venerdì 31 dicembre 2021

Territori divini

Gesù spiega come la Creazione e le opere della Redenzione siano "territori divini" e che molto Dio gradisce che siano santamente visitati e frequentati. Gentilezze di Gesù nel sonno concesso a Luisa. Le immagini della luce e del calore. I vincoli che Dio fece con l'uomo nel crearlo e come attivarli di nuovo. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 9 Agosto 1927, 27 Aprile 2021

9 Agosto 1927 La Creazione e la Redenzione sono territori divini dati alle creature. Amore di Gesù nel farla dormire. Luce e calore sono inseparabili tra loro

Il Signore ci porta a fare un bel giro (con questo testo) e ci dà almeno 4 punti di meditazione. Gesù parla per prima cosa dei suoi territori e di come vuole che essi siano visitati, poi parla del sonno di Luisa e del perchè la facesse cadere in esso, poi l'immagine della luce e calore e dei vincoli che la dv ha stabilito per la persona, e basta tornare a vivere nel dv perchè quei vincoli ritornino a trasformarsi come canali per ricevere la vita divina.

Anche Dio ha dei suoi territori, ogni essere umano ha un proprio territorio vitale. Ce lo abbiamo tutti, anche gli animali lo hanno. E anche Dio ha il suo territorio (la Creazione e la Redenzione).

Figlia mia, sto a guardare se visiti tutti i miei territori. Tu devi sapere che la Creazione è territorio mio, la Redenzione è territorio aggiunto. Anzi la mia infanzia, le mie lacrime e i vagiti infantili, le mie preghiere, le mie opere, i miei passi, la mia vita nascosta e pubblica sono altrettanti miei appartamenti che formai nei miei territori. Non c’è cosa che Io feci e pena che soffrii, di cui non mi servii per allargare i confini dei territori divini e per darli alle creature...." Gesù

Noi, causa covid, non possiamo andare a visitare posti vari e siamo tristi. Un bel territorio esiste per essere visitato e Dio vuole che si visitino i suoi territori, non è necessario recarsi di persona, la possibilità di goderne materialmente non sempre è possibile - non tutti hanno i mezzi per visitare i vari luoghi, in giro per l'Universo non ci possiamo tanto andare, di persona non possiamo farlo; molti vorrebbero farsi un giretto a vedere la vita terrena di Gesù -. Quello che Gesù ci insegna che pregando nella dv possiamo raggiungere tutto e dando al Signore la gioia di far vedere i suoi territori visitati e riceverne i beni da essi contenuti.

"..Ed oh! come sono contento che i miei appartamenti siano tutti visitati. Figlia mia, qual dolore dare e non essere riconosciuto, dare e non trovare chi prenda il bene che si vuol dare. Ed Io, sai che faccio? Quando ti vedo soletta girare per tutti i miei territori e visitare i miei appartamenti ti do tutti i beni che ci sono in esso, in modo che ciò che dovrei dare agli altri, lo accentro in te..." Gesù

Chi li visita bene, con questo spirito, molti visitano i territori (spiaggie, monti ecc..) senza neanche rivolgere un pensiero a Gesù. Si godono i beni altrui senza ringraziare chi li ha posti in essere. Girare nella dv non è tempo perso, per vivere cristianamente dobbiamo uscire dalla logica della produttività - sono utile se produco materialmente qualcosa - figuriamoci se una persona che pensa al Signore nel dv faccia del bene.

Figlia mia, come il medico addormenta il povero paziente che deve sottoporsi ad una operazione chirurgica, per non fargli sentire tutta la crudezza del dolore dei tagli che deve fare sul povero infermo, così Io, medico celeste, che troppo ti amo, per non farti sentire il continuo torchio della mia privazione, i suoi colpi ripetuti, la crudezza dei suoi dolorosi tagli, ti addormento affinché il sonno, spezzando il tuo martirio, ti dia un po’ di tregua ad un dolore sì intenso. Ma mentre dormi, il tuo Gesù ti sostiene fra le sue braccia e continuo il mio lavoro nell’anima tua. E non solo ciò, ma ti faccio dormire perché la mia giustizia, troppo irritata dalle offese delle creature, possa fare il suo corso nel colpire le creature e tu, dormendo, non solo la lasci libera nel suo corso, ma ti risparmia il dolore di farti vedere i giusti suoi colpi sul mondo ingrato...." Gesù

Poi c'è quella delicatezza di Gesù che le mostra - le privazioni sensibili di Gesù sono tagli dolorosi, momenti in cui Luisa - chi ha vissuto queste cose (esperienze sensibili di Gesù e poi la privazione), quel dolore di cui si lamenta in continuazione era una cosa atroce. E durante questa anestesia, mentre dormi Gesù continua il lavoro nella sua anima, Luisa era realmente abbracciata da Gesù, Luisa era realmente baciata da Gesù.

"..“Povera figlia mia, povera figlia mia, sotto quale duro martirio tu sei!” Se tu vedessi come continuo il lavoro del regno del mio Fiat Divino nell’anima tua, senza strepito di voci e di moti, affinchè il suono della mia voce non ti svegli, non diresti più che non ti voglio il bene di prima, anzi mi diresti: “Oh! come mi ama troppo il mio Gesù e se mi addormenta è per non farmi soffrire di più.” Gesù

Il che ci fa comprendere che quando il Signore ci chiede qualche sacrificio o immolazione o qualche dolore, noi non ce ne accorgiamo ma ci circonda di una montagna di premure e delicatezze, perchè quel dolore che Lui reputa giusto per noi possa essere per quanto possibile mitigato.

La luce e il calore sono indissolubili, nel Sole non due realtà tra loro inseparabili anche se producono effetti distinti: la luce fa vedere bene e il calore ci preserva dal freddo. Cos'è che a noi essere umani dà una divina vista? La luce della fede..la candela del battesimo, il cero pasquale, la cerimonia della luce, lo stare con le candele accese al Credo a Pasqua e il sentire il calore è la carità.

"..Ora chi fa la mia Volontà e vive in Essa riceve la vita della luce e del calore del suo Creatore e l’anima, come pensa al mio Divin Volere, così forma il calore; come parla di Esso aggiunge altro calore; come opera per compierla, raddoppia il calore; come cammina nelle sue vie, moltiplica il calore e la luce si fa più fulgida, più forte, si stende e si allarga di più..." Gesù

La sua fede è viva, forte e penetrante, può essere quella fede che smuove le montagne. Il suo sentirsi profondamente amato da Dio.... e come conseguenza naturale e spontanea si dilata nei confronti del prossimo. Cosa ci dice Gesù?

"..per quanto hanno contatto con la mia Volontà e per quanto nelle loro azioni cercano di compierla e se non accade ciò, anche se si vede in loro operare il bene, è bene senza vita, senza luce e senza calore, sono virtù superficiali che formano una luce e calore dipinto e che, toccate, si trovano fredde e senza il bene di una luce vivificante che dà la vita; molte volte le opere senza il mio Divin Volere, alle occasioni dimostrano che erano alimentate da passioni e da vizi che colorivano con quel bene apparente.” Gesù

Quindi cercare - per quanto possibile - in tutte le nostre azioni ciò che Dio vuole e cercare di mantenere vivi i contatti con la dv - le cose due più importanti della nostra vita cristiana (fede e carità) saranno vive in noi. Mentre chi non ha questa tensione, hanno luce e calori dipinti. Nelle opere fatte senza che Dio le voglia e senza chiamare la dv, a volte si viene pure a conoscere che quello sembra bene in realtà è bene apparente.

Ultimo punto:

Figlia mia, la nostra Divinità nel creare l’uomo lo vincolava tutto con Noi, quindi la memoria, l’intelletto, la volontà, erano vincoli d’unione; gli occhi, la bocca, l’udito, il cuore, le mani, i piedi, erano vincoli e se la creatura vive nel mio Volere, come mette in attitudine ciascuno di questi vincoli, riceve l’attitudine della vita Divina. Sicché viene formata e si sviluppa come una pianticella, che mentre possiede la fecondità della sua terra piena di umori vitali, innaffiata con acqua pura ed abbondante, sta tutta esposta ai benefici raggi del sole, ricevendo la sua vita continua...." Gesù

Vincolo, qualcosa che ti tiene unito (come l'anello nuziale), quindi il metterli in atto, se tu stessi nella dv senza aver conosciuto il peccato, queste facoltà ti darebbero la possibilità di ricevere la vita del divin volere. Perchè se sono vincoli, appena li metto in moto la stretta aumenta. Non soltanto le facoltà spirituali ma anche quelle materiali (guardi una cosa? Cresce la vita nella dv in te ecc..) nella misura in cui noi ritorniamo nel dv, non solo la dv in sè stessa - opera in noi e fa aumentare la sua luce e calore - e nel compimento nell'atto di ogni essere umano - sono strumenti per ricevere la vita continua della dv.

"..Così l’anima, col ricevere la Vita continua di Dio per mezzo di tutti questi vincoli, che più che raggi solari si comunicano su ciascuna parte del suo essere, si conserva terra feconda piena di umori vitali e divini che, più che sangue, scorrono in lei, come cresce bene!.." Gesù

Nessuno ci può assicurare che questi vincoli siano attivi, ma queste cose possono spronarci a compiere la dv, a spronarci a vivere in essa e a compiere gli atti nella dv. Chi fa questo..

"...E’ l’amata, la ricercata dal cielo e dalla terra. La sua vita, le sue opere, le sue parole più che frutti sono gustosi per tutti. Dio stesso prova piacere nel gustare frutti sì preziosi..." Gesù

E chi entra in contatto con queste persone, qualcuno lo percepisce. Era bellissimo stare in compagnia con Gesù e con Maria.

"..Dunque come puoi tu temere che possa lasciarti, se sei vincolata con tanti vincoli con Me da cui ricevi vita continua?.." Gesù

E' impossibile che il Signore si distacchi da Luisa.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 30 dicembre 2021

Grazia ordinaria e grazie straordinarie

Splendida lezione di Gesù sulla differenza che intercorre la le grazie ordinarie (in cui rientrano anche alcune di quelle ritenute tradizionalmente straordinarie) e grazie straordinarie, di cui la più grande è vivere nella divina Volontà. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 4 Agosto 1927, 26 Aprile 2021

4 Agosto 1927 Non c’è felicità maggiore d’un re che serve la sua regina e della regina che serve il re. Quando regna la Volontà Divina è come il palpito del cuore che ha il primo atto di vita. Esempio del padre che vuol palpitare nel figlio

Brano consistente ed articolato. Cerchiamo di trarne fuori vita ed alimento per la nostra anima. Gesù definisce Luisa non come una serva ma come regina e mentre lei si lamenta delle sue privazioni, ma Gesù nel suo star male viene Lui stesso a servirla e dargli ciò che gli è necessario.

Servo la mia regina, essa serve Me che sono il Re ed Io servo lei che è mia regina, perché chi fa e vive nella mia Volontà è sempre pronta a fare ciò che Io voglio, quindi serve il suo Re fedelmente ed in modo mirabile e, stando la mia Volontà in lei, Io servo la mia stessa Volontà che l’ha resa regina.” Gesù a Luisa

Qua appare subito l'eco del Vangelo di san Giovanni, quando Gesù ai suoi dice vi ho chiamati Amici, perchè tutto quello che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non servi. Ma qua Gesù va oltre - altro passo del Vangelo: quando il Figlio dell'Uomo siederà sul suo Trono anche voi siederete a giudicare le 12 tribù d'Israele (Gesù ai suoi discepoli). O i passi del Regno dell'Apocalisse dove gli eletti sono descritti come coloro che regnano a fianco dell'Agnello. Andiamo a vedere negli scritti l'eco della pagina Sacra.

E' il massimo grado a cui si possa aspirare e si diventa Re solo vivendo nella dv.

Io nel sentire dire ciò, sono scoppiata in pianto di tenerezza indicibile e pensavo tra me: “Regina! regina! E mi lascia così sola ed abbandonata fino a farmi giungere agli estremi? E poi se ne viene con un ritrovato per lasciarmi più a lungo. Ah! Gesù! Gesù! Vuoi Tu burlarmi?” Lusia si sente abbandonata e attraverso questo altro passaggio, Gesù da un'ulteriore lezione formativa a Luisa e a tutti noi:

Esistono due ordini: naturale e soprannaturale e nell'ordine soprannaturale esistono due tipi di vita: quello della grazia ordinaria e quello delle grazie straordinarie. Gesù spiega che chi vive nella dv è Regina quindi essere regina nel dv è una grazia straordinaria.

Figlia mia, eppure tutto ciò che tu sentivi prima nel tuo interno entrava nell’ordine della grazia ordinaria: fervori, sensibilità, sono grazia ordinaria che do a tutti, a secondo le loro disposizioni, ed è soggetta ad interruzioni, ora a nascere ed ora a morire e perciò non costituisce né vita, né sodezza di santità. Invece nella mia Volontà ti ho investita di grazia straordinaria, caratterizzata da fermezza nel bene ed atto incessante, virtù proprie Divine. Credi tu che sia cosa da nulla oppure ordinaria quel tuo giro continuo nelle opere del tuo Creatore? La fermezza della tua volontà nella mia solo per seguire gli atti del mio Eterno Volere? Innanzi alla mia Volontà i fervori, le sensibilità, non hanno a che fare, sono come le piccole luci innanzi al gran sole, non hanno ragione d’esistere e, se esistono, è per non far nulla. La mia Volontà assorbe tutto e fa diventare l’anima tutta Volontà di Dio, che vuol fare di essa un altro Sole...." Gesù

Tutte le cose che Luisa lamenta di non avere più (fervori, sensibilità ecc...) tutti i santi le hanno avute (estasi, visioni, rapimenti, lacrime, grazie di consolazione, orazione di quiete, intimità con Gesù, locuzioni interiori ecc...) a noi queste sembrano grazie straordinarie ma Gesù dice che sono grazie che Lui ha sempre concesso, dipende dalle disposizione che Lui trova. Santa Teresa d'Avila diceva che alcune sono grazie che da noi stessi non potremmo mai avere (il rapimento - ad esempio - è una cosa che accade se Dio prende la tua anima e ti rapisce, tu puoi fare quello che vuoi ma non potrai mai provocare un rapimento). Se invece quando uno si mette a pregare, fa silenzio, evita le distrazioni, si raccoglie profondamente, fissa il proprio sguardo sull'oggetto amato può vivere delle consolazioni che - se sono grazie di Dio - sono state provocate dal fatto che ha pregato bene. Gesù dice che anche le grazie che vengono scambiate per straordinarie ordinariamente sono vissute nella santità delle virtù, nella santità che la Chiesa vive tuttora. Ma la vita nella dv è qualcosa che va oltre che ci mette in un'atmosfera straordinaria.

Luisa aveva un'attività incessante. Noi molte volte confondiamo la grazia con la nostra percezione sensibile di essa - Luisa però operava sempre nel dv - tutte le apparizioni di Gesù risorto, come mai Gesù non viene riconosciuto da nessuno. Ce lo siamo mai chiesto? San Paolo dice che anche se abbiamo conosciuto Gesù Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. Quanta gente - durante la vita terrena - lo ha visto, lo ha ascoltato dalle sue stesse parole - quanti di noi vorrebbero vederlo di persona durante la sua vita terrena? Noi che l'abbiamo conosciuto ed amato senza averlo visto, probabilmente saremmo più graditi al Signore e forse maggiormente retribuiti rispetto a coloro che l'hanno visto ma che da un'orecchio gli è entrata (la predica di Gesù) e dall'altro orecchio gli è uscita. Perchè non avevano le buone disposizioni.

Non è importante il contatto con una grazia che ti faccia stare bene - certo, nella dv il Signore le ha promesso tante cose, grazie strepitose, intimità profonda con Gesù ecc... - ma torniamo sempre alla sodezza.

Figlia mia, eppure tutto ciò che tu sentivi prima nel tuo interno entrava nell’ordine della grazia ordinaria: fervori, sensibilità, sono grazia ordinaria che do a tutti, a secondo le loro disposizioni, ed è soggetta ad interruzioni, ora a nascere ed ora a morire e perciò non costituisce né vita, né sodezza di santità...." Gesù

Nostro Signore vede se la nostra santità è qualcosa di radicato e concreto ed inamovibile, non posso fare il bene ad interruzioni. Uno può avere compiere qualche buona azione ma si vive una vita a corrente alternata. Ne faccio una dritta e tre storte. La vita nella dv fa diventare tutta l'anima volontà di Dio.

"..Invece nella mia Volontà ti ho investita di grazia straordinaria, caratterizzata da fermezza nel bene ed atto incessante, virtù proprie Divine..." Gesù

Arrivare a questo punto vorrebbe dire essere a prova di diavolo. Il diavolo ha provato a tentare Gesù e Maria ma che fine ha fatto? Se la vita nella dv è radicata, il maligno non può entrare. Gesù dice a Luisa che non fa niente che non lo vede tutti i giorni, che Luisa non sente la sua voce tutti i giorni, ecc... anche se non vivi le cose straordinare, Gesù la teneva sempre con sè anche se Luisa non è sempre cosciente. Altro che santità, una persona che vive così cambia.

"...Più che Padre faccio con l’anima dove regna il mio Volere. Anzi il padre non può dare il palpito al figlio ed Io lo do, la tengo sempre insieme con Me, le insegno i miei modi divini, le comunico i miei segreti,..." Gesù

I segreti che Gesù dice, non è che il Signore arriva a dirti cose segrete, (attenzione all'umana volontà o alle illusioni), chi conosce i segreti dell'Altissimo sul serio non sempre è sicuro di conoscerli.

"..la mia forza.." Gesù / La forza di andare avanti in qualsiasi situazione, di resistere a qualsiasi difficoltà, ad ogni prova, tentazione, ecc.. queste sono le grandi cose a cui dobbiamo fare attenzione. Se Nostro Signore ci manda qualche grazia ordinaria lo ringraziamo umiliandoci davanti a Lui ritenendoci indegni - Dio se non vede una grandissima umiltà del cuore - non diciamo di essere umili agli altri - il riserbo più assoluto sulla nostra vita interiore, nessuno deve sapere nulla fuorchè il diretto interessato e per chi ce l'ha - solo quando siamo interrogati - il direttore spirituale. Non avere la smania di farli conoscere, perchè la smania di far conoscere un segreto del Re non ha altro scopo che convincere il prossimo che noi siamo santi. Orgoglio e superbia spirituale. Puntare sempre alle cose più importanti ed essenziali.

"...Molto più che con te non ho bisogno di parole per farmi intendere, basta guardarci per capirci, non è vero? Tu intendi me ed Io intendo te.” Gesù

Arrivare a questo sarebbe un'ottimo traguardo. Santa Teresa d'Avila (discorso di prima) diceva che queste cose non sono per pochi, Dio le darebbe a tutti ma quasi nessuno si mette in condizioni di riceverle perchè le persone non hanno la pazienza di farsi la gavetta e il cammino e le anticamere e quindi le grazie che potrebbe vivere non le vivrà. Ci sono ma non sono mai queste le cose più importanti. Noi dobbiamo puntare alla grande grazia soprannaturale, cioè che la dv regni in noi facendoci diventare Re e Regine dandoci questa stabilità costante e queste virtù divine che sono garanzie di grandissima e durevole santità.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 29 dicembre 2021

Il grande valore degli atti interni

La Divina Volontà è moto incessante di vita, che non cessa mai di fare e dare ogni bene, ogni gioia, ogni felicità. Anche la vita dell'uomo deve essere movimento incessante degli atti interni costantemente rivolti al Signore e compiuti nel volere divino. Sono essi gli unici che Dio guarda e che danno valore ad ogni cosa. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 30 Luglio 1927, 23 Aprile 2021

30 Luglio 1927 La vita sta nel moto incessante e questo moto produce la sorgente. Valore degli atti interni

Il brano di oggi è una lezione basilare (specie la seconda parte che parla dell'importanza e del valore degli atti interni) dovrà essere oggetto di verifica: le offerte, gli atti d'amore e i pensieri che diamo a Dio e che nessun'altro sa. E dobbiamo chiederci: se e quanti ne facciamo? Nessuno può conoscere l'interno di un'altra creatura ma il sospetto che non pochi battezzati ne facciano pochi - che non ci sia una vivacità e continuità di vita interiore - da quello che si vede all'esterno pare lecito dirlo.

Come è la mia vita interna? La vita nella dv è una vita nella quale io, in ogni momento della giornata, dovunque noi siamo sorpresi, potremmo dire: io sto amando Gesù e Maria. Sto vivendo al loro cospetto e gli sto di quando in quando parlando rivolgendogli un pensiero o offerta.

La prima parte, il don, pensava (leggendola) pensando che la vita c'è dove c'è movimento (lo dicevano anche i pagani).

Figlia mia, la vita sta nel moto continuo. Tutto ciò che esce da Dio deve possedere un moto,.." Gesù

Il tavolo non si muove, ma gli atomi di cui è composto il tavolo si muovono. La terra sembra che sia ferma ma gira intorno a sè stessa ed intorno al Sole. La vita c'è dove c'è il moto e Gesù fa comprendere di movimento percepibile ma è quel movimento interno che deriva dal non cessare mai di seguire gli atti della dv la quale a sua voltà è movimento continuo la quale non cessa mai di dare il bene. Dio è come se fosse (se si può passare l'immagine) una fabbrica a ciclo continuo produce una valanga di beni sempre nuovi. La sorpresa che incontreremo in Paradiso - lì c'è un'ininterrotta beatitudine che si rinnova istante dopo istante, nella vita terrena - tutte le cose belle e piacevoli le viviamo e poi sfuggono - ho visto un bel film e basta. Non vedo l'ora di vedere un'altro bel film ma si tratta di piccole cose umane. Ma questa nostra tendenza che in alcuni casi può sfociare nei vizi (tutto il giorno davanti alla tv ecc..) di per sè non fa altro che darci una spia di quello che sarà la beatitudine.

"..Un bene, un atto, allora si può chiamare vero bene quando ha il suo moto incessante. Ecco perciò il nostro Essere Divino è perfetto in tutti gli atti nostri, perché ha il suo moto continuo, non cessa mai di fare e di dare il bene e se cessasse, ciò che non può essere, cesserebbe la vita del bene..." Gesù

Ecco perchè chi inizia a viverci nella dv, in un certo misterioso ma reale iniziare a goderne e conosce quello che le persone chiamano felicità. E' vero che in questo mondo ci sono prove e dolori - nessuno ha patito di più rispetto a Gesù e Maria ma è anche vero che nessuno ha avuto tanta felicità quanto Gesù e Maria. Sono due cose che vanno insieme. Tutte le vite dei santi sono state segnate profondamente dal mistero della croce, - la croce c'è perchè è arrivato il peccato originale altrimenti sarebbe stata la vita nell'Eden - e quindi in questo mondo ci vuole la croce perchè l'eliminazione del male passa attraverso il dolore e sofferenza (vedasi la Redenzione) tuttavia quando si iniziano a vivere gli effetti della dv inizia a produrre.

"..Quindi chi deve vivere nel mio Divin Volere deve possedere l’eco del mio Volere e seguire con moto incessante gli atti suoi ed il bene che ne deriva e, che mette la creatura nell’ordine del moto divino, con rapidità incantevole la muove e la gira insieme con tutte le cose create. Perciò gli atti tuoi sono inesauribili e tutti possono prendere il bene di essi, perché partono dalla sorgente dell’eterno Fiat..." Gesù

Il bene che ci viene non ce lo possiamo neanche immaginare. Una delle cose che spiega Gesù è che le virtù non vanno più a periodi. In un momento sono tanto virtuoso e in altri no.

"..Ed è questa la causa per cui nelle creature non si vedono beni veri e perfetti, perché le loro virtù sono interrotte e come perdono il moto incessante di una virtù, già cessa la vita del bene di essa, perdono il gusto, la lena, la forza, perché non possedendo il moto incessante non si forma la vita della virtù in loro, né quell’atto che sempre sorge, ma una cosa superficiale e passeggera, quindi, come possono dare il bene di quelle virtù a tutti, se non possiedono loro la vita e la sorgente, grazie alla quale mentre danno agli altri, loro mai esauriscono e nulla perdono?.." Gesù

La Dv produce costanza e bene su bene, ad immagine a quella che è la vita di Dio. La dv non fa altro che questo.

Seconda parte: il valore degli atti interni. Dovremmo pensarci molto bene e meditarci.

Qua c'è tutta la cifra dell'autenticità della nostra vita cristiana, innumerevoli volti abbiamo meditato su questo punto: ho io un rapporto intimo personale e praticato con Gesù? Ci parlo ininterrottamente all'interno del mio cuore? E' una persona reale e non semplicemente un qualcosa di etereo o astratto o di lontano? Ci credo che Gesù sia a giorno di ogni mio minimo atto interno? Noi dovremmo ininterrottamente stare davanti a Lui, parlargli,..la vita nella dv nella sua versione completa ed integrale comporta una connessione h24 e questo piano piano si manifesta di tutti quanti gli atti che compiamo. Come faccio a dormire nella dv? Basta che prima di andare a dormire chiamo la dv in me e chiedo a Gesù/Maria di dormire in me. Se non lo faccio quasi mai, che significa? Significa che il mio contatto interno con Gesù non è ancora continuo ed ordinario. Altrimenti verrebbe una cosa spontanea. E così anche negli altri atti della vita quotidiana. La nostra vita nella dv cresce quanto più queste cose vengono santificate unendoci a Gesù e non sono cose che si fanno ad alte voce.

"..perché gli esterni sono quasi sempre impregnati dell’aria della propria gloria, della stima umana e, a volte, anche del biasimo ed un povero cuore dopo che ha fatto dei sacrifici sente in sé gli effetti delle lode, oppure del biasimo, l’umano esce in campo ed investe della sua aria tenebrosa gli atti suoi e perciò non giungono graditi a Noi come dovrebbero essere. Invece un atto interno non è né biasimato, né lodato e l’umano non sa da dove entrare, l’anima stessa, non sentendosi guardata da nessuno, pensa che non faccia un gran che e perciò i suoi atti sono impregnati tutti d’aria celeste..." Gesù

Certo che sono necessari atti esteriori, ma la cosa importante è che dietro queste cose ci sia prima e sopratutto una vita interiore, i riverberi esterni di quello che facci è inevitabile che io li percepisca ma almeno ci sono continui dardi e freccie verso il seno divino.

"...Figlia mia, gli atti interni di un’anima che fa la Volontà di Dio sono scevri da qualunque male ed ombra di difetto. Solo Iddio è testimone di un atto interno e mentre nessuno l’addita, nessuno la guarda, nessuno ne parla, Iddio, come testimone dell’operato della creatura, dove a nessuno è dato di penetrare nell’interno della creatura l’addita, la guarda e parla dei grandi portenti dell’operato interno di questa creatura a tutto il Cielo e molte volte anche alla terra. Essere additato, guardato e far parlare Iddio d’una creatura è l’atto, è l’onore più grande che essa possa ricevere e non può essere escluso che si verifichino opere grandi che Iddio compirà per mezzo di essa. Gli atti interni sono ferite, dardi, frecce al seno divino, sono messaggeri celesti che si sprigionano dalla creatura e volano al loro Creatore e portano l’impronta della gloria, dell’amore e del desiderio di piacere solo a Colui che l’ha creata..." Gesù

Dio non guarda l'opera che sto facendo, ma guarda l'interno dalla quale è animata quell'opera. La Madonna - tantissime volte Gesù lo ha detto - non ha fatto nessun miracolo visibile. Maria ha santificato Elisabetta e san Giovanni Battista e l'ultimo è stata la conversione del buon ladrone che ha visto la dolcezza di come era guardato dalla Madonna (dicono alcuni maestri di spirito). Quello che Dio guarda è questo e non dobbiamo pensare che gli atti interni non servono a nulla perchè sono i più utili anche per la gloria di Dio. Mettere un TI AMO nelle opere della Creazione..a parte che Dio la veda e da quell'atto interno derivano infiniti benefici di cui tu però non te ne rendi conto in questa vita e quindi non te ne potrai vantare. Chi mi vede esteriormente non sa quello che c'è nel mio cuore ecco perchè Gesù dice di non giudicare.. tu non sai cosa c'è dietro l'agire sbagliato del prossimo, siamo sicuri che il prossimo sia sicuro di agire male? Che non abbia qualche circostanza scusante o attenuante? Il nostro interno è conosciuto solo da Dio, se io ci credo a questo è evidente che la mia vita interiore sarà iper attiva. Le anime che stanno nella dv sono iper attive sia all'interno che all'esterno (per chi può).

"..l’anima stessa, non sentendosi guardata da nessuno, pensa che non faccia un gran che e perciò i suoi atti sono impregnati tutti d’aria celeste..." Gesù

Se pensi che i tuoi atti non siano un granchè rallegrati perchè vuol dire che tutti i tuoi atti sono impregnati di aria celeste. Perchè l'aria celeste è aria umile e guai a dirlo. Io posso dire di essere un peccatore ma dentro di me posso sentirmi il Padre Eterno in terra, Dio guarda il cuore e quello che pensi profondamente nel cuore.

"..Perciò, sii attenta e fa che il tuo interno giri sempre nella mia Volontà.” Gesù

Stare sempre in contatto con Gesù e solo in Paradiso ne avremo conoscienza e percezione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 26 dicembre 2021

Il grano della Volontà Divina e la paglia della volontà umana

Gesù spiega come la Divina Volontà, con i suoi caratteri di fortezza irremovibile e atto incessante lavori l'anima come sotto un torchio affinché non resti in lei neppure una goccia di volontà umana. La volontà umana è la paglia all'interno della quale deve scorrere la spiga di grano del Divin Volere. Se al suo interno c'è altro, anche le azioni apparentemente buone non hanno alcun valore agli occhi di Dio. La volontà umana ha reso l'uomo come una fabbrica lesionata e crollante. Solo il Divino Riparatore può intervenirci. Il segreto di ogni santità è un'unione intima e profonda con Gesù, culminante nell'eucaristia. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 26 Luglio 1927, 22 Aprile 2021

26 Luglio 1927 La Volontà Divina ha due caratteri: atto incessante e fermezza incrollabile. Le azioni umane servono come serve la paglia al grano

In questo brano Gesù affronta tre punti distinti: la prima parla dei caratteri della divina volontà, la seconda in cui fa la lunghissima lezione sulla paglia e sul grano e poi la terza, in cu ci ricorda che siamo come una casa terremotata. Sulla nostra vita è passato il terremoto della volontà umana e prima c'era già stato il terremoto del peccato originale. E nessuno di noi non ci può far nulla. La nostra casa pericolante dobbiamo portarla a farla riparare per non rimanere lesionati a vita.

1) Come quasi sempre c'è uno sfogo di Luisa che dà inizio al brano. Luisa sente come se fossero disattese le tante promesse di Gesù e osa quasi dire mi sento tradita da Te. Del resto Nostro Signore quello che abbiamo nel cuore lo vede, Luisa esprime quello che sente nel cuore, mi sento COME se Gesù..

Mi lamentavo per la privazione del mio dolce Gesù e sfogando il mio intenso dolore dicevo tra me: “Come è duro il suo abbandono, mi sento come sotto un torchio, premuta stilla a stilla. Oh Gesù! dove sono le tue promesse? Dov’è il tuo amore? Dov’è il trionfo del tuo Voler Divino nella povera anima mia? Mi sento come tradita da Te. Com’è amara la mia fine, non è il principio che bisogna guardare, ma la fine che dice tutto!” Luisa

E Gesù spiega un tema che in realtà abbraccia tutta la meditazione, perchè il divino volere possa trionfare in noi c'è bisogno che ci sprema bene.

Figlia mia, il mio Voler Divino ha il suo trionfo in te e perciò ti preme stilla a stilla sotto il suo torchio divino, per fare che neppure una goccia della tua volontà resti in te....." Gesù

Quest'operazione purtroppo avviene attraverso sofferenze, pene e dolori di ogni specie e di genere. Nessuno pensi che la vita nella dv - tante volte si è detto - sia una sorta di scorciatoia e non si debba passare attraverso la via della Croce e della rinuncia, della tribolazione, sofferenza, ecc... - quelli vestiti di bianco (lettura dell'Apocalisse) che sono seduti davanti al Trono sono coloro che hanno lavato le loro vesti con il sangue dell'Agnello e sono passati attraverso la grande tribolazione. E in questo contesto Gesù spiega che la dv è irremovibile.

".. La mia Volontà Divina ha due caratteri: fermezza incrollabile ed atto incessante e perciò quando l’anima si è data ad Essa, il suo lavoro è incessante, non senti in te il suo moto continuo?.." Gesù

Se la dv comprende che una certa pena ci giova, in modo che nemmeno una goccia della umana volontà rimanga in noi, quella pena ce la lascia. Con tutto l'amore che Gesù aveva per Luisa, se Gesù non ha sollevato Luisa dalle sue pene era in realtà un'atto d'amore. Il fine del Signore è quello di portarci alla Vita e la Vita si avrà quando la nostra volontà umana sarà morta. Per questo nel Vangelo Gesù dice che chi vuole seguirLo rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e lo segua. Rinnegare sè stesso cioè far morire la propria umana volontà. Quest'operazione è ininterrotta, la sua operazione è continuata. In che senso la nostra volontà umana non deve rimanere in noi neanche in una goccia?

La nostra volontà è uno dei nostri costitutivi ontologici di noi persone umane, è soltanto l'esercizio della nostra volontà che ci costituisce sostanzialmente liberi - non dobbiamo diventare robot o esseri inerti per non dare azione alla nostra volontà. Nella seconda parte del discorso Gesù parla molto bene: tutte le azioni umane sono volontarie, io vado al lavoro ci vado e qualsiasi attività io stia compiendo (anche lavare i piatti). Tutti atti di volontà.

"..Onde dopo ha soggiunto: “Figlia mia, tutte le azioni umane, il lavoro, il prendere il cibo, il dormire, le pene, gli incontri ora di dolore, ora di gioia, non sono altro che paglia. Ora non si può formare il grano senza la paglia; anzi questa difende il grano dal gelo, dai raggi cocenti del sole, dalle acque, da tutte le intemperie dell’aria, copre come veste e cresce insieme col grano ed allora si distacca quando ha formato e dato la vita al grano e la povera paglia fa e riceve questo distacco a via di battiture, dopo che ha servito e dato la vita al grano...." Gesù

Le pene, tante pene ci vengono addosso, ma la nostra reazione ad esse è un'atto volontario. Posso ribellarmi, avere fastidio o rassegnarmi o accogliere ed accettazione e lode al Signore perchè riconosco che attraverso quella pena il Signore mi sta facendo crescere. La reazione è sempre volontaria. Queste cose sono la paglia (il dormire, lavare i piatti, ecc...), se il don non ricoda male c'è la paglia che custodisce la spiga.

Se ci fosse una spiga piene di paglia quella spiga non serve a nulla. Ecco perchè la vita nella dv non è una vita di inerzia. E' una vita di attività intensa.

"..Così sono le azioni umane, dalla più piccola alla più grande sono tutte paglie, e se si fa scorrere dentro di esse il grano della mia Volontà, servono mirabilmente a nascondere ed a conservare il grano del mio Voler Divino e quanto più paglia vi è, più grano si può sperare di possedere..." Gesù

Più paglia c'è più grano c'è - più di atti di volontà umana ci sono (in questo senso) se in essi scorre la dv, maggiore è il tasso di santificazione, maggiore è la gloria che riceve Dio ecc... il problema è cosa ci sta sotto la paglia? C'è il grano o c'è altro?

Ecco la nostra attenzione a chiamare la dv nei nostri atti, cerchiamo sempre di comprendere ciò che Dio vuole, impariamo con i segni piccoli e grandi che accadono nella nostra giornata, impariamo ad ascoltare le nostre ispirazioni, ascoltiamo la voce della nostra coscienza ecc... non ci sono ricette magiche per vivere nella dv ma è un lavoro a lungo termine e a lungo raggio, è un cammino e non una magia.

"..Nell’ultimo giorno della vita, la trebbia, stritolando le paglie, farà conoscere tutto ciò che nascondevano dentro.” Gesù

Alla morte si vedrà cosa abbiamo fatto. Perchè tutte le azioni umane non hanno un valore intrinseco ma dipende dalla volontà da cui sono animate. Segno che noi stiamo nella volontà di Dio o almeno ci proviamo a starci (le assicurazioni con certezza di stare nella dv non ci sono); Gesù elenca una serie di brutte finalità...perchè stai facendo quell'azione? Per interesse? Mi conviene o non mi conviene.

"..Perciò non sono le azioni che additano il valore di esse, ma la volontà da cui sono animate. Quante azioni apparentemente belle e sante si troveranno, se fatte per fine di interesse, piene di fango; se fatte per fine di stima e di propria gloria, piene di vento; se per piacere alle creature, piene di marcio; se per attaccamento a ciò che è umano, piene di fumo. Quante cose nascondono le paglie delle azioni umane!.." Gesù

Per stima di propria gloria, perchè gli altri mi stimino? Per piacere alle creature..san Paolo dice che se lui volesse piacere agli uomini, non sarebbe un servitore di Cristo. Per piacere alle creature? C'è il marcio? Attaccamento di ciò che è umano? Piene di fumo.

Se invece dietro il pensiero, desideri, azioni c'è una volontà sincera di pensare o non pensare, dire o non dire, fare o non fare ecc.. per piacere a Dio solo, per fare quello che mi sembra che Dio voglia da me - osservanza dei comandamenti, conoscenza del Vangelo, opere di perfezioni ecc... esempio: se una persona mi rivolge una risposta sgarbata e io taccio, non mi altero e sorrido è chiaro che ho fatto la volontà di Dio se io rispondo sgarbo per sgarbo o rispondo interiormente io non mi sto adeguando alla volontà di Dio. Dobbiamo farci capace di questa introspezione. Dobbiamo parlarne della nostra preghiera con Dio, cosa gli dico nella mia personale preghiera con Dio? Come si esprime? Se ti fai attento capirai cosa c'è nel tuo cuore, fatti attento a come preghi.

Figlia mia, la volontà umana rese l’uomo come una fabbrica lesionata e crollante e l’uomo da sé non aveva virtù di poter riparare, ci voleva il Divino Artefice che, con tanto amore, l’aveva fabbricata e che conoscendo i segreti della sua arte poteva riparare e far scorrere nelle lesioni il fluido vitale della sua forza divina riparatrice, per renderla di nuovo forte come l’aveva fabbricata. Ma è necessario che l’uomo si avvicini al Divino Riparatore per ricevere il beneficio della sua arte, si faccia da Lui maneggiare e che non faccia più agire il volere umano, causa primaria per cui lo ha reso fabbrica crollante, altrimenti nonostante la venuta del Celeste Fabbricatore, l’uomo sarà sempre fabbrica lesionata e crollante.” Gesù

Chi ha vissuto la tragica esperienza del terremoto, sa bene che dopo di esso che se c'è una casa lesionata devi aspettare che la casa sia messa in sicurezza e che raddrizzino le lesioni altrimenti non ci si può abitare. Noi dobbiamo essere fermamente persuasi che questa è l'eredità che ci portiamo dietro e anche dopo il Battesimo. Il Battesimo toglie il peccato originale ma non toglie le conseguenze di esso, a meno che noi non stiamo stretti in continuazione stretti al Divin Artefice e Lui può metterci a posto.

"..Divino Artefice che, con tanto amore, l’aveva fabbricata e che conoscendo i segreti della sua arte poteva riparare e far scorrere nelle lesioni il fluido vitale della sua forza divina riparatrice,.." Gesù

Ecco perchè Gesù dice che senza di Lui non possiamo fare nulla. Non esiste una vita cristiana senza accostarsi - in base alle proprie possibilità quanto meno frequente - alla santa Eucarestia. Noi abbiamo bisogno in continuazione del divin Artefice che sistemi le lesioni che ci portiamo dietro causate dalla volontà umana - le lesioni ce le siamo procurate quando noi abbiamo peccato, ce le hanno procurate gli altri quando hanno peccato contro di noi - la tematica delle ferite, lesione, che ci fanno gli altri. Noi dobbiamo essere consapevoli perchè la nostra esistenza siamo messi così.

Il segreto della santità e della vita nella dv è un'unione profondissima alimentata principalmente dall'Eucarestia, non si può vivere senza di Lui. Non abbiamo la capacità di ripararci da soli. Dobbiamo mettercelo in testa e camminare sempre nell'umiltà e nell'abbandono, guai a perdere l'unione con Gesù e guai a non curare la nostra crescita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 25 dicembre 2021

Amore del Cielo e amore della terra

Bellissima lezione di Gesù sulla differenza che intercorre tra l'amore dei beati in Cielo e quello dei giusti sulla terra. Altra splendida lezione sull'importanza di stare lontani da tutto ciò che opprime e appesantisce l'anima. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 21 Luglio 1927, 21 Aprile 2021

21 Luglio 1927 Differenza tra l’amore del Cielo e quello della terra. L’oppressione appesantisce l’anima, la Volontà Divina la svuota

Il Signore porta la nostra attenzione sulla differenza tra l'amore del Cielo e della Terra (a Gesù piace di più l'amore della Terra) e poi una nota sull'appresione, sull'appesentimento dello spirito. Noi non ci facciamo caso ma dobbiamo spesso custodire la nostra anima da tutto ciò che l'appesantisce, perchè ci porta lontano dalla vita nella dv, dalla santità e dalla vita di grazia. E dovremo imparare ad esercitare una certa vigilanza della nostra anima - non possiamo aprire le porte della nostra anima interne ed esterne (occhi, orecchie, desideri, pensieri, immaginazione e cuore) a qualunque cosa si metta davanti, perchè se qualcosa ci rende tristi, inquieti ecc... noi dobbiamo tenerla lontano dalla nostra anima a qualunque costo anche rinunciando a qualcosa ci sembri utile.

Luisa si inventa un'escamotage (trovata ingegnosa o trucco) per rapire Gesù da Cielo. Siccome mi viene a trovare poco, se però inizia a chiedere aiuto alla Madonna, angeli e santi e se loro fanno un'ambiente divino Gesù mi verrà a visitare. E Gesù risponde dicendo che questo sistema non funzionerà:

Figlia mia, l’amore del Cielo mi piace, ma quello della terra mi piace di più. Quello della terra mi è sempre nuovo, sono nuovi acquisti che faccio, nuova gloria. Invece di quello del Cielo, sono già in possesso, né nessuno me lo può togliere, è tutta roba mia. Invece quello della terra sto in atto di acquistarlo e molte volte perdo i nuovi acquisti che dovrei fare, perché le anime non sempre mi danno l’amore, la gloria, che dovrebbero darmi.............sicché nel Cielo tutto è natura in tutti i beati, quindi loro nulla mi danno di più, anzi Io do sempre a loro quell’atto continuato di gioie, di felicità, di beatitudini sempre nuove e senza fine..."

Certo che l'amore del Cielo è bello, in Cielo i beati fondamentalmente ricevono da Dio quella gioia, felicità e beatitudine che il Signore dona, noi discepoli di Gesù siamo amanti della vita ma non cultori che idolatrano la vita terrena. La vita terrena se vissuta in comunione con Dio e nella dv è bella, ci sono tante pene e dolori che non mancano mai - è bella perchè vissuta in grazia di Dio, ma la nostra Patria è in Cielo (san Paolo). Nel nostro cuore io devo chiedermi: quanto lo desidero il Cielo? Qualcuno dice che in Purgatorio c'è l'anticamera del Paradiso dove l'anima deve esercitare un desiderio immenso da accendere, la felicità e la pienezza della felicità in Paradiso non possiamo immaginarcela. Si tratterà qualcosa di immaginabilmente bello e delizioso che se dipendesse da noi - se avessi compiuto ciò che il Signore mi chiede nella mia vita, se non potessi dargli ancora più gloria, se avessi già fatto il Purgatorio sulla terra allora anche tra mezz'ora ....... ma se la dv mi volesse sulla terra ancora per 200 anni perchè volesse sacrifici e opere per la sua gloria ci rimarrei, ma se dipendesse da me (e la dv fosse d'accordo) io partire subito subito. Il don pensa che questa sia sollecitazione che ci debba interpellare perchè se uno pensasse (santa Gemma Galgani) tanto il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto. Gesù ha fatto dei regali ad alcun grandi santi...noi che pensiamo di tanti santi e martiri che sono morti molto giovani (adolescenti o giovani adulti...chi a 24 anni, chi a 33 e chi meno). Ma noi che pensiamo: poveraccie o beate loro? Il don crede che se avessimo una fede viva e ci credessimo veramente: beatissimi loro.

In Cielo diventiamo impeccabili senza perdere la nostra libertà, Dio il male non lo può fare, fare il male non è esercizio della libertà ma esercizio della stupidità folle, e siccome Dio non è uno stupido o un folle il male non lo fa. Noi il poter fare il male è una condizione miserabile che abbiamo nella vita terrena, ma appena si ha la visione beatifica, la volontà viene divinizzata e diventa radicalmente incapace di fare il male e quindi nel Cielo tutto è natura nei beati. Non possono non amare Gesù e non glorificarlo in continuazione. Invece sulla terra se un'anima - anche oggi ama Gesù - è una grande cosa per Gesù perchè io potrei non amarlo e non servirlo e oggi potrei commettere un peccato e decido di dare gloria a Dio questo procura a Nostro Signore una gioia più grande.

"..Ecco perché sono tutt’occhio per la terra e come se mettessi da parte tutto il Cielo, perché è mio; prendo di mira e mi faccio tutto premura per l’anima che vive nell’esilio, che anche se non possiede la natura del Cielo, vuol darmi i nuovi acquisti d’amore, di gloria e di adorazione..." Gesù

Ecco perchè l'amore di me povera creatura (che magari non è perfetto ma traballante) Gesù lo ama di più. Perchè il mio o tuo amore adesso è qualcosa di bello e di meritorio perchè potrei non darlo al Signore e in Paradiso questo non c'è. Continua a ripetere gli atti e l'amore, perchè questa è la novità che affascina Gesù. L'amore che darò a Gesù partecipando alla Messa oggi è diverso a quello che ho dato a Gesù ieri. E può essere un'occasione perduta se uno rimane distratto se rimane con la testa per aria.

Il secondo punto di meditazione è stare lontani da ciò che ci opprime. Luisa aveva in qualche momento dei pensieri distruttivi sempre mossi ed animati dal suo amore.

"..Continuando il mio amato Gesù a privarmi di Lui, mi sentivo talmente oppressa e pensavo tra me come tutto era finito e tante altre cose che mi sembra inutile dire sulla carta. Ed il mio amabile Gesù, mettendomi le sue sante mani sotto le mie spalle, come per prendermi in braccio, mi ha detto:.." Luisa

Noi non ci rendiamo conto di cosa voglia dire - per una persona che ha avuto un contatto diretto con Gesù stare senza di Lui anche un giorno. Che poi quanto maggiori sono le grazie che si riceve tanto maggiori sono le sofferenze. Santa Teresa d'Avila e san Giovanni della Croce ebbero una visione intellettuale della Santissima Trinità dicono che chi vive questa cosa, trascorrerà il resto della vita in un piano continuo ed ininterrotto perchè vorrà andare via (in Paradiso), perchè ha avuto uno dei più grandi anticipi del Paradiso. Certo che c'è la propria volontà che accoglie il fiat di rimanere sulla terra, ma noi non ci rendiamo conto perchè la nostra fede è quasi zero e non ci rendiamo conto (non avendo avuto esperienze straordinarie) di quello che ci aspetta. Ma chi ha vissuto queste cose sì. Però in certi momenti questo pensiero appesantiva Luisa e non era una nostalgia. Perchè quel pensiero gli causava sofferenza profonda (a Luisa).

Figlia mia, come ti sei resa pesante, non sai tu che l’oppressione appesantisce l’anima ed Io, volendoti prendere in braccio, devo fare uno sforzo per prenderti, mentre la mia Volontà svuota il peso della natura; e la sua luce togliendo le tenebre dell’umano, la rende leggera, leggera ed abile a qualunque sacrificio e dandole le ali dell’amore, dà all’anima le prime doti della Patria Celeste che non conosce né oppressioni, né tenebre, ma giorno senza tramonto ed allegria che non ha termine...." Gesù

Volendo estendere l'ambito di applicazione, noi dobbiamo fare attenzione a non aprire le finestre dell'anima (pensieri, immaginazione, desideri o anche con gli occhi materiali o orecchie) a tutto ciò che ci appesantisce o ci fa venire l'angoscia o che ci turba o ci rende pesanti. Se guardare un certo film, talk show, programma ecc... ti fa venire l'angoscia.....c'è qualche ricetta medica che ti ha prescritto questa cosa? Se ascoltare certi discorsi potendo evitarli ti mette l'agitazione o ti turbano lascia stare. Ma te l'ha ordinato il medico di ascoltare ciò? Se un pensiero ti opprime e ti fa venire il peso - che cosa mangeremo, che cosa berremo, il futuro, ecc...è chiaro che se uno pensa questo come campa? Malamente. Noi pensiamo quello che vogliamo pensare, molte volte un pensiero ci viene in testa ma una volta che è venuto possiamo scacciarlo se viene a turbarci. Non siamo sempre padroni di governarne la genesi, così come può succedere che il don (ma chiunque) s'imbatte in una discussione balorda o a vedere una cosa che non dovrebbe quando me ne accorgo taglio e chiudo e non assecondo quel pensiero. Questa cosa è molto più importante di quanto si pensi. Perchè se andiamo a pensare, le fuoriuscite gravi dalla dv - i peccati gravi - da dove vengono? Io prima di fare un peccato ci devo pensare, e poi devo deciderlo di farlo. Le finestre dell'anima - pensieri, fantasticherie ecc... devono essere controllati e non possiamo accogliere chiunque.

Pensiamo a coloro che stanno sempre a parlare male del prossimo, cosa sono? Pensieri che appesantiscono. E' bello, ci si sente bene a vomitare veleno sul prossimo? O a lamentarsi, brontolari, giudicare ecc... sono cose che ti fanno sentire leggero? E se non è così te l'ha ordinato il medico di farlo? Attenzione a tutto ciò che ci opprime. Oppressione e depressione sono abbastanza imparentati, la depressione non è altro che vivere abitualmente in pensieri negativi e distruttivi...se tu eviti e pensi ad altro, pensa ad amare Gesù e pensa a fare gli atti nella dv, guarda le cose belle nel prossimo e guarda cosa ti ha donato Gesù. Qui si gioca grande parte della nostra vita. Noi non siamo automi. Mi è venuto questo pensiero e devo seguirlo per forza...ma chi l'ha detto questa cosa qua? In tanti conventi e posti santi, ma io devo seguire il tg perchè sto fuori dal mondo...ma chi l'ha detto... certo qualche informazione necessaria ma se mi viene l'angoscia... ma è proprio indispensabile?

Facciamo attenzione a tenere la nostra anima alla larga da tutto ciò che ci appesantisce e Gesù ci sta dicendo di non farlo, ci vuole contenti e leggiadri. Il resto lo lasciamo a quelli che non hanno speranza pregando per la loro speranza e il resto non è roba per noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 24 dicembre 2021

Equilibrio e ordine. Pregare nella Divina Volontà

Gesù spiega come solo la vita nel Divin Volere garantisce la permanenza dell'anima in grazia. L'equilibrio e l'ordine perfetto che si trovano nel Volere Divino. La preghiera nella Divina Volontà. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 16 Luglio 1927, 20 Aprile 2021

16 Luglio 1927 Chi vive nel Voler Divino possiede il perfetto equilibrio. La preghiera fatta in Esso possiede la potenza Divina e la forza universale

"..Ecco perciò il vivere nel mio Volere è la vera trasmissione della vita Divina nella creatura.” Gesù ha concluso il brano con questa frase.

Noi sappiamo che la vita divina dentro la creatura viene comunicata realmente e in maniera stabile attraverso la grazia santificante (ciò che insegna la Chiesa), ricevuta nel Battesimo è in continuo itinere - si può perdere per il peccato mortale, si raffredda con il peccato veniale, non cresce se noi commettiamo un'imperfezione volontaria e viceversa cresce sempre di più quando viene alimentata dai sacramenti che si possono ripetere (dal Sacramento della Penitenza e dall'Eucarestia) e dalla preghiera e dalle opere sante comprese quelle cosidette di perfezione che la fanno crescere. Questo vale in generale. La grazia santificante (in base a quello che insegna la Chiesa) è una presenza stabile della vita divina nella creatura ma è soggetta alle fluttazioni varie dipendenti dal fluttuare dell'umano volere. Non è qualcosa che sta al sicuro.

Come facciamo mettere la grazia di Dio al sicuro e non rischiare che da un momento all'altro perdere la grazia o farla oscillare in continuazione tra il più e meno?

Questo accade quando si inizia a vivere nel dv, Gesù fa una lezione che puoi culmina in questa immagine..

"..Onde dopo di ciò, il mio amabile Gesù è uscito dal mio interno ed investendomi tutta mi ha riempita tutta di Lui, in modo che mi sentivo tutta circondata da Gesù e dentro di Lui. Poi, ritirandosi, si è gettato nelle mie braccia poggiando il suo capo sul mio petto per prendere riposo e mentre faceva ciò tutte le cose create, il sole, il cielo, le stelle, il vento, il mare, la terra, insomma tutte le cose si schieravano intorno a Gesù e, stendendosi come letto sotto le membra di Gesù, tutte si prestavano a dargli riposo ed il mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, se tu sapessi tutto il lavorio che sto facendo nell’interno dell’anima tua, come vigilo ogni tuo palpito, tutti i tuoi affetti, le tue parole, i tuoi pensieri, insomma tutto, per far scorrere in tutta te la mia Divina Volontà affinché domini e vi formi il suo regno. Tanto che dopo il lavoro che faccio, molto, spesso prendo riposo per godere in te il frutto del riposo che solo la mia Volontà può darmi. Come è bello il riposo che Essa mi dà, tutte le opere nostre, le cose da Noi create fanno a gara per darmi riposo ed Io sento in te la felicità del mio riposo eterno e la gioia e la felicità delle nostre opere.." Gesù

Gesù di fatto spiega che quando un'anima vive nella dv - che è strettamente sorvegliata da Gesù in senso positivo - e afferma Gesù che quando c'è questo dentro un'anima, e questo c'è in seguito del lavoro che Gesù fa perchè quell'anima ha già scelto di vivere in questo modo e fa tutto quanto dipende da lei perchè questo accada.

Figlia mia, se tu sapessi tutto il lavorio che sto facendo nell’interno dell’anima tua,.." Gesù / quanti di noi possono rendersi conto del lavoro che sta facendo Gesù dentro di noi?

Nell'anima si realizza quella caratteristica o disposizione per la quale è stata creata, la creatura libera ed intelligente cioè noi non è necessitata a rimanere in essa - ci vive (nella dv) nella misura in cui vuole ed accetta di viverci.

Quando questa dv abita in un'anima - in un'anima che desidera sinceramente viverci - Dio trova tutto sè stesso in quell'anima.

Figlia mia, chi vive nella mia Volontà ha la larghezza, la capacità di poter rinchiudere in sé tutti gli atti di Dio, diventando così la depositaria della Divina Volontà. E perciò Dio trova in quell’anima tutto Se stesso, con tutti gli atti suoi. Quindi in essa tutto, tutto è sacro, tutto è santo, tutto è luce e bellezza, possiede il perfetto equilibrio, l’ordine divino ed Io trovo in essa la gloria della mia santità, della mia luce, della mia rara bellezza...." Gesù

Perfetto equilibrio ed ordine divino. Nella dv non ci sono squilibri e nella dv non ci sono disordini. In un'anima che vive in essa, conseguentemente non ci possono stare squilibri e disordini. Quando noi ci sentiamo o commettiamo qualcosa che ci fa perdere l'equilibrio in senso ampio o ci fa uscire dall'ordine, stiamo uscendo dalla dv - sicuramente senza nessun dubbio. L'equilibrio ed ordine sono partecipati attraverso le realtà ordinare e comuni. Il perfetto equilibrio, applichiamo alla vita ascetico e morale: tutti maestri di spirito, sulle orme dei maestri pagani, hanno insegnato che la virtù è in sè stessa una prova di equilibrio - la virtù (diceva Aristotele) è sempre il giusto mezzo tra il troppo e il troppo poco. Per questo che è così impegnativo, vivere secondo virtù e praticare le virtù perfetto o in grado eroico, c'è questo sforzo immenso. Esempio generale: la fortezza - dicono i maestri di spirito - è il giusto mezzo tra la viltà e la temerierità. Il temerario eccede nella virtù della fortezza, non è capace di affrontare e supere con debiti i modi le difficoltà che gli vanno incontro, il temerario si lancia in imprese che non dovrebbe compiere o perchè vanno al di là delle sue forze o escono fuori dell'ordine della misura. E' facilissimo scambiare un vizio per una virtù e viceversa...siamo sicuri che quella persona sia un forte e non un temerario? Siamo sicuri che quella persona sia debole e non un forte? Quello che a me sembra debolezza potrebbe essere fortezza. L'equilibrio è un punto cardine fondamentale. In Dio c'è un'equilibrio perfettissimo.

In Dio c'è un necessario equilibrio tra l'amore e la misericordia e giustizia e quando si crea qualche possibile scompenso, Dio interviene e riequilibra le cose, non è possibile che Dio manchi questo equilibrio. Noi non ci pensiamo, ma camminiamo perchè manteniamo l'equilibrio, pensiamo all'equilibrio della temparatura del nostro corpo che deve restare a 36° gradi nè di più nè di meno. Perchè a quei gradi (il don non è un medico - fa delle considerazioni comuni) sto bene, se aumenta sto male. L'ordine, il campo di applicazione nella nostra vita...la vita non può essere disordinata. La dv non fa sconti di nessun tipo. Una vita nella dv non può essere una vita senza ordine, senza delle regole in senso buono - io non posso vivere la giornata a casaccio come capita - non può essere ingabbiata in regole rigidissime ed inesorabili....in linea di massima la nostra vita dev'essere ordinata. In linea di massima devo sapere cosa devo combinare. Poi devo essere pronto a rimodulare la giornata in base alle necessità contingenti. Non posso oziare o perdere tempo prezioso. Se una persona sceglie di vivere una vita in questo modo, ma come farà questa persona a vivere nella dv? Non posso vivere una vita come quelle del monastero, la presenza di queste cose che non possono essere portate dai contesti, ci fa comprendere che una vita tende alla santità non può essere una vita sregolata. Non c'è nessuna santità senza ordine.

Nella parte centrale Gesù torna sul pregare nella dv ed esalta la grandezza: il fatto che io preghi nella dv per ottenere delle grazie non è detto che le ottenga.

E soffermandosi ha soggiunto: “Figlia mia, quando l’anima prega nella mia Volontà, tutte le cose e tutti gli esseri creati mettono attenzione, sospendono ogni cosa, fanno tutto tacere e mentre sono tutti intenti ad ammirare l’atto fatto nella Divina Volontà, seguono tutti insieme la preghiera; la potenza di Essa chiama e s’impone su tutto, in modo che tutti fanno la stessa cosa. Se si unissero tutte insieme tutte le altre preghiere per confrontarle con una semplice preghiera fatta nella mia Volontà, quest’una sorpassa tutte, perché possiede una Volontà Divina, un potere immenso, un valore incalcolabile, Io stesso mi sento investito da una tale preghiera e siccome vedo che è la mia Volontà che prega, sento la sua potenza che m’immedesima in quella stessa preghiera. Sicché se non si ottengono le grazie per mezzo della preghiera fatta nella mia Volontà, che è preghiera universale e Divina, se la giustizia divina non resta placata e continuano i flagelli a piovere sulla terra, significa che quella è la Volontà di Dio e che invece di far scendere quelle grazie, fa scendere gli effetti di Essa nelle anime e se con questa non s’ottiene molto, meno si otterrà con altre preghiere non fatte nella mia Volontà, che non contengono né potenza Divina né forza universale.”

E' vero che quando si prega nella dv Lui si sente investito da questa preghiera e sente che la potenza della dv lo immedesima nella preghiera. Ma non è detto che ci ascolti, a patto che non si preghi il Padre Nostro. Possiamo pregare il Signore con altre parole ma sempre basandoci sul Padre Nostro, in quel caso la nostra preghiera sarà sempre esaudita. Ma se chiedo una grazia particolare, non è detto che il Signore mi ascolti.

"..Sicché se non si ottengono le grazie per mezzo della preghiera fatta nella mia Volontà, che è preghiera universale e Divina, se la giustizia divina non resta placata e continuano i flagelli a piovere sulla terra, significa che quella è la Volontà di Dio e che invece di far scendere quelle grazie, fa scendere gli effetti di Essa nelle anime.." Gesù

Poi Gesù dice che se si ottiene poco pregando nella dv, ancora meno si ottiene pregando normalmente.

Non è che non si possono chiedere grazie, puoi fare tutto quello che vuoi, se chiedi una grazia particolare sappi che quella grazia particolare potrebbe non essere conforme alla divina volontà. E se non lo è Dio non te la darà. La cosa migliore - a parere del don - che la dv sia fatta. Magari secondo le intenzioni della Madonna, la Madonna chiede a Dio (nella dv) esattamente quelle grazie che il Signore vuole fare e che sono subordinate alle preghiere. Gesù le sente le nostre preghiere, ma se voglio che la mia preghiera sia sempre esaudita...prego secondo le intenzioni della Madonna. C'è una persona che sta male? Prega per questa persona secondo le intenzioni della Madonna, che si compia in lei la dv. E' umanamente che una persona sia affezionata ad un'altra e che gli dispiace se morisse, ma se quella persona deve morire, morirà. Noi dobbiamo capire che in questo mondo noi siamo all'oscuro di tante cose. Chi di noi è grado di sapere cosa Dio vuole esattamente? Dio non li rivela in questo mondo salvo qualche raro squarcio. Una cosa che a me possa sembrare oggettivamente buona, ma nell'ordine e negli equilibri divini siamo sicuri che sia buona?

Dio vuole essere pregato, però se vogliamo mandare tutte le preghiere al bersaglio, mettiamole al sicuro (Vangelo di san Matteo 6) il Padre Nostro sa di cosa abbiamo bisogno e non sprechiamo parole. Per chiedere cose conformi alla dv ci tocca inventarci un sistema che vada in contatto. Far celebrare Messe secondo le intenzioni della Madonna, chi fa questo - secondo il don - se la Madonna riceve questa cosa, come ricambierà? L'ingratudine in Cielo non era e figuriamoci se la Madonna si fa dare lezioni di ingratitudine da noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 23 dicembre 2021

Fate ciò che vi dice Mio Figlio

La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, Appendice, Meditazione 6 (25° giorno ter). La Madonna racconta e spiega il significato delle nozze di Cana. Lezioni sul matrimonio e sull'importanza di fare sempre e in ogni cosa solo quello che ci dice Gesù. Le nozze di Dio con l'umanità. Meditazione al cenacolo mariano tenuto sabato 17 Aprile 2021

La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà sulla terra. Regina delle famiglie, Regina dei miracoli. Vincolo di sposalizio tra il Fiat e la creatura. Le nozze di Cana.

Appendici spettacolari e degno corollario di questo libretto della Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà. Se uno volesse meditare bene queste cose scritte starebbe ore ed ore. --- il testo integrale lo trovate qua

Ci sono 3 o 4 punti distinti. La Madonna fa una lettura delle nozze di Cana in perfetta consonanza con gli scritti dei Santi ed in linea generale dà la lettura di questo episodio uguale a quello delle altre persone: la presenza di Gesù e di Maria è finalizzata a santificare la Famiglia. Perchè la Famiglia, dopo il peccato originale, non è più come Dio l'aveva voluta e pensata. Gesù, quand'è ha istituito il sacramento del Matrimonio? Non c'è un momento preciso come quello della Penitenza. La Chiesa insegna che un gesto manifestante la Sua Volontà (di Gesù) - il matrimonio non si fonda su un sacramento. Il matrimonio si fonda sul diritto naturale. Il matrimonio è indossulubile per sè stesso o perchè c'è un sacramento? Per sè stesso. Il rito del matrimonio non istituisce qualcosa di nuovo ma riscatta ciò che Dio aveva creato e che il peccato dell'uomo aveva rovinato.

La famiglia secondo Dio? Com'è un matrimonio come Dio comanda? Com'è una famiglia secondo il Signore? Com'è l'apertura alla vita? Ecc.. il don conosce delle coppie che per 30/40 non si sono mai insultati o mancati di rispetto. Non è impossibile, ma possibile per chi crede. La nostra vita va - e questo dobbiamo prenderne consapevolezza - così come noi la facciamo andare. Certo c'è l'ignoranza, la mancanza di educazione, l'incosapevolezza, ecc.... uno che cresce che allo stato brado non sa che ci sia un'altro modo di vivere. Com'è una famiglia secondo Dio? La ricostruzione e la santificazione del Matrimonio (scopo della presenza di Gesù e di Maria).

Le nozze di Cana hanno molti significati simbolici. Il contesto del matrimonio umano richiama l'aspetto divino, perchè nell'AT ci sono descrizioni tra Dio e il suo popolo ma anche tra Dio e ogni persona in termini sponsali (profeta Osea - Dio appare e dice di prendersi in moglie una prostituta, perchè vedendo il profeta e come si comporta la moglie, gli israeliti capissero che loro fanno con Dio (adulterio). Nel segno dell'acqua trasformata in vino, il vino è quella bevanda che rappresenta la gioia e felicità che si consuma nei matrimoni, rapporto sponsale che ogni anima è chiamata ad intessere con Gesù.

Il primo miracolo di Gesù

"...Gli dico: “Figlio mio, gli sposi non hanno più vino”. E Lui mi risponde: “Non è giunta l'ora mia, di far miracoli”. Ed io, sapendo certo che non mi avrebbe negato ciò che Gli chiedeva la sua Mamma, dico a quelli che servivano la tavola: “Fate ciò che vi dice mio Figlio, ed avrete ciò che volete, anzi avrete il di più e sovrabbondante”..." Maria

Su quel non è giunta la mia ora, gli esegeti litigano e un'interpretazione non esclude l'altra - Gesù non aveva ancora incominciato ufficialmente la sua vita pubblica. Questo è stato un'anticipo. La Madonna è l'acceleratrice. Questo perchè comprendessimo l'ascendente che la Madonna ha su Nostro Signore. San Luigi racconta che tutti sanno che la Madonna ha fatto fare a Gesù il primo miracolo appariscente - ma il primo miracolo nell'ordine della Grazia è stato quello di liberare san Giovanni Battista dal peccato originale. E l'ultimo - nell'ordine della grazia? E' stata la conversione del buon ladrone. Chi gli avrà fatto venire il cuore tenero al ladrone? Maria Valtorta dice che il buon ladrone si rivolge a Gesù vedendo lo sguardo dolcissimo della Madonna, prende fiducia. Ci ha sempre messo le mani la Madonna.

Di san Giuseppe non abbiamo nulla dei Vangeli però della Madonna sappiamo qualcosa. Parla pochissimo la Madonna ma quello che dice pesa una tonnellata.

"..“Figli miei, volete essere santi? Fate la Volontà di mio Figlio; non vi spostate da ciò che Lui vi dice ed avrete la sua somiglianza, la sua Santità in vostro potere. Volete che tutti i mali vi cessino? Fate ciò che vi dice mio Figlio. Volete qualunque grazia, anche difficile? Fate ciò che vi dice e vuole. Volete anche le cose necessarie della vita naturale? Fate ciò che dice mio Figlio. Perché nelle sue parole, in ciò che vi dice e vuole, tiene racchiusa tale Potenza, che come parla, la sua parola racchiude ciò che chiedete e fa sorgere nelle anime vostre le grazie che volete..." Maria

Vuoi diventare santo? Prendi il Vangelo, leggilo e mettilo in pratica (senza esagerare come san Francesco) - Volete che tutti i mali vi cessino? C'è bisogno di fare 400 vaccini? La soluzione finale? Ci sono soluzioni contingenti ma qual'è? Se uno fa ciò che dice Gesù cessa ogni male. Gesù lo ha promesso: vivete nella dv ed arriveranno tutti i beni. Il don dice: o c'è qualche altra interpretazione (Gesù mente? Luisa si è inventata tutto?) - pensiamo a tutto quello che il Signore ci sta dicendo con questi drammatici o no? Se tutta l'umanità, se tutti fossero santi, non solo battezzati ma tutti santi...niente peccati di ogni genere.....potrebbe venire una pandemia? Se tutti fossero santi? Non posso cambiare la razza umana ma me stesso sì. Per chi ci crede se una persona avesse una forte vita cristiana cosa accadrebbe?

Non serve a chiedere grazie al Signore (san Matteo 6), se tu vivi nella dv il Signore ti fa le grazie senza che nemmeno te gliele chieda. Il don dice che il Signore ti soddisfa i desideri più sciocchi, innocenti, infantili se leciti e resti a bocca aperta. Al don è già successo più volte. Cosa deve fare il don? Deve pensare che il Signore si prenda cura anche dei desideri più innocenti ed infantili? Il sospetto al don è venuto - altro che Grazie e senza nemmeno che tu gliele chieda.

"..Volete anche le cose necessarie della vita naturale? Fate ciò che dice mio Figlio..." Maria

Ma chi ci crede a queste cose? Il problema è sempre di chi ci crede. Chi ci crede lo vive ma chi non ci crede non lo metterà mai in pratica e non avrà mai riscontro.

"..Quanti si vedono pieni di passioni, deboli, afflitti, sventurati, miserabili; eppure pregano e pregano, ma perché non fanno ciò che dice mio Figlio nulla ottengono, il Cielo pare chiuso per loro. Questo è un dolore per la tua Mamma, perché vedo che mentre pregano, si allontanano dalla fonte dove risiedono tutti i beni, qual [è] la Volontà di mio Figlio..." Maria

Non basta pregare e pregare. La Chiesa ci dice che la preghiera e la vita di Grazia è la condizione necessaria ma non sufficente per la santità. Se tu fai il pieno di grazia hai la possibilità di fare in tutto per tutto quello che Dio vuole ma poi ci devi mettere la buona volontà. E lo devi fare. La preghiera sì ma il lavoro continuo su noi stessi, se faccio tutte queste cose sarò aiutato certamente, ma la volontà di Dio la devo fare.

Se volete grazie, miracoli, venite alla mia Madre; Io non le negherò mai nulla di ciò che essa vuole”.

Il segreto per ottenere grazie e miracoli: usare l'intercessione della Madonna.

"..Oltre di ciò, figlia mia, con l'avere assistito a questo sposalizio, io guardavo i secoli futuri, vedevo il Regno della Divina Volontà sulla terra, guardavo le famiglie, ed impetravo a loro che simboleggiassero l'Amore della Trinità Sacrosanta, per fare che il suo Regno fosse in pieno vigore e con i miei diritti di Madre e Regina, prendevo a petto mio il regime di esso, e possedendone la fonte, mettevo a disposizione delle creature tutte le grazie, gli aiuti, la santità che ci vuole per vivere in un Regno sì santo..." Maria

Il Regno della Divina Volontà sarà un regno in cui l'amore della Santissima Trinità regnerà sulla Terra. E' qualcosa di bellissimo e di meraviglioso.

"..Figlia mia, ascoltami: non cercare altro se vuoi tutto in tuo potere e dammi il contento che possa fare di te la vera figlia mia e della Divina Volontà..." Maria

Se farai questo avrai tutti i miracoli e grazie di cui avrai bisogno, tutta la protezione e la preservazione dal male, la garanzia dell'anticipazione della vita celesta in te.

"..Ed allora io prenderò l'impegno di formare lo sposalizio tra te ed il Fiat, e facendoti da vera Madre, vincolerò lo sposalizio col darti per dote la stessa Vita di mio Figlio e per dono la mia maternità e tutte le mie virtù.." Maria

La Volontà di Dio è la quintessenza di ciò che Dio è. Ciò che io sono, dipende da ciò che io voglio. Il problema è che noi siamo stati fatti in un certo modo dalla Santissima Trinità, siamo usciti bellissimi e perfettissimi, se ad un certo punto ci ritroviamo messi male... cosa è successo? Una larga parte di responsabilità che l'hanno le mie libere scelte. Certamente su cui hanno influito e condizionato fattori esterni - ma siamo noi che abbiamo fatto delle scelte. Nella condizione in cui stiamo ci vuole un mezzo miracolo per non fare danni. Sarò io a ricostruirmi una vita degna di essere vissuta nella misura in cui la mia vita cambierà rotta. Se questo accade, la Madonna prende l'impegno "..vincolerò lo sposalizio col darti per dote la stessa Vita di mio Figlio.." I primi cristiani erano chiamati altri- Cristi per la loro somiglianza di vita. L'importante è che ci sia questa grande scelta di fondo:non cercare altro se vuoi tutto in tuo potere - altro cioè cercare altro che non sia la dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Meditazione 6 - 25° giorno Ter

Meditazione 6 - 25° giorno Ter

La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà sulla terra. Regina delle famiglie, Regina dei miracoli. Vincolo di sposalizio tra il Fiat e la creatura. Le nozze di Cana.

Lezione della Regina del Cielo:

Figlia mia carissima, il mio cuore è gonfio d'amore e sentivo il bisogno di dirti la causa, il perché insieme col Figlio mio Gesù volli assistere a questo sposalizio delle nozze di Cana. Tu credi che fosse per una cerimonia qualsiasi? No, figlia, ci sono profondi misteri; prestami attenzione e ti dirò cose nuove e come il mio amore di Madre sfoggiò in modo incredibile e l'amor di mio Figlio diede veri segni di paternità e di regalità per le creature. Ora ascoltami. Mio Figlio era ritornato dal deserto e si preparava alla vita pubblica, ma prima volle assistere a questo sposalizio e perciò permise che fosse invitato. Ci andammo, non per festeggiare, ma per operare cose grandi a pro delle umane generazioni. Mio Figlio prendeva il posto di Padre e di Re nelle famiglie, io prendevo il posto di Madre e Regina. Con la nostra presenza rinnovammo la santità, la bellezza, l'ordine dello sposalizio formato da Dio nell'Eden, cioè di Adamo ed Eva, sposati dall'Ente Supremo per popolare la terra e per moltiplicare e crescere le future generazioni. Il matrimonio è la sostanza dove sorge la vita delle generazioni; si può chiamare il tronco dal quale viene popolata la terra. I sacerdoti, i religiosi, sono rami; se non fosse per il tronco, neppure i rami avrebbero vita. Quindi col peccato, col sottrarsi dalla Divina Volontà, Adamo ed Eva fecero perdere la santità, la bellezza, l'ordine della famiglia; ed io, la Mamma tua, la novella Eva innocente, insieme col mio Figlio, andammo per riordinare ciò che Dio fece nell'Eden, e mi costituivo Regina delle famiglie ed impetravo [la] grazia che il Fiat Divino regnasse in esse, per avere le famiglie che mi appartenessero, ed io tenessi il posto di Regina in mezzo a loro. Ma non è tutto, figlia mia; il nostro amore ardeva, e volevamo far conoscere quanto le amavamo, e dar loro la più sublime delle lezioni. Ed ecco come: nel più bello del pranzo mancò il vino ed il mio Cuore di Madre si sentì consumare d'amore, che volle prestare aiuto; e sapendo che mio Figlio tutto poteva, con accenti supplichevoli, ma certa che mi avrebbe ascoltata, Gli dico: “Figlio mio, gli sposi non hanno più vino”. E Lui mi risponde: “Non è giunta l'ora mia, di far miracoli”. Ed io, sapendo certo che non mi avrebbe negato ciò che Gli chiedeva la sua Mamma, dico a quelli che servivano la tavola: “Fate ciò che vi dice mio Figlio, ed avrete ciò che volete, anzi avrete il di più e sovrabbondante”. Figlia mia, in queste poche parole io davo una lezione, la più utile, necessaria e sublime alla creatura. Io parlavo col Cuore di Madre e dicevo: “Figli miei, volete essere santi? Fate la Volontà di mio Figlio; non vi spostate da ciò che Lui vi dice ed avrete la sua somiglianza, la sua Santità in vostro potere. Volete che tutti i mali vi cessino? Fate ciò che vi dice mio Figlio. Volete qualunque grazia, anche difficile? Fate ciò che vi dice e vuole. Volete anche le cose necessarie della vita naturale? Fate ciò che dice mio Figlio. Perché nelle sue parole, in ciò che vi dice e vuole, tiene racchiusa tale Potenza, che come parla, la sua parola racchiude ciò che chiedete e fa sorgere nelle anime vostre le grazie che volete. Quanti si vedono pieni di passioni, deboli, afflitti, sventurati, miserabili; eppure pregano e pregano, ma perché non fanno ciò che dice mio Figlio nulla ottengono, il Cielo pare chiuso per loro. Questo è un dolore per la tua Mamma, perché vedo che mentre pregano, si allontanano dalla fonte dove risiedono tutti i beni, qual [è] la Volontà di mio Figlio. Ora, i servienti fecero appunto ciò che loro disse mio Figlio, cioè: “Riempite i vasi d'acqua e portateli a tavola”. Il mio caro Gesù benedisse quell'acqua e si convertì in vino squisito. Oh, mille volte beato chi fa ciò che Lui dice e vuole! Con ciò mio Figlio mi dava l'onore più grande, mi costituiva Regina dei miracoli; perciò volle la mia unione e preghiera nel fare il primo miracolo. Lui mi amava troppo, tanto, che volle darmi il primo posto di Regina anche nei miracoli, e coi fatti diceva, non con le parole: “Se volete grazie, miracoli, venite alla mia Madre; Io non le negherò mai nulla di ciò che essa vuole”. Oltre di ciò, figlia mia, con l'avere assistito a questo sposalizio, io guardavo i secoli futuri, vedevo il Regno della Divina Volontà sulla terra, guardavo le famiglie, ed impetravo a loro che simboleggiassero l'Amore della Trinità Sacrosanta, per fare che il suo Regno fosse in pieno vigore e con i miei diritti di Madre e Regina, prendevo a petto mio il regime di esso, e possedendone la fonte, mettevo a disposizione delle creature tutte le grazie, gli aiuti, la santità che ci vuole per vivere in un Regno sì santo. E perciò vado ripetendo: “Fate ciò che vi dice mio Figlio”. Figlia mia, ascoltami: non cercare altro se vuoi tutto in tuo potere e dammi il contento che possa fare di te la vera figlia mia e della Divina Volontà. Ed allora io prenderò l'impegno di formare lo sposalizio tra te ed il Fiat, e facendoti da vera Madre, vincolerò lo sposalizio col darti per dote la stessa Vita di mio Figlio e per dono la mia maternità e tutte le mie virtù.

L'anima:

Mamma Celeste, quanto ti devo ringraziare del grande amore che mi porti, e come, in tutto ciò che fai, hai sempre un pensiero per me e mi prepari e dai tali grazie, che insieme con me Cieli e terra ne restano commossi e rapiti e tutti ti diciamo: “Grazie! Grazie!” Deh, Mamma santa, scolpisci nel mio cuore le tue sante parole: “Fa’ ciò che ti dice mio Figlio”, affinché generi in me la vita della Divina Volontà, che tanto sospiro e voglio; e tu suggellami la mia volontà, affinché sia sempre sottoposta alla Divina.

mercoledì 22 dicembre 2021

Il trionfo di Dio sull'umana volontà

Gesù spiega ancora la grandezza e l'importanza degli atti fatti nella Divina Volontà e come attraverso essi Dio trionfa sulla volontà umana e questa diventa partecipe e produttrice dei beni celesti di gioie e felicità. Operando nella Divina Volontà si entra a far parte dell'esercito divino, l'unico benedetto da Dio e che combatte le sue battaglie in modo tutto divino. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 10 Luglio 1927, 19 Aprile 2021

10 Luglio 1927 Privazione di Gesù. Chi vive nel Voler Divino è il trionfo di Dio e dell’anima

Trionfo di Dio, Dio trionfa quando una volontà umana imparara ad operare nella sua fino al punto massimo fino a non dare mia vita all'umana volontà. Tutto il senso degli scritti si riduce a questo, aprire alla creatura gli orizzonti eterni divini ed insegnarle ad operare in essa fino a raggiungere una connessione initerrotta. Ovviamente bisogna non dare mai vita alla propria volontà.

Il primo punto del brano - occasionato dalle privazioni di Luisa - "...Ah! Gesù quanto mi costa l’averti conosciuto e non possederti, amarti e non essere riamata, sono pene che non si sanno dire, mancano i vocaboli per esprimerle..." Luisa, Gesù non si faceva vedere per necessità di adempimento di divina giustizia

"...e se sto nascosto in te senza svelarmi, è la mia giustizia che mi nasconde e che vuole punire i popoli con forti flagelli. Ed oh! quanti ne pioveranno sulla terra e di tutte le specie, perché la stanno irritando molto; mi nascondo a te perché la giustizia faccia il suo corso.” Gesù

Noi da questi dobbiamo imparare e confrontarci per vedere se come e quanto desideriamo l'unione con Gesù, l'amore con Gesù e lo stare alla sua presenza. Il Beato Carlo de Foucald (?) che dice cose meravigliose a proposito della vita di fede (e non ancora della dv) ci porti anni luce lontano da questo mondo.

"la fede vorrebbe passare tutta la vita davanti al Tabernacolo, i sensi amano la ricchezza e l'onore e la fede li vede come un'orrore, la fede non ha paura di nulla al contrario dei sensi, non teme nulla, i sensi si preoccupano del domani ma la fede non ha alcuna preoccupazione. Chi vive di fede ha l'anima piena di pensieri nuovo, ha nuovi orrizzonti ecc...; è avvolto da verità nuove che il mondo non conosce...il mondo è nelle tenebre, l'uomo di fede è nella luce..." (alcuni pezzi).

Giù la vita di fede e non quella della pienezza nella dv comporta quell'immersione in quella distanza dai tumulti del mondo, la paura del futuro, delle malattie, ecc... chi vive di fede non le ha (paure ecc..) "..di che cosa bisogna preoccuparsi? Noi non abbiamo paura di nulla, tutto quello che Dio vuole lo vuole solo per il nostro bene..." - noi dobbiamo distinguerci dal mondo e dai suoi figli, non possiamo vivere come quelli che sono senza speranza, come quelli che sono immersi nelle tenebre. Gesù poi ad un certo punto...

Operare nella dv: Luisa operava nella dv e stancava la fantasia nel mettere Ti Amo Gesù dovunque per sè e per tutti...moltiplichiamo i fiotti di luce che arrivano su di noi e sugli altri e prendendo le distanze dal mondo. Il don è del parere che più si sta lontani dal mondo meglio si sta.

Figlia mia, come sono ammirabili, armoniosi, tutti ordinati fra loro, d’una bellezza rara, gli atti fatti dalla mia Volontà; sono il nostro esercito divino che, schierato intorno all’Ente Supremo, formano la nostra gloria, la nostra difesa, la nostra felicità senza fine, ciò che esce dal Fiat Divino porta l’impronta Divina e come escono, più che nostri figli legittimi, non perdono mai la vita. Se tu non darai mai vita alla tua volontà, anche tu potrai chiamarti un atto della Divina Volontà e come atto di Essa verrai ad acquistare il diritto su tutti gli atti suoi, prenderai posto nel nostro esercito, sarai nostra figlia legittima e come sorella di tutti gli atti della nostra Volontà e perciò avrai il potere di unirli tutti insieme, per portarci la gloria, la felicità di tutti gli atti dell’Eterno Fiat...." Gesù

E chi non fa gli atti nella dv non può prendere posto nell'esercito divino. Operando nella dv (moltiplicando gli atti) noi ci divinizziamo e combattiamo alla grande - non soltanto la santa battaglia della fede - ma anche le battaglie di Dio. Quali battaglia? Quella volta ad instaurare il Regno della divina volontà - non si combatte con mezzi umani (armi reali tipo mitragliatrici ecc... ), una polemica - una discussione accessa dove ci sono due duellanti che cercano di far valere la propria opinione (polemica dal greco mitraglios una cosa del genere). Il don crede che chi inizia a conoscere la dv debba meditare su queste cose. Tutti abbiamo sempre la tentazione di perseguire il bene e la giustizia con mezzi polemici. E questa cosa dobbiamo in coscienza, mettiamoci al confronto su ciò che Dio ci dice.

Sono gli atti fatti nella dv che ti fanno diventare un combattente divino, perchè sono essi che ridanno a Dio la gloria che Egli deve ricevere, indirettamente trattengono - certamente - molti atti della divina Giustizia e sono produttori di beni e felicità. Il male dell'umana volontà lo si può togliere soltanto nel rispetto dell'umana volontà. Dio inizia a regnare in un'anima quando si converte, e si converte quando c'è un'altro modo di vivere e di pensare, di essere, comportarsi, operare ecc... e a lei chi glielo fa fare di comportarsi alla vecchia maniera? Questo non si può ottenere con la violenza, violenza di nessun tipo nè psicologica e verbale ma a forza d'amore e di tentativi di persuasione. Bisogna far in modo che l'amore di Dio solleciti chi vive lontano da Lui. In via ordinaria si fa con la preghiera e si fa ancora più forte operando nella dv. Compiendo gli atti, perchè ognuno di questi atti è un'esplosione di bene e luce e si diffondono. Tutti vivono nella dv (già detto altre volte) in quanto sono mantenuti nell'essere, perchè ciò che esiste l'ha fatto Dio, ecc... una persona che bestemmia (si capisca bene) è la dv che consente la produzione di quella bestemmia (non è voluta la bestemmia) ma se il peccatore non potesse parlare o non fosse vivo, quella bestemmia non ci sarebbe. Pensiamo quale essere umano darebbe la possibilità di creare le condizioni percui qualcuno ci faccia del male o faccia un male. Quanto è grande l'amore di Dio e che l'aspetta fino a quando non si converte.

Ma solo quando la dv opera in essa, lì c'è la vittoria della dv. La dv non sta come sconosciuta, quale peccatore si rende conto che la dv lo mantiene nell'essere? Quando qualcuno l'accoglie e le spalanca il cuore la dv diventa produttrice di beni che ha (luce, gioia e felicità senza fine).

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 19 dicembre 2021

Divina Volontà e sacramenti

Spettacolare e importantissima lezione di Gesù sulle relazioni tra i sacramenti e la vita nella Divina Volontà. Come è possibile moltiplicare Gesù eucaristia e portarlo a tutta la Creazione. Come la forza e l'efficacia dei sacramenti dipende dalle disposizioni con cui si ricevono e amministrano. Come solo chi vive nella Divina Volontà può trarre il massimo dei frutti dalla Grazia sacramentale. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 4 Luglio 1927, 16 Aprile 2021

4 Luglio 1927 Offerta della Comunione. Ogni atto della nostra volontà è formato da accidenti in cui si moltiplica Gesù e contiene la sorgente dei Sacramenti

Per meditare questo brano, dobbiamo ripassiamo un pò di sana dottrina cattolica riguardo in particolare l'Eucarestia, sulle modalità di ricezione dei sacramenti e su quanto influiscano le disposizioni delle persone che li ricevono. E stiamo alla larga da qualche interpretazione astrusa e bislacca degli scritti di Libri di Cielo (qualcuno negli anni passati aveva detto che chi vive nella dv non ha più bisogno dei sacramenti perchè c'è l'unione perfetta con Dio - errore). Gesù dice esattamente il contrario. Solo chi li riceve nella dv prende il massimo dai sacramenti e dà a gloria a Dio in modo massimo. I danni che si fanno formulando sciocchezze sono incalcolabili. Tu non puoi prendere un passaggio delicato (così come per altri scritti ispirati tipo la Bibbia) ed estrapolarlo dal contesto / Gesù sta spiegando alcune cose profonde che però vanno debitamente corretti. Gesù ha raccomandato tante volte a Luisa che siano i sacerdoti ad occuparsi di questa questione (circa l'interpretazione corretta degli scritti) perchè ci sono tanti passaggi delicati, profondi che bisogna avere le categorie teologiche per comprenderli e trasmetterli. Un'opera (vale anche per la Bibbia) - gli eretici hanno preso tutti quanti un versetto della Bibbia e lo hanno assolutizzato, ma la Bibbia va letta tutta intera. Prendere una cosa e lasciare tutto il resto è sempre fuorviante specie nella Bibbia.

Stavo facendo il ringraziamento perché avevo ricevuto la Santa Comunione e pensavo tra me che volevo offrirla a tutti ed a ciascun abitatore del Cielo, a ciascun’anima del Purgatorio, a tutti i viventi che sono e staranno, non solo, ma vorrei dare il mio Gesù Sacramentato al sole, al cielo stellato, ai prati fioriti, insomma a ciascuna cosa creata per dargli la gloria ed il trionfo di tutte le opere sue. (Luisa)

Un'operazione fatta nella dv. Un'operazione un pò particolare e di fatto dopo Luisa ha dei dubbi - come dare Gesù al sole, alle stelle ecc.. se Luisa ha un solo Gesù? E Gesù, partendo da questo dubbio fa una lezione a Luisa spiegandole una cosa che la Chiesa insegna sull'Eucarestia: La Chiesa insegna che quando si consacra Gesù è presente in ogni specie consacrata e in ciascuna parte di essa parte infinitesimale, in una pisside ci sono 300 ostie (esempio) ci sono 300 Gesù interi. Nei tabernacoli del mondo quanti Gesù ci stanno? Quante ostie consacrate ci saranno?

Figlia mia, come nell’ostia Sacramentale ci sono i piccoli accidenti del pane e dentro di essi si nasconde il tuo Gesù vivo e vero e tanti Gesù per quante ostie ci sono, così nell’anima ci sono gli accidenti della volontà umana, non soggetti a consumarsi come gli accidenti della mia Vita Sacramentale, perciò più fortunati e più solidi e come la Vita Eucaristica si moltiplica nelle ostie, così la mia Volontà Divina moltiplica la mia Vita in ogni atto di volontà umana, la quale più che accidente si presta alla moltiplicazione della mia Vita...." Gesù

Quando il don spezza l'ostia consacrata, quando il don consacra e spezza l'ostia - una parte facendone la comunione e l'altra immergendola nella pisside - ha formato due Gesù. Perchè molti fedeli e anche il don devono avere la massima attenzione nel ricevere la comunione in mano? Perchè se si stacca l'ostia in mano (a patto che sia un frammento visibile) in quel frammento visibile è presente Gesù tutto intero e dipende dal fatto che la presenza di Gesù nell'Eucarestia è collegata a quelli che si chiamano accidenti cioè a quella cosa che un tempo era pane, è una presenza sostanziale, dovunque si trova la sostanza pane consacrata si trova Gesù tutto intero. Chi non crede queste cose è fuori dalla dottrina cattolia e Gesù cosa dice?

Gli accidenti dell'ostia, quando vengono consumati dall'organismo, fanno cessare la presenza fisica di Gesù.

Se però io mi fondo con la dv e dico: Signore, ti porto in tutte le stelle, nel mare, agli alberi, uccelli, ecc.. io ci metto 5 secondi ma con quest'atto di volontà ho moltiplicato questo accidente in maniera indifinita.

E questo dà gloria a Gesù.

"..Come tu facevi scorrere la tua nella mia Volontà e volevi darmi a ciascuno, così la mia formava la mia Vita nella tua e sprigionava, fuori della sua luce, la mia Vita dandomi a ciascuno ed Io, oh! come mi sentivo felice perché la piccola figlia del mio Volere, negli accidenti della sua volontà, formava tante mie Vite per darmi non solo alle creature animate, ma a tutte le cose da me create. Onde Io, come la Divina Volontà moltiplicava la mia Vita, sentivo che mi costituivo re di tutti: Re del sole, del mare, re dei fiori, delle stelle, del cielo, insomma di tutto. Figlia mia, chi vive nella mia Volontà ha in sé la fonte della sorgente dei sacramenti e può moltiplicarmi quanto vuole e come vuole.” Gesù

Quando noi facciamo la comunione nella dv come dice Gesù nell'ora 4 della Passione, Per chi vuole vivere nella dv non dimentichi mai di compiere la comunione nella dv, perchè il Signore spiega che comunicarsi nella dv significa: 1) Portare l'Ostia Consacrata e gli effetti dell'Eucarestia a tutti gli esseri umani compresi a quelli che non saranno e non sono battezzati e non sanno che esiste una cosa del genere, come se tutti fossero comunicati 2)Retifficare, fare meglio tutte le comunioni fatte male, senza preparazione, senza ringraziamento ecc... 3) Riparare tutte le comunioni sacrileghe. E già questo è tanto. Ma si può fare oltre, durante il ringraziamento portiamo Gesù a tutto l'Universo - perchè cosa c'è più bello nel far volare Gesù in tutta la Creazione l'Eucarestia?

La seconda parte ci ricorda cose fondamentali:

Figlia mia, i sacramenti uscirono dalla mia Volontà come tante fontanine, le misi fuori di Essa, lasciando in Essa la sorgente da cui ciascuna fontana riceve continuamente i beni ed i frutti che ciascuna contiene ed agiscono a seconda le disposizioni di chi li riceve, sicché per mancanza di disposizioni da parte delle creature, le fontane dei sacramenti non producono i beni grandi che contengono. Molte volte gettano acque e le creature non restano lavate, altre volte consacrano imprimendo un carattere divino ed incancellabile, ma nonostante ciò non si vedono santificate. Un’altra fontana partorisce la Vita del tuo Gesù continuamente, ricevono questa Vita, ma non si vede né gli effetti, né la vita del tuo Gesù in loro. Quindi tutti i sacramenti hanno il loro dolore perché non vedono in tutte le creature i loro frutti ed i beni che contengono...." Gesù

Com'è possibile che un pò d'acqua cancelli i miei peccati (battesimo)? Non è necessaria l'acqua benedetta, in ospedale l'ostretica può battezzare un bambino se rischia di morire - anche un non battezzato - a patto che prenda un'pò d'acqua e dica: io ti battezzo nel nome del Padre, Figlio e dello Spirito Santo con l'intenzione di fare ciò che compie la Chiesa. C'è un'atto nella dv che ha stabilito, in forza della morte di Gesù in croce che questo è l'effetto del perdono dei peccati. Perchè quando un sacerdote dice io ti assolvo dai tuoi peccati.... è valido? Perchè Gesù nella sera di Pasqua ha istituito il sacramento della Confessione. E perchè quando il don sale sull'altare consacra l'Ostia? Perchè la dv ha stabilito che una persona di sesso maschile sacerdote abbia il potere di consacrare.

Attenzione: "..agiscono a seconda le disposizioni di chi li riceve,.." Gesù - i Sacramenti agiscono per Ex opere operato cioè se è correttamente posto in essere e ricevuto, l'operazione c'è e ciò è accaduto. Come mai tante persone ricevono i sacramenti (specie nella confessione e comunione) e sono sempre uguali o diventano sempre peggio? Tutti quanti siamo in cammino, a patto che ci sia la buona volontà ma è anche vero che i sacramenti che se non vengono accolti non le debite disposizioni talvolta fanno l'effetto contrario.

Se uno va a fare la Comunione e non sta in grazia di Dio, mangia e beve la sua condanna. Non perchè l'Eucarestia difetti ma perchè tu non stai nelle condizioni di non poterlo ricevere. Un non battezzato non può ricevere il sacramento. Poi ci sono le disposizioni prossime di chi sta in grazia: sei arrivato un pò prima della Messa? Ti sei preparato? Hai fatto il ringraziamento? Hai seguito con attenzione la Messa? Ti sei accostato degnamente alla comunione con decoro e decenza? Ecc.. se la comunione la fai così produrrà così, la comunione produrrà tanti frutti altrimenti se stai con la testa per aria, guardi l'orologio, stai vestito in maniera scandalosa o certamente non adatta (non è adatto andare in ciabatte e bermuda in Chiesa)...mi vado a confessare senza essermi fatto un'esame di coscienza, dico quattro cose di cui non sono neanche tanto sicuro, senza nessun tipo di pentimento o peggio penso di non aver commesso peccati... quel sacramento non serve quasi a nulla.

"..sicché per mancanza di disposizioni da parte delle creature, le fontane dei sacramenti non producono i beni grandi che contengono..." Gesù

I sacramenti bisogna viverli e celebrarli con le dovute disposizioni. Con riverenza, preparazione e ringraziamento altrimenti ho delle cose che ti santificano e non mi fanno nulla. Come mai molte persone fanno la Comunione e non sono santi?

"..Molte volte gettano acque e le creature non restano lavate.." Gesù - il Battesimo

"..altre volte consacrano imprimendo un carattere divino ed incancellabile, ma nonostante ciò non si vedono santificate..." Gesù , quante persone hanno ricevuto la cresima ma l'hanno fatto solo per la costrizione dei genitori e perchè vogliono ricevere un sacco di regali ma dà molto hanno deciso che quella sarà la loro ultima messa. Il carattere divino rimane, ma gli effetti no. La cresima è quello che ti fa diventare soldato di Cristo. La cresima non ha funzionato? Il sacerdote non ha funzionato? No, dipende dal fatto che Gesù non l'hai ricevuto nel giusto modo.

"..Un’altra fontana partorisce la Vita del tuo Gesù continuamente, ricevono questa Vita, ma non si vede né gli effetti, né la vita del tuo Gesù in loro..." Gesù

La comunione, le persone che fanno la comunione ma poi - anzichè diventare un'altro Cristo e perdonare le offese - sono in lite con il prossimo. Ma se Gesù ha detto che se qualcuno ce l'ha con te, tu non devi neanche stare all'offertorio ma andarti a riconciliare con questa persona? Ma come fai a ricevere la comunione se non hai imparato a perdonare chi ti fa del male? Come mai il segno della pace prima della comunione? Se non sto in pace con tutti io che comunione compio.

"..Quindi tutti i sacramenti hanno il loro dolore perché non vedono in tutte le creature i loro frutti ed i beni che contengono..." Gesù

Ecco perchè chi vive nella dv prenderà il 100% dei sacramenti. Chi vive nella dv ed avverte un'imperfezione ne sente un dolore immenso, e confessa quella cosa con sincero pentimento. Chi vive nella dv non arriva a Messa inziata e sta con la testa per aria guardando l'orologio. Solo chi vive nella dv permetterà ai Sacramenti di scatenare tutto il bene che hanno. Farà il pieno di grazia che tutti i sacramenti contengono.

"..Ora chi vive nella mia Volontà facendola regnare come nel suo proprio regno, possedendo Essa, la sorgente dei sacramenti, qual meraviglia se chi vive nel mio Voler Divino possiederà la sorgente di tutti i sacramenti e sentirà in sé la natura dei sacramenti con tutti gli effetti e i beni che contengono? E ricevendoli dalla Chiesa sentirà che è cibo che lei possiede, ma che lo prende per dare quella gloria completa a quei sacramenti di cui essa possiede la sorgente, per glorificare quella stessa Volontà Divina che li istituì, perché solo in Essa ci sarà perfetta gloria a tutte le nostre opere..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 18 dicembre 2021

Grandi opere richiedono grandi sacrifici

Gesù spiega come per fare un'opera grande ci vogliono grandi sacrifici, pene e dolori senza numero, molte e incessanti preghiere. Le due opere più grandi che siano mai state compiute da Dio sono l'opera della Redenzione e l'opera del Regno del Fiat Divino, che è la più grande di tutte. Per entrare e vivere in esso e concorrere alla sua conoscenza e diffusione, ciascuno è chiamato a fare la propria parte, secondo la misura di quel che può, vuole e riesce a dare. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 1 Luglio 1927, 15 Aprile 2021

1 Luglio 1927 Come per fare un’opera grande ci vogliono sacrifici grandi

Quello che noi vediamo, anche ordinariamente nella vita umana, non esistono grandi cose che non comportino grandi sacrifici. Questa è una regola che vale a maggior ragione per le opere divine. In altre occasioni il don ha avuto occasioni di dire: è facile o difficile vivere nella dv? Ad alcune persone la vedono come impossibile altri la vedono come facile. Bisogna vedere diversi punti di vista: nelle opere di Dio ci sono sempre due fasi: la preparazione e il compimento di un'opera - è un pò come un film: prima bisogna farlo e poi bisogna farlo arrivare nelle sale cinematografiche, altrimenti tutto il lavoro fatto per fare il film sarebbe inutile. Chi ha fatto qualche volta - al don è capitato di assistere alla realizzazione di un cortometraggio amatoriale con un minimo di professionalità, ci è voluta una giornata di lavoro. E per fare un film cosa ci vuole? Quanto lavoro, quanta fatica? In molti cofanetti si vedono gli extra, tutta la montagna di lavoro. La realizzazione di un film richiede una montagna di sforzi e di persone. Il film è una bella immagine. Prima lo devi fare e poi la devi distribuire.

La Redenzione e la Santificazione, prima bisogna farle e poi distribuirle. L'opera della Redenzione compiuta dal Signore con la collaborazione della Madonna - togliere il peccato del mondo e redimere il genere umano, distruggere ed espiare le colpe, ridare la grazia, riconciliare l'uomo con Dio, riaprire le porte del Cielo. Questa operazione ha richiesto 4000 anni secondo il Calendario Biblico non una settimana di preparazione. Tra imperi che si sono succeduti e tra gli alti e bassi. E se non fosse venuta la Madonna a completare con le sue opere, ecc...(basti vedere quello che la Madonna ci ha rivelato nella Mistica Città di Dio, negli scritti di Maria Valtorta e negli scritti di Luisa Piccarreta); la Madonna non pensava ad altro che a supplicare il Signore che mandasse il Messia ed è arrivato sulla Terra quando la Madonna aveva 14 anni e poi l'opera della Redenzione è stato il più grande lavoro. 33 anni di lacrime e pene di Gesù e della Madonna. Con la Resurrezione di Gesù l'opera di Gesù è compiuta e con la Pentecoste, la Chiesa ha iniziato a distribuire l'opera della Redenzione... la Chiesa deve fare vedere questo film (che la Madonna e Gesù hanno girato) e renderlo realtà nelle persone che accettano di vedere questo film e di diventare attori a loro volta. Per beneficiare i beni della Redenzione. La Messa è l'applicazione dei meriti dell'unico sacrificio della Croce che si rinnova sacramentalmente sull'altare per i vivi e defunti; è la sua prosecuzione nel corso della storia.

"..Ora figlia mia, l’opera del regno del Fiat Divino è l’opera più grande e mentre si danno la mano con l’opera della Redenzione, per la gloria Divina e per il bene e santità che porterà alle creature, supera la stessa Redenzione e perciò ci vogliono grandi sacrifici, pene e dolori senza numero, preghiere incessanti, perciò dovevo scegliere una creatura che volontariamente avrebbe accettato il lungo sacrificio di tanti anni, di tante pene variate ed Io farò conoscere ai figli del mio regno quanto è costato a te ed a Me questo regno della mia Volontà, per fare che tutti possano entrare in esso, dando le vie aperte da tutti i punti ed in tutti i modi per vincerli a farli venire: vie di luce, vie di pene, vie di tutte le manifestazioni e verità con cui ho fatto e farò vedere lo sforzo incredibile che hai fatto nello scrivere, per fare che nulla mancasse per far trovare terreno solido e vie sicure per attirarli con forza invincibile e fargli prendere possesso del regno del Fiat Supremo..." Gesù

Fino a quando Gesù non ci ha detto questa cosa, ma chi se lo immaginava che esistesse un'opera ancora più laboriosa della Redenzione? Luisa è stata associata nell'opera dell'edificazione e nel primo atto della distribuzione nel Regno della Divina Volontà - e nell'opera di distribuzione del regno della Dv siamo coinvolti anche tutti noi. Perchè san Paolo dice - completo nella mia carne quello che manca alle sofferenze di Cristo a favore del suo corpo che è la Chiesa? Perchè anche noi dobbiamo pregare tanto, sacrifici, penitenze, ecc.. per i nostri peccati, per le anime del purgatorio? Non basta ciò che ha fatto Gesù?

Dobbiamo soffrire pure noi? Sì, perchè la distribuzione dell'opera della Redenzione è attività che chiama anche la nostra collaborazione e cooperazione, non ci vogliono anche i sacerdoti, ma ci vogliono anche le persone per le quali è stata compiuta l'opera della Redenzione, si convertano. E qua interveniamo tutti noi. La nostra collaborazione non è nella realizzazione del film ma nella distrubizione. Il film della dv l'hanno realizzato Luisa e Gesù - i 36 volumi spiegano ed illustrano che cos'è questa divina volontà, è vero che se uno legge con attenzione non dicono sostanzialmente nulla di nuovo (altrimenti non potrebbero inserirsi nella dottrina cattolica, le rivelazioni private sono sempre esplicitazioni, puntualizzazioni e focalizzazioni di aspetti che la Chiesa già conosce).

Gesù - attraverso questo film con Luisa - ci fa capire cosa significa questa frase. E allora dice a Luisa (perchè Luisa continua a dire che non ce la fa più)

Il mio adorabile Gesù si nasconde sempre più ed anche nello scrivere non sento più, come fino a poco tempo fa, la sua luce suggerirmi i vocaboli necessari di ciò che Lui voleva che io scrivessi. Per una sola parola che mi diceva nella sua visitina che faceva all’anima mia nell’atto di scrivere, me ne suggeriva tante nel mio interno, fino a farmi risuonare sul mio labbro la sua voce dolcissima tanto che io non riuscivo a scriverle tutte; ed ora tutto è stento, tutto è sforzo, tutto è povertà: povertà di luce, di parole, di vocaboli necessari. I miei poveri occhi si riempiono di sonno e devo fare sforzi incredibili per poter vergare qualche rigo e questi sforzi mi snervano, mi debilitano tanto, che non posso andare avanti. (Luisa)

Gesù vuole che scriva a prezzo di sacrifici, Luisa faceva tutte le 24 ore della Passione dalla mattina alla sera e il don non sa nemmeno come faceva, ci sono alcuni aspetti della vita dei Santi che sono dei misteri, Padre Pio diceva che faceva 100 corone del Rosario al giorno ma come potesse far ciò non si sa. Però sicuramente i santi non mentono. Però poi Luisa faceva gli atti, i giri, trovava il tempo per scrivere e anche per fare qualche lavoretto con il tombolo. E poi i momenti in cui arrivava Gesù e poi le croci e le esperienze straordinarie ecc.. dal 1865 al 1947 sono 82 anni.

"...e perciò ci vogliono grandi sacrifici, pene e dolori senza numero, preghiere incessanti, perciò dovevo scegliere una creatura che volontariamente avrebbe accettato il lungo sacrificio di tanti anni, di tante pene variate ed Io farò conoscere ai figli del mio regno quanto è costato a te ed a Me questo regno della mia Volontà,.." Gesù

Padre Pio diceva che le anime costano sangue, le opere di Dio richiedono sacrifici grossi. A noi non piace tanto sentire questo argomento. La nostra natura umana vorrebbe stare senza sofferenze ma in questo mondo non funziona così.

E' facile o viverci nella dv? Per viverci ci vogliono le conoscenze, bisogna leggersi i volumi di Cielo, hai voglia chiedere qualche dritta. Ogni singola persona deve prendersi queste cose e deve leggersele se vogliono, se vuoi capire bene di che si tratta. Poi se la cosa ti piace, questo film può diventare realtà nella propria vita. Ti piace? Fai questa scelta e dopodichè, per la realizzazione di questo copione nella tua vita ti ci vorrà la vita intera in base a quanto hai capito. Opera con costanza e perseveranza, con gioia e senza scoraggiarti. Mettici anche le tue preghiere. Non è che l'umanità è conosciuto questo film e anche la Chiesa non lo conosce in parte. C'è ancora bisogno di sacrifici, preghiere e di pene e dolori senza numero? Certo. Nella distribuzione siamo coinvolti tutti noi. Prima a noi stessi, poi questa cosa dev'essere conosciuta anche dagli altri. Non si possono fare discorsi semplicistici e faciloni, bisogna stare a quello che dice Gesù e trarre le opportune considerazioni.

E' vero che per le grandi opere ci vogliono anche grandi sacrifici, però è anche vero che danno grandissima soddisfazione. Il don conosce persone che hanno avuto il coraggio di fare opere grandi in Suo onore poi quando termina l'opera ha tribolato ma prova anche una beatitudine non indifferente perchè è riuscito a fare qualcosa per il Signore. I grandi sacrifici sono sempre ricompensati con grandi contentezze e gioie.... chi è che andrà più in alto in Paradiso? Non è vero che tutti quando saremo morti andremo in Paradiso e staremo tutti allo stesso livello. Un conto è che si salva all'ultimo minuto per un'atto di divina misericordia e un conto è chi ha speso una vita a preghiere, offerte, eroismi, ecc... è un problemo di godimento maggiore che è proporzionato a ciò che ha sofferto e patito per Dio nella sua vita. Nella case del Padre mio (il don cita Gesù) ci sono molte dimore, ognuno sta esattamente nel posto che ogni persona ha raggiunto nella sua vita terrena. Queste cose bisogna dirle.

Perchè poi ci viene qualche idea di fare un qualcosa per il Signore, questa persona dovrebbe pensare che questa cosa che fai nel tempo, te la porti nell'eternità e non è la stessa cosa farla o non farla. Dovrebbe essere chiaro. Poi siamo liberi, però a chi molto ha e avrà dato, molto sarà dato in cambio. A chi poco ha dato, poco sarà dato in cambio. Quanto più avremo lavorato quanto più avremo la ricompensa, Gesù ha detto che un giorno farà vedere - dandole gloria - lo sforzo incredibile che Luisa ha fatto nello scrivere perchè tutti gliene saranno grati. E questo vale per ciascuno di noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI