Gesù spiega a Luisa il perché l'ha privata della sua presenza sensibile, e come Egli voglia che nessun atto, nemmeno minimo di chi in Essa vive, non sia nobile e divino. Chi vive in Essa sente in sé la pienezza di della luce, della felicità e di tutti i beni. Libro di Cielo, Volume 28, 5 Marzo 1930, Lunedì 9 Maggio 2022
5 Marzo 1930
Come Gesù vuol vedere il suo Fiat palpitante nelle creature. Il vivere in Esso è il richiamo a tutti gli atti nell'Unità Divina. Che significa Unità.
Chiediamo aiuto allo Spirito Santo per comprendere le ultime battute del brano che necessitano di qualche aiuto intellettuale anche se il contesto del brano aiuta. Noi non dobbiamo mai stancarci di immaginarci che in questa fase dell'esistenza della serva di Dio Luisa era successa una cosa che per lei è stata la sofferenza assoluta o la morte assoluta: ce lo dice lei:
"..Ciononostante i tanti cari ricordi di Gesù, che io credeva di non dover mai perdere di vista, le sue dolci e ripetute visitine, i tanti i suoi stratagemmi amorosi, le tante sue sorprese tanto che mi pareva di vivere più in Cielo che in terra, al solo ricordo sono ferite crudeli, che mi rendono più rincrudito il mio doloroso martirio. Ah! Gesù, Gesù!!! Come sei facile a mettere da parte ed a dimenticare chi ti ama e formi il suo martirio eppure Tu stesso hai detto tante volte che tanto mi amavi! Ah! Gesù, ritorna ché non ne posso più..." Luisa
All'inizio dei volumi c'erano continue visite di Gesù e lei stessa nelle ore della Passione scrive che quando si vivono certe esperienze e poi queste cessano, ci vuole un miracolo perchè chi le ha vissute resti in vita o non impazzisca. E' un martirio ininterrotto, noi possiamo immaginarlo, proviamo a pensare se fosse capitata a noi una cosa del genere, proviamoci a ripensare Gesù che ti visita, si lascia accerezzare, ecc..è tanta roba. Un bel giorno questo non c'è quasi più. E il motivo lo spiega Gesù: Tu devi imparare - la mia presenza sensibile potrebbe costituire un problema perchè una persona potrebbe concepire la vita nella dv quando Lui ci sta e poi quando non ci sto, iniziamo a fare le lontananze. Ma non è così.
"...anzi sto in te per dirigere tutti gli atti tuoi nella mia Divina Volontà, perché non voglio che alcun atto tuo anche minimo, non sia nobile e divino e non abbia il suggello del mio Fiat Divino;.." Gesù
Gesù lascia, non del tutto ma abbastanza, Luisa senza la sua presenza sensibile non perchè l'ha dimenticata ma perchè la sta amando sempre di più, le sta dando il top dei top. Il fine dell'amore è diventare una sola cosa con l'Amato. Io mi fondo nell'altro. Tra noi esseri umani si percepisce sempre - tra coniugi - per quanto tu possa amare la partner, c'è sempre una differenza strutturale. Dentro il cuore della sposa il marito non entra e viceversa. L'intimità propria della vita rimane qualcosa di incomunicabile ma Gesù non vuole questa cosa nei suoi amici ma che vivano la sua stessa vita e perchè questo accade, nessun'atto non deve essere nobile e divino. Quindi Gesù toglie la sua presenza sensibile e gli lascia la sua divina Volontà perchè tu impari a vivere ed operare in essa ininterrotta.
".. Se il suo Voler Santo non avesse preso il suo posto, facendosi sentire continuamente, per cui mentre mi dà vita, mi tiene sempre occupata e sperduta in Lui, io non so come avrei fatto a vivere..." Luisa
C'è stato uno scambio. Non c'è la presenza sensibile di Gesù ma la sua Volontà, a noi esseri umani le manifestazioni sono tanto chiare, se vedi Gesù lo ascolti, lo baci, ecc.. per noi è il top ma non lo è. Il top è che tu viva di Divina Volontà. Ci sono due mistiche italiane (Valtorta e Luisa), qual'è la grande differenza tra due? la Valtorta ti fa vedere la bellezza di Gesù e Maria, ti fa leggere le loro parole e uno non capisce più nulla, chiunque può leggere i libri di Maria Valtorta e se ci credi, il don pensa che sia impossibile se una persona - se ha il cuore sgombro - legge quelle cose e che non si innamori. Però l'esserti innamorato, è una grandissima cosa, ma a che livello sarà la sua vita cristiana? Noi ci portiamo la nostra vita, le nostre tare, imperfezioni, i peccati non riparati, le nostre passioni, difetti, ecc... quindi tu ti sei innamorato, ci provi ad essere come loro ma vieni ricacciato nelle sue miserie. Maria Valtorta ti mostra la vita di Gesù e Luisa ti dà gli strumenti per viverla, è un pochino più complicato. A livello sensibile ed emotivo è più semplice la lettura degli scritti di Maria Valtorta perchè è alla nostra portata, in Luisa ci sono dei passaggi complicati come l'ultima parte di questo brano però anche se sembra strano...se tu segui questo io e Gesù staremo h24 assieme e questo non toglie che tu potrai leggerti un pò di Valtorta. Non finisce mai. Pensiamo a tutte le volte alla comunione sacramentale, la cosa più bella e purtroppo la Messa inizia e finisce e quanto durano gli effetti? 5/10 minuti? E poi inevitabilmente finisce quel momento divinamente magico, ma se tu stai nella dv non finisce mai. Non c'è un secondo di giorno nè di notte che non finisce, magari non godo della sua presenza sensibile però sentirò nel cuore una felicità continuata, ininterrotta, la pienezza di luce per il discernimento, e tutti i pensieri che verranno saranno cose buone e starò sempre a fare la dv. La nostra sensibilità gode di meno ma la spiritualità parte e raggiunge vette che nessuno finora ci è arrivato, nemmeno i più grandi santi. Il don tante volte, si accorge o percepisce, percezioni spirituali che ahimè talvolta sono fondate, che non c'è questa percezione, che non si rende conto ciò dinnanzi a ciò che abbiamo di fronte e a cosa ci propone di vivere.
Essere fusi nella dv, qualsiasi cosa che si faccia, quando Luisa girava nella Creazione, Gesù gli dice che questo tuo girare comunica l'atto tuo a tutte le cose create. Non è semplicemente l'atto di una persona.
"..Ecco perciò il tuo girare nella nostra Volontà Divina, non solo raccoglie tutto, ma comunica l'atto tuo a tutte le cose create, in modo che tutto il Cielo si atteggia ad adorazioni insieme alle tue adorazioni; il Sole ad amarci insieme col tuo amore, il vento a glorificarci insieme con te, insomma tutte le cose create, sentendo nella mia Volontà di cui sono tutte investite, l'atto tuo che fai in Essa, si atteggiano ad amarci, ad adorarci, a darci gloria e ringraziamenti, in modo che sentiamo che nel nostro Fiat Divino la creatura ci dà la pienezza dell'amore, la totalità dell'adorazione, la gloria completa..." Gesù
E questo Gesù lo vuole. Quando un'anima inizia ad essere innamorata di Gesù, non si può percorrere questo cammino se non si è iniziato un percorso di santificazione, se uno legge le vite dei Santi, - e bisogna leggerle - i Santi si sentivano addolarati perchè amavano il Signore ma si sentivano inadeguati. Che cos'è la fiammella del mio amore rispetto a quello che ti meriti? Amavano il Signore ma si rendevano conto delle proprie imperfezioni, l'amore era vero ma noi abbiamo un cumolo di miserie e una persona che riflette che Dio meriterebbe la perfezione assoluta e non sapevano come uscire da questo problema. Nella dv questo qua il problema si risolve, nella dv io prendo l'amore che si merita Gesù da dove si trova e non da me.
Il cielo qua sopra, Luisa non lo sapeva, non significa la volta azzurra ma lo spazio infinito che contiene le galassie, ci rendiamo conto se lo spazio fisico adora Gesù? E' tanta roba. Oppure il Sole...io non riuscirà ad amare il Signore con la stessa forza del Sole ma nella dv è un'attimo. E anche se noi non sentiamo nulla, Gesù lo sente eccome e gli ridiamo la gloria che gli è dovuta come faceva la Madonna.
"Figlia mia, sai tu che significa Unità di Volontà Divina? Significa che da dentro quest'unica Volontà, non vi è cosa di bello, di buono e di santo che non esca da Essa. Questa nostra Volontà Divina è unica, una è la sua Unità, uno è il suo atto; ma mentre è una, la Volontà si stende ovunque, come l'unità e l'atto e, perché si stende ovunque, come in un sol fiato, fa tutto, abbraccia tutto e dà vita a tutto...." Gesù
Concetti un pochino molto sottili e spirituali. Inizia a capire una cosa: dalla dv tutto quello che esce è bonta, bellezza e santità. Io e te, la vuoi una vita che è solo bella, solo buona e santa e che sarà così tutti i giorni e notti, in tutti gli istanti fino alla fine della vita terrena? E' così.
"..Onde chi vive nel nostro Voler Divino si fonde nella nostra Unità e tutto ciò che fa non esce fuori di Noi, ma dentro di Noi...." Gesù
Con un'atto di dv, crea tutto, estende tutto, conserva tutto, travalica i confini del tempo e dello spazio...questo è Dio. D'un sol fiato. Noi possiamo appena appena intuirne una cosa del genere. Chi vive nella dv opera dal di dentro ed è impossibile che non sia felice, ecc....
"..Invece se la creatura vive fuori di Essa, sentiamo il dolore dello strappo che fa degli atti suoi da dentro la nostra Volontà e mentre li strappa non ce li ridà, perché la nostra Volontà Divina e la sua non formano una.erciò la gran differenza di chi vive fuori del nostro Fiat, tutti i suoi atti sono atti divisi e spezzati, non fusi..." Gesù
Ogni atto che noi facciamo, di per sè lo facciamo perchè siamo stati creati e ci mantiene nell'essere. Ma se non lo facciamo in stato di fusione dal di dentro, è come stessimo strappando un'atto senza ritornarlo perchè quell'atto non ritorna indietro a Dio come si merita. Ecco la grande differenza tra chi vive nel Fiat o no.
"..Quindi non avrà il bene di sentire in sé la pienezza della luce, della felicità e di tutti i beni, ma tutto sarà miseria, debolezza e scarsezza di luce." Gesù
La prova della prova che uno vive nella dv, tu ti senti felice ma così felice che felice di più non si potrebbe? Hai questa percezione anche se sei uno straccione dal punto di vista esterno? L'avverti la pienezza della luce? L'essere ispirato? Non che hai sempre pronto ma quando ti raccogli un'attimo, la lampadina si accende abbastanza facilmente...ti senti ricolmati di beni? L'aramaico dice (nel Magnificat che non è ricolmato ma ne hai talmente tanti che non sai più dove metterli). E' come se avessi un'autotreno di roba. E' così. Se questo non c'è, tutto sarà miseria. Al don viene un dolore nel vedere tante vite misere, anime imprigionate nella volontà umana, il don non giudica ma soffre. Debolezza e scarsezza di luce, non sai che fare, come orizzontarsi e sei sempre a cercare l'idolo o l'oracolo di turno. Non bisogna farlo mai. L'oracolo è Dio, gli esseri umani - compresi i sacerdoti - sono aiuti, amici dello sposo, non sono nè lo Sposo nè la Luce. San Giovanni Battista ha detto di non essere il Cristo eppure è stato necessario, ma è necessario che san Giovanni sia trattato come san Giovanni, ti aiuta a capire, te lo addita, ti ci mette in contatto ma poi tu devi entrare in contatto con Gesù non con lui.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 31 dicembre 2022
giovedì 29 dicembre 2022
Per ottenere grandi grazie occorre meritarle
Gesù spiega che non dà mai grandi grazie, meno che mai il Regno della Divina Volontà, senza che ci siano sospiri, desideri e disposizioni debite per riceverla, ossia che la creatura meriti. Chi vive nella Divina Volontà è padrone delle cose di Dio e non è né servo né schiavo di niente e di nessuno. Imparare ad aborrire l'umano volere. Libro di Cielo, Volume 28, 26 Febbraio 1930, Giovedì 5 Maggio 2022
26 Febbraio 1930 Com'è necessario desiderare un bene. Se non si forma il popolo la Divina Volontà non può avere il suo regno. Come chi vive nel Fiat è padrone, chi fa il suo volere è servo.
Anche oggi il don non sa da dove iniziare a parlare e sarà una meditazione misera rispetto alla ricchezza e meravigliosità delle cose che ci ha detto Gesù.
Domanda contingente di Luisa da cui parte la lezione di Gesù:
"Stavo pensando al grande interesse che il mio sempre amabile Gesù ha di far conoscere la sua Santa Volontà e dicevo tra me: ama, sospira, vuole che venga il suo regno e poi tarda tanto a farlo sorgere in mezzo alle creature; se vuole tutto può, potenza non Gli manca, in un momento può travolgere Cielo e terra, chi può resistere alla sua potenza? Nessuno. Molto più che in Gesù volere e potere sono la stessa cosa, perché dunque tarda ancora?..." Luisa
Queste cose che Luisa fa notare in relazione alla dv, vale per tutto. Qualsiasi problema o situazione balorda che causa sofferenze, se Dio volesse in un nanosecondo è finito tutto. Si pensi a qualsiasi cosa, problemi familiari, cittadini, provinciali, statali, ecclesiali, internazionali ecc... se Dio volesse sparirebbero tutti quanti. Non mediteremo mai abbastanza su questa cosa perchè se non c'è la scomparsa dei problemi è perchè non ci deve essere. Le scelte dell'Altissimo non le potremo mai penetrare. Qua però possiamo sapere una cosa: Dio agisce in maniera assolutamente perfettissima ed ordinata e perchè non manda la dv sulla Terra?
"Figlia mia, sospirare, desiderare e volere un bene è disporsi a riceverlo e quando si riceve un bene che tanto si è sospirato, si ama, si apprezza, si custodisce, si tiene come il benvenuto ed il portatore del bene sospirato. Non solo questo, un altro eccesso del nostro amore è che facciamo sospirare il bene che vogliamo dare, perché vogliamo che la creatura metta qualcosa di suo, almeno i suoi sospiri, le sue preghiere, la sua volontà di volere quel bene, per poterle dire: vedi, l'hai meritato, perché da parte tua hai fatto quello che hai potuto per ottenerlo e Noi con tutto il cuore te lo diamo. Mentre è tutto effetto della bontà nostra...." Gesù
Il bene della dv è un bene preziosissimo, devi sospirare, tribolare e tutti i santi giorni così. E questo il Signore lo vede nel cuore e i nostri desideri profondi li vede e se c'è questo, arriverà il giorno in cui ci arriverà la dv dentro di te. Senza nessun dubbio ma ci dev'essere questo, ma tu che sospiri dal mattino alla sera? E qua Gesù parla anche del merito. Molte persone stolte pensano che non abbiamo nessun merito davanti a Dio e che sia tutta grazia, questo discorso ha un fondo di vero: strettamente parlando - questa è la teologia classica - che meriti abbiamo?. In teologia classica c'è il merito decondigno e decongruo (se ho scritto bene ndr) cioè il merito che tu ti meriti in senso stretto e il merito che tu non ti meriti in senso stretto ma che Dio ti mette in grazia perchè tu lo meritarlo. Ti muove Lui, ti accompagna Lui ma tu devi metterci qualcosa di tuo. Questo la teologia la conosce già bene da 800 anni e San Tommaso d'Aquino lo spiega. Le grazie mistiche straordinarie (lo diceva anche Santa Teresa d'Avila) non se le può meritare nessuno in senso stretto, tu ti puoi meritare che ti venga un rapimento o estasi? Ma stiamo scherzando neanche se facessi penitenza stretta per tutta la vita. Però stai tranquillo che se una cosa del genere non la desideri e non ti disponi sicuramente non arriverà mai. Il fatto che non esistano meriti in senso stretto significa che Dio non è mai obbligato a darci niente, cioè anche quelle cose che Lui dispone che noi possiamo meritare ce le dà a disposizione di Giustizia ma la causa scatenante è sempre la Grazia però tu ce lo devi mettere del tuo. Andate a chiedere alla Madonna quanto ci ha messo del suo?
"..l'hai meritato, perché da parte tua hai fatto quello che hai potuto per ottenerlo e Noi con tutto il cuore te lo diamo..." Gesù
Cosa stiamo facendo noi per crescere in santità e grazia? Per ottenere la dv? Dobbiamo metterci in testa che il nostro rapporto con Dio è un rapporto tu per tu, non ci entra nessuno qua dentro, che fai tu dal mattino alla sera? Cosa vede dentro di te il Signore? A che pensi? A che desideri? Che cerchi? Che brami? Che aneli? Cosa occupa la tua intelligenza e i tuoi pensieri?
"..Si può dire che ci mettiamo in corrispondenza, mandando le nostre lettere d'avviso, spediamo i nostri messaggeri, perché dicano ciò che vogliamo dare; e tutto ciò per disporli, per far loro sospirare il gran dono che vogliamo dare..." Gesù
Interessa a qualcuno? E Gesù non ce lo fa se non vede una corrispondenza, se non interessa a nessuno se lo tiene per Sè.
"..Non facemmo lo stesso per il regno della Redenzione? Ci furono quattromila anni di attesa e quanto più si avvicinava il tempo, più pressanti erano gli avvisi, più frequenti le lettere e tutto per disporli..." Gesù
Più si avvicinava la nascita di Gesù e più incalzavano gli annunci. La dv arriverà quando Dio dirà: l'avete voluto, ve lo siete meritato e adesso arriva con il conoscerla...quanto tempo hai dedicato ai libri di Cielo/meditazioni? E poi a pregarla, a sospirarla, gli atti e cosa ci sta nel nostro cuore. Che sospiri e desideri?
"..Sono le disposizioni della nostra sapienza inarrivabile, che tutto dispone con ordine ed il ritardo serve a mettere in via le sue conoscenze che faranno da lettere, da telegrafi, da telefono, da messaggeri, per formare il popolo alla mia Divina Volontà..." Gesù
Nessuno di noi può capire le disposizioni divine, noi vediamo le cose storte e anche molto storte. La Volontà permissiva di Dio non sta allo stesso livello della Volontà intenzionale, ma è comunque volontà permissiva qui sta tutto concorrendo (come dice san Paolo) tutto e anche le sofferenze che hai o che vedi, offrile al Signore ma non dimenticare che quello concorre. La Sapienza di Dio è inarrivabile e dispone tutto con ordine.
Poi Gesù parla di Adamo.
"..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Fiat Divino e, giunta nell'Eden, mi son soffermata a pensare all'amore scambievole tra Dio e l'Adamo innocente, quando la Divinità non trovando alcun intoppo da parte dell'uomo, si riversava a torrenti sopra di lui, col suo amore lo rapiva a sé con dolci attrattive, facendogli sentire la sua voce tutta soavità che gli diceva: figlio, ti amo, ti amo assai; ed Adamo, ferito e rapito dall'Eterno Amore, ripeteva il suo ritornello: “ti amo”, “ti amo” e, slanciandosi nelle braccia del suo Creatore, si stringeva tanto, che non sapeva distaccarsi dall’unico amore che conosceva e viveva solo per amarlo...." Luisa
Noi così dovremo ritornare. La Dv è una full- immersion nell'amore di Dio che spesso è una chiacchera, non c'è bisogno che ti parli di esso se già lo vivi; e se lo vivi rispondi. L'amore è sempre uno scambio reciproco e non esiste un'amore unidirezionale. Dentro la dv c'è tutto. Non riesci a fare i giri perchè non sei ancora innamorato, chi è stato innamorato veramente quante cose si è inventato per l'anima gemella lo sa cosa si fa per amore. E poi ad un certo punto sono arrivati i guai.. ma prima che arrivassero i guai..
"...il nostro caro figlio e come figlio lo tenevamo in casa nostra, nei nostri beni interminabili e per conseguenza, come figlio, faceva da padrone. Sarebbe stato contro la natura del nostro amore, non far fare da padrone a chi tanto amavamo e ci amava; nel vero amore non c'è il tuo e mio, ma tutto è in comune. E poi il farlo agire da padrone niente procurava di male, anzi ci rallegrava, ci faceva sorridere, ci trastullava, ci dava le belle sorprese degli stessi beni nostri e poi come poteva non essere padrone se possedeva la nostra Volontà Divina che signoreggia tutto e domina tutto? Per non farlo padrone avremmo dovuto mettere in servitù la nostra Volontà, ciò che non poteva essere, perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza. Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù;.." Gesù
Perchè il regime ordinario del Matrimonio è la comunione dei beni? E' ovvio che sia così, se tu sei innamorato di una persona è un godimento farla vivere da padrona delle cose tue. Quando c'è questo amore, c'è il godimento di sentirsi padrone delle cose mie e se quello ricambia. Gesù che fa? Pensate Gesù cosa fa per i preti, che si mette nelle loro mani al momento della Consacrazione.
"....perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza..." Gesù sulla dv
Noi non siamo servi e schiavi di nessuno. Di nessuno. Noi non siamo servi. Tutto è padronanza e uno dei tutti più onorifici (servi di Dio) è superato. Noi dobbiamo sentirci sempre tali ma se stiamo nella dv, Gesù non ci tratterà così, perchè nel Vangelo Gesù dice che ci chiamerà amici e non servi. Essere padrone delle cose di Dio non è che tu entri in casa sua e spadroneggi e tratti senza la massima riverenza possibile le cose più sante che esistono; ma non c'è tuo e mio. La consacrazione Totus Tuus, è tutto della Madonna e Lei risponde che tutto ciò è suo è nostro. Hai paura di toglierti tutto per darlo alla Madonna? Ma pensi che i tuoi quattro stracci che dai alla Madonna facciano la differenza e che ti lascerà solo? Il Signore è il padrone della nostra vita... ma a cosa gliene viene in tasca a Lui? Zero.
"...Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù;..." schiavo di niente e di nessuno, dopodichè cade e si riduce in servitù "... come peccò, sottraendosi al nostro Volere Divino, perdette la padronanza e si ridusse in servitù. Che cambiamento! Da figlio a servo! Perdette il comando sulle cose create, divenne il servo di tutto. L'uomo col ritirarsi dal nostro Fiat Divino, si sentì scosso fin dalle fondamenta e sentì vacillante la sua stessa persona , provò che cosa è debolezza, si sentì servo di passioni che lo facevano vergognare di se stesso e giunse a perdere il suo dominio...." Gesù
E' diventato uno straccione e le cose che erano prima sue, le deve mendicare con lacrime e preghiere..
"..Sicché, non ebbe più in suo potere come prima la forza, la luce, la grazia, la pace, ma le dovette mendicare con lacrime e preghiere dal suo Creatore.." Gesù
Siamo andati dalle vette alle note dolorose della volontà umana. Una delle poche cose certe di Dio:
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
Dobbiamo stare molto attenti quando usiamo il mai e sempre perchè l'uomo è mutevole per antonomasia, andare ad ipotecare il futuro con un per sempre o mai bisognerebbe pensarci almeno 500 volte e non sono anche poche. Ma se Dio dice che quella cosa non la farà mai. La libertà non sarà mai ed ecco perchè va difesa sempre e comunque.
E Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, se è necessario parlarti del mio Fiat Divino che servirà come invito, allettamenti, voci soavi, dolci e forti per chiamare tutti a vivere nella Reggia della mia Divina Volontà, affinché non siano più servi ma padroni, così è necessario parlarti dei mali dell'umana volontà, perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo, perciò è necessario che nel regno della mia Volontà Divina faccia montare le guardie, le nobili sentinelle che tengano in guardia le creature, facendo conoscere loro il gran male dell'umano volere, affinché stiano sull'attenti e, aborrendolo, amino la felicità e la padronanza che può dare la mia Divina Volontà."
Tocca a noi decidere di essere liberati dalla nostra umana volontà. Dio queste cose le vede, se nel mio e nel tuo cuore c'è questa preghiera, Dio la vede. Non è ceco, vede anche i nostri minimi moti dei nostri pensieri. Ama la felicità, libertà e la padronanza che ti darà la Divina Volontà; schiavo e servo di nessuno e di niente. Ricolmo dell'amore di Dio già sulla terra e non come discorsetto che non dice nulla ma come realtà che tu la vivi; e se tu una cosa la vivi la vivo punto e basta. Se tu una cosa la vivi tu mi puoi stare a parlare in eterno. Dovremmo aborrire l'umana volontà come il vomito.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
26 Febbraio 1930 Com'è necessario desiderare un bene. Se non si forma il popolo la Divina Volontà non può avere il suo regno. Come chi vive nel Fiat è padrone, chi fa il suo volere è servo.
Anche oggi il don non sa da dove iniziare a parlare e sarà una meditazione misera rispetto alla ricchezza e meravigliosità delle cose che ci ha detto Gesù.
Domanda contingente di Luisa da cui parte la lezione di Gesù:
"Stavo pensando al grande interesse che il mio sempre amabile Gesù ha di far conoscere la sua Santa Volontà e dicevo tra me: ama, sospira, vuole che venga il suo regno e poi tarda tanto a farlo sorgere in mezzo alle creature; se vuole tutto può, potenza non Gli manca, in un momento può travolgere Cielo e terra, chi può resistere alla sua potenza? Nessuno. Molto più che in Gesù volere e potere sono la stessa cosa, perché dunque tarda ancora?..." Luisa
Queste cose che Luisa fa notare in relazione alla dv, vale per tutto. Qualsiasi problema o situazione balorda che causa sofferenze, se Dio volesse in un nanosecondo è finito tutto. Si pensi a qualsiasi cosa, problemi familiari, cittadini, provinciali, statali, ecclesiali, internazionali ecc... se Dio volesse sparirebbero tutti quanti. Non mediteremo mai abbastanza su questa cosa perchè se non c'è la scomparsa dei problemi è perchè non ci deve essere. Le scelte dell'Altissimo non le potremo mai penetrare. Qua però possiamo sapere una cosa: Dio agisce in maniera assolutamente perfettissima ed ordinata e perchè non manda la dv sulla Terra?
"Figlia mia, sospirare, desiderare e volere un bene è disporsi a riceverlo e quando si riceve un bene che tanto si è sospirato, si ama, si apprezza, si custodisce, si tiene come il benvenuto ed il portatore del bene sospirato. Non solo questo, un altro eccesso del nostro amore è che facciamo sospirare il bene che vogliamo dare, perché vogliamo che la creatura metta qualcosa di suo, almeno i suoi sospiri, le sue preghiere, la sua volontà di volere quel bene, per poterle dire: vedi, l'hai meritato, perché da parte tua hai fatto quello che hai potuto per ottenerlo e Noi con tutto il cuore te lo diamo. Mentre è tutto effetto della bontà nostra...." Gesù
Il bene della dv è un bene preziosissimo, devi sospirare, tribolare e tutti i santi giorni così. E questo il Signore lo vede nel cuore e i nostri desideri profondi li vede e se c'è questo, arriverà il giorno in cui ci arriverà la dv dentro di te. Senza nessun dubbio ma ci dev'essere questo, ma tu che sospiri dal mattino alla sera? E qua Gesù parla anche del merito. Molte persone stolte pensano che non abbiamo nessun merito davanti a Dio e che sia tutta grazia, questo discorso ha un fondo di vero: strettamente parlando - questa è la teologia classica - che meriti abbiamo?. In teologia classica c'è il merito decondigno e decongruo (se ho scritto bene ndr) cioè il merito che tu ti meriti in senso stretto e il merito che tu non ti meriti in senso stretto ma che Dio ti mette in grazia perchè tu lo meritarlo. Ti muove Lui, ti accompagna Lui ma tu devi metterci qualcosa di tuo. Questo la teologia la conosce già bene da 800 anni e San Tommaso d'Aquino lo spiega. Le grazie mistiche straordinarie (lo diceva anche Santa Teresa d'Avila) non se le può meritare nessuno in senso stretto, tu ti puoi meritare che ti venga un rapimento o estasi? Ma stiamo scherzando neanche se facessi penitenza stretta per tutta la vita. Però stai tranquillo che se una cosa del genere non la desideri e non ti disponi sicuramente non arriverà mai. Il fatto che non esistano meriti in senso stretto significa che Dio non è mai obbligato a darci niente, cioè anche quelle cose che Lui dispone che noi possiamo meritare ce le dà a disposizione di Giustizia ma la causa scatenante è sempre la Grazia però tu ce lo devi mettere del tuo. Andate a chiedere alla Madonna quanto ci ha messo del suo?
"..l'hai meritato, perché da parte tua hai fatto quello che hai potuto per ottenerlo e Noi con tutto il cuore te lo diamo..." Gesù
Cosa stiamo facendo noi per crescere in santità e grazia? Per ottenere la dv? Dobbiamo metterci in testa che il nostro rapporto con Dio è un rapporto tu per tu, non ci entra nessuno qua dentro, che fai tu dal mattino alla sera? Cosa vede dentro di te il Signore? A che pensi? A che desideri? Che cerchi? Che brami? Che aneli? Cosa occupa la tua intelligenza e i tuoi pensieri?
"..Si può dire che ci mettiamo in corrispondenza, mandando le nostre lettere d'avviso, spediamo i nostri messaggeri, perché dicano ciò che vogliamo dare; e tutto ciò per disporli, per far loro sospirare il gran dono che vogliamo dare..." Gesù
Interessa a qualcuno? E Gesù non ce lo fa se non vede una corrispondenza, se non interessa a nessuno se lo tiene per Sè.
"..Non facemmo lo stesso per il regno della Redenzione? Ci furono quattromila anni di attesa e quanto più si avvicinava il tempo, più pressanti erano gli avvisi, più frequenti le lettere e tutto per disporli..." Gesù
Più si avvicinava la nascita di Gesù e più incalzavano gli annunci. La dv arriverà quando Dio dirà: l'avete voluto, ve lo siete meritato e adesso arriva con il conoscerla...quanto tempo hai dedicato ai libri di Cielo/meditazioni? E poi a pregarla, a sospirarla, gli atti e cosa ci sta nel nostro cuore. Che sospiri e desideri?
"..Sono le disposizioni della nostra sapienza inarrivabile, che tutto dispone con ordine ed il ritardo serve a mettere in via le sue conoscenze che faranno da lettere, da telegrafi, da telefono, da messaggeri, per formare il popolo alla mia Divina Volontà..." Gesù
Nessuno di noi può capire le disposizioni divine, noi vediamo le cose storte e anche molto storte. La Volontà permissiva di Dio non sta allo stesso livello della Volontà intenzionale, ma è comunque volontà permissiva qui sta tutto concorrendo (come dice san Paolo) tutto e anche le sofferenze che hai o che vedi, offrile al Signore ma non dimenticare che quello concorre. La Sapienza di Dio è inarrivabile e dispone tutto con ordine.
Poi Gesù parla di Adamo.
"..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Fiat Divino e, giunta nell'Eden, mi son soffermata a pensare all'amore scambievole tra Dio e l'Adamo innocente, quando la Divinità non trovando alcun intoppo da parte dell'uomo, si riversava a torrenti sopra di lui, col suo amore lo rapiva a sé con dolci attrattive, facendogli sentire la sua voce tutta soavità che gli diceva: figlio, ti amo, ti amo assai; ed Adamo, ferito e rapito dall'Eterno Amore, ripeteva il suo ritornello: “ti amo”, “ti amo” e, slanciandosi nelle braccia del suo Creatore, si stringeva tanto, che non sapeva distaccarsi dall’unico amore che conosceva e viveva solo per amarlo...." Luisa
Noi così dovremo ritornare. La Dv è una full- immersion nell'amore di Dio che spesso è una chiacchera, non c'è bisogno che ti parli di esso se già lo vivi; e se lo vivi rispondi. L'amore è sempre uno scambio reciproco e non esiste un'amore unidirezionale. Dentro la dv c'è tutto. Non riesci a fare i giri perchè non sei ancora innamorato, chi è stato innamorato veramente quante cose si è inventato per l'anima gemella lo sa cosa si fa per amore. E poi ad un certo punto sono arrivati i guai.. ma prima che arrivassero i guai..
"...il nostro caro figlio e come figlio lo tenevamo in casa nostra, nei nostri beni interminabili e per conseguenza, come figlio, faceva da padrone. Sarebbe stato contro la natura del nostro amore, non far fare da padrone a chi tanto amavamo e ci amava; nel vero amore non c'è il tuo e mio, ma tutto è in comune. E poi il farlo agire da padrone niente procurava di male, anzi ci rallegrava, ci faceva sorridere, ci trastullava, ci dava le belle sorprese degli stessi beni nostri e poi come poteva non essere padrone se possedeva la nostra Volontà Divina che signoreggia tutto e domina tutto? Per non farlo padrone avremmo dovuto mettere in servitù la nostra Volontà, ciò che non poteva essere, perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza. Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù;.." Gesù
Perchè il regime ordinario del Matrimonio è la comunione dei beni? E' ovvio che sia così, se tu sei innamorato di una persona è un godimento farla vivere da padrona delle cose tue. Quando c'è questo amore, c'è il godimento di sentirsi padrone delle cose mie e se quello ricambia. Gesù che fa? Pensate Gesù cosa fa per i preti, che si mette nelle loro mani al momento della Consacrazione.
"....perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza..." Gesù sulla dv
Noi non siamo servi e schiavi di nessuno. Di nessuno. Noi non siamo servi. Tutto è padronanza e uno dei tutti più onorifici (servi di Dio) è superato. Noi dobbiamo sentirci sempre tali ma se stiamo nella dv, Gesù non ci tratterà così, perchè nel Vangelo Gesù dice che ci chiamerà amici e non servi. Essere padrone delle cose di Dio non è che tu entri in casa sua e spadroneggi e tratti senza la massima riverenza possibile le cose più sante che esistono; ma non c'è tuo e mio. La consacrazione Totus Tuus, è tutto della Madonna e Lei risponde che tutto ciò è suo è nostro. Hai paura di toglierti tutto per darlo alla Madonna? Ma pensi che i tuoi quattro stracci che dai alla Madonna facciano la differenza e che ti lascerà solo? Il Signore è il padrone della nostra vita... ma a cosa gliene viene in tasca a Lui? Zero.
"...Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù;..." schiavo di niente e di nessuno, dopodichè cade e si riduce in servitù "... come peccò, sottraendosi al nostro Volere Divino, perdette la padronanza e si ridusse in servitù. Che cambiamento! Da figlio a servo! Perdette il comando sulle cose create, divenne il servo di tutto. L'uomo col ritirarsi dal nostro Fiat Divino, si sentì scosso fin dalle fondamenta e sentì vacillante la sua stessa persona , provò che cosa è debolezza, si sentì servo di passioni che lo facevano vergognare di se stesso e giunse a perdere il suo dominio...." Gesù
E' diventato uno straccione e le cose che erano prima sue, le deve mendicare con lacrime e preghiere..
"..Sicché, non ebbe più in suo potere come prima la forza, la luce, la grazia, la pace, ma le dovette mendicare con lacrime e preghiere dal suo Creatore.." Gesù
Siamo andati dalle vette alle note dolorose della volontà umana. Una delle poche cose certe di Dio:
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
Dobbiamo stare molto attenti quando usiamo il mai e sempre perchè l'uomo è mutevole per antonomasia, andare ad ipotecare il futuro con un per sempre o mai bisognerebbe pensarci almeno 500 volte e non sono anche poche. Ma se Dio dice che quella cosa non la farà mai. La libertà non sarà mai ed ecco perchè va difesa sempre e comunque.
E Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, se è necessario parlarti del mio Fiat Divino che servirà come invito, allettamenti, voci soavi, dolci e forti per chiamare tutti a vivere nella Reggia della mia Divina Volontà, affinché non siano più servi ma padroni, così è necessario parlarti dei mali dell'umana volontà, perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo, perciò è necessario che nel regno della mia Volontà Divina faccia montare le guardie, le nobili sentinelle che tengano in guardia le creature, facendo conoscere loro il gran male dell'umano volere, affinché stiano sull'attenti e, aborrendolo, amino la felicità e la padronanza che può dare la mia Divina Volontà."
Tocca a noi decidere di essere liberati dalla nostra umana volontà. Dio queste cose le vede, se nel mio e nel tuo cuore c'è questa preghiera, Dio la vede. Non è ceco, vede anche i nostri minimi moti dei nostri pensieri. Ama la felicità, libertà e la padronanza che ti darà la Divina Volontà; schiavo e servo di nessuno e di niente. Ricolmo dell'amore di Dio già sulla terra e non come discorsetto che non dice nulla ma come realtà che tu la vivi; e se tu una cosa la vivi la vivo punto e basta. Se tu una cosa la vivi tu mi puoi stare a parlare in eterno. Dovremmo aborrire l'umana volontà come il vomito.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 28 dicembre 2022
Farsi preda della Divina Volontà
Gesù spiega cosa significa farsi preda della Divina Volontà e come ciò comporta la partecipazione misteriosa ma vera ai divini attributi, primo fra tutti l'immutabilità. L'eucaristia è lo strumento privilegiato scelto da Gesù per far risorgere il suo Regno in mezzo alle generazioni. Libro di Cielo, Volume 28, 22 Febbraio 1930, Martedì 3 Maggio 2022
22 Febbraio 1930 Chi vive nella Divina Volontà resta circondato dall’immutabilità divina. Morte del bene; sacrificio della vita per farlo risorgere.
Iniziamo questo 28° volume alla grande, con le verità che Gesù offre alla nostra attenzione. La prima frase che Gesù pronuncia meriterebbe ore ed ore di meditazione e contemplazione, di un tentativo di immaginazione:
"Figlia mia, se tu sapessi che significa farsi preda della mia Divina Volontà!..." Gesù
Frasi preda, vuol dire consegnarsi, lasciasi possedere, prendere e non voler ritenere e conoscere nulla al di fuori di Lei (la dv). Non sono chiacchere poetiche, ma quando la nostra volontà decide di morire davanti a Dio di non agire più secondo criteri umani, logiche umani ed egoismi. E che succede quando un'anima si fa preda della dv? Significa che l'anima inizia a partecipare ad alcuni attributi divini. Se è vero che secondo il nostro modo di agire e pensare sembra che Dio adegui i suoi disegni, questo è quello che percepiamo noi ma Dio è immutabile e non cambia.
"..L'anima resta circondata dalla nostra immutabilità e tutto diventa per lei immutabile; immutabile la santità, la luce, la grazia, l'amore..." Gesù
La luce che è indispensabile bene le cose, per discerne, per ascoltare le divine ispirazioni e per seguirle. La Grazia, l'inabitazione di Dio in noi, signfica che una persona vive nella dv la grazia di Dio non la perderà mai - una persona non peccherà mai mortalmente se vive nella dv e se pecca mortalmente non vive nella dv - questo è proprio matematico. Può commettere qualche peccato mortale chi si sforza di compiere la dv non che vive in essa. Il nostro amore per Dio non va ad intermittenza, non è che una mattima mi sveglio e faccio tanti atti d'amore a Gesù e il giorno dopo quando mi sveglio con la luna storta zero assoluto. La varietà dei modi umani è spia di una volontà umana.
Dio ha la caratteristica dell'immutabilità ed è per questo che Gesù manifesta una spia certissima. Altra cosa importantissima, quando si vive nella dv le cose intorno a noi mutano in continuazione ma dentro di noi non cambia proprio nulla. Si resta sempre immutabili, si fanno variazioni ma siccome si gira nella dv, giro, faccio azione e parlo, sarà sempre Cielo.
"..Invece chi vive fuori del mio Fiat Divino, senza la sua forza motrice, si può chiamare come quelle stelle erranti che precipitano nello spazio, come se non ci fosse posto fisso per loro e son costrette come stelle erranti a correre a precipizio, come se si fossero smarrite dalla volta del Cielo..." Gesù
Stelle erranti, stelle smarrite, basta un nonnulla, un comportamento sgradito di chi ci sta intorno per gettarci nella disperazione, nello sconforto, tristezza ecc... sono cose umanamente normali ma non hanno nulla di divino
"...Tale è l'anima che non fa e non vive nella mia Divina Volontà, muta ad ogni occasione, sente in sé tanta varietà di mutamento, che sente noia a ripetere un bene continuato e se qualche scintillio di luce fa uscire da sé, è come il luccichio delle stelle erranti che subito sparisce. " Gesù
Il mutamento è uno stare in balia di ciò che è fuori di noi. Se c'è il sole sto bene, se piove sto male e c'è il temporale non ne parliamo. Certo, ogni tanto una persona potrebbe aver fatto delle scelte impegnative ma non sono abbastanza e Gesù conclude questa prima parte, lasciandoci un criterio di discernimento (sono tanti sparsi nei libri):
"..Si può dire che questo è il segno per conoscere se si vive di Volontà Divina: l'immutabilità nel bene; e mutarsi ad ogni piccola sospinta, se si vive di volere umano. " Gesù
Ciascuno deve applicarsi a capire se noi abbiamo queste spie. Devo cercare di fare discernimento io.
Poi Gesù torna alla tragedia del peccato originale:
"Figlia mia, l'uomo, col sottrarsi ella mia Divina Volontà, diede la morte ai beni che il mio Fiat Divino avrebbe fatto risorgere in lui, se non fosse stato respinto. Come esso uscì, così morì l'atto continuo della vita Divina nell’uomo, morì la santità che sempre cresce, la luce che sempre sorge, la bellezza che mai si ferma, per sempre abbellire, l'amore instancabile che non dice mai basta, che sempre, sempre vuol dare, molto più che, respingendo la mia Divina Volontà, morì l'ordine, l'aria, il cibo che avrebbe dovuto nutrirlo continuamente...." Gesù
Il mondo della dv è fatto in questo modo: è vita divina, santa, illuminata e vita bella sotto tutti i punti di vista - abbiamo mai detto a Nostro Signore: che bella vita mi hai dato? Se vivi nella dv sicuramente questa cosa qua gliela dirai. Chi vive nella dv la sua vita è la più bella che possa esserci senza che il proprio stato di vita influisca.
"..Ora, dove c'è stata la morte del bene, si richiede il sacrificio della vita per far risorgere il bene distrutto. Ecco perciò giustamente e sapientemente, quando ho voluto rinnovare il mondo e dare un bene alle creature, ho richiesto il sacrificio di vita, come chiesi ad Abramo che mi sacrificasse l'unico suo figlio, come di fatto eseguì e poi, impedito da me, si arrestò ed in quel sacrificio che ad Abramo costava più della sua stessa vita, risorse la nuova generazione donde sarebbe sceso il Divino Liberatore e Redentore che avrebbe fatto risorgere il bene morto nella creatura..." Gesù
E qua Gesù spiega un pò di storia della Salvezza.
"..Coll'andar del tempo, permisi a Giacobbe il sacrificio ed il gran dolore della morte del suo amato figlio Giuseppe, e anche se non morì, per lui fu come se in realtà fosse morto..." Gesù
Ad uno fu richiesto un sacrificio volontario, gesto di una impegnatività estrema ed inimmaginabile, quale padre farebbe la stessa cosa che ha fatto Abramo? E le morti eccellenti non sono finite, la morte di Nostro Signore Gesù Cristo che è vissuto cercando di far risorgere la volontà divina negli atti ma è anche morto poi e risorto veramente perchè questa Resurrezione potesse essere comunicato anche a noi.
"..ecco perciò restai sacramentato nella piccola Ostia, partii per il Cielo ma restai sulla terra, in mezzo alle creature, per nascere, vivere e morire, sebbene misticamente, per far risorgere in esse tutto il bene che l'uomo respinse col sottrarsi alla mia Divina Volontà..." Gesù
Gesù è presente in ogni tabernacolo. Per far risorgere in noi tutto quel bene che noi respingemmo sottraendoci alla divina volontà.
"..Ed oltre al mio sacrificio chiesi anche il sacrificio della tua vita, per far risorgere il suo regno in mezzo alle umane generazioni e da ogni Tabernacolo me ne sto come alla vedetta per fare opera compiuta della Redenzione e del Fiat Voluntas Tua come in Cielo così in terra, contentandomi di sacrificarmi e di morire in ogni Ostia per far risorgere il Sole del mio Fiat Divino, la nuova era ed il suo pieno trionfo. .." Gesù
E dal Sacramento Gesù si è accontentato di aspettare i secoli.
"..Io nel partir dalla terra dissi: vado al Cielo e resto sulla terra nel Sacramento, mi contenterò d'aspettare secoli, so che mi costerà molto, oltraggi inauditi non mi mancheranno, forse più della mia stessa Passione; ma mi armerò di pazienza divina e dalla piccola Ostia farò opera compiuta, farò regnare il mio Volere nei cuori e continuerò a stare in mezzo a loro per godermi i frutti di tanti sacrifici che ho subito...." Gesù
E' dall'Ostia che parte il Regno del divin Volere, più tempo si trascorre davanti al Tabernacolo in preghiera profonda ed adorazione più la vita della dv cresce in noi.
"..Perciò insieme con Me sii unita al sacrificio per una causa così santa e per il giusto trionfo che la mia Volontà regni e domini."
Uniamoci anche noi a questa causa così santa e la dv regni e domini.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
22 Febbraio 1930 Chi vive nella Divina Volontà resta circondato dall’immutabilità divina. Morte del bene; sacrificio della vita per farlo risorgere.
Iniziamo questo 28° volume alla grande, con le verità che Gesù offre alla nostra attenzione. La prima frase che Gesù pronuncia meriterebbe ore ed ore di meditazione e contemplazione, di un tentativo di immaginazione:
"Figlia mia, se tu sapessi che significa farsi preda della mia Divina Volontà!..." Gesù
Frasi preda, vuol dire consegnarsi, lasciasi possedere, prendere e non voler ritenere e conoscere nulla al di fuori di Lei (la dv). Non sono chiacchere poetiche, ma quando la nostra volontà decide di morire davanti a Dio di non agire più secondo criteri umani, logiche umani ed egoismi. E che succede quando un'anima si fa preda della dv? Significa che l'anima inizia a partecipare ad alcuni attributi divini. Se è vero che secondo il nostro modo di agire e pensare sembra che Dio adegui i suoi disegni, questo è quello che percepiamo noi ma Dio è immutabile e non cambia.
"..L'anima resta circondata dalla nostra immutabilità e tutto diventa per lei immutabile; immutabile la santità, la luce, la grazia, l'amore..." Gesù
La luce che è indispensabile bene le cose, per discerne, per ascoltare le divine ispirazioni e per seguirle. La Grazia, l'inabitazione di Dio in noi, signfica che una persona vive nella dv la grazia di Dio non la perderà mai - una persona non peccherà mai mortalmente se vive nella dv e se pecca mortalmente non vive nella dv - questo è proprio matematico. Può commettere qualche peccato mortale chi si sforza di compiere la dv non che vive in essa. Il nostro amore per Dio non va ad intermittenza, non è che una mattima mi sveglio e faccio tanti atti d'amore a Gesù e il giorno dopo quando mi sveglio con la luna storta zero assoluto. La varietà dei modi umani è spia di una volontà umana.
Dio ha la caratteristica dell'immutabilità ed è per questo che Gesù manifesta una spia certissima. Altra cosa importantissima, quando si vive nella dv le cose intorno a noi mutano in continuazione ma dentro di noi non cambia proprio nulla. Si resta sempre immutabili, si fanno variazioni ma siccome si gira nella dv, giro, faccio azione e parlo, sarà sempre Cielo.
"..Invece chi vive fuori del mio Fiat Divino, senza la sua forza motrice, si può chiamare come quelle stelle erranti che precipitano nello spazio, come se non ci fosse posto fisso per loro e son costrette come stelle erranti a correre a precipizio, come se si fossero smarrite dalla volta del Cielo..." Gesù
Stelle erranti, stelle smarrite, basta un nonnulla, un comportamento sgradito di chi ci sta intorno per gettarci nella disperazione, nello sconforto, tristezza ecc... sono cose umanamente normali ma non hanno nulla di divino
"...Tale è l'anima che non fa e non vive nella mia Divina Volontà, muta ad ogni occasione, sente in sé tanta varietà di mutamento, che sente noia a ripetere un bene continuato e se qualche scintillio di luce fa uscire da sé, è come il luccichio delle stelle erranti che subito sparisce. " Gesù
Il mutamento è uno stare in balia di ciò che è fuori di noi. Se c'è il sole sto bene, se piove sto male e c'è il temporale non ne parliamo. Certo, ogni tanto una persona potrebbe aver fatto delle scelte impegnative ma non sono abbastanza e Gesù conclude questa prima parte, lasciandoci un criterio di discernimento (sono tanti sparsi nei libri):
"..Si può dire che questo è il segno per conoscere se si vive di Volontà Divina: l'immutabilità nel bene; e mutarsi ad ogni piccola sospinta, se si vive di volere umano. " Gesù
Ciascuno deve applicarsi a capire se noi abbiamo queste spie. Devo cercare di fare discernimento io.
Poi Gesù torna alla tragedia del peccato originale:
"Figlia mia, l'uomo, col sottrarsi ella mia Divina Volontà, diede la morte ai beni che il mio Fiat Divino avrebbe fatto risorgere in lui, se non fosse stato respinto. Come esso uscì, così morì l'atto continuo della vita Divina nell’uomo, morì la santità che sempre cresce, la luce che sempre sorge, la bellezza che mai si ferma, per sempre abbellire, l'amore instancabile che non dice mai basta, che sempre, sempre vuol dare, molto più che, respingendo la mia Divina Volontà, morì l'ordine, l'aria, il cibo che avrebbe dovuto nutrirlo continuamente...." Gesù
Il mondo della dv è fatto in questo modo: è vita divina, santa, illuminata e vita bella sotto tutti i punti di vista - abbiamo mai detto a Nostro Signore: che bella vita mi hai dato? Se vivi nella dv sicuramente questa cosa qua gliela dirai. Chi vive nella dv la sua vita è la più bella che possa esserci senza che il proprio stato di vita influisca.
"..Ora, dove c'è stata la morte del bene, si richiede il sacrificio della vita per far risorgere il bene distrutto. Ecco perciò giustamente e sapientemente, quando ho voluto rinnovare il mondo e dare un bene alle creature, ho richiesto il sacrificio di vita, come chiesi ad Abramo che mi sacrificasse l'unico suo figlio, come di fatto eseguì e poi, impedito da me, si arrestò ed in quel sacrificio che ad Abramo costava più della sua stessa vita, risorse la nuova generazione donde sarebbe sceso il Divino Liberatore e Redentore che avrebbe fatto risorgere il bene morto nella creatura..." Gesù
E qua Gesù spiega un pò di storia della Salvezza.
"..Coll'andar del tempo, permisi a Giacobbe il sacrificio ed il gran dolore della morte del suo amato figlio Giuseppe, e anche se non morì, per lui fu come se in realtà fosse morto..." Gesù
Ad uno fu richiesto un sacrificio volontario, gesto di una impegnatività estrema ed inimmaginabile, quale padre farebbe la stessa cosa che ha fatto Abramo? E le morti eccellenti non sono finite, la morte di Nostro Signore Gesù Cristo che è vissuto cercando di far risorgere la volontà divina negli atti ma è anche morto poi e risorto veramente perchè questa Resurrezione potesse essere comunicato anche a noi.
"..ecco perciò restai sacramentato nella piccola Ostia, partii per il Cielo ma restai sulla terra, in mezzo alle creature, per nascere, vivere e morire, sebbene misticamente, per far risorgere in esse tutto il bene che l'uomo respinse col sottrarsi alla mia Divina Volontà..." Gesù
Gesù è presente in ogni tabernacolo. Per far risorgere in noi tutto quel bene che noi respingemmo sottraendoci alla divina volontà.
"..Ed oltre al mio sacrificio chiesi anche il sacrificio della tua vita, per far risorgere il suo regno in mezzo alle umane generazioni e da ogni Tabernacolo me ne sto come alla vedetta per fare opera compiuta della Redenzione e del Fiat Voluntas Tua come in Cielo così in terra, contentandomi di sacrificarmi e di morire in ogni Ostia per far risorgere il Sole del mio Fiat Divino, la nuova era ed il suo pieno trionfo. .." Gesù
E dal Sacramento Gesù si è accontentato di aspettare i secoli.
"..Io nel partir dalla terra dissi: vado al Cielo e resto sulla terra nel Sacramento, mi contenterò d'aspettare secoli, so che mi costerà molto, oltraggi inauditi non mi mancheranno, forse più della mia stessa Passione; ma mi armerò di pazienza divina e dalla piccola Ostia farò opera compiuta, farò regnare il mio Volere nei cuori e continuerò a stare in mezzo a loro per godermi i frutti di tanti sacrifici che ho subito...." Gesù
E' dall'Ostia che parte il Regno del divin Volere, più tempo si trascorre davanti al Tabernacolo in preghiera profonda ed adorazione più la vita della dv cresce in noi.
"..Perciò insieme con Me sii unita al sacrificio per una causa così santa e per il giusto trionfo che la mia Volontà regni e domini."
Uniamoci anche noi a questa causa così santa e la dv regni e domini.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
lunedì 26 dicembre 2022
Il palpito, il respiro e la vita del Fiat divino
Gesù spiega come la Divina Volontà viva nei corpi delle creature umane attraverso il palpito e il respiro. E l'importanza di fare proprie queste e altre forme di operatività del Divin Volere per formare la sua vita in noi. Libro di Cielo, Volume 27, 17 Febbraio 1930, Lunedì 2 Maggio 2022
17 Febbraio 1930 Come la Divina Volontà è il palpito e la creatura è il cuore; la Divina Volontà il respiro, la creatura il corpo. Inseparabilità dell'una e dell'altra
Con questo brano termina il 27° volume del Libro di Cielo e ci avviciniamo a ben oltre i 2/3 dei 36 volumi. Brano breve, Gesù richiama ed unisce alcune cosa che dovremmo conoscere: alcune operazioni intrinseche ed ineluttabili della dv, che avvengono dovunque e comunque e altre che non avvengono se non in quanto la creatura si mette in condizioni di poterle fare avvenire. Oggi Gesù parla del palpito e respiro.
"Figlia mia, la mia Divina Volontà è palpito senza cuore, la creatura è cuore, Essa è il palpito. Vedi che unione inseparabile passa tra il mio Fiat e la creatura; il cuore è nulla, non ha alcun valore senza il palpito, col palpito si costituisce vita della creatura, ma il palpito non può palpitare senza del cuore. Tale è la mia Divina Volontà, se non ha il nulla del cuore della creatura, non ha dove formare il suo palpito di vita per svolgere e formare la sua vita Divina. Vedi dunque, la mia Divina Volontà non avendo cuore, lo ha formato nella creatura, per avere il suo cuore dove poter formare il suo palpito. Oltre a ciò la mia Divina Volontà è respiro senza corpo, la creatura è il corpo, Essa è il respiro; il corpo senza il respiro è morto, sicché chi forma il respiro della creatura (è) la mia Divina Volontà, perciò si può dire: il corpo di Essa è quello della creatura ed il respiro di lei è quello del mio Voler Divino. Vedi che altra unione passa tra l'una e l'altra, unione che non può separarsi, perché se cessa il respiro cessa la vita....." Gesù
Alcune cose dovremmo impararle a memoria. Ci sono tre moti della dv nel nostro organismo corporeo che ci sono in tutti e ciascuno, non fa nulla che una persona li riconosca, li accolga o gli voglia o no. Quei tre moti sono necessari: battito cardiaco, respiro e la circolazione del sangue. Il don pensa che tutti dovrebbero sapere che il cuore batte sempre, respiriamo sempre e che il sangue circola sempre (sia che dormiamo o no). Magari non sappiamo i dettagli, però se si taglia vedrà che il sangue esce in continuazione. Queste tre cose sono presenti, è chiaro che pur essendo presenti in tutti è molto diverso il fatto che se ne prenda coscienza e quindi lo si sappia e quindi si assecondi e si entri in questi moti o no. La vita nella dv in larga parte - non proprio tutta - non è altro che conoscere alcune cose per farle nostre e preso atto di esse inizio ad interagire in modo differente con ciascuno di loro. Quanti di noi abbiamo fatto l'esercizio del fermarsi ed ascoltare/ assecondare il nostro respiro? Perchè un respiro ben fatto produce un benessere? Perchè tu stai entrando in maniera profonda, stai facendo tuo un'atto automatico e lo stai un'attimo riorganizzando, per respirare in maniera ritmica e profonda. Il don non sa chi di noi sa, nella tradizione orientale, nella preghiera del Cuore dal 4°/5° secolo i monaci avevano imparato una preghiera continua e accordavano questa preghiera o al respiro o al battito cardiaco. Per esempio noi possiamo provare, magari mettendoci una mano sul cuore o ricorrendo alle app della Apple.... (il don non vuole fare pubblicità alla Apple). Al movimento di sistole e diastole dì: Gesù (o Maria) Ti Amo. Gli orientali, la pellegrina del pellegrino russo, quando si inspira si dice: Signore Gesù - si trattiene il respiro e quando si butta l'aria fuori abbi pietà di me peccatore. O Gesù e Maria vi amo e quando si butta fuori l'aria: salvate le anime. Succede che in questo movimento che oguno ha, tu lo fai tuo e lo accompagni e ne godi. Quanti giri si possono fare nei nostri respiri, palpiti del cuore,..quanti atomi di aria di saremo presi? Nella dv dici: in ogni respiro che faccio metto il mio Ti Amo Gesù per me e tutti...quanti Ti Amo Gesù gli saranno arrivati? Pe i giri dobbiamo aguzzare la fantasia in base a ciò che sappiamo.
Ogni volta che si fanno queste operazioni non è un vivere alle spalle della dv, cioè quella cosa tu ce l'hai, Gesù dice che la sua dv è il palpito ma il cuore è il corpo. In un'anima malvagia il cuore gli batte e non ha nessun giovamento dal bene dal fatto che ci siamo i moti della dv in questo organismo. In noi queste operazioni che più si fanno e meglio è - senza pensare di fare i superman e quindi con calma - concorrono a far nascere la vita della dv dentro di noi. La vita, l'incipit di questa meditazione è Luisa che dice:
Il Voler Divino continua ad occupare la mia piccola intelligenza ed io, sommergendomi in Esso,sento la sua forza vivificatrice, che dentro e fuori mi circonda..." Luisa
Quindi vuol dire che ci pensa, e sente la sua forza vivificatrice che la circonda. Questi esercizi sono esercizi un pò mistici anche se sembrano molto terra terra. Farsi attenti al nostro respiro e inserire atti santi è una cosa mistica e se tu lo fai, in qualche modo misterioso avvertire questa forza vivificatrice e la stessa cosa vale con il palpito del cuore e con la circolazione del sangue è un pò difficile. Come faccio ad interagire con la circolazione del sangue?
Queste operazioni automatiche, se vengono fatte proprie da una persona, ma sono operazioni di vita non un'operazione meccanica ma uno scambio di amore ricevuto e ricambiato. Dentro questo orizzonte tutte le nostre attività - cosa guardi? Cosa dici? Cosa ascolti e dove vai? La Parola, l'occhio, le orecchie, le opere e i passi.
"..e perciò l'anima che vive nel mio Voler Divino le serve di bocca, di occhio, di orecchie, di mani e di piedi..." Gesù
Questa è un'espressione (da quanto crede il don) vera ma misteriosa, ma arriverà il giorno che quando useremo la nostra bocca daremo vita e far uscire la vita della dv attraverso la bocca? Gesù dice di sì. Lo sguardo di Gesù e di Maria, noi ci immaginiamo cosa significa essee guardati da Gesù e da Maria? Noi con gli occhi facciamo delle cose bruttarelle, perchè guardiamo quello che non si deve vedere o guardiamo il prossimo malamente, le occhiatacce, lo sguardo corrucciato, sdegnato, arrabbiato o che ti fulmina o lo sguardo lascivo, lussurioso ecc... è possibile far diventare gli occhi divini? Gesù dice di sì. Adesso che arriva l'estate (la meditazione è caduta a Maggio), la morigeratezza che devono riscoprire sia uomini e donne. Cosa possiamo fare noi per concorrere alla purificazione degli occhi altrui? Come una donna si concia deve la sua coscienza prendere atto che dovrà rispondere a Dio di come si concia perchè è vero che gli sguardi degli uomini non sempre sono conformi alla dv ma bisogna vedere se gli dai la possibilità di farli o no. Il don fa un'esempio: guarda figlia mia, parla con qualsiasi uomo della terra, a patto che non sia un bugiardo, se tu ti metti un paio di pantaloni, il corpo della donna non è come fatto, il lato b non è piatto come quello dell'uomo ma è fatto in un certo modo percui anche una persona non ha lo sguardo lascivo, può farlo perchè tu ti presenti in quel modo. Se tu non ti vestissi in quel modo quello sguardo non potrebbe uscire dalla dv.
Ci sono dei passaggi del Libro di Cielo spettacolari, Gesù dice: devi fare entrare la dv in te dopodichè Lei si servirà di te come il suo occhio, respiro, ecc... dagli la vita in tutti gli atti tuoi e vedrai portenti inaspettati. Non usiamo mai questa espressione in chiave deresponsabilizzante. Se tu non fai attenzione a non sporcare la bocca con un linguaggio indegno di un Figlio di Dio quando ci diventi la bocca della dv? Mai. La Dv non si sporca con espressioni triviali e poi questa cosa si raffina sempre di più - non c'è solo il problema della volgarità, della bestemmia, della mormorazione, dell'insulto e della critica ma c'è anche il problema del dire le cose non necessarie o fare domande di curiosità (ci cascano anche i migliori su queste cose) mai per nessun motivo impicciarsi delle cose altrui. O la parola inutile, dal Cielo dicono solo le cose necessarie e nient'altro. La parola della dv uscita da una bocca umana deve strutturarsi su questi orizzonti. Noi non siamo abbandonati a noi stessi, saremo aiutati se dilateremo la vita nella dv, ma non pensiamo mai che ci saranno magiche automazioni. Perchè c'è sempre una componente di volontà da parte nostra.
"..Perciò il dolore del mio Fiat Divino è incomprensibile perché le creature non si prestano a fargli svolgere tutte le sue operazioni in loro, per farlo regnare e lo costringono al silenzio ed all'inoperosità .." Gesù
Questo avviene su due frequenze: sia perchè non si curano di riconoscere le operazioni della dv e non si curano di farle proprie come abbiamo visto e non si curano - lo abbiamo visto nei primi 10 volumi - di raffinare la propria coscienza (oltre al peccato) quello che a Dio non piace, non è gradito, perfetto, per quanto piano piano ne prendiamo coscienza deve tutto sparire. La vita nella dv - Gesù e la Madonna non erano perfetti ma perfettissimi - quindi? Questo non ci deve far scoraggiare, se fosse una cosa impossibile il Signore non ce la proporrebbe come meta. Scoraggiare no ma neanche crogiolare nemmeno o dare credito alle magiche automazioni perchè non ci sono sotto nessun punto di vista, anche se nelle operazioni sopprannaturali dobbiamo metterci del nostro anche se in proporzione all'opera realizzata noi facciamo il 2-3% massimo e tutto il resto lo fa Nostro Signore. E' poco il 2-3% è poco ma noi lo percepiamo tantissimo ma dobbiamo mettercelo perchè tutto possa funzionare bene.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
17 Febbraio 1930 Come la Divina Volontà è il palpito e la creatura è il cuore; la Divina Volontà il respiro, la creatura il corpo. Inseparabilità dell'una e dell'altra
Con questo brano termina il 27° volume del Libro di Cielo e ci avviciniamo a ben oltre i 2/3 dei 36 volumi. Brano breve, Gesù richiama ed unisce alcune cosa che dovremmo conoscere: alcune operazioni intrinseche ed ineluttabili della dv, che avvengono dovunque e comunque e altre che non avvengono se non in quanto la creatura si mette in condizioni di poterle fare avvenire. Oggi Gesù parla del palpito e respiro.
"Figlia mia, la mia Divina Volontà è palpito senza cuore, la creatura è cuore, Essa è il palpito. Vedi che unione inseparabile passa tra il mio Fiat e la creatura; il cuore è nulla, non ha alcun valore senza il palpito, col palpito si costituisce vita della creatura, ma il palpito non può palpitare senza del cuore. Tale è la mia Divina Volontà, se non ha il nulla del cuore della creatura, non ha dove formare il suo palpito di vita per svolgere e formare la sua vita Divina. Vedi dunque, la mia Divina Volontà non avendo cuore, lo ha formato nella creatura, per avere il suo cuore dove poter formare il suo palpito. Oltre a ciò la mia Divina Volontà è respiro senza corpo, la creatura è il corpo, Essa è il respiro; il corpo senza il respiro è morto, sicché chi forma il respiro della creatura (è) la mia Divina Volontà, perciò si può dire: il corpo di Essa è quello della creatura ed il respiro di lei è quello del mio Voler Divino. Vedi che altra unione passa tra l'una e l'altra, unione che non può separarsi, perché se cessa il respiro cessa la vita....." Gesù
Alcune cose dovremmo impararle a memoria. Ci sono tre moti della dv nel nostro organismo corporeo che ci sono in tutti e ciascuno, non fa nulla che una persona li riconosca, li accolga o gli voglia o no. Quei tre moti sono necessari: battito cardiaco, respiro e la circolazione del sangue. Il don pensa che tutti dovrebbero sapere che il cuore batte sempre, respiriamo sempre e che il sangue circola sempre (sia che dormiamo o no). Magari non sappiamo i dettagli, però se si taglia vedrà che il sangue esce in continuazione. Queste tre cose sono presenti, è chiaro che pur essendo presenti in tutti è molto diverso il fatto che se ne prenda coscienza e quindi lo si sappia e quindi si assecondi e si entri in questi moti o no. La vita nella dv in larga parte - non proprio tutta - non è altro che conoscere alcune cose per farle nostre e preso atto di esse inizio ad interagire in modo differente con ciascuno di loro. Quanti di noi abbiamo fatto l'esercizio del fermarsi ed ascoltare/ assecondare il nostro respiro? Perchè un respiro ben fatto produce un benessere? Perchè tu stai entrando in maniera profonda, stai facendo tuo un'atto automatico e lo stai un'attimo riorganizzando, per respirare in maniera ritmica e profonda. Il don non sa chi di noi sa, nella tradizione orientale, nella preghiera del Cuore dal 4°/5° secolo i monaci avevano imparato una preghiera continua e accordavano questa preghiera o al respiro o al battito cardiaco. Per esempio noi possiamo provare, magari mettendoci una mano sul cuore o ricorrendo alle app della Apple.... (il don non vuole fare pubblicità alla Apple). Al movimento di sistole e diastole dì: Gesù (o Maria) Ti Amo. Gli orientali, la pellegrina del pellegrino russo, quando si inspira si dice: Signore Gesù - si trattiene il respiro e quando si butta l'aria fuori abbi pietà di me peccatore. O Gesù e Maria vi amo e quando si butta fuori l'aria: salvate le anime. Succede che in questo movimento che oguno ha, tu lo fai tuo e lo accompagni e ne godi. Quanti giri si possono fare nei nostri respiri, palpiti del cuore,..quanti atomi di aria di saremo presi? Nella dv dici: in ogni respiro che faccio metto il mio Ti Amo Gesù per me e tutti...quanti Ti Amo Gesù gli saranno arrivati? Pe i giri dobbiamo aguzzare la fantasia in base a ciò che sappiamo.
Ogni volta che si fanno queste operazioni non è un vivere alle spalle della dv, cioè quella cosa tu ce l'hai, Gesù dice che la sua dv è il palpito ma il cuore è il corpo. In un'anima malvagia il cuore gli batte e non ha nessun giovamento dal bene dal fatto che ci siamo i moti della dv in questo organismo. In noi queste operazioni che più si fanno e meglio è - senza pensare di fare i superman e quindi con calma - concorrono a far nascere la vita della dv dentro di noi. La vita, l'incipit di questa meditazione è Luisa che dice:
Il Voler Divino continua ad occupare la mia piccola intelligenza ed io, sommergendomi in Esso,sento la sua forza vivificatrice, che dentro e fuori mi circonda..." Luisa
Quindi vuol dire che ci pensa, e sente la sua forza vivificatrice che la circonda. Questi esercizi sono esercizi un pò mistici anche se sembrano molto terra terra. Farsi attenti al nostro respiro e inserire atti santi è una cosa mistica e se tu lo fai, in qualche modo misterioso avvertire questa forza vivificatrice e la stessa cosa vale con il palpito del cuore e con la circolazione del sangue è un pò difficile. Come faccio ad interagire con la circolazione del sangue?
Queste operazioni automatiche, se vengono fatte proprie da una persona, ma sono operazioni di vita non un'operazione meccanica ma uno scambio di amore ricevuto e ricambiato. Dentro questo orizzonte tutte le nostre attività - cosa guardi? Cosa dici? Cosa ascolti e dove vai? La Parola, l'occhio, le orecchie, le opere e i passi.
"..e perciò l'anima che vive nel mio Voler Divino le serve di bocca, di occhio, di orecchie, di mani e di piedi..." Gesù
Questa è un'espressione (da quanto crede il don) vera ma misteriosa, ma arriverà il giorno che quando useremo la nostra bocca daremo vita e far uscire la vita della dv attraverso la bocca? Gesù dice di sì. Lo sguardo di Gesù e di Maria, noi ci immaginiamo cosa significa essee guardati da Gesù e da Maria? Noi con gli occhi facciamo delle cose bruttarelle, perchè guardiamo quello che non si deve vedere o guardiamo il prossimo malamente, le occhiatacce, lo sguardo corrucciato, sdegnato, arrabbiato o che ti fulmina o lo sguardo lascivo, lussurioso ecc... è possibile far diventare gli occhi divini? Gesù dice di sì. Adesso che arriva l'estate (la meditazione è caduta a Maggio), la morigeratezza che devono riscoprire sia uomini e donne. Cosa possiamo fare noi per concorrere alla purificazione degli occhi altrui? Come una donna si concia deve la sua coscienza prendere atto che dovrà rispondere a Dio di come si concia perchè è vero che gli sguardi degli uomini non sempre sono conformi alla dv ma bisogna vedere se gli dai la possibilità di farli o no. Il don fa un'esempio: guarda figlia mia, parla con qualsiasi uomo della terra, a patto che non sia un bugiardo, se tu ti metti un paio di pantaloni, il corpo della donna non è come fatto, il lato b non è piatto come quello dell'uomo ma è fatto in un certo modo percui anche una persona non ha lo sguardo lascivo, può farlo perchè tu ti presenti in quel modo. Se tu non ti vestissi in quel modo quello sguardo non potrebbe uscire dalla dv.
Ci sono dei passaggi del Libro di Cielo spettacolari, Gesù dice: devi fare entrare la dv in te dopodichè Lei si servirà di te come il suo occhio, respiro, ecc... dagli la vita in tutti gli atti tuoi e vedrai portenti inaspettati. Non usiamo mai questa espressione in chiave deresponsabilizzante. Se tu non fai attenzione a non sporcare la bocca con un linguaggio indegno di un Figlio di Dio quando ci diventi la bocca della dv? Mai. La Dv non si sporca con espressioni triviali e poi questa cosa si raffina sempre di più - non c'è solo il problema della volgarità, della bestemmia, della mormorazione, dell'insulto e della critica ma c'è anche il problema del dire le cose non necessarie o fare domande di curiosità (ci cascano anche i migliori su queste cose) mai per nessun motivo impicciarsi delle cose altrui. O la parola inutile, dal Cielo dicono solo le cose necessarie e nient'altro. La parola della dv uscita da una bocca umana deve strutturarsi su questi orizzonti. Noi non siamo abbandonati a noi stessi, saremo aiutati se dilateremo la vita nella dv, ma non pensiamo mai che ci saranno magiche automazioni. Perchè c'è sempre una componente di volontà da parte nostra.
"..Perciò il dolore del mio Fiat Divino è incomprensibile perché le creature non si prestano a fargli svolgere tutte le sue operazioni in loro, per farlo regnare e lo costringono al silenzio ed all'inoperosità .." Gesù
Questo avviene su due frequenze: sia perchè non si curano di riconoscere le operazioni della dv e non si curano di farle proprie come abbiamo visto e non si curano - lo abbiamo visto nei primi 10 volumi - di raffinare la propria coscienza (oltre al peccato) quello che a Dio non piace, non è gradito, perfetto, per quanto piano piano ne prendiamo coscienza deve tutto sparire. La vita nella dv - Gesù e la Madonna non erano perfetti ma perfettissimi - quindi? Questo non ci deve far scoraggiare, se fosse una cosa impossibile il Signore non ce la proporrebbe come meta. Scoraggiare no ma neanche crogiolare nemmeno o dare credito alle magiche automazioni perchè non ci sono sotto nessun punto di vista, anche se nelle operazioni sopprannaturali dobbiamo metterci del nostro anche se in proporzione all'opera realizzata noi facciamo il 2-3% massimo e tutto il resto lo fa Nostro Signore. E' poco il 2-3% è poco ma noi lo percepiamo tantissimo ma dobbiamo mettercelo perchè tutto possa funzionare bene.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 25 dicembre 2022
Senza la Divina Volontà non c'è vita
Gesù spiega come la Divina Volontà sia vita e gli effetti mirabili che produce. L'uomo, dopo la caduta, ha ricevuto una sorta di "legittima", che gli consente, pur non sapendolo, di ricevere da Dio quel minimo indispensabile per poter campare e sopravvivere, in una vita che non di rado è ben piccina e misera. Libro di Cielo, Volume 27, 11 Febbraio 1930, Venerdì 29 Aprile 2022
11 Febbraio 1930 Come l'uomo fu creato per vivere alla familiare con Dio ed in casa sua ed essendosi sottratto alla sua Volontà, per bontà di Dio gli fu data la legittima.
"..Senza la mia Volontà Divina non ci può essere vita.." Gesù
Sotto nessun punto di vista e a nessun livello aggiungerebbe il don. Gesù tra le righe spiega in maniera sempre più egregia che la Divina Volontà, piaccia o non piaccia, sia creduto o no, sia saputo o no, sia apprezzato o no, ecc... è il fondamento della conservazione in vita di tutti gli esseri. Per capire un pò questa meditazione, tutti dovrebbero sapere la legittima, la quota di legittima è quella parte di patrimonio familiare che è indisponibile cioè un papà o una mamma nei confronti del coniuge o dei figli non possono privarli del 50% dei beni che hanno (una quota dei beni famigliari appartiene alla famigliari). Non vale per parenti di grado differente. Chi non ha eredi può disporre di tutto il patrimonio.
Quindi Gesù ci dice: l'uomo esce dalla divina volontà, sarebbe come se ammazzasse il Padre o la Madre, non vuole più stare con Lui e in un'atto di misericordia i genitori gli danno quello che è indispensabile per non cadere nel nulla. Ed è questo che ha fatto il Signore.
"...Ma l'uomo, il figlio nostro, mentre era felice in casa di suo Padre, si ribellò ed uscì dalla sua casa paterna e, col fare la sua volontà, perdette il sorriso di suo Padre, le sue pure gioie e siccome non poteva vivere senza il concorso della nostra Divina Volontà, agimmo da Padre e gli demmo la legittima della nostra Divina Volontà, non più come vita che lo portava nel suo grembo, per renderlo felice e santo, ma come concorrente per conservarlo in vita, non per felicitarlo come prima, ma per dargli le cose di stretta necessità ed a seconda di come si fosse comportato...." Gesù
Non più come vita. Vivere nella dv significa che la dv diventa vita in me e questo lo capisce solo chi inizia a viverlo e lo capisce dagli effetti che si sperimentano. Sei felice e santo? Ma felice, qua si parla di felicità, che uno sprizza felicità da tutti i pori, con il covid, guerra e con tutto quell'altro che succederà, non dipende da fattori esterni. Dall'esterno ti possono fare quello che vogliono, ma non mi possono togliere la vita nella dv nell'anima. Capiamo alcuni passaggi che gli stolti travisano. Gesù dice che la dv è più grande della Comunione Sacramentale - potrebbe succedere che Gesù in persona tu non lo possa più ricevere - ci sono persone che per motivi di coscienza sono rimasti senza prendere Gesù perchè non se la sono sentita di andare contro la propria coscienza e di ricevere Gesù in un modo non consono alla sua Maestà e dignità - chi ha fatto una scelta del genere dovrebbe essere rispettato il doppio. A prescindere di questi problemi: non c'è più il parroco, succede una guerra che distrugge tutto e tu rimani privo dell'Eucarestia e tu che fai? Ci sono stati Santi Preti che ha causa di persecuzioni scatenate dal diavolo e che hanno fatto breccia nel cuore di membri di certe gerarchie sono stati anni senza celebrare la Messa. Padre Pio, Don Dolindo Ruotolo e un'altro... per un prete se gli togli la possibilità di celebrare la Messa lo ammazzi. Per un prete l'offerta estrema sarebbe questa se è degno di questo nome. Se Dio non voglia accada una cosa del genere, tu hai la dv, se la dv ti chiede questo tu lo abbracci con gioia senza che tu perda la gioia.
"... Ecco perciò del mio Fiat Divino si conosce poco, perché le creature conoscono la sola sua legittima e molte volte questa legittima non viene neppure del tutto riconosciuta, perché chi vive di legittima non vive in casa di suo Padre, sta da Lui lontano e molte volte si trova nelle condizioni di sciupare con atti indegni la stessa legittima ricevuta.....................Molto più che l'uomo, col fare la sua volontà, si mise in condizione di servo, non di ereditiere ed il servo non ha diritto alla eredità del suo padrone, ma alla misera mercede per vivere stentatamente la vita....." Gesù
Quando l'uomo è uscito, la dv gli ha dato la legittima non per portargli la vita ma come concorrente per conservalo in vita, per farlo soppravvivere o tirare a campare. Inoltre a seconda di come ti comporti scendono di livello e di valore fino a ridurti ad un pezzente o straccione. Ad uno che fa una vita semi indegna di essere vissuta. E questo da che dipende? Da Dio forse?
"...E siccome l'uomo fu creato perché vivesse nell'opulenza dei beni di questa Divina Volontà, sua prediletta eredità, perciò lui fu creato perché vivesse di noi ed in casa nostra, come un figlio che vive con suo Padre............... Vedi dunque l'uomo fu creato per vivere alla familiare con noi, in casa nostra, nella nostra stessa Volontà, per assicurarci le nostre e le sue gioie e felicità perenne. Ma l'uomo, il figlio nostro, mentre era felice in casa di suo Padre, si ribellò ed uscì dalla sua casa paterna e, col fare la sua volontà, perdette il sorriso di suo Padre, le sue pure gioie.............." Gesù
Ed invece quando va bene l'uomo diventa come uno campa di legittima o quando va peggio campa come un servo
"...Molto più che l'uomo, col fare la sua volontà, si mise in condizione di servo, non di ereditiere ed il servo non ha diritto alla eredità del suo padrone, ma alla misera mercede per vivere stentatamente la vita. .." Gesù
Quanti campano così?
Ci sono dei passaggi che lasciano santamente sconvolti:
".. E siccome l'uomo fu creato perché vivesse nell'opulenza dei beni di questa Divina Volontà, sua prediletta eredità, perciò lui fu creato perché vivesse di noi ed in casa nostra, come un figlio che vive con suo Padre. Altrimenti, come poteva essere il nostro trastullo, la nostra gioia e felicità, se non doveva vivere vicino, insieme nella nostra Divina Volontà?.." Gesù
Un'essere umano - Dio non ha mai detto a nessuno cosa accadeva tra Lui ed Adamo prima della colpa perchè nessuno poteva pensarlo se non aveva la minima cognizone se non l'hai vissuta - ecco perchè ha scritto Luisa perchè lei è stata scelta come prima creatura umana (dopo Gesù e Maria ma sono un caso a parte ndr) per entrare in questo regno. Io e tu possiamo essere la gioia, la felicità e il trastullo di Dio.
"...Un figlio lontano non può formare la gioia di suo padre, il suo sorriso, il suo scherzo, la sua familiare conversazione; da lontano non si può giocare insieme, né sorridere di felicità, anzi la sola lontananza spezza l'amore e porta l'amarezza di non poter godere colui che si ama..." Gesù
Tu ed io possiamo diventare la gioia di Dio, scherzare con Lui, diverse volte Gesù usa questa espressione, Dio scherza? Sì, lo dice Gesù, con i suoi amatissimi figli che gli hanno spalancato la porta per farlo diventare felice. Quando due persone stanno lontane come fanno a giocare assieme? Noi oggi abbiamo potenti mezzi di comunicazione, questa realtà che dobbiamo usarla per il bene perchè non si può lasciare il monopolio a chi li usa per il male, ma è un'altra cosa quando una persona sta in diretta o è presente fisicamente. Il contatto personale è qualcosa che non può essere sostituito e comporta dimensioni che non si possono vivere in maniera differente. Pensiamo quando vediamo qualcuno che amiamo, siamo felicissimi quando ci possiamo stare ma quando arriva la partenza sono dolori perchè per quanto sta in noi non vorremmo mai staccarci dalla persona amata - ma in Paradiso sarà un'altro discorso. Il Signore vuole riempirti di gioia, sorriderti e farti conoscere il suo sorriso, giocare e scherzare. Qualcuno si scandalizza, ma se i giochi per gli esseri umani sono cose belle, magari non sappiamo dosare la misura ecc.. ma di per sè la realtà gioco è una cosa bella, i bambini giocano. Santa Teresa di Gesù bambino ha detto: Gesù, voglio diventare il tuo giocattolo, è una frase profondissima ed è un prequel della dv ma quasi contemporanea di Luisa. Il giocattolo di Gesù significa che Gesù può farci qualsiasi cosa. Siamo capaci noi di avere una disposizione del genere? E' tanta roba, la possibila di questa vita.
"..questa è scienza che finora la creatura ha ignorato; non poteva essere scritta se non dietro manifestazione del mio Fiat Divino a colei che chiamava a vivere in casa nostra come figlia nostra, vicino, dentro il mio Volere, non lontano, tanto che potendoci trastullare con lei, l’abbiamo messa a parte dei nostri segreti più intimi..." Gesù
Quante volte ritorna il termine trastullo? Uno dei termini chiave della vita nella dv. Chi di noi vorrebbe trastullarsi con Dio o diventare il suo trastullo?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
11 Febbraio 1930 Come l'uomo fu creato per vivere alla familiare con Dio ed in casa sua ed essendosi sottratto alla sua Volontà, per bontà di Dio gli fu data la legittima.
"..Senza la mia Volontà Divina non ci può essere vita.." Gesù
Sotto nessun punto di vista e a nessun livello aggiungerebbe il don. Gesù tra le righe spiega in maniera sempre più egregia che la Divina Volontà, piaccia o non piaccia, sia creduto o no, sia saputo o no, sia apprezzato o no, ecc... è il fondamento della conservazione in vita di tutti gli esseri. Per capire un pò questa meditazione, tutti dovrebbero sapere la legittima, la quota di legittima è quella parte di patrimonio familiare che è indisponibile cioè un papà o una mamma nei confronti del coniuge o dei figli non possono privarli del 50% dei beni che hanno (una quota dei beni famigliari appartiene alla famigliari). Non vale per parenti di grado differente. Chi non ha eredi può disporre di tutto il patrimonio.
Quindi Gesù ci dice: l'uomo esce dalla divina volontà, sarebbe come se ammazzasse il Padre o la Madre, non vuole più stare con Lui e in un'atto di misericordia i genitori gli danno quello che è indispensabile per non cadere nel nulla. Ed è questo che ha fatto il Signore.
"...Ma l'uomo, il figlio nostro, mentre era felice in casa di suo Padre, si ribellò ed uscì dalla sua casa paterna e, col fare la sua volontà, perdette il sorriso di suo Padre, le sue pure gioie e siccome non poteva vivere senza il concorso della nostra Divina Volontà, agimmo da Padre e gli demmo la legittima della nostra Divina Volontà, non più come vita che lo portava nel suo grembo, per renderlo felice e santo, ma come concorrente per conservarlo in vita, non per felicitarlo come prima, ma per dargli le cose di stretta necessità ed a seconda di come si fosse comportato...." Gesù
Non più come vita. Vivere nella dv significa che la dv diventa vita in me e questo lo capisce solo chi inizia a viverlo e lo capisce dagli effetti che si sperimentano. Sei felice e santo? Ma felice, qua si parla di felicità, che uno sprizza felicità da tutti i pori, con il covid, guerra e con tutto quell'altro che succederà, non dipende da fattori esterni. Dall'esterno ti possono fare quello che vogliono, ma non mi possono togliere la vita nella dv nell'anima. Capiamo alcuni passaggi che gli stolti travisano. Gesù dice che la dv è più grande della Comunione Sacramentale - potrebbe succedere che Gesù in persona tu non lo possa più ricevere - ci sono persone che per motivi di coscienza sono rimasti senza prendere Gesù perchè non se la sono sentita di andare contro la propria coscienza e di ricevere Gesù in un modo non consono alla sua Maestà e dignità - chi ha fatto una scelta del genere dovrebbe essere rispettato il doppio. A prescindere di questi problemi: non c'è più il parroco, succede una guerra che distrugge tutto e tu rimani privo dell'Eucarestia e tu che fai? Ci sono stati Santi Preti che ha causa di persecuzioni scatenate dal diavolo e che hanno fatto breccia nel cuore di membri di certe gerarchie sono stati anni senza celebrare la Messa. Padre Pio, Don Dolindo Ruotolo e un'altro... per un prete se gli togli la possibilità di celebrare la Messa lo ammazzi. Per un prete l'offerta estrema sarebbe questa se è degno di questo nome. Se Dio non voglia accada una cosa del genere, tu hai la dv, se la dv ti chiede questo tu lo abbracci con gioia senza che tu perda la gioia.
"... Ecco perciò del mio Fiat Divino si conosce poco, perché le creature conoscono la sola sua legittima e molte volte questa legittima non viene neppure del tutto riconosciuta, perché chi vive di legittima non vive in casa di suo Padre, sta da Lui lontano e molte volte si trova nelle condizioni di sciupare con atti indegni la stessa legittima ricevuta.....................Molto più che l'uomo, col fare la sua volontà, si mise in condizione di servo, non di ereditiere ed il servo non ha diritto alla eredità del suo padrone, ma alla misera mercede per vivere stentatamente la vita....." Gesù
Quando l'uomo è uscito, la dv gli ha dato la legittima non per portargli la vita ma come concorrente per conservalo in vita, per farlo soppravvivere o tirare a campare. Inoltre a seconda di come ti comporti scendono di livello e di valore fino a ridurti ad un pezzente o straccione. Ad uno che fa una vita semi indegna di essere vissuta. E questo da che dipende? Da Dio forse?
"...E siccome l'uomo fu creato perché vivesse nell'opulenza dei beni di questa Divina Volontà, sua prediletta eredità, perciò lui fu creato perché vivesse di noi ed in casa nostra, come un figlio che vive con suo Padre............... Vedi dunque l'uomo fu creato per vivere alla familiare con noi, in casa nostra, nella nostra stessa Volontà, per assicurarci le nostre e le sue gioie e felicità perenne. Ma l'uomo, il figlio nostro, mentre era felice in casa di suo Padre, si ribellò ed uscì dalla sua casa paterna e, col fare la sua volontà, perdette il sorriso di suo Padre, le sue pure gioie.............." Gesù
Ed invece quando va bene l'uomo diventa come uno campa di legittima o quando va peggio campa come un servo
"...Molto più che l'uomo, col fare la sua volontà, si mise in condizione di servo, non di ereditiere ed il servo non ha diritto alla eredità del suo padrone, ma alla misera mercede per vivere stentatamente la vita. .." Gesù
Quanti campano così?
Ci sono dei passaggi che lasciano santamente sconvolti:
".. E siccome l'uomo fu creato perché vivesse nell'opulenza dei beni di questa Divina Volontà, sua prediletta eredità, perciò lui fu creato perché vivesse di noi ed in casa nostra, come un figlio che vive con suo Padre. Altrimenti, come poteva essere il nostro trastullo, la nostra gioia e felicità, se non doveva vivere vicino, insieme nella nostra Divina Volontà?.." Gesù
Un'essere umano - Dio non ha mai detto a nessuno cosa accadeva tra Lui ed Adamo prima della colpa perchè nessuno poteva pensarlo se non aveva la minima cognizone se non l'hai vissuta - ecco perchè ha scritto Luisa perchè lei è stata scelta come prima creatura umana (dopo Gesù e Maria ma sono un caso a parte ndr) per entrare in questo regno. Io e tu possiamo essere la gioia, la felicità e il trastullo di Dio.
"...Un figlio lontano non può formare la gioia di suo padre, il suo sorriso, il suo scherzo, la sua familiare conversazione; da lontano non si può giocare insieme, né sorridere di felicità, anzi la sola lontananza spezza l'amore e porta l'amarezza di non poter godere colui che si ama..." Gesù
Tu ed io possiamo diventare la gioia di Dio, scherzare con Lui, diverse volte Gesù usa questa espressione, Dio scherza? Sì, lo dice Gesù, con i suoi amatissimi figli che gli hanno spalancato la porta per farlo diventare felice. Quando due persone stanno lontane come fanno a giocare assieme? Noi oggi abbiamo potenti mezzi di comunicazione, questa realtà che dobbiamo usarla per il bene perchè non si può lasciare il monopolio a chi li usa per il male, ma è un'altra cosa quando una persona sta in diretta o è presente fisicamente. Il contatto personale è qualcosa che non può essere sostituito e comporta dimensioni che non si possono vivere in maniera differente. Pensiamo quando vediamo qualcuno che amiamo, siamo felicissimi quando ci possiamo stare ma quando arriva la partenza sono dolori perchè per quanto sta in noi non vorremmo mai staccarci dalla persona amata - ma in Paradiso sarà un'altro discorso. Il Signore vuole riempirti di gioia, sorriderti e farti conoscere il suo sorriso, giocare e scherzare. Qualcuno si scandalizza, ma se i giochi per gli esseri umani sono cose belle, magari non sappiamo dosare la misura ecc.. ma di per sè la realtà gioco è una cosa bella, i bambini giocano. Santa Teresa di Gesù bambino ha detto: Gesù, voglio diventare il tuo giocattolo, è una frase profondissima ed è un prequel della dv ma quasi contemporanea di Luisa. Il giocattolo di Gesù significa che Gesù può farci qualsiasi cosa. Siamo capaci noi di avere una disposizione del genere? E' tanta roba, la possibila di questa vita.
"..questa è scienza che finora la creatura ha ignorato; non poteva essere scritta se non dietro manifestazione del mio Fiat Divino a colei che chiamava a vivere in casa nostra come figlia nostra, vicino, dentro il mio Volere, non lontano, tanto che potendoci trastullare con lei, l’abbiamo messa a parte dei nostri segreti più intimi..." Gesù
Quante volte ritorna il termine trastullo? Uno dei termini chiave della vita nella dv. Chi di noi vorrebbe trastullarsi con Dio o diventare il suo trastullo?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 24 dicembre 2022
Tutto è Cielo per chi vive nella Divina Volontà
Luisa parla di quanto sia bello vivere nel Volere Divino e di come si viva circondati da pensieri stupendi e celesti. Gesù rafforza queste affermazioni ricordando come tutto è Cielo per chi vive nella Divina Volontà, mentre la vita di chi vive di volontà umana è da compiangere, anzi letteralmente da aborrire. Libro di Cielo 27, 6 Febbraio 1930, Giovedì 28 Aprile 2022
6 Febbraio 1930 Effetti di vivere nel Voler Divino e nel voler umano. Come il modo d'operare in Luisa simboleggia la Creazione. Come prima fa le cose piccole e poi le grandi.
Iniziamo per prima cosa a soggetto di meditazione una frase di Luisa per confrontarci con essa e chiederci se qualcosa di simile stia accadendo in noi:
"..la mia povera mente è sempre come affollata da ciò che riguarda un Volere sì Santo, anzi mi sembra che i miei pensieri si tuffino nel suo mare di luce e poi escano come tanti messaggeri, che portano tante belle notizie da quel mare dove sono stati e chi vuol dire una cosa e chi un'altra di quel Fiat, che si gloriano di conoscere e di riceverne la vita.." Luisa
Il tempo di Pasqua è anche l'immagine di chi vive nella Divina Volontà, per chi vive in essa è sempre Pasqua assieme alla Quaresima - fino a quando staremo in questo mondo. San Paolo dice che se siamo risorti con Cristo cerchiamo le cose di lassù e non quelle di terra. La resurrezione è una cosa esterna o una cosa interna? Quello che San Paolo sta scrivendo non sta scrivendo un'esortazione morale; se tu sei risorto con Cristo alle cose della terra non ci pensi più. Non ci pensi più a tante schiocchezze e stupidaggini se vivi nella Dv; non dev'essere una cosa sforzata.
Quando facciamo l'esame di coscienza, molti nostri pensieri che sorgono nella nostra mente nascono senza un'atto volontario e poi la nostra volontà li deve gestire (lo ascolto? Faccio finta di nulla? Lo assecondo? ecc..). Quali sono i miei pensieri? A cosa penso dal mattino alla sera? L'avaro pensa dal mattino alla sera ai soldi, come accumulare, come evitare di sperperare, pensa se quella persona gli può portare l'utilità.....da quello che pensi tu sei. Una persona lussuriosa vede la persona come quanto potenziale oggetto di piacere ecc...una persona che vive una vita umana, improntata dalla prudenza umana, farà pensieri umani quindi starà a pensare sempre prima ai suoi interessi e poi avrà una vita mediocre, senza infamia e senza lode ecc.. e una persona che vive nella dv a che pensa? E Luisa prosegue:
"..Ed io mi diletto ad ascoltarli e molte volte non so dire in parole le tante belle notizie che i miei pensieri mi portano del mare di luce del Voler Divino e sento il bisogno di Gesù che mi guidi, che mi imbocchi le parole, altrimenti non saprei dir nulla..." Luisa
Com'è la nostra vita? Perchè basta questa marea di pensieri belli che la vita diventa una cosa meravigliosa? Perchè ci intristiamo o ci preouccpiamo? Perchè al 90% la causa sono i nostri pensieri.
"Figlia mia, gli effetti del vivere nel mio Voler Divino sono mirabili. Il mio Fiat ha la creatura sempre rivolta al Cielo e la fa crescere non di terra, ma di Cielo e siccome la Volontà mia è una con la mia stessa Volontà che opera nella creatura,.................. E perciò il mio Fiat la tiene sempre rivolta al Cielo, né ha il tempo di guardare la terra, perché è assorbita dall'Ente Supremo ed anche se guarda tutte le cose esse si convertono in Cielo, perché dov'Essa regna ha la virtù di cambiare natura alle cose..." Gesù
Non si tratta di vivere in aria o cose del genere. La vita di una persona che vive nella dv può essere completamente immersa nelle cose comuni, che riguardano questo mondo (doveri, piccole e grandi cose, hobby, modi di impiegare il tempo libero ecc...) ma niente di questo è terra, si converte tutto in Cielo. Chi vive nella dv fa esattamente la stessa vita di chi non ci vive; ma è uno sguardo fisso che ti trasforma tutte le cose che ti circondano in cose celesti. Non fai nulla fuori da questa dimensione.
"...E perciò per la creatura che vive nel mio Voler Divino, tutto è Cielo, essa cresce per il Cielo, perché il Cielo della mia Divina Volontà regna nell'anima sua..." Gesù
Ovviamente le cose intrisecamente peccaminose rimangono tali e la persona se ne sta lontana, ma tutte le altre cose leciti, indifferenti e buone diventano cielo. Tutto vissuto vedendoci la Mano di Dio, ecc.. e Santa Teresa scriveva che io cerco di spiegarlo ma solo chi lo vive lo comprende.
"..Invece chi vive di volontà umana è rivolta sempre in se stessa e col guardare se stessa, l'umano volere le va scoprendo ciò che è umano e la mette ai riflessi di ciò che esiste nel basso mondo, in modo che si può dire che vive di terra e cresce senza la somiglianza di Colui che l'ha creata..." Gesù
Chi vive di volontà umana - esperienza in cui ci siamo passati tutti - sta sempre a pensare a ciò che gli conviene, alla propria pancia, è ripiegata su sè stessa, ai propri interessi. A Roma si dice alla panza propria. L'episodio della donna curva. La persona campa di cose piccole e anche quando non sono peccaminose sono cose miserabili. Che vita vuota. Questo è il pensiero della stragrande maggioranza delle persone, anche se non se lo dicono. Quante persone si sentono inutili, perchè stanno conducendo una vita inutile, salvo casi particolari, le nostre percezioni profonde di noi stessi sono fondate nella realtà. C'è altro da poter vivere. Chi sta nella dv sta sempre con lo sguardo al Cielo anche con le croci.
"..C'è tale differenza tra l'una e l'altra, che se le creature la potessero vedere, tutti amerebbero e sospirerebbero vivere nel mio Fiat ed aborrirebbero di vivere di volontà umana e la considererebbero come la più grande sventura, che fa loro perdere lo scopo e l'origine per cui furono create..." Gesù
Chi me lo fa fare di vivere una cosa del genere? Manco morto non la vorrebbero fare, non c'è disgrazia più grande che possa accadere. La disgrazia più grande è vivere di volontà umana. Negli scritti della Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà dice che chi vive nella Volontà umana si autocondanna a vivere una vita brutta dove tortura in continuazione sè stesso con i dolori più atroci senza alcun merito. Se tu fai penitenza, quello è un dolore meritorio, ti aumenta la grazia in terra, farai meno purgatorio e avrai un grado di gloria maggiore in Cielo. Ma chi vive di volontà umana si tortura da solo e senza alcun merito e con demerito. Non serve a nulla una vita del genere, ecco perchè le persone stanno depresse.
"..Succederebbe come ad un re che depone la sua corona, le sue vesti regali, scende dalla sua reggia e veste di stracci sporchi, si ciba di cibi immondi e vive in una stalla insieme con le bestie delle sue passioni; non sarebbe da piangere la sorte di costui? Tale è chi si fa dominare dalla sua volontà umana." Gesù
Chi passerebbe da ostriche, caviale ecc.. a mangiarsi i cibi immondi? Dalla stanza regale a campare in una stalla? Ma siamo fuori di testa? Eppure la stragrande maggioranza del genere umano campa così, per quanto riguarda quello che Dio vuole tutti dovrebbero vivere da Re. San Tommaso d'Aquino era sempre una persona padrone di sè, equilibrata, manteneva ragionamenti elevati, linguaggio compassato, ecc... a un certo punto gli scappa questa espressione: il senso della frase è: si devono vergognare quelli che dinnanzi a tanta cosa stanno sprecando la vita nel brago fango schifoso dei vizi umani.
Poi la seconda parte del brano è da meditare in privato.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
6 Febbraio 1930 Effetti di vivere nel Voler Divino e nel voler umano. Come il modo d'operare in Luisa simboleggia la Creazione. Come prima fa le cose piccole e poi le grandi.
Iniziamo per prima cosa a soggetto di meditazione una frase di Luisa per confrontarci con essa e chiederci se qualcosa di simile stia accadendo in noi:
"..la mia povera mente è sempre come affollata da ciò che riguarda un Volere sì Santo, anzi mi sembra che i miei pensieri si tuffino nel suo mare di luce e poi escano come tanti messaggeri, che portano tante belle notizie da quel mare dove sono stati e chi vuol dire una cosa e chi un'altra di quel Fiat, che si gloriano di conoscere e di riceverne la vita.." Luisa
Il tempo di Pasqua è anche l'immagine di chi vive nella Divina Volontà, per chi vive in essa è sempre Pasqua assieme alla Quaresima - fino a quando staremo in questo mondo. San Paolo dice che se siamo risorti con Cristo cerchiamo le cose di lassù e non quelle di terra. La resurrezione è una cosa esterna o una cosa interna? Quello che San Paolo sta scrivendo non sta scrivendo un'esortazione morale; se tu sei risorto con Cristo alle cose della terra non ci pensi più. Non ci pensi più a tante schiocchezze e stupidaggini se vivi nella Dv; non dev'essere una cosa sforzata.
Quando facciamo l'esame di coscienza, molti nostri pensieri che sorgono nella nostra mente nascono senza un'atto volontario e poi la nostra volontà li deve gestire (lo ascolto? Faccio finta di nulla? Lo assecondo? ecc..). Quali sono i miei pensieri? A cosa penso dal mattino alla sera? L'avaro pensa dal mattino alla sera ai soldi, come accumulare, come evitare di sperperare, pensa se quella persona gli può portare l'utilità.....da quello che pensi tu sei. Una persona lussuriosa vede la persona come quanto potenziale oggetto di piacere ecc...una persona che vive una vita umana, improntata dalla prudenza umana, farà pensieri umani quindi starà a pensare sempre prima ai suoi interessi e poi avrà una vita mediocre, senza infamia e senza lode ecc.. e una persona che vive nella dv a che pensa? E Luisa prosegue:
"..Ed io mi diletto ad ascoltarli e molte volte non so dire in parole le tante belle notizie che i miei pensieri mi portano del mare di luce del Voler Divino e sento il bisogno di Gesù che mi guidi, che mi imbocchi le parole, altrimenti non saprei dir nulla..." Luisa
Com'è la nostra vita? Perchè basta questa marea di pensieri belli che la vita diventa una cosa meravigliosa? Perchè ci intristiamo o ci preouccpiamo? Perchè al 90% la causa sono i nostri pensieri.
"Figlia mia, gli effetti del vivere nel mio Voler Divino sono mirabili. Il mio Fiat ha la creatura sempre rivolta al Cielo e la fa crescere non di terra, ma di Cielo e siccome la Volontà mia è una con la mia stessa Volontà che opera nella creatura,.................. E perciò il mio Fiat la tiene sempre rivolta al Cielo, né ha il tempo di guardare la terra, perché è assorbita dall'Ente Supremo ed anche se guarda tutte le cose esse si convertono in Cielo, perché dov'Essa regna ha la virtù di cambiare natura alle cose..." Gesù
Non si tratta di vivere in aria o cose del genere. La vita di una persona che vive nella dv può essere completamente immersa nelle cose comuni, che riguardano questo mondo (doveri, piccole e grandi cose, hobby, modi di impiegare il tempo libero ecc...) ma niente di questo è terra, si converte tutto in Cielo. Chi vive nella dv fa esattamente la stessa vita di chi non ci vive; ma è uno sguardo fisso che ti trasforma tutte le cose che ti circondano in cose celesti. Non fai nulla fuori da questa dimensione.
"...E perciò per la creatura che vive nel mio Voler Divino, tutto è Cielo, essa cresce per il Cielo, perché il Cielo della mia Divina Volontà regna nell'anima sua..." Gesù
Ovviamente le cose intrisecamente peccaminose rimangono tali e la persona se ne sta lontana, ma tutte le altre cose leciti, indifferenti e buone diventano cielo. Tutto vissuto vedendoci la Mano di Dio, ecc.. e Santa Teresa scriveva che io cerco di spiegarlo ma solo chi lo vive lo comprende.
"..Invece chi vive di volontà umana è rivolta sempre in se stessa e col guardare se stessa, l'umano volere le va scoprendo ciò che è umano e la mette ai riflessi di ciò che esiste nel basso mondo, in modo che si può dire che vive di terra e cresce senza la somiglianza di Colui che l'ha creata..." Gesù
Chi vive di volontà umana - esperienza in cui ci siamo passati tutti - sta sempre a pensare a ciò che gli conviene, alla propria pancia, è ripiegata su sè stessa, ai propri interessi. A Roma si dice alla panza propria. L'episodio della donna curva. La persona campa di cose piccole e anche quando non sono peccaminose sono cose miserabili. Che vita vuota. Questo è il pensiero della stragrande maggioranza delle persone, anche se non se lo dicono. Quante persone si sentono inutili, perchè stanno conducendo una vita inutile, salvo casi particolari, le nostre percezioni profonde di noi stessi sono fondate nella realtà. C'è altro da poter vivere. Chi sta nella dv sta sempre con lo sguardo al Cielo anche con le croci.
"..C'è tale differenza tra l'una e l'altra, che se le creature la potessero vedere, tutti amerebbero e sospirerebbero vivere nel mio Fiat ed aborrirebbero di vivere di volontà umana e la considererebbero come la più grande sventura, che fa loro perdere lo scopo e l'origine per cui furono create..." Gesù
Chi me lo fa fare di vivere una cosa del genere? Manco morto non la vorrebbero fare, non c'è disgrazia più grande che possa accadere. La disgrazia più grande è vivere di volontà umana. Negli scritti della Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà dice che chi vive nella Volontà umana si autocondanna a vivere una vita brutta dove tortura in continuazione sè stesso con i dolori più atroci senza alcun merito. Se tu fai penitenza, quello è un dolore meritorio, ti aumenta la grazia in terra, farai meno purgatorio e avrai un grado di gloria maggiore in Cielo. Ma chi vive di volontà umana si tortura da solo e senza alcun merito e con demerito. Non serve a nulla una vita del genere, ecco perchè le persone stanno depresse.
"..Succederebbe come ad un re che depone la sua corona, le sue vesti regali, scende dalla sua reggia e veste di stracci sporchi, si ciba di cibi immondi e vive in una stalla insieme con le bestie delle sue passioni; non sarebbe da piangere la sorte di costui? Tale è chi si fa dominare dalla sua volontà umana." Gesù
Chi passerebbe da ostriche, caviale ecc.. a mangiarsi i cibi immondi? Dalla stanza regale a campare in una stalla? Ma siamo fuori di testa? Eppure la stragrande maggioranza del genere umano campa così, per quanto riguarda quello che Dio vuole tutti dovrebbero vivere da Re. San Tommaso d'Aquino era sempre una persona padrone di sè, equilibrata, manteneva ragionamenti elevati, linguaggio compassato, ecc... a un certo punto gli scappa questa espressione: il senso della frase è: si devono vergognare quelli che dinnanzi a tanta cosa stanno sprecando la vita nel brago fango schifoso dei vizi umani.
Poi la seconda parte del brano è da meditare in privato.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 23 dicembre 2022
I Papi parleranno del Divin Volere
Il regno della Divina Volontà si diffonderà in modo analogo al regno della Redenzione. Verranno successori di Pietro che parleranno esplicitamente della Divina Volontà. La gioia di Dio per la condizione di Adamo e il suo immenso dolore per i beni perduti. Libro di Cielo, Volume 27, 30 Gennaio 1930, Mercoledì 27 Aprile 2022
30 Gennaio 1930 Come si svolse la Redenzione così si svolgerà il Regno della Divina Volontà. Analogia tra l'una e l'altra. Sussulto di gioia e di dolore di Gesù.
Anche qua, in questo brano, il don chiede aiuto al Signore perchè ci resca di approfondire. Queste cose sono talmente grandi, forte e certe (le ha dette Gesù) da far sorgere la domanda: possibile che sia tutto vero? Il don non sa da dove iniziare.
"..dove risiede il mio Rappresentante in terra, il Romano Pontefice, da cui partono le mie leggi divine; il quale, come compie il dovere di far conoscere ai popoli la mia Redenzione, così farà il dovere di far conoscere il Regno della mia Divina Volontà..." Gesù
Siamo in attesa del primo Papa che ci parlerà esplicitamente della Divina Volontà, lo ha detto Gesù.
Questa informazione che certamente il don aveva già letto, adesso vengono rinfrescate. Non è che arriverà un Papa che ne parlerà un pò e poi basta, no. Qui dice che il Romano Pontefice si farà il dovere di far conoscere il Regno della Divina Volontà. Questo avverrà in tempi di rinascita della Chiesa e non certo in questi tempi e come per gli scritti - ci sarà anche la proclamazione del 5° dogma mariano di Maria Coorrendetrice, così come lo sdoganamento degli altri scritti (esempio: gli scritti di Maria Valtorta e di Luisa). E quindi necessariamente questi scritti non dovranno essere perfettamente riabilitati nel seno della Chiesa ma dovranno essere riconosciuti e diffusi e consigliati (non sostituire la Rivelazione Pubblica) ma come corollario alla Rivelazione, spiegano e lo approfondiscono.
"..Figlia mia, c'è molta analogia fra come si svolse la Redenzione e come si svolgerà il regno della mia Divina Volontà. Vedi, nella mia Redenzione scelsi una Vergine che apparentemente non aveva alcuna importanza secondo il mondo, né di ricchezza, né di altezza di dignità o di posti che la indicavano, la stessa città di Nazaret non era importante, una piccola casetta era tutta la sua abitazione. Ma anche se la scelsi da Nazaret, volli che appartenesse alla Città capitale di Gerusalemme, in cui c’era il corpo dei Pontefici e Sacerdoti che allora mi rappresentavano ed annunziavano le mie leggi. Per il regno della mia Divina Volontà ho scelto un'altra Vergine, che apparentemente non ha alcuna importanza, né di grandi ricchezze, né di altezza di dignità, la stessa città di Corato non è città importante, ma appartiene a Roma,.." Gesù
Non dobbiamo aspettarci fenomeni magici che - a quanto ha capito il don dell'agire di Dio - Dio non le ha fatte mai queste cose - Dio è sempre libero di fare qualsiasi cosa voglia - però una cosa che Dio non l'ha fatta mai è possibile che non lo faccia.
"... Essa va preparando e disponendo i popoli al gran regno della mia Divina Volontà. Onde come la mia Redenzione ebbe il suo principio non in tutto il mondo, ma nel centro della Giudea, perché in questa nazione vi era il piccolo nucleo di quelli che mi aspettavano, vi era Colei che avevo scelto per Madre, San Giuseppe che doveva essere il mio Padre putativo; in questa nazione mi ero manifestato ai Profeti, facendo loro conoscere che sarei venuto sulla terra. Era giusto che quelli che avevano queste conoscenze fossero i primi ad avermi in mezzo a loro. E anche se furono ingrati e molti non mi vollero conoscere, chi può negare che la mia Mamma Celeste, gli Apostoli, i discepoli, furono della Nazione Ebrea? E che furono loro i primi banditori che esposero la lor vita,.." Gesù
Tutto è partito da Nazareth e tutto è partito da Corato. Ecco perchè Gesù accosta Luisa alla Madonna, la Madonna non può essere accostata a nessuno per quello che è stata la sua vita e per cosa ha fatto. C'è un'analogia, Gesù parla in termini analogici. Il processo analogico, le similitudini analogiche (in filosofia) sono quelle che prendono un punto in comune e in base a quel punto in comune sviluppano un termine di paragone. Però le parti in causa sono diverse perchè non ci sarebbe un paragone ma un'identità. La Madonna sta su un'altro pianeta, nessuno può eguagliarla, però c'è un'analogia. C'è una vergine e c'è una vergine, c'è un paesino sconosciuto e un paesino sconosciuto. Fino a quando non è stata divulgata la Redenzione, coloro che facevano le veci della Santissima Trinità (anche se non lo sapevano) erano le autorità religiose ebraiche. E' molto probabile quindi che gli apostoli significativi di questi tempi siano romani ma non abitanti di Roma, Corato sta in Italia nella sede di Pietro quindi ma funzionerà così. In modo normale. Si diffonde attraverso chi comincia a viverlo e lo annuncia. Non ci sono fenomeni strani da immaginare.
"Figlia mia, ogniqualvolta si fa nome dell'Eden, il mio Cuore sussulta di gioia e di dolore. Il ricordare il modo, il come fu creato l'uomo, il suo stato felice, la sua bellezza rapitrice, la sua sovranità, le nostre e le sue gioie innocenti con cui ci delettavamo insieme, com'era bello il figlio nostro, parto degno delle nostre mani creatrici, il ricordare ciò, è tanto dolce e gradito al mio Cuore, che non posso fare a meno di sussultare di gioia e d'amore. Ma poi nel vederlo, è cambiato nella sua sorte, è sceso dalla sua felicità nei mali della sua volontà umana, perché la nostra Divina Volontà l’avrebbe preservato da tutti i suoi mali e l’avrebbe conservato come era uscito dalle nostre mani creatrici, che mettendolo a gara col suo Creatore, lo mettevano in condizione di poter dare il suo amore, le sue gioie innocenti a Colui che lo aveva creato..." Gesù
Quando uno fa il giro nell'Eden, gli offre gli atti che Adamo faceva ecc... vuoi fare felice Gesù? Fai un giro nell'Eden. E poi quel sussulto si cambia in tragedia. Ma poi il Signore dice una cosa:
"..E se tu sapessi come mi è gradito il tuo ritornare in questo Eden per mettermi avanti ciò che di bello, di santo, di grande si fece nella Creazione dell'uomo, mi dai il contento, la gioia di farmi ripetere il mio sussulto di gioia e di mettere un lenitivo al mio sussulto di dolore, che se non fosse seguito dalla speranza certa che il mio figlio, in virtù del mi Fiat, deve ritornarmi felice, col darmi le sue gioie innocenti come fu stabilito da noi nel crearlo, il mio sussulto di dolore non avrebbe tregua ed emetterei grida tanto forti da far piangere gli stessi Cieli..." Gesù
Al don sembra di capire che sia un dolore sordo, " tra super virgolette "un dolore disperato""" / non dobbiamo mai perdere la speranza e la perdita dell'orizzonte della fede in ogni realtà di forte dolore. La disperazione è una forma di dolore che scaturisce dalla consapevolezza di un bene irreversibilmente perduto. Se questo bene fosse bene fosse irreversibilmente perduto - Gesù sta dicendo che le grida sarebbero forti da far piangere gli stessi Cieli. Ci sarebbe una reazione in Dio stesso analoga ma non uguale a ciò che la disperazione è come presa di coscienza, di una realtà che non può cambiare si soffre perchè non cambiare ma grazie a Dio questa cosa può cambiare e questo grido tanto forte Gesù non l'ha emesso e non lo emetterà. Ma questo non vuol dire che non ci sia un dolore grande perchè il Regno della Divina Volontà e noi dobbiamo mettere un lenitivo alle sofferenze di Gesù girando quanto più possiamo nell'Eden. E poi un'altra fase cult veramente importante:
"..E perciò nel sentire il tuo continuo ritornello: voglio il regno del tuo Voler Divino, il mio Cuore Divino sente che si arresta il sussulto di dolore e, sussultando di gioia, dico: la piccola figlia del mio Volere vuole e chiede il mio regno, ma perché lo vuole? Perché lo conosce, lo ama e lo possiede, ecco perciò prega che lo posseggano le altre creature..." Gesù
Pregare perchè Venga il Regno significa che si arresta il sussulto di dolore del cuore di Gesù e sussultando di gioia Gesù dice a noi come diceva a Luisa: la piccola figlia del mio Volere vuole e chiede il mio regno, ma perché lo vuole? -- e noi possiamo rispondere: perchè lo conosciamo e lo possediamo? La nostra preghiera, - posso io pregare - oltre a far venire il Regno - per altre cose? Certo che sì, il fatto di fare questa domanda manifesta che tu o io in questo regno non ci sono entrato pienamente. Perchè tutte le piccole cose che noi chiediamo (nella richiesta del Regno) sono pienamente comprese. Ho quella persona che sta male e ha un tumore.. che cosa chiediamo? La guarigione sarebbe da rispondere umanamente ma noi non possiamo essere certi che per quella persona sia un bene; la fede ci illumina che il male fisico e corporale non sono mali assoluti e spesso Nostro Signore li usa per provocare la salvezza della persona o conversione. Il don ha raccontato più volte la storia del suo amico Francesco che, colpito da leucemia, ha salvato un sacco di gente (altri ammalati come lui riconciliandoli con Dio ndr), è stata la causa prossima della presa di coscienza della vocazione sacerdotale del don. Se tu inizi a pregustare cosa sia il Regno della Divina Volontà, ma se Salomone scriveva che con la sapienza gli erano venuti tutti i beni, figuriamoci con la Divina Volontà cosa arrivi. Se arriva questo, arriva tutto. Un singolo bene materiale contigente io non posso sapere con certezza che quello sia un bene per me anche se sembra realmente tale, con la dv questi problemi non ci stanno perchè la dv è sempre bene.
".. Il mio Fiat ha virtù di far cambiare le condizioni dell'uomo, la sua fortuna, con Esso tutto gli sorride, tutti lo amano, tutti lo vogliono servire e si stimano fortunati di servire il mio Voler Divino in lui, cioè nella creatura dove regna la mia Divina Volontà." Gesù
Perchè gli uccellini quando passavano vicino a san Francesco gli passavano accanto canticchiando? Perchè loro lo percepivano bene cosa c'era dentro di lui. Lo sentono bene un soggetto in cui fosse presente lo spirito o la presenza di Colui che li ha creati. Si legga per chi ha pazienza, nella Mistica Città di Dio di Maria D'Agreda nella quale la Madonna racconta che quando Lei e suoi Figlio andavano in giro dovevano talvolta ordinare alla Creazione di non fare sceneggiate perchè altrimenti le persone si sarebbero insospettiti. Ogni tanto Gesù e la Madonna hanno voluto provare la fame ma in altre occasioni nel libro hanno chiesto agli Angeli che gli fosse portato del cibo. Non lo facevano quasi mai.
Ma noi dobbiamo immaginarci che se con la Sapienza, a Salomone gli sono venuti tutti i beni, con la Divina Volontà cosa avverrà?
".. Essa sola gli dà la capacità di poter ricevere tutto dal suo Creatore e di potergli ridare tutto ciò che vuole che Egli vuole..." Gesù
Tutti i beni fisici, morali ecc.. e di ridare a Dio una vita perfettissima fin nei minimi dettagli e stando fusi con la divina volontà restituire sempre opere degne di Lui perfino le opere inconsapevoli. Se io dormo posso pensare che il mio dormire glorifichi a Dio? Sì. Ogni volta che respiro ecc.... sì, il sangue che mi circola nelle vene ecc... certamente sì. Sono cose che sono scritti negli scritti di Luisa non cose inventate dal don. Il don non oserebbe mai dire una cosa del genere senza fonti. Un sacerdote (secondo il don) dovrebbe trasmettere più fedelmente possibile ciò che ha ricevuto da Dio con qualche glossa per aiutare a capire e niente di più.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
30 Gennaio 1930 Come si svolse la Redenzione così si svolgerà il Regno della Divina Volontà. Analogia tra l'una e l'altra. Sussulto di gioia e di dolore di Gesù.
Anche qua, in questo brano, il don chiede aiuto al Signore perchè ci resca di approfondire. Queste cose sono talmente grandi, forte e certe (le ha dette Gesù) da far sorgere la domanda: possibile che sia tutto vero? Il don non sa da dove iniziare.
"..dove risiede il mio Rappresentante in terra, il Romano Pontefice, da cui partono le mie leggi divine; il quale, come compie il dovere di far conoscere ai popoli la mia Redenzione, così farà il dovere di far conoscere il Regno della mia Divina Volontà..." Gesù
Siamo in attesa del primo Papa che ci parlerà esplicitamente della Divina Volontà, lo ha detto Gesù.
Questa informazione che certamente il don aveva già letto, adesso vengono rinfrescate. Non è che arriverà un Papa che ne parlerà un pò e poi basta, no. Qui dice che il Romano Pontefice si farà il dovere di far conoscere il Regno della Divina Volontà. Questo avverrà in tempi di rinascita della Chiesa e non certo in questi tempi e come per gli scritti - ci sarà anche la proclamazione del 5° dogma mariano di Maria Coorrendetrice, così come lo sdoganamento degli altri scritti (esempio: gli scritti di Maria Valtorta e di Luisa). E quindi necessariamente questi scritti non dovranno essere perfettamente riabilitati nel seno della Chiesa ma dovranno essere riconosciuti e diffusi e consigliati (non sostituire la Rivelazione Pubblica) ma come corollario alla Rivelazione, spiegano e lo approfondiscono.
"..Figlia mia, c'è molta analogia fra come si svolse la Redenzione e come si svolgerà il regno della mia Divina Volontà. Vedi, nella mia Redenzione scelsi una Vergine che apparentemente non aveva alcuna importanza secondo il mondo, né di ricchezza, né di altezza di dignità o di posti che la indicavano, la stessa città di Nazaret non era importante, una piccola casetta era tutta la sua abitazione. Ma anche se la scelsi da Nazaret, volli che appartenesse alla Città capitale di Gerusalemme, in cui c’era il corpo dei Pontefici e Sacerdoti che allora mi rappresentavano ed annunziavano le mie leggi. Per il regno della mia Divina Volontà ho scelto un'altra Vergine, che apparentemente non ha alcuna importanza, né di grandi ricchezze, né di altezza di dignità, la stessa città di Corato non è città importante, ma appartiene a Roma,.." Gesù
Non dobbiamo aspettarci fenomeni magici che - a quanto ha capito il don dell'agire di Dio - Dio non le ha fatte mai queste cose - Dio è sempre libero di fare qualsiasi cosa voglia - però una cosa che Dio non l'ha fatta mai è possibile che non lo faccia.
"... Essa va preparando e disponendo i popoli al gran regno della mia Divina Volontà. Onde come la mia Redenzione ebbe il suo principio non in tutto il mondo, ma nel centro della Giudea, perché in questa nazione vi era il piccolo nucleo di quelli che mi aspettavano, vi era Colei che avevo scelto per Madre, San Giuseppe che doveva essere il mio Padre putativo; in questa nazione mi ero manifestato ai Profeti, facendo loro conoscere che sarei venuto sulla terra. Era giusto che quelli che avevano queste conoscenze fossero i primi ad avermi in mezzo a loro. E anche se furono ingrati e molti non mi vollero conoscere, chi può negare che la mia Mamma Celeste, gli Apostoli, i discepoli, furono della Nazione Ebrea? E che furono loro i primi banditori che esposero la lor vita,.." Gesù
Tutto è partito da Nazareth e tutto è partito da Corato. Ecco perchè Gesù accosta Luisa alla Madonna, la Madonna non può essere accostata a nessuno per quello che è stata la sua vita e per cosa ha fatto. C'è un'analogia, Gesù parla in termini analogici. Il processo analogico, le similitudini analogiche (in filosofia) sono quelle che prendono un punto in comune e in base a quel punto in comune sviluppano un termine di paragone. Però le parti in causa sono diverse perchè non ci sarebbe un paragone ma un'identità. La Madonna sta su un'altro pianeta, nessuno può eguagliarla, però c'è un'analogia. C'è una vergine e c'è una vergine, c'è un paesino sconosciuto e un paesino sconosciuto. Fino a quando non è stata divulgata la Redenzione, coloro che facevano le veci della Santissima Trinità (anche se non lo sapevano) erano le autorità religiose ebraiche. E' molto probabile quindi che gli apostoli significativi di questi tempi siano romani ma non abitanti di Roma, Corato sta in Italia nella sede di Pietro quindi ma funzionerà così. In modo normale. Si diffonde attraverso chi comincia a viverlo e lo annuncia. Non ci sono fenomeni strani da immaginare.
"Figlia mia, ogniqualvolta si fa nome dell'Eden, il mio Cuore sussulta di gioia e di dolore. Il ricordare il modo, il come fu creato l'uomo, il suo stato felice, la sua bellezza rapitrice, la sua sovranità, le nostre e le sue gioie innocenti con cui ci delettavamo insieme, com'era bello il figlio nostro, parto degno delle nostre mani creatrici, il ricordare ciò, è tanto dolce e gradito al mio Cuore, che non posso fare a meno di sussultare di gioia e d'amore. Ma poi nel vederlo, è cambiato nella sua sorte, è sceso dalla sua felicità nei mali della sua volontà umana, perché la nostra Divina Volontà l’avrebbe preservato da tutti i suoi mali e l’avrebbe conservato come era uscito dalle nostre mani creatrici, che mettendolo a gara col suo Creatore, lo mettevano in condizione di poter dare il suo amore, le sue gioie innocenti a Colui che lo aveva creato..." Gesù
Quando uno fa il giro nell'Eden, gli offre gli atti che Adamo faceva ecc... vuoi fare felice Gesù? Fai un giro nell'Eden. E poi quel sussulto si cambia in tragedia. Ma poi il Signore dice una cosa:
"..E se tu sapessi come mi è gradito il tuo ritornare in questo Eden per mettermi avanti ciò che di bello, di santo, di grande si fece nella Creazione dell'uomo, mi dai il contento, la gioia di farmi ripetere il mio sussulto di gioia e di mettere un lenitivo al mio sussulto di dolore, che se non fosse seguito dalla speranza certa che il mio figlio, in virtù del mi Fiat, deve ritornarmi felice, col darmi le sue gioie innocenti come fu stabilito da noi nel crearlo, il mio sussulto di dolore non avrebbe tregua ed emetterei grida tanto forti da far piangere gli stessi Cieli..." Gesù
Al don sembra di capire che sia un dolore sordo, " tra super virgolette "un dolore disperato""" / non dobbiamo mai perdere la speranza e la perdita dell'orizzonte della fede in ogni realtà di forte dolore. La disperazione è una forma di dolore che scaturisce dalla consapevolezza di un bene irreversibilmente perduto. Se questo bene fosse bene fosse irreversibilmente perduto - Gesù sta dicendo che le grida sarebbero forti da far piangere gli stessi Cieli. Ci sarebbe una reazione in Dio stesso analoga ma non uguale a ciò che la disperazione è come presa di coscienza, di una realtà che non può cambiare si soffre perchè non cambiare ma grazie a Dio questa cosa può cambiare e questo grido tanto forte Gesù non l'ha emesso e non lo emetterà. Ma questo non vuol dire che non ci sia un dolore grande perchè il Regno della Divina Volontà e noi dobbiamo mettere un lenitivo alle sofferenze di Gesù girando quanto più possiamo nell'Eden. E poi un'altra fase cult veramente importante:
"..E perciò nel sentire il tuo continuo ritornello: voglio il regno del tuo Voler Divino, il mio Cuore Divino sente che si arresta il sussulto di dolore e, sussultando di gioia, dico: la piccola figlia del mio Volere vuole e chiede il mio regno, ma perché lo vuole? Perché lo conosce, lo ama e lo possiede, ecco perciò prega che lo posseggano le altre creature..." Gesù
Pregare perchè Venga il Regno significa che si arresta il sussulto di dolore del cuore di Gesù e sussultando di gioia Gesù dice a noi come diceva a Luisa: la piccola figlia del mio Volere vuole e chiede il mio regno, ma perché lo vuole? -- e noi possiamo rispondere: perchè lo conosciamo e lo possediamo? La nostra preghiera, - posso io pregare - oltre a far venire il Regno - per altre cose? Certo che sì, il fatto di fare questa domanda manifesta che tu o io in questo regno non ci sono entrato pienamente. Perchè tutte le piccole cose che noi chiediamo (nella richiesta del Regno) sono pienamente comprese. Ho quella persona che sta male e ha un tumore.. che cosa chiediamo? La guarigione sarebbe da rispondere umanamente ma noi non possiamo essere certi che per quella persona sia un bene; la fede ci illumina che il male fisico e corporale non sono mali assoluti e spesso Nostro Signore li usa per provocare la salvezza della persona o conversione. Il don ha raccontato più volte la storia del suo amico Francesco che, colpito da leucemia, ha salvato un sacco di gente (altri ammalati come lui riconciliandoli con Dio ndr), è stata la causa prossima della presa di coscienza della vocazione sacerdotale del don. Se tu inizi a pregustare cosa sia il Regno della Divina Volontà, ma se Salomone scriveva che con la sapienza gli erano venuti tutti i beni, figuriamoci con la Divina Volontà cosa arrivi. Se arriva questo, arriva tutto. Un singolo bene materiale contigente io non posso sapere con certezza che quello sia un bene per me anche se sembra realmente tale, con la dv questi problemi non ci stanno perchè la dv è sempre bene.
".. Il mio Fiat ha virtù di far cambiare le condizioni dell'uomo, la sua fortuna, con Esso tutto gli sorride, tutti lo amano, tutti lo vogliono servire e si stimano fortunati di servire il mio Voler Divino in lui, cioè nella creatura dove regna la mia Divina Volontà." Gesù
Perchè gli uccellini quando passavano vicino a san Francesco gli passavano accanto canticchiando? Perchè loro lo percepivano bene cosa c'era dentro di lui. Lo sentono bene un soggetto in cui fosse presente lo spirito o la presenza di Colui che li ha creati. Si legga per chi ha pazienza, nella Mistica Città di Dio di Maria D'Agreda nella quale la Madonna racconta che quando Lei e suoi Figlio andavano in giro dovevano talvolta ordinare alla Creazione di non fare sceneggiate perchè altrimenti le persone si sarebbero insospettiti. Ogni tanto Gesù e la Madonna hanno voluto provare la fame ma in altre occasioni nel libro hanno chiesto agli Angeli che gli fosse portato del cibo. Non lo facevano quasi mai.
Ma noi dobbiamo immaginarci che se con la Sapienza, a Salomone gli sono venuti tutti i beni, con la Divina Volontà cosa avverrà?
".. Essa sola gli dà la capacità di poter ricevere tutto dal suo Creatore e di potergli ridare tutto ciò che vuole che Egli vuole..." Gesù
Tutti i beni fisici, morali ecc.. e di ridare a Dio una vita perfettissima fin nei minimi dettagli e stando fusi con la divina volontà restituire sempre opere degne di Lui perfino le opere inconsapevoli. Se io dormo posso pensare che il mio dormire glorifichi a Dio? Sì. Ogni volta che respiro ecc.... sì, il sangue che mi circola nelle vene ecc... certamente sì. Sono cose che sono scritti negli scritti di Luisa non cose inventate dal don. Il don non oserebbe mai dire una cosa del genere senza fonti. Un sacerdote (secondo il don) dovrebbe trasmettere più fedelmente possibile ciò che ha ricevuto da Dio con qualche glossa per aiutare a capire e niente di più.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 21 dicembre 2022
Alcune caratteristiche certe della Divina Volontà
Gesù spiega la virtù creatrice e conservatrice della Divina Volontà, come le opere della Divina Volontà siano interconnesse e come la preghiera che la Divina Volontà venga sulla terra sia sempre esaudita. Libro di Cielo, Volume 27, 26 Gennaio 1930, Martedì 26 Aprile 2022
26 Gennaio 1930 Come ogni parola detta da Gesù sul suo Fiat è come un figlio che esce dal suo seno e ha la forza comunicativa di comunicarsi a tutta la Creazione. Impero della preghiera fatta nella Divina Volontà.
Il don vorrebbe iniziare la meditazione con una contemplazione condivisa: il don crede che a volte sia importante stupirsi un pò e rimanere sconcertati per prendere o rinnovare coscienza dei misteri divini. Il don ha letto un passaggio che ha provocato in lui una reazione:
(Luisa): Dopo di ciò seguivo a pregare perché il benedetto Gesù si affrettasse a far venire il tanto sospirato regno della Divina Volontà sulla terra ed il mio amato Gesù, come ferito da una tale preghiera, perché Lui stesso tanto sospira di vedere il trionfo del Voler Divino sulla terra, mi ha detto:
A molti di noi, anche se poi ci correggiamo subito, ma se Gesù sospira tanto una cosa...come mai ci vuole così tanto? Le tantissime cose che Dio potrebbe fare ma non fa, il don ha già detto tante volte che Dio può tutto ciò che vuole, ma non vuole tutto ciò che può. Il brano è del 1930, stiamo nel 2022 sono passati 92 anni e sono passati 92 anni di respiri. Riflettiamo sui tempi di Dio che non sono nostri, ma ci sono cose che Gesù desidera ma non si traducono direttamente in atto.
"Figlia mia, le preghiere fatte nel mio Volere Divino per ottenere l'avvento del suo regno sulla terra, hanno un grande impero presso Dio. Dio stesso non può sbarazzarsi, né può non esaudirla....... e se non si vede all'istante ciò che si vuole, è perché stiamo disponendo le cause seconde, per uscire da noi ciò che abbiamo deciso di dare....." Gesù
Se tu preghi nella dv per una cosa, stai tranquillo che quella cosa l'hai già ottenuta (per ottenere il Regno sulla terra). E' impossibile che Dio non esaudisca le preghiere che Dio stesso ci ha comandato di farle. Ma quando? Dio sta disponendo le cause seconde. Dio, nell'operare e nell'agire non violenta mai l'ordine da Lui stesso creato. Nella Creazione (prima parte del brano) dove parla delle opere della Creazione e della percezione che hanno dell'atto Creativo del Fiat... sappiamo bene la differenza tra la Creazione e l'uomo. Il mio esserci vuol dire che ho ricevuto e sto ricevendo un'atto della divina volontà che ha la virtù comunicativa, creatrice e conservatrice, la mia anima è stata creata e il mio corpo è stato generato dalla mamma e il padre.
"Figlia mia, tutte le cose create, grazie alla forza della mia Volontà in cui esse vivono, avvertono quando il mio Voler Divino vuole manifestare una verità che le appartiene, una sua conoscenza oppure quando vuol fare una sua opera: essendo una la Volontà che domina tutta la Creazione, sentono in esse la virtù comunicativa creatrice e conservatrice che vuol operare e darsi a conoscere; perciò sentono come se un'altra sorella si aggiunge in mezzo a loro e festeggiano la nuova arrivata. Sicché ogni parola che ti ho detto sul mio Voler Divino, è stato un Fiat da noi pronunziato, il quale è uscito come un Figlio dal seno del nostro Volere. Questo Fiat è lo stesso Fiat della Creazione che, formando il suo eco, fa sentire la sua forza vitale dove risiede la nostra Volontà...." Gesù
I Teologi lo sapevano già benissimo che siamo mantenuti nell'essere. San Tommaso d'Aquino lo aveva già detto. Tutti ricevono questo regalo da Dio di essere mantenuti nell'essere, questi atti sono sufficenti nella Creazione. Un'albero questo ha e non può avere nient'altro che questo così come un pianeta, ecc.. le persone possono avere la dv perchè regni nella loro vita. Quando si tratta di far venire il Regno della divina volontà, nelle altre creature già ci sta.
Nelle altre creature non deve venire il Regno, già c'è; in forma naturale in noi già c'è, le persone e pure all'inferno c'è; i demoni sono mantenuti nell'essere e fa vedere come Dio è la vita, un'opera della dv per il fatto stesso che viene compiuta non sarà mai distrutta. Chi parla dell'annientamento degli esseri, se c'è una cosa sicuramente che sappiamo sull'operato di Dio - Dio non violenta mai la libertà delle persone e non annienta di ciò che ha fatto. Ecco perchè le pene dei dannati sono eterne, i demoni nella loro ribellione a Dio sono irreversibilmente confermati nel male, non possono fare altro che quello; ma essendo immortali non faranno altro che quello per l'eternità. Dio non ritira la vita che gli ha dato, il fatto che se la siano rovinata da sè è un problema loro. Evidentemente chi si mette dalla parte dei demoni in questa vita peccando e muore ratificando questa scelta senza pentirsi starà eternamente nelle mani - non potendo morire - muore il corpo ma l'anima non può morire - non tutti lo ricordano: anche il nostro corpo non potrà essere annientato, passa per la morte, per la decomposizione ma risorgeranno sia i santi e dannati. Anche il corpo è un'opera di Dio e non può rimanere annientato per l'eternità, passa per un tempo nella terra con la differenza che i corpi dei dannati non parteciperanno della gloria dei corpi dei beati, ma avranno come unica caratteristica dell'immortalità e saranno torturati in un corpo mostruoso. I corpi dei dannati saranno la galleria degli orrori, quanto più brutto, puzzolente, deforme, fetido, sfatto ci possa essere, una sorta di lebbroso e zombi eterno senza la possibilità di morire. Dovremmo pensarci anche a questo. Dio non annienta nulla e chi va in giro queste stupidaggini....- dobbiamo andare dove ci porta il cuore nelle meditazioni. Chi va dicendo in giro confermando l'annientamento dei malvagi, fa un favore ai demoni perchè dà l'illusione alle persone che abbia una fine ma non avrà una fine. Nessuno potrebbe annientare un'essere tranne che Dio - ma Dio questo non lo farà mai.
Le cose sicure di Dio: Dio può fare tutto ciò che vuole ma non tutto ciò che può lo fa - molte cose sono soggette ai suoi tempi ed ad altre cose che non sappiamo, ecco perchè Isaia dice che i pensieri di Dio sono imperscrutabili, Dio mai viola la libertà della creatura ed infatti c'è la possibilità che l'anima si danni e se ci guardiamo attorno....noi stiamo vivendo il piano B di Dio della storia non stiamo vivendo il piano A di come sarebbero dovute andare le cose. Senza peccato originale Gesù non sarebbe morto in Croce e da cosa dipende il peccato originale? Dalla libertà dell'uomo. Dio vuole figli non schiavi e non persone forzate. Se a te Dio non interessa, gli dici: non mi interessi e te ne vai. Certo che poi è peggio per te; ma Dio non ti costringerà mai a stare con l'imposizione a stare con Lui. Dio non annienta nulla di ciò che crea. Tutti sono terrorizzati dalla morte corporale, poi arriva e la cosa dopo cade nell'oblio e sempra che non sia accaduto nulla. Ma non è così. La morte non è l'annientamento della persona, è il pedaggio pagato al peccato e la persona paga questo con il prezzo della corruzione, diventa cibo per i vermi, ma questa è una condizione temporanea destinata a finire alla grande per gli amici del Signore. Ma proprio a schifio di brutto per quelli che stanno dall'altra parte. Nel Vangelo - nel Giudizio Universale - Gesù fa comparire i dannati e Santi alla sua presenza. Guai a chi si azzarda a spargere illusioni e guai a chi gli dà retta a queste stupidaggini. La nostra fede dev'essere ben formata, il fatto che uno sfrondone possa venire da parte amiche non dovrebbe scuoterci minimamente se la nostra fede non è ben formata.
"Figlia mia, le preghiere fatte nel mio Volere Divino per ottenere l'avvento del suo regno sulla terra, hanno un grande impero presso Dio. Dio stesso non può sbarazzarsi, né può non esaudirla. Perché quando la creatura prega nel mio Fiat Divino, sentiamo la forza del nostro Volere, che col suo impero prega; con la sua immensità si stende ovunque ed abbracciando la forza universale, la preghiera si stende ovunque, in modo che ci sentiamo accerchiati da tutte le parti, sentiamo la nostra stessa Volontà in noi che prega e da preghiera si cambia in comando e dice “voglio” e imperando sul nostro Essere Divino, col suo dolce impero diciamo: “vogliamo”...." Gesù
Il Monfort nel trattato della Vera Devozione chiamava le preghiere della Madonna comandi, per forza, la Madonna prega in maniera perfetta e non soltanto prega che venga il Regno della Dv e anche quando chiede qualcosa di particolare la Madonna chiede nella dv conforme ai divini Voleri. La nostra no. Anche se ci fondiamo nella dv e chiediamo la guarigione dell'amico X, che ne so se la guarigione di quella persona è conforme alla divina volontà o che la dv vuole che passi ancora un pò malato o che trovi la morte? La nostra preghiera vale come comando a Dio solo quando è fatta nel dv per ottenere l'avvento del suo Regno sulla terra. Le altre preghiere no. E non ci deve stupire. San Tommaso d'Aquino dice che Nostro Signore le nostre preghiere le esaudisce tutte ma non alla lettera perchè se sto chiedendo una cosa che a prima vista sembra buona ma che in realtà non lo è (e io non me ne rendo conto) quella preghiera non me la esaudirà mai. Questo succede a noi non a Maria perchè Lei sa dove sta la Volontà di Dio in tutte le situazioni contingenti.
Dio è Onnipotente ma non fa tutto ciò che potrebbe, Dio mai violenta la libertà e Dio niente annienta ma tutto con la Sua azione conservatrice nell'essere irreversibilmente. Se qualche creatura ha la possibilità di alterare il proprio stato di essere esercitando male la propria libertà fa questa cosa, ne pagherà le conseguenze ma Dio non cesserà di comportarsi nei suoi confronti come fonte di vita. Perchè rimane quell'essere come atto nella dv e una volta che c'è rimarrà in eterno e nessuno lo potrà distruggere.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
26 Gennaio 1930 Come ogni parola detta da Gesù sul suo Fiat è come un figlio che esce dal suo seno e ha la forza comunicativa di comunicarsi a tutta la Creazione. Impero della preghiera fatta nella Divina Volontà.
Il don vorrebbe iniziare la meditazione con una contemplazione condivisa: il don crede che a volte sia importante stupirsi un pò e rimanere sconcertati per prendere o rinnovare coscienza dei misteri divini. Il don ha letto un passaggio che ha provocato in lui una reazione:
(Luisa): Dopo di ciò seguivo a pregare perché il benedetto Gesù si affrettasse a far venire il tanto sospirato regno della Divina Volontà sulla terra ed il mio amato Gesù, come ferito da una tale preghiera, perché Lui stesso tanto sospira di vedere il trionfo del Voler Divino sulla terra, mi ha detto:
A molti di noi, anche se poi ci correggiamo subito, ma se Gesù sospira tanto una cosa...come mai ci vuole così tanto? Le tantissime cose che Dio potrebbe fare ma non fa, il don ha già detto tante volte che Dio può tutto ciò che vuole, ma non vuole tutto ciò che può. Il brano è del 1930, stiamo nel 2022 sono passati 92 anni e sono passati 92 anni di respiri. Riflettiamo sui tempi di Dio che non sono nostri, ma ci sono cose che Gesù desidera ma non si traducono direttamente in atto.
"Figlia mia, le preghiere fatte nel mio Volere Divino per ottenere l'avvento del suo regno sulla terra, hanno un grande impero presso Dio. Dio stesso non può sbarazzarsi, né può non esaudirla....... e se non si vede all'istante ciò che si vuole, è perché stiamo disponendo le cause seconde, per uscire da noi ciò che abbiamo deciso di dare....." Gesù
Se tu preghi nella dv per una cosa, stai tranquillo che quella cosa l'hai già ottenuta (per ottenere il Regno sulla terra). E' impossibile che Dio non esaudisca le preghiere che Dio stesso ci ha comandato di farle. Ma quando? Dio sta disponendo le cause seconde. Dio, nell'operare e nell'agire non violenta mai l'ordine da Lui stesso creato. Nella Creazione (prima parte del brano) dove parla delle opere della Creazione e della percezione che hanno dell'atto Creativo del Fiat... sappiamo bene la differenza tra la Creazione e l'uomo. Il mio esserci vuol dire che ho ricevuto e sto ricevendo un'atto della divina volontà che ha la virtù comunicativa, creatrice e conservatrice, la mia anima è stata creata e il mio corpo è stato generato dalla mamma e il padre.
"Figlia mia, tutte le cose create, grazie alla forza della mia Volontà in cui esse vivono, avvertono quando il mio Voler Divino vuole manifestare una verità che le appartiene, una sua conoscenza oppure quando vuol fare una sua opera: essendo una la Volontà che domina tutta la Creazione, sentono in esse la virtù comunicativa creatrice e conservatrice che vuol operare e darsi a conoscere; perciò sentono come se un'altra sorella si aggiunge in mezzo a loro e festeggiano la nuova arrivata. Sicché ogni parola che ti ho detto sul mio Voler Divino, è stato un Fiat da noi pronunziato, il quale è uscito come un Figlio dal seno del nostro Volere. Questo Fiat è lo stesso Fiat della Creazione che, formando il suo eco, fa sentire la sua forza vitale dove risiede la nostra Volontà...." Gesù
I Teologi lo sapevano già benissimo che siamo mantenuti nell'essere. San Tommaso d'Aquino lo aveva già detto. Tutti ricevono questo regalo da Dio di essere mantenuti nell'essere, questi atti sono sufficenti nella Creazione. Un'albero questo ha e non può avere nient'altro che questo così come un pianeta, ecc.. le persone possono avere la dv perchè regni nella loro vita. Quando si tratta di far venire il Regno della divina volontà, nelle altre creature già ci sta.
Nelle altre creature non deve venire il Regno, già c'è; in forma naturale in noi già c'è, le persone e pure all'inferno c'è; i demoni sono mantenuti nell'essere e fa vedere come Dio è la vita, un'opera della dv per il fatto stesso che viene compiuta non sarà mai distrutta. Chi parla dell'annientamento degli esseri, se c'è una cosa sicuramente che sappiamo sull'operato di Dio - Dio non violenta mai la libertà delle persone e non annienta di ciò che ha fatto. Ecco perchè le pene dei dannati sono eterne, i demoni nella loro ribellione a Dio sono irreversibilmente confermati nel male, non possono fare altro che quello; ma essendo immortali non faranno altro che quello per l'eternità. Dio non ritira la vita che gli ha dato, il fatto che se la siano rovinata da sè è un problema loro. Evidentemente chi si mette dalla parte dei demoni in questa vita peccando e muore ratificando questa scelta senza pentirsi starà eternamente nelle mani - non potendo morire - muore il corpo ma l'anima non può morire - non tutti lo ricordano: anche il nostro corpo non potrà essere annientato, passa per la morte, per la decomposizione ma risorgeranno sia i santi e dannati. Anche il corpo è un'opera di Dio e non può rimanere annientato per l'eternità, passa per un tempo nella terra con la differenza che i corpi dei dannati non parteciperanno della gloria dei corpi dei beati, ma avranno come unica caratteristica dell'immortalità e saranno torturati in un corpo mostruoso. I corpi dei dannati saranno la galleria degli orrori, quanto più brutto, puzzolente, deforme, fetido, sfatto ci possa essere, una sorta di lebbroso e zombi eterno senza la possibilità di morire. Dovremmo pensarci anche a questo. Dio non annienta nulla e chi va in giro queste stupidaggini....- dobbiamo andare dove ci porta il cuore nelle meditazioni. Chi va dicendo in giro confermando l'annientamento dei malvagi, fa un favore ai demoni perchè dà l'illusione alle persone che abbia una fine ma non avrà una fine. Nessuno potrebbe annientare un'essere tranne che Dio - ma Dio questo non lo farà mai.
Le cose sicure di Dio: Dio può fare tutto ciò che vuole ma non tutto ciò che può lo fa - molte cose sono soggette ai suoi tempi ed ad altre cose che non sappiamo, ecco perchè Isaia dice che i pensieri di Dio sono imperscrutabili, Dio mai viola la libertà della creatura ed infatti c'è la possibilità che l'anima si danni e se ci guardiamo attorno....noi stiamo vivendo il piano B di Dio della storia non stiamo vivendo il piano A di come sarebbero dovute andare le cose. Senza peccato originale Gesù non sarebbe morto in Croce e da cosa dipende il peccato originale? Dalla libertà dell'uomo. Dio vuole figli non schiavi e non persone forzate. Se a te Dio non interessa, gli dici: non mi interessi e te ne vai. Certo che poi è peggio per te; ma Dio non ti costringerà mai a stare con l'imposizione a stare con Lui. Dio non annienta nulla di ciò che crea. Tutti sono terrorizzati dalla morte corporale, poi arriva e la cosa dopo cade nell'oblio e sempra che non sia accaduto nulla. Ma non è così. La morte non è l'annientamento della persona, è il pedaggio pagato al peccato e la persona paga questo con il prezzo della corruzione, diventa cibo per i vermi, ma questa è una condizione temporanea destinata a finire alla grande per gli amici del Signore. Ma proprio a schifio di brutto per quelli che stanno dall'altra parte. Nel Vangelo - nel Giudizio Universale - Gesù fa comparire i dannati e Santi alla sua presenza. Guai a chi si azzarda a spargere illusioni e guai a chi gli dà retta a queste stupidaggini. La nostra fede dev'essere ben formata, il fatto che uno sfrondone possa venire da parte amiche non dovrebbe scuoterci minimamente se la nostra fede non è ben formata.
"Figlia mia, le preghiere fatte nel mio Volere Divino per ottenere l'avvento del suo regno sulla terra, hanno un grande impero presso Dio. Dio stesso non può sbarazzarsi, né può non esaudirla. Perché quando la creatura prega nel mio Fiat Divino, sentiamo la forza del nostro Volere, che col suo impero prega; con la sua immensità si stende ovunque ed abbracciando la forza universale, la preghiera si stende ovunque, in modo che ci sentiamo accerchiati da tutte le parti, sentiamo la nostra stessa Volontà in noi che prega e da preghiera si cambia in comando e dice “voglio” e imperando sul nostro Essere Divino, col suo dolce impero diciamo: “vogliamo”...." Gesù
Il Monfort nel trattato della Vera Devozione chiamava le preghiere della Madonna comandi, per forza, la Madonna prega in maniera perfetta e non soltanto prega che venga il Regno della Dv e anche quando chiede qualcosa di particolare la Madonna chiede nella dv conforme ai divini Voleri. La nostra no. Anche se ci fondiamo nella dv e chiediamo la guarigione dell'amico X, che ne so se la guarigione di quella persona è conforme alla divina volontà o che la dv vuole che passi ancora un pò malato o che trovi la morte? La nostra preghiera vale come comando a Dio solo quando è fatta nel dv per ottenere l'avvento del suo Regno sulla terra. Le altre preghiere no. E non ci deve stupire. San Tommaso d'Aquino dice che Nostro Signore le nostre preghiere le esaudisce tutte ma non alla lettera perchè se sto chiedendo una cosa che a prima vista sembra buona ma che in realtà non lo è (e io non me ne rendo conto) quella preghiera non me la esaudirà mai. Questo succede a noi non a Maria perchè Lei sa dove sta la Volontà di Dio in tutte le situazioni contingenti.
Dio è Onnipotente ma non fa tutto ciò che potrebbe, Dio mai violenta la libertà e Dio niente annienta ma tutto con la Sua azione conservatrice nell'essere irreversibilmente. Se qualche creatura ha la possibilità di alterare il proprio stato di essere esercitando male la propria libertà fa questa cosa, ne pagherà le conseguenze ma Dio non cesserà di comportarsi nei suoi confronti come fonte di vita. Perchè rimane quell'essere come atto nella dv e una volta che c'è rimarrà in eterno e nessuno lo potrà distruggere.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 17 dicembre 2022
Chi vive nella Divina Volontà è figlio di Re
La Madonna fu costituita Regina nel momento stesso in cui il Divin Volere cominciò a regnare in Lei. Tutti coloro che in Esso vivono sono piccoli re con il Divino Re. Stupefacenti spiegazioni di Gesù circa l'operato della Divina Volontà nell'anima in cui Essa regna. Libro di Cielo, volume 27, 20 Gennaio 1930, Venerdì 22 Aprile 2022
20 Gennaio 1930 Com'è bello il vivere nel Voler Divino! L'anima mette Dio in condizione di ripetere le sue opere. Come il Fiat Divino fa da attore e spettatore .
"...Iddio nel creare la Vergine Santa riprese le feste della Creazione, i suoi dolci sorrisi, i suoi santi colloqui con la creatura e rigurgitò tanto in amore, che la fece subito Regina di tutto l'universo, comandando a tutto ed a tutti che la onorassero come tale e, prostrati ai suoi venerati piedi, la riconoscessero come Regina ed inneggiassero a Lei..." Gesù
La Madonna, appena ha scelto di non fare la sua volontà, è stata incoronata Regina. In Paradiso (quinto mistero della gloria, Maria è incoronata Regina del Cielo) c'è stata la cerimonia solenne avendo il carattere un pò epifanico cioè ha manifestato una cosa che c'era già prima. Quando i magi vanno ad adorare Gesù, Lui si manifesta per ciò che è realmente ma non è che è diventato Dio in quel momento. O il Battesimo pubblico del Signore dove lo Spirito Santo scende su Gesù e il Padre lo riconosce come Figlio. Sarebbe ridicolo pensare che solo allora lo Spirito Santo scenda su Gesù, viene mostrato attraverso quella scena che si è resa visibile ai presenti ciò che già c'era. Gesù era il Cristo in quando Messia e in quanto Dio.
La Madonna è stata costituita ipso facto regina appena ha iniziato a fare regnare il Fiat Divino.
La prima cosa su cui meditare è la Regalità che consegue immediatamente alla vita della Divina Volontà in noi. Non soltanto siamo figli di Dio (lo siamo già nel Battesimo nella misura in cui lo viviamo) ma siamo Re con i Re. Questo dobbiamo un'attimo interiorizzarlo, quante volte Gesù usa l'immagine della famiglia reale e i cortigiani, capo di stato maggiore ecc.. ma non sono come la moglie e i figli. Probabilmente Gesù alludeva a questo quando nel Vangelo ha detto: Chiunque fa la Volontà di Dio è per me fratello, sorella o Madre (attenzione). Chissà se Gesà dietro quel farla già non stesse alludendo a vivere nella Volontà di Dio. Anche perchè in alcune traduzioni si legge che chi ascolta, la custodisce e la mette in pratica. Se noi ci pensiamo, vivere nella dv, tra gli aspetti che presenta è un'ascolto continuo, attento e fedele nelle cose grandi e piccole cose e nei momenti della vita quotidiana. Questa è una caratteristica e l'impegno di stare sempre - senza patemi d'animo - nell'attenzione di essere pronti a reagire alle sollecitazioni della Dv anche nel piccolo. Ci si arriva piano piano, si tratta di abilitazioni interiori che non avvengono di botto e maturano nel tempo. Tante volte occorre esortare le anime a guardare le piccole cose attraverso lo spettro della Divina Volontà. C'era già arrivato San Alfonso Maria de Liguori - esempi: quando qualcuno ti lancia un'ingiuria anche brutta (ti manda a quel paese per esempio) tu devi sapere due cose: 1) Dio non ha autorizzato a farlo perchè a nessuno viene dato il permesso di peccare e chi lo fa contrae dei vincoli gravi con la Divina Giustizia. Se si pente avrà il perdono ma dovrà riparare e se non si pente passerà guai più grandi. Dio non vuole che quello ti dica quella parolaccia però ha permesso ciò perchè vuole che tu subisca quell'umiliazione - non si sa ma è così, sono divini misteri - questa è la logica della Divina Volontà Permissiva. Si legga il Vangelo di San Giovanni, Gesù volevano farlo fuori da subito, Gesù ha provocato da subito una reazione violenta dei suoi avversari. I sommi sacerdoti (negli atti degli Apostoli) hanno cercato di fare subito quello che hanno fatto a Gesù: botte da orbi, galere, proibizioni di predicare ecc.. e quelli sono andati per la loro strada. In un'altro passo le autorità richiamano gli Apostoli dicendo che sono loro le autorità e devono essere obbedite e San Pietro gli risponde: noi dobbiamo obbedire a Dio non agli uomini. Gli Apostoli non sono morti tutti martirti, san Giacomo è stato fatto fuori abbastanza presto ma gli altri 11 no, hanno avuto il tempo. Botte e frustate sì ma morte no. La Volontà Permissiva di Dio. Tu stai tranquillo che il male che ti arriva è quello che il Signore permette e vuole che tu lo soffri in quel momento; mali che Dio non vuole che tu soffra, non gli avrai. Il don conosce persone che hanno fatto offerte impressionanti pur di vivere nella dv (esempio: Signore se mi vorrai far venire un tumore, io ti offro la mia vita e tutte le sofferenze che mi darai attraverso questa malattia, se questo vuoi io ti dico: non farti nessun tipo di problema). Se Dio questa cosa non la vuole e non l'ha pensata per te, apprezzerà questo gesto ed è come se tu l'avessi ricevuto quel tumore e non ti verrà mai. Caso contrario: se il Signore ha pensato che un tal male per accidents ti farà bene il male ti viene. La maggioranza delle persone malate di tumore non hanno fatto offerte come vittime, si sono ritrovati il tumore e se lo tengono.
Vivere nella dv ci fa veramente dei piccoli re capiamo in che senso: le paure, quante persone il don sono impaurite di tante cose - pensate che fede c'è dietro - c'è gente terrorizzata che non va più in Chiesa a causa delle vicende ben note (covid) e sono 2 anni che sono tappate in casa - un'atteggiamento di questo genere - soffriamo con queste persone che sono intrappolati in queste gabbie - ma un Figlio di Dio non ha paura di questo. Noi siamo figli di re. Solo il mio volere umano mi mette fuori dalla comunione dei beni divini.
"..la quale col vivere nel Voler Divino, scopo unico per cui Iddio aveva creato l'uomo, non sarebbe uscita dalla casa del Padre suo, perché solo il nostro volere umano ci mette fuori di Dio, dalla sua abitazione, fuori dai suoi beni, dalla sua santità, dalla sua luce...." Luisa
Che è l'unica cosa a cui dobbiamo fare estrema attenzione.
"Figlia mia, com'è bello il vivere nel mio Voler Divino;......appena Esso s'impossessò del suo Vergine Cuore, non aspettammo neppure un minuto, ma subito la facemmo Regina; era la nostra Volontà che coronavamo in Lei, perché non era conveniente che una creatura che possedeva il nostro Volere, non avesse la corona di Regina e lo scettro del comando...." Gesù
La dv non può tollerare che una persona che si è data completamente a Lei non partecipi della sua regalità, bellezza, santità ecc...
"Figlia mia, quando il mio Voler Divino regna nell'anima, Esso prende la parte agente e dirigente, non vi è cosa che lei fa, che il mio Voler Divino non vi prenda il suo primo atto per richiamare il suo atto Divino sull'atto della creatura..." Gesù
Queste sono cose che fanno sbalordire il don. Qui il discorso rimane molto semplice: o qua è Gesù che parla o non è Gesù che parla.
"..Sicché se pensa, vi forma il suo primo pensiero e richiama tutta la santità, la bellezza, l'ordine dell'intelligenza Divina e siccome la creatura non è capace, né ha vuoto sufficiente per ricevere la nostra intelligenza, il mio Fiat, ogniqualvolta fa il suo atto primo nell'intelligenza della creatura, con la sua potenza allarga la sua capacità, per chiudere nuova intelligenza divina nella mente della creatura..." Gesù
Nell'atto di pensare - questo è quello che capisce il don - l'intelligenza divina scende e pensa con te. Come funzionerà bene il cervello ad un'anima che vive nella dv, ci rendiamo conto cosa sia l'Intelligenza divina, comprendere le cose come le comprende Dio stesso?
"..il mio Fiat, ogniqualvolta fa il suo atto primo nell'intelligenza della creatura, con la sua potenza allarga la sua capacità, per chiudere nuova intelligenza divina nella mente della creatura..." Gesù
Il don ha fatto un'omelia dicendo: aprire la mente, san Paolo dice che noi cristiani abbiamo l'intelligenza di Cristo. (Prima Corinzi 2, vers. 16 16Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.). Il verbo è l'intelletto. Se sta già scritto nella Sacra Scrittura (Regno della Redenzione) chissà poi nella dv. Tu non puoi prenderti l'intelligenza divina di botto, ma ogni volta che tu pensi, se la dv regna in te ti dilata la mente. Più pensi e più ti funziona meglio il cervello, avrai più discernimento, avrai più luce e cosa si nasconde dietro ai fenomeni che noi vediamo. Capirai sempre meglio come stanno le cose. Questa cosa non ce la diamo da soli, è un dono, corredo.
"..Quindi si può dire che il mio Volere dove regna è il primo a respirare, il primo a palpitare, il primo atto della circolazione del sangue, per formare nella creatura la sua respirazione divina, il suo palpito di luce e nella circolazione del sangue la totale trasformazione del suo Voler Divino nell'anima e nel corpo..." Gesù
Sono cose che dice Gesù. Il Respiro, palpito e circolazione del sangue sono i tre moti della dv in tutte le persone. Ma è un'altra cosa quando questo moto oggettivo viene raggiunto dalla presenza della dv come persona.
"..e nella circolazione del sangue la totale trasformazione del suo Voler Divino nell'anima e nel corpo..." Gesù
E come sarà una persona che vive queste cose? Cosa si sentirà? Che vita avrà? Come mediterà? Chi si immagina cose del genere?
"..Perciò dove regna il mio Volere è l'Attore continuato, che mai cessa d'operare e, facendosi spettatore, gode delle sue scene divine che Lui stesso svolge nella creatura e lei presta il suo essere come materia nelle sue mani, per fargli svolgere le scene più belle e dilettevoli, che il mio Fiat vuol fare nell'anima dove il mio Voler Divino domina e regna."
Qua si sta in uno stato che si trova superiore ai più alti gradi della mistica - a parere del don - poi bisogna sempre vedere se uno capisce bene. Il don capisce quello che ha detto, sono misteri meravigliosi che lasciano senza parole.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
20 Gennaio 1930 Com'è bello il vivere nel Voler Divino! L'anima mette Dio in condizione di ripetere le sue opere. Come il Fiat Divino fa da attore e spettatore .
"...Iddio nel creare la Vergine Santa riprese le feste della Creazione, i suoi dolci sorrisi, i suoi santi colloqui con la creatura e rigurgitò tanto in amore, che la fece subito Regina di tutto l'universo, comandando a tutto ed a tutti che la onorassero come tale e, prostrati ai suoi venerati piedi, la riconoscessero come Regina ed inneggiassero a Lei..." Gesù
La Madonna, appena ha scelto di non fare la sua volontà, è stata incoronata Regina. In Paradiso (quinto mistero della gloria, Maria è incoronata Regina del Cielo) c'è stata la cerimonia solenne avendo il carattere un pò epifanico cioè ha manifestato una cosa che c'era già prima. Quando i magi vanno ad adorare Gesù, Lui si manifesta per ciò che è realmente ma non è che è diventato Dio in quel momento. O il Battesimo pubblico del Signore dove lo Spirito Santo scende su Gesù e il Padre lo riconosce come Figlio. Sarebbe ridicolo pensare che solo allora lo Spirito Santo scenda su Gesù, viene mostrato attraverso quella scena che si è resa visibile ai presenti ciò che già c'era. Gesù era il Cristo in quando Messia e in quanto Dio.
La Madonna è stata costituita ipso facto regina appena ha iniziato a fare regnare il Fiat Divino.
La prima cosa su cui meditare è la Regalità che consegue immediatamente alla vita della Divina Volontà in noi. Non soltanto siamo figli di Dio (lo siamo già nel Battesimo nella misura in cui lo viviamo) ma siamo Re con i Re. Questo dobbiamo un'attimo interiorizzarlo, quante volte Gesù usa l'immagine della famiglia reale e i cortigiani, capo di stato maggiore ecc.. ma non sono come la moglie e i figli. Probabilmente Gesù alludeva a questo quando nel Vangelo ha detto: Chiunque fa la Volontà di Dio è per me fratello, sorella o Madre (attenzione). Chissà se Gesà dietro quel farla già non stesse alludendo a vivere nella Volontà di Dio. Anche perchè in alcune traduzioni si legge che chi ascolta, la custodisce e la mette in pratica. Se noi ci pensiamo, vivere nella dv, tra gli aspetti che presenta è un'ascolto continuo, attento e fedele nelle cose grandi e piccole cose e nei momenti della vita quotidiana. Questa è una caratteristica e l'impegno di stare sempre - senza patemi d'animo - nell'attenzione di essere pronti a reagire alle sollecitazioni della Dv anche nel piccolo. Ci si arriva piano piano, si tratta di abilitazioni interiori che non avvengono di botto e maturano nel tempo. Tante volte occorre esortare le anime a guardare le piccole cose attraverso lo spettro della Divina Volontà. C'era già arrivato San Alfonso Maria de Liguori - esempi: quando qualcuno ti lancia un'ingiuria anche brutta (ti manda a quel paese per esempio) tu devi sapere due cose: 1) Dio non ha autorizzato a farlo perchè a nessuno viene dato il permesso di peccare e chi lo fa contrae dei vincoli gravi con la Divina Giustizia. Se si pente avrà il perdono ma dovrà riparare e se non si pente passerà guai più grandi. Dio non vuole che quello ti dica quella parolaccia però ha permesso ciò perchè vuole che tu subisca quell'umiliazione - non si sa ma è così, sono divini misteri - questa è la logica della Divina Volontà Permissiva. Si legga il Vangelo di San Giovanni, Gesù volevano farlo fuori da subito, Gesù ha provocato da subito una reazione violenta dei suoi avversari. I sommi sacerdoti (negli atti degli Apostoli) hanno cercato di fare subito quello che hanno fatto a Gesù: botte da orbi, galere, proibizioni di predicare ecc.. e quelli sono andati per la loro strada. In un'altro passo le autorità richiamano gli Apostoli dicendo che sono loro le autorità e devono essere obbedite e San Pietro gli risponde: noi dobbiamo obbedire a Dio non agli uomini. Gli Apostoli non sono morti tutti martirti, san Giacomo è stato fatto fuori abbastanza presto ma gli altri 11 no, hanno avuto il tempo. Botte e frustate sì ma morte no. La Volontà Permissiva di Dio. Tu stai tranquillo che il male che ti arriva è quello che il Signore permette e vuole che tu lo soffri in quel momento; mali che Dio non vuole che tu soffra, non gli avrai. Il don conosce persone che hanno fatto offerte impressionanti pur di vivere nella dv (esempio: Signore se mi vorrai far venire un tumore, io ti offro la mia vita e tutte le sofferenze che mi darai attraverso questa malattia, se questo vuoi io ti dico: non farti nessun tipo di problema). Se Dio questa cosa non la vuole e non l'ha pensata per te, apprezzerà questo gesto ed è come se tu l'avessi ricevuto quel tumore e non ti verrà mai. Caso contrario: se il Signore ha pensato che un tal male per accidents ti farà bene il male ti viene. La maggioranza delle persone malate di tumore non hanno fatto offerte come vittime, si sono ritrovati il tumore e se lo tengono.
Vivere nella dv ci fa veramente dei piccoli re capiamo in che senso: le paure, quante persone il don sono impaurite di tante cose - pensate che fede c'è dietro - c'è gente terrorizzata che non va più in Chiesa a causa delle vicende ben note (covid) e sono 2 anni che sono tappate in casa - un'atteggiamento di questo genere - soffriamo con queste persone che sono intrappolati in queste gabbie - ma un Figlio di Dio non ha paura di questo. Noi siamo figli di re. Solo il mio volere umano mi mette fuori dalla comunione dei beni divini.
"..la quale col vivere nel Voler Divino, scopo unico per cui Iddio aveva creato l'uomo, non sarebbe uscita dalla casa del Padre suo, perché solo il nostro volere umano ci mette fuori di Dio, dalla sua abitazione, fuori dai suoi beni, dalla sua santità, dalla sua luce...." Luisa
Che è l'unica cosa a cui dobbiamo fare estrema attenzione.
"Figlia mia, com'è bello il vivere nel mio Voler Divino;......appena Esso s'impossessò del suo Vergine Cuore, non aspettammo neppure un minuto, ma subito la facemmo Regina; era la nostra Volontà che coronavamo in Lei, perché non era conveniente che una creatura che possedeva il nostro Volere, non avesse la corona di Regina e lo scettro del comando...." Gesù
La dv non può tollerare che una persona che si è data completamente a Lei non partecipi della sua regalità, bellezza, santità ecc...
"Figlia mia, quando il mio Voler Divino regna nell'anima, Esso prende la parte agente e dirigente, non vi è cosa che lei fa, che il mio Voler Divino non vi prenda il suo primo atto per richiamare il suo atto Divino sull'atto della creatura..." Gesù
Queste sono cose che fanno sbalordire il don. Qui il discorso rimane molto semplice: o qua è Gesù che parla o non è Gesù che parla.
"..Sicché se pensa, vi forma il suo primo pensiero e richiama tutta la santità, la bellezza, l'ordine dell'intelligenza Divina e siccome la creatura non è capace, né ha vuoto sufficiente per ricevere la nostra intelligenza, il mio Fiat, ogniqualvolta fa il suo atto primo nell'intelligenza della creatura, con la sua potenza allarga la sua capacità, per chiudere nuova intelligenza divina nella mente della creatura..." Gesù
Nell'atto di pensare - questo è quello che capisce il don - l'intelligenza divina scende e pensa con te. Come funzionerà bene il cervello ad un'anima che vive nella dv, ci rendiamo conto cosa sia l'Intelligenza divina, comprendere le cose come le comprende Dio stesso?
"..il mio Fiat, ogniqualvolta fa il suo atto primo nell'intelligenza della creatura, con la sua potenza allarga la sua capacità, per chiudere nuova intelligenza divina nella mente della creatura..." Gesù
Il don ha fatto un'omelia dicendo: aprire la mente, san Paolo dice che noi cristiani abbiamo l'intelligenza di Cristo. (Prima Corinzi 2, vers. 16 16Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.). Il verbo è l'intelletto. Se sta già scritto nella Sacra Scrittura (Regno della Redenzione) chissà poi nella dv. Tu non puoi prenderti l'intelligenza divina di botto, ma ogni volta che tu pensi, se la dv regna in te ti dilata la mente. Più pensi e più ti funziona meglio il cervello, avrai più discernimento, avrai più luce e cosa si nasconde dietro ai fenomeni che noi vediamo. Capirai sempre meglio come stanno le cose. Questa cosa non ce la diamo da soli, è un dono, corredo.
"..Quindi si può dire che il mio Volere dove regna è il primo a respirare, il primo a palpitare, il primo atto della circolazione del sangue, per formare nella creatura la sua respirazione divina, il suo palpito di luce e nella circolazione del sangue la totale trasformazione del suo Voler Divino nell'anima e nel corpo..." Gesù
Sono cose che dice Gesù. Il Respiro, palpito e circolazione del sangue sono i tre moti della dv in tutte le persone. Ma è un'altra cosa quando questo moto oggettivo viene raggiunto dalla presenza della dv come persona.
"..e nella circolazione del sangue la totale trasformazione del suo Voler Divino nell'anima e nel corpo..." Gesù
E come sarà una persona che vive queste cose? Cosa si sentirà? Che vita avrà? Come mediterà? Chi si immagina cose del genere?
"..Perciò dove regna il mio Volere è l'Attore continuato, che mai cessa d'operare e, facendosi spettatore, gode delle sue scene divine che Lui stesso svolge nella creatura e lei presta il suo essere come materia nelle sue mani, per fargli svolgere le scene più belle e dilettevoli, che il mio Fiat vuol fare nell'anima dove il mio Voler Divino domina e regna."
Qua si sta in uno stato che si trova superiore ai più alti gradi della mistica - a parere del don - poi bisogna sempre vedere se uno capisce bene. Il don capisce quello che ha detto, sono misteri meravigliosi che lasciano senza parole.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 16 dicembre 2022
Mettere Dio in condizione di operare
Gesù spiega tutto quello che di bello e di grande Dio vorrebbe operare nelle anime se queste gli dessero realmente carta bianca. Alla Divina Volontà è possibile partecipare tutte le qualità divine, nessuna esclusa, per quanto possibile ad una creatura. Libro di Cielo, Volume 27, 16 Gennaio 1930, Giovedì 21 Aprile 2021
16 Gennaio 1930 Come nella Creazione, nella Redenzione e nel Regno della Divina Volontà, la parte operante è della Divina Volontà e le tre Divine Persone sono concorrenti. Come la Creazione vuol narrare la storia della Divina Volontà. Chi vive in Essa riceve tutto, può dare tutto e prende parte a tutte le qualità divine.
Partiamo dalle ultime battute del brano:
"..Ma mentre resta riempita, ci onora, perché ci mette in condizione di abbellirla con la nostra bellezza Divina, di riempirla col nostro amore, di suggellare la nostra santità, in modo da mettere in attitudine tutte le nostre qualità divine; in una parola ci mette in condizione d'operare e darci da fare per comunicarci a lei, perché non ci conviene tenerla nella nostra Divina Volontà dissimile da noi..." Gesù
Per quanto sta in Dio lo vorrebbe fare con tutti ma quasi nessuno lo mette in condizione di farlo, ecco perchè le persone che nella loro origine sono creati da Dio - bellissimi all'istante della loro creazione - ma come mai certi esseri umani sono brutti, antipatici e non amabili per nulla? Che è successo? E' l'opera della volontà umana che ha sommerso sotto una coltre di macerie la bellezza della loro anima e non si vede più nulla. E al tempo stesso l'anima stessa non è in grado di vedere e ricevere nulla di bello. Capiamo che circolo vizioso si determina quando si vive di volontà umana. Riempirla con l'amore di Dio. La Dv ci fa belli e ci riempi d'amore, e questo amore ci permette di vivere il primo comandamento (Amerai il Signore Dio tuo con tutte le forze e poi amerai il prossimo tuo come te stesso). Sugellare la nostra santità, portare quest'anima ad una santità stratosferica, la vita nella Dv è la santità delle santità. Tutto questo non accade in automatico ma nella misura in cui quest'anima si mette in condizioni di far operare il Signore. Come si fa? Occorre decidere e poi nel fondo del cuore, cosa che Dio vede, tu sei capace di dire a Dio: non voglio sapere niente se non quello che vuoi tu? E su questa offerta ci metto il sacrificio di qualsiasi cosa tu mi voglia chiedere - compresi affetti ed idee più care. Compreso tutto. Più si rinnova quest'operazione (a parere del don) meglio è. Dio chiede il tutto per tutto (la logica evangelica), con Dio funziona così. Dio dà tutto ma chiede tutto. Non è detto che tutto quello che chiede se lo prenda ma quello che devi dare è tutto. Come il trattato della Vera Devozione (Totus Tuus): uno offre tutto alla Madonna e non mi trattengo nulla, zero. Io da oggi non ho più nulla, nemmeno il valore delle mie opere passate, presenti e future. Per quanto sta in noi, tutto e chi ha paura di fare questo qua, vuol dire che non conosce Nostro Signore. Perchè Nostro Signore non sa che farsene, mica che qualcuno penserà che Dio non aveva le cose che gli offriamo? Lasciamoci risuonare quest'espressione: ci mette in condizione d'operare. Quasi nessuno lo fa. Il don dice sempre le stesse cose. Noi non siamo in condizione neanche di ricevere quello che Dio ci vorrebbe dare nella Comunione Sacramentale. Come mai che un sacco di gente fa comunioni su comunioni ma non si vede tanta santità, come mai in molti non si vede nulla? Anche quando mi faccio la comunione io devo mettere Gesù di farlo operare. E se non ti prendi un pò di tempo, se hai fretta di uscire dalla Chiesa e aspetti sulla graticola che il sacerdote dia la benedizione per uscire dalla Chiesa, non hai messo il Signore di darti le numerose grazie che vorrebbe darti. Quanta gente si lamenta di sentirsi freddo nonostante si faccia la comunione? Ci parliamo con il Signore dopo la comunione? Sappiamo cosa sia la preghiera profonda? Non sono cose che piovono dal cielo ma dobbiamo mettere il Signore di poterci fare vivere e senza aspirare alla vita nella dv, si possono ricevere tante grazie dal Signore se lo si mette in condizione di operare.
"..Sarà piccola, non potrà racchiudere tutto il nostro Essere Divino, ma parteciparle tutte le nostre qualità Divine per quanto a creatura è possibile, in modo che nulla le manchi, questo è possibile, perciò nulla vogliamo negarle sarebbe come negare alla nostra Divina Volontà, negare a noi stessi ciò che noi stessi vogliamo fare..." Gesù
Tu puoi stare nella dv ma rimani un'ente finito e non puoi ricevere tutto che la dv ha. Ma il massimo tutto quello che si può ricevere quello è possibile, la Madonna - salutata piena di grazia - è stata Colei che in ogni istante della sua esistenza, lei stava sempre al pieno della grazia. Se tu metti la benzina nella macchina ed arrivi fino all'orlo e se continui quella esce fuori se non stai attento. Il serbatoio è pieno e più non ce ne entra. La capienza del serbatoio è quella e manco 10 cl non ci entrano più. La capacità è esaurita. La vita della Madonna, dal primo istante fino alla fine, stava sempre al pieno. E questo dobbiamo ben saperlo: più grazie riceviamo e più buon uso ne facciamo più il nostro serbatoio si dilata - non dobbiamo mai dimeticarlo - io mi converto, ho il mio serbatoio che contiene 20 litri e con una confessione generale ho il serbatoio pieno. Se inizio a guidare la macchina, se uso bene i sacramenti, il Signore mi darà la grazia che perderò qua e là e il serbatoio si dilata e al prossimo pieno ci entrano 21 litri non 20, e poi 22, 23 ecc... che serbatoio aveva la Madonna? Vivere nella dv vuol dire che più grazie e santità che hai, non potresti riceverla. Dio te ne potrebbe dare altre all'infinito ma non ci entrano più in te. E' chiaro che tutto questo - teniamo presente il Magistero della Chiesa e non ascoltando le sciocchezze che si sentono in giro - la Chiesa parla di sinergia. Dio è sempre il primo ad operare, a darti la prima grazia, a convertirti, ecc... però noi dobbiamo cooperare e dobbiamo essere solleciti ed attivi perchè più lo si Ama e più le grazie si moltiplicano, la nostra capacità si dilata e per chi vive nella dv, la dv si stabilizza dentro la nostra anima. E' tantissima roba.
"..Oh se le creature possedessero come vita la mia Divina Volontà! Conoscerebbero tante belle cose di Essa e siccome conoscerla e non parlarne sarebbe impossibile, quindi non farebbero altro che parlare di Essa, amarla e mettere la vita per non perderla."
Chi vive nella dv, nel segreto del proprio cuore, quando si rivolge al Signore dovrebbe dire: vita più bella di questa non potevi darmi. Io sono più che felice. E parlando in questo modo (ritenendosi non degno di ricevere felicità) l'anima riceverebbe altre grazia. Noi stiamo dietro le cose belle e lasciamo perdere le cose brutte che piaccono ai figli del diavolo. Abbiamo altro a cui pensare. Ripensiamo al sacrificio di Isacco, Dio ha chiesto (il don parlando di alcuni che gli scrivono in privato sulle offerte da fare al Signore) il sacrificio del figlio e bastava un'attimo più tardi che Isacco sarebbe morto. Figlio unico avuto a quasi 100 anni. Dio non si diverte a torturarci, a volte i suoi disegni passano attraverso delle croci che noi qua non comprendiamo ma noi non abbiamo nessun dubbio che quella cosa sia la cosa migliore che poteva accaderci. E' facile crederci quando va tutto bene, ma quando poi arrivano qualche bella prova diventa un pochino più complicato ma non dobbiamo avere nessun dubbio. Di fronte a qualsiasi cosa noi stiamo in pace anche se quella cosa mi fa soffrire enormemente e la Volontà di Dio consacra quella cosa. Gesù la croce l'ha presa, l'ha abbracciata ma non era matto. Lì c'era la Volontà del Padre e c'era l'opera della Redenzione - è un'atto eroico di Gesù. Capiamo il senso? Pur di non perdere la dv chiedimi qualsiasi cosa Signore....io questa cosa non voglio perderla, è la cosa più grande che esista nell'Universo. Il principio operativo delle Tre Divine Persone.
"...Lui prese la parte operante e le tre Divine Persone presero la parte concorrente, ma fu al nostro Fiat Divino che demmo il compito di creare la Creazione, di formare la Redenzione e di ristabilire il regno della nostra Divina Volontà. Perché nelle opere che escono dalla Divinità è sempre il nostro Voler Divino che prende la parte attiva, sebbene tutto il nostro Essere Divino vi concorra insieme. Perché Esso ha virtù ed ufficio dirigente ed operante di tutte le cose nostre. Come tu hai le mani per operare ed i piedi per camminare e se vuoi operare non ti servi dei piedi ma delle mani, sebbene tutto il tuo essere sia concorrente all'opera che vuoi fare, così è del nostro Essere Divino, non vi è parte di noi che non vi concorra, ma la nostra Volontà Divina prende la parte dirigente ed operante..." Gesù
Le Tre Divine Persone fanno le cose attraverso la Volontà, è tutta la persona che lavora ma sono le mani che operano per plasmare qualcosa (esempio), sei tu che lo fai ma attraverso le mani. Così come la nostra umana volontà è il principio di tutte le nostre operazioni volontarie.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
16 Gennaio 1930 Come nella Creazione, nella Redenzione e nel Regno della Divina Volontà, la parte operante è della Divina Volontà e le tre Divine Persone sono concorrenti. Come la Creazione vuol narrare la storia della Divina Volontà. Chi vive in Essa riceve tutto, può dare tutto e prende parte a tutte le qualità divine.
Partiamo dalle ultime battute del brano:
"..Ma mentre resta riempita, ci onora, perché ci mette in condizione di abbellirla con la nostra bellezza Divina, di riempirla col nostro amore, di suggellare la nostra santità, in modo da mettere in attitudine tutte le nostre qualità divine; in una parola ci mette in condizione d'operare e darci da fare per comunicarci a lei, perché non ci conviene tenerla nella nostra Divina Volontà dissimile da noi..." Gesù
Per quanto sta in Dio lo vorrebbe fare con tutti ma quasi nessuno lo mette in condizione di farlo, ecco perchè le persone che nella loro origine sono creati da Dio - bellissimi all'istante della loro creazione - ma come mai certi esseri umani sono brutti, antipatici e non amabili per nulla? Che è successo? E' l'opera della volontà umana che ha sommerso sotto una coltre di macerie la bellezza della loro anima e non si vede più nulla. E al tempo stesso l'anima stessa non è in grado di vedere e ricevere nulla di bello. Capiamo che circolo vizioso si determina quando si vive di volontà umana. Riempirla con l'amore di Dio. La Dv ci fa belli e ci riempi d'amore, e questo amore ci permette di vivere il primo comandamento (Amerai il Signore Dio tuo con tutte le forze e poi amerai il prossimo tuo come te stesso). Sugellare la nostra santità, portare quest'anima ad una santità stratosferica, la vita nella Dv è la santità delle santità. Tutto questo non accade in automatico ma nella misura in cui quest'anima si mette in condizioni di far operare il Signore. Come si fa? Occorre decidere e poi nel fondo del cuore, cosa che Dio vede, tu sei capace di dire a Dio: non voglio sapere niente se non quello che vuoi tu? E su questa offerta ci metto il sacrificio di qualsiasi cosa tu mi voglia chiedere - compresi affetti ed idee più care. Compreso tutto. Più si rinnova quest'operazione (a parere del don) meglio è. Dio chiede il tutto per tutto (la logica evangelica), con Dio funziona così. Dio dà tutto ma chiede tutto. Non è detto che tutto quello che chiede se lo prenda ma quello che devi dare è tutto. Come il trattato della Vera Devozione (Totus Tuus): uno offre tutto alla Madonna e non mi trattengo nulla, zero. Io da oggi non ho più nulla, nemmeno il valore delle mie opere passate, presenti e future. Per quanto sta in noi, tutto e chi ha paura di fare questo qua, vuol dire che non conosce Nostro Signore. Perchè Nostro Signore non sa che farsene, mica che qualcuno penserà che Dio non aveva le cose che gli offriamo? Lasciamoci risuonare quest'espressione: ci mette in condizione d'operare. Quasi nessuno lo fa. Il don dice sempre le stesse cose. Noi non siamo in condizione neanche di ricevere quello che Dio ci vorrebbe dare nella Comunione Sacramentale. Come mai che un sacco di gente fa comunioni su comunioni ma non si vede tanta santità, come mai in molti non si vede nulla? Anche quando mi faccio la comunione io devo mettere Gesù di farlo operare. E se non ti prendi un pò di tempo, se hai fretta di uscire dalla Chiesa e aspetti sulla graticola che il sacerdote dia la benedizione per uscire dalla Chiesa, non hai messo il Signore di darti le numerose grazie che vorrebbe darti. Quanta gente si lamenta di sentirsi freddo nonostante si faccia la comunione? Ci parliamo con il Signore dopo la comunione? Sappiamo cosa sia la preghiera profonda? Non sono cose che piovono dal cielo ma dobbiamo mettere il Signore di poterci fare vivere e senza aspirare alla vita nella dv, si possono ricevere tante grazie dal Signore se lo si mette in condizione di operare.
"..Sarà piccola, non potrà racchiudere tutto il nostro Essere Divino, ma parteciparle tutte le nostre qualità Divine per quanto a creatura è possibile, in modo che nulla le manchi, questo è possibile, perciò nulla vogliamo negarle sarebbe come negare alla nostra Divina Volontà, negare a noi stessi ciò che noi stessi vogliamo fare..." Gesù
Tu puoi stare nella dv ma rimani un'ente finito e non puoi ricevere tutto che la dv ha. Ma il massimo tutto quello che si può ricevere quello è possibile, la Madonna - salutata piena di grazia - è stata Colei che in ogni istante della sua esistenza, lei stava sempre al pieno della grazia. Se tu metti la benzina nella macchina ed arrivi fino all'orlo e se continui quella esce fuori se non stai attento. Il serbatoio è pieno e più non ce ne entra. La capienza del serbatoio è quella e manco 10 cl non ci entrano più. La capacità è esaurita. La vita della Madonna, dal primo istante fino alla fine, stava sempre al pieno. E questo dobbiamo ben saperlo: più grazie riceviamo e più buon uso ne facciamo più il nostro serbatoio si dilata - non dobbiamo mai dimeticarlo - io mi converto, ho il mio serbatoio che contiene 20 litri e con una confessione generale ho il serbatoio pieno. Se inizio a guidare la macchina, se uso bene i sacramenti, il Signore mi darà la grazia che perderò qua e là e il serbatoio si dilata e al prossimo pieno ci entrano 21 litri non 20, e poi 22, 23 ecc... che serbatoio aveva la Madonna? Vivere nella dv vuol dire che più grazie e santità che hai, non potresti riceverla. Dio te ne potrebbe dare altre all'infinito ma non ci entrano più in te. E' chiaro che tutto questo - teniamo presente il Magistero della Chiesa e non ascoltando le sciocchezze che si sentono in giro - la Chiesa parla di sinergia. Dio è sempre il primo ad operare, a darti la prima grazia, a convertirti, ecc... però noi dobbiamo cooperare e dobbiamo essere solleciti ed attivi perchè più lo si Ama e più le grazie si moltiplicano, la nostra capacità si dilata e per chi vive nella dv, la dv si stabilizza dentro la nostra anima. E' tantissima roba.
"..Oh se le creature possedessero come vita la mia Divina Volontà! Conoscerebbero tante belle cose di Essa e siccome conoscerla e non parlarne sarebbe impossibile, quindi non farebbero altro che parlare di Essa, amarla e mettere la vita per non perderla."
Chi vive nella dv, nel segreto del proprio cuore, quando si rivolge al Signore dovrebbe dire: vita più bella di questa non potevi darmi. Io sono più che felice. E parlando in questo modo (ritenendosi non degno di ricevere felicità) l'anima riceverebbe altre grazia. Noi stiamo dietro le cose belle e lasciamo perdere le cose brutte che piaccono ai figli del diavolo. Abbiamo altro a cui pensare. Ripensiamo al sacrificio di Isacco, Dio ha chiesto (il don parlando di alcuni che gli scrivono in privato sulle offerte da fare al Signore) il sacrificio del figlio e bastava un'attimo più tardi che Isacco sarebbe morto. Figlio unico avuto a quasi 100 anni. Dio non si diverte a torturarci, a volte i suoi disegni passano attraverso delle croci che noi qua non comprendiamo ma noi non abbiamo nessun dubbio che quella cosa sia la cosa migliore che poteva accaderci. E' facile crederci quando va tutto bene, ma quando poi arrivano qualche bella prova diventa un pochino più complicato ma non dobbiamo avere nessun dubbio. Di fronte a qualsiasi cosa noi stiamo in pace anche se quella cosa mi fa soffrire enormemente e la Volontà di Dio consacra quella cosa. Gesù la croce l'ha presa, l'ha abbracciata ma non era matto. Lì c'era la Volontà del Padre e c'era l'opera della Redenzione - è un'atto eroico di Gesù. Capiamo il senso? Pur di non perdere la dv chiedimi qualsiasi cosa Signore....io questa cosa non voglio perderla, è la cosa più grande che esista nell'Universo. Il principio operativo delle Tre Divine Persone.
"...Lui prese la parte operante e le tre Divine Persone presero la parte concorrente, ma fu al nostro Fiat Divino che demmo il compito di creare la Creazione, di formare la Redenzione e di ristabilire il regno della nostra Divina Volontà. Perché nelle opere che escono dalla Divinità è sempre il nostro Voler Divino che prende la parte attiva, sebbene tutto il nostro Essere Divino vi concorra insieme. Perché Esso ha virtù ed ufficio dirigente ed operante di tutte le cose nostre. Come tu hai le mani per operare ed i piedi per camminare e se vuoi operare non ti servi dei piedi ma delle mani, sebbene tutto il tuo essere sia concorrente all'opera che vuoi fare, così è del nostro Essere Divino, non vi è parte di noi che non vi concorra, ma la nostra Volontà Divina prende la parte dirigente ed operante..." Gesù
Le Tre Divine Persone fanno le cose attraverso la Volontà, è tutta la persona che lavora ma sono le mani che operano per plasmare qualcosa (esempio), sei tu che lo fai ma attraverso le mani. Così come la nostra umana volontà è il principio di tutte le nostre operazioni volontarie.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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