sabato 22 febbraio 2020

Conoscere, attivare e diffondere le sorgenti divine

Gesù mostra a Luisa come Egli, durante la sua vita terrena, produsse variegate sorgenti di grazia e di vita e che esse attendono di essere sparse sul genere umano da chi opera nel Divin Volere. Insiste sull’importanza di conoscere e far conoscere le verità sulla Divina Volontà. Fa comprendere a Luisa quanto sia importante una vita equilibrata e costante per entrare nel regno del Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 13, 28-30 Gennaio e 2 Febbraio 1922, Lunedì 23 Settembre 2019

28 Gennaio 1922 Gesù ci apri tante fonti nel suo Volere

Stavo pregando ed il mio dolce Gesù mi ha tirato a Sé, tutta trasformandomi in Lui e mi ha detto: “Figlia mia, preghiamo insieme per poter prendere il Cielo in pugno ed impedire alla terra che precipiti di più nella corrente del male.” Onde abbiamo pregato insieme e poi ha soggiunto:“La mia Umanità stando in terra si vedeva molto stretta innanzi alla Divinità e siccome era inseparabile da Essa, non faceva altro che entrare nell’immensità della Volontà Eterna ed aprire tante fonti a pro delle creature, perché essendo aperte da un Uomo Dio, dava il diritto alla umana famiglia di avvicinarsi a queste fonti e prendere ciò che voleva. Quindi formai la fonte dell’amore, quella della preghiera, l’altra della riparazione, la fonte del perdono, quella del mio sangue, l’altra della gloria. Ora, vuoi sapere tu chi agita queste fonti per farle sorgere e farle straripare, in modo che tutta la terra resti inondata? L’anima che entra nel mio Volere; come entra, se vuole amare s’avvicina alla fonte dell’amore ed amando e anche col mettere l’intenzione d’amare, agita la fonte, le acque essendo agitate, crescono, straripano ed allagano tutta la terra e a volte sono tanto forti queste agitazioni, che le onde s’innalzano tanto da toccare il Cielo ed allagare la patria celeste. Se vuol pregare, riparare, impetrare il perdono ai peccatori, darmi gloria, agita la fonte della preghiera, della riparazione, del perdono e queste sorgono, straripano ed allagano tutti. Quanti beni non ha impetrato all’uomo la mia Umanità? Lasciai le porte aperte affinché potessero entrare a loro bell’agio, ma quanto pochi sono quelli che vi entrano!

Gesù parte dalla considerazione del suo operato sulla Terra che costituisce uno dei punti basilari della DV, mentre nell'opera della Redenzione ha mostrato l'operato esterno della sua SS. Umanità e qua ci mostra ciò che fece dentro nella sua SS. Umanità. Cosa ha fatto? Non faceva altro (la sua Umanità) che entrare nell'Immensità Eterna ed apriva delle fonti (se avessimo una fonte avremmo sempre acqua a disposizione per i nostri bisogni), quindi l'Umanità aveva bisogno di fonti benefiche perchè la situazione post peccato originale ha reso tutti quanti inquinati, malati in modo cronico ed infetti delle nostre fonti e dovevano arrivare a noi delle fonti pulite. Qua ne cita diverse (6), tutto questo doveva sorgere ed attivarsi nel tempo successivo a Gesù, quando si compra un software bisogna avere una chiave di attivazione. Quindi è già tutto fatto ma tutto questo (e lo insegna anche la Chiesa), noi non siamo coinvolti nell'acquisto della Redenzione ma nel far pervenire i frutti della Redenzione che si fa con la nostra preghiera e penitenza. Nella DV perchè questa carica scenda sugli altri come una cascata sugli altri occorre operare nella DV, chi opera nel DV ed entra in esso comincia a scatenare il Paradiso attivando tutto questo fiume di Grazia facendolo straripare sui fratelli. Agitazione santa che bisogna provocare, c'è ma dev'essere attivato a bene di tutti. Purtroppo, nonostante ci sia il bene e qualcuno che si adopera, pochi sono quelli che vi entrano ed è sempre purtroppo (e Gesù lo dice nel terzo brano) molto lasciato al nostro libero arbitrio. Senza concorso, accoglienza e collaborazione degli esseri umani, nonostante l'abbondanza dei beni disgraziatamente non si possono ricevere senza la volontà di averli.

30 Gennaio 1922 Le verità sono nuove creazioni. La verità è luce e la luce da sola si stende, ma per stendersi è necessario farla conoscere ed il resto lo farà da sé

Figlia mia, la mia parola è creatrice e quando parlo facendo conoscere una verità che mi appartiene, non faccio altro che nuove creazioni divine nell’anima. E siccome quando creai il cielo con un solo Fiat distesi i cieli e lo tempestai di miliardi di stelle, tanto che non c’è parte della terra dalla quale non si veda questo cielo e se da qualche punto non si vedesse sarebbe un disonore alla potenza creatrice e potrebbero dire che la forza creatrice non aveva potere di distendersi ovunque, così le mie verità sono più che cielo che vorrei far conoscere a tutti, da un punto all’altro della terra e come tante stelle vorrei far passare di bocca in bocca per ornarmi il cielo delle verità che ho manifestato. Se la creatura volesse occultare le mie verità, farebbe come se volesse impedirmi di creare il cielo e, volendo la segretezza, mi darebbe il disonore, come se una persona volesse impedire che gli altri guardassero il cielo, il sole e tutte le cose da Me create per non farmi conoscere. Ah! figlia mia, la verità è luce e la luce da sé si stende, ma per stendersi è necessario farla conoscere, il resto lo farà da sé, altrimenti resterà compressa, senza il bene di poter illuminare e fare la via che vuole. Perciò sii attenta e non impedirmi di poter stendere la luce delle mie verità.”

Gesù parla dell'importanza dell'assimilazione dei concetti e Lui spiega che nutrirsi delle Verità è come masticarle, digerirle ed assimilarle. E' esperienza comune che per imparare qualcosa bisogna ripetere atti in continuazione. Un adulto parla in automatico perchè ha studiato molto e a furia di ripetere apprende il modo di parlare. Gesù si ripete, coglie sempre però altre sfaccettature. Paragona il cielo stellato alle verità viste delle anime che devono essere fatte conoscere e se uno non lo facesse sarebbe come nascondere il cielo. Sta parlando dell'importanza delle Verità e della conoscenza. Non basta leggere solo una prima leggere i volumi, è come la Sacra Scrittura, so il Vangelo a memoria ma continuo a leggerlo per trarne sempre nuovi spunti di meditazione. Sarà antico ma sempre nuovo perchè viene da Dio. La comprensione profonda ripete ripetizione, più lo facciamo meglio è, molti essendo concetti spirituali per cui piano piano bisogna assimilarli e comprenderli e viverli anche in automatico senza rendermi conto del tutto che le sto vivendo (anche se non ne sono cosciente).

2 Febbraio 1922 La Divina Volontà è seme che moltiplica le immagini di Dio. Perché Gesù possa operare in noi, ci vuole somma uguaglianza in tutte le nostre cose.

Ci sono dei passi nella Bibbia dove ci sono dei passi che non si capiscono (specie nel Profeta Daniela e nell'Apocalisse), quindi quello che noi dobbiamo prendere atto che Dio ha fatto e rivelato certe cose e guai a chi toglie una virgola. Tutta questa cosa misteriosa che Gesù fa non si capisce..

Questa mattina, il mio sempre amabile Gesù è venuto tutto bontà e dolcezza; portava una corda al collo ed in mano uno strumento come se volesse fare qualche cosa. Onde si è tolta la corda dal collo ed ha cinto il mio, poi ha fissato lo strumento nel centro della mia persona e con un diametro che faceva girare da una rotella che stava nel centro di quello strumento, mi misurava tutta per vedere se in tutte le parti della mia persona, trovasse tutte le parti eguali, Lui era tutto attento per vedere se il diametro, mentre girava, trovava la perfetta uguaglianza ed avendola trovata ha dato un sospiro di grande contento, dicendo: “Se non l’avessi trovato eguale non avrei potuto compiere ciò che voglio; a qualunque costo sono deciso a farne un portento della grazia.” Ora, quella rotella che stava nel centro pareva che fosse una rotella di sole e Gesù si rimirava dentro per vedere se la sua adorabile persona ricompariva tutta intera in quella rotella di sole e ricomparendo, tutto contento pareva che pregasse. In questo mentre è scesa dal Cielo un’altra rotella di luce, simile a quella che avevo nel centro della mia persona, ma senza distaccare i raggi da dentro il Cielo e si sono immedesimate insieme e Gesù le ha impresse in me con le sue santissime mani ed ha soggiunto: “Per ora ho fatto l’incisione, ho messo il suggello, poi penserò a svolgere ciò che ho fatto.” Ed è scomparso.

L'unica cosa che ci capiamo è che Gesù trova tutto equilibrato. Cosa pensiamo? Cosa fa la grazia di Dio nelle nostre anime senza che noi ce ne rendiamo conto? Molte operazioni dentro di noi - sia nel bene ma anche nel male - avvengono a nostra insaputa. Rimaniamo umili e agiamo con cautela. Sono infinitamente le cose di più che non sappiamo delle cose terrene che quelle sappiamo idem quelle spirituali. Ci consola che nemmeno Luisa ci ha capito qualcosa ma Gesù ci lascia uno spiraglio:

Io sono rimasta stupita, ma non so che cosa sia. Solo ho capito che perché Gesù possa operare in noi, ci vuole somma uguaglianza in tutte le cose, altrimenti Lui opera in un punto dell’anima nostra e noi distruggiamo in un altro punto. Le cose ineguali sono sempre moleste, difettose e se si vuole poggiare qualche cosa, c’è pericolo che la parte ineguale la faccia andare per terra. Un giorno, un’anima che non è sempre uguale vuol fare il bene, vuol sopportare tutto; un altro giorno non si riconosce più, è svogliata, impaziente, sicché non si può fare alcun assegnamento su di lei. Dopo ciò il mio Gesù è ritornato ed avendomi tirato nel suo Volere mi ha detto: “Figlia mia, la terra, col gettare il seme dentro di essa germoglia, moltiplica il seme che è stato gettato. La mia Volontà si stende più che terra e getta il seme del mio Volere nelle anime e fa germogliare e moltiplicare tante altre mie immagini simili a Me. Il mio Volere germoglia i miei figli e li moltiplica. Sappi però che gli atti fatti nel mio Volere sono come il sole, tutti pretendono la luce, il calore ed il bene che contiene il sole, né nessuno può impedire che si goda dei beni di esso, senza che uno defraudi l’altro, tutti ne godono, tutti sono proprietari del sole, ognuno può dire: il sole è mio. Così gli atti fatti nel mio Volere, più che sole, sono voluti e pretesi da tutti, li aspettano le generazioni passate, per ricevere su tutto ciò che hanno fatto la luce smagliante del mio Volere; li aspettano i presenti, per sentirsi fecondare ed investire da questa luce; li aspettano i futuri, per compimento del bene che faranno. Insomma, la mia Volontà sono Io e gli atti fatti nel mio Volere gireranno sempre nella ruota interminabile dell’eternità per costituirsi vita, luce e calore di tutti.”

Perchè Gesù operi in noi ci vuole somma uguaglianza. Le cose ineguali sono sempre difettose.Che significa in concreto? C'è una virtù in cui sei debole e una in cui sei forte? Quella in cui sei debole devi arrivare ad un minimo di sufficienza, non ci può essere nella tua anima il monte Everest della fortezza e la valle del mar morto dell'umiltà. Gli atti di virtù che operi con la fortezza vengono distrutti dagli atti di superbia che compi. Opera un punto dell'anima Gesù e noi distruggiamo nell'altro. Un'altro pericolo è l'incostanza, le anime incostanti...che ci si fa? Si fanno le cose buone un giorno ma poi siamo sempre daccapo. L'insegnamento è l'uguaglianza e un'attenzione per quanto sta in noi - corretto uso del tempo, non posso pregare 12h e lavorare 1, non posso, dormo 2 e sto sveglio 22, non mangio nulla e poi faccio atti scriteriati. Vale anche nella vita in generale. Bisogna curare questi atti, se non c'è ordine ed uguaglianza Dio non ci sta, il diavolo è il principe del disordine. Se noi abbiamo un pavimento non è dritto è un problema perchè non si possono fermare gli oggetti. E Gesù chiude ribadendo l'importanza degli atti fatti nel DV che concorrono al riordino della nostra persona e delle altre persone (per quanto siano disposte). Attenzione a non aver modi ed essere di fare che non siano livellati ad un piano di equilibrio perchè altrimenti nulla di buono e duraturo rimane nella nostra anima.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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