la quintessenza della sostanza divina e che si attribuisce per appropriazione al Padre, ci rivolgiamo al Padre diciamo che sia fatta la Sua Volontà, l'amore che opera attraverso il volere. Questo volere fa mettere in moto un fiume d'amore, anche le cose che a noi sembrano manifestazioni di severità, di giustizia ecc.. dietro c'è sempre l'amore, è difficile coglierlo. Da che cosa può essere richiamato o attirato o scosso? Nella terra c'è qualche lampo di luce che sono i nostri ti amo. Il Ti Amo nella dv - preghiamo lo Spirito Santo che ci aiuti - la nostra fantasia deve stancarsi per fare delle manifestazioni d'amore...esempio del don: sto guardando un'oggetto, io (fondendomi nel dv) posso mettere il mio ti amo in ogni atomo di quell'oggetto perchè in quel ti amo voglio ringraziarti per quell'oggetto bello che è stato fatto grazie a te (gli atomi sono di Dio, c'è la laboriosità umana che è un riflesso della perfezione divina ecc...) ma se io metto un ti amo in ogni atomo nella dv, nella dv...quanti atomi ci sono un'oggetto? Soltanto se il ti amo si moltiplicasse per gli atomi dell'oggetto, sarebbe una cascata pazzesca, altro che uragano o tempesta. Qui parliamo di trilioni di fulmini o botti rimanendo negli atomi, quindi quando dico ti amo (Gesù) nella dv io porto dentro ogni atomo tutto l'amore di tutto ciò che è, è stato e sarà a partire dalla Santissima Trinità stessa e ci rendiamo conto che botto che arriva? E' così. Qual'è il momento migliore per scatenarsi con i ti amo e sorprendere Gesù? Facciamo che Gesù voglia essere sorpreso, abbiamo fatto la comunione, ma che facciamo quando abbiamo Gesù dentro la bocca? Come lo vivi quel momento? Appena entra Gesù...che fai? Lo sorprendi Gesù? Una larga parte della vita nella dv è una vita d'amore, partono tuoni e fulmini o Gesù vede un deserto? Siamo anime aride? Certi momenti sono ottimi per fare i giri...che cosa vede Nostro Signore? Le cose che ti puoi inventare tu o te, stai tranquillo se lasci scatenare il tuo cuore senza limiti ti accorgerai che un giorno (non subito) che quello che ti sei inventato te non se l'è inventato nessuno. Nostro Signore, creando te - nella sua Onniscenza - ha creato qualcosa di unico e specifico e particolare e non ci sarà un'altro uguale e il rapporto d'amore che può avere con te sia in Terra che in Cielo non ce l'avrà con nessun'altro. Ciò funziona sia in ingresso, Dio si manifesta a noi in modo personale, prova a pensare, sicuramente c'è stata qualche circostanza, queste sono cose normalisse che il Signore fa con tutte le anime solo che quasi nessuno si mette in condizione di accorgersene e poi bisogna vedere il ricambio...che cosa dai per ricambio al Signore. Che ti inventi?

"..Onde mentre mi trovavo in questo stato, il mio amato Gesù è venuto in uno stato compassionevole ed afflitto, aveva le braccia spezzate per offese gravi ricevute e, gettandosi nelle mie braccia, mi ha chiesto aiuto in tante pene, io non ho saputo resistere e mentre l'ho stretto fra le mie braccia mi son sentita comunicare le sue pene, ma tante da sentirmi morire. Quindi sono caduta nell'abisso del mio stato doloroso. Fiat!... Fiat!... Però il pensiero di poter sollevare Gesù con le mie piccole pene mi dava la pace..." Luisa

"..Ma sai tu chi mi ha tirato nelle tue braccia per chiederti aiuto nelle mie pene? Il continuo tuonare del tuo ti amo che, lampeggiando, mi ha spinto a venire a gettarmi nelle tue braccia per chiederti ristoro..." Gesù

Non ci vuole la scienza infusa per capirlo, ma il cuore di Gesù nell'attuale contesto sociale, politico, ecclesiale, ecc... nel contesto di oggi ha motivi per rallegrarsi o per stare sanguinante? Il don crede che sia una domanda retorica. E di fronte a tante cose cosa possiamo fare? Noi abbiamo sempre il pensiero della soluzione del problema, la quasi totalità dei problemi che ci sono in giro, non sono risolvibili dal singolo, te lo scordi proprio, ma una cosa molto importante è consolare Gesù e soffrire con Lui. Gesù ha bisogno che qualcuno soffra con Lui, un grande amico o amica è una persona con la quale non solo condividi i dolori perchè glieli dici ma sono dolori condivisi - il dolore tuo è mio e viceversa e questo vale anche per Gesù. E ti pare una poca cosa essere una compagnia per Gesù? Tante cose brutte che accadono, prima che facciano soffrire Gesù, non si possono vedere tante cose rimanendo indifferenti o ci si anestetizza mettendo la testa sotto la sabbia. Questa è una debolezza umana umanamente comprensibile ma la cosa migliore da fare è prendersi questi dolori che sono di Gesù e condividerle e dargli un respiro di sollievo.

"..Son tante le mie pene che, non potendo sostenere l'acerbità, vado trovando chi vuole accettare qualche piccola particella di queste pene, per avere un respiro di sollievo e quando la trovo me la tengo tanto cara, che non so lasciarla mai più, né mi sento più solo, ho a chi far comprendere le mie pene, a chi confidare i miei segreti ed a chi versare le mie fiamme d'amore che mi consumano. Perciò spesso ti chiedo che accetti parte delle mie pene, perché sono tante; e se non vado ai figli miei a chiedere sollievo, a chi devo andare?.." Gesù

Pensa un pò, se un giorno, andando dall'altra parte il Signore ci dica: figliolo/a tu sei vissuto in un tempo peggiore del diluvio, ma tu lo sai figlio/a mia che tu mi hai fatto respirare? Dovunque mi giravo vedevo orrore, morte, ingratitudini, ecc... vedevo la mia Casa diventata una spelonca di ladri ecc.. e grazie a te qualche volta ho respirato. Solo sentirsi dire una cosa del genere, sarebbe già una beatitudine averla fatta e Gesù dice:

".. e se non vado ai figli miei a chiedere sollievo, a chi devo andare?.." Gesù

Capiamo cosa significhi una scelta del genere? Come la consacrazione Totus Tuus? Che tu dedichi la tua vita alla Madonna, come schiavo d'amore, ma questo significa che se la Madonna gradisce una cosa tu questa cosa la devi fare, non puoi non farlo - anche se non ne hai voglia e se ti costa esteriore o interiore. O altrimenti non la fare questa consacrazione. Se la Madonna non può contare sui suoi schiavi d'amore, su quelli che gli hanno offerto tutto - questa consacrazione non può essere una chiacchera e devono seguire i fatti. Se la Madonna non trova corrispondenza dai suoi schiavi a chi la va a chiedere queste cose? Vivendo in tempi peggiori del diluvio, alcune cose che un tempo erano normali, erano l'abc adesso sono diventate cose da pazzi, da esaltati ma sarebbe roba che 70 anni fa era assolutamente normale.

"Figlia mia, metto la mia Divina Volontà nell'anima tua come principio di vita, dalla quale scenderanno tutti gli atti tuoi, come da un sol punto, che diffondendosi in tutto l'essere tuo, nell'anima e nel corpo, ti faranno sentire la vita palpitante del mio Voler Divino in te, il quale nasconderà in se stesso, come dentro un sacrario, tutti gli atti tuoi, come seguito dal suo principio Divino. Ora col tenere la mia Divina Volontà come principio resterai tutta ordinata nel tuo Creatore e riconoscerai che ogni principio viene da Dio e ci darai la gloria ed il contraccambio dell'amore di tutte le cose create, che sono uscite dalle nostre mani creatrici. Col far ciò abbraccerai l'opera della Creazione, della quale fummo il principio, la vita e la conservazione di essa..........

Dal principio passerai al mezzo: tu devi sapere che l'uomo, sottraendosi alla nostra Volontà Divina, disconobbe il principio, si disordinò e restò vacillante, senza appoggio, senza forza, ad ogni passo si sentì spinto a cadere come se sentisse mancare il terreno sotto i piedi ed il Cielo sul capo in atto di scaricare sopra di lui una fiera tempesta. Ora ci voleva un mezzo per raffermare la terra e far sorridere il Cielo. Ed ecco la mia venuta sulla terra come mezzo per riunire Cielo e terra, Dio e l'uomo.

Ora se c'è il principio ed il mezzo, ci dev'essere il fine; fine dell'uomo è il Cielo e per chi ha la mia Divina Volontà come principio, tutti i suoi atti scorrono nel Cielo, come fine dove deve giungere l'anima sua e come principio della sua beatitudine che non avrà mai fine...." Gesù

Quando noi operiamo nella dv avvalendoci di quel principio attivo che è principio di vita, la vita si diffonderà nell'anima e nel corpo, la percepirai. Il mezzo, la dv è un mezzo di redenzione e salvezza. Gesù ha redento il genere umano, chi tiene la dv abbraccerà l'opera della Redenzione e gli darà il ricambio dell'amore - i giri nel Fiat redimente, operazione che si fa nelle Ore della Passione. Si prendono tutti i beni e si dà il ricambio della gloria - pensiamo alla 7° o alla 19° ora. Le ore della Passione non sono cose dette tanto per dirle, perchè se uno dà un bacio a Gesù facendo le ore della Passione, quello gli arriva e se uno ha un crocifisso a portata di mano, e quando - ad avviso del don - (magari sta da solo) accompagna quella cosa con il gesto, al Signore gli arrivano due baci. La cosa principale sono le operazioni spirituali ma se ci aggiungiamo la dimensione corporea sarebbe migliore. E il fine della dv è il Cielo, più atti facciamo, più grande sarà la nostra beatitudine, più camminiamo sparati verso il Cielo e ci staremo alla grande. Tanto maggiori saranno gli atti nella dv, maggiore sarà la beatitudine che godremo in Paradiso.

"..E se tu avrai la mia Divina Volontà come fine, mi darai la gloria ed il contraccambio dell'amore perchè ho preparato una Patria Celeste alle creature, per loro felice soggiorno. Perciò sii attenta, figlia mia, ed io suggello nell'anima tua la mia Divina Volontà come principio, mezzo e fine, la quale ti sarà di vita, di guida sicura, di sostegno e ti condurrà fra le sue braccia alla Patria Celeste." Gesù

Qui in terra dobbiamo investire per il Paradiso, diamo sollievo a Gesù. Investiamo alla grande sulla Vita Eterna che è l'unica cosa sensata da fare, qua noi siamo di passaggio, sono così studipi quegli esseri umani che vivono solo delle cose della terra e per la terra perdendo l'unica occasione che abbiamo per crescere in grazia, meriti e un giorno a Dio piacendo in gloria.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 22 marzo 2023

Il valore delle offerte volontarie e spontanee

Gesù torna sul valore delle pene volontarie offerte con spontaneità e con amore. Solo questo dà valore alle pene sofferte. Il valore dei desideri ripetuti e dell'amore per formare la luce della Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 29, 2 Aprile 1931, Venerdì 22 Luglio 2022

2 Aprile 1931 Come ciò che la creatura ha di più prezioso è la volontà. Potenza delle pene volontarie. Il puntello. Come si accende la fiammella nell'anima e come si alimenta.

Il testo di oggi riprende alcune cose che Gesù ci aveva illustrato nelle meditazioni precedenti sul valore delle pene volontarie e Gesù ribadisce questi insegnamenti e ci fornisce una grandissima luce per regolarsi di conseguenza.

Il mio abbandono continua nel Santo Volere, ma per quanto abbandonata, sento al vivo le mie ripugnanze nel cadere nello stato delle mie solite sofferenze e queste ripugnanze sono causate dalle lotte e dalle imposizioni che ci sono su di me.... Luisa

Luisa ha ripreso a soffrire, Luisa parla del suo irrigidimento dalla quale poteva uscire solo con l'aiuto del sacerdote. Luisa prega - forse - e forse non si offre,non le chiede ma le accetta di sponda - forse. E Gesù risponde alla grande:

"Figlia mia, che ne faccio delle tue pene senza la tua volontà? Non so che farne, né potranno servirmi a disarmare la Divina Giustizia, né a placare il mio giusto sdegno, perché quello che di più bello e di più prezioso ha la creatura è la volontà, essa è l'oro, tutte le altre cose sono superficiali, cose senza sostanza e le stesse pene sono senza valore. Invece se scorre il filo d'oro della volontà spontanea nelle pene, ha virtù di cambiarle in oro purissimo, degne di Colui che tutto volontariamente soffrì ed anche la stessa morte per amore delle creature...." Gesù

Gesù mi dà una sofferenza, io non me la vado a cercare e se arriva amen. Ma così, con questa cosa Gesù non se ne fa niente. Molti strumentalizzano una frase dei maestri di spirito per soddisfare i propri capricci, i maestri di spirito dicono: non è la sofferenza che ha valore ma è l'amore con la quale si offre, l'amore dipende dalla volontà. Le pene di Gesù sono state tutte volontarie, a differenza di una persona normale che se viene immobilizzato non si muove, per quanto riguarda Gesù (che è Dio) e non può rimanere immobilizzato tutte le pene di Gesù sono rigorosamente volontarie nessuna esclusa. Ed è la volontarietà di queste pene che gli dà valore. E questo vale anche per noi evidentemente. Se scorre il filo d'oro della volontà spontanea nelle pene - dice Gesù - ha virtù di cambiarle in oro purissimo.

"..Invece se scorre il filo d'oro della volontà spontanea nelle pene, ha virtù di cambiarle in oro purissimo, degne di Colui che tutto volontariamente soffrì ed anche la stessa morte per amore delle creature..." Gesù

In Gesù non c'è niente che non sia volontario. La morte di croce..., in Gesù c'è stato un'offerta continua e capite grandi cose? Se a noi prende un tumore o il covid...questa cosa ci prende o no, non abbiamo il potere di sottrarci. Se voglio mi viene il tumore altrimenti no. La malattia ci viene lo stesso, non siamo come Gesù ma la malattia che ci viene, come la vivo? Un tumore (il don parla per esperienza) ti può portare all'inferno o ti può rendere santo se lo vivi in un'altro modo. Dipende da come lo vivi. Se inizi a sbraitare ed accusare il Signore per la malattia, ecc... tutta quella sofferenza che hai vissuto è servita a farti fare peccati su peccati ecc.. non è la sofferenza che santifica ma è il modo in cui noi abbracciamo la sofferenza.

".. Se io volessi pene senza volontà, ce ne sono tante abbondante nel mondo, ne potrei prendere quanta ne voglio, ma siccome manca il filo d'oro della loro volontà, non sono per me, non mi attirano, non mi feriscono il cuore, né trovo l'eco delle mie pene volontarie in esse, quindi non hanno virtù di cambiare i flagelli in grazia..." Gesù

Quanta gente sta soffrendo nel mondo? E in modo inimmaginabile..tanto dolore e tanta sofferenza. Ma a cosa serve a Gesù? Manca il filo d'oro. Ti prende un tumore, se tu vuoi fare quello che Gesù vuole, la persona dovrebbe dire: ti lodo, ti benedico, ti ringrazio per questa cosa che mi hai mandato e te la offro con tutto il cuore, ti offro tutte le sofferenze che mi causerà ecc... e se dovessi morire fiat. Se si fa così sarà un grande tumore. Poi ci stanno le pene volontarie - non soltanto quelle che Dio ci manda - ma quelle che da noi stessi ci decidiamo di offrirgli. Alcune cose fatte dai santi erano molto dolorose. Fa caldo d'estate? Prima l'accettazione e l'offerta del caldo, ma poi nonostante il caldo c'è modo e modo di relazionarsi, che fai tu maschietto? Ti metti la camicia con la giacca con cravatta specialmente per andare in certi luoghi offrendo il sacrificio? Tu prete te lo metti l'abito talare o hai paura di morire di caldo? Nei giorni scorsi si presenta una donna in Chiesa accompagnata da una persona adulta - poco vestita - e il don gli ha chiesto: ma le pare il modo di entrare in Chiesa?. Proprio perchè da morire il caldo, si offre qualcosa in più. Nei giorni scorsi una figliola (spirituale ndr) durante una diretta telegram dice: a me è stato insegnato che in Chiesa si entra con le maniche lunghe, con le calze e non con le scarpe coperte. Rimane un sacrificio volontario, ma gli esempi possono essercene tanti, sono cose abbordabili, i Santi hanno fatto gesti che ci vuole un pò più di coraggio. Il problema è però la volontarietà. In questo mondo tu devi imparare a vivere la tua vita davanti a Dio, che cosa gli sto offrendo o gli sto dando? Quale pena volontaria che non sono tenuto a dare e che nessuno vede?. Gesù insiste tanto su questo.

"..Quindi le pene senza volontà sono svuotate internamente, senza pienezza di grazia, senza bellezza, senza potenza sul mio Divino Cuore,.." Gesù

"..basta un quarto d'ora di pene volontarie per supplire e sorpassare tutte le pene più atroci che ci sono nel mondo, perché queste sono nell'ordine umano, le volontarie sono nell'ordine divino..." Gesù

15 minuti di pene volontarie per supplire tutte le pene più atroci che ci sono nel mondo. Molte pene le persone se le vanno a cercare con le loro mani, esempi: una persona che fuma come un turco e gli viene un cancro, (quindi tutto il dolore che ne deriva) ma quella pena viene da Dio? Quella pena se l'è andata a cercare - la Madonna (nel regno della dv) dice che chi vive di volontà umana soffre più degli altri, in maniera più atroce e in maniera immeritoria. Non servono a nulla quelle cose. Una persona che ingrassa e si deve far fare un'intervento alle ginocchia è una sofferenza ma dipende dal fatto che sono diventato obeso, la stragrande maggioranza delle pene che si vivono sul pianeta terra sono tutte quante ricercate, non hanno nulla di soprannaturale. Se una persona si rassegna, capisce che è per colpa propria che sta male e lo offre a Dio a sconto dei suoi peccati e il Signore accetta questa cosa. Ma non ha valore di fermare i flagelli.

"..E poi dalla piccola figlia del mio Volere, non accetterei mai le sue pene senza la spontaneità della sua volontà; era questa che ti rendeva bella ed aggraziata al mio cospetto, che apriva la corrente delle mie manifestazioni sulla mia Divina Volontà e che, con forza magnetica, mi spingeva a fare le mie visite così spesso all'anima tua.La tua volontà sacrificata volontariamente per amor mio, era il mio sorriso, il mio trastullo ed aveva virtù di cambiare i miei dolori in gioie..." Gesù

Il don non conosce altri Santi che abbiano raggiunto il grado di Santa Veronica Giuliani e Santa Margherita Alacoque, se uno ha lo stomaco forte può leggersi cosa facevano.

"..Nella mia Volontà non esiste lo sforzo, difatti nessuno la forzò nel creare il Cielo, il Sole, la terra, lo stesso uomo, ma fu volontaria senza che nessuno le dicesse nulla, per amore delle creature; eppure sapeva quanto avrebbe sofferto per causa loro, così voglio chi vuol vivere di mia Volontà; lo sforzo è della natura umana, lo sforzo è impotenza, è mutabilità, lo sforzo è il vero carattere dell'umana volontà..." Gesù

Siamo capaci di seguire Gesù che sulla croce chiedeva più pene ancora? Quando uno sta nell'ottica che per Gesù si fa qualsiasi cosa, qualsiasi cosa si farà volontieri anche se costa tanto dolore e pur potendo sottrarsi si accetterà volontariamente.

"..Ond'io, nella mia amarezza, ho detto: Mio Gesù eppure quelli che stanno sopra di me mi dicono: come può essere mai possibile, per quattro o cinque persone che hanno voluto fare il male avrebbe dovuto mandare tanti castighi? Piuttosto Nostro Signore ha ragione, perchè i peccati sono tanti e perciò i flagelli e tante altre cose che dicono e che tu sai..." Luisa

"Figlia mia, come s’ingannano, non è per il peccato dei quattro o cinque che con tanta perfidia sono giunti perfino alle calunnie, questi saranno puniti individualmente, ma è il puntello che mi hanno tolto, le tue sofferenze mi servono di puntello, toltomi il puntello, la mia giustizia non trova chi la sostiene e, rimanendo senza appoggio, ha fatto piovere nel tempo in cui tu sei stata libera dalle tue solite pene, flagelli continui e terribili. Invece se ci fosse stato il puntello, anche se fossero successi sarebbero stati la decima, la quinta parte...." Gesù

(Si parla del fatto che alcune persone hanno calunniato Luisa agli occhi del santo Uffizio). Non si pensi mia che uno possa fare il pazzoide, andare a prendere di petto i servi dell'Altissimo, uomini e donne che siano e la passi franca. Non la passa mai franca di fronte alla divina Giustizia.

"Figlia buona, coraggio, sollevati, non ti abbattere; vuoi tu conoscere come si forma la luce della mia Divina Volontà nell'anima tua? I ripetuti desideri sono come tanti soffi che soffiando sull'anima tua chiamano la fiammella, le goccioline di luce ad accendersi dentro di essa e quanto più intensamente desideri, tanto più soffia per alimentare la fiammella ed ingrandirla di più, se cessa il soffio c'è pericolo che la fiammella si smorzi. Sicché per formare ed accendere la fiammella ci vogliono i desideri veri ed incessanti e per maturare ed ingrandire la luce ci vuole l'amore che contiene il germe della luce, invano soffieresti coi tuoi desideri se mancasse la materia accendibile sui tuoi soffi ripetuti....." Gesù

Che desideri abbiamo? Di amarlo? Di essere sempre più santi? Di servirlo? Di immolarsi? Di concorrere alla conversione dei peccatori, ecc... e questi vanno alimentati ed espressi..vanno espressi al Signore in continuazione, prova tu a pregare così. L'espressione dei desideri,delle aspirazioni affetti è il cuore della preghiera profonda ed insieme ai desideri ci vuole l'amore. Arroventare ed attizzare l'amore ed alimentarlo in continuazione in modo che l'amore per Gesù bruci ed avvampi il nostro cuore. Quando ci sono santi desideri ripetuti e amore allora sì che si inizia a volare alla stragrande. E quando in questa fiammella della luce della divina volontà è alimentata dagli stessi atti compiuti in essa che la fanno diventare sempre più grande.

"..Ma chi mette al sicuro questa fiammella in modo da renderla imperitura, senza pericolo di smorzarsi? Gli atti fatti nella mia Divina Volontà; essi prendono la materia di accendere la fiammella della nostra luce eterna che non è soggetta a smorzarsi e la mantengono sempre viva e sempre crescente e la volontà umana, innanzi a questa luce, si eclissa e diventa cieca e, vedendosi cieca, non sente più il diritto d'agire e dà la pace alla povera creatura..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 19 marzo 2023

Abbandoni, tenerezza e durezza di cuore

Luisa torna a soffrire l'irrigidimento e si lamenta con Gesù. Sua lezione sul valore dell'umiliazione e dell'abbandono da parte delle creature. La tenerezza infinita di Gesù e la durezza di troppi cuori. Attingere dal Cielo la santità, la bontà, la bellezza e la fortezza. Libro di Cielo, Volume 29, 30 Marzo 1931, Giovedì 21 Luglio 2022

30 Marzo 1931 Le umiliazioni portatrici di gloria. Le tenerezze del Cuore di Gesù. Un cuor duro è capace di tutti i mali. Invito a prendere le briciole nei beni divini.

Dopo un mese di sosta (a Luisa era stata sospesa la pena dell'irrigidimento non per sua volontà) ritrovarsi senza moto ecc.. fino a quando non arriva il sacerdote a liberarla, pensiamoci a queste cose, sofferenze richieste dal Signore per ammorbidire gli strali della divina giustizia..

"..Se tu sapessi come sta armata la divina Giustizia, non ti opporresti, anzi mi pregheresti di farti soffrire per risparmiare in parte i tuoi fratelli, saranno devastate altre regioni e la miseria sta alle porte delle città e delle nazioni..." Gesù

Qui c'è anche l'eroismo di Luisa che ha respirato per un mese, che si è tolta per un mese la mortificazione più grande di dover in parte fastidio e dipendere da questa obbedienza dal ministro di Dio. Primo spunto di riflessione, abbiamo parlato tante volte del valore importantissimo della penitenza volontaria e Gesù ci ha fatto una lezione, ci ha ricordato che le cose che volontariamente che offriamo al Signore sono tanto gradite a Lui. Ma è ancora più gradita l'offerta gioiosa ma delle croci e delle mortificazioni che ci impone Lui che non ce le siamo andati a cercare - tutto dipende se diciamo Fiat o se non diciamo Fiat - se ci stiamo sempre a lamentare o no. Se nel nostro cuore non vediamo l'ora che passi quella croce o se siamo capaci di dire Signore, la natura soffre, mentirei se non ti dicessi che non sarei contento se mi alleggerissi un pò la croce, però sia fatta la Tua Volontà. E un fiat sforzato, perchè - mettiamoci nei panni di Gesù - ci manda una croce per i motivi che Lui sa, a differenza di Luisa - il don parla per sè - può darsi che qualche croce sia per la nostra espiazione - in ogni caso quando il Signore permette la sofferenza lo fa perchè sa che è utile o necessaria e portatrice di tante cose belle. E noi non dobbiamo assolutamente agire ribellandoci a questa cosa. Come noi reagiamo di fronte a quelle tribolazioni o croci o avversità che poi contraiano la nostra volontà, è un problema di essere contrariati nella nostra volontà.

"Figlia mia, che c'è, non vuoi più soffrire insieme con me? Come, vuoi lasciarmi solo? Vuoi togliermi i diritti che tante volte mi hai dato, di poter fare di te ciò che io voglio? Figlia buona, non mi dare questo dolore, abbandonati fra le mie braccia e lasciami fare ciò che voglio." Gesù

La disposizione ottimale per vivere nel dv è dire al Signore fai di me quello che vuoi. Però noi non possiamo dire questa cosa e se poi il Signore fa qualcosa, iniziare a fare le lagne, non lo dire. Sii uomo e donna, abbi un pò di senso dell'onore, sei hai fatto un'offerta sii coerente di fare quello che hai promesso. Ti arriva una tegola addosso? Gesù in croce (ore della Passione) diceva: più pene ancora. Così dovremmo reagire, anzichè sconfortarci dire: più pene ancora. Ma se manda altro, te lo tieni. Fino a che punto arriviamo? Dietro tutto questo c'è una fede ed abbandono straordinario, noi non possiamo - uno può farlo ma sappia che però dopo sta fuori dalla volontà di Dio - noi possiamo vivere le vicende della vita in un'orizzonte esclusivamente umano specialmente le pene, sofferenze e tribolazioni di qualsiasi genere siano. Dove cerchiamo il conforto? Nelle creature o nel Creatore? Quanto più tu vai a cercare l'appoggio e l'aiuto da parte delle creature umane, quanto mai stai nella dv e quanto meno sperimenterai le dolcezze e gli aiuti divini. Il Signore dice oggi un'altra cosa. Ti senti solo o abbandonato dalle creature? Cerchi gli appoggi umano quando stai male? Non ti è stata fatta la telefonata? Stai cercando conforti e consolazioni umane, vuol dire che sei umano e non c'è nulla di divino. Noi dobbiamo essere rigorosi. Questa non è una obiezione da porre, è una debolezza seria, la dobbiamo riconoscere e contrastare.

E Gesù: "Mia figlia buona, non temere, l'umiliazione è portatrice di gloria, al disprezzo delle creature sorge l'apprezzamento divino e l'abbandono di esse è il richiamo della fedele compagnia del tuo Gesù..." Gesù

Se vuoi la compagnia di Gesù tu devi passare per l'abbandono totale delle creature, non devi aver nessuno che ti consoli o che qualcuno ti aiuti ad appoggiarti. Il don sa che ci sono operazioni pilotate di una dolorosità estrema, quando si sperimenta la fallacia delle creature, anche persone importanti possono deluderti e Gesù questo sicuramente lo permette perchè l'unico che non delude...chi spera in Lui non sarà deluso. La speranza è la virtù che ci dona il punto d'appoggio, noi ci appoggiamo nel Cielo e in Gesù - tutti ti danno contro, come Elia che fugge da Gezabele e il profeta scappa ed ad un certo gli prende il momento dell'umana debolezza. Chiede la morte perchè si è stufato di stare solo contro tutti. Non c'è nessuno che stava dalla sua parte. E l'Angelo lo conforta, lo rincuora e dopodichè gli dà questo cibo misterioso, poi incontra il Signore sull'Oreb, recupera le forze, grande esperienza mistica e riprende il suo ministero. Al disprezzo delle creature sorge l'apprezzamento divino. Quanto siamo capaci di metterci davanti al Signore e dire: forse sono rimasto solo, mi hanno abbandonato anche gli amici, in quel momento arriva il momento del discernimento. Uno dovrebbe dire: Signore, mi sono forse sbagliato? Mi devo correggere? Mi stai dicendo che sto andando in un vicolo cieco? Diamo soddisfazione a chi ci avversa dicendogli: grazie al tuo contrasto, ho avuto la possibilità di fare discernimento e sono tornato indietro. Ma attenzione, chi ti deve muovere non è il desiderio di compiacere la creatura, è l'umiltà è di dire che se avessi sbagliato torno indietro a patto che sia la Volontà di Dio. E se nella coscienza tu non lo percepisci, senza che ci siano irrigidimenti del cuore. Bisogna imparare a fare discernimento interiore perchè altrimenti non sappiamo se stiamo operando bene o no, da che cosa siamo mossi, ecc.. è molto difficile ma dobbiamo impare. Se la coscienza ti dice no, questa è la via e se sei stato abbandonato devi andare avanti, quell'abbandono fa parte di quelle pene ulteriori che il Signore vuole che tu soffra e le devi soffrire. E le devi riconoscere sotto questo punto di vista. Se altrimenti questi contrasti ti sono venuti perchè attraverso di essi il Signore voleva darti un'altolà e farti riflettere, sii umile e riconoscilo e torna indietro. Ma in quel caso non avrai agiro per debolezza verso le creature per perdere un'affetto o la stima ma per amore sempre della Volontà di Dio che spesso si serve delle creature per farci correggere. Non possiamo pensare sempre di essere dalla parte del giusto. Sono cose delicate.

"...Il mio Cuore sente tale tenerezza nel vedere in che stato di desolazione e di sconvolgimento si ridurrà la terra e questa mia tenerezza tanto sensibile per le creature, viene offesa dalla durezza del cuore umano. Oh! come mi è intollerabile la durezza del cuore umano, molto più di fronte al mio che è tutto tenerezza amorosa e bontà verso di loro. Un cuore duro è capace di tutti i mali e giunge a tanto, da burlarsi delle pene altrui e cambia le tenerezze del mio Cuore per lui, in dolori e piaghe profonde..." Gesù

Bisogna andare a contare quante volte Gesù usa tenerezza e tenerissimo ecc.. noi dobbiamo imparare dalla tenerezza di Gesù e va esercitata la tenerezza e delicatezza con Gesù in primis, perchè uno passa subito al prossimo. Il don tante volte sente e vede uscire dalla bocca giudizi brutti o sprezzanti, a parte completamente molto distorti, un sacerdote che ha i suoi parrocchiani e figli spirituali, tutti ti parlano e ti esprimono le loro difficoltà, problemi ecc... e anche quelli che non lo fanno, tu li capisci, perchè un sacerdote non ci mette tanto a capire cosa c'è dietro a tante situazioni. Il don lo ha visto infinite vuole. Ma tu pensa se qualcuno ti dice delle cose infondate e brutte e anche cattivelle - che si basano su giudizi sommari o su altre cose e tu sai che quello è falso e sai che non si tratta di una cosa vera. Tutti desiderano ricevere dal prossimo la tenerezza ma noi siamo induriti? Talvolta le persone si induriscono quando si portano dietro delle ferite radicate ma queste cose non possono andare avanti in eterno. Uno non può non far nulla. Ok, valle a portare davanti al Signore se ne sei capace o fattele sanare da Lui, fai un percorso di riconciliazione ed impara dal Signore. Dietro gli atteggiamenti più brutti c'è sempre una situazione o dinamiche o cause - e dovremmo sempre concederlo al prossimo - le persone non si divertono a fare le persone cattive, o essere antipatiche ecc.. c'è sempre un qualcosa e questo ci aiuta nella comprensione. Una cosa sbagliata rimane sbagliata ma l'atteggiamento sprezzante offende Dio. Possono essere dei comportamenti inaccettabili e la tendenza alla tenerezza ci fa comprendere certe cose. Un processo di questo genere rende il cuore intenerito verso la persona anche se sbaglia e quindi anche alla riconciliazione altrimenti diventa un disastro. Se noi induriamo il cuore verso il prossimo, ce lo abbiamo sempre anche con Dio. Dio cerca sempre di sollecitarci e di farci ragionare e noi no, no, no ecc.. continuamo a respingere grazie in continuazione ed è un guaio. Facciamo dei buoni esami di coscienza anche dolorosi.

"Figlia mia, nel creare l'uomo la nostra Divinità mise fuori di noi stessi santità, amore, bontà, bellezza e così di seguito, che dovevano servire all'uomo per farsi santo, buono, bello affinchè ci desse amore per amore. Ora i nostri beni non sono stati del tutto presi da esso e perciò aspettano chi li prenda. Perciò vieni nei nostri beni, vieni a prendere le briciole della santità, dell'amore, della bontà, le briciole della bellezza, della fortezza; dico briciole in confronto a quelle che lascerai, perché i nostri beni sono immensi e quelle che può prendere la creatura si possono chiamare briciole rispetto a quelle che lascia, ma la riempiranno tanto da straripare fuori...." Gesù

Lo scopo per noi è riempirsi di grazie come la Madonna, il pieno come il suo è impossibile farlo, ma il pieno del nostro serbatoio dobbiamo puntarci.

"..E siccome si dà di quel cibo che si prende, così quando ci dà i suoi atti dopo essersi nutrita di queste briciole divine che danno di santità, di bontà, di fortezza, d'amore e riempita di tal bellezza, subito riconosciamo che ci dà negli atti suoi cibo delle nostre briciole. Ed oh! come restiamo contenti quando la creatura ci dà i suoi atti che danno del Divino, sentiamo i nostri profumi, tocchiamo la nostra santità e bontà e ci sentiamo ricambiati delle briciole che le abbiamo dato." Gesù

E' sempre da Dio che dobbiamo attingere.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 18 marzo 2023

Dio comincia e la creatura continua...

Gesù spiega la differenza tra il sentire la volontà umana e assecondarla. Spiega anche la dinamica degli atti di volontà divina, come partano da Dio ma chiedano la collaborazione attiva e sollecita della creatura. Libro di Cielo, Volume 29, 23 Marzo 1931, Mercoledì 20 Luglio 2022

23 Marzo 1931 Come sentire la propria volontà è una cosa, volerla è un'altra. Il più bel riposo che vuol dare la Divina Volontà. Triplici atti nell'atto della creatura .

Brano distinto in due punti precisi. Nel secondo Gesù ci spiega che cos'è un'atto fatto bene nella dv.

Nella prima parte Luisa avverte la vivacità, l'intraprendenza ecc... della sua volontà umana che cerca in qualche modo di compiere un'atto proprio, disturbando ed ostacolando il processo costante di unione e fusione nella volontà di Dio e tutti i quanti processi che si fanno in essa. Avvertendo questa cosa Luisa prorompe in una preghiera:

Il mio abbandono nel Volere Divino continua, ma sono tali e tante le circostanze in cui ora mi trovo, che la mia povera volontà umana vorrebbe come sbucare da tutte le parti del mio essere per avere qualche atto di vita ed io sento tutto il peso enorme, mi sento schiacciare, stritolare sotto il mio umano volere, oh come è vero che è il più crudele tiranno! Mio Gesù, aiutami, non mi abbandonare, non mi lasciare in balìa della mia volontà...." Luisa

Che la propria volontà umana sia un crudele tiranno che schiaccia, il Signore ne ha parlato tante volte. Alcune attestazioni di questo si trovano nell'opera la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà. dove la Madonna stessa dà questi epiteti e anche di peggio alla volontà umana. Se facciamo le cose di testa nostra e se la lasciamo operare, secondo il nostro umano desiderio o le nostre umane vedute ecc.. ce ne accorgeremo perchè sentiremo alcuni effetti ben precisi: ci si sente appesantiti o schiacciati e ci sente sotto una sorte di tiranno. Il tiranno è qualcuno che ti costringe a fare una cosa privandoti della libertà e costringendoti a fare una cosa anche se in coscienza avverti che non si deve fare ma con la minaccia di sanzioni il tiranno ti obbliga. La volontà umana è così. Sembra che se l'assecondiamo siamo liberi e abbiamo delle soddisfazioni ma così non è - è una grande rivelazione di questi scritti ed è un punto ostico. Gesù corregge e dà un criterio di discernimento:

"Figlia mia, coraggio, non ti preoccupare tanto, sentire il peso della propria volontà dice nulla,..." Gesù e il don aggiunge: è anche praticamente impossibile, quando noi parliamo della volontà umana, sta dentro di noi, ci stiamo compagnia h24, è come i pensieri, pensiamo alla teologia ascetica sui pensieri. I grandi maestri di spirito dicono: io non vorrei pensare alle cose brutte, va bene quest'aspirazione ma bisogna vedere come l'intendi: 1) evitando di pensare intenzionalmente a qualcosa di brutto o 2) noi possiamo giocare in difesa, arriva un pensiero non bello e io non lo assecondo e non mi ci soffermo. Domanda: possiamo noi inibire i pensieri? Se qualcuno è capace lo dica. Ma nessuno può fare una cosa del genere in condizione di normale stato di salute mentale. Noi pensiamo in continuazione - magari pecchiamo - ma sant'Alfonso diceva che non sono peccati i mali pensieri ma i mali consensi. Il pensiero che ti viene se tu non gli dai il consenso non è peccaminoso, potrebbe esserlo nell'oggetto ma fino a quando non gli dai il consenso così - una persona sposata non può mettersi a sposare volontariamente: ho conosciuto una persona carina ed affiscinante e si mette a fantasticare su di essa... questo è un pensiero da confessare o i pensieri di riflessi...di giudizio, di mormorazione ecc... sono tante queste cose.

La tua volontà umana tu non puoi non sentirla, come faresti a non sentirla? A parte il fatto che in quanto facoltà è stata creata da Dio, ci nobilita, ci fa belli perchè è solo che abbiamo la volontà abbiamo il libero arbitrio, è solo attraverso di essa che un giorno potremo vedere Dio perchè avremo scelto di amarlo, servirlo, compiere buone opere ecc.... la volontà umana sono i momenti in cui la nostra volontà cerca di agire ed operare indipendemente contro quello che sappiamo o non ci rendiamo conto contro il Volere dell'Altissimo. Se tu assecondi un'atto di volontà umana avverti una soddisfazione, ma se tu avverti una pena, ti scoccia che la tua volontà voglia fare quello che vuole, se questo ti dà tormeno e dolore e diventa preghiera alla Filippo Neri - Signore, io ci metto tutta la buona volontà possibile ma tu aiutami perchè qua stiamo di fronte ad una scheggia impazzita - il nostro controllo su di essa non è perfetto. E Gesù rassicura Luisa:

"..perciò fidati del tuo Gesù, perché quello che ti fa più male è la sfiducia, ah! è sempre essa che fa stare le anime inquiete, anche quando le tengo strette nelle mie braccia.." Gesù

Significa una cosa molto semplice: se tu vuoi sinceramente stare nella Volontà di Dio e glielo chiedi sul serio e non vuoi assecondare la tua volontà umana, non ti angustiare, fidati del Signore che ti aiuterà in questo tuo intento e dobbiamo avere questa fiducia. Se Nostro Signore non ci desse una mano, noi come facciamo? Ben di rado abbiamo il controllo perfetto delle nostre azioni, pensieri ecc... la tenda d'argilla è sempre d'argilla. Chi è che vuole di più che io viva nella dv? Io o Lui? E' ragionevole pensare che se una persona lo desidera con tutto il cuore sia completamente abbandonata da Nostro Signore nell'illusione e nell'inganno? Esercitiamo un pò di santa fiducia in Dio.

La dinamica dell'atto nella dv

Gesù spiega e qua dobbiamo ricordare alcuni passi del NT: Nel Vangelo di San Giovanni ha detto che senza di Lui non possiamo fare nulla (di buono ndr) e san Paolo ha detto che è Dio che suscita in noi il volere dell' operare secondo i suoi benevoli disegni. Il Magistero della Chiesa insegna che senza la grazia di Dio noi non possiamo fare nulla di buono e che la prima grazia si chiama Grazia Preveniente, è quella che viene prima di ogni mia azione. Io non farei mai un'atto nella dv se prima non ci fosse la prima dv che ne forma la forza creatrice. Quando Gesù dice una cosa nel Vangelo, noi esseri umani chiaccheriamo molto spesso a vanvera purtroppo, ma Gesù non è un'omuncolo come noi è il Logos Divino fatto carne. La Sapienza di Dio fatta persona, la perfezione assoluta, non solo ogni minima sillaba di Gesù pesa una tonnellata ma non dice nulla di inutile nè omette di dire qualcosa. Se Gesù nel Vangelo dice che senza di Lui non possiamo far nulla ci sta invitando a fare atti di umiltà perchè noi siamo nulla, certo che Gesù vuole che noi cooperiamo alla nostra salvezza ma ricordati che questo è possibile perchè anche se non te ne accorgi Dio ti prevenie in ogni atto buono e figuriamoci un'atto fatto nella dv. Facciamo nostra questa verità di fede.

"Figlia mia, in ogni atto di creatura vi è un triplice atto, la forza creatrice forma il primo atto, la creatura sull'atto della forza creatrice forma l'atto del suo amore operante, che viene alimentato dalla forza creatrice ed a seconda l'intensità dell'amore della creatura, la sua prolissità, il bene, il valore, che contiene il suo atto, così riceve più o meno alimento dall'atto della forza creatrice, perché non vi è gusto e diletto per Dio più bello e gradito che alimentare gli atti della creatura; e questo perché, vedendo del nostro nell'atto umano ci sentiamo padroni, riconosciuti da loro, ce li sentiamo affiliati, non i figli lontani, ma vicini, anzi immedesimati con noi, che come tanti figli ci fanno corona, giustamente vogliono del nostro e noi, con tutto amore, volentieri diamo il nostro alimento ai loro atti, molto più che, alimentati da Noi, cresceranno come nobili figli degni del loro Padre Celeste...." Gesù

Detto questo si passa alla sponda nostra perchè Dio vuole che cooperiamo e collaboriamo. Ci mettiamo del nsotro. E allora interviene la seconda fase: cioè la creatura - sopra l'atto della forza creatrice che l'ha prevenuta - forma l'atto e com'è questo amore operante? Questo dipende da noi. Il Vangelo della parabola del seminatore, se uno ci pensa dice che Gesù sparge su tutti la stessa cosa ma gli effetti sono molto diversi: sulla stessa terra c'è chi dà 30, altri 60 e 100.

"..ed a seconda l'intensità dell'amore della creatura, la sua prolissità, il bene, il valore, che contiene il suo atto, così riceve più o meno alimento dall'atto della forza creatrice,.." Gesù

Esempi per capire: a seconda dell'intensità dell'amore, quanto amore ci metti te? Quanto lo ami e quanto amore ci metti di vivere ed operare nella dv sapendo che non esiste cosa maggiore nell'operare e vivere nel dv? Essere prolissi vuol dire impiegarci del tempo, pensiamo spesso al problema del tempo, come sono le nostre giornate? Il tempo è limitato, imparare a santificare ogni istante, a non perdere tempo come dicevano i santi che è una cosa da confessarsi...lo dice Gesù nelle ore della Passione: di quante ore di sonno inutili, di quate ozio ecc.. anche i migliori? Una penitenza fatta nella dv è un'atto oggettivamente grande - digiuno, preghiera ecc... - io posso invocare la dv anche nel battito delle ciglia e ci viene, e sappiamo che il battito delle ciglia diventa eterno, infinito, immenso... ma nessuno si pensi che questo sia lo stesso di chiamare la dv nel mio digiunare o mortificarmi. Questo dev'essere chiaro. Il don ha sentito dire da qualcuno: che problema c'è dal momento che tutto diventa eterno, immenso ed infinito..quindi dire un rosario o mangiarsi una stecca di cioccolato dovrebbe essere la stessa cosa. Il don dice queste cose perchè ogni tanto dobbiamo fare attenzione, l'umana volontà entra dentro la dv. Il don sente stupidaggini in giro anche da persone autorevoli, la dv non fa diventare buona una cosa che in sè stessa non è, dobbiamo usare anche il cervello. Sarebbe una bestemmia chiamare la dv a fare un peccato. Così una cosa di un certo modo di accostarsi alla comunione, almeno si potrebbe dire che la comunione in mano non è gradita a Dio - la dv è la perfezione assoluta. Ma come si può fare ragionamenti simili? Non capisci che questa è una strumentalizzazione brutta? Il valore che contiene il suo atto. Nella dv possono essere portati gli atti indifferenti, leciti e non sgradito a Dio. A seconda di tutto questo verrà formato un'atto gradito al Signore. E poi terzo step:

"..Ora all'atto della forza creatrice ed all'atto dell'amore operante della creatura segue l'atto dell'amore di compiacimento; ogni atto non si potrebbe dire compiuto, né si potrebbe dare il giusto valore se mancasse una virgola, un punto, una sfumatura qualsiasi, se un lavoro non è compiuto, non solo non si può dare il valore, ma non si può riscuotere onore e gloria. Onde dopo l'amore operante sorge l'amore di riconoscenza, di ringraziamento per dare a Dio ciò che è di Dio..." Gesù

Dio ama tutti di amore di benevolenza e di misericordia ma di amore di compiacimento no. Dio lo ha detto di Gesù e sicuramente pensava la stessa cosa della Madonna, ma non l'ha detto ad Erode, è una bestemmia solo a pensarla. Chi era l'apostolo prediletto da Gesù? San Giovanni, ma non perchè Gesù faceva le preferenze così, san Giovanni era l'apostolo vergine e l'innamorato e corrispondeva alla grande a differenza degli altri apostoli. Dio non può fare un'ingiustizia oggettiva. L'amore di compiacimento dipende da una risposta della creatura, di alcuni si compiace e di altri non si compiace manco per nulla. Speriamo e sogniamo che Dio sia contento di noi. Sognare non è un peccato ma pensarlo è un pò ardito. Il fine verso il quale dobbiamo tendere. Tutto parte da Dio ma se non ci mettiamo anche del nostro, i processi non partono e l'ingranaggio non funziona, sia sempre chiaro e non facciamo un'abuso di una cosa santa. Il don non giudica le persone perchè lo fa Dio - magari non si rendono conto ecc... - però non dimentichiamo che c'è la nostra componente che deve funzionare adeguatamente a ciò che Dio ci dona.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI