Gesù spiega a Luisa come sia importante morire alla propria vita e sperdersi in Gesù, nonché alcuni aspetti delle privazioni legate al suo stato di vittima. Lezione magistrale di Gesù sulla confidenza, i suoi effetti e quello che ottiene da Gesù. Libro di cielo, Volume 12, 13-26 Settembre e 8 Ottobre 1919, 19 Giugno 2019
Informazioni importanti per la nostra vita interiore nel DV. Abbiamo visto che si deve morire alla propria vita e gli effetti dello stato di vittima (già nei giorni scorsi abbiamo parlato) diffusa se non troppa nella Chiesa e non bisogna offrirsi a questo stato con troppo entusiasmo e faciloneria. Ed infine lo stato d'abbandono e confidenza su cui cammina il treno dell'amore a Gesù, quello vero.
13 Settembre 1919 Si deve morire alla propria vita per vivere della Vita di Gesù
Luisa è preoccupata di essere poco praticante degli insegnamenti di Gesù, la vera vita di un cattolico è vivere quello in cui diciamo di credere e sul serio non così e così, non a metà o corrente alternata. Gesù risponde a Luisa così:
“Figlia mia, il segno più certo ed il suggello dei miei insegnamenti in te, è il non sentire nulla di proprio e poi, non è proprio questo vivere nel mio Volere sperdersi in Me? Perchè vai cercando i tuoi desideri, affetti ed altro, se li hai sperduti nel mio Volere? La mia Volontà è immensa e per trovarli ci vuol troppo e per vivere di Me conviene non vivere più della vita propria, altrimenti mostri che non sei contenta di vivere della mia Vita e tutta sperduta in Me.”
Sperdersi in Gesù, abbiamo già visto altre volte. E' il linguaggio di chi non fa più vita propria ma si vive la vita di Gesù e di Maria e si fanno nostri i loro sentimenti, sentimenti, desideri e voglio ciò che loro vogliono e sto dove loro mi mettono (stadio maturo di una vita spirituale) e accetto tutte le croci e prendo tutti i TI AMO. Non sentire nulla di proprio è uno stadio maturo / è chiaro che richiede conoscenza e crescita globale nel pensiero di Gesù e nella capacità di decodificare ciò che vuole Gesù oggi nella giornata. Può succedere che nascano qualche lecito e sano desiderio ma la spia che stiamo vivendo più la vita di Gesù che la nostra è la capacità di rinunciare a quel desiderio se capisco che Gesù vuole altro o se mi impedisce di portarlo a compimento. Quando noi perdiamo una cosa non la troviamo più, la vita personale è persa - questi sono concetti molto profondi spirituali, si tratta di stati di vita da sperimentare e di essere contenti di vivere la vita di Gesù e non la nostra.
26 Settembre 1919 Effetti dello stato di vittima
“Figlia mia, chi è vittima deve stare esposto a ricevere tutti i colpi della divina giustizia e deve provare in sé le pene delle creature ed i rigori che queste pene meritano dalla giustizia divina. Oh come gemeva la mia stritolata Umanità sotto questi rigori! Non solo questo, ma dal tuo stato di privazione ed abbandono, puoi vedere come le creature stanno con Me e come la giustizia divina sta per punirle con più terribili flagelli, l’uomo è giunto allo stato di completa pazzia ed ai pazzi si usano le sferze più dure.” Gesù
Privazione di Gesù, a volte Gesù ci fa percepire uno stato di abbandono simile a quello che Gesù ha vissuto nella Passione. In questo stato dobbiamo pensare che il Signore ci sta facendo sperimentare lo stato delle creature sciocche che vivono continuamente senza Gesù non perchè Lui le abbandonate ma perchè loro hanno abbandonato il Signore. Non c'è niente di più brutto e di disgraziato di una vita di Gesù eppure questa assurda pazzia è propria della stragrande maggioranza degli uomini. Con i pazzi che non ragionano, come si fa a ridurli alla calma? a colpi di sferze. Gesù parlava nel 1919 ma sembrano essere molto attuali. Che il Signore moltiplichi i sacrifici generosi di queste anime eroiche per attirare grazie sulle anime ingrate. E ci siano risparmiati brutti momenti che ci siamo costruiti con le nostre mani.
8 Ottobre 1919 Effetti della confidenza
“Figlia mia, la confidenza in Me è la piccola nube di luce, in cui resta l’anima così coinvolta, da farle scomparire tutti i timori, tutti i dubbi, tutte le debolezze, perché la confidenza in Me non solo le forma questa piccola nube di luce che l’involge tutta, ma la nutre di cibi contrari, che hanno la virtù di dissipare tutti i timori, i dubbi e le debolezze. Difatti, la confidenza in Me dissipa il timore e nutre l’anima di puro amore, scioglie i dubbi e le dà la certezza, toglie la debolezza e le dà la fortezza, anzi la fa tanto ardita con Me, che si attacca alle mie mammelle e succhia, succhia e si nutre, né vuole altro cibo; e se vede che succhiando non le viene nulla e ciò lo permetto per eccitarla alla più alta confidenza, lei, né si stanca né si stacca dal Mio petto, anzi succhia più forte, urta la testa al mio petto, ed Io Mi diverto e la faccio fare. Sicché l’anima confidente è il mio sorriso ed il mio divertimento, sicché chi confida in Me, mi ama, mi stima, mi crede ricco, potente, immenso; invece, chi sconfida non mi ama davvero, mi disonora, mi crede povero, impotente, piccolo; che affronto alla mia bontà.”! Gesù
Chi confida in Gesù (Santa Faustina). La confidenza non deve essere mai la madre della Malacreanza, la confidenza di chi dà a Gesù quello che è di Gesù / confidare in Gesù vuol dire amarLo. Gesù è Dio e quindi va stimato per quello che è, la stima che si ha per Lui è immensa e questa confidenza non toglie mai il senso di stare davanti a Dio - è vero che mi ama ma è pur sempre Dio - E questo genera il bel timore reverenziale senza togliere l'amore. Santa teresa dice che chi ha Dio, ha tutto, perchè Lui tutto dona a chi confida in Lui. Gesù è potente. Una delle operazioni sataniche (forse) è che satana ostenta il potere e le sue stramaledette opere anche sotto i nostri occhi per farci disperarci, sembra invincibile e ci viene la depressione. Tutto il male che satana fa e che ha condizione basilare la libertà mal esercitata delle persone non è qualcosa che sfugge al controllo e potere divino. Gesù se volesse atterrare il diavolo adesso lo potrebbe fare con un'atto istantaneo di volontà. Gesù è ininterrottamente al mio fianco, mi assiste, mi illumina, ecc... ma tu ci credi veramente o pensi di essere abbandonato a te stesso? E chi mi disonora vuol dire che non confida in me (possiamo girare l'ultima frase al contrario). Quando si vivono bene le dimensioni dell'abbandono e della confidenza cambia il modo con cui viviamo le cose esteriori ed interiori. La confidenza fa scomparire tutti i timori, dubbi e tutte le debolezze. Non si ha paura nè del prossimo, di Dio, di noi stessi e del diavolo. Dubbi? i dubbi possono essere di qualunque tipo (Gesù mi ama? stiamo facendo male? ecc...) i dubbi non ci sono più...la fede non ammette a dubbi (monsignor Fisichella). La fede non si fonda su argomenti scientifici ma si fonda sulla Parola di Dio e sulla Sua Autorità.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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