Fondersi nella Divina Volontà unendosi e immedesimandosi con i sensi e gli atti di Gesù produce effetti immensi di grazia in tutte le creature e forma la vita della Divina Volontà e del Divino Amore nell'anima che li compie. Eccessi divini a cui questo processo può giungere. Quando ci si fonde con i pensieri, gli affetti e i sentimenti di Gesù si dà gioia alla Santissima Trinità si diventa "suo trastullo" e si consola e ripara il cuore stesso di Dio. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 11, 12 Giugno 1913, 14 e 19 Marzo 1914). Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", terza puntata, Venerdì 21 Giugno 2019
Bisogna sempre tenere presente l'atto di Fusione (qua il link per la pagina) perchè di questo stiamo parlando, un particolare aspetto della vita nella DV è la Fusione con Gesù. Il volume undicesimo è stupendo perchè si incomincia ad affrontare alcune tematiche in senso stretto; anche i testi ce ne sono diversi che lasciano con la bocca spalancata. Non corriamo e non leggiamo troppi i Libri di Cielo, perchè questi sono libri spirituali che vanno letti bene e cercando di farne proprio il contenuto.
12 Giugno 1913 La Santissima Trinità nelle anime
(stralcio)
Mentre pregavo stavo unendo la mia mente a quella di Gesù, gli occhi miei a quelli di Gesù e così di tutto il resto, intendendo fare ciò che faceva Gesù con la sua mente, coi suoi occhi, con la sua bocca, col suo cuore e così di tutto e siccome pareva che la mente di Gesù, gli occhi, ecc., si diffondessero a bene di tutti, così pareva che anch’io mi diffondessi a bene di tutti unendomi e immedesimandomi con Gesù. Ora pensavo tra me: “Che meditazione è questa? Che preghiera? Ah! non sono più buona a nulla, non so neppure riflettere nulla!” Ma mentre pensavo ciò, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:
“Figlia mia, come ti affliggi di questo? Invece di affliggerti dovresti rallegrarti, perché quando tu meditavi e tante belle riflessioni sorgevano nella tua mente, tu non facevi altro che prendere di Me parte delle mie qualità e delle mie virtù; ora, essendoti rimasto solo il poterti unire ed immedesimarti a Me, mi prendi tutto e non essendo buona a nulla, con Me sei buona a tutto, perché con Me vuoi il bene di tutti e solo il desiderare, il volere il bene, produce nell’anima una fortezza tale che la fa crescere e la stabilisce nella vita divina. Poi, con l’unirsi a Me e con l’immedesimarsi con Me si unisce con la mia mente, così produce tante vite di pensieri santi nelle menti delle creature; come si unisce coi miei occhi, così produce nelle creature tante vite di sguardi santi; così se si unisce con la mia bocca darà vita alle parole; se si unisce al mio cuore, ai miei desideri, alle mie mani, ai passi, così ad ogni palpito darà una vita, vita ai desideri, alle azioni, ai passi, ma vite sante, perché contenendo in Me la potenza creatrice, l’anima crea insieme con Me e fa ciò che faccio Io. Ora, questa unione con Me parte per parte, mente per mente, cuore per cuore, ecc., produce in te, in grado più alto, la vita della mia Volontà e del mio amore ed in questa Volontà viene formato il Padre, nell’amore lo Spirito Santo e dall’operato, dalle parole, dalle opere, dai pensieri e da tutto il resto che può uscire da questa Volontà e da questo amore, viene formato il Figlio, ed ecco la Trinità nelle anime, sicché se dobbiamo operare, è indifferente operare nella Trinità in Cielo, o nella Trinità delle anime in terra. Ecco perciò vado togliendoti tutto il resto, sebbene buono, santo, per poterti dare il più buono ed il più santo, qual sono Io stesso e poter fare di te un altro Me stesso, quanto a creatura è possibile. Credo che non ti lamenterai più, non è vero?” Gesù
Questo brano ci fa vedere alcuni aspetti della vita della Fusione. Qui ci sono le solite due cose da considerare nell'ambito degli effetti che produce questa fusione nella DV; qui si considera la fusione nella DV sotto l'aspetto della unione in stato di fusione con i sensi con la mente e lo spirito di Nostro Signore Gesù Cristo con l'intenzione di fare ciò che Gesù faceva con la sua mente, occhi ecc...
ATTEZIONE: sono operazioni spirituali (bisogna entrare nell'ottica), le operazioni spirituali non producono effetti sensibili (in un libro LA MISTICA CITTA' DI DIO La Madonna prende la parola e parla di come i demoni hanno cercato di farla cadere e dice: purtroppo gli esseri umani sono ciechi che non si rendono conto di quanto sia temibile l'odio dei diavoli che sono trattenuti dalla potenza di Dio perchè altrimenti farebbero una carneficina. Noi non vediamo il diavolo quando ci tenta, non abbiamo l'esperienza sensibile - non ci rendiamo conto delle cose spirituali). La vita nella DV è graniticamente fondata sul principio dell'Incarnazione, Gesù era una persona Divina che si è unito alla natura umana e attraverso la natura umana la persona divina raggiungeva tutta la razza umana. Ogni operazione fatta dalla natura umana di Gesù (unita a quella divina) raggiungeva tutti. Quando ci si fonde con Gesù, - quello che fatto Gesù 2000 anni fa , ma se io oggi la faccio mia per me, tutta la potenza santificante di quegli atti si spiega senza nessun limite. Tutti ricevono i benefici ma non tutti allo stesso modo perchè dipendono dalle disposizioni di chi li riceve. Se io le capisco e la faccio, tutti i benefici degli sguardi di Gesù lo faccio mio e prendo gli atti di Gesù e li ri moltiplico un'altra volta.
E' Logico: come si unisce con i miei occhi, tanti sguardi santi, con la bocca tante parole sante ecc... ecco perchè l'atto del fondersi produce degli effetti benefici impressionanti ma anche in noi stessi. Vivere nella DV e nell'amore sono due facce della stessa medaglia, la volontà di Dio è amore. Se ci vediamo molto imperfetti, moltiplicando le fusioni la vita nella DV va rafforzandosi con tutti i suoi effetti. E' chiaro che alla base di ciò ci deve essere desiderare e volere il bene. Luisa si lamenta all'inizio del brano pensa di perdere tempo e perchè non fare altre meditazioni? Gesù dice che quando facciamo una buona meditazione succede che noi prendiamo una parte di Gesù delle sue qualità e virtù con le riflessioni, ma con la Fusione lo prendiamo tutto. Una cosa non deve escludere l'altra ma la Fusione è attività più nobile e santificante rispetto alla prima che è un'operazione umana che produce effetti positivi ma limitati.
Ed io: “Ah! Gesù, Gesù, io sento invece che son diventata cattiva cattiva, ed il maggior male è che non so trovare questa mia cattiveria, ché almeno farei il possibile per toglierla.”
E Gesù: “Basta, basta, tu vuoi inoltrarti troppo nel pensiero di te stessa, pensa a Me ed Io penserò anche alla tua cattiveria, hai capito?”
Nella DV dovremmo pensare di più a Gesù che a noi stessi
14 Marzo 1914 L’anima che fa la Volontà di Dio prende tutto Gesù
Quest’oggi stavo fondendomi tutta in Gesù, ma tanto, da sentire al vivo e reale tutto Gesù in me e mentre lo sentivo mi ha detto, ma in modo sì tenero e commovente che il mio povero cuore si sentiva scoppiare:
“Figlia mia, mi è troppo duro non contentare chi fa la mia Volontà, come tu vedi non ho più mani, né piedi, né cuore, né occhi, né bocca, nulla mi resta, nella mia Volontà che hai preso di tutto ti sei impadronita, ed a Me nulla resta. Ecco perciò sui tanti e gravi mali che inondano la terra, non piovono i flagelli meritati, perché mi è duro non contentarti e poi come posso se non ho le mani e tu non me le cedi? Se mi saranno assolutamente necessarie, sarò costretto a farti un furto, oppure a convincerti, in modo che tu stessa me le ceda. Come mi è duro, come mi è duro dispiacere chi fa la mia Volontà! Dispiacerei me stesso.”
Io sono rimasta stupita per questo parlare di Gesù, non solo, ma vedevo davvero che io avevo le mani, i piedi, gli occhi di Gesù e Gli ho detto: “Gesù, fammi venire.”
E Lui: “Dammi un altro poco di vita in te e poi verrai.”
Quello che sta succedendo lascia stupiti: Gesù gli mostra cosa succede nella Fusione. Luisa lo vedeva e Gesù dice che ha perso i piedi, ecc... a causa di questa fusione. Chi conosce bene gli scritti (per comprendere bene queste cose bisogna leggere questi scritti) sa che Luisa chiedeva sempre a Gesù di risparmiare i flagelli agli uomini. Ci stanno un sacco di brani in cui c'è questo braccio di ferro. Negli scritti si leggono queste cose. Questo fa comprendere quale portata benefica e santificante questa vita ha nei confronti dell'umanità intera, quanta misericordia possiamo far scendere in questo mondo? Non esiste modo più efficace per agire ed operare in modi difficili sotto tutti i punti di vista diverso a questo modo. Questa donna è rimasta una vita nascosta, con una vita che ad occhi umani non vale nulla. Luisa non ha fatto nulla, non era nessuno. Quale incidenza poteva avere agli occhi del mondo Luisa? nullo. Vivere nella DV fino in fondo vuol dire prendersi e farsi carico di tutta l'umanità, questo è un cambio radicale di mentalità che non porta alla paralisi e quietismo e non fare nulla. Chi deve operare, deve operare. Chi deve fare il prete deve fare il prete ecc...però anche per il prete capire bene queste cose significa operare sì ma qual'è la prima cosa da fare? La preghiera. Queste operazioni sono operazioni interiori, non devi fare altre preghiere, ma devi fare il Rosario, Messa... nella DV / certo poi c'è l'atto di Fusione che una persona può personalizzare a seconda dei casi o ispirazioni.
Esempio: senti una bestemmia, mi fondo Signore con la bocca e tutto il bene che fai fatto con la tua bocca lo offro per la bestemmia e tocco la bocca di quella persona perchè un giorno possa smettere di bestemmiare e lodare il Tuo nome. Il senso non è quello di moltiplicare preghiere ma fare queste operazioni perchè queste sono bombe atomiche di grazia e di conversione. I cosidetti meritati flagelli (cioè il male che noi liberamente scateniamo e che inevitabilmente ci cade addosso) si fermano.
19 Marzo 1914 Chi fa la Volontà di Dio forma il suo gioiello
Pare che il benedetto Gesù abbia voglia di parlare del suo Santissimo Volere. Io mi stavo diffondendo in tutto il Suo interno, nei suoi pensieri, desideri, affetti, nella sua Volontà, nel suo amore, in tutto e Gesù, con una dolcezza infinita, mi ha detto:
“Oh! se tu sapessi il contento che mi dà chi fa la mia Volontà il tuo cuore scoppierebbe di gioia! Vedi, come tu ti diffondevi nei miei pensieri, desideri, ecc., così formavi il trastullo dei miei pensieri ed i miei desideri, fondendosi nei tuoi, giocavano insieme, i tuoi affetti uniti alla tua volontà ed al tuo amore, correndo e volando nei miei affetti, nel mio Volere ed amore, si baciavano e scaricandosi come rapido fiumicello nel mare immenso dell’Eterno, si trastullavano con le Divine Persone, ora col Padre, ora con Me, ed ora con lo Spirito Santo. Ed ora non volendo dare il tempo Uno all’Altro giochiamo tutti e Tre insieme con essa e ne formiamo il nostro gioiello e questo gioiello ci è tanto caro, che dovendo formare il nostro trastullo, lo teniamo con gelosia “ad intra”, nell’intimo della nostra Volontà e quando le creature ci amareggiano, ci offendono, per rinfrancarci prendiamo il nostro gioiello e ci trastulliamo insieme.”
Prima abbiamo visto i sensi, qui Luisa si sta diffondendo nell'interno di Cristo. Qui c'è un'altro aspetto della Fusione, fusione nell'interno di Gesù. Due cose fondamentali: si fa felice il Signore, io creatura temporale limitata e piccola, io posso fare contento l'Altissimo. Posso farLo divertire. Posso addirittura essere un trastullo così caro al Signore che Lui se lo porta ad intra. Ad Intra, verso dentro, le azioni della SS. Trinità sono due specie: AD INTRA sono ben poche: solo 2: Generazione del Figlio e dello Spirito Santo / è ciò che fa essere la Trinità ciò che è ed ad EXTRA sono operazioni come la Creazione,ecc... tante ma un'Atto Unico. Nostro Signore Gesù Cristo gioca con me? qua c'è scritto così. Io posso baciare con i miei affetti con quelli di Gesù e posso trastullarmi con le Tre Divine Persone? Pensiamo se Gesù ci dicesse "tu sei il mio gioiello" Il trastullo prima di Gesù e poi della Santissima Trinità e non basta. Per chi ama Gesù e Dio qua c'è la consolazione.
La vita nella DV e in particolare questi peculiari atti di Fusione (pensieri, desdi ) causano gioia, divertimento e trastullo a Dio ma anche consolazione a Dio. La Madonna a Fatima nella 4° apparizione - alla richieste di guarigioni - ha detto di smettere Dio che è già tanto offesso. Di fronte alle offese pubbliche nei confronti del Signore, c'è da compiere gesti riparatori. Quali sono quelli più grossi? Se fai una messa di riparazione falla nella DV perchè varrà molto di più.
La prima cosa sono gli effetti santificanti dentro di noi e fuori di di noi nella DV, la seconda la possibilità - attraverso questo - di realmente incidere e cambiare le sorti dell'umano genere ed infine di la essere consolazione e trastullo di Dio
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 29 settembre 2019
sabato 28 settembre 2019
Il "sacramento" della Divina Volontà
Gesù spiega a Luisa come quando davvero si fa la Divina Volontà e si vive in essa è impossibile commettere male di un certo rilievo o che esso sia in qualche modo anche radicato nel cuore dell'uomo. Grande lezione di Gesù sull'immagine analogica della Divina Volontà come "sacramento": sua relazione e differenza con i sacramenti della nuova alleanza, soprattutto quelli che si possono ripetere. Importanza di comprendere rettamente e correttamente questo stupendo e importantissimo discorso di Gesù. Libro di cielo, Volume 12, 15 e 26 Dicembre 1919, 21 Giugno 2019
Questi passi vanno bene interpretati (specie il secondo perchè se si travisa si dicono delle eresie grosse quanto una casa), guai a chi frettolosamente o interpretando in maniera distorta travisa queste cose. La Volontà divina non può essere oggetto di sacrilegio ma la dottrina sì quindi il servizio diabolico che si può fare è travisare il significato degli scritti. Tutti coloro che interpretano bene questi scritti aiuteranno la loro comprensione e proteggerli da ogni ombra e fango.
15 Dicembre 1919 La Divina Volontà, fonte di bene e di santità
Stavo dicendo al mio sempre amabile Gesù: “Giacché non vuoi dirmi nulla, dimmi almeno che mi perdoni, se in qualche cosa Ti ho offeso.” E Lui subito ha risposto: “In che vuoi che ti perdoni? Per chi fa la mia Volontà e vive in Essa, ha perduto la fonte, il germe, l’origine del male, perché la mia Volontà contiene la fonte della santità, il germe di tutti i beni, l’origine eterno, immutabile ed inviolabile, sicché colei che vive in questa fonte è santa ed il male non ha più contatto con lei e se in qualche cosa apparentemente compare il male, l’origine, il germe è santo, il male non attecchisce e questo succede anche in Me: quando la giustizia mi sforza a colpire le creature, apparentemente pare che faccia loro il male, facendole soffrire e quante me ne dicono, fino a dirmi ingiusto, ma ciò non può essere, mancando in Me l’origine, il germe del male; anzi, in quella pena che mando c’è in Me un amore più tenero e più intenso. La sola volontà umana è fonte che contiene il germe di tutti i mali e se pare che faccia qualche bene, quel bene è infetto e chi tocca quel bene resterà infettato ed avvelenato.” Ond’io ho seguito il mio corso, cioè di sostituirmi per tutti come Gesù mi ha insegnato, come sta accennato altrove nei miei scritti; e mentre facevo ciò mi ha detto: “Figlia mia, come vai ripetendo ciò che ti ho insegnato, così mi sento ferito dal mio stesso amore; quando te lo insegnai Io, ferii te col mio eterno amore; quando me lo ripeti tu, ferisci Me ed anche al solo ricordarti delle mie parole e dei miei insegnamenti, sono ferite che mi mandi; se mi vuoi bene, feriscimi sempre.”
Chi fa la Volontà di Gesù e vive in Essa, questo non significa che nessuno di coloro che vivono in questo mondo possono mai azzardarsi in nessuno modo a ritenersi impeccabili e quindi esenti dall'uso del sacramento della Confessione. Quello che è vero è che se io sostanzialmente faccio la DV e vivo in essa non commetterò peccato considerevole / se nel cuore c'è il profondissimo desiderio di fare la DV e se si fanno i giri, atti, ecc... allora è chiaro che scappa il difetto e l'imperfezione e qualche peccato veniale semi deliberato ma una persona che fa un peccato veniale volontario non vive in essa. Il peccato è opposto alla DV. Noi abbiamo un cammino di crescita da fare che comporta la dilatazione sempre più grande della consapevolezza del bene, meglio e dell'ottimo / posso non percepire adesso qual'è la cosa migliore da fare in quella circostanza ma col tempo sì. In confessione si possono portare anche le imperfezioni, pensieri balordi e tentazioni... se ci si radica in questo mondo veramente (no basta dire un fiat, non è un problema di chiacchiere, occorrono i fatti). Chi ama i propri nemici come Gesù dice? Se una persona insulta il prossimo e/o è volgare non si può pensare di vivere nella DV, Gesù e la Madonna non l'avrebbero mai detto. Per esempio: Gesù e la Madonna fumavano? L'origine e il germe del male dipende dalla volontà umana, perchè è in essa che hanno le radici i sette vizi capitali che affondano nella volontà umana. Anche quando si fa qualche bene nell'umana volontà, quel bene è infetto. Esempio: quante volte si fa il bene al prossimo per carpirne la stima, per farci notare, per farci ritenere superiori al prossimo, per essere lodati, apprezzati...?
26 Dicembre 1919 Vivere nella Divina Volontà è Sacramento e sorpassa tutti gli altri Sacramenti uniti insieme
“Figlia mia, perché i sacramenti si chiamano sacramenti? Perché sono sacri, hanno il valore e potere di conferire la grazia, la santità, però questi sacramenti agiscono a seconda le disposizioni delle creature, tanto che molte volte restano anche infruttuosi, senza poter conferire i beni che contengono. Ora, la mia Volontà è sacra e santa e contiene tutta insieme la virtù di tutti i sacramenti, non solo, ma non deve lavorare per disporre l’anima a ricevere i beni che contiene questa mia Volontà; non appena l’anima si è disposta a fare la mia Volontà, si è già disposta da sé e la mia Volontà trovando il tutto preparato e disposto, anche a costo di qualunque sacrificio, senza indugio si comunica all’anima, versa i beni che contiene e vi forma gli eroi, i martiri del Divin Volere, i portenti più inauditi e poi, che fanno i sacramenti se non unire l’anima con Dio? Che cosa è fare la mia Volontà? Non è forse unire la volontà della creatura col suo Creatore? Sperdersi nel Volere eterno, il nulla salire al Tutto, il Tutto discendere nel nulla; è l’atto più nobile, più divino, più puro, più bello, più eroico che la creatura possa fare. Ah! sì, te lo confermo, te lo ripeto, la mia Volontà è Sacramento ed oltrepassa tutti i sacramenti insieme, ma in modo più ammirabile, senza intermedio di nessuno, senza alcuna materia; il Sacramento della mia Volontà si forma tra la Volontà mia e quella dell’anima, le due volontà si annodano insieme e formano il sacramento; la mia Volontà è Vita e l’anima è già disposta a ricevere la vita; è santa e riceve la santità; è forte e riceve la fortezza e così di tutto il resto. Invece, gli altri miei sacramenti, quanto devono lavorare a disporre le anime, se pure vi riescono! E questi canali che ho lasciato alla mia Chiesa, quante volte restano malmenati, disprezzati, conculcati? E alcuni se ne servono per lordarsi e li rivolgono contro di Me per offendermi, ah! se tu sapessi i sacrilegi enormi che si fanno nel sacramento della confessione e gli abusi orrendi del sacramento dell’Eucaristia, piangeresti Meco per il gran dolore! Ah! sì, solo il sacramento della mia Volontà può cantare gloria e vittoria, è pieno nei suoi effetti ed intangibile d’essere offeso dalla creatura, perché per entrare nella mia Volontà deve deporre la sua volontà, le sue passioni; ed allora la mia Volontà si abbassa a lei, la investe, la immedesima e ne fa dei portenti, perciò quando parlo della mia Volontà vado in festa, non la finisco mai, è piena la mia gioia, né amarezza entra fra Me e l’anima; ma per gli altri sacramenti il mio cuore nuota nel dolore, l’uomo me li ha cambiati in fonte d’amarezze, mentre Io li ho dati come tante fonti di grazia.” Gesù
I Sacramenti funzionano per il fatto stesso che sono celebrati dal ministro adatto e con la formula e forma specifici. Se una persona va a confessarsi e tace volontariamente peccati che la coscienza gli rimprovera compie sì la confessione ma questa è sacrilega / chi esce da questa confessione esce con un'altro peccato. Chi osa azzardarsi alla comunione senza stare in Grazia di Dio mangia e beve la propria condanna. La comunione sacrilega è la cosa più grave che si possa fare. Gesù ha creato i sacramenti per comunicare la Grazia e fare un sacco di bene in maniera ordinaria, perchè un sacramento produca i frutti di santità deve trovare le rette disposizioni. E' inutile confessarsi senza sincero pentimento. Non si abusa della confessione. O quando uno si accosta alla comunione senza pensarci. Gesù lamenta sacrilegi enormi nella confessione e abusi orrendi, fortuna che con li vediamo. Gesù cosa dice: questi canali di grazia se sono mal ricevuti restano disprezzati e fanno male perchè piuttosto che fare una confessione sacrilega è meglio pensarci bene / prima di fare la comunione è meglio esaminare la propria coscienza (San Paolo).
Con la DV che succede? Non occorrono disposizioni per vivere in essa ma occorre una cosa: una persona disposta a qualunque sacrificio. Siamo sicuri che vogliamo fare la DV? Cominciamo a fare il santo gioco: e se Dio mi chiedesse... che risposta darei? Sì, perchè la risposta fosse no Dio lo sa e anche tu. Se Dio permettesse un tumore, come lo vivresti? Vivere nella DV non è un giochetto, la santità delle santità è una bellissima ma seria. E' chiaro che se una persona ha queste disposizioni la DV ti invade direttamente. La DV (se sei pronto), si fonde in te e forma un Sacramento. Si annodano la mia vita e la DV? lo sai se ce l'hai. Pur nella coscienza della propria miseria a livello oggettivo qualche cosa si vedono. E se questo non c'è tu non ci vivi nella DV perchè occorre la disposizione. Mentre tu puoi prendere un Sacramento anche se sei indisposto a riceverlo, qua invece non si può fare nessun sacrilegio. E mentre i sacramenti hanno una intermediazione di materia qua c'è l'unione di due volontà, è tutto spirituale. Come si entra in essa? bisogna deporre le proprie passioni, il io voglio non esiste. Noi facciamo una montagna di gesti volontari dal mattino alla sera, vediamo qual'è la volontà di Dio in questa situazione / se lo fai esistere non stai nella DV. Non puoi agire in preda all'ira, all'impurità o volgarità - come lo dici non va e se ci pensi lo capisci, dove sta la DV nelle volgarità? - Se ci sono queste disposizioni, a costo di qualunque sacrificio ed uccise le sue passioni allora il "Sacramento" è fatto (è un paragone, un'immagine per far comprendere, i sacramenti santificano salvo le disposizioni e possono essere profanati mentre la DV non può essere profanati). Gesù è in festa perchè lì (nel sacramento della DV) non può esserci nessuna profanazione. Gesù nuota nel dolore per le profanazioni ripetute. Che uso ne facciamo dei sacramenti?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Questi passi vanno bene interpretati (specie il secondo perchè se si travisa si dicono delle eresie grosse quanto una casa), guai a chi frettolosamente o interpretando in maniera distorta travisa queste cose. La Volontà divina non può essere oggetto di sacrilegio ma la dottrina sì quindi il servizio diabolico che si può fare è travisare il significato degli scritti. Tutti coloro che interpretano bene questi scritti aiuteranno la loro comprensione e proteggerli da ogni ombra e fango.
15 Dicembre 1919 La Divina Volontà, fonte di bene e di santità
Stavo dicendo al mio sempre amabile Gesù: “Giacché non vuoi dirmi nulla, dimmi almeno che mi perdoni, se in qualche cosa Ti ho offeso.” E Lui subito ha risposto: “In che vuoi che ti perdoni? Per chi fa la mia Volontà e vive in Essa, ha perduto la fonte, il germe, l’origine del male, perché la mia Volontà contiene la fonte della santità, il germe di tutti i beni, l’origine eterno, immutabile ed inviolabile, sicché colei che vive in questa fonte è santa ed il male non ha più contatto con lei e se in qualche cosa apparentemente compare il male, l’origine, il germe è santo, il male non attecchisce e questo succede anche in Me: quando la giustizia mi sforza a colpire le creature, apparentemente pare che faccia loro il male, facendole soffrire e quante me ne dicono, fino a dirmi ingiusto, ma ciò non può essere, mancando in Me l’origine, il germe del male; anzi, in quella pena che mando c’è in Me un amore più tenero e più intenso. La sola volontà umana è fonte che contiene il germe di tutti i mali e se pare che faccia qualche bene, quel bene è infetto e chi tocca quel bene resterà infettato ed avvelenato.” Ond’io ho seguito il mio corso, cioè di sostituirmi per tutti come Gesù mi ha insegnato, come sta accennato altrove nei miei scritti; e mentre facevo ciò mi ha detto: “Figlia mia, come vai ripetendo ciò che ti ho insegnato, così mi sento ferito dal mio stesso amore; quando te lo insegnai Io, ferii te col mio eterno amore; quando me lo ripeti tu, ferisci Me ed anche al solo ricordarti delle mie parole e dei miei insegnamenti, sono ferite che mi mandi; se mi vuoi bene, feriscimi sempre.”
Chi fa la Volontà di Gesù e vive in Essa, questo non significa che nessuno di coloro che vivono in questo mondo possono mai azzardarsi in nessuno modo a ritenersi impeccabili e quindi esenti dall'uso del sacramento della Confessione. Quello che è vero è che se io sostanzialmente faccio la DV e vivo in essa non commetterò peccato considerevole / se nel cuore c'è il profondissimo desiderio di fare la DV e se si fanno i giri, atti, ecc... allora è chiaro che scappa il difetto e l'imperfezione e qualche peccato veniale semi deliberato ma una persona che fa un peccato veniale volontario non vive in essa. Il peccato è opposto alla DV. Noi abbiamo un cammino di crescita da fare che comporta la dilatazione sempre più grande della consapevolezza del bene, meglio e dell'ottimo / posso non percepire adesso qual'è la cosa migliore da fare in quella circostanza ma col tempo sì. In confessione si possono portare anche le imperfezioni, pensieri balordi e tentazioni... se ci si radica in questo mondo veramente (no basta dire un fiat, non è un problema di chiacchiere, occorrono i fatti). Chi ama i propri nemici come Gesù dice? Se una persona insulta il prossimo e/o è volgare non si può pensare di vivere nella DV, Gesù e la Madonna non l'avrebbero mai detto. Per esempio: Gesù e la Madonna fumavano? L'origine e il germe del male dipende dalla volontà umana, perchè è in essa che hanno le radici i sette vizi capitali che affondano nella volontà umana. Anche quando si fa qualche bene nell'umana volontà, quel bene è infetto. Esempio: quante volte si fa il bene al prossimo per carpirne la stima, per farci notare, per farci ritenere superiori al prossimo, per essere lodati, apprezzati...?
26 Dicembre 1919 Vivere nella Divina Volontà è Sacramento e sorpassa tutti gli altri Sacramenti uniti insieme
“Figlia mia, perché i sacramenti si chiamano sacramenti? Perché sono sacri, hanno il valore e potere di conferire la grazia, la santità, però questi sacramenti agiscono a seconda le disposizioni delle creature, tanto che molte volte restano anche infruttuosi, senza poter conferire i beni che contengono. Ora, la mia Volontà è sacra e santa e contiene tutta insieme la virtù di tutti i sacramenti, non solo, ma non deve lavorare per disporre l’anima a ricevere i beni che contiene questa mia Volontà; non appena l’anima si è disposta a fare la mia Volontà, si è già disposta da sé e la mia Volontà trovando il tutto preparato e disposto, anche a costo di qualunque sacrificio, senza indugio si comunica all’anima, versa i beni che contiene e vi forma gli eroi, i martiri del Divin Volere, i portenti più inauditi e poi, che fanno i sacramenti se non unire l’anima con Dio? Che cosa è fare la mia Volontà? Non è forse unire la volontà della creatura col suo Creatore? Sperdersi nel Volere eterno, il nulla salire al Tutto, il Tutto discendere nel nulla; è l’atto più nobile, più divino, più puro, più bello, più eroico che la creatura possa fare. Ah! sì, te lo confermo, te lo ripeto, la mia Volontà è Sacramento ed oltrepassa tutti i sacramenti insieme, ma in modo più ammirabile, senza intermedio di nessuno, senza alcuna materia; il Sacramento della mia Volontà si forma tra la Volontà mia e quella dell’anima, le due volontà si annodano insieme e formano il sacramento; la mia Volontà è Vita e l’anima è già disposta a ricevere la vita; è santa e riceve la santità; è forte e riceve la fortezza e così di tutto il resto. Invece, gli altri miei sacramenti, quanto devono lavorare a disporre le anime, se pure vi riescono! E questi canali che ho lasciato alla mia Chiesa, quante volte restano malmenati, disprezzati, conculcati? E alcuni se ne servono per lordarsi e li rivolgono contro di Me per offendermi, ah! se tu sapessi i sacrilegi enormi che si fanno nel sacramento della confessione e gli abusi orrendi del sacramento dell’Eucaristia, piangeresti Meco per il gran dolore! Ah! sì, solo il sacramento della mia Volontà può cantare gloria e vittoria, è pieno nei suoi effetti ed intangibile d’essere offeso dalla creatura, perché per entrare nella mia Volontà deve deporre la sua volontà, le sue passioni; ed allora la mia Volontà si abbassa a lei, la investe, la immedesima e ne fa dei portenti, perciò quando parlo della mia Volontà vado in festa, non la finisco mai, è piena la mia gioia, né amarezza entra fra Me e l’anima; ma per gli altri sacramenti il mio cuore nuota nel dolore, l’uomo me li ha cambiati in fonte d’amarezze, mentre Io li ho dati come tante fonti di grazia.” Gesù
I Sacramenti funzionano per il fatto stesso che sono celebrati dal ministro adatto e con la formula e forma specifici. Se una persona va a confessarsi e tace volontariamente peccati che la coscienza gli rimprovera compie sì la confessione ma questa è sacrilega / chi esce da questa confessione esce con un'altro peccato. Chi osa azzardarsi alla comunione senza stare in Grazia di Dio mangia e beve la propria condanna. La comunione sacrilega è la cosa più grave che si possa fare. Gesù ha creato i sacramenti per comunicare la Grazia e fare un sacco di bene in maniera ordinaria, perchè un sacramento produca i frutti di santità deve trovare le rette disposizioni. E' inutile confessarsi senza sincero pentimento. Non si abusa della confessione. O quando uno si accosta alla comunione senza pensarci. Gesù lamenta sacrilegi enormi nella confessione e abusi orrendi, fortuna che con li vediamo. Gesù cosa dice: questi canali di grazia se sono mal ricevuti restano disprezzati e fanno male perchè piuttosto che fare una confessione sacrilega è meglio pensarci bene / prima di fare la comunione è meglio esaminare la propria coscienza (San Paolo).
Con la DV che succede? Non occorrono disposizioni per vivere in essa ma occorre una cosa: una persona disposta a qualunque sacrificio. Siamo sicuri che vogliamo fare la DV? Cominciamo a fare il santo gioco: e se Dio mi chiedesse... che risposta darei? Sì, perchè la risposta fosse no Dio lo sa e anche tu. Se Dio permettesse un tumore, come lo vivresti? Vivere nella DV non è un giochetto, la santità delle santità è una bellissima ma seria. E' chiaro che se una persona ha queste disposizioni la DV ti invade direttamente. La DV (se sei pronto), si fonde in te e forma un Sacramento. Si annodano la mia vita e la DV? lo sai se ce l'hai. Pur nella coscienza della propria miseria a livello oggettivo qualche cosa si vedono. E se questo non c'è tu non ci vivi nella DV perchè occorre la disposizione. Mentre tu puoi prendere un Sacramento anche se sei indisposto a riceverlo, qua invece non si può fare nessun sacrilegio. E mentre i sacramenti hanno una intermediazione di materia qua c'è l'unione di due volontà, è tutto spirituale. Come si entra in essa? bisogna deporre le proprie passioni, il io voglio non esiste. Noi facciamo una montagna di gesti volontari dal mattino alla sera, vediamo qual'è la volontà di Dio in questa situazione / se lo fai esistere non stai nella DV. Non puoi agire in preda all'ira, all'impurità o volgarità - come lo dici non va e se ci pensi lo capisci, dove sta la DV nelle volgarità? - Se ci sono queste disposizioni, a costo di qualunque sacrificio ed uccise le sue passioni allora il "Sacramento" è fatto (è un paragone, un'immagine per far comprendere, i sacramenti santificano salvo le disposizioni e possono essere profanati mentre la DV non può essere profanati). Gesù è in festa perchè lì (nel sacramento della DV) non può esserci nessuna profanazione. Gesù nuota nel dolore per le profanazioni ripetute. Che uso ne facciamo dei sacramenti?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 27 settembre 2019
Sicurezza e libertà
Gesù spiega a Luisa come chi vive nella Divina Volontà stia in uno stato interiore di sicurezza, scevro da dubbi, timori e paure dell'Inferno. Potenza degli atti riparatori nel Divin Volere. Creare l'uomo libero è stato il regalo più grande che Dio potesse fargli. Guai a chi abusa di questo dono convertendolo a propria rovina ed offesa al Creatore. Libro di cielo, Volume 12, 15 Ottobre e 6 Dicembre 1919, 20 Giugno 2019
(Omesso il brano 3 Novembre 1919 Partecipazione delle pene dello stato di vittima di Gesù perchè molto personale e diretto allo stato di vittima di Luisa e già diverse volte abbiamo meditato cercando di estendere a noi ciò che faceva Luisa)
15 Ottobre 1919 Il Voler Divino porta lo stato di sicurezza
“Figlia mia, non appena l’anima entra nel mio Volere e si decide a vivere in Esso, partono da lei tutti i dubbi e tutti i timori, succede come ad una figlia d’un re, che per quanto la gente voglia dire che non è figlia a suo padre, lei non dà retta, anzi va orgogliosa e dice a tutti: “E’ inutile dirmi il contrario, mettermi dubbi e timori, io sono vera figlia del re, lui è padre mio, vivo con lui, anzi, il suo stesso regno è mio. Sicché, insieme ai tanti altri beni che porta il vivere nel mio Volere, porta anche lo stato di sicurezza e siccome fa suo ciò che è mio, come può temere di ciò che possiede? Sicché il timore, il dubbio, l’inferno si smarriscono e non trovano la porta, la via, la chiave per entrare nell’anima, anzi, come l’anima entra nel Voler Divino si spoglia di sé ed Io la vesto di Me con abiti regali che le mettono il suggello che è mia figlia; il mio regno, come è mio è suo e, difendendo i nostri diritti, prende parte a giudicare ed a condannare gli altri, dunque, come vuoi tu andare pescando timori?” Gesù
Lo stato di sicurezza e se la vive c'è da sperare che stiamo entrando in questo regno se non la viviamo in questo regno non ci stiamo, Gesù dice che APPENA ENTRA nel mio Volere. Non quando ha consumato la vita nella DV (il punto d'arrivo), ma bensì appena entra e SI DECIDE A VIVERE IN ESSO seriamente. Cosa succede? Partono da lei tutti i dubbi e timori (tipo quello dell'inferno - perchè? pensano di non essere tentati? non sono soggetti a tentazioni? non hanno più le miserie ma perchè conoscono la Volontà di Dio più autentica e se questo si incontra con la mia volontà - e se io posso confidare che Colui che è Onnipotente non mi lasci nelle mani dei nemici anche se dovesse permettere la tentazione). Dio non permette che siamo tentati sopra le nostre forze. La sicurezza deriva dal fatto che noi ci siamo consegnati alle mani dell'Onnipotente che tutto sa e tutto può. Nessuno puà resistere alla DV, Gesù dice nel Vangelo che nessuno può toglierli le sue pecorelle - la pecora non si sogna neanche di allontanarsi dal gregge. Se nessuno può rapirle, dove devono stare i timori? Non è la spavalderia, tracotanza o superbia no, è quella cosa che nella coscienza della propria miseria sa che Dio non ci lascerà in preda dei nostri nemici. La nostra forza e sicurezza è in Dio, timore, dubbi ed inferno non trovano la porta. Posso pensare che Dio non sia fedele? Posso anche incominciare a non aver paura quasi di noi stessi (umana volontà) perchè confidiamo nel Signore e c'è un sincero lavorio interiore. Se un'anima vuole veramente vivere il FIAT VOLUNTAS TUA ti pare che il Signore ti lascerà solo? Dobbiamo però capire se lo vogliamo (la DIVINA VOLONTA' ) o no. Sul serio.
6 Dicembre 1919 L’anima nella Divina Volontà dà a Dio l’amore che non danno le anime perdute. Dio nel creare l’uomo lo lasciò libero e gli diede il poter di fare il bene che vuole
(Luisa) "..Ora ricordo che una notte stavo facendo l’adorazione al mio crocifisso Gesù e gli dicevo: “Amor mio, nel tuo Volere trovo tutte le generazioni ed io a nome di tutta l’umana famiglia, ti adoro, ti bacio, ti riparo per tutti; do le tue piaghe, il tuo sangue a tutti, affinché tutti trovino la loro salvezza. E se le anime perdute non possono più fruire del tuo santissimo sangue, né amarti, lo prendo io per loro per fare io ciò che dovrebbero far loro; il tuo amore non voglio che resti defraudato da parte delle creature, per tutti voglio supplire, ripararti, amarti, dal primo fino all’ultimo uomo.”
Un giro di Luisa nella DV, quando ci troviamo di fronte a Gesù dovremmo poi far partire preghiere di questo genere. Chi vive nella DV ha a cuore queste cose. Luisa si fa carico di dare a Gesù l'amore che avrebbero dovuto dargli le anime perdute. Sa (Luisa) che la montagna d'amore di Gesù è reso vano, in molti defraudano Gesù perchè del suo amore non gliene importa nulla ed è uno spreco di Grazia (chi vive nella DV non spreca una mollica di pane). Le grazie non si sprecano ed allora bisogna andarle a riprenderle e dare il ricambio a Gesù per tutti quelle persone folli che sprecano e le hanno sprecate. Lo faccio io.
(Gesù) "..“Figlia mia, eco della mia Vita, mentre tu pregavi, la mia misericordia si raddolciva e la mia giustizia perdeva l’asprezza e non solo nel tempo presente, ma anche nel tempo futuro, perché la tua preghiera rimarrà in atto nella mia Volontà, ed in virtù di essa, la mia misericordia raddolcita scorrerà più abbondante e la mia giustizia sarà meno rigorosa, non solo, ma sentirò la nota dell’amore delle anime perdute ed il mio cuore sentirà verso di te un amore di speciale tenerezza, nel trovare in te l’amore che mi dovevano queste anime e verserò in te le grazie che tenevo preparate per loro.”
Queste preghiera fatta nella DV rimane cristallizzata nella DV nel tempo presente e nel tempo futuro oltre al beneficio immenso che produce nella nostra anima e Gesù è contento di trovare l'amore delle anime perdute. E poi Gesù verserà le grazie in noi che avrebbe dato alle anime perdute. Chi spreca le grazie pagherà le conseguenze amare e chi invece le usa se ne vedrà arrivare delle altre.
Gesù) "..2º Un’altra volta mi disse: “Figlia mia, amo tanto la creatura, che nel creare il cielo, le stelle, il sole e tutta la natura, non lasciai loro alcuna libertà, sicché il cielo non può aggiungere una stella di più né una di meno, né il sole può sperdere o aggiungere una goccia di luce di più; invece, nel creare l’uomo lo lasciai libero, anzi lo volevo insieme con Me a creare le stelle, il sole, per abbellire il cielo dell’anima sua e qualora avesse fatto il bene, si fosse esercitato nelle virtù, gli avrei dato il potere di formarsi le stelle, i soli più splendidi; e quanto più bene avesse fatto, tante più stelle avrebbe formato e quanta più intensità d’amore e di sacrificio, più splendore e più luce avrebbe aggiunto ai suoi soli, ed Io, spaziandomi insieme nel cielo dell’anima sua gli avrei detto: “Figlio mio, quanto più bello vuoi farti, più piacere mi dai; anzi, amo tanto la tua bellezza che ti spingo, t’insegno e non appena ti decidi, Io corro ed insieme con te rinnovo la potenza creatrice e ti do il poter di fare il bene che vuoi, ti amo tanto che non ti ho fatto schiavo, ma libero.” Ma ahi! quanto abuso di questo potere che ti ho dato, hai il coraggio di convertirlo a tua rovina e ad offesa del tuo Creatore.”
La nostra dignità, Dio ha creato un'universo intero e gli enti creati non possono aumentare e le creature irragionevoli non sono libere ma l'uomo no. Quando si trova nella DV io fuso ad essa io partecipo alla Creazione dell'universo (vedi altri scritti ADAMO E LA VITA NELLA DIVINA VOLONTA') perchè la DV era presente all'atto della Creazione dell'Universo. Non diventeremo dio staccati da Gesù. Ogni minimo bene fatto in più ce lo ritroveremo dall'altra parte, il bene fatto da noi rimarrà in eterno. Come si diventa belli? esercitando la nostra libertà, Gesù è contento di vederci belli e il problema è decidersi. L'amore genera figli liberi. Un rapporto quando genera lacci, dipendenza e legami non è gradito a Dio. Pensiamo a tante relazioni spirituali a che dinamiche perverse possono scaturire, un rapporto perverso può essere un rapporto manipolatorio della libertà altrui. Il diavolo vuole ridurre le persone alla schiavitù. E' il peccato che genera la schiavitù, il maligno vuole gente soggiogata. Dare al prossimo la libertà è grande cosa nella DV. Gesù si lamenta ma è un rischio e nonostante questo Gesù non la toglie. Raccomanda ma non la toglie. E anche noi dobbiamo stare attenti, i genitori non possono imporsi i propri figli
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
(Omesso il brano 3 Novembre 1919 Partecipazione delle pene dello stato di vittima di Gesù perchè molto personale e diretto allo stato di vittima di Luisa e già diverse volte abbiamo meditato cercando di estendere a noi ciò che faceva Luisa)
15 Ottobre 1919 Il Voler Divino porta lo stato di sicurezza
“Figlia mia, non appena l’anima entra nel mio Volere e si decide a vivere in Esso, partono da lei tutti i dubbi e tutti i timori, succede come ad una figlia d’un re, che per quanto la gente voglia dire che non è figlia a suo padre, lei non dà retta, anzi va orgogliosa e dice a tutti: “E’ inutile dirmi il contrario, mettermi dubbi e timori, io sono vera figlia del re, lui è padre mio, vivo con lui, anzi, il suo stesso regno è mio. Sicché, insieme ai tanti altri beni che porta il vivere nel mio Volere, porta anche lo stato di sicurezza e siccome fa suo ciò che è mio, come può temere di ciò che possiede? Sicché il timore, il dubbio, l’inferno si smarriscono e non trovano la porta, la via, la chiave per entrare nell’anima, anzi, come l’anima entra nel Voler Divino si spoglia di sé ed Io la vesto di Me con abiti regali che le mettono il suggello che è mia figlia; il mio regno, come è mio è suo e, difendendo i nostri diritti, prende parte a giudicare ed a condannare gli altri, dunque, come vuoi tu andare pescando timori?” Gesù
Lo stato di sicurezza e se la vive c'è da sperare che stiamo entrando in questo regno se non la viviamo in questo regno non ci stiamo, Gesù dice che APPENA ENTRA nel mio Volere. Non quando ha consumato la vita nella DV (il punto d'arrivo), ma bensì appena entra e SI DECIDE A VIVERE IN ESSO seriamente. Cosa succede? Partono da lei tutti i dubbi e timori (tipo quello dell'inferno - perchè? pensano di non essere tentati? non sono soggetti a tentazioni? non hanno più le miserie ma perchè conoscono la Volontà di Dio più autentica e se questo si incontra con la mia volontà - e se io posso confidare che Colui che è Onnipotente non mi lasci nelle mani dei nemici anche se dovesse permettere la tentazione). Dio non permette che siamo tentati sopra le nostre forze. La sicurezza deriva dal fatto che noi ci siamo consegnati alle mani dell'Onnipotente che tutto sa e tutto può. Nessuno puà resistere alla DV, Gesù dice nel Vangelo che nessuno può toglierli le sue pecorelle - la pecora non si sogna neanche di allontanarsi dal gregge. Se nessuno può rapirle, dove devono stare i timori? Non è la spavalderia, tracotanza o superbia no, è quella cosa che nella coscienza della propria miseria sa che Dio non ci lascerà in preda dei nostri nemici. La nostra forza e sicurezza è in Dio, timore, dubbi ed inferno non trovano la porta. Posso pensare che Dio non sia fedele? Posso anche incominciare a non aver paura quasi di noi stessi (umana volontà) perchè confidiamo nel Signore e c'è un sincero lavorio interiore. Se un'anima vuole veramente vivere il FIAT VOLUNTAS TUA ti pare che il Signore ti lascerà solo? Dobbiamo però capire se lo vogliamo (la DIVINA VOLONTA' ) o no. Sul serio.
6 Dicembre 1919 L’anima nella Divina Volontà dà a Dio l’amore che non danno le anime perdute. Dio nel creare l’uomo lo lasciò libero e gli diede il poter di fare il bene che vuole
(Luisa) "..Ora ricordo che una notte stavo facendo l’adorazione al mio crocifisso Gesù e gli dicevo: “Amor mio, nel tuo Volere trovo tutte le generazioni ed io a nome di tutta l’umana famiglia, ti adoro, ti bacio, ti riparo per tutti; do le tue piaghe, il tuo sangue a tutti, affinché tutti trovino la loro salvezza. E se le anime perdute non possono più fruire del tuo santissimo sangue, né amarti, lo prendo io per loro per fare io ciò che dovrebbero far loro; il tuo amore non voglio che resti defraudato da parte delle creature, per tutti voglio supplire, ripararti, amarti, dal primo fino all’ultimo uomo.”
Un giro di Luisa nella DV, quando ci troviamo di fronte a Gesù dovremmo poi far partire preghiere di questo genere. Chi vive nella DV ha a cuore queste cose. Luisa si fa carico di dare a Gesù l'amore che avrebbero dovuto dargli le anime perdute. Sa (Luisa) che la montagna d'amore di Gesù è reso vano, in molti defraudano Gesù perchè del suo amore non gliene importa nulla ed è uno spreco di Grazia (chi vive nella DV non spreca una mollica di pane). Le grazie non si sprecano ed allora bisogna andarle a riprenderle e dare il ricambio a Gesù per tutti quelle persone folli che sprecano e le hanno sprecate. Lo faccio io.
(Gesù) "..“Figlia mia, eco della mia Vita, mentre tu pregavi, la mia misericordia si raddolciva e la mia giustizia perdeva l’asprezza e non solo nel tempo presente, ma anche nel tempo futuro, perché la tua preghiera rimarrà in atto nella mia Volontà, ed in virtù di essa, la mia misericordia raddolcita scorrerà più abbondante e la mia giustizia sarà meno rigorosa, non solo, ma sentirò la nota dell’amore delle anime perdute ed il mio cuore sentirà verso di te un amore di speciale tenerezza, nel trovare in te l’amore che mi dovevano queste anime e verserò in te le grazie che tenevo preparate per loro.”
Queste preghiera fatta nella DV rimane cristallizzata nella DV nel tempo presente e nel tempo futuro oltre al beneficio immenso che produce nella nostra anima e Gesù è contento di trovare l'amore delle anime perdute. E poi Gesù verserà le grazie in noi che avrebbe dato alle anime perdute. Chi spreca le grazie pagherà le conseguenze amare e chi invece le usa se ne vedrà arrivare delle altre.
Gesù) "..2º Un’altra volta mi disse: “Figlia mia, amo tanto la creatura, che nel creare il cielo, le stelle, il sole e tutta la natura, non lasciai loro alcuna libertà, sicché il cielo non può aggiungere una stella di più né una di meno, né il sole può sperdere o aggiungere una goccia di luce di più; invece, nel creare l’uomo lo lasciai libero, anzi lo volevo insieme con Me a creare le stelle, il sole, per abbellire il cielo dell’anima sua e qualora avesse fatto il bene, si fosse esercitato nelle virtù, gli avrei dato il potere di formarsi le stelle, i soli più splendidi; e quanto più bene avesse fatto, tante più stelle avrebbe formato e quanta più intensità d’amore e di sacrificio, più splendore e più luce avrebbe aggiunto ai suoi soli, ed Io, spaziandomi insieme nel cielo dell’anima sua gli avrei detto: “Figlio mio, quanto più bello vuoi farti, più piacere mi dai; anzi, amo tanto la tua bellezza che ti spingo, t’insegno e non appena ti decidi, Io corro ed insieme con te rinnovo la potenza creatrice e ti do il poter di fare il bene che vuoi, ti amo tanto che non ti ho fatto schiavo, ma libero.” Ma ahi! quanto abuso di questo potere che ti ho dato, hai il coraggio di convertirlo a tua rovina e ad offesa del tuo Creatore.”
La nostra dignità, Dio ha creato un'universo intero e gli enti creati non possono aumentare e le creature irragionevoli non sono libere ma l'uomo no. Quando si trova nella DV io fuso ad essa io partecipo alla Creazione dell'universo (vedi altri scritti ADAMO E LA VITA NELLA DIVINA VOLONTA') perchè la DV era presente all'atto della Creazione dell'Universo. Non diventeremo dio staccati da Gesù. Ogni minimo bene fatto in più ce lo ritroveremo dall'altra parte, il bene fatto da noi rimarrà in eterno. Come si diventa belli? esercitando la nostra libertà, Gesù è contento di vederci belli e il problema è decidersi. L'amore genera figli liberi. Un rapporto quando genera lacci, dipendenza e legami non è gradito a Dio. Pensiamo a tante relazioni spirituali a che dinamiche perverse possono scaturire, un rapporto perverso può essere un rapporto manipolatorio della libertà altrui. Il diavolo vuole ridurre le persone alla schiavitù. E' il peccato che genera la schiavitù, il maligno vuole gente soggiogata. Dare al prossimo la libertà è grande cosa nella DV. Gesù si lamenta ma è un rischio e nonostante questo Gesù non la toglie. Raccomanda ma non la toglie. E anche noi dobbiamo stare attenti, i genitori non possono imporsi i propri figli
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 25 settembre 2019
Una confidenza sconfinata
Gesù spiega a Luisa come sia importante morire alla propria vita e sperdersi in Gesù, nonché alcuni aspetti delle privazioni legate al suo stato di vittima. Lezione magistrale di Gesù sulla confidenza, i suoi effetti e quello che ottiene da Gesù. Libro di cielo, Volume 12, 13-26 Settembre e 8 Ottobre 1919, 19 Giugno 2019
Informazioni importanti per la nostra vita interiore nel DV. Abbiamo visto che si deve morire alla propria vita e gli effetti dello stato di vittima (già nei giorni scorsi abbiamo parlato) diffusa se non troppa nella Chiesa e non bisogna offrirsi a questo stato con troppo entusiasmo e faciloneria. Ed infine lo stato d'abbandono e confidenza su cui cammina il treno dell'amore a Gesù, quello vero.
13 Settembre 1919 Si deve morire alla propria vita per vivere della Vita di Gesù
Luisa è preoccupata di essere poco praticante degli insegnamenti di Gesù, la vera vita di un cattolico è vivere quello in cui diciamo di credere e sul serio non così e così, non a metà o corrente alternata. Gesù risponde a Luisa così:
“Figlia mia, il segno più certo ed il suggello dei miei insegnamenti in te, è il non sentire nulla di proprio e poi, non è proprio questo vivere nel mio Volere sperdersi in Me? Perchè vai cercando i tuoi desideri, affetti ed altro, se li hai sperduti nel mio Volere? La mia Volontà è immensa e per trovarli ci vuol troppo e per vivere di Me conviene non vivere più della vita propria, altrimenti mostri che non sei contenta di vivere della mia Vita e tutta sperduta in Me.”
Sperdersi in Gesù, abbiamo già visto altre volte. E' il linguaggio di chi non fa più vita propria ma si vive la vita di Gesù e di Maria e si fanno nostri i loro sentimenti, sentimenti, desideri e voglio ciò che loro vogliono e sto dove loro mi mettono (stadio maturo di una vita spirituale) e accetto tutte le croci e prendo tutti i TI AMO. Non sentire nulla di proprio è uno stadio maturo / è chiaro che richiede conoscenza e crescita globale nel pensiero di Gesù e nella capacità di decodificare ciò che vuole Gesù oggi nella giornata. Può succedere che nascano qualche lecito e sano desiderio ma la spia che stiamo vivendo più la vita di Gesù che la nostra è la capacità di rinunciare a quel desiderio se capisco che Gesù vuole altro o se mi impedisce di portarlo a compimento. Quando noi perdiamo una cosa non la troviamo più, la vita personale è persa - questi sono concetti molto profondi spirituali, si tratta di stati di vita da sperimentare e di essere contenti di vivere la vita di Gesù e non la nostra.
26 Settembre 1919 Effetti dello stato di vittima
“Figlia mia, chi è vittima deve stare esposto a ricevere tutti i colpi della divina giustizia e deve provare in sé le pene delle creature ed i rigori che queste pene meritano dalla giustizia divina. Oh come gemeva la mia stritolata Umanità sotto questi rigori! Non solo questo, ma dal tuo stato di privazione ed abbandono, puoi vedere come le creature stanno con Me e come la giustizia divina sta per punirle con più terribili flagelli, l’uomo è giunto allo stato di completa pazzia ed ai pazzi si usano le sferze più dure.” Gesù
Privazione di Gesù, a volte Gesù ci fa percepire uno stato di abbandono simile a quello che Gesù ha vissuto nella Passione. In questo stato dobbiamo pensare che il Signore ci sta facendo sperimentare lo stato delle creature sciocche che vivono continuamente senza Gesù non perchè Lui le abbandonate ma perchè loro hanno abbandonato il Signore. Non c'è niente di più brutto e di disgraziato di una vita di Gesù eppure questa assurda pazzia è propria della stragrande maggioranza degli uomini. Con i pazzi che non ragionano, come si fa a ridurli alla calma? a colpi di sferze. Gesù parlava nel 1919 ma sembrano essere molto attuali. Che il Signore moltiplichi i sacrifici generosi di queste anime eroiche per attirare grazie sulle anime ingrate. E ci siano risparmiati brutti momenti che ci siamo costruiti con le nostre mani.
8 Ottobre 1919 Effetti della confidenza
“Figlia mia, la confidenza in Me è la piccola nube di luce, in cui resta l’anima così coinvolta, da farle scomparire tutti i timori, tutti i dubbi, tutte le debolezze, perché la confidenza in Me non solo le forma questa piccola nube di luce che l’involge tutta, ma la nutre di cibi contrari, che hanno la virtù di dissipare tutti i timori, i dubbi e le debolezze. Difatti, la confidenza in Me dissipa il timore e nutre l’anima di puro amore, scioglie i dubbi e le dà la certezza, toglie la debolezza e le dà la fortezza, anzi la fa tanto ardita con Me, che si attacca alle mie mammelle e succhia, succhia e si nutre, né vuole altro cibo; e se vede che succhiando non le viene nulla e ciò lo permetto per eccitarla alla più alta confidenza, lei, né si stanca né si stacca dal Mio petto, anzi succhia più forte, urta la testa al mio petto, ed Io Mi diverto e la faccio fare. Sicché l’anima confidente è il mio sorriso ed il mio divertimento, sicché chi confida in Me, mi ama, mi stima, mi crede ricco, potente, immenso; invece, chi sconfida non mi ama davvero, mi disonora, mi crede povero, impotente, piccolo; che affronto alla mia bontà.”! Gesù
Chi confida in Gesù (Santa Faustina). La confidenza non deve essere mai la madre della Malacreanza, la confidenza di chi dà a Gesù quello che è di Gesù / confidare in Gesù vuol dire amarLo. Gesù è Dio e quindi va stimato per quello che è, la stima che si ha per Lui è immensa e questa confidenza non toglie mai il senso di stare davanti a Dio - è vero che mi ama ma è pur sempre Dio - E questo genera il bel timore reverenziale senza togliere l'amore. Santa teresa dice che chi ha Dio, ha tutto, perchè Lui tutto dona a chi confida in Lui. Gesù è potente. Una delle operazioni sataniche (forse) è che satana ostenta il potere e le sue stramaledette opere anche sotto i nostri occhi per farci disperarci, sembra invincibile e ci viene la depressione. Tutto il male che satana fa e che ha condizione basilare la libertà mal esercitata delle persone non è qualcosa che sfugge al controllo e potere divino. Gesù se volesse atterrare il diavolo adesso lo potrebbe fare con un'atto istantaneo di volontà. Gesù è ininterrottamente al mio fianco, mi assiste, mi illumina, ecc... ma tu ci credi veramente o pensi di essere abbandonato a te stesso? E chi mi disonora vuol dire che non confida in me (possiamo girare l'ultima frase al contrario). Quando si vivono bene le dimensioni dell'abbandono e della confidenza cambia il modo con cui viviamo le cose esteriori ed interiori. La confidenza fa scomparire tutti i timori, dubbi e tutte le debolezze. Non si ha paura nè del prossimo, di Dio, di noi stessi e del diavolo. Dubbi? i dubbi possono essere di qualunque tipo (Gesù mi ama? stiamo facendo male? ecc...) i dubbi non ci sono più...la fede non ammette a dubbi (monsignor Fisichella). La fede non si fonda su argomenti scientifici ma si fonda sulla Parola di Dio e sulla Sua Autorità.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Informazioni importanti per la nostra vita interiore nel DV. Abbiamo visto che si deve morire alla propria vita e gli effetti dello stato di vittima (già nei giorni scorsi abbiamo parlato) diffusa se non troppa nella Chiesa e non bisogna offrirsi a questo stato con troppo entusiasmo e faciloneria. Ed infine lo stato d'abbandono e confidenza su cui cammina il treno dell'amore a Gesù, quello vero.
13 Settembre 1919 Si deve morire alla propria vita per vivere della Vita di Gesù
Luisa è preoccupata di essere poco praticante degli insegnamenti di Gesù, la vera vita di un cattolico è vivere quello in cui diciamo di credere e sul serio non così e così, non a metà o corrente alternata. Gesù risponde a Luisa così:
“Figlia mia, il segno più certo ed il suggello dei miei insegnamenti in te, è il non sentire nulla di proprio e poi, non è proprio questo vivere nel mio Volere sperdersi in Me? Perchè vai cercando i tuoi desideri, affetti ed altro, se li hai sperduti nel mio Volere? La mia Volontà è immensa e per trovarli ci vuol troppo e per vivere di Me conviene non vivere più della vita propria, altrimenti mostri che non sei contenta di vivere della mia Vita e tutta sperduta in Me.”
Sperdersi in Gesù, abbiamo già visto altre volte. E' il linguaggio di chi non fa più vita propria ma si vive la vita di Gesù e di Maria e si fanno nostri i loro sentimenti, sentimenti, desideri e voglio ciò che loro vogliono e sto dove loro mi mettono (stadio maturo di una vita spirituale) e accetto tutte le croci e prendo tutti i TI AMO. Non sentire nulla di proprio è uno stadio maturo / è chiaro che richiede conoscenza e crescita globale nel pensiero di Gesù e nella capacità di decodificare ciò che vuole Gesù oggi nella giornata. Può succedere che nascano qualche lecito e sano desiderio ma la spia che stiamo vivendo più la vita di Gesù che la nostra è la capacità di rinunciare a quel desiderio se capisco che Gesù vuole altro o se mi impedisce di portarlo a compimento. Quando noi perdiamo una cosa non la troviamo più, la vita personale è persa - questi sono concetti molto profondi spirituali, si tratta di stati di vita da sperimentare e di essere contenti di vivere la vita di Gesù e non la nostra.
26 Settembre 1919 Effetti dello stato di vittima
“Figlia mia, chi è vittima deve stare esposto a ricevere tutti i colpi della divina giustizia e deve provare in sé le pene delle creature ed i rigori che queste pene meritano dalla giustizia divina. Oh come gemeva la mia stritolata Umanità sotto questi rigori! Non solo questo, ma dal tuo stato di privazione ed abbandono, puoi vedere come le creature stanno con Me e come la giustizia divina sta per punirle con più terribili flagelli, l’uomo è giunto allo stato di completa pazzia ed ai pazzi si usano le sferze più dure.” Gesù
Privazione di Gesù, a volte Gesù ci fa percepire uno stato di abbandono simile a quello che Gesù ha vissuto nella Passione. In questo stato dobbiamo pensare che il Signore ci sta facendo sperimentare lo stato delle creature sciocche che vivono continuamente senza Gesù non perchè Lui le abbandonate ma perchè loro hanno abbandonato il Signore. Non c'è niente di più brutto e di disgraziato di una vita di Gesù eppure questa assurda pazzia è propria della stragrande maggioranza degli uomini. Con i pazzi che non ragionano, come si fa a ridurli alla calma? a colpi di sferze. Gesù parlava nel 1919 ma sembrano essere molto attuali. Che il Signore moltiplichi i sacrifici generosi di queste anime eroiche per attirare grazie sulle anime ingrate. E ci siano risparmiati brutti momenti che ci siamo costruiti con le nostre mani.
8 Ottobre 1919 Effetti della confidenza
“Figlia mia, la confidenza in Me è la piccola nube di luce, in cui resta l’anima così coinvolta, da farle scomparire tutti i timori, tutti i dubbi, tutte le debolezze, perché la confidenza in Me non solo le forma questa piccola nube di luce che l’involge tutta, ma la nutre di cibi contrari, che hanno la virtù di dissipare tutti i timori, i dubbi e le debolezze. Difatti, la confidenza in Me dissipa il timore e nutre l’anima di puro amore, scioglie i dubbi e le dà la certezza, toglie la debolezza e le dà la fortezza, anzi la fa tanto ardita con Me, che si attacca alle mie mammelle e succhia, succhia e si nutre, né vuole altro cibo; e se vede che succhiando non le viene nulla e ciò lo permetto per eccitarla alla più alta confidenza, lei, né si stanca né si stacca dal Mio petto, anzi succhia più forte, urta la testa al mio petto, ed Io Mi diverto e la faccio fare. Sicché l’anima confidente è il mio sorriso ed il mio divertimento, sicché chi confida in Me, mi ama, mi stima, mi crede ricco, potente, immenso; invece, chi sconfida non mi ama davvero, mi disonora, mi crede povero, impotente, piccolo; che affronto alla mia bontà.”! Gesù
Chi confida in Gesù (Santa Faustina). La confidenza non deve essere mai la madre della Malacreanza, la confidenza di chi dà a Gesù quello che è di Gesù / confidare in Gesù vuol dire amarLo. Gesù è Dio e quindi va stimato per quello che è, la stima che si ha per Lui è immensa e questa confidenza non toglie mai il senso di stare davanti a Dio - è vero che mi ama ma è pur sempre Dio - E questo genera il bel timore reverenziale senza togliere l'amore. Santa teresa dice che chi ha Dio, ha tutto, perchè Lui tutto dona a chi confida in Lui. Gesù è potente. Una delle operazioni sataniche (forse) è che satana ostenta il potere e le sue stramaledette opere anche sotto i nostri occhi per farci disperarci, sembra invincibile e ci viene la depressione. Tutto il male che satana fa e che ha condizione basilare la libertà mal esercitata delle persone non è qualcosa che sfugge al controllo e potere divino. Gesù se volesse atterrare il diavolo adesso lo potrebbe fare con un'atto istantaneo di volontà. Gesù è ininterrottamente al mio fianco, mi assiste, mi illumina, ecc... ma tu ci credi veramente o pensi di essere abbandonato a te stesso? E chi mi disonora vuol dire che non confida in me (possiamo girare l'ultima frase al contrario). Quando si vivono bene le dimensioni dell'abbandono e della confidenza cambia il modo con cui viviamo le cose esteriori ed interiori. La confidenza fa scomparire tutti i timori, dubbi e tutte le debolezze. Non si ha paura nè del prossimo, di Dio, di noi stessi e del diavolo. Dubbi? i dubbi possono essere di qualunque tipo (Gesù mi ama? stiamo facendo male? ecc...) i dubbi non ci sono più...la fede non ammette a dubbi (monsignor Fisichella). La fede non si fonda su argomenti scientifici ma si fonda sulla Parola di Dio e sulla Sua Autorità.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 22 settembre 2019
Abbandono e fusione nella Divina Volontà
Gesù spiega a Luisa la fondamentale e imprescindibile importanza dell'abbandono. L'inquietudine è propria di chi non si abbandona totalmente a Gesù. Gli atti compiuti nel Divin Volere hanno valore infinito, eterno e immenso. La fondamentale importanza del fondersi il più possibile con la Divina Volontà.Libro di cielo, Volume 12, 6 Agosto e 3 Settembre 1919, 18 Giugno 2019
6 Agosto 1919 L’abbandono in Dio. Valore degli atti fatti nel Divin Volere
“L’abbandono in Me è immagine di due torrenti, di cui uno si scarica nell’altro con tale impeto, che le acque si confondono, e, formando onde di acqua altissime, giungono fino a toccare il cielo, tanto che il letto di quei torrenti rimane asciutto; e lo scroscio di quelle acque, il loro mormorio, è tanto dolce ed armonioso, che il cielo, nel vedersi toccato da quelle acque, si sente onorato e risplende di nuova bellezza ed i santi a coro dicono: “Questo è il dolce suono e l’armonia che rapisce di un’anima che si è abbandonata in Dio; come è bello, come è bello!” Gesù
L'abbandono è una connotazione tipica della vita cristiana ma assolutamente fondativa e basilare della vita nella DV; significa semplicemente molto chiaramente gettarsi senza nessuna forma di remora e resistenza nelle mani e braccia di qualcun'altro e smettere di pensare a sè stessi, ai problemi, al futuro, ecc... Tutto ciò che è a terra tende a svanire, è uno stato interiore; queste cose riguardando anche la vita cristiana ed occorre viverle per comprenderle bene. Quando si è abbandonati in Gesù è una cosa semplice: io non penso più alle cose mie e a me e penso alle cose Tue (di Gesù) quindi a ripararti, a fondermi, a riequilibrare i disordini immensi ecc.. e al resto ci pensi te ATTENZIONE questo non vuol dire non occuparsi della propria santificazione o mettersi a braccia conserte che tutto scorra in totale indifferenza. Un'anima invece è responsabilizzata al massimo e sollecita nel fare il bene e anche nella propria santificazione. E' uno stato interiore non uno stato esteriore. Bisogna stare attenti a non travisare questi concetti delicati perchè si causano gravissimi danni sia alle anime che travisano ma anche alla causa della Divina Volontà che ne trae immenso danno quando viene mal interpretata.
( ATTO DI ABBANDONO A GESU' di Don Dolindo Ruotolo - O Gesù m'abbandono in Te, pensaci tu!)
Quando ci abbandoniamo a Gesù, nemici, pericoli o occasioni di peccato che avranno a che fare con Gesù non con me. Qual'è il segno che stiamo vivendo nell'abbandono? la quiete. Chi sta abbandonato in Gesù sta senza problemi non perchè non ci siano ma perchè non sono di sua competenza e non tocca a lui risolverli. Abbandonarsi in Gesù vuol dire riposo per l'anima e lavoro per Gesù. I grossi problemi che attanagliano il mondo, di Chiesa ecc.. in molti si agitano rinnovando gli atteggiamenti di Marta ed ad operare in modo disordinato con la motivazione esplicita (poi bisogna vedere cosa c'è dietro) per risolvere i problemi. Ma con questo spirito si complicano. Dovremmo imparare a dire qualche volta "Gesù pensaci Tu"; nel nostro piccolo non possiamo risolvere i problemi; diamo il nostro piccolo apporto nel quale il Signore ci chiama dando il meglio di noi sempre pronti. Gesù potrebbe rispondere "e tu pensa alle cose mie".
Un altro giorno mi disse: “Di che temi? Abbandonati in Me e resterai circondata da Me come dentro un circolo, in modo che se vengono nemici, occasioni, pericoli, avranno a che fare con Me, non con te ed Io risponderò per te. Il vero abbandono in Me è riposo per l’anima e per Me lavoro e se l’anima è inquieta, significa che non sta abbandonata in Me; giusta pena per chi vuol vivere a sé è l’inquietudine, facendo a Me un gran torto ed a sé un gran danno.” Gesù
Giusta pena l'inquietudine delle creature. Il tema dell'abbandono è uno dei segreti per vivere nella pace ed è quindi da approfondire. Cosa dobbiamo fare?
"..Tu, però, non uscire mai dal mio Volere, ché essendo il mio Volere Eterno, ciò che si fa nella mia Volontà acquista un valore eterno, immenso, infinito, è come moneta che sorge e che mai esaurisce, i più piccoli atti fatti nel mio Volere restano scritti a caratteri incancellabili: “Siamo atti eterni, perché un Voler Eterno ci ha animati, formati e compiuti.” Succede come ad un vaso di creta in cui si mette il liquido oro e l’artefice da quell’oro liquefatto vi forma gli oggetti d’oro. Forse perché quell’oro è stato liquefatto nel vaso di creta si dice che non è oro? Certo che no; l’oro è sempre oro in qualunque vaso si faccia liquefare. Ora, il vaso di creta è l’anima, la mia Volontà è l’oro, l’atto d’operare della creatura nella mia Volontà, concuoce la mia Volontà con la sua e si liquefanno insieme e da quel liquido, Io, Divino artefice, formo gli atti d’oro eterno, in modo che Io posso dire che sono i miei e l’anima può dire che sono i suoi.” Gesù
Il Trittico, ogni cosa che si fa nella DV ha valore Eterno-Immenso-Infinito. E ricordiamo la bellissima immagine che Gesù fa. Quando noi operiamo nella DV, facciamo un'atto o giro, quell'oro si fonde e riprende la propria fattezza dentro il vaso di creta; la fusione dei nostri atti con quelli divini. L'anima può dire che gli atti di Gesù sono miei (e viceversa).
3 Settembre 1919 Il fondersi in Gesù equilibra le riparazioni
“Figlia mia, so Io il pro della tua vita , né spetta a te investigarlo, ma sappi però che il solo fonderti in Me tutti i giorni e parecchie volte al giorno, serve a mantenere l’equilibrio di tutte le riparazioni, perché solo chi entra in Me e prende il principio da Me di tutto ciò che fa, può equilibrare le riparazioni di tutti e di tutto, può equilibrare da parte delle creature la gloria del Padre, perché stando in Me un principio eterno, una Volontà eterna, potetti equilibrare tutto: soddisfazione, riparazione e gloria completa del Padre celeste da parte di tutti, sicché, come tu entri in Me vieni a rinnovare l’equilibrio di tutte le riparazioni e della gloria della Maestà Eterna. E ti par poco ciò? Non senti tu stessa che non ne puoi fare a meno e che Io non ti lascio se prima non ti vedo fondere in tutte le mie singole parti, per ricevere da te l’equilibrio di tutte le riparazioni sostituendoti a nome di tutta l’umana famiglia? Cerca, per quanto è da te, di ripararmi per tutto. Se sapessi quanto bene riceve il mondo quando un’anima, senza l’ombra dell’interesse personale, ma solo per mio amore, si eleva tra il Cielo e la terra ed unita con Me, equilibra le riparazioni di tutti!” Gesù
Quando poi Luisa si lamenta di essere inutile (punto di confronto con i nostri parametri specialmente nei tempi odierni, il nostro concetto di utilità somiglia molto a quello di produttività / sono utile se faccio qualcosa di concreto e tangibile - una persona che aiuta i poveri è una persona utile, un malato che sta dentro un letto è un peso dello Stato e quindi sarebbe meglio eliminarlo). Dio non la pensa così. Un malato cristiano che sta soffrendo in un letto di dolore - con tutto il rispetto con cui si prodiga per i poveri - potrebbe essere molto più superiore (agli occhi di Dio) rispetto ad altri che lavorano con le mani. Se uno offre i propri dolori per le intenzioni di Gesù, chi fa le grandi cose o un produttivo (in senso generico)? Cosa ha fatto Luisa in molti anni della sua vita? è stata a letto a perdere tempo (secondo la vista terrena). La storia terrena di Luisa lascia solo qualche lavoretto di tombolo e non ha avuto figli, nè opere ecc... salvo degli scritti.
Fare bene gli atti di fusioni serve a mantenere l'equilibrio. Equilibrare da parte di tutte le creature la gloria del Padre. Nessuno deve pensare che la propria vita non serva a nulla, lo sa Gesù. Non bisogna farsi questa domanda in termini depressi. Può darsi che il Signore che abbia bisogno che tu offri la tua sofferenza e gliela offri, quando sarai morto capirai tutto. Domande di questo genere non vanno fatte, qualunque sia la condizione di vita ci deve essere l'offerta della sofferenza, la preghiera e per chi vive nella DV l'operare nel dv che si può fare dovunque. O si cambia la mentalità (agli occhi di Dio non è importante che tu sia il Papa o l'ultimo, a Gesù importa che tu fai quello che ti chiama a fare), davanti a Dio non c'è nessuna differenza che cosa fai l'importante è fare quello del proprio meglio laddove Dio ti ha posto. Non si devono alimentare le umani frustrazioni e fa parte in senso esteso dell'atto dell'abbandono che ha caratterizzato l'odierna meditazione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
6 Agosto 1919 L’abbandono in Dio. Valore degli atti fatti nel Divin Volere
“L’abbandono in Me è immagine di due torrenti, di cui uno si scarica nell’altro con tale impeto, che le acque si confondono, e, formando onde di acqua altissime, giungono fino a toccare il cielo, tanto che il letto di quei torrenti rimane asciutto; e lo scroscio di quelle acque, il loro mormorio, è tanto dolce ed armonioso, che il cielo, nel vedersi toccato da quelle acque, si sente onorato e risplende di nuova bellezza ed i santi a coro dicono: “Questo è il dolce suono e l’armonia che rapisce di un’anima che si è abbandonata in Dio; come è bello, come è bello!” Gesù
L'abbandono è una connotazione tipica della vita cristiana ma assolutamente fondativa e basilare della vita nella DV; significa semplicemente molto chiaramente gettarsi senza nessuna forma di remora e resistenza nelle mani e braccia di qualcun'altro e smettere di pensare a sè stessi, ai problemi, al futuro, ecc... Tutto ciò che è a terra tende a svanire, è uno stato interiore; queste cose riguardando anche la vita cristiana ed occorre viverle per comprenderle bene. Quando si è abbandonati in Gesù è una cosa semplice: io non penso più alle cose mie e a me e penso alle cose Tue (di Gesù) quindi a ripararti, a fondermi, a riequilibrare i disordini immensi ecc.. e al resto ci pensi te ATTENZIONE questo non vuol dire non occuparsi della propria santificazione o mettersi a braccia conserte che tutto scorra in totale indifferenza. Un'anima invece è responsabilizzata al massimo e sollecita nel fare il bene e anche nella propria santificazione. E' uno stato interiore non uno stato esteriore. Bisogna stare attenti a non travisare questi concetti delicati perchè si causano gravissimi danni sia alle anime che travisano ma anche alla causa della Divina Volontà che ne trae immenso danno quando viene mal interpretata.
( ATTO DI ABBANDONO A GESU' di Don Dolindo Ruotolo - O Gesù m'abbandono in Te, pensaci tu!)
Quando ci abbandoniamo a Gesù, nemici, pericoli o occasioni di peccato che avranno a che fare con Gesù non con me. Qual'è il segno che stiamo vivendo nell'abbandono? la quiete. Chi sta abbandonato in Gesù sta senza problemi non perchè non ci siano ma perchè non sono di sua competenza e non tocca a lui risolverli. Abbandonarsi in Gesù vuol dire riposo per l'anima e lavoro per Gesù. I grossi problemi che attanagliano il mondo, di Chiesa ecc.. in molti si agitano rinnovando gli atteggiamenti di Marta ed ad operare in modo disordinato con la motivazione esplicita (poi bisogna vedere cosa c'è dietro) per risolvere i problemi. Ma con questo spirito si complicano. Dovremmo imparare a dire qualche volta "Gesù pensaci Tu"; nel nostro piccolo non possiamo risolvere i problemi; diamo il nostro piccolo apporto nel quale il Signore ci chiama dando il meglio di noi sempre pronti. Gesù potrebbe rispondere "e tu pensa alle cose mie".
Un altro giorno mi disse: “Di che temi? Abbandonati in Me e resterai circondata da Me come dentro un circolo, in modo che se vengono nemici, occasioni, pericoli, avranno a che fare con Me, non con te ed Io risponderò per te. Il vero abbandono in Me è riposo per l’anima e per Me lavoro e se l’anima è inquieta, significa che non sta abbandonata in Me; giusta pena per chi vuol vivere a sé è l’inquietudine, facendo a Me un gran torto ed a sé un gran danno.” Gesù
Giusta pena l'inquietudine delle creature. Il tema dell'abbandono è uno dei segreti per vivere nella pace ed è quindi da approfondire. Cosa dobbiamo fare?
"..Tu, però, non uscire mai dal mio Volere, ché essendo il mio Volere Eterno, ciò che si fa nella mia Volontà acquista un valore eterno, immenso, infinito, è come moneta che sorge e che mai esaurisce, i più piccoli atti fatti nel mio Volere restano scritti a caratteri incancellabili: “Siamo atti eterni, perché un Voler Eterno ci ha animati, formati e compiuti.” Succede come ad un vaso di creta in cui si mette il liquido oro e l’artefice da quell’oro liquefatto vi forma gli oggetti d’oro. Forse perché quell’oro è stato liquefatto nel vaso di creta si dice che non è oro? Certo che no; l’oro è sempre oro in qualunque vaso si faccia liquefare. Ora, il vaso di creta è l’anima, la mia Volontà è l’oro, l’atto d’operare della creatura nella mia Volontà, concuoce la mia Volontà con la sua e si liquefanno insieme e da quel liquido, Io, Divino artefice, formo gli atti d’oro eterno, in modo che Io posso dire che sono i miei e l’anima può dire che sono i suoi.” Gesù
Il Trittico, ogni cosa che si fa nella DV ha valore Eterno-Immenso-Infinito. E ricordiamo la bellissima immagine che Gesù fa. Quando noi operiamo nella DV, facciamo un'atto o giro, quell'oro si fonde e riprende la propria fattezza dentro il vaso di creta; la fusione dei nostri atti con quelli divini. L'anima può dire che gli atti di Gesù sono miei (e viceversa).
3 Settembre 1919 Il fondersi in Gesù equilibra le riparazioni
“Figlia mia, so Io il pro della tua vita , né spetta a te investigarlo, ma sappi però che il solo fonderti in Me tutti i giorni e parecchie volte al giorno, serve a mantenere l’equilibrio di tutte le riparazioni, perché solo chi entra in Me e prende il principio da Me di tutto ciò che fa, può equilibrare le riparazioni di tutti e di tutto, può equilibrare da parte delle creature la gloria del Padre, perché stando in Me un principio eterno, una Volontà eterna, potetti equilibrare tutto: soddisfazione, riparazione e gloria completa del Padre celeste da parte di tutti, sicché, come tu entri in Me vieni a rinnovare l’equilibrio di tutte le riparazioni e della gloria della Maestà Eterna. E ti par poco ciò? Non senti tu stessa che non ne puoi fare a meno e che Io non ti lascio se prima non ti vedo fondere in tutte le mie singole parti, per ricevere da te l’equilibrio di tutte le riparazioni sostituendoti a nome di tutta l’umana famiglia? Cerca, per quanto è da te, di ripararmi per tutto. Se sapessi quanto bene riceve il mondo quando un’anima, senza l’ombra dell’interesse personale, ma solo per mio amore, si eleva tra il Cielo e la terra ed unita con Me, equilibra le riparazioni di tutti!” Gesù
Quando poi Luisa si lamenta di essere inutile (punto di confronto con i nostri parametri specialmente nei tempi odierni, il nostro concetto di utilità somiglia molto a quello di produttività / sono utile se faccio qualcosa di concreto e tangibile - una persona che aiuta i poveri è una persona utile, un malato che sta dentro un letto è un peso dello Stato e quindi sarebbe meglio eliminarlo). Dio non la pensa così. Un malato cristiano che sta soffrendo in un letto di dolore - con tutto il rispetto con cui si prodiga per i poveri - potrebbe essere molto più superiore (agli occhi di Dio) rispetto ad altri che lavorano con le mani. Se uno offre i propri dolori per le intenzioni di Gesù, chi fa le grandi cose o un produttivo (in senso generico)? Cosa ha fatto Luisa in molti anni della sua vita? è stata a letto a perdere tempo (secondo la vista terrena). La storia terrena di Luisa lascia solo qualche lavoretto di tombolo e non ha avuto figli, nè opere ecc... salvo degli scritti.
Fare bene gli atti di fusioni serve a mantenere l'equilibrio. Equilibrare da parte di tutte le creature la gloria del Padre. Nessuno deve pensare che la propria vita non serva a nulla, lo sa Gesù. Non bisogna farsi questa domanda in termini depressi. Può darsi che il Signore che abbia bisogno che tu offri la tua sofferenza e gliela offri, quando sarai morto capirai tutto. Domande di questo genere non vanno fatte, qualunque sia la condizione di vita ci deve essere l'offerta della sofferenza, la preghiera e per chi vive nella DV l'operare nel dv che si può fare dovunque. O si cambia la mentalità (agli occhi di Dio non è importante che tu sia il Papa o l'ultimo, a Gesù importa che tu fai quello che ti chiama a fare), davanti a Dio non c'è nessuna differenza che cosa fai l'importante è fare quello del proprio meglio laddove Dio ti ha posto. Non si devono alimentare le umani frustrazioni e fa parte in senso esteso dell'atto dell'abbandono che ha caratterizzato l'odierna meditazione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 21 settembre 2019
Nessuna santità senza croce e virtù
Gesù spiega a Luisa l'immenso valore riparatorio delle sofferenze morali ricondandole che nessuna specie di santità è senza la croce. Imitare e praticare le virtù del cuore di Gesù e fare molta attenzione ai pensieri della mente. Senza tutto ciò, non si vive autenticamente nel Divin Volere. Libro di cielo, Volume 12, 16-27 Giugno e 11 Luglio 1919, 17 Giugno 2019
16 Giugno 1919 Non c’è santità senza croce, nessuna virtù si acquista senza l’unione delle pene
“Figlia mia, come ti inganni, tu calcoli le pene corporali ed Io calcolo le pene corporali e quelle morali. Quante volte sei stata priva di Me, era una morte che tu sentivi ed Io mi sentivo riparato per le tante morti che le anime si danno col peccato e tu prendevi parte alle tante morti che ho sofferto. Quando ti sentivi fredda era un’altra piccola morte che sentivi e venivi a prendere parte al freddo delle creature, che vorrebbero raffreddare il mio amore, ma il mio amore, trionfante del loro freddo, lo assorbe in Me per sentire la morte del loro freddo e do a loro più ardente amore; così di tutte le altre tue pene, erano i mali opposti delle creature, che come tante piccole morti ti facevano prendere parte alle mie morti. E poi, non sai che la mia giustizia quando è costretta dall’empietà dei popoli a versare nuovi flagelli ti sospende le pene? I mali saranno tanto gravi da far raccapricciare, so che questo è una pena per te, ma anch’Io ebbi questa pena, avrei voluto liberare le creature da tutte le pene, sia nel tempo che nell’eternità, ma dalla sapienza del Padre non mi fu accordato e dovetti rassegnarmi. Vorresti tu forse superare la mia stessa Umanità? Ah! figlia, nessuna specie di santità è senza croce; nessuna virtù si acquista senza l’unione delle pene. Sappi però che ti pagherò ad usura tutte le mie privazioni e le stesse pene che vorresti soffrire e non soffri.” Gesù
Brani belli e significativi e ci ricordano alcune coordinate basilari della vita nella DV e che non sono mai superate, obsolete o da scartare. Uno alla Croce, nessuno pensi mai che la felicità indicibile che è promessa a coloro che vivono nella DV così come il rivivere in un modo non pieno ma vero i trastulli dell'eden non trascuri la dimensione della Croce. Nessuna specie di santità è senza croce. Questo ce lo dobbiamo mettere bene in mente. Croce che significa (una dimensione per esempio è la pratica delle virtù, Gesù fa la differenza tra la santità ordinaria e quella del vivere nel DV, un'atto di santità ordinaria è un'atto finito ed imperfetto ma un medesimo atto (anche più piccolo) è migliore e perfetto) ma questo significa che il cammino nella DV non prescinde la santità ordinaria. Quindi la croce va abbracciata e le virtù vanno praticate. Nel terzo brano Gesù mostra come dalla mente (intendendo la mente come la profondità del nostro spirito, il luogo dove si formano i nostri pensieri) da questo è condizionato tutto il nostro essere ed ecco perchè è importantissimo chiedersi: a cosa sto pensando? Noi vorremmo che la persona di cui siamo innamorati pensasse sempre a noi, e noi dovremmo chiederci: a costa stai pensando? cosa ci frulla per la mente? L'autentica vita nella DV è vita interiore e di vigilanza, quando una persona fa la confessa anche le imperfezioni di pensiero / confessa se ha fatto un'azione per compiecere qualche persona e questo noi non dobbiamo mai cessare di chiedercelo e di farci attenzione. Anche se stessimo facendo dei progressi, il controllo non possiamo mai abbassare la guardia perchè le ceneri dell'Umana Volontà sono incessantemente in atto di prendere vita / perchè se ci addormentiamo torniamo a compiere atti di stile umano. Non dobbiamo mai sederci, adagiarci e sederci. Se io fisso e penso sempre per una persona le cose che faccio o dico le faccio per quella persona e non per il Creatore. (esempio) Se uno pensa sempre ai soldi, mi invitano a cena i miei amici penso: chi paga? l'avaro fa questi pensieri. Arriva un'ospite a casa: quando mi costerà? cosa compro per risparmiare? un lussurioso qualunque cosa guarda non la guarda mai con occhio puro, comincia ad immaginarsi pensieri empi. Una persona che pensa a Gesù, se vede il prossimo pensa che quello è uno a sua immagine a somiglianza e che va rispettata, sopportata, aiutata, amata (come se avessi innanzi Gesù) ecco perchè è tutto interiore. La bocca parla della pienezza del cuore, noi desideriamo quello che pensiamo; nella Bibbia è il punto dell'essere umano anche dei pensieri / pensiero e desiderio nella Sacra Scrittura / dov'è il tuo tesoro là sarà il tuo cuore. Se il cuore è santo, se guardo qualcuno lo guardo santamente senza desideri malsani ecc.. Queste non solo cose che partono in automatico (anche se prego l'atto preventivo - questo non significa che tutti i miei pensieri saranno santi) perchè concorre anche la mia attenzione / ecco perchè la vita nella DV non è una inerzia,inattività della volontà umana ma al contrario si è iper attivi con la nostra umana volontà.
ATTENZIONE! Bisogna sempre distinguere bene una cosa: c'è la Volontà Umana in quanto facoltà data all'uomo e c'è la volontà umana (in senso negativo) quando si agisce, pensa, ecc... in modo non conforme a quello divino.
Il senso della sofferenza morale: le privazioni di Gesù. Ti sembra di morire vivendo (dice Gesù a Luisa), quando un'anima pecca mortalmente muore. La morte derivante dall'assenza sensibile di Gesù la vivo offrendola per riparare Gesù per la sua sofferenza della morte che le creature si danno con il peccato mortale. Quando ci sentiamo freddi (è noto in ascetica e spiritualità) nei confronti di Gesù la situazione può dipendere da una delle due cause: 1) dai peccati veniali o dalle imperfezioni volontarie o no che indeboliscono le nostre anime 2)Luisa si sentiva fredda perchè Gesù le chiedeva di riparare con quella freddezza il freddo che altre anime facevano sentire a Gesù con i loro peccati.Ogni tanto Luisa vorrebbe essere crocifissa perchè vorrebbe risparmiare i guai ai suoi fratelli, Gesù non fa soffrire Luisa perchè ci sono dei momenti in cui la Giustizia chiede la sospensione del tuo stato di vittima - se io non sono riuscito a risparmiare tutti i guai (Gesù) - nessuno può superarlo.
"..Sappi però che ti pagherò ad usura tutte le mie privazioni e le stesse pene che vorresti soffrire e non soffri.." Gesù / i tassi usurai sono pazzeschi, sei stata privata di Gesù? avrai 100.000 consolazioni e presenze (esempio) ecc...
questi tre brani ci portano nel mondo della santità doc che si offre a qualsiasi tipo di croce, alla santità che pratica le virtù di Gesù (imparate da me - Gesù- che sono mite ed umile di cuore), l'umiltà si manifesta quando siamo umiliati senza fiatare. Anche gli sguardi di impazienza devono cessare di essere, la mitezza deve trasparire in tutto. La mitezza imperturbabile. Dopo ogni burrasca Gesù ripaga ad usura ed attenzione a cosa si agita nel nostro cuore e non dobbiamo mai permettere che nella nostra mente si formino pensieri cattivi.
27 Giugno 1919 Il cuore di Gesù: Sorgente di gloria e di grazie
“Figlia mia, quante virtù praticò il mio cuore, tante sorgenti si formarono in esso e come si formavano, così scaturivano innumerevoli rivoli che, zampillando fin nel Cielo, glorificavano degnamente il Padre a nome di tutti e questi rivoli, dal Cielo ricadevano a bene di tutte le creature. Ora, anche per le creature, come praticano le virtù, nei loro cuori si formano le piccole sorgenti da cui scaturiscono i loro piccoli rivoli, che s’incrociano coi miei e, zampillando insieme coi miei, glorificano il Padre Celeste e scendono a pro di tutti e formano una tale armonia tra il Cielo e la terra, che gli stessi angeli restano sorpresi all’incantevole vista. Perciò sii attenta a praticare le virtù del mio cuore, per farmi aprire le sorgenti delle mie grazie.” Gesù
11 Luglio 1919 I cieli dell’anima
"..Un altro giorno, quasi sorvolandomi davanti, mi ha lasciato una luce nella mente e ho capito che il benedetto Gesù, come ha disteso il cielo sul nostro capo, così ha disteso un cielo nell’anima nostra, anzi, non uno, ma più, sicché cielo è la nostra intelligenza, cielo è il nostro sguardo, cielo è la parola, l’azione, il desiderio, l’affetto, il cuore; a differenza però, che il cielo esterno non si muta, le stelle né crescono né decrescono; ma i cieli del nostro interno sono soggetti a mutamenti, sicché se il cielo della nostra mente pensa santamente, come i pensieri si formano, così si formano le stelle, i soli, le belle comete ed il nostro angelo, come li vede formati, li prende e li va situando nel cielo della nostra intelligenza e se il cielo della mente è santo, lo sguardo è santo, la parola, il desiderio, il palpito sono santi. Sicché gli sguardi sono stelle, la parola è luce, il desiderio è cometa che si estende, il palpito è sole e ognuno dei sensi orna il suo cielo. Invece, se la mente è cattiva, non forma niente di bello , anzi si estendono tali tenebre, da oscurare tutti gli altri cieli. Sicché lo sguardo manda lampi d’impazienza, la parola tuona bestemmie, i desideri gettano saette di passioni brutali, il cuore dal suo seno sprigiona grandine devastatrice su tutto l’operato della creatura; poveri cieli, come sono oscuri, come fanno pietà!” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
16 Giugno 1919 Non c’è santità senza croce, nessuna virtù si acquista senza l’unione delle pene
“Figlia mia, come ti inganni, tu calcoli le pene corporali ed Io calcolo le pene corporali e quelle morali. Quante volte sei stata priva di Me, era una morte che tu sentivi ed Io mi sentivo riparato per le tante morti che le anime si danno col peccato e tu prendevi parte alle tante morti che ho sofferto. Quando ti sentivi fredda era un’altra piccola morte che sentivi e venivi a prendere parte al freddo delle creature, che vorrebbero raffreddare il mio amore, ma il mio amore, trionfante del loro freddo, lo assorbe in Me per sentire la morte del loro freddo e do a loro più ardente amore; così di tutte le altre tue pene, erano i mali opposti delle creature, che come tante piccole morti ti facevano prendere parte alle mie morti. E poi, non sai che la mia giustizia quando è costretta dall’empietà dei popoli a versare nuovi flagelli ti sospende le pene? I mali saranno tanto gravi da far raccapricciare, so che questo è una pena per te, ma anch’Io ebbi questa pena, avrei voluto liberare le creature da tutte le pene, sia nel tempo che nell’eternità, ma dalla sapienza del Padre non mi fu accordato e dovetti rassegnarmi. Vorresti tu forse superare la mia stessa Umanità? Ah! figlia, nessuna specie di santità è senza croce; nessuna virtù si acquista senza l’unione delle pene. Sappi però che ti pagherò ad usura tutte le mie privazioni e le stesse pene che vorresti soffrire e non soffri.” Gesù
Brani belli e significativi e ci ricordano alcune coordinate basilari della vita nella DV e che non sono mai superate, obsolete o da scartare. Uno alla Croce, nessuno pensi mai che la felicità indicibile che è promessa a coloro che vivono nella DV così come il rivivere in un modo non pieno ma vero i trastulli dell'eden non trascuri la dimensione della Croce. Nessuna specie di santità è senza croce. Questo ce lo dobbiamo mettere bene in mente. Croce che significa (una dimensione per esempio è la pratica delle virtù, Gesù fa la differenza tra la santità ordinaria e quella del vivere nel DV, un'atto di santità ordinaria è un'atto finito ed imperfetto ma un medesimo atto (anche più piccolo) è migliore e perfetto) ma questo significa che il cammino nella DV non prescinde la santità ordinaria. Quindi la croce va abbracciata e le virtù vanno praticate. Nel terzo brano Gesù mostra come dalla mente (intendendo la mente come la profondità del nostro spirito, il luogo dove si formano i nostri pensieri) da questo è condizionato tutto il nostro essere ed ecco perchè è importantissimo chiedersi: a cosa sto pensando? Noi vorremmo che la persona di cui siamo innamorati pensasse sempre a noi, e noi dovremmo chiederci: a costa stai pensando? cosa ci frulla per la mente? L'autentica vita nella DV è vita interiore e di vigilanza, quando una persona fa la confessa anche le imperfezioni di pensiero / confessa se ha fatto un'azione per compiecere qualche persona e questo noi non dobbiamo mai cessare di chiedercelo e di farci attenzione. Anche se stessimo facendo dei progressi, il controllo non possiamo mai abbassare la guardia perchè le ceneri dell'Umana Volontà sono incessantemente in atto di prendere vita / perchè se ci addormentiamo torniamo a compiere atti di stile umano. Non dobbiamo mai sederci, adagiarci e sederci. Se io fisso e penso sempre per una persona le cose che faccio o dico le faccio per quella persona e non per il Creatore. (esempio) Se uno pensa sempre ai soldi, mi invitano a cena i miei amici penso: chi paga? l'avaro fa questi pensieri. Arriva un'ospite a casa: quando mi costerà? cosa compro per risparmiare? un lussurioso qualunque cosa guarda non la guarda mai con occhio puro, comincia ad immaginarsi pensieri empi. Una persona che pensa a Gesù, se vede il prossimo pensa che quello è uno a sua immagine a somiglianza e che va rispettata, sopportata, aiutata, amata (come se avessi innanzi Gesù) ecco perchè è tutto interiore. La bocca parla della pienezza del cuore, noi desideriamo quello che pensiamo; nella Bibbia è il punto dell'essere umano anche dei pensieri / pensiero e desiderio nella Sacra Scrittura / dov'è il tuo tesoro là sarà il tuo cuore. Se il cuore è santo, se guardo qualcuno lo guardo santamente senza desideri malsani ecc.. Queste non solo cose che partono in automatico (anche se prego l'atto preventivo - questo non significa che tutti i miei pensieri saranno santi) perchè concorre anche la mia attenzione / ecco perchè la vita nella DV non è una inerzia,inattività della volontà umana ma al contrario si è iper attivi con la nostra umana volontà.
ATTENZIONE! Bisogna sempre distinguere bene una cosa: c'è la Volontà Umana in quanto facoltà data all'uomo e c'è la volontà umana (in senso negativo) quando si agisce, pensa, ecc... in modo non conforme a quello divino.
Il senso della sofferenza morale: le privazioni di Gesù. Ti sembra di morire vivendo (dice Gesù a Luisa), quando un'anima pecca mortalmente muore. La morte derivante dall'assenza sensibile di Gesù la vivo offrendola per riparare Gesù per la sua sofferenza della morte che le creature si danno con il peccato mortale. Quando ci sentiamo freddi (è noto in ascetica e spiritualità) nei confronti di Gesù la situazione può dipendere da una delle due cause: 1) dai peccati veniali o dalle imperfezioni volontarie o no che indeboliscono le nostre anime 2)Luisa si sentiva fredda perchè Gesù le chiedeva di riparare con quella freddezza il freddo che altre anime facevano sentire a Gesù con i loro peccati.Ogni tanto Luisa vorrebbe essere crocifissa perchè vorrebbe risparmiare i guai ai suoi fratelli, Gesù non fa soffrire Luisa perchè ci sono dei momenti in cui la Giustizia chiede la sospensione del tuo stato di vittima - se io non sono riuscito a risparmiare tutti i guai (Gesù) - nessuno può superarlo.
"..Sappi però che ti pagherò ad usura tutte le mie privazioni e le stesse pene che vorresti soffrire e non soffri.." Gesù / i tassi usurai sono pazzeschi, sei stata privata di Gesù? avrai 100.000 consolazioni e presenze (esempio) ecc...
questi tre brani ci portano nel mondo della santità doc che si offre a qualsiasi tipo di croce, alla santità che pratica le virtù di Gesù (imparate da me - Gesù- che sono mite ed umile di cuore), l'umiltà si manifesta quando siamo umiliati senza fiatare. Anche gli sguardi di impazienza devono cessare di essere, la mitezza deve trasparire in tutto. La mitezza imperturbabile. Dopo ogni burrasca Gesù ripaga ad usura ed attenzione a cosa si agita nel nostro cuore e non dobbiamo mai permettere che nella nostra mente si formino pensieri cattivi.
27 Giugno 1919 Il cuore di Gesù: Sorgente di gloria e di grazie
“Figlia mia, quante virtù praticò il mio cuore, tante sorgenti si formarono in esso e come si formavano, così scaturivano innumerevoli rivoli che, zampillando fin nel Cielo, glorificavano degnamente il Padre a nome di tutti e questi rivoli, dal Cielo ricadevano a bene di tutte le creature. Ora, anche per le creature, come praticano le virtù, nei loro cuori si formano le piccole sorgenti da cui scaturiscono i loro piccoli rivoli, che s’incrociano coi miei e, zampillando insieme coi miei, glorificano il Padre Celeste e scendono a pro di tutti e formano una tale armonia tra il Cielo e la terra, che gli stessi angeli restano sorpresi all’incantevole vista. Perciò sii attenta a praticare le virtù del mio cuore, per farmi aprire le sorgenti delle mie grazie.” Gesù
11 Luglio 1919 I cieli dell’anima
"..Un altro giorno, quasi sorvolandomi davanti, mi ha lasciato una luce nella mente e ho capito che il benedetto Gesù, come ha disteso il cielo sul nostro capo, così ha disteso un cielo nell’anima nostra, anzi, non uno, ma più, sicché cielo è la nostra intelligenza, cielo è il nostro sguardo, cielo è la parola, l’azione, il desiderio, l’affetto, il cuore; a differenza però, che il cielo esterno non si muta, le stelle né crescono né decrescono; ma i cieli del nostro interno sono soggetti a mutamenti, sicché se il cielo della nostra mente pensa santamente, come i pensieri si formano, così si formano le stelle, i soli, le belle comete ed il nostro angelo, come li vede formati, li prende e li va situando nel cielo della nostra intelligenza e se il cielo della mente è santo, lo sguardo è santo, la parola, il desiderio, il palpito sono santi. Sicché gli sguardi sono stelle, la parola è luce, il desiderio è cometa che si estende, il palpito è sole e ognuno dei sensi orna il suo cielo. Invece, se la mente è cattiva, non forma niente di bello , anzi si estendono tali tenebre, da oscurare tutti gli altri cieli. Sicché lo sguardo manda lampi d’impazienza, la parola tuona bestemmie, i desideri gettano saette di passioni brutali, il cuore dal suo seno sprigiona grandine devastatrice su tutto l’operato della creatura; poveri cieli, come sono oscuri, come fanno pietà!” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 19 settembre 2019
Inauditi prodigi del Divin Volere
Le prerogative singolari che ebbe la Divina Maria per essere scelta da Dio per la sua unica missione. Gesù rivela la terribile asprezza della sua agonia nel Getsemani e come la Madonna concorse ad aiutare Gesù a non morire sotto il peso di tante aspre pene. Fu il prodigio della Divina Volontà a rendere possibile tale operazione. I prodigi del Divin Volere non si possono numerare né calcolarne il valore (Volume 13, 27 Ottobre e 19 Novembre 1921). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 15 Giugno 2019
27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo
"..La mia Volontà mai poteva scendere in un’anima in modo singolare e fuori dell’ordinario, se non avesse le sue prerogative distinte. Anche nella mia diletta Mamma, non potevo scendere Io, Verbo Eterno, se non avesse le sue prerogative distinte e se il soffio divino non avesse soffiato in Lei come a nuova creazione tanto da renderla mirabile a tutti e superiore a tutte le cose create. .." Gesù
La sua Volontà non può scendere in un'anima in modo singolare e fuori dell’ordinario, se non avesse le sue prerogative distinte e queste prerogative le aveva la Madonna. Era l'Immacolata Concenzione cioè l'immacolatezza stessa e riempita di tanta grazia cresciuta a dismisura. L'eccellenza di Maria è insuperabile e il Verbo non sarebbe sceso in Lei se non avesse trovato in Lei regnante la Divina Volontà. Non bastava un'ambiente pulitissimo e santissimo ma umano ma occorreva un'ambiente divino e quell'ambiente divino lo forma nella nostra anima (anche nella Madonna) solo la Divina Volontà.
19 Novembre 1921 I due appoggi. Per conoscere le verità è necessario che ci sia la volontà e il desiderio di conoscerle. Le verità devono essere semplici
Stavo facendo compagnia al mio Gesù agonizzante nell’orto di Getsemani e per quanto mi era possibile lo compativo, lo stringevo forte al mio cuore cercando di tergergli i sudori mortali ed il mio dolente Gesù, con voce fioca e spirante, mi ha detto: “Figlia mia, dura e penosa fu la mia agonia nell’orto, forse più penosa di quella della croce, perché se questa fu compimento e trionfo su tutti, qui nell’orto fu principio ed i mali si sentono più prima che quando sono finiti, ma in questa agonia la pena più straziante fu quando mi si fecero innanzi uno per uno tutti i peccati, la mia Umanità comprese tutta l’enormità ed ogni delitto armato di spada per uccidermi, portava l’impronta “morte ad un Dio”. Innanzi alla Divinità la colpa mi compariva così orrida e più orribile della stessa morte; nel capire solo che significa peccato, Io mi sentivo morire e morivo davvero, gridai al Padre e fu inesorabile; non ci fu uno che almeno mi desse un aiuto per non farmi morire, gridai a tutte le creature che avessero pietà di Me, ma invano, sicché la mia Umanità languiva e stavo per ricevere l’ultimo colpo della morte, ma sai tu chi impedì l’esecuzione e sostenne la mia Umanità a non morire? Prima fu la mia inseparabile Mamma, Lei nel sentirmi chiedere aiuto volò al mio fianco e mi sostenne ed Io poggiai il mio braccio destro su di Lei, la guardai quasi morente e trovai in Essa l’immensità della mia Volontà integra, perché non c’era mai stata rottura tra la Volontà mia e la sua. La mia Volontà è Vita e siccome la Volontà del Padre era irremovibile e la morte mi sarebbe venuta dalle creature, un’altra creatura che racchiudeva la Vita della mia Volontà mi avrebbe dato la vita ed ecco che la Mamma mia, nel portento della mia Volontà, mi concepì e mi fece nascere nel tempo ed ora mi dava una seconda volta la vita per farmi compiere l’opera della Redenzione. Poi guardai a sinistra e trovai la piccola figlia del mio Volere, trovai te come prima, col seguito delle altre figlie della mia Volontà; e siccome volli con Me la mia Mamma come primo anello della misericordia, perché dovevamo aprire le porte a tutte le creature, perciò volli poggiare la destra; volli te come primo anello di giustizia, per impedire che questa si sgravasse su tutte le creature come meritano, perciò volli poggiare la sinistra, affinché la sostenessi insieme con Me. Onde, con questi due poggi Io mi sentii ridare la vita e come se nulla avessi sofferto, con passo fermo andai incontro ai nemici ed in tutte le pene che soffrii nella mia Passione, molte di esse capaci di darmi la morte, questi due poggi non mi lasciavano mai e quando mi vedevano vicino a morire, con la mia Volontà che contenevano mi sostenevano e mi davano come tanti sorsi di vita. Oh! i prodigi del mio Volere, chi mai può numerarli e calcolarne il valore? Perciò amo tanto chi vive del mio Volere, riconosco in lei il mio ritratto, i nobili miei lineamenti, sento il mio stesso alito, la mia voce e se non l’amassi defrauderei Me stesso, sarei come un padre senza generazione, senza il nobile corteggio della sua corte e senza la corona dei suoi figli e se non avessi la generazione, la corte, la corona, come potrei chiamarmi Re? Sicché il mio regno viene formato da quelli che vivono nella mia Volontà, da questo regno scelgo la Madre, la Regina, i figli, i ministri, l’esercito, il popolo, Io sono tutto per loro e loro sono tutto per Me.” Gesù
Gesù ci porta nel Getsemani, secondo gli scritti le sofferenze di Gesù devono essere un pochino resettate nelle nostre menti ed immaginazione perchè generalmente si pensa che Gesù abbia sofferto solo nella Passione sensibile. Una mattanza allucinante che ha impressionato un sacco di persone. Invece qua la scala dei valori è invertita, Gesù ha sofferto pene divine nella sua persona. Le pene divine sono le più grandi ed intense e qua Gesù aggiunge che l'agonia fu forse più penosa di quella della Croce, al terzo posto sta alla cattura in poi. La contemplazione delle sofferenze di Gesù, se fatta bene, non lascia indifferenti. Dovremmo pensare bene alle pene di Gesù e per chi ha vissuto questi dolori. La cosa più straziante per Gesù fu quando vide tutti i peccati. Il peccato che oggi è largamente non riconosciuto e disinvoltamente, negato, giustificato e non di rado si chiama bene il male e male il bene. Oggi chi fa il bene è considerato fuori di testa e chi fa il male è considerata una persona sana. Gesù moriva davvero nel capire che cosa significava il peccato. Gesù chiede che sia fatta la Volontà del Padre e tre volte va a cercare i suoi tre discepoli con cui aveva condiviso tutto ma stavano dormendo, e chi ha aiutato Gesù? La sua inseparabile Mamma, un processo maturo di vita cristiana porta a concepire Gesù e la Madonna assieme. Nel retro della Medeglia miracolosa compare la M di Maria sormontata dalla Croce sottolineando maria, Gesù, l'opera della Redenzione e la Chiesa. Ecco perchè chi va da Maria trova Gesù e chi è ama Gesù si è devoti anche della Madonna. Gesù è figlio solo di Maria da un punto di vista umano e non solo la grande comunanza che hanno è la perfezione nella Divina Volontà. Nessuno può avere un tasso di inseparibilità con Gesù che ha avuto la Madonna. Siccome la DV è vita, chi trova la DV trova la Vita non solamente la vita biologica; la pienezza di Vita è totalmente causata dalla DV. E quindi la Volontà del Padre è irremovibile e quindi voleva la morte di Gesù / Gesù ha vissuto la Passione umana per opera delle creature / e la Madonna dava la vita a Gesù nel Getsemani che il peccato stava togliendo a Gesù. Oltre alla Madonna si fecero presenti le anime che vivono nella DV e tali anime hanno il compito di porre un freno alla divina giustizia. L'atto di dolore "..perchè peccando ho meritato i tuoi castighi...", il fatto che il Signore per la sua Misericordia non ci dà quello che ci meritiamo. Meritiamo solo l'inferno (Monfort trattato della vera devozione se andiamo a guardare i meriti in stretto senso). Attraverso questi due appoggi Gesù ha trovato la forza di compiere la Passione fino alla fine. Quando si vede la Passione fisica (tipo quella di Mel Gibson) ci si chiede come Gesù faccia a sopportare queste atrocità? L'Onnipotenza della sua Divinità (di Gesù) sostenuta non si sa come anche da questi due appoggi. Il fatto che la Madonna e le anime che vivono nel DV siano state il sostegno di Gesù dipende che in loro regna la DV perchè se in loro non ci fosse stata la DV non avrebbero potuto fare nulla. Il regno di Gesù è rigorosamente formato da chi vive nella DV, e cosa significa? Io sono tutto per loro e loro sono tutti per me. Tutto. Assoluto. Tutte le nostre passioni, desideri, intenzioni ecc... qualunque cosa a disposizione di Gesù e non semplicemente a chiacchere ma con fatti concreti. Chi vive nella DV aiuta a stornare la divina giustiza dalle creature e chi vive nella DV aiuta Gesù a portare a compimento la sua Passione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo
"..La mia Volontà mai poteva scendere in un’anima in modo singolare e fuori dell’ordinario, se non avesse le sue prerogative distinte. Anche nella mia diletta Mamma, non potevo scendere Io, Verbo Eterno, se non avesse le sue prerogative distinte e se il soffio divino non avesse soffiato in Lei come a nuova creazione tanto da renderla mirabile a tutti e superiore a tutte le cose create. .." Gesù
La sua Volontà non può scendere in un'anima in modo singolare e fuori dell’ordinario, se non avesse le sue prerogative distinte e queste prerogative le aveva la Madonna. Era l'Immacolata Concenzione cioè l'immacolatezza stessa e riempita di tanta grazia cresciuta a dismisura. L'eccellenza di Maria è insuperabile e il Verbo non sarebbe sceso in Lei se non avesse trovato in Lei regnante la Divina Volontà. Non bastava un'ambiente pulitissimo e santissimo ma umano ma occorreva un'ambiente divino e quell'ambiente divino lo forma nella nostra anima (anche nella Madonna) solo la Divina Volontà.
19 Novembre 1921 I due appoggi. Per conoscere le verità è necessario che ci sia la volontà e il desiderio di conoscerle. Le verità devono essere semplici
Stavo facendo compagnia al mio Gesù agonizzante nell’orto di Getsemani e per quanto mi era possibile lo compativo, lo stringevo forte al mio cuore cercando di tergergli i sudori mortali ed il mio dolente Gesù, con voce fioca e spirante, mi ha detto: “Figlia mia, dura e penosa fu la mia agonia nell’orto, forse più penosa di quella della croce, perché se questa fu compimento e trionfo su tutti, qui nell’orto fu principio ed i mali si sentono più prima che quando sono finiti, ma in questa agonia la pena più straziante fu quando mi si fecero innanzi uno per uno tutti i peccati, la mia Umanità comprese tutta l’enormità ed ogni delitto armato di spada per uccidermi, portava l’impronta “morte ad un Dio”. Innanzi alla Divinità la colpa mi compariva così orrida e più orribile della stessa morte; nel capire solo che significa peccato, Io mi sentivo morire e morivo davvero, gridai al Padre e fu inesorabile; non ci fu uno che almeno mi desse un aiuto per non farmi morire, gridai a tutte le creature che avessero pietà di Me, ma invano, sicché la mia Umanità languiva e stavo per ricevere l’ultimo colpo della morte, ma sai tu chi impedì l’esecuzione e sostenne la mia Umanità a non morire? Prima fu la mia inseparabile Mamma, Lei nel sentirmi chiedere aiuto volò al mio fianco e mi sostenne ed Io poggiai il mio braccio destro su di Lei, la guardai quasi morente e trovai in Essa l’immensità della mia Volontà integra, perché non c’era mai stata rottura tra la Volontà mia e la sua. La mia Volontà è Vita e siccome la Volontà del Padre era irremovibile e la morte mi sarebbe venuta dalle creature, un’altra creatura che racchiudeva la Vita della mia Volontà mi avrebbe dato la vita ed ecco che la Mamma mia, nel portento della mia Volontà, mi concepì e mi fece nascere nel tempo ed ora mi dava una seconda volta la vita per farmi compiere l’opera della Redenzione. Poi guardai a sinistra e trovai la piccola figlia del mio Volere, trovai te come prima, col seguito delle altre figlie della mia Volontà; e siccome volli con Me la mia Mamma come primo anello della misericordia, perché dovevamo aprire le porte a tutte le creature, perciò volli poggiare la destra; volli te come primo anello di giustizia, per impedire che questa si sgravasse su tutte le creature come meritano, perciò volli poggiare la sinistra, affinché la sostenessi insieme con Me. Onde, con questi due poggi Io mi sentii ridare la vita e come se nulla avessi sofferto, con passo fermo andai incontro ai nemici ed in tutte le pene che soffrii nella mia Passione, molte di esse capaci di darmi la morte, questi due poggi non mi lasciavano mai e quando mi vedevano vicino a morire, con la mia Volontà che contenevano mi sostenevano e mi davano come tanti sorsi di vita. Oh! i prodigi del mio Volere, chi mai può numerarli e calcolarne il valore? Perciò amo tanto chi vive del mio Volere, riconosco in lei il mio ritratto, i nobili miei lineamenti, sento il mio stesso alito, la mia voce e se non l’amassi defrauderei Me stesso, sarei come un padre senza generazione, senza il nobile corteggio della sua corte e senza la corona dei suoi figli e se non avessi la generazione, la corte, la corona, come potrei chiamarmi Re? Sicché il mio regno viene formato da quelli che vivono nella mia Volontà, da questo regno scelgo la Madre, la Regina, i figli, i ministri, l’esercito, il popolo, Io sono tutto per loro e loro sono tutto per Me.” Gesù
Gesù ci porta nel Getsemani, secondo gli scritti le sofferenze di Gesù devono essere un pochino resettate nelle nostre menti ed immaginazione perchè generalmente si pensa che Gesù abbia sofferto solo nella Passione sensibile. Una mattanza allucinante che ha impressionato un sacco di persone. Invece qua la scala dei valori è invertita, Gesù ha sofferto pene divine nella sua persona. Le pene divine sono le più grandi ed intense e qua Gesù aggiunge che l'agonia fu forse più penosa di quella della Croce, al terzo posto sta alla cattura in poi. La contemplazione delle sofferenze di Gesù, se fatta bene, non lascia indifferenti. Dovremmo pensare bene alle pene di Gesù e per chi ha vissuto questi dolori. La cosa più straziante per Gesù fu quando vide tutti i peccati. Il peccato che oggi è largamente non riconosciuto e disinvoltamente, negato, giustificato e non di rado si chiama bene il male e male il bene. Oggi chi fa il bene è considerato fuori di testa e chi fa il male è considerata una persona sana. Gesù moriva davvero nel capire che cosa significava il peccato. Gesù chiede che sia fatta la Volontà del Padre e tre volte va a cercare i suoi tre discepoli con cui aveva condiviso tutto ma stavano dormendo, e chi ha aiutato Gesù? La sua inseparabile Mamma, un processo maturo di vita cristiana porta a concepire Gesù e la Madonna assieme. Nel retro della Medeglia miracolosa compare la M di Maria sormontata dalla Croce sottolineando maria, Gesù, l'opera della Redenzione e la Chiesa. Ecco perchè chi va da Maria trova Gesù e chi è ama Gesù si è devoti anche della Madonna. Gesù è figlio solo di Maria da un punto di vista umano e non solo la grande comunanza che hanno è la perfezione nella Divina Volontà. Nessuno può avere un tasso di inseparibilità con Gesù che ha avuto la Madonna. Siccome la DV è vita, chi trova la DV trova la Vita non solamente la vita biologica; la pienezza di Vita è totalmente causata dalla DV. E quindi la Volontà del Padre è irremovibile e quindi voleva la morte di Gesù / Gesù ha vissuto la Passione umana per opera delle creature / e la Madonna dava la vita a Gesù nel Getsemani che il peccato stava togliendo a Gesù. Oltre alla Madonna si fecero presenti le anime che vivono nella DV e tali anime hanno il compito di porre un freno alla divina giustizia. L'atto di dolore "..perchè peccando ho meritato i tuoi castighi...", il fatto che il Signore per la sua Misericordia non ci dà quello che ci meritiamo. Meritiamo solo l'inferno (Monfort trattato della vera devozione se andiamo a guardare i meriti in stretto senso). Attraverso questi due appoggi Gesù ha trovato la forza di compiere la Passione fino alla fine. Quando si vede la Passione fisica (tipo quella di Mel Gibson) ci si chiede come Gesù faccia a sopportare queste atrocità? L'Onnipotenza della sua Divinità (di Gesù) sostenuta non si sa come anche da questi due appoggi. Il fatto che la Madonna e le anime che vivono nel DV siano state il sostegno di Gesù dipende che in loro regna la DV perchè se in loro non ci fosse stata la DV non avrebbero potuto fare nulla. Il regno di Gesù è rigorosamente formato da chi vive nella DV, e cosa significa? Io sono tutto per loro e loro sono tutti per me. Tutto. Assoluto. Tutte le nostre passioni, desideri, intenzioni ecc... qualunque cosa a disposizione di Gesù e non semplicemente a chiacchere ma con fatti concreti. Chi vive nella DV aiuta a stornare la divina giustiza dalle creature e chi vive nella DV aiuta Gesù a portare a compimento la sua Passione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 18 settembre 2019
L'era del Divin Volere
Gesù spiega come le anime che vivono nel Divin Volere gli restituiscono l'amore e la gloria di tutta la creazione, e che ciò sarà fatto da tutti nella promessa era del Divin Volere. Le privazioni di Gesù e il loro senso. Gesù spiega assai bene la differenza e complementarietà tra pene divine e pene inferte dalle creature che subì nel corso dell sua vita terrena. Libro di cielo, Volume 12, 22-24 Maggio e 4 Giugno 1919, 14 Giugno 2019
22 Maggio 1919 Le anime nell’era del vivere nel Divin Volere, completeranno la gloria da parte della Creazione
Gesù fa riferimento all'Era del Divin Volere, chi ama Gesù e sente questa parola ha un sospiro chiedendosi quando arriverà; sappiamo che sotto volontà divina che permissiva del male e a volte sembra che il Male sembra troppo, inarrestabile e non ci si possa far nulla e in parte è vero. E quindi si vive nella speranza che il Signore ci metta le mani. Cosa succederà in quest'era? tutti daranno la gloria e l'onore che gli è dovuta e sarà era di grazie sorprendenti ed inaudite e qua Gesù fa esempi molto belli. La vita nella DV ha tra i vari elementi costitutivi quello di volersi offrire per dare a Dio la gloria, onore, ringraziamento di tutta la creazione (irrazionale e ragionevole ma ingrata dei benefici) ( cioè atti e giri). Quanto ci impegnano? per due? avremo gloria per due, per cento? avremo la gloria per cento.
"..Ecco perciò chiamo te nel mio Volere e ti sussurro all’orecchio: “Gesù, depongo ai tuoi piedi l’adorazione, la sudditanza di tutta l’umana famiglia; depongo nel tuo cuore il “ti amo” di tutti; sulle tue labbra imprimo il mio bacio per suggellare il bacio di tutte le generazioni; con le mie braccia ti stringo, per stringerti con le braccia di tutti, per portarti la gloria di tutte le opere delle creature*.” Ed Io sento in te l’adorazione, il ti amo, il bacio, ecc., di tutta l’umana famiglia e come non dovrei dare a te l’amore, i baci, le grazie che dovrei dare agli altri? Ora sappi, figlia mia, che ciò che la creatura fa in terra è il capitale che si fa per il Cielo, sicché, se poco ha fatto poco avrà, se molto, avrà molto; se una mi ha amato e glorificato per dieci, avrà dieci contenti di più, corrispondenti ad altrettanta gloria e sarà amata da Me dieci volte di più, se un altra per cento e per mille, avrà contenti, amore e gloria per cento e per mille. Così Io darò alla Creazione ciò che ho deciso di dare e la Creazione mi darà ciò che Io devo ricevere da loro e la mia gloria sarà completata in tutto.” Gesù
C'è bisogno della comprensione profonda di alcuni principi: tra cui la libertà. Non dobbiamo fare i compiti, il problema è che quello che si fa si ritrova. Ciò che fai in terra ti ritrovi in Cielo. Ciò che non mi danno gli uni (dice Gesù) lo prendo dagli altri. Cosa vogliamo farci con la nostra vita terrena?
“Figlia mia, tutte le opere mie sono complete, sicché la gloria che mi deve dare la creatura sarà completa e non verrà l’ultimo giorno se tutta la Creazione non mi dà l’onore e la gloria da Me stesso voluta e decisa e ciò che non mi danno gli uni, prendo dagli altri, in questi raddoppio le grazie, che altri mi respinsero e da questi ricevo doppio amore e gloria; in altri, a seconda le loro disposizioni, giungo a dare grazie che darei a dieci, ad altri a cento, ad altri a mille ed alle volte do grazie che darei a città, a province, ed anche a regni interi e questi mi amano e mi danno gloria per dieci, per cento, per mille, ecc., così la mia gloria viene completata da parte della Creazione e quando vedo che la creatura non può giungere, nonostante la sua buona volontà, la attiro nel mio Volere, dove trova virtù di moltiplicare un atto solo per quanti ne vuole e mi dà la gloria, l’onore, l’amore, che altri non mi danno, perciò sto preparando l’era del vivere nel mio Volere, ché ciò che non hanno fatto nelle generazioni passate e che non faranno, in quest’era della mia Volontà le creature completeranno l’amore, la gloria, l’onore di tutta la Creazione, ed Io darò loro grazie sorprendenti ed inaudite..." Gesù
Le cose si dicono (per esempio i consigli dei sacerdoti) e se le fai è meglio per te. Sei tu che devi fare le scelte - esiste un passaggio dove si avverte la paura, il timore e il pericolo di fare una brutta fine all'inizio ma poi cambia -, il regno della DV è il regno dell'amore e devi essere mosso dall'amore a Gesù e questo è un fatto che tu devi imparare a vedertela tra te e Lui. Non si tratta di fare bella figura dal confessore, parenti, ecc.... si tratta di cosa farci con l'amore di Gesù che mi ha dato e come voglio gestirlo. E non possiamo delegarlo a nessuno questa scelta. Il timore scompare e la vita diventa una vita di amore goduto e riconosciuto, amore di languore, di privazione e di compassione (compatire le pene di Gesù) ma è sempre amore. Amare senza misura e su questo si parte per un viaggio la cui velocità di crociera dipende da noi. Libertà responsabile: hai fatto poco? poco avrai. Come mai hai poche grazie? Se a Gesù dai poco Lui ti ricambia con poco e quel poco che hai adesso te lo ritroverai in Paradiso.
* Consigliata come preghiera di Adorazione Eucaristica
24 Maggio 1919 L’anima nella quale dimora Gesù, sente ciò che il mondo Gli manda: durezza, tenebre, peccati, ecc..
Mi sentivo molto oppressa ed afflitta per la privazione del mio dolce Gesù e gli dicevo con tutto il cuore: “Vieni mia vita, senza di Te mi sento morente, ma non per morire, ma solo per sempre morire. Vieni, non ne posso più, non ne posso più.” Il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e ho sentito che mi ha baciato forte il cuore e poi, svelandosi, mi ha detto: “Figlia mia, sentivo un irresistibile bisogno di sfogarmi con te in amore.” Ed io, subito: “Gesù, quanto mi fai soffrire, la tua privazione mi uccide, tutte le altre pene mi sarebbero nulla, anzi sorrisi e baci tuoi, ma la tua privazione è morte senza pietà, ah Gesù! Gesù! come sei cambiato!” E Lui, interrompendo il mio dire, mi ha detto: “Figlia del mio amore, non vuoi persuaderti che guardo il mondo attraverso te e sei costretta, siccome dimoro in te, a sentire ciò che mi manda il mondo: durezza, tenebre, peccati, furore della mia giustizia, ecc.? Sicché invece di pensare alla mia privazione, devi pensare a difendermi dai mali che mi mandano le creature ed a spezzare il furore della mia giustizia, così Io resterò difeso in te e le creature meno colpite.” Gesù
Luisa ci mette a giorno della sua morte senza morire per l'assenza di Gesù; molte cose non le possiamo capire. Quando Gesù si nasconde noi come reagiamo? Nella DV ci sono i divertimenti leciti (prendendo anche il suo TI AMO nei divertimenti) ma se avverto la solitudine di Gesù non lo invoco e penso ad altro non va. Non mi fa crescere in Santità, a Gesù piace essere desiderato e questo è già fare riparazione / Gesù si nasconde è perchè vuole vedere quanto lo invochi e ripari per coloro che nemmeno se lo filano proprio.
4 Giugno 1919 Gesù doveva soffrire l’ingiustizia, l’odio, le burle perché la Redenzione fosse completa e siccome la Divinità era incapace di dargli queste pene, ecco perché nell’ultimo dei suoi giorni mortali soffri la Passione da parte delle creature
Gesù ci mostra le ragioni di questa doppia passione in perfetta coerenza con le rivelazioni del Sacro Cuore (dove Gesù mostra il suo Cuore con la Croce infissa al centro e quella croce era simbolo delle sofferenze che patì dall'inizio della sua concezione); però sono nuovi i dettagli.
“Figlia mia, le pene che mi diede la Divinità superano di gran lunga le pene che mi diedero le creature, sia nella potenza come nell’intensità e molteplicità e lunghezza di tempo; ma non ci fu ingiustizia né odio, ma sommo amore, accordo reciproco da parte di tutte e Tre le Divine Persone, impegno che Io avevo preso su di Me di salvare le anime a costo di subire tante morti per quante creature uscivano fuori alla luce della Creazione e che il Padre, con sommo amore, mi aveva accordato. Nella Divinità non esiste, né può esistere l’ingiustizia né l’odio, quindi Essa è incapace di farmi soffrire queste pene, ma l’uomo, col peccato, aveva commesso somma ingiustizia, odio, ecc., ed Io per glorificare il Padre completamente, dovevo soffrire l’ingiustizia, l’odio, le burle, ecc., ecco perchè nell’ultimo dei miei giorni mortali soffrii la Passione da parte delle creature, dove furono tante le ingiustizie, gli odi, le burle, le vendette, le umiliazioni che usarono contro di Me, che resero la mia povera Umanità l’obbrobrio di tutti, tanto da non sembrare che fossi uomo; mi sfigurarono tanto che loro stessi avevano orrore a guardarmi; ero l’abiezione ed il rifiuto di tutti, sicché potrei chiamarle due Passioni distinte. Le creature non mi potevano dare tante morti né tante pene per quante creature e peccati fossero stati commessi da esse, erano incapaci e perciò la Divinità ne prese l’impegno, ma con sommo amore e accordo da ambo le parti. Ma la Divinità era incapace d’ingiustizia, ecc.; per cui sottentrarono le creature e così completai in tutto l’opera della Redenzione. Quanto mi costano le anime! E’ perciò che le amo tanto.” Gesù
Gesù doveva ridare la Gloria al Padre e le creature non potevano dare tante morti e pene, quanti peccati ha dovuto espiare? e queste pene (divine) superano in intensità, molteplicità e lunghezza però nel Venerdì santo c'è l'odio che la Divinità non gli poteva dare: ingiustizie, odio e scherni. Gesù ha vissuto l'odio delle creature che la divinità non poteva dargli perchè incapace di odiare sè stessa e qualsiasi cosa abbia creato. Bisogna contemplare in ginocchio questo mistero in cui la figura d'amore di Gesù si staglia.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
22 Maggio 1919 Le anime nell’era del vivere nel Divin Volere, completeranno la gloria da parte della Creazione
Gesù fa riferimento all'Era del Divin Volere, chi ama Gesù e sente questa parola ha un sospiro chiedendosi quando arriverà; sappiamo che sotto volontà divina che permissiva del male e a volte sembra che il Male sembra troppo, inarrestabile e non ci si possa far nulla e in parte è vero. E quindi si vive nella speranza che il Signore ci metta le mani. Cosa succederà in quest'era? tutti daranno la gloria e l'onore che gli è dovuta e sarà era di grazie sorprendenti ed inaudite e qua Gesù fa esempi molto belli. La vita nella DV ha tra i vari elementi costitutivi quello di volersi offrire per dare a Dio la gloria, onore, ringraziamento di tutta la creazione (irrazionale e ragionevole ma ingrata dei benefici) ( cioè atti e giri). Quanto ci impegnano? per due? avremo gloria per due, per cento? avremo la gloria per cento.
"..Ecco perciò chiamo te nel mio Volere e ti sussurro all’orecchio: “Gesù, depongo ai tuoi piedi l’adorazione, la sudditanza di tutta l’umana famiglia; depongo nel tuo cuore il “ti amo” di tutti; sulle tue labbra imprimo il mio bacio per suggellare il bacio di tutte le generazioni; con le mie braccia ti stringo, per stringerti con le braccia di tutti, per portarti la gloria di tutte le opere delle creature*.” Ed Io sento in te l’adorazione, il ti amo, il bacio, ecc., di tutta l’umana famiglia e come non dovrei dare a te l’amore, i baci, le grazie che dovrei dare agli altri? Ora sappi, figlia mia, che ciò che la creatura fa in terra è il capitale che si fa per il Cielo, sicché, se poco ha fatto poco avrà, se molto, avrà molto; se una mi ha amato e glorificato per dieci, avrà dieci contenti di più, corrispondenti ad altrettanta gloria e sarà amata da Me dieci volte di più, se un altra per cento e per mille, avrà contenti, amore e gloria per cento e per mille. Così Io darò alla Creazione ciò che ho deciso di dare e la Creazione mi darà ciò che Io devo ricevere da loro e la mia gloria sarà completata in tutto.” Gesù
C'è bisogno della comprensione profonda di alcuni principi: tra cui la libertà. Non dobbiamo fare i compiti, il problema è che quello che si fa si ritrova. Ciò che fai in terra ti ritrovi in Cielo. Ciò che non mi danno gli uni (dice Gesù) lo prendo dagli altri. Cosa vogliamo farci con la nostra vita terrena?
“Figlia mia, tutte le opere mie sono complete, sicché la gloria che mi deve dare la creatura sarà completa e non verrà l’ultimo giorno se tutta la Creazione non mi dà l’onore e la gloria da Me stesso voluta e decisa e ciò che non mi danno gli uni, prendo dagli altri, in questi raddoppio le grazie, che altri mi respinsero e da questi ricevo doppio amore e gloria; in altri, a seconda le loro disposizioni, giungo a dare grazie che darei a dieci, ad altri a cento, ad altri a mille ed alle volte do grazie che darei a città, a province, ed anche a regni interi e questi mi amano e mi danno gloria per dieci, per cento, per mille, ecc., così la mia gloria viene completata da parte della Creazione e quando vedo che la creatura non può giungere, nonostante la sua buona volontà, la attiro nel mio Volere, dove trova virtù di moltiplicare un atto solo per quanti ne vuole e mi dà la gloria, l’onore, l’amore, che altri non mi danno, perciò sto preparando l’era del vivere nel mio Volere, ché ciò che non hanno fatto nelle generazioni passate e che non faranno, in quest’era della mia Volontà le creature completeranno l’amore, la gloria, l’onore di tutta la Creazione, ed Io darò loro grazie sorprendenti ed inaudite..." Gesù
Le cose si dicono (per esempio i consigli dei sacerdoti) e se le fai è meglio per te. Sei tu che devi fare le scelte - esiste un passaggio dove si avverte la paura, il timore e il pericolo di fare una brutta fine all'inizio ma poi cambia -, il regno della DV è il regno dell'amore e devi essere mosso dall'amore a Gesù e questo è un fatto che tu devi imparare a vedertela tra te e Lui. Non si tratta di fare bella figura dal confessore, parenti, ecc.... si tratta di cosa farci con l'amore di Gesù che mi ha dato e come voglio gestirlo. E non possiamo delegarlo a nessuno questa scelta. Il timore scompare e la vita diventa una vita di amore goduto e riconosciuto, amore di languore, di privazione e di compassione (compatire le pene di Gesù) ma è sempre amore. Amare senza misura e su questo si parte per un viaggio la cui velocità di crociera dipende da noi. Libertà responsabile: hai fatto poco? poco avrai. Come mai hai poche grazie? Se a Gesù dai poco Lui ti ricambia con poco e quel poco che hai adesso te lo ritroverai in Paradiso.
* Consigliata come preghiera di Adorazione Eucaristica
24 Maggio 1919 L’anima nella quale dimora Gesù, sente ciò che il mondo Gli manda: durezza, tenebre, peccati, ecc..
Mi sentivo molto oppressa ed afflitta per la privazione del mio dolce Gesù e gli dicevo con tutto il cuore: “Vieni mia vita, senza di Te mi sento morente, ma non per morire, ma solo per sempre morire. Vieni, non ne posso più, non ne posso più.” Il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e ho sentito che mi ha baciato forte il cuore e poi, svelandosi, mi ha detto: “Figlia mia, sentivo un irresistibile bisogno di sfogarmi con te in amore.” Ed io, subito: “Gesù, quanto mi fai soffrire, la tua privazione mi uccide, tutte le altre pene mi sarebbero nulla, anzi sorrisi e baci tuoi, ma la tua privazione è morte senza pietà, ah Gesù! Gesù! come sei cambiato!” E Lui, interrompendo il mio dire, mi ha detto: “Figlia del mio amore, non vuoi persuaderti che guardo il mondo attraverso te e sei costretta, siccome dimoro in te, a sentire ciò che mi manda il mondo: durezza, tenebre, peccati, furore della mia giustizia, ecc.? Sicché invece di pensare alla mia privazione, devi pensare a difendermi dai mali che mi mandano le creature ed a spezzare il furore della mia giustizia, così Io resterò difeso in te e le creature meno colpite.” Gesù
Luisa ci mette a giorno della sua morte senza morire per l'assenza di Gesù; molte cose non le possiamo capire. Quando Gesù si nasconde noi come reagiamo? Nella DV ci sono i divertimenti leciti (prendendo anche il suo TI AMO nei divertimenti) ma se avverto la solitudine di Gesù non lo invoco e penso ad altro non va. Non mi fa crescere in Santità, a Gesù piace essere desiderato e questo è già fare riparazione / Gesù si nasconde è perchè vuole vedere quanto lo invochi e ripari per coloro che nemmeno se lo filano proprio.
4 Giugno 1919 Gesù doveva soffrire l’ingiustizia, l’odio, le burle perché la Redenzione fosse completa e siccome la Divinità era incapace di dargli queste pene, ecco perché nell’ultimo dei suoi giorni mortali soffri la Passione da parte delle creature
Gesù ci mostra le ragioni di questa doppia passione in perfetta coerenza con le rivelazioni del Sacro Cuore (dove Gesù mostra il suo Cuore con la Croce infissa al centro e quella croce era simbolo delle sofferenze che patì dall'inizio della sua concezione); però sono nuovi i dettagli.
“Figlia mia, le pene che mi diede la Divinità superano di gran lunga le pene che mi diedero le creature, sia nella potenza come nell’intensità e molteplicità e lunghezza di tempo; ma non ci fu ingiustizia né odio, ma sommo amore, accordo reciproco da parte di tutte e Tre le Divine Persone, impegno che Io avevo preso su di Me di salvare le anime a costo di subire tante morti per quante creature uscivano fuori alla luce della Creazione e che il Padre, con sommo amore, mi aveva accordato. Nella Divinità non esiste, né può esistere l’ingiustizia né l’odio, quindi Essa è incapace di farmi soffrire queste pene, ma l’uomo, col peccato, aveva commesso somma ingiustizia, odio, ecc., ed Io per glorificare il Padre completamente, dovevo soffrire l’ingiustizia, l’odio, le burle, ecc., ecco perchè nell’ultimo dei miei giorni mortali soffrii la Passione da parte delle creature, dove furono tante le ingiustizie, gli odi, le burle, le vendette, le umiliazioni che usarono contro di Me, che resero la mia povera Umanità l’obbrobrio di tutti, tanto da non sembrare che fossi uomo; mi sfigurarono tanto che loro stessi avevano orrore a guardarmi; ero l’abiezione ed il rifiuto di tutti, sicché potrei chiamarle due Passioni distinte. Le creature non mi potevano dare tante morti né tante pene per quante creature e peccati fossero stati commessi da esse, erano incapaci e perciò la Divinità ne prese l’impegno, ma con sommo amore e accordo da ambo le parti. Ma la Divinità era incapace d’ingiustizia, ecc.; per cui sottentrarono le creature e così completai in tutto l’opera della Redenzione. Quanto mi costano le anime! E’ perciò che le amo tanto.” Gesù
Gesù doveva ridare la Gloria al Padre e le creature non potevano dare tante morti e pene, quanti peccati ha dovuto espiare? e queste pene (divine) superano in intensità, molteplicità e lunghezza però nel Venerdì santo c'è l'odio che la Divinità non gli poteva dare: ingiustizie, odio e scherni. Gesù ha vissuto l'odio delle creature che la divinità non poteva dargli perchè incapace di odiare sè stessa e qualsiasi cosa abbia creato. Bisogna contemplare in ginocchio questo mistero in cui la figura d'amore di Gesù si staglia.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 15 settembre 2019
Più bene non si può!
Gesù ammonisce Luisa dal guardarsi dal pensiero di se stessa. La vita nella Divina Volontà è pensare sempre e solo a Gesù e Maria. Gesù spiega come è possibile che un atto solo, fatto nel Divin Volere, si moltiplichi in tanti da fare bene a tutti. La metafora del sole e il suo grandissimo significato. Luisa mostra come, nella Divina Volontà, si possa riparare l'onore e la gloria non dati a Dio dalle umane intelligenze. Libro di cielo, Volume 12, 10-16 Maggio 1919, 13 Giugno 2019
Oggi dopo un'ammonimento importante, Gesù ci porta nella vita della DV mostrandoci cosa compie un'atto fatto nella DV ma anche i limiti oggettivi che incontrano e la causa sono le cattive disposizioni dell'uomo. Non è un buon motivo per non moltiplicare gli atti, certo è causa di grande dolore per Gesù e per i suoi amici.
10 Maggio 1919 Quanto dura la Divina Volontà nell’anima, tanto dura la Vita Divina in essa
Stavo molto afflitta e quasi impensierita sul povero mio stato e Gesù, volendomi distrarre dal pensare a me stessa, mi ha detto: “Figlia mia, che fai? Il pensiero di te stessa ti fa uscire dalla mia Volontà; e non sai tu che quanto dura la mia Volontà in te, tanto dura la Vita Divina e come cessa il mio Volere, così cessa la Vita Divina e riprendi la tua vita umana? Bel cambio fai! Così avviene per l’ubbidienza, fino a tanto che dura l’ubbidienza, dura la vita di chi ha comandato in chi ubbidisce; come cessa l’ubbidienza, così si riprende la vita propria.” Poi, come sospirando, ha soggiunto: “Ah! tu non sai lo sfascio che farà il mondo e tutto ciò che è successo finora, si può chiamare gioco in confronto ai castighi che verranno. Non te li faccio vedere tutti per non opprimerti troppo ed Io, vedendo la ostinazione dell’uomo, me ne sto come occultato in te; tu prega insieme con Me e non voler pensare a te stessa.”
Luisa sta afflitta sul suo povero stato. Pensare a noi stessi non ha valenza positiva (quello pensa solo agli affari suoi) cioè occuparsi del proprio tornaconto e benessere ma questo pensiero non ci dovrebbe proprio stare in chi vuole vivere nella DV ma il pensiero è: come sta Gesù? Non pensare a sè ma pensare a Loro. L'ideale da raggiungere è pensare a loro (non nel senso stare tutto il giorno a pensare loro perchè non si potrebbe vivere) ma questa attenzione dovrebbere essere lo sfondo delle nostre azioni. E' chiaro che il mio intelletto deve concentrarsi su un lavoro, non possiamo stare sempre interiormente con Gesù e Maria perchè siamo limitati però è evidente che tutti i nostri lavori devono operarsi con un certo sfondo; è il modo in cui si fa. Darsi pensiero di sè (starò bene? come mai Gesù non mi dà le sofferenze ecc....) di per sè questo comportamento non è perfettissimo dimenticando che la giornata andrà come Dio la farà andare. Oggi ci saranno le pene/gioie/ occupazioni che il Signore mi manderà. E' chiaro che ognuno di noi ha un'organizzazione generale, ci sono una serie di varianti in corso che noi non conosciamo e noi non dobbiamo preoccuparci di nulla. Il Signore sa di cosa abbiamo bisogno. Fare le cose per amore Suo o di Lei e se ci stiamo attenti faremo tantissimi atti, se ho fatto pochi atti dovrei chiedermi: a cosa ho pensato nella giornata? a chi ho pensato? Non dovremmo pensare a niente e nessuno senza Gesù o Maria e (peggio) contro Gesù e Maria (è un cammino). Se incominciamo di noi a pensare di noi cesserà il Volere Divino, è un'uscita alla DV. Padre Pio diceva sempre di non preoccuparsi. Perchè ci sta chi si occupa di te (san Matteo 6; 26-34).Gesù non sta legittimando di non fare nulla tanto arrivano gli angeli a prepararci la cena (esempio),è l'affanno e la preoccupazione che non deve entrare in noi perchè deve esserci in noi l'abbandono a Dio. Possibile che il Signore lasci morire di fame un suo amico? L'umana volontà è regina dentro un sacco di persone "..ma umanamente parlando..." in alcuni situazioni va bene ma per giustificare qualche uscita dalla DV è un'aggravante. Non si agisce alla umana ma alla divina. Appena inizi a compiere l'umana volontà finisce la vita divina.
"..Poi, come sospirando, ha soggiunto: “Ah! tu non sai lo sfascio che farà il mondo e tutto ciò che è successo finora, si può chiamare gioco in confronto ai castighi che verranno. Non te li faccio vedere tutti per non opprimerti troppo ed Io, vedendo la ostinazione dell’uomo, me ne sto come occultato in te; tu prega insieme con Me e non voler pensare a te stessa.”
E' appena finita la prima guerra mondiale, doveva ancora arrivare la Seconda con tutti gli orrori (comunismo, fascismo, nazismo...)e dopo le due guerre è venuto lo sfascio morale e ancora non si vede la fine. Non è che ne siamo fuori adesso, anzi, buon consiglio: non pensarci troppo e non pensare a queste cose e pregare con Gesù.
16 Maggio 1919 Effetti degli atti fatti nella Divina Volontà. Il sole è immagine di questi atti
“Figlia mia, troverai nel sole un’immagine di ciò , uno è il sole, uno il calore, una la luce, eppure questo sole si moltiplica in tutti, dando a ciascuno la sua luce ed il suo calore a seconda le varie circostanze: all’uomo è luce di ogni occhio, di ogni azione, di ogni passo; e se la creatura varia l’azione o la via, la luce la segue, ma uno è il sole. Il sole si moltiplica in tutta la natura, dando a ciascuno i diversi effetti; al suo spuntare abbellisce tutta la natura e la sua luce, moltiplicandosi nella brina notturna, vi forma la rugiada, spandendo su tutte le piante un manto argentino, da dare tale risalto e bellezza a tutta la natura, da far stupire ed incantare lo sguardo umano, tanto, che l’uomo, con tutta la sua industria, non ha potere di formare una sola goccia di rugiada; passa oltre, ai fiori dà il suo colore ed il suo profumo e non un solo colore, ma a ciascuno il suo colore e profumo distinto; invece ai frutti, col suo calore e luce dà la dolcezza e la maturazione, ed a ciascun frutto diversità di dolcezza, ma uno è il sole, feconda e fa crescere altre piante, sicché tutta la natura riceve vita dal sole e ciascuno ha distinto effetto che gli conviene. Ora, se ciò fa il sole perché sta in alto e si fa vita di tutta la creazione che vive nel basso, anche se il sole è uno, molto più gli atti fatti nella mia Volontà, ché l’anima sale in Me ed opera nell’altezza della mia Volontà e più che sole si mette a guardia di tutte le creature per dar loro vita; anche se uno è l’atto, come sole dardeggia su tutte le creature, ed ora abbellisce una, fa fecondare la grazia in un’altra, scioglie il freddo o intenerisce il cuore in un’altra, ad un’altra ancora snebbia le tenebre o la purifica e brucia dando a ciascuna i diversi effetti che ci vogliono, ed a seconda le disposizioni maggiori o minori di ciascuna..." Gesù
Dobbiamo capire bene quest'immagine del Sole. Parlando poi in modo empirico, da ciò che parte dal sole partono una serie di effetti. Quando fai un'atto nella DV entra in queste altezze del sole ma noi non sappiamo a chi fa effetto; è un'atto, è una cosa molto più grande che pregare per qualcuno. Io posso pregare per una persona (richiesta e singola e limitata per quella persona) ma se quella persona ha una una disposizione zero quella preghiera produce dei frutti quasi nulli.
"..E questo succede anche nel sole che splende sul vostro orizzonte, se il terreno è sterile, il sole dà poco sviluppo alle piante; se il seme del fiore non c’è, il sole con tutta la sua luce e calore non lo fa spuntare; se l’uomo non vuole attivarsi nell’operare, il sole non gli fa guadagnare nulla, sicché il sole produce i beni nella Creazione a seconda la fecondità dei terreni e l’attitudine dell’uomo..." Gesù
Una casa è frutto di un lavoro compiuto di giorno e quando non piove, nel buio perpetuo non si costruisce la casa. C'è prima il sole e poi gli operai.
"..Così questi atti fatti nel mio Volere, anche se corrono a bene di tutti, agiscono a seconda le disposizioni di ciascuno, ed a seconda l’attitudine dell’anima che vive nel mio Volere, sicché un atto in più fatto nel mio Volere, è un sole di più che splende su tutte le creature.” Gesù
Questo ci fa comprendere bene che negli atti compiuti nel DV si fa il massimo bene possibile alle creature perchè tu le abbracci tutte in maniera divina causando per ogni atto che fai un beneficio oggettivo ed universale moltiplicato all'indefinito. "Vieni DV nel mio...." E' chiaro che a seconda delle attitudini dell'anima ricevente questi atti avranno maggiore o minore efficacia. Chiunque è stato o è innamorato pensa solo alla persona amata dal mattino alla sera, figlio di questo amore è il penserio che Luisa rivolge a Gesù.
"..Onde dopo ho cercato di fondermi nel mio Gesù, nel suo Volere, moltiplicando i miei pensieri nei suoi, per riparare e sostituirmi a tutte le intelligenze create, presenti, passate e future; dicevo di cuore al mio Gesù: “Quanto vorrei ridarti con la mia mente, tutta la gloria, l’onore, la riparazione di tutta l’umana famiglia, anche delle stesse anime perdute, che con la loro intelligenza non ti hanno dato.” E Lui, come compiacendosi, mi ha baciato in fronte, dicendomi: “Ed Io col mio bacio suggello tutti i tuo pensieri coi miei, affinché sempre trovi in te tutte le menti create ed a nome loro, Io riceva continua gloria, onore e riparazione.”
Luisa esprime questo volere e Gesù contraccambia. Ci immaginiamo se Gesù (dopo una preghiera del genere) ci faccia una cosa del genere o dopo morti ci faccia vedere quanto bene e gloria gli abbiamo dato? Possiamo sognarlo, i sogni sono leciti però quello che qua dice Gesù non sembrano sogni proibiti o cose irrealizzabili. Questa è realtà.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Oggi dopo un'ammonimento importante, Gesù ci porta nella vita della DV mostrandoci cosa compie un'atto fatto nella DV ma anche i limiti oggettivi che incontrano e la causa sono le cattive disposizioni dell'uomo. Non è un buon motivo per non moltiplicare gli atti, certo è causa di grande dolore per Gesù e per i suoi amici.
10 Maggio 1919 Quanto dura la Divina Volontà nell’anima, tanto dura la Vita Divina in essa
Stavo molto afflitta e quasi impensierita sul povero mio stato e Gesù, volendomi distrarre dal pensare a me stessa, mi ha detto: “Figlia mia, che fai? Il pensiero di te stessa ti fa uscire dalla mia Volontà; e non sai tu che quanto dura la mia Volontà in te, tanto dura la Vita Divina e come cessa il mio Volere, così cessa la Vita Divina e riprendi la tua vita umana? Bel cambio fai! Così avviene per l’ubbidienza, fino a tanto che dura l’ubbidienza, dura la vita di chi ha comandato in chi ubbidisce; come cessa l’ubbidienza, così si riprende la vita propria.” Poi, come sospirando, ha soggiunto: “Ah! tu non sai lo sfascio che farà il mondo e tutto ciò che è successo finora, si può chiamare gioco in confronto ai castighi che verranno. Non te li faccio vedere tutti per non opprimerti troppo ed Io, vedendo la ostinazione dell’uomo, me ne sto come occultato in te; tu prega insieme con Me e non voler pensare a te stessa.”
Luisa sta afflitta sul suo povero stato. Pensare a noi stessi non ha valenza positiva (quello pensa solo agli affari suoi) cioè occuparsi del proprio tornaconto e benessere ma questo pensiero non ci dovrebbe proprio stare in chi vuole vivere nella DV ma il pensiero è: come sta Gesù? Non pensare a sè ma pensare a Loro. L'ideale da raggiungere è pensare a loro (non nel senso stare tutto il giorno a pensare loro perchè non si potrebbe vivere) ma questa attenzione dovrebbere essere lo sfondo delle nostre azioni. E' chiaro che il mio intelletto deve concentrarsi su un lavoro, non possiamo stare sempre interiormente con Gesù e Maria perchè siamo limitati però è evidente che tutti i nostri lavori devono operarsi con un certo sfondo; è il modo in cui si fa. Darsi pensiero di sè (starò bene? come mai Gesù non mi dà le sofferenze ecc....) di per sè questo comportamento non è perfettissimo dimenticando che la giornata andrà come Dio la farà andare. Oggi ci saranno le pene/gioie/ occupazioni che il Signore mi manderà. E' chiaro che ognuno di noi ha un'organizzazione generale, ci sono una serie di varianti in corso che noi non conosciamo e noi non dobbiamo preoccuparci di nulla. Il Signore sa di cosa abbiamo bisogno. Fare le cose per amore Suo o di Lei e se ci stiamo attenti faremo tantissimi atti, se ho fatto pochi atti dovrei chiedermi: a cosa ho pensato nella giornata? a chi ho pensato? Non dovremmo pensare a niente e nessuno senza Gesù o Maria e (peggio) contro Gesù e Maria (è un cammino). Se incominciamo di noi a pensare di noi cesserà il Volere Divino, è un'uscita alla DV. Padre Pio diceva sempre di non preoccuparsi. Perchè ci sta chi si occupa di te (san Matteo 6; 26-34).Gesù non sta legittimando di non fare nulla tanto arrivano gli angeli a prepararci la cena (esempio),è l'affanno e la preoccupazione che non deve entrare in noi perchè deve esserci in noi l'abbandono a Dio. Possibile che il Signore lasci morire di fame un suo amico? L'umana volontà è regina dentro un sacco di persone "..ma umanamente parlando..." in alcuni situazioni va bene ma per giustificare qualche uscita dalla DV è un'aggravante. Non si agisce alla umana ma alla divina. Appena inizi a compiere l'umana volontà finisce la vita divina.
"..Poi, come sospirando, ha soggiunto: “Ah! tu non sai lo sfascio che farà il mondo e tutto ciò che è successo finora, si può chiamare gioco in confronto ai castighi che verranno. Non te li faccio vedere tutti per non opprimerti troppo ed Io, vedendo la ostinazione dell’uomo, me ne sto come occultato in te; tu prega insieme con Me e non voler pensare a te stessa.”
E' appena finita la prima guerra mondiale, doveva ancora arrivare la Seconda con tutti gli orrori (comunismo, fascismo, nazismo...)e dopo le due guerre è venuto lo sfascio morale e ancora non si vede la fine. Non è che ne siamo fuori adesso, anzi, buon consiglio: non pensarci troppo e non pensare a queste cose e pregare con Gesù.
16 Maggio 1919 Effetti degli atti fatti nella Divina Volontà. Il sole è immagine di questi atti
“Figlia mia, troverai nel sole un’immagine di ciò , uno è il sole, uno il calore, una la luce, eppure questo sole si moltiplica in tutti, dando a ciascuno la sua luce ed il suo calore a seconda le varie circostanze: all’uomo è luce di ogni occhio, di ogni azione, di ogni passo; e se la creatura varia l’azione o la via, la luce la segue, ma uno è il sole. Il sole si moltiplica in tutta la natura, dando a ciascuno i diversi effetti; al suo spuntare abbellisce tutta la natura e la sua luce, moltiplicandosi nella brina notturna, vi forma la rugiada, spandendo su tutte le piante un manto argentino, da dare tale risalto e bellezza a tutta la natura, da far stupire ed incantare lo sguardo umano, tanto, che l’uomo, con tutta la sua industria, non ha potere di formare una sola goccia di rugiada; passa oltre, ai fiori dà il suo colore ed il suo profumo e non un solo colore, ma a ciascuno il suo colore e profumo distinto; invece ai frutti, col suo calore e luce dà la dolcezza e la maturazione, ed a ciascun frutto diversità di dolcezza, ma uno è il sole, feconda e fa crescere altre piante, sicché tutta la natura riceve vita dal sole e ciascuno ha distinto effetto che gli conviene. Ora, se ciò fa il sole perché sta in alto e si fa vita di tutta la creazione che vive nel basso, anche se il sole è uno, molto più gli atti fatti nella mia Volontà, ché l’anima sale in Me ed opera nell’altezza della mia Volontà e più che sole si mette a guardia di tutte le creature per dar loro vita; anche se uno è l’atto, come sole dardeggia su tutte le creature, ed ora abbellisce una, fa fecondare la grazia in un’altra, scioglie il freddo o intenerisce il cuore in un’altra, ad un’altra ancora snebbia le tenebre o la purifica e brucia dando a ciascuna i diversi effetti che ci vogliono, ed a seconda le disposizioni maggiori o minori di ciascuna..." Gesù
Dobbiamo capire bene quest'immagine del Sole. Parlando poi in modo empirico, da ciò che parte dal sole partono una serie di effetti. Quando fai un'atto nella DV entra in queste altezze del sole ma noi non sappiamo a chi fa effetto; è un'atto, è una cosa molto più grande che pregare per qualcuno. Io posso pregare per una persona (richiesta e singola e limitata per quella persona) ma se quella persona ha una una disposizione zero quella preghiera produce dei frutti quasi nulli.
"..E questo succede anche nel sole che splende sul vostro orizzonte, se il terreno è sterile, il sole dà poco sviluppo alle piante; se il seme del fiore non c’è, il sole con tutta la sua luce e calore non lo fa spuntare; se l’uomo non vuole attivarsi nell’operare, il sole non gli fa guadagnare nulla, sicché il sole produce i beni nella Creazione a seconda la fecondità dei terreni e l’attitudine dell’uomo..." Gesù
Una casa è frutto di un lavoro compiuto di giorno e quando non piove, nel buio perpetuo non si costruisce la casa. C'è prima il sole e poi gli operai.
"..Così questi atti fatti nel mio Volere, anche se corrono a bene di tutti, agiscono a seconda le disposizioni di ciascuno, ed a seconda l’attitudine dell’anima che vive nel mio Volere, sicché un atto in più fatto nel mio Volere, è un sole di più che splende su tutte le creature.” Gesù
Questo ci fa comprendere bene che negli atti compiuti nel DV si fa il massimo bene possibile alle creature perchè tu le abbracci tutte in maniera divina causando per ogni atto che fai un beneficio oggettivo ed universale moltiplicato all'indefinito. "Vieni DV nel mio...." E' chiaro che a seconda delle attitudini dell'anima ricevente questi atti avranno maggiore o minore efficacia. Chiunque è stato o è innamorato pensa solo alla persona amata dal mattino alla sera, figlio di questo amore è il penserio che Luisa rivolge a Gesù.
"..Onde dopo ho cercato di fondermi nel mio Gesù, nel suo Volere, moltiplicando i miei pensieri nei suoi, per riparare e sostituirmi a tutte le intelligenze create, presenti, passate e future; dicevo di cuore al mio Gesù: “Quanto vorrei ridarti con la mia mente, tutta la gloria, l’onore, la riparazione di tutta l’umana famiglia, anche delle stesse anime perdute, che con la loro intelligenza non ti hanno dato.” E Lui, come compiacendosi, mi ha baciato in fronte, dicendomi: “Ed Io col mio bacio suggello tutti i tuo pensieri coi miei, affinché sempre trovi in te tutte le menti create ed a nome loro, Io riceva continua gloria, onore e riparazione.”
Luisa esprime questo volere e Gesù contraccambia. Ci immaginiamo se Gesù (dopo una preghiera del genere) ci faccia una cosa del genere o dopo morti ci faccia vedere quanto bene e gloria gli abbiamo dato? Possiamo sognarlo, i sogni sono leciti però quello che qua dice Gesù non sembrano sogni proibiti o cose irrealizzabili. Questa è realtà.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 14 settembre 2019
Vivere la vita di Gesù nell'amore
Gesù spiega i tre passaggi fondamentali per fondersi in Lui. Ricorda il suo essere tutto e solo amore e il suo desiderio di essere riamato dalle creature. La vita di fusione nella Divina Volontà è vita di amore intenso e autentico a Gesù. Prendere tutto ciò che è suo e lasciare ciò che è proprio, sperdendo in Lui il nostro essere. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 8, 9 Febbraio 1908 e 8 Gennaio 1909). Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", seconda puntata, Mercoledì 12 Giugno 2019 (per alcuni passaggi è consigliato ascoltare la catechesi dato che ci sono dei problemi a scrivere ciò che volevo spiegare)
Vivere e fondersi nella DV vuol dire vivere in una dimensione divina, non succedono cose strabilianti ma cose divini quindi stati interiori e modi di affrontare la realtà in modo differente rispetto a prima quando si vive terra terra. Prima si è soggetti ad oscillazioni e sbandamenti ma nella DV queste cose non ci sono. Quello che caratterizza la vita di Dio in sè stesso (felicità, imperturbabilità ecc...) in maniera lontanamante la incomincia a vivere chi entra in questo mondo. La prima catechesi (on line) il DONO DELLA DIVINA VOLONTA' spiega in cosa consiste, il secondo ciclo è stato ADAMO E IL DONO DELLA DIVINA VOLONTA' (cosa ha vissuto Adamo e cosa si può sperare di recuperare), Dio ha fatto il possibile e in quel ciclo ci dà qualche dritta. In questo terzo ciclo cercheremo di approfondire la fusione con la DV tipico del modo particolare di pregare che si impara attraverso gli scritti di Luisa, raggiungere uno stato di fusione dalla nostra volontà umana con quella divina in modo da operare e vivere in perfetta sintonia con quella divina.
9 Febbraio 1908 Il modo in cui l’anima deve stare con Gesù. La necessità d’amore di Gesù
Avendo fatto la comunione, stavo dicendo: “Signore, tienimi sempre stretta a Te, ché sono troppo piccina, e se non mi tieni stretta, essendo piccina posso smarrirmi.” E Lui: “Voglio insegnarti il modo come devi stare con Me: primo, devi entrare in Me e trasformarti in Me e prendere ciò che trovi in Me. Secondo, quando ti sei riempita tutta di Me, esci fuori ed opera insieme con Me, come se Io e te fossimo una cosa sola, in modo che se mi muovo Io, ti muovi; se penso, tu pensi alla stessa cosa pensata da Me, insomma, qualunque cosa Io faccia farai tu. Terzo, con questo operato che abbiamo fatto insieme, allontanati per un istante da Me e va’ in mezzo alle creature, dando a tutti ed a ciascuno tutto ciò che abbiamo operato insieme, cioè dando a ciascuno la mia vita divina, poi ritorna subito in Me per darmi, a nome di tutti, tutta quella gloria che dovrebbero darmi, pregando, scusandoli, riparando, amando; ah! sì, amami per tutti, saziami d’amore, in Me non ci sono passioni, ma se ci potesse essere passione, quest’unica e sola sarebbe l’amore. Ma l’amore in Me è più che passione, anzi è mia vita e se le passioni si possono distruggere, la vita no. Vedi a quale necessità mi trovo d’essere amato, perciò amami, amami.”
Radio Kolbe è vicina a Schio dove ci sono state le apparizioni Mariane dove la Madonna si è identificata come Regina dell'Amore, il regno della DV è regno d'amore. Tutti sanno che Dio è buono e ci ama, ma quanti fedeli hanno una percezione personale, vissuta ed esistenziale che Dio è Amore? Non con un sentimento passeggero, dentro questo mondo (della DV) una persona vive dell'amore di Dio, lo sai riconoscere in quello che accade e tutto intorno a te. E' l'esperienza di ogni innamorato di unirsi al proprio partner. E' tipico dell'amore ed ecco perchè Gesù parla in questo modo. Quando noi ci innamoriamo non ragioniamo in modo freddo, nessuno sa spiegare il processo dell'innamoramento - ti parte una passione e ti innamori -. Quando Gesù parla di queste cose è interscambiabile con la Madonna. Sentire che Gesù chiede di essere saziato d'amore (anche a tu che leggi questa catechesi) / questi scritti introducono nella quintessenza della vita cristiana, ti introducono dentro il Padre Nostro, vivere nella DV vuol dire vivere ciò che Gesù ci chiede nel Padre Nostro (sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra...). Gesù, nelle rivelazioni del SACRO CUORE Gesù fa vedere quanto ama gli uomini ma poi spiega che viene ricambiato in freddezze specie dai consacrati, preti ecc..... In Gesù l'amore non è passione ma è vita e in Dio non ci sono necessità ma parla per iperbole, Lui vuole essere amato. La terza fase si questa spiegazione, quando ci siamo belli fusi devi uscire andando in mezzo alle creature (modo spirituale , non posso raggiungere tutto il mondo con i mezzi terreni) / quello che vivo con Gesù lo porto spiritualmente con la preghiera. Gesù vuole sentire la MIA preghiera. E oltre a portare l'amore che tu stai vivendo nella preghiera, torna indietro (pregando, riparando, scusandoli ecc... per tutti). E' un processo tipico della vita nel DV, a Santa Margherita ha chiesto sacrifici e riparazioni anche per gli altri.
Nella DV lo si fa all'ennesima potenza e nella maniera più perfetta, fondendosi in essa non è solo un processo solo intenzionale e teorico. La DV è onnipresente è il principio dell'essere di ogni cosa ma la DV sta anche alla base della conservazione dell'essere (san Tommaso d'Aquino), nell'atto del parlare è presente la DV (non nel senso che approva tutto ciò che faccio) ma mi sta conservando nell'essere. Cosa succede? se io mi fondo nella DV sono in atto in Lei e questa cosa si realizza. Non produce automaticamente la santificazione di tutti ma un pò di bene produce.
Se io nella DV prego: Ti amo nella DV, ti porto l'adorazione di tutti, ti riparo per tutti, ecc... è chiaro che non deresponsabilizza le singole persone però quello che io ho fatto è per quanto posso supplire alle mancanze e difetti e peccati anche di quella creatura. Devi entrare dentro di me e trasformarti in Me (processo spirituale); ci vuole un contesto di preghiera profonda, intima e personale (se uno vuole entrare nella DV non può limitare le preghiere a solo alcuni momenti della giornata); tutte le cose chieste richiedono una conoscenza di Gesù, dove trovo Gesù? nei Vangeli, ecc... il suo essere obbediente ecc... questo processo non si improvvisa dall'oggi al domani ma presuppone una vita di vicinanza con Gesù. Un rapporto si stringe se c'è; non può Gesù essere un'illustre sconosciuto e noi dobbiamo avere un'onestà intellettuale di incontrare Gesù com'è. Se io ho una struttura mentale, quando nel Vangelo ascolto certe cose che confliggono con la mia visione mentale alternativi cercherò di rimuovere quelle parti (e all'incontrario) e questo non si deve fare anche se tutti tendiamo a farlo. Se io sono sensibile al tema della povertà evangelica io non posso dimenticare che Gesù ha chiesto di perdonare chi mi ha fatto del male. Io devo stare al contatto con la totalità di Gesù che riesco a conoscere fuggendo dalla tentazione di prendere solo quelle cose che ci piacciono di più / queste sono causa di conflitti anche a livello di Chiesa che generano fazioni. Ci sono delle sensibilità ok, il problema è quando noi facciamo delle nostre sensibilità degli assoluti.
Entrare in Gesù ed iniziare ad operare come se io e Gesù fossimo una sola cosa / il libro dell'imitazione di Cristo: io devo chiedermi: Gesù e Maria farebbero esattamente così? penserebbero questa? prenderebbero questa posizione? affronterebbero e come questo problema? Quando Gesù dice che la sua vita è l'amore - Dio, tutto ciò che fa è motivato solo dall'amore - ed è chiaro che l'amore esige ogni tanto una certa severità quando si tratta di corregge qualcosa. Il modo con cui Gesù e Maria si proponevano nel prossimo noi dobbiamo immaginarcelo, se tu incontravi uno dei due ti sentivi amato, rispettato profondamente... / il rispetto che Gesù e Maria che hanno verso il prossimo anche per un grande peccatore. Noi non possiamo dirci discepoli di loro due e comportarsi in modo differente a loro.
8 Gennaio 1909 Il frutto e lo scopo della comunione
Avendo fatto la comunione, ad un certo punto stavo pensando come fare per stringermi più che mai al benedetto Gesù e Lui mi ha detto: “Per stringerti più a Me, fino a giungere a sperdere il tuo essere in Me, come Io lo trasfondo nel tuo, devi in tutto prendere ciò che è mio e in tutto lasciare ciò che è tuo; in modo che se tu pensi sempre a cose sante e che riguardano solo il bene, l’onore e la gloria di Dio, lascia la tua mente e prendi la divina; se parli, se operi bene e solo per amore di Dio, lascia la tua bocca, le tue mani e prendi la mia bocca e le mie mani; se cammini le vie sante e rette, camminerai coi miei stessi piedi; se il tuo cuore amerà solo Me, lascerai il tuo cuore e prenderai il mio e mi amerai col mio medesimo amore e così di tutto il resto, sicché tu resterai rivestita di tutte le cose mie ed Io di tutte le cose tue. Ci può essere più stretta unione di questa? Se l’anima giunge a non riconoscere più se stessa, ma l’Essere Divino in se stessa, questi sono i frutti delle buone comunioni e questo è lo scopo divino nel volersi comunicare alle anime; ma quanto resta frustrato il mio amore e quanti pochi frutti raccolgono le anime da questo sacramento, fino a restarne, la maggior parte, indifferenti ed anche nauseati di questo cibo divino!”
Stringersi, gesto di una persona innamorata nei confronti del partner. Sperdere il proprio essere in Gesù, sperdersi per non ritrovarsi più. Cosa vuol dire fondersi? Prendere ciò che tutto ciò che è dell'altro, i stili, i modi, i tratti (Gesù alza la voce? offende? sparla? chiacchiera a vanvera? non credo, sono tutte cose che noi dobbiamo interiorizzare) / i giudici principali sono le persone che ci stanno intorno; nessuno può sapere con certezza se ci viviamo - sappiamo che ci stiamo provando - se non cambia in niente in noi (la vita cristiana è un cammino, non possiamo sentirci uguali a prima perchè vorrebbe dire che non progrediamo). Pensare a cose sante e alle cose belle, non è volontà di Dio che tu pensi al letamaio del peccato. Com'era la camminata di Gesù e della Madonna? anche la nostra camminata tradisce ciò che siamo. Noi rivestiamo la nostra personalità (rimaniamo noi stessi) di Gesù. Non riconoscere più sè stesso, rinnegare sè stesso (Vangelo), non voglio più vivere la vita mia. Voglio incominciare a vivere la vita di Gesù in me.
Gesù dice che quest'operazione di fusione autentica con Lui trova il sommo grado nella comunione dove io assumo Gesù / la divinità di Gesù si fonde con me e come mai nella vita reale sono un grande disastro dopo la comunione? Se la Messa non funziona e non ti trasformi vuol dire che ci sono dei problemi nel tuo cuore. Queste cose vengono a galla perchè ci mette necessariamente a contatto con l'autenticità della nostra vita cristiana.
MEDITAZIONE FATTA DA DON LEONARDO MARIA POMPEI
Vivere e fondersi nella DV vuol dire vivere in una dimensione divina, non succedono cose strabilianti ma cose divini quindi stati interiori e modi di affrontare la realtà in modo differente rispetto a prima quando si vive terra terra. Prima si è soggetti ad oscillazioni e sbandamenti ma nella DV queste cose non ci sono. Quello che caratterizza la vita di Dio in sè stesso (felicità, imperturbabilità ecc...) in maniera lontanamante la incomincia a vivere chi entra in questo mondo. La prima catechesi (on line) il DONO DELLA DIVINA VOLONTA' spiega in cosa consiste, il secondo ciclo è stato ADAMO E IL DONO DELLA DIVINA VOLONTA' (cosa ha vissuto Adamo e cosa si può sperare di recuperare), Dio ha fatto il possibile e in quel ciclo ci dà qualche dritta. In questo terzo ciclo cercheremo di approfondire la fusione con la DV tipico del modo particolare di pregare che si impara attraverso gli scritti di Luisa, raggiungere uno stato di fusione dalla nostra volontà umana con quella divina in modo da operare e vivere in perfetta sintonia con quella divina.
9 Febbraio 1908 Il modo in cui l’anima deve stare con Gesù. La necessità d’amore di Gesù
Avendo fatto la comunione, stavo dicendo: “Signore, tienimi sempre stretta a Te, ché sono troppo piccina, e se non mi tieni stretta, essendo piccina posso smarrirmi.” E Lui: “Voglio insegnarti il modo come devi stare con Me: primo, devi entrare in Me e trasformarti in Me e prendere ciò che trovi in Me. Secondo, quando ti sei riempita tutta di Me, esci fuori ed opera insieme con Me, come se Io e te fossimo una cosa sola, in modo che se mi muovo Io, ti muovi; se penso, tu pensi alla stessa cosa pensata da Me, insomma, qualunque cosa Io faccia farai tu. Terzo, con questo operato che abbiamo fatto insieme, allontanati per un istante da Me e va’ in mezzo alle creature, dando a tutti ed a ciascuno tutto ciò che abbiamo operato insieme, cioè dando a ciascuno la mia vita divina, poi ritorna subito in Me per darmi, a nome di tutti, tutta quella gloria che dovrebbero darmi, pregando, scusandoli, riparando, amando; ah! sì, amami per tutti, saziami d’amore, in Me non ci sono passioni, ma se ci potesse essere passione, quest’unica e sola sarebbe l’amore. Ma l’amore in Me è più che passione, anzi è mia vita e se le passioni si possono distruggere, la vita no. Vedi a quale necessità mi trovo d’essere amato, perciò amami, amami.”
Radio Kolbe è vicina a Schio dove ci sono state le apparizioni Mariane dove la Madonna si è identificata come Regina dell'Amore, il regno della DV è regno d'amore. Tutti sanno che Dio è buono e ci ama, ma quanti fedeli hanno una percezione personale, vissuta ed esistenziale che Dio è Amore? Non con un sentimento passeggero, dentro questo mondo (della DV) una persona vive dell'amore di Dio, lo sai riconoscere in quello che accade e tutto intorno a te. E' l'esperienza di ogni innamorato di unirsi al proprio partner. E' tipico dell'amore ed ecco perchè Gesù parla in questo modo. Quando noi ci innamoriamo non ragioniamo in modo freddo, nessuno sa spiegare il processo dell'innamoramento - ti parte una passione e ti innamori -. Quando Gesù parla di queste cose è interscambiabile con la Madonna. Sentire che Gesù chiede di essere saziato d'amore (anche a tu che leggi questa catechesi) / questi scritti introducono nella quintessenza della vita cristiana, ti introducono dentro il Padre Nostro, vivere nella DV vuol dire vivere ciò che Gesù ci chiede nel Padre Nostro (sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra...). Gesù, nelle rivelazioni del SACRO CUORE Gesù fa vedere quanto ama gli uomini ma poi spiega che viene ricambiato in freddezze specie dai consacrati, preti ecc..... In Gesù l'amore non è passione ma è vita e in Dio non ci sono necessità ma parla per iperbole, Lui vuole essere amato. La terza fase si questa spiegazione, quando ci siamo belli fusi devi uscire andando in mezzo alle creature (modo spirituale , non posso raggiungere tutto il mondo con i mezzi terreni) / quello che vivo con Gesù lo porto spiritualmente con la preghiera. Gesù vuole sentire la MIA preghiera. E oltre a portare l'amore che tu stai vivendo nella preghiera, torna indietro (pregando, riparando, scusandoli ecc... per tutti). E' un processo tipico della vita nel DV, a Santa Margherita ha chiesto sacrifici e riparazioni anche per gli altri.
Nella DV lo si fa all'ennesima potenza e nella maniera più perfetta, fondendosi in essa non è solo un processo solo intenzionale e teorico. La DV è onnipresente è il principio dell'essere di ogni cosa ma la DV sta anche alla base della conservazione dell'essere (san Tommaso d'Aquino), nell'atto del parlare è presente la DV (non nel senso che approva tutto ciò che faccio) ma mi sta conservando nell'essere. Cosa succede? se io mi fondo nella DV sono in atto in Lei e questa cosa si realizza. Non produce automaticamente la santificazione di tutti ma un pò di bene produce.
Se io nella DV prego: Ti amo nella DV, ti porto l'adorazione di tutti, ti riparo per tutti, ecc... è chiaro che non deresponsabilizza le singole persone però quello che io ho fatto è per quanto posso supplire alle mancanze e difetti e peccati anche di quella creatura. Devi entrare dentro di me e trasformarti in Me (processo spirituale); ci vuole un contesto di preghiera profonda, intima e personale (se uno vuole entrare nella DV non può limitare le preghiere a solo alcuni momenti della giornata); tutte le cose chieste richiedono una conoscenza di Gesù, dove trovo Gesù? nei Vangeli, ecc... il suo essere obbediente ecc... questo processo non si improvvisa dall'oggi al domani ma presuppone una vita di vicinanza con Gesù. Un rapporto si stringe se c'è; non può Gesù essere un'illustre sconosciuto e noi dobbiamo avere un'onestà intellettuale di incontrare Gesù com'è. Se io ho una struttura mentale, quando nel Vangelo ascolto certe cose che confliggono con la mia visione mentale alternativi cercherò di rimuovere quelle parti (e all'incontrario) e questo non si deve fare anche se tutti tendiamo a farlo. Se io sono sensibile al tema della povertà evangelica io non posso dimenticare che Gesù ha chiesto di perdonare chi mi ha fatto del male. Io devo stare al contatto con la totalità di Gesù che riesco a conoscere fuggendo dalla tentazione di prendere solo quelle cose che ci piacciono di più / queste sono causa di conflitti anche a livello di Chiesa che generano fazioni. Ci sono delle sensibilità ok, il problema è quando noi facciamo delle nostre sensibilità degli assoluti.
Entrare in Gesù ed iniziare ad operare come se io e Gesù fossimo una sola cosa / il libro dell'imitazione di Cristo: io devo chiedermi: Gesù e Maria farebbero esattamente così? penserebbero questa? prenderebbero questa posizione? affronterebbero e come questo problema? Quando Gesù dice che la sua vita è l'amore - Dio, tutto ciò che fa è motivato solo dall'amore - ed è chiaro che l'amore esige ogni tanto una certa severità quando si tratta di corregge qualcosa. Il modo con cui Gesù e Maria si proponevano nel prossimo noi dobbiamo immaginarcelo, se tu incontravi uno dei due ti sentivi amato, rispettato profondamente... / il rispetto che Gesù e Maria che hanno verso il prossimo anche per un grande peccatore. Noi non possiamo dirci discepoli di loro due e comportarsi in modo differente a loro.
8 Gennaio 1909 Il frutto e lo scopo della comunione
Avendo fatto la comunione, ad un certo punto stavo pensando come fare per stringermi più che mai al benedetto Gesù e Lui mi ha detto: “Per stringerti più a Me, fino a giungere a sperdere il tuo essere in Me, come Io lo trasfondo nel tuo, devi in tutto prendere ciò che è mio e in tutto lasciare ciò che è tuo; in modo che se tu pensi sempre a cose sante e che riguardano solo il bene, l’onore e la gloria di Dio, lascia la tua mente e prendi la divina; se parli, se operi bene e solo per amore di Dio, lascia la tua bocca, le tue mani e prendi la mia bocca e le mie mani; se cammini le vie sante e rette, camminerai coi miei stessi piedi; se il tuo cuore amerà solo Me, lascerai il tuo cuore e prenderai il mio e mi amerai col mio medesimo amore e così di tutto il resto, sicché tu resterai rivestita di tutte le cose mie ed Io di tutte le cose tue. Ci può essere più stretta unione di questa? Se l’anima giunge a non riconoscere più se stessa, ma l’Essere Divino in se stessa, questi sono i frutti delle buone comunioni e questo è lo scopo divino nel volersi comunicare alle anime; ma quanto resta frustrato il mio amore e quanti pochi frutti raccolgono le anime da questo sacramento, fino a restarne, la maggior parte, indifferenti ed anche nauseati di questo cibo divino!”
Stringersi, gesto di una persona innamorata nei confronti del partner. Sperdere il proprio essere in Gesù, sperdersi per non ritrovarsi più. Cosa vuol dire fondersi? Prendere ciò che tutto ciò che è dell'altro, i stili, i modi, i tratti (Gesù alza la voce? offende? sparla? chiacchiera a vanvera? non credo, sono tutte cose che noi dobbiamo interiorizzare) / i giudici principali sono le persone che ci stanno intorno; nessuno può sapere con certezza se ci viviamo - sappiamo che ci stiamo provando - se non cambia in niente in noi (la vita cristiana è un cammino, non possiamo sentirci uguali a prima perchè vorrebbe dire che non progrediamo). Pensare a cose sante e alle cose belle, non è volontà di Dio che tu pensi al letamaio del peccato. Com'era la camminata di Gesù e della Madonna? anche la nostra camminata tradisce ciò che siamo. Noi rivestiamo la nostra personalità (rimaniamo noi stessi) di Gesù. Non riconoscere più sè stesso, rinnegare sè stesso (Vangelo), non voglio più vivere la vita mia. Voglio incominciare a vivere la vita di Gesù in me.
Gesù dice che quest'operazione di fusione autentica con Lui trova il sommo grado nella comunione dove io assumo Gesù / la divinità di Gesù si fonde con me e come mai nella vita reale sono un grande disastro dopo la comunione? Se la Messa non funziona e non ti trasformi vuol dire che ci sono dei problemi nel tuo cuore. Queste cose vengono a galla perchè ci mette necessariamente a contatto con l'autenticità della nostra vita cristiana.
MEDITAZIONE FATTA DA DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 13 settembre 2019
Il delitto di non usare l'intelletto
Gesù si lamenta della follia dell'uomo che da se stesso si prepara il precipizio costringendo Gesù a ritirare la luce della grazia e della ragione e causando a Lui sofferenze, pianti e preghiere. Le pene divine interne che Gesù soffrì per tutta la vita per riparare gli innumerevoli peccati interni commessi dall'uomo. Importanza di imparare a discernerli. Libro di cielo, Volume 12, 4-8 Maggio 1919, 12 Giugno 2019
4 Maggio 1919 Gesù ha il suo trono in terra in chi vive nella sua Volontà
"..Ah se tutti capissero il gran bene del vivere nel mio Volere, farebbero a gara, ma ahimè! Pochi lo capiscono e vivono più in se stessi che in Me.” Gesù
Non comprendere è il principio di quella che si può chiamare stoltezza cioè essere privi di intelletto cioè non far funzionare bene l'intelletto. Questa stoltezza può degenerare in pazzia quando se ne fa un'uso strampalato e fuori da ogni buon senso. Purtroppo gli esseri umani (dice Gesù) sono folli, pazzi perchè vivono preparandosi un precipizio dove cadranno e ci resteranno per tutta l'eternità e lo fanno con le loro mani mettendo da parte il loro Salvatore, Colui che li ama infinitamente e che glielo ha dimostrato.
E Lui, guardandomi, mi ha detto: “Ah! figlia, nel tuo cuore sto decidendo la sorte del mondo, il tuo cuore è il centro del mio trono sulla terra e dal mio centro guardo il mondo, le loro pazzie, il precipizio che stanno preparando, ed Io come messo da parte, come se nulla fossi per loro, Io son costretto non solo a togliere la luce della grazia, ma anche della stessa ragione naturale, per confonderli e far loro toccare con mano, chi è l’uomo e che può fare l’uomo; lo guardo nel tuo cuore e piango e prego per l’uomo ingrato e voglio te insieme con Me, a piangere e pregare e a soffrire per mio sollievo e compagnia.” Gesù
Condivisione: quando saremo di fronte a Dio, non ci chiederà per prima cosa abbiamo fatto ma ci chiederà (specie se abbiamo fatto dei guai): l'intelletto che ti ho donato, l'hai adoperato? essere privi di intelletto cioè agire all'impazzata da sregolati è colpa grave. Noi in Italia non possiamo farci delle domande su Gesù, chi è Gesù? la Madonna? la Chiesa? E' colpa non mettersi seduti e non chiedersi cosa si è imparato. Ci credo veramente? Lo so che ogni secondo che passa è un secondo in meno di vita? Non sarà il caso di mettersi tranquilli e chiedersi cosa ci sarà dopo la vita terrena?...matrimoni che saltano ecc... sono nella maggioranza sono frutto di scelte errate. Se ci fossimo messi a fare discernimento allo Spirito Santo e facendosi consigliare da una persona saggia sapendoci confrontare saggiamente. E' un problema grosso. Dietro ai naufragi di molte vite ci sono sconsideratezze grossolane figlie dell'incosiderazione e noi siamo uomini e non possiamo vivere da animali. La volontà, intelletto e memoria ce l'abbiamo. Una persona che continua a ripetere gli stessi sbagli, io non posso ignorare la memoria pensando che dimenticare sia risolvere il problema, quando l'uomo fa così (il folle) Gesù è costretto a ritirare la luce grazia e la luce della ragione naturale ed ecco le macroscopiche follie dei tg; se uno perde la luce della grazia e la luce della ragione diventa un folle, dietro questo c'è l'uso sballato delle facoltà che il Signore ci ha dato. E questo fa soffrire Gesù, fa pregare Gesù.
Gesù vive queste cose dal centro del tuo cuore (di Luisa), Egli ha un luogo come sede di tutta la sua Maestà e di controllo. E si è capaci di formare questo trono dove Lui si siede tanto quanto si vive nel Divin Volere. Perchè la gente non lo capisce? Quando Gesù offre un dono una persona deve riflettere e chiedersi se è vero, fondato ed è compatibile con il Magistero della Chiesa e sono tutte domande da farsi e darsi una risposta.
8 Maggio 1919 Causa e necessità delle pene che la Divinità diede all’Umanità di Gesù. La causa per cui ha ritardato nel farle conoscere
".. Perciò fu quasi necessario che la Divinità stessa, prendesse questo impegno e mi facesse da carnefice amoroso e, per quanto amoroso, più esigente, per ricevere piena soddisfazione per tutti i peccati fatti nell’interno dell’uomo. .." Gesù
Tra le cose cattive che escono dal cuore dell'uomo non soltanto non vengono alla luce e non viene portato in confessionale e magari dà origine a peccati gravi interiori.
Gesù torna ancora una volta sulle pene divine che ha sofferto dal concepimento fino alla morte e su quelle normali. Pensiamo al tempo e alla qualità delle pene sofferte da Gesù.
"..L’uomo, peccando, non solo offende esternamente la Maestà Suprema, ma anche internamente e deturpa nel suo interno la parte divina che gli fu infusa nel crearlo, sicché il peccato prima si forma nell’interno dell’uomo e poi esce all’esterno, anzi, molte volte è la minima parte che esce all’esterno; il molto resta nell’interno. Ora, le creature erano incapaci di penetrare nel mio interno e farmi soddisfare con pene la gloria del Padre, che con tante offese del loro interno gli avevano negato; molto più che queste offese ferivano la parte più nobile della creatura, qual è l’intelletto, la memoria e la volontà, dove è suggellata l’immagine divina; chi doveva dunque prendere quest’impegno, se la creatura era incapace? Perciò fu quasi necessario che la Divinità stessa, prendesse questo impegno e mi facesse da carnefice amoroso e, per quanto amoroso, più esigente, per ricevere piena soddisfazione per tutti i peccati fatti nell’interno dell’uomo..." Gesù
I peccati esterni sono gli unici a cui coscienze fortunate che hanno fatto un cammino, molti non fanno il cammino e non si rendono conto (cattiva educazione, ecc... hanno assordato la coscienza e quindi tutto è lecito), le disonestà, le calunnie, gli urli, le percosse, ecc.. sono la punta dell'iceberg. Gesù nel Vangelo rimprovera i farisei di pulirsi l'interno, è dal cuore dell'uomo che escono i pensieri cattivi (superbia, avarizia, lussuria, desideri cattivi, ecc...) però tutti i nostri comportamenti balordi vengono dall'interno. Se con la vita nella DV non ci si illumina il nostro interiore (nostre aspirazioni, ecc..) e non siamo capaci di dire fermi tutti e non parte un processo interiore che ci fa vivere al Sole di Gesù tutte le nostre azioni allora sono tenebre / Gesù ci chiede se siamo capaci di renderci conto che è stato una vita a soffrire? Strappo al cuore e sentirsi morire e poi con un prodigio tornare in vita. Tu non puoi entrare in Chiesa, guardare un crocifisso dove si vedono le mani e piedi forati..tu non puoi non pensare perchè è accaduto tutto questo? Chi è che sta sulla Croce? E' un'operazione dell'intelletto e chi si è andato a confessare accusandosi di non aver mai pensato alla Passione di Gesù? Tutti abbiamo l'intelletto ma molti si degradano, è drammatica questa meditazione ma noi dobbiamo comprendere i nostri peccati interni, se io ho un pensiero cattivo verso una persona è peccato, una mormorazione interna verso una persona è peccato. Non è peccato solo parlare ma anche pensare (San Tommaso d'Aquino), i desideri, le ispirazioni che abbiamo, gli atti che facciamo quando nessuno ci vede e tutto questo deve essere portato alla luce del Sole Gesù. Se Gesù mi toglie la grazia e la luce della ragione è perchè io mi sto nascondendo nel carcere delle tenebre / Dio nei nostri confronti vuole darci tutto l'amore possibile ed immaginabile ma dipende da noi riceverne. Il comportamento di Dio è di sponda, Dio ci vuole dare tutto ma noi quanto siamo in grado di ricevere? Dio ti dà zero? è perchè tu vuoi zero anche magari manifestandolo non in maniera esplicita con i tuoi atti liberi. Dio però prova dolore nel vederci distruggere.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
4 Maggio 1919 Gesù ha il suo trono in terra in chi vive nella sua Volontà
"..Ah se tutti capissero il gran bene del vivere nel mio Volere, farebbero a gara, ma ahimè! Pochi lo capiscono e vivono più in se stessi che in Me.” Gesù
Non comprendere è il principio di quella che si può chiamare stoltezza cioè essere privi di intelletto cioè non far funzionare bene l'intelletto. Questa stoltezza può degenerare in pazzia quando se ne fa un'uso strampalato e fuori da ogni buon senso. Purtroppo gli esseri umani (dice Gesù) sono folli, pazzi perchè vivono preparandosi un precipizio dove cadranno e ci resteranno per tutta l'eternità e lo fanno con le loro mani mettendo da parte il loro Salvatore, Colui che li ama infinitamente e che glielo ha dimostrato.
E Lui, guardandomi, mi ha detto: “Ah! figlia, nel tuo cuore sto decidendo la sorte del mondo, il tuo cuore è il centro del mio trono sulla terra e dal mio centro guardo il mondo, le loro pazzie, il precipizio che stanno preparando, ed Io come messo da parte, come se nulla fossi per loro, Io son costretto non solo a togliere la luce della grazia, ma anche della stessa ragione naturale, per confonderli e far loro toccare con mano, chi è l’uomo e che può fare l’uomo; lo guardo nel tuo cuore e piango e prego per l’uomo ingrato e voglio te insieme con Me, a piangere e pregare e a soffrire per mio sollievo e compagnia.” Gesù
Condivisione: quando saremo di fronte a Dio, non ci chiederà per prima cosa abbiamo fatto ma ci chiederà (specie se abbiamo fatto dei guai): l'intelletto che ti ho donato, l'hai adoperato? essere privi di intelletto cioè agire all'impazzata da sregolati è colpa grave. Noi in Italia non possiamo farci delle domande su Gesù, chi è Gesù? la Madonna? la Chiesa? E' colpa non mettersi seduti e non chiedersi cosa si è imparato. Ci credo veramente? Lo so che ogni secondo che passa è un secondo in meno di vita? Non sarà il caso di mettersi tranquilli e chiedersi cosa ci sarà dopo la vita terrena?...matrimoni che saltano ecc... sono nella maggioranza sono frutto di scelte errate. Se ci fossimo messi a fare discernimento allo Spirito Santo e facendosi consigliare da una persona saggia sapendoci confrontare saggiamente. E' un problema grosso. Dietro ai naufragi di molte vite ci sono sconsideratezze grossolane figlie dell'incosiderazione e noi siamo uomini e non possiamo vivere da animali. La volontà, intelletto e memoria ce l'abbiamo. Una persona che continua a ripetere gli stessi sbagli, io non posso ignorare la memoria pensando che dimenticare sia risolvere il problema, quando l'uomo fa così (il folle) Gesù è costretto a ritirare la luce grazia e la luce della ragione naturale ed ecco le macroscopiche follie dei tg; se uno perde la luce della grazia e la luce della ragione diventa un folle, dietro questo c'è l'uso sballato delle facoltà che il Signore ci ha dato. E questo fa soffrire Gesù, fa pregare Gesù.
Gesù vive queste cose dal centro del tuo cuore (di Luisa), Egli ha un luogo come sede di tutta la sua Maestà e di controllo. E si è capaci di formare questo trono dove Lui si siede tanto quanto si vive nel Divin Volere. Perchè la gente non lo capisce? Quando Gesù offre un dono una persona deve riflettere e chiedersi se è vero, fondato ed è compatibile con il Magistero della Chiesa e sono tutte domande da farsi e darsi una risposta.
8 Maggio 1919 Causa e necessità delle pene che la Divinità diede all’Umanità di Gesù. La causa per cui ha ritardato nel farle conoscere
".. Perciò fu quasi necessario che la Divinità stessa, prendesse questo impegno e mi facesse da carnefice amoroso e, per quanto amoroso, più esigente, per ricevere piena soddisfazione per tutti i peccati fatti nell’interno dell’uomo. .." Gesù
Tra le cose cattive che escono dal cuore dell'uomo non soltanto non vengono alla luce e non viene portato in confessionale e magari dà origine a peccati gravi interiori.
Gesù torna ancora una volta sulle pene divine che ha sofferto dal concepimento fino alla morte e su quelle normali. Pensiamo al tempo e alla qualità delle pene sofferte da Gesù.
"..L’uomo, peccando, non solo offende esternamente la Maestà Suprema, ma anche internamente e deturpa nel suo interno la parte divina che gli fu infusa nel crearlo, sicché il peccato prima si forma nell’interno dell’uomo e poi esce all’esterno, anzi, molte volte è la minima parte che esce all’esterno; il molto resta nell’interno. Ora, le creature erano incapaci di penetrare nel mio interno e farmi soddisfare con pene la gloria del Padre, che con tante offese del loro interno gli avevano negato; molto più che queste offese ferivano la parte più nobile della creatura, qual è l’intelletto, la memoria e la volontà, dove è suggellata l’immagine divina; chi doveva dunque prendere quest’impegno, se la creatura era incapace? Perciò fu quasi necessario che la Divinità stessa, prendesse questo impegno e mi facesse da carnefice amoroso e, per quanto amoroso, più esigente, per ricevere piena soddisfazione per tutti i peccati fatti nell’interno dell’uomo..." Gesù
I peccati esterni sono gli unici a cui coscienze fortunate che hanno fatto un cammino, molti non fanno il cammino e non si rendono conto (cattiva educazione, ecc... hanno assordato la coscienza e quindi tutto è lecito), le disonestà, le calunnie, gli urli, le percosse, ecc.. sono la punta dell'iceberg. Gesù nel Vangelo rimprovera i farisei di pulirsi l'interno, è dal cuore dell'uomo che escono i pensieri cattivi (superbia, avarizia, lussuria, desideri cattivi, ecc...) però tutti i nostri comportamenti balordi vengono dall'interno. Se con la vita nella DV non ci si illumina il nostro interiore (nostre aspirazioni, ecc..) e non siamo capaci di dire fermi tutti e non parte un processo interiore che ci fa vivere al Sole di Gesù tutte le nostre azioni allora sono tenebre / Gesù ci chiede se siamo capaci di renderci conto che è stato una vita a soffrire? Strappo al cuore e sentirsi morire e poi con un prodigio tornare in vita. Tu non puoi entrare in Chiesa, guardare un crocifisso dove si vedono le mani e piedi forati..tu non puoi non pensare perchè è accaduto tutto questo? Chi è che sta sulla Croce? E' un'operazione dell'intelletto e chi si è andato a confessare accusandosi di non aver mai pensato alla Passione di Gesù? Tutti abbiamo l'intelletto ma molti si degradano, è drammatica questa meditazione ma noi dobbiamo comprendere i nostri peccati interni, se io ho un pensiero cattivo verso una persona è peccato, una mormorazione interna verso una persona è peccato. Non è peccato solo parlare ma anche pensare (San Tommaso d'Aquino), i desideri, le ispirazioni che abbiamo, gli atti che facciamo quando nessuno ci vede e tutto questo deve essere portato alla luce del Sole Gesù. Se Gesù mi toglie la grazia e la luce della ragione è perchè io mi sto nascondendo nel carcere delle tenebre / Dio nei nostri confronti vuole darci tutto l'amore possibile ed immaginabile ma dipende da noi riceverne. Il comportamento di Dio è di sponda, Dio ci vuole dare tutto ma noi quanto siamo in grado di ricevere? Dio ti dà zero? è perchè tu vuoi zero anche magari manifestandolo non in maniera esplicita con i tuoi atti liberi. Dio però prova dolore nel vederci distruggere.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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