Grande lezione conclusiva di Gesù sui danni incalcolabili prodotti dalla volontà umana, che deturpa la bellezza dell'anima e la espone a ogni genere di male. Essa fu il chiodo che torturò incessantemente la vita terrena del Figlio di Dio. Libro di Cielo, Volume 31, 5 Marzo 1933, 1 Marzo 2023
5 Marzo 1933
Come la volontà umana riduce l’anima in brandelli e forma le piccole cittadelle sconvolte senza re e senza difesa. Pianto di Gesù.
Ultimo brano del volume 31° e che fa il botto finale. Questo brano è uno di quelli che meditarli adeguatamente è impossibile nello spazio ristretto di una meditazione di 30 minuti. Già la prima parte ha un sacco di cose per la meditazione. Il don ricorda una testimonianza personale, come ha fatto il Signore, dopo averlo attirato a conoscere la Divina Volontà, a dargli l'input per approffondire e seguire una sollecitazione proveniente dall'alto? La prima cosa che il don ha letto è stata la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà.
"..Senza la mia Divina Volontà, la creatura diventa come una città assediata, che i nemici costringono a morire di fame ed a martoriare in tutte le membra, con questa differenza, che il carnefice che le strappa le membra è la propria volontà, non sono i nemici che la tormentano, ma lei stessa si fa nemica di se stessa..." Gesù
In una città sotto assedio, sono i nemici che la dilaniano. Non ha scampo, ti strappano le membra se entrano ecc...tutto normale in caso di una città assediata ma la nostra realtà è che quasi tutti gli esseri umani sono città assediate non dai nemici ma dalla propria volontà. Nella Vergine di Maria nel Regno della Divina Volontà, a detta di Luisa scritta sotto dettatura della Madonna, c'è scritto che chi vive di umana volontà si dà delle torture indicibili, soffre molto di più di qualsiasi pena che si possa soffrire in questa vita in maniera completamente inutile e non fruttosa. La sofferenza diventa un valore quando è croce o la facciamo diventare croce cioè quando è sofferenza voluta da Dio o offerta liberamente a Dio per amore Suo; non quando ci torturiamo con i nostri atti di volontà umana, quello non serva a nulla anche quando non è peccato mortale. Serve solo a provocare dolore gratuito. Si soffre di più senza merito, ma si può essere così stolti? E' da pazzi. Ma cosa dice Nostro Signore?
(Luisa) "...Ma mentre la mia mente si felicitava nelle pure gioie del Fiat Divino, un turbine triste ha funestato le mie gioie e comprendevo il gran male e l’affronto terribile che si fa a Dio quando, arbitrandoci, facciamo la nostra volontà..."
Ma l'affronto non lo facciamo soltanto a Nostro Signore
"...Ogni atto di sua volontà è una divisione che forma tra Dio ed essa, è uno spostarsi dalla bellezza della sua creazione, è un raffreddarsi dal vero e puro amore, è smarrirsi dalla sua origine, è un prepararsi un inferno anticipato se la volontà precipita nel male grave, o un purgatorio se il male è leggero...."
Ogni atto nostro può discostarsi da quello divino semplicemente non facendo perfettamente quello che Dio vuole, e già questo è un problema. O facendo un peccato veniale (problema ancora più grosso) o facendo un peccato mortale (problema grossissimo). Basta un'atto di umana volontà e diventiamo più brutti dentro e fuori. Non senti amore per Gesù? Se non stai nella sua volontà non sentirai mai l'amore, smarrirsi dalla sua origine: le persone che non si raccapezzano, non sanno che fare sia nel piccolo che nel grande, una persona smarrita non sa dove andare e cosa fare e non sa come orientarsi. Questo è per ogni atto di volontà umana. Poi se inizi a compiere il peccato mortale vivi un'inferno anticipato sulla terra alla faccia della stolta allegria dei mondani che nonostante i soldi, i piaceri terreni di vario genere che si godono, stanno in un'inferno anticipato. O quelli che vivono in colpe veniali e si fanno il purgatorio anticipato.
"..La volontà umana è come la cancrena al corpo, che ha virtù di far cadere le carni a brandelli e di deformare la bellezza della creatura..." Gesù
Sappiamo benissimo cosa succede quando c'è un'arto in cancrena. Se un membro va in cancrena te lo devi tagliare altrimenti muori perchè altrimenti si diffonde nel corpo.
"...Povere anime senza la mia Volontà Divina! Essa sola ha la virtù unitrice che unificando tutto insieme, il pensiero, il desiderio, l’affetto, l’amore, la volontà umana, dà la bella forma unitiva all’anima della creatura. Invece, senza la mia Volontà, il pensiero vuole una cosa, la volontà un’altra, il desiderio ne vuole un’altra, l’affetto un’altra, in modo che si dibattono tra loro, si arruffano, si dividono, ahi! non vi è pace né unione senza la mia Volontà, manca chi vi metta il cemento, per riunire le parti divise e renderla forte contro tutti i mali che possono insorgere...." Gesù
I disordini interni che ci abbiamo. Ognuno vuole qualcosa: l'immaginazione vuole una cosa, la volontà un'altro ecc..
"..Perciò il tuo Gesù non fa altro che piangere sulle rovine di queste più che Gerusalemme sconvolte, che invece di riconoscere il loro Messia, lo disconobbero e gli diedero la morte. Così la mia Volontà viene disconosciuta mentre sta in mezzo a loro ed in loro e formano delle loro anime, piccole città sconvolte che mi costringono a farmi ripetere la minaccia, che di loro non rimarrà pietra su pietra, perché senza la mia Volontà sono cittadelle senza re, quindi non hanno né chi le protegga, né chi le difenda, né chi somministri loro gli alimenti necessari per fare il bene e per non farle perire nel male..." Gesù
Il disastro assoluto. Le paure che noi abbiamo, non si può avere paura se la volontà divina regna in noi perchè chi è che può competere con l'Altissimo? Quando l'Angelo ha detto alla Madonna: il Signore è con te,..game over. Pensate se si potesse dire di noi: il Signore è con me/te. E se è con me, che facciamo? Si mette tutto l'inferno contro di me? Se il Signore è con me, che vengano pure. Se il Signore è con me, di che vogliamo parlare? Una persona che vive nella dv, il Signore è con lei o no?
"..Che il grande racchiuda il piccolo, non c’è alcuna meraviglia, ma che il piccolo racchiuda il grande, dà dell’incredibile e solo Iddio può fare questi prodigi...." Luisa
Seconda parte, vedete cosa sono i giri? Per fare i giri non ci vuole tanto studio intellettuale (lo si può anche fare). Ma quando parte l'amore è tutt'altra cosa. Luisa si immagina la vita di Gesù, ma quando invochiamo la dv nel compiere questi esercizi (come quando facciamo le Ore della Passione) non è un pio ricordo del passato. Sotto questo punto di vista anche le informazioni di Tenera Amata ci aiutano: quell'atto di Gesù nel cogliere i fiori appartiene al passato secondo la nostra dimensione ma quello sta nell'atto di compiersi adesso. Ma adesso noi non possiamo - fino a quando non entriamo in Paradiso - recarci in quel punto preciso di persona. Ma adesso possiamo farlo lo stesso fondendosi nella dv, la dv racchiude tutto ciò che è. Quindi quando Luisa diceva:
(Luisa) "...Dopo di ciò seguivo gli atti che il mio dolce Gesù fece stando su questa terra e lo pregavo di cuore che in virtù dei suoi atti facesse conoscere a tutti la sua Volontà e, seguendolo nelle vie che percorreva, la mia mente si è fermata nell’atto quando il mio eterno amore Gesù attraversava i campi e si dilettava di guardare i fiori e di coglierli con le sue mani creatrici ed io volevo mettere il mio “ti amo” su ciascun fiore, affinché si cambiassero in voce e fiori parlanti che chiedessero che il suo Volere fosse conosciuto ed amato...."
E metteva il ti amo su ogni fiore questo è un giro. E' chiaro che se lo facciamo adesso - gli atti fatti da Gesù non sono cancellabili, rimarranno nell'eternità, unendomi con la dv non ha percezione sensibile che Gesù cogliendo il fiore ci veda anche il mio Ti Amo e senta la mia preghiera ma nella fede non devi avere nessun dubbio. Chi fa queste cose? Chi di noi è stato innamorato, quando l'amata/o era lontana/o, una persona ci pensa. Quando una persona è innamorata - il don non pensa di essere un marziano - dice che è naturale pensare alla persona amata che è lontana e pensa chissà cosa stia facendo. Analogicamente nell'amore divino succede la stessa cosa e se non succede è perchè lo conosco poco o male. E quindi non lo cerco e desidero abbastanza. O parli sempre di divina volontà e stai sempre a fare la tua sempre, comunque e dovunque. E qua Gesù interviene:
«Figlia benedetta, voglio dirti i miei dolori ed il segreto del mio cuore, tu devi sapere che la volontà umana fu il chiodo più trafiggente del mio cuore, Io nel percorrere le vie, i campi, guardavo i campi fioriti, gli alberi carichi di frutti e sentivo le gioie della mia Creazione e quei campi fioriti mi simboleggiavano più che fiori, le bellezze, le vivacità, la freschezza ed il bel colorito della creatura ed Io ne gioivo, ma subito il chiodo dell’umano volere me li faceva vedere trasformati in fiori appassiti, scoloriti, secchi, declinati sullo stelo in atto di morire, che invece di profumo emanavano cattivo odore ed i frutti degli alberi acerbi ed infraciditi, simbolo del male in cui la volontà umana riduce la creatura, l’opera più bella delle nostre mani creatrici. Io avevo un dolore e quei fiori mi strappavano le lacrime dagli occhi, perché sentivo che il chiodo dell’umano volere addentrava più forte....." Gesù
Quale essere umano gode tutte le bellezze e ti amo del campo fiorito, e ringrazia il Signore, lo loda e benedice ecc...? Qualsiasi cosa ci si metta davanti fa partire le lodi al Signore. Al don partono i nervi e una pena infinita, vedendo certi documentari - adesso le nostre conoscienze sono grandi sul creato - vedi robe di questo genere e il pensiero del don è fisso sul ringraziamento al Signore e poi ti senti dire da queste persone mentecatti oggettivi che è l'evoluzione, trasfromazione, ecc... sono così stupidi da non riconoscere dietro le cose create l'Artefice (come dice il libro della Sapienza). Tanto grande è il potere della volontà umana, la volontà umana ha il potere di fare diventare stupide le persone. Chi è stato il più stupido dell'Universo che è esistito? Lucifero, pur essendo il più intelligente di tutti si è messo contro Dio - ma ciò è una pazzia perchè chi è che vince contro Dio? Chi è che può eguagliarlo? Chi è capace di creare 5 miliardi di galassie? O pazzo furioso che sei, ti metti contro Dio e ti perdi la felicità, la pienezza di vita, ti autocondanni ad un'inferno, ecc... ma uno così è scemo e deficente. Eppure l'intelligenza di quell'essere è seconda solo a quella divina prima che fosse creata la Madonna. Gesù guardava quei fiori...
"...ma subito il chiodo dell’umano volere me li faceva vedere trasformati in fiori appassiti, scoloriti, secchi, declinati sullo stelo in atto di morire, che invece di profumo emanavano cattivo odore ed i frutti degli alberi acerbi ed infraciditi,..." Gesù
Come i chiodi che hanno trapassato Gesù sulla croce. I chiodi della nostra umana volontà che tortura di più Gesù che quelli che lo hanno fisicamente torturato.
"...Posso dire che non feci un passo quando vissi quaggiù, senza che il chiodo dell’umano volere mi trafiggesse, dacché nacqui finché Io morii, fu proprio esso che formò il più duro e continuo mio martirio, perché mi trasformò da bella in brutta la mia più bella opera creatrice ed Io in tutto ciò che facevo e soffrivo, avevo di mira sempre l’umana volontà per metterla in salvo...." Gesù
Mentre i chiodi in croce lo hanno trafitto per circa 3 ore, la nostra umana volontà per tutta la sua vita. Perchè ogni volta che noi diamo vita al nostro umano volere diventiamo brutti. La bruttezza - guardate oggi in giro che mostri, guardate le faccie che hanno certe persone, ecc... - Molte volte la gente si concia in una maniera brutta e spesso il mostro che appare fuori è il riverbero del mostro che sta dentro spesso e volentieri. Anime ridotte a brandelli, bellezze trasformate in mostruosità. Pensate se uno distruggesse e vandalizzasse la Pietà di Michelangelo...cosa pensate, che le nostre anime siano meno belle di quella statua? E le volontà umane, di quasi la totalità delle gente stanno facendo esattamente quello che il pazzo furioso farebbe se volesse sfregiare la Pietà di Michelangelo.
"..Ed oh! come amo chi chiama gli atti miei, si unisce a me e sul rogo del mio stesso sacrificio e del mio amore sacrifica se stessa, per ottenere il gran bene che la mia Volontà sia conosciuta e posso dominare sull’umano volere, fonte di tutti i mali della povera creatura...." Gesù
A Pasqua veniamo chiamati a rinunciare a Satana, fonte ed origine di ogni peccato. Il diavolo non ci potrebbe fare nessun male se non ci fosse la nostra volontà umana. Se non fossero caduti Adamo ed Eva, il diavolo non avrebbe potuto far nulla al resto del genere umano. La Madonna ha sofferto tanto perchè Dio l'ha permesso per la nostra corredenzione così per Gesù ma se il peccato non ci fosse stato, non sarebbe successo nulla.
"...fonte di tutti i mali della povera creatura...." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 29 ottobre 2023
sabato 28 ottobre 2023
Dio non fa cose inutili e non chiede l'impossibile
Gesù spiega l'essenza della vita nella Divina Volontà costituita dal cuore del Padre Nostro. E spiega gli atteggiamenti critici da parte di dotti e sapienti, ovviamente biasimandoli e raccomandando di non agire mai in base all'apprezzamento degli uomini. Libro di Cielo, Volume 31, 24 Febbraio 1933, Martedì 28 Febbraio 2023
24 Febbraio 1933 La verità, seme; agricoltore celeste e seminatore umano. Immutabilità dei modi divini. A che servono le pene e le contraddizioni.
Oggi il Signore affronta 2/3 temi importanti e siccome in uno - il don è in un certo senso coinvolto - il don inizierà con questo.
Luisa si lamenta per delle contraddizioni e dubbi che riceve da parte da alcuni che leggono i suoi scritti..
"..Figlia mia, se Io avessi voluto dare ascolto a ciò che si diceva di me ed alle contraddizioni che facevano alle verità che manifestai quando venni sulla terra, non avrei formato né la Redenzione, né avrei manifestato il mio Vangelo. Eppure erano i più dotti, la parte nobile, coloro che avevano studiato le scritture e che insegnavano al popolo la religione, li lasciai dire e sopportai con amore e pazienza invitta le loro continue contraddizioni e mi servii delle pene che mi diedero come legna, per bruciarmi e consumarmi sulla croce per amore loro e di tutti...." Gesù
I dotti, i dotti secondo la scienza umana. Purtroppo il don non ha la grazia di potersi definire ignorante - non nel senso cafone e maleducato - e spera di essere un'eccezione di come ci furono nel corso della Storia persone dotte ma anche illuminate, una minoranza dei dotti - il caso più bello che è di Gamaliele - nel caso degli apostoli, disse di stare attenti a perseguitarli perchè se la loro opera (la Chiesa nascente ndr) viene dagli uomini verrà distrutta ma se viene da Dio non riuscirete a distruggerla. Era stato allievo di Hillel. Ed era un pozzo di scienza ma - molti dotti non hanno ed è per questo che sparano giudizi specie quando si tratta di rivelazioni private - la scienza gonfia dice la Sacra Scrittura, tu puoi aver 2/3 lauree, sapere un sacco di cose ma tu sei sempre un'ignorante di fronte a Dio. Cosa sei di fronte alla Divina Sapienza? Come pretendi di giudicare l'operato divino? Il don, conoscendo Maria Valtorta e Lusia Piccarreta, sa che fior di dotti e anche purtroppo anche di cardinali - quando erano in alti ranghi di responsabilità - hanno attaccato queste due persone. E questo genera confusione nelle anime buone e genera confusione anche quando qualche don ne parla (degli scritti). Le dichiarazioni anche dall'alto delle loro insigne posizioni non hanno un valore vincolante da un punto di vista magisteriale ma sono dichiarazione opiniabili. Un fedele laico queste cose non le sa e magari può essere disorientato. Gli avversari e nemici di queste cose ti sbattono in faccia le dichiarazioni di queste persone. E si compie ciò che Gesù dice:
"...Ora, se appena le hanno sfiorate senza mangiarle con uno studio profondo, con un amore che genera l’appetito, che meraviglia se fanno dubbi e difficoltà? Oh come avrebbero fatto meglio a dire: «Non è cibo per noi, né abbiamo volontà di mangiarlo» anziché dare giudizi!...." Gesù
Per dare giudizi devi mangiarti tutta quanta la pappa, masticarla e digerirla per bene. Gesù allude al fatto che tu devi star calmo prima di sparare a zero. Non si possono prendere delle frasi a caso estrapolandole dal contesto, è così che si creano gli eretici.
Esempio di come si crea un'eresia: "..Io non voglio cose impossibili, né pretendo dalla creatura, né Io stesso faccio le cose impossibili..." Gesù - ad una persona prenderebbe un coccolone dicendo: sono state dette da Gesù. Ecco come funziona la testa di queste persone qua. Noi ci siamo abituati ad avere un'idea negativa dei farisei e purtroppo ci stanno ancora oggi. Però quello che Gesù veniva a portare sulla terra...gli ebrei erano nati e cresciuti impregnati di un monoteismo assoluto, il Signore è Uno solo, ecc... arriva Gesù e dice che Io sono il Figlio. Anche a quelli che non erano ipocriti e falsi gli sarà venuto un colpo. Una persona con la mente aperta avrebbe dovuto fermarsi, aspettare, approfondire e chi ha la scienza arrogante dice che Gesù bestemmia. Se non c'è l'umiltà profonda del cuore è meglio rimanere ignorante, e tanto più una persona sa le cose tanto più deve umiliarsi davanti a Dio, perchè di fronte a ciò che Dio è e sa, noi non siamo nulla. San Tommaso d'Aquino - il don vuol vedere chi si può mettere a competere con la sua cultura, uno dei più grossi geni e mostri santi, sapeva la Bibbia a memoria senza gadget elettronici e confessava di leggere gli scritti di alcune persone e di non averci capito tutto dalla prima all'ultima sillaba. Il don se lo sogna la notte di essere a questi livelli. La massima forma di conoscenza di Dio che possiamo averci in questa terra - dice san Tommaso d'Aquino - è sapere che per quanto abbiamo conosciuto è niente in confronto a ciò che Lui è. Le opere di Dio non si possono giudicare per nessun motivo.
"..Figlia mia, se Io avessi voluto dare ascolto a ciò che si diceva di me ed alle contraddizioni che facevano alle verità che manifestai quando venni sulla terra, non avrei formato né la Redenzione, né avrei manifestato il mio Vangelo. Eppure erano i più dotti, la parte nobile, coloro che avevano studiato le scritture e che insegnavano al popolo la religione, li lasciai dire e sopportai con amore e pazienza invitta le loro continue contraddizioni e mi servii delle pene che mi diedero come legna, per bruciarmi e consumarmi sulla croce per amore loro e di tutti...." Gesù
L'importante è seguire la nostra coscienza, se è retta la coscienza, sa che sta facendo quelle cose per amore di Dio in perfetta buona fede dicendo: Signore, tengo sempre aperte le porte del cuore caso mai mi stessi sbagliando. Noi dobbiamo sempre prendere esempio da queste parole di Gesù. Vale per ciascuno di noi. Dio è immutabile.
"..l’operato divino è immutabile, l’operato umano ha questa debolezza ed agisce a seconda l’apprezzamento che fanno gli altri,.." Gesù
Guardate che questa è una cosa profondissima. Se ci pensiamo, cè sempre un'intenzione di sottofondo alle nostre azioni, noi siamo sempre preoccupati di avere apprezzamenti, di non avere critiche e mortificazioni, di non prendere rimproveri ecc... questa è una debolezza perchè la forza è quando queste cose non mi interessano per nulla. Non vuol dire essere superbi o arroganti che quando arriva una critica la si ignora in modo sprezzante. Se mi arriva una critica io la ascolto con attenzione e ci prego sopra perchè magari quella persona mi sta dicendo una cosa giusta - attenzione - non mi lascio influenzare dal pericolo di essere criticato. Non essendo il Padre Eterno, noi dobbiamo pensarci, riflettere ecc.. io cambierò - attenzione - non per compiacere quella persona che mi ha criticato perchè così non mi critica più. No, ma perchè riconoscerò in quella critica un'intervento divino che mi ha fatto capire che c'era qualcosa che non andava, lo ringrazio e per piacere a Gesù e non a chi mi ha fatto la critica retificherò il mio comportamento. E facendo questo ci avvicineremo alla potenza di Dio. Io non posso cambiare il registro a seconda dell'opinione pubblica. Perchè ci si allinea su tante cose? Perchè essere disallineati su molti temi sociali, politici ecc... comporta la critica, la messa al bando, la perdita di incarichi anche ecclesiastici, la detrazione, l'insulto, la calunnia, la messa al bando o ai margini ecc... ma se ci si allinea per evitare ciò, si agisce per amore degli uomini e non per piacere a Dio. Ma dopo altro che divina volontà.... vi ricordate le meditazioni dei primi volumi? Quando fai una cosa chiediti per chi la stai facendo?.
"..ma Noi no, quando decidiamo non c’è chi ci sposti, né tutte le creature, né tutto l’inferno,..." Gesù
Similmente in coscienza, quando io sono certo che una cosa è volontà di Dio, a me non mi sposta nessuno a meno che Dio mi faccia arriva un'input che mi metta in crisi le mie convinzioni e allora lo ascolto se entro in crisi bene.
«Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra.» Gesù
Questo è vivere nella dv. Esempi: non è importante agli occhi di Dio quello che stiamo facendo ma se Dio vuole che lo stiamo facendo. Esempio: Quaresima, ti sei fatto il bel programmino di quaresima, dopodichè succedono alcune circostanze impreviste che ti fanno capire che alcune cose non si possono fare, che fai? Il fatto che siano accadute è perchè Dio ti sta dicendo: oggi questa cosa non la devi fare,...anche se avevi fatto il programma... non è importante il programmino ma è importante che questo sia benedetto da Dio. E può darsi che Dio per mortificare la tua volontà ti cambi il programma del giorno. Se Dio dicesse al don: don, tu da domani chiudi tutti i canali e parti per un'eremo a vita natural durante. Se il don nel suo cuore non fosse disponibile a dire Fiat sarebbe la fine. Se Dio vuole che il don continui a fare il don questo non glielo chiederà mai. Un conto è fare una cosa perchè Dio lo vuole, un conto è impuntarsi e agire direttamente. Se Dio dicesse al don: te ne vai domani, te ne vai domani. Rimaniamo al volume 31 e il resto lo farà qualcun'altro se serve altrimenti basta ed avanza.
«Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra.» Gesù
Significa che la Volontà di Dio diventa una cosa sola con la nostra. E' difficile e molto difficile mortificare la nostra volontà umana quando siamo convinti che ciò che stiamo facendo sia volontà di Dio, ma Dio stesso in qualche modo ti vuole smontare un pò e tu resisti. Il don lo vede benissimo durante la direazione spirituale dando magari direttive contrarie rispetto a ciò che sta facendo la persona. Se la persona si lamenta non è un buon segno.
Luisa si stava chiedendo come sarebbe arrivato il Regno della dv, perchè le sembrava impossibile e Gesù risponde:
"...Figlia benedetta, tutto ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio e se fosse impossibile che la mia Volontà potesse regnare come in Cielo così in terra, tutta la mia bontà paterna, non avrebbe insegnato la preghiera del Pater Noster, perché far pregare per cose impossibili non l’avrei né Io recitato con tanto amore per primo, mettendomi a capo di tutti, né l’avrei insegnata agli apostoli affinché l’insegnassero a tutto il mondo come la preghiera più bella e la più sostanziosa della mia Chiesa. Io non voglio cose impossibili, né pretendo dalla creatura, né Io stesso faccio le cose impossibili...." Gesù
E questo vale per i comandamenti, la castità prematrimoniale, l'apertura alla vita, per il celibato ecclesiastico, sono tutte possibili. Possono arrivare due persone vergini senza essersi sfiorati? Sì. Se non arrivano vergini è perchè non vogliono. Possono una coppia di sposi aprirsi alla vita lasciando che sia Dio a mandare tutti i figli che vuole? Per chi in qualche modo inizia a fare i calcoli umani è chiaro che non è possibile.
"..«Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra.» In queste poche parole sono racchiusi abissi di grazie, di santità, di luce e abissi di comunicazioni e trasformazioni divine tra Creatore e creatura...." Gesù
Sentire il Signore, e cambierai. Te ne accorgerai da solo, non c'è nulla di tuo e lo capisci che non dipende da te.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
24 Febbraio 1933 La verità, seme; agricoltore celeste e seminatore umano. Immutabilità dei modi divini. A che servono le pene e le contraddizioni.
Oggi il Signore affronta 2/3 temi importanti e siccome in uno - il don è in un certo senso coinvolto - il don inizierà con questo.
Luisa si lamenta per delle contraddizioni e dubbi che riceve da parte da alcuni che leggono i suoi scritti..
"..Figlia mia, se Io avessi voluto dare ascolto a ciò che si diceva di me ed alle contraddizioni che facevano alle verità che manifestai quando venni sulla terra, non avrei formato né la Redenzione, né avrei manifestato il mio Vangelo. Eppure erano i più dotti, la parte nobile, coloro che avevano studiato le scritture e che insegnavano al popolo la religione, li lasciai dire e sopportai con amore e pazienza invitta le loro continue contraddizioni e mi servii delle pene che mi diedero come legna, per bruciarmi e consumarmi sulla croce per amore loro e di tutti...." Gesù
I dotti, i dotti secondo la scienza umana. Purtroppo il don non ha la grazia di potersi definire ignorante - non nel senso cafone e maleducato - e spera di essere un'eccezione di come ci furono nel corso della Storia persone dotte ma anche illuminate, una minoranza dei dotti - il caso più bello che è di Gamaliele - nel caso degli apostoli, disse di stare attenti a perseguitarli perchè se la loro opera (la Chiesa nascente ndr) viene dagli uomini verrà distrutta ma se viene da Dio non riuscirete a distruggerla. Era stato allievo di Hillel. Ed era un pozzo di scienza ma - molti dotti non hanno ed è per questo che sparano giudizi specie quando si tratta di rivelazioni private - la scienza gonfia dice la Sacra Scrittura, tu puoi aver 2/3 lauree, sapere un sacco di cose ma tu sei sempre un'ignorante di fronte a Dio. Cosa sei di fronte alla Divina Sapienza? Come pretendi di giudicare l'operato divino? Il don, conoscendo Maria Valtorta e Lusia Piccarreta, sa che fior di dotti e anche purtroppo anche di cardinali - quando erano in alti ranghi di responsabilità - hanno attaccato queste due persone. E questo genera confusione nelle anime buone e genera confusione anche quando qualche don ne parla (degli scritti). Le dichiarazioni anche dall'alto delle loro insigne posizioni non hanno un valore vincolante da un punto di vista magisteriale ma sono dichiarazione opiniabili. Un fedele laico queste cose non le sa e magari può essere disorientato. Gli avversari e nemici di queste cose ti sbattono in faccia le dichiarazioni di queste persone. E si compie ciò che Gesù dice:
"...Ora, se appena le hanno sfiorate senza mangiarle con uno studio profondo, con un amore che genera l’appetito, che meraviglia se fanno dubbi e difficoltà? Oh come avrebbero fatto meglio a dire: «Non è cibo per noi, né abbiamo volontà di mangiarlo» anziché dare giudizi!...." Gesù
Per dare giudizi devi mangiarti tutta quanta la pappa, masticarla e digerirla per bene. Gesù allude al fatto che tu devi star calmo prima di sparare a zero. Non si possono prendere delle frasi a caso estrapolandole dal contesto, è così che si creano gli eretici.
Esempio di come si crea un'eresia: "..Io non voglio cose impossibili, né pretendo dalla creatura, né Io stesso faccio le cose impossibili..." Gesù - ad una persona prenderebbe un coccolone dicendo: sono state dette da Gesù. Ecco come funziona la testa di queste persone qua. Noi ci siamo abituati ad avere un'idea negativa dei farisei e purtroppo ci stanno ancora oggi. Però quello che Gesù veniva a portare sulla terra...gli ebrei erano nati e cresciuti impregnati di un monoteismo assoluto, il Signore è Uno solo, ecc... arriva Gesù e dice che Io sono il Figlio. Anche a quelli che non erano ipocriti e falsi gli sarà venuto un colpo. Una persona con la mente aperta avrebbe dovuto fermarsi, aspettare, approfondire e chi ha la scienza arrogante dice che Gesù bestemmia. Se non c'è l'umiltà profonda del cuore è meglio rimanere ignorante, e tanto più una persona sa le cose tanto più deve umiliarsi davanti a Dio, perchè di fronte a ciò che Dio è e sa, noi non siamo nulla. San Tommaso d'Aquino - il don vuol vedere chi si può mettere a competere con la sua cultura, uno dei più grossi geni e mostri santi, sapeva la Bibbia a memoria senza gadget elettronici e confessava di leggere gli scritti di alcune persone e di non averci capito tutto dalla prima all'ultima sillaba. Il don se lo sogna la notte di essere a questi livelli. La massima forma di conoscenza di Dio che possiamo averci in questa terra - dice san Tommaso d'Aquino - è sapere che per quanto abbiamo conosciuto è niente in confronto a ciò che Lui è. Le opere di Dio non si possono giudicare per nessun motivo.
"..Figlia mia, se Io avessi voluto dare ascolto a ciò che si diceva di me ed alle contraddizioni che facevano alle verità che manifestai quando venni sulla terra, non avrei formato né la Redenzione, né avrei manifestato il mio Vangelo. Eppure erano i più dotti, la parte nobile, coloro che avevano studiato le scritture e che insegnavano al popolo la religione, li lasciai dire e sopportai con amore e pazienza invitta le loro continue contraddizioni e mi servii delle pene che mi diedero come legna, per bruciarmi e consumarmi sulla croce per amore loro e di tutti...." Gesù
L'importante è seguire la nostra coscienza, se è retta la coscienza, sa che sta facendo quelle cose per amore di Dio in perfetta buona fede dicendo: Signore, tengo sempre aperte le porte del cuore caso mai mi stessi sbagliando. Noi dobbiamo sempre prendere esempio da queste parole di Gesù. Vale per ciascuno di noi. Dio è immutabile.
"..l’operato divino è immutabile, l’operato umano ha questa debolezza ed agisce a seconda l’apprezzamento che fanno gli altri,.." Gesù
Guardate che questa è una cosa profondissima. Se ci pensiamo, cè sempre un'intenzione di sottofondo alle nostre azioni, noi siamo sempre preoccupati di avere apprezzamenti, di non avere critiche e mortificazioni, di non prendere rimproveri ecc... questa è una debolezza perchè la forza è quando queste cose non mi interessano per nulla. Non vuol dire essere superbi o arroganti che quando arriva una critica la si ignora in modo sprezzante. Se mi arriva una critica io la ascolto con attenzione e ci prego sopra perchè magari quella persona mi sta dicendo una cosa giusta - attenzione - non mi lascio influenzare dal pericolo di essere criticato. Non essendo il Padre Eterno, noi dobbiamo pensarci, riflettere ecc.. io cambierò - attenzione - non per compiacere quella persona che mi ha criticato perchè così non mi critica più. No, ma perchè riconoscerò in quella critica un'intervento divino che mi ha fatto capire che c'era qualcosa che non andava, lo ringrazio e per piacere a Gesù e non a chi mi ha fatto la critica retificherò il mio comportamento. E facendo questo ci avvicineremo alla potenza di Dio. Io non posso cambiare il registro a seconda dell'opinione pubblica. Perchè ci si allinea su tante cose? Perchè essere disallineati su molti temi sociali, politici ecc... comporta la critica, la messa al bando, la perdita di incarichi anche ecclesiastici, la detrazione, l'insulto, la calunnia, la messa al bando o ai margini ecc... ma se ci si allinea per evitare ciò, si agisce per amore degli uomini e non per piacere a Dio. Ma dopo altro che divina volontà.... vi ricordate le meditazioni dei primi volumi? Quando fai una cosa chiediti per chi la stai facendo?.
"..ma Noi no, quando decidiamo non c’è chi ci sposti, né tutte le creature, né tutto l’inferno,..." Gesù
Similmente in coscienza, quando io sono certo che una cosa è volontà di Dio, a me non mi sposta nessuno a meno che Dio mi faccia arriva un'input che mi metta in crisi le mie convinzioni e allora lo ascolto se entro in crisi bene.
«Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra.» Gesù
Questo è vivere nella dv. Esempi: non è importante agli occhi di Dio quello che stiamo facendo ma se Dio vuole che lo stiamo facendo. Esempio: Quaresima, ti sei fatto il bel programmino di quaresima, dopodichè succedono alcune circostanze impreviste che ti fanno capire che alcune cose non si possono fare, che fai? Il fatto che siano accadute è perchè Dio ti sta dicendo: oggi questa cosa non la devi fare,...anche se avevi fatto il programma... non è importante il programmino ma è importante che questo sia benedetto da Dio. E può darsi che Dio per mortificare la tua volontà ti cambi il programma del giorno. Se Dio dicesse al don: don, tu da domani chiudi tutti i canali e parti per un'eremo a vita natural durante. Se il don nel suo cuore non fosse disponibile a dire Fiat sarebbe la fine. Se Dio vuole che il don continui a fare il don questo non glielo chiederà mai. Un conto è fare una cosa perchè Dio lo vuole, un conto è impuntarsi e agire direttamente. Se Dio dicesse al don: te ne vai domani, te ne vai domani. Rimaniamo al volume 31 e il resto lo farà qualcun'altro se serve altrimenti basta ed avanza.
«Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra.» Gesù
Significa che la Volontà di Dio diventa una cosa sola con la nostra. E' difficile e molto difficile mortificare la nostra volontà umana quando siamo convinti che ciò che stiamo facendo sia volontà di Dio, ma Dio stesso in qualche modo ti vuole smontare un pò e tu resisti. Il don lo vede benissimo durante la direazione spirituale dando magari direttive contrarie rispetto a ciò che sta facendo la persona. Se la persona si lamenta non è un buon segno.
Luisa si stava chiedendo come sarebbe arrivato il Regno della dv, perchè le sembrava impossibile e Gesù risponde:
"...Figlia benedetta, tutto ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio e se fosse impossibile che la mia Volontà potesse regnare come in Cielo così in terra, tutta la mia bontà paterna, non avrebbe insegnato la preghiera del Pater Noster, perché far pregare per cose impossibili non l’avrei né Io recitato con tanto amore per primo, mettendomi a capo di tutti, né l’avrei insegnata agli apostoli affinché l’insegnassero a tutto il mondo come la preghiera più bella e la più sostanziosa della mia Chiesa. Io non voglio cose impossibili, né pretendo dalla creatura, né Io stesso faccio le cose impossibili...." Gesù
E questo vale per i comandamenti, la castità prematrimoniale, l'apertura alla vita, per il celibato ecclesiastico, sono tutte possibili. Possono arrivare due persone vergini senza essersi sfiorati? Sì. Se non arrivano vergini è perchè non vogliono. Possono una coppia di sposi aprirsi alla vita lasciando che sia Dio a mandare tutti i figli che vuole? Per chi in qualche modo inizia a fare i calcoli umani è chiaro che non è possibile.
"..«Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra.» In queste poche parole sono racchiusi abissi di grazie, di santità, di luce e abissi di comunicazioni e trasformazioni divine tra Creatore e creatura...." Gesù
Sentire il Signore, e cambierai. Te ne accorgerai da solo, non c'è nulla di tuo e lo capisci che non dipende da te.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 27 ottobre 2023
L'esuberanza dell'Amore Divino
Gesù spiega in maniera magistrale le dinamiche intrinseche ed estrinseche dell'Amore Divino ribadendo concetti chiavi della dogmatica cattolica e portando esempi quanto mai eloquenti di ciò che è capace di fare l'Amore divino quando trova apertura e accoglienza. Libro di Cielo, Volume 31, 12 Febbraio 1933, Lunedì 27 Febbraio 2023
12 Febbraio 1933 Dio possiede in natura la forza creatrice, necessità d’amare. Dio prigioniero volontario della creatura, il divin pescatore, pesca giornaliera.
Stiamo finendo il 31° volume. Gli insegnamenti che qua dà Gesù sono di un certo grado, spessore e livello. C'è un misto di un trattato teologia - riferimenti impliciti ed espliciti ad alcune areee della dogmatica - e ci sono altre istruzioni sul cuore della vita nella dv che è l'amore. La vita nella divina volontà è vita immersa nel mistero dell'amore divino, riconosciuto ed accolto in continuazione - per prima cosa - e poi è amore ricambiato.
Due punti di vista fondamentali che dobbiamo tenere presenti: in Dio c'è necessità e libertà, le azioni di Dio (si dice in teologia e in dogmatica) ad Intra (dentro la Trinità) sono necessarie ma allo stesso tempo sono libere - concetto che non sappiamo bene perchè per noi o sono azioni libere o necessarie. Che Dio sia Trino e ci sia un'oceano di amore, gioia ecc... tra le tre Divine Persone, sono azioni necessarie e no. Qua bisogna fare un'atto di Fede. Fuori da Dio le azioni sono solo libere ma non arbitraie, nella sua libertà Dio porta fuori di sè quello che ha dentro di sè: l'amore. Non è obbligato a farlo ma se sceglie di farlo è quello. Dio non ha bisogno di niente e di nessuno. Fuori di sè, Dio non fa nulla senza di noi (nella nostra vita nell'ordine della santificazione). Con le creature irragionevoli, Dio fa senza di loro ma con noi è diverso. Altra branca della teologia (trattato di Grazia) famosa con uno slogan di Sant'Agostino: Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te. Questi sono i grandi quadri dogmatici e su questo si snoda quello che Gesù dice:
«Figlia benedetta, il nostro amore è esuberante e quanto più diamo, più vogliamo dare alle creature, anzi nel dare, il nostro amore straripa da ogni parte e vorrebbe affogarle d’amore, di santità, di bellezza, di luce, di bontà nostra, quanto più diamo, più cresce in Noi la passione d’amarle e di farci amare...." Gesù
Non è che Gesù ti dà una cosa e poi dice basta. Dio ti riempe in continuazione. Se questa cosa non la senti è che c'è un problema da parte tua che non ti sei mai messo in condizione di vivere questo. Straripare ed affogare..sono espressioni che ricorrono nei Libri di Cielo. Quante volte vengono nominate nei libri di Cielo? Quando ti sarai deciso di metterti sotto di Lui e sotto la Sua Volontà tu proverai queste cose. Non sai più dove andare a parare e se non senti questa pienezza c'è qualcosa da parte del destinatario e mai del mittente.
"...Ora, nel creare la Creazione, facemmo da soli, senza della creatura, ma dopo averla creata, il nostro amore è tanto verso di essa, che vogliamo continuare e svolgere la forza creatrice insieme con lei e, mentre col conservare la creazione è come se in atto la stessimo creando, questa forza creatrice unifica ed investe le anime e continua la creazione nell’interno di ciascuno..." Gesù
Dio conserva tutte le cose nell'essere e nei confronti nostri quando incontra un terreno fecondo che brama, desidera ed accoglie queste cose?
"..E che cosa creiamo? Nuovi cieli d’amore, nuovi soli di conoscenze, nuovi mari di grazie, nuova aria di santità, nuovi venti di refrigerio che fanno da balsamo alla creatura, nuova vita sempre crescente di nostro Volontà Divina, nuovi fiori di bellezza, di santi desideri, insomma, l’eco della creazione di tutte le cose, la nostra virtù creatrice fa eco nelle anime e con una sapienza e bontà tutta nostra, creiamo sempre, senza mai cessare; se cessasse, ciò che non può essere, dovremmo restringere questa nostra natura creatrice che ha virtù di sempre creare...." Gesù
L'amore di Dio è molto più tangibile di quello di una creatura, fosse pure tangibile quello della creatura, molto appassionale. se una persona vive - nel sacramento del Matrimonio - la grazia di sentirsi amata/o - il don raramente sente una persona sposata felice e più spesso vede gente in lacrime. In questa terra, fino a quando siamo viatori, in questo mondo segnato dal peccato della concupiscenza, l'amore della creatura delude, chi sposa un'altra persona perchè brama essere amata spesso andrà incontro a delusioni perchè quasi sicuramente non troverà quello che cerca, non perchè il coniuge sia diffetoso ma perchè anche l'altra metà del cielo ha tante miserie e difetti. E' molto raro, ci vuole una grandissima santità da parte i coniugi, che questa condizione strutturale di mancanza da entrambi riesca ad essere colmata. Con l'amore divino non funziona così, perchè in Dio si trova tutto quello che possiamo desiderare ma anche molto di più. E quindi stando in contatto con l'amore di Dio sono: Cieli d'amore, conoscenze nuove, nuove grazie, solo Dio conosce la grandezza del capolavoro di Maria, nuova aria di santità, anche tra noi diciamo: che aria tira? aria fresca, refrigerio e vita sempre crescente, si sta sempre più dentro alla dv e si esce sempre di meno. E' un percorso, non si passa dal cielo sempre temporali al sole continuo.
"...Noi per poter più amare, Noi stessi ci siamo formati una legge d’amore ed abbiamo creato in Noi il bisogno d’amare, sicché amare in Noi è necessità, ma necessità voluta, non forzata da nessuno ed è questa necessità d’amare che ci fa fare tante cose inaudite, ci fa dare in eccessi ed in follie verso le creature..." Gesù
Il don non vorrebbe urtare qualcuno ma nella preghiera personale uno dovrebbe chiedersi: tu hai visto qualche follia che ha fatto Gesù verso di te? Eccessi? O cose inaudite.....? Sta scritto questo nel testo, il don non si sta inventando. Se non succedeno vuol dire che i temporali non ci sono più ma il cielo è sempre coperto, perchè altrimenti non è possibile che queste cose non accadano. Le ha promesse Gesù, le promesse di Gesù non sono come le nostre, non trattiamo Gesù alla stregua di una persona che parla solo per parlare.
"...Per amarla di più e per essere più amati, vogliamo che lo sappia e la vogliamo in nostra compagnia, per fare che essa stessa veda e tocchi con mano ciò che stiamo operando e come svolgiamo la nostra vita divina nell’anima sua, il nostro amore non si dà posa ed a seconda le disposizioni e la cooperazione della creatura, ora svolgiamo la forza creatrice, ora la redentrice ed ora la santificatrice, a seconda i suoi bisogni e la corrispondenza che ci presta, ma tutto ciò sempre insieme con lei,..." Gesù
Dio ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te. Non è il discorso della misericordia a tutti anche ai non pentiti, ma dove sta scritto questa cosa qua? Gesù
"...mai da soli, vogliamo usare la virtù creatrice, ma vogliamo che la conosca e riceva, vogliamo usare la virtù redentrice se il peccato la tiranneggia, ma vogliamo che senta il bene che vogliamo farle e lo riceva con amore e gratitudine.Vogliamo usare la virtù santificatrice, ma vogliamo che si presti a ricevere la trasformazione dei nostri atti santi nei suoi, per ricevere la nostra virtù santificatrice...." Gesù
Non si fa niente senza di te. Quando c'è qualcosa che non funziona nella nostra vita interiore, la colpa è sempre la nostra, Dio è sempre innocente, se tante cose vanno storte dobbiamo batterci il testo a noi. Sia ben chiaro.
"..Tu devi sapere che il nostro amore è tanto, che tutte le creature nuotano e sono dentro questo mare immenso del nostro amore e come se non fossimo contenti di tanta immensità di questo nostro amore, il nostro Ente Supremo si fa pescatore e va pescando le piccole goccioline d’amore delle creature, i loro piccoli atti, i piccoli sacrifici, le pene sofferte per amore nostro, un “ti amo” di cuore che ci hanno detto..." Gesù
Gli facciamo qualche sacrificio? Abbiamo mai detto un Ti amo a Gesù? Glieli abbiamo mai detti con il cuore?
"...L’amore vero ha virtù di trasformare le cose, mette un dolce incanto alle nostre pupille divine e ci rende belli, graziosi, simpatici i piccoli atti amorosi delle creature, in modo che ci rapisce, ci ferisce, ci felicità..."Gesù
"..perciò se vuoi renderci felici ed essere portatrice al tuo Dio di gioie e di felicità, ama, ama sempre,..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
12 Febbraio 1933 Dio possiede in natura la forza creatrice, necessità d’amare. Dio prigioniero volontario della creatura, il divin pescatore, pesca giornaliera.
Stiamo finendo il 31° volume. Gli insegnamenti che qua dà Gesù sono di un certo grado, spessore e livello. C'è un misto di un trattato teologia - riferimenti impliciti ed espliciti ad alcune areee della dogmatica - e ci sono altre istruzioni sul cuore della vita nella dv che è l'amore. La vita nella divina volontà è vita immersa nel mistero dell'amore divino, riconosciuto ed accolto in continuazione - per prima cosa - e poi è amore ricambiato.
Due punti di vista fondamentali che dobbiamo tenere presenti: in Dio c'è necessità e libertà, le azioni di Dio (si dice in teologia e in dogmatica) ad Intra (dentro la Trinità) sono necessarie ma allo stesso tempo sono libere - concetto che non sappiamo bene perchè per noi o sono azioni libere o necessarie. Che Dio sia Trino e ci sia un'oceano di amore, gioia ecc... tra le tre Divine Persone, sono azioni necessarie e no. Qua bisogna fare un'atto di Fede. Fuori da Dio le azioni sono solo libere ma non arbitraie, nella sua libertà Dio porta fuori di sè quello che ha dentro di sè: l'amore. Non è obbligato a farlo ma se sceglie di farlo è quello. Dio non ha bisogno di niente e di nessuno. Fuori di sè, Dio non fa nulla senza di noi (nella nostra vita nell'ordine della santificazione). Con le creature irragionevoli, Dio fa senza di loro ma con noi è diverso. Altra branca della teologia (trattato di Grazia) famosa con uno slogan di Sant'Agostino: Dio che ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te. Questi sono i grandi quadri dogmatici e su questo si snoda quello che Gesù dice:
«Figlia benedetta, il nostro amore è esuberante e quanto più diamo, più vogliamo dare alle creature, anzi nel dare, il nostro amore straripa da ogni parte e vorrebbe affogarle d’amore, di santità, di bellezza, di luce, di bontà nostra, quanto più diamo, più cresce in Noi la passione d’amarle e di farci amare...." Gesù
Non è che Gesù ti dà una cosa e poi dice basta. Dio ti riempe in continuazione. Se questa cosa non la senti è che c'è un problema da parte tua che non ti sei mai messo in condizione di vivere questo. Straripare ed affogare..sono espressioni che ricorrono nei Libri di Cielo. Quante volte vengono nominate nei libri di Cielo? Quando ti sarai deciso di metterti sotto di Lui e sotto la Sua Volontà tu proverai queste cose. Non sai più dove andare a parare e se non senti questa pienezza c'è qualcosa da parte del destinatario e mai del mittente.
"...Ora, nel creare la Creazione, facemmo da soli, senza della creatura, ma dopo averla creata, il nostro amore è tanto verso di essa, che vogliamo continuare e svolgere la forza creatrice insieme con lei e, mentre col conservare la creazione è come se in atto la stessimo creando, questa forza creatrice unifica ed investe le anime e continua la creazione nell’interno di ciascuno..." Gesù
Dio conserva tutte le cose nell'essere e nei confronti nostri quando incontra un terreno fecondo che brama, desidera ed accoglie queste cose?
"..E che cosa creiamo? Nuovi cieli d’amore, nuovi soli di conoscenze, nuovi mari di grazie, nuova aria di santità, nuovi venti di refrigerio che fanno da balsamo alla creatura, nuova vita sempre crescente di nostro Volontà Divina, nuovi fiori di bellezza, di santi desideri, insomma, l’eco della creazione di tutte le cose, la nostra virtù creatrice fa eco nelle anime e con una sapienza e bontà tutta nostra, creiamo sempre, senza mai cessare; se cessasse, ciò che non può essere, dovremmo restringere questa nostra natura creatrice che ha virtù di sempre creare...." Gesù
L'amore di Dio è molto più tangibile di quello di una creatura, fosse pure tangibile quello della creatura, molto appassionale. se una persona vive - nel sacramento del Matrimonio - la grazia di sentirsi amata/o - il don raramente sente una persona sposata felice e più spesso vede gente in lacrime. In questa terra, fino a quando siamo viatori, in questo mondo segnato dal peccato della concupiscenza, l'amore della creatura delude, chi sposa un'altra persona perchè brama essere amata spesso andrà incontro a delusioni perchè quasi sicuramente non troverà quello che cerca, non perchè il coniuge sia diffetoso ma perchè anche l'altra metà del cielo ha tante miserie e difetti. E' molto raro, ci vuole una grandissima santità da parte i coniugi, che questa condizione strutturale di mancanza da entrambi riesca ad essere colmata. Con l'amore divino non funziona così, perchè in Dio si trova tutto quello che possiamo desiderare ma anche molto di più. E quindi stando in contatto con l'amore di Dio sono: Cieli d'amore, conoscenze nuove, nuove grazie, solo Dio conosce la grandezza del capolavoro di Maria, nuova aria di santità, anche tra noi diciamo: che aria tira? aria fresca, refrigerio e vita sempre crescente, si sta sempre più dentro alla dv e si esce sempre di meno. E' un percorso, non si passa dal cielo sempre temporali al sole continuo.
"...Noi per poter più amare, Noi stessi ci siamo formati una legge d’amore ed abbiamo creato in Noi il bisogno d’amare, sicché amare in Noi è necessità, ma necessità voluta, non forzata da nessuno ed è questa necessità d’amare che ci fa fare tante cose inaudite, ci fa dare in eccessi ed in follie verso le creature..." Gesù
Il don non vorrebbe urtare qualcuno ma nella preghiera personale uno dovrebbe chiedersi: tu hai visto qualche follia che ha fatto Gesù verso di te? Eccessi? O cose inaudite.....? Sta scritto questo nel testo, il don non si sta inventando. Se non succedeno vuol dire che i temporali non ci sono più ma il cielo è sempre coperto, perchè altrimenti non è possibile che queste cose non accadano. Le ha promesse Gesù, le promesse di Gesù non sono come le nostre, non trattiamo Gesù alla stregua di una persona che parla solo per parlare.
"...Per amarla di più e per essere più amati, vogliamo che lo sappia e la vogliamo in nostra compagnia, per fare che essa stessa veda e tocchi con mano ciò che stiamo operando e come svolgiamo la nostra vita divina nell’anima sua, il nostro amore non si dà posa ed a seconda le disposizioni e la cooperazione della creatura, ora svolgiamo la forza creatrice, ora la redentrice ed ora la santificatrice, a seconda i suoi bisogni e la corrispondenza che ci presta, ma tutto ciò sempre insieme con lei,..." Gesù
Dio ti ha creato senza di te, non ti salverà senza di te. Non è il discorso della misericordia a tutti anche ai non pentiti, ma dove sta scritto questa cosa qua? Gesù
"...mai da soli, vogliamo usare la virtù creatrice, ma vogliamo che la conosca e riceva, vogliamo usare la virtù redentrice se il peccato la tiranneggia, ma vogliamo che senta il bene che vogliamo farle e lo riceva con amore e gratitudine.Vogliamo usare la virtù santificatrice, ma vogliamo che si presti a ricevere la trasformazione dei nostri atti santi nei suoi, per ricevere la nostra virtù santificatrice...." Gesù
Non si fa niente senza di te. Quando c'è qualcosa che non funziona nella nostra vita interiore, la colpa è sempre la nostra, Dio è sempre innocente, se tante cose vanno storte dobbiamo batterci il testo a noi. Sia ben chiaro.
"..Tu devi sapere che il nostro amore è tanto, che tutte le creature nuotano e sono dentro questo mare immenso del nostro amore e come se non fossimo contenti di tanta immensità di questo nostro amore, il nostro Ente Supremo si fa pescatore e va pescando le piccole goccioline d’amore delle creature, i loro piccoli atti, i piccoli sacrifici, le pene sofferte per amore nostro, un “ti amo” di cuore che ci hanno detto..." Gesù
Gli facciamo qualche sacrificio? Abbiamo mai detto un Ti amo a Gesù? Glieli abbiamo mai detti con il cuore?
"...L’amore vero ha virtù di trasformare le cose, mette un dolce incanto alle nostre pupille divine e ci rende belli, graziosi, simpatici i piccoli atti amorosi delle creature, in modo che ci rapisce, ci ferisce, ci felicità..."Gesù
"..perciò se vuoi renderci felici ed essere portatrice al tuo Dio di gioie e di felicità, ama, ama sempre,..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 26 ottobre 2023
La potenza della parola di Verità
Gesù parla dell'importanza e della forza comunicativa della sua Parola. E come fare in modo che essa produca i massimi frutti nelle nostre anime. Libro di Cielo, Volume 31, 29 Gennaio 1933, Venerdì 24 Febbraio 2023
29 Gennaio 1933 Potenza delle verità, passi di entrambe le parti, Dio e la creatura. Aspetto insolito dell’Ente Supremo.
Per iniziare questa meditazione dobbiamo volgersi al grande Isaia, perchè quello che dice Gesù è semplicemente una spiegazione o omelia sul grande profeta Isaia 55:10 - 11
"..10Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, 11così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata...." Isaia
Questo è il passo di Isaia ed è questo che Gesù ci ha detto. Andiamo a vedere un pò il senso di quello che il Signore ci ha comunicato. Il fatto che Dio parli a noi, manifesti una verità è un dono di tale grandezza che solo per questo dovremmo crollare in ginocchio ed elevare al Signore inni di ringraziamento e di lode al Signore. Noi non abbiamo nessun diritto di ricevere la sua Parola o le conoscenze. Quant'è bello che qualcuno ci parli, il parlare è una grande manifestazione d'amore, quando conosciamo una persona nuova, proviamo a lanciare qualche segnale per vedere se viene raccolto e se stiamo poi in insieme vuol dire che il segnale è stato raccolto. Quando due non si parlano o sono due estranei o vuol dire che c'è qualche problema. Quando amiamo qualcuno gli parliamo in un certo modo, ogni parola della Madonna è una carezza che dà anche quando dico cose severe. Pensate a quanto amore ha avuto il Signore per noi, nella Bibbia - il numero delle pagine della Bibbia dovrebbe essere sulle (tante) pagine, (tante) pagine di manifestazione d'amore per noi. Un gesto ascetico - non per tutti - sarebbe leggersi tutta la Bibbia. Nella Sacra Scrittura Dio ha parlato ma si capisce poco, ha velato molto, quel velo si alza solo se lo alza Nostro Signore. Non sia mai che qualcuno si azzardi a provare a togliere il velo da sè. Quanta gente contatta il don dicendo che non ci capisce nulla sulla dv: è molto meglio Maria Valtorta (sotto un certo aspetto), ma è proprio perchè è divina (gli scritti di Luisa), succede che Gesù vela la sua Parola per impedire che possa essere usata male, che possa essere ridicolizzata, quel velo si innalza solo in chi ha il cuore capace di accoglierla, riconoscerla e ringraziare il Signore e poi ha la pazienza di meditarla piano piano senza avere la pretesa di capire tutto - specie subito.
"...Ora tu devi sapere che quando decidiamo di manifestare una verità per mezzo del nostro Verbo, siccome è una parte di Noi stessi che mettiamo fuori, il nostro Ente Supremo prende un aspetto insolito, una nuova gioia ci investe, esce da Noi una forza comunicativa di nuove beatitudini, tutto il Cielo nel vedere il nostro aspetto insolito, già intuisce che stiamo per uscire una nostra parola di verità, perché i primi a festeggiare le verità che mettiamo fuori, sono le Tre Divine Persone e poi tutto il Cielo insieme con Noi...." Gesù
Gesù ci dice che quando Gesù parla di qualche sua verità - i libri di Cielo non aggiungono nulla di nuovo alla Rivelazione. Se uno volesse descrivere i Libri di Cielo, direbbe che è una grande spiegazione da parte di Gesù su cosa significa Fiat Voluntas Tua. Quando esce una nuova verità, la Santissima Trinità è felice, e poi anche gli abitanti del Cielo. Cosa ha detto Isaia? Questa Parola (divina) non è soltanto comunicativa di qualcosa. La nostra parola umana è solo comunicativa, ci comunica qualcosa che prima non conoscevamo, ma è una comunicazione di cui io farò l'uso che vorrò.
"..10Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, 11così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto..." Isaia
La Parola di Dio non è come la nostra che spesso chiacchieriamo a vanvera. Dio disse sia la Luce, sia il giorno, ecc... facciamo l'Uomo a nostra immagine, attraverso la Parola, Dio produce qualcosa che prima non c'era. E quindi sta dicendo che quando noi ascoltiamo qualcosa di questo si crea qualcosa che prima non c'era. Ma a fianco al movimento di avvicinamento della Santissima Trinità ci vuole il nostro avvicinamento...La parola di Dio è feconda, è prodruttrice di effetti ma non si deve concepire la cosa come un'ascolto passivo della parola dei libri di Cielo per vivere automaticamente nella dv, perchè tra gli effetti creatrici della parola...nessuno può venire a Gesù se non lo attira il Padre Mio (dice Gesù). Significa che
"...44Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato;e io lo risusciterò nell’ultimo giorno..." Gesù in san Giovanni 6; 44
"...65E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre»..." San Giovanni 6
Non è un'automatismo, se dopo il primo input tu non ti muovi non farai nulla. Devi corrispondere all'input. Perchè preghiamo per la conversione dei peccatori? Se una persona sta in stato di peccato mortale, - se Dio non gli fa una grazia - dallo stato di peccato mortale non si esce solo con la nostra volontà - dottrina della Chiesa, non lo dice don Leonardo. Se perdi la grazia tu non hai nessun diritto a recuperarla, ecco perchè dobbiamo pregare per la conversione. Se sei in peccato mortale tu sei schiavo di satana, a Dio non ci ritornerai mai, potrai fare delle opere buone, non però opere buone che meritino il Paradiso perchè per ciò occorre la Grazia che tu hai perso. E non ti ritornerà se Dio non ti richiama facendoti una grazia attuale che ti fa volgere a Lui senza violentarti e tu assecondando quella grazia ti rimetti in grazia di Dio. Quando Gesù ci esorta a fare i giri e a riparare per me e per tutti, perchè lo fa? Il giro attira su quella persona la grazia incipiente, non è detto che quella grazia funzioni perchè magari la persona la dimentica dicendo che ha altro a cui pensare, quella grazia è rimasta infeconda.
"...Perciò, figlia mia, sii attenta ad ascoltare le mie verità, prima devi pensare da dove vengono, chi te le porge, il bene che ti vogliono fare, i passi d’avvicinamento d’ambi le parti e né voler mettere dubbio perché non vedi nel mondo gli effetti, il bene, la vita che posseggono le mie verità, il tempo farà e dirà tutto, per ora prendi la parte tua, al resto penserà il tuo Gesù...." Gesù
Quando Dio ci parla vuol dire che si avvicina a noi, ma il parlare suscita una risposta. Se io mi avvicino ad una persona e quella mi dà risposte di buona educazione o di cortesia capisco che mi è andata male e pazienza, il parlare di Dio richiede una nostra risposta. Io voglio entrare in dialogo con Dio (come posso), con amore, con riferimento e con attenzione a ciò che mi hai detto, che intendo a viverlo ecc.. le cose si fanno in due e non esiste amore solitario.
"..e né voler mettere dubbio perché non vedi nel mondo gli effetti, il bene, la vita che posseggono le mie verità, il tempo farà e dirà tutto, per ora prendi la parte tua, al resto penserà il tuo Gesù...." Gesù
Questo vale anche nella vita umana ed è per questo che è impotante la costanza, prima di iniziare i frutti, ci passano gli anni. La parabola del granello di senapa che è il più piccolo di tutti ma alla fine diventa un'albero su cui gli uccelli vengono a riposarsi. Ma vi siete mai chiesti quanto tempo passa da quando viene seminato a quando diventa adulto? Un'albero di gelso ci mette 20/30 anni per diventare adulto. Qua il tempo ha una valenza fondamentale. Il don dice (la meditazione è caduta in quaresima): fino a martedì prima della quaresima si viveva in un modo e poi da mercoledì in un'altro. Il don dice che durante il tempo di quaresima piovono grazie a fiumi che si fermano alla fine del tempo. Solo chi non farà un tubo nella quaresima non succederà nulla, avrai un'autotreno di grazie sprecate senza neanche sapere che ci fossero. La dinamica del tempo esige da parte nostra costanza e perseveranza senza le quali non si fa nulla e non si va da nessuna parte.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
29 Gennaio 1933 Potenza delle verità, passi di entrambe le parti, Dio e la creatura. Aspetto insolito dell’Ente Supremo.
Per iniziare questa meditazione dobbiamo volgersi al grande Isaia, perchè quello che dice Gesù è semplicemente una spiegazione o omelia sul grande profeta Isaia 55:10 - 11
"..10Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, 11così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata...." Isaia
Questo è il passo di Isaia ed è questo che Gesù ci ha detto. Andiamo a vedere un pò il senso di quello che il Signore ci ha comunicato. Il fatto che Dio parli a noi, manifesti una verità è un dono di tale grandezza che solo per questo dovremmo crollare in ginocchio ed elevare al Signore inni di ringraziamento e di lode al Signore. Noi non abbiamo nessun diritto di ricevere la sua Parola o le conoscenze. Quant'è bello che qualcuno ci parli, il parlare è una grande manifestazione d'amore, quando conosciamo una persona nuova, proviamo a lanciare qualche segnale per vedere se viene raccolto e se stiamo poi in insieme vuol dire che il segnale è stato raccolto. Quando due non si parlano o sono due estranei o vuol dire che c'è qualche problema. Quando amiamo qualcuno gli parliamo in un certo modo, ogni parola della Madonna è una carezza che dà anche quando dico cose severe. Pensate a quanto amore ha avuto il Signore per noi, nella Bibbia - il numero delle pagine della Bibbia dovrebbe essere sulle (tante) pagine, (tante) pagine di manifestazione d'amore per noi. Un gesto ascetico - non per tutti - sarebbe leggersi tutta la Bibbia. Nella Sacra Scrittura Dio ha parlato ma si capisce poco, ha velato molto, quel velo si alza solo se lo alza Nostro Signore. Non sia mai che qualcuno si azzardi a provare a togliere il velo da sè. Quanta gente contatta il don dicendo che non ci capisce nulla sulla dv: è molto meglio Maria Valtorta (sotto un certo aspetto), ma è proprio perchè è divina (gli scritti di Luisa), succede che Gesù vela la sua Parola per impedire che possa essere usata male, che possa essere ridicolizzata, quel velo si innalza solo in chi ha il cuore capace di accoglierla, riconoscerla e ringraziare il Signore e poi ha la pazienza di meditarla piano piano senza avere la pretesa di capire tutto - specie subito.
"...Ora tu devi sapere che quando decidiamo di manifestare una verità per mezzo del nostro Verbo, siccome è una parte di Noi stessi che mettiamo fuori, il nostro Ente Supremo prende un aspetto insolito, una nuova gioia ci investe, esce da Noi una forza comunicativa di nuove beatitudini, tutto il Cielo nel vedere il nostro aspetto insolito, già intuisce che stiamo per uscire una nostra parola di verità, perché i primi a festeggiare le verità che mettiamo fuori, sono le Tre Divine Persone e poi tutto il Cielo insieme con Noi...." Gesù
Gesù ci dice che quando Gesù parla di qualche sua verità - i libri di Cielo non aggiungono nulla di nuovo alla Rivelazione. Se uno volesse descrivere i Libri di Cielo, direbbe che è una grande spiegazione da parte di Gesù su cosa significa Fiat Voluntas Tua. Quando esce una nuova verità, la Santissima Trinità è felice, e poi anche gli abitanti del Cielo. Cosa ha detto Isaia? Questa Parola (divina) non è soltanto comunicativa di qualcosa. La nostra parola umana è solo comunicativa, ci comunica qualcosa che prima non conoscevamo, ma è una comunicazione di cui io farò l'uso che vorrò.
"..10Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, 11così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto..." Isaia
La Parola di Dio non è come la nostra che spesso chiacchieriamo a vanvera. Dio disse sia la Luce, sia il giorno, ecc... facciamo l'Uomo a nostra immagine, attraverso la Parola, Dio produce qualcosa che prima non c'era. E quindi sta dicendo che quando noi ascoltiamo qualcosa di questo si crea qualcosa che prima non c'era. Ma a fianco al movimento di avvicinamento della Santissima Trinità ci vuole il nostro avvicinamento...La parola di Dio è feconda, è prodruttrice di effetti ma non si deve concepire la cosa come un'ascolto passivo della parola dei libri di Cielo per vivere automaticamente nella dv, perchè tra gli effetti creatrici della parola...nessuno può venire a Gesù se non lo attira il Padre Mio (dice Gesù). Significa che
"...44Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato;e io lo risusciterò nell’ultimo giorno..." Gesù in san Giovanni 6; 44
"...65E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre»..." San Giovanni 6
Non è un'automatismo, se dopo il primo input tu non ti muovi non farai nulla. Devi corrispondere all'input. Perchè preghiamo per la conversione dei peccatori? Se una persona sta in stato di peccato mortale, - se Dio non gli fa una grazia - dallo stato di peccato mortale non si esce solo con la nostra volontà - dottrina della Chiesa, non lo dice don Leonardo. Se perdi la grazia tu non hai nessun diritto a recuperarla, ecco perchè dobbiamo pregare per la conversione. Se sei in peccato mortale tu sei schiavo di satana, a Dio non ci ritornerai mai, potrai fare delle opere buone, non però opere buone che meritino il Paradiso perchè per ciò occorre la Grazia che tu hai perso. E non ti ritornerà se Dio non ti richiama facendoti una grazia attuale che ti fa volgere a Lui senza violentarti e tu assecondando quella grazia ti rimetti in grazia di Dio. Quando Gesù ci esorta a fare i giri e a riparare per me e per tutti, perchè lo fa? Il giro attira su quella persona la grazia incipiente, non è detto che quella grazia funzioni perchè magari la persona la dimentica dicendo che ha altro a cui pensare, quella grazia è rimasta infeconda.
"...Perciò, figlia mia, sii attenta ad ascoltare le mie verità, prima devi pensare da dove vengono, chi te le porge, il bene che ti vogliono fare, i passi d’avvicinamento d’ambi le parti e né voler mettere dubbio perché non vedi nel mondo gli effetti, il bene, la vita che posseggono le mie verità, il tempo farà e dirà tutto, per ora prendi la parte tua, al resto penserà il tuo Gesù...." Gesù
Quando Dio ci parla vuol dire che si avvicina a noi, ma il parlare suscita una risposta. Se io mi avvicino ad una persona e quella mi dà risposte di buona educazione o di cortesia capisco che mi è andata male e pazienza, il parlare di Dio richiede una nostra risposta. Io voglio entrare in dialogo con Dio (come posso), con amore, con riferimento e con attenzione a ciò che mi hai detto, che intendo a viverlo ecc.. le cose si fanno in due e non esiste amore solitario.
"..e né voler mettere dubbio perché non vedi nel mondo gli effetti, il bene, la vita che posseggono le mie verità, il tempo farà e dirà tutto, per ora prendi la parte tua, al resto penserà il tuo Gesù...." Gesù
Questo vale anche nella vita umana ed è per questo che è impotante la costanza, prima di iniziare i frutti, ci passano gli anni. La parabola del granello di senapa che è il più piccolo di tutti ma alla fine diventa un'albero su cui gli uccelli vengono a riposarsi. Ma vi siete mai chiesti quanto tempo passa da quando viene seminato a quando diventa adulto? Un'albero di gelso ci mette 20/30 anni per diventare adulto. Qua il tempo ha una valenza fondamentale. Il don dice (la meditazione è caduta in quaresima): fino a martedì prima della quaresima si viveva in un modo e poi da mercoledì in un'altro. Il don dice che durante il tempo di quaresima piovono grazie a fiumi che si fermano alla fine del tempo. Solo chi non farà un tubo nella quaresima non succederà nulla, avrai un'autotreno di grazie sprecate senza neanche sapere che ci fossero. La dinamica del tempo esige da parte nostra costanza e perseveranza senza le quali non si fa nulla e non si va da nessuna parte.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 25 ottobre 2023
Per poter dare, Dio vuole
Luisa si chiede come mai Gesù desideri tanto il dono della sua piccola volontà, pur tanto povera e imperfetta. Graziose frasi di Luisa rivolte a Gesù per esprimere al riguardo il suo vivo stupore. Libro di Cielo, Volume 31, 22 Gennaio 1933, Giovedì 23 Febbraio 2023
22 Gennaio 1933 Come Gesù non vuol fare i conti con la creatura. La volontà umana campo di Gesù, Giardiniere Celeste, dote e corredo che Dio dà alla creatura.
La prima parte della meditazione è abbastanza graziosa, quasi un pò ironica, atta a suscitare qualche santo sorriso. Luisa dice a Gesù che non è buono (poi si corregge) e dice che non vuole fare i conti. Luisa si chiede quello che forse ci saremo detti anche noi: Signore mio, tu sei il tutto, l'immenso, l'eterno, il perfettamente felice in tè stesso ecc.... e questa è la pura verità. Ma io raccolgo ciò che tu mi doni, resto stupito dell'interesse che Tu hai per me, ma che ci fai tu con la mia volontà?
(Luisa)Stavo pensando al Voler Divino e mille pensieri si affollavano nella mia mente e dicevo tra me: «Ma perché Gesù ama tanto volere la mia volontà? Se ama di darmi la sua io ci guadagno, avendo una Volontà Divina in mio potere, posseggo tutto, racchiudo tutto, anche lo stesso Dio, ma voler Lui la mia, niente meno in cambio della sua, c’è più da stupire, che cosa gli potrà giovare, esser di utile una volontà così debole ed insignificante, che sa produrre più male che bene? Si vede che Gesù non s’intende di conti né sa dare, o meglio, non vuol dare il giusto valore a quello che dà, al ricambio che riceve, purché ottiene il suo intento, non bada se ottiene poco o nulla al confronto del molto che dà, però qui si vede che l’amore suo è vero amore perché disinteressato.»
"...una volontà così debole ed insignificante, che sa produrre più male che bene?..." Luisa
Siamo persuasi, il don spera di sì, di questo? Il Montfort, nel libro la Vera Devozione, che noi da soli non siamo capaci da noi stessi di compiere nessuna opera utile alla salvezza, noi possiamo metterci tutta la volontà di questo mondo, possiamo fare le cose più belle, oneste e meritorie ma senza la Grazia di Dio e senza una grossa purificazione delle nostre intenzioni, quelle cose valgono poco. O addirittura niente. Il don spera tanto - caratteristica intrinseca e fondamentale - in quella che in ascetica si chiama l'umiltà del cuore, è una cosa da verificare davanti a Dio e non davanti agli uomini perchè di fronte ad essi possiamo atteggiarsi ad una falsa umiltà - è un campo dove l'umiltà può travestirsi in maniera raffinata da superbia, mi atteggio da umile nella speranza che gli altri mi dicano che sono bravo, bello, santo, ecc.. ma così non ci siamo. Questa cosa va fatta davanti a Dio nel segreto. Gesù dice (san Matteo nel capitolo 6) di fare i gesti ascetici nel segreto (digiuno, elemosina e preghiera). Abbiamo avuto modo più volte in altri brani di riscontrare in altri brani di Luisa, che la vita nella dv è una vita che si vive h24 alla presenza di Dio (nella sua forma più matura) o in modo sempre più frequente. San Luigi Maria Montfort quando parla della Madonna, dice che Lei se fosse dipeso da Lei, lei sarebbe sparita. Sparire da tutti per essere conosciuti da Dio solo. Tu te la sentiresti, qualsiasi stato di vita tu abbia? Se tu conoscessi con certezza che tu molli tutto/tutti e ti avventuri in una vita da solo con il Solo, tu e Lui e basta. Che pensi? Che faresti? Quante azioni della nostra giornata compiamo delle azioni per compiacere Dio? Quanto c'è? E' molto importante chiederselo. Perchè il rapporto che Gesù vuole avere con noi è un rapporto di amore reciproco. Ci dà ma desidera ed è questo il punto. Luisa si chiede: che ci fai con la mia volontà che non sa fare nulla di buono? La potenza e l'immensità di una volontà divina, i doni che porta, l'amore assoluto che porta ecc... non esistono parole per descriverla bene e per darcela vuole la nostra. Sarebbe come se una persona vendesse un jet privato (i jet privati costano da 2 a 100 milioni di dollari, ma in genere una barcata di soldi perchè poi ci sono gli accessori, carburante ecc... fonte: rete). Immagina di andarti a comprare un jet privato con 1 centesimo, ma questa immagine - dobbiamo usare delle immagini umane come faceva Gesù - . Forse questa immagine molto lontanamente rende la proporzione di questo scambio. Ovviamente comprare un jet privato extralusso per un 1 centesimo. E Luisa dice a Gesù che non sa fare i conti perchè la spoporzione è immensa e Gesù dice:
«Figlia mia benedetta, se Io volessi fare i conti con la creatura, non avrei mai nulla da darle, primo perché tutto ciò che essa mi può dare è stato dato da me, quindi se mi dà qualcosa non mi dà altro che il mio e perciò il mio amore mi fa mettere sempre da parte i conti; fare i conti con le creature, sarebbe inceppare il mio amore e fargli perdere la libertà di fargli dare ciò che vuol dare alla creatura e si troverebbe a disagio...." Gesù
Uno può fare tanti digiuni e penitenze ma cosa gli dai al Signore? Tu quelle cose gliele dai perchè te le dà il Signore, se ti viene a mancare la salute il digiuno non lo puoi fare, per dirne una. Se ti viene a mancare la lucidità mentale che preghi? Non capisci nulla e non riesci a pregare. Noi abbiamo ricevuto tutto da Dio, dalla Creazione, alla conservazione nell'essere ecc... già abbiamo un debito rimanendo stratosferico rimanendo solo nel piano della Creazione e poi c'è il piano della vita della Grazia ordinaria. C'è una sola cosa nostra ed è quella che Lui cerca: la nostra volontà libera. E' l'unica cosa - pur rimanendo nella dipendenza dell'atto creativo divino ecc.. - però la volontà è nostra. Io posso fare quello, quell'altro ancora, ecc.. avendo un pieno dominio. Certo, non potrò farmi un giro su Marte alla velocità della luce, questo non è alla nostra portata, ma possiamo andare al cinema, al mare, a passeggiare, ecc.. la nostra volontà è debole ed insignifcante specie quando vorremmo fare opere sante.
"...Oltre a ciò, per darti la mia Divina Volontà, è necessario che tu dia la tua, perché due volontà non possono regnare in un cuore, si farebbero guerra a vicenda e la tua sarebbe d’ostacolo alla mia e quindi non sarebbe libera di fare ciò che vuole ed Io, per rendere libera la mia, con tante insistenze ti chiedo la tua,..." Gesù
E' chiaro che la nostra volontà umana non può sparire ma si realizza, come ben sappiamo, la fusione. Se io prendo due anelli e ne voglio farne uno solo, questi anelli entrano separati e ne escono un solo ma in esso c'è la sostanza dei due. Fondersi significa, non è che la sostanza di ciò che è stato fuso si perde, ma si fonde, forma una cosa sola con ciò con cui si fonde. Ed è una cosa grossa e non piccola.
"...E poi per poter dare, Io voglio il piccolo, l’insignificante, anche come pretesto per poter dare il grande e così dire: «Mi ha dato ed ho dato.» Gesù
Gesù vuole il tutto da noi, ma noi non abbiamo quasi nulla ma Gesù si accontenta del poco che abbiamo. Noi non possiamo donare a Gesù le nebulose, stelle o altro. Gli posso dare quel poco che ho e quello che Gesù vuole ed è quello che fa i miracoli.
"...ed Io non ti perdo mai di vista..." Gesù
Gesù non ci perde mai di vista. Mai. Perchè desiderebbe vedere in noi quelle scene commoventi del nulla con il tutto.
"..ed assisto alle scene più commoventi del tuo nulla nel Tutto, del piccolo tuo essere nel grande, del finito nell’Infinito, pare un alternarsi a vicenda fra Dio e la creatura ed in questo alterco, l’uno si sviscera nell’altro di puro amore..." Gesù
Tutto il discorso para nella reciprocità del rapporto d'amore tra Dio e la creatura, Gesù cerca un'alter ego, una persona che accolga e ricambi l'amore che Lui ha e la quintessenza della vita nella dv consiste in questo: accoglienza e ricambio dell'amore infinito che Gesù ha per noi. Nella conclusione Gesù applica alla dv un principio ascetico: come si cresce nella santità? Devi fare ogni giorni nuovi atti delle virtù cristiane (atti di fede, speranza, umiltà, di sobrietà, di penitenza, ecc...) più ne fai più santo diventi. Il santo è una persona che cresce in santità perchè compie le virtù cristiane. E la vita nella dv cresce con quanti più atti facciamo in essa - principio ascetico generale.
«Quanti più atti farai nel nostro Volere, tanto più campo divino ti daremo per darti il posto dove mettere i tuoi atti, così tu lavorerai nel nostro campo celeste.....Noi facciamo come un padre quando dà la sua dote al figlio, questo figlio lavora, si sacrifica tanto, in modo che aumenta la sua dote, estende di più le sue proprietà ed il padre gode più che se fossero sue le proprietà e la fortuna del figlio...." Gesù
"...Così facciamo Noi, anzi di più, quando la vediamo tutta attenzione, pronta a qualunque sacrificio, Noi non la lasciamo sola, ma lavoriamo insieme, le prestiamo tutto ciò che occorre, Volontà, Santità, atti nostri, tutto, per avere il contento di vedere la figlia nostra posseditrice di molte proprietà.» Gesù
Facciamo l'esercizio del qualsiasi cosa davanti a Dio. Pensiamo alle cose più brutte che il Signore potrebbe chiederci, e diciamo: fiat già adesso a qualsiasi cosa. E se poi arriva diciamo fiat. Prova a fare questo, poi vedrai cosa succede. E se tu fai questo:..."...Noi non la lasciamo sola, ma lavoriamo insieme, le prestiamo tutto ciò che occorre, Volontà, Santità, atti nostri,..." Gesù / Se tu fai la Volontà di Dio, Dio farà la tua. Tu mettiti in queste condizioni reali e poi Dio accontenerà tutti i tuoi buoni, santi e sani desideri. Prova. Fino a lasciarti a bocca aperta. Coincidenze?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
22 Gennaio 1933 Come Gesù non vuol fare i conti con la creatura. La volontà umana campo di Gesù, Giardiniere Celeste, dote e corredo che Dio dà alla creatura.
La prima parte della meditazione è abbastanza graziosa, quasi un pò ironica, atta a suscitare qualche santo sorriso. Luisa dice a Gesù che non è buono (poi si corregge) e dice che non vuole fare i conti. Luisa si chiede quello che forse ci saremo detti anche noi: Signore mio, tu sei il tutto, l'immenso, l'eterno, il perfettamente felice in tè stesso ecc.... e questa è la pura verità. Ma io raccolgo ciò che tu mi doni, resto stupito dell'interesse che Tu hai per me, ma che ci fai tu con la mia volontà?
(Luisa)Stavo pensando al Voler Divino e mille pensieri si affollavano nella mia mente e dicevo tra me: «Ma perché Gesù ama tanto volere la mia volontà? Se ama di darmi la sua io ci guadagno, avendo una Volontà Divina in mio potere, posseggo tutto, racchiudo tutto, anche lo stesso Dio, ma voler Lui la mia, niente meno in cambio della sua, c’è più da stupire, che cosa gli potrà giovare, esser di utile una volontà così debole ed insignificante, che sa produrre più male che bene? Si vede che Gesù non s’intende di conti né sa dare, o meglio, non vuol dare il giusto valore a quello che dà, al ricambio che riceve, purché ottiene il suo intento, non bada se ottiene poco o nulla al confronto del molto che dà, però qui si vede che l’amore suo è vero amore perché disinteressato.»
"...una volontà così debole ed insignificante, che sa produrre più male che bene?..." Luisa
Siamo persuasi, il don spera di sì, di questo? Il Montfort, nel libro la Vera Devozione, che noi da soli non siamo capaci da noi stessi di compiere nessuna opera utile alla salvezza, noi possiamo metterci tutta la volontà di questo mondo, possiamo fare le cose più belle, oneste e meritorie ma senza la Grazia di Dio e senza una grossa purificazione delle nostre intenzioni, quelle cose valgono poco. O addirittura niente. Il don spera tanto - caratteristica intrinseca e fondamentale - in quella che in ascetica si chiama l'umiltà del cuore, è una cosa da verificare davanti a Dio e non davanti agli uomini perchè di fronte ad essi possiamo atteggiarsi ad una falsa umiltà - è un campo dove l'umiltà può travestirsi in maniera raffinata da superbia, mi atteggio da umile nella speranza che gli altri mi dicano che sono bravo, bello, santo, ecc.. ma così non ci siamo. Questa cosa va fatta davanti a Dio nel segreto. Gesù dice (san Matteo nel capitolo 6) di fare i gesti ascetici nel segreto (digiuno, elemosina e preghiera). Abbiamo avuto modo più volte in altri brani di riscontrare in altri brani di Luisa, che la vita nella dv è una vita che si vive h24 alla presenza di Dio (nella sua forma più matura) o in modo sempre più frequente. San Luigi Maria Montfort quando parla della Madonna, dice che Lei se fosse dipeso da Lei, lei sarebbe sparita. Sparire da tutti per essere conosciuti da Dio solo. Tu te la sentiresti, qualsiasi stato di vita tu abbia? Se tu conoscessi con certezza che tu molli tutto/tutti e ti avventuri in una vita da solo con il Solo, tu e Lui e basta. Che pensi? Che faresti? Quante azioni della nostra giornata compiamo delle azioni per compiacere Dio? Quanto c'è? E' molto importante chiederselo. Perchè il rapporto che Gesù vuole avere con noi è un rapporto di amore reciproco. Ci dà ma desidera ed è questo il punto. Luisa si chiede: che ci fai con la mia volontà che non sa fare nulla di buono? La potenza e l'immensità di una volontà divina, i doni che porta, l'amore assoluto che porta ecc... non esistono parole per descriverla bene e per darcela vuole la nostra. Sarebbe come se una persona vendesse un jet privato (i jet privati costano da 2 a 100 milioni di dollari, ma in genere una barcata di soldi perchè poi ci sono gli accessori, carburante ecc... fonte: rete). Immagina di andarti a comprare un jet privato con 1 centesimo, ma questa immagine - dobbiamo usare delle immagini umane come faceva Gesù - . Forse questa immagine molto lontanamente rende la proporzione di questo scambio. Ovviamente comprare un jet privato extralusso per un 1 centesimo. E Luisa dice a Gesù che non sa fare i conti perchè la spoporzione è immensa e Gesù dice:
«Figlia mia benedetta, se Io volessi fare i conti con la creatura, non avrei mai nulla da darle, primo perché tutto ciò che essa mi può dare è stato dato da me, quindi se mi dà qualcosa non mi dà altro che il mio e perciò il mio amore mi fa mettere sempre da parte i conti; fare i conti con le creature, sarebbe inceppare il mio amore e fargli perdere la libertà di fargli dare ciò che vuol dare alla creatura e si troverebbe a disagio...." Gesù
Uno può fare tanti digiuni e penitenze ma cosa gli dai al Signore? Tu quelle cose gliele dai perchè te le dà il Signore, se ti viene a mancare la salute il digiuno non lo puoi fare, per dirne una. Se ti viene a mancare la lucidità mentale che preghi? Non capisci nulla e non riesci a pregare. Noi abbiamo ricevuto tutto da Dio, dalla Creazione, alla conservazione nell'essere ecc... già abbiamo un debito rimanendo stratosferico rimanendo solo nel piano della Creazione e poi c'è il piano della vita della Grazia ordinaria. C'è una sola cosa nostra ed è quella che Lui cerca: la nostra volontà libera. E' l'unica cosa - pur rimanendo nella dipendenza dell'atto creativo divino ecc.. - però la volontà è nostra. Io posso fare quello, quell'altro ancora, ecc.. avendo un pieno dominio. Certo, non potrò farmi un giro su Marte alla velocità della luce, questo non è alla nostra portata, ma possiamo andare al cinema, al mare, a passeggiare, ecc.. la nostra volontà è debole ed insignifcante specie quando vorremmo fare opere sante.
"...Oltre a ciò, per darti la mia Divina Volontà, è necessario che tu dia la tua, perché due volontà non possono regnare in un cuore, si farebbero guerra a vicenda e la tua sarebbe d’ostacolo alla mia e quindi non sarebbe libera di fare ciò che vuole ed Io, per rendere libera la mia, con tante insistenze ti chiedo la tua,..." Gesù
E' chiaro che la nostra volontà umana non può sparire ma si realizza, come ben sappiamo, la fusione. Se io prendo due anelli e ne voglio farne uno solo, questi anelli entrano separati e ne escono un solo ma in esso c'è la sostanza dei due. Fondersi significa, non è che la sostanza di ciò che è stato fuso si perde, ma si fonde, forma una cosa sola con ciò con cui si fonde. Ed è una cosa grossa e non piccola.
"...E poi per poter dare, Io voglio il piccolo, l’insignificante, anche come pretesto per poter dare il grande e così dire: «Mi ha dato ed ho dato.» Gesù
Gesù vuole il tutto da noi, ma noi non abbiamo quasi nulla ma Gesù si accontenta del poco che abbiamo. Noi non possiamo donare a Gesù le nebulose, stelle o altro. Gli posso dare quel poco che ho e quello che Gesù vuole ed è quello che fa i miracoli.
"...ed Io non ti perdo mai di vista..." Gesù
Gesù non ci perde mai di vista. Mai. Perchè desiderebbe vedere in noi quelle scene commoventi del nulla con il tutto.
"..ed assisto alle scene più commoventi del tuo nulla nel Tutto, del piccolo tuo essere nel grande, del finito nell’Infinito, pare un alternarsi a vicenda fra Dio e la creatura ed in questo alterco, l’uno si sviscera nell’altro di puro amore..." Gesù
Tutto il discorso para nella reciprocità del rapporto d'amore tra Dio e la creatura, Gesù cerca un'alter ego, una persona che accolga e ricambi l'amore che Lui ha e la quintessenza della vita nella dv consiste in questo: accoglienza e ricambio dell'amore infinito che Gesù ha per noi. Nella conclusione Gesù applica alla dv un principio ascetico: come si cresce nella santità? Devi fare ogni giorni nuovi atti delle virtù cristiane (atti di fede, speranza, umiltà, di sobrietà, di penitenza, ecc...) più ne fai più santo diventi. Il santo è una persona che cresce in santità perchè compie le virtù cristiane. E la vita nella dv cresce con quanti più atti facciamo in essa - principio ascetico generale.
«Quanti più atti farai nel nostro Volere, tanto più campo divino ti daremo per darti il posto dove mettere i tuoi atti, così tu lavorerai nel nostro campo celeste.....Noi facciamo come un padre quando dà la sua dote al figlio, questo figlio lavora, si sacrifica tanto, in modo che aumenta la sua dote, estende di più le sue proprietà ed il padre gode più che se fossero sue le proprietà e la fortuna del figlio...." Gesù
"...Così facciamo Noi, anzi di più, quando la vediamo tutta attenzione, pronta a qualunque sacrificio, Noi non la lasciamo sola, ma lavoriamo insieme, le prestiamo tutto ciò che occorre, Volontà, Santità, atti nostri, tutto, per avere il contento di vedere la figlia nostra posseditrice di molte proprietà.» Gesù
Facciamo l'esercizio del qualsiasi cosa davanti a Dio. Pensiamo alle cose più brutte che il Signore potrebbe chiederci, e diciamo: fiat già adesso a qualsiasi cosa. E se poi arriva diciamo fiat. Prova a fare questo, poi vedrai cosa succede. E se tu fai questo:..."...Noi non la lasciamo sola, ma lavoriamo insieme, le prestiamo tutto ciò che occorre, Volontà, Santità, atti nostri,..." Gesù / Se tu fai la Volontà di Dio, Dio farà la tua. Tu mettiti in queste condizioni reali e poi Dio accontenerà tutti i tuoi buoni, santi e sani desideri. Prova. Fino a lasciarti a bocca aperta. Coincidenze?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 22 ottobre 2023
Non lasciamo solo Gesù sacramentato!
Gesù esprime il suo immenso dolore per le anime che lo ricevono sacramentato e lo lasciano in immensa solitudine, senza rivolgergli un minimo pensiero, atto di amore, riparazione e ringraziamento. Parla degli immensi benefici che sono riservati a chi invece lo tratta nel modo che Gli è dovuto: con infinito amore, adorazione, ringraziamento e riparazione. Libro di Cielo, Volume 31, 18 Gennaio 1933, 22 Febbraio 2023
18 Gennaio 1933 Solitudine in cui viene messo Gesù da quelli che lo ricevono sacramentato, le sue lacrime, i suoi dolori. Le specie mute e le specie viventi. Continuazione della vita di Gesù nella creatura .
Guardate che meditazione il Signore ci ha messo davanti. Vuoi fare un programma per la quaresima? In questo brano c'è scritto:
«Amor mio, tu avesti il tuo turno di pene e finì, ora è il mio turno, perciò lasciami che ti supplisca e che io soffra in vece tua.»
Non andare a cercare di consolazione ma consolare Gesù, non andare a cercare sollievo, ma chiedere a Gesù che ci faccia soffrire un pò per amore Suo e per sollevare Lui. Ecco il senso della meditazione di oggi.
In questo brano Gesù parla di quelli che si vanno a mangiare la particola consacrata che non è fare la comunione. Ecco perchè una comunione spirituale fatta come Dio comanda vale di più rispetto a molte comunioni fatte malamente.
"...E quando scendo, vedendomi solo, mi sento non curato, né apprezzato, né amato, tanto che sono costretto dalla loro noncuranza, a ridurmi al silenzio ed alla mestizia e siccome non prendono parte alla mia vita sacramentale, mi sento appartato nei loro cuori e vedendo che non so che fare, con pazienza divina ed invitta, aspetto la consumazione delle specie sacramentali, nelle quali il mio Fiat eterno mi aveva imprigionato, lascio appena le tracce della mia discesa, perché nulla posso lasciare della mia vita sacramentale, forse le sole mie lacrime, perché non prendendo parte alla mia vita, manca il vuoto dove poter lasciare le cose che a me appartengono e che Io avrei voluto mettere in comune con loro..." Gesù
Può il Signore dire una cosa del genere? gesù si fa 15 minuti di agonia lasciando appena la tracce della sua discesa. Ma come mai si è fatto la comunione? Come sono le nostre comunioni? Cosa facciamo dopo la comunione? Quando ricevi la comunione, cosa fai? Che gli dici? Stai in ginocchio? Lo ami? Lo ringrazi? Ecc...? L'orologio si butta, quando è finita è finita ma non c'è orologio. Che devi fare? Molta gente dice come mai quella persona fa un sacco di comunioni e non cambia mai?
"..Perciò si vedono tante anime che mi ricevono sacramentato e non danno di me, sono sterili di virtù, sterili d’amore, di sacrificio, poverette, si cibano di me, ma siccome non mi fanno compagnia restano digiuni..." Gesù
Ma dove si Gesù in loro? Dove stanno le loro virtù? Gesù è un campione di virtù, noi non arriveremo al grado di Gesù ma da lì a zero, dov'è la fede? Speranza? La temperanza? Lo spirito di penitenza? Lo spirito di religione? La fortezza? Il discernimento? Dove stanno le persone che fanno le cose alla grande? Dove stanno? Dove stanno le anime innamorate? I santi hanno insegnato a tutti che finito il ringraziamento alla comunione, per noi dovrebbe essere una tragedia. Santa Veronica Giuliani diceva: appena finita la comunione e ringraziamento fai iniziare il countdown per la prossima. Questa non è roba da preti, frati ecc... ma per tutti, e se non stai con l'ansia di fare la comunione c'è qualcosa che non funziona. Ma (il don fa esempio di una persona che ribatte) negli scritti c'è scritto che fare la dv è più che fare la comunione, e quindi non fa nulla se non faccio la comunione. Ma che dici? Sono 36 volumi di Cielo. Qua oggi c'è un'apologia eucaristica. Gesù non vuole essere lasciato solo nella Comunione.
"..Figlia mia, quante anime mi ricevono sacramentato nei loro cuori e mi mettono in solitudine, mi sento in esse come dentro un deserto, come se non appartenessi loro, mi trattano da estraneo,..." Gesù
Qua Gesù sta parlando nel 1933, adessimo siamo nel 2023, sono passati 90 anni. A quei tempi la comunione in mano era una bestemmia che in un libro (nome che non capisco) diceva che nemmeno i luterani la facevano. La facevano i calvinisti. Che pure Lutero credeva che la presenza di Gesù - non che l'ostia si trasformasse nel corpo di Cristo - ma credeva che fino a quando c'era la Messa la presenza di Cristo affiancasse l'Ostia. I luterani fino a qualche tempo fa prendevano la comunione in ginocchio e in bocca. E hanno imparato da noi cattolici a prenderla in mano. I calvinisti la prendevano in mano perchè pensavano che fosse un simbolo. E ci sono delle persone che, invocando la dv, si fanno la comunione in mano chiamando le mani di Gesù nelle loro e forse - dice il don - Luisa si sarà rigirata nella tomba ad ascoltare una cosa del genere. Nel 1933 Gesù diceva queste cose, ma cosa direbbe oggi? Oggi certe prassi diventate comuni sono un'invito a lasciarlo solo. Dire queste nel 1933, nel 1933 c'era la Messa in rito antico, era una Messa dove il soprannaturale e il carattere sacrificale della Comunione lo respiravi, c'era la balaustra con la comunione tutti in ginocchio e le donne con il velo in testa. E già allora le cose esteriori non bastano, sono un'aiuto, ma non sono sufficenti. E c'era chi prendeva le particole. A quei tempi la gente sapeva bene che prima di comunicarsi bisognava confessarsi (e le comunioni erano un pò rare) e che cosa direbbe Gesù oggi? Vogliamo fare una grande quaresima? Iniziamo a fare una comunione come Dio comanda se vuoi fare una grande quaresima.
Noi non possiamo sentire queste cose
"..Figlia mia, quante anime mi ricevono sacramentato nei loro cuori e mi mettono in solitudine, mi sento in esse come dentro un deserto, come se non appartenessi loro, mi trattano da estraneo, ma sai perché non prendono parte alla mia vita, alle mie virtù, alla mia santità, alle mie gioie ed ai miei dolori?..." Gesù
Quando si prega nella dv si sposta l'asse. Si inizia a pregare per sè (mi manca la salute, ho il figlio che mi tratta male, ecc... io io io io ecc..) ma questa non è preghiera...dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ma il Padre Nostro non è solo questo. La preghiera è prendere parte alla vita di Gesù, farla nostra, rivestirsi delle sue gioie e dei suoi dolori. Noi su tante cose non ci possiamo fare nulla, possiamo soffrire con Gesù e invocare che Gesù faccia qualcosa. Esempio: il don ha ringraziato Gesù che si è inventato l'Eucarestia ma ti rendi conto cosa ti fanno i satanisti? Voi sapete - dice il don - che ci sono dei fedeli che raccontano che nelle proprie Chiese c'è il cimitero di frammenti di ostie calpestati in continuazione? Quanta gente divorziati, risposati, omosessuali e altro e pure pubblicamente in cerimonie pubbliche...vanno a farsi la comunione? Ma non bastava? E tutti quanti i tabernacoli vuoti...posti dove le persone non si filano Gesù e spesso la gente entra senza neanche farsi il segno della croce (turisti) e il don nella sua Chiesa è costretto a togliere il Santissimo per risparmiargli qualche offesa. Su 100 turisti, forse 1 si accorgerà del tabernacolo. E Gesù l'ha fatto apposta, Gesù non può più soffrire nella sua Umanità però deve dimostrati ancora quanto ci ama e deve soffrire ancora un pò. Adesso nell'Eucarestia gli si può fare qualsiasi cosa e noi dobbiamo assistere a questa cosa come se niente fosse o dobbiamo metterci il carico da 90? O a fare la lista della spesa a Gesù di cosa ci manca? Non sarebbe meglio piangere e consolare Gesù? Luisa Piccarreta quante volte - nelle ore della Passione - diceva che si sarebbe sostituita a Gesù per risparmiargli qualcosa ma Gesù non voleva. Perchè la dv vuole che tu soffri questi dolori. La drammaticità della 17° ora. Chi non vorrebbe liberare Gesù da Pilato? Ma non possiamo farlo..perchè se lo facciamo non c'è la Redenzione per noi. E che ci possiamo fare? Cambiano la testa di chi? Non ci possiamo fare quasi nulla a livello di soluzione del problema ma possiamo fare tanto per consolare Gesù, qualsiasi dolore tu abbia è sempre una piccola cosa rispetto ai dolori di Gesù. Casca un'ostia per terra e fosse calpestato, è più grave del più grave problema internazionale.
"...ma siccome non mi fanno compagnia restano digiuni....Come posso sfogare se neppure fanno attenzione alle fiamme che mi bruciano?..." Gesù
"..Altre volte la piena del dolore mi inonda, sospiro un cuore per avere un sollievo alle mie pene, macché! vorrebbero che Io prendessi parte alle loro, non loro alle mie... e lo faccio, nascondo i miei dolori, le mie lacrime per consolarli ed Io resto senza il sollievo sospirato. Ma chi può dirti i tanti dolori della mia vita sacramentale e come sono più quelli che mi ricevono e mi mettono in solitudine nei loro cuori, ma solitudine amara, che quelli che mi fanno compagnia?..." Gesù
"...E quando trovo un cuore che mi fa compagnia, metto in comunicazione la mia vita con essa, lasciandole il deposito delle mie virtù, il frutto dei miei sacrifici, la partecipazione della mia vita ed Io la scelgo per mia dimora, per nascondiglio delle mie pene e come luogo di mio rifugio e mi sento come contraccambiato del sacrificio della mia vita eucaristica, perché trovo chi mi spezza la mia solitudine, chi mi asciuga le lacrime, chi mi dà libertà di farmi sfogare il mio amore ed i miei dolori, queste creature mi servono come specie viventi, non come le specie sacramentali che nulla mi danno, mi nascondono soltanto, non mi dicono una parola che spezzi la mia solitudine, sono specie mute faccio tutto il resto da me solo..." Gesù
Gesù abita a casa tua h24 se fai una buona comunione. Vi rendete conto cosa potremmo provare se dall'altra parte Gesù ci ringraziasse per le consolazioni che gli abbiamo dato? - L'amore si dimostra quando tu sei capace di soffrire per l'altro senza metterci punto. Un prete quando celebra che dovrebbe celebra dovrebbe avere tanta attenzione da dimenticare il resto del mondo e un fedele dovrebbe dire: guarda me e dimenticati del resto delle persone. Ti consolo io e lasciali perdere gli altri.
"...perché trovo chi mi spezza la mia solitudine, chi mi asciuga le lacrime, chi mi dà libertà di farmi sfogare il mio amore ed i miei dolori,.." Gesù
Vuoi sentire l'amore di Gesù? Prova a fare questo e poi vedrai cosa succede. Ma fallo con costanza, non accade alla prima volta. Poi può passare un mese, un'anno o altro tempo ancora...tu puoi andare a Messa tutti i giorni e non senti l'amore di Gesù è perchè c'è qualcosa che non funziona. Se tu fai la comunione con la testa per aria e non fai un gesto esterno di partecipazione e stai con l'orologio in mano e appena il sacerdote dice amen, tu sei già fuori dalla porta della Chiesa, (il don lo vede anche alla sua Messa).
"...non mi dicono una parola che spezzi la mia solitudine, sono specie mute..." Gesù
Gesù non si riferisce alle Ostia ma a noi. Dopo la consacrazione il pane è cambiato in corpo di Cristo e dopo la comunione, per 15 minuti, chi ci passa vicino deve fare la genuflessione (non perchè siamo qualcosa) ma perchè c'è Gesù in noi. Dopo la comunione dovremmo stare in ginocchio. In un certo senso, fino a quando c'è Gesù in noi, noi siamo come le specie eucaristiche.
"...Invece nelle anime che mi servono come specie viventi, svolgiamo la vita insieme, palpitiamo con un solo palpito.." Gesù
Cosa proveremmo se nell'aldilà Gesù ci dicesse che i nostri cuori hanno battuto all'unisono dopo la comunione?
"...posso dire che dalle specie sacramentali passo nelle specie viventi per continuare la mia vita sulla terra, non da solo, ma insieme con esse...." Gesù
Un'altro cristo diventiamo.
"..Perciò, figlia mia, quando trovo un cuore che mi ama e mi fa compagnia, dandomi libertà di fare quello che voglio, Io giungo agli eccessi, non bado a nulla, do tanto, che la povera creatura si sente affogare dal mio amore e dalle mie grazie ed allora non resta più sterile la mia vita sacramentale quando scendo nei cuori,no..., si riproduce, bilocando e continuando la mia vita in esse e queste sono le mie conquistatrici..." Gesù
Conquistare il cuore di Gesù, quando Gesù viene conquistato non capisce nessuna cosa.
«Amor mio, tu avesti il tuo turno di pene e finì, ora è il mio turno, perciò lasciami che ti supplisca e che io soffra in vece tua.» Ed oh! come resto contento!..." Gesù ( parlando di un'anima che lo accoglie come merita).
Fate questo e poi questa quaresima ve la ricorderete tutta la vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
18 Gennaio 1933 Solitudine in cui viene messo Gesù da quelli che lo ricevono sacramentato, le sue lacrime, i suoi dolori. Le specie mute e le specie viventi. Continuazione della vita di Gesù nella creatura .
Guardate che meditazione il Signore ci ha messo davanti. Vuoi fare un programma per la quaresima? In questo brano c'è scritto:
«Amor mio, tu avesti il tuo turno di pene e finì, ora è il mio turno, perciò lasciami che ti supplisca e che io soffra in vece tua.»
Non andare a cercare di consolazione ma consolare Gesù, non andare a cercare sollievo, ma chiedere a Gesù che ci faccia soffrire un pò per amore Suo e per sollevare Lui. Ecco il senso della meditazione di oggi.
In questo brano Gesù parla di quelli che si vanno a mangiare la particola consacrata che non è fare la comunione. Ecco perchè una comunione spirituale fatta come Dio comanda vale di più rispetto a molte comunioni fatte malamente.
"...E quando scendo, vedendomi solo, mi sento non curato, né apprezzato, né amato, tanto che sono costretto dalla loro noncuranza, a ridurmi al silenzio ed alla mestizia e siccome non prendono parte alla mia vita sacramentale, mi sento appartato nei loro cuori e vedendo che non so che fare, con pazienza divina ed invitta, aspetto la consumazione delle specie sacramentali, nelle quali il mio Fiat eterno mi aveva imprigionato, lascio appena le tracce della mia discesa, perché nulla posso lasciare della mia vita sacramentale, forse le sole mie lacrime, perché non prendendo parte alla mia vita, manca il vuoto dove poter lasciare le cose che a me appartengono e che Io avrei voluto mettere in comune con loro..." Gesù
Può il Signore dire una cosa del genere? gesù si fa 15 minuti di agonia lasciando appena la tracce della sua discesa. Ma come mai si è fatto la comunione? Come sono le nostre comunioni? Cosa facciamo dopo la comunione? Quando ricevi la comunione, cosa fai? Che gli dici? Stai in ginocchio? Lo ami? Lo ringrazi? Ecc...? L'orologio si butta, quando è finita è finita ma non c'è orologio. Che devi fare? Molta gente dice come mai quella persona fa un sacco di comunioni e non cambia mai?
"..Perciò si vedono tante anime che mi ricevono sacramentato e non danno di me, sono sterili di virtù, sterili d’amore, di sacrificio, poverette, si cibano di me, ma siccome non mi fanno compagnia restano digiuni..." Gesù
Ma dove si Gesù in loro? Dove stanno le loro virtù? Gesù è un campione di virtù, noi non arriveremo al grado di Gesù ma da lì a zero, dov'è la fede? Speranza? La temperanza? Lo spirito di penitenza? Lo spirito di religione? La fortezza? Il discernimento? Dove stanno le persone che fanno le cose alla grande? Dove stanno? Dove stanno le anime innamorate? I santi hanno insegnato a tutti che finito il ringraziamento alla comunione, per noi dovrebbe essere una tragedia. Santa Veronica Giuliani diceva: appena finita la comunione e ringraziamento fai iniziare il countdown per la prossima. Questa non è roba da preti, frati ecc... ma per tutti, e se non stai con l'ansia di fare la comunione c'è qualcosa che non funziona. Ma (il don fa esempio di una persona che ribatte) negli scritti c'è scritto che fare la dv è più che fare la comunione, e quindi non fa nulla se non faccio la comunione. Ma che dici? Sono 36 volumi di Cielo. Qua oggi c'è un'apologia eucaristica. Gesù non vuole essere lasciato solo nella Comunione.
"..Figlia mia, quante anime mi ricevono sacramentato nei loro cuori e mi mettono in solitudine, mi sento in esse come dentro un deserto, come se non appartenessi loro, mi trattano da estraneo,..." Gesù
Qua Gesù sta parlando nel 1933, adessimo siamo nel 2023, sono passati 90 anni. A quei tempi la comunione in mano era una bestemmia che in un libro (nome che non capisco) diceva che nemmeno i luterani la facevano. La facevano i calvinisti. Che pure Lutero credeva che la presenza di Gesù - non che l'ostia si trasformasse nel corpo di Cristo - ma credeva che fino a quando c'era la Messa la presenza di Cristo affiancasse l'Ostia. I luterani fino a qualche tempo fa prendevano la comunione in ginocchio e in bocca. E hanno imparato da noi cattolici a prenderla in mano. I calvinisti la prendevano in mano perchè pensavano che fosse un simbolo. E ci sono delle persone che, invocando la dv, si fanno la comunione in mano chiamando le mani di Gesù nelle loro e forse - dice il don - Luisa si sarà rigirata nella tomba ad ascoltare una cosa del genere. Nel 1933 Gesù diceva queste cose, ma cosa direbbe oggi? Oggi certe prassi diventate comuni sono un'invito a lasciarlo solo. Dire queste nel 1933, nel 1933 c'era la Messa in rito antico, era una Messa dove il soprannaturale e il carattere sacrificale della Comunione lo respiravi, c'era la balaustra con la comunione tutti in ginocchio e le donne con il velo in testa. E già allora le cose esteriori non bastano, sono un'aiuto, ma non sono sufficenti. E c'era chi prendeva le particole. A quei tempi la gente sapeva bene che prima di comunicarsi bisognava confessarsi (e le comunioni erano un pò rare) e che cosa direbbe Gesù oggi? Vogliamo fare una grande quaresima? Iniziamo a fare una comunione come Dio comanda se vuoi fare una grande quaresima.
Noi non possiamo sentire queste cose
"..Figlia mia, quante anime mi ricevono sacramentato nei loro cuori e mi mettono in solitudine, mi sento in esse come dentro un deserto, come se non appartenessi loro, mi trattano da estraneo, ma sai perché non prendono parte alla mia vita, alle mie virtù, alla mia santità, alle mie gioie ed ai miei dolori?..." Gesù
Quando si prega nella dv si sposta l'asse. Si inizia a pregare per sè (mi manca la salute, ho il figlio che mi tratta male, ecc... io io io io ecc..) ma questa non è preghiera...dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ma il Padre Nostro non è solo questo. La preghiera è prendere parte alla vita di Gesù, farla nostra, rivestirsi delle sue gioie e dei suoi dolori. Noi su tante cose non ci possiamo fare nulla, possiamo soffrire con Gesù e invocare che Gesù faccia qualcosa. Esempio: il don ha ringraziato Gesù che si è inventato l'Eucarestia ma ti rendi conto cosa ti fanno i satanisti? Voi sapete - dice il don - che ci sono dei fedeli che raccontano che nelle proprie Chiese c'è il cimitero di frammenti di ostie calpestati in continuazione? Quanta gente divorziati, risposati, omosessuali e altro e pure pubblicamente in cerimonie pubbliche...vanno a farsi la comunione? Ma non bastava? E tutti quanti i tabernacoli vuoti...posti dove le persone non si filano Gesù e spesso la gente entra senza neanche farsi il segno della croce (turisti) e il don nella sua Chiesa è costretto a togliere il Santissimo per risparmiargli qualche offesa. Su 100 turisti, forse 1 si accorgerà del tabernacolo. E Gesù l'ha fatto apposta, Gesù non può più soffrire nella sua Umanità però deve dimostrati ancora quanto ci ama e deve soffrire ancora un pò. Adesso nell'Eucarestia gli si può fare qualsiasi cosa e noi dobbiamo assistere a questa cosa come se niente fosse o dobbiamo metterci il carico da 90? O a fare la lista della spesa a Gesù di cosa ci manca? Non sarebbe meglio piangere e consolare Gesù? Luisa Piccarreta quante volte - nelle ore della Passione - diceva che si sarebbe sostituita a Gesù per risparmiargli qualcosa ma Gesù non voleva. Perchè la dv vuole che tu soffri questi dolori. La drammaticità della 17° ora. Chi non vorrebbe liberare Gesù da Pilato? Ma non possiamo farlo..perchè se lo facciamo non c'è la Redenzione per noi. E che ci possiamo fare? Cambiano la testa di chi? Non ci possiamo fare quasi nulla a livello di soluzione del problema ma possiamo fare tanto per consolare Gesù, qualsiasi dolore tu abbia è sempre una piccola cosa rispetto ai dolori di Gesù. Casca un'ostia per terra e fosse calpestato, è più grave del più grave problema internazionale.
"...ma siccome non mi fanno compagnia restano digiuni....Come posso sfogare se neppure fanno attenzione alle fiamme che mi bruciano?..." Gesù
"..Altre volte la piena del dolore mi inonda, sospiro un cuore per avere un sollievo alle mie pene, macché! vorrebbero che Io prendessi parte alle loro, non loro alle mie... e lo faccio, nascondo i miei dolori, le mie lacrime per consolarli ed Io resto senza il sollievo sospirato. Ma chi può dirti i tanti dolori della mia vita sacramentale e come sono più quelli che mi ricevono e mi mettono in solitudine nei loro cuori, ma solitudine amara, che quelli che mi fanno compagnia?..." Gesù
"...E quando trovo un cuore che mi fa compagnia, metto in comunicazione la mia vita con essa, lasciandole il deposito delle mie virtù, il frutto dei miei sacrifici, la partecipazione della mia vita ed Io la scelgo per mia dimora, per nascondiglio delle mie pene e come luogo di mio rifugio e mi sento come contraccambiato del sacrificio della mia vita eucaristica, perché trovo chi mi spezza la mia solitudine, chi mi asciuga le lacrime, chi mi dà libertà di farmi sfogare il mio amore ed i miei dolori, queste creature mi servono come specie viventi, non come le specie sacramentali che nulla mi danno, mi nascondono soltanto, non mi dicono una parola che spezzi la mia solitudine, sono specie mute faccio tutto il resto da me solo..." Gesù
Gesù abita a casa tua h24 se fai una buona comunione. Vi rendete conto cosa potremmo provare se dall'altra parte Gesù ci ringraziasse per le consolazioni che gli abbiamo dato? - L'amore si dimostra quando tu sei capace di soffrire per l'altro senza metterci punto. Un prete quando celebra che dovrebbe celebra dovrebbe avere tanta attenzione da dimenticare il resto del mondo e un fedele dovrebbe dire: guarda me e dimenticati del resto delle persone. Ti consolo io e lasciali perdere gli altri.
"...perché trovo chi mi spezza la mia solitudine, chi mi asciuga le lacrime, chi mi dà libertà di farmi sfogare il mio amore ed i miei dolori,.." Gesù
Vuoi sentire l'amore di Gesù? Prova a fare questo e poi vedrai cosa succede. Ma fallo con costanza, non accade alla prima volta. Poi può passare un mese, un'anno o altro tempo ancora...tu puoi andare a Messa tutti i giorni e non senti l'amore di Gesù è perchè c'è qualcosa che non funziona. Se tu fai la comunione con la testa per aria e non fai un gesto esterno di partecipazione e stai con l'orologio in mano e appena il sacerdote dice amen, tu sei già fuori dalla porta della Chiesa, (il don lo vede anche alla sua Messa).
"...non mi dicono una parola che spezzi la mia solitudine, sono specie mute..." Gesù
Gesù non si riferisce alle Ostia ma a noi. Dopo la consacrazione il pane è cambiato in corpo di Cristo e dopo la comunione, per 15 minuti, chi ci passa vicino deve fare la genuflessione (non perchè siamo qualcosa) ma perchè c'è Gesù in noi. Dopo la comunione dovremmo stare in ginocchio. In un certo senso, fino a quando c'è Gesù in noi, noi siamo come le specie eucaristiche.
"...Invece nelle anime che mi servono come specie viventi, svolgiamo la vita insieme, palpitiamo con un solo palpito.." Gesù
Cosa proveremmo se nell'aldilà Gesù ci dicesse che i nostri cuori hanno battuto all'unisono dopo la comunione?
"...posso dire che dalle specie sacramentali passo nelle specie viventi per continuare la mia vita sulla terra, non da solo, ma insieme con esse...." Gesù
Un'altro cristo diventiamo.
"..Perciò, figlia mia, quando trovo un cuore che mi ama e mi fa compagnia, dandomi libertà di fare quello che voglio, Io giungo agli eccessi, non bado a nulla, do tanto, che la povera creatura si sente affogare dal mio amore e dalle mie grazie ed allora non resta più sterile la mia vita sacramentale quando scendo nei cuori,no..., si riproduce, bilocando e continuando la mia vita in esse e queste sono le mie conquistatrici..." Gesù
Conquistare il cuore di Gesù, quando Gesù viene conquistato non capisce nessuna cosa.
«Amor mio, tu avesti il tuo turno di pene e finì, ora è il mio turno, perciò lasciami che ti supplisca e che io soffra in vece tua.» Ed oh! come resto contento!..." Gesù ( parlando di un'anima che lo accoglie come merita).
Fate questo e poi questa quaresima ve la ricorderete tutta la vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 21 ottobre 2023
Tutto dipende da un gran "ti amo"
Bellissime metafore di Gesù per far comprendere quanto è importante il "ti amo" della creatura nelle opere della Creazione. Effetti mirabili e straordinari prodotti da questi atti nell'anima. Libro di Cielo, Volume 31, 14 Gennaio 1933, Martedì 21 Febbraio 2023
14 Gennaio 1933 La pagina della vita. La Creazione pagina Celeste. Il ti amo, punteggiatura di queste pagine. L’artefice e lo scrittore divino.
L'ultima parte della meditazione è ottimo per far partire un cammino quaresimale, guai a chi vive la quaresima come se non ci fosse. Gran parte della nostra santificazione dipende da come noi viviamo il nostro tempo quaresimale e nessuno abbia il minimo dubbio e vedremo che questa meditazione è un'invito straordinario, perchè le opere sante sono la penna con cui si scrive una pagina con l'inchiostro dell'amore perchè si è scelto di vivere nella dv. Le opere sante sono la diversità dei sacrifici.
Tutto parte dal Ti amo di Luisa, i ti amo depositati nel Fiat Creante in ogni cosa che Dio ha fatto e la prima immagine che Gesù usa delle immagini dal mondo della scrittura e dei punti. Quando eravamo piccoli..
«Mia figlia benedetta, sai che cosa è il tuo ti amo? Esso è come la punteggiatura al carattere, se un carattere è senza punteggiatura si vede una confusione, senza idee giuste, senza espressioni formate, in modo che chi lo legge, non trovando il vero senso, può avere le idee che vuole, belle o brutte come gli piace, quindi, mancando la punteggiatura, si può chiamare uno scritto senza vero valore ed a chiare note evidenzia l’ignoranza ed il poco valore di chi l’ha scritto. Eppure quale gran che è un punto, una virgola, un punto interrogativo e tutto il resto della punteggiatura? Si può dire nulla in confronto al lavoro dell’estensione d’un carattere. Tale è il tuo “ti amo”, è la punteggiatura al carattere della tua vita, delle tue parole, opere, passi e perfino del tuo cuore, la punteggiatura del tuo “ti amo” getta l’ordine in tutti gli atti tuoi, mette le idee giuste, dà le espressioni più belle e ti fa conoscere Colui, per amore del quale viene formata la pagina ed il carattere della tua vita...." Gesù
La punteggiatura e la divisione in sillabe era un punto di divisione tra i ciucci e coloro che stavano apprendendo qualcosa (ai tempi della scuola dell'infanzia del don). Nel parlare non c'è la punteggiatura, ma i grandi oratori - pensiamo - se il suo parlare (dell'oratore) è variato, accentua alzando la voce, parla più lentamente, ecc... la cosa cambia. Immaginate una persona che parla monotono, senza accentuare ecc... uno che parla così - senza pausa ecc.. - lo stesso discorso diventa più difficile seguirlo. Nel linguaggio scritto se non metti punti ed altro diventa un problema. L'ebraico ha dei modi strani per mettere i punti e virgole. La punteggiatura è qualcosa di fondamentale. E qua Gesù dice: ho fatto la Creazione, è un'opera perfettissima, non c'è bisogna di nessuna spiegazione da un punto di vista oggettivo. Il tuo ti amo è la tua punteggiatura che viene messa dentro di noi, perchè i nostri atti non siano un'accozzaglia di cose disordinate...a parte il fatto di far ei giri, tutto quello che facciamo dev'essere fatto per amore di Dio e quando il nostro parlare attraverso la vita ha la punteggiatura del tuo ti amo...abbiamo una vita ordinata, vissuta nella conformità oggettiva alla volontà di Dio. E poi mette le idee giuste. Il discernimento, la cosa giusta da fare, bisogna provare per vivere. Che facciamo durante questa quaresima? Metti dei ti amo e poi vedi come ti vengono le idee giuste.
"..e ti fa conoscere Colui, per amore del quale viene formata la pagina ed il carattere della tua vita...." Gesù
Il ti amo, la via delL'amore è la via più spedita alla conoscenza profonda, intima, personale, sapienzale di Dio. Nella misura in cui tu metti il ti amo avrai una vita ordinata, il discernimento e conoscerai sempre meglio colui che per amore del quale viene formata la pagina e il carattere della tua vita. Capiamo quant'è importante questa dimensione? Ma non solo.
"..Ma questo è nulla ancora, questo punto, questa piccola virgola del tuo ti amo, sale in alto e punteggia la nostra pagina divina, i nostri caratteri celesti di tutta la Creazione..." Gesù
Non nel senso che mette la punteggiatura che non hanno, la Creazione ce l'ha già, ma ci mette anche la propria a fianco di quella divina e quest'operazione che produce?
"...Ora, il tuo ti amo si unisce alla punteggiatura divina e punteggiando conosce il valore dei nostri caratteri, impara a leggere la nostra pagina, comprende con idee giuste quanto abbiamo fatto per amore suo e riceve le espressioni più belle e commoventi del suo Creatore e ci dà il piccolo tributo, ci paga il piccolo censo che Noi con amore di giustizia aspettiamo dalla creatura...." Gesù
Noi dovremmo, quando andiamo a letto, aver scritto una pagina spettacolare. Soggetto e sceneggiatura le ha fatte Dio ma dobbiamo imparare a leggerle, uno potrebbe dire: mi sembra una giornata brutta. Non è brutta, è bellissima, se tu la vedi brutta è perchè non sei capace di leggerla. Se uno non conosce l'ebraico vede una serie di segni e non sa leggerli nè capirli. L'ebraio è una lingua ordinata e ha una sua sintassi ecc... il problema non è l'ebraico è che tu non la sai leggerla. Così anche la tua giornata. Non è facile leggere le pagine di Dio, Dio usa i suoi caratteri misteriosi, noi ci capiamo qualcosa...noi quando leggiamo qualcosa di una nuova lingua qualcosa capiamo se stiamo studiando. Uno può leggere correttamente, pensiamo alla messa in latino: sento ma non capisco nulla. Che tu parlassi in italiano durante la liturgia, fino a 60 anni fa tu te lo sognavi la notte, l'ignoranza era più diffusa di prima. Prima di cantare la liturgia delle ore in nei monasteri, tu dovevi avere imparato a leggere il latino. Un conto è leggere, un conto è comprendere. Per secoli si leggeva ma non si comprendeva. Gesù dice: chi mette il ti amo non solo legge ma anche capisce.
"...impara a leggere la nostra pagina, comprende con idee giuste quanto abbiamo fatto per amore suo..." Gesù
Inizierai a capire cosa Dio ha fatto bello e buono per te, ci sono persone che scambiano come atti d'amore di Dio cose che non lo sono. Chi si esercita nell'esercizio del ti amo questo comprenderà.
(Gesù)"..Ma dimmi, figlia mia, perché mi dici “ti amo” e vuoi investire tutte le cose create, gli stessi atti miei col tuo “ti amo”?» Ed io: «Perché ti amo e voglio essere amata da te.» (Luisa)
Se uno non è buono a fare i giri è perchè deve crescere nell'amore di Gesù, perchè altrimenti i giri partono spontanei. All'inizio si fatica ma poi parte in automatico.
(Gesù)"..E Lui: «Dunque, perché mi ami mi dici “ti amo” e non è questo il più grande dei miei contenti, i miei sospiri, le mie ansie, i miei deliri, essere amato dalla creatura? Or sappi che ad ogni tuo “ti amo”, Io ti sussurro all’orecchio del cuore “ti amo” e metto la mia punteggiatura celeste nella pagina e nei caratteri della tua vita, non ne sei tu contenta?» Ed io: «Amor mio, non mi basta, no, la tua sola punteggiatura, non ne sono contenta, la mia sola punteggiatura può bastare a te, perché essendo io piccola e buona a nulla, non so fare altro, ma tu che sai far tutto, per farmi contenta voglio che tu stesso mi formi la pagina e i caratteri della mia vita.» (Luisa)
Ed è in questo contesto che Gesù parla della carta, penna ed inchiostro. Non è la prima volta che fa questa cosa, però a volte le simbolagia delle metafore cambiano a seconda dell'area semantica e del contesto in cui sono usate:
Il contesto è che io voglio che tu (Gesù) formi la pagina e i caratteri della mia vita, io voglio che tutto quello che succede nella mia vita tu ti possa compiacere nella maniera più assoluta. La Carta è la divina Volontà. Vuoi vivere questo o no? La scelta non è soltanto un sì, ma saresti pronto a dare qualsiasi cosa se Dio te la chiedesse? Saresti pronto a rinunciare a fare qualcosa e fare tutto il contrario di ciò che stai facendo adesso se sapessi con certezza che Dio vuole così? Il famoso qualsiasi cosa. Questo è la carta. Poi l'inchiostro è l'amore incessante, tu non amerai mai Gesù se non ti dedichi all'orazione profonda, ecco perchè bisogna trovare un pò di tempo durante la giornata in cui si isola da tutto e si mette in comunicazione con il Signore senza preghiere pre costituite. Fallo e vedrai cosa succede. Quando una persona è innamorata vuole stare assieme alla persona amata, come il marito e moglie. Uno non ama Gesù? Non arriva il fuoco dal Cielo, la scintilla scocca nel momento in cui impari a stare da solo con il Solo - dicevano i Padri della Chiesa. E poi opere sante, la diversità dei sacrifici. Ed ecco la quaresima: nessuno inizi la quaresima (consiglio del don, non è un dogma) senza essersi seduti davanti a Dio e chiedere a Gesù: che ti offro in questa quaresima? Che gli offri? Cosa hai deciso? E' un tempo di grazia. Gesù ci ha offerto un tempo di 40 giorni a digiuno assoluto senza mangiare nulla per combattere il diavolo e tu che offri? Noi non possiamo solo prendere qualcosa da Gesù, l'amore non è solo acchiappare ma è anche dare. La diversità dei sacrifici - un programma variegato. Un sacrificio che offro io può essere lo stesso di quello che gli offri te, ma non è lo stesso. Perchè glielo offro io a modo mio e non è la stessa cosa. Noi abbiamo una individualità unica ed irripetibile. Il digiuno che faccio io è diverso da quello che fa qualcun'altro. Nel modo in cui lo faccio io è diverso da quello degli altri.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
14 Gennaio 1933 La pagina della vita. La Creazione pagina Celeste. Il ti amo, punteggiatura di queste pagine. L’artefice e lo scrittore divino.
L'ultima parte della meditazione è ottimo per far partire un cammino quaresimale, guai a chi vive la quaresima come se non ci fosse. Gran parte della nostra santificazione dipende da come noi viviamo il nostro tempo quaresimale e nessuno abbia il minimo dubbio e vedremo che questa meditazione è un'invito straordinario, perchè le opere sante sono la penna con cui si scrive una pagina con l'inchiostro dell'amore perchè si è scelto di vivere nella dv. Le opere sante sono la diversità dei sacrifici.
Tutto parte dal Ti amo di Luisa, i ti amo depositati nel Fiat Creante in ogni cosa che Dio ha fatto e la prima immagine che Gesù usa delle immagini dal mondo della scrittura e dei punti. Quando eravamo piccoli..
«Mia figlia benedetta, sai che cosa è il tuo ti amo? Esso è come la punteggiatura al carattere, se un carattere è senza punteggiatura si vede una confusione, senza idee giuste, senza espressioni formate, in modo che chi lo legge, non trovando il vero senso, può avere le idee che vuole, belle o brutte come gli piace, quindi, mancando la punteggiatura, si può chiamare uno scritto senza vero valore ed a chiare note evidenzia l’ignoranza ed il poco valore di chi l’ha scritto. Eppure quale gran che è un punto, una virgola, un punto interrogativo e tutto il resto della punteggiatura? Si può dire nulla in confronto al lavoro dell’estensione d’un carattere. Tale è il tuo “ti amo”, è la punteggiatura al carattere della tua vita, delle tue parole, opere, passi e perfino del tuo cuore, la punteggiatura del tuo “ti amo” getta l’ordine in tutti gli atti tuoi, mette le idee giuste, dà le espressioni più belle e ti fa conoscere Colui, per amore del quale viene formata la pagina ed il carattere della tua vita...." Gesù
La punteggiatura e la divisione in sillabe era un punto di divisione tra i ciucci e coloro che stavano apprendendo qualcosa (ai tempi della scuola dell'infanzia del don). Nel parlare non c'è la punteggiatura, ma i grandi oratori - pensiamo - se il suo parlare (dell'oratore) è variato, accentua alzando la voce, parla più lentamente, ecc... la cosa cambia. Immaginate una persona che parla monotono, senza accentuare ecc... uno che parla così - senza pausa ecc.. - lo stesso discorso diventa più difficile seguirlo. Nel linguaggio scritto se non metti punti ed altro diventa un problema. L'ebraico ha dei modi strani per mettere i punti e virgole. La punteggiatura è qualcosa di fondamentale. E qua Gesù dice: ho fatto la Creazione, è un'opera perfettissima, non c'è bisogna di nessuna spiegazione da un punto di vista oggettivo. Il tuo ti amo è la tua punteggiatura che viene messa dentro di noi, perchè i nostri atti non siano un'accozzaglia di cose disordinate...a parte il fatto di far ei giri, tutto quello che facciamo dev'essere fatto per amore di Dio e quando il nostro parlare attraverso la vita ha la punteggiatura del tuo ti amo...abbiamo una vita ordinata, vissuta nella conformità oggettiva alla volontà di Dio. E poi mette le idee giuste. Il discernimento, la cosa giusta da fare, bisogna provare per vivere. Che facciamo durante questa quaresima? Metti dei ti amo e poi vedi come ti vengono le idee giuste.
"..e ti fa conoscere Colui, per amore del quale viene formata la pagina ed il carattere della tua vita...." Gesù
Il ti amo, la via delL'amore è la via più spedita alla conoscenza profonda, intima, personale, sapienzale di Dio. Nella misura in cui tu metti il ti amo avrai una vita ordinata, il discernimento e conoscerai sempre meglio colui che per amore del quale viene formata la pagina e il carattere della tua vita. Capiamo quant'è importante questa dimensione? Ma non solo.
"..Ma questo è nulla ancora, questo punto, questa piccola virgola del tuo ti amo, sale in alto e punteggia la nostra pagina divina, i nostri caratteri celesti di tutta la Creazione..." Gesù
Non nel senso che mette la punteggiatura che non hanno, la Creazione ce l'ha già, ma ci mette anche la propria a fianco di quella divina e quest'operazione che produce?
"...Ora, il tuo ti amo si unisce alla punteggiatura divina e punteggiando conosce il valore dei nostri caratteri, impara a leggere la nostra pagina, comprende con idee giuste quanto abbiamo fatto per amore suo e riceve le espressioni più belle e commoventi del suo Creatore e ci dà il piccolo tributo, ci paga il piccolo censo che Noi con amore di giustizia aspettiamo dalla creatura...." Gesù
Noi dovremmo, quando andiamo a letto, aver scritto una pagina spettacolare. Soggetto e sceneggiatura le ha fatte Dio ma dobbiamo imparare a leggerle, uno potrebbe dire: mi sembra una giornata brutta. Non è brutta, è bellissima, se tu la vedi brutta è perchè non sei capace di leggerla. Se uno non conosce l'ebraico vede una serie di segni e non sa leggerli nè capirli. L'ebraio è una lingua ordinata e ha una sua sintassi ecc... il problema non è l'ebraico è che tu non la sai leggerla. Così anche la tua giornata. Non è facile leggere le pagine di Dio, Dio usa i suoi caratteri misteriosi, noi ci capiamo qualcosa...noi quando leggiamo qualcosa di una nuova lingua qualcosa capiamo se stiamo studiando. Uno può leggere correttamente, pensiamo alla messa in latino: sento ma non capisco nulla. Che tu parlassi in italiano durante la liturgia, fino a 60 anni fa tu te lo sognavi la notte, l'ignoranza era più diffusa di prima. Prima di cantare la liturgia delle ore in nei monasteri, tu dovevi avere imparato a leggere il latino. Un conto è leggere, un conto è comprendere. Per secoli si leggeva ma non si comprendeva. Gesù dice: chi mette il ti amo non solo legge ma anche capisce.
"...impara a leggere la nostra pagina, comprende con idee giuste quanto abbiamo fatto per amore suo..." Gesù
Inizierai a capire cosa Dio ha fatto bello e buono per te, ci sono persone che scambiano come atti d'amore di Dio cose che non lo sono. Chi si esercita nell'esercizio del ti amo questo comprenderà.
(Gesù)"..Ma dimmi, figlia mia, perché mi dici “ti amo” e vuoi investire tutte le cose create, gli stessi atti miei col tuo “ti amo”?» Ed io: «Perché ti amo e voglio essere amata da te.» (Luisa)
Se uno non è buono a fare i giri è perchè deve crescere nell'amore di Gesù, perchè altrimenti i giri partono spontanei. All'inizio si fatica ma poi parte in automatico.
(Gesù)"..E Lui: «Dunque, perché mi ami mi dici “ti amo” e non è questo il più grande dei miei contenti, i miei sospiri, le mie ansie, i miei deliri, essere amato dalla creatura? Or sappi che ad ogni tuo “ti amo”, Io ti sussurro all’orecchio del cuore “ti amo” e metto la mia punteggiatura celeste nella pagina e nei caratteri della tua vita, non ne sei tu contenta?» Ed io: «Amor mio, non mi basta, no, la tua sola punteggiatura, non ne sono contenta, la mia sola punteggiatura può bastare a te, perché essendo io piccola e buona a nulla, non so fare altro, ma tu che sai far tutto, per farmi contenta voglio che tu stesso mi formi la pagina e i caratteri della mia vita.» (Luisa)
Ed è in questo contesto che Gesù parla della carta, penna ed inchiostro. Non è la prima volta che fa questa cosa, però a volte le simbolagia delle metafore cambiano a seconda dell'area semantica e del contesto in cui sono usate:
Il contesto è che io voglio che tu (Gesù) formi la pagina e i caratteri della mia vita, io voglio che tutto quello che succede nella mia vita tu ti possa compiacere nella maniera più assoluta. La Carta è la divina Volontà. Vuoi vivere questo o no? La scelta non è soltanto un sì, ma saresti pronto a dare qualsiasi cosa se Dio te la chiedesse? Saresti pronto a rinunciare a fare qualcosa e fare tutto il contrario di ciò che stai facendo adesso se sapessi con certezza che Dio vuole così? Il famoso qualsiasi cosa. Questo è la carta. Poi l'inchiostro è l'amore incessante, tu non amerai mai Gesù se non ti dedichi all'orazione profonda, ecco perchè bisogna trovare un pò di tempo durante la giornata in cui si isola da tutto e si mette in comunicazione con il Signore senza preghiere pre costituite. Fallo e vedrai cosa succede. Quando una persona è innamorata vuole stare assieme alla persona amata, come il marito e moglie. Uno non ama Gesù? Non arriva il fuoco dal Cielo, la scintilla scocca nel momento in cui impari a stare da solo con il Solo - dicevano i Padri della Chiesa. E poi opere sante, la diversità dei sacrifici. Ed ecco la quaresima: nessuno inizi la quaresima (consiglio del don, non è un dogma) senza essersi seduti davanti a Dio e chiedere a Gesù: che ti offro in questa quaresima? Che gli offri? Cosa hai deciso? E' un tempo di grazia. Gesù ci ha offerto un tempo di 40 giorni a digiuno assoluto senza mangiare nulla per combattere il diavolo e tu che offri? Noi non possiamo solo prendere qualcosa da Gesù, l'amore non è solo acchiappare ma è anche dare. La diversità dei sacrifici - un programma variegato. Un sacrificio che offro io può essere lo stesso di quello che gli offri te, ma non è lo stesso. Perchè glielo offro io a modo mio e non è la stessa cosa. Noi abbiamo una individualità unica ed irripetibile. Il digiuno che faccio io è diverso da quello che fa qualcun'altro. Nel modo in cui lo faccio io è diverso da quello degli altri.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 18 ottobre 2023
Solo la Divina Volontà può distruggere il male
Gesù spiega come sia la sola Divina Volontà colei che è capace di distruggere peccati, passioni e radici dei peccati. Imparare a farsi "dosi di Volontà Divina". Libro di Cielo, Volume 31, 6 Gennaio 1933, Venerdì 10 Febbraio 2023
6 Gennaio 1933 Quando la creatura opera nella Divina Volontà, Dio si nasconde in essa con tutti gli atti suoi, riconoscenza che sente per chi le fa produrre la sua vita. Diritti di ambo le parti. Il piccolo naviglio.
La parte più importante è quella centrale e finale dove viene rivelato un grande segreto, che ha colpito profondamente il don e che lo ha spinto ad investire sul mondo della dv: la capacità della dv - nella misura in cui entra nell'anima - di distruggere tutto il male. Ed ecco una grande differenza anche dal punto di vista ascetico tra l'operare nella e con la dv e farlo senza. la santità cristiana consiste nella perfezione dell'esercizio delle virtù e nello sradicamento per quanto possibile dei vizi e dei suoi atti. Pensiamo ai sette vizi capitali, il pensiero di superbia di sentirsi migliore degli altri, il voler fare le cose da soli, i pensieri di orgoglio, di primeggiare, di prevaricare sul prossimo, di sentirsi migliori ecc... sono atti del vizio della superbia. L'avarzia, la tendenza a possedere ed ad accumulare, e quindi l'accumolo porta alla paura del futuro, alla paura che i soldi non bastino mai, la paura di ritrovarsi sul lastrico ecc... o se ho 4 soldi e non spendo nulla e non faccio le elemosina, non condivido il necessario pensando che se mi tolgo qualcosa rimango con meno. Pensiamo all'ira, al nervosismo, ai pensieri d'impazienza per quei 5 minuti che ci vengono - per bene che ci vada - con tutto il corollario degli anessi e connessi, ti scappa un'espressione volgare o insulto, o alzo la voce ecc.. tutte cose che non hanno nulla di divino. Non saranno tutti quanti peccati mortali ma magari peccati veniali o minimo imperfezioni. Allora che succede? Uno vuole diventare santo...e deve smettere di dire parolacce, tu ci provi, magari ci provo e per un'anno riesco a non dire parolacce e poi un giorno ricado in questo difetto che sembrava superato. Questo accade perchè la lotta contro i vizi è una cosa lodevole - Gesù è contento che uno faccia questa fatica - ma è una fatica di sisifo, nel senso che queste cose in noi sono forti e radicate, certo che abbiamo la grazia di Dio ma è un'impresa titanica e la nostra natura è decaduta e pararle tutte è impossibile. Per quanto mi sforzo posso evitarne qualcuno ma tutti non ce la farò mai. E come facciamo a combattere questo mostro più grande di me? Come facciamo ad abbatterlo?
(Luisa) "..Ond’io nel sentire ciò pensavo tra me: «E se ci fosse il peccato, le passioni, come potrebbe la creatura ricevere questo gran bene?.."
Come fa a scendere la dv in un terreno che è macchiato ed inquinato in questo modo? Non ci va.
«Figlia benedetta, quando l’anima si dà in balia della mia Volontà, Essa ha virtù di far perdere la vita del male, non vi sono peccati o passioni che non sentano darsi la morte più che da ferro micidiale, anzi, da se stesse muoiono, come la mia Volontà regna nell’anima, così si sentono perdere la vita. Essa per il male è come il gelo alle piante, che le inaridisce, le secca e le fa morire; è come la luce alle tenebre, infatti, come compare la luce, le tenebre spariscono e muoiono, anzi neppure si sa dove sono andate; la mia Volontà è come il caldo al freddo, il freddo muore sotto la virtù del caldo...." Gesù
Gesù dice: è un'altra modalità di combattimento e di lotta ascetica. Non mi metto io di petto contro i vizi e difetti a combattere una battaglia molto faticosa e produce frutti molto limitati. Tipo un passo avanti e due indietro. Perchè noi non abbiamo la forza di vincere il male, dopo il peccato originale sono le miserie ad esercitare il dominio su di noi e non il contrario. Ma la dv dice Gesù, tiene la virtù di far perdere la vita al male. E' un processo graduale.
"..come la mia Volontà regna nell’anima, così si sentono perdere la vita...." Gesù
Se tu punti sulla dv e punti a farla vivere in te, con tutto quello che questo comporta e che ci siamo detti innumerevoli volte, inizia il conto alla rovescia per l'annientamento delle nostre passioni. Se viene il gelo le piante muoiono o il sole sbandisce le tenebre. Il caldo fa sparire il freddo.
"..Se il gelo, la luce, il caldo, le tenebre, il freddo, hanno virtù di far morire le piante, molto più la mia Divina Volontà ha virtù di far morire tutti i mali insieme..." Gesù
Sono cose che bisogna toccarle con mano. Non si tratta di grazie che ti mettono sul piedistallo e che fanno pensare che tu sia il santo ecc... , sono grazie di cui è a conoscenza solo il diretto interessato. Queste grazie sono personalissime e al tempo stesso particolari, e se tu non le vivi vuol dire che la dv non domina in te. Senti il peso di qualche vizio che ancora incombe su di te e ti vince? Vivi ad intermittenza. Esci dalla dv? Così come esci come araba fenice le tue miserie riprendono vita e ti vincono.
"..Quando l’anima non si fa dominare sempre dalla mia Volontà, dove Essa non regna sempre non può comunicare tutti i beni e convertire in vita divina tutto l’insieme della creatura e dove manca la vita divina sorge il male e può succedere come alle piante se si ritira la forza del gelo, le piante, sebbene stentate,..." Gesù
Come si entra in Paradiso si diventa impeccabili e si diventa perfettissimi perchè si è completamente fusi con la dv, nel momento in cui si vede Dio, si starà sotto il dominio assoluto della dv. Questo si può già vivere nella vita terrena, non ai livelli del Cielo, la vita della dv è questo. Così in Cielo così in terra. Ritorna in terra qualcosa del Paradiso perduto.
"...Ecco perciò la grande necessità di far sempre, sempre la mia Volontà e di vivere in Essa, se vuoi allontanare tutti i mali e sradicare anche le radici delle passioni..." Gesù
Nell'ultima parte Gesù parla sempre del binomio fare la dv e vivere in essa per sbandire tutti i mali, per il male non dovrebbe esserci posto nella nostra vita. Perchè o c'è l'uno o per l'altro. Gesù parla delle passioni che stanno alla base dei sette vizi capitali, vengono sradicate - se tu una piante gli tagli una pianta ma lasci le radici, poi la pianta riprenderà a crescere, - ci vorrà tempo ma la pianta ricrescerà - ma se tu sradichi la pianta è la fine. Quell'albero o quella pianta non crescerà più. Capiamo perchè Gesù dice che quando la dv regnerà nell'anima, quella persona diventerà impeccabile - cose che l'ascetica classica ha già conosciuto. Si chiama l'essere confermati in Grazia. Magari si ritiene il più grande peccatore come Gemma Galgani che confessava imperfezioni involontarie, - può darsi che uno non sia consapevole (magari il Signore non glielo dice per non farlo insuperbire e così ricadere nell'errore). C'è gente che vuole vivere nella dv ma poi dice di compiere dei peccati....ma questo non esiste. Come si fa a vivere nella dv e fare il peccato volontario? Le nostre miserie, imperfezioni e debolezze sono un'altra cosa, non è un'atto di volontà libero e fatto con piena coscienza ed avvertenza.
"..Ecco perciò la grande necessità di far sempre, sempre la mia Volontà e di vivere in Essa, se vuoi allontanare tutti i mali e sradicare anche le radici delle passioni. Molto più che il mio Volere Divino vuol dare sempre alla creatura,..." Gesù
Ok che in Paradiso ci sono diletti sempre nuovi, ma qua sulla terra è possibile aspettarsi qualche diletto o ci sono solo croci e tribolazioni? Le croci ci saranno sempre in questa vita terrena, e non tolgono la gioia (le croci vissute nel dv) ma la fanno aumentare, però ci saranno anche tante cose belle, tanti doni, grazie e consolazioni e tante sorprese da parte dell'Altissimo che ti faranno rimanere a bocca aperta. E queste saranno tanto più frequenti e numerose tanto più per quante opere la creatura sta nella dv e vi opera.
"..Molto più che il mio Volere Divino vuol dare sempre alla creatura, ma per dare sta alla vedetta per vedere quanto opera nella sua Volontà, perché per ogni atto che fa in Essa acquista un diritto divino, sicché quanti atti fa, tanti diritti acquista nel mare del mio Fiat ed Essa acquista tanti diritti sulla creatura, questi diritti di entrambe le parti rendono padroni, Dio e la povera creatura...." Gesù
"..E la mia Volontà, bilocata e racchiusa nell’anima per quanto è capace di racchiudere, siccome vuol dare sempre, la porta a navigare nel mare immenso del suo Volere che regna in Dio stesso e rendendola più capace prende dal suo mare ed allarga il maricello del suo Volere nel fondo dell’anima, si può dire che di essa fa il suo piccolo naviglio, per andare a villeggiare nel mare immenso del suo Volere ed a seconda di come si dispone ed opera, così racchiude nuove dosi di Volontà Divina..." Gesù
L'anima nella dv diventa il luogo di villeggiattura della Santissima Trinità e a seconda che si dispone ed opera così racchiude nuove dosi di volontà divina. Noi che dosi ci facciamo? San Filippo Neri diceva preferisco il Paradiso e noi potremmo dire preferisco le dosi di volontà divina. E che succede?
"..Perciò sempre in Essa ti voglio, così mi darai il diritto di poterti sempre dare e tu di ricevere sempre.» Gesù
Lui in cambio del nostro amore, ti ubriaca, queste cose bisogna provarle per viverle. Noi cosa diamo al Signore? Noi diamo al Signore 0,1 e Lui ti dà 3 trilioni, le proporzioni sono queste. Il Signore si accontenta del nostro nulla per darci l'anticamera del Paradiso. Le persone non pensano che questo sia Dio. Il diavolo vuole l'immagine di un Dio che ti rompe le scatole, che ti crea i divieti, le proibizioni, che ti manda le croci, tribolazioni, digiuni, rosari, devi andare a Messa ecc... tutte queste cose sono bellissime ma non c'è solo questo. In Dio c'è anche la gioia, l'amore la pace. Sulla terra c'è il Cielo e la Croce.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
6 Gennaio 1933 Quando la creatura opera nella Divina Volontà, Dio si nasconde in essa con tutti gli atti suoi, riconoscenza che sente per chi le fa produrre la sua vita. Diritti di ambo le parti. Il piccolo naviglio.
La parte più importante è quella centrale e finale dove viene rivelato un grande segreto, che ha colpito profondamente il don e che lo ha spinto ad investire sul mondo della dv: la capacità della dv - nella misura in cui entra nell'anima - di distruggere tutto il male. Ed ecco una grande differenza anche dal punto di vista ascetico tra l'operare nella e con la dv e farlo senza. la santità cristiana consiste nella perfezione dell'esercizio delle virtù e nello sradicamento per quanto possibile dei vizi e dei suoi atti. Pensiamo ai sette vizi capitali, il pensiero di superbia di sentirsi migliore degli altri, il voler fare le cose da soli, i pensieri di orgoglio, di primeggiare, di prevaricare sul prossimo, di sentirsi migliori ecc... sono atti del vizio della superbia. L'avarzia, la tendenza a possedere ed ad accumulare, e quindi l'accumolo porta alla paura del futuro, alla paura che i soldi non bastino mai, la paura di ritrovarsi sul lastrico ecc... o se ho 4 soldi e non spendo nulla e non faccio le elemosina, non condivido il necessario pensando che se mi tolgo qualcosa rimango con meno. Pensiamo all'ira, al nervosismo, ai pensieri d'impazienza per quei 5 minuti che ci vengono - per bene che ci vada - con tutto il corollario degli anessi e connessi, ti scappa un'espressione volgare o insulto, o alzo la voce ecc.. tutte cose che non hanno nulla di divino. Non saranno tutti quanti peccati mortali ma magari peccati veniali o minimo imperfezioni. Allora che succede? Uno vuole diventare santo...e deve smettere di dire parolacce, tu ci provi, magari ci provo e per un'anno riesco a non dire parolacce e poi un giorno ricado in questo difetto che sembrava superato. Questo accade perchè la lotta contro i vizi è una cosa lodevole - Gesù è contento che uno faccia questa fatica - ma è una fatica di sisifo, nel senso che queste cose in noi sono forti e radicate, certo che abbiamo la grazia di Dio ma è un'impresa titanica e la nostra natura è decaduta e pararle tutte è impossibile. Per quanto mi sforzo posso evitarne qualcuno ma tutti non ce la farò mai. E come facciamo a combattere questo mostro più grande di me? Come facciamo ad abbatterlo?
(Luisa) "..Ond’io nel sentire ciò pensavo tra me: «E se ci fosse il peccato, le passioni, come potrebbe la creatura ricevere questo gran bene?.."
Come fa a scendere la dv in un terreno che è macchiato ed inquinato in questo modo? Non ci va.
«Figlia benedetta, quando l’anima si dà in balia della mia Volontà, Essa ha virtù di far perdere la vita del male, non vi sono peccati o passioni che non sentano darsi la morte più che da ferro micidiale, anzi, da se stesse muoiono, come la mia Volontà regna nell’anima, così si sentono perdere la vita. Essa per il male è come il gelo alle piante, che le inaridisce, le secca e le fa morire; è come la luce alle tenebre, infatti, come compare la luce, le tenebre spariscono e muoiono, anzi neppure si sa dove sono andate; la mia Volontà è come il caldo al freddo, il freddo muore sotto la virtù del caldo...." Gesù
Gesù dice: è un'altra modalità di combattimento e di lotta ascetica. Non mi metto io di petto contro i vizi e difetti a combattere una battaglia molto faticosa e produce frutti molto limitati. Tipo un passo avanti e due indietro. Perchè noi non abbiamo la forza di vincere il male, dopo il peccato originale sono le miserie ad esercitare il dominio su di noi e non il contrario. Ma la dv dice Gesù, tiene la virtù di far perdere la vita al male. E' un processo graduale.
"..come la mia Volontà regna nell’anima, così si sentono perdere la vita...." Gesù
Se tu punti sulla dv e punti a farla vivere in te, con tutto quello che questo comporta e che ci siamo detti innumerevoli volte, inizia il conto alla rovescia per l'annientamento delle nostre passioni. Se viene il gelo le piante muoiono o il sole sbandisce le tenebre. Il caldo fa sparire il freddo.
"..Se il gelo, la luce, il caldo, le tenebre, il freddo, hanno virtù di far morire le piante, molto più la mia Divina Volontà ha virtù di far morire tutti i mali insieme..." Gesù
Sono cose che bisogna toccarle con mano. Non si tratta di grazie che ti mettono sul piedistallo e che fanno pensare che tu sia il santo ecc... , sono grazie di cui è a conoscenza solo il diretto interessato. Queste grazie sono personalissime e al tempo stesso particolari, e se tu non le vivi vuol dire che la dv non domina in te. Senti il peso di qualche vizio che ancora incombe su di te e ti vince? Vivi ad intermittenza. Esci dalla dv? Così come esci come araba fenice le tue miserie riprendono vita e ti vincono.
"..Quando l’anima non si fa dominare sempre dalla mia Volontà, dove Essa non regna sempre non può comunicare tutti i beni e convertire in vita divina tutto l’insieme della creatura e dove manca la vita divina sorge il male e può succedere come alle piante se si ritira la forza del gelo, le piante, sebbene stentate,..." Gesù
Come si entra in Paradiso si diventa impeccabili e si diventa perfettissimi perchè si è completamente fusi con la dv, nel momento in cui si vede Dio, si starà sotto il dominio assoluto della dv. Questo si può già vivere nella vita terrena, non ai livelli del Cielo, la vita della dv è questo. Così in Cielo così in terra. Ritorna in terra qualcosa del Paradiso perduto.
"...Ecco perciò la grande necessità di far sempre, sempre la mia Volontà e di vivere in Essa, se vuoi allontanare tutti i mali e sradicare anche le radici delle passioni..." Gesù
Nell'ultima parte Gesù parla sempre del binomio fare la dv e vivere in essa per sbandire tutti i mali, per il male non dovrebbe esserci posto nella nostra vita. Perchè o c'è l'uno o per l'altro. Gesù parla delle passioni che stanno alla base dei sette vizi capitali, vengono sradicate - se tu una piante gli tagli una pianta ma lasci le radici, poi la pianta riprenderà a crescere, - ci vorrà tempo ma la pianta ricrescerà - ma se tu sradichi la pianta è la fine. Quell'albero o quella pianta non crescerà più. Capiamo perchè Gesù dice che quando la dv regnerà nell'anima, quella persona diventerà impeccabile - cose che l'ascetica classica ha già conosciuto. Si chiama l'essere confermati in Grazia. Magari si ritiene il più grande peccatore come Gemma Galgani che confessava imperfezioni involontarie, - può darsi che uno non sia consapevole (magari il Signore non glielo dice per non farlo insuperbire e così ricadere nell'errore). C'è gente che vuole vivere nella dv ma poi dice di compiere dei peccati....ma questo non esiste. Come si fa a vivere nella dv e fare il peccato volontario? Le nostre miserie, imperfezioni e debolezze sono un'altra cosa, non è un'atto di volontà libero e fatto con piena coscienza ed avvertenza.
"..Ecco perciò la grande necessità di far sempre, sempre la mia Volontà e di vivere in Essa, se vuoi allontanare tutti i mali e sradicare anche le radici delle passioni. Molto più che il mio Volere Divino vuol dare sempre alla creatura,..." Gesù
Ok che in Paradiso ci sono diletti sempre nuovi, ma qua sulla terra è possibile aspettarsi qualche diletto o ci sono solo croci e tribolazioni? Le croci ci saranno sempre in questa vita terrena, e non tolgono la gioia (le croci vissute nel dv) ma la fanno aumentare, però ci saranno anche tante cose belle, tanti doni, grazie e consolazioni e tante sorprese da parte dell'Altissimo che ti faranno rimanere a bocca aperta. E queste saranno tanto più frequenti e numerose tanto più per quante opere la creatura sta nella dv e vi opera.
"..Molto più che il mio Volere Divino vuol dare sempre alla creatura, ma per dare sta alla vedetta per vedere quanto opera nella sua Volontà, perché per ogni atto che fa in Essa acquista un diritto divino, sicché quanti atti fa, tanti diritti acquista nel mare del mio Fiat ed Essa acquista tanti diritti sulla creatura, questi diritti di entrambe le parti rendono padroni, Dio e la povera creatura...." Gesù
"..E la mia Volontà, bilocata e racchiusa nell’anima per quanto è capace di racchiudere, siccome vuol dare sempre, la porta a navigare nel mare immenso del suo Volere che regna in Dio stesso e rendendola più capace prende dal suo mare ed allarga il maricello del suo Volere nel fondo dell’anima, si può dire che di essa fa il suo piccolo naviglio, per andare a villeggiare nel mare immenso del suo Volere ed a seconda di come si dispone ed opera, così racchiude nuove dosi di Volontà Divina..." Gesù
L'anima nella dv diventa il luogo di villeggiattura della Santissima Trinità e a seconda che si dispone ed opera così racchiude nuove dosi di volontà divina. Noi che dosi ci facciamo? San Filippo Neri diceva preferisco il Paradiso e noi potremmo dire preferisco le dosi di volontà divina. E che succede?
"..Perciò sempre in Essa ti voglio, così mi darai il diritto di poterti sempre dare e tu di ricevere sempre.» Gesù
Lui in cambio del nostro amore, ti ubriaca, queste cose bisogna provarle per viverle. Noi cosa diamo al Signore? Noi diamo al Signore 0,1 e Lui ti dà 3 trilioni, le proporzioni sono queste. Il Signore si accontenta del nostro nulla per darci l'anticamera del Paradiso. Le persone non pensano che questo sia Dio. Il diavolo vuole l'immagine di un Dio che ti rompe le scatole, che ti crea i divieti, le proibizioni, che ti manda le croci, tribolazioni, digiuni, rosari, devi andare a Messa ecc... tutte queste cose sono bellissime ma non c'è solo questo. In Dio c'è anche la gioia, l'amore la pace. Sulla terra c'è il Cielo e la Croce.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 14 ottobre 2023
Sono nato per amare e per essere amato
Gesù, parlando della sua nascita, spiega come Egli sia in realtà nato o meglio rinato in ogni creatura, una rinascita che produce effetti straordinari in chi la riconosce e la accoglie. Gesù dichiara il suo essere nato per amare e per essere amato. Libro di Cielo, Volume 31, 25 Dicembre 1932, Giovedì 9 Febbraio 2023
25 Dicembre 1932 La nascita del Pargoletto Gesù fu universale, nacque in tutto ed in ciascuno. Come per tenerci sicuri, venne a coprirci con la veste della sua Umanità. Esempio del sole.
Questa meditazione ci riporta al mistero del Natale. Oggi Gesù ce lo illumina un pò ed è tanta roba. Partiamo dalla contemplazione di Luisa sperando di arrivare come lei a dire:
"..Ah! vivere senza Lui è vivere come se non si avesse vita, torturata, senza forza, senza appoggi, vivere senza Lui è la più terribile delle morti per la povera e piccola anima mia..." Luisa
O anche vivere senza la Madonna. Sarebbe l'orrore. Sarebbe la morte e il buio assoluto. Il don tante volte si chiede con un senso di compassione enorme: che vita fanno coloro che non conoscono ancora tanta grandezza? Poi abbiamo la prima grande rivelazione non tanto difficile che se uno capisce il mondo della dv....operare da Dio significa operare con un'atto solo, un'infinità di atti ed è questo che è successo con l'incarnazione:
"...ho visto il piccolo bambino divino rinato in ogni cosa creata,..." Luisa // «Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato e per farlo da Dio la mia nascita è universale, non l’avrei fatto da Dio se non fossi rinato in modo universale, in modo che tutti potessero dire coi fatti: «Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.» Gesù
E se anche tutti quanti vanificassero il mistero dell'Incarnazione e tu no, tu potresti dire: Gesù si è fatto uomo per me. Su queste cose occorre avere una grandissima chiarezza dottrinale, non ci deve essere stupore quando Luisa le dichiara ascoltando Gesù, e poi sentiamo quella frase di Gesù:
"..sono nato per amare e per essere amato.." Gesù
Tutto il fiume d'amore che Gesù riversa su di noi attende di essere raccolto. Ma quando non c'è spirito di accoglienza, come la tradizione teologica della Chiesa ci conferma, quell'amore torna al mittente e verrà deviato verso chi se lo merita. La parabola delle mine o talenti, che la mina non usata viene data a chi i talenti li fa fruttificare. Occorrerà recuperare e usare quelle grazie sprecate. Dio non spreca nulla e noi non dobbiamo sprecare nulla anche di materiale. Nulla va perduto e sprecato. Se qualcuno spreca qualche grazia e la respinge, purtroppo per molti la nascita di Gesù si tramuta in giustizia. Gesù nasce per tutti, il problema è che non possiamo fare gli indifferenti, Lui vuole essere accolto liberamente perchè è questa la prova dell'uomo, ma nessuno ti obbliga. C'è sempre questa dinamica. Che tipo di accoglienza facciamo a Gesù, cosa facciamo per Lui? Come lo ricambiamo? Spetta a noi? Buona arte d'amare con fantasia a tutti - per quelli che lo vogliono. Non è bello vedere la vita di Gesù cambiata in giustizia. Santa Faustina è morta nel 1938, Gesù disse alla santa polacca: chi non vuol passare per la porta della Misericordia, simboleggiata dalle grazie che è sempre aperta ad accogliere ed abbracciare il peccatore pentito per restituirlo alla vita della grazia e verso poi la santità se ce la fa.....dobvrà passare per la porta della Giustizia. Lui dice che la porta della Misericordia è sempre aperta, poi Gesù dice che la porta della Giustizia è ordinariamente chiusa e Lui la apre solo quando è costretto. Lui stesso (Gesù) ha detto che il Padre lo ha mandato per salvare il mondo non per condannarlo, se avesse dovuto fare il giustiziere non si sarebbe incarnato, lo avrebbe fatto prima. Dobbiamo sentirci interpellare da questa frase di Gesù:
"..sono nato per amare e per essere amato.." Gesù
Poi Gesù dice:
«Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.»
(all'interno della frase: «Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato e per farlo da Dio la mia nascita è universale, non l’avrei fatto da Dio se non fossi rinato in modo universale, in modo che tutti potessero dire coi fatti: «Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.»)
Questa non è poesia. Nè teoria. Questi avvertono subito che Gesù è nato nei loro cuori.
".. perché sentendo la mia nascita in loro tripudiarono di gioia e mi fecero festa. Sai tu chi sono coloro che mi fanno festa nel nascere nei loro cuori? Coloro che posseggono la mia Divina Volontà, questi avvertono subito che Io son nato nei loro cuori e mi fanno festa perenne,..." Gesù
Un'anima che accoglie Gesù lo sente, lo avverte. E chiaramente chi non accoglie questo dono dice Gesù:
"..invece gli altri mi fanno piangere, mi danno dolore e col peccato mi preparano il coltello per ferirmi o per uccidermi.» Gesù
Dobbiamo pensare a queste cose. Purtroppo con il peccato originale l'uomo ha spezzato il legame con la Creazione - la gloria della Creazione non viene dalle creature stesse (pietre, acqua, animali ecc.. in quanto realtà fisica). Lì bisogna metterci il nostro ti amo per riconoscere il ti amo di Dio per ricambiarlo. Perchè senza questo non si entra nemmeno nel primo step della storia che Gesù vuol fare con noi. Con il peccato originale è successo un guaio: la razza umana ha smesso di dare la gloria a Dio e questo sarebbe un caso utile da legittimare una moderata disperazione e ci ha pensato Gesù:
"..Molto più che Io, sceso dal Cielo in terra, volli prendere umana carne per glorificare completamente la gloria del Padre Celeste, per supplire a tutto ciò che l’uomo non aveva fatto, ecco perciò la mia piccola Umanità volle rinascere anche nelle cose create, perché l’uomo non ci aveva dato la gloria, il contraccambio dell’amore. Siccome avevamo creato un cielo, un sole e tante altre cose, la mia Umanità rinascendo in esse, glorificava il mio Padre Celeste completamente di tutta l’opera della Creazione. L’uomo col respingere la mia Divina Volontà si era reso impotente a tutto ed Io venivo per essere il suo salvatore, riparatore, glorificatore, difensore e lo coprivo dentro la veste della mia Umanità, per tenerlo sicuro e per poter rispondere in ogni cosa Io per lui al mio Padre Celeste..." Gesù
Come Gesù abbia potuto rifare nella sua vita terrena le nostre vite non lo sapremo mai....Lui opera da Dio, come ha fatto lo sa Lui. Oggi ci ribadisce che l'uomo non aveva dato a Dio il contraccambio di gloria al Signore. Quello che noi facciamo con i giri, Gesù lo aveva già fatto per tutti, questo non ci esime dal non farlo neanche noi. Perchè non è possibile che una cosa creata da Dio non gli dia la gloria che gli è dovuta. Noi avremmo dovuto essere - se non ci fosse stato il peccato - sacerdoti del creato a fare quest'operazione ma purtroppo non l'abbiamo fatto e adesso? Adesso è venuto Gesù a farlo per noi, ma nella misura in cui lo accoglieremo, riprenderemo a fare un sacco di operazioni spirituali nella dv (giri ecc...).
«Figlia benedetta, la mia nascita non solo fu universale, perché come Dio non poteva fare diversamente, ma mi trovai nella condizione del sole. Vogliano, o non vogliano, tutte le cose create, la Creazione tutta e tutte le creature devono ricevere la sua luce, il suo calore; dall’alto dove discende col suo impero di luce e con la sua supremazia che ha su tutti e su tutto, pare che il sole dica nel suo mutismo, ma più forte che se parlasse: «O mi ricevi con amore, o ti investo coi diritti che posseggo di darti luce e se non mi vuoi ricevere, ti circonderò da tutti i lati, in modo che non potrai sfuggire alla mia luce ed avrò la grande gloria che a tutti ho dato la mia luce.» Gesù
Il Sole sorge tutte le mattine, volente o no e il Sole illumina tutti ma bisogna vedere se luce e calore gli accogliamo con gioia o con amore o le ignoriamo perchè siamo impegnati in altre faccende.
"...la prendo da tutti i lati, affinché non mi possa sfuggire; se le creature mi ricevono con amore, la mia vita non solo nasce in esse, ma cresce in modo sorprendente, se poi non mi ricevono con amore, rinasco in loro con i diritti di Dio che posseggo, ma non cresco in loro, rimango piccino e solo e rimango in riserva, aspettando e sperando che con i miei vagiti e lacrime si inducano ad amarmi e se non riesco con ciò, la mia vita si cambia per loro in giustizia...." Gesù
Se non si accoglie l'amore di Dio sono guai.
"..«Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
25 Dicembre 1932 La nascita del Pargoletto Gesù fu universale, nacque in tutto ed in ciascuno. Come per tenerci sicuri, venne a coprirci con la veste della sua Umanità. Esempio del sole.
Questa meditazione ci riporta al mistero del Natale. Oggi Gesù ce lo illumina un pò ed è tanta roba. Partiamo dalla contemplazione di Luisa sperando di arrivare come lei a dire:
"..Ah! vivere senza Lui è vivere come se non si avesse vita, torturata, senza forza, senza appoggi, vivere senza Lui è la più terribile delle morti per la povera e piccola anima mia..." Luisa
O anche vivere senza la Madonna. Sarebbe l'orrore. Sarebbe la morte e il buio assoluto. Il don tante volte si chiede con un senso di compassione enorme: che vita fanno coloro che non conoscono ancora tanta grandezza? Poi abbiamo la prima grande rivelazione non tanto difficile che se uno capisce il mondo della dv....operare da Dio significa operare con un'atto solo, un'infinità di atti ed è questo che è successo con l'incarnazione:
"...ho visto il piccolo bambino divino rinato in ogni cosa creata,..." Luisa // «Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato e per farlo da Dio la mia nascita è universale, non l’avrei fatto da Dio se non fossi rinato in modo universale, in modo che tutti potessero dire coi fatti: «Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.» Gesù
E se anche tutti quanti vanificassero il mistero dell'Incarnazione e tu no, tu potresti dire: Gesù si è fatto uomo per me. Su queste cose occorre avere una grandissima chiarezza dottrinale, non ci deve essere stupore quando Luisa le dichiara ascoltando Gesù, e poi sentiamo quella frase di Gesù:
"..sono nato per amare e per essere amato.." Gesù
Tutto il fiume d'amore che Gesù riversa su di noi attende di essere raccolto. Ma quando non c'è spirito di accoglienza, come la tradizione teologica della Chiesa ci conferma, quell'amore torna al mittente e verrà deviato verso chi se lo merita. La parabola delle mine o talenti, che la mina non usata viene data a chi i talenti li fa fruttificare. Occorrerà recuperare e usare quelle grazie sprecate. Dio non spreca nulla e noi non dobbiamo sprecare nulla anche di materiale. Nulla va perduto e sprecato. Se qualcuno spreca qualche grazia e la respinge, purtroppo per molti la nascita di Gesù si tramuta in giustizia. Gesù nasce per tutti, il problema è che non possiamo fare gli indifferenti, Lui vuole essere accolto liberamente perchè è questa la prova dell'uomo, ma nessuno ti obbliga. C'è sempre questa dinamica. Che tipo di accoglienza facciamo a Gesù, cosa facciamo per Lui? Come lo ricambiamo? Spetta a noi? Buona arte d'amare con fantasia a tutti - per quelli che lo vogliono. Non è bello vedere la vita di Gesù cambiata in giustizia. Santa Faustina è morta nel 1938, Gesù disse alla santa polacca: chi non vuol passare per la porta della Misericordia, simboleggiata dalle grazie che è sempre aperta ad accogliere ed abbracciare il peccatore pentito per restituirlo alla vita della grazia e verso poi la santità se ce la fa.....dobvrà passare per la porta della Giustizia. Lui dice che la porta della Misericordia è sempre aperta, poi Gesù dice che la porta della Giustizia è ordinariamente chiusa e Lui la apre solo quando è costretto. Lui stesso (Gesù) ha detto che il Padre lo ha mandato per salvare il mondo non per condannarlo, se avesse dovuto fare il giustiziere non si sarebbe incarnato, lo avrebbe fatto prima. Dobbiamo sentirci interpellare da questa frase di Gesù:
"..sono nato per amare e per essere amato.." Gesù
Poi Gesù dice:
«Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.»
(all'interno della frase: «Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato e per farlo da Dio la mia nascita è universale, non l’avrei fatto da Dio se non fossi rinato in modo universale, in modo che tutti potessero dire coi fatti: «Il celeste infante è nato per me, è mio ed è tanto vero che già lo posseggo.»)
Questa non è poesia. Nè teoria. Questi avvertono subito che Gesù è nato nei loro cuori.
".. perché sentendo la mia nascita in loro tripudiarono di gioia e mi fecero festa. Sai tu chi sono coloro che mi fanno festa nel nascere nei loro cuori? Coloro che posseggono la mia Divina Volontà, questi avvertono subito che Io son nato nei loro cuori e mi fanno festa perenne,..." Gesù
Un'anima che accoglie Gesù lo sente, lo avverte. E chiaramente chi non accoglie questo dono dice Gesù:
"..invece gli altri mi fanno piangere, mi danno dolore e col peccato mi preparano il coltello per ferirmi o per uccidermi.» Gesù
Dobbiamo pensare a queste cose. Purtroppo con il peccato originale l'uomo ha spezzato il legame con la Creazione - la gloria della Creazione non viene dalle creature stesse (pietre, acqua, animali ecc.. in quanto realtà fisica). Lì bisogna metterci il nostro ti amo per riconoscere il ti amo di Dio per ricambiarlo. Perchè senza questo non si entra nemmeno nel primo step della storia che Gesù vuol fare con noi. Con il peccato originale è successo un guaio: la razza umana ha smesso di dare la gloria a Dio e questo sarebbe un caso utile da legittimare una moderata disperazione e ci ha pensato Gesù:
"..Molto più che Io, sceso dal Cielo in terra, volli prendere umana carne per glorificare completamente la gloria del Padre Celeste, per supplire a tutto ciò che l’uomo non aveva fatto, ecco perciò la mia piccola Umanità volle rinascere anche nelle cose create, perché l’uomo non ci aveva dato la gloria, il contraccambio dell’amore. Siccome avevamo creato un cielo, un sole e tante altre cose, la mia Umanità rinascendo in esse, glorificava il mio Padre Celeste completamente di tutta l’opera della Creazione. L’uomo col respingere la mia Divina Volontà si era reso impotente a tutto ed Io venivo per essere il suo salvatore, riparatore, glorificatore, difensore e lo coprivo dentro la veste della mia Umanità, per tenerlo sicuro e per poter rispondere in ogni cosa Io per lui al mio Padre Celeste..." Gesù
Come Gesù abbia potuto rifare nella sua vita terrena le nostre vite non lo sapremo mai....Lui opera da Dio, come ha fatto lo sa Lui. Oggi ci ribadisce che l'uomo non aveva dato a Dio il contraccambio di gloria al Signore. Quello che noi facciamo con i giri, Gesù lo aveva già fatto per tutti, questo non ci esime dal non farlo neanche noi. Perchè non è possibile che una cosa creata da Dio non gli dia la gloria che gli è dovuta. Noi avremmo dovuto essere - se non ci fosse stato il peccato - sacerdoti del creato a fare quest'operazione ma purtroppo non l'abbiamo fatto e adesso? Adesso è venuto Gesù a farlo per noi, ma nella misura in cui lo accoglieremo, riprenderemo a fare un sacco di operazioni spirituali nella dv (giri ecc...).
«Figlia benedetta, la mia nascita non solo fu universale, perché come Dio non poteva fare diversamente, ma mi trovai nella condizione del sole. Vogliano, o non vogliano, tutte le cose create, la Creazione tutta e tutte le creature devono ricevere la sua luce, il suo calore; dall’alto dove discende col suo impero di luce e con la sua supremazia che ha su tutti e su tutto, pare che il sole dica nel suo mutismo, ma più forte che se parlasse: «O mi ricevi con amore, o ti investo coi diritti che posseggo di darti luce e se non mi vuoi ricevere, ti circonderò da tutti i lati, in modo che non potrai sfuggire alla mia luce ed avrò la grande gloria che a tutti ho dato la mia luce.» Gesù
Il Sole sorge tutte le mattine, volente o no e il Sole illumina tutti ma bisogna vedere se luce e calore gli accogliamo con gioia o con amore o le ignoriamo perchè siamo impegnati in altre faccende.
"...la prendo da tutti i lati, affinché non mi possa sfuggire; se le creature mi ricevono con amore, la mia vita non solo nasce in esse, ma cresce in modo sorprendente, se poi non mi ricevono con amore, rinasco in loro con i diritti di Dio che posseggo, ma non cresco in loro, rimango piccino e solo e rimango in riserva, aspettando e sperando che con i miei vagiti e lacrime si inducano ad amarmi e se non riesco con ciò, la mia vita si cambia per loro in giustizia...." Gesù
Se non si accoglie l'amore di Dio sono guai.
"..«Figlia mia, amami, amami, sono nato per amare e per essere amato..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 12 ottobre 2023
Sposalizio tra l'anima e Dio
Gesù parla dell'importanza degli scambi continui che avvengono tra Creatore e creatura che vive e opera nella Divina Volontà, fino a dar vita ad uno sposalizio ripetuto e sempre nuovo, foriero di ogni felicità, tra l'anima e il suo Creatore. L'anticipazione in terra della beatitudine celeste. Libro di Cielo, Volume 31, 21 Dicembre 1932, Mercoledì 8 Febbraio 2023
21 Dicembre 1932 Scambio di doni di volontà tra Dio e l’anima. Rinascita continua nella vita Divina, vincolo di sposalizio, festa di tutti. Come la Divina Volontà tiene assediata la creatura.
Anche oggi c'è uno spettacolo unico al mondo. Si vede che mano a mano ci si avvicina alla fine dei 36 volume, diventa un'iperbole, questi scritti sono così: partono dalla base dell'ascetica spirituale per formare un'anima che vuole fare la dv e poi si parte in alto. Che cosa succede: Luisa capisce va a fare un'atto nella dv, la sente - è vero che siamo detti che queste cose sono spirituali ed avvengono ad un livello sovracosciente (il corpo non le può percepire), però arriva anche un momento in cui, dagli oggi e domani, alcune cose si iniziano a sentire e si rimane a bocca spalancata. Come mai mi sento così bene? Così in pace, così felice? E' la dv che sta iniziando a fare questi spettacoli. Fai un'atto e la dv si dà in una nuova comunicazione di sè, c'è un'esplosione di felicità e beatitudine, se si entra con contatto con Dio succede questo. Se si entra in contatto con Dio ci si fa il regalo di una vita beata, c'è sempre la croce, la tribolazione, ecc... la beatitudine qua in terra non è come quella che sarà in Paradiso. Una delle motivazioni è che arrivano le croci, non ai peccatori ma a coloro che si incamminano sulla vita della santità, è per sollecitare la persona, è una nuova potatura, uno sfrondamento e taglio con tutto ciò che impedisce di vivere in pienezza tutto il bene che Dio vorrebbe darci. Faccio un'atto nella dv e Dio è contento e mi dà una nuova conoscenza su di essa, faccio un'altro atto e Dio mi dà un'altra conoscenza, ecc... tutto così.
"...Ora, con questo mio dono del mio Volere che vado dando in tutti gli atti della creatura, essa riceve un atto nuovo di vita divina, la faccio rinascere in quell’atto nuovo che le do ed essa sente la novella vita divina che acquista e, mentre sta per formarsi in quella vita divina, Io non aspetto, ma subito le faccio di nuovo il dono del mio Volere e così vado alternando la vita della creatura, col dare il mio dono e col voler ricevere il suo, affinché senta la crescita e la rinascita continua della sua vita nella divina...." Gesù
Chiaramenti atti buoni fatti nel dv. Noi siamo mortali, viatori e peccatori e non siamo Dio. Ma qua arrivano scariche di vita divina in continuazione quando si opera nella dv,...
"..la faccio rinascere in quell’atto nuovo che le do ed essa sente la novella vita divina che acquista.." Gesù
Quando uno avverte qualcosa si annichila nel proprio nulla, si sente piccolo. Come fece Pietro quando fu chiamato. Quando queste esperienze sono autentiche, una spia certissima è l'aumento della vera umiltà, la persona rimane confusa dice che queste cose non sono state fatte per me ecc... e cose del genere. E più una persona si umilia, più il Signore gliene dà di più. L'Altissimo ha guardato - ha fissato lo sguardo, che è rimasto estasiato, - l'umiltà della Madonna. La dv ha fiumi di grazie inaudite ma non li può dare a noi, perchè se ce li desse non avendo noi le corrette disposizioni, questi doni diventerebbero un veleno. E' come quando uno prende la comunione senza essere in grazia di Dio - la comunione di per sè è la cosa più bella e santa, non c'è nulla che la eguagli - ma se tu fai la comunione in stato di peccato mortale tu mangi la tua condanna. San Tommaso d'Aquino scrisse che alla comunione vanno l'empio e il giusto, ma ben diversa è la loro sorte. Per una persona diventa vita e per l'altro diventa veleno, aggravamento esponenziale della sua condizione di peccato perchè non c'è peccato più grave nell'Universo che un sacrilegio eucaristico.
"...Ora, è tanto grande questo dono che faccio, che mentre sto per farlo, i Cieli stupiscono e, riverenti, si abbassano per adorare un dono così grande e magnificano il loro Creatore di tanta liberalità e tutti si mettono sull’attenti per essere spettatori del come si svolge questo dono nell’atto della creatura e quando vedono la nuova rinascita che fa nella vita divina, essi sono tremebondi nel vedere il gran portento, perché la creatura rinasce a novella vita divina per quante volte le vien dato questo dono della mia Volontà ed oh! come mi ringraziano di tanta mia bontà, perché tutti si sentono più felici nel vedere questo dono del mio Volere operante nell’atto della creatura. Si può dire che in questo scambio di volontà, in questi doni reciproci d’ambo le parti, succede uno sposalizio tra l’anima e Dio, sposalizio ripetuto, sempre nuovo e quando c’è sposalizio tutti fanno festa ai novelli sposi ed inneggiano al loro Creatore, perché con questo dono del mio Fiat non è solo un dono che faccio, ma insieme col dono do la mia Vita, che forma il vincolo dell’inseparabilità, in cui consiste la sostanza del vero sposalizio tra l’umano ed il Divino...." Gesù
Gesù dice che si rallegra tutto il Cielo perchè tutti si sentono più felici nel vedere questo dono nella creatura. Qua ci stanno delle mistiche nozze alternative a quelle classiche. Ma dal momento che nelle nozze c'è l'inseparabilità, allora con la dv abbiamo fatto un super strike. Abbiamo fatto il 100%, top.
"..Oh! la somma ingratitudine di chi non riceve il dono del mio Volere nell’atto suo, specie nel vedere le mie premure perché voglio darlo, prego e supplico che lo ricevano e molte volte mi industrio di procurare nuovi incidenti, circostanze inattese, per avere nuove occasioni per poter dare più spesso il mio dono del Fiat e quando vedo che non l’accettano,mi sento cambiare in dolore le mie industrie d’amore e potrei dire che i Cieli piangono insieme a me,..." Gesù
Quando ci sono le croci sono cose per poterle dare il dono del fiat. Quando non accettano le creature i Cieli piangono con Gesù, quando c'è questo dono e c'è questo scambio - la creatura fa un'atto nella dv e Gesù ti dà una nuova conoscenza o delizia, poi c'è un'altro atto e via dicendo - in questo i Cieli sono compromessi e fanno festa pure loro. Ma se viene rifiutato questo santo e divino gioco sono guai e i Cieli sentono il dolore. Lo scopo al quale dobbiamo tendere è...
"..Perciò sii attenta, non voglio altro, nei tuoi piccoli atti, in tutto ciò che fai, se preghi, se soffri, se lavori, in tutto, che lo scambio continuo, che tu prenda il dono della mia Volontà e mi dia la tua...." Gesù
Prendere a sempre la dv, e ricevere ricevere e ricevere....
(Luisa) "..Onde mi sentivo tutta investita di Volere Divino, me lo sentivo palpitante nella piccola anima mia, la sua aria celestiale e balsamica formava il cielo in me e provavo la felicità di lassù,..."
Ricordiamo che è una cosa tutta interiore che ti porti dentro, gli altri vedono che traspare dal tuo comportamento esteriore ma è dentro di te questa roba. E la spara grossa Luisa:
"...anzi mi sentivo più felice dei cittadini celesti,..." Luisa
Il principio della Felicità è la Volontà Divina, perchè non c'è niente che la Volontà divina faccia che non sia un qualcosa di sommamente meraviglioso e beatificante, dilettevole, ecc.. qualsiasi cosa faccia. Quella Volontà è il principio dell'amore operativo di Dio, ed è espressione della sua perfezione assoluta. Non fa nulla che non sia al top. Quando Dio opera, opera sempre e solo al top. Mettiamocelo bene in testa. Esempio: immaginati che tu abbia una vita dei beni materiali cosa vuoi? Uno yacht di 60 metri? Con un'equipaggio a disposizione e con sedili in pelle ecc.... la sauna, la piscina interna ecc... tutto quello che vuoi. O ti stanchi, ti prendi un piper con un'equipaggio a disposizione che sbriga tutte le pratiche ecc... e me ne vado dove mi pare ecc.... isole Caraibiche? Mauritius? Hotel a 18 stelle? Ecc.. pensa a tutte queste cose qua sempre al top. Cioè non vado alla spiaggia pubblica (con rispetto di essa) o mi prendo il gozzo, ecc.. con Dio funziona così. E' la perfezione assoluto, è l'amore, felicità, beatitudine ecc.. assoluta. Capisci cosa vuol dire stare sotto l'influsso di Dio? Che tipo di vita ti puoi vivere anche qua? Anche se il mondo va a rotoli e succede la fine del mondo? Quante volte il don ha detto: pensate al tempo del Covid, come l'hai vissuto? Quanta paura hai avuto? Hai avuto paura o ti è venuta l'angoscia? Idea personale del don: il don si rifiuta di credere che una persona che viva nel dv possa turbarsi di una cosa del genere (del covid), non gliene cala proprio nulla - può darsi che il don si sbagli, lo ammette lui stesso -. E attenzione, perchè la vita terrena diventa più bella celeste? Perchè in Cielo non c'è altro che la dv, i santi se la godono punto e basta, non hanno merito a godertela. Ma qua sulla terra c'è altro, per poterla prenderla qua (la dv) noi ce la dobbiamo conquistare, i santi questo non possono farlo. Qua la avrai come compagna fedele h24 per tutta la vita se l'hai conquistata se hai fatto tutto quello che hai potuto per poterla vivere. Noi possiamo fare conquiste, chiudere nell'atto nostro - sebbene sia debole e abbia una debolezza strutturale - una volontà divina. Fino al punto di non lasciare spazi vuoti. Spazi in cui la vita della persona anzichè essere riempita di dv, si riempa di debolezze, miserie e passioni. Che sono il patrimonio della stragrande maggioranza delle persone, ed è anche patrimonio nostro.
«Figlia benedetta, voglio dirti la ragione per cui voglio che la creatura riceva il dono della mia Volontà in tutti gli atti suoi e mi dia volta per volta la sua, perché se in un atto c’è questo scambio e in un altro no, nell’atto dove non c’è lo scambio si forma il vuoto nell’anima e questo vuoto viene riempito di miserie, di debolezze, di passioni, con ciò la vita divina resta spezzata e come distaccata in essa, quindi le vere rinascite non possono succedere, perché mancherebbe l’alimento, la materia prima dell’atto continuo del mio Fiat, che forma queste nuove rinascite in Dio, molto più che solo Essa possiede e forma l’atto continuo, quindi senza il suo atto continuo è impossibile ricevere un così gran dono e beni da far stupire Cieli e terra». Gesù
"..Perché col prendere la sua volontà metto al sicuro la creatura e, col darle la mia, la prendo da tutti i lati e metto al sicuro la mia vita in essa e siccome per la mia Volontà Divina non vi è cosa o persona che non abbia i suoi vincoli di dominio e di conservazione, sento la fortunata creatura insieme a me in tutto ed in tutti ed allora posso dire con i fatti, non con le parole: «Ciò che è mio è tuo e tutto ho fatto per te.» Con ciò il mio scopo è realizzato, l’opera mia creata con tanto amore, qual è la creatura, non mi preoccupa più, né c’è più pericolo perché la mia Divina Volontà la tiene assediata nei suoi infiniti confini, sicché non mi resta altro che godermela e renderci felici, con una felicità mai interrotta d’ambo le parti...." Gesù
"...con una felicità mai interrotta d’ambo le parti...." Gesù
(esempio): mi muore la persona più cara che avevo in questo mondo, certamente non sarai contento di quell'evento e non genererà felicità nel tuo cuore, ma quel dolore non ti toglierà la felicità che hai nel cuore. Ma capite cosa significa vivere in questo modo?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
21 Dicembre 1932 Scambio di doni di volontà tra Dio e l’anima. Rinascita continua nella vita Divina, vincolo di sposalizio, festa di tutti. Come la Divina Volontà tiene assediata la creatura.
Anche oggi c'è uno spettacolo unico al mondo. Si vede che mano a mano ci si avvicina alla fine dei 36 volume, diventa un'iperbole, questi scritti sono così: partono dalla base dell'ascetica spirituale per formare un'anima che vuole fare la dv e poi si parte in alto. Che cosa succede: Luisa capisce va a fare un'atto nella dv, la sente - è vero che siamo detti che queste cose sono spirituali ed avvengono ad un livello sovracosciente (il corpo non le può percepire), però arriva anche un momento in cui, dagli oggi e domani, alcune cose si iniziano a sentire e si rimane a bocca spalancata. Come mai mi sento così bene? Così in pace, così felice? E' la dv che sta iniziando a fare questi spettacoli. Fai un'atto e la dv si dà in una nuova comunicazione di sè, c'è un'esplosione di felicità e beatitudine, se si entra con contatto con Dio succede questo. Se si entra in contatto con Dio ci si fa il regalo di una vita beata, c'è sempre la croce, la tribolazione, ecc... la beatitudine qua in terra non è come quella che sarà in Paradiso. Una delle motivazioni è che arrivano le croci, non ai peccatori ma a coloro che si incamminano sulla vita della santità, è per sollecitare la persona, è una nuova potatura, uno sfrondamento e taglio con tutto ciò che impedisce di vivere in pienezza tutto il bene che Dio vorrebbe darci. Faccio un'atto nella dv e Dio è contento e mi dà una nuova conoscenza su di essa, faccio un'altro atto e Dio mi dà un'altra conoscenza, ecc... tutto così.
"...Ora, con questo mio dono del mio Volere che vado dando in tutti gli atti della creatura, essa riceve un atto nuovo di vita divina, la faccio rinascere in quell’atto nuovo che le do ed essa sente la novella vita divina che acquista e, mentre sta per formarsi in quella vita divina, Io non aspetto, ma subito le faccio di nuovo il dono del mio Volere e così vado alternando la vita della creatura, col dare il mio dono e col voler ricevere il suo, affinché senta la crescita e la rinascita continua della sua vita nella divina...." Gesù
Chiaramenti atti buoni fatti nel dv. Noi siamo mortali, viatori e peccatori e non siamo Dio. Ma qua arrivano scariche di vita divina in continuazione quando si opera nella dv,...
"..la faccio rinascere in quell’atto nuovo che le do ed essa sente la novella vita divina che acquista.." Gesù
Quando uno avverte qualcosa si annichila nel proprio nulla, si sente piccolo. Come fece Pietro quando fu chiamato. Quando queste esperienze sono autentiche, una spia certissima è l'aumento della vera umiltà, la persona rimane confusa dice che queste cose non sono state fatte per me ecc... e cose del genere. E più una persona si umilia, più il Signore gliene dà di più. L'Altissimo ha guardato - ha fissato lo sguardo, che è rimasto estasiato, - l'umiltà della Madonna. La dv ha fiumi di grazie inaudite ma non li può dare a noi, perchè se ce li desse non avendo noi le corrette disposizioni, questi doni diventerebbero un veleno. E' come quando uno prende la comunione senza essere in grazia di Dio - la comunione di per sè è la cosa più bella e santa, non c'è nulla che la eguagli - ma se tu fai la comunione in stato di peccato mortale tu mangi la tua condanna. San Tommaso d'Aquino scrisse che alla comunione vanno l'empio e il giusto, ma ben diversa è la loro sorte. Per una persona diventa vita e per l'altro diventa veleno, aggravamento esponenziale della sua condizione di peccato perchè non c'è peccato più grave nell'Universo che un sacrilegio eucaristico.
"...Ora, è tanto grande questo dono che faccio, che mentre sto per farlo, i Cieli stupiscono e, riverenti, si abbassano per adorare un dono così grande e magnificano il loro Creatore di tanta liberalità e tutti si mettono sull’attenti per essere spettatori del come si svolge questo dono nell’atto della creatura e quando vedono la nuova rinascita che fa nella vita divina, essi sono tremebondi nel vedere il gran portento, perché la creatura rinasce a novella vita divina per quante volte le vien dato questo dono della mia Volontà ed oh! come mi ringraziano di tanta mia bontà, perché tutti si sentono più felici nel vedere questo dono del mio Volere operante nell’atto della creatura. Si può dire che in questo scambio di volontà, in questi doni reciproci d’ambo le parti, succede uno sposalizio tra l’anima e Dio, sposalizio ripetuto, sempre nuovo e quando c’è sposalizio tutti fanno festa ai novelli sposi ed inneggiano al loro Creatore, perché con questo dono del mio Fiat non è solo un dono che faccio, ma insieme col dono do la mia Vita, che forma il vincolo dell’inseparabilità, in cui consiste la sostanza del vero sposalizio tra l’umano ed il Divino...." Gesù
Gesù dice che si rallegra tutto il Cielo perchè tutti si sentono più felici nel vedere questo dono nella creatura. Qua ci stanno delle mistiche nozze alternative a quelle classiche. Ma dal momento che nelle nozze c'è l'inseparabilità, allora con la dv abbiamo fatto un super strike. Abbiamo fatto il 100%, top.
"..Oh! la somma ingratitudine di chi non riceve il dono del mio Volere nell’atto suo, specie nel vedere le mie premure perché voglio darlo, prego e supplico che lo ricevano e molte volte mi industrio di procurare nuovi incidenti, circostanze inattese, per avere nuove occasioni per poter dare più spesso il mio dono del Fiat e quando vedo che non l’accettano,mi sento cambiare in dolore le mie industrie d’amore e potrei dire che i Cieli piangono insieme a me,..." Gesù
Quando ci sono le croci sono cose per poterle dare il dono del fiat. Quando non accettano le creature i Cieli piangono con Gesù, quando c'è questo dono e c'è questo scambio - la creatura fa un'atto nella dv e Gesù ti dà una nuova conoscenza o delizia, poi c'è un'altro atto e via dicendo - in questo i Cieli sono compromessi e fanno festa pure loro. Ma se viene rifiutato questo santo e divino gioco sono guai e i Cieli sentono il dolore. Lo scopo al quale dobbiamo tendere è...
"..Perciò sii attenta, non voglio altro, nei tuoi piccoli atti, in tutto ciò che fai, se preghi, se soffri, se lavori, in tutto, che lo scambio continuo, che tu prenda il dono della mia Volontà e mi dia la tua...." Gesù
Prendere a sempre la dv, e ricevere ricevere e ricevere....
(Luisa) "..Onde mi sentivo tutta investita di Volere Divino, me lo sentivo palpitante nella piccola anima mia, la sua aria celestiale e balsamica formava il cielo in me e provavo la felicità di lassù,..."
Ricordiamo che è una cosa tutta interiore che ti porti dentro, gli altri vedono che traspare dal tuo comportamento esteriore ma è dentro di te questa roba. E la spara grossa Luisa:
"...anzi mi sentivo più felice dei cittadini celesti,..." Luisa
Il principio della Felicità è la Volontà Divina, perchè non c'è niente che la Volontà divina faccia che non sia un qualcosa di sommamente meraviglioso e beatificante, dilettevole, ecc.. qualsiasi cosa faccia. Quella Volontà è il principio dell'amore operativo di Dio, ed è espressione della sua perfezione assoluta. Non fa nulla che non sia al top. Quando Dio opera, opera sempre e solo al top. Mettiamocelo bene in testa. Esempio: immaginati che tu abbia una vita dei beni materiali cosa vuoi? Uno yacht di 60 metri? Con un'equipaggio a disposizione e con sedili in pelle ecc.... la sauna, la piscina interna ecc... tutto quello che vuoi. O ti stanchi, ti prendi un piper con un'equipaggio a disposizione che sbriga tutte le pratiche ecc... e me ne vado dove mi pare ecc.... isole Caraibiche? Mauritius? Hotel a 18 stelle? Ecc.. pensa a tutte queste cose qua sempre al top. Cioè non vado alla spiaggia pubblica (con rispetto di essa) o mi prendo il gozzo, ecc.. con Dio funziona così. E' la perfezione assoluto, è l'amore, felicità, beatitudine ecc.. assoluta. Capisci cosa vuol dire stare sotto l'influsso di Dio? Che tipo di vita ti puoi vivere anche qua? Anche se il mondo va a rotoli e succede la fine del mondo? Quante volte il don ha detto: pensate al tempo del Covid, come l'hai vissuto? Quanta paura hai avuto? Hai avuto paura o ti è venuta l'angoscia? Idea personale del don: il don si rifiuta di credere che una persona che viva nel dv possa turbarsi di una cosa del genere (del covid), non gliene cala proprio nulla - può darsi che il don si sbagli, lo ammette lui stesso -. E attenzione, perchè la vita terrena diventa più bella celeste? Perchè in Cielo non c'è altro che la dv, i santi se la godono punto e basta, non hanno merito a godertela. Ma qua sulla terra c'è altro, per poterla prenderla qua (la dv) noi ce la dobbiamo conquistare, i santi questo non possono farlo. Qua la avrai come compagna fedele h24 per tutta la vita se l'hai conquistata se hai fatto tutto quello che hai potuto per poterla vivere. Noi possiamo fare conquiste, chiudere nell'atto nostro - sebbene sia debole e abbia una debolezza strutturale - una volontà divina. Fino al punto di non lasciare spazi vuoti. Spazi in cui la vita della persona anzichè essere riempita di dv, si riempa di debolezze, miserie e passioni. Che sono il patrimonio della stragrande maggioranza delle persone, ed è anche patrimonio nostro.
«Figlia benedetta, voglio dirti la ragione per cui voglio che la creatura riceva il dono della mia Volontà in tutti gli atti suoi e mi dia volta per volta la sua, perché se in un atto c’è questo scambio e in un altro no, nell’atto dove non c’è lo scambio si forma il vuoto nell’anima e questo vuoto viene riempito di miserie, di debolezze, di passioni, con ciò la vita divina resta spezzata e come distaccata in essa, quindi le vere rinascite non possono succedere, perché mancherebbe l’alimento, la materia prima dell’atto continuo del mio Fiat, che forma queste nuove rinascite in Dio, molto più che solo Essa possiede e forma l’atto continuo, quindi senza il suo atto continuo è impossibile ricevere un così gran dono e beni da far stupire Cieli e terra». Gesù
"..Perché col prendere la sua volontà metto al sicuro la creatura e, col darle la mia, la prendo da tutti i lati e metto al sicuro la mia vita in essa e siccome per la mia Volontà Divina non vi è cosa o persona che non abbia i suoi vincoli di dominio e di conservazione, sento la fortunata creatura insieme a me in tutto ed in tutti ed allora posso dire con i fatti, non con le parole: «Ciò che è mio è tuo e tutto ho fatto per te.» Con ciò il mio scopo è realizzato, l’opera mia creata con tanto amore, qual è la creatura, non mi preoccupa più, né c’è più pericolo perché la mia Divina Volontà la tiene assediata nei suoi infiniti confini, sicché non mi resta altro che godermela e renderci felici, con una felicità mai interrotta d’ambo le parti...." Gesù
"...con una felicità mai interrotta d’ambo le parti...." Gesù
(esempio): mi muore la persona più cara che avevo in questo mondo, certamente non sarai contento di quell'evento e non genererà felicità nel tuo cuore, ma quel dolore non ti toglierà la felicità che hai nel cuore. Ma capite cosa significa vivere in questo modo?
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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