Gesù spiega che non dà mai grandi grazie, meno che mai il Regno della Divina Volontà, senza che ci siano sospiri, desideri e disposizioni debite per riceverla, ossia che la creatura meriti. Chi vive nella Divina Volontà è padrone delle cose di Dio e non è né servo né schiavo di niente e di nessuno. Imparare ad aborrire l'umano volere. Libro di Cielo, Volume 28, 26 Febbraio 1930, Giovedì 5 Maggio 2022
26 Febbraio 1930
Com'è necessario desiderare un bene. Se non si forma il popolo la Divina Volontà non può avere il suo regno. Come chi vive nel Fiat è padrone, chi fa il suo volere è servo.
Anche oggi il don non sa da dove iniziare a parlare e sarà una meditazione misera rispetto alla ricchezza e meravigliosità delle cose che ci ha detto Gesù.
Domanda contingente di Luisa da cui parte la lezione di Gesù:
"Stavo pensando al grande interesse che il mio sempre amabile Gesù ha di far conoscere la sua Santa Volontà e dicevo tra me: ama, sospira, vuole che venga il suo regno e poi tarda tanto a farlo sorgere in mezzo alle creature; se vuole tutto può, potenza non Gli manca, in un momento può travolgere Cielo e terra, chi può resistere alla sua potenza? Nessuno. Molto più che in Gesù volere e potere sono la stessa cosa, perché dunque tarda ancora?..." Luisa
Queste cose che Luisa fa notare in relazione alla dv, vale per tutto. Qualsiasi problema o situazione balorda che causa sofferenze, se Dio volesse in un nanosecondo è finito tutto. Si pensi a qualsiasi cosa, problemi familiari, cittadini, provinciali, statali, ecclesiali, internazionali ecc... se Dio volesse sparirebbero tutti quanti. Non mediteremo mai abbastanza su questa cosa perchè se non c'è la scomparsa dei problemi è perchè non ci deve essere. Le scelte dell'Altissimo non le potremo mai penetrare. Qua però possiamo sapere una cosa: Dio agisce in maniera assolutamente perfettissima ed ordinata e perchè non manda la dv sulla Terra?
"Figlia mia, sospirare, desiderare e volere un bene è disporsi a riceverlo e quando si riceve un bene che tanto si è sospirato, si ama, si apprezza, si custodisce, si tiene come il benvenuto ed il portatore del bene sospirato. Non solo questo, un altro eccesso del nostro amore è che facciamo sospirare il bene che vogliamo dare, perché vogliamo che la creatura metta qualcosa di suo, almeno i suoi sospiri, le sue preghiere, la sua volontà di volere quel bene, per poterle dire: vedi, l'hai meritato, perché da parte tua hai fatto quello che hai potuto per ottenerlo e Noi con tutto il cuore te lo diamo. Mentre è tutto effetto della bontà nostra...." Gesù
Il bene della dv è un bene preziosissimo, devi sospirare, tribolare e tutti i santi giorni così. E questo il Signore lo vede nel cuore e i nostri desideri profondi li vede e se c'è questo, arriverà il giorno in cui ci arriverà la dv dentro di te. Senza nessun dubbio ma ci dev'essere questo, ma tu che sospiri dal mattino alla sera? E qua Gesù parla anche del merito. Molte persone stolte pensano che non abbiamo nessun merito davanti a Dio e che sia tutta grazia, questo discorso ha un fondo di vero: strettamente parlando - questa è la teologia classica - che meriti abbiamo?. In teologia classica c'è il merito decondigno e decongruo (se ho scritto bene ndr) cioè il merito che tu ti meriti in senso stretto e il merito che tu non ti meriti in senso stretto ma che Dio ti mette in grazia perchè tu lo meritarlo. Ti muove Lui, ti accompagna Lui ma tu devi metterci qualcosa di tuo. Questo la teologia la conosce già bene da 800 anni e San Tommaso d'Aquino lo spiega. Le grazie mistiche straordinarie (lo diceva anche Santa Teresa d'Avila) non se le può meritare nessuno in senso stretto, tu ti puoi meritare che ti venga un rapimento o estasi? Ma stiamo scherzando neanche se facessi penitenza stretta per tutta la vita. Però stai tranquillo che se una cosa del genere non la desideri e non ti disponi sicuramente non arriverà mai. Il fatto che non esistano meriti in senso stretto significa che Dio non è mai obbligato a darci niente, cioè anche quelle cose che Lui dispone che noi possiamo meritare ce le dà a disposizione di Giustizia ma la causa scatenante è sempre la Grazia però tu ce lo devi mettere del tuo. Andate a chiedere alla Madonna quanto ci ha messo del suo?
"..l'hai meritato, perché da parte tua hai fatto quello che hai potuto per ottenerlo e Noi con tutto il cuore te lo diamo..." Gesù
Cosa stiamo facendo noi per crescere in santità e grazia? Per ottenere la dv? Dobbiamo metterci in testa che il nostro rapporto con Dio è un rapporto tu per tu, non ci entra nessuno qua dentro, che fai tu dal mattino alla sera? Cosa vede dentro di te il Signore? A che pensi? A che desideri? Che cerchi? Che brami? Che aneli? Cosa occupa la tua intelligenza e i tuoi pensieri?
"..Si può dire che ci mettiamo in corrispondenza, mandando le nostre lettere d'avviso, spediamo i nostri messaggeri, perché dicano ciò che vogliamo dare; e tutto ciò per disporli, per far loro sospirare il gran dono che vogliamo dare..." Gesù
Interessa a qualcuno? E Gesù non ce lo fa se non vede una corrispondenza, se non interessa a nessuno se lo tiene per Sè.
"..Non facemmo lo stesso per il regno della Redenzione? Ci furono quattromila anni di attesa e quanto più si avvicinava il tempo, più pressanti erano gli avvisi, più frequenti le lettere e tutto per disporli..." Gesù
Più si avvicinava la nascita di Gesù e più incalzavano gli annunci. La dv arriverà quando Dio dirà: l'avete voluto, ve lo siete meritato e adesso arriva con il conoscerla...quanto tempo hai dedicato ai libri di Cielo/meditazioni? E poi a pregarla, a sospirarla, gli atti e cosa ci sta nel nostro cuore. Che sospiri e desideri?
"..Sono le disposizioni della nostra sapienza inarrivabile, che tutto dispone con ordine ed il ritardo serve a mettere in via le sue conoscenze che faranno da lettere, da telegrafi, da telefono, da messaggeri, per formare il popolo alla mia Divina Volontà..." Gesù
Nessuno di noi può capire le disposizioni divine, noi vediamo le cose storte e anche molto storte. La Volontà permissiva di Dio non sta allo stesso livello della Volontà intenzionale, ma è comunque volontà permissiva qui sta tutto concorrendo (come dice san Paolo) tutto e anche le sofferenze che hai o che vedi, offrile al Signore ma non dimenticare che quello concorre. La Sapienza di Dio è inarrivabile e dispone tutto con ordine.
Poi Gesù parla di Adamo.
"..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Fiat Divino e, giunta nell'Eden, mi son soffermata a pensare all'amore scambievole tra Dio e l'Adamo innocente, quando la Divinità non trovando alcun intoppo da parte dell'uomo, si riversava a torrenti sopra di lui, col suo amore lo rapiva a sé con dolci attrattive, facendogli sentire la sua voce tutta soavità che gli diceva: figlio, ti amo, ti amo assai; ed Adamo, ferito e rapito dall'Eterno Amore, ripeteva il suo ritornello: “ti amo”, “ti amo” e, slanciandosi nelle braccia del suo Creatore, si stringeva tanto, che non sapeva distaccarsi dall’unico amore che conosceva e viveva solo per amarlo...." Luisa
Noi così dovremo ritornare. La Dv è una full- immersion nell'amore di Dio che spesso è una chiacchera, non c'è bisogno che ti parli di esso se già lo vivi; e se lo vivi rispondi. L'amore è sempre uno scambio reciproco e non esiste un'amore unidirezionale. Dentro la dv c'è tutto. Non riesci a fare i giri perchè non sei ancora innamorato, chi è stato innamorato veramente quante cose si è inventato per l'anima gemella lo sa cosa si fa per amore. E poi ad un certo punto sono arrivati i guai.. ma prima che arrivassero i guai..
"...il nostro caro figlio e come figlio lo tenevamo in casa nostra, nei nostri beni interminabili e per conseguenza, come figlio, faceva da padrone. Sarebbe stato contro la natura del nostro amore, non far fare da padrone a chi tanto amavamo e ci amava; nel vero amore non c'è il tuo e mio, ma tutto è in comune. E poi il farlo agire da padrone niente procurava di male, anzi ci rallegrava, ci faceva sorridere, ci trastullava, ci dava le belle sorprese degli stessi beni nostri e poi come poteva non essere padrone se possedeva la nostra Volontà Divina che signoreggia tutto e domina tutto? Per non farlo padrone avremmo dovuto mettere in servitù la nostra Volontà, ciò che non poteva essere, perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza. Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù;.." Gesù
Perchè il regime ordinario del Matrimonio è la comunione dei beni? E' ovvio che sia così, se tu sei innamorato di una persona è un godimento farla vivere da padrona delle cose tue. Quando c'è questo amore, c'è il godimento di sentirsi padrone delle cose mie e se quello ricambia. Gesù che fa? Pensate Gesù cosa fa per i preti, che si mette nelle loro mani al momento della Consacrazione.
"....perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza..." Gesù sulla dv
Noi non siamo servi e schiavi di nessuno. Di nessuno. Noi non siamo servi. Tutto è padronanza e uno dei tutti più onorifici (servi di Dio) è superato. Noi dobbiamo sentirci sempre tali ma se stiamo nella dv, Gesù non ci tratterà così, perchè nel Vangelo Gesù dice che ci chiamerà amici e non servi. Essere padrone delle cose di Dio non è che tu entri in casa sua e spadroneggi e tratti senza la massima riverenza possibile le cose più sante che esistono; ma non c'è tuo e mio. La consacrazione Totus Tuus, è tutto della Madonna e Lei risponde che tutto ciò è suo è nostro. Hai paura di toglierti tutto per darlo alla Madonna? Ma pensi che i tuoi quattro stracci che dai alla Madonna facciano la differenza e che ti lascerà solo? Il Signore è il padrone della nostra vita... ma a cosa gliene viene in tasca a Lui? Zero.
"...Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù;..." schiavo di niente e di nessuno, dopodichè cade e si riduce in servitù "... come peccò, sottraendosi al nostro Volere Divino, perdette la padronanza e si ridusse in servitù. Che cambiamento! Da figlio a servo! Perdette il comando sulle cose create, divenne il servo di tutto. L'uomo col ritirarsi dal nostro Fiat Divino, si sentì scosso fin dalle fondamenta e sentì vacillante la sua stessa persona , provò che cosa è debolezza, si sentì servo di passioni che lo facevano vergognare di se stesso e giunse a perdere il suo dominio...." Gesù
E' diventato uno straccione e le cose che erano prima sue, le deve mendicare con lacrime e preghiere..
"..Sicché, non ebbe più in suo potere come prima la forza, la luce, la grazia, la pace, ma le dovette mendicare con lacrime e preghiere dal suo Creatore.." Gesù
Siamo andati dalle vette alle note dolorose della volontà umana. Una delle poche cose certe di Dio:
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
"..perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo,.." Gesù
Dobbiamo stare molto attenti quando usiamo il mai e sempre perchè l'uomo è mutevole per antonomasia, andare ad ipotecare il futuro con un per sempre o mai bisognerebbe pensarci almeno 500 volte e non sono anche poche. Ma se Dio dice che quella cosa non la farà mai. La libertà non sarà mai ed ecco perchè va difesa sempre e comunque.
E Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, se è necessario parlarti del mio Fiat Divino che servirà come invito, allettamenti, voci soavi, dolci e forti per chiamare tutti a vivere nella Reggia della mia Divina Volontà, affinché non siano più servi ma padroni, così è necessario parlarti dei mali dell'umana volontà, perché Io non toglierò mai il libero arbitrio all'uomo, perciò è necessario che nel regno della mia Volontà Divina faccia montare le guardie, le nobili sentinelle che tengano in guardia le creature, facendo conoscere loro il gran male dell'umano volere, affinché stiano sull'attenti e, aborrendolo, amino la felicità e la padronanza che può dare la mia Divina Volontà."
Tocca a noi decidere di essere liberati dalla nostra umana volontà. Dio queste cose le vede, se nel mio e nel tuo cuore c'è questa preghiera, Dio la vede. Non è ceco, vede anche i nostri minimi moti dei nostri pensieri. Ama la felicità, libertà e la padronanza che ti darà la Divina Volontà; schiavo e servo di nessuno e di niente. Ricolmo dell'amore di Dio già sulla terra e non come discorsetto che non dice nulla ma come realtà che tu la vivi; e se tu una cosa la vivi la vivo punto e basta. Se tu una cosa la vivi tu mi puoi stare a parlare in eterno. Dovremmo aborrire l'umana volontà come il vomito.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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