giovedì 31 ottobre 2019

Fuori della Divina Volontà non c'è nessun vero bene

Il Fiat operò nella Madonna senza trovare l'ombra della minima resistenza e rese i suoi immensi dolori gemme che la costituirono Regina affianco al Re. Fuori della Divina Volontà Gesù non riconosce valore né al patire né all'operare; molte volte dietro l'apparenza di bene, ci sono solo passioni, frustrazioni e schiavitù. Necessità di chiedere con insistenza che il Fiat venga a regnare sulle nostre anime e il suo regno venga sulla terra (Volume 15, 23 Marzo e 14 Aprile 1923). Meditazione mariana in occasione della memoria della Beata Vergine Maria del Carmelo, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Martedì 16 Luglio 2019

23 Marzo 1923 Dolori della Celeste Mamma e come il Fiat agi in essi

Figlia mia, il primo Re dei dolori fui Io ed essendo Io uomo e Dio, dovevo tutto accentrare in Me per avere il primato su tutto, anche sugli stessi dolori. Quelli della mia Mamma non erano altro che i riverberi dei miei, che riflettendo in Lei le partecipavano tutti i dolori miei e trafiggendola, la riempivano di tale amarezza e pena, da sentirsi morire ad ogni riverbero dei miei dolori, ma l’amore la sosteneva e le ridava la vita, perciò non solo per onore, ma con diritto di giustizia fu la prima Regina dell’immenso mare dei suoi dolori.” Gesù

I brani di oggi sono molto belli e profondi e sono accentrati sulla potenza del FIAT operante nella creatura. L'occcasione nel primo discorso è la considerazione dei dolori di Maria Santissima, dopo Gesù divenne la Regina dei Dolori e la fonte dei suoi dolori era il riverbero di quelli del Signore e la sua partecipazione intima ad essi in maniera da sentirsi trafitta e da sentirsi morire ad ogni dolore. Il dolore era finalizzato per la Redenzione e Corredenzione.

Dov'è la meritorietà dell'atto? nell'intensità della sofferenza, nella molteplicità dei dolori o in qualcos'altro?

In generale e nella vita ordinaria, agli occhi di Dio non ha valore la sofferenza in sè stessa e spesso si dice tra gli uomini (fermo restando il rispetto delle tragedie): con tutto quello che ha sofferto si è già fatto il Purgatorio - vera a patto che la persona lo abbia sofferto accentandolo come Volontà di Dio. All'inferno si soffre tanto ma quelle sofferenze non sono benedette e neanche quelle del Purgatorio non sono meritorie perchè devono scrostare le macchie le anime delle persone. Ciò che rende meritorio la sofferenza è la volontarità con cui la si abbraccia e la si offre; alcune non ce le scegliamo ma scegliamo come reagire. Reagisco offrendole o lamentandomi?

In particolare cos'è che dà a queste sofferenze valore infinito? il Fiat

Non furono i dolori che costituirono Regina la mia Mamma e la fecero rifulgere di tanta gloria, ma il mio Fiat onnipotente, che intrecciava ogni suo atto e dolore e si costituiva vita di ogni suo dolore, sicché il mio Fiat era l’atto primo che formava la spada, dandole l’intensità del dolore che voleva. Il mio Fiat poteva mettere in quel cuore trafitto quanti dolori voleva, aggiungere trafitture a trafitture, pene su pene, senza l’ombra della minima resistenza, anzi Ella si sentiva onorata del fatto che il mio Fiat si costituiva vita anche d’un suo palpito ed il mio Fiat le diede gloria completa e la costituì vera e legittima Regina...." Gesù

Il Fiat che costituisce la vita di quella persona e che intreccia i dolori con sè, un concetto ricorrente. Ogni atto - quando il FIAT è installato e radicato nell'anima - viene preso dal FIAT. Questo stesso FIAT dava l'intensità dei dolori che voleva e dentro il Cuore Immacolato il FIAT aveva carta bianca senza resistenza. E qua è difficile specchiarsi nella Divina Maria ma almeno prendere esempio e viaggiare verso questi orizzonti. Qui dobbiamo farci un'esame di coscienza: quante resistenze facciamo ai richiami dell'Altissimo? quante volte diciamo adesso basta? e le sofferenze sono troppe ecc... noi non ci facciamo caso perchè sono cose fanno parte della nostra natura che le reputiamo normalissime ma occorre correggersi.

"..Io non riconosco l’operare ed il patire fuori della mia Volontà, potrei dire: “Non ho che darti, qual è la volontà che ti ha animato nel far e soffrire ciò? Fatti ricompensare da quella.” Molte volte il fare il bene, il patire, senza che la mia Volontà entri in mezzo, possono essere misere schiavitù che degenerano in passioni, mentre solo il mio Volere dà il vero dominio, le vere virtù, la vera gloria da trasmutare l’umano in divino.” Gesù

Si fa o non si fa una cosa se e in quanto quella cosa è voluta da Dio. Chi ti ha detto che il bene che stai facendo è voluto dal Signore? Tante volte ai preti raccontano (esempio di Don Leonardo) lamentele che vivono in qualche parrocchia che si accorgono che certi servizi ecclesiali c'è qualcuno che sgomita che vuole farli per forza, vuole sentirsi gratificato. Guai a chi glielo tocca. Un'opera buona ok, ma tu sei sicuro che quella sia Divina Volontà? dentro di noi si muovono tante dinamiche; stai agendo per volontà divina o agisci perchè non sei mai stato considerato? Questo bene fatto per doppi scopi vale qualcosa agli occhi di Dio? Questi scritti sono una possibilità per entrare dentro di noi facendo una grandissima operazione dentro di noi stessi, è difficile e complicata perchè siamo pieni di miserie e piccinerie e ammettere di aver fatto un bene per anni solo per qualche scopo malato è brutto. E' vero che si soffre scoprirlo ma poi potrò riprendere il servizio in maniera modo migliore. Non c'è nessuno che mi ruba il posto. Sono tutti atti e dinamiche di volontà umana. L'esperienze di un sacerdote glielo fa vedere ma tace perchè difficilmente sarebbero comprese ed accettate. Ma alcune volte sono palesi e la povera anima è convintissima che sta facendo per la gloria di Dio ma in realtà ciò che sta facendo non conta niente agli occhi di Dio. Questi scritti sono una possibilità per chiederci: sono sicuro che lo sto facendo per Dio?

Come lo faccio a capire? Per esempio se vedo che sono attaccato a quel servizio, facciamoci guarire da Gesù.

14 Aprile 1923 Come Iddio nel far le opere che devono servire al bene generale, accentra in una creatura della umana famiglia tutto il bene che vuol dare

"..Ora, che cosa muoveva a pregare, a sospirare, eccetera, questo popolo? La promessa del futuro Messia, questa promessa era come il germe di tante suppliche e lacrime, se non ci fosse stata questa promessa, nessuno si sarebbe dato pensiero, nessuno avrebbe sperato la salvezza.." Gesù

Gesù torna su tema fondamentale: Gesù parla delle tante preghiere e sospiri che hanno preceduto l'avvento del Messia, se si vede l'Antico Testamento il Messia fu promesso fin da tempi di Mosè e poi c'è tutta l'epopea con tutte quante le profezie velate o meno. Avendo annunciato il Messia doveva partire quella valanga di preghiere, perchè un bene così grande Dio non te lo dà se tu non lo invochi. Dio vuole che un bene di valore inestimabile deve essere riconosciuto come tale e come tale apprezzato. Non si possono dare oggetti di grandi valore a delle persone che ne farebbero uno balordo (come se uno desse un calice d'oro a uno sconosciuto che lo usi per scopi bassi). Il processo è stato questo per l'opera della Redenzione: annuncio del Messia, preghiere su preghiere su preghiere completate dalla Madonna, realizzazione della discesa del Messia nella Madonna e con la DIVINA VOLONTA' simile. Annunciata, è già stata compiuta bene in una creatura e ora ci vogliono preghiere su preghiere perchè questo regno si diffonda perchè questo regno raggiunga più persone possibili.

"..Ora figlia mia, veniamo alla mia Volontà, tu credi che sia una Santità come le altre santità? Un bene, una grazia quasi pari alle altre che ho fatto per tanti secoli agli altri santi ed a tutta la Chiesa? No, no! qui si tratta d’una epoca nuova, d’un bene che deve servire a tutte le generazioni; ma è necessario che accentri tutto questo bene prima in una sola, come feci nella Redenzione accentrando tutto nella mia Mamma e vedi un po’ come le cose vanno di pari passo: Per far venire la Redenzione e disporre le anime a questo, feci la promessa del futuro Messia, affinché con lo sperarlo non solo si disponessero, ma potessero trovare anche essi nel futuro Redentore la loro salvezza..." Gesù

Non è una grazia come le altre o spiritualità ecc..ma qui si tratta di un'epoca nuova, è una cosa grossa e quindi il procedimento è lo stesso MA le preghiere e le invocazioni devono essere copiose e questo vale per noi. Anche perchè la DV venga a regnare in me, questo dobbiamo chiederglielo. Tutto quello che vogliamo ma dobbiamo chiederglielo anzitutto in me perchè è una cosa grossa.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 30 ottobre 2019

Partire e non voltarsi indietro

La vita nella Divina Volontà parte dal grande, fondamentale e decisivo “sì” che la creatura deve dare al Creatore, atto solenne e irrevocabile che va ben maturato e ben ponderato e che, una volta pronunciato, fa sorgere in noi la vita del Fiat, che crescerà tanto quanto la nostra costanza e perseveranza ne favoriranno lo sviluppo fino alla perfezione Così fu per Luisa. Alcune sue significative esperienze mistiche straordinarie. Le anime che vivranno nel Fiat consoleranno Gesù molto più di quanto lo affliggono gli innumerevoli peccati degli uomini. Purtroppo non saranno molte. Libro di Cielo, volume 12, 7-10 Gennaio 1921, Lunedì 15 Luglio 2019

7 Gennaio 1921 Il sorriso di Gesù quando vedrà le primizie, le figlie del suo Volere, vivere non nell’ambiente umano ma nell’ambiente divino

10 Gennaio 1921 Il Fiat Mihi della Santissima Vergine. Iddio vuole un secondo sì nel suo Volere: Il Fiat di Luisa

Comprendiamo con questi scritti cos'è la vita nel FIAT SUPREMO e focalizziamo i portenti i portenti del fiat supremo

"..così nel Fiat sarà completata, sicché solo le figlie del mio Volere, nel Fiat completeranno tutto e nel Fiat mio, che prenderà vita in loro, avrò amore, gloria, riparazione, ringraziamenti e lode completa per tutto e per tutti. Figlia mia, le cose là ritornano, donde escono tutto uscì dal Fiat e nel Fiat verrà tutto a Me. Saranno poche, ma nel Fiat mi daranno tutto.” Gesù

"..che prenderà vita in loro..." la grande operazione che deve essere fatta in noi è dire un sì sincero di voler vivere nel FIAT ma non un sì pronunciato facilmente ma un sì seguito da fatti. E' la forma più alta di espropriazione di sè che si possa vivere. Gli Apostoli sono mandati nel Vangelo senza sandali, la vita degli apostoli era la vita loro, qui si tratta di cominciare la vita di Qualcun altro. E' molto opportuno (secondo Don Leonardo Maria Pompei) fare la consacrazione al Totus Tuus e la formazione si fa leggendo gli scritti del Monfort o gli scritti di San Massimiliamo Kolbe e di altre persone con alta spiritualità mariana (e leggendo anche i messaggi riconosciuti della Madonna leggendo e capendo bene cosa la Madonna vuole dire). Poi dopo la consacrazione bisogna iniziare a viverla. E' dalla Consacrazione alla Divina Volontà. L'atto della consacrazione è un'atto solenne perchè dire di fronte a Dio questo (mi consacro alla Divina Volontà) è una cosa profonda e seria e comporta il nostro sì primordiale - ma non basta questo - nella vita cristiana è tutto così. Io sono cristiano perchè sono stato battezzato ed è da lì che incomincia la vita cristiana; non si diventa automaticamente cristiani. E' dal giorno della Cresima che io sono diventato un Soldato di Cristo non prima. Scordiamoci e sgombriamo la testa dagli automatismi, uno è battezzato è santo per vocazione ma per diventare effettivamente santo deve sceglierlo, il Matrimonio e il diventare Prete è un punto d'arrivo e di partenza. La vita cristiana è fatta così. I passi cristiani sono tutti passi di non ritorno. Sei ordinato prete? lo rimani in eterno e così anche gli altri sacramenti (un battezzato lo rimarrà per sempre ecc...). Quindi quello che dobbiamo ben comprendere è questa svolta e qui Gesù ne parla. C'è un giorno in cui hai pronunciato un sì ed è evidente che Luisa ha pronunciato un sì ponderato e cosciente magari fino non fino alle estreme conseguenze.

"..“Figlia mia, ricordati che anni addietro ti domandai se tu volevi fare vita nel mio Volere e siccome ti volevo nel mio Volere, volli che nel mio stesso Volere pronunciassi il tuo sì; questo sì fu legato ad un punto eterno e ad una Volontà che non avrà fine; questo sì sta nel centro del mio Volere, circondato da immensità infinita e, volendosene uscire, non trova quasi la via, perciò delle tue piccole opposizioni, di qualche tuo malcontento, Io rido e mi diverto, vedendoti come quelle persone legate nel fondo del mare, di propria volontà che, volendosene uscire, non trovano che acqua e siccome sono legate nel fondo del mare, sentono la molestia di volerne uscire e, per starsene tranquille e felici, si tuffano di più nel fondo del mare..." Gesù

Qui si tratta di una vita trasferita che non è la tua. A parte il fatto l'altra esperienza vissuta da Luisa

"..Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù è venuto e mi ha cinto il collo col suo braccio; poi si è avvicinato al mio cuore e, prendendo fra le sue mani il suo petto, l’ha premuto sul mio cuore, ne sono usciti rivoli di latte e, con quei rivoli di latte ha riempito il mio cuore e poi mi ha detto: “Figlia mia, vedi quanto ti amo, ho voluto riempire tutto il tuo cuore del latte della grazia e dell’amore, sicché tutto ciò che dirai e che farai non sarà altro che lo sbocco della grazia di cui ti ho riempita. Tu non farai nulla, metterai al giuoco della mia Volontà il solo tuo volere ed Io farò tutto, tu non sarai altro che il suono della mia voce, la portatrice del mio Volere, la distruggitrice delle virtù in modo umano e la risorgitrice delle virtù in modo divino, improntate da un punto eterno, immenso, infinito.” Gesù

Gesto che sembra molto mariano da prendere però molto sul serio, bisogna mettersi di fronte a queste cose e provare in punti di piedi a contemplare. Una vita (nella DV) che diventa tutta grazia e tutto amore. Distruggitrice delle virtù in modo umano, perchè le virtù in modo umano (a parte che sono atti limitati) sono imperfetti (pieni di piccoli scopi segreti) e finiti nel tempo. Eterno-Immenso-Infinito invece è l'atto nella DV.

"..E Gesù, uscendo dal mio interno, ha dato in un singhiozzo di pianto, ed ho sentito quel singhiozzo ripercuotersi in Cielo ed in terra; ma mentre il singhiozzo stava per finire, è sottentrato un sorriso, che come il singhiozzo, si è ripercosso in Cielo ed in terra.." Gesù

Che cos'è questo?

Figlia diletta mia, a tanto dolore che le creature mi danno in questi tristi tempi, tanto da farmi piangere, ed essendo pianto d’un Dio si ripercuote in Cielo ed in terra, sottentrerà un sorriso che riempirà di allegrezza Cielo e terra e questo sorriso spunterà sul mio labbro quando vedrò le primizie, le figlie del mio Volere, vivere non nell’ambiente umano ma nell’ambiente divino, le vedrò improntate tutte del Volere eterno, immenso, infinito; vedrò quel punto eterno che ha vita solo nel Cielo, scorrere sulla terra e modellare le anime coi suoi principi infiniti, con l’agire divino, con la moltiplicazione degli atti in un solo atto e come la Creazione uscì dal Fiat, così nel Fiat sarà completata, sicché solo le figlie del mio Volere, nel Fiat completeranno tutto e nel Fiat mio, che prenderà vita in loro, avrò amore, gloria, riparazione, ringraziamenti e lode completa per tutto e per tutti. Figlia mia, le cose là ritornano, donde escono tutto uscì dal Fiat e nel Fiat verrà tutto a Me. Saranno poche, ma nel Fiat mi daranno tutto.” Gesù

In quel momento (1921) sia in Italia che nel resto del mondo era una brutta situazione. Ma Gesù piangerà più ai tempi di LUisa o nei nostri tempi? Per quanto male possa esserci in giro, la portata dell'altra faccia della bilancia ( i figli della DV) sarà infinitamente più grande purtroppo saranno poche non perchè Lui ne vuole poche. Molte sono i chiamati ma pochi risponderanno. Non pensiamo alla DV come a qualche cosa di strano, è sempre rivolta agli uomini. Uno dei grossi problemi dell'uomo è che spesso non gliene frega niente (si pensi alla parabola degli invitati a nozze che accampano mille scuse) e poi anche quelli che sono entusiasti c'è chi fa il fuoco di paglia (la parabola del seminatore) ed è incostante e poi ci stanno le spine che sono i risucchiamenti del mondo e le vecchie abitudini e poi c'è il maligno. Gesù non vorrebbe che fossero pochi, Gesù vorrebbe dare il dono a più gente possibile, purtroppo ci vuole l'accettazione della chiamata e ci vuole la vita conforme alla chiamata ricevuta. Comportarsi in maniera degna della vocazione ricevuta. Sono pochi perchè tutti quanti cammini, è un cammino bellissimo, ma esige la grande decisione e la perseveranza e costanza. Non si fa in due giorni ma è un cammino che dura tutta la vita. Anche piano piano, fa niente, non è che dall'oggi al domani. Non è problema di tempo, l'obbiettivo si raggiunge se nel tempo c'è uno sforzo costante. Questa vita è fare un sorriso a Gesù rispetto ai singhiozzi e pianti che Gesù vive a causa delle sozzure causate dal mondo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 27 ottobre 2019

Oh, Gesù, ti amo io per tutti!

I misteriosi gesti che la Madonna fece a contatto con Luisa e il loro significato in relazione al nostro essere “anima e corpo” e all’economia sacramentale che vige nella Chiesa. Il dolore di Gesù per l’abbandono delle creature: il suo abbandono nell’eucarestia è assai superiore e più doloroso di quello che patì nello squallore della grotta in cui nacque. Come si consola e si ripara Gesù. Nella Divina Volontà è davvero possibile amarlo e ripararlo per tutti e farlo sentire non più abbandonato. Libro di Cielo, volume 12, 25 Dicembre 1920 e 5 Gennaio 1921, Venerdì 12 Luglio 2019

25 Dicembre 1920 La sorte Sacramentale di Gesù, è più dura ancora della sua sorte infantile

Brani distinti, eterogeneo ma complementari perchè ciò che Gesù dettaglia nel secondo brano è ciò che Luisa ha fatto nel primo. Luisa riceve una visita di Maria e di Gesù che si conclude con dei gesti misteriosi, vedere anche la Madonna che entra in contatto con la corporietà di Luisa, questa santa importanza alla corporeità che è anche il fondamento che giustifica la scelta di Nostro Signore di istituire dei Sacramenti attraverso questi segni. Purtroppo anche il maligno copia, ecco perchè sono importanti questi gesti, - non ti preoccupare ho capito io (dice la Madonna) e questo ci fa capire come i Sacramenti operano (noi non capiamo ma l'importante è che ci capiscono loro). I figli del maligno compiono anche loro atti perchè? perchè attraverso questo contatto si realizzano i malefici ecco perchè è così importante stare in contatto con i Sacramenti - i mali diabolici dilagono perchè oggi non ci si pensa e ci esponiamo a queste cose. Se noi avessimo usato tutto quello che il Signore ha fatto per me (chi se importa della benedizione, giri senza la macchina benedetta ecc..) nel mondo il padrone è Dio ma non è un tiranno e chi esce dalla sua protezione volontariamente finisce sotto le grinfie del maligno. Di chi è la colpa? La colpa è di chi si è allontanato per sciocchi problemi o per colpevole leggerezza dai mezzi di grazia.

E se ci allontaniamo dai mezzi di grazia, chi si priva delle difese soprannaturali, diventa uno zimbello nelle mani del diavolo. Il diavolo è vinto da Gesù, ma senza di Lui ci fa a pezzi, le persone intelligenti considerano questa cosa. Se io che alle porte della mia nazione stanno gli stranieri che vogliono distruggere la mia nazione, se un capo di stato lo sa schiererà il proprio esercito. Stare lontani da Gesù oltre che essere un suicidio spirituale imperdonabile - Gesù per istituire i Sacramenti è morto in Croce e ha sofferto una vita di crocifissione, Gesù non l'avrebbe fatto se non fosse stato necessario - chi abbandona Gesù gli dà il peggior dolore che possa immaginare.

Dobbiamo imparare a fare gli atti di fusione per riparare per i danni fatti dagli altri

"..secondo il mio solito, mi sono fusa nel suo Volere per trovare i pensieri di tutti insieme coi miei e circondare il tremante Gesù con le adorazioni di tutte le intelligenze create; gli sguardi di tutti, per far guardare Gesù e distrarlo dal pianto; le bocche, le parole, le voci di tutte le creature, affinché tutte lo baciassero per non farlo vagire e, col loro fiato, lo riscaldassero...." Luisa

Gesù trema per l'abbandono delle creature. Gesù dice che stava meglio nella mangiatoia piuttosto che nell'Eucarestia, e noi non ci possiamo fare un granchè. E poi aveva la sua Mamma che l'abbracciava e gli dava il latte e San Giuseppe

Figlia mia, hai visto che cosa mi faceva tremare, piangere e vagire? L’abbandono delle creature. Tu Me le hai messe tutte intorno, mi sono sentito guardato, baciato da tutti ed Io mi sono quietato dal pianto, ma sappi però che la mia sorte Sacramentale è più dura ancora della mia sorte infantile. La grotta, sebbene fredda, era spaziosa, aveva un’aria da respirare; l’ostia è anche fredda, è tanto piccola che quasi mi manca l’aria. Nella grotta ebbi per letto una mangiatoia con un poco di fieno per letto, nella mia Vita Sacramentale anche il fieno mi manca e per letto non ho altro che metalli duri e freddi. Nella grotta avevo la mia cara Mamma, che molto spesso mi prendeva con le sue purissime mani e mi copriva con baci infuocati per riscaldarmi, mi quietava il pianto, mi nutriva col suo latte dolcissimo; tutto al contrario nella mia Vita Sacramentale dove non ho una Mamma; se mi prendono, sento il tocco di mani indegne, mani che danno di terra e di letame; oh! come ne sento la puzza, più del letame che sentivo nella grotta, invece di coprirmi con baci, mi toccano con atti irriverenti ed invece di latte mi danno il fiele dei sacrilegi, della noncuranza, delle freddezze. Nella grotta San Giuseppe non mi fece mancare una lanternina di luce nella notte; qui nel Sacramento, quante volte resto al buio anche la notte! Oh! com’è più dolorosa la mia sorte Sacramentale, quante lacrime nascoste non viste da nessuno, quanti vagiti non ascoltati; se ti ha mosso a pietà la mia sorte infantile, molto più ti deve muovere a pietà la mia sorte Sacramentale.” Gesù

Vedere un sacco di donne idolatrare il proprio corpo per bassi scopi è un'altro dolore per Gesù anzichè trattare il corpo in modo soprannaturale. A quei tempi c'erano solo i sacerdoti ora ci vanno i diaconi, i ministri straordinari e anche fedeli che prendono l'ostia in mano. Purtroppo si deve assistere con impotenza a tanti spettacoli e si può solo riparare. Un sacerdote può baciare la bacheca dove è tenuto Gesù. Il fiele dei sacrilegi specie d'estate che si moltiplicano a causa delle indecenze sia da parte delle donne e degli uomini - non si entra in Chiesa in bermuda e ciabatte. Se vai dal Papa ti presenti in bermuda? Chi è più grande, Gesù o il Papa? sacrilegi continui, i mercati prima e dopo la Messa, le comunioni fatte senza la minima cognizione di causa, tutti i frammenti che cadono per terra, chi fa questo gesto (della comunione in mano), chi si assumerà le proprie responsabilità? La comunione non è comandata nè raccomandata ma permessa. Noncuranza, Gesù non se lo fina nessuna, quando si passa davanti ai Tabernacoli. Come si fa a fare la comunione prendendola come se fosse una caramella. Ma le persone che fanno la comunione e poi si fiondano fuori dalla Chiesa ci credono che c'è Gesù? I Tabernacoli buii, piccola raccomandazione per altri sacerdoti: oltre alla lampada sarebbe consigliabile un faretto sul Tabernacolo. Piccole forme di riverenza. Certo che Gesù non ha bisogno della luce ma è come viene trattata da noi, è un gesto d'amore che esprime la fede.

5 Gennaio 1921 La vera vita dell’anima fatta nel Divin Volere, non è altro che la formazione della sua vita nella vita di Gesù

Gesù riprende quello che Luisa aveva fatto.

Figlia mia, la vera vita dell’anima fatta nel mio Volere non è altro che la formazione della sua vita nella mia, dare la mia stessa forma a tutto ciò che lei fa. Io non facevo altro che mettere in volo nel mio Volere tutti gli atti che facevo, sia interni che esterni, mettevo in volo ciascun pensiero della mia mente che, sorvolando su ciascun pensiero di creatura, faceva in modo che tutti esistessero nel mio Volere, il mio pensiero, sorvolando su tutti, faceva quasi corona di ciascuna intelligenza umana e portava alla Maestà del Padre l’omaggio, l’adorazione, la gloria, l’amore, la riparazione di ciascun pensiero creato; e così il mio sguardo, la mia parola, il moto, il passo. Ora, l’anima per fare vita nel mio Volere, deve dare la forma della mia mente alla sua, del mio sguardo, della mia parola, del mio moto, ai suoi. Onde, facendo ciò, perde la sua forma ed acquista la mia; non fa altro che dare continue morti all’essere umano e continua vita alla Volontà Divina. Così l’anima potrà completare la Vita della mia Volontà in lei; altrimenti questo prodigio non sarà mai del tutto compiuto, questa forma del tutto modellata sulla mia. E’ solo il mio Volere, eterno ed immenso, che fa trovare tutto, riduce il passato ed il futuro ad un punto solo ed in questo solo punto trova tutti i cuori palpitanti, tutte le menti in vita, tutto il mio operato in atto e l’anima, facendo suo questo mio Volere, fa tutto, soddisfa per tutti, ama per tutti e fa bene a tutti ed a ciascuno come se fosse uno solo. Chi mai può giungere a tanto? Nessuna virtù, nessun eroismo, neanche il martirio, può stare di fronte al mio Volere. Tutti, tutti restano indietro all’operato nella mia Volontà, perciò sii attenta e fa’ che la missione del mio Volere abbia compimento in te.” Gesù

Gli atti di Gesù facevano un sorvolo sugli altri atti e facendone corona venivano portati da Gesù alla Maestà Suprema. Basta un moto nell'anima e si fa questa operazione spirituale per chi vive nella DV, basta una fusione con la DV per raccogliere tutto e portare tutto a Dio. Questo è il portento dei portenti, la grande cosa in più che ha il vivere nella DV, non c'è nessun eroismo o atroce martirio che può eguagliare un'atto fatto nella DV. Questi piccoli esercizi, voglia il cielo che impariamo a farli sempre meglio e sempre spesso. Io sarò anche l'ultimo ma - se voglio vivere nella DV - ho un cuoricino che ti ama e ci penso io a ripararti per tutti nel DV, se tu ci aiuti (rivolto alla Madonna) Gesù sarà consolato e chi ci fa grandi non sono le nostre virtù ma la potenza del DV in cui possiamo entrare e fonderci.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 26 ottobre 2019

La forza magica della Divina Volontà

Il grande “grazie” da dire a Gesù per tutto, ma soprattutto per aver creato e colmato di ogni Grazia, bene e virtù la Divina Maria, il più grande portento di grazia che esista nell’universo. La Divina Volontà ha una “forza magica” intrinseca, una potenza e un incanto indescrivibili. Solo pensare a Lei riempie di gioia, di dolcezza e di fortezza. La morte che le creature danno alla Divina Volontà, quella che sciaguratamente danno a se stesse e come le anime vittime e amanti riparano ad esse. Libro di Cielo, volume 12, 18-22 Dicembre 1920, Giovedì 11 Luglio 2019

18 Dicembre 1920 Contraccambio d’amore e di ringraziamento per tutto quello che Dio operò nella Mamma Celeste

(Luisa) Dopo ciò mi son sentita fuori di me stessa e mi son trovata insieme col mio dolce Gesù, ma tanto stretta a Lui e Lui a me, che quasi non potevo vedere la sua Divina Persona ed io, non so come, ho detto: “Mio dolce Gesù, mentre sono avvinta a Te voglio attestarti il mio amore, la mia gratitudine e tutto ciò che la creatura è in dovere di fare, per avere creato la nostra Regina Mamma Immacolata, la più bella, la più santa e un portento di grazia, arricchendola di tutti i doni e facendola anche nostra Madre. E questo lo faccio a nome delle creature passate, presenti e future; voglio prendere al volo ciascun atto di creatura, parola, pensiero, palpito e passo ed in ciascuno di essi dirti che ti amo, ti ringrazio, ti benedico, ti adoro, per tutto ciò che hai fatto alla mia e tua Celeste Mamma.” Gesù ha gradito il mio atto, tanto che mi ha detto: “Figlia mia, con ansia aspettavo questo tuo atto a nome di tutte le generazioni. La mia giustizia e il mio amore sentivano il bisogno di questo contraccambio, perché grandi sono le grazie che scendono su tutti per avere tanto arricchito la mia Mamma; eppure non hanno mai una parola, un grazie da dirmi.

Prima di Luisa qualcuno aveva fatto quest'operazione? Gesù è andato in visibilio e ha detto che stava in ansia, non c'è una risposta ma se dice cGesù che era in ansia qualche sospetto è lecito averlo. L'importanza del dire grazie. La Santa Chiesa, nella sua saggezza, ogni volta che andiamo a Messa ci fa dire o ascoltare "..è sempre cosa giusta e lecita rendere grazie..." se ci pensiamo un'attimo (anche nella DV) è riconoscere il TI AMO in tutto quindi il ringraziare sempre in ogni luogo trova la sua dimora stabile per chi vive nel FIAT e diventa un grazie ininterrotto.

Un altro giorno stavo dicendo al mio amabile Gesù: “Tutto è finito per me, patire, visite di Gesù, tutto.” E Lui, subito: “Hai forse finito d’amarmi, di fare la mia Volontà?” Ed io: “No, non sia mai.” E Lui: “Se ciò non c’è, nulla è finito.”

Le uniche due cose che dovrebbero essere la nostra vita: amare Gesù e la Madonna e fare la loro volontà. Non importa il resto, se non abbiamo finito di amarLi e fare la Loro volontà è più importante che vederli, soffrire pene inaudite ecc... perchè? E' vero che Gesù e Maria sono felici di stare con coloro che gli amano / ricevere una visita da loro due sarebbe come essere nel Paradiso sulla Terra, Luisa soffriva pene inaudite ma con felicità. Amare Gesù e fare la sua Volontà non sempre è godimento per noi perchè ogni tanto fare la DV richiede grandi sacrifici ma è a sempre godimento per loro due (sotto vari punti di vista: riparazione, corresponsione da parte della creature e sopratutto lavoro efficace per la salvezza delle anime).

22 Dicembre 1920 La Potenza Creatrice sta nella Divina Volontà. Le morti che danno vita agli altri

Stavo pensando alla Santissima Volontà di Dio, dicendo tra me: “Che forza magica ha questa Divina Volontà, che potenza, che incanto!” Ora, mentre pensavo ciò, il mio amabile Gesù mi ha detto: “Figlia mia, la sola parola “Volontà di Dio”, contiene la potenza creatrice, quindi ha il potere di creare, trasformare, consumare e far correre nell’anima nuovi torrenti di luce, d’amore, di santità. Solo nel Fiat si trova la potenza creatrice e se il sacerdote mi consacra nell’ostia, è perché la mia Volontà, a quelle parole che si dicono sull’ostia santa, diede il potere, sicché tutto esce e si trova nel Fiat. E se solo al pensiero di fare la mia Volontà, l’anima si sente raddolcita, forte, cambiata, è perché col pensare di fare la mia Volontà, è come se si mettesse in via per trovare tutti i beni; che sarà farla?” Gesù

Luisa ha un'"esplosione" di gioia per la DV e Gesù chiosa quest'espressione per farci un discorso. La vita della Madonna cos'era? Appena sentiva il profumo della Volontà di Dio partiva subito ed è stata l'unica che l'ha vissuta al 100%. La Messa cos'è? Un'atto della Divina Volontà, sono atti della DV potentissimi. Vediamo nella nostra meditazione: che effetto mi fa questo pensiero? Ho questo pensiero di fare la Volontà di Dio al 100%? Ho questo desiderio di sperdermi in essa?

Dopodichè Luisa ha avuto un ricordo:

Ci presenteremo innanzi alla Maestà Suprema, con scritto sulla nostra fronte, a caratteri incancellabili: “Vogliamo morte per dar vita ai nostri fratelli, vogliamo pene per liberare loro da pene eterne.

Il mistero dello sposalizio mistico, prima di entrare in questo mondo Luisa è stata fatta sposa di Gesù e Sua vittima (una persona che è chiamata a vivere fino in fondo la vita di Gesù e di Maria deve vivere questo, loro (Gesù e la Madonna) hanno avuto una vita estremamente fusa uno nell'altro. Entrambi hanno avuto sofferenze incredibili. E Luisa ritorna sul come subire queste morti?

"..Ora ti dico quali sono le tue morti con le quali potresti dar vita ai nostri fratelli: quando ti senti priva di Me ed il tuo cuore è lacerato e senti una mano di ferro che te lo stringe, tu senti una morte; anzi più che morte, perché la morte per te sarebbe vita, questa morte potrebbe dar vita ai nostri fratelli, perché questa pena e questa morte contengono una Vita Divina, una luce immensa, una forza creatrice, contengono tutto, è una morte, una pena che contiene un valore infinito ed eterno, quindi, quante vite potresti dare ai nostri fratelli! Io soffrirò insieme questi morti darò loro il valore della mia morte, per far uscire dalla morte la vita. Onde, vedi un po’ quante morti tu fai, quante volte mi vuoi e non mi trovi, è per te una morte reale, perché veramente non mi vedi, non mi senti, per te è morte, è martirio e ciò che a te è morte, per gli altri può essere vita." Gesù

Come fa a campare chi è stato a contatto diretto con Gesù e poi ne resta visibilmente privo? Gesù spiega (a Luisa) che sono morti (la sua privazione sensibile ndr) che danno la vita, ma prima ci sono due morti. Prima c'è la morte di Gesù quando la Divina Volontà parte dal Cielo (immagine simbolica) con un'autotreno di Grazie e aiuti per fare quel bene per la creatura ma essa la respinge (non la voglio dice la creatura)

Figlia mia, sempre ed in ogni istante puoi farlo perché sto sempre con te né mai ti lascio; e poi voglio dirti come sono queste morti e come si formano: Io soffro la morte quando la mia Volontà vuole operare un bene nella creatura e partendosi da Me, porta con Sé la grazia, gli aiuti che ci vogliono per fare quel bene; se la creatura si presta a fare quel bene, la mia Volontà è come se moltiplicasse un’altra vita; se la creatura è restia, è come se subisse una morte. Oh quante morti subisce la mia Volontà!"

E questa è una morte sia per Gesù ma attenzione perchè è anche un suicidio da parte della creatura:

"..La morte nella creatura è quando voglio che faccia un bene e, non facendolo, la sua volontà muore a quel bene, sicché se la creatura non sta in continuo atto di fare la mia Volontà, quante volte non la fa, tante morti subisce, muore a quella luce che dovrebbe avere facendo quel bene, muore a quella grazia, muore a quei carismi..." Gesù

Si fa dolore a Gesù e si ammazza sè stessi, il peccato da a Dio il dolore ma chi si suicida siamo noi. Cosa succede? Tante volte non fa la Dv la creatura muore alla grazia e ai carismi, e nell'altro mondo ci prenderà un colpo di quanto bene avremo respinto. La morte ce la diamo da soli. Quando noi non facciamo la Volontà di Dio ci diamo la morte. Da un punto di vista esistenziale, un sacco di uomini si auto scannano dando dolore a Gesù e dando morte a sè stessi.

La privazione di Gesù ripara la morte che danno a Gesù, gli altri Lo respingono. Io ti vorrei ma non ti ho e quelli ti hanno ma non ti accettano. Quelli si danno la morte respingendoti e io provo la morte perchè tu non ci stai, questa sofferenza santa ma atroce faccia risorgere quei folli che non vogliono Gesù. Fa comprendere che quando si vive nella DV si vive la vita di Gesù e nulla è un caso.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 23 ottobre 2019

Liberamente incatenati al “Fiat”

Gesù spiega come chi vive nel Divin Volere sia riempito di ogni bene dall’alto e non ha più bisogno di cercarlo nelle creature. Chi opera per Gesù forma continue catene d‘amore che, senza obblighi né violenze, radicano sempre più l’anima nel bene, che compie con amore, gioia, volontarietà e speditezza. Gli effetti divini della benedizione di Dio, che circonda, purtroppo non riconosciuta, la vita di ogni uomo. Libro di Cielo, volume 12, 12 Ottobre e 15-28 Novembre 1920, Mercoledì 10 Luglio 2019

12 Ottobre 1920 L’aiuto di chi vive nel Divino Volere, è Gesù e deve farsi aiuto degli altri

Luisa si lamenta che un sacco di gente la va a trovare e solo per prendere (aiuti, conforti ecc...) e a me non dà mai niente nessuno. Amara constatazione e Gesù gli risponde - nessuno deve comportarsi in modo da superbo, quando la vita nella DV raggiunge la sua maturità questo è l'esito ovvio: chi vive nella DV non ha bisogno di chiedere aiuto e conforti, consigli e luce al prossimo. Perchè li riceve da Dio (questo non giustifica nessun atteggiamento superbo di autosufficienza ed è dogma che nessuno può sapere con certezza di essere in Grazia di Dio - Concilio di Trento) e nessuno può sapere con esattezza il nostro grado di fusione con la DV.

Mi sentivo molto oppressa, tutta sola, senza neppure la speranza di avere una parola di aiuto, di sicurezza, perchè anche se sono persone sante mi sembra che, se vengono da me, vogliono aiuto, conforti, togliersi dubbi, ma per me nulla. Onde, mentre mi sentivo in questo stato, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto: “Figlia mia, chi vive nel mio Volere viene messo nelle mie stesse condizioni. Supponi che Io potessi avere bisogno delle creature, ciò che non può essere, le creature non sono capaci di poter aiutare il Creatore, sarebbe come se il sole volesse chiedere luce e calore alle altre cose create, che direbbero esse? Tutti indietreggerebbero e, confusi, gli direbbero: “Come, chiedi luce e calore a noi, tu che con la tua luce riempi il mondo e col tuo calore fecondi tutta la terra? La nostra luce scompare innanzi a te, anzi, dacci tu luce e calore. Così succede a chi vive nel mio Volere, mettendosi nelle mie condizioni e stando in lei il Sole del mio Volere, è lei che deve dar luce, riscaldare, aiutare, assicurare, confortare; sicché il tuo aiuto sono Io solo e tu, da dentro il mio Volere, aiuterai gli altri.

Oltre ad essere Santi dobbiamo essere prudenti. Quello che però è vero - ed è anche una delle tante fonte di verifica dello stato di salute della DV in noi - se diminuisce in te il desiderio di cercare conforti, consolazioni, consigli e approvazione da parte delle creature, non perchè divento superbo ma perchè la luce di Dio, il conforto di Dio, il discernimento cresce e l'amore aumenta ecc... noi da qualche parte queste cose dobbiamo andarlo a prenderlo. Se noi abbiamo il Sole (Gesù) non andiamo a cercare le stelle (le creature); se il Sole però non c'è si cercano le creature.

15 Novembre 1920 Il bene continuo fa che la creatura si senta trasportata ad operare il bene

Il mio stato è sempre più doloroso; solo il Santissimo Volere è il mio unico aiuto. Onde, trovandomi col mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, ogni opera fatta per Me, ogni pensiero, parola, preghiera, patire ed anche un semplice ricordo di Me, sono tante catene che l’anima va formando per legarmi e per legarsi a Me e queste catene hanno la virtù che, senza violentare la libertà umana, le somministrano dolcemente la catena della perseveranza, facendo formare l’ultimo anello e l’ultimo passo per farle prendere possesso della gloria immortale, perché il bene continuo ha tale virtù, tale attrazione sull’anima, che senza che nessuno la obblighi o le faccia violenza, volontariamente essa si sente trasportata ad operare il bene.”

Le dolci catene d'amore. Noi sappiamo che alcune consacrazioni mariane comportano delle catenelle, sono catene d'amore - le catene di per sè sono brutti strumenti perchè creano la sensazione di oppressione. Il Monfort aveva la catenelle alla mano sinistra, al piede e al collo per chiudere tutta la sua vita nella Madonna. Quella schiavitù d'amore, significa che queste catene (descritte da Gesù) non violentano la libertà umana, ma quando più si moltiplicano quanto più si forma in noi quella indispensabile virtù chiamata perseveranza - Concilio di Trento che insegna -dogma- che nessuno può pensare di rimanere perseverante (ed è per questo che dobbiamo pregare per perseverare) - Gesù dice ogni volta che facciamo qualcosa per Lui/Lei; quindi si crea un legame senza violenza. Si bandisce ogni sorta di violenza o di obbligo perchè Dio non le vuole. Cosa succede? tutte queste catene attraggono sempre di più l'anima ad operare il bene volentieri. L'anime che vive in questo modo diventa un moltiplicatore di beni belli gradevoli che si spandono in giro senza obblighi e senza violenza. La legge (dice San Paolo) è fatta il peccatore non per il giusto perchè il giusto la osserva per la bellezza e il gusto del bene. Se uno prova a pensarci è una vita meravigliosa e questi sono i frutti meravigliosi della vita nella DV. Cosa dice il figlio maggiore nella parabole del Figlio prodigo: il figlio maggiore ha una mentalità servile. Molto comune questa mentalità del figlio maggiore.

28 Novembre 1920 Quando Gesù vuol dare, chiede. Effetti della benedizione di Gesù

Chi recita le Ore della Passione avrà riconosciuto la preghiera con cui Gesù si congeda da sua Madre, sovente accade nelle Ore della Passione che al termine hanno una postilla che approfondisce un pò in quello in cui si è meditato e girato.

Sembra una scena straziante, il congedo tra Gesù e la Madonna. Gesù dice qualche mistero di questa separazione. Quando Gesù vuole dare chiede e ci fa capire una cosa. Molti hanno paura di Gesù, chissà cosa mi chiederà? ma Dio ha bisogno delle mie rinuncie? Quando Gesù ti chiede qualcosa è perchè ti vuole riempire (il giovane ricco, chi lascia tutto riceve 100 volte tanto qui e pure la vita eterna dopo) e così quando ti chiede qualcosa è perchè vuole provare la tua fede ed abbandono e tu ci credi? Quanto ti fidi di Lui?

(stralci)

Figlia mia, quante cose dice questo mistero, Io volli andare a chiedere la benedizione alla mia cara Mamma per dare anche a Lei l’occasione di chiedermi la benedizione. Erano troppi i dolori che doveva sopportare ed era giusto che la mia benedizione la rafforzasse. E’ mio solito che quando voglio dare, chiedo; e la mia Mamma mi comprese subito, tanto è vero, che non mi benedisse se non quando mi chiese la mia benedizione e dopo, benedetta da Me, mi benedisse Lei..." Gesù

"..Oh! se tutti potessero vedere questa mia benedizione, la sentirebbero nell’acqua che bevono, nel fuoco che li riscalda, nel cibo che prendono, nel dolore che li affligge, nei gemiti della preghiera, nei rimorsi della colpa, nell’abbandono delle creature, in tutto sentirebbero la mia parola creatrice, ma sventuratamente non sentita, che dice: “Ti benedico in nome del Padre, di Me, Figlio e dello Spirito Santo, ti benedico per aiutarti, ti benedico per difenderti, per perdonarti, per consolarti, ti benedico per farti santo.” E la creatura farebbe eco alle mie benedizioni, col benedirmi anche lei in tutto. Questi sono gli effetti della mia benedizione, cui la mia Chiesa, ammaestrata da Me, fa eco, infatti quasi in tutte le circostanze, nell’amministrazione dei sacramenti ed altro, dà la sua benedizione.” Gesù

Tu lo senti la benedizione di Dio nell'acqua che bevi? fai un giro di ringraziamento nelle pietanze ecc...? e anche nel dolore? Ringraziamo ed offriamo il dolore che Gesù ci dona? la preghiera stessa è benedizione, se tu hai il dono della preghiera profonda tu devi ringraziare il Signore del fatto che Lui benedice la tua preghiera. I rimorsi della colpa sono benedizioni che ti aiutano a capire i tuoi sbagli. L'abbandono della creatura vuol dire che arrivano le Grazie dal Signore. Noi abbiamo una vita dove siamo circondati dalla benedizioni di Gesù.

La Madonna è la pura creatura ed è la rappresentante del genere umano e in Lei Gesù benediceva tutto e attraverso questa benedizione Gesù ha voluto trasmetterci delle benedizioni.

Ti benedico in nome del Padre, di Me, Figlio e dello Spirito Santo, ti benedico per aiutarti, ti benedico per difenderti, per perdonarti, per consolarti, ti benedico per farti santo.” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 19 ottobre 2019

Sorgenti di vita divina

Gesù rivela il suo duplice martirio di amore e di dolore e quello assai più grandi di vedere il suo amore non accolto, non apprezzato e non ricambiato dalle creature. Moltiplicare gli atti compiuti nella Divina Volontà fa sorgere la vita del Divin Volere in noi rendendo agevoli e semplici gli atti di ogni virtù. Le verità del Fiat sono soli che splendono nelle anime producendo effetti prodigiosi che vanno largamente al di là della nostra capacità di comprensione. Libro di Cielo, volume 12, 2-25 Settembre 1920, Martedì 9 Luglio 2019

2 Settembre 1920 Martirio d’amore e di dolore di Gesù per la mancanza della compagnia della creatura

Figlia mia, il mio primo martirio fu l’amore e l’amore mi partorì il secondo martirio: il dolore. Ogni pena era preceduta da mari immensi d’amore, ma quando il mio amore si vide solo, abbandonato dalla maggior parte delle creature, Io deliravo, smaniavo e non trovando a chi darsi si concentrava in Me, affogandomi e dandomi tali pene, che tutte le altre pene mi parevano refrigerio a confronto di queste. Ah se avessi compagnia nell’amore mi sentirei felice, perché tutte le cose con la compagnia acquistano la felicità, si diffondono, si moltiplicano! L’amore vicino ad un altro amore è felice, fosse pure un piccolo amore, perché trova a chi darsi, a chi farsi conoscere, a chi poter dar vita col suo stesso amore; ma l’amore vicino a chi non l’ama, a chi lo disprezza, a chi non si cura di lui, è ben infelice perché non trova la via per comunicarsi e per dargli vita..." Gesù

Parla del duplice martirio di Gesù amore e dolore evidenziando l'ordine gerarchico e cronologico. Nel senso che le pene sofferte da Gesù hanno tutta la loro meritorietà (lo dice già Sant Tommaso d'Aquino) dalla carità infinita con cui Gesù le ha vissute e le ha offerte / senza la carità (e questo vale anche per noi) le pene non valgono nulla - una persona che soffre lamentandosi o peggio ancora ribellandosi- non è la sofferenza ma è l'amore con cui soffre e che offre essa a Dio e che rende la sua sofferenza grande e produttrice di bene. Tutto l'amore di Gesù (l'amore è di per sè stesso transitivo, non esiste amore se non esiste un tu su cui riversare l'amore stesso). Il fatto che Dio sia Trinità è proprio espressione della sua intima essenza, se non fosse così Dio potrebbe essere tutto ma non potremmo dire che in sè stesso è amore perchè se fosse da solo mancherebbe il tu su cui riversare l'amore. La vita di Dio è amore, tutto ciò che fa, pensa ecc..è amore infinito e questo è il modello primordiale di tutti noi. Noi saremo santi quanto tutto ciò che faremo sia mosso dalla carità.

Gesù aveva un carico d'amore ma si è visto abbandonato da parte di quasi tutte le creature, è come se uno avesse una sorgente e ci mettesse un tappo che impedisse all'acqua di uscire. Prima o poi l'acqua creerebbe una situazione esplosiva e non ci pensa quasi nessuno all'amore di Gesù. La solitudine di Gesù, ed è chiaro che dobbiamo chiederci: Gesù lo lascio solo o può contare sulla mia compagnia o no? (ho dei momenti in cui lo frequento? lo ringrazio dopo la Santa Comunione o fuggo subito dopo?) Chi esce subito dopo la benedizione cosa fa capire? che non ama Gesù - Gesù ha fatto capire che dopo la Comunione Gesù si mette in ascolto per sentire cosa gli diciamo. Gli facciamo una gentilezza? Gesù ha autotreni di grazia e regolarmente rimane solo. Anche noi sperimentiamo la solitudine e Gesù poverino rimane quasi sempre da solo con questa portata d'amore che non viene accolta e rimane inoperosa. Un'anima delicata la si riconosce e Gesù lo vede cosa pensi e noi non possiamo pensare all'amore solo in senso orizzontale (in modo terreno) ma dobbiamo ricordarci che il primo comandamento è Amare il Signore. Io sono indifferente al suo amore o no? Quei pochi che fanno compagnia a Gesù formano il refrigerio a Gesù e Lui li ricompenserà sia in Terra che in Cielo.

21 Settembre 1920 Gli atti fatti nella Divina Volontà restano confermati in Essa

Figlia mia, come l’anima fa i suoi atti nella mia Volontà, così il suo atto resta confermato nella mia Volontà, cioè, se prega nella mia Volontà, restando confermata nella mia Volontà, riceve la vita della preghiera, in modo che non avrà più bisogno d’uno sforzo per pregare, ma sentirà in sé la prontezza spontanea nel pregare, perché restando confermata nella mia Volontà sentirà in sé la sorgente della vita della preghiera, che quasi come un occhio sano non fa sforzo nel guardare, ma naturalmente guarda gli oggetti, si allieta, gode perché contiene la vita della luce nell’occhio, ma un occhio malato, quanti sforzi fa, come soffre nel guardare! Così se soffre nella mia Volontà, se opera, sentirà in sé la vita della pazienza, la vita dell’operare santamente, sicché come i suoi atti restano confermati nella mia Volontà, perdono le debolezze, le miserie e l’umano e restano sostituiti da sorgenti di Vita Divina.” Gesù

Importanza negli atti compiuti nella DV. Tutto dipende dalla nostra volontà, le strade che noi percorriamo e quello che diventiamo dipende dalle nostre scelte -se diventiamo santi o no non si diventa santi senza volerlo. Solo che c'è un problema che la Chiesa ha sempre insegnato: la volontà umana continua ad essere libera - quindi capace di orientarsi- ma è debole, profondamente ferita e vulnerata dal peccato originale. E' come un'occhio malato che si sforza e si stanca e ogni tanto deve riposare / L'immagine della persona che prova a diventare santa ma si trova innanzi delle fatiche che appaiono incredibili e la persona si scoraggia e non sempre l'espressione "ma io non ce la posso fare" è una scusa ipso facto perchè è un'esperienza reale che la persona fa. San Paolo diceva che voleva fare il bene ma operava il male. E come facciamo ad uscire? con lo sforzo ascetico sostenuto dalla grazia di Dio senza però toglierci dalla fatica.

Gli atti nella DV che cosa hanno come effetto? La dv produce una vita nelle anime, una specie di sorgente nelle anime. Se uno è vivo e sano e ha quindi gli organi che vanno da soli e per mezzo di questi organi la vita della persona va avanti. Perchè c'è la vita in me. Pregare nella DV - Gesù dice che se tu incominci a farlo sistematicamente nella DV, la vita della preghiera entra in te e ti conferma e la preghiera diventa una cosa non più faticosa e il Rosario ecc... non diventa più un'incubo. E via dicendo per le altre situazioni e si riceve una forza nel sopportare ecc... e se uno questo non lo sente è perchè fa pochi atti. Ecco perchè chi vive nella DV i vizi non esistono più, ci dev'essere la nostra volontà di operare santamente ma la forza viene da Dio e io la faccio operare in me andando anche ad attingere alle fonti della grazia e le debolezze e miserie dell'umano cominciano a svanire. E se moltiplichiamo gli atti diamo vita alla sorgente divina.

25 Settembre 1920 La verità è luce. Somiglianza con il sole

Figlia mia, la mia verità è luce e nel comunicarla alle anime, essendo loro esseri limitati, così comunico le mie verità con luce limitata, non essendo capaci di ricevere la luce immensa. Però succede come al sole, che mentre nell’alto del cielo si vede un globo di luce limitato, circuito, la luce che da esso spande investe tutta la terra, riscalda, feconda, sicché all’uomo riesce impossibile numerare le piante fecondate, le terre illuminate e riscaldate dal sole; mentre con un batter d’occhio lo vede, nell’alto dei cieli, non può vedere poi dove va a finire la luce ed il bene che fa, così succede ai soli delle verità che comunico alle anime: dentro di loro compaiono limitati, ma quando queste verità escono fuori, quanti cuori non colpiscono? Quante menti non illuminano? Quanti beni non fanno? Perciò hai visto che ho messo in te un globo di luce, sono le mie verità che ti comunico, sii attenta nel riceverle, più attenta nel comunicarle per dare il corso alla luce delle mie verità.” Gesù

Si dice che un'atto fatto nella DV genera un sole (di cui il Sole nostro è un'immagine), quale persona sarebbe in grado di numerare tutti i benefici che ci dona il nostro sole? Gesù (in questo brano) si riferisce in particolare alle verità sulla DV, se tu le accogli producono una quantità smisurata di effetti che sfuggono al tuo controllo - ti sembra limitata, una bella meditazione ecc... ma non è così. Quando escono fuori queste verità colpiscono un sacco di cuori. La potenza dei soli divini e delle verità divine ha questa modalità di esprimersi. Se ne coglie qualcosa ma il moltissimo non è oggetto di percezione sensibile ma c'è ed ecco perchè dobbiamo farli nostri.

Gesù, passandomi di volo, mi ha detto: “Poco prima è stata la mia Mamma, che con tanto amore ti ha stretto fra le sue braccia, (ma mentre lo diceva l’ho ricordato). Così succede di Me, quante volte vengo e tu lo dimentichi, potrei forse stare senza venire? Anzi faccio come la mamma: quando la sua bimba dorme, la bacia, la carezza e la bimba non ne sa nulla e quando la bimba si sveglia si lamenta che la mamma non la bacia e non le vuole bene, così fai tu.” Viva Gesù, artefice di amorosi stratagemmi.

Gesù dice che Lui e la Madonna venivano da Luisa anche a sua insaputa, si riceve qualche visitina loro senza che ce ne rendiamo conto. Una visita loro produce effetti di grazia e loro sono contenti di chi vive nel loro volere e che accoglie il loro amore e anche se non ce ne rendiamo conto lo contraccambiano nella creatura che accoglie il loro amore e non pone ostacoli.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 17 ottobre 2019

Riprodurre in noi la vita di Gesù e di Maria

Gesù visse in sé - in modo assai misterioso e con sommo suo dolore - la separazione dalla Divinità, che è ciò che accade col peccato. Questo chiedeva a Luisa con le sue separazioni. Per vivere nel Divin Volere occorre tendere a lasciare alle nostre umane esigenze lo stretto necessario, imparando ad appoggiarsi sempre e in tutto su Dio solo. Chi vive nel Divin Volere vive, come Gesù, nel totale disinteresse di sé, sempre intento a fare ciò che Dio vuole e ciò che giova al bene delle anime. Libro di Cielo, volume 12, 2-22 Giugno 1920, Lunedì 8 Luglio 2019

Brani molto illuminanti che ci aiutano a comprendere bene un'aspetto fondamentalissimo del peccato e come questo abbia dovuto drammaticamente dalla Santissima Umanità di Gesù e poi ci sono delle ulteriori istruzioni che Gesù dà della sua vita terrena e che sono indicazioni preziosi di una rotta da tenere se si vuole che la vita nella DV giunga alla pienezza. Perchè non dimentichiamo che vivere nella DV non è nient'altro che fare la vita di Gesù e di Maria. (Atto preventivo, fusioni, ti amo di Dio, fusioni, giri ecc.. che Gesù ha dato ma in due parole è rifare la loro stessa vita) e che cos'è il peccato? Il Peccato è la separazione dell'anima da Dio, l'elemento costitutivo è la separazione, e come avviene? attraverso una disubbidienza che è un atto volontario della volontà. La morte è conseguenza (dottrina della Chiesa) estrema e la più diretta del peccato. La morte è la separazione dell'anima dal corpo di per sè una cosa innaturale. Il mio corpo è fatto per la mia anima e viceversa, questa separazione è innaturale che cos'è? col peccato l'anima si separa da Dio e questa situazione causa un tale marasma con l'estrema conseguenza di un sacco di mali ed infine la separazione dell'anima dal corpo. Ecco perchè è importante formarsi bene. La Divina Rivelazione non è dimostrabile scientificamente ma però ha una sua interna coerenza razionale impressionante.

2 Giugno 1920 Gesù sentì la pena della separazione che l’uomo aveva fatto col peccato

Continuando il mio solito stato e raccogliendomi nella preghiera, vedevo un abisso in me, per cui non potevo scorgere il fondo ed in mezzo a questo abisso di profondità e di larghezza, il mio dolce Gesù era afflitto e taciturno. Io non sapevo comprendere come lo vedevo in me e mi sentivo lontana da Lui, come se per me non fosse. Il mio cuore restava torturato e provavo lo strazio d’una morte crudele. Questo non una volta, ma chissà quante volte mi trovo in questo abisso come separata dal mio tutto, dalla mia vita.Ora, mentre il mio cuore gocciolava sangue, il mio sempre amabile Gesù, uscendo da questo abisso, mi ha cinto il collo con le sue braccia, e, mettendosi dietro le mie spalle, mi ha detto: “Figlia diletta mia, tu sei il mio vero ritratto, oh! quante volte la mia gemente Umanità si trovava in queste torture! Essa era immedesimata con la Divinità, anzi erano una sola cosa e mentre erano una sola cosa, sentivo lo strazio della separazione, dell’abisso della Divinità, e anche se mi avvolgeva dentro e fuori, immedesimato con Lei, mi sentivo lontano. La mia povera Umanità doveva pagare il fio e la separazione che col peccato l’umanità prevaricatrice aveva commesso e, per congiungerla alla Divinità, dovevo soffrire tutta la pena della loro separazione, ma ogni istante di separazione era per Me una morte spietata.Ecco la causa delle tue pene e dell’abisso che tu vedi, è la mia somiglianza. Anche in questi tempi procellosi, l’umanità corre come in precipitosa fuga lontano da Me e tu devi sentire la pena della sua separazione, per poterla congiungere a Me. E’ vero che è troppo doloroso il tuo stato, ma è sempre una pena del tuo Gesù, ed Io, per darti forza, ti terrò stretta dietro le tue spalle, perchè mentre ti tengo più sicura, do più intensità alla tua pena, perché se ti tenessi davanti, col solo vedere le mie braccia vicine, la pena ti verrebbe dimezzata e la mia somiglianza avverrebbe più tardi.”.” Gesù

Gesù fa rivivere un'esperienza di separazione sensibile a Luisa, Gesù la sta facendo assomigliare a Lui. Noi non sappiamo cosa significhi Dio fatto Uomo. Gesù sentiva (pur essendo Dio) questa separazione dalla Divinità. Perchè quest'esperienza misteriosa che culmina col grido sulla Croce (Dio mio Dio mio perchè mi hai abbandonato?)? Come fa Gesù a dire questo? Delle volte dobbiamo fermare la nostra ragione perchè non possiamo sfondare i misteri. Gesù ha dovuto sentire questa pena per pagare il fio che l'umanità ha commesso col peccato. Ecco perchè gli abbracci, i baci e quando altre volte e poi ti lasciavo da sola? Perchè tu la devi rivivere per lo stesso motivo per cui la vissi io e la separazione la deve sentire anche Luisa. La vita nella DV porta a rivivere le stesse cose che ha vissuto Gesù.

10 Giugno 1920 L’Umanità di Nostro Signore viveva a mezza aria. Chi vive nel Divin Volere fa ciò che Esso fa

Figlia mia, la mia Umanità quando viveva sulla terra, viveva a mezza aria, tra il Cielo e la terra, avendo tutta la terra sotto e tutto il Cielo sopra di Me e col vivere in questo modo, Io cercavo di attirare tutta la terra in Me e tutto il Cielo per farne una sol cosa. Se Io avessi voluto vivere a piano terra, non avrei potuto tirare tutto in Me, al più qualche punto. E’ vero che il vivere a mezza aria mi costò molto, non avevo né dove poggiarmi né a chi poggiarmi e solo le cose di stretta necessità erano date alla mia Umanità, del resto ero sempre solo e senza alcun conforto, ma ciò era necessario, prima per la nobiltà della mia persona, per cui non conveniva vivere nel basso, con appoggi umani vili e manchevoli; secondo, per il grande ufficio della Redenzione, che doveva tenere la supremazia su tutto. Quindi, mi conveniva vivere nell’alto, sopra di tutti.Ora, metto nelle stesse condizioni in cui misi la mia Umanità, coloro che chiamo alla mia somiglianza, perciò il tuo poggio son’Io, le mie braccia sono il tuo sostegno e, facendoti vivere nelle mie braccia a mezza aria, ti possono giungere le sole cose di stretta necessità. Per chi vive nel mio Volere, distaccato da tutti, tutto a Me, le cose in più delle strette necessità sono cose vili ed accettarle è un degradarsi della sua nobiltà e se gli vengono dati gli appoggi umani, sente la puzza dell’umano ed essa stessa li allontana.” Gesù

Che significa? che delle cose della terra, lo strettissimo necessario (Gesù certamente non era un'obeso, concedeva al corpo lo stretto necessario, era ben vestito non di marca ma in maniera dignitosa o non di marca...non aveva 40 paia di scarpe) e non solo sotto questo punto di vista. Non aveva appoggi umani cosa che noi sempre cerchiamo.Non è detto che tutti debbano raggiungere la perfezione sine glossa (alla lettera), la sostanza sì.Uno non può vivere nella DV e spreca il cibo o veste di lusso, accumula soldi ecc... queste sono cose grossolane. Vivere nella DV non è fare quattro atti, ci deve essere una sobrietà e un modo di vita coerente. L'amicizia possiamo coltivarla, possiamo avere qualche piccolo divertimento lecito ma cosa vuol dire non appoggiarci? Es. mi piace Ho un hobby e ho il tempo? lo coltivo, la DV mi dovesse fare capire che non c'è più tempo lo lascio ed è la stessa cosa. Mi piace prendermi questo diletto? benissimo altrimenti pazienza. Godo dell'amicizia di X? Non la vivo all'umana (ah non mi ha telefonato ecc...), non vuol dire vivere da eremiti. Luisa aveva un compito particolare però la sostanza di questo discorso è materia di confronto. Il distacco è interiore. Un papà di 4 figli deve avere i figli ma anche in questo imparerà a viverle santamente. Perchè se vengono dati appoggi umani c'è la puzza umana.

22 Giugno 1920 La santità dell’Umanità di Gesù fu il pieno disinteresse

Figlia mia, perché vuoi scostarti dalla mia somiglianza? Io non pensai mai a Me stesso, la santità della mia Umanità fu il pieno disinteresse, nulla feci per Me, ma tutto soffrii e feci per le creature, il mio amore può dirsi vero, perché improntato al mio proprio disinteresse, dove c’è l’interesse non si può dire che c’è una fonte di verità; ma l’anima col disinteresse proprio è quella che si fa più avanti e mentre si fa avanti, il mare della mia grazia la prende alle spalle inondandola, in modo da farla restare tutta sommersa senza che lei ci pensi; invece chi pensa a se stessa è l’ultima ed il mare della mia grazia le sta davanti ed è lei che, a forza di braccio, deve solcare il mare, se pure le riesce, perché il pensiero di se stessa le creerà tanti intoppi, da incuterle timore di gettarsi nel mio mare e corre il pericolo di rimanere alla riva.”

Il disinteresse opposto del pensare a sè stessi. E' molto frequente la tentazione di pensare a sè stessi, di preoccuparsi delle proprie cose (San Matteo 6 Gesù dice di non affannarci della propria vita...cercate il Regno di Dio) - il non preoccuparsi va inteso bene: non vuol dire fare il disoccupato perchè il Signore ti sfama direttamente con la Manna. Dobbiamo lavorare per vivere, questo non può diventare un motivo di affanno. Quando una cosa comincia a diventare un motivo di penserio riccorrente, di preoccupazione o di affanno vuol dire che c'è qualcosa che non va. Il pensiero ricorrente di chi vuol vivere nella DV è vivere unito a Dio e non farsi mille domande mentali che sono modi umani che ci scostano dalla Divina Somiglianza. Chi di noi dinnanzi al caldo (o freddo) si lamenta commettendo un'imperfezione? Se uno invece sta zitto e dentro di sè dice:

"Signore, (mi fondo con la DV e ) prendo tutto questo (caldo/freddo - o altro fastidio ndr) e te le offro volentieri come sacrificio perchè tu possa risparmiare l'inferno a qualcuno?"

Secondo voi il Signore cosa fa dinnanzi a questa preghiera? certo che qualcuno si salverebbe ma se una persona si sta a lamentare continuamente non ottiene la conversione del prossimo e commetti una montagna di imperfezioni (esempi) - queste cose vengono dette per favorire la riflessione. I bambini sul buffet si gettavano sulla cosa che piaceva di più altrimenti restavano senza, un'anima divina se ci sta un TI AMO di Dio sul tavolo di un buffet è chiaro che non lo rifiuto (non mi abbuffo, con moderazione) ma non fiondo con un falco. E se rimango digiuno pazienza. Esempi banali però la vita è fatta di tante piccole cose, gli eroismi e atti straordinari forse ci capiteranno ma le piccole cose capitano in continuazione. Pensiamo a noi stessi o a Dio? io non penso a me stesso ma ciò che piace a Dio e ciò che salva il prossimo e se c'è la possibilità penso a me ma all'ultimo posto - e la DV mi aiuterà. Chiediamo alla DV di capire correttamente e di metterle in pratica.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 16 ottobre 2019

Apologia degli atti nel Divin Volere

Gesù spiega a Luisa come solo gli atti fatti nel Divin Volere possa dare a Gesù una riparazione e consolazione eterna e come essi facciano da scudo impenetrabile nei confronti di tutte le offese che gli vengono dalle creature. Simile cosa è possibile offrire a Gesù nei confronti della sua presenza nelle Ostie consacrate. Libro di cielo, Volume 12, 15-28 Maggio 1920, 28 Giugno 2019

Meditazione fatta nel periodo del Sacro Cuore (nelle rivelazioni del Sacro Cuore Gesù chiede riparazioni alle offese che gli vengono fatte). La spiritualità del Sacro Cuore è una spiritualità di riparazione (e oggi in cui viene ascoltata la meditazione è MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 2019 Santa Margherita Maria Alacoque). Gesù soffre nell'essere ricambiato malamente e quindi chiede riparazione.

15 Maggio 1920 La Divina Volontà forma nell’anima la crocifissione completa

(stralcio) “Figlia mia, la mia crocifissione fu completa e sai perché? Perché fu fatta nella Volontà Eterna del Padre mio. In questa Volontà la croce si fece tanto lunga e larga, da abbracciare tutti i secoli, da penetrare in ogni cuore presente, passato e futuro, in modo che restavo crocifisso in ciascun cuore di creatura, questa Divina Volontà metteva chiodi a tutto il mio interno, ai miei desideri, agli affetti e palpiti miei, posso dire che non avevo vita propria, ma la Vita della Volontà eterna, che rinchiudeva in Me tutte le creature e per le quali voleva che rispondessi per tutto. Mai la mia crocifissione poteva essere completa ed distesa tanto da abbracciare tutti, se il Voler eterno non ne fosse stato l’attore.Anche in te voglio che la crocifissione sia completa e distesa a tutti. Ecco perciò il continuo richiamo nel mio Volere, le spinte a portare innanzi alla Maestà Suprema tutta l’umana famiglia ed, a nome di tutti, emettere gli atti che loro non fanno.L’oblio di te, la mancanza di riflessioni personali, non sono altri che chiodi che mette la mia Volontà..."

Nello scritto Gesù insiste nell'importanza di portare dinnanzi alla Maestà Suprema - attraverso gli atti fatti nel DV - tutta l'umana famiglia e fare gli atti a nome di tutti. Questa è la particolare disposizione che deve nascere in noi che si sintetizza nell'oblio di noi stessi, quello che ci sta a cuore è Gesù. Santa Margherita Maria Alacoque faceva sacrifici per amor di Gesù, questa persona era folle d'amore per Gesù; l'amore fa fare follie. Chi è innamorato sa che cosa vuol dire fare follie per la persona amata. Dentro l'amore la follia prende senso, l'importante ci sia un'amore autentico e non siano forme di fanatismo o sentimenti distorti.

"..La mia Volontà non sa fare cose incomplete e piccole e, facendosi corona intorno all’anima, la vuole in Sé e distendendola in tutto l’ambiente del suo Voler eterno, vi mette il suggello del suo completamento. Il mio Volere svuota tutto l’umano dall’interno della creatura e vi mette tutto il divino e per essere più sicuro, va suggellando tutto l’interno con tanti chiodi, per quanti atti umani possono aver vita nella creatura, sostituendoli con tanti atti divini e così vi forma le vere crocifissioni e non per un tempo, ma per tutta la vita.” Gesù

Svuotarci dell'umano e riempirci del divino, frasi da contemplare e da lasciarle scavare sorgenti di desiderio che in noi sia tutto divino (in modo bello).

24 Maggio 1920 Gli atti fatti nella Divina Volontà saranno i difensori del Trono Divino, non solo nel tempo presente, ma fino alla fine dei secoli

Figlia mia, gli atti fatti nella mia Volontà sperdono gli atti umani, ed immedesimandosi coi miei atti divini, s’innalzano su, fin nel cielo, circolano in tutti, abbracciano tutti i secoli, tutti i punti e tutte le creature e siccome restano fissi nel mio Volere, in ogni offesa che le creature mi fanno, non solo nel tempo presente ma fino alla fine dei secoli, questi atti sono e saranno i difensori del mio trono, ed elevandosi a mia difesa faranno le riparazioni opposte alle offese che le creature faranno. Gli atti fatti nel mio Volere hanno virtù di moltiplicarsi a seconda del bisogno e delle circostanze che la gloria mia richiede. Quale sarà la felicità dell’anima, quando si troverà lassù in Cielo e vedrà i suoi atti fatti nel mio Volere, come difensori del mio trono, che avendo un eco continuo di riparazione respingeranno l’eco delle offese che viene dalla terra! Perciò per l’anima che vive nel mio Volere in terra, la sua gloria in Cielo sarà diversa dagli altri beati; gli altri attingeranno da Me tutti i contenti, questi invece non solo li attingeranno da Me, ma avranno i loro piccoli fiumi nel mio stesso mare, ché vivendo nel mio Volere se li sono formati da soli in terra nel mio mare. Il piccolo fiume di felicità e di contenti è giusto che l’abbiano in Cielo. Come son belli questi fiumi nel mio mare! Loro si riversano in Me ed Io in loro, sarà una vista incantevole, che tutti i beati resteranno sorpresi.”

Gesù ci rivela che gli atti compiuti nella DV restano fissi nel suo volere e questi atti saranno coloro che faranno le riparazioni opposte alel offese che le creature faranno. Certo che dobbiamo fare noi le riparazioni, facciamo le nostre penitenze e comunioni riparatrici ecc... ma prima di fare questi atti chiamiamo la DV e fondiamoci in essa, così gli atti rimarranno fissi nella DV che difenderanno come guardie d'onore a Gesù respingendo le offese fatte a Gesù. E' come se a Santa Margherita Gesù abbia detto cosa volesse e qua ci spiega come farla in maniera divina e poi Gesù prosegue. E' come se mettessimo degli scudi attorno a Gesù, tutte le offese si scaraventano contro gli scudi e Gesù rimane illeso e poi il Signore assicura che l'anima che vivrà nel suo volere e farà gli atti nel suo volere avrà un Paradiso speciale.

Domanda: Tu quanto hai capito quello che c'è scritto? ti rendi conto? ci credi sul serio? La sua gloria (dell'anima) diverso dagli altri beati. Fare un regalo di questo genere ti pare una cosa piccola? Poi c'è il ricambio: gloria diversa in Cielo / San Francesco era un colosso nella Santità ma qua si parla di una santità di altro livello. Posso stare io a pensare che San Francesco ecc... staranno a guardare la gloria diversa da quella loro e ne resteranno sorpresi? C'è anche una confusione santa nell'apprendere queste cose.

28 Maggio 1920 Gli atti fatti nella Divina Volontà, entrano nell’ambito dell’Eternità e corrono avanti agli atti umani

Figlia mia, entra nella mia Volontà, affinché possa trovarti in tutte le ostie, non solo presenti ma anche future e così subirai insieme con Me tante consacrazioni quante ne subisco Io. In ogni ostia Io vi metto una mia Vita e per contraccambio ne voglio un’altra, ma quanti non me la danno! Altri mi ricevono, Io mi do a loro e loro non si danno a Me e il mio amore resta dolente, inceppato e soffocato, senza contraccambio, perciò nella mia Volontà vieni a subire tutte le consacrazioni che subisco Io ed Io troverò in ogni ostia il contraccambio della tua vita. E non solo finché starai in terra, ma anche quando starai in Cielo, perché essendoti tu consacrata anticipatamente mentre stai in terra nella mia Volontà, come subirò Io le consacrazioni fino all’ultimo, così le subirai tu ed Io troverò, fino all’ultimo dei giorni, il contraccambio della tua vita.” Gesù

Se tu al momento della consacrazione tu ci metti l'unione con la Mia volontà, io troverò (Gesù) in ogni ostia il contraccambio della tua vita anche quando tu starai in Cielo. Qui c'è data una sorta di ricetta, un modo per poter realizzare un contraccambio d'amore con Gesù. Nessuno dà nulla a Gesù, il suo amore resta inceppato. Quanta gente (almeno per quello che appare all'esterno) si vede come si accosta alla Comunione esteriormente? dai suoi modi di relazionarsi, quanta gente scappa appena finita la Messa....San Giovanni Paolo II fece aspettare il Presidente degli stati uniti per stare con il Signore dopo la Comunione. C'è modo e modo di accostarsi all'Eucarestia, Gesù si lamenta ma fa vedere anche il rimedio. Gesù non si trova solo in Cielo ma anche nell'Ostia. Chi lo difende nell'ostia?

Gesù prosegue a fare l'apologia degli atti fatti nella DV

Gli atti fatti nella mia Volontà sono sempre quelli che primeggiano su tutti ed hanno la supremazia su tutto, perché essendo fatti nella mia Volontà entrano nell’ambito dell’eternità e, prendendo i primi posti, lasciano dietro tutti gli atti umani, corrono sempre loro avanti, né può influire se siano fatti prima o dopo, se in un’epoca o in un’altra, se piccoli o grandi; basta che siano stati fatti nella mia Volontà, perché siano sempre tra i primi e corrano innanzi a tutti gli atti umani. Sono simili all’olio che, messo insieme agli altri commestibili, fossero pure di più valore, fosse anche oro o argento, o cibi di grande sostanza, tutti vi restano sotto e l’olio vi primeggia sopra, mai si abbassa sotto, fosse pure in minima quantità, col suo specchietto di luce pare che dica: “Io sono qui per primeggiare su tutto, né faccio comunanza con le altre cose, né mi mescolo insieme.” Così gli atti fatti nel mio Volere, siccome sono fatti nella mia Volontà, diventano luce, ma luce legata, immedesimata con l’eterna luce; quindi non si mischiano con gli atti umani, anzi, hanno la virtù di far mutare gli atti umani in divini, perciò tutto lasciano dietro ed essi sono i primi fra tutto.” Gesù

Quando noi mettiamo l'olio, l'olio primeggia su tutto perchè galleggia. Basta che siano atti fatti nella DV. Come sorge l'atto fatto nella DV travalica lo spazio e il tempo e immediatamente va avanti a tutti e non importa l'epoca storica e non importa se piccolo grande (la famosa puntura d'ago della Madonna compiuta nella DV). San Luigi Monfort che un'atto del genere fatto dalla Madonna era superiore alla graticola di San Lorenzo, / quando si fanno delle cose sante il Signore permette dica che uno dica una cosa con una certa intenzione ma può capitare che il Signore sappia che ci sarà un secondo fine che il Santo ignora. San Luigi dicendo quella cosa non ha fatto solo l'apologia della Madonna ma ha fatto un prequel di un'atto nella DV che non sapeva. Facciamo grandi riparazioni nella DV che travalicheranno nel tempo e dello spazio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 13 ottobre 2019

Vita divina, umana o diabolica?

Gesù spiega a Luisa come esistano tre tipi di vite ben diverse tra loro: quella divina, quella umana e quella diabolica. Le privazioni a cui Gesù sottoponeva Luisa fanno parte del suo essere vittima e hanno un solo fine: le anime e la loro salvezza. La vita nella Divina Volontà è un continuato "Gloria Patri". Libro di cielo, Volume 12, 3-15 Aprile e 1 Maggio 1920, 27 Giugno 2019

3 Aprile 1920 Tutta la Volontà di Dio nel creare l’uomo fu che in tutto facesse la sua Volontà, per poter sviluppare in lui la sua Vita

Figlia mia, tutta la mia Volontà nel creare l’uomo, fu che in tutto facesse la mia Volontà e come andava di mano in mano facendo questa mia Volontà, così venivo a completare la Vita mia in lui, in modo che, dopo ripetuti atti fatti nella mia Volontà, formando la mia Vita in lui, Io venivo da lui e, trovandolo simile a Me, trovando il sole della mia Vita che si era formato nell’anima, il sole della mia vita lo avrebbe assorbito in Me e, trasformandosi insieme, come due soli in uno, lo avrei portato nelle delizie del Cielo. Ora, se la creatura non fa la mia Volontà, oppure se ora la fa ed ora no, la mia Vita viene dimezzata con la vita umana e la Vita Divina non può completarsi; cogli atti umani viene oscurata, non riceve cibo abbondante per dare uno sviluppo che basti per poter formare una vita, perciò l’anima è in continua opposizione allo scopo della Creazione. Ma ahi! quanti vi sono che col vivere la vita del peccato, delle passioni, formano in loro la vita diabolica!” Gesù

Ci stanno tre tipi di vita che si possono fare: una vita divina o umana o diabolica. Vita divina è chi sta lontano dal peccato, vizi e passioni ed impedisce alla propria volontà umana di fare atti di vita autonomi e non connessi o fusi con quella divina / fa vita umana chi sta lontano dai peccati, vizi e passioni ma quest'altra cosa (atti fusi con la divina volontà e non dà alla propria volontà umana di uscire) non l'impedisce e quindi ora fa la Volontà di Dio e ora no. Ora oscura la volontà divina con atti umani e non riceve cibo spirituale e si entra in opposizione alla Divina Volontà. L'anima che vive nella DV fa vita divina, costantemente e non permette atti propri che siano meramente umani ma tutto gradualmente trasforma in divino. Una di queste tra la stiamo vivendo, o diabolica (compromessi con il peccato, con le passioni) e non siamo troppo frettolosi a dire io non la faccio. Basta essere preda del peccato volontario anche veniale che stiamo più nella vita diabolica che umana; mentre chi si sforza di stare con il Signore fa vita umana / cerca di non peccare ma si accorge di fare atti buoni a corrente alternata e non avverte questa fusione con la DV - non deve crearci patemi o problemi ma deve farci marcare il passo verso la meta. L'importante è andare avanti e procedere. Anche Luisa ogni tanto qualche microscopica piccola uscitina la faceva (quando si lamentava delle privazioni lo fa).

15 Aprile 1920 L’amore alle anime è causa delle pene di Gesù

"..Figlia, quetati, per chi vive nel mio Volere tutti i punti sono vie sicure per trovarmi, la mia Volontà riempie tutto, qualunque via prenda, non c’è timore che possa non trovarmi. Ah! figlia mia, sento il tuo stato penoso nel mio cuore; sento ripetermi la corrente del dolore che passava tra Me e la mia Mamma, Lei era crocifissa per le mie pene; Io ero crocifisso per le sue; ma la causa di tutto ciò, qual era? L’amore delle anime. Per amore di esse la mia cara Mamma tollerava tutte le mie pene e perfino la mia morte ed Io, per amor delle anime, tolleravo tutte le sue pene, fino a privarla di Me. Oh! quanto costò al mio ed al suo amore materno privare di me la mia inseparabile Mamma, ma l’amore delle anime trionfò su tutto. Ora, il tuo stato di vittima in cui ti sottoponesti, fu per l’amore delle anime e tu accettasti per amore di esse tutte le pene che si sono svolte nella tua vita, causa sono state le anime ed i tristi tempi che volgono, perciò la giustizia divina m’impedisce di stare in modo confidenziale con te, per far scorrere tempi più propizi, anziché procellosi e tenerti in terra. Sono le anime, se non fosse per amor loro, il tuo esilio sarebbe finito e tu non avresti il dolore di vederti priva di Me, né Io avrei il dolore di vederti così straziata per la mia privazione, perciò pazienza e fa’ che anche in te trionfi fino all’ultimo l’amore delle anime.” Gesù

Anime come quella di Luisa, dal Signore sono rese edotte di un dolore che è simile a quello che provano le anime purganti (solitamente non lo conosciamo) - è un dolore lancinante tra i maggiori che si possa provare sul pianeta Terra. La non conoscenza produce l'incoscienza, chi ha visto Gesù e si è sentito abbracciare da Lui (chi ha avuto esperienze sensibili) sente la lontananza di Gesù. Anche Gesù e la Madonna sentirono il dolore della privazione reciproca a causa della salvezza delle anime (vedi Le 24h Ore della passione) / il dolore della separazione di Gesù e della Madonna al momento della predicazione di Gesù. I maestri dello spirito (san Giovanni della Croce per esempio) dicono che un'anima che ha fatto un'esperienza profonda di Gesù piange perchè vuole morire perchè ha visto che la vita eterna è altra cosa rispetto alla vita terrena / noi non sapendolo siamo di conseguenza attaccati alla vita terrena nonostante non sia un granchè con tutte le miserie. Anche la fede non basta dire "andiamo con gioia" certo aiuta ma solo chi ha visto Gesù e capisce i dolori di Luisa. Noi non siamo consapevoli perchè non sappiamo cosa ha vissuto. Questo che Luisa ha vissuto è conseguenza del fatto che lei si è offerta come vittima. E' più dolorosa la crocifissione fatta da Gesù o che Lui ti priva della Sua presenza?

Gesù parla dei dolori che Lui e la Madonna hanno dovuto patire per la salvezza delle anime (San Giovanni Bosco aveva il motto: dammi le anime e toglimi tutto il resto) / un'aspetto comune della santità: la conversione dei peccatori, la riparazione dei peccati (temi ricorrenti sono presenti in grado sublime). La santità non è una cosa egoistica. Chi è egoista non è cristiano (Papa Francesco). E' come il desiderio di morire quando è santo non quando è motivato da malattie mentali o da altro.

1 Maggio 1920 La santità per chi vive nel Voler Divino, è il Gloria Patri continuato

Figlia mia, la santità di chi vive nel mio Volere, ha un solo punto, è il Gloria Patri continuato, col seguito del Sicut erat in principio ed nunc ed semper et in saecula saeculorum. Non c’è cosa che non dia gloria a Dio, al tutto completa, sempre stabile, sempre eguale, sempre regina, senza mai mutarsi. Questa Santità non è soggetta a rovesci, a perdite, è sempre regnare, sicché il suo fondo è il Gloria Patri, la sua prerogativa è il Sicut erat in principio, ecc.” Gesù

L'atto Unico di Dio lo viviamo come atto continuato, in qualunque stato....se è un respiro nella DV gli dà gloria. Respirare nella DV è atto divino che dà gloria a Dio, noi non ci pensiamo. Chi vive nella DV vive in alto non in modo elitario. Esempio: Una famiglia dove ci sono un sacco di guai: i bambini piccoli continuano a giocare, qualunque genitore normale se è possibile li lascia nell'ignoranza. Se c'è un figlio un pò più grande lo potrebbero mettere alla luce dei guai per farsi dare una mano o un consiglio. Vivere nella DV vuol dire farsi carico degli interessi e dei problemi di Gesù: le anime da salvare e se Gesù chiede dei prezzi un pò alti, che faccio? sono disposto? Noi possiamo metterci tutta quanta la buona volontà non è detto che sia qualche vacillamento quando arriva il momento. Ci possono essere delle bordate che possono farci vacillare ma basta riprendersi. Quale santo non si è sacrificato in pene? perchè le facevano? per convertire i peccatori e per consolare Gesù nascosto. Se la DV è la Santità delle Santità è chiaro che sono compresi i sacrifici. E' vero che ci sono grandi grazie, doni e consolazioni e cose mai viste (e vita felice) però ogni tanto Gesù ci dice che c'è dell'altro: croci. Un'alta prospettiva e un'obbiettivo di santità. Una grandissima misericordia ed amore per il prossimo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 11 ottobre 2019

Vivere senza vita propria

Gesù spiega a Luisa come nemmeno a Lui fu consentito dalla Divina Giustizia di prendere tutte le pene degli uomini, chiudere Purgatorio e Inferno e stornare e fermare tutti i flagelli. In Dio, insieme all'amore, c'è infatti la Giustizia. Se si sceglie di vivere nella Divina Volontà bisogna ricordare che finisce la vita propria, perché vivere nel Divin Volere significa proprio vivere senza vita propria abbracciando tutte le vite insieme. Libro di cielo, Volume 12, 19-23 Marzo 1920, 26 Giugno 2019

19 Marzo 1920 Il vivere nella Divina Volontà è vivere a nome di tutti

La vita nella DV è vivere senza vita propria.

"..sicché la tua vita finì, la tua volontà non ha più ragione di vivere .." Gesù

Basterebbero queste due frasi da meditare con sufficiente attenzione per avere materiale da meditare.In Luisa c'erano santi rigurgiti di vita propria (volere le sofferenze di Gesù, poi voleva stare nascosta, non trattare con le persone - 2° brano) e Gesù la ammoniva, Gesù non voleva questo. Queste piccole cose ci fanno comprendere un'aspetto della vita nella DV che non dobbiamo mai dimenticare: che si tratta di una morte continua di noi stessi. Questa è una vita che ci rende felici, beati e che porta grande santità ma non dobbiamo dimenticare o illuderci che sia una via tutta rose e fiori dove non ci sia nessuna difficoltà senza nessuna fatica. Ci ritroveremo spesso e volentieri, ahimè la nostra umana volontà (pompata dal diavolo) risorge attraverso mille pretesti spesso buoni e santi difficilmente riconoscibili e combattibili. Il desiderio di soffrire con Gesù - di unire le nostre sofferenze a quelle di Gesù, di scomparire a tutti. Ma la prima creatura che ha dovuto sacrificare questo desiderio è stata la Madonna e la sua grandezza oggettiva (di quello che sappiamo con certezza); a 3 anni è entrata nel Tempio e nel tempo della pubertà è stata data a sposa a Giuseppe e ha dovuto cambiare scelte. La Madonna avrebbe desiderato andare in cielo con suo Figlio ma così non è stato. I religiosi tra i consigli evangelici il voto più impegnativo è l'obbedienza, essere legati alla vita di un'altro (i francescani portano tre nodi per dire che sono legati) / si vive nel sacrificio continuo della propria volontà. Questo, senza essere religiosi, i tempi che ci passano dinnanzi - ci sono tempi di gioie e di grandi sofferenze - ci vuole una grandissima santità per vivere indifferenti entrambi gli stati (e magari ringraziare il Signore delle sofferenze) e bisogna anche saper ringraziare il Signore delle croci. Noi non possiamo anche nel bene decidere di testa nostra - perchè bisogna capire cosa vuole il Signore. Questo non deve comportare una paralisi ma quando le circostanze si muovono in un certo modo non dobbiamo incaponirci a volere una cosa ma capire cosa il Signore vuole da noi.

Hai detto sì? Queste meditazioni sono rivolte a chi ha fatto una scelta e non si torna indietro. Allora Gesù si muove di conseguenza. Da quando hai detto questo la tua vita è finita. Bisogna farci rivoltare come un calzino se il Signore lo desidera. Stare a queste cose. Perchè ci sono dei momenti in cui il Signore questo ci chiede.

Esiste l'amore di Dio e anche la Giustizia.

Ah! figlia mia, quietati, altrimenti mi fai male, squarci più profondi apri nel mio cuore. Mi vuoi tu forse sorpassare? Anch’Io avrei voluto racchiudere in Me tutte le pene delle creature; era tanto l’amore verso le creature, che avrei voluto che nessuna pena più le toccasse, ma non potetti ottenere ciò, dovetti sottostare alla sapienza ed alla giustizia del Padre, che mentre mi permetteva di soddisfare in gran parte alle pene delle creature, per tutte le pene non volle la mia soddisfazione e questo per decoro e per equilibrio della sua giustizia. La mia Umanità avrebbe voluto tanto soffrire, per poter mettere termine all’inferno, al purgatorio ed a tutti i flagelli, ma la Divinità non volle e la giustizia disse al mio amore: “Tu hai voluto il diritto dell’amore e ti è stato concesso ed io voglio i diritti della giustizia.” Io mi rassegnai alla sapienza del Padre mio, la vidi giusta, ma la mia gemente Umanità sentiva la pena per le pene che spettavano alle creature. Nel sentire i tuoi lamenti di non patire, sento l’eco dei miei lamenti e corro a sostenere il tuo cuore per darti forza, sapendo quanto è dura tal pena, ma sappi però che questa è anche una pena del tuo Gesù.” Gesù

Se fosse dipeso dal cuore della Madonna e di Gesù, Lui avrebbe voluto prendere tutte le pene, chiudere il purgatorio e anche all'Inferno. Le sofferenze di Gesù bastavano ed avanzavano / qua Gesù parla come Mediatore. Cosa dice la Sapienza del Padre? Non è giusto che Gesù si prenda tutto. In parte quello che ci siamo meritato - in piccolissima parte è bene che lo scontiamo noi - non sarebbe neanche educativo. Se fosse così uno potrebbe peccare di continuo tanto paga Gesù il conto integrale senza nessun tipo di contributo proprio. La Divina Giustizia non ha voluto e questo non è. Se per Gesù era così, accettalo anche te (a Luisa) quindi Luisa si prende le sofferenze quelle sofferenze che la Divina Giustizia le assegna. Gesù e la Madonna sanno che la giustizia esiste, se fosse per loro si prenderebbero tutte le pene ma non si può fare. Diffidiamo da chi ignora questo punto fondamentale perchè chi lo ignora o lo nega fa un pessimo servizio perchè tradisce la verità ed illude inutilmente le persone. Quando noi facciamo un guaio c'è solo il Sacramento che rimette colpe e pene: Il Battesimo, la Confessione rimette la colpa ma non la pena ed ecco perchè esiste la penitenza sacramentale. Il fatto che ci sia ti ricorda che quello che hai fatto è un guaio se ti vuoi risparmiare il Purgatorio. E' un pò come prima di fare la Comunione, ci si può scambiare il gesto della pace che dice che se non stai in pace con tutti la Comunione non la puoi fare. Il fine del gesto di pace non è fare baccano ma se vissuto santamente ricordarti che devi essere in pace. La penitenza dovrebbe essere adeguata alle forze del penitente, in base alla gravità dei peccati il confessore nel suo discernimento dovrebbe fare qualcosa. Il confessore può aiutare ma non può sostituirsi al 100% ma è sempre una cosa simbolica. Il 90..o qualcosa di più le ha prese Gesù ma tu ci devi mettere una parte. Da queste cose non ci si smuove.

Figlia mia, quando Io ti domandai se tu acconsentivi a voler far vita nel mio Volere, tu accettasti dicendo: “Dico sì, non nel mio volere, ma nel tuo, affinché il mio abbia tutto il poter ed il valore d’un sì di un Voler Divino.” Quel sì esiste ed esisterà sempre, come esisterà il mio Volere, sicché la tua vita finì, la tua volontà non ha più ragione di vivere ed ecco perciò ti dissi che stando nella mia Volontà tutte le creature, a nome di tutta l’umana famiglia vieni a deporre in modo divino, ai piedi del mio trono, nella tua mente, i pensieri di tutti per darmi la gloria di ciascun pensiero, nel tuo sguardo, nella tua parola, nella tua azione, nel cibo che prendi, anche il sonno, quello di tutti, sicché la tua vita deve abbracciare tutto; e non vedi quando qualche volta, oppressa dal peso della mia privazione, qualche cosa ti sfugge di ciò che fai e non unisci tutta l’umana famiglia insieme, Io ti richiamo e se non mi dai retta, afflitto ti dico: “Se non vuoi seguirmi, Io faccio da solo.” La vita nella mia Volontà è vivere senza vita propria, senza riflessioni personali, ma è la vita che abbraccia tutte le vite insieme. Sii attenta in questo e non temere.” Gesù

Esortazione a deporre tutta l'umana famiglia ai piedi del Suo Trono.Questa vita non è solo una vita personale e anche santificazione propria ma è una vita di farsi carico di tutti i pensieri, sguardi, ecc... e quando agiamo nella DV dovremmo avere l'intenzione di prenderli a tutti e portarli tutti a Gesù. Altra cosa che dobbiamo tenere presente e non dobbiamo mai dimenticare.

23 Marzo 1920 L’anima vuole il nascondimento e Gesù la vuole come luce

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 9 ottobre 2019

Lenire Gesù e riempirsi di Lui

Gesù desidera essere lenito e riparato delle immense sofferenze che gli arrecano i cuori a Lui chiusi. Fondendosi con la Divina Volontà lo si fa nel modo migliore e più perfetto che possa esistere. La fusione realizza tra i suoi effetti quello di riversare nela creatura la stessa santità, amore, bellezza e potenza di Gesù. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 11,15 e 27 Agosto 1915). Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", quarta puntata, Martedì 25 Giugno 2019

Gesù ha fatto le rivelazioni sul Sacratissimo Cuore, la spiritualità del Sacro Cuore è una spiritualità riparatrice e dobbiamo familiarizzarci con questo concetto. Cosa bisogna riparare? E Gesù chiede riparazione cioè offrire momenti di preghiera (tipo Ora Santa o i Primi 9 Venerdì del mese) sono gesti d'amore gratuito perchè nessuno ti obbliga a farli. Gesù ha sentito i pesi del peccati di tutto il mondo e l'unica volta in cui Gesù ha sentito il desiderio di essere il compagnia è stato lasciato solo. Fai il contrario. Quelli dormivano? e tu vegli un'ora con me. La gente profana l'Eucarestia? Ti confessi e fai la comunione in grazia per riparare le profanazioni. Tra il Cuore di Gesù e nella Eucarestia c'è una stretta simbiosi. Nella DV l'amante si preoccupa del benessere di Gesù, certo che Dio è felice ma - un'anima che si danna o un sacerdote che celebra messa senza essere in grazia sono coltellate a Dio. Noi non sappiamo come sente il dolore ma è così. Così la Madonna a Fatima. Nella DV e col fondersi con esso, si fa tutto in modo perfettissimo; però dal momento che la DV è presente dovunque e fare un'atto di riparazione per tutti in modo misterioso ma vero. Non è la stessa cosa come se tutti facessero volontariamente questo atto ma è una cosa assai gradita al cielo. Entrare in questo orizzonte, è la vita degli innamorati di Gesù, non è possibile entrare in certe logiche e dinamiche senza l'amore. Io non penso più alla pancia ma penso agli interessi di Gesù.

15 Agosto 1914 L’anima mitiga i dolori di Gesù

Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù, è venuto diversamente dal suo modo solito che ha con me in questo periodo della mia vita, cioè, che se viene è per poco, come un lampo ed a lampo e quasi con la totale cessazione delle sofferenze che mi comunicava nel venire, perché il solo suo santo Volere è quello che mi supplisce per tutto. Onde, questa mattina è venuto e si è trattenuto parecchie ore, ma in uno stato che faceva piangere le pietre, si doleva tutto e voleva essere lenito in tutte le parti della sua santissima Umanità, pareva che se non ci fosse stato ciò, avrebbe ridotto il mondo ad un mucchio, pareva che non volesse andarsene per non vedere le stragi ed i gravi spettacoli del mondo e che quasi lo costringessero a fare cose peggiori.

Fermiamoci a contemplare quest'immagine. Il 15 agosto del 1914 Gesù stava in cielo, cos'è questa cosa che Luisa ha vissuto? Gesù le mostra il suo stato di quando era viatore sulla terra? non lo sappiamo ma sappiamo che Gesù voleva essere lenito. Dobbiamo prendere coscienza che Gesù desidera essere lenito.

Chi fabbrica i cosidetti castighi di Dio, cataclismi e sciagure siamo sono solo noi con le nostre mani. Noi ci lamentiamo del male che c'è ma se vedessimo (dal cielo) dovremmo stare in ginocchio a ringraziare il Signore che in proporzione dei guai che noi ci andiamo a cercare con le nostre mani quello che accade è niente e Dio è "coinvolto" in questo perchè se in alcuni momenti non riceve le riparazioni, qualcuno che smuova qualcosa, Lui non impedisce che il Male faccia il proprio corso nella speranza che questo ci svegli. Occorre bene cosa si intende per quest'espressione. Dio non è contento di vederci soffrire ma in alcune situazioni, dopo aver richiamato parecchie volte, cosa deve fare? Come quando qualcuno che persevera e lo si lascia sfracellare nella speranza che apra gli occhi. Cosa fa Luisa? Noi non possiamo stringerci con Gesù ma possiamo fonderci nell'intelligenza di Gesù - le cose spirituali basta farle con un'atto di propria volontà - / San Luigi Monfort dice che non occorrono cerimonie ma un'atto della nostra volontà che sono quelli determinanti della nostra esistenza. Quant'è importante la volontarietà degli atti? Il fondersi non è una spersonalizzazione o essere inattivi o inerti, nella DV si impara a volere ed ad opera il bene in unione alla Divina Volontà. La Volontà Umana di Gesù era iperattiva unita a quella divina e con quella umana ha meritato la Redenzione.

"..Ond’io l’ho stretto a me e volendolo lenire ho cominciato a fondermi nella sua intelligenza, per potermi trovare in tutte le intelligenze delle creature e così dare ad ogni pensiero cattivo il mio pensiero buono, per riparare e per lenire tutti i pensieri offesi di Gesù; così mi fondevo nei suoi desideri, per potermi trovare in tutti i desideri cattivi delle creature, per mettere il mio desiderio buono per lenire i desideri offesi di Gesù e così di tutto il resto. Onde, dopo che l’ho lenito parte per parte, come se si fosse rinfrancato, mi ha lasciato.."

La DV è presente dovunque per presenza, potenza ed essenza,se io mi fondo nella DV mi trovo immediatamente nell'intelligenza di tutte le creature e che cosa faccio? Io non ne sono consapevole posso dare ad ogni pensiero cattivo un pensiero buono per riparare.

Gesù mi fondo nella tua Intelligenza. e ti dico: quanto sei bello, quanto sei Santo e grande intendo con questo dirti ciò che ti sto dicendo fuso con la tua intelligenza, raggiungere tutte le intelligenze create presenti, passate e future per mettere questo mio stesso pensiero nelle menti di ciascuna mente creata per ripararti per tutti quanti i pensieri cattivi che ti rivolgono le creature (esempio)

Qui (nella DV) si impara ad operare in modo differente ed efficacie. Quando vediamo qualcosa di sbagliato, proviamo a riparare ciò che è sbagliato ma in realtà cosa intende? vuole dare il suo contributo perchè si raddrizzi. Domanda: 1) questo modo di procedere è fruttuoso? Posso dire a molti che stanno sbagliando in vari modi, cambiano tutti? 2)E' sempre giusto ed opportuno usare tutti i mezzi ed intervenire in ogni situazione? siamo sicuri che quella cosa è da dirsi? in quel momento? in quel modo? con quel mezzo? con quella forma? L'esperienza fa calare la baldanza, tu impari che alcune cose non vanno bene. 3) siamo sicuri che Gesù e la Madonna farebbero così? e nella loro vita terrena hanno fatto questo? Certo che io devo fare quello che posso nel posto dove sono stato messo dalla DV e dare il mio contributo MA sapere la cosa più grossa che posso fare è entrare nel cuore della persone attraverso queste operazioni. Quando faccio una riparazione, causa misericordia e produce effetti benefici in tutti / quando mi fondo con la DV vado ad influenzare un sacco di gente passata, presente e futura. Noi siamo legati all'attimo presente ma se io faccio un'azione fuso nella DV questa si irraggia in tutto il tempo. C'è una persona che mi insulta o ce l'ha con me? Non basta pregare e possiamo fare di più, possiamo fonderci con la DV e mettere il mio TI AMO nel cuore di quella persona che ci sta facendo del male e dire a Gesù che dire a Gesù:metto il mio TI AMO nel cuore di quella persona perchè tu la converta o senta l'amore per Gesù. Gesù e la Madonna non entrano con la violenza nel cuore delle persone, non hanno la violenza verbale / questa non è una cosa bella agli occhi del Signore. Gesù entra con la forza dell'amore e della pacatezza e non si impone ma si fa amare.

27 Agosto 1915 L’anima che vive nella Divina Volontà si riempie delle qualità divine

Stavo fondendomi nella Santissima Volontà di Gesù benedetto e mentre facevo ciò mi son trovata in Gesù e mi ha detto: “Figlia mia, quando un’anima si fonde nella mia Volontà succede come a due recipienti pieni di liquori diversi, se si versa uno nell’altro, uno resta pieno di ciò che teneva l’altro e viceversa. Così la creatura resta riempita di Me ed Io di lei e siccome la mia Volontà contiene santità, bellezza, potenza, amore, ecc., così l’anima, riempiendosi di Me, fondendosi ed abbandonandosi nella mia Volontà, viene a riempirsi della mia santità, del mio amore, della mia bellezza, ecc., nel modo più perfetto che a creatura sia consentito, ed Io mi sento riempito di lei e trovando in essa la mia santità, la mia bellezza, il mio amore, ecc., le guardo come se fossero cose sue e mi piace tanto, da innamorarmi, in modo da tenerla gelosamente custodita nell’intimo di Me, e vado continuamente arricchendola ed abbellendola dei miei pregi divini, per potermi sempre più compiacere ed innamorarmi.”

Se uno mischia i liquori cosa succede? le due cose rimangono integri come sostanza ma diventano una cosa sola ecco perchè la fusione non è mai una spersonalizzazione. Noi ci riempiamo di Gesù e Lui di noi. Quando questo processo si incomincia ad avviare succedono delle cose belle, Gesù si innamora di noi. La differenza è che le Favole sono favole e racconti di fantasia ma questi scritti sono Reali, sono alla nostra possibilità. Se tu cominci a fonderti con la DV questo vuol dire che ti guarda ti vede un pò più bello (non per i lifting) e ti vede un pò più amorevole e se tu vai avanti (per esempio noi siamo l'amaro) e se chi ci sta intorno percepisce sempre l'amaro c'è poco da fare; ma quando ci si accorge che c'è del dolce allora sono segnali positivi. Proviamo a pensare di usare i social solo per condividere solo cose belle. Prova a pensare: se io usassi i social solo per diffondere le cose belle? Di polemiche, giudizi, strilli ne sentiamo in continuazione - va tutto storto nel mondo? tu continua a fare il bene. Vorremmo che una nostra mancanza fosse strillata ai quattro venti? Io vorrei che questa cosa sbagliata fosse spiattellata ai quattro venti? gradirei se una persona urlasse dai social una mia mancanza? San Tommaso d'Aquino diceva che piuttosto che fare il fustigatore del male (che non sempre funziona) proviamo a diffondere il bene. I vari stili sono tutti quanti scoperti ed interiorizzati dentro questo mondo. Dio continua a fare il bene e fa piovere sui giusti e sugli ingrati manifestando una divina superiorità nei confronti del male. Il male fa felice il diavolo, quando noi ci avveleniamo o ci intristiamo stiamo facendo godere il diavolo. Se non ci riesce a coinvolgere vuole almeno esasperarci e tutto ciò che facciamo in preda a questi sentimenti non è mai costruttivo. Bisogna comprendere bene cosa vuol dire vivere nella DV, è importantissimo fondersi nella DV aspirando da Dio le sue qualità ma è necessario aprire gli occhi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI