Ciao!
Oggi sono andato ad una lezione di storia tenuta da Arte In Campo (Genova). La lezione di storia dell'arte era dedicata a Gustave Courbet del quale, pensavo di sapere già tutto. Ed invece è emerso un lato che non mi aspettavo..(NB mi soffermerò più che altro su gli aspetti di Courbet che ho ignorato negli altri post. Gli altri post sul pittore sono disponibili qua). Buona lettura!
Tutto inizia in Franca dopo la rivoluzione del 1848 la quale vede la nascita del Realismo che coinvolge tre ambiti: culturale, letterario (Balzac) e Artistico (Courbet). Il campo d'indagine principale del realismo è la vita quotidiana con particolar occhio alle classi più umili. Sempre nel 1848 Marx pubblica il manifesto del partito comunista dove il proletariato non è più oggetto ma diviene soggetto della storia ed inizia ad acquistare una coscienza di classe.
"senza la rivoluzione del '48, non ci sarebbe stata la mia pittura" dice Courbet. La sua pittura escluderà soggetti mitologici, religiosi e letterari e si concentrerà sulla realtà contemporanea.
Da sinistra verso destra. Courbet romantico (prima di passare al realismo era un pittore romantico), in basso (spostandoci al centro) Courbet in una fotografia di Nadar, a sinistra invece una sua caricatura (beveva molta birra ed era una persona di grossa corporatura). In alto un autoritratto Lo Scapigliato.
In merito alla sua arte, Courbet dirà "ho innalzato una barriera che verrà chiamata dell'arte realista". Courbet (essendo di sinistra) simpatizzerà con il filosofo anarchico Prudhon (foto qua sotto)
Le opere maggiori di Courbet saranno gli spaccapietre (1849 - andato distrutto a Dresda - 1,40 x 3,00). Questo quadro si può dire che sia il manifesto del realismo. Quest'opera nasce direttamente dalla realtà osservando due spaccapietre reali ed invitandoli a posare nel suo studio. In questo quadro Courbet sottolinea una vita fatta di sofferenza che si trasmette di generazione in generazione. Non ci sono volti come a dire che questi due operai anonimi possono benissimo rappresentare la classe operaia e l'ombra che il monte proietta sull'erba (salvo uno spiraglio) rende drammatica la scena. (qua sotto un disegno preparatorio).
Courbet, vedendosi i suoi quadri rifiutati dalle mostre ufficiali, decide di farne una a sue spese nel quale esporre i quadri e spiegare le sue scelte. La mostra gli costa 25.000 franchi (una cifra allucinante per quei tempi). Ovviamente la mostra è un'insuccesso.
La donna in questione si chiama Johanna Hiffernan, ed è irlandese. Courbet ritrae la sua donna allo specchio facendola diventare simbolo della vanità.
Baudelaire
In quest'opera qua sopra (chiamata Buongiorno signor Courbet), un pittore incontra il signor Bruyas, suo mecenate e ricco banchiere, il quale (in segno di rispetto) si toglie il cappello. Ovviamente il pittore è Courbet. Il quadro è bello in quanto i colori sono chiari ma non è dipinto all'aria aperta ma nello studio. Questo quadro verrà poi ripreso da Gauguin il quale dipingerà Buongiorno signor Gaugin. Solo che la donna che il pittore incontra è la morte e solo un cancello gli tiene separati (foto qua sotto).
Il ritorno dei contadini dal mercato (Courbet)
La pittura - diceva Courbet - non è immaginazione, l'artista è testimone del suo tempo. La pittura è la testimonianza del presente -
Di Courbet possiamo dire che fu un pittore prima con tematiche sociali, poi con tematiche scandalose (l'origine del mondo, il Sonno o pigrizia e lussuria con una scena di amore lesbo che all'epoca fece scalpore e dove una delle due donne è la sua donna irlandese) e anche il quadro ragazze sulla riva della senna (foto qua sotto con anche il disegno preparatorio). Infine ci fu il Courbet paesaggista.
Ragazza con cagnolino
Tornato ad Ornans, il pittore inizia ad immergersi nella natura luogo di rigenerazione spirituale.
I Bracconieri
Bosco con caprioli
Poi Courbet si trasferirà ad Etretat (1869?) laddove realizzerà degli splendidi paesaggi marini che anticiperanno di un decennio le idee dell'impressionismo (Monet)
L'onda
Marina ad Etretat
La scogliera di Etretat
Nel 1870, Courbet parteciperà alla comune di Parigi (dopo il crollo di Napoleone III) che si tratterà di un'esperimento comunista che durerà solo qualche mese. Durante questi mesi, il pittore sosterrà la distruzione di una colonna che celebra i fasti di Napoleone III. Caduto in disgrazia (con il ritorno del potere "normale") Courbet, condannato a pagare i costi della distruzione, sceglierà la via dell'esilio a Ginevra.
Prima di morire dipinge gli ultimi suoi quadri tipo la Trota (qua sotto) con il quale il pittore vuole rappresentare il suo stato d'animo (morente)
Il pittore muore a Ginevra nel 1877.
giovedì 13 febbraio 2014
domenica 9 febbraio 2014
Prossimo appuntamento
Ciao a tutti!
Il prossimo appuntamento sarà con una nostra vecchia conoscenza: Courbet (e il realismo). A questo indirizzo le vecchie lezioni...ciao
Alla prossima!
Il prossimo appuntamento sarà con una nostra vecchia conoscenza: Courbet (e il realismo). A questo indirizzo le vecchie lezioni...ciao
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