sabato 29 febbraio 2020

“Io so soltanto amare”

Splendida lezione di Gesù sulla potenza dell'amore e del desiderio. Gesù spiega bene perché la Divina Volontà è così importante e cosa è. Importanza speculare della volontà umana. Gesù afferma: "Io non so fare altro che amare". Libro di Cielo, Volume 14, 17 Febbraio 1922, Giovedì 26 Settembre 2019

17 Febbraio 1922 L’amore è la culla dell’uomo

Nella scorsa meditazione ci siamo lasciati proprio con questo brano non solo di lunghezza significativa ma anche di qualità altamente significativa perchè in alcuni passaggi, ad avviso del don, fa comprendere il ruolo fondamentale che ha e che è la DV. La domanda che può nascere in chi si accosta a questo mondo è: ma sta divina volontà che sembra quasi sia una persona, come mai è così importante?

Gesù ci fa comprendere cos'è la DV in modo intuitivo e molto importanti e ci consente un'immediato passaggio tra volontà umana e volontà divina e comprendiamo come funzionano le cose dentro di noi; la volontà umana - intesa come facoltà - è la cosa più importante per noi. La nostra fede ecc.. dev'essere un continuo esercizio a far funzionare bene la nostra volontà mentre invece in Dio funziona in maniera più che perfettissima.

Gesù riprende alcuni temi delle meditazioni precedenti: il desiderio di Lui, di volerlo vedere o vedere la Madonna - è cosa importantissima perchè i desideri nella nostra anima sono quelli che ci fanno spiccare il volo; più desidero una cosa più l'amo e il desiderio è l'ala dell'amore. Se io una cosa la desidero la penso e ci penso tanto quanto l'amo. Immagine del don: com'erano i desideri della Madonna nei confronti dell'Altissimo? Qualcuno dice che Gesù sarebbe sceso prima risucchiato dai desideri della Madonna; la forza immensa dei desideri e qua è bellissimo cosa dice Gesù:

"..“Figlia mia, il desiderio di volermi vedere rompe il velo che esiste tra il tempo e l’eternità ed il ripetuto desiderio dà alla creatura il volo per avvicinarsi a Me. Il mio amore è quasi irrequieto quando vedo che l’anima mi vuole ed Io non mi faccio vedere ed allora si quieta,quando non solo mi faccio vedere, ma le do nuovi carismi e nuovi pegni d’amore, il mio amore è sempre in atto di voler dare nuovi pegni d’amore alla creatura.." Gesù

Gesù vorrebbe accontentare l'anima di farsi vedere -- noi siamo circondati dall'amore di Dio e attraverso queste possono passare delle delicatezze che il Signore ci fa arrivare e noi dobbiamo imparare a riconoscerle; noi dobbiamo imparare a vedere con occhi divini - una parola gentile che ti viene detta chi l'ha suscitata? Ci credi che sia stato Gesù ad agire tramite quella persona? Un'evento apparentemente naturale può nascondere un'intervento della DV e possiamo e dobbiamo vederlo senza diventare matti o invasati.

".. il mio amore è sempre in atto di voler dare nuovi pegni d’amore alla creatura e non appena vedo che la mia Volontà prende la parte operante, dirigente di darsi alla creatura, il mio amore fa festa, corre, vola verso di essa, si fa culla dell’uomo e, se vede che non riposa nella sua culla, lo tentenna, canta per farlo riposare e dormire nel suo seno e, mentre dorme, alita in bocca per dargli nuova vita d’amore. Se il mio amore vede dal suo interrotto respiro, che il suo cuore non è felice, con l’alito che le manda le forma la culla nel cuore, per toglierle le amarezze, gli intoppi, le molestie e felicitarla d’amore..." Gesù

ATTENZIONE - Un'amore sempre operante, Dio fa quello che vuole e se non vuole quella cosa non la fa. Dio è Amore, nella Creazione è un'atto della divina volontà e ha voluto che il suo amore si mettesse in moto. La Creazione non è eterna. Una cosa è eterna che è immortale dopo che è stata creata, l'eternità del cosmo è un'eresia. Solo Dio possiede l'eternità. Io una volta nato vivrò per l'eternità; prima però la Creazione non c'era. Il rapporto con la creatura dev'essere azionato dalla creatura - Dio ama tutti come Padre, Redentore ecc... ma l'amore di predilezione o sponsale è potenzialmente aperto a tutti ma non tutti entrano in questo gioco d'amore. Gesù scende se tu lo desideri, ti dà le grazie se le chiedi, Gesù ti fa sentire il Suo amore se tu gli fai sentire il tuo - quante ore hai passato davanti al Tabernacolo? Cosa hai fatto o rinunciato per amore Suo (cose che ti costano non stupidaggini)? Dare 50 centesimi non è un'atto eroico - se uno incomincia a fare atti d'amore a Gesù "obbliga" (in un certo senso) Gesù a ricambiarlo - non ti senti amato da Dio? Fai e moltiplica atti d'amore e di fede.

"..Se il mio amore vede dal suo interrotto respiro, che il suo cuore non è felice, con l’alito che le manda le forma la culla nel cuore, per toglierle le amarezze, gli intoppi, le molestie e felicitarla d’amore..." Gesù

Chi vorrebbe vivere una vita felice? Se tu ti senti triste ed infelice, ci pensa Nostro Signore con l'alito che ti manda il Signore (non si capisce bene cosa accada) ma sono cose che bisogna vivere. Attenzione, nella culla dell'amore di Gesù , mettici il tuo amore,bada a non metterci altro.

"..Vedi, ti ho cullato nel mio seno per darti riposo, ho vegliato al tuo fianco nel tuo sonno per fare che tu ti destassi forte, felice e tutt’altra da quella che eri, adesso voglio essere culla ai tuoi passi, alle tue opere, alle tue parole, a tutto, pensa che sei cullata da Me, metti il tuo amore nella culla del mio amore, affinché immedesimandoci, ci felicitiamo a vicenda; bada a non metterci altro, altrimenti mi contristerai e mi farai piangere amaramente.” Gesù

Le creature umane hanno poca esperienza dell'amore di Gesù perchè hanno troppi amori, il problema non è amare ma è che se c'è qualcos'altro - idolatria - che fa concorrenza al primato di Gesù questo si toglie.

"..E’ il mio amore che più si avvicina all’uomo, anzi, è la culla dove lui è nato, sebbene nella mia Divinità tutto sia armonia come sono in piena armonia le membra al corpo, come l’intelligenza dove risiede la volontà dell’uomo, prende la parte dirigente, se lei non vuole si può dire che l’occhio non vede, la mano non opera, il piede non cammina; invece, se vuole, l’occhio vede, la mano opera, il piede corre, tutte le membra si mettono d’accordo; .." Gesù

La nostra Volontà funziona coadiuvata dall'intelligenza, ma fino a quando la mia Volontà non si muove...per alzarmi mi alzerò quando la mia volontà comanderà all'intelligenza di farlo, ecc.. non opero se la mia volontà non interviene.

"..così la mia Divinità, la mia Volontà prende la parte dirigente e tutti gli altri attributi si mettono in piena armonia per seguire ciò che il mio Volere vuole, sicché vi concorre la sapienza, la potenza, la scienza, la bontà, eccetera e siccome tutti i miei attributi, sebbene distinti tra loro, vivono nella fonte dell’amore, sboccano d’amore, ecco perciò mentre è l’amore che corre, che agisce, che si dona, tutti gli altri miei attributi vi concorrono insieme..." Gesù

Queste cose (la bontà di Dio ecc..) ci sono ma Dio deve Volere fare un'atto di Giustizia, di Sapienza ecc... ; ma l'Attributo di Dio in cui ci sono tutti gli altri attributi? L'Amore, Dio è Amore - Gesù non sa fare altro che amare. Dio non sa fare altro che amare. E quindi siccome Dio Ama e l'uomo viene da questa fonte e quindi non può fare a meno di questo. Puoi essere ignorante ma se sai essere amato da Dio certe mancanze non fa nulla. Se non mi sento amato da nessuno e non ho nessuno da amare sono morto.

"..Poi, all’uomo, ciò che più è necessario è l’amore. L’amore è come il pane alla vita naturale, sicché può fare a meno della scienza, della potenza, della sapienza, o al più sono cose che si vogliono a tempo ed a circostanza, ma che si direbbe se avessi creato l’uomo e non lo amassi? E poi, a che pro crearlo se non dovessi amarlo? Questo mi sarebbe di disonore e non opera degna di Me, che non so far altro che amare; e che sarebbe dell’uomo se non avesse un principio d’amore e non potesse amare? Sarebbe un bruto e neppure degno di essere guardato, perciò in tutto deve correre l’amore, l’amore dovrebbe correre in tutte le azioni umane, come corre l’immagine del re nella moneta del regno; e se la moneta non è improntata dalla immagine del re, non viene riconosciuta per moneta; così se non corre l’amore non è riconosciuta per opera mia.” Gesù

Come fa Dio ad Amare? Dio aziona la sua Volontà - noi confondiamo l'amore con il sentimento - non ti senti amato da Gesù? Statti un'ora al giorno (esempio) di fronte al Santissimo Sacramento; t'annoi...non fa nulla e poi vedrai che succede. Questo principio come conseguenza che cos'ha? Che l'amore dovrebbe concorrere in ogni azione umana.

Mangiare nella DV (per esempio) non è solo riconoscere tutti i TI AMO che Dio ci mette di fronte nella Creazione e quando facciamo digiuno - il motivo principale è voglio Dio e (nella DV) te lo offro per riparare per altri - Io voglio a me stesso se mangio bene ( non al ristorante caviale ecc...) ma significa non fare peccati di gola - mangio non pesante, una cosa buona ... - perchè è un'atto d'amore verso il corpo che Dio mi ha creato. Non faccio certe cose perchè sono salutista ma faccio atto d'amore - Mi invitano e mi mettono una cosa davanti che a me non piace? La mangio lo stesso per non mortificare chi mi ha invitato (esempi del don) e quindi in ogni azione concorre l'amore. La santità nella DV è una vita d'amore e basta (facilissimo a dirsi)... esempio della moneta che corre nel Regno.

Tutto ciò in cui corre l'amore Gesù non lo riconosce come Suo e in Cielo non vi entrerà ed ecco perchè dobbiamo alimentare il nostro amore, il nostro amore crescerà in misura esponenziale tanto quanto accogliamo e ricambiamo l'amore di Gesù.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 28 febbraio 2020

Il vero amore: continuamente vivere e morire per l'amato

Gesù mostra a Luisa che la ama così tanto perché scrive di lei. Le sue esperienze di amore con Gesù sono di esempio e stimolo per tutti. La natura del vero amore è morire e vivere continuamente per la persona amata. Il rapporto di ogni anima con Gesù deve essere modellato su quello tra due innamorati. Libro di Cielo, Volume 14, 14 e 21 Febbraio 1922, Giovedì 26 Settembre 2019

14 Febbraio 1922 Il contento di Gesù quando si scrive di Lui

Oggi si parla di amore, di alcune forme di amore che hanno vissuto Gesù e Luisa che però potrebbero essere vissute da chiunque

"..Ed io: “Amor mio, scrivere le verità che Tu mi dici è sacrificio, ma il sacrificio più duro per cui quasi non mi sento la forza, è quando sono obbligata e mi costringono a scrivere le mie intimità tra Te e me e ciò che riguarda me, tanto che non so che farei per non mettere penna su carta.” E Gesù: “Tu resti sempre da parte, è sempre di Me che tu parli: ciò che ti faccio, l’amore che ti voglio e dove giunge il mio amore verso le creature. Questo spingerà gli altri ad amarmi, affinché anche loro possano ricevere il bene che faccio a te e poi questo mischiare te e Me nello scrivere è anche necessario, altrimenti si direbbe: “a chi ha detto questo? Con chi è stato così largo nel favorirla? Forse al vento, all’aria? Non si dice nella mia vita che Io fui così largo con la mia Mamma? Che parlai agli apostoli, alle turbe e che sanai il tale infermo? Quindi tutto è necessario e sii sicura che ciò che scrivi, serve a far conoscere sempre più Me.” Gesù

Il motivo per cui Gesù ha voluto far conoscere questi rapporti personali è per farci comprendere quando grande sia la sua Volontà, quanto sia il Suo Amore per noi e come la dimensione fondamentale per instaurare un rapporto con Dio sia l'Amore. Se io amo una persona sento il bisogno di abbracciarla, sento il bisogno dell'unione ecc.... anche questi gesti materiali dentro il Sacramento del Matrimonio e vissuti in maniera ordinata sono sentiti come forme necessarie di fusione d'amore che comportano un contatto profondo. Chi si stupisce dell'intimità tra Luisa e Gesù si stupisce perchè non ha ancora capito che con Gesù si vive un rapporto d'amore divino che è simile a quello umano ma che è tutto divino. Dimensione assolutamente da comprendere ed è anche riservato un surplus di grazie a coloro che parlano di Lui. Gesù estende questa promessa non solo a chi come Luisa destinataria di queste rivelazioni ma a chiunque scrive o parla di Gesù diffondendo (nel debito modo e con la debita forma e con buona dottrina) il suo Vangelo e la sua Parola.

"..E Gesù: “Figlia mia, sai perché sono così contento? Tutta la mia gioia, la mia festa è quando ti vedo scrivere, vedo vergare nelle parole scritte la mia gloria, la mia vita, la conoscenza di Me che si moltiplica sempre più, la luce della Divinità, la potenza della mia Volontà, lo sbocco del mio amore, le vedo vergate sulla carta ed Io, in ogni parola, sento la fragranza di tutti i miei profumi, poi vedo quelle parole scritte correre, correre in mezzo ai popoli per portare nuove conoscenze, il mio amore sboccante, i segreti del mio Volere; oh! come gioisco, non so che ti farei quando scrivi. E come tu scrivi nuove cose su ciò che mi riguarda, così Io vado inventando nuovi favori per compensarti e mi dispongo a dirti nuove verità per darti nuovi favori.Io ho amato sempre di più e ho riservato grazie più grandi a chi ha scritto di Me, perché essi sono la continuazione della mia vita evangelica, i portavoci della mia parola e ciò che non dissi nel mio Vangelo, mi riservai di dirlo a chi avesse scritto di Me. Io non finii allora di predicare, Io debbo predicare sempre, fino a che esisteranno le generazioni.” Gesù

Gesù si è riservato di continuare nel corso della storia una ininterrotta attività di predicazione compiuta attraverso i suoi amici, chi contribuisce alla dilatazione del suo Regno è lecito che si aspetti qualche surplus di amore e di gratitudine da parte del Signore

17 Febbraio 1922 L’amore è la culla dell’uomo - saltato, ci sarà una meditazione singola -

21 Febbraio 1922 L’amore fa morire e vivere continuamente

Luisa ha l'esperienza particolare non comune ma anche qua c'è l'esperienza ordinaria di ciascuno di noi.

Figlia mia, il mio amore verso la creatura mi faceva morire ad ogni istante. La natura del vero amore è morir e vivere continuamente per la persona amata; l’amore di volerla a sé gli fa sentire la morte, gli procura un martirio, forse dei più dolorosi e prolungati, ma lo stesso amore, più forte della stessa morte, nel medesimo istante che muore gli dà la vita, ma per fare che cosa? Per dar vita alla persona amata e formarvi una sola vita, quelle fiamme hanno virtù di consumare l’una per fonderla nell’altra. E’ proprio questa la virtù del mio amore, farmi morire e dalla mia consumazione formare tanti semi per metterli nei cuori di tutte le creature, per farmi di nuovo risorgere e formare con esse una sola vita con Me...." Gesù

Quando amo una persona vivo per lei, tutto si convoglia verso di lei. Per chi è stato innamorato di una persona (che è un innamoramento piccolo perchè sono creature con dei difetti) / chi è stato innamorato non pensa ad altro e farebbe follie o le ha fatte per la persona amata. L'amore porta a questa dinamica di far felice la persona amata, di compiacerla e di gioire vedendola felice. Ma allo stesso tempo è morire, perchè? 1) Quando si è ama si è capace di dare la vita cioè sacrificarsi, soffrire e rinunciare - quando una persona è innamorata rinuncia a tutto 2) Si muore quando la persona amata è assente; quando per vari motivi io non posso frequentare chi amo si muore di lontananza e di nostalgia e di desiderio di riabbracciarsi.

Con Gesù è così. Anche con Dio è così, c'è sempre la piattaforma di base portata all'ennesima potenza, Gesù è Dio, tra la creatura e il Creatore vengono misteriosamente vissute e il dolore più grosso è volere a sè la persona amata dice Gesù. Quand'è che si vede che due si amano? Quando sono lontani, perchè sebbene io mi debbo rassegnare è una rassegnazione dolorosa e non penso nient'altro dal mattino alla sera. Io sento la morte della persona amata e se non sento la morte non è amore vero. Poi cosa succede? La lontananza e il dolore rafforza l'amore. Le fiamme dell'amore hanno questa virtù, da un lato far morire ma dall'altro far risorgere una sola vita.

"..Ora, anche tu puoi morire chissà quante volte per amor mio e forse ad ogni istante, ogniqualvolta mi vuoi e non mi vedi, la tua volontà sente la morte della mia privazione, ma in realtà, perché non vedendomi, la tua volontà muore perché non trova la vita che cerca; ma dopo che in quell’atto si è consumata, Io rinasco in te e tu in Me e ritrovi la vita da te voluta, ma per ritornare di nuovo a morire per vivere in Me. Così se mi desideri, il tuo desiderio non appagato sente la morte, ma facendomi vedere ritrova la sua vita e così il tuo amore, la tua intelligenza, il tuo cuore, possono stare in continuo atto di morir e vivere per Me. Se l’ho fatto Io per te, è pure giusto che tu lo faccia per Me.” Gesù

Considerazione:Il Signore vuole che stiamo sul pianeta terra fino a quando Lui vorrà ma non perchè stiamo attaccati alla vita terrena come i mondani; noi stiamo sulla Terra per amarLo, una persona che incomincia ad amare il Signore in modo ordinario avrà un desiderio ordinato di stare con Lui ma lo aspetterà. Sente l'assenza della persona amata ma dice FIAT, però lo desidera infinitamente e questa cosa lo arroventa e sentirà la morte della Sua privazione in modo proporzionato da quanto lo abbiamo conosciuto.Da come ci poniamo nei confronti di Dio - ognuno lo vive a modo suo, disgraziatamente se non ci siamo ancora imbattuti nell'esperienza viva e reale di Gesù (senza però farsi venire dei sensi di colpa) - (io non sento nulla davanti al SS. Sacramento...pazienza perchè forse il Signore vuole più perseveranza,.. la costanza e perseveranza sono le due coordinate).

Magari fai un'esperienza e poi si nasconde, la persona sta male e soffre in maniera proporzionale a quanto ha ricevuto dal Signore e da quanto lo ama però in questa morte si muore ma si nasce perchè dopo che tu ti consumi in quell'atto doloroso Gesù rinasce in quella persona. Il Signore ritorna e poi va via di nuovo. Questa è la vita normale di un cristiano anche di quelle sposate. L'amore di Gesù non fa concorrenza a quello umano ma viaggia insieme, le persone che hanno scelto di rinunciare al dono del matrimonio se saranno fedeli possono aspettarsi una grande intensità di amore purchè si mettano in condizione di viverlo. Le frequenze fondamentali della vita nella dv è l'amore a Gesù, il cuore della vita cristiana è questo e quando questo manca - anche se uno fa tutto quello che vuole - è proprio una fede bruttarella. E la carenza dell'amore di Gesù si riverbera sul prossimo.

Temiamo di essere un pò impacciati ad amare Gesù? Chiediamo aiuto alla Madonna

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI SULLA DIVINA VOLONTA'

giovedì 27 febbraio 2020

Orrore, follia e bruttezza del peccato

Gesù mostra a Luisa lo stato raccapricciante, orrido e dolorosissimo in cui lo ridusse la tremenda, violentissima e spietata Flagellazione a cui per nostro amore accettò di sottoporsi. E le rivela il perché di tanto dolore, le cause e i motivi per cui accettò di sottoporsi a tale strazio e gli effetti mirabili e santificanti che la Flagellazione procura a chi non la respinge e rende vana. Libro di Cielo, Volume 14, 9 Febbraio 1922, Mercoledì 25 Settembre 2019

9 Febbraio 1922 Il corpo straziato di Gesù è il vero ritratto dell’uomo che commette peccato. Gesù nella flagellazione si fece strappare a brandelli le carni, si ridusse tutto una piaga per donare di nuovo la vita all’uomo

Brano da meditare e da contemplare cioè guardare con estrema attenzione fin nei minimi dettagli aiutandoci con l'immaginazione per immaginarci la scena. Luisa ci ha scritto come era ridotto Gesù durante la sua flagellazione.

"..Trovandomi nel solito mio stato, stavo seguendo le ore della Passione ed il mio dolce Gesù, mentre lo accompagnavo nel mistero della sua dolorosa flagellazione, si è fatto vedere tutto scarnificato, con il corpo denudato non solo delle sue vesti, ma anche delle sue carni, le sue ossa si potevano numerare una per una; il suo aspetto era non solo straziante, ma orribile a vedersi e incuteva timore, spavento, riverenza ed amore insieme..." Luisa

( Per chi volesse approfondire l'Ora della Passione sulla Flagellazione il link è qua Gesù è riportato innanzi a Pilato e posposto a Barabba. Gesù è flagellato - 16° Ora)

Sappiamo da più fonti che la flagellazione di Gesù è stata qualcosa di disumano, qualcosa di impensabile nelle nazioni occidentali ma era una pena prevista dell'Impero Romano. Le ossa si potevano numerare una per una, cosa significa avere le carni strappate sulla schiena? Cosa significa avere il petto scarnificato? e anche le altre parti del corpo? Uno spettacolo abbastanza agghiacciante e sconvolgente e Luisa chiosa dicendo "orribile a vedersi" che sembra irriverente detto su Gesù ma non lo è. Chi avesse Gesù nella sua bellezza nei tempi precedenti e lo avesse visto dopo la coronazione di spine difficilmente lo avrebbe riconosciuto. Una persona sensibile resterebbe spaventata o morirebbe di dolore. Le Ore della Passione descrivono la serenità, la mitezza e l'umiltà e la maestosità perseverante che Gesù conservò in mezzo a questi strazi e dopo Gesù spiega perchè tutto questo. Molte cose Dio non le spiega ma alcune cose sì, a Dio i perchè non bisogna chiedergli - è operazione non sana e non da farsi. Ha l'asciato all'altra vita il compito di rivelarli, quelli che sono utili li spiega.

Diletta figlia mia, guardami bene per conoscere a fondo le mie pene. Il mio corpo è il vero ritratto dell’uomo che commette il peccato; il peccato lo spoglia delle vesti della mia grazia ed Io per donarla di nuovo mi feci spogliare delle mie vesti. Il peccato lo deforma e mentre è la più bella creatura che uscì dalle mie mani, si rende la più brutta e fa schifo e ribrezzo; Io ero il più bello degli uomini e per ridonare la bellezza all’uomo, posso dire che la mia Umanità prese la forma più brutta, guardami come sono orrido, a via di sferzate mi feci scorticare la pelle, da non riconoscere più me stesso. Il peccato non solo toglie la bellezza all’uomo ma forma piaghe profonde, marciose e cancrenose che rodono le parti più intime, gli consumano gli umori vitali, sicché tutto ciò che fa sono opere morte, scheletrite, gli strappano la nobiltà della sua origine, la luce della sua ragione per cui diventa cieco ed Io, per riempire la profondità delle sue piaghe, mi feci strappare a brandelli le carni, mi ridussi tutto una piaga e, col versare a fiumi il sangue, feci scorrere gli umori vitali nella sua anima, per ridonargli di nuovo la vita. Ah! se non avessi in Me la fonte della vita della mia Divinità che mi sostituiva la vita quando ad ogni pena che mi davano la mia Umanità moriva, Io sarei morto fin dal principio della mia Passione.Ora, le mie pene, il mio sangue, le mie carni cadute a brandelli stanno sempre in atto di dar vita all’uomo e l’uomo respinge il mio sangue per non ricevere la vita, calpesta le mie carni per restare piagato. Oh come sento il peso dell’ingratitudine!” Gesù

Citazione di un film: Il diavolo passa con un bambino deforme accanto a Gesù durante la flagellazione e gli sta dicendo: ecco ti stanno deformando come io ti ho deformato queste anime (The Passion Mel Gibson). Col peccato siamo spogliati della Grazia di Dio, non si entra nel banchetto nuziale senza il vestito / cosa insegna la Chiesa? Che un solo peccato grave ci spoglia della Grazia e Gesù si fa spogliare per farci riprendere il vestito. Il peccato ci fa diventare dei mostri (Tradizioni della Chiesa e Santi canonizzati dicono che un'anima dannata è un mostro perchè si è ridotto tale). Il demonio è diventato un mostro, la deformazione è opera nostra, del peccato e solo del peccato; la più bella creatura uscita dalle mani di Dio si rende orrida e questa bruttezza - se guardiamo bene i nostri fratelli e sorelle (con amore) i tratti della cattiveria si vedono sul volto-. Se noi potessimo vedere l'anima di un delinquente così come è uscita dalle mani di Dio ci prenderebbe un colpo: ma come ha fatto a diventare quel mostro?

"..la più bella creatura che uscì dalle mie mani, si rende la più brutta e fa schifo e ribrezzo.." Gesù

Gesù si è fatto scorticare e la sua deformazione erano la nostra ricostruzione, era il ridarci la bellezza perduta.

"..Il peccato non solo toglie la bellezza all’uomo ma forma piaghe profonde, marciose e cancrenose che rodono le parti più intime, gli consumano gli umori vitali.." piaghe spirituali / gli uomini apparentemente non sanno darsi una spiegazione. Chi ha la grazia di ascoltare una confessione capisce il perchè.

"..Ora, le mie pene, il mio sangue, le mie carni cadute a brandelli stanno sempre in atto di dar vita all’uomo e l’uomo respinge il mio sangue per non ricevere la vita, calpesta le mie carni per restare piagato. Oh come sento il peso dell’ingratitudine!” Gesù

Sul pianeta Terra questo fatto è accaduto 2000 e passa anni fa, ma sappiamo benissimo che sul piano soprannaturale che è accaduto e che accade è sempre in perpetua attuazione ma la cosa drammatica è che questi doni sono respinti.

"..E gettandosi nelle mie braccia ha rotto in pianto. Io l’ho stretto al mio cuore, ma Lui piangeva forte. Che strazio veder piangere Gesù! Avrei voluto soffrire qualunque pena per non farlo piangere.." Gesù

E Luisa fa dei gesti d'amore ".. Onde l’ho compatito, Gli ho baciato le piaghe, Gli ho asciugato le lacrime e Lui, come confortato,.."

Noi non possiamo materialmente asciugarli le lacrime, ma se prendiamo un Crocifisso e lo baciamo con l'intenzione di baciare le sue piaghe è un gesto di grandissima santificazione e di grandissimo gradimento fatto al Signore, compatire Gesù nei suoi dolori è una delle cose più santificanti che esista nell'Universo - noi l'abbiamo mai fatto un gesto del genere?

Sai come faccio Io? Come un padre che ama molto suo figlio che è cieco, deforme, zoppo; ed il padre che lo ama fino alla follia, che fa? Si cava gli occhi, si strappa le gambe, si scortica la pelle, dà tutto al figlio e dice: “Sono più contento di restare io cieco, zoppo, deforme, purché veda che tu, figlio mio, vedi, cammini, sei bello.” Oh! come è contento quel padre ché vede suo figlio guardare coi suoi occhi, camminare con le sue gambe e coperto con la sua bellezza; ma quale sarebbe il dolore del padre se vedesse che il suo figlio, ingrato, gli getta via gli occhi, le gambe, la pelle e si contenta di restar brutto qual è? Tale sono Io, a tutto ho pensato, ma essi, ingrati, formano il mio più acerbo dolore.” Gesù

Gesù dice: io ho fatto questo. E' meglio che resta deforme io purchè ti veda belle te. Di fronte a queste parole anche il nostro stile, noi dovremmo imparare da Gesù, dovremmo vivere decentrati del tutto; una vita completamente spesa osservando i due comandamenti: vivendo per farLo contento (e stando contento io) e per far contento il prossimo. Grande tragedia: vengo con le mie membra e tu mi dici (magari mandamo Gesù a quel paese): non mi servono.

Esperienza del don: una volta gli è capitato di andare a benedire una casa, suona ad una porta e chiede di benedire la casa e si è sentito dire: a me non mi serve. Il don ha provato pena per quell'anima ma ha capito qualcosa di quello che prova Gesù. Questo non mi serve purtroppo fosse detto da qualche povera anima, il problema è che Gesù si è fatto scorticare per riparare e per mettere a posto le piaghe colpevolmente aperte da noi / Dio non si diverte a mettere paletti ma si diverte a non farci mettere in un mare di guai / ci dice: non prendetevi a coltellate. Ridurre l'anima a brandelli e strappare la nostra nobiltà è questo il motivo per cui il Signore ci proibisce di peccare e non per rovinarci la vita.

Consolare Gesù per molti e farlo nella DV, chiediamo aiuto alla Madonna per non rendere vani i dolori di Gesù e consoliamo Gesù.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 26 febbraio 2020

Il singhiozzo di pianto

Gesù anzitutto torna a spiegare a Luisa gli inimmaginabili e portentosi effetti che produce anche un semplice atto compiuto nella Divina Volontà. Gesù rivela il suo dolore immenso per le innumerevoli grazie sprecate e come Egli, Divino Ramingo, non cerchi di andare in cerca di chi le accoglie Le anime che vivono nel Divin Volere trasformano il suo singhiozzo di piatto per l’amore respinto in singulto della gioia e godranno di tutto l’amore, la felicità e i beni respinti da milioni di creature. Libro di Cielo, Volume 13 e 14, 4 Febbraio 1922, Martedì 24 Settembre 2019

4 Febbraio 1922 Le anime che vivono nella Divina Volontà prendono parte dell’attività eterna della Divina Volontà

Grande mistero la vita nella DV

E Lui: “Come l’anima entra nella mia Volontà e fa anche una semplice adesione, un abbandono, Io le do la corda per farla girare e sai quante volte gira? Gira per quante intelligenze pensano, quanti sguardi danno le creature, quante parole dicono, quante opere e quanti passi si fanno, girano ad ogni atto divino, ad ogni moto, ad ogni grazia che dal Cielo scende, insomma, in ciò che si fa in Cielo e in terra loro formano il giro; i giri di queste rotelle sono veloci, rapidi, sicché sono incalcolabili a loro stesse, ma Io li numero tutti, prima per prendermi la gloria, l’amore eterno che mi danno e poi per fondere tutto il bene eterno, per dar loro la capacità di far sorpassare tutto, per poter abbracciare tutti e far sì che si facciano corona di tutto.” Gesù

Il girare di queste rotelle (cioè noi) fa capire molto bene come entrando in questo mondo in punta di piedi anche poco pratici e non molto agili nel muoversi e forse inconsapevoli si innescano queste cordate di beni immensi e vediamo che non è importante che noi le calcoliamo ma che le numeri Gesù.Sono cose che lasciano senza parole anche perchè la semplicità con cui si può innescare il moto è straordinaria. E' chiaro che io non posso fare una montagna di peccati e poi ho 5 minuti tranquilli e faccio gli atti nella DV; dentro in un contesto di desiderio da parte dell'anima di vivere in santità in adesione alla volontà di Dio e lontana dal peccato (almeno quello conosciuto come tale) si inserisce questo processo soprannaturale compiuto dagli atti nel dv capace di produrre effetti portentosi e benefici che fanno gioire il cuore di Gesù. E quando si entra in questa ruota dell'eternità e che gira in questo modo omnicomprensivo in questa ruota si trova..

".. la ruota dell’eternità le fa girare nella sua circonferenza interminabile ed esse, siccome in quella ruota trovano tutto ciò che si è fatto e si deve fare, tutto ciò che dovrebbe farsi e non si fa, come girano così gettano luce ed ondate divine in ciò che si è fatto e si deve fare, dando a nome di tutti l’onore divino al loro Creatore e rifanno ciò che dalle creature non è stato fatto.." Gesù

Capiamo bene questa espressione: ci sono state delle opere sante ma un'atto di unione con la DV raggiunge queste opere sante le rende degne di Dio perchè le rende eterne ed immensa // le cose che non si faranno, le cose che non si sono fatte ecc.. queste devono essere fatte da qualcuno. Nella DV c'è tutto anche le opere che non si faranno (ne parlava anche San Tommaso d'Aquino dice che Dio sapeva le cose avrebbero potuto essere e come si sarebbero evolute e non saranno). Per questo stesso motivo lo stesso motivo il Signore dice che i Santi godono di questo perchè hanno compiuto delle grandissime opere ma la perfezione assoluta necessita di opere compiute nella DV e siccome noi travalichiamo questa ruota dell'eternità e questo va (atti nella DV) a beneficio anche a coloro che ci sono stati nel passato.

4 Febbraio 1922 L’amore ramingo e respinto dà in singhiozzo di pianto

Figlia mia, voglio refrigerio alle mie fiamme, voglio sfogare il mio amore, ma il mio amore è respinto dalle creature. Tu devi sapere che Io nel creare l’uomo, misi fuori dalla mia Divinità una quantità d’amore che doveva servire come vita primaria delle creature, per arricchirsi, per sostenersi, per fortificarsi e per aiuto in tutti i loro bisogni, ma l’uomo respinge quest’amore ed il mio amore va ramingo dacché fu creato l’uomo e gira sempre senza mai fermarsi e, respinto da uno corre ad un altro per darsi e, come è respinto, dà in singhiozzo di pianto, sicché l’incorrispondenza forma il singhiozzo di pianto dell’amore. Onde, mentre il mio amore va ramingo e corre per darsi, se vede uno debole, povero, dà in singhiozzo di pianto e gli dice: “Ahi, se non mi avessi fatto andare ramingo e mi avessi dato alloggio nel tuo cuore, saresti stato forte e nulla ti sarebbe mancato.” Se vede un altro caduto nella colpa dà in singhiozzo: “Ahi! se mi avessi dato l’entrata nel tuo cuore non saresti caduto.” Per quell’altro che vede trascinato dalle passioni, infangato di terra, l’amore piange e, singhiozzando, gli ripete: “Ahi! se avessi preso il mio amore, le passioni non avrebbero avuto vita su di te, la terra non ti avrebbe toccato, il mio amore ti sarebbe bastato per tutto.” Sicché in ogni male dell’uomo, piccolo oppure grande, lui ha un singhiozzo di pianto e continua ad andar ramingo per darsi all’uomo. Quando nell’orto del Getsemani si presentarono tutti i peccati innanzi alla mia Umanità, ogni colpa aveva il singhiozzo del mio amore e tutte le pene della mia Passione, ogni colpo di flagello, ogni spina, ogni piaga, era accompagnata dal singhiozzo del mio amore, perché se l’uomo avesse amato, nessun male sarebbe venuto; la mancanza d’amore ha germogliato tutti i mali ed anche le mie stesse pene..." Gesù

Lo stesso giorno Luisa scrive due brani. Immagini meravigliose: Dio che vuole sfogare il suo amore, non vuole altro che ricolmarci di amore e di beni il problema è che bisogna avere fame e il dramma sempre antico e nuovo che si rinnova anche oggi è che un'autotreno di grazie andrà sprecata e Gesù per ogni suo atto di grazia sua respinta và in pianto. I raminghi in Tolkien erano i senza fissa dimora che andavano vagando. Gesù va ramingo per cercare qualcuno che si prenda dei benefici. Gesù fa riferimento anche all'indigenza materiale? Dal testo sembra di sì, perchè cadiamo nella colpa? Perchè Gesù non stava nel nostro cuore.

Queste verità non sono sufficientemente meditate da noi cristiani, se uno pecca e ha voglia di peccare il problema è che non ha un rapporto con Gesù e non conosce i suoi beni altrimenti non si sognerebbe neanche la notte di peccare. Un riccone non va a vestirsi come barbone a meno che non sia matto. Quante persone campano rodendosi per la rabbia e a sparlare del prossimo? ad invidiare il prossimo? chi si consuma in degradanti passioni della lussuria? Chi pensa sempre ai soldi? Chi sta a sempre pensare a divertirsi senza fare nulla?

Uno che ha l'amore di Gesù sai cosa gliene importa delle bassi passioni. Se uno avesse ascoltato la propria coscienza non avrebbe peccato ascoltando la sua vergogna nel farlo purtroppo molte persone si girano, vivono allo stato brado e abbiamo Nostro Signore che piange perchè sa che chiudendo le porte a Lui si faranno male in continuazione e così cerca qualcuno.

"..perché se l’uomo avesse amato, nessun male sarebbe venuto; la mancanza d’amore ha germogliato tutti i mali ed anche le mie stesse pene.." Gesù

Se l'uomo avesse amato per primo il Signore, il prossimo e anche santamente noi stessi le cose sarebbero andate in modo diverso.

"Io, nel creare l’uomo feci come un re, che volendo rendere felice il suo regno, prende un milione e lo mette in giro, affinché chi ne vuole ne prenda, ma per quanto gira, appena qualcuno prende qualche centesimo. Ora, il re è ansioso di sapere se i popoli prendono il bene che vuol fare loro e domanda se il suo milione è finito, per mettere fuori altri milioni e gli viene risposto: “Maestà, appena qualche centesimo.” Il re sente il dolore nel sentire che il suo popolo non riceve i suoi doni, né li apprezza. Onde, uscendo in mezzo ai suoi sudditi incomincia a vedere, chi coperto di stracci, chi infermo, chi digiuno, chi tremante di freddo, chi senza tetto ed il re, nel suo dolore, dà in singhiozzo di pianto e dice: “Ah! se avessero preso i miei soldi non avrei visto nessuno farmi disonore, coperti di stracci, ma ben vestiti; né infermi, ma sani; non avrei visto nessuno digiuno e quasi morto per fame, ma tutti sarebbero stati sazi; se avessero preso i miei soldi nessuno sarebbe stato senza tetto, tutti avrebbero potuto benissimo fabbricarsi una stanza per ricoverarsi.” Insomma, in ogni sventura che vede nel suo regno lui ha un dolore, una lacrima e rimpiange il suo milione che l’ingratitudine del popolo respinge. Ma è tanta la bontà di questo re, che ad onta di tanta ingratitudine non ritira questo milione, lo fa continuare a girare, sperando che altre generazioni possano prendere il bene che gli altri hanno respinto e così ricevere la gloria del bene che ha fatto al suo regno..." Gesù

Piccola parabola negli scritti di Luisa. C'è un'uomo ricco che mette in giro (per oggi) un trilione di euro e non li vuole nessuno. E' una scena che si contempla oggi nello spettacolo macabro delle chiese vuote; ci sono alcune parrocchie dove il sacerdote celebra da solo. E' un caso molto frequente, è vero che noi non ci rendiamo conto di ciò che ci perdiamo ma come la vive Gesù? Se non fosse Dio si suiciderebbe dal dolore perchè è un suicidio spirituale di massa. Che ci facciamo coi centesimi? Sembra che trionfi il male e che fa Gesù? Continua a fare il bene e tu continua a sognare che le cose cambieranno e datti da fare - e Gesù moltiplica i soldi nella speranza che ci sia qualcuno che prenda questo amore.

"..Così faccio Io, non ritirerò il mio amore uscito che continuerà ad andare ramingo, il suo singhiozzo durerà ancora, fino a tanto che non trovi anime che prendano questo mio amore fino all’ultimo centesimo, affinché cessi il mio pianto e possa ricevere la gloria della dote dell’amore che ho messo fuori a bene delle creature. Ma sai tu chi saranno le fortunate che faranno cessare all’amore il singhiozzo del pianto? Le anime che vivranno nel mio Volere, loro prenderanno tutto l’amore respinto dalle altre generazioni, con la potenza della mia Volontà creatrice lo moltiplicheranno quanto vogliono e per quante creature me lo hanno respinto ed allora cesserà il suo singhiozzo ed in cambio sottentrerà il singulto della gioia e l’amore appagato darà alle fortunate tutti i beni e la felicità che gli altri non hanno voluto.” Gesù

Appagare l'Amore di Gesù significherà prendersi tutti i beni che gli altri non hanno avuto, se uno vive nella dv e queste cose nelle vive dall'altra parte chiederà: io ce l'ho messa tutta (non posso essere il superman o la Madonna) ma in quegli scritti hai detto così. Nel mio piccolo ho fatto il possibile, come mai non ho vissuto la felicità? Bisogna provare per credere e bisogna credere per decidersi. Diamo al Signore la gioia di far vedere che le sue grazie in noi non sono state sprecate.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 23 febbraio 2020

I portentosi effetti degli atti nel Divin Volere

Gesù attraverso l'immagine del sole spiega e fa comprendere a Luisa gli straordinari e portentosi effetti degli atti compiuti nel Divin Volere. Luisa si fonde nella Divina Volontà per riparare tutti gli usi cattivi delle umane intelligenze. Il dovere grave che abbiamo di usare bene l'intelligenza. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 12, 16 Maggio 1919. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", tredicesima puntata, Martedì 24 Settembre 2019

16 Maggio 1919 Effetti degli atti fatti nella Divina Volontà. Il sole è immagine di questi atti

Qui stiamo di fronte alla potenza e fantasia di Gesù che ha la capacità divina di presentarti la stessa cosa sotto mille sfaccettature differenti che sono sottoposti alla nostra intelligenza. Discorso del buono uso dell'intelligenza e riflessione del dono dell'intelligenza e su come dovremmo usarla. Lucifero di per sè è intelligentissimo, era il numero uno degli angeli, noi non abbiamo un'idea di quanto lo fosse solo che se uno riflette un'attimo s'accorge che è il più stupido che esista: gli estremi si toccano. A Dio non piacciono gli estremi. Su un canale è successo un putiferio e hanno equiparato il comunismo al nazismo (in Europa) ed è scoppiata la polemica. Lontano da noi anche gli estremismi esistenziali, la radicalità evangelica e la perfezione alla quale tendiamo se vogliamo farci santi nel divin volere non ha nulla a che vedere con squilibri del genere.

Gesù torna a spiegare nel brano la produttività straordinaria di un'atto compiuto nella DV - quando l'atto diventa fusione la produzione è intensificata - qua Gesù deve far comprendere a noi una realtà della quale non abbiamo nessuna prova tangibile (essendo spirituale) e quindi ricorre a degli esempi (come nel Vangelo) per elevarci a riflettere su cose soprannaturali. Noi non abbiamo la più pallida idea su Dio, come sia fatto e come operi la sua Volontà nella nostra vita terrena; di Lui sappiamo pochissimo. Posso fare tutto quello che voglio, ho una conoscenza certa nella Chiesa Cattolica ma non sono da noi perfettamente penetrabili...Dio è Uno e Trino, cosa posso capirci? Dall'altra parte (si spera) si spera che io capisca di più, in questa terra sono poche parole..per avere la salvezza bisogna avere una retta fede anche se io non ci capisco un granchè. Sulla comprensione degli scritti di Libri di Cielo ci sono due possibilità: 1) se ha capito Luisa (che aveva la prima elementare) non colta ma non era stupida e non ha avuto la possibilità di raffinare la sua intelligenza e ha capito posso farcela anch'io 2) Perchè ti stupisci? ci sono delle cose che ci trascendono, esempio capiamo qualcosa sull'Incarnazione, ma com'è possibile che il Verbo del Padre rimanendo nel seno del Padre sia sceso in terra e con tutto ciò siano una persona unica? Anche della Madonna, che è una di noi, ma diversa perchè senza peccato e con il dono della divina volontà integro, oggi molta gente non ha ancora capito molto la Sua importanza e non abbiamo la più pallida idea di chi sia stata.

Gesù usa l'immagine del sole nel Libro di Cielo, quante volte ricorre quest'immagine? Presenta tanti punti con la DV ma anche su cosa significa operare in Essa.

"..Stavo pensando a come può essere che un atto solo, fatto nel Voler Divino, si moltiplichi in tanti atti da fare bene a tutti..."

Se io prima di leggere o scrivere questa catechesi chiamo la DV a leggere o ad ascoltare la catechesi in me, tutto quello che sto leggendo ora - a prescindere degli effetti immediati cioè fare del bene a qualche anime che legge - incominciano a partire di fenomeni intergenerazionali che travalicano spazi e tempi generazionali strano ma questo è. Che succede con la luce del Sole? Con un solo astro (con la sua Volontà)..

Figlia mia, troverai nel sole un’immagine di ciò , uno è il sole, uno il calore, una la luce, eppure questo sole si moltiplica in tutti, dando a ciascuno la sua luce ed il suo calore a seconda le varie circostanze: all’uomo è luce di ogni occhio, di ogni azione, di ogni passo; e se la creatura varia l’azione o la via, la luce la segue, ma uno è il sole. Il sole si moltiplica in tutta la natura, dando a ciascuno i diversi effetti; al suo spuntare abbellisce tutta la natura e la sua luce, moltiplicandosi nella brina notturna, vi forma la rugiada, spandendo su tutte le piante un manto argentino, da dare tale risalto e bellezza a tutta la natura, da far stupire ed incantare lo sguardo umano, tanto, che l’uomo, con tutta la sua industria, non ha potere di formare una sola goccia di rugiada; passa oltre, ai fiori dà il suo colore ed il suo profumo e non un solo colore, ma a ciascuno il suo colore e profumo distinto; invece ai frutti, col suo calore e luce dà la dolcezza e la maturazione, ed a ciascun frutto diversità di dolcezza, ma uno è il sole, feconda e fa crescere altre piante, sicché tutta la natura riceve vita dal sole e ciascuno ha distinto effetto che gli conviene...." Gesù

Rugiada, frutti, esseri umani che operano. Per molti secoli chi lavora la terra (salvo errori ) la terra si lavora di giorno. La vita umana nel passato andava al ritmo del Sole, non puoi operare se non c'è luce. Tutte queste cose da chi sono prodotte? Dal Sole. Se tu fai un'atto nel divin volere..

"..Ora, se ciò fa il sole perché sta in alto e si fa vita di tutta la creazione che vive nel basso, anche se il sole è uno, molto più gli atti fatti nella mia Volontà, ché l’anima sale in Me ed opera nell’altezza della mia Volontà e più che sole si mette a guardia di tutte le creature per dar loro vita; anche se uno è l’atto, come sole dardeggia su tutte le creature, ed ora abbellisce una, fa fecondare la grazia in un’altra, scioglie il freddo o intenerisce il cuore in un’altra, ad un’altra ancora snebbia le tenebre o la purifica e brucia dando a ciascuna i diversi effetti che ci vogliono, ed a seconda le disposizioni maggiori o minori di ciascuna. E questo succede anche nel sole che splende sul vostro orizzonte, se il terreno è sterile, il sole dà poco sviluppo alle piante; se il seme del fiore non c’è, il sole con tutta la sua luce e calore non lo fa spuntare; se l’uomo non vuole attivarsi nell’operare, il sole non gli fa guadagnare nulla, sicché il sole produce i beni nella Creazione a seconda la fecondità dei terreni e l’attitudine dell’uomo. Così questi atti fatti nel mio Volere, anche se corrono a bene di tutti, agiscono a seconda le disposizioni di ciascuno, ed a seconda l’attitudine dell’anima che vive nel mio Volere, sicché un atto in più fatto nel mio Volere, è un sole di più che splende su tutte le creature.” Gesù

Scioglie il freddo cioè gli suscita il pentimento, gli ammollisce il cuore, uno che ce l'ha a morte con qualcuno cessa di odiare, a chi snebbia le tenebre cioè non sa che fare nella sua vita, non ha capito nulla ecc.. e purifica, fino a quando stiamo in questo mondo hai voglia a purificarti o brucia..la Chiesa ha un cuore bruciato dall'amore (diceva Santa Teresina), magari diventassimo brucianti d'amore per Gesù o la Madonna. ATTENZIONE! A seconda delle disposizioni di ciascuno, ecco perchè operare nella dv significa fare il massimo di bene a tutti gli uomini. Se io prendo 200€ e gli dò ad un povero, quella persona mi sarà eternamente grato ma quel povero è uno, e io gli ho dato un'aiuto limitato e dopo qualche giorno sarà di nuovo povero come prima. Ma se io faccio un'atto nella DV non è un'atto limitato per una sola persona ma produce un sacco di effetti a livelli trans- temporali però attenzione: come i destinatari ne beneficiano? A seconda delle loro disposizioni.

"..se il terreno è sterile, il sole dà poco sviluppo alle piante; se il seme del fiore non c’è, il sole con tutta la sua luce e calore non lo fa spuntare; se l’uomo non vuole attivarsi nell’operare, il sole non gli fa guadagnare nulla, sicché il sole produce i beni nella Creazione a seconda la fecondità dei terreni e l’attitudine dell’uomo..." Gesù

La luce del sole non è che costruisce lui la casa, se io non metto in mano gli strumenti e mattoni la casa non si fa. Il sole comunque splende e il bene lo fa ma agisce anche a seconda dell'attitudine dell'anima che agisce nel divin volere. Nei sacramentali (se tu chiedi una benedizione tua o della casa - a differenza dei Sacramenti che agiscono per il fatto stesso che l'azione viene operata - le benedizioni che ti dà un sacerdote è quanto più fruttuosa quanto più è la tua fede e quanto è più grande la fede di lui che te la dà). Gesù sta insinuando che gli effetti prodotti nell'operare nella dv non dipendono solo da chi li riceve ma anche da quanto uno ci creda nell'operare in essa.

Onde dopo ho cercato di fondermi nel mio Gesù, nel suo Volere, moltiplicando i miei pensieri nei suoi, per riparare e sostituirmi a tutte le intelligenze create, presenti, passate e future; dicevo di cuore al mio Gesù: “Quanto vorrei ridarti con la mia mente, tutta la gloria, l’onore, la riparazione di tutta l’umana famiglia, anche delle stesse anime perdute, che con la loro intelligenza non ti hanno dato.” E Lui, come compiacendosi, mi ha baciato in fronte, dicendomi: “Ed Io col mio bacio suggello tutti i tuo pensieri coi miei, affinché sempre trovi in te tutte le menti create ed a nome loro, Io riceva continua gloria, onore e riparazione.”

Luisa moltiplica i suoi pensieri nei suoi, operazione spirituale. Non prende la calcolatrice, è una cosa interiore...."Signore Gesù (esempio del don) mi fondo in te, prendo i miei pensieri nei tuoi e li moltiplico all'infinito rivestendoli della santità infinita dei tuoi pensieri e con questo atto intendo sostituirmi e riparare tutte le intelligenze passate, presenti e future per riparare e darti la gloria di tutti i pensieri che non ti hanno dato gloria".

Gesù le bacia la fronte (sede dei pensieri) "..Ed Io col mio bacio suggello tutti i tuo pensieri coi miei, affinché sempre trovi in te tutte le menti create ed a nome loro, Io riceva continua gloria, onore e riparazione" e ciò che ha fatto sensibilmente con Luisa può farlo anche noi anche se non lo percepiamo. Cosa produce un suo bacio sulla sua fronte? Questa risposta succede che dentro di te io (Gesù) trovo tutte le menti create (e non succede nulla dal punto di vista sensibile) e a nome loro (ma il tramite sono io) Gesù trova gloria, onore e riparazione.

L'intelligenza non è cultura, una persona intelligentissima non è detto che sia sapiente, dovrà studiare. Non abbiamo la scienza infusa, io devo dare il massimo. A cosa applichiamo la nostra intelligenza? Dio ce l'ha data per cercare di conoscerlo, il motivo per cui abbiamo essa è conoscere Dio e vederlo in tutte le cose create, intelligenza significa riflettere e chiedersi cosa sto combinando? cosa ci sto a fare sul pianeta terra? Tu te lo devi chiedere. La Messa è davvero quello che dice la Chiesa Cattolica? L'essere matto - o stolto dice Gesù - dice: che fate? non capite? Cosa dice la Chiesa cattolica sulla Messa. Leggi cosa dice il catechismo e tu ci credi? o non ci credi? Sono atti di umana intelligenza, sulla fede deve entrare in gioco anche la nostra volontà. Chi usa l'intelligenza per conoscere meglio Gesù? Quanto tempo un fedele dedica a Gesù? Quante persone usa l'intelligenza su come fare soldi? Come accumularli, investirli e cosa comprarci? Guarda durante la giornata cosa attira i tuoi pensieri.

Molti criminali sono persone intelligentissime, i boss sono persone furbe e non possono essere stupide. Sono intelligenze sprecate e mal usate e noi abbiamo l'esempio di lucifero che però è stato un disastro. Esame di coscienza: Padre, l'intelligenza che Dio mi ha dato io l'ho usata malamente. Non farsi certe domande - pensate a tutta la gente che non vuole riflettere o pensare alla morte e dobbiamo chiederci perchè - è da stupidi non pensarci. Tra 110 anni noi non ci saremo più e chi pensa a questa cosa? L'intelligenza è un grande dono, la fede non è la mortificazione dell'intelligenza che è una risorsa che dobbiamo fare funzionare. E ripare i cattivi usi di essa.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 22 febbraio 2020

Conoscere, attivare e diffondere le sorgenti divine

Gesù mostra a Luisa come Egli, durante la sua vita terrena, produsse variegate sorgenti di grazia e di vita e che esse attendono di essere sparse sul genere umano da chi opera nel Divin Volere. Insiste sull’importanza di conoscere e far conoscere le verità sulla Divina Volontà. Fa comprendere a Luisa quanto sia importante una vita equilibrata e costante per entrare nel regno del Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 13, 28-30 Gennaio e 2 Febbraio 1922, Lunedì 23 Settembre 2019

28 Gennaio 1922 Gesù ci apri tante fonti nel suo Volere

Stavo pregando ed il mio dolce Gesù mi ha tirato a Sé, tutta trasformandomi in Lui e mi ha detto: “Figlia mia, preghiamo insieme per poter prendere il Cielo in pugno ed impedire alla terra che precipiti di più nella corrente del male.” Onde abbiamo pregato insieme e poi ha soggiunto:“La mia Umanità stando in terra si vedeva molto stretta innanzi alla Divinità e siccome era inseparabile da Essa, non faceva altro che entrare nell’immensità della Volontà Eterna ed aprire tante fonti a pro delle creature, perché essendo aperte da un Uomo Dio, dava il diritto alla umana famiglia di avvicinarsi a queste fonti e prendere ciò che voleva. Quindi formai la fonte dell’amore, quella della preghiera, l’altra della riparazione, la fonte del perdono, quella del mio sangue, l’altra della gloria. Ora, vuoi sapere tu chi agita queste fonti per farle sorgere e farle straripare, in modo che tutta la terra resti inondata? L’anima che entra nel mio Volere; come entra, se vuole amare s’avvicina alla fonte dell’amore ed amando e anche col mettere l’intenzione d’amare, agita la fonte, le acque essendo agitate, crescono, straripano ed allagano tutta la terra e a volte sono tanto forti queste agitazioni, che le onde s’innalzano tanto da toccare il Cielo ed allagare la patria celeste. Se vuol pregare, riparare, impetrare il perdono ai peccatori, darmi gloria, agita la fonte della preghiera, della riparazione, del perdono e queste sorgono, straripano ed allagano tutti. Quanti beni non ha impetrato all’uomo la mia Umanità? Lasciai le porte aperte affinché potessero entrare a loro bell’agio, ma quanto pochi sono quelli che vi entrano!

Gesù parte dalla considerazione del suo operato sulla Terra che costituisce uno dei punti basilari della DV, mentre nell'opera della Redenzione ha mostrato l'operato esterno della sua SS. Umanità e qua ci mostra ciò che fece dentro nella sua SS. Umanità. Cosa ha fatto? Non faceva altro (la sua Umanità) che entrare nell'Immensità Eterna ed apriva delle fonti (se avessimo una fonte avremmo sempre acqua a disposizione per i nostri bisogni), quindi l'Umanità aveva bisogno di fonti benefiche perchè la situazione post peccato originale ha reso tutti quanti inquinati, malati in modo cronico ed infetti delle nostre fonti e dovevano arrivare a noi delle fonti pulite. Qua ne cita diverse (6), tutto questo doveva sorgere ed attivarsi nel tempo successivo a Gesù, quando si compra un software bisogna avere una chiave di attivazione. Quindi è già tutto fatto ma tutto questo (e lo insegna anche la Chiesa), noi non siamo coinvolti nell'acquisto della Redenzione ma nel far pervenire i frutti della Redenzione che si fa con la nostra preghiera e penitenza. Nella DV perchè questa carica scenda sugli altri come una cascata sugli altri occorre operare nella DV, chi opera nel DV ed entra in esso comincia a scatenare il Paradiso attivando tutto questo fiume di Grazia facendolo straripare sui fratelli. Agitazione santa che bisogna provocare, c'è ma dev'essere attivato a bene di tutti. Purtroppo, nonostante ci sia il bene e qualcuno che si adopera, pochi sono quelli che vi entrano ed è sempre purtroppo (e Gesù lo dice nel terzo brano) molto lasciato al nostro libero arbitrio. Senza concorso, accoglienza e collaborazione degli esseri umani, nonostante l'abbondanza dei beni disgraziatamente non si possono ricevere senza la volontà di averli.

30 Gennaio 1922 Le verità sono nuove creazioni. La verità è luce e la luce da sola si stende, ma per stendersi è necessario farla conoscere ed il resto lo farà da sé

Figlia mia, la mia parola è creatrice e quando parlo facendo conoscere una verità che mi appartiene, non faccio altro che nuove creazioni divine nell’anima. E siccome quando creai il cielo con un solo Fiat distesi i cieli e lo tempestai di miliardi di stelle, tanto che non c’è parte della terra dalla quale non si veda questo cielo e se da qualche punto non si vedesse sarebbe un disonore alla potenza creatrice e potrebbero dire che la forza creatrice non aveva potere di distendersi ovunque, così le mie verità sono più che cielo che vorrei far conoscere a tutti, da un punto all’altro della terra e come tante stelle vorrei far passare di bocca in bocca per ornarmi il cielo delle verità che ho manifestato. Se la creatura volesse occultare le mie verità, farebbe come se volesse impedirmi di creare il cielo e, volendo la segretezza, mi darebbe il disonore, come se una persona volesse impedire che gli altri guardassero il cielo, il sole e tutte le cose da Me create per non farmi conoscere. Ah! figlia mia, la verità è luce e la luce da sé si stende, ma per stendersi è necessario farla conoscere, il resto lo farà da sé, altrimenti resterà compressa, senza il bene di poter illuminare e fare la via che vuole. Perciò sii attenta e non impedirmi di poter stendere la luce delle mie verità.”

Gesù parla dell'importanza dell'assimilazione dei concetti e Lui spiega che nutrirsi delle Verità è come masticarle, digerirle ed assimilarle. E' esperienza comune che per imparare qualcosa bisogna ripetere atti in continuazione. Un adulto parla in automatico perchè ha studiato molto e a furia di ripetere apprende il modo di parlare. Gesù si ripete, coglie sempre però altre sfaccettature. Paragona il cielo stellato alle verità viste delle anime che devono essere fatte conoscere e se uno non lo facesse sarebbe come nascondere il cielo. Sta parlando dell'importanza delle Verità e della conoscenza. Non basta leggere solo una prima leggere i volumi, è come la Sacra Scrittura, so il Vangelo a memoria ma continuo a leggerlo per trarne sempre nuovi spunti di meditazione. Sarà antico ma sempre nuovo perchè viene da Dio. La comprensione profonda ripete ripetizione, più lo facciamo meglio è, molti essendo concetti spirituali per cui piano piano bisogna assimilarli e comprenderli e viverli anche in automatico senza rendermi conto del tutto che le sto vivendo (anche se non ne sono cosciente).

2 Febbraio 1922 La Divina Volontà è seme che moltiplica le immagini di Dio. Perché Gesù possa operare in noi, ci vuole somma uguaglianza in tutte le nostre cose.

Ci sono dei passi nella Bibbia dove ci sono dei passi che non si capiscono (specie nel Profeta Daniela e nell'Apocalisse), quindi quello che noi dobbiamo prendere atto che Dio ha fatto e rivelato certe cose e guai a chi toglie una virgola. Tutta questa cosa misteriosa che Gesù fa non si capisce..

Questa mattina, il mio sempre amabile Gesù è venuto tutto bontà e dolcezza; portava una corda al collo ed in mano uno strumento come se volesse fare qualche cosa. Onde si è tolta la corda dal collo ed ha cinto il mio, poi ha fissato lo strumento nel centro della mia persona e con un diametro che faceva girare da una rotella che stava nel centro di quello strumento, mi misurava tutta per vedere se in tutte le parti della mia persona, trovasse tutte le parti eguali, Lui era tutto attento per vedere se il diametro, mentre girava, trovava la perfetta uguaglianza ed avendola trovata ha dato un sospiro di grande contento, dicendo: “Se non l’avessi trovato eguale non avrei potuto compiere ciò che voglio; a qualunque costo sono deciso a farne un portento della grazia.” Ora, quella rotella che stava nel centro pareva che fosse una rotella di sole e Gesù si rimirava dentro per vedere se la sua adorabile persona ricompariva tutta intera in quella rotella di sole e ricomparendo, tutto contento pareva che pregasse. In questo mentre è scesa dal Cielo un’altra rotella di luce, simile a quella che avevo nel centro della mia persona, ma senza distaccare i raggi da dentro il Cielo e si sono immedesimate insieme e Gesù le ha impresse in me con le sue santissime mani ed ha soggiunto: “Per ora ho fatto l’incisione, ho messo il suggello, poi penserò a svolgere ciò che ho fatto.” Ed è scomparso.

L'unica cosa che ci capiamo è che Gesù trova tutto equilibrato. Cosa pensiamo? Cosa fa la grazia di Dio nelle nostre anime senza che noi ce ne rendiamo conto? Molte operazioni dentro di noi - sia nel bene ma anche nel male - avvengono a nostra insaputa. Rimaniamo umili e agiamo con cautela. Sono infinitamente le cose di più che non sappiamo delle cose terrene che quelle sappiamo idem quelle spirituali. Ci consola che nemmeno Luisa ci ha capito qualcosa ma Gesù ci lascia uno spiraglio:

Io sono rimasta stupita, ma non so che cosa sia. Solo ho capito che perché Gesù possa operare in noi, ci vuole somma uguaglianza in tutte le cose, altrimenti Lui opera in un punto dell’anima nostra e noi distruggiamo in un altro punto. Le cose ineguali sono sempre moleste, difettose e se si vuole poggiare qualche cosa, c’è pericolo che la parte ineguale la faccia andare per terra. Un giorno, un’anima che non è sempre uguale vuol fare il bene, vuol sopportare tutto; un altro giorno non si riconosce più, è svogliata, impaziente, sicché non si può fare alcun assegnamento su di lei. Dopo ciò il mio Gesù è ritornato ed avendomi tirato nel suo Volere mi ha detto: “Figlia mia, la terra, col gettare il seme dentro di essa germoglia, moltiplica il seme che è stato gettato. La mia Volontà si stende più che terra e getta il seme del mio Volere nelle anime e fa germogliare e moltiplicare tante altre mie immagini simili a Me. Il mio Volere germoglia i miei figli e li moltiplica. Sappi però che gli atti fatti nel mio Volere sono come il sole, tutti pretendono la luce, il calore ed il bene che contiene il sole, né nessuno può impedire che si goda dei beni di esso, senza che uno defraudi l’altro, tutti ne godono, tutti sono proprietari del sole, ognuno può dire: il sole è mio. Così gli atti fatti nel mio Volere, più che sole, sono voluti e pretesi da tutti, li aspettano le generazioni passate, per ricevere su tutto ciò che hanno fatto la luce smagliante del mio Volere; li aspettano i presenti, per sentirsi fecondare ed investire da questa luce; li aspettano i futuri, per compimento del bene che faranno. Insomma, la mia Volontà sono Io e gli atti fatti nel mio Volere gireranno sempre nella ruota interminabile dell’eternità per costituirsi vita, luce e calore di tutti.”

Perchè Gesù operi in noi ci vuole somma uguaglianza. Le cose ineguali sono sempre difettose.Che significa in concreto? C'è una virtù in cui sei debole e una in cui sei forte? Quella in cui sei debole devi arrivare ad un minimo di sufficienza, non ci può essere nella tua anima il monte Everest della fortezza e la valle del mar morto dell'umiltà. Gli atti di virtù che operi con la fortezza vengono distrutti dagli atti di superbia che compi. Opera un punto dell'anima Gesù e noi distruggiamo nell'altro. Un'altro pericolo è l'incostanza, le anime incostanti...che ci si fa? Si fanno le cose buone un giorno ma poi siamo sempre daccapo. L'insegnamento è l'uguaglianza e un'attenzione per quanto sta in noi - corretto uso del tempo, non posso pregare 12h e lavorare 1, non posso, dormo 2 e sto sveglio 22, non mangio nulla e poi faccio atti scriteriati. Vale anche nella vita in generale. Bisogna curare questi atti, se non c'è ordine ed uguaglianza Dio non ci sta, il diavolo è il principe del disordine. Se noi abbiamo un pavimento non è dritto è un problema perchè non si possono fermare gli oggetti. E Gesù chiude ribadendo l'importanza degli atti fatti nel DV che concorrono al riordino della nostra persona e delle altre persone (per quanto siano disposte). Attenzione a non aver modi ed essere di fare che non siano livellati ad un piano di equilibrio perchè altrimenti nulla di buono e duraturo rimane nella nostra anima.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 20 febbraio 2020

Un amore non diviso, non spezzato e ininterrotto

Gesù mostra a Luisa come erano i rapporti tra Lui e la Madonna e come il suo amore, nel Divin Volere, Gli giungeva pieno, perfetto, totale e ininterrotto. Nella Divina Volontà si può vivere un amore verso Gesù non diviso, non spezzato e ininterrotto (Volume 24, 22-26 Aprile e 13 Maggio 1928). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 21 Settembre 2019

Scritti molto profondi e spesso la comprensione immediata non c'è, si entra in un'orbita misterica e alcune cose di cui Gesù parla (i rapporti con sua Madre possono essere ripetuti da chi vive nella DV ma il don non sa se nello stato attuale non si sa se queste cose che mediteremo in qualche modo se ne sia direttamente consapevoli). Seguire la logica dei discorsi di Gesù non è molto difficile ma rendersi conto di cosa comporta è meno semplice.

22 Aprile 1928 Quando non si fa conto delle verità si abortisce la luce di essa. Come l'amore della Sovrana Regina è diffuso in tutto il creato perché il Fiat, nel suo slancio infinito, lo diffondeva ovunque. Mali dell'umano volere

"Figlia mia, l'amore della Sovrana Celeste è diffuso in tutto il creato. Perché quel Fiat che solo con l’essere pronunziato aveva slanciato in tutto l'universo tanta varietà delle nostre opere e aveva dato loro la vita, abitava in Lei ed Essa, emetteva il suo amore e tutti gli atti suoi nel Fiat Divino, il quale non sapendo fare cose piccole, ma grandi e senza limiti, nel suo slancio infinito diffondeva l'amore e tutti gli atti della Mamma Celeste nel Cielo, nelle stelle, nel sole, nel vento, nel mare, ovunque ed in ogni cosa, il suo amore è diffuso ovunque, i suoi atti si trovano dappertutto, perché il mio Fiat li diffondeva dovunque ed animava tutto col suo amore e con i suoi atti. Io non sarei stato contento, né mi sentirei amato ed onorato, se non trovassi in tutte le cose, perfino sotto la terra, l'amore e la gloria che mi dava la Mamma mia, sarebbe stato un amore spezzato ed una gloria divisa se non la trovassi in tutta la Creazione, molto più che Essa l'aveva amata in tutte le cose, era giusto che in tutto trovassi il suo amore diffuso e sempre in atto d'amarmi e di glorificarmi. Né avrebbe potuto fare breccia in me un amore spezzato, che non mi corresse ovunque dietro e quindi non avrebbe potuto tirarmi dal Cielo in terra, nella stretta prigione del suo seno Materno. Le sue catene d'amore furono tante per quante cose creai, in modo che io scesi dal Cielo come un Re, tutto inanellato ed accerchiato dalle catene d'amore della Regina del Cielo. E se il suo amore giunse a tanto avvenne per il mio Fiat Divino, che regnando in Lei da Sovrano, rapiva il suo amore nel mio Volere e lo allargava ovunque e tutti i suoi atti ricevevano le tinte degli atti Divini. Perciò se vuoi l'amore della Mamma Regina fa’ che il mio Fiat ti domini, diffondi il tuo amore e tutta te stessa in Esso, affinché il mio Fiat, rapendo il tuo piccolo amore e tutto ciò che tu fai, lo allarghi e portandolo ovunque dove Esso si trova, che è dappertutto, trovi unito all'amore della Mamma mia il tuo amore e mi darai il contento in modo che la piccola figlia del mio Volere non mi dia un amore spezzato e diviso, ma amore in tutte le cose e dappertutto." Gesù

(Luisa si sente incapace di amare adeguatamente Gesù e chiede l'aiuto dell'amore della Madonna) e Gesù risponde. L'amore di Maria era un'amore perfetto non solo perchè era l'anima individuale di Maria ma anche perchè vivendo nel FIAT (abitando nell'anima il FIAT) che succede? Va a prendere, e diffonde l'amore della Madonna in ogni ente creato. In ogni creato che sono atti della DV sente (Gesù) l'amore della Madonna e questo lo desidera. Evidentemente dietro questi discorsi ci sono delle caratteristiche tipiche della DV, tra cui che tutta la Creazione è stata fatta per l'uomo e a Lui questa Creazione deve tornare rendendogli quella Gloria accidentale (cioè quella che Dio riceve non in sè stesso ma quella che gli torna come atto dovuto dalle creature e siccome che tutta la creazione è stata fatta per l'uomo - e ogni uomo battezzato sacerdote, deve ringraziare il Signore al posto degli alberi ecc...e vivere nella DV significa distendere il nostro piccolo amore dovunque perchè a Gesù non piace l'amore spezzato e diviso). E questo non soltanto spezzato e diviso a causa del fatto che dentro di noi è possibile che siano altri amori e noi non sappiamo con certezza quanto questi amori (idoli) ci distolgano dall'amore che dovremmo dare a Gesù - possiamo sempre avere degli indizi ma non possiamo essere sicuri che il nostro cuore non sia spezzato e diviso.

Questi atti si fanno come? A volte in maniera consapevole (ecco perchè il don come conoscenze arriva fino ad un certo punto perchè ad un certo punto) e quindi dobbiamo fare questi atti coi mezzi che abbiamo a disposizione (atto preventivo, atto attuale, fusione e giri); questa cosa la possiamo porre in atto anche noi certo che questo correre continuamente (unire il nostro amore con gli atti della DV) non possiamo avere sempre un pensiero sempre fisso ed attuale su queste cose a meno che non ci sia un segreto. Dobbiamo però fare il possibile per custodire questa applicazione. Quello che possiamo fare è attenzione che il nostro cuore non sia spezzato e diviso perchè si frantuma in tanti amori in maniera disordinata ( amori vissuti nella DV, in obbedienza alla dv, sempre pronti ad essere sacrificati alla dv se lo chiede ecc...)

26 Aprile 1928 Che cosa si dà a Dio col “ti amo”. Il prodigioso segreto per cui forma tanti parti divini. Come nulla sfuggiva alla Vergine Santissima di ciò che faceva Nostro Signore. La Divina Volontà è il respiro dell'anima

Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Fiat per accompagnare tutto ciò che aveva fatto Gesù nella Redenzione e pensavo tra me: come avrei voluto fare ciò che faceva la Sovrana Mamma, quando stava con Gesù, Essa certo seguiva tutti gli atti suoi, nulla si faceva sfuggire; ma mentre ciò ed altro pensavo, il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:

Espressione tecnica: seguire tutti gli atti di Gesù e la risposta che dà la capisce bene solo Gesù e la Madonna

"Figlia mia, certo che nulla sfuggiva alla Mamma mia, perché tutto ciò che io facevo e soffrivo risuonava come eco profondo nel fondo dell'anima sua ed Essa stava tanto attenta ad aspettare l'eco degli atti miei, che restava suggellato in Lei l'eco nonostante ciò che io facessi e soffrissi. E la Sovrana Regina emetteva il suo eco nel mio e lo faceva risuonare nel fondo del mio interno, in modo che tra Lei e me erano torrenti che correvano, mari di luce e d'amore che ci scaricavamo a vicenda ed io facevo il deposito di tutti gli atti miei nel suo Cuore Materno. Non sarei stato contento se non l'avessi avuta sempre con me, se non avessi sentito il suo eco continuo, che, risuonando nel mio, mi tirava perfino i miei palpiti e respiri per deporli in Lei. Come non sarei stato contento se fin d'allora non avessi avuto te, che avresti seguito tutti gli atti miei nel mio Voler Divino, perché fin d'allora facevo in te il deposito di essi, passando l'eco della Mamma Regina nel fondo dell'anima tua ed io guardavo nella lunghezza dei secoli l'eco della Mamma mia in te, per attuare il regno della mia Divina Volontà. Perciò tu ti senti come tirata a seguire gli atti miei e il suo eco materno risuona in te ed io prendo occasione di fare il deposito nel fondo del tuo interno, per darti grazia perché tu faccia regnare il mio Eterno Fiat." Gesù

La cosa che balza evidente è questo sempre. Gesù vuole tutto senza frazionamenti e senza divisioni e sempre. Tutto e sempre. La domanda che dobbiamo porci è: questo tutto e sempre, inventiamoci qualcosa per provare a tenderci a questa cosa. Non sempre in questo mare divino si trovano subito le risposte e le ricette - intanto è avere chiaro gli obbiettivi. Alla luce di questa chiave che ci decritta alcune cose; molte cose il Signore le avvolge nel mistero e ci sono tante operazioni in noi - ecco perchè molte volte dobbiamo stare ad osservare, in tanti Santi accadono molte cose di cui anche loro sono all'oscuro: gli arriva una tribolazione e dopo gli arriva Gesù che gli dice: avevo bisogno di questa tribolazione. Un Santo l'avrà offerta con rassegnazione ma non sa cosa ci abbia fatto il Signore con quelle sofferenze e quando e perchè - ha avuto la grazia di sapere che il Signore aveva bisogno. Questa presenza continua l'uno nell'altro e non è detto che debba sfociare in qualche cosa di percepibile ma questo è un'obbiettivo da raggiungere: un cuore non spezzato e diviso e che sia sempre e tutto del Signore. E' un cammino che dura una vita, la Madonna non muoveva una virgola senza avere la certezza che non stesse muovendosi nella Volontà di Dio ma per noi non è così. La considerazione di queste vicende ci può aiutare ma viviamo sempre in un'orizzonte di vita terrena come viatori in cammino e quindi all'oscuro di tantissime cose e anche la DV stessa vuola che ci stiamo. E significa fare anche atti di abbandono cioè di fiducia.

13 Maggio 1928 L’anima che vive nella Divina Volontà ha in suo potere tutto, è la nuova ripetitrice degli atti della Vergine, dei Santi e di Nostro Signore

Stavo pregando e sentivo che non sapevo né pregare, né amare, né ringraziare Gesù, onde dicevo tra me: quanto vorrei l'amore e le preghiere della Sovrana Signora e di tutti i Santi in mio potere, per poter amare e pregare Gesù con l'amore e con le sue preghiere e con quelle di tutto il Cielo; ed il mio Gesù benedetto, muovendosi nel mio interno, mi ha detto:

Luisa voleva prendere tutto ciò per supplire alla sua incapacità e qua Gesù dice:

"Figlia mia, quando l'anima vive nella mia Volontà Divina, ha tutto in suo potere, perché Essa è la depositrice e conservatrice di tutto ciò che ha fatto la Mamma mia e tutti i santi, basta che voglia prendere ciò che essi hanno fatto, che l'amore corre a lei, le preghiere la investono, le virtù si mettono in ordine per aspettare chi ha l'onore d'essere chiamato, per darle la vita degli atti loro, per formarle la loro bella e fulgida corona. ..." Gesù

Gesù dice che chi vive nella DV può andare a prendere gli atti della Madonna, basta che voglia prendere tutto ciò che è stato fatto e lo stesso amore della Madonna scende in Luisa e corre in lei (in Luisa). Anche queste (per quanto rigurda il don) è un'esperienza di fede, esercizio interiore - andare a chiedere e prendere ciò che loro hanno dato al Signore.

"..Sicché la Regina del Cielo si sente ripetere il suo amore, le sue preghiere, i Santi le loro virtù, dalla creatura sulla terra; ed oh! come godono nel vedere gli atti loro ripetuti di nuovo, non c'è gloria più grande che si possa dare ai Celesti abitatori, che ripetere il loro amore, le loro preghiere, le loro virtù ed io sento di nuovo come se stesse la mia Mamma ad amarmi ed a pregarmi. L'eco loro risuona in te e tu, ripetendolo, fai risuonare il tuo eco in Cielo e tutti riconoscono gli atti loro negli atti tuoi..." Gesù

Non rifarle noi personalmente ma nel senso di farle nostre misteriosamente, è chiaro che questo non può restare senza effetti benefici nelle nostre anime e per tutti. Il principio di questo è la DV, tutte le preghiere, atti ecc... sono atti di divina volontà all'ennesima potenza perchè conformi a ciò che Dio chiedeva e se vive nella DV, tutto quello che è stato nella DV e in obbedienza alla DV ci appartiene non come cosa nostra ma come cosa appartiene a Dio.

Esempio: San Francesco di Sales, io posso dire al Signore (mi fondo con la DV per prima cosa) e poi: prendo tutti gli sforzi fatti da questo santo, tutta la sua dolcezza, ecc... e li faccio miei e te li rioffro e ti chiedo per mezzo di quest'offerta di diventare migliore.

Nella DV si deve imparare a pregare in modo personale e spontaneo, non occorre fare nuovi salmi ecc...ma la cosa fondamentale è muovere lentamente i passi dentro questi orizzonti nuovi di preghiera nel contenuto della preghiera. Pregare in questo modo non può lasciare la nostra anima indifferente e come prima. Perchè si è entrato in spirituale contatto con la DV e con i suoi atti e sono cose che vanno conosciute (per prima cosa) masticate e digerite e alla fine diventeranno carne viva della nostra vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 16 febbraio 2020

Conoscere, apprezzare e vivere la Divina Volontà

Gesù spiega a Luisa l'importanza della conoscenza di ogni nuova verità sul Divin Volere, la gioia e la felicità che essa produce in terra e quella che produrrà in cielo. Occorre applicarsi e dedicare tempo per crescere nella conoscenza della Verità e delle verità. Solo chi conosce decide di vivere, solo chi decide vuole conoscere ancora di più, solo conoscendo si apprezza e solo apprezzando si vive. Libro di Cielo, Volume 13, 25 Gennaio 1922, Venerdì 20 Settembre 2019

25 Gennaio 1922 Ogni verità contiene in sé una beatitudine, felicità, gioia e bellezza distinta. Che significherà conoscere una verità di più sulla Divina Volontà quando l’anima sarà in Cielo

Ampio brano è meditare distintamente per la serie di suggestioni che propone alla nostra anima. Premessa generale: secondo san Tommaso d'Aquino, la conoscenza della Verità per la bellezza intrinseca che essa porta con sè costituisce la somma beatitudine dell'uomo, così come nella vita della Chiesa la vita contemplativa occupa un posto preminente perchè una verità è ciò che ci fa conoscere qualcosa o qualcuno e siccome ogni verità proviene da Dio ( Omne verum, a quocumque dicatur, a Spiritu Sancto est cioè la verità, ogni verità, da chiunque sia detta, in quanto tale proviene da Dio) mettersi in contatto con Dio fa crescere il godimento dell'amore. Pre - requisito fondamentale: il nostro essere è strutturato in questo modo; ecco perchè i piaceri bassi in cui sono immerse molte persone non piacciono al Signore perchè abbruttiscono la persona e la fanno scendere nell'essere mettendolo al di sotto degli animali. Gli animali non conoscono la verità, conoscere la verità è un processo spirituale; gli animali hanno i piaceri bassi perchè non hanno altro, ma quando una persona che avrebbe altro e rinuncia ad occuparsi di altro ed identifica la felicità nei piaceri bassi la cosa non piace al Signore. Cercare la Verità è un compito fondamentale dell'uomo, fin dall'antichità si è studiata la Filosofia / oggi molto disprezzata perchè siamo diventati molto materialisti altrimenti non conta nulla. Di per sè la Filosofia ha prodotto frutti. Ogni uomo sente in sè questo desiderio.

Figlia mia, quante verità di più ti manifesto, di tante specialità in più di beatitudini ti faccio dono; ogni verità contiene in sé una beatitudine, una felicità, una gioia e una bellezza distinta, sicché ogni verità di più che conosci, porta in te beatitudine, felicità, gioia, bellezza, di cui tu resti arricchita; sono semi divini che l’anima riceve e che manifestandoli agli altri, comunica questi semi ed arricchisce chiunque li riceva. Ora, le verità conosciute in terra, essendo semi divini che germogliano beatitudini, gioia, ecc., quando l’anima sarà in Cielo, nella sua patria saranno fili elettrici di comunicazione, per cui la Divinità sprigionerà dal suo seno tanti atti di beatitudine per quante verità l’anima ha conosciuto,..." Gesù

Questo anche da un punto di vista di vita cristiana in generale è importantissima. Le verità di Fede dobbiamo conoscerle, oggi c'è crisi nella Chiesa anche perchè è stata messa in discussione, scioccamente, - oggi si tende ad evidenziare l'aspetto emozionale, mi sento, non mi sento ed esperienzali. C'è un modo di pensare che certe Verità di fede non siano importanti. Io posso dire non sono d'accordo ma sono poi sintonizzato su quali frequenze? Devo dedicare tanto tempo ed energie ed attenzione alla Verità e alla formazione - il Libro di Cielo è composto da 36 volumi e ci vuole costanza e perseveranza. Chi oggi impiega tempo per conoscere le Verità? E Gesù fa l'esempio assai pertinente di un bambino che potrebbe studiare tante lingue (perchè sapendo una lingua posso avere dei benefici e dare anche il mio apporto a quella cultura) se io non me la imparo non capisco nulla e non ho fatto nessuno sforzo. Magari vedo delle cose belle ma non le possiedo quasi per niente perchè non posso entrarci in comunicazione e io non potrò dare il mio contributo per dare la mia felicità agli altri.

".. Succede come quando un piccino non ha voluto studiare tutte le lingue, facendosi grande e sentendo parlare in quelle lingue che lui non volle o non gli venne dato di poter studiare, non capirà nulla, perché la sua intelligenza col non voler studiare restò chiusa e non fece alcuno sforzo per preparare un posticino per comprendere quelle lingue, al più resterà ammirato, godrà della felicità altrui, ma lui né la possederà né sarà causa di felicità per gli altri. Vedi dunque che significa conoscere una verità di più o una verità di meno?..." Gesù

".. Se tutti lo sapessero, quali grandi beni si perdono, farebbero a gara per fare acquisto di verità.." Gesù (Ma anche se tutti ci credessero -aggiunta del don)

Punto meditazione: Io dedico tempo a questo dove mi dedico alla conoscenza? Leggo qualcosa di edificante? Oggi la nostra cultura ci pone grossi problemi di gestione del tempo perchè ci perdiamo in sciocchezze e quel tempo non ci verrà restituito.

In Paradiso ancora oggi non si godono tutti i beni che possiede Dio che sono proporzionati a quanto abbiamo conosciuto in terra

"..Credi tu che tutto il Cielo sia a giorno di tutti i miei beni? No, no! Oh! quanto le resta ancora da godere e che oggi non gode! Ogni creatura che entra in Cielo che ha conosciuto una verità di più, non conosciuta dagli altri, porterà in sé il seme per far sprigionare da Me nuovi contenti, nuove gioie e nuova bellezza, di cui quella anima sarà come causa e fonte e gli altri ne prenderanno parte. Non verrà l’ultimo dei giorni, se non trovo anime disposte per rivelare tutte le mie verità, per fare che la celeste Gerusalemme risuona della mia completa gloria e tutti i beati prendano parte a tutte le mie beatitudini, chi come causa diretta per aver conosciuto la verità e chi come causa indiretta, per mezzo di colei che l’ha conosciuta.." Gesù

Dio ci ha creati per amarlo e servirlo qua in terra, ma amarlo e servirlo sono dipendenti dalla nostra conoscienza, tu non servi ciò che non conosci ecco perchè anche San Paolo dice che tutto parte dalla fede, la speranza è quella virtù teologale che ci permette di attendere sul Cielo e su tutte quante le grazie che il Signore ci può dare, ma chi dice alla speranza che esiste ciò? La fede cioè le conoscenze. Il primo comandamento è Amare Dio, perchè molti non lo conoscono? Perchè non lo si cerca, ci sono problemi da parte del ricettore (noi) e non del donatore (Dio) ecco una grande Verità: Causa primaria per cui creò l'uomo perchè la sua Volontà fosse una con il Suo Creatore.

".. ma l’uomo essendosi sottratto alla mia Volontà si rese indegno di conoscere i valori e gli effetti e tutte le verità che Essa contiene..." Gesù

Vuoi entrare nella DV? Ascolta e leggi i libri di cielo e le meditazioni. Tu non puoi voler vivere nel DV se non lo vuoi conoscere, da un lato il Signore ci fa arrivare qualcosa e ci alletta - ho un primo contatto che può generare risposte indifferenti, rifiuto o accetto. Se la risposta è positiva allora c'è un tempo in cui ci si incomincia a conoscere e dopo un pò di tempo ci si può fidanzare. Significa che l'anima è giunta al punto di amare la DV e decide di vivere nel dv. Ma questo passaggio non è il Matrimonio, poi bisogna approfondire perchè attraverso di questo lo apprezzerò sempre di più, sempre di più - Gesù parla ancora delle disposizioni non ancora di viverci - se ci sono tutti questi passaggi sarà possibile vivere il Matrimonio anche lì che sarà un compimento ed un punto di partenza (che dovrà produrre grandi frutti). E' chiaro che un Matrimonio funziona se è andato bene il pre e il fidanzamento (è chiaro che ciò non esime dalla fatica di farlo funzionare bene) così la vita nella DV funzionerà se alle prime manifestazioni io gli aprirò le porte e se vivrò bene il mio fidanzamento per apprezzare la DV. Chi studia qualche lingua sa bene che il segreto - la nostra capacità è limitata - è ogni giorno qualcosina. Ecco perchè non deve passare giorno senza una lettura di qualche brano (1 o 2) al giorno. Non è un caso l'esempio della lingua, ma anche proprio per far comprendere che dietro questa meditazione è: usare santamente e rettamente il tempo - è importantissimo, il tempo c'è ma bisogna vedere come lo uso e quanto ne perdo in cose non necessarie talvolta nocive e dannose. L'analisi dell'uso del tempo è fondamentale per la nostra vita - anche il divertimento in certe situazioni è cosa voluta da Dio e rientra nel grande ordine che deve stare nella nostra vita. I santi usavano benissimo il tempo e non si lasciavano sfuggire neanche un secondo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 14 febbraio 2020

Non basta fare il bene, bisogna farlo bene

Gesù spiega a Luisa come l’anima cresca, si abbellisca e si arricchisca in base al bene che fa e, al contrario, si avveleni, si deforma e muoia quando opera il male. Il bene fatto deve essere però puro, senza scopo umano e solo per amore di Gesù e per piacere a Lui. E deve essere elevato sul piano divino compiendolo sempre nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 13, 17-20 Gennaio 1922, Giovedì 19 Settembre 2019

17 Gennaio 1922 Ogni bene che la creatura fa, è un sorso di vita che dà all’anima sua

Stavo seguendo la Passione del mio dolce Gesù; in un istante mi son trovata fuori di me stessa e ho visto che il mio sempre amabile Gesù veniva trascinato per le vie, calpestato, battuto, più che nella stessa Passione, trattato in modo sì barbaro che metteva ribrezzo a vederlo. Io mi sono avvicinata al mio Gesù per strapparlo da sotto i piedi di quei nemici che parevano tanti demoni incarnati. Lui si è gettato nelle mie braccia come se aspettasse che io lo difendessi ed io l’ho portato nel mio letto. Onde dopo alcuni minuti di silenzio, come se volesse riposarsi mi ha detto: “Figlia mia, hai visto come trionfano il vizio, le passioni in questi tristi tempi, come vittoriosi camminano per tutte le vie ed il bene viene calpestato, battuto ed annientato? Il bene sono Io, non c’è bene che la creatura faccia che Io non c’entri di mezzo ed ogni bene che la creatura fa è un sorso di vita che dà all’anima sua, sicché quanti atti buoni fa la creatura, tanto più cresce la vita della sua anima, la rende più forte e più disposta a fare altri atti buoni; ma, questi atti per essere esenti da ogni sostanza velenosa devono essere retti, senza scopo umano, solo per piacere a Me, altrimenti gli atti più belli, più santi apparentemente, chissà quanto veleno contengono ed Io, essendo puro bene, rifuggo da questi atti contaminati e non comunico la vita, quindi, anche se pare che facciano il bene, il loro bene è vuoto di vita e si nutrono di cibi che danno loro la morte. Il male spoglia l’anima della veste della grazia, la deforma, la costringe ad ingoiare veleno per farla subito morire. Povere creature, fatte per la vita, per la felicità, per la bellezza! Il peccato non fa altro che dare all’anima sorsi di morte, sorsi d’infelicità, sorsi di bruttezza, che togliendole tutti gli umori vitali la rendono legno secco, per bruciare con più intensità nell’inferno.”

Ci accingiamo a meditare su queste due lezioni abbastanza complementari l'una con l'altra. Nella prima Gesù dà delle lezioni di teologia e ascetica spirituale, in particolare gli effetti che producono gli atti nostri sulla nostra anima, noi siamo quello che diventiamo attraverso gli atti che compiamo - principio basilare nella vita umana (Principi della Vita Morale ebook, ciò che perfezione e fa abbellire l'uomo è ogni atto buono che si fa, ogni atto buono produce conseguenze buone in primis in chi lo compie e anche per chi lo riceve e a beneficio della Chiesa e del consorzio umano; questo principio ha lo specchio contrario: un'atto negativo deforma

"..Il male spoglia l’anima della veste della grazia, la deforma, la costringe ad ingoiare veleno per farla subito morire..." Gesù

Quando il male chiaramente è male grave (spoglia della grazia); il contesto è quella visione che Luisa ha (e se la vedessimo noi ci sentiremmo passare una spada nel cuore) / ci sono tante scene di violenza nei film che suscitano ripugnanza ma con Gesù non è stata finzione. Non si può trattare come pezze da piedi i condannati. I romani in quanto a crudeltà erano meglio non trovarsi a che fare con loro o con il loro apparato giudiziario. Gesù cosa fa comprendere?

Nell'Umanità santissima di Gesù deformata e piagata, il Signroe ci forma lo specchio della nostra anima quando uccidiamo la nostra anima col peccato. Il peccato distrugge la tua umanità e si scarica contro quella di Gesù perchè Lui ha preso i nostri peccati. Gesù poi (nota già conosciuta in ascetica ma qua approfondita)

Ci sono atti buoni ma avvelenati per secondi fini (Vangelo san Matteo - non fare le cose per essere ammirati); il bene è tale quando è fatto solo per amore di Gesù; esempio la nostra carità verso il prossimo non è mai umana filantropia, la filantropia non produce dei mali ma Gesù ci ricorda che questa motivazione non basta perchè quell'atto sia grandamente gradito ai suoi occhi - io devo farla per Amore Suo e come se la stessi facendo come se stessi facendo quell'opera a Gesù. Io non devo dire a nessuno che faccio beneficienza altrimenti perdo l'umana ricompensa. Noi ci ritroviamo - punto molto serio - una persona ad una certa età è anche quello che ha fatto (e che ha vissuto). La forza modificatrice e sanante della DV dobbiamo farla entrare, non possiamo agire mossi dalle ferite interiori - Gesù rifugge da atti contaminati. Su questo occorre sempre attenti e vigilanti; quando il Male assume la forma del peccato grave o mortale che dà sorsi di morte.

"..Povere creature, fatte per la vita, per la felicità, per la bellezza! Il peccato non fa altro che dare all’anima sorsi di morte, sorsi d’infelicità, sorsi di bruttezza, che togliendole tutti gli umori vitali la rendono legno secco, per bruciare con più intensità nell’inferno.” Gesù

20 Gennaio 1922 Quello che l’anima che vive nel Divin Volere deve fare coi suoi stracci

Figlia mia, di che ti opprimi? Nella mia Volontà, le cose proprie, sai come sono? Come tanti miseri cenci, stracci che fanno più disonore all’anima che onore e che le fanno ricordare che lei era una povera e che non possedeva neppure una veste sana. Io quando voglio chiamare un’anima nel mio Volere per fare che vi stabilisca il suo soggiorno, faccio come un gran signore che vuol prendere una delle più povere nel suo palazzo, per fare che, deponendo le divise di povera, si vesta in modo pari alla sua condizione, facendo vita insieme con lui e mettendola a parte di tutti i suoi beni.." Gesù

Fermo restando il primo brano (una vita spesa facendo il bene per amor di Gesù e fatto come se fosse stato a Lui) ma non dobbiamo polarizzarci su noi stessi nè sui meriti presunti e sulle nostre miserie. La vita nella DV produce uno spostamento di attenzione e un salto di qualità; noi sappiamo (altro ciclo catechesi - un'atto buono fatto con buona volontà da una creatura è sempre ordinariamente imperfetto, San Luigi Monfort dice: fondi i tuoi atti in quelli della Madonna, in modo tale che le intenzioni delle Madonna si sostituiscano alle tue e così non presenterai i tuoi al Signore (è chiaro che non posso peccare nella DV - Nella DV posso portare gli atti buoni o indifferenti però possono essere portati in essa perchè sono atti della divina volontà - il corpo umano l'ha fatto Nostro Signore). Gesù e Maria hanno respirato e il respiro dev'essere abbellito dalla veste della DV. Immagine meravigliosa del barbone, tutto sozzo e maleodorante vestito con i suoi stracci. Gesù va in giro in cerca di questa gente, se ci sentiamo così allora siamo buoni candidati. Parabola del Figliol Prodigo esempio. E che cosa significa questo?

"..Ora, questo signore gira per tutte le strade della città e dove trova una delle più povere, senza tetto, senza letto, con solo luridi stracci che la coprono, la prende e la porta come trionfo della sua carità al suo palazzo, però ordina che deponga i suoi stracci, si pulisca e si vesta delle più belle vesti e che per non avere memoria della sua povertà, bruci i suoi stracci, perché, essendo lui ricchissimo, non ammette in casa sua cose che diano di povertà. Or, se la povera rimpiange i suoi cenci e si affligge perché non ha portato nulla di suo, non offenderebbe la bontà, la magnanimità di quel signore? Tale sono Io e se quel signore gira una città, Io giro tutto il mondo e forse tutte le generazioni e dove trovo la più piccola, la più povera, la prendo e la metto nell’ambito eterno del mio Volere e le dico: “Lavora insieme con Me nella mia Volontà, ciò che è mio e tuo, deponi se hai qualche cosa di proprio, perché nella santità e nelle immense ricchezze della mia Volontà, non è altro che miseri cenci. Voler avere i meriti propri è tipico dei servi, degli schiavi, non dei figli; ciò che è del padre è dei figli e poi, che cosa sono tutti i meriti che potresti acquistare in confronto a un atto solo della mia Volontà? Tutti i meriti hanno il loro piccolo valore, peso e misura, ma chi mai potrebbe misurare un atto solo della mia Volontà? Nessuno, nessuno e poi, che sono i tuoi meriti in confronto ai miei? Nel mio Volere li troverai tutti ed Io ti faccio padrona, non ne sei tu contenta?.." Gesù

Da quando, per chiamata Divina (come si entra nel palazzo?) entri nel palazzo. Dal momento della decisione si entra nel palazzo del Signore e allora si determina uno spostamenti di attenzione; tu non devi stare più a pensare alle tue miserie, peccati (che vanno confessati e ci si mette una pietra sopra). Da quel momento inizi ad operare in maniera divina non merito tuo (a passeggiare nel dv, muoverti o scorrere ecc...) cioè ridare a Dio la gloria perfetta e poi vai a coprire e riparare in maniera universale tutti i singoli atti di ogni uomo. Chi entra nel DV fa sua la vita della Madonna e di Gesù sulla Terra.

"..Senti, figlia mia, voglio che lasci tutto da parte, la tua missione è grandissima e più che il dire è il fare che attendo da te, voglio che stia tutta in continuo atto nel mio Volere, voglio il passeggio dei tuoi pensieri nel mio Volere, affinché passeggiando su tutte le umane intelligenze, stenda il manto del mio Volere su tutte le menti create ed elevandoti fino al trono dell’Eterno, offra tutti i pensieri umani improntati dell’onore, della gloria della mia Volontà Divina, poi voglio che tu stenda il manto del mio Volere su tutti gli sguardi umani, su tutte le parole, mettendo come in passeggio i tuoi occhi e le tue parole su tutte le loro e suggellandole col mio Volere ti elevi di nuovo innanzi alla Maestà Suprema ed offra l’omaggio come se tutti avessero fatto uso della vista e delle parole secondo il mio Volere. E così se operi, se respiri, se il tuo cuore palpita, il tuo passeggio sarà continuo, la tua via è lunghissima, è tutta l’eternità che devi percorrere. Se sapessi quanto perdi con una tua fermata, perché privi Me non di un onore umano, ma di un onore divino! Questi sono i meriti che tu dovresti temere di perdere, non i tuoi stracci e le tue miserie, perciò più attenzione a fare le corse nel mio Volere.” Gesù

Si fa con l'Atto preventivo, fusioni ed atti attuali. Tutti i pensieri umani si offrono a Dio improntati con la gloria della Divina Volontà. Sono operazioni spirituali; Gesù ci torna in continuazione su queste cose e dipende dal fatto perchè la nostra mente è fatta così (debolezza della nostra memoria), la difficoltà di metterle in pratica. Ogni buon maestro ritorna sempre sulle stesse cose; per memorizzare una cosa occorre rileggere o rifare una cosa più e più volte. Prima di avere una certa padronanza di una certa materia bisogna fare sacrifici. Tranquillo se non vedi che tutto attecchisce subito, dobbiamo solo preoccuparci solo della nostra cattiva volontà. Piano piano si sbarca il lunario e si vedranno le bellezze nella nostra anima. Operare il bene sul piano divino - già purificare le azioni umane è una grande cose e se poi viene divinizzata è il massimo che possiamo fare.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 13 febbraio 2020

La Divina Volontà è la vita e la bellezza della Chiesa

Gesù spiega a Luisa come la Divina Volontà costituisca la pelle del corpo mistico della Chiesa, incaricata di coprire la bruttezza delle membra e di portare il sangue della vita a ciascuna di esse. Visione della Santissima Trinità e dell’ineffabilità e inaccessibilità del suo mistero. Libro di Cielo, Volume 13, 11-14 Gennaio 1922, Mercoledì 18 Settembre 2019

11 Gennaio 1922 Le anime che vivono nel Divin Volere, saranno al corpo mistico della Chiesa come pelle al corpo e porteranno a tutte le sue membra la circolazione di vita

Figlia mia, la Chiesa è il mio corpo mistico, di cui Io mi glorio d’essere il capo, ma per poter entrare in questo corpo mistico, le membra devono crescere a debita statura, altrimenti deformerebbero il mio corpo, ma ahi! quanti non solo non hanno la debita proporzione, ma sono marciosi, piagati, tanto da far schifo al mio capo ed alle altre membra sane. Ora, le anime che vivono o vivranno nel mio Volere, saranno al corpo della mia Chiesa come pelle al corpo; il corpo contiene pelle interna e pelle esterna e siccome nella pelle c’è la circolazione del sangue che dà vita a tutto il corpo, è in virtù di questa circolazione che le membra giungono a debita statura, se non fosse per la pelle e per la circolazione del sangue, il corpo umano sarebbe orrido a vedersi e le membra non crescerebbero a debita proporzione. Ora vedi come mi sono necessarie queste anime che vivono nel mio Volere, avendo destinato loro come pelle al corpo della mia Chiesa e come circolazione di vita a tutte le membra, saranno esse che daranno la debita crescita alle membra non cresciute, che saneranno le membra piagate e che col continuo vivere nel mio Volere restituiranno la freschezza, la bellezza, lo splendore a tutto il corpo mistico, facendolo in tutto simile al mio capo, che sederà con tutta maestà su tutte queste membra..."

la lezione di oggi è un pò di ecclesiologia Paolina perchè l'idea del Corpo Mistico della Chiesa viene da San Paolo nelle sue lettere e poi Gesù (nel secondo paragrafo) della Trinità Santissima. I Padri (Origene in particolare) lo chiamano l'Oceano dei Misteri e non è sostenibile a mente umana / non potremmo resistere a tanto bagliore, sarebbe come buttarsi nel fuoco o fissare ad occhi nudi il Sole specie a Mezzogiorno - se ne godono gli effetti ma non si può vederli. E' sempre bene mantenere (ad avviso dal don) questo orizzonte misterico dentro cui siamo immersi e ci troviamo, tutto ciò riguarda Dio non può essere da noi adeguatamente penetrato, compreso o ridotto a considerazioni umane, sociologiche (tipo per la Chiesa); il grande e soave sacrificio che richiede la vita di fede è stare avvolti in questa nube (AT quando si manifesta Dio o sul Tabor) - immagine assai espressiva - la nube si vedono ma non sono palpabili e quindi non sono maneggiabili, dominabili ecc... Quando una persona ha una fede matura formula giudizi molto ponderati anche nel giudicare atti di fede - noi stiamo dentro orizzonti che stanno al di là del nostro controllo.

Figlia mia, ritorniamo insieme nel tuo letto, quello che tu vedi è la Trinità Santissima, che ha come in pugno tutte le creature..."

Chi è che tra noi mortali che è sempre cosciente di questa verità (cioè di richiamarla alla memoria come verità di Fede) così come quando si parla di Chiesa o si fanno tanti tipi di discorsi, va bene ma la bellezza della Chiesa (Lumen Gentium), la Chiesa è sempre un mistero. Quando si parla di Chiesa si parla di Dio perchè essa è di origine divina, la Chiesa è oggetto e bersaglio del maligno che vorrebbe disturbare l'opera della Redenzione e della Santificazione ma è protetta da Dio stesso (la Chiesa). calandosi nel concreto della vita molte delle cose che noi viviamo e vediamo rimangono ammantati nel mistero, molte cose non si comprendono - talvolta il Signore scopre qualcosa. Cos'è la Rivelazione (pubblica o privata)? Cioè sarebbe una seconda velatura, quando hai velato la realtà, la rivela. E' come se tu avessi una realtà velata, Dio alza per un'attimo il velo e ti fa vedere qualcosa e poi abbassa il velo. Tu hai visto un bagliore e poi basta. Quando Gesù dice (parlando della Santissima Trinità - secondo brano):

"..La sua Luce è inaccessibile a mente creata; se qualcuno volesse entrare gli succederebbe come ad una persona che volesse entrare in un gran fuoco, non avendo calore e forza sufficiente a questo fuoco, resterebbe consumata dal fuoco, quindi essendo estinto, mai potrebbe dire né quanto né quale calore conteneva quel fuoco...."

Cosa sta dicendo che questo limite che è strutturale della nostra condizione umana sarà rimosso solo dopo la morte; tante domande non bisogna porle all'Altissimo. Si rimane ancorati a pochi paletti certissimi (verità definite nella rivelazione pubblica) e dopo di chè si nuota nel mare con cautela sapendo che stiamo in orizzonti non dominabili - ecco perchè l'abbandono e la fiducia. La DV che permette anche il male e passa attraverso queste esperienze sono tutte quante esperienze di fede. Quando Gesù parla del Corpo Mistico della Chiesa. Luisa fa una bella domanda - Santa Teresina va a cercare la sua collocazione nella Chiesa...vorrei essere gli occhi della Chiesa ecc... ma qualunque cosa pensasse e voleva essere tutto e alla fine ha trovato la soluzione: la cosa è più importante è l'amore, senza di esso la Chiesa cesserebbe di esistere. Santa teresina decise di mettersi nel cuore della Chiesa.

"..Ora, le anime che vivono o vivranno nel mio Volere, saranno al corpo della mia Chiesa come pelle al corpo; il corpo contiene pelle interna e pelle esterna e siccome nella pelle c’è la circolazione del sangue che dà vita a tutto il corpo, è in virtù di questa circolazione che le membra giungono a debita statura, se non fosse per la pelle e per la circolazione del sangue, il corpo umano sarebbe orrido a vedersi e le membra non crescerebbero a debita proporzione. Ora vedi come mi sono necessarie queste anime che vivono nel mio Volere, avendo destinato loro come pelle al corpo della mia Chiesa e come circolazione di vita a tutte le membra, saranno esse che daranno la debita crescita alle membra non cresciute, che saneranno le membra piagate e che col continuo vivere nel mio Volere restituiranno la freschezza, la bellezza, lo splendore a tutto il corpo mistico, facendolo in tutto simile al mio capo, che sederà con tutta maestà su tutte queste membra..." Gesù - primo brano

Immagine molto bella, la pelle ha il compito di rendere presentabile il corpo altrimenti saremmo mostruosi e bagnati di sangue e al tempo stesso porta la circolazione del sangue a tutte le membra, le anime che vivono nella DV hanno un compito fondamentale per la vita della Chiesa; la pelle si estende in tutto il corpo e il sangue circola in tutto il corpo. Quando si vive e opera nella DV non si producono soltanto benefici e grazie non soltanto e principalmente a chi compie gli atti ecc.. ma queste cose vanno a ridondare a beneficio di tutti cioè passati, presenti e futuri in particolare di chi fa parte del mistico corpo della Chiesa portando la vita divina (il sangue); e la Chiesa vive di Volontà Divina e anche contribuendo (ci sono membra marciose e piagata che constatiamo) - gli esseri umani salvo grandi percorsi di santità sono bruttarelli perchè sono profondamente peccatori e brutti - l'essere santi e perfetti vuol dire essere virtuosi e belli - una persona virtuosa non dà fastidio al prossimo - chi fa il bene talvolta lo fa malamente - deficienza strutturale / per uscire da questa sorta di "condanna o maledizione del peccato" condizione strutturale fino a quando siamo sulla terra. Ci vuole una grande santità è cosa che richiede grande impegno e perseveranza - non si diventa santi dall'oggi al domani. Non esiste nulla - in questo mondo - che non si compia nel tempo e quindi ci vuole costanza e perseveranza e gli esempi si possono sprecare (artisti, sportivi ecc... per diventare grandi devono sputare sangue tutti i giorni). Quanti sacrifici fanno le persone per degli scopi..ci dev'essere una spinta grande. Quando si parla di cose umane solo chi ha messo impegno parla ma quando si parla delle cose di Dio sembriamo tutti quanti professori, la santità è una cosa bella ma si raggiunge dopo anni e anni di sforzi, umiliazioni ecc... e chi ce la fa? Ecco perchè ci serve questa benedetta pelle, quei pochi che ci vanno a Messa pensano di essere santi ma poi bisogna vedere come ci si va, come si assiste alla Messa, al ringraziamento ecc... la vita e dopo la messa. C'è tutto un complesso che pochi hanno questa attenzione di farsi un make-up che ci renda meno mostruosi di quello che siamo; diventare sportivi è bello ma bisogna tanto faticare e anche per diventare un professionista affermato. Dopo anni e anni di duro lavoro potrai fare qualcosa e le cose dello spirito non fanno eccezioni. Non basta dire "vieni dv nel mio ascoltare ecc.." c'è un tempo bello - poi ci sono anche delle soddisfazioni umane in questo percorso.

Sono pochissimi che fanno questo make-up ci vuole qualcuno che metta la pelle sopra ed ecco perchè servono i fuoriclasse che sistemino il corpo della Chiesa.

Ci vuole costanza e perseveranza altrimenti non raggiungeremo nessun obiettivo - la Messa domenicale è il minimo ma dev'essere quotidiana come il mangiare e bere. Ci illumini la Madonna.

14 Gennaio 1922 La Santissima Trinità dà vita a tutto

Mi son trovata fuori di me stessa e ho visto il Cielo aperto ed una luce inaccessibile a qualunque creatura, da dentro questa luce scendevano raggi che investivano tutte le creature: celesti, terrestri e purganti. Alcuni raggi erano tanto abbaglianti, che sebbene si rimanesse investiti, rapiti, felicitati, non si sapeva ridire nulla di ciò che contenevano; altri raggi erano meno abbaglianti e si poteva ridire il bello, la felicità, le verità che contenevano, ma era tanta la forza della luce, che io stessa non sapevo se la mia piccola mente era più capace di ritornare in me stessa. Se il mio Gesù non mi avesse scosso con le sue parole, forza umana non avrebbe potuto ritirarmi da quella luce per richiamarmi alla vita, ma ahimè! non sono degna ancora della mia cara e celeste patria, la mia indegnità mi costringe a vagare nell’esilio, ma, oh! quanto mi è duro! Onde Gesù mi ha detto: “Figlia mia, ritorniamo insieme nel tuo letto, quello che tu vedi è la Trinità Santissima, che ha come in pugno tutte le creature e come dal semplice suo alito dà vita, conserva, purga e felicita, così non c’è creatura che da Lei non penda. La sua Luce è inaccessibile a mente creata; se qualcuno volesse entrare gli succederebbe come ad una persona che volesse entrare in un gran fuoco, non avendo calore e forza sufficiente a questo fuoco, resterebbe consumata dal fuoco, quindi essendo estinto, mai potrebbe dire né quanto né quale calore conteneva quel fuoco. I raggi sono le divine virtù, alcune virtù sono meno adattabili a mente creata, ecco perciò l’anima si felicità, le vede, ma non sa ridire nulla; le altre virtù divine sono più adatte alla mente umana quindi la creatura sa parlare, ma come balbuziente, perché nessuno può parlare di loro in modo giusto e degno. Le virtù più adattabili alla mente umana sono: l’amore, la misericordia, la bontà, la bellezza, la giustizia, la scienza. Perciò, insieme con Me, mandiamo i nostri omaggi a nome di tutti per ringraziarla, lodarla, benedirla per tanta bontà verso tutte le creature.” Onde dopo aver pregato insieme con Gesù, sono ritornata in me stessa.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI