Considerazioni di Gesù sulle preoccupazioni di Luisa in ordine alla pubblicazione degli scritti. L'unica guerra che si può sempre combattere e che difende i diritti di Dio è quella di fare e vivere nel Divino Volere. Libro di Cielo, volume 25, 14 Dicembre 1928, 9 Dicembre 2021
14 Dicembre 1928
Albero della Divina Volontà. Atto solo di Dio. Chi vive in Essa forma l'eco in tutte le cose create
Brano in due parti con una piccola appendice. Il contesto è questo: Luisa sta un pò - si passi questo termine - preoccupata per il fatto che ci sono delle difficoltà con la diffusione degli scritti. le Chiacchere, le domande che le fanno, il don non ricorda e non ha approfondito questi momenti della sua esistenza, - generalmente succede sempre così: ci sono domande, ricerche, chiarimenti, ecc.. - non è mai un'operazione semplice, fluida, lineare ed indolore (l'entrata di un qualsiasi scritto divinamente ispirato). Ci sono delle espressioni che possono dare vita a dubbi. Immaginiamo uno che si metta a lì con lo sguardo inquisitorio a leggere i Vangeli potrebbe scartarli. Tutte le eresie dipendono da passi oscuri o ambigui della Sacra Scrittura o dalla unitelarizzazione di alcuni brani di Bibbia. Come mai Dio ha permesso una cosa del genere? (non si giudicano le opere di Dio). Le rivelazioni private non fanno eccezioni. Il don non conosce nessuna rivelazione privata dove non ci siano alcuni passaggi da far saltare sulla sedia il don perchè in mano ad uno sprovveduto o censore ecclesiastico maldisposto - nemico a priori di questa rivelazione - dirà: è una falsa apparizione. Gli scritti di Luisa non sono stati approvati dalla Chiesa, quando uno diventa Venerabile (e Luisa è ancora una serva di Dio) si può affermare con certezza che non c'è nulla di contrario alla fede negli scritti. Ci vorrà del tempo. La maturazione dei tempi e che ci siano degli ostacoli o questioni è inevitabile. Non dipende dall'imperfezione della fonte, le opere di Dio sono perfette e quando si mette in testa qualcosa non permette che si siano le alterazioni. Quando noi siamo davanti a Dio e al suo mistero, cerchiamo di andarci estremamemte cauti perchè noi non conosciamo i disegni dell'Altissimo e non possiamo essere superficiali nello sparare i giudizi.
"Figlia mia, quest'albero che tu vedi è l'albero della mia Divina Volontà e siccome Essa è Sole, i suoi frutti si cambiano in luce che formano tanti altri Soli, il centro della sua vita sono Io e perciò sto nel mezzo di esso. Ora questi frutti che tu vedi, sono tutte le mie verità che ho manifestato sul mio Fiat Divino e stanno tutte in atto di partorire la loro luce nel seno delle generazioni, chi dovrebbe occuparsi ed aver premura e non lo fa, impedisce che i frutti di quest'albero formino i loro parti di luce ed il gran bene di questa luce. Quindi tu devi consolarti delle tue torture e martiri, perché tra te e me stiamo in ordine, né io avrei tollerato alcuna ombra di opposizione alla mia Volontà in te, sarebbe stato il mio più grande dolore, né io avrei potuto dire: la piccola figlia del mio Volere mi ha fatto dono del suo volere ed io le ho fatto dono del mio. Mentre è una delle più grandi gioie mie e tue, questo scambio di volontà. E se colpa c'è, è di chi trascura. Perciò non volerti affliggere né infastidirti delle domande che fanno, starò io in te, per somministrarti la luce e le parole che ci vogliono. Tu devi sapere che questo è più interesse mio che tuo." Gesù
Questo ci invita ad occuparci delle cose di cui Dio ci affida senza farci troppe domande e ricordare che il tempo è galantuomo, e che le opere di Dio hanno i loro tempi e le opere più sante e Dio è il primo che se ne prende cura. La divina Volontà non serve a Luisa ma a Gesù affinchè si possano realizzare i disegni divini e rendere felice l'umanità.
Nella seconda parte Gesù spiega una cosa che ha già detto altre volte: nell'Atto solo della divina volontà, in un'atto solo di Dio è contenuto l'essere. L'essere significa molto semplicemente tutto ciò che è, che ha un'esistenza, nel presente, passato e futuro. Girati dovunque ti trovi adesso, tutto quello che vedi dipende dall'atto solo della divina volontà - anche le cose inanimante costruite dall'uomo. Una penna sta serena nella dv, gli atomi di cui è composta una penna non hanno la capacità di percepire l'essere che hanno. Noi però abbiamo la conoscienza, volontà ecc... dire una parolaccia, fare un pensiero impuro, compiere un passo malsano, ecc.. cosa succede? Che la condizione di possibilità di quell'atto è l'atto solo della divina volontà, se questo atto cessasse (lo diceva anche San Tommaso d'Aquino) chi compie quelle azioni cesserebbe di essere, diventerebbe un nulla. Il don 100 anni fa non era. Noi sappiamo che nella mente di Dio fin dall'eternità c'era ma il suo essere ancora non era stato formato. Tutti quelli che vivono fuori dalla dv, contro di essa e commettendo peccati devono sapere che stanno usando tutto quello che Dio ha fatto per loro contro Dio. E la cosa che a noi umani, lascia veramente esterefatti è come fa Dio a sopportare tutto questo?
"Figlia mia, in noi, nella nostra Divinità basta un atto solo per far tutto, quell'atto è volontà, pensiero, parola, opera e passo. Sicché un solo atto nostro è voce che parla, è mano che opera, è piede che cammina, che involge tutto, tanto che se la creatura pensa, opera, parla e cammina è la virtù del nostro solo atto che, facendo eco in ciascun atto di creatura, comunica il bene del pensiero, della parola e di tutto il resto, perciò si può dire che siamo i portatori di tutte le creature e di tutti gli atti loro. Oh! come ci sentiamo offesi quando il nostro portavoce, pensiero, opera e passo non solo non è fatto per noi ma per offenderci, le creature si servono degli stessi atti nostri per formare le armi per ferirci! Ingratitudine umana come sei grande!..." Gesù
Dio non lo fa ma questo non toglie la malizia. E mentre quei criminali di prima formano con gli stessi atti le armi per ferire Dio, i santi e coloro che vivono e compiono la dv, fanno l'opposto.
"..Ed oh! come godiamo quando la virtù nostra investendo la piccolezza umana la rende insieme con noi portatrice di tutti gli atti delle creature ed essa si serve di tutti gli atti nostri, non per formare le armi per ferirci, ma per formare le armi per difenderci, per amarci e per glorificarci. Sicché la chiamiamo la nostra guerriera che difende i nostri diritti." Gesù
Perchè dobbiamo essere grati alla Madonna? Cosa ha fatto la Madonna? Dio ha fatto vedere alla Madonna quanto è bello ciò che ha fatto. La tragedia del peccato originale è che esattamente quello che io dovrei essere in questa terra Dio non lo vede. Ecco perchè dobbiamo essere sempre umili, come facciamo a compiere una cosa che sia degna dello sguardo di Dio? Lo sguardo di Dio che ha su di noi è lo sguardo di un papà che guarda i pastrocchi del figlio, ma siccome è suo figlio i pastrocchi sono bellissimi ma sono sempre bellissimi. Se qualcuno pensi di non fare pastrocchi lo pensi pure - la Madonna non ha mai fatto i pastrocchi. Non esiste nemmeno un nanosecondo dove la Madonna non stesse facendo la cosa più perfetta per Dio. Nessuno può vantare una cosa del genere. Neanche gli altri santi messi assieme. Lei ha usato tutti gli atti di Dio per difenderlo. La Madonna dice a Gesù: guarda quello che ho fatto io, accontentati del pastrocchio di quel tizio. Nessuno ha glorificato Dio come la Madonna e Dio se l'è goduta e l'ha provata per portarla a degli estremi inconcepibili.
Il mondo della Madonna è inarrivabile. Per noi basta che uno inizi a fare imperfettamente la dv e a vivere sempre imperfettamente il volere divino inizia a fare da controaltare a quelli che spargono orrori in continuazione. Dio lo sa che non può aspettarsi da noi tanto, però si accontenta di qualcosa. Questa percezione sia sempre presente in noi, anche quando preghiamo e facciamo discernimento su una cosa.. essere cauti e tranquilli e non agire in maniera precipitosa - tornando al primo argomento, quindi quando leggiamo qualcosa di strano non cacciamo via subito il testo ambiguo. Chi fa la dv, chi è che la conosce con perfezione? La conosciamo per quanto Dio ci ha rivelato e la santa Chiesa ci insegna - tipo i limiti di demarcazione, il peccato è male, non è Volontà di Dio, - ma non si riduce a questo. C'è una montagna di cose e...come facciamo a sapere ciò che Dio vuole? Certo lo Spirito Santo ci ispira ma non possiamo pensare che ogni pensiero che ci passa sulla testa sia ispirato. E' fondamentale questo stare tranquilli e bassi. Faccio il possibile ma stiamo sempre in crescita costante e non possiamo mai dire: questo l'ho capito. Sapendo che nella misura in cui ci adoperiamo in questa operazione diventiamo difensore di Dio e grandi glorificatori di Dio. Le prime guerre che devono essere combattute sono queste. Gli schieramenti terreni ecc.. richiedono sempre ponderazioni, discernimento, capire i tempi, le situazioni, ecc.. ma questa guerra è sempre lecita e graditissima al Signore e doverosa. le guerre combattute malamente si perdono. Per vincere una guerra la devi combattere bene ed avere una strategia. Non sempre avere un'esercito di kamikaze fa vincere la guerra.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 29 giugno 2022
sabato 25 giugno 2022
Imparare a gustare la felicità in tutte le cose create
Stupenda lezione di Gesù dove spiega come in ciascuna cosa creata Dio abbia posto una distinta felicità per l'uomo. Accoglierla e riconoscerla fa parte della vita nel Volere Divino e la capacità di farlo o meno è indice di quanto viviamo immersi nel Fiat. Il valore e l'importanza delle privazioni e sofferenze. Libro di Cielo, 13 Dicembre 1928, Martedì 7 Dicembre 2021
13 Dicembre 1928 Come tutte le cose create posseggono una dose di felicità. Come la privazione di Gesù fa risorgere la vita.
Brano molto breve ma ad avviso del don è importantissimo perchè ci fa riflettere su alcune cose. Quando uno viene nella dv il Signore inizia a soddisfare gioie non connesse alla Sua presenza, ma a volte coinvolge delle dimensioni della vita creata (esempio della rosa di santa Rita) ma sembra che sia proprio Lui a dare diletto alla creatura. Ma ti pare che Dio si pieghi a far ciò? Oggi ce lo dice. Cosa succede in Paradiso? Cose che non sono sempre creare, c'è chi ha nei confronti delle cose create idee malsane.
"Figlia mia, tutte le cose create furono create da noi con una dose di felicità distinta l'una dall'altra, sicché ogni cosa creata porta all'uomo il bacio, l'aria felicitatrice, la vita della nostra felicità;..." Gesù
In ogni cosa creata compresi quegli esseri per esempio una zanzara, anche nella zanzara c'è una felicità distinta e questo porta una felicità distinta. E' vero che mi punge, ma dietro la zanzara che punge, la creazione - dopo il peccato originale non è più come un tempo - supponiamo che Adamo ed Eva avessero incontrato (prima del peccato) per strada una tigre o leone, secondo noi la tigre e il leone se li sarebbero mangiati? E uno scorpione avrebbe punto Adamo ed Eva? E i terremoti succedevano prima del peccato originale? I maremoti, le alluvioni, ecc..? noi non ci rendiamo conto dei disastri. E' meglio che Dio non ci faccia vedere quanto siamo caduti in basso. Al massimo percepire.
Il peccato non ha distrutto le opere della Creazione, mano mano che si rientra nella dv, l'episodio del lupo di Gubbio che non è leggenda, il lupo non ha fatto nulla a San Francesco..come mai? Quanto possiamo subire di male dalla natura e dalle stesse malattia se stiamo uniti - non basta fare solo 4 atti nella dv e basta - il cantico delle Creature è sicuramente nel fiat Creante. Come il cantico dei tre giovani nella fornace. La pace con il creato san Francesco l'ha vissuto in sè, la capacità di vedere in ogni cosa creata. Gesù rivela altrove che uno delle caratteristiche dello stato di Giustzia Originale era proprio questo: saper riconoscere la distinta felicità messa in ogni ente creato. E questo nella misura in cui noi cresciamo torna in noi. Il rappporto di un figlio della dv con il Creato è meravigliose ma ha quei modi folli di oggi che è abortista e poi tratta l'animale in casa meglio di come tratterebbe il Papa. Questo non è quello che Gesù intende qua. Ma ti pare che un figlio della dv vada a danneggiare o alterare il Creato? E queste sono le gioie e felicità in più. In Paradiso pensiamo che ci sia solo la Santissima Trinità e una chiesa megagalattica, ma il Paradiso è il perfetto godimento delle cose create, questo non significa che gli animali vanno in Paradiso - in Paradiso c'è la Gloria essenziale (la visione della Santissima Trinità) e c'è anche la gloria accidentale: il godimento senza pericolo e senza limiti di tutti i beni creati e i beati godono l'uno dell'altro. Chi vuole saperne di più c'è un libretto chiamato AL DI LA' DEL TEMPO E DELLO SPAZIO - IL DIARIO DI TENERAMATA. Un'anima parla ad un messicano soltanto della gloria accidentale e solo a leggere quel libro ad uno gli viene voglia di andare in Paradiso e teneraamata gli dice che del loro godimento con Dio non te ne posso parlare perchè in questa terra nessuno è in grado di sostenerlo. I beni accidentali possiamo iniziarne a goderne in questo modo.
(Luisa)In questo mentre Gesù ha fatto silenzio ed io ho sentito il suono dell'armonium che suonava in Cappella e Gesù ha teso le orecchie per sentire e poi ha soggiunto: "Oh come mi sento felice perché questo suono diletta la piccola figlia del mio Volere ed io, sentendolo, mi diletto insieme. Oh com'è bello felicitarci insieme! Felicitare chi mi ama è la più grande delle mie felicità." Ed io: Gesù, Amor mio, la mia felicità per me sei tu solo, tutte le altre cose non hanno alcun'attrattiva su di me." E Gesù: "Certo che la maggiore felicità sono Io per te, perché contengo la sorgente di tutte le gioie e felicità, ma godo nel darti le piccole felicità e siccome le sento e le godo Io, voglio che le senta e le goda tu insieme con me."
Luisa aveva Gesù e aveva anche queste altre cose...
"..Chi vive nel nostro Voler Divino, le nostre felicità non sono a lei estranee, perché avendo il gusto purificato dal nostro Fiat e non corrotto dall'umano volere, il suo gusto e tutti i suoi sensi hanno virtù di gustare tutte le felicità che ci sono nelle cose create e noi proviamo tale felicità e gioia nel vedere che chi fa il nostro Volere, siede alla mensa delle nostre felicità e si ciba con tanti bocconi distinti, per quante felicità ci sono nelle cose create. Oh com'è bello vedere felice la creatura!" Gesù
Pensiamo alla vista, all'udito, olfatto, ecc... chi va in un maneggio riconosce l'odore che danno i cavalli e così pensiamo ai fiori, all'odore che dà la terra dopo la pioggia, gli alimenti. I rapporti che noi abbiamo e tutto quello che comporta il non toccarsi. Qui, dopo il peccato originale, i contatti tra persone del sesso diverso dobbiamo stare sempre molto attenti (purtroppo), ma di per sè il contatto è un piccolo scambio d'amore reciproco tra due persone. Il cane gode per la carezza, ecc.. dare la carezza ad un cane fa bene..è terapeutico perchè ti fa bene, lì c'è un ti amo di Dio. Tu ti leggi una cosa, poi dopo 3 giorni dopo non ti ricordi tanto, però quella cosa si deposita dentro di noi se ci ha colpito. Poi quando parli e pensi ti torna in mente ma non sai da dove è saltata fuori. Ecco perchè è importante vigilare cosa ascoltiamo, guardiamo, ecc.. e non possiamo intossicarci dalla mattina alla sera.
Poi Gesù spiega il valore delle privazioni:
Uno dei costitutivi del peccato è godere di una cosa creata in maniera disordinata e senza alcuna correlazione con il Creatore, si diventa dei ladri. O addirittura contro.
(Luisa) "..Onde pensavo tra me: Gesù gode tanto, quando io godo delle tante felicità che ha sparso nel creato e perché poi mi addolora tanto e mi rende infelice, fino a sentirmi come se non avessi vita senza lui e, sentendomi senza vita, tutte le felicità perdono la vita sulla povera anima mia?.."
(Gesù) ".."Figlia mia, se tu sapessi a che servono le mie privazioni, tu ti senti senza vita priva di me, ti senti morta, eppure su quel dolore e su quella morte viene formata la mia nuova vita e questa nuova vita ti porta le nuove manifestazioni della vita della mia Divina Volontà, perché essendo la tua pena, pena Divina che ha virtù di farti sentire la morte, ma senza morire, ha virtù di far sorgere di nuovo la mia stessa vita, con l’incanto della mia verità..." Gesù
Quando abbiamo un momento di aridità - pensiamo subito che forse abbiamo fatto una marachella e il Signore ce lo fa notare con l'aridità spirituale - altre volte non dipende da questo: ogni morte (perchè è una soferenza) ci prepara ad una nuova vita. Quando tu stai soffrendo una privazione del Cielo, stai certo che ti si stanno preparando nuove rivelazioni di gioie, doni del Signore, ecc... perchè è questa la dinamica dell'agire di Dio.
"..Anch'io soffrii la pena della morte, per far risorgere nella pena della mia morte tutte le creature; la morte, sofferta in ordine divino e per compiere la Divina Volontà, produce la vita Divina, per fare che questa vita divina la possano ricevere tutte le creature..." Gesù
Se tu hai una privazione perchè hai commesso una marachella, quello è il giusto castigo (pena medicinale), non è una morte in ordine divino. Attraverso questa sofferenza tu capisci che hai fatto una cosa sgradita al Signore, me ne pento e non la faccio più. Ma se tu non hai fatto nulla e subisci una privazione questa è una morte in ordine divino se tu la offri e produrrà vita divina in te ed intorno a te perchè la Resurrezione non è soltanto solo il trionfo di Gesù ma a beneficiato il mondo intero.
"..E mentre dopo che io soffrii tante morti volli morire davvero, quanti beni non produsse la mia resurrezione? Si può dire che con la mia resurrezione risorsero tutti i beni della mia Redenzione e, con essa, risorsero tutti i beni alle creature e la stessa lor vita..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
13 Dicembre 1928 Come tutte le cose create posseggono una dose di felicità. Come la privazione di Gesù fa risorgere la vita.
Brano molto breve ma ad avviso del don è importantissimo perchè ci fa riflettere su alcune cose. Quando uno viene nella dv il Signore inizia a soddisfare gioie non connesse alla Sua presenza, ma a volte coinvolge delle dimensioni della vita creata (esempio della rosa di santa Rita) ma sembra che sia proprio Lui a dare diletto alla creatura. Ma ti pare che Dio si pieghi a far ciò? Oggi ce lo dice. Cosa succede in Paradiso? Cose che non sono sempre creare, c'è chi ha nei confronti delle cose create idee malsane.
"Figlia mia, tutte le cose create furono create da noi con una dose di felicità distinta l'una dall'altra, sicché ogni cosa creata porta all'uomo il bacio, l'aria felicitatrice, la vita della nostra felicità;..." Gesù
In ogni cosa creata compresi quegli esseri per esempio una zanzara, anche nella zanzara c'è una felicità distinta e questo porta una felicità distinta. E' vero che mi punge, ma dietro la zanzara che punge, la creazione - dopo il peccato originale non è più come un tempo - supponiamo che Adamo ed Eva avessero incontrato (prima del peccato) per strada una tigre o leone, secondo noi la tigre e il leone se li sarebbero mangiati? E uno scorpione avrebbe punto Adamo ed Eva? E i terremoti succedevano prima del peccato originale? I maremoti, le alluvioni, ecc..? noi non ci rendiamo conto dei disastri. E' meglio che Dio non ci faccia vedere quanto siamo caduti in basso. Al massimo percepire.
Il peccato non ha distrutto le opere della Creazione, mano mano che si rientra nella dv, l'episodio del lupo di Gubbio che non è leggenda, il lupo non ha fatto nulla a San Francesco..come mai? Quanto possiamo subire di male dalla natura e dalle stesse malattia se stiamo uniti - non basta fare solo 4 atti nella dv e basta - il cantico delle Creature è sicuramente nel fiat Creante. Come il cantico dei tre giovani nella fornace. La pace con il creato san Francesco l'ha vissuto in sè, la capacità di vedere in ogni cosa creata. Gesù rivela altrove che uno delle caratteristiche dello stato di Giustzia Originale era proprio questo: saper riconoscere la distinta felicità messa in ogni ente creato. E questo nella misura in cui noi cresciamo torna in noi. Il rappporto di un figlio della dv con il Creato è meravigliose ma ha quei modi folli di oggi che è abortista e poi tratta l'animale in casa meglio di come tratterebbe il Papa. Questo non è quello che Gesù intende qua. Ma ti pare che un figlio della dv vada a danneggiare o alterare il Creato? E queste sono le gioie e felicità in più. In Paradiso pensiamo che ci sia solo la Santissima Trinità e una chiesa megagalattica, ma il Paradiso è il perfetto godimento delle cose create, questo non significa che gli animali vanno in Paradiso - in Paradiso c'è la Gloria essenziale (la visione della Santissima Trinità) e c'è anche la gloria accidentale: il godimento senza pericolo e senza limiti di tutti i beni creati e i beati godono l'uno dell'altro. Chi vuole saperne di più c'è un libretto chiamato AL DI LA' DEL TEMPO E DELLO SPAZIO - IL DIARIO DI TENERAMATA. Un'anima parla ad un messicano soltanto della gloria accidentale e solo a leggere quel libro ad uno gli viene voglia di andare in Paradiso e teneraamata gli dice che del loro godimento con Dio non te ne posso parlare perchè in questa terra nessuno è in grado di sostenerlo. I beni accidentali possiamo iniziarne a goderne in questo modo.
(Luisa)In questo mentre Gesù ha fatto silenzio ed io ho sentito il suono dell'armonium che suonava in Cappella e Gesù ha teso le orecchie per sentire e poi ha soggiunto: "Oh come mi sento felice perché questo suono diletta la piccola figlia del mio Volere ed io, sentendolo, mi diletto insieme. Oh com'è bello felicitarci insieme! Felicitare chi mi ama è la più grande delle mie felicità." Ed io: Gesù, Amor mio, la mia felicità per me sei tu solo, tutte le altre cose non hanno alcun'attrattiva su di me." E Gesù: "Certo che la maggiore felicità sono Io per te, perché contengo la sorgente di tutte le gioie e felicità, ma godo nel darti le piccole felicità e siccome le sento e le godo Io, voglio che le senta e le goda tu insieme con me."
Luisa aveva Gesù e aveva anche queste altre cose...
"..Chi vive nel nostro Voler Divino, le nostre felicità non sono a lei estranee, perché avendo il gusto purificato dal nostro Fiat e non corrotto dall'umano volere, il suo gusto e tutti i suoi sensi hanno virtù di gustare tutte le felicità che ci sono nelle cose create e noi proviamo tale felicità e gioia nel vedere che chi fa il nostro Volere, siede alla mensa delle nostre felicità e si ciba con tanti bocconi distinti, per quante felicità ci sono nelle cose create. Oh com'è bello vedere felice la creatura!" Gesù
Pensiamo alla vista, all'udito, olfatto, ecc... chi va in un maneggio riconosce l'odore che danno i cavalli e così pensiamo ai fiori, all'odore che dà la terra dopo la pioggia, gli alimenti. I rapporti che noi abbiamo e tutto quello che comporta il non toccarsi. Qui, dopo il peccato originale, i contatti tra persone del sesso diverso dobbiamo stare sempre molto attenti (purtroppo), ma di per sè il contatto è un piccolo scambio d'amore reciproco tra due persone. Il cane gode per la carezza, ecc.. dare la carezza ad un cane fa bene..è terapeutico perchè ti fa bene, lì c'è un ti amo di Dio. Tu ti leggi una cosa, poi dopo 3 giorni dopo non ti ricordi tanto, però quella cosa si deposita dentro di noi se ci ha colpito. Poi quando parli e pensi ti torna in mente ma non sai da dove è saltata fuori. Ecco perchè è importante vigilare cosa ascoltiamo, guardiamo, ecc.. e non possiamo intossicarci dalla mattina alla sera.
Poi Gesù spiega il valore delle privazioni:
Uno dei costitutivi del peccato è godere di una cosa creata in maniera disordinata e senza alcuna correlazione con il Creatore, si diventa dei ladri. O addirittura contro.
(Luisa) "..Onde pensavo tra me: Gesù gode tanto, quando io godo delle tante felicità che ha sparso nel creato e perché poi mi addolora tanto e mi rende infelice, fino a sentirmi come se non avessi vita senza lui e, sentendomi senza vita, tutte le felicità perdono la vita sulla povera anima mia?.."
(Gesù) ".."Figlia mia, se tu sapessi a che servono le mie privazioni, tu ti senti senza vita priva di me, ti senti morta, eppure su quel dolore e su quella morte viene formata la mia nuova vita e questa nuova vita ti porta le nuove manifestazioni della vita della mia Divina Volontà, perché essendo la tua pena, pena Divina che ha virtù di farti sentire la morte, ma senza morire, ha virtù di far sorgere di nuovo la mia stessa vita, con l’incanto della mia verità..." Gesù
Quando abbiamo un momento di aridità - pensiamo subito che forse abbiamo fatto una marachella e il Signore ce lo fa notare con l'aridità spirituale - altre volte non dipende da questo: ogni morte (perchè è una soferenza) ci prepara ad una nuova vita. Quando tu stai soffrendo una privazione del Cielo, stai certo che ti si stanno preparando nuove rivelazioni di gioie, doni del Signore, ecc... perchè è questa la dinamica dell'agire di Dio.
"..Anch'io soffrii la pena della morte, per far risorgere nella pena della mia morte tutte le creature; la morte, sofferta in ordine divino e per compiere la Divina Volontà, produce la vita Divina, per fare che questa vita divina la possano ricevere tutte le creature..." Gesù
Se tu hai una privazione perchè hai commesso una marachella, quello è il giusto castigo (pena medicinale), non è una morte in ordine divino. Attraverso questa sofferenza tu capisci che hai fatto una cosa sgradita al Signore, me ne pento e non la faccio più. Ma se tu non hai fatto nulla e subisci una privazione questa è una morte in ordine divino se tu la offri e produrrà vita divina in te ed intorno a te perchè la Resurrezione non è soltanto solo il trionfo di Gesù ma a beneficiato il mondo intero.
"..E mentre dopo che io soffrii tante morti volli morire davvero, quanti beni non produsse la mia resurrezione? Si può dire che con la mia resurrezione risorsero tutti i beni della mia Redenzione e, con essa, risorsero tutti i beni alle creature e la stessa lor vita..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 24 giugno 2022
Il concepimento della Divina Volontà nella Sovrana del Cielo
Gesù spiega che "concepimento della Divina Volontà nella Sovrana del Cielo" è il vero nome che dovrebbe essere dato alla solennità dell'Immacolata Concezione. Maria fu l'unica Creatura a vivere di sola Volontà Divina ed Essa solo è il segreto e il motivo di tutta la sua grandezza e di tutti i suoi privilegi. Libro di Cielo, Volume 25, 8 Dicembre 1928, Lunedì 6 Dicembre 2021
8 Dicembre 1928 Perché tutta la Creazione festeggiò il concepimento della Sovrana Regina. Come la Vergine aspetta nei suoi mari le sue figlie per farle Regine. Festa dell'Immacolato Concepimento.
Ci sono almeno tre parti - forse 4 - in questo lungo brano.
La prima parte dalla domanda di Luisa: come mai la Creazione si riempì di gioia e festeggiò l'Immacolato Concepimento? E la risposta di Gesù è la stessa in modi diversi:
"Figlia mia, vuoi sapere il perché? Perché la Divina Volontà ebbe il principio della sua Vita nella bambinella Celeste, quindi il principio di tutti i beni in tutte le creature. Non c'è bene che nella mia Divina Volontà non incominci, scenda e salga nella sua sorgente. Quindi questa Celeste bambina avendo fin dal suo Immacolato concepimento cominciato la sua vita nel Fiat Divino ed essendo Lei della stirpe umana, con la mia Volontà acquistò la vita divina e con la sua umanità possedette l'origine umana..." Gesù
Sappiamo bene che la Madonna appena concepita si è presentata al trono dell'Altissimo offrendo di voler legare la sua volontà umana a quella divina e di vivere senza riconoscere la sua volontà come propria, autonoma ed indipendente. Cosa questo significhi possiamo arrivarci ma è un mistero sia perchè noi non abbiamo un'esperienza personale adeguata di cosa significhi vivere solo di volontà divina, non è che nel senso noi diventiamo degli automi,che cos'è se la volontà umana è attiva ed operante? Che significa? Se la dv abita in noi - Gesù lo spiega tante volte - gli atti che facciamo sono divinizzati perchè c'era questa vita stabilmente operante. La Madonna non ha mai commesso nessuna imperfezione involontaria e volontaria, c'era una perfezione assoluta.
"..perché fin ad allora l'uomo era stato il disordine fra tutte le cose create, nessuno aveva avuto il coraggio, l'eroismo di dire al suo Creatore: non voglio conoscere la mia volontà, te ne faccio un dono, voglio per vita solo il tuo Volere Divino..." Gesù
Possiamo provarci a farlo, ad alcune cose possiamo arrivarci: astenerci da qualsiasi forma di male, astenersi da ciò che conosciamo imperfetto e conosciuto come tale. Solo che si apre una serie indefinita: se voglio vivere nella dv, posso prendermi un pò di distensione? Posso concedermi un divertimento lecito? Sembra di sì. Il Signore sembra concedere il soddisfacimento di alcuni bisogni terreni. Tra l'altro noi non ci stiamo nel cuore di Maria, ci dobbiamo consacrare al suo Cuore Immacolato ma chi di noi può penetrare cosa Lei viveva dentro in questa vita? Che dialogo aveva con il Signore la Madonna? ecc.. non abbiamo una conoscenza adeguata. Abbiamo indicato una rotta, le deviazioni macroscopiche non sono compatibili con questa vita. Certo, osservanza dei 10 comandamenti, virtù, ecc... cerchiamo di stare sempre di noi stessi ed interroghiamo la nostra coscienza prima di fare delle cose per evitare di fare delle stupidaggini e dopo averle fatte per eventualmente correre eventualmente ai ripari. Una creatura come la Madonna dobbiamo celebrarla, esaltarla...non c'è possibilità di replicare esattamente cosa Lei ha fatto, possiamo imitarla, possiamo seguirla, possiamo pregare il Signore che ci aiuti a rinunciare alla nostra Volontà....è una tensione che siamo chiamati a vivere.
Seconda parte:
(Luisa) "..Ond'io mi sentivo come annientata in me stessa, le lunghe privazioni del mio dolce Gesù, che mi rendono come senza vita, hanno bruciato il piccolo atomo della mia esistenza, il quale, stando continuamente esposto ai raggi ardenti del Sole del Fiat Divino, si sente disseccare tutti gli umori e mentre brucia, né muore, né si consuma. Onde non solo mi sentivo oppressa, ma disfatta..."
Gesù:
"Figlia mia, coraggio, non ti abbattere, anzi voglio che goda della tua sorte felice perché il mio Voler Divino, investendoti e dardeggiandoti, ti toglie tutti gli umori umani e te li ricambia in umori di luce divina. Oggi è la festa dell'Immacolato concepimento, mari d'amore, di bellezza, di potenza e di felicità straripano dalla Divinità su questa Celestiale creatura e ciò che impedisce che le creature possano entrare in questi mari è l'umana volontà. Ciò che noi facciamo una volta, rimane nell’atto continuato di farlo sempre, senza mai cessare..."
Umori umani anche gli attaccamenti alle cose soprannaturali tipo le visite straordinarie di Gesù, ecc... a cui in nome di una maggiore perfezione occorre saper rinunciare. E a questo riguardo Gesù dice una cosa importante:
"..Nella Divinità è natura dare, senza che l'atto finisca mai.." Gesù
La Volontà umana impedisce di ricevere tutto quello che Dio vorrebbe darci, Dio "soffre"
"..Noi ci sentiamo più felici nel dare e quando la creatura non prende i nostri beni, soffoca in noi la felicità che vogliamo darle..." Gesù
Noi sperimentiamo che mano a mano ci avviciniamo alla dv lo sperimentiamo. Gli affammati li ricolma di beni, quanto più ci disponiamo a volere ciò che Dio vuole pagandone le conseguenze - perchè se si fa quello che Dio vuole - si pagano le conseguenze - come è accaduto a Maria, Gesù e i santi. In cambio arriva felicità in felicità.
(Luisa) "..Dopo di ciò, l’8 dicembre il Confessore ha letto pubblicamente ciò che sta scritto nel 15º Volume sull'Immacolato concepimento..."
Il 15° volume dice che ciò che la Madonna fu furono gli effetti della Divina Volontà in Lei. Chi ha operato il miracolo dell'Immacolato Concepimento? Non è possibile che una creatura nasca come nasce la Madonna senza contrarre il peccato originale. O si nasce per opera dello Spirito Santo o nasci come Adamo ed Eva o è impossibile evitarlo. L'immacolato concepimento è conseguenza della Volontà Divina. Chi deve essere celebrata? Tutto il segreto di Maria è tutto da ricondurre a questa realtà.
"..Perciò oggi col fare conoscere che in Lei il prodigio del mio Volere fu tutto, le altre sue prerogative e privilegi furono in ordine secondario e come conseguenza degli effetti di quella Volontà Divina che la dominava, si può dire che oggi si festeggia con decoro, gloria divina e magnificenza la festa dell'Immacolato concepimento, che si può chiamare, con più verità, il concepimento della Divina Volontà nella Sovrana del Cielo.." Gesù
Più ci ci avviciniamo al modello, meglio staremo. Un'anima mariana viene portata naturalmente verso questa vita, un'anima mariana portata verso questa vita si può sperare che sia preservata da Maria Santissima da prendere cantonate grosse quante una casa ma non è detto. Noi non possiamo sapere con certezza (e il don si è confrontato con altri) che stiamo facendo il Volere Divino e che ci stiamo muovendo dentro di esso e non possiamo abbassare la guardia sul discernimento che dobbiamo fare su noi stessi. Il don parla perchè ha delle buone motivazioni per farlo e non è raro ascoltare chi dovrebbe essere abbastanza esperto ed avanzato fare discorsi o prendere certe posizioni o delle cantonate che fanno comprendere che qualcosa non va. La Madonna è un'universo a parte. Noi non siamo come Lei, siamo sempre in cammino nella fede e non in visione e quel tasso di precarietà ed incertezza che caratterizza la nostra vita terrena. Noi speriamo di muoverci in modo adeguato ma certezze assolute il don ci andrebbe molto molto molto molto molto cauto. Quando il don sente persone che dicono di essere già dentro nella dv - dice beato lui o lei, perchè il don non è così sicuro.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
8 Dicembre 1928 Perché tutta la Creazione festeggiò il concepimento della Sovrana Regina. Come la Vergine aspetta nei suoi mari le sue figlie per farle Regine. Festa dell'Immacolato Concepimento.
Ci sono almeno tre parti - forse 4 - in questo lungo brano.
La prima parte dalla domanda di Luisa: come mai la Creazione si riempì di gioia e festeggiò l'Immacolato Concepimento? E la risposta di Gesù è la stessa in modi diversi:
"Figlia mia, vuoi sapere il perché? Perché la Divina Volontà ebbe il principio della sua Vita nella bambinella Celeste, quindi il principio di tutti i beni in tutte le creature. Non c'è bene che nella mia Divina Volontà non incominci, scenda e salga nella sua sorgente. Quindi questa Celeste bambina avendo fin dal suo Immacolato concepimento cominciato la sua vita nel Fiat Divino ed essendo Lei della stirpe umana, con la mia Volontà acquistò la vita divina e con la sua umanità possedette l'origine umana..." Gesù
Sappiamo bene che la Madonna appena concepita si è presentata al trono dell'Altissimo offrendo di voler legare la sua volontà umana a quella divina e di vivere senza riconoscere la sua volontà come propria, autonoma ed indipendente. Cosa questo significhi possiamo arrivarci ma è un mistero sia perchè noi non abbiamo un'esperienza personale adeguata di cosa significhi vivere solo di volontà divina, non è che nel senso noi diventiamo degli automi,che cos'è se la volontà umana è attiva ed operante? Che significa? Se la dv abita in noi - Gesù lo spiega tante volte - gli atti che facciamo sono divinizzati perchè c'era questa vita stabilmente operante. La Madonna non ha mai commesso nessuna imperfezione involontaria e volontaria, c'era una perfezione assoluta.
"..perché fin ad allora l'uomo era stato il disordine fra tutte le cose create, nessuno aveva avuto il coraggio, l'eroismo di dire al suo Creatore: non voglio conoscere la mia volontà, te ne faccio un dono, voglio per vita solo il tuo Volere Divino..." Gesù
Possiamo provarci a farlo, ad alcune cose possiamo arrivarci: astenerci da qualsiasi forma di male, astenersi da ciò che conosciamo imperfetto e conosciuto come tale. Solo che si apre una serie indefinita: se voglio vivere nella dv, posso prendermi un pò di distensione? Posso concedermi un divertimento lecito? Sembra di sì. Il Signore sembra concedere il soddisfacimento di alcuni bisogni terreni. Tra l'altro noi non ci stiamo nel cuore di Maria, ci dobbiamo consacrare al suo Cuore Immacolato ma chi di noi può penetrare cosa Lei viveva dentro in questa vita? Che dialogo aveva con il Signore la Madonna? ecc.. non abbiamo una conoscenza adeguata. Abbiamo indicato una rotta, le deviazioni macroscopiche non sono compatibili con questa vita. Certo, osservanza dei 10 comandamenti, virtù, ecc... cerchiamo di stare sempre di noi stessi ed interroghiamo la nostra coscienza prima di fare delle cose per evitare di fare delle stupidaggini e dopo averle fatte per eventualmente correre eventualmente ai ripari. Una creatura come la Madonna dobbiamo celebrarla, esaltarla...non c'è possibilità di replicare esattamente cosa Lei ha fatto, possiamo imitarla, possiamo seguirla, possiamo pregare il Signore che ci aiuti a rinunciare alla nostra Volontà....è una tensione che siamo chiamati a vivere.
Seconda parte:
(Luisa) "..Ond'io mi sentivo come annientata in me stessa, le lunghe privazioni del mio dolce Gesù, che mi rendono come senza vita, hanno bruciato il piccolo atomo della mia esistenza, il quale, stando continuamente esposto ai raggi ardenti del Sole del Fiat Divino, si sente disseccare tutti gli umori e mentre brucia, né muore, né si consuma. Onde non solo mi sentivo oppressa, ma disfatta..."
Gesù:
"Figlia mia, coraggio, non ti abbattere, anzi voglio che goda della tua sorte felice perché il mio Voler Divino, investendoti e dardeggiandoti, ti toglie tutti gli umori umani e te li ricambia in umori di luce divina. Oggi è la festa dell'Immacolato concepimento, mari d'amore, di bellezza, di potenza e di felicità straripano dalla Divinità su questa Celestiale creatura e ciò che impedisce che le creature possano entrare in questi mari è l'umana volontà. Ciò che noi facciamo una volta, rimane nell’atto continuato di farlo sempre, senza mai cessare..."
Umori umani anche gli attaccamenti alle cose soprannaturali tipo le visite straordinarie di Gesù, ecc... a cui in nome di una maggiore perfezione occorre saper rinunciare. E a questo riguardo Gesù dice una cosa importante:
"..Nella Divinità è natura dare, senza che l'atto finisca mai.." Gesù
La Volontà umana impedisce di ricevere tutto quello che Dio vorrebbe darci, Dio "soffre"
"..Noi ci sentiamo più felici nel dare e quando la creatura non prende i nostri beni, soffoca in noi la felicità che vogliamo darle..." Gesù
Noi sperimentiamo che mano a mano ci avviciniamo alla dv lo sperimentiamo. Gli affammati li ricolma di beni, quanto più ci disponiamo a volere ciò che Dio vuole pagandone le conseguenze - perchè se si fa quello che Dio vuole - si pagano le conseguenze - come è accaduto a Maria, Gesù e i santi. In cambio arriva felicità in felicità.
(Luisa) "..Dopo di ciò, l’8 dicembre il Confessore ha letto pubblicamente ciò che sta scritto nel 15º Volume sull'Immacolato concepimento..."
Il 15° volume dice che ciò che la Madonna fu furono gli effetti della Divina Volontà in Lei. Chi ha operato il miracolo dell'Immacolato Concepimento? Non è possibile che una creatura nasca come nasce la Madonna senza contrarre il peccato originale. O si nasce per opera dello Spirito Santo o nasci come Adamo ed Eva o è impossibile evitarlo. L'immacolato concepimento è conseguenza della Volontà Divina. Chi deve essere celebrata? Tutto il segreto di Maria è tutto da ricondurre a questa realtà.
"..Perciò oggi col fare conoscere che in Lei il prodigio del mio Volere fu tutto, le altre sue prerogative e privilegi furono in ordine secondario e come conseguenza degli effetti di quella Volontà Divina che la dominava, si può dire che oggi si festeggia con decoro, gloria divina e magnificenza la festa dell'Immacolato concepimento, che si può chiamare, con più verità, il concepimento della Divina Volontà nella Sovrana del Cielo.." Gesù
Più ci ci avviciniamo al modello, meglio staremo. Un'anima mariana viene portata naturalmente verso questa vita, un'anima mariana portata verso questa vita si può sperare che sia preservata da Maria Santissima da prendere cantonate grosse quante una casa ma non è detto. Noi non possiamo sapere con certezza (e il don si è confrontato con altri) che stiamo facendo il Volere Divino e che ci stiamo muovendo dentro di esso e non possiamo abbassare la guardia sul discernimento che dobbiamo fare su noi stessi. Il don parla perchè ha delle buone motivazioni per farlo e non è raro ascoltare chi dovrebbe essere abbastanza esperto ed avanzato fare discorsi o prendere certe posizioni o delle cantonate che fanno comprendere che qualcosa non va. La Madonna è un'universo a parte. Noi non siamo come Lei, siamo sempre in cammino nella fede e non in visione e quel tasso di precarietà ed incertezza che caratterizza la nostra vita terrena. Noi speriamo di muoverci in modo adeguato ma certezze assolute il don ci andrebbe molto molto molto molto molto cauto. Quando il don sente persone che dicono di essere già dentro nella dv - dice beato lui o lei, perchè il don non è così sicuro.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 23 giugno 2022
Chi vive nel Divin Volere fa scendere il sole sulla terra
Gesù spiega come chi vive nel Divin Volere fa veramente scendere il Cielo sulla terra: spiegazione di ciò che c'è dietro questa immagine. L'opposto accade a chi continua a vivere di volere umano. La necessità del tempo per un serio cammino di conversione e santificazione. Libro di Cielo, Volume 25, 5 Dicembre 1928, Giovedì 2 Dicembre 2021
5 Dicembre 1928 Chi fa e vive nel Voler Divino, è come se facesse scendere il Sole in terra. Differenza tra chi vive nella Divina Volontà e chi no.
Il primo pensiero che sorge spontaneo è il contrasto tra ciò che Gesù dice e l'aria che stiamo vivendo. Il momento in cui le tenebre avvolgono la terra, l'angoscia regna in tanti cuori e in altri la disperazione e l'incertezza assoluta del presente e del futuro e scure ombre assillanti per alcune, ossessionanti e terrificanti...Gesù dice che per chi sta nella dv c'è sempre il Sole. La notte delle passioni, delle debolezze, delle miserie, delle freddezze e delle tentazioni se ne andrebbe a spasso. Basta guardarsi dentro, ci osserviamo dentro, come stiamo vivendo tante situazioni?
Premessa del don indispensabile: Gesù viene a rivelare questa vita di Cielo, nel momento in cui il Male domina sulla terra perchè ci siano persone che di fronte a questa montagna di male si ergono a dire: fino a quando il Signore te lo permette - che devono compiersi i tempi da Lui stabiliti, tu vuoi fare così? La porta del mio cuore non me la scalfisci - tutte le brutte cose (paure, ecc...) rimangono fuori dal mio cuore. Queste sono le classiche operazioni divine: Dio fa le cose più difficili ed impensabili, c'è un però. Il però è questo. La vita nella dv non si improvvisa dall'oggi al domani, l'improvvisazione nelle cose umane e divine non si fa in un giorno. Non si diventa santi e/o solidi nella grazia in un giorno. Il don vuole dire che tempi come quello che stiamo vivendo è impossibile - sono impossibili da gestire con tutto il carico di tensione di responsabilità, lucidità e discernimento, fare le scelte giuste...se uno non ci è arrivato pronto uno non ce la fa. Come ce la può fare una persona che sta in balia del suo volere umano? La Madonna sono 200 anni - data di inizio della controffensiva Mariana è il 1830 apparizione della Medaglia miracolosa, chi la porta con fede addosso? Non facciamo la superstizione sacra (non è che uno può peccare e sperare aiuto divino allo stesso tempo). La Madonna ha detto di portarla. Ru de Bac è il punto di inizio delle apparizioni Mariane a macchia di leopardo. Ci sono - ad avviso del don - delle coordinate che la Madonna ha dato per arrivere pronti a questi tempi difficili che stiamo vivendo. Non a una sola schiera di pochi eletti, sono tutti i benvenuti a patto che vogliano entrare. Ci sono varie apparizioni ancora in corso della Madonna dove da 40/41 anni continua a parlare. Se io voglio diventare un grande calciatore non è che a 30 anni scendo in campo senza aver fatto nulla...devo iniziare da bambino iniziando a fare allenamento, allenamenti, privazioni, privazioni ecc... dietro un successo c'è una vita di allenamento. Nella vita spirituale la legge è la stessa. Uguale. E' chiaro che Dio può far sorgere un figlio di Abramo da una pietra, ma Dio potrebbe far sorgere un fenomeno anche senza 30 anni di allenamento? Può benissimo darti in un'istante un fisico da sportivo. Dio segue l'ordine che Lui stesso ha stabilito, che prevede una crescita per noi esseri umani che si svolge in una dimensione che si chiama tempo. E giorno dopo giorno, ora dopo ora, scelta dopo scelta, accumuli, accumuli e accumuli e cammini, le virtù che ci vogliono adesso per resistere allo tsunami non si improvvisano di colpo. Poi c'è anche l'operario dell'ultima ora che in un'ora fa quello che gli altri hanno fatto in 17 ore perchè è ansioso di recuperare. Tutto può succedere, fino a quando fa misericordia, fino a quando Dio chiama, si prenda e si cammini (discorso generale).
Chi arriva pronto e chi non arriva pronto è un problema. Gesù fa degli esempi meravigliosi e la differenza c'è tra chi vive nel volere umano. La vita nella dv non si realizza dall'oggi al domani, non bastano quattro formule (che però sono importanti) è un'intinerario. Quando la vita nella dv giunge alla sua pienezza (e non possiamo saperlo) è chiaro che la notte delle passioni, debolezze, ecc... sparisce.
"..La prima fa scendere non solo il Sole della mia Divina Volontà nell'anima sua, ma tutto il Cielo, quindi con questo Sole possiede il giorno perenne, giorno che mai tramonta, perché la luce ha virtù di mettere in fuga le tenebre. Onde con questo Sole non possono stare le notti delle passioni, delle debolezze, delle miserie, delle freddezze, delle tentazioni e se si volessero avvicinare per formare le stagioni dell'anima, questo Sole batterebbe i suoi raggi metterebbe tutte le notti in precipitosa fuga e direbbe: “ci sono io e basta, le mie stagioni sono stagioni di luce, di pace, di felicità e di fioritura perenne”.." Gesù
La debolezza intesa come nel senso debolezza morale. Gesù e Maria non avevano miserie e freddezze, quando Gesù entrava in preghiera non aveva l'aridità spirituale - le freddezze possono capire sempre, ma quelle dipendenti dalle nostre negligenze e miserie non ci possono stare più. Se uno legge queste cose e si sente debole, misero, ecc... non può disperarsi pensando di non stare nella dv. Però più la vita nella dv cresce più queste cose si percepiscono meno. Molto molto di meno, si sentono di meno le passioni e gli altri.
"..Invece per chi non fa la mia Divina Volontà e non vive in Essa vi è più notte che giorno nell'anima sua, è soggetta alle stagioni ed ha lunghi tempi piovosi che la rendono sempre turbata ed affannata, oppure ha lunghe siccità tanto che giunge ad essere priva degli umori vitali per amare il suo Creatore e lo stesso Sole della mia Divina Volontà.." Gesù
Quanto mi domina la volontà umana? E' più notte o più giorno - la notte è quando uno non sa che fare, la notte è simbolo della mancanza di discernimento, che faccio? E' una notte, la dv non è una cosa astratta, per farla bisogna conoscerla. Quindi prega, bussa..chiedete e vi sarà dato. Quanto piove? Cosa significa? Quanto sei turbato? Quanto sei affannato? L'affannarsi è san Matteo capitolo 6, la paura del domani. Io mi devo mettere al riparo perchè il domani è oscuro. Non vuol dire che uno deve fare gesti strani o da fanatico, altro è pensare che tutto dipenda da me.
(San Matteo capitolo 6 "..25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena..")
La condizione è cercare il Regno di Dio e la sua Giustizia e tutto vi sarà dato in aggiunta. Perchè se tu non lo fai questa cosa non funziona. Il turbamento è la reazione scomposta di fronte a una cosa che mi preoccupa, mi causa agitazione e non mi fa star tranquillo. Sono cose tutte interiori ma quante volte ci siamo ripetuti che la vita nella dv è una vita interiore, quello che conta è quello che accade nel nostro cuore perchè è in base ad esso che poi agiamo, pensiamo, parliamo e decidiamo esteriormente. Le lunghe siccità...amore profondo al Creatore, quello che avviene nel nostro cuore e quello che Dio solo conosce. Chi vive nella dv il primo comandamento lo vive non è una cosa che è sparita. Quando questo non c'è vuol dire che siamo aridi. Quando una persona vive nella dv, può succedere anche a grandi santi, che Nostro Signore ti tolga la Sua percezione sensibile per un certo periodo di tempo anche prolungato. Con Luisa lo faceva togliendole le manifestazioni straordinarie di Gesù. Però pur essendo stata privata di questo Luisa non ha smesso di amare il Signore, qualora Dio ci tolga (non a castigo delle nostre infedeltà) Dio ci togliesse la sua percezione sensibile, il fervore cala un pò ma l'amore no perchè è un'atto di volontà. Anzi magari fai qualcosa in più.
Chi vive in pienezza nella dv, può dire la mia notte è finita. La luce mette in fuga le tenebre, è il Sole che scende sulla terra. Quanto meno alternanze ci sono nella nostra anima tanto più stiamo dentro ma capiamo che stare nella dv è cambiare ulteriormente marcia in un cammino verso la santità che è la conseguenza di una scelta di vita che esige una preparazione ed ecco perchè la Madonna sono 200 anni che richiama tutti quanti. Se vogliamo essere pronti dobbiamo andare a Messa tutti i giorni (altra apparizione della Madonna) non ci vai? Non fai peccato, quando arriva lo tsunami non basta rimanere nell'ambito del lecito. Nel tempo di guerra non vige il regime del tempo di pace, perchè è tempo di guerra. Quello che basterre in un tempo di pace non basterrebe in guerra. Il Rosario è quello intero. La Madonna ci chiede di recitare il rosario intero tutti i giorni, se non facciamo queste cose non arriveremo pronti e quando arriverà lo tsunami chi non avrà fatto ciò, resterà spazzato via. Questo la gente non lo capisce, non fai un favore al Padre Eterno se vai a Messa tutti i giorni,se dici il Rosario intero tutti i giorni, ti confessi in modo frequente minimo una volta al mese - sarebbe meglio una volta alla settimana, lo fai a te. La carità impedisce di dire: fratello o sorella raccogli tutto ciò che hai seminato. Coraggio, affrettiamoci a stringerci ai cuori di Gesù e di Maria e a crescere con l'unione con la dv. Quanto più le nubi diventano nere fuori da noi, tanto più la nostra unione con Gesù e Maria dev'essere saldata. Rifugiamoci nel Cuore Immacolato di Maria.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
5 Dicembre 1928 Chi fa e vive nel Voler Divino, è come se facesse scendere il Sole in terra. Differenza tra chi vive nella Divina Volontà e chi no.
Il primo pensiero che sorge spontaneo è il contrasto tra ciò che Gesù dice e l'aria che stiamo vivendo. Il momento in cui le tenebre avvolgono la terra, l'angoscia regna in tanti cuori e in altri la disperazione e l'incertezza assoluta del presente e del futuro e scure ombre assillanti per alcune, ossessionanti e terrificanti...Gesù dice che per chi sta nella dv c'è sempre il Sole. La notte delle passioni, delle debolezze, delle miserie, delle freddezze e delle tentazioni se ne andrebbe a spasso. Basta guardarsi dentro, ci osserviamo dentro, come stiamo vivendo tante situazioni?
Premessa del don indispensabile: Gesù viene a rivelare questa vita di Cielo, nel momento in cui il Male domina sulla terra perchè ci siano persone che di fronte a questa montagna di male si ergono a dire: fino a quando il Signore te lo permette - che devono compiersi i tempi da Lui stabiliti, tu vuoi fare così? La porta del mio cuore non me la scalfisci - tutte le brutte cose (paure, ecc...) rimangono fuori dal mio cuore. Queste sono le classiche operazioni divine: Dio fa le cose più difficili ed impensabili, c'è un però. Il però è questo. La vita nella dv non si improvvisa dall'oggi al domani, l'improvvisazione nelle cose umane e divine non si fa in un giorno. Non si diventa santi e/o solidi nella grazia in un giorno. Il don vuole dire che tempi come quello che stiamo vivendo è impossibile - sono impossibili da gestire con tutto il carico di tensione di responsabilità, lucidità e discernimento, fare le scelte giuste...se uno non ci è arrivato pronto uno non ce la fa. Come ce la può fare una persona che sta in balia del suo volere umano? La Madonna sono 200 anni - data di inizio della controffensiva Mariana è il 1830 apparizione della Medaglia miracolosa, chi la porta con fede addosso? Non facciamo la superstizione sacra (non è che uno può peccare e sperare aiuto divino allo stesso tempo). La Madonna ha detto di portarla. Ru de Bac è il punto di inizio delle apparizioni Mariane a macchia di leopardo. Ci sono - ad avviso del don - delle coordinate che la Madonna ha dato per arrivere pronti a questi tempi difficili che stiamo vivendo. Non a una sola schiera di pochi eletti, sono tutti i benvenuti a patto che vogliano entrare. Ci sono varie apparizioni ancora in corso della Madonna dove da 40/41 anni continua a parlare. Se io voglio diventare un grande calciatore non è che a 30 anni scendo in campo senza aver fatto nulla...devo iniziare da bambino iniziando a fare allenamento, allenamenti, privazioni, privazioni ecc... dietro un successo c'è una vita di allenamento. Nella vita spirituale la legge è la stessa. Uguale. E' chiaro che Dio può far sorgere un figlio di Abramo da una pietra, ma Dio potrebbe far sorgere un fenomeno anche senza 30 anni di allenamento? Può benissimo darti in un'istante un fisico da sportivo. Dio segue l'ordine che Lui stesso ha stabilito, che prevede una crescita per noi esseri umani che si svolge in una dimensione che si chiama tempo. E giorno dopo giorno, ora dopo ora, scelta dopo scelta, accumuli, accumuli e accumuli e cammini, le virtù che ci vogliono adesso per resistere allo tsunami non si improvvisano di colpo. Poi c'è anche l'operario dell'ultima ora che in un'ora fa quello che gli altri hanno fatto in 17 ore perchè è ansioso di recuperare. Tutto può succedere, fino a quando fa misericordia, fino a quando Dio chiama, si prenda e si cammini (discorso generale).
Chi arriva pronto e chi non arriva pronto è un problema. Gesù fa degli esempi meravigliosi e la differenza c'è tra chi vive nel volere umano. La vita nella dv non si realizza dall'oggi al domani, non bastano quattro formule (che però sono importanti) è un'intinerario. Quando la vita nella dv giunge alla sua pienezza (e non possiamo saperlo) è chiaro che la notte delle passioni, debolezze, ecc... sparisce.
"..La prima fa scendere non solo il Sole della mia Divina Volontà nell'anima sua, ma tutto il Cielo, quindi con questo Sole possiede il giorno perenne, giorno che mai tramonta, perché la luce ha virtù di mettere in fuga le tenebre. Onde con questo Sole non possono stare le notti delle passioni, delle debolezze, delle miserie, delle freddezze, delle tentazioni e se si volessero avvicinare per formare le stagioni dell'anima, questo Sole batterebbe i suoi raggi metterebbe tutte le notti in precipitosa fuga e direbbe: “ci sono io e basta, le mie stagioni sono stagioni di luce, di pace, di felicità e di fioritura perenne”.." Gesù
La debolezza intesa come nel senso debolezza morale. Gesù e Maria non avevano miserie e freddezze, quando Gesù entrava in preghiera non aveva l'aridità spirituale - le freddezze possono capire sempre, ma quelle dipendenti dalle nostre negligenze e miserie non ci possono stare più. Se uno legge queste cose e si sente debole, misero, ecc... non può disperarsi pensando di non stare nella dv. Però più la vita nella dv cresce più queste cose si percepiscono meno. Molto molto di meno, si sentono di meno le passioni e gli altri.
"..Invece per chi non fa la mia Divina Volontà e non vive in Essa vi è più notte che giorno nell'anima sua, è soggetta alle stagioni ed ha lunghi tempi piovosi che la rendono sempre turbata ed affannata, oppure ha lunghe siccità tanto che giunge ad essere priva degli umori vitali per amare il suo Creatore e lo stesso Sole della mia Divina Volontà.." Gesù
Quanto mi domina la volontà umana? E' più notte o più giorno - la notte è quando uno non sa che fare, la notte è simbolo della mancanza di discernimento, che faccio? E' una notte, la dv non è una cosa astratta, per farla bisogna conoscerla. Quindi prega, bussa..chiedete e vi sarà dato. Quanto piove? Cosa significa? Quanto sei turbato? Quanto sei affannato? L'affannarsi è san Matteo capitolo 6, la paura del domani. Io mi devo mettere al riparo perchè il domani è oscuro. Non vuol dire che uno deve fare gesti strani o da fanatico, altro è pensare che tutto dipenda da me.
(San Matteo capitolo 6 "..25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. 32Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena..")
La condizione è cercare il Regno di Dio e la sua Giustizia e tutto vi sarà dato in aggiunta. Perchè se tu non lo fai questa cosa non funziona. Il turbamento è la reazione scomposta di fronte a una cosa che mi preoccupa, mi causa agitazione e non mi fa star tranquillo. Sono cose tutte interiori ma quante volte ci siamo ripetuti che la vita nella dv è una vita interiore, quello che conta è quello che accade nel nostro cuore perchè è in base ad esso che poi agiamo, pensiamo, parliamo e decidiamo esteriormente. Le lunghe siccità...amore profondo al Creatore, quello che avviene nel nostro cuore e quello che Dio solo conosce. Chi vive nella dv il primo comandamento lo vive non è una cosa che è sparita. Quando questo non c'è vuol dire che siamo aridi. Quando una persona vive nella dv, può succedere anche a grandi santi, che Nostro Signore ti tolga la Sua percezione sensibile per un certo periodo di tempo anche prolungato. Con Luisa lo faceva togliendole le manifestazioni straordinarie di Gesù. Però pur essendo stata privata di questo Luisa non ha smesso di amare il Signore, qualora Dio ci tolga (non a castigo delle nostre infedeltà) Dio ci togliesse la sua percezione sensibile, il fervore cala un pò ma l'amore no perchè è un'atto di volontà. Anzi magari fai qualcosa in più.
Chi vive in pienezza nella dv, può dire la mia notte è finita. La luce mette in fuga le tenebre, è il Sole che scende sulla terra. Quanto meno alternanze ci sono nella nostra anima tanto più stiamo dentro ma capiamo che stare nella dv è cambiare ulteriormente marcia in un cammino verso la santità che è la conseguenza di una scelta di vita che esige una preparazione ed ecco perchè la Madonna sono 200 anni che richiama tutti quanti. Se vogliamo essere pronti dobbiamo andare a Messa tutti i giorni (altra apparizione della Madonna) non ci vai? Non fai peccato, quando arriva lo tsunami non basta rimanere nell'ambito del lecito. Nel tempo di guerra non vige il regime del tempo di pace, perchè è tempo di guerra. Quello che basterre in un tempo di pace non basterrebe in guerra. Il Rosario è quello intero. La Madonna ci chiede di recitare il rosario intero tutti i giorni, se non facciamo queste cose non arriveremo pronti e quando arriverà lo tsunami chi non avrà fatto ciò, resterà spazzato via. Questo la gente non lo capisce, non fai un favore al Padre Eterno se vai a Messa tutti i giorni,se dici il Rosario intero tutti i giorni, ti confessi in modo frequente minimo una volta al mese - sarebbe meglio una volta alla settimana, lo fai a te. La carità impedisce di dire: fratello o sorella raccogli tutto ciò che hai seminato. Coraggio, affrettiamoci a stringerci ai cuori di Gesù e di Maria e a crescere con l'unione con la dv. Quanto più le nubi diventano nere fuori da noi, tanto più la nostra unione con Gesù e Maria dev'essere saldata. Rifugiamoci nel Cuore Immacolato di Maria.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 22 giugno 2022
Non lasciamo solo Gesù!
Gesù spiega la differenza tra un tabernacolo eucaristico e quello che trova in un'anima che vive nella Divina Volontà. Gesù soffre la solitudine e vuole compagnia: vuole fare compagnia e ricevere compagnia. Trova questo solo in un'anima che vive nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 25, 2 Dicembre 1928, Mercoledì 1 Dicembre 2021
2 Dicembre 1928 Il Tabernacolo Eucaristico ed il Tabernacolo della Divina Volontà
Brano abbastanza toccante per certi aspetti e il don sentendo certe cose rimane senza parole. Si faccia casa a quante volte Gesù pronuncia la parola: solo.
"..posseggo gli interminabili confini del mio Volere, non mi sento solo..... se piango e se festeggio non sono mai solo....sono sempre solo, tutto è freddo intorno a me....sono senza vita, quindi senza compagnia...." Gesù
E Luisa stessa si sentiva privata della presenza di Gesù all'inizio del brano.
Le privazioni di Gesù si fanno più a lungo e, vedendomi priva di Lui, non faccio altro che sospirare il Cielo. Oh! Cielo, quando mi aprirai le porte? Quando avrai di me pietà? Quando ritirerai la piccola esiliata nella Patria sua? Ah! sì! solo là non rimpiangerò più il mio Gesù! Qui se si fa vedere, mentre si crede di possederlo, come lampo ti sfugge e ti conviene fare la lunga tappa senza lui e senza Gesù tutte le cose si convertono in dolore, anche le stesse cose sante, le preghiere, i Sacramenti, sono martiri senza lui...."
La meditazione è su questa frequenza: gli esseri umani hanno questo grande problema: la solitudine, quante volte ci siamo sentiti soli? In questi tempi così strani (eufenismo) e del tutto singolare e del tutto surreali su certi aspetti e che prospettano scenari non immaginabili fino a qualche tempo fa, più di qualcuno si sente solo ed abbandonato e nella solitudine il peso delle prove e degli affanni diventa enorme. Un'amico è qualcuno con cui si può condividere il peso. Noi ce l'abbiamo un'amico: Gesù. Lui nel Vangelo ci ha autorizzato a chiamarlo così (agli Apostoli ai quali non aveva ancora fatto conoscere il dono della Dv). Gesù non ci chiama servi ma amici e quindi il problema è: ma io la cerco l'amicizia di Gesù? Ho imparato che su questa terra si può avere il dono di una grande amicizia, un'amico fedele lo troverà coloro che temono il Signore (testuale citazione dell'AT) ma fosse anche il migliore amico di questo mondo, l'amico (ma anche la moglie o marito) ha dei limiti strutturali. L'intimità di due sposi, dormire insieme, mangiare assieme, avere dei gesti di intimità profondi, se c'è Gesù in mezzo a loro attraverso la santità del matrimonio dovrebbero diventare i grandi amici. Le creature sono limitate e hanno le loro debolezze, magari io voglio sfogarmi e chi mi ascolta è più triste o debole di me. Ma supponiamo che ci sia un'amicizia a prova di bomba, c'è sempre un limite. L'amico non può (tranne Dio e Maria solo) nè sapere fino in fondo cosa c'è nel mio cuore e sentire le cose come le sento io. Non può sapere cosa mi passa per la testa. Un movimento del nostro pensiero, del cuore, un'intenzione, ecc... Gesù lo conosce e non soltanto dall'esterno ma anche dall'interno. Pensiamo a quello che si dice nell'Atto di fusione: Gesù facciamo tutto insieme. Negli atti coniugali c'è una profonda unione ma non c'è una fusione. Non è che uno entra nell'altro totalmente ma se noi ci facciamo caso, l'amore vorrebbe diventare una sola cosa con l'amato; questo non è possibile in questa vita. In Paradiso (se uno si legge il libro di Teneramata sarà diverso).
"...Tabernacolo potrei chiamarlo unico nel mondo, perché di Tabernacoli Eucaristici ne ho in buon numero..." Gesù
Magari rispetto al 1928 in minor numero ma quanti di dv? Cosa accade durante l'Ecuarestia e comunione? Gesù entra dentro di me e diventa una sola cosa con me e dura circa 15 minuti. Un marito non può mangiarsi la moglie però Gesù si è inventato l'Eucarestia anche per realizzare questa fusione con chi le conoscenze della dv non lo sapeva. Questi non sono gesti esteriori, c'è bisogno di una grande partecipazione e come si fa a vivere nella dv? Basta deciderlo. Come si diventa amici di Gesù? Gesù è il miglior amico di ogni essere umano - ma il problema è da parte nostra. Noi non vogliamo Gesù come amico e non vogliamo essere amici di Gesù - io dò all'amico e io ricevo dall'amico. Cosa ricevi da Gesù? Quello che cerco e chiedo. Cerco la gioia nel Signore, dove la cerco la gioia? Se tu la cerchi il Signore non ti darà la sua gioia perchè non la cerchi da Lui. Cerchi la consolazione dagli esseri umani? Prova a cercare in Gesù la consolazione. San Paolo dice che Dio ci consola in ogni tribolazione, cerchiamo la consolazione in Gesù - così da consolare il prossimo. Ma la cerchiamo la consolazione da Gesù? Cerco una persona che mi accetti anche nelle mie miserie involontarie, nelle mie debolezze, ecc.. ma Gesù è un fenomeno a fare questo, nessuno è capace di fare così. Le persone purtroppo quasi sempre deludono o quanto meno sono limitate e più di tanto non ce lo possono dare.
Gesù si aspetta qualcosa da noi: Gesù chiedeva di farlo felice in qualche meditazione fa. Cosa faccio io per Lui? Quanto cerco di vivere sotto i suoi occhi? Offrire un sacrificio, una gentilezza, ecc.. quanto ho a cuore la sua solitudine? Cerco di non scappare dopo la Messa? Lo vado a trovare se passo davanti ad una Chiesa? Facciamo tutti insieme. In un Tabernacolo del fiat divino è un'anima che vive nella dv, Gesù cerca i tabernacoli viventi. La Chiesa (edificio sacro) è l'immagine del nostro corpo, l'edificio sacro è un'immagine del tempio di Dio che siamo noi. Santa Teresa d'Avila ha scritto un best seller un pò difficile da leggere: il castello interiore. Cos'è questo castello? E' fatto a stanze che vanno dalla periferia al centro del castello..al centro del castello c'è Dio. La Santissima Trinità sta dentro di noi ma noi non lo sappiamo perchè la stragrande delle persone o vive fuori dal castello e manco sale nell'atrio del castello. Chi non è mai capace di rientrare in sè stesso. Entra nell'atrio del castello chi inizia a pregare in modo vocale - chi fa la preghiera soltanto vocale, anche 4 rosarii al giorno - perchè poi c'è la meditazione, l'orazione, quella che si chiama la preghiera profonda, l'orazione di raccoglimento...quando si arriva alla preghiera profonda si arriva al massimo al quale si può arrivare con le nostre forze naturali. Se poi Dio vuole portarti dentro il castello ci penserà Lui. Orazione di quiete e poi le altre tappe che arrivano fino al matrimonio mistico.
E Gesù aspetta la nostra compagnia, nessun battezzato può permettersi il lusso di dire sono solo. Gesù prima della Passione Gesù dice che sarebbe stato lasciato solo (da parte delle persone) ma Lui non sarebbe stato solo. Nelle ore della Passione si vede che durante la sua Passione Gesù stette nella maggioranza dei casi in silenzio, ha subito delle violenze inaudite ma Lui era in un dialogo ininterrotto con Dio. Ecco perchè il don non si stancherà di ripetere che (secondo lui) non ci si è neanche affacciati al vivere nel dv chi non ha iniziato ad avere una minina relazione personale con Gesù. Non bastano parole a pappagallo, bisogna poi vedere cosa facciamo. Magari non arrivo alle altezze di Padre Pio ecc... però proverò ad inventarmi qualcosa. E Gesù è contentissimo. E chissà che Gesù non gradisca il mio piccolo sforzo e sacrificio. Amici di Gesù, Gesù amico mio e io amico di Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
2 Dicembre 1928 Il Tabernacolo Eucaristico ed il Tabernacolo della Divina Volontà
Brano abbastanza toccante per certi aspetti e il don sentendo certe cose rimane senza parole. Si faccia casa a quante volte Gesù pronuncia la parola: solo.
"..posseggo gli interminabili confini del mio Volere, non mi sento solo..... se piango e se festeggio non sono mai solo....sono sempre solo, tutto è freddo intorno a me....sono senza vita, quindi senza compagnia...." Gesù
E Luisa stessa si sentiva privata della presenza di Gesù all'inizio del brano.
Le privazioni di Gesù si fanno più a lungo e, vedendomi priva di Lui, non faccio altro che sospirare il Cielo. Oh! Cielo, quando mi aprirai le porte? Quando avrai di me pietà? Quando ritirerai la piccola esiliata nella Patria sua? Ah! sì! solo là non rimpiangerò più il mio Gesù! Qui se si fa vedere, mentre si crede di possederlo, come lampo ti sfugge e ti conviene fare la lunga tappa senza lui e senza Gesù tutte le cose si convertono in dolore, anche le stesse cose sante, le preghiere, i Sacramenti, sono martiri senza lui...."
La meditazione è su questa frequenza: gli esseri umani hanno questo grande problema: la solitudine, quante volte ci siamo sentiti soli? In questi tempi così strani (eufenismo) e del tutto singolare e del tutto surreali su certi aspetti e che prospettano scenari non immaginabili fino a qualche tempo fa, più di qualcuno si sente solo ed abbandonato e nella solitudine il peso delle prove e degli affanni diventa enorme. Un'amico è qualcuno con cui si può condividere il peso. Noi ce l'abbiamo un'amico: Gesù. Lui nel Vangelo ci ha autorizzato a chiamarlo così (agli Apostoli ai quali non aveva ancora fatto conoscere il dono della Dv). Gesù non ci chiama servi ma amici e quindi il problema è: ma io la cerco l'amicizia di Gesù? Ho imparato che su questa terra si può avere il dono di una grande amicizia, un'amico fedele lo troverà coloro che temono il Signore (testuale citazione dell'AT) ma fosse anche il migliore amico di questo mondo, l'amico (ma anche la moglie o marito) ha dei limiti strutturali. L'intimità di due sposi, dormire insieme, mangiare assieme, avere dei gesti di intimità profondi, se c'è Gesù in mezzo a loro attraverso la santità del matrimonio dovrebbero diventare i grandi amici. Le creature sono limitate e hanno le loro debolezze, magari io voglio sfogarmi e chi mi ascolta è più triste o debole di me. Ma supponiamo che ci sia un'amicizia a prova di bomba, c'è sempre un limite. L'amico non può (tranne Dio e Maria solo) nè sapere fino in fondo cosa c'è nel mio cuore e sentire le cose come le sento io. Non può sapere cosa mi passa per la testa. Un movimento del nostro pensiero, del cuore, un'intenzione, ecc... Gesù lo conosce e non soltanto dall'esterno ma anche dall'interno. Pensiamo a quello che si dice nell'Atto di fusione: Gesù facciamo tutto insieme. Negli atti coniugali c'è una profonda unione ma non c'è una fusione. Non è che uno entra nell'altro totalmente ma se noi ci facciamo caso, l'amore vorrebbe diventare una sola cosa con l'amato; questo non è possibile in questa vita. In Paradiso (se uno si legge il libro di Teneramata sarà diverso).
"...Tabernacolo potrei chiamarlo unico nel mondo, perché di Tabernacoli Eucaristici ne ho in buon numero..." Gesù
Magari rispetto al 1928 in minor numero ma quanti di dv? Cosa accade durante l'Ecuarestia e comunione? Gesù entra dentro di me e diventa una sola cosa con me e dura circa 15 minuti. Un marito non può mangiarsi la moglie però Gesù si è inventato l'Eucarestia anche per realizzare questa fusione con chi le conoscenze della dv non lo sapeva. Questi non sono gesti esteriori, c'è bisogno di una grande partecipazione e come si fa a vivere nella dv? Basta deciderlo. Come si diventa amici di Gesù? Gesù è il miglior amico di ogni essere umano - ma il problema è da parte nostra. Noi non vogliamo Gesù come amico e non vogliamo essere amici di Gesù - io dò all'amico e io ricevo dall'amico. Cosa ricevi da Gesù? Quello che cerco e chiedo. Cerco la gioia nel Signore, dove la cerco la gioia? Se tu la cerchi il Signore non ti darà la sua gioia perchè non la cerchi da Lui. Cerchi la consolazione dagli esseri umani? Prova a cercare in Gesù la consolazione. San Paolo dice che Dio ci consola in ogni tribolazione, cerchiamo la consolazione in Gesù - così da consolare il prossimo. Ma la cerchiamo la consolazione da Gesù? Cerco una persona che mi accetti anche nelle mie miserie involontarie, nelle mie debolezze, ecc.. ma Gesù è un fenomeno a fare questo, nessuno è capace di fare così. Le persone purtroppo quasi sempre deludono o quanto meno sono limitate e più di tanto non ce lo possono dare.
Gesù si aspetta qualcosa da noi: Gesù chiedeva di farlo felice in qualche meditazione fa. Cosa faccio io per Lui? Quanto cerco di vivere sotto i suoi occhi? Offrire un sacrificio, una gentilezza, ecc.. quanto ho a cuore la sua solitudine? Cerco di non scappare dopo la Messa? Lo vado a trovare se passo davanti ad una Chiesa? Facciamo tutti insieme. In un Tabernacolo del fiat divino è un'anima che vive nella dv, Gesù cerca i tabernacoli viventi. La Chiesa (edificio sacro) è l'immagine del nostro corpo, l'edificio sacro è un'immagine del tempio di Dio che siamo noi. Santa Teresa d'Avila ha scritto un best seller un pò difficile da leggere: il castello interiore. Cos'è questo castello? E' fatto a stanze che vanno dalla periferia al centro del castello..al centro del castello c'è Dio. La Santissima Trinità sta dentro di noi ma noi non lo sappiamo perchè la stragrande delle persone o vive fuori dal castello e manco sale nell'atrio del castello. Chi non è mai capace di rientrare in sè stesso. Entra nell'atrio del castello chi inizia a pregare in modo vocale - chi fa la preghiera soltanto vocale, anche 4 rosarii al giorno - perchè poi c'è la meditazione, l'orazione, quella che si chiama la preghiera profonda, l'orazione di raccoglimento...quando si arriva alla preghiera profonda si arriva al massimo al quale si può arrivare con le nostre forze naturali. Se poi Dio vuole portarti dentro il castello ci penserà Lui. Orazione di quiete e poi le altre tappe che arrivano fino al matrimonio mistico.
E Gesù aspetta la nostra compagnia, nessun battezzato può permettersi il lusso di dire sono solo. Gesù prima della Passione Gesù dice che sarebbe stato lasciato solo (da parte delle persone) ma Lui non sarebbe stato solo. Nelle ore della Passione si vede che durante la sua Passione Gesù stette nella maggioranza dei casi in silenzio, ha subito delle violenze inaudite ma Lui era in un dialogo ininterrotto con Dio. Ecco perchè il don non si stancherà di ripetere che (secondo lui) non ci si è neanche affacciati al vivere nel dv chi non ha iniziato ad avere una minina relazione personale con Gesù. Non bastano parole a pappagallo, bisogna poi vedere cosa facciamo. Magari non arrivo alle altezze di Padre Pio ecc... però proverò ad inventarmi qualcosa. E Gesù è contentissimo. E chissà che Gesù non gradisca il mio piccolo sforzo e sacrificio. Amici di Gesù, Gesù amico mio e io amico di Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 19 giugno 2022
Padroni di Dio stesso!
Gesù spiega come chi vive nel Divin Volere e tutto a Dio si dà, riceve tutto in ricambio da Dio, fino a diventare - ovviamente per sua Volontà e disposizione - padrone di Dio stesso, oltre che godere delle intime gioie divine, dei divini segreti e delle divine beatitudini. Come tutto questo si è compiuto nella vita della Madonna. Libro di Cielo, Volume 25, 20 Novembre 1928, Martedì 30 Novembre 2021
20 Novembre 1928 Come chi vive nel Voler Divino sta in possesso del giorno perenne, non conosce la notte e si rende padrona di Dio medesimo
Il soggetto qualificato per fare questa meditazione e per far capire ciò che essa dice sia la Madonna perchè la Madonna l'ha vissuta sulla pelle, si vede benissimo nel testo la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà - si vede questo continuo rincorrersi tra Lei e Dio. Facevano gara d'amore a chi dava di più all'altro. Qui il don crede che la nostra immaginazione potrebbe lavorare quanto vuole ma non riuscirebbe ad immaginarsi del tutto.
Questo è uno di quei brani in cui Gesù vuole un pò sedurci ed allettarci se ci applichiamo un pò - questo è quello che ci aspetta. Tutti vorrebbero che Dio si piegasse ai propri capricci, fammi fammi fammi, dammi, dammi, dammi, ecc.. questo sogno si realizza solo se si invertono i termini. Se l'anima inizia a dire: prendi, prendi prendi, non fammi fammi ma ti offro, ti offro, non ti prego, ti prego ma ti adoro e ti ringrazio per tutto e per sempre. Ad un certo punto succede questa sorpresa: Dio fa la volontà della creatura quando la volontà creatura fa la dv. Una volontà perfettissima come quella divina non potrebbe mai assecondare una volontà creata - questo lo capiamo con l'intelligenza.
"..Che cosa possiamo negare al nostro Volere? Nulla. Anzi ci dilettiamo di mettere fuori le nostre più intime gioie, i nostri segreti, le nostre Eterne Beatitudini per far dilettare la piccolezza della creatura dove Essa regna e, rendendola dominatrice di esse, ci trastulliamo ed apriamo il gioco tra lei e noi.." Gesù
Queste cose non sono per il Paradiso ma è cosa che riguarda questa vita. Le intime gioie dell'Altissimo, chi di noi ne conosce qualcuna? I segreti dell'Altissimo? - nel corso della storia qualche anima eletta è stata oggetto di segreti rivelati dall'Altissimo - quelli che sono stati rivelati erano riguardanti il corso della storia umana, comunque è già tanto. Le nostre beatitudini. I Libri di Cielo servono a vivere la vita di Cielo che non è un pensiero folle dei pagani attuali che vogliono costruire senza Dio il Paradiso sulla terra - qua è possibile anticipare in parte la felicità del Paradiso sulla terra. Per comprendere tante cose bisogna iniziarle a vivere. Il don sa di anime che si vedono attenzionate in alcuni desideri un pò terra terra che queste anime sono un pò titubanti perchè si chiedono: ti pare che io possa attribuire a Dio la soddisfazione di un desiderio così piccolo? Così terreno ed umano? Però..pensiamo alla morte di Santa Rita, quella voleva odorare due rose del suo giardino e c'erano due metri di neve ma quelle due rose stavano nel giardino. La parente gliele ha portate e lei le ha odorate. Odorare una rosa non è che sia un granchè - non c'è nulla di male - ma è un desiderio molto terreno. Asseconda anche queste cose l'Altissimo? Il don, da quanto ha potuto guardarsi in giro - chiede perdono in anticipo se si sbaglia - gli sembra di sì (nell'ambito del lecito). A meno che non siano strane coincidenze...sembra di sì, il don parla con cognizione di causa. Si tratta di anime incamminate nel cammino della dv, non che sono (a quanto appare) già arrivate al livello di Maria Santissima. Eppure già si vede qualcosa di questo.
Parliamo della Madonna, andiamo a parlare della Valtorta. Hanno avuto entrambe delle esperienze ed una missione impressionante, 36 volumi Luisa e un'opera monumentale della Valtorta che sarebbe stata più grande se le persone indegne non l'avessero bloccata. Negli scritti di Maria Valtorta si legge una cosa che indirettamente c'è nella Sacra Scrittura attinente ai tempi dell'Incarnazione - il profeta Daniele parla di 70 settimane.. sono gli anni.. però l'Incarnazione è avvenuta con leggero anticipo. E negli scritti di Maria Valtorta si vede che Dio si lascia vincere dalla creatura: la Madonna era talmente estasiata e sollecita ed ardente nell'implorare il Messia, sembra quasi come se l'avesse aspirato (il don usa questa immagine). Il don lo sa che possono risultare cose un pò particolari..come può Dio anticipare i piani? E qua Luisa ci spiega il perchè.
Se tu vuoi che io faccia quello che vuoi, fà che il mio volere (divino) regni in te? Vogliamo vedere un'altro desiderio esaudito della Madonna? Le nozze di Cana. Quando la Madonna dice non hanno vino, tra le tante interpretazioni (vere) che danno alla risposta di Gesù: guarda Madre, non è ancora venuta l'ora di fare miracoli. E la Madonna ottiene la primizia. E negli scritti della Valtorta si spiega. Noi sappiamo bene che Gesù è stato crocifisso di venerdì, la vigilia del sabato. Ma Gesù nel Vangelo - dove parla del segno di Giona (quando Gesù dice che quando il Signore ti manda un profeta è una grazia, solo avere che ti chiama a conversione è una grazia ecc...) però di Giona ne parla un'altro contesto: come Giona restò tre giorni e tre notti nel ventre del pesce..come Giona, così bisogna che il Figlio dell'Uomo stia nel ventre della terra..ma Gesù non mente. Ma qua i programmi sono cambiati e come mai? Chi ha fatto cambiare i programmi al Signore? E dove è andato il Signore appena risorto? I Vangeli non ce lo dicono ma quasi tutti i Papi hanno creduto sia andato dalla Madre. La Madonna pare avere anticipato la sua Resurrezione.
".. Quindi col dare la nostra Volontà alla creatura ed essa col riceverla come vita propria, apriamo una gara tra lei e noi, essa entra nel nostro campo Divino e da padrona domina e noi godiamo tanto nel vedere la sua piccolezza che contiene il nostro eterno Volere, dominatrice dei nostri beni e di noi stessi. Che cosa possiamo negare al nostro Volere? Nulla..." Gesù
Che gara,
"Figlia mia, figlia carissima del mio Volere, chi è figlia di Esso sta in possesso del giorno perenne, che non conosce la notte. Tutto è luce per chi vive nel mio Volere, le sue proprietà sono luce, bellezza, gioia e felicità. E questo è nulla, noi col dare la nostra Volontà alla creatura, la rendiamo padrona di noi medesimi e ci mettiamo a sua disposizione..." Gesù
Negli scritti di Maria Valtorta c'è un'altro episodio grazioso: san Pietro si era messo in testa di adottare un bambino trovatello, Pietro era sposato ma non aveva figli (cosa non casuale in vista della sua missione). Voleva che Gesù glielo desse in adozione, san Pietro non sapeva cosa lo attendeva ma Gesù sì e quindi rifiuta. E cosa fa san Pietro? Un giorno incontra la Madonna, gli spiega il problema e dice: Lui fa grandi progetti su di me e dice che sono chiamato a grandi cose ma io sono un poveraccio, ecc.. - e ci va la Madonna a parlare con Gesù. E' da leggere. La Madonna prende il discorso alla lontana ma Gesù capisce subito e Gesù sta al gioco e si lascia alla fine persuadere e poi chiama san Pietro dicedono che gli ha corrotto la Madre e di non dire a nessuno quello che è successo. Se una cosa gliela chiede sua Madre Lui non resiste. Però anche perchè come sappiamo cosa ci dice la Madonna stessa? Lei appena concepita ha legato la sua volontà a quella di Dio e non l'ha mai conosciuta, è L'unica che ha fatto questa cosa qua. Ecco perchè la chiamano Onnipotente per Grazia, siccome questa creatura ha accolto la divina Volontà e non ha mai fatto altro che quella, certo che dipende dalla volontà di Dio, Dio vuole che funzioni così.
Analogamente chi vive nella dv impara a vivere questo: chi la fa in tutto per tutto - il don non dice a questi livelli - "..Quindi sii attenta figlia mia, se vuoi tutto fa’ che il nostro Volere regni in te." Gesù - alla Madonna questo è successo. Certo, Lei era la Madonna, ma era la Madonna fusa con la dv e molto di ciò che Lei è dipende da questa scelta, di vivere lasciandosi dominare dalla dv, l'anima di Maria è qualcosa di irripetibile, però possiamo incamminarci sulla sua stessa strada ed aspettarci le gioie intime, segreti, ecc..
"..Anzi ci dilettiamo di mettere fuori le nostre più intime gioie, i nostri segreti, le nostre Eterne Beatitudini per far dilettare la piccolezza della creatura dove Essa regna e, rendendola dominatrice di esse, ci trastulliamo ed apriamo il gioco tra lei e noi..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
20 Novembre 1928 Come chi vive nel Voler Divino sta in possesso del giorno perenne, non conosce la notte e si rende padrona di Dio medesimo
Il soggetto qualificato per fare questa meditazione e per far capire ciò che essa dice sia la Madonna perchè la Madonna l'ha vissuta sulla pelle, si vede benissimo nel testo la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà - si vede questo continuo rincorrersi tra Lei e Dio. Facevano gara d'amore a chi dava di più all'altro. Qui il don crede che la nostra immaginazione potrebbe lavorare quanto vuole ma non riuscirebbe ad immaginarsi del tutto.
Questo è uno di quei brani in cui Gesù vuole un pò sedurci ed allettarci se ci applichiamo un pò - questo è quello che ci aspetta. Tutti vorrebbero che Dio si piegasse ai propri capricci, fammi fammi fammi, dammi, dammi, dammi, ecc.. questo sogno si realizza solo se si invertono i termini. Se l'anima inizia a dire: prendi, prendi prendi, non fammi fammi ma ti offro, ti offro, non ti prego, ti prego ma ti adoro e ti ringrazio per tutto e per sempre. Ad un certo punto succede questa sorpresa: Dio fa la volontà della creatura quando la volontà creatura fa la dv. Una volontà perfettissima come quella divina non potrebbe mai assecondare una volontà creata - questo lo capiamo con l'intelligenza.
"..Che cosa possiamo negare al nostro Volere? Nulla. Anzi ci dilettiamo di mettere fuori le nostre più intime gioie, i nostri segreti, le nostre Eterne Beatitudini per far dilettare la piccolezza della creatura dove Essa regna e, rendendola dominatrice di esse, ci trastulliamo ed apriamo il gioco tra lei e noi.." Gesù
Queste cose non sono per il Paradiso ma è cosa che riguarda questa vita. Le intime gioie dell'Altissimo, chi di noi ne conosce qualcuna? I segreti dell'Altissimo? - nel corso della storia qualche anima eletta è stata oggetto di segreti rivelati dall'Altissimo - quelli che sono stati rivelati erano riguardanti il corso della storia umana, comunque è già tanto. Le nostre beatitudini. I Libri di Cielo servono a vivere la vita di Cielo che non è un pensiero folle dei pagani attuali che vogliono costruire senza Dio il Paradiso sulla terra - qua è possibile anticipare in parte la felicità del Paradiso sulla terra. Per comprendere tante cose bisogna iniziarle a vivere. Il don sa di anime che si vedono attenzionate in alcuni desideri un pò terra terra che queste anime sono un pò titubanti perchè si chiedono: ti pare che io possa attribuire a Dio la soddisfazione di un desiderio così piccolo? Così terreno ed umano? Però..pensiamo alla morte di Santa Rita, quella voleva odorare due rose del suo giardino e c'erano due metri di neve ma quelle due rose stavano nel giardino. La parente gliele ha portate e lei le ha odorate. Odorare una rosa non è che sia un granchè - non c'è nulla di male - ma è un desiderio molto terreno. Asseconda anche queste cose l'Altissimo? Il don, da quanto ha potuto guardarsi in giro - chiede perdono in anticipo se si sbaglia - gli sembra di sì (nell'ambito del lecito). A meno che non siano strane coincidenze...sembra di sì, il don parla con cognizione di causa. Si tratta di anime incamminate nel cammino della dv, non che sono (a quanto appare) già arrivate al livello di Maria Santissima. Eppure già si vede qualcosa di questo.
Parliamo della Madonna, andiamo a parlare della Valtorta. Hanno avuto entrambe delle esperienze ed una missione impressionante, 36 volumi Luisa e un'opera monumentale della Valtorta che sarebbe stata più grande se le persone indegne non l'avessero bloccata. Negli scritti di Maria Valtorta si legge una cosa che indirettamente c'è nella Sacra Scrittura attinente ai tempi dell'Incarnazione - il profeta Daniele parla di 70 settimane.. sono gli anni.. però l'Incarnazione è avvenuta con leggero anticipo. E negli scritti di Maria Valtorta si vede che Dio si lascia vincere dalla creatura: la Madonna era talmente estasiata e sollecita ed ardente nell'implorare il Messia, sembra quasi come se l'avesse aspirato (il don usa questa immagine). Il don lo sa che possono risultare cose un pò particolari..come può Dio anticipare i piani? E qua Luisa ci spiega il perchè.
Se tu vuoi che io faccia quello che vuoi, fà che il mio volere (divino) regni in te? Vogliamo vedere un'altro desiderio esaudito della Madonna? Le nozze di Cana. Quando la Madonna dice non hanno vino, tra le tante interpretazioni (vere) che danno alla risposta di Gesù: guarda Madre, non è ancora venuta l'ora di fare miracoli. E la Madonna ottiene la primizia. E negli scritti della Valtorta si spiega. Noi sappiamo bene che Gesù è stato crocifisso di venerdì, la vigilia del sabato. Ma Gesù nel Vangelo - dove parla del segno di Giona (quando Gesù dice che quando il Signore ti manda un profeta è una grazia, solo avere che ti chiama a conversione è una grazia ecc...) però di Giona ne parla un'altro contesto: come Giona restò tre giorni e tre notti nel ventre del pesce..come Giona, così bisogna che il Figlio dell'Uomo stia nel ventre della terra..ma Gesù non mente. Ma qua i programmi sono cambiati e come mai? Chi ha fatto cambiare i programmi al Signore? E dove è andato il Signore appena risorto? I Vangeli non ce lo dicono ma quasi tutti i Papi hanno creduto sia andato dalla Madre. La Madonna pare avere anticipato la sua Resurrezione.
".. Quindi col dare la nostra Volontà alla creatura ed essa col riceverla come vita propria, apriamo una gara tra lei e noi, essa entra nel nostro campo Divino e da padrona domina e noi godiamo tanto nel vedere la sua piccolezza che contiene il nostro eterno Volere, dominatrice dei nostri beni e di noi stessi. Che cosa possiamo negare al nostro Volere? Nulla..." Gesù
Che gara,
"Figlia mia, figlia carissima del mio Volere, chi è figlia di Esso sta in possesso del giorno perenne, che non conosce la notte. Tutto è luce per chi vive nel mio Volere, le sue proprietà sono luce, bellezza, gioia e felicità. E questo è nulla, noi col dare la nostra Volontà alla creatura, la rendiamo padrona di noi medesimi e ci mettiamo a sua disposizione..." Gesù
Negli scritti di Maria Valtorta c'è un'altro episodio grazioso: san Pietro si era messo in testa di adottare un bambino trovatello, Pietro era sposato ma non aveva figli (cosa non casuale in vista della sua missione). Voleva che Gesù glielo desse in adozione, san Pietro non sapeva cosa lo attendeva ma Gesù sì e quindi rifiuta. E cosa fa san Pietro? Un giorno incontra la Madonna, gli spiega il problema e dice: Lui fa grandi progetti su di me e dice che sono chiamato a grandi cose ma io sono un poveraccio, ecc.. - e ci va la Madonna a parlare con Gesù. E' da leggere. La Madonna prende il discorso alla lontana ma Gesù capisce subito e Gesù sta al gioco e si lascia alla fine persuadere e poi chiama san Pietro dicedono che gli ha corrotto la Madre e di non dire a nessuno quello che è successo. Se una cosa gliela chiede sua Madre Lui non resiste. Però anche perchè come sappiamo cosa ci dice la Madonna stessa? Lei appena concepita ha legato la sua volontà a quella di Dio e non l'ha mai conosciuta, è L'unica che ha fatto questa cosa qua. Ecco perchè la chiamano Onnipotente per Grazia, siccome questa creatura ha accolto la divina Volontà e non ha mai fatto altro che quella, certo che dipende dalla volontà di Dio, Dio vuole che funzioni così.
Analogamente chi vive nella dv impara a vivere questo: chi la fa in tutto per tutto - il don non dice a questi livelli - "..Quindi sii attenta figlia mia, se vuoi tutto fa’ che il nostro Volere regni in te." Gesù - alla Madonna questo è successo. Certo, Lei era la Madonna, ma era la Madonna fusa con la dv e molto di ciò che Lei è dipende da questa scelta, di vivere lasciandosi dominare dalla dv, l'anima di Maria è qualcosa di irripetibile, però possiamo incamminarci sulla sua stessa strada ed aspettarci le gioie intime, segreti, ecc..
"..Anzi ci dilettiamo di mettere fuori le nostre più intime gioie, i nostri segreti, le nostre Eterne Beatitudini per far dilettare la piccolezza della creatura dove Essa regna e, rendendola dominatrice di esse, ci trastulliamo ed apriamo il gioco tra lei e noi..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 18 giugno 2022
Essere uno con Dio
Gesù spiega in che senso facendo la Divina Volontà e vivendo in essa si vive nell'unità divina. Chi fa la Divina Volontà è Madre di Gesù. Senso di quest'espressione di origine evangelica. Libro di Cielo, Volume 25, 14 Novembre 1928, Lunedì 29 Novembre 2021
14 Novembre 1928 Come la creatura possiede l'unità umana; chi vive nel Voler Divino possiede l'unità Divina. Chi fa la Divina Volontà si rende Madre.
La prima parte del brano non è molto accessibile, è sicuramente uno di quei brani in cui non si capisce bene, non avendo le attrezzature filosofiche, teologiche, metafisiche e mistiche diventa arduo la comprensione di questo discorso che fa Gesù. Ci sono dei limiti nei quali può essere compreso, perchè quando si parla di cose divine c'è sempre un problema strutturale - noi le possiamo conoscere nella loro verità ma non li possiamo comprendere nella loro pienezza. Se tu lo comprendessi non sarebbe Dio.
"Questi piccini che tu vedi non sono altri che la prima schiera dei figli del mio Voler Divino, in Esso tutti saranno piccoli, perché la mia Divina Volontà ha virtù di conservarli freschi e belli, come sono usciti dalle nostre mani creatrici e siccome ha chiamato la tua piccolezza a vivere in Essa, è giusto che come prima sia la piccola mammina dei piccoli bambini." Gesù
Il don crede (fine del brano) che questa piccolezza va a configurare l'autentica umiltà, profonda percezione della grandezze e dell'ineffabilità di Dio che le persone non ce l'hanno tanto chiara. Trattano Dio come se fosse un pupazzo..quando ce la prendiamo con Dio per qualche disgrazia, ma che ne sai di ciò che era quella vita, di ciò che il Signore ha operato ecc... cambieremmo pensiero. Quel poco che possiamo conoscere e comprendere in questa vita è una grazia che il Signore ci fà, stiamo di fronte a qualcosa di inesprimibile in parole umane: Onniscenza, Onnipotenza, Eternità e Ineffabilità ecc...
Gesù nella prima parte fa un discorso del genere: Luisa pensa al primo tempo della Creazione, perchè Adamo viveva nella sua Unità e unità significa tutto. Dio e Adamo erano una cosa sola, completamente uniti, quando si è uniti, o si ha una vera Amicizia con Dio, cosa succede? Tutto ciò che è mio è Suo e viceversa e c'è una totale coincidenza di vedute e posizioni ecc... l'amicizia si incrina quando si discostiamo in alcune cose da esse. Dio è la Felicità stessa, non abbiamo idea di quanto sia felice, forse in Paradiso non riusciremmo a rendercene un'idea. Ne godremmo gli effetti. Adamo era creato e fuso con la Dv. Step secondo:
"Figlia mia, noi creammo l'uomo con la nostra somiglianza, perciò anche Lui possiede la sua unità umana. Perciò se parla, se opera, se cammina ed altro, compie atti che si possono chiamare gli effetti della sua unità, perché una è la sua volontà, uno il suo capo dal quale tutti i suoi atti dipendono..." Gesù
Il don sta facendo una meditazione perchè comanda al suo corpo di fare la meditazione ecc... questa regia presiede alla nostra attività cosciente, la nostra anima presiede alle nostre funzioni vegetative, il cuore batte perchè lo fa funzionare la nostra anima, ecc.. principio di unità perfettamente visibile in un'ente creato.
"..Ora per chi fa e vive nella mia Divina Volontà cessa l'umano volere, la sua vita finisce né ha più ragione d'esistere, perché comincia la vita dell'unità della mia e, siccome la mia è un atto solo e tutte le cose che ha creato o può fare, si possono chiamare gli effetti di quest'atto solo, quindi l'anima, vivendo in questa unità del mio Voler Divino come nel suo proprio centro, si trova in tutti gli effetti dell'atto solo di Essa..." Gesù
In chi la fa la dv e la vive cessa l'umano volere in che senso? Non nel senso che non abbiamo la nostra volontà, nè tanto meno entriamo in una specie di trance in cui la nostra volontà non fa più nulla essendo telecomandata da quella divina - ogni tanto al don chiede come si fa a non fare un'atto di volontà propria? - la nostra volontà continua a funzionare perfettamente cosa succede - che per questo stato mistico di fusione - ritorna questa unità delle origini e da cosa me ne accorgo?
"..Ed oh com'è bello vedere questa felice creatura in tutti gli effetti che sa e può produrre la nostra Volontà!.." Gesù
Se si realizza questa cosa ci ritroviamo negli effetti del dv, sono effetti spirituali e mistici.. significa che sono reali ma noi non ne abbiamo la percezione se non in base all'unico effetto percepibile: la felicità. Dio è la felicità stessa e questa felicità rimane in ogni stato di vita, un figlio della dv non può essere infelice e non può lasciarsi devastare dalle tribolazioni. Non è che non ne senta gli effetti, c'è la sofferenza e dolore ma questo stato profondo di felicità non cessa perchè ci troviamo in Dio quindi con tutto questo comporta (che Lui provvederà, ci aiuterà a prendere le decisioni giuste in forza dell'umiltà, non facciamo decisioni precipitose, ecc..). Il don capisce così. A livello mistico ed oggettivo accade che la persona si trovi dovunque e dappertutto.
".. Lei corre nella luce del Sole come effetto del nostro Volere, nel Cielo, nel mare, nel vento, in tutto, corre come l'umana volontà corre in tutti gli atti umani e come la luce del Sole corre in tutti i suoi effetti, così l'anima corre nel Fiat in tutti gli effetti che Esso possiede e produce. Ecco perché il vivere nel nostro Volere è il prodigio più grande e se la nostra Divinità volesse farne un altro più grande, non potrebbe, né troverebbe un'altra cosa più grande, più prodigiosa, più potente, più bella, più felice del nostro Volere, da poter dare alla creatura, perché col dare la nostra Divina Volontà diamo tutto e la sua potenza fa l'eco nostro nel fondo dell'anima e ci forma le nostre immagini più belle e l'eco della piccolezza umana fa un solo atto col nostro, in modo che, unendosi al nostro primo atto, corre e si diffonde in tutti gli effetti che produce l'atto solo di Dio." Gesù
Noi non ci sentiamo - ad avviso del don, non gli sembra che Luisa ne avesse una percezione sensibile - fai sempre di più la dv e vivi in essa. Non fa niente quali siano le cose in causa, una cosa conosciuta come dv sia essa di precetto, di consiglio, ecc... quella cosa la si deve fare e se ci stanno se e ma non pensare di stare nella dv. Vivere in essa, prendendo i Ti Amo di Dio, atto preventivo, fusione, giri, attuali, ecc..
"Mamma mia, mamma mia; chi fa la mia Divina Volontà diventa madre, il mio Fiat Divino me l'abbellisce, la trasforma e la rende feconda, in modo da darle tutte le qualità per essere vera madre. Ed io mi vado formando questa madre coi riflessi del Sole del mio Voler Divino e mi glorio e prendo tanto gusto nel chiamarla “Mamma mia, mamma mia”. E non solo la scelgo per madre mia, ma chiamo tanti altri piccoli piccini e do la madre mia per Madre loro." Gesù
(Vangelo san Marco 3....33Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre»)
Attenzione ad un particolare. Fratello e sorella, io sono un'uomo e se faccio la dv divento un fratello di Gesù, i fratelli hanno lo stesso sangue tra di loro. In che senso? Condivisione di vita, un fratello non dovrebbe essere un'amico ma un qualcosa di più. Sappiamo che quando c'è un'amicizia grande io posso dire che quello che è fratello per me. Tra noi cristiani c'è una comunanza di vita e di fede che supera i legami naturali.
Gesù non dice madre o padre. Il vero generatore della vita è la madre (anche se ci vuole il seme), è la madre che gesta la vita e che allatta il bimbo e il padre non fa nulla. Gesù sta facendo un paragona basato sulla paternità umana e perchè soltanto madre? Perchè genera anche la Chiesa, la Chiesa è fatta di uomini e donne, perchè chi fa la volontà di Dio è un generatore ininterrotto di Gesù in sè ed intorno a sè. Fare la volontà di Dio è la forma più alta di santificazione. La maternità funziona sempre. Esempio concreto: cosa posso fare in queste situazioni? Posso santificarmi e santificare il prossimo (Padre Pio) vivi un alto tasso di grazia e prega ed edifica il prossimo con la tua vita santa. Anche quando è perseguita e derisa, una vita santa non è mai senza frutto. La mia testimonianza di santità potrà far nascere Gesù in qualche cuore. Capiamo quanto sia importante la nostra testimonianza nel mondo? La cosa fondamentale è fare la dv. Perchè se tu non fai la dv non generi altro che misere e forse peccato e male. Ma se poi qualcuno se ne infischia del bene che fai o ti perseguita o non l'accoglie come Erode o vuole fare come i pastori e re magi è un'altro discorso. Ma tu comunque madre sei stato. La Chiesa ha il potere di produrre altri Cristi con i Sacramenti - i sacramenti sono affidati e gestiti dalla Chiesa e genera continuamente figli, li alleva e li nutre con l'Eucarestia. La cosa fondamentale è la piccolezza (segno distintivo dei figli della dv): la percezione dell'immensità di Dio, non pensare mai di essere arrivati, siamo in cammino nella percezione del nostro nulla. L'essere niente in sè stessi - cosa mariana - non è gettarsi fango addosso - io so di non essere nessuno e se c'è qualcosa di buono viene da Dio. E quindi quando questo c'è uno non si altera non è permaloso ecc..
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
14 Novembre 1928 Come la creatura possiede l'unità umana; chi vive nel Voler Divino possiede l'unità Divina. Chi fa la Divina Volontà si rende Madre.
La prima parte del brano non è molto accessibile, è sicuramente uno di quei brani in cui non si capisce bene, non avendo le attrezzature filosofiche, teologiche, metafisiche e mistiche diventa arduo la comprensione di questo discorso che fa Gesù. Ci sono dei limiti nei quali può essere compreso, perchè quando si parla di cose divine c'è sempre un problema strutturale - noi le possiamo conoscere nella loro verità ma non li possiamo comprendere nella loro pienezza. Se tu lo comprendessi non sarebbe Dio.
"Questi piccini che tu vedi non sono altri che la prima schiera dei figli del mio Voler Divino, in Esso tutti saranno piccoli, perché la mia Divina Volontà ha virtù di conservarli freschi e belli, come sono usciti dalle nostre mani creatrici e siccome ha chiamato la tua piccolezza a vivere in Essa, è giusto che come prima sia la piccola mammina dei piccoli bambini." Gesù
Il don crede (fine del brano) che questa piccolezza va a configurare l'autentica umiltà, profonda percezione della grandezze e dell'ineffabilità di Dio che le persone non ce l'hanno tanto chiara. Trattano Dio come se fosse un pupazzo..quando ce la prendiamo con Dio per qualche disgrazia, ma che ne sai di ciò che era quella vita, di ciò che il Signore ha operato ecc... cambieremmo pensiero. Quel poco che possiamo conoscere e comprendere in questa vita è una grazia che il Signore ci fà, stiamo di fronte a qualcosa di inesprimibile in parole umane: Onniscenza, Onnipotenza, Eternità e Ineffabilità ecc...
Gesù nella prima parte fa un discorso del genere: Luisa pensa al primo tempo della Creazione, perchè Adamo viveva nella sua Unità e unità significa tutto. Dio e Adamo erano una cosa sola, completamente uniti, quando si è uniti, o si ha una vera Amicizia con Dio, cosa succede? Tutto ciò che è mio è Suo e viceversa e c'è una totale coincidenza di vedute e posizioni ecc... l'amicizia si incrina quando si discostiamo in alcune cose da esse. Dio è la Felicità stessa, non abbiamo idea di quanto sia felice, forse in Paradiso non riusciremmo a rendercene un'idea. Ne godremmo gli effetti. Adamo era creato e fuso con la Dv. Step secondo:
"Figlia mia, noi creammo l'uomo con la nostra somiglianza, perciò anche Lui possiede la sua unità umana. Perciò se parla, se opera, se cammina ed altro, compie atti che si possono chiamare gli effetti della sua unità, perché una è la sua volontà, uno il suo capo dal quale tutti i suoi atti dipendono..." Gesù
Il don sta facendo una meditazione perchè comanda al suo corpo di fare la meditazione ecc... questa regia presiede alla nostra attività cosciente, la nostra anima presiede alle nostre funzioni vegetative, il cuore batte perchè lo fa funzionare la nostra anima, ecc.. principio di unità perfettamente visibile in un'ente creato.
"..Ora per chi fa e vive nella mia Divina Volontà cessa l'umano volere, la sua vita finisce né ha più ragione d'esistere, perché comincia la vita dell'unità della mia e, siccome la mia è un atto solo e tutte le cose che ha creato o può fare, si possono chiamare gli effetti di quest'atto solo, quindi l'anima, vivendo in questa unità del mio Voler Divino come nel suo proprio centro, si trova in tutti gli effetti dell'atto solo di Essa..." Gesù
In chi la fa la dv e la vive cessa l'umano volere in che senso? Non nel senso che non abbiamo la nostra volontà, nè tanto meno entriamo in una specie di trance in cui la nostra volontà non fa più nulla essendo telecomandata da quella divina - ogni tanto al don chiede come si fa a non fare un'atto di volontà propria? - la nostra volontà continua a funzionare perfettamente cosa succede - che per questo stato mistico di fusione - ritorna questa unità delle origini e da cosa me ne accorgo?
"..Ed oh com'è bello vedere questa felice creatura in tutti gli effetti che sa e può produrre la nostra Volontà!.." Gesù
Se si realizza questa cosa ci ritroviamo negli effetti del dv, sono effetti spirituali e mistici.. significa che sono reali ma noi non ne abbiamo la percezione se non in base all'unico effetto percepibile: la felicità. Dio è la felicità stessa e questa felicità rimane in ogni stato di vita, un figlio della dv non può essere infelice e non può lasciarsi devastare dalle tribolazioni. Non è che non ne senta gli effetti, c'è la sofferenza e dolore ma questo stato profondo di felicità non cessa perchè ci troviamo in Dio quindi con tutto questo comporta (che Lui provvederà, ci aiuterà a prendere le decisioni giuste in forza dell'umiltà, non facciamo decisioni precipitose, ecc..). Il don capisce così. A livello mistico ed oggettivo accade che la persona si trovi dovunque e dappertutto.
".. Lei corre nella luce del Sole come effetto del nostro Volere, nel Cielo, nel mare, nel vento, in tutto, corre come l'umana volontà corre in tutti gli atti umani e come la luce del Sole corre in tutti i suoi effetti, così l'anima corre nel Fiat in tutti gli effetti che Esso possiede e produce. Ecco perché il vivere nel nostro Volere è il prodigio più grande e se la nostra Divinità volesse farne un altro più grande, non potrebbe, né troverebbe un'altra cosa più grande, più prodigiosa, più potente, più bella, più felice del nostro Volere, da poter dare alla creatura, perché col dare la nostra Divina Volontà diamo tutto e la sua potenza fa l'eco nostro nel fondo dell'anima e ci forma le nostre immagini più belle e l'eco della piccolezza umana fa un solo atto col nostro, in modo che, unendosi al nostro primo atto, corre e si diffonde in tutti gli effetti che produce l'atto solo di Dio." Gesù
Noi non ci sentiamo - ad avviso del don, non gli sembra che Luisa ne avesse una percezione sensibile - fai sempre di più la dv e vivi in essa. Non fa niente quali siano le cose in causa, una cosa conosciuta come dv sia essa di precetto, di consiglio, ecc... quella cosa la si deve fare e se ci stanno se e ma non pensare di stare nella dv. Vivere in essa, prendendo i Ti Amo di Dio, atto preventivo, fusione, giri, attuali, ecc..
"Mamma mia, mamma mia; chi fa la mia Divina Volontà diventa madre, il mio Fiat Divino me l'abbellisce, la trasforma e la rende feconda, in modo da darle tutte le qualità per essere vera madre. Ed io mi vado formando questa madre coi riflessi del Sole del mio Voler Divino e mi glorio e prendo tanto gusto nel chiamarla “Mamma mia, mamma mia”. E non solo la scelgo per madre mia, ma chiamo tanti altri piccoli piccini e do la madre mia per Madre loro." Gesù
(Vangelo san Marco 3....33Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre»)
Attenzione ad un particolare. Fratello e sorella, io sono un'uomo e se faccio la dv divento un fratello di Gesù, i fratelli hanno lo stesso sangue tra di loro. In che senso? Condivisione di vita, un fratello non dovrebbe essere un'amico ma un qualcosa di più. Sappiamo che quando c'è un'amicizia grande io posso dire che quello che è fratello per me. Tra noi cristiani c'è una comunanza di vita e di fede che supera i legami naturali.
Gesù non dice madre o padre. Il vero generatore della vita è la madre (anche se ci vuole il seme), è la madre che gesta la vita e che allatta il bimbo e il padre non fa nulla. Gesù sta facendo un paragona basato sulla paternità umana e perchè soltanto madre? Perchè genera anche la Chiesa, la Chiesa è fatta di uomini e donne, perchè chi fa la volontà di Dio è un generatore ininterrotto di Gesù in sè ed intorno a sè. Fare la volontà di Dio è la forma più alta di santificazione. La maternità funziona sempre. Esempio concreto: cosa posso fare in queste situazioni? Posso santificarmi e santificare il prossimo (Padre Pio) vivi un alto tasso di grazia e prega ed edifica il prossimo con la tua vita santa. Anche quando è perseguita e derisa, una vita santa non è mai senza frutto. La mia testimonianza di santità potrà far nascere Gesù in qualche cuore. Capiamo quanto sia importante la nostra testimonianza nel mondo? La cosa fondamentale è fare la dv. Perchè se tu non fai la dv non generi altro che misere e forse peccato e male. Ma se poi qualcuno se ne infischia del bene che fai o ti perseguita o non l'accoglie come Erode o vuole fare come i pastori e re magi è un'altro discorso. Ma tu comunque madre sei stato. La Chiesa ha il potere di produrre altri Cristi con i Sacramenti - i sacramenti sono affidati e gestiti dalla Chiesa e genera continuamente figli, li alleva e li nutre con l'Eucarestia. La cosa fondamentale è la piccolezza (segno distintivo dei figli della dv): la percezione dell'immensità di Dio, non pensare mai di essere arrivati, siamo in cammino nella percezione del nostro nulla. L'essere niente in sè stessi - cosa mariana - non è gettarsi fango addosso - io so di non essere nessuno e se c'è qualcosa di buono viene da Dio. E quindi quando questo c'è uno non si altera non è permaloso ecc..
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 12 giugno 2022
Nella Divina Volontà si vive di fede
Gesù parla dei giri e degli effetti che producono sull'anima, effetti che non sono percepibili ma devono essere creduti. Sollecitazioni a riflettere sul nostro rapporto con Gesù eucaristia. Libro di Cielo, Volume 25, 10 Novembre 1928, Venerdì 26 Novembre 2021
10 Novembre 1928 Chi vive nel Voler Divino ha il suo mare e racchiudendo tutto, come prega mormora Cielo, Sole e stelle. Benedizione di Gesù; gara e festa di tutti nel benedire la piccola figlia della Divina Volontà.
Questa è una meditazione che ci porta di nuovo dentro il mistero del pregare nella dv, nei giri. Come Luisa ci ricorda all'inizio del brano, sono un'atto di fede - perchè le cose che Gesù dice non si percepiscono e questo lo capiamo dal fatto che Luisa si lamenta delle privazioni di Gesù.
(Luisa) Dopo aver passato vari giorni di privazione del mio dolce Gesù, il mio povero cuore non ne poteva più, me lo sentivo disfatto e ricordavo al vivo le sue tante visite, la sua amabile presenza, la sua bellezza rapitrice, la soavità della sua voce, le tante sue belle lezioni erano tanti ricordi che mi ferivano, mi disfacevano e mi facevano sospirare la mia Patria Celeste, stanca come povera pellegrina del mio lungo cammino. E dicevo tra me: “tutto è finito, non sento altro che un profondo silenzio,..."
Pronfondo silenzio. "..un mare immenso che devo percorrere senza mai fermarmi, per chiedere ovunque e dappertutto il regno della Divina Volontà” Luisa
E' vero che poi è arrivato Gesù - ma quello che per noi è importante è che anche per Luisa era un mistero di fede, lei faceva alcune cose ma non ne percepiva nell'immediato tutte quelle meravigliose conseguenze, si tratta di effetti misteriosi, un pò come ciò che la grazia divina opera in noi e noi non ce ne rendiamo conto. Questa è la nostra condizione sul pianeta Terra. E' chiaro che come tante volte ci siamo detti, gli effetti benefici si percepiscono in maniera indiretta e riflessa, tu capisci che ti stai muovendo in questo mondo ti senti nell'abbraccio del Signore, ti senti fondamentalmente nella gioia, pace, nell'equilibrio, ordine, riesci a fare un buon discernimento sulle cose, non ti abbatti, non ti disperi, non ti angosci ecc.. tutto questo dipende è proporzionato al tasso di grazia che abbiamo, e al tasso di unione con la dv. Gli effetti della benedizione di Gesù - uno non avverte nell'immediato nulla - a patto che si sia preparato bene ed inizia a fare un bel ringraziamento ed inizia a pregare - avrà delle consolazioni e dei riflessi anche percepibili in sè. Non è accade nell'istante stesso in cui fai la comunione, perchè le operazioni divine soprannaturali non si percepiscono nell'atto e questo dipende che il giusto vive di fede (san Paolo), la fede è una conoscenza oscura. Noi facciamo queste cose per fede, perchè noi ci crediamo. Gesù in questo brano ci dice che se noi facciamo questo, Lui percepisce questo e quest'altro effetto, i santi lo percepiscono in un'altro modo e a te arriva questa questa benedizione ecc.. e non solo attraverso queste operazioni il cuore di Gesù è consolato e chiedi l'avvento del Regno.
"Figlia mia, come il mare mormora continuamente così sento in te il mare del mio Fiat Divino e tu, con la tua preghiera, formi il tuo continuo mormorio nel mare di Esso e mentre mormori ora racchiudi il Sole e mormori luce, ora racchiudi il Cielo e come mormori racchiudi le stelle, ora racchiudi il vento e mormori gemiti e grida d'amore, ora racchiudi la terra e mormori fiori. Sicché nel tuo mormorio ora fai scorrere luce, ora Cielo, ora stelle, ora vento e scorrono lamenti d'amore, gemiti inenarrabili di cuor ferito e grida di deliri d'amore non appagato ed ora scorrono tutte le fioriture da me create..................................Come son belle queste onde ed io da questo Tabernacolo sento il tuo mormorio, il fragore delle tue onde, che vengono a scaricarsi nel mio mare e siccome qui, nel Tabernacolo, ho il mio mare dove mormoro continuamente con le mie preghiere, sentendomi venire le tue onde, unisco il tuo mare ed il mio che già è un solo e vengo a mormorare insieme con te, in questo Tabernacolo non mi sento più solo, ho la mia gradita compagnia e mormoriamo insieme e nel nostro mormorio si sente: Fiat! Fiat! Fiat! sia Esso conosciuto, sia ripristinato il suo regno sulla terra. Figlia mia, chi vive nel mio Volere, col pregare in Esso, trasporta il Cielo alla terra e la terra al Cielo. Perciò è il nostro vero e totale trionfo, la vittoria nostra, le nostre conquiste Divine. Quindi sii attenta e fedele a me." Gesù
Vedete quante cose di fede ci sono dietro? Operare per fede è meritorio, l'altro ieri il don parlando del Catechismo di san Pio X si leggeva che chi merita il Paradiso va in Paradiso, chi merita l'inferno andrà all'inferno. La fede è una virtù importantissima, graditissima al Signore. E quanto meno tu vedi gli effetti di quello che fai per fede tanto più quegli atti sono meritori. Ecco perchè chi non va a Messa alla domenica non si rende conto di ciò che accade, però grande merito per chi ci va. Oggi viviamo in tempi dove la fede non c'è più e qualche volta non c'è neanche dove dovrebbe stare. La vita nella dv è un'esaltazione - tra le altre cose - della virtù teologale della fede.
Che Luisa sia una donna di fede si vede da ciò che dice:
"..spero quanto prima di finire questo mio lungo esilio.."
Cosa ci provoca nel cuore questa frase o simila? Il don conosce buoni sacerdoti che si spera, alcuni si scandalizzano, ma dire così (spero di arrivare al più presto in Cielo) dovrebbe essere un'attestato di fede ma sono sempre viene capito - non siamo i cultori della morte, noi dovremmo credere che andremo in Paradiso, la morte c'è, è pura follia temere soltanto la morte corporale. San Francesco d'Assisi diceva che:
"..Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale. Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà..."
Bisogna temere la morte spirituale, il rapporto sereno con la morte quante cose ci permette di affrontare? Ma anche realtà come il martirio, c'è anche la sofferenza atroce ma come faccio a sopportare le sofferenze atroci? Per amore di Gesù - il pensiero della Passione di Gesù, se noi pensassimo spesso a quello che ha passato Gesù - chiaro che uno non è mosso da questa carità. L'amore non ci mette niente a fare questa cosa. Un digiuno a pane ed acqua il Venerdì e Mercoledì - si lamenta chi ha poco amore. L'amore rende tutto leggero pur essendo pesante.
Poi Gesù dice:
"..La forza del mio Voler Divino chiama tutti, unisce tutta la Celeste famiglia e dà la festa a tutti, quando deve operare sull’anima dove risiede e domina. Perciò in questa mia prigione Sacramentale, tenendo la mia prigioniera vicina, sento venirmi le gioie che può darmi la mia Divina Volontà nel cuore della piccola figlia nostra. Quindi i miei tanti dolori vengono interrotti, quando devo benedirti, quando scendo Sacramentato nel tuo cuore, quando da questo Tabernacolo mi sento da te guardato ed io ti ricambio i miei sguardi, pensando che devo fare o dare qualcosa alla nostra piccola neonata del nostro Volere, metto tutto da parte, anche i miei stessi dolori e faccio festa..." Gesù
Se partecipiamo a qualche adorazione pubblica del Santissimo Sacramento andate di corsa specie quando c'è la benedizione Eucarestica...quando c'è l'Eucarestia il sacerdote non può benedire perchè lì c'è l'Autore stesso delle benedizioni. Parla Gesù in silenzio. Se riceviamo la benedizione eucaristica fusi fondendoci nella dv possiamo pensare che anche noi diamo qualche gioia a Gesù - che trova Gesù quando scende Sacramentato nel cuore? Non azzardiamoci ad andare via dopo aver fatto la comunione senza essere rimasti almeno 15 minuti per il ringraziamento. Non tutti possono preparasi un'ora per la Messa e stare a fare un'ora di ringraziamento. Il minimo è non arrivare a Messa iniziata e non andare via appena finita.
Noi lo guardiamo il Tabernacolo? Chi è innamorato cosa fa? Uno guarda l'amato/a, noi lo capiamo quando una persona ci sta guardando con compiacenza perchè gli siamo graditi. Gli sgaurdi dovrebbero essere sempre carezze e sorrisi e anche a Gesù. Stiamo attenti a non esagerare con le mimiche ed ad eliminarle quando non siamo soli. Prendiamo consapevolezza del nostro rapporto con Gesù, Lui lo vede che lo stai guardando e non è la stessa cosa guardarLo o guardare per aria in Chiesa. Quanto è importante anche per vivere nella dv un rapporto personale e profondo con Gesù Eucarestia.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
10 Novembre 1928 Chi vive nel Voler Divino ha il suo mare e racchiudendo tutto, come prega mormora Cielo, Sole e stelle. Benedizione di Gesù; gara e festa di tutti nel benedire la piccola figlia della Divina Volontà.
Questa è una meditazione che ci porta di nuovo dentro il mistero del pregare nella dv, nei giri. Come Luisa ci ricorda all'inizio del brano, sono un'atto di fede - perchè le cose che Gesù dice non si percepiscono e questo lo capiamo dal fatto che Luisa si lamenta delle privazioni di Gesù.
(Luisa) Dopo aver passato vari giorni di privazione del mio dolce Gesù, il mio povero cuore non ne poteva più, me lo sentivo disfatto e ricordavo al vivo le sue tante visite, la sua amabile presenza, la sua bellezza rapitrice, la soavità della sua voce, le tante sue belle lezioni erano tanti ricordi che mi ferivano, mi disfacevano e mi facevano sospirare la mia Patria Celeste, stanca come povera pellegrina del mio lungo cammino. E dicevo tra me: “tutto è finito, non sento altro che un profondo silenzio,..."
Pronfondo silenzio. "..un mare immenso che devo percorrere senza mai fermarmi, per chiedere ovunque e dappertutto il regno della Divina Volontà” Luisa
E' vero che poi è arrivato Gesù - ma quello che per noi è importante è che anche per Luisa era un mistero di fede, lei faceva alcune cose ma non ne percepiva nell'immediato tutte quelle meravigliose conseguenze, si tratta di effetti misteriosi, un pò come ciò che la grazia divina opera in noi e noi non ce ne rendiamo conto. Questa è la nostra condizione sul pianeta Terra. E' chiaro che come tante volte ci siamo detti, gli effetti benefici si percepiscono in maniera indiretta e riflessa, tu capisci che ti stai muovendo in questo mondo ti senti nell'abbraccio del Signore, ti senti fondamentalmente nella gioia, pace, nell'equilibrio, ordine, riesci a fare un buon discernimento sulle cose, non ti abbatti, non ti disperi, non ti angosci ecc.. tutto questo dipende è proporzionato al tasso di grazia che abbiamo, e al tasso di unione con la dv. Gli effetti della benedizione di Gesù - uno non avverte nell'immediato nulla - a patto che si sia preparato bene ed inizia a fare un bel ringraziamento ed inizia a pregare - avrà delle consolazioni e dei riflessi anche percepibili in sè. Non è accade nell'istante stesso in cui fai la comunione, perchè le operazioni divine soprannaturali non si percepiscono nell'atto e questo dipende che il giusto vive di fede (san Paolo), la fede è una conoscenza oscura. Noi facciamo queste cose per fede, perchè noi ci crediamo. Gesù in questo brano ci dice che se noi facciamo questo, Lui percepisce questo e quest'altro effetto, i santi lo percepiscono in un'altro modo e a te arriva questa questa benedizione ecc.. e non solo attraverso queste operazioni il cuore di Gesù è consolato e chiedi l'avvento del Regno.
"Figlia mia, come il mare mormora continuamente così sento in te il mare del mio Fiat Divino e tu, con la tua preghiera, formi il tuo continuo mormorio nel mare di Esso e mentre mormori ora racchiudi il Sole e mormori luce, ora racchiudi il Cielo e come mormori racchiudi le stelle, ora racchiudi il vento e mormori gemiti e grida d'amore, ora racchiudi la terra e mormori fiori. Sicché nel tuo mormorio ora fai scorrere luce, ora Cielo, ora stelle, ora vento e scorrono lamenti d'amore, gemiti inenarrabili di cuor ferito e grida di deliri d'amore non appagato ed ora scorrono tutte le fioriture da me create..................................Come son belle queste onde ed io da questo Tabernacolo sento il tuo mormorio, il fragore delle tue onde, che vengono a scaricarsi nel mio mare e siccome qui, nel Tabernacolo, ho il mio mare dove mormoro continuamente con le mie preghiere, sentendomi venire le tue onde, unisco il tuo mare ed il mio che già è un solo e vengo a mormorare insieme con te, in questo Tabernacolo non mi sento più solo, ho la mia gradita compagnia e mormoriamo insieme e nel nostro mormorio si sente: Fiat! Fiat! Fiat! sia Esso conosciuto, sia ripristinato il suo regno sulla terra. Figlia mia, chi vive nel mio Volere, col pregare in Esso, trasporta il Cielo alla terra e la terra al Cielo. Perciò è il nostro vero e totale trionfo, la vittoria nostra, le nostre conquiste Divine. Quindi sii attenta e fedele a me." Gesù
Vedete quante cose di fede ci sono dietro? Operare per fede è meritorio, l'altro ieri il don parlando del Catechismo di san Pio X si leggeva che chi merita il Paradiso va in Paradiso, chi merita l'inferno andrà all'inferno. La fede è una virtù importantissima, graditissima al Signore. E quanto meno tu vedi gli effetti di quello che fai per fede tanto più quegli atti sono meritori. Ecco perchè chi non va a Messa alla domenica non si rende conto di ciò che accade, però grande merito per chi ci va. Oggi viviamo in tempi dove la fede non c'è più e qualche volta non c'è neanche dove dovrebbe stare. La vita nella dv è un'esaltazione - tra le altre cose - della virtù teologale della fede.
Che Luisa sia una donna di fede si vede da ciò che dice:
"..spero quanto prima di finire questo mio lungo esilio.."
Cosa ci provoca nel cuore questa frase o simila? Il don conosce buoni sacerdoti che si spera, alcuni si scandalizzano, ma dire così (spero di arrivare al più presto in Cielo) dovrebbe essere un'attestato di fede ma sono sempre viene capito - non siamo i cultori della morte, noi dovremmo credere che andremo in Paradiso, la morte c'è, è pura follia temere soltanto la morte corporale. San Francesco d'Assisi diceva che:
"..Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale. Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà..."
Bisogna temere la morte spirituale, il rapporto sereno con la morte quante cose ci permette di affrontare? Ma anche realtà come il martirio, c'è anche la sofferenza atroce ma come faccio a sopportare le sofferenze atroci? Per amore di Gesù - il pensiero della Passione di Gesù, se noi pensassimo spesso a quello che ha passato Gesù - chiaro che uno non è mosso da questa carità. L'amore non ci mette niente a fare questa cosa. Un digiuno a pane ed acqua il Venerdì e Mercoledì - si lamenta chi ha poco amore. L'amore rende tutto leggero pur essendo pesante.
Poi Gesù dice:
"..La forza del mio Voler Divino chiama tutti, unisce tutta la Celeste famiglia e dà la festa a tutti, quando deve operare sull’anima dove risiede e domina. Perciò in questa mia prigione Sacramentale, tenendo la mia prigioniera vicina, sento venirmi le gioie che può darmi la mia Divina Volontà nel cuore della piccola figlia nostra. Quindi i miei tanti dolori vengono interrotti, quando devo benedirti, quando scendo Sacramentato nel tuo cuore, quando da questo Tabernacolo mi sento da te guardato ed io ti ricambio i miei sguardi, pensando che devo fare o dare qualcosa alla nostra piccola neonata del nostro Volere, metto tutto da parte, anche i miei stessi dolori e faccio festa..." Gesù
Se partecipiamo a qualche adorazione pubblica del Santissimo Sacramento andate di corsa specie quando c'è la benedizione Eucarestica...quando c'è l'Eucarestia il sacerdote non può benedire perchè lì c'è l'Autore stesso delle benedizioni. Parla Gesù in silenzio. Se riceviamo la benedizione eucaristica fusi fondendoci nella dv possiamo pensare che anche noi diamo qualche gioia a Gesù - che trova Gesù quando scende Sacramentato nel cuore? Non azzardiamoci ad andare via dopo aver fatto la comunione senza essere rimasti almeno 15 minuti per il ringraziamento. Non tutti possono preparasi un'ora per la Messa e stare a fare un'ora di ringraziamento. Il minimo è non arrivare a Messa iniziata e non andare via appena finita.
Noi lo guardiamo il Tabernacolo? Chi è innamorato cosa fa? Uno guarda l'amato/a, noi lo capiamo quando una persona ci sta guardando con compiacenza perchè gli siamo graditi. Gli sgaurdi dovrebbero essere sempre carezze e sorrisi e anche a Gesù. Stiamo attenti a non esagerare con le mimiche ed ad eliminarle quando non siamo soli. Prendiamo consapevolezza del nostro rapporto con Gesù, Lui lo vede che lo stai guardando e non è la stessa cosa guardarLo o guardare per aria in Chiesa. Quanto è importante anche per vivere nella dv un rapporto personale e profondo con Gesù Eucarestia.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 11 giugno 2022
Fedeli alla verità e ardenti nell'amore
Lezione di Gesù sulla Verità e le Verità. Chi vive nella Divina Volontà non può non essere nella verità, non cercare la verità, non servire e amare la verità. Solitudini di Gesù nell'Eucaristia e suoi desideri della nostra compagnia. Libro di Cielo, Volume 25, 4 Novembre 1928, Giovedì 25 Novembre 2021
4 Novembre 1928 La verità è luce che parte da Dio e si fissa nella creatura. Benedizione di Gesù.
Scritto chiaramente diviso in due parti: nella prima si parla di Luce, di Verità e di Verità che sprigionano da Dio luce e raggiungino coloro che l'accolgono senza lasciare il proprio centro. Dio può arricchire tutti senza impoverirsi. Anche noi come creature in parte c'è qualcosa in cui partecipiamo in questo, se noi comunichiamo una verità al prossimo non è che ce ne priva, non la perdiamo ma ci arricchiamo a vicenda. Attraverso la comunicazione dei beni spirituali possiamo capire qualcosa di questa immensità divina che dà a tutti senza impoverirsi.
"Figlia mia, per quante verità ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà tante luci si sono sprigionate dal nostro seno divino e si sono fissate in te, ma senza distaccarsi dal centro del tuo Creatore, perché la luce è inseparabile da Dio, si comunica, si fissa nella creatura e non perde mai il suo centro donde uscì. Com'è bello vedere la creatura fissata da tutte queste luci che hanno virtù di far risorgere in essa Colui che l'ha creata e tante volte per quante verità le vengono manifestate! E siccome le cose che ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà sono verità innumerevoli, tante che tu stessa non puoi numerarle tutte, tante luci, ossia tanti raggi luminosi sono fissati in te che scendono da Dio, ma senza distaccarsi dal suo seno Divino...." Gesù
Nella seconda parte Gesù ritorna sul tema dell'Eucarestia, nella benedezione con Gesù Sacramentato (ricordiamo che Luisa è stata spostata in una casa con un contatto perenne con Gesù Sacramentato cosa che prima non c'era); Gesù spiega cosa succede a chi viene benedetto e si trova nella dv e poi parla della sua solitudine sacramentale.
Per quanto riguarda la luce e la Verità. Chi vive nella dv entra in contatto strettissimo, intimo e profondo nella misura in cui questa vita è autentica con la Verità. E' un tema che abbraccia in maniera forte, decisa e profonda il Vangelo di San Giovanni dove Gesù si presenta: Io sono la Verità. Chiunque è dalla Verità ascolta la Mia voce (di Gesù). La Verità è anzitutto una persona (Gesù) e chiunque è dalla verità ascolta la mia voce, cioè le persone che attraverso l'intelligenza raggiungono la verità - che per prima cosa è una conoscenza oggettiva, vera e reale della realtà, di ciò che è vero o no, di ciò che è bene o no. Una delle più nobili discipline umane che ha come statuto la ricerca della Verità è la filosofia e rispondere alle grandi domande: problema di Dio, del senso della vita, il bene comune, la ricerca della giustizia, ecc... Gesù dice: se una persona sinceramente sta cercando la Verità sta cercando di Gesù e anche se non è capace di conoscerlo, arriverà un momento nella sua vita in cui incontrerà Gesù perchè quando lo sentirà adeguatamente non potrà farne a meno di riconoscere quello che Gesù insegna, dice e propone è esattamente quello che ha cercato. Esperienza per esempio dei grandi filosofi convertiti: san Giustino martire era un filosofo pagano, ha trovato nel Cristianesimo quello che lui cercava nella filosofia.
Possiamo invertire i termini in questo modo: chi non ascolta la mia voce non cerca veramente la verità, è impossibile che una persona che ascolta veramente Gesù non sia nella verità e quindi chi pensa di ascoltare la mia voce e pensa di vivere nella dv ma non è nella verità ha qualcosa da resettare e sistemare. Perchè la Verità è una e non ce ne sono di più. Di fronte alle problematiche che vediamo, ci sono sempre varie possibilità a seconda dei punti di vista ma uno solo è quello vero. Due cose che sono contradditorie non possono essere vere allo stesso tempo, due letture delle vicende della storia non possono essere contemporaneamente vere. La vita nella dv richiede la nostra attenzione continua a cercare la Verità profonda e il senso delle cose. San Paolo dice che noi non abbiamo nessun potere contro la Verità, non si può andare contro la Verità a qualsiasi prezzo, perchè anche chi ha la massima autorità terrena possibile, ogni autorità terrena per essere legittamente interprete ed in carica deve essere al servizio della Verità altrimenti perde qualsiasi forma di autorevolezza. Così noi non possiamo e non dobbiamo scendere a compromessi con la Verità perchè la dv diventa una barzellette e la nostra vita diventa una pantomina. La dv non è un'insieme di pii esercizi e pratiche distaccate dalle opere.
Quando una persona vive nella dv, quando Gesù la bendedice succedono alcune cose:
"Figlia mia, ti benedico il cuore e suggello la mia Divina Volontà in esso, affinché palpiti in tutti i cuori il tuo palpito unito con la mia Divina Volontà, affinché richiami tutti i cuori ad amarla...." Gesù
Il palpito del cuore, la circolazione del sangue e il respiro sono i tre moti oggettivi della dv in noi. Nell'essere umano la dv si trova in questi tre moti naturali del corpo. Il palpito del cuore è sempre un palpito della dv nella creatura, ma quand'è che il palpito è unito alla dv? Non solo quando compio l'atto preventivo - certo questo chiama la dv in maniera consapevole nel moto del corpo - ma la dv palpita nel cuore quando la persona mette in pratica il primo comandamento (Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore) e allora certo che palpita la dv, allora certo è che attraverso questa benedizione si chiamano i cuori degli altri ad amare Dio.
"..Benedico i tuoi pensieri e suggello la mia Divina Volontà in essi, affinché chiami tutte le intelligenze a conoscerla..." Gesù
Devono essere intelligenze che non compiono pensieri bislacchi o che hanno abdicato a funzionare, - crto che devo chiamare la dv a circolare nel mio sangue e a pensare nella mia mente ecc... nell'atto preventivo - però diventa una contraddizione se, dopo aver chiamato la dv a pensare (palpitare ecc...) se poi io abdico a pensare in maniera sensata, ragionevole a pormi di fronte alle situazioni non accodandomi alle passioni, a quello che pensa la gente ma facendo il doveroso sforzo di usare l'intelligenza che Dio mi ha donato.
"..Ti benedico la bocca, affinché scorra la mia Divina Volontà nella tua voce e richiami tutte le voci umane a parlare del mio Fiat..." Gesù
Noi non possiamo essere sbocacciati nel parlare perchè dove viene la dv in una bocca che dice volgarità? Può la dv muoversi in una bocca che parla in una maniera sbocacciata? - La volgarità, calunnia, ecc... sono cose che però sono diffuse anche tra molti cristiani, il don prova fastidio nel sentire interventi e posizioni di persone che si professano cristiane ma devono condire il loro parlare con volgarità e diventa il tutto triste.
Il cuore, l'intelligenza e la bocca, per quanto sta in noi teniamole fuse con noi con l'atto preventivo e di fusione ma facciamo anche - per quanto sta in noi, per quanto ce ne rendiamo conto - mi è presa una arrabbiattura alla sprovvista - incursione del diavolo, la nostra debolezza, vatti a confessare subito. Ma è diverso una cosa di questo genere (caduta per debolezza ndr) rispetto a chi fa di questo modo di parlare comune accettato senza farsi nessun problema.
Gesù gode nel benedire un'anima che vive nella dv e Gesù nella ostia santa invece è muto, non soltanto perchè non parla l'ostia ma perchè nessuno gli dice una parola.
".. Oh! come mi sento più felice nell'operare, pregare, benedire, chi fa regnare il mio Volere; in quest'anima trovo la Vita, la luce, la compagnia e tutto ciò che io faccio subito sorge e vedo gli effetti degli atti miei e non sono solo se prego, se opero, ma ho la compagnia di chi lavora insieme con me. Invece in questa prigione Sacramentale, gli accidenti dell'ostia sono muti, non mi dicono una parola, faccio tutto da solo, non sento un sospiro che si unisca al mio, né un palpito che mi ami, anzi è un freddo di sepolcro per me che non solo mi tiene in prigione, ma mi seppellisce ed io non ho a chi dire una parola né a chi fare uno sfogo, perché l'Ostia non parla, sono sempre in silenzio e, con una pazienza Divina, aspetto che i cuori mi ricevano per rompere il mio silenzio e godere un poco di compagnia. E nell'anima in cui trovo la mia Divina Volontà mi sento rimpatriare nella mia Patria Celeste..." Gesù
Quindi (già visto nelle meditazioni precedenti) le delicatezze che abbiamo con Gesù Sacramentato, il rapporto che abbiamo con Lui, ecc.. la nostra fantasia si deve industriare più che può. Se passi davanti ad una Chiesa e non hai troppa fretta, se entri un'attimo e ti affacci e fai una comunione spirituale (per esempio), un gesto del genere è graditissimo al Signore. Li vedremo in Paradiso, l'amore umano è fatto di piccoli gesti. Quanto saremmo contenti di ricevere un sms dal coniuge con su scritti: volevo dirti che ti amo? E' un pensiero. Gesù non è un'essere insensibile, il fatto che l'Ostia non parli non significa che Lui non ci sia. Lui sta lì con una pazienza divina aspettando che qualcuno che lo riceva rompa il silenzio. Un parroco sta a contatto con queste cose, quindi tante cose le vede e le percepisce e non vorrebbe che ci fosse qualcuno che presa la comunione faccia finire la cosa. E non ci sia nemmeno un grazie o Padre Nostro. E quante persone non sanno che dire a Gesù nell'Ostia. Gesù però si è lamentato tante volte nelle vite dei santi e mistici di ciò. Un'anima che voglia vivere nella dv può avere un rapporto nullo con Gesù Eucarestia? Gesù sta nell'Ostia per noi e non per sè stesso. Facciamo in modo che almeno noi diamo il ricambio d'amore a Gesù.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
4 Novembre 1928 La verità è luce che parte da Dio e si fissa nella creatura. Benedizione di Gesù.
Scritto chiaramente diviso in due parti: nella prima si parla di Luce, di Verità e di Verità che sprigionano da Dio luce e raggiungino coloro che l'accolgono senza lasciare il proprio centro. Dio può arricchire tutti senza impoverirsi. Anche noi come creature in parte c'è qualcosa in cui partecipiamo in questo, se noi comunichiamo una verità al prossimo non è che ce ne priva, non la perdiamo ma ci arricchiamo a vicenda. Attraverso la comunicazione dei beni spirituali possiamo capire qualcosa di questa immensità divina che dà a tutti senza impoverirsi.
"Figlia mia, per quante verità ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà tante luci si sono sprigionate dal nostro seno divino e si sono fissate in te, ma senza distaccarsi dal centro del tuo Creatore, perché la luce è inseparabile da Dio, si comunica, si fissa nella creatura e non perde mai il suo centro donde uscì. Com'è bello vedere la creatura fissata da tutte queste luci che hanno virtù di far risorgere in essa Colui che l'ha creata e tante volte per quante verità le vengono manifestate! E siccome le cose che ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà sono verità innumerevoli, tante che tu stessa non puoi numerarle tutte, tante luci, ossia tanti raggi luminosi sono fissati in te che scendono da Dio, ma senza distaccarsi dal suo seno Divino...." Gesù
Nella seconda parte Gesù ritorna sul tema dell'Eucarestia, nella benedezione con Gesù Sacramentato (ricordiamo che Luisa è stata spostata in una casa con un contatto perenne con Gesù Sacramentato cosa che prima non c'era); Gesù spiega cosa succede a chi viene benedetto e si trova nella dv e poi parla della sua solitudine sacramentale.
Per quanto riguarda la luce e la Verità. Chi vive nella dv entra in contatto strettissimo, intimo e profondo nella misura in cui questa vita è autentica con la Verità. E' un tema che abbraccia in maniera forte, decisa e profonda il Vangelo di San Giovanni dove Gesù si presenta: Io sono la Verità. Chiunque è dalla Verità ascolta la Mia voce (di Gesù). La Verità è anzitutto una persona (Gesù) e chiunque è dalla verità ascolta la mia voce, cioè le persone che attraverso l'intelligenza raggiungono la verità - che per prima cosa è una conoscenza oggettiva, vera e reale della realtà, di ciò che è vero o no, di ciò che è bene o no. Una delle più nobili discipline umane che ha come statuto la ricerca della Verità è la filosofia e rispondere alle grandi domande: problema di Dio, del senso della vita, il bene comune, la ricerca della giustizia, ecc... Gesù dice: se una persona sinceramente sta cercando la Verità sta cercando di Gesù e anche se non è capace di conoscerlo, arriverà un momento nella sua vita in cui incontrerà Gesù perchè quando lo sentirà adeguatamente non potrà farne a meno di riconoscere quello che Gesù insegna, dice e propone è esattamente quello che ha cercato. Esperienza per esempio dei grandi filosofi convertiti: san Giustino martire era un filosofo pagano, ha trovato nel Cristianesimo quello che lui cercava nella filosofia.
Possiamo invertire i termini in questo modo: chi non ascolta la mia voce non cerca veramente la verità, è impossibile che una persona che ascolta veramente Gesù non sia nella verità e quindi chi pensa di ascoltare la mia voce e pensa di vivere nella dv ma non è nella verità ha qualcosa da resettare e sistemare. Perchè la Verità è una e non ce ne sono di più. Di fronte alle problematiche che vediamo, ci sono sempre varie possibilità a seconda dei punti di vista ma uno solo è quello vero. Due cose che sono contradditorie non possono essere vere allo stesso tempo, due letture delle vicende della storia non possono essere contemporaneamente vere. La vita nella dv richiede la nostra attenzione continua a cercare la Verità profonda e il senso delle cose. San Paolo dice che noi non abbiamo nessun potere contro la Verità, non si può andare contro la Verità a qualsiasi prezzo, perchè anche chi ha la massima autorità terrena possibile, ogni autorità terrena per essere legittamente interprete ed in carica deve essere al servizio della Verità altrimenti perde qualsiasi forma di autorevolezza. Così noi non possiamo e non dobbiamo scendere a compromessi con la Verità perchè la dv diventa una barzellette e la nostra vita diventa una pantomina. La dv non è un'insieme di pii esercizi e pratiche distaccate dalle opere.
Quando una persona vive nella dv, quando Gesù la bendedice succedono alcune cose:
"Figlia mia, ti benedico il cuore e suggello la mia Divina Volontà in esso, affinché palpiti in tutti i cuori il tuo palpito unito con la mia Divina Volontà, affinché richiami tutti i cuori ad amarla...." Gesù
Il palpito del cuore, la circolazione del sangue e il respiro sono i tre moti oggettivi della dv in noi. Nell'essere umano la dv si trova in questi tre moti naturali del corpo. Il palpito del cuore è sempre un palpito della dv nella creatura, ma quand'è che il palpito è unito alla dv? Non solo quando compio l'atto preventivo - certo questo chiama la dv in maniera consapevole nel moto del corpo - ma la dv palpita nel cuore quando la persona mette in pratica il primo comandamento (Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore) e allora certo che palpita la dv, allora certo è che attraverso questa benedizione si chiamano i cuori degli altri ad amare Dio.
"..Benedico i tuoi pensieri e suggello la mia Divina Volontà in essi, affinché chiami tutte le intelligenze a conoscerla..." Gesù
Devono essere intelligenze che non compiono pensieri bislacchi o che hanno abdicato a funzionare, - crto che devo chiamare la dv a circolare nel mio sangue e a pensare nella mia mente ecc... nell'atto preventivo - però diventa una contraddizione se, dopo aver chiamato la dv a pensare (palpitare ecc...) se poi io abdico a pensare in maniera sensata, ragionevole a pormi di fronte alle situazioni non accodandomi alle passioni, a quello che pensa la gente ma facendo il doveroso sforzo di usare l'intelligenza che Dio mi ha donato.
"..Ti benedico la bocca, affinché scorra la mia Divina Volontà nella tua voce e richiami tutte le voci umane a parlare del mio Fiat..." Gesù
Noi non possiamo essere sbocacciati nel parlare perchè dove viene la dv in una bocca che dice volgarità? Può la dv muoversi in una bocca che parla in una maniera sbocacciata? - La volgarità, calunnia, ecc... sono cose che però sono diffuse anche tra molti cristiani, il don prova fastidio nel sentire interventi e posizioni di persone che si professano cristiane ma devono condire il loro parlare con volgarità e diventa il tutto triste.
Il cuore, l'intelligenza e la bocca, per quanto sta in noi teniamole fuse con noi con l'atto preventivo e di fusione ma facciamo anche - per quanto sta in noi, per quanto ce ne rendiamo conto - mi è presa una arrabbiattura alla sprovvista - incursione del diavolo, la nostra debolezza, vatti a confessare subito. Ma è diverso una cosa di questo genere (caduta per debolezza ndr) rispetto a chi fa di questo modo di parlare comune accettato senza farsi nessun problema.
Gesù gode nel benedire un'anima che vive nella dv e Gesù nella ostia santa invece è muto, non soltanto perchè non parla l'ostia ma perchè nessuno gli dice una parola.
".. Oh! come mi sento più felice nell'operare, pregare, benedire, chi fa regnare il mio Volere; in quest'anima trovo la Vita, la luce, la compagnia e tutto ciò che io faccio subito sorge e vedo gli effetti degli atti miei e non sono solo se prego, se opero, ma ho la compagnia di chi lavora insieme con me. Invece in questa prigione Sacramentale, gli accidenti dell'ostia sono muti, non mi dicono una parola, faccio tutto da solo, non sento un sospiro che si unisca al mio, né un palpito che mi ami, anzi è un freddo di sepolcro per me che non solo mi tiene in prigione, ma mi seppellisce ed io non ho a chi dire una parola né a chi fare uno sfogo, perché l'Ostia non parla, sono sempre in silenzio e, con una pazienza Divina, aspetto che i cuori mi ricevano per rompere il mio silenzio e godere un poco di compagnia. E nell'anima in cui trovo la mia Divina Volontà mi sento rimpatriare nella mia Patria Celeste..." Gesù
Quindi (già visto nelle meditazioni precedenti) le delicatezze che abbiamo con Gesù Sacramentato, il rapporto che abbiamo con Lui, ecc.. la nostra fantasia si deve industriare più che può. Se passi davanti ad una Chiesa e non hai troppa fretta, se entri un'attimo e ti affacci e fai una comunione spirituale (per esempio), un gesto del genere è graditissimo al Signore. Li vedremo in Paradiso, l'amore umano è fatto di piccoli gesti. Quanto saremmo contenti di ricevere un sms dal coniuge con su scritti: volevo dirti che ti amo? E' un pensiero. Gesù non è un'essere insensibile, il fatto che l'Ostia non parli non significa che Lui non ci sia. Lui sta lì con una pazienza divina aspettando che qualcuno che lo riceva rompa il silenzio. Un parroco sta a contatto con queste cose, quindi tante cose le vede e le percepisce e non vorrebbe che ci fosse qualcuno che presa la comunione faccia finire la cosa. E non ci sia nemmeno un grazie o Padre Nostro. E quante persone non sanno che dire a Gesù nell'Ostia. Gesù però si è lamentato tante volte nelle vite dei santi e mistici di ciò. Un'anima che voglia vivere nella dv può avere un rapporto nullo con Gesù Eucarestia? Gesù sta nell'Ostia per noi e non per sè stesso. Facciamo in modo che almeno noi diamo il ricambio d'amore a Gesù.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 10 giugno 2022
Lavori di Gesù nelle anime
Gesù spiega come le nostre anime, senza la Divina Volontà, non siano capaci di prendere i fiumi di grazie disseminati nelle opere della Creazione, della Redenzione e della Santificazione. Gesù lavora incessantemente nelle anime di coloro che lo accolgano perché questo prodigio possa accadere ed Egli possa avere il suo Regno nelle anime di coloro che davvero lo amano e lo servono. Libro di Cielo, Volume 25, 28 Ottobre 1928, Martedì 23 Novembre 2021
28 Ottobre 1928 Come tutto ciò che è stato fatto da Dio, non è stato preso dalla creatura. Lavori di Gesù. La festa di Cristo Re preludio del regno della Divina Volontà
La meditazione capita quando si è appena celebrata la festa di Cristo Re. Adesso è celebrata al termine dell'anno liturgico. Giustamente Gesù dice: dove regna Lui oggi?
".. Cristo Re ed il suo vero popolo dove è?.." Gesù
(Luisa) "..Dopo di ciò stavo pensando alla festa di oggi, cioè la festa di Cristo Re ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, la Chiesa non fa altro che intuire ciò che deve conoscere sulla mia Divina Volontà e come deve venire il suo regno. Perciò questa festa è il preludio del regno del mio Fiat Divino. Quindi la Chiesa non sta facendo altro che onorare la mia Umanità con quei titoli che, di giustizia, mi sono dovuti e quando mi avrà dato tutti gli onori che mi convengono, passerà ad onorare ed a istituire la festa al regno della mia Divina Volontà, della quale la mia Umanità era animata..." Gesù
La Chiesa fa alcune cose senza saperne bene il perchè e senza intuirne il fine ultimo. Dio da sempre agisce così. L'intenzione della Chiesa era di onorare Gesù, la festa fu fatta per mettere un'argine dall'eresia del laicismo che vede le realtà umane completamente sganciate da Dio, dalla Religione e da Gesù. Usiamo la realtà terrena togliendo Dio di mezzo e abbiamo visto cosa sta accadendo. Però questa festa è funzionale, ma dove sta il popolo di Gesù? Perchè questo popolo sia formato è necessario che regni la Divina Volontà. Questa festa ne è il preludio, quando la Dv regnerà vedremo finalmente questo regno.
"Figlia mia, tutto ciò che è stato fatto dalla nostra Divinità tanto nella Creazione, quanto nella Redenzione e nella Santificazione, non è stato tutto assorbito dalla creatura, ma tutte le cose stanno nella mia Divina Volontà in attesa per darsi alle creature. Se tu potessi vedere tutto nel mio Fiat Divino, troveresti un esercito d'atti nostri uscito da noi, per darli alle creature; ma siccome non regna il nostro Volere non hanno né spazio dove metterli, né capacità di riceverli..." Gesù
Queste opere non danno i loro benefici perchè non regnando il Dv non c'è spazio dove metterlo. Punto di capitale importanza. Le opere più divine nella Santificazione sono i Sacramenti, Gesù sta dicendo: fino a quando non regnerà il nostro dv, le opere stesse della Redenzione non posso esplicare tutti i loro effetti. Non è la stessa cosa confessarsi nella dv (non dicendo semplicemente vieni dv nel mio confessarmi --è già importante) però è necessario che ci sia nell'anima un'ambiente dove la dv regna. Il Regno della dv è tutto interiore. Come sarà una confessione di un figlio della dv? Non lo possiamo sapere perfettamente, ma sarà fatta con tanto amore, con spirito di profonda compunzione, se Santa Gemma Galgani - dopo che è morta, il suo confessore diceva che erano tutte imperfezioni e quasi tutte involontarie ma piangeva come una bambina, e non piangeva perchè era un'esaurita e/o malata di mente come dice qualcuno a sproposito, quella piangeva perchè un'imperfezione è un piccolo dolore dato a Gesù che non vede quella perfezione nella creatura. E' impossibile non essere perfetti, pur trovandoci ad un male inevitabile - proprio perchè è inevitabile e causa dispiacere al Signore - la dv è polarizzata verso Dio, vuole felicitare il Signore, la perfezione fa contento Gesù - se io so che una cosa piace al Signore la faccio e se non ce l'ho ci piango sopra. E se anche uno non fa le sceneggiate (magari per non sembrare santo per superbia) o lo fa dopo o prima o dentro. Quella è una grande confessione, produce frutti di santificazione immensi, il cuore della confessione è il dolore immenso di aver offeso Dio con il peccato o di non aver felicitato Gesù abbastanza. Innumerevoli offese o negligenze.
Una messa e comunione fatta da una persona che vive nella dv? La bomba atomica celeste che è l'Eucarestia, basterebbe una comunione fatta bene per diventare santi dicono i Santi eppure c'è chi ne fa tante e rimane sempre lo stesso. Perchè la comunione produca frutti ci vogliono le debite esteriori ed interiori..Gesù va ricevuto con riverenza esterna, con gesti di adorazione e rispetto e una coscienza si deve interrogare: non posso fare gesti di riverenza esterna per circostanze indipendenti dalla mia volontà, che faccio? Lo ricevolo spiritualmente e basta o no? La coscienza deve affrontare questa domanda davanti al suo Signore, non andare in giro a chiedere consigli e pareri, a sciaquarsi la coscienza in un parere esterno che è condizionato dalla visione soggettiva di chi lo dà. Mettiti davanti al Signore, datti la risposta, senti cosa ti dice il cuore, non cercare immediatamente scappatoie...perchè Dio nella coscienza ti parla. La comunione nella dv, una comunione in cui Gesù possa tirare fuori tutto il carico di grazie che ha e che generalmente non vanno alla persona che riceve. Il don molte cose non le sa e lo confessa, ma si è sempre chiesto - noi constatiamo e i sacerdoti lo vedono: una persona con la coda dell'occhio, vedi una persona che arriva tardi a messa, non è stata buona ad inginocchiarsi due minuti alla Consacrazione, vai a farti la comunione in un certo modo, stai seduto e guardi l'orologio e non fai qualche preghiera di ringraziamento. Dentro il cuore ci vede soltanto Dio, ma quella comunione che comunione è? Se quella persona non stava in peccato mortale quella sarà una comunione lecita ma quali effetti di santificazione produce? Come è stato Gesù in quel cuore? Il don non può dare risposte magari a rispetto delle apparenze...quel cuore avrà un'amore incredibile e nessuno se ne rende conto perchè dissimula. Però esternamente una cosa del genere non lascia da pensare che quella sia una comunione santificante. Meglio una comunione sacramentale così o una comuniuone spirituale fatta da un'anima che sta morendo dal desiderio di ricevere Gesù ma fa la comunione spirituale? la differenza tra queste due comunioni c'è o non c'è? E qual'è la più santificante?
Vivere nella dv vuol dire vivere queste cose, un figlio della dv così si accosta a queste cose. Noi abbiamo una carica di santità che non siamo in grado di poterla assorbire. Se viene la dv si abilitano queste facoltà recettive in noi e quindi il cammino della santità s'impenna.
Noi sappiamo cosa siano i ripristini delle macchine, il reset, tutto quello che c'è stato via..riportiamo tutto com'è uscito dalle mani del produttore. Se uno sa cos'è il ripristino della configurazione del sistema, la dv ti riporta alle impostazioni di fabbrica. Certo, un ripristino che non è un ripristino al 100% - la Madonna - di Immacolata ce n'è una. Nemmeno Luisa lo è stato. La Chiesa insegna e per quanto sembra ovvio presumere non ci saranno altre persone Immacolate ma nonostante questo il ripristino sarà una cosa reale, con qualche piccola cosa che rimane così com'è ci sarà.
"..Oh se tu sapessi quanti lavori sto facendo nel fondo dell'anima tua per formare questo primo regno alla mia Divina Volontà!.." Gesù
Quante cose Dio opera in noi senza che non ce ne rendiamo conto. L'unica condizione che Dio operi in noi silenziosamente e segretamente è il non opporgli ostacoli, ecco perchè la prima cosa da fare attenzione: essere in grazia di Dio e custodire la vita della Grazia in noi, operare quanto più possibile secondo i voleri divini e al resto ci pensa il Signore. Dio opera ma basta che non trovi ostacoli nel cuore.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
28 Ottobre 1928 Come tutto ciò che è stato fatto da Dio, non è stato preso dalla creatura. Lavori di Gesù. La festa di Cristo Re preludio del regno della Divina Volontà
La meditazione capita quando si è appena celebrata la festa di Cristo Re. Adesso è celebrata al termine dell'anno liturgico. Giustamente Gesù dice: dove regna Lui oggi?
".. Cristo Re ed il suo vero popolo dove è?.." Gesù
(Luisa) "..Dopo di ciò stavo pensando alla festa di oggi, cioè la festa di Cristo Re ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, la Chiesa non fa altro che intuire ciò che deve conoscere sulla mia Divina Volontà e come deve venire il suo regno. Perciò questa festa è il preludio del regno del mio Fiat Divino. Quindi la Chiesa non sta facendo altro che onorare la mia Umanità con quei titoli che, di giustizia, mi sono dovuti e quando mi avrà dato tutti gli onori che mi convengono, passerà ad onorare ed a istituire la festa al regno della mia Divina Volontà, della quale la mia Umanità era animata..." Gesù
La Chiesa fa alcune cose senza saperne bene il perchè e senza intuirne il fine ultimo. Dio da sempre agisce così. L'intenzione della Chiesa era di onorare Gesù, la festa fu fatta per mettere un'argine dall'eresia del laicismo che vede le realtà umane completamente sganciate da Dio, dalla Religione e da Gesù. Usiamo la realtà terrena togliendo Dio di mezzo e abbiamo visto cosa sta accadendo. Però questa festa è funzionale, ma dove sta il popolo di Gesù? Perchè questo popolo sia formato è necessario che regni la Divina Volontà. Questa festa ne è il preludio, quando la Dv regnerà vedremo finalmente questo regno.
"Figlia mia, tutto ciò che è stato fatto dalla nostra Divinità tanto nella Creazione, quanto nella Redenzione e nella Santificazione, non è stato tutto assorbito dalla creatura, ma tutte le cose stanno nella mia Divina Volontà in attesa per darsi alle creature. Se tu potessi vedere tutto nel mio Fiat Divino, troveresti un esercito d'atti nostri uscito da noi, per darli alle creature; ma siccome non regna il nostro Volere non hanno né spazio dove metterli, né capacità di riceverli..." Gesù
Queste opere non danno i loro benefici perchè non regnando il Dv non c'è spazio dove metterlo. Punto di capitale importanza. Le opere più divine nella Santificazione sono i Sacramenti, Gesù sta dicendo: fino a quando non regnerà il nostro dv, le opere stesse della Redenzione non posso esplicare tutti i loro effetti. Non è la stessa cosa confessarsi nella dv (non dicendo semplicemente vieni dv nel mio confessarmi --è già importante) però è necessario che ci sia nell'anima un'ambiente dove la dv regna. Il Regno della dv è tutto interiore. Come sarà una confessione di un figlio della dv? Non lo possiamo sapere perfettamente, ma sarà fatta con tanto amore, con spirito di profonda compunzione, se Santa Gemma Galgani - dopo che è morta, il suo confessore diceva che erano tutte imperfezioni e quasi tutte involontarie ma piangeva come una bambina, e non piangeva perchè era un'esaurita e/o malata di mente come dice qualcuno a sproposito, quella piangeva perchè un'imperfezione è un piccolo dolore dato a Gesù che non vede quella perfezione nella creatura. E' impossibile non essere perfetti, pur trovandoci ad un male inevitabile - proprio perchè è inevitabile e causa dispiacere al Signore - la dv è polarizzata verso Dio, vuole felicitare il Signore, la perfezione fa contento Gesù - se io so che una cosa piace al Signore la faccio e se non ce l'ho ci piango sopra. E se anche uno non fa le sceneggiate (magari per non sembrare santo per superbia) o lo fa dopo o prima o dentro. Quella è una grande confessione, produce frutti di santificazione immensi, il cuore della confessione è il dolore immenso di aver offeso Dio con il peccato o di non aver felicitato Gesù abbastanza. Innumerevoli offese o negligenze.
Una messa e comunione fatta da una persona che vive nella dv? La bomba atomica celeste che è l'Eucarestia, basterebbe una comunione fatta bene per diventare santi dicono i Santi eppure c'è chi ne fa tante e rimane sempre lo stesso. Perchè la comunione produca frutti ci vogliono le debite esteriori ed interiori..Gesù va ricevuto con riverenza esterna, con gesti di adorazione e rispetto e una coscienza si deve interrogare: non posso fare gesti di riverenza esterna per circostanze indipendenti dalla mia volontà, che faccio? Lo ricevolo spiritualmente e basta o no? La coscienza deve affrontare questa domanda davanti al suo Signore, non andare in giro a chiedere consigli e pareri, a sciaquarsi la coscienza in un parere esterno che è condizionato dalla visione soggettiva di chi lo dà. Mettiti davanti al Signore, datti la risposta, senti cosa ti dice il cuore, non cercare immediatamente scappatoie...perchè Dio nella coscienza ti parla. La comunione nella dv, una comunione in cui Gesù possa tirare fuori tutto il carico di grazie che ha e che generalmente non vanno alla persona che riceve. Il don molte cose non le sa e lo confessa, ma si è sempre chiesto - noi constatiamo e i sacerdoti lo vedono: una persona con la coda dell'occhio, vedi una persona che arriva tardi a messa, non è stata buona ad inginocchiarsi due minuti alla Consacrazione, vai a farti la comunione in un certo modo, stai seduto e guardi l'orologio e non fai qualche preghiera di ringraziamento. Dentro il cuore ci vede soltanto Dio, ma quella comunione che comunione è? Se quella persona non stava in peccato mortale quella sarà una comunione lecita ma quali effetti di santificazione produce? Come è stato Gesù in quel cuore? Il don non può dare risposte magari a rispetto delle apparenze...quel cuore avrà un'amore incredibile e nessuno se ne rende conto perchè dissimula. Però esternamente una cosa del genere non lascia da pensare che quella sia una comunione santificante. Meglio una comunione sacramentale così o una comuniuone spirituale fatta da un'anima che sta morendo dal desiderio di ricevere Gesù ma fa la comunione spirituale? la differenza tra queste due comunioni c'è o non c'è? E qual'è la più santificante?
Vivere nella dv vuol dire vivere queste cose, un figlio della dv così si accosta a queste cose. Noi abbiamo una carica di santità che non siamo in grado di poterla assorbire. Se viene la dv si abilitano queste facoltà recettive in noi e quindi il cammino della santità s'impenna.
Noi sappiamo cosa siano i ripristini delle macchine, il reset, tutto quello che c'è stato via..riportiamo tutto com'è uscito dalle mani del produttore. Se uno sa cos'è il ripristino della configurazione del sistema, la dv ti riporta alle impostazioni di fabbrica. Certo, un ripristino che non è un ripristino al 100% - la Madonna - di Immacolata ce n'è una. Nemmeno Luisa lo è stato. La Chiesa insegna e per quanto sembra ovvio presumere non ci saranno altre persone Immacolate ma nonostante questo il ripristino sarà una cosa reale, con qualche piccola cosa che rimane così com'è ci sarà.
"..Oh se tu sapessi quanti lavori sto facendo nel fondo dell'anima tua per formare questo primo regno alla mia Divina Volontà!.." Gesù
Quante cose Dio opera in noi senza che non ce ne rendiamo conto. L'unica condizione che Dio operi in noi silenziosamente e segretamente è il non opporgli ostacoli, ecco perchè la prima cosa da fare attenzione: essere in grazia di Dio e custodire la vita della Grazia in noi, operare quanto più possibile secondo i voleri divini e al resto ci pensa il Signore. Dio opera ma basta che non trovi ostacoli nel cuore.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 9 giugno 2022
Possiamo fare felice Dio?
Luisa si inventa un grazioso giro negli atti della Madonna per ringraziare e compiacere Gesù dopo la comunione. Ella aveva a cuore la felicità di Gesù più della sua propria e personale. A questo tende e porta il vivere nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 25, 25 Ottobre 1928, Lunedì 22 Novembre 2021
25 Ottobre 1928 L'anima che vive nel Fiat fa sorgere e mette in campo tutte le opere divine. Esempio. La benvenuta del Padre Celeste.
Brano molto breve che sembra comprensibile e sembra molto adatto alla meditazione perchè il concetto esposto è molto semplice: Luisa fa la comunione, desidera fare il ringraziamento e per far più piacere a Gesù entra nella dv e gli porta i baci della Madonna e Gesù si congratula perchè così facendo si rinnovano le gioie. Poi Gesù ricorda che quando si opera nella dv è come se si entrasse nel suo palazzo e ridargli le cose sue.
"..Sicché essa è la rinnovatrice di tutte le gioie e le felicità al suo Creatore. Vedi come tu volevi darmi i baci della Mamma Regina, li hai messi in moto e sono corsi a baciarmi..." Gesù
Prima di riprendere alcuni punti, dobbiamo farci una domanda: cosa c'è dietro questo brano? Una piccola spia ce l'abbiamo dal testo.
Luisa ha fatto la comunione - è il momento dei momenti; il don non ha idea di cosa capiti dei cuori diversi dal suo quando si fa la comunione - noi abbiamo Dio fuso con noi, realmente presente in noi. E' proprio Lui. Certo non sentiamo Gesù, non sono cose che si percepiscono ma a livello interiore nella misura in cui si impara a raccoglierci, qualcosa della sua presenza la fa percepire. Non si tratta di nulla di straordinario - non visioni o estasi - però si tratta di quelle consolazioni che si avvertono in parte sensibile a livello di sensi interni - affetti, desideri e scaldano i cuori e provocano un contesto dove l'anima inizia ad accogliere l'amore e ridare l'amore. Se uno non capisce questa cosa - Luisa voleva talmente dare un ricambio a Gesù così ha escogitato questo stratagemma: entra nella dv e prende ciò che faceva la Madonna.
(Luisa) "..Onde vorrei che tutti mormorassero insieme con me e pregavo la Sovrana Regina che mi desse il mormorio del suo amore, dei suoi baci per ridarli a Gesù, perché avevo fatto la Comunione e sentivo che per compiacere Gesù, volevo dargli i baci della Mamma sua..."
Noi dobbiamo sforzarci di capire, una volta che si entra nella dv queste operazioni che non ci danno percezioni ma sono reali, se io dico (dopo la comunione): entro nella dv, mi fondo in essa, desidero prendere tutti i baci che la Madonna ti ha dato nella tua vita terrena e desidero ridarteli attraverso di me come se stesse di nuovo accadendo..Gesù quei baci li sente. Non è una cosa fantasione o pio pensiero. Se noi non capiamo questo siamo completamente morti.
Luisa ha cambiato marcia nel cammino verso la santità. Intraprendere un cammino verso la santità vuol dire fare una scommessa, un'atto di fede, cioè pensare che la felicità non si trovi nel mondo e l'unica possibilità è la santità (è quello che Gesù promette nel Vangelo - Beato chi vive così... il povero di spirito è felice, chi è mite felice, ecc..). Poi la vita nella dv è la santità delle santità, questo sogno che uno ha e che cerca di correre a tentoni con le sue misere forze, cercherò di raggiungere e puntare al top. Tante volte il don ha spiegato che lo step prima è la Consacrazione Monfortana, quella cosa non ha senso se non è inserita in una scelta di santità. La consacrazione Totus Tuus serve per raggiungere un'alto tasso di santità prendendo la Madonna come modello per le nostre azioni e a purificare le nostre azioni dalle nostre imperfezioni strutturali che non si potrebbero togliere in altro modo. La dv presuppone un'anima nella dv. Una persona che non fa ringraziamento come può capire il brano di oggi e di viverlo? E' in questo contesto (ringraziamento) che a Luisa è venuto in mente questa cosa.
Dio misteriosamente ma è realmente felice, reagisce a quello che noi facciamo. Noi non sappiamo come funzionano queste cose - Dio è offeso dal peccato dell'uomo, Dio (nella Bibbia) si adira, significa che pur essendo impassibile ed immutabile però quello che noi facciamo a Dio non lo lascia indifferente, noi non possiamo pensare che il Signore sia come un'uomo che cambia in continuazione ma non possiamo pensare che Dio sia insensibile o non sia toccato da ciò che facciamo. Anche se non comprendiamo come avvenga, Dio ha delle emozioni (profeta Isaia e Osea), Dio è contristato in un certo senso dalla condotta malvagia dei suoi figli ed è glorificato dalla condotta santa dei suoi figli. Luisa sta cercando di fare felice il Signore che è la vetta più alta della santità. A Luisa non importa essere felice ma importa far felice Dio. Pensiamo in mezzo a questi tempi, su molte cose noi non abbiamo potere di cambiare le cose, è chiaro che Dio non è contento, sarà contristato. Noi non possiamo cambiare il prossimo, queste tristezze non gliele possiamo togliere ma almeno noi potremmo evitare di metterci il carico da 90, essere causa di dispiacere. Anzi cercheremo di essere causa di felicità per Dio.
Luisa va a trovare nella dv le cose che fanno felice il Signore. La dv è l'artefice o causa della felicità delle Tre Persone della Santissima Trinità. E dentro questa cornice, rileggiamo alcune cose che Gesù ha detto:
"...Solo chi vive nel mio Volere può sedersi alla mensa divina, può aprire tutti i suoi tesori, può entrare nel sacrario dei più intimi segreti dei nascondigli divini e da patrona prende e ridà tutto al suo Creatore.." Gesù
Il mio nulla non viene tolto perchè rimane ciò che io sono, però è riempito ed abitato dal tutto che Dio è. Se io entro nella dv tutti i tesori anche a me sconosciuti posso ridarli a Dio. La fantasia si scatena. Poi si parla del Sacrario dei segreti divini. Si vive quando si vive disconnessi con il mondo e connessi con il Signore nella preghiera profonda. Anche la fantasia si può scatenare nel senso buono, tutti possono fare questa cosa ma è chiaro se questa cosa non c'è...e Dio per te è un Signore Sconosciuto anche se vai a Messa e dici il Rosario. Questo non è habitat dove possiamo vivere cose simili a quelle descritte da Luisa. Quando si entra nella dv (ad avviso del don) una delle prime cose che accade, si scopre cos'è veramente la preghiera personale, profonda e fuori dagli schemi, so io e Lui e basta. La nostra vita deve avere a fianco una mediazione (Chiesa, Sacramenti, preghiere vocali, meditazioni ecc...) - queste cose rimangono ma si apre questo mondo che prima non c'era. E dentro questo orizzonte..possiamo rinnovare le gioie al mio Creatore.
A me interessa dare gioia e felicità al Mio Creatore? Ci credo? Non è che il mio Creatore non si accorge della mia esistenza? Il Creatore vede il minimo affetto, desiderio o moto dell'anima mia interna. Quando uno sta dentro questo orizzonte e fa questo, quindi io prendo (nella dv) per ridargli tutto.
"..Per chi vive nella mia Divina Volontà succede come ad una persona che entra in un palazzo reale, il re che lo abita tiene concerti musicali, oggetti per formare le scene più belle, opere d'arte di svariata bellezza, ora la persona che entra si siede al concerto musicale e suona, il re, allettato dal suono, corre e va a sentire la suonata, quindi quella persona vedendo che il re gode, passa e mette in moto gli oggetti e mette in campo la scena, il re resta rapito e anche se sa che sono cose sue, si rende conto che quella persona li ha messi in moto per fargli piacere. Tale è per chi vive nel mio Fiat Divino, entra nel palazzo regio del suo Padre Celeste e, trovando tante svariate bellezze, le mette tutte in moto, per far gioire, felicitare, amare Colui che le ha messe dentro..." Gesù
E dopo:
"..E noi, nel vederla, le diamo il benvenuto e noi stessi le diciamo: figlia carissima, presto, presto facci una sonatina divina, ripetici una scena commovente d'amore, rinnovaci la nostra felicità. Ed essa ora ci rinnova le gioie della Creazione, ora quelle della Sovrana Regina, ora quelle della Redenzione. E finisce sempre col suo e nostro gradito ritornello: il tuo Volere sia conosciuto e regni come in Cielo così in terra." Gesù
Pensiamo, durante questa giornata potremmo far contento il nostro Creatore. Abbiamo da spaziare dalle opere della Creazione passando dalla vita della Madonna arrivando alla Redenzione. Noi nella dv possiamo prendere ciò che hanno fatto i santi e glielo ridiamo e possiamo offrire l'operato del santo per riparare una cosa. Presentiamo nella dv il Cuore di san Filippo Neri che andava in fiamme ed offriamogli quello in cambio del poco amore che c'è nel mondo. Per giungere a questo ci vuole un cuore che ami Dio più di sè stesso.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
25 Ottobre 1928 L'anima che vive nel Fiat fa sorgere e mette in campo tutte le opere divine. Esempio. La benvenuta del Padre Celeste.
Brano molto breve che sembra comprensibile e sembra molto adatto alla meditazione perchè il concetto esposto è molto semplice: Luisa fa la comunione, desidera fare il ringraziamento e per far più piacere a Gesù entra nella dv e gli porta i baci della Madonna e Gesù si congratula perchè così facendo si rinnovano le gioie. Poi Gesù ricorda che quando si opera nella dv è come se si entrasse nel suo palazzo e ridargli le cose sue.
"..Sicché essa è la rinnovatrice di tutte le gioie e le felicità al suo Creatore. Vedi come tu volevi darmi i baci della Mamma Regina, li hai messi in moto e sono corsi a baciarmi..." Gesù
Prima di riprendere alcuni punti, dobbiamo farci una domanda: cosa c'è dietro questo brano? Una piccola spia ce l'abbiamo dal testo.
Luisa ha fatto la comunione - è il momento dei momenti; il don non ha idea di cosa capiti dei cuori diversi dal suo quando si fa la comunione - noi abbiamo Dio fuso con noi, realmente presente in noi. E' proprio Lui. Certo non sentiamo Gesù, non sono cose che si percepiscono ma a livello interiore nella misura in cui si impara a raccoglierci, qualcosa della sua presenza la fa percepire. Non si tratta di nulla di straordinario - non visioni o estasi - però si tratta di quelle consolazioni che si avvertono in parte sensibile a livello di sensi interni - affetti, desideri e scaldano i cuori e provocano un contesto dove l'anima inizia ad accogliere l'amore e ridare l'amore. Se uno non capisce questa cosa - Luisa voleva talmente dare un ricambio a Gesù così ha escogitato questo stratagemma: entra nella dv e prende ciò che faceva la Madonna.
(Luisa) "..Onde vorrei che tutti mormorassero insieme con me e pregavo la Sovrana Regina che mi desse il mormorio del suo amore, dei suoi baci per ridarli a Gesù, perché avevo fatto la Comunione e sentivo che per compiacere Gesù, volevo dargli i baci della Mamma sua..."
Noi dobbiamo sforzarci di capire, una volta che si entra nella dv queste operazioni che non ci danno percezioni ma sono reali, se io dico (dopo la comunione): entro nella dv, mi fondo in essa, desidero prendere tutti i baci che la Madonna ti ha dato nella tua vita terrena e desidero ridarteli attraverso di me come se stesse di nuovo accadendo..Gesù quei baci li sente. Non è una cosa fantasione o pio pensiero. Se noi non capiamo questo siamo completamente morti.
Luisa ha cambiato marcia nel cammino verso la santità. Intraprendere un cammino verso la santità vuol dire fare una scommessa, un'atto di fede, cioè pensare che la felicità non si trovi nel mondo e l'unica possibilità è la santità (è quello che Gesù promette nel Vangelo - Beato chi vive così... il povero di spirito è felice, chi è mite felice, ecc..). Poi la vita nella dv è la santità delle santità, questo sogno che uno ha e che cerca di correre a tentoni con le sue misere forze, cercherò di raggiungere e puntare al top. Tante volte il don ha spiegato che lo step prima è la Consacrazione Monfortana, quella cosa non ha senso se non è inserita in una scelta di santità. La consacrazione Totus Tuus serve per raggiungere un'alto tasso di santità prendendo la Madonna come modello per le nostre azioni e a purificare le nostre azioni dalle nostre imperfezioni strutturali che non si potrebbero togliere in altro modo. La dv presuppone un'anima nella dv. Una persona che non fa ringraziamento come può capire il brano di oggi e di viverlo? E' in questo contesto (ringraziamento) che a Luisa è venuto in mente questa cosa.
Dio misteriosamente ma è realmente felice, reagisce a quello che noi facciamo. Noi non sappiamo come funzionano queste cose - Dio è offeso dal peccato dell'uomo, Dio (nella Bibbia) si adira, significa che pur essendo impassibile ed immutabile però quello che noi facciamo a Dio non lo lascia indifferente, noi non possiamo pensare che il Signore sia come un'uomo che cambia in continuazione ma non possiamo pensare che Dio sia insensibile o non sia toccato da ciò che facciamo. Anche se non comprendiamo come avvenga, Dio ha delle emozioni (profeta Isaia e Osea), Dio è contristato in un certo senso dalla condotta malvagia dei suoi figli ed è glorificato dalla condotta santa dei suoi figli. Luisa sta cercando di fare felice il Signore che è la vetta più alta della santità. A Luisa non importa essere felice ma importa far felice Dio. Pensiamo in mezzo a questi tempi, su molte cose noi non abbiamo potere di cambiare le cose, è chiaro che Dio non è contento, sarà contristato. Noi non possiamo cambiare il prossimo, queste tristezze non gliele possiamo togliere ma almeno noi potremmo evitare di metterci il carico da 90, essere causa di dispiacere. Anzi cercheremo di essere causa di felicità per Dio.
Luisa va a trovare nella dv le cose che fanno felice il Signore. La dv è l'artefice o causa della felicità delle Tre Persone della Santissima Trinità. E dentro questa cornice, rileggiamo alcune cose che Gesù ha detto:
"...Solo chi vive nel mio Volere può sedersi alla mensa divina, può aprire tutti i suoi tesori, può entrare nel sacrario dei più intimi segreti dei nascondigli divini e da patrona prende e ridà tutto al suo Creatore.." Gesù
Il mio nulla non viene tolto perchè rimane ciò che io sono, però è riempito ed abitato dal tutto che Dio è. Se io entro nella dv tutti i tesori anche a me sconosciuti posso ridarli a Dio. La fantasia si scatena. Poi si parla del Sacrario dei segreti divini. Si vive quando si vive disconnessi con il mondo e connessi con il Signore nella preghiera profonda. Anche la fantasia si può scatenare nel senso buono, tutti possono fare questa cosa ma è chiaro se questa cosa non c'è...e Dio per te è un Signore Sconosciuto anche se vai a Messa e dici il Rosario. Questo non è habitat dove possiamo vivere cose simili a quelle descritte da Luisa. Quando si entra nella dv (ad avviso del don) una delle prime cose che accade, si scopre cos'è veramente la preghiera personale, profonda e fuori dagli schemi, so io e Lui e basta. La nostra vita deve avere a fianco una mediazione (Chiesa, Sacramenti, preghiere vocali, meditazioni ecc...) - queste cose rimangono ma si apre questo mondo che prima non c'era. E dentro questo orizzonte..possiamo rinnovare le gioie al mio Creatore.
A me interessa dare gioia e felicità al Mio Creatore? Ci credo? Non è che il mio Creatore non si accorge della mia esistenza? Il Creatore vede il minimo affetto, desiderio o moto dell'anima mia interna. Quando uno sta dentro questo orizzonte e fa questo, quindi io prendo (nella dv) per ridargli tutto.
"..Per chi vive nella mia Divina Volontà succede come ad una persona che entra in un palazzo reale, il re che lo abita tiene concerti musicali, oggetti per formare le scene più belle, opere d'arte di svariata bellezza, ora la persona che entra si siede al concerto musicale e suona, il re, allettato dal suono, corre e va a sentire la suonata, quindi quella persona vedendo che il re gode, passa e mette in moto gli oggetti e mette in campo la scena, il re resta rapito e anche se sa che sono cose sue, si rende conto che quella persona li ha messi in moto per fargli piacere. Tale è per chi vive nel mio Fiat Divino, entra nel palazzo regio del suo Padre Celeste e, trovando tante svariate bellezze, le mette tutte in moto, per far gioire, felicitare, amare Colui che le ha messe dentro..." Gesù
E dopo:
"..E noi, nel vederla, le diamo il benvenuto e noi stessi le diciamo: figlia carissima, presto, presto facci una sonatina divina, ripetici una scena commovente d'amore, rinnovaci la nostra felicità. Ed essa ora ci rinnova le gioie della Creazione, ora quelle della Sovrana Regina, ora quelle della Redenzione. E finisce sempre col suo e nostro gradito ritornello: il tuo Volere sia conosciuto e regni come in Cielo così in terra." Gesù
Pensiamo, durante questa giornata potremmo far contento il nostro Creatore. Abbiamo da spaziare dalle opere della Creazione passando dalla vita della Madonna arrivando alla Redenzione. Noi nella dv possiamo prendere ciò che hanno fatto i santi e glielo ridiamo e possiamo offrire l'operato del santo per riparare una cosa. Presentiamo nella dv il Cuore di san Filippo Neri che andava in fiamme ed offriamogli quello in cambio del poco amore che c'è nel mondo. Per giungere a questo ci vuole un cuore che ami Dio più di sè stesso.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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