giovedì 15 dicembre 2022

La regalità dei figli del Divin Volere

Gesù spiega egregiamente attraverso immagini molto ben ponderate la grande condizioni regale che vivono i figli della Divina Volontà e la grande differenza tra questa condizione e chi invece semplicemente fa il Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 27, 10 Gennaio 1930, Mercoledì 20 Aprile 2022

10 Gennaio 1930 Chi vive nel Divin Volere appartiene alla Famiglia Divina. Diversità d'appartenere a Dio; esempio d'un regno. Chi vive in Dio e chi fuori di Dio .

Spunto iniziale (Gesù risponde a Luisa che si sente piccina piccina): "Figlia mia, o sei piccola o grande, appartieni alla nostra famiglia divina, sei un membro di essa e ciò ti basta, anzi è tutto per te ed è la gloria e l'onore più grande che potresti possedere." Ed io: "Amor mio, tutti da te siamo usciti e tutti a te apparteniamo, quindi non è meraviglia se ti appartengo."

Gesù spiega che un conto è membro della razza umana o un battezzato e fa l'esempio della famiglia reale.

"..Non succede questo in un regno? Tutti appartengono al re, ma in quanti diversi modi appartengono, chi appartiene come popolo, chi come esercito, chi come ministro, chi come sentinella, chi come cortigiano, chi come regina del re e chi come figlio. Ora, chi appartiene alla famiglia reale? Il re, la regina, i figli; tutti gli altri del regno non possono dirsi appartenenti alla famiglia reale, ma appartengono al regno, sono obbligati alla legge, alla sudditanza ed i ribelli si mettono in carcere..." Gesù

Domanda: è la stessa cosa essere la moglie del Re o il figlio o un cortigiano? Il Figlio del re condivide la reggia, i suoi beni e un cortigiano è un suddito. Ecco perchè Gesù dice che c'è grande differenze a chi gli appartiene per vincoli di Creazione (tutto quello che noi vediamo è di Gesù perchè è uscito da Lui. L'essere essenza lo possiede solo Dio).

"..E Gesù: "Certo che tutti mi appartengono per vincoli di Creazione, ma c'è gran differenza per chi mi appartiene non solo per vincoli di Creazione, ma con vincolo di fusione di Volontà, tanto che la Mia è la sola ed unica volontà sua;.." Gesù

Ecco perchè non è solo importante fare gli atti di fusione ma stare in fusione con Gesù, questa è quasi impossibile spiegarlo bene a parole perchè è cosa che bisogna focalizzare da un punto di vista intellettuale - c'è la Volontà divina ed umana - ma non rimangono come chi fa la dv che rimane però distinta l'uno dall'altra. Si tratta di un fusione, non determina una spersonalizzazione, il monotelismo è un'eresia (che dice che la Divina Volontà era talmente forte in Gesù che quella umana era annullata). Non si pensi mai neanche per un'istante che vivere in stato di fusione voglia dire annientare la nostra volontà. Lo stare in fusione con la dv significa non utilizzare mai la nostra volontà per fare atto fuori da quella della Divina Volontà. La nostra volontà non rimane inerme ma è sempre attiva, sta in continuazione a ricevere buoni pensieri, sante ispirazioni, gioie profonde, lettura anche nei minimi particolari della volontà di Dio ecc... Ci sono queste due realtà che però si fondono senza perdere la specificità e la distinzione che l'una e l'altra rimangono tale ma si trovano in perfetto unisono e la vitalità immensa di quella divina nutre, entra, sostiene e muove la nostra piccola volontà umana e avviene tanto quanto si fanno gli atti e si cerca in continuazione - per quanto possibile - di rinunciare agli atti di nostra volontà cioè le cose che noi facciamo per nostro comodo, egoismo, piacere, per nostro tornaconto, ecc... ; quelle cose che si capisce che noi stiamo facendo fuori dalla dv. Se uno si fa una doccia nella dv (esempio) un conto è farsi una doccia fuori o dentro la dv. Non è la stessa cosa. L'atto è lo stesso ma gli effetti di quell'atto sono differenti perchè significa santificare quell'atto, significa prendersi tutta quella vitalità che quell'atto può generare perchè dentro quell'acqua c'è la dv, dentro il fuoco che riscalda l'acqua c'è la dv ecc.. e se io vivo quell'atto nella dv lo faccio al momento opportuno, per il tempo opportuno, facendomi presente che sto ricevendo quell'atto dal Signore - non sto 4 ore sotto la doccia sprecando l'acqua (esempio). Quando ci mettiamo a tavola - san Paolo dice che per noi cristiani non esistono cibi immondi o altro - una persona in spirito di penitenza può rinunciare a qualcosa purchè lo faccia nella dv. Qualsiasi cosa purchè la si assuma nella dv - la prima regola è sempre la misura e moderazione, se esco da queste esco dalla dv. Se mi invitano a pranzo con varie portati, noi non possiamo che la vita nella dv vada ad interruzioni. Ad un pranzo ci stanno 5 portate? (esempio) Mi farò 5 assaggini e se mi mangio troppo - capisco che sono uscito dalla dv perchè mi sento pesante, mezzo intontito ecc.. - No. Però io prendo 5 ti amo differenti con calma, ti alzerai che stai benissimo senza pesantissimo. Prendi i Ti ammo delle portate e al tempo stesso gratifichi chi ti ha invitato perchè non hai mancato di carità. Una persona non sta in stato di fusione non si mette a pensare a queste cose, si siede e mangia. Magari non compie eccessi ma non ci pensa. Non ha peccato di gola però tutta quanta la vita insita in quell'atto - chi l'ha detto che non si diventa santi anche con quello? Il digiuno è un'altra cosa, se la Volontà di Dio mi chiede di fare il digiuno perchè è Mercoledì o Venerdì (tranne l'ottava di Pasqua). Tutto è così compreso anche il dormire, è una cosa meravigliosa ed è molto differente da chi la volontà semplicemente la fa. "Figlia mia, chi vive nel mio Fiat Divino vive in Dio, quindi possiede e può dare i beni che possiede. L'Essere Divino la circonda dappertutto, in modo che non vede, non sente, non tocca che Dio; in Lui si felicita, Lui solo comprende e conosce, tutto le scompare..." Gesù

In questo pranzo (esempio) non sto felicitandomi delle cozze o delle vongole, degli scampi ecc.. ti sei mangiato le cozze o altro o hai toccato Dio e ti sei felicitato di Dio? Si vada a leggere il libro di Tenereamata - bisogna andare a leggere il suo libro, quando uno mangia qualcosa come le anime si uniscono e come queste operazioni sono state divinamente disposte e pensate e noi dobbiamo farle nostre. Sia che tu ci pensi o no, quando ti mangi una bistecca c'è una fusione veramente tra quella mucca a cui appartiene quella carne e noi. Ma è diverso che tu lo sappia o lo faccia in maniera inconsapevole. Pensiamo alla Santa Comunione, la presenza di Gesù c'è. Un musulmano che fa la comunione che però non è battezzato riceve il Corpo di Cristo, l'Ostia diventa Cristo in forza della consacrazione non perchè tu ci credi ma non gli fa nulla di buono anzi non la deve ricevere per nessun motivo. Per ricevere la comunione bisogna essere battezzati ma in stato di grazia altrimenti la comunione produce danni e stai in grazia ma sto con la testa per aria un pochino e lo stesso se non faccio il ringraziamento. Se mi preparo,sono a digiuno, mi dispongo e poi dopo la comunione faccio un ringraziamento personale senza distrarmi allora quella comunione produrrà degli effetti perchè la persona ha cercato e si è disposta. Questo modo di prendere la comunione nella vita nella dv va fatto con tutto.

"..Invece per chi fa la mia Divina Volontà e non vive in Essa, si trova in condizione di poter ricevere, ma non di dare e siccome vive fuori di Dio, non in Dio, vede la terra, sente le passioni che la mettono in pericolo continuo e le danno una febbre intermittente per cui ora si sente sana, ora malata, ora vuole fare il bene ed ora si stanca, s'annoia, s'infastidisce e lascia il bene. E’ proprio come quelli che non hanno una casa dove stare al sicuro, ma vivono in mezzo alla strada, esposti al freddo, alla pioggia, al Sole cocente, ai pericoli e vivono d'elemosina. Giusta pena di chi poteva vivere in Dio, invece si contenta di vivere fuori di Dio." Gesù

L'incostanza, se non si entra dentro questo orizzonte non gusti la bellezza dello stare sempre con il Signore e quindi campi di elemosina.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento