Solo quando fu pronta Dio costituì Maria "portatrice di Gesù", con l'impegno, da parte sua, di non lasciarlo mai solo, difenderlo e amarlo dovunque l'avesse portato. La Divina Maria segue Gesù dovunque vada e, in ciascuno, lo ama, lo difende e lo ripara. Tutti dovremmo da Lei imparare e fare a nostra volta ciò che Lei sempre ha fatto e fa (Volume 34, 28 Maggio 1937). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 1 Febbraio 2020
28 Maggio 1937
La Regina Portatrice di Gesù, il gran dono che le fu consegnato. Compito che ebbe dall'Ente Supremo
Questa meditazione potrebbe durare ore e ore a causa di alcuni passaggi, siamo anche nei piani alti dei Libri di Cielo, siamo al cuore o al culmine. E' un crescendo, una sinfonia che arriva al culmine e non ha un movimento parabolico ma iperbolico. Cioè parte dal basso e va verso l'alto e termina nel punto più alto.
Il fatto che la Madonna sia la portatrice di Gesù si spera che i cattolici ce l'abbiano. Ma il senso e il modo e il limite molto vasto nel cui la Madonna lo è, è ampiamente spiegato in questo brano.
(Luisa)"..Ora mentre stavo stretta a loro, la Sovrana Regina, tutta bontà e tenerezza, mi ha detto:
"Figlia diletta mia, tu devi sapere che io sono la portatrice di Gesù, questo fu un dono che l'Ente Supremo mi affidò e quando fu certo che io avevo grazia, amore, potenza e la stessa Volontà Divina, per tenerlo custodito, difeso, amato, allora mi fece la consegna del dono, cioè il Verbo Eterno e s'incarnò nel mio seno dicendomi: “Figlia nostra, ti facciamo il gran dono della Vita del Figlio Dio, affinché tu ne sia padrona e lo doni a chi vuoi, però sappilo tenere difeso, a chiunque lo doni non lo lasciare mai solo, per supplire se non l'amano, per ripararlo se l'offendono, farai in modo che nulla manchi alla decenza, alla santità, alla purezza che gli conviene, sii attenta, è il dono più grande che ti facciamo e ti diamo il potere di bilocarlo quante volte vuoi, affinché chi lo vuole, possa ricevere questo gran dono e possederlo.”
1) Per essere la portatrice di Gesù occorre prendersi un'impegno, i sacerdoti in questo sono molto simili alla Madonna. Un prete porta Gesù, la gioia di un prete è vedere un'anima che accoglie Gesù. Vedere un'anima rifiorire è una gioia per un sacerdote. Cosa dice la Madonna?
"..fu un dono che l'Ente Supremo mi affidò e quando fu certo che io avevo grazia, amore, potenza e la stessa Volontà Divina, per tenerlo custodito, difeso, amato,.."
Il messaggio è che la Madonna porta Gesù a tutti ma al tempo stesso difende Gesù e lo ama per tutti perchè non tutti i destinatari di Gesù non lo trattano bene e questo è cosa che va riparata ed affrontata. Gesù deve essere difeso
“Figlia nostra, ti facciamo il gran dono della Vita del Figlio Dio, affinché tu ne sia padrona e lo doni a chi vuoi, però sappilo tenere difeso, a chiunque lo doni non lo lasciare mai solo, per supplire se non l'amano, per ripararlo se l'offendono, farai in modo che nulla manchi alla decenza, alla santità, alla purezza che gli conviene, sii attenta, è il dono più grande che ti facciamo e ti diamo il potere di bilocarlo quante volte vuoi, affinché chi lo vuole, possa ricevere questo gran dono e possederlo.” (Ss. Trinità alla Madonna)
Quanto abbiamo pensato (discorso del don rivolto ai sacerdoti) se una persona che fa la comunione è in grazia di Dio? E se fosse in peccato mortale e mettendo Gesù mettendo Gesù in un letamaio senza rendersi conto? Affari suoi? Non ci possiamo fare nulla dal punto di vista concreto ma qualcosa possiamo fare, ma vale anche per ogni anima che vive nella dv e che ama Gesù. Es. Padre ho visto X che ha fatto la comunione senza però che non si sia più confessata da tanto tempo...che fare? Basta metterci l'intenzione e operare nella DV e metterci un Ti Amo. Lo dico io il Ti Amo per quella persona, cosa significa fare la Santa Comunione? Quanti fedeli fanno la santa comunione come Dio come comanda? La Comunione richiede un periodo di preparazione e di ringraziamento, non puoi prendere Gesù e non dirgli neanche una parola o biascicare di corsa qualche preghiera e poi scappare. Ma tu ci credi o no che Dio è sceso dentro la mia anima?
Nell'Eucarestia c'è la presenza reale e sostanziale di Dio, viviamo un'esperienza molto simile a quello che è accaduto quando Gesù è sceso nel grembo della Madonna. Per quei 15 tu hai Dio dentro nel cuore, quanti minuti un fedele ha accumulato di presenza di Gesù in un'anno? Raggiungerà i 9 mesi di gravidanza della Madonna? Cosa faceva la Madonna quando aveva il Verbo nel grembo e cosa facciamo noi?
"..Ora questo Figlio è mio, è dono mio e, come mio, conosco i suoi segreti amorosi, le sue ansie, i suoi sospiri, ma tanto, che giunge a piangere e con singhiozzi ripetuti mi dice: “Mamma mia, dammi alle anime, voglio le anime”; io voglio ciò che vuole Lui,..."
Magari arrivassimo a dire ciò che diceva la Madonna, poi tra il dire il fare c'è di mezzo l'amare. Ma se uno dicesse con il cuore: Gesù, io voglio ciò che vuoi tu..al 90% comporterebbe dolori. Se uno arrivasse a dire questo sarebbe la vera devozione alla Madonna e Gesù cosa vuole? Se la Volontà di Dio è che nessuno vada perduto, non vuol dire che l'inferno sia vuoto perchè la volontà del Padre non s'impone scavalcando la libertà della creatura ma chiede accoglienza, conversione e cooperazione. C'è mai venuto da piangere e singhiozzare per la perdita delle anime? Lo abbiamo mai fatto?
Cosa hai fatto tu per un'eventuale brutto spettacolo dato un sacerdote? Hai riparato? Hai supplito? E' questo che si deve fare e non fare polemica. Può anche essere vero ma un figlio di Gesù e di Maria non reagisce in questo modo, il primo a soffrire è Gesù, lo vede cosa succede. Cosa muove la mia esternazione? Un mio pensiero egoistico, non penso che il sacerdote ha dato un dolore al cuore di Gesù cosa più grave e seria che dare un momento storto santo a me? E anzichè lamentarmi ci penserò io ad amarlo e ripararlo e pregare per questo sacerdote.
"..Ecco perciò se scende Sacramentato nei cuori, io scendo insieme per garanzia del mio dono, non posso lasciarlo solo, povero Figlio mio. Se non avesse la sua Mamma che scende insieme, come me lo tratterebbero male! Chi non gli dice un ti amo di cuore ed io devo amarlo, chi lo riceve distratto, senza pensare al gran dono che riceve ed io mi riverso sopra di Lui per non fargli sentire le loro distrazioni e freddezze, chi giunge a farmelo piangere ed io devo quietargli il pianto e fare i dolci rimproveri alla creatura perché non me lo faccia piangere. Quante scene commoventi succedono nei cuori che lo ricevono Sacramentato!.." Madonna
La Madonna che cerca di suscitare la nostra coscienza, ti rendi conto che stai facendo?
"..Vi sono anime che non si contentano mai d'amarlo ed io do loro il mio amore ed anche il suo, per farlo amare, queste sono scene di Cielo e gli stessi Angeli restano rapiti e ci rinfranchiamo delle pene che ci hanno dato le altre creature.." Madonna
"... Ma chi può dirti tutto? Sono la Portatrice di Gesù, né Lui vuole andare senza me, tanto che quando il Sacerdote sta per pronunziare le parole della Consacrazione sull'Ostia Santa, faccio ali con le mie mani Materne, affinché scenda attraverso le mie mani, per consacrarsi, affinché, se mani indegne lo toccano, io faccia sentire le mie che lo difendono e lo coprono col mio amore.." Madonna
Oggi ci sono un sacco di brutte scene che non ci consentono di sognare che ciò non accade. Cosa fa la Madonna a chi celebra indegnamente la Messa? Capiamo che dietro a queste cose, c'è uno stile mariano. Tu ami Gesù, la Madonna non può fare niente sui cuori delle persone ma su Gesù sì. Non serve a nulla arrabbiarsi nè esternare sofferenze, quando vediamo qualcosa che non va (tipo nella Chiesa) vado in confusione e mi fa star male per me o Gesù? La Chiesa possiede le fondamenta sicurissime, quella non la tocca nessuno, quello che accada sono cose che possono far tremare le fondamenta della Chiesa ma non farla crollare. Qual'è il mio primo pensiero? Prendo le difese di Gesù? Io posso amare, riparare per Gesù, la Madonna dice a Gesù: guarda me. Ce ne vuole ma un briciolo d'amore possiamo darlo nonostante le nostre indegnità.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 26 agosto 2020
giovedì 20 agosto 2020
Inseparabili
Maria afferma che Lei e Gesù sono inseparabili: dove è Lui, Lei è e dove è Lei, Lui è. Le divine operazioni che Maria compie nell'anima ogni volta che essa si accosta alla santa Comunione. I portenti e i prodigi della Divina Volontà e della sua immensa virtù (Volume 34, 10 Maggio 1937). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 8 febbraio 2020
10 Maggio 1937 Come Dio si fa cibo della creatura; lo scambio, l'affiatarsi, il parlarsi fra ambo le parti formano le opere più belle. Come la Regina del Cielo continua l'ufficio di Madre e cresce suo Figlio nelle creature
Il brano che abbiamo letto (una parte) è breve ma profondo in quantità. La meditazione sarà un seguire parola per parole le cose dette dalla Madonna
"...Dopo ciò ho fatto la Santa Comunione e nel mio interno si è fatto vedere il mio Caro Gesù, piccino, piccino mentre la Madre Celeste stendeva il suo manto azzurro sopra di me e sul Piccino Divino, poi, non so come, l'ho sentita dentro di me, mentre baciava, carezzava, prendeva nelle sue braccia il suo Caro Figlio, se lo stringeva al Cuore, lo cresceva, lo nutriva, gli faceva mille stratagemmi d'amore, io era spettatrice e meravigliata..."
Per prima cosa notiamo il contesto che è quasi sempre la Santa Comunione, è il momento in cui più di ogni altro siamo in contatto intimo, immediato e diretto con Gesù e il don pensa che sia urgente riscoprire e rivalutare l'estrema importanza su come ci si accosta alla Santa Comunione. La qualità della nostra vita cristiana dipende dalla qualità delle nostre comunioni. La Madonna ci rivela di ciò che fa nel comunicando e noi constatiamo nell'esperienza che molte comunioni (anche le nostre) almeno apparentemente non producono frutti di santificazione. Il problema è che questa operatività di Maria (oltre ad esserci di consolazione) che noi non possiamo conoscere - il mondo di Dio è un mondo per lo più fuori dalla nostra portata; tuttavia questo non ci deve esimere dal metterci del nostro. Il Montfort dice di fare la comunione con Maria e di far fare la Comunione in Maria. Qual'è l'importanza di questo gesto? - La Madonna si prende cura di Gesù dando a Gesù di crescere in noi e certamente se io ci metto un'atto della mia volontà e chiamando la Madonna rinunciando alle mie disposizioni e preparandomi è chiaro che questa cooperazione è evidentissimo che i frutti della santa comunione saranno più grandi. Non deleghiamo in toto al Cielo, è vero che il Cielo fa il 95% delle operazioni (o anche di più) però c'è sempre una nostra partecipazione nella misura in cui noi vogliamo che queste operazioni siano fruttuose. Non ci sono operazioni automatiche. Vedendo queste cose noi possiamo immaginare quali fossero le comunioni di Maria Santissima e di come dovrebbero essere le nostre.
Luisa vede Gesù piccino, lo accarezza, lo riempe di baci ecc...che significa? Perchè non vede Gesù adulto dentro di sè? Con la comunione noi riceviamo un Gesù che attende di diventare uomo, come fa un piccino a crescere? Dev'essere curato, allevato e cresciuto. Ma se io non lo nutro e non lo accolgo bene Gesù resterà un bambino, poca roba. Come mai tante comunioni e non si vede un barlume di santità? Cosa non funziona? Notiamo un termine: inseparabile (Gesù dalla Madonna e viceversa). Significa che ciò taglia la testa a molte questioni (es. terra terra: ma con Gesù esposto, si potrà dire il Rosario? - al don è stato chiesto - e ha sentito dire delle cose del tipo: ti pare che davanti a Gesù esposto dico il rosario?). Noi vediamo esposto Gesù lì stà la Madonna ad adorare Lui, ad adorare con te e se tu glielo permetti per mezzo di te. Non può essere mai brutto dire il rosario ma certamente non è una cosa strana. Così dove c'è la Madonna veramente (es. le apparizioni riconosciute dalla Chiesa) c'è Gesù. Chi disprezza gli apostoli rifiuta Gesù e direbbe lo stesso della Madonna? Se Lui è in Lei e Lei in Lui chi accoglie Maria accoglie Gesù? La Madonna non può essere considerata per nessun motivo d'intralcio a Gesù. E' vero che l'attaccamento ad un santo è sbagliato e mi ostacola con l'unione con il Signore e dobbiamo fare molta attenzione a non attaccarci alle persone che ci aiutano nel nostro cammino (direttore spirituale ecc...). L'attaccamento anche ad una creatura santa non è gradito a Dio tranne per la Madonna, per Lei non è pericoloso ma è di aiuto. Unica eccezione. Maria non trattiene mai nulla per sè, le altre persone non sono capaci di una cosa del genere.
Noi è come se fossimo parti gemellari di Gesù, la Madonna si prende cura di ogni persona come se non avesse altro da fare. Nella dv tutto si moltiplica a livello indefinito perciò la presenza di Maria in me è qualcosa di specifico, non perchè ci siano 100 Maria ma la Madonna ha la possibilità di moltiplicarsi e di essere ciascuno come se fosse l'unica. Prova a pensare: quante ostie adesso sono presenti nei tabernacoli del mondo? Chi riceve Gesù nell'ostia lo riceve intero o no? E quindi quanti Gesù ci sono adesso nel mondo? Uno ma moltiplicato per quanti ostie? Il mondo della dv è un mondo divino non umano, io adesso sto leggendo ma per Dio non è così, tutto ciò che Dio è fa per natura ha concesso di farlo a Maria per Grazia ed ecco perchè ogni tanto si chiama la Divina Maria perchè è divinizzata, stracolma di grazia. Ha la natura umana ma è talmente intrisa di divinità che sembra divina (il Montfort).
"Figlia mia, non c'è nulla da meravigliare. Io sono inseparabile dal mio caro Gesù, dove c'è il Figlio, deve essere la Madre, è questo il mio compito: crescerlo nelle anime. Lui è piccino, le anime non sanno come devono crescerlo, né hanno il latte dell'amore per alimentarlo, per quietargli il pianto, per riscaldarlo quando lo fanno intirizzire dal freddo, io, che sono la Mamma, so i piccoli bisogni del mio Piccino Divino, né Lui saprebbe stare senza la Mamma sua, siamo inseparabili tutti e due, io ripeto nelle anime ciò che fece nella sua infantile età e mentre cresco mio Figlio, prestandogli tutta la cura per renderlo felice, nello stesso tempo prendo cura della figlia per crescerla così come la vuole il Figlio mio. Questa è la mia missione più che Celeste, come vedo mio Figlio nelle anime, così corro, scendo in loro e mi occupo della sua crescita. Molto più che essendo una la Volontà di mio Figlio con la mia, come connaturale dove si trova Lui ci sono anch'io e di conseguenza il mio amore si impone di svolgere l'ufficio di Madre a Colui che tanto mi ama ed a coloro che tanto amiamo, perché sento come gemelli nati in un parto, il mio Figlio Dio e la creatura, come non amarli?" Poi con un accento più tenero e commovente ha soggiunto: "Figlia mia, com'è bella, grande, prodigiosa la virtù della Divina Volontà! Essa svuota tutto ciò che non è né luce, né Divino, unisce le distanze più lontane, ripete in atto, ciò che fu fatto da secoli e secoli e rende come connaturale l'atto umano nel Divino, è la sua forza creatrice, che giunge a bilocare, a moltiplicare, a trasformare la sua stessa Vita nella creatura. Perciò amala assai e non negarle nulla." Maria
Quando operiamo nella dv noi stiamo facendo questa cosa, non lo sappiamo ma accadono questi fenomeni.
"..Questa è la mia missione più che Celeste, come vedo mio Figlio nelle anime, così corro, scendo in loro e mi occupo della sua crescita. Molto più che essendo una la Volontà di mio Figlio con la mia, come connaturale dove si trova Lui ci sono anch'io e di conseguenza il mio amore si impone di svolgere l'ufficio di Madre a Colui che tanto mi ama ed a coloro che tanto amiamo, perché sento come gemelli nati in un parto, il mio Figlio Dio e la creatura, come non amarli?.."
Certo che se la creatura coinvolge la Madonna, è chiaro che escono fuori prodigi di santità.
"Figlia mia, com'è bella, grande, prodigiosa la virtù della Divina Volontà! Essa svuota tutto ciò che non è né luce, né Divino, unisce le distanze più lontane, ripete in atto, ciò che fu fatto da secoli e secoli e rende come connaturale l'atto umano nel Divino, è la sua forza creatrice, che giunge a bilocare, a moltiplicare, a trasformare la sua stessa Vita nella creatura. Perciò amala assai e non negarle nulla." Madonna
La dv ci rende divini nella misura in cui viene accolta noi diventiamo luce, divini e anche se non ci rendiamo conto - fondendomi nella dv posso riparare una comunione sacrilega (non mi rendo conto ma si può fare) ma la virtù della dv ci fa operare divinamente non solo nel modo ma anche nel contenuto. Un'anima che vive in essa inizia a brillare. Le opere aumentano in noi tanto quanto la vita della dv aumenta in noi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
10 Maggio 1937 Come Dio si fa cibo della creatura; lo scambio, l'affiatarsi, il parlarsi fra ambo le parti formano le opere più belle. Come la Regina del Cielo continua l'ufficio di Madre e cresce suo Figlio nelle creature
Il brano che abbiamo letto (una parte) è breve ma profondo in quantità. La meditazione sarà un seguire parola per parole le cose dette dalla Madonna
"...Dopo ciò ho fatto la Santa Comunione e nel mio interno si è fatto vedere il mio Caro Gesù, piccino, piccino mentre la Madre Celeste stendeva il suo manto azzurro sopra di me e sul Piccino Divino, poi, non so come, l'ho sentita dentro di me, mentre baciava, carezzava, prendeva nelle sue braccia il suo Caro Figlio, se lo stringeva al Cuore, lo cresceva, lo nutriva, gli faceva mille stratagemmi d'amore, io era spettatrice e meravigliata..."
Per prima cosa notiamo il contesto che è quasi sempre la Santa Comunione, è il momento in cui più di ogni altro siamo in contatto intimo, immediato e diretto con Gesù e il don pensa che sia urgente riscoprire e rivalutare l'estrema importanza su come ci si accosta alla Santa Comunione. La qualità della nostra vita cristiana dipende dalla qualità delle nostre comunioni. La Madonna ci rivela di ciò che fa nel comunicando e noi constatiamo nell'esperienza che molte comunioni (anche le nostre) almeno apparentemente non producono frutti di santificazione. Il problema è che questa operatività di Maria (oltre ad esserci di consolazione) che noi non possiamo conoscere - il mondo di Dio è un mondo per lo più fuori dalla nostra portata; tuttavia questo non ci deve esimere dal metterci del nostro. Il Montfort dice di fare la comunione con Maria e di far fare la Comunione in Maria. Qual'è l'importanza di questo gesto? - La Madonna si prende cura di Gesù dando a Gesù di crescere in noi e certamente se io ci metto un'atto della mia volontà e chiamando la Madonna rinunciando alle mie disposizioni e preparandomi è chiaro che questa cooperazione è evidentissimo che i frutti della santa comunione saranno più grandi. Non deleghiamo in toto al Cielo, è vero che il Cielo fa il 95% delle operazioni (o anche di più) però c'è sempre una nostra partecipazione nella misura in cui noi vogliamo che queste operazioni siano fruttuose. Non ci sono operazioni automatiche. Vedendo queste cose noi possiamo immaginare quali fossero le comunioni di Maria Santissima e di come dovrebbero essere le nostre.
Luisa vede Gesù piccino, lo accarezza, lo riempe di baci ecc...che significa? Perchè non vede Gesù adulto dentro di sè? Con la comunione noi riceviamo un Gesù che attende di diventare uomo, come fa un piccino a crescere? Dev'essere curato, allevato e cresciuto. Ma se io non lo nutro e non lo accolgo bene Gesù resterà un bambino, poca roba. Come mai tante comunioni e non si vede un barlume di santità? Cosa non funziona? Notiamo un termine: inseparabile (Gesù dalla Madonna e viceversa). Significa che ciò taglia la testa a molte questioni (es. terra terra: ma con Gesù esposto, si potrà dire il Rosario? - al don è stato chiesto - e ha sentito dire delle cose del tipo: ti pare che davanti a Gesù esposto dico il rosario?). Noi vediamo esposto Gesù lì stà la Madonna ad adorare Lui, ad adorare con te e se tu glielo permetti per mezzo di te. Non può essere mai brutto dire il rosario ma certamente non è una cosa strana. Così dove c'è la Madonna veramente (es. le apparizioni riconosciute dalla Chiesa) c'è Gesù. Chi disprezza gli apostoli rifiuta Gesù e direbbe lo stesso della Madonna? Se Lui è in Lei e Lei in Lui chi accoglie Maria accoglie Gesù? La Madonna non può essere considerata per nessun motivo d'intralcio a Gesù. E' vero che l'attaccamento ad un santo è sbagliato e mi ostacola con l'unione con il Signore e dobbiamo fare molta attenzione a non attaccarci alle persone che ci aiutano nel nostro cammino (direttore spirituale ecc...). L'attaccamento anche ad una creatura santa non è gradito a Dio tranne per la Madonna, per Lei non è pericoloso ma è di aiuto. Unica eccezione. Maria non trattiene mai nulla per sè, le altre persone non sono capaci di una cosa del genere.
Noi è come se fossimo parti gemellari di Gesù, la Madonna si prende cura di ogni persona come se non avesse altro da fare. Nella dv tutto si moltiplica a livello indefinito perciò la presenza di Maria in me è qualcosa di specifico, non perchè ci siano 100 Maria ma la Madonna ha la possibilità di moltiplicarsi e di essere ciascuno come se fosse l'unica. Prova a pensare: quante ostie adesso sono presenti nei tabernacoli del mondo? Chi riceve Gesù nell'ostia lo riceve intero o no? E quindi quanti Gesù ci sono adesso nel mondo? Uno ma moltiplicato per quanti ostie? Il mondo della dv è un mondo divino non umano, io adesso sto leggendo ma per Dio non è così, tutto ciò che Dio è fa per natura ha concesso di farlo a Maria per Grazia ed ecco perchè ogni tanto si chiama la Divina Maria perchè è divinizzata, stracolma di grazia. Ha la natura umana ma è talmente intrisa di divinità che sembra divina (il Montfort).
"Figlia mia, non c'è nulla da meravigliare. Io sono inseparabile dal mio caro Gesù, dove c'è il Figlio, deve essere la Madre, è questo il mio compito: crescerlo nelle anime. Lui è piccino, le anime non sanno come devono crescerlo, né hanno il latte dell'amore per alimentarlo, per quietargli il pianto, per riscaldarlo quando lo fanno intirizzire dal freddo, io, che sono la Mamma, so i piccoli bisogni del mio Piccino Divino, né Lui saprebbe stare senza la Mamma sua, siamo inseparabili tutti e due, io ripeto nelle anime ciò che fece nella sua infantile età e mentre cresco mio Figlio, prestandogli tutta la cura per renderlo felice, nello stesso tempo prendo cura della figlia per crescerla così come la vuole il Figlio mio. Questa è la mia missione più che Celeste, come vedo mio Figlio nelle anime, così corro, scendo in loro e mi occupo della sua crescita. Molto più che essendo una la Volontà di mio Figlio con la mia, come connaturale dove si trova Lui ci sono anch'io e di conseguenza il mio amore si impone di svolgere l'ufficio di Madre a Colui che tanto mi ama ed a coloro che tanto amiamo, perché sento come gemelli nati in un parto, il mio Figlio Dio e la creatura, come non amarli?" Poi con un accento più tenero e commovente ha soggiunto: "Figlia mia, com'è bella, grande, prodigiosa la virtù della Divina Volontà! Essa svuota tutto ciò che non è né luce, né Divino, unisce le distanze più lontane, ripete in atto, ciò che fu fatto da secoli e secoli e rende come connaturale l'atto umano nel Divino, è la sua forza creatrice, che giunge a bilocare, a moltiplicare, a trasformare la sua stessa Vita nella creatura. Perciò amala assai e non negarle nulla." Maria
Quando operiamo nella dv noi stiamo facendo questa cosa, non lo sappiamo ma accadono questi fenomeni.
"..Questa è la mia missione più che Celeste, come vedo mio Figlio nelle anime, così corro, scendo in loro e mi occupo della sua crescita. Molto più che essendo una la Volontà di mio Figlio con la mia, come connaturale dove si trova Lui ci sono anch'io e di conseguenza il mio amore si impone di svolgere l'ufficio di Madre a Colui che tanto mi ama ed a coloro che tanto amiamo, perché sento come gemelli nati in un parto, il mio Figlio Dio e la creatura, come non amarli?.."
Certo che se la creatura coinvolge la Madonna, è chiaro che escono fuori prodigi di santità.
"Figlia mia, com'è bella, grande, prodigiosa la virtù della Divina Volontà! Essa svuota tutto ciò che non è né luce, né Divino, unisce le distanze più lontane, ripete in atto, ciò che fu fatto da secoli e secoli e rende come connaturale l'atto umano nel Divino, è la sua forza creatrice, che giunge a bilocare, a moltiplicare, a trasformare la sua stessa Vita nella creatura. Perciò amala assai e non negarle nulla." Madonna
La dv ci rende divini nella misura in cui viene accolta noi diventiamo luce, divini e anche se non ci rendiamo conto - fondendomi nella dv posso riparare una comunione sacrilega (non mi rendo conto ma si può fare) ma la virtù della dv ci fa operare divinamente non solo nel modo ma anche nel contenuto. Un'anima che vive in essa inizia a brillare. Le opere aumentano in noi tanto quanto la vita della dv aumenta in noi.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 19 agosto 2020
Il regno di Dio è dentro di noi
Gesù racconta e spiega bene alcuni particolari del suo processo. In particolare sul dovere di non prestare ascolto a chiacchiere e detrazioni senza aver doverosamente verificato e fatto opportuno discernimento. La risposta che diede a Pilato sul suo regno (che non è di questo mondo) allude al fatto che il regno di Dio è interiore e consiste nella padronanza piena di sé, nella capacità di darsi e offrirsi e nell'esercizio di tutte le virtù. Libro di cielo volume 15, 5 Luglio 1923, 7 Febbraio 2020
5 Luglio 1923 Gesù presentato dai giudei a Pilato. Dove c’è e qual è il vero regno.
Gesù spiega alcune particolari, la fa Lui la meditazione. Tutto nella vita di Gesù è mistero, mistero significa che è realtà che per quanto tu la scruti, la mediti e cerchi di penetrarla non avrai fatto abbastanza ed ecco perchè la Parola di Dio non è una cose che noi possiamo esaurire. Nella Passione di Gesù ci sono dei pozzi di sapienza e ricchissime.
La Meditazione delle ore della Passione è un'esercizio santissimo, può accadere che Gesù in qualche passaggio ci muova particolarmente su qualche punto e ci ispiri a partecipare a qualche momento con i nostri affetti. Quando succede questo, uno si ferma e vive ed asseconda ciò che c'è nel proprio cuore e poi riprende quando lo stimolo. E'sempre da assecondare i moti interiori anche se dopo non hai tempo per fare del tutto l'Ora della Passione, più noi ci accostiamo ai pozzi più il Signore dilata i tesori del proprio cuore da cui attingere a quattro mani senza timore di esagerare.
Gesù dà delle delucidazioni importantissime e lo applica a chi atteggiandosi da santo accusa il prossimo.
"..Tu devi sapere che era tanta la superbia dei giudei, specie per la finta santità che professavano, per cui erano tenuti per uomini retti e coscienziosi, che credevano che solo col presentarmi loro e col dire che mi avevano trovato colpevole e reo di morte, Pilato avrebbe dovuto crederli e senza farli subire alcun interrogatorio avrebbe dovuto condannarmi, molto più che avevano a che fare con un giudice gentile che non aveva né conoscenza di Dio né coscienza..." Gesù
Pilato non ha agito bene durante la Passione di Gesù, la malizia e l'invidia delle autorità del tempo hanno superato l'atto di viltà di Pilato. Pilato non erano stupido e lo stesso è emerso con il colloquio di Gesù e Gesù trae occasione per fare un'ammonimento per i superiori nei confronti degli inferiori. Uno fa una denuncia al Vescovo ma prima il Vescovo la deve verificare e parlarne con l'interessato, non deve dire: siccome l'ha detto questo lo faccio subito. Principio che vale anche per noi, nella vita comune e riguarda il fenomeno della maldicenza. Io non posso, per quanto possa aver stima di X, prendere per buona la sua maldicenza ma devo cercare di capire se X sta parlando con buone o cattive intenzioni.
"... Ma Iddio dispose diversamente per confonderli e per insegnare ai superiori che per quanto buone e sante possano comparire le persone che accusano un povero reo, non bisogna credere loro facilmente, ma quasi impacciarle con tante interrogazioni per vedere se c’è la verità, oppure se sotto quell’abito di bontà c’è qualche gelosia, rancore, o per strappare dai superiori, facendosi strada nei loro cuori, qualche posto o dignità ambita; lo scrutinio fa conoscere le persone, le confonde e si mostra che non si ha fiducia di loro e, non vedendosi apprezzati, si tolgono il pensiero di ambire posti o di accusare altri..." Gesù
Le cose potevano andare diversamente ma i giudei dovevano essere svergognati. IL male non dev'essere lasciato trionfare senza nessuna fatica, Gesù l'hanno condannato ed ammazzato lo stesso ma doveva emergere, senza che si facesse male nessuno, che chi accusava Gesù aveva torto e non agiva in forza della giustizia ma per cose poco nobili. Noi non dobbiamo stare tranquilli nell'andare dietro a chiacchiere e dicerie, io non posso dare subito retta a tutto ciò che viene detto. Principio generale molto importante. Noi siamo figli della Luce e non dobbiamo essere stolti.
"..Quanto male fanno quei superiori quando ad occhi chiusi, fidandosi d’una finta bontà, non di una virtù provata, li mettono in posto o danno ascolto a chi accusa di qualche reità..." Gesù
L'ingenuità e la stoltezza (difetto di discernimento) sono colpa agli occhi di Dio e dobbiamo guardarcene. Ognuno ha diritto alla buona fama e rispetto, chi può capire capisca. L'ambiente in cui stiamo vivendo impone a tutti di fermarsi un'attimo (specie a chi vuol vivere con Gesù o nella dv) per non andare dietro a tutte queste urla. Calma, prudenza e discernimento. Sentire sempre le doppie campane, in un processo si ascolta l'accusa e anche la difesa. Non è mai prudente sentire solo l'accusa e non sentire le ragioni dell'altra. Queste cose che dovrebbero essere ovvie non lo sono.
Dove il regno di Dio? Dentro di noi.
"..Ma sai tu qual è il mio regno? Il mio regno sono i mie dolori, il mio sangue, le mie virtù; questo è il vero regno, che non fuori di Me, ma dentro di Me posseggo, ciò che si possiede fuori non è vero regno né sicuro dominio, perché ciò che non sta nell’uomo, può essere tolto, usurpato e sarà costretto a lasciarlo; invece ciò che c’è dentro, nessuno potrà toglierlo, il dominio sarà eterno dentro di lui. Le caratteristiche del mio regno sono le mie piaghe, le spine, la croce, dove non faccio come gli altri re, che fanno vivere i popoli fuori di loro, mal sicuri e, se occorre, digiuni; Io no, chiamo i miei popoli ad abitare nelle stanze delle mie piaghe, fortificati e difesi dai miei dolori, dissetati dal mio sangue, sfamati dalle mie carni e solo questo è il vero regnare, tutti gli altri regni sono regni di schiavitù, di pericoli e di morte, nel mio regno c’è la vera vita. Quanti insegnamenti sublimi, quanti misteri profondi nelle mie parole! Ogni anima dovrebbe dire a se stessa nelle pene e nei dolori, nelle umiliazioni e negli abbandoni da tutti, nel praticare le vere virtù: “questo è il mio regno, non soggetto a perire, nessuno me lo può togliere, né toccare, anzi il mio regno è eterno e divino, simile a quello del mio dolce Gesù, i miei dolori e le mie pene me lo certificano e rendono il regno più fortificato ed agguerrito, tanto che nessuno potrà muovermi battaglia in vista della mia grande fortezza. Questo è regno di pace a cui dovrebbero ambire tutti i figli miei.” Gesù
Ci possono togliere la libertà, la buona fama, la vita, ecc... ma la virtù chi te la toglie se ce l'hai? Nessuno. La nostra grande ricchezza e il nostro regnare - ogni battezzare è partecipe del sacerdozio comune, Re e Profeta. Regno interiore, sei capace di prendere la croce e di seguire Gesù ogni giorno? Sei un grande Re? Sei capace di sopportare le grandi umiliazioni se seguirai Gesù? Sarai un grande re. Sei capaci di praticare le virtù nonostante umiliazioni ed abbandoni da parte del prossimo? C'è gente che ha perso delle amicizie per il Vangelo. Preferisci perdere qualche creatura per non perdere l'amicizia con il Creatore o cedi? Nel primo caso sei un re, nel secondo sei un piccolo suddito o delle tue passioni o del maligno. Chi comanda dentro di noi? Gesù o comanda qualcun'altro? Ci sono pene e dolori per amore del Signore? Benvenuti. I cristiani santificano i dolori e offrono le pene e i dolori che il Signore li manda. I più bravi se li procurano con la mortificazione per la salvezza del prossimo. Dentro la nostra anima e volontà non entra nessuno ed ecco perchè è importantissimo che le fondamenta di questo regno si fanno nelle grandi scelte di fondo di vita e anche nelle piccole che noi compiamo ininterrottamente. Posso dire io che il mio regno è eterno e divino simile a quello di Gesù? C'è da soffrire per essere fedeli per il Signore, mi rende ancora più simile al mio Re.
Chi l'ha smosso Gesù durante la Passione? Siamo circondati da martiri che hanno avuto delle virtù granitiche che senza fare male a nessuno si sono dimostrati veri re. Tutti dobbiamo aspirare a questo regno. Non esiste vita nella dv se non c'è un radicamento forte del bene delle virtù in un'anima. Il più contiene il meno. Teniamolo sempre bene presente.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
5 Luglio 1923 Gesù presentato dai giudei a Pilato. Dove c’è e qual è il vero regno.
Gesù spiega alcune particolari, la fa Lui la meditazione. Tutto nella vita di Gesù è mistero, mistero significa che è realtà che per quanto tu la scruti, la mediti e cerchi di penetrarla non avrai fatto abbastanza ed ecco perchè la Parola di Dio non è una cose che noi possiamo esaurire. Nella Passione di Gesù ci sono dei pozzi di sapienza e ricchissime.
La Meditazione delle ore della Passione è un'esercizio santissimo, può accadere che Gesù in qualche passaggio ci muova particolarmente su qualche punto e ci ispiri a partecipare a qualche momento con i nostri affetti. Quando succede questo, uno si ferma e vive ed asseconda ciò che c'è nel proprio cuore e poi riprende quando lo stimolo. E'sempre da assecondare i moti interiori anche se dopo non hai tempo per fare del tutto l'Ora della Passione, più noi ci accostiamo ai pozzi più il Signore dilata i tesori del proprio cuore da cui attingere a quattro mani senza timore di esagerare.
Gesù dà delle delucidazioni importantissime e lo applica a chi atteggiandosi da santo accusa il prossimo.
"..Tu devi sapere che era tanta la superbia dei giudei, specie per la finta santità che professavano, per cui erano tenuti per uomini retti e coscienziosi, che credevano che solo col presentarmi loro e col dire che mi avevano trovato colpevole e reo di morte, Pilato avrebbe dovuto crederli e senza farli subire alcun interrogatorio avrebbe dovuto condannarmi, molto più che avevano a che fare con un giudice gentile che non aveva né conoscenza di Dio né coscienza..." Gesù
Pilato non ha agito bene durante la Passione di Gesù, la malizia e l'invidia delle autorità del tempo hanno superato l'atto di viltà di Pilato. Pilato non erano stupido e lo stesso è emerso con il colloquio di Gesù e Gesù trae occasione per fare un'ammonimento per i superiori nei confronti degli inferiori. Uno fa una denuncia al Vescovo ma prima il Vescovo la deve verificare e parlarne con l'interessato, non deve dire: siccome l'ha detto questo lo faccio subito. Principio che vale anche per noi, nella vita comune e riguarda il fenomeno della maldicenza. Io non posso, per quanto possa aver stima di X, prendere per buona la sua maldicenza ma devo cercare di capire se X sta parlando con buone o cattive intenzioni.
"... Ma Iddio dispose diversamente per confonderli e per insegnare ai superiori che per quanto buone e sante possano comparire le persone che accusano un povero reo, non bisogna credere loro facilmente, ma quasi impacciarle con tante interrogazioni per vedere se c’è la verità, oppure se sotto quell’abito di bontà c’è qualche gelosia, rancore, o per strappare dai superiori, facendosi strada nei loro cuori, qualche posto o dignità ambita; lo scrutinio fa conoscere le persone, le confonde e si mostra che non si ha fiducia di loro e, non vedendosi apprezzati, si tolgono il pensiero di ambire posti o di accusare altri..." Gesù
Le cose potevano andare diversamente ma i giudei dovevano essere svergognati. IL male non dev'essere lasciato trionfare senza nessuna fatica, Gesù l'hanno condannato ed ammazzato lo stesso ma doveva emergere, senza che si facesse male nessuno, che chi accusava Gesù aveva torto e non agiva in forza della giustizia ma per cose poco nobili. Noi non dobbiamo stare tranquilli nell'andare dietro a chiacchiere e dicerie, io non posso dare subito retta a tutto ciò che viene detto. Principio generale molto importante. Noi siamo figli della Luce e non dobbiamo essere stolti.
"..Quanto male fanno quei superiori quando ad occhi chiusi, fidandosi d’una finta bontà, non di una virtù provata, li mettono in posto o danno ascolto a chi accusa di qualche reità..." Gesù
L'ingenuità e la stoltezza (difetto di discernimento) sono colpa agli occhi di Dio e dobbiamo guardarcene. Ognuno ha diritto alla buona fama e rispetto, chi può capire capisca. L'ambiente in cui stiamo vivendo impone a tutti di fermarsi un'attimo (specie a chi vuol vivere con Gesù o nella dv) per non andare dietro a tutte queste urla. Calma, prudenza e discernimento. Sentire sempre le doppie campane, in un processo si ascolta l'accusa e anche la difesa. Non è mai prudente sentire solo l'accusa e non sentire le ragioni dell'altra. Queste cose che dovrebbero essere ovvie non lo sono.
Dove il regno di Dio? Dentro di noi.
"..Ma sai tu qual è il mio regno? Il mio regno sono i mie dolori, il mio sangue, le mie virtù; questo è il vero regno, che non fuori di Me, ma dentro di Me posseggo, ciò che si possiede fuori non è vero regno né sicuro dominio, perché ciò che non sta nell’uomo, può essere tolto, usurpato e sarà costretto a lasciarlo; invece ciò che c’è dentro, nessuno potrà toglierlo, il dominio sarà eterno dentro di lui. Le caratteristiche del mio regno sono le mie piaghe, le spine, la croce, dove non faccio come gli altri re, che fanno vivere i popoli fuori di loro, mal sicuri e, se occorre, digiuni; Io no, chiamo i miei popoli ad abitare nelle stanze delle mie piaghe, fortificati e difesi dai miei dolori, dissetati dal mio sangue, sfamati dalle mie carni e solo questo è il vero regnare, tutti gli altri regni sono regni di schiavitù, di pericoli e di morte, nel mio regno c’è la vera vita. Quanti insegnamenti sublimi, quanti misteri profondi nelle mie parole! Ogni anima dovrebbe dire a se stessa nelle pene e nei dolori, nelle umiliazioni e negli abbandoni da tutti, nel praticare le vere virtù: “questo è il mio regno, non soggetto a perire, nessuno me lo può togliere, né toccare, anzi il mio regno è eterno e divino, simile a quello del mio dolce Gesù, i miei dolori e le mie pene me lo certificano e rendono il regno più fortificato ed agguerrito, tanto che nessuno potrà muovermi battaglia in vista della mia grande fortezza. Questo è regno di pace a cui dovrebbero ambire tutti i figli miei.” Gesù
Ci possono togliere la libertà, la buona fama, la vita, ecc... ma la virtù chi te la toglie se ce l'hai? Nessuno. La nostra grande ricchezza e il nostro regnare - ogni battezzare è partecipe del sacerdozio comune, Re e Profeta. Regno interiore, sei capace di prendere la croce e di seguire Gesù ogni giorno? Sei un grande Re? Sei capace di sopportare le grandi umiliazioni se seguirai Gesù? Sarai un grande re. Sei capaci di praticare le virtù nonostante umiliazioni ed abbandoni da parte del prossimo? C'è gente che ha perso delle amicizie per il Vangelo. Preferisci perdere qualche creatura per non perdere l'amicizia con il Creatore o cedi? Nel primo caso sei un re, nel secondo sei un piccolo suddito o delle tue passioni o del maligno. Chi comanda dentro di noi? Gesù o comanda qualcun'altro? Ci sono pene e dolori per amore del Signore? Benvenuti. I cristiani santificano i dolori e offrono le pene e i dolori che il Signore li manda. I più bravi se li procurano con la mortificazione per la salvezza del prossimo. Dentro la nostra anima e volontà non entra nessuno ed ecco perchè è importantissimo che le fondamenta di questo regno si fanno nelle grandi scelte di fondo di vita e anche nelle piccole che noi compiamo ininterrottamente. Posso dire io che il mio regno è eterno e divino simile a quello di Gesù? C'è da soffrire per essere fedeli per il Signore, mi rende ancora più simile al mio Re.
Chi l'ha smosso Gesù durante la Passione? Siamo circondati da martiri che hanno avuto delle virtù granitiche che senza fare male a nessuno si sono dimostrati veri re. Tutti dobbiamo aspirare a questo regno. Non esiste vita nella dv se non c'è un radicamento forte del bene delle virtù in un'anima. Il più contiene il meno. Teniamolo sempre bene presente.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
martedì 18 agosto 2020
Fare felice Gesù
Pregare nella Divina Volontà e fondendosi con essa significa gettare nel mare divino la pietruzza della volontà umana, per dare a Dio gioie e piaceri celesti, ossia il godimento del suo stesso essere e dei suoi attributi. Gesù gode nel comunicarsi alla creatura e in particolare nel manifestare la sua Parola e le sue Verità, che sono sempre nuovi e contengono diletti e piaceri sempre nuovi. Lo facciamo felice se ci prestiamo ad ascoltarlo davvero. Libro di cielo volume 15, 1 Luglio 1923, 6 Febbraio 2020
1 Luglio 1923 Effetti della preghiera nel Divin Volere. Piacere di Gesù nel manifestare le sue verità alla creatura. Iddio è un atto sempre nuovo
Luisa stava pregando nella dv, anzi fondendosi nel divin volere (c'è un ciclo di catechesi nel fondersi nella divina volontà)
Stavo fondendomi nel Santo Voler Divino per girare per ciascuna intelligenza di creatura, per dare al mio Gesù il ricambio d’amore di ciascun pensiero di creatura; ma mentre facevo ciò, il pensiero mi ha detto: “A che giova pregare in questo modo? Anzi mi pare che siano più spropositi che preghiere.” (Luisa)
Dovremmo sapere queste operazioni, da un lato semplicissimo e potentissima, basta un'istante per fondersi nella dv e trovarsi in tutte le intelligenze create all'interno di esse, mettere il nostro TI AMO per dargli il ricambio dell'amore a Gesù per ciascuna creatura (sostituzione vicaria) che magari gli altri non lo danno o lo danno malamente. E fare il tutto in modo divino. Gesù negli scritti faceva vedere a Luisa qualche effetto che produce. Luisa ha una titubanza causata dal nemico e si chiede: ma che è questa roba?
Nella dv, fermo restando che la dv non è altro che il cuore del Padre Nostro sia fatta la Tua Volontà, il Padre Nostro e la preghiera della Chiesa hanno un ruolo fondamentale però nella preghiera nella dv - il don ripete - le più belle forme di preghiere nella dv sono le tue, attraverso la tua preghiera, il tuo modo di essere con la tua fantasia. Qui il diavolo soffia su Luisa. Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega che la preghiera personale è una cosa molto buona.
“Figlia mia, vuoi sapere a che giova e quale ne è l’effetto? La creatura che viene a gettare nel mare immenso della mia Divinità la pietruzza della sua volontà, come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspa, si agita ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo e sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura. Se adora la mia santità, la pietruzza della volontà umana agita il mare della mia santità ed Io sento ricrearmi dalle aure purissime della mia santità, insomma, quando la volontà umana vuol operare nella mia, come pietruzza si getta in ciascun mare dei miei attributi agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura...." Gesù
La forza di questa preghiera (Gesù) è che tu metti la tua pietruzza della tua umana volontà in quella divina. Se noi buttiamo un sassolino dentro un lago in un giorno di calma assoluta, iniziano a muoversi i cerchi d'acqua. Compiendo queste operazioni si mettono in moto le proprietà divine.
"...come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspa, si agita ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo e sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura.." Gesù
Unico modo per amare Dio come gli è dovuto ed amarlo come merita. Uno può darsi al martirio, il famoso punto d'ago dato dalla Madonna vale più del martirio di san Lorenzo perchè anche il martirio è sempre un'atto della creatura per quanto sia grande e coinvolga il dono della vita e del dono del sangue. noi avremmo il coraggio di spargere il sangue per Gesù? Ma quando noi ci muoviamo nella dv e preghiamo in essa, noi mettiamo in moto tutte le caratteristiche divine. E cosa succede?
"..insomma, quando la volontà umana vuol operare nella mia, come pietruzza si getta in ciascun mare dei miei attributi agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura.." Gesù
In modo divino, in modo divino...non in modo umano e limitato. Più di questo non potremmo darlo all'Altissimo. Non solo con grandi atti straordinari ma anche con gli atti ordinari e feriali. Noi cosa vogliamo dare all'Altissimo che Lui già non abbia?
"..Succede come ad una persona che essendo molto ricca contiene tutti i beni in casa sua, fonti freschissime, fonti profumate, fonti calde; ed una persona che entra in questa casa non sa cosa darle, perché quella possiede tutto, ma vuole comunque farle piacere, vuole amarla, quindi che fa?.." Gesù
Come fare un pensierino a Gesù? Cosa vai a regalare a Gesù?
"..Prende una pietruzza e la getta nella fonte fresca, le acque agitate esalano una delicatissima freschezza ed il signore di quella casa gode il piacere della freschezza della sua fonte, gode dei suoi stessi beni che possiede, ma perché? Perché quella persona si è preso il pensiero di agitare quella fonte, perché le cose quando sono agitate esalano più intenso il profumo, la freschezza o il calore che contengono. Ecco che significa entrare nella mia Volontà, agitare, smuovere il mio Essere e dirmi: “Vedi quanto sei buono, amabile, amante, santo, immenso, potente, sei il Tutto ed io voglio muoverti tutto per amarti e darti piacere.” Ed a te par poco?” Gesù
Quello che io semplicemente ho fatto è agitare e mettere in moto quello che è già suo. Una cosa possiamo dargli: la nostra volontà e il nostro cuore e dobbiamo fare che questo si muova nel suo volere perchè Dio possa godere alla divina dell'operato divino della creatura.
Poi Luisa nota un'altra fonte di piacere di Gesù
"..Detto ciò si è ritirato nel mio interno ed io sono rimasta a pensare come è buono Gesù, mi sembra che goda assai nel comunicarsi alla creatura e prenda tanto piacere nel manifestare le sue verità, che mentre ne dice una, quell’una è per lui spinta e quasi lo tira con una forza irresistibile a manifestarne altre. Che bontà! Che amore!.." Gesù
Amare consiste nel far felice il prossimo. Cosa manca a Gesù? Qualcuno che si presti ad ascoltarlo (Gesù), Nostro Signore non parla con voce sensibile ma con infiniti modi e noi dobbiamo imparare a pregare nel silenzio. Non fermare i pensieri (cosa impossibile) o non sentire rumori ma meditare bene un testo, rifletterci ecc...è dentro questo contesto che Dio mi parlerà.
"..Tu devi sapere che quando manifesto una mia verità non conosciuta, è una nuova creazione che faccio ed Io amo tanto sprigionare da Me i tanti beni e segreti che contengo, ma per quanto dico, essendo Io quell’atto sempre nuovo, che mai si ripete, perciò ho sempre voglia di dire, ma mentre dico mi restano sempre altre nuove cose che vorrei dire, perché quel nuovo non si esaurisce mai in Me, sono sempre nuovo nell’amore, nuovo nella bellezza, nuovo nei contenti, nelle armonie, nuovo in tutto e sempre nuovo e perciò non stanco nessuno, sempre cose nuove ho da dare e da dire e la forza irresistibile che mi spinge a manifestarmi è il mio immenso amore, in uno sfogo di amore misi fuori la Creazione;.." Gesù
"... essendo Io quell’atto sempre nuovo, che mai si ripete,.." Gesù
Oggi viviamo con la smania della novità, fai un post su facebook stamattina e stasera è già vecchio. La fatica del lavoro apostolico in questi canali è proprio del fatto che la novità dev'essere continua. Forse esempio eccessivo, però tutto quello che sentiamo nel nostro cuore anche noi siamo un'ombra della sua luce e se noi avvertiamo che il piacere si nutre di qualche cosa di nuovo...in Paradiso noi vivremo piaceri sempre nuovi. Per tutta l'eternità. Le cose che si ripetono stancano. Gesù tiene sempre da dare e da dire. Ma siccome nella dv una delle cose belle che accade è la possibilità di vivere un piccolo anticipo, se ti metti nelle condizioni di ascoltare ciò che Gesù vuol dirti anche distogliendo le orecchie da tante stupidaggini vedrai cosa succede. Che cos'è la Creazione è amore.
".. in uno sfogo di amore misi fuori la Creazione; tutto ciò che si vede in tutto l’universo stava tutto dentro di Me e l’amore fece straripare dal mio interno l’ombra della mia luce e creai il sole; l’ombra della mia immensità e delle mie armonie e fu disteso il cielo, che armonizzai con tante stelle e sfere celesti; queste ed altre cose che creai non furono altro che le mie ombre che uscii da Me, il mio amore ebbe il suo sfogo ed Io presi tanto diletto nel vedere ciò che era contenuto in Me, sparso in piccole particelle e aleggiare su tutto il creato..." Gesù
Pensiamo a quanti trilioni di anni luce ci sono nell'Universo e tutto ciò stava dentro Gesù. Gesù ci conosce uno ad uno perfettamente senza che nulla gli sia ignoto. Tutto quello che è uscito fuori è solo un'ombra..
"..Ora, quale sarà la mia gioia nel manifestare le mie verità, che non sono le ombre mie che escono da Me, ma la sostanza dei beni che contengo in Me, che non parlano di Me nel muto linguaggio come fanno tutte le cose create, ma con voce chiara, sonora ed eloquente parlano di Me ed essendo la mia parola creatrice, come nuova creazione creano nell’anima le verità che Io manifesto? Se con un Fiat creai tante cose, nel manifestare le mie verità non è un solo Fiat che pronunzio, ma tante parole per quante ci vogliono per manifestare e far comprendere quello che voglio far capire. Immaginati dunque qual è il mio contento nel manifestare le mie verità all’anima, che non in muto linguaggio, ma con voce parlante manifesterà agli altri i miei beni, le mie verità, per infondere negli altri il bene che ha ricevuto, perciò nel manifestare le mie verità, il mio amore trova il suo sfogo e si mette in festa ed amo tanto chi si presta ad ascoltarmi.” Gesù
Gesù parla e ogni parola è un Fiat e ascoltare con amore quello che Gesù dice per poi metterlo in pratica è stare sotto l'effetto continuo di queste cose e quello di fare felice Gesù. Quindi, vogliamo fare felici Gesù? Due cose devi fare: impara a muoverti nella dv agitando la tua pietruzza e poi ascolta Gesù quando ti vuole parlare. Con queste due cose possiamo fare felici Gesù. Possiamo essere sicuri che se facciamo ciò che ci viene detto riceveremo grazia su grazia e fare felici Gesù e il don pensa che non sia cosa da poco.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
1 Luglio 1923 Effetti della preghiera nel Divin Volere. Piacere di Gesù nel manifestare le sue verità alla creatura. Iddio è un atto sempre nuovo
Luisa stava pregando nella dv, anzi fondendosi nel divin volere (c'è un ciclo di catechesi nel fondersi nella divina volontà)
Stavo fondendomi nel Santo Voler Divino per girare per ciascuna intelligenza di creatura, per dare al mio Gesù il ricambio d’amore di ciascun pensiero di creatura; ma mentre facevo ciò, il pensiero mi ha detto: “A che giova pregare in questo modo? Anzi mi pare che siano più spropositi che preghiere.” (Luisa)
Dovremmo sapere queste operazioni, da un lato semplicissimo e potentissima, basta un'istante per fondersi nella dv e trovarsi in tutte le intelligenze create all'interno di esse, mettere il nostro TI AMO per dargli il ricambio dell'amore a Gesù per ciascuna creatura (sostituzione vicaria) che magari gli altri non lo danno o lo danno malamente. E fare il tutto in modo divino. Gesù negli scritti faceva vedere a Luisa qualche effetto che produce. Luisa ha una titubanza causata dal nemico e si chiede: ma che è questa roba?
Nella dv, fermo restando che la dv non è altro che il cuore del Padre Nostro sia fatta la Tua Volontà, il Padre Nostro e la preghiera della Chiesa hanno un ruolo fondamentale però nella preghiera nella dv - il don ripete - le più belle forme di preghiere nella dv sono le tue, attraverso la tua preghiera, il tuo modo di essere con la tua fantasia. Qui il diavolo soffia su Luisa. Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega che la preghiera personale è una cosa molto buona.
“Figlia mia, vuoi sapere a che giova e quale ne è l’effetto? La creatura che viene a gettare nel mare immenso della mia Divinità la pietruzza della sua volontà, come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspa, si agita ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo e sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura. Se adora la mia santità, la pietruzza della volontà umana agita il mare della mia santità ed Io sento ricrearmi dalle aure purissime della mia santità, insomma, quando la volontà umana vuol operare nella mia, come pietruzza si getta in ciascun mare dei miei attributi agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura...." Gesù
La forza di questa preghiera (Gesù) è che tu metti la tua pietruzza della tua umana volontà in quella divina. Se noi buttiamo un sassolino dentro un lago in un giorno di calma assoluta, iniziano a muoversi i cerchi d'acqua. Compiendo queste operazioni si mettono in moto le proprietà divine.
"...come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspa, si agita ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo e sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura.." Gesù
Unico modo per amare Dio come gli è dovuto ed amarlo come merita. Uno può darsi al martirio, il famoso punto d'ago dato dalla Madonna vale più del martirio di san Lorenzo perchè anche il martirio è sempre un'atto della creatura per quanto sia grande e coinvolga il dono della vita e del dono del sangue. noi avremmo il coraggio di spargere il sangue per Gesù? Ma quando noi ci muoviamo nella dv e preghiamo in essa, noi mettiamo in moto tutte le caratteristiche divine. E cosa succede?
"..insomma, quando la volontà umana vuol operare nella mia, come pietruzza si getta in ciascun mare dei miei attributi agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura.." Gesù
In modo divino, in modo divino...non in modo umano e limitato. Più di questo non potremmo darlo all'Altissimo. Non solo con grandi atti straordinari ma anche con gli atti ordinari e feriali. Noi cosa vogliamo dare all'Altissimo che Lui già non abbia?
"..Succede come ad una persona che essendo molto ricca contiene tutti i beni in casa sua, fonti freschissime, fonti profumate, fonti calde; ed una persona che entra in questa casa non sa cosa darle, perché quella possiede tutto, ma vuole comunque farle piacere, vuole amarla, quindi che fa?.." Gesù
Come fare un pensierino a Gesù? Cosa vai a regalare a Gesù?
"..Prende una pietruzza e la getta nella fonte fresca, le acque agitate esalano una delicatissima freschezza ed il signore di quella casa gode il piacere della freschezza della sua fonte, gode dei suoi stessi beni che possiede, ma perché? Perché quella persona si è preso il pensiero di agitare quella fonte, perché le cose quando sono agitate esalano più intenso il profumo, la freschezza o il calore che contengono. Ecco che significa entrare nella mia Volontà, agitare, smuovere il mio Essere e dirmi: “Vedi quanto sei buono, amabile, amante, santo, immenso, potente, sei il Tutto ed io voglio muoverti tutto per amarti e darti piacere.” Ed a te par poco?” Gesù
Quello che io semplicemente ho fatto è agitare e mettere in moto quello che è già suo. Una cosa possiamo dargli: la nostra volontà e il nostro cuore e dobbiamo fare che questo si muova nel suo volere perchè Dio possa godere alla divina dell'operato divino della creatura.
Poi Luisa nota un'altra fonte di piacere di Gesù
"..Detto ciò si è ritirato nel mio interno ed io sono rimasta a pensare come è buono Gesù, mi sembra che goda assai nel comunicarsi alla creatura e prenda tanto piacere nel manifestare le sue verità, che mentre ne dice una, quell’una è per lui spinta e quasi lo tira con una forza irresistibile a manifestarne altre. Che bontà! Che amore!.." Gesù
Amare consiste nel far felice il prossimo. Cosa manca a Gesù? Qualcuno che si presti ad ascoltarlo (Gesù), Nostro Signore non parla con voce sensibile ma con infiniti modi e noi dobbiamo imparare a pregare nel silenzio. Non fermare i pensieri (cosa impossibile) o non sentire rumori ma meditare bene un testo, rifletterci ecc...è dentro questo contesto che Dio mi parlerà.
"..Tu devi sapere che quando manifesto una mia verità non conosciuta, è una nuova creazione che faccio ed Io amo tanto sprigionare da Me i tanti beni e segreti che contengo, ma per quanto dico, essendo Io quell’atto sempre nuovo, che mai si ripete, perciò ho sempre voglia di dire, ma mentre dico mi restano sempre altre nuove cose che vorrei dire, perché quel nuovo non si esaurisce mai in Me, sono sempre nuovo nell’amore, nuovo nella bellezza, nuovo nei contenti, nelle armonie, nuovo in tutto e sempre nuovo e perciò non stanco nessuno, sempre cose nuove ho da dare e da dire e la forza irresistibile che mi spinge a manifestarmi è il mio immenso amore, in uno sfogo di amore misi fuori la Creazione;.." Gesù
"... essendo Io quell’atto sempre nuovo, che mai si ripete,.." Gesù
Oggi viviamo con la smania della novità, fai un post su facebook stamattina e stasera è già vecchio. La fatica del lavoro apostolico in questi canali è proprio del fatto che la novità dev'essere continua. Forse esempio eccessivo, però tutto quello che sentiamo nel nostro cuore anche noi siamo un'ombra della sua luce e se noi avvertiamo che il piacere si nutre di qualche cosa di nuovo...in Paradiso noi vivremo piaceri sempre nuovi. Per tutta l'eternità. Le cose che si ripetono stancano. Gesù tiene sempre da dare e da dire. Ma siccome nella dv una delle cose belle che accade è la possibilità di vivere un piccolo anticipo, se ti metti nelle condizioni di ascoltare ciò che Gesù vuol dirti anche distogliendo le orecchie da tante stupidaggini vedrai cosa succede. Che cos'è la Creazione è amore.
".. in uno sfogo di amore misi fuori la Creazione; tutto ciò che si vede in tutto l’universo stava tutto dentro di Me e l’amore fece straripare dal mio interno l’ombra della mia luce e creai il sole; l’ombra della mia immensità e delle mie armonie e fu disteso il cielo, che armonizzai con tante stelle e sfere celesti; queste ed altre cose che creai non furono altro che le mie ombre che uscii da Me, il mio amore ebbe il suo sfogo ed Io presi tanto diletto nel vedere ciò che era contenuto in Me, sparso in piccole particelle e aleggiare su tutto il creato..." Gesù
Pensiamo a quanti trilioni di anni luce ci sono nell'Universo e tutto ciò stava dentro Gesù. Gesù ci conosce uno ad uno perfettamente senza che nulla gli sia ignoto. Tutto quello che è uscito fuori è solo un'ombra..
"..Ora, quale sarà la mia gioia nel manifestare le mie verità, che non sono le ombre mie che escono da Me, ma la sostanza dei beni che contengo in Me, che non parlano di Me nel muto linguaggio come fanno tutte le cose create, ma con voce chiara, sonora ed eloquente parlano di Me ed essendo la mia parola creatrice, come nuova creazione creano nell’anima le verità che Io manifesto? Se con un Fiat creai tante cose, nel manifestare le mie verità non è un solo Fiat che pronunzio, ma tante parole per quante ci vogliono per manifestare e far comprendere quello che voglio far capire. Immaginati dunque qual è il mio contento nel manifestare le mie verità all’anima, che non in muto linguaggio, ma con voce parlante manifesterà agli altri i miei beni, le mie verità, per infondere negli altri il bene che ha ricevuto, perciò nel manifestare le mie verità, il mio amore trova il suo sfogo e si mette in festa ed amo tanto chi si presta ad ascoltarmi.” Gesù
Gesù parla e ogni parola è un Fiat e ascoltare con amore quello che Gesù dice per poi metterlo in pratica è stare sotto l'effetto continuo di queste cose e quello di fare felice Gesù. Quindi, vogliamo fare felici Gesù? Due cose devi fare: impara a muoverti nella dv agitando la tua pietruzza e poi ascolta Gesù quando ti vuole parlare. Con queste due cose possiamo fare felici Gesù. Possiamo essere sicuri che se facciamo ciò che ci viene detto riceveremo grazia su grazia e fare felici Gesù e il don pensa che non sia cosa da poco.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 13 agosto 2020
Il germe di amore eterno
Gesù spiega a Luisa che in ogni uomo creato ha deposto un germe di amore eterno, che deve crescere stimolato da tutto l'amore che Lui ha seminato nella creazione e dal suo personale lavoro interno ad ogni uomo. Chi vive questo vive felice nel Divin Volere; chi soffoca questo amore e impedisce a Gesù di lavorarlo, non può germogliare e si condanna all'infelicità. Libro di cielo volume 15, 28 Giugno 1923, 5 Febbraio 2020
28 Giugno 1923 Come Iddio nel creare l’uomo, gettò in lui il germe dell’Eterno Amore
Bellissimo brano che ci riporta ad uno dei fondamentali capisaldi della vita nella dv. Il presupposto di base - noi dobbiamo avere un'idea adeguata di Dio: Dio è in sè stesso Amore, l'amore appartiene all'Essenza di Dio come si dice tecnicamente. Dire questo (Dio è Amore) vuol dire che non esiste nulla di ciò che Dio è e fa che non sia amore puro. Questo è vero anche quando Dio - per esempio - esercita l'amore in forma di Giustizia (in Dio la Misericordia e Giustizia sono una sola cosa) e quando oggi si tende a minimizzare o cancellare l'aspetto della Giustizia di Dio, qualcuno critica quell'aspetto dell'atto di dolore (..perchè peccando ho meritato i tuoi castighi...) / uno pensa che se Dio castiga dio sarebbe cattivo. Ti pare che un Dio Amore castighi? Il cosidetto "castigo di Dio" non è altro che un suo atto di amore, sempre finalizzato alla conversione e al vero bene della persona che solo Dio sa vedere in un'ottica ampia ed eterna che va aldilà delle nostre ristrette vedute. Io sto male adesso e voglio stare bene subito ma Dio no. Nè si cura del fatto che questa sua forma di amore sia compresa o meno dagli uomini. Dio ha sempre ha fatto e continuerà a fare che è amore puro. La potenza e la grandezza della dv nella Vita di Dio, la Volontà di Dio non è altro che il principio per cui Dio opera dentro e fuori di sè. La mia volontà non è la mia anima, il battito cardiaco non è soggetto alla mia volontà, anche ciò che accade dentro la mia anima. Chi è che presiede a queste cose? E' la mia anima che senza darmi l'incomodo dirige lei le mie attività interne. E nelle cose che faccio volontariamente io esprimo me stesso, quello che sono. E l'operare è per antonomasia l'espressione di ciò che una persona è.
Cosa dice Gesù in questo brano?
“Figlia mia, nel creare l’uomo Io gettai in lui tanti germi d’amore: nella sua intelligenza, negli occhi, nella parola, nel cuore, nelle mani, nei piedi, in tutto misi il germe dell’amore..."
Perchè è questo che Dio sa fare. Mentre l'amore divino è perfetto, quello nostro no. Come nella natura un germe dev'essere coltivato. Ci sono due modalità con cui Gesù si lavora questo germe con il concorso della libera volontà della persona porta questo germe a frutto. Fuori c'è tutto quello che Dio ha creato (il Fiat Creante) - esempi che noi dobbiamo fare nostri. Se noi viviamo nella dv, non possiamo bere senza far nulla (magari qualche volta non ci riusciamo)
"...Amai tanto l’uomo, che non solo gettai in lui questo germe del mio eterno amore, ma lo misi sotto le onde del mio eterno amore che è sparso in tutto il creato, per farlo germogliare in lui e travolgerlo tutto nel mio eterno amore; sicché se la luce del sole splende nel suo occhio, gli porta l’onda del mio amore; se prende l’acqua per dissetarsi, il cibo per nutrirsi, gli portano l’onda del mio eterno amore; se la terra si stende sotto i suoi piedi e resta ferma per dargli il passo, gli porta l’onda del mio amore; se il fiore olezza il suo profumo, se il fuoco sprigiona il suo calore, tutti gli portano il mio eterno amore, ma questo non basta, Io vi sto insieme lavorando dentro e fuori per assestare, confermare e suggellare tutte le mie similitudini nell’anima dell’uomo,.." Gesù
In quel bicchiere d'acqua che ti disseta, tu vedi un Ti Amo di Dio, impari a prendere il Ti Amo di Dio e tu impari a farne una preghiera altissima o esperienza dell'amore di Dio ricambiato. Prendendo questo Ti Amo lo ringrazio. E la stessa cosa della luce del sole. Quella cosa c'è anche se ti tappi gli occhi. Il cibo c'è, i sapori ci sono e se vero che dobbiamo essere temperanti nel mangiare (c'è il peccato che purtroppo tende a trasformare le cose belle in brutte). Si mangia per vivere. Ci sono delle forme di male malefico in cui una persona non mangia più. La nostra madre terra è un Ti Amo di Dio, riconoscere i ti amo di Dio non è panteismo, un'atto della dv, Dio non sta nel sole, terra ecc.... ci sono i suoi sms continui. Noi siamo tempestati da messaggi da parte del Signore. Noi come persone educate, dovremmo rispondere a tutti i messaggi. Quando camminiamo, noi pensiamo al prodigio del nostro corpo umano? A cosa combina? Dentro di noi c'è sempre un movimento continuo..il sangue, il cuore, il midollo osseo, le attività di controllo della temperatura, la bocca produce la salivazione continua, i centri nervosi ecc.... se ci pensassimo come atti di amore sarebbe un gradito esercizio. Non serve aver studiato l'anatomia per rendersi conto dei prodigi. Anche il fuoco è un ti amo di Dio, il fiore ecc.. sollecitazioni esterne con cui (dice Gesù) l'amore di quanto Dio mi ama deve crescere e ricambio dell'amore che ricevo da Dio. La vita nella dv è questa.
"..ma questo non basta, Io vi sto insieme lavorando dentro e fuori per assestare, confermare e suggellare tutte le mie similitudini nell’anima dell’uomo,.." Gesù
Dobbiamo farci attenti alla sua voce che parla nel nostro cuore. Il don dice che nella sua esperienza sacerdotale si è reso conto che quasi nessuno ha la capacità di entrare in intimo colloquio con Dio, Dio ci parla attraverso con tutto ciò che ci accade e queste chiavi di lettura si trovano dentro di noi. E ce li ispira il Signore nella preghiera profonda. Silenzio, meditazione -- meditandole nel proprio cuore. Tutte queste molteplici sollecitazioni le persone ce li hanno. C'è chi non vuole sentirle e non lo ascoltano. Se tu non accogli il lavoro esterno e se tu non accogli il lavoro interno di Gesù questo germe non fiorisce ma se fiorisce amore eterno gli dà. Da cosa lo comprendo che vivo nella dv? Dall'amore verso Gesù che cresce con tasso esponenziale e dal fatto che queste operazioni diventano sempre più frequenti e sempre meno meccaniche.
".. ma con sommo mio dolore l’uomo soffoca questo germe ed allora succede che, anche se ha il mio amore sotto le sue onde, non sente la luce che gli porta il mio amore, perché lui avendo soffocato il germe, è restato cieco; anche se brucia non si riscalda e per quanto beva e mangi, né si disseta, né si nutre, dove non c’è il germe non c’è fecondità.” Gesù
Quella cosa che tu hai appreso con la conoscenza ti verrà a poco a poco spontanea; certamente dopo un certo tempo ti sei sforzato e così si campa enormemente meglio. Si campa malissimo se questo germe di amore si soffoca e così si diventa ladri di tutte le cose create che si usano ed abusano senza dire grazie a nessuno e ladri di tutto ciò che abbiamo e sordi alle parole che Gesù ci dice nel cuore. Dio parla a tutti ma sono solo pochi quello che si dispongono ad ascoltare Gesù.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
28 Giugno 1923 Come Iddio nel creare l’uomo, gettò in lui il germe dell’Eterno Amore
Bellissimo brano che ci riporta ad uno dei fondamentali capisaldi della vita nella dv. Il presupposto di base - noi dobbiamo avere un'idea adeguata di Dio: Dio è in sè stesso Amore, l'amore appartiene all'Essenza di Dio come si dice tecnicamente. Dire questo (Dio è Amore) vuol dire che non esiste nulla di ciò che Dio è e fa che non sia amore puro. Questo è vero anche quando Dio - per esempio - esercita l'amore in forma di Giustizia (in Dio la Misericordia e Giustizia sono una sola cosa) e quando oggi si tende a minimizzare o cancellare l'aspetto della Giustizia di Dio, qualcuno critica quell'aspetto dell'atto di dolore (..perchè peccando ho meritato i tuoi castighi...) / uno pensa che se Dio castiga dio sarebbe cattivo. Ti pare che un Dio Amore castighi? Il cosidetto "castigo di Dio" non è altro che un suo atto di amore, sempre finalizzato alla conversione e al vero bene della persona che solo Dio sa vedere in un'ottica ampia ed eterna che va aldilà delle nostre ristrette vedute. Io sto male adesso e voglio stare bene subito ma Dio no. Nè si cura del fatto che questa sua forma di amore sia compresa o meno dagli uomini. Dio ha sempre ha fatto e continuerà a fare che è amore puro. La potenza e la grandezza della dv nella Vita di Dio, la Volontà di Dio non è altro che il principio per cui Dio opera dentro e fuori di sè. La mia volontà non è la mia anima, il battito cardiaco non è soggetto alla mia volontà, anche ciò che accade dentro la mia anima. Chi è che presiede a queste cose? E' la mia anima che senza darmi l'incomodo dirige lei le mie attività interne. E nelle cose che faccio volontariamente io esprimo me stesso, quello che sono. E l'operare è per antonomasia l'espressione di ciò che una persona è.
Cosa dice Gesù in questo brano?
“Figlia mia, nel creare l’uomo Io gettai in lui tanti germi d’amore: nella sua intelligenza, negli occhi, nella parola, nel cuore, nelle mani, nei piedi, in tutto misi il germe dell’amore..."
Perchè è questo che Dio sa fare. Mentre l'amore divino è perfetto, quello nostro no. Come nella natura un germe dev'essere coltivato. Ci sono due modalità con cui Gesù si lavora questo germe con il concorso della libera volontà della persona porta questo germe a frutto. Fuori c'è tutto quello che Dio ha creato (il Fiat Creante) - esempi che noi dobbiamo fare nostri. Se noi viviamo nella dv, non possiamo bere senza far nulla (magari qualche volta non ci riusciamo)
"...Amai tanto l’uomo, che non solo gettai in lui questo germe del mio eterno amore, ma lo misi sotto le onde del mio eterno amore che è sparso in tutto il creato, per farlo germogliare in lui e travolgerlo tutto nel mio eterno amore; sicché se la luce del sole splende nel suo occhio, gli porta l’onda del mio amore; se prende l’acqua per dissetarsi, il cibo per nutrirsi, gli portano l’onda del mio eterno amore; se la terra si stende sotto i suoi piedi e resta ferma per dargli il passo, gli porta l’onda del mio amore; se il fiore olezza il suo profumo, se il fuoco sprigiona il suo calore, tutti gli portano il mio eterno amore, ma questo non basta, Io vi sto insieme lavorando dentro e fuori per assestare, confermare e suggellare tutte le mie similitudini nell’anima dell’uomo,.." Gesù
In quel bicchiere d'acqua che ti disseta, tu vedi un Ti Amo di Dio, impari a prendere il Ti Amo di Dio e tu impari a farne una preghiera altissima o esperienza dell'amore di Dio ricambiato. Prendendo questo Ti Amo lo ringrazio. E la stessa cosa della luce del sole. Quella cosa c'è anche se ti tappi gli occhi. Il cibo c'è, i sapori ci sono e se vero che dobbiamo essere temperanti nel mangiare (c'è il peccato che purtroppo tende a trasformare le cose belle in brutte). Si mangia per vivere. Ci sono delle forme di male malefico in cui una persona non mangia più. La nostra madre terra è un Ti Amo di Dio, riconoscere i ti amo di Dio non è panteismo, un'atto della dv, Dio non sta nel sole, terra ecc.... ci sono i suoi sms continui. Noi siamo tempestati da messaggi da parte del Signore. Noi come persone educate, dovremmo rispondere a tutti i messaggi. Quando camminiamo, noi pensiamo al prodigio del nostro corpo umano? A cosa combina? Dentro di noi c'è sempre un movimento continuo..il sangue, il cuore, il midollo osseo, le attività di controllo della temperatura, la bocca produce la salivazione continua, i centri nervosi ecc.... se ci pensassimo come atti di amore sarebbe un gradito esercizio. Non serve aver studiato l'anatomia per rendersi conto dei prodigi. Anche il fuoco è un ti amo di Dio, il fiore ecc.. sollecitazioni esterne con cui (dice Gesù) l'amore di quanto Dio mi ama deve crescere e ricambio dell'amore che ricevo da Dio. La vita nella dv è questa.
"..ma questo non basta, Io vi sto insieme lavorando dentro e fuori per assestare, confermare e suggellare tutte le mie similitudini nell’anima dell’uomo,.." Gesù
Dobbiamo farci attenti alla sua voce che parla nel nostro cuore. Il don dice che nella sua esperienza sacerdotale si è reso conto che quasi nessuno ha la capacità di entrare in intimo colloquio con Dio, Dio ci parla attraverso con tutto ciò che ci accade e queste chiavi di lettura si trovano dentro di noi. E ce li ispira il Signore nella preghiera profonda. Silenzio, meditazione -- meditandole nel proprio cuore. Tutte queste molteplici sollecitazioni le persone ce li hanno. C'è chi non vuole sentirle e non lo ascoltano. Se tu non accogli il lavoro esterno e se tu non accogli il lavoro interno di Gesù questo germe non fiorisce ma se fiorisce amore eterno gli dà. Da cosa lo comprendo che vivo nella dv? Dall'amore verso Gesù che cresce con tasso esponenziale e dal fatto che queste operazioni diventano sempre più frequenti e sempre meno meccaniche.
".. ma con sommo mio dolore l’uomo soffoca questo germe ed allora succede che, anche se ha il mio amore sotto le sue onde, non sente la luce che gli porta il mio amore, perché lui avendo soffocato il germe, è restato cieco; anche se brucia non si riscalda e per quanto beva e mangi, né si disseta, né si nutre, dove non c’è il germe non c’è fecondità.” Gesù
Quella cosa che tu hai appreso con la conoscenza ti verrà a poco a poco spontanea; certamente dopo un certo tempo ti sei sforzato e così si campa enormemente meglio. Si campa malissimo se questo germe di amore si soffoca e così si diventa ladri di tutte le cose create che si usano ed abusano senza dire grazie a nessuno e ladri di tutto ciò che abbiamo e sordi alle parole che Gesù ci dice nel cuore. Dio parla a tutti ma sono solo pochi quello che si dispongono ad ascoltare Gesù.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 12 agosto 2020
Orizzonti divini e sconfinati
Gesù spiega a Luisa come offrire le sue adorazioni, le sue lodi, il suo amore, i suoi omaggi a Lui in modo degno di Lui e a nome di tutti. Questo si fa fondendo quei propri personalissimi atti col Divin Volere. Simile cose accade nella Santa Comunione, dove, in Gesù, si riceve l'Artefice Supremo e tutto ciò che è e a Lui si può e si deve portare il ricambio di adorazione, amore e lode della Creazione tutta. Libro di cielo volume 17 2 Ottobre 1924. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", ventinovesima puntata, Martedì 4 Febbraio 2020
2 Ottobre 1924 Effetti dell’adorazione fatta nella Divina Volontà
(Il testo preso è solo quello che interessa)..all'interno di un discorso di Gesù.
Se Gesù tante volte tra esempi, atti (adorazione eucaristica e comunione..), la vita di una persona che vive nella dv - ad avviso del don è una vita ultra eucaristica, la vita nella dv è instaurare una vita d'amore profondissimo personale e specifico con Gesù. Se non c'è questo non c'è nulla e se c'è c'è tutto il resto.
Richiesta che Gesù fa a Luisa: "..“Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema.." è chiaro che posso prostarmi ovunque mi trovi, ma è chiaro che (qua si parla di adorazione) l'ambiente dove compiere questi santi esercizi è l'eucarestia. E cosa succede?
".. offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi,.." Il don vorrebbe portare l'attenzione sul Tue. La vita nella dv ci porta ad intessere un rapporto con Gesù personale, la maniera migliore per pregare con Gesù (a parere del don) è il Tuo. Perchè se non fosse il tuo, riflessione del don: Gesù hanno già rifatto tutti gli atti di tutte quante le persone di ogni tempo, che differenza c'è e che cosa c'è di particolare tra l'atto che ha fatto la Madonna e quello che posso fare io? (premesso che la Madonna sia la persona più perfetta); se ha già fatto lei un gesto del genere, che bisogno c'è che lo faccio anch'io? 1) Un'atto del genere anche se è ripetuto conferisce a Dio maggior gloria accidentale 2) se io imparo ad esprimermi davanti a Gesù, la mia lode non è la tua lode. I tuoi omaggi ed adorazioni, ognuno di noi ha un suo modo e Gesù certamente non è un collettivista nè individualista. Davanti a Dio conta tanto il singolo, perchè il singolo è un'unicum. Ci sarà il santo e il meno santo, ma la mia adorazione è diversa da tutti quegli altri e io porto nella dv la mia adorazione nel cuore di tutta l'umanità e porto essa (nella dv) al Signore.
“Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema e offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi, a nome di tutti con la potenza della nostra Volontà, con la sapienza e con la Volontà del nostro amore supremo; sentiremo in te la potenza della nostra Volontà che ci adora, la sapienza della nostra Volontà che ci glorifica, l’amore della nostra Volontà che ci ama e ci loda...." Gesù
Questo fa comprendere un punto fondamentale: questo aspetto è basilare e costitutivo. Se tu mi dici che tu non hai rapporto personale, continuo e costante con Gesù, un tuo modo di relazionarti con Lui, un tuo modo di amarlo, un tuo modo di esprimerti intimo allora stai al di qua. Non sei entrato in questo mondo divino. Se uno legge la Madonna nel Regno della Divina Volontà, Dio godeva nel vedere i suoi slanci e il modo in cui Lei agiva nei suoi confronti. C'era un dialogo diretto. E il don si chiede da sacerdote, ma quante anime dei fedeli di Cristo hanno un rapporto intimo, affettuoso, profondo, da sposo con Gesù. Se non si ha questo, il rapporto con i Sacramenti può essere un rapporto formale e superficiale. Io con il Sacramento ho un contatto mediato con Gesù. La vita nella dv è un'esplosione di questo amore che vuole diventare degno dell'Amato Gesù e che cosa faccio? Prendo il Suo amore e mettendoci il mio piccolo amore. Io divento consapevole che non posso costringere il prossimo a voler bene a Gesù, però ci dobbiamo inventare qualcosa ma attraverso la dv il nostro amore diventa adeguato a quello divino.
“Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema e offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi, a nome di tutti con la potenza della nostra Volontà, con la sapienza e con la Volontà del nostro amore supremo; sentiremo in te la potenza della nostra Volontà che ci adora, la sapienza della nostra Volontà che ci glorifica, l’amore della nostra Volontà che ci ama e ci loda..." Gesù
Però sei Tu che devi amare, lodare ed omaggiare nella dv.
"..E siccome la potenza, la sapienza e l’amore delle Tre Divine Persone sono in comunicazione con l’intelletto, la memoria e la volontà di tutte le creature, sentiremo scorrere le tue adorazioni, gli omaggi e le lodi in tutte le intelligenze delle creature che si elevano tra il Cielo e la terra, e sentiremo l’eco della nostra stessa potenza, sapienza e amore che ci adora, che ci loda e ci ama..." Gesù
Se tu ti fondi nella dv e offri le tue lodi ecc... Questa è tanta roba. Qua stiamo davanti ad un mondo meraviglioso rispetto a prima. Tutte le vite dei Santi hanno qualcosa del genere? C'è questa differenza qualitativa.
"..Adorazioni più grandi, omaggi più nobili, amore e lodi più divine non puoi darci;.."
Ecco perchè è importante farli. Il problema non è usare la propria volontà per compiere questi atti, il problema è assecondare i miei desideri, le mie aspirazioni, i miei obbiettivi, i miei piaceri, i miei comodi, i miei gusti fuori o contro la volontà di Dio. I tuoi omaggi, adorazioni e lodi, iper valorizzazione della persona. Noi siamo un'unicum irripetibile. Cosa fa Luisa? Esegue.
"..Ond’io mi son prostrata innanzi alla Maestà Suprema, adorandola, lodandola e amandola a nome di tutti con la potenza della loro Volontà, la sapienza e l’amore che sentivo in me. Ma chi può dirne gli effetti? Non ho parole per esprimerli, perciò passo avanti.."
Ogni tanto il Signore faceva vedere a Luisa gli effetti di questo operare, noi ordinariamente camminiamo nella fede e non ci rendiamo conto di queste sante bombe atomiche che provochiamo. Come quando andiamo a Messa. Il fatto che noi non lo vediamo non vuol dire che questo accade.
La Comunione. Già più volte Gesù parla negli scritti di compiere la Comunione nella dv e ne spiega il motivo.
"..Onde dopo ho fatto la comunione e mi sono fusa nel Volere del mio sommo bene Gesù per trovare in Esso tutta la Creazione, affinché nessuno potesse mancare all’appello, onde insieme con me potessero tutti prostrarsi ai piedi del mio Sacramentato Gesù, adorarlo, amarlo, benedirlo, ecc., ecc..."
E' chiaro che prima di andare a cercare tutta la Creazione perchè tutti possano condividere, qual'è il presupposto? E' che io ricevuta la comunione (esame di coscienza), tu puoi far ciò se tu ti stai fondendo. La domanda che deve sorgere in noi: dopo la Comunione, io che faccio? Il contesto della meditazione personale è che ascolto solo queste meditazioni e posso chiedermi: che faccio? Amare, adorare e benedire Gesù, tira fuori il tuo cuore. Fagli sentire cosa provi per Lui, come Lo ami, ecc.. Cimentarsi in questa cosa ci fa comprendere qualcosa di noi stessi. Se non mi viene in mente da dirgli..come mai? Periodo di aridità, giornata storta o ce l'ho un rapporto con Gesù? Se non ne ho, comincio oggi. Come fai a compiere questi, desiderare che tutta la Creazioni partecipi al tuo ringraziamento se tu non lo fai? C'è la persona fusa con la Potenza divina. Se io dopo la comunione sto con la testa per aria che cosa porto a Gesù?
Dopo la comunione c'è una pausa di silenzio, primo piccolo e ringraziamento che noi facciamo al Signore. Chi ha fatto la comunione non può andarsene via appena finita la Messa, è un'usanza negativa che inibisce la ricezione di tantissimi frutti. Dopo la comunione prenditi il tempo per fonderti nella dv. Ricevere l'Eucarestia è ricevere tutto ciò che è. L'eucarestia è Dio fatto carne, in un'ostia consacrata Dio è presente tutto intero. L'unica cosa che cambia tra l'ostia e la Persona reale di Cristo è che in Cielo, la Persona occupa lo spazio attraverso le membra in cielo. In terra vedo la sostanza invisibile ma c'è tutto Lui. Dio si sarebbe incarnato lo stesso, in quanto uomo...i Padri della Chiesa chiamavano l'uomo Microcosmo. Tutti i gradi di essere sono presenti nella natura umana, noi non siamo puri spiriti ma abbiamo l'anima spirituale - anche gli Angeli hanno un'intelletto, volontà e memoria. L'angelo la materia non ce l'ha. Noi siamo inferiore in grado agli angeli di per sè ma come sintesi del creato superiore. La materia inerte e noi abbiamo la materia perchè la nostra carne è fatto di materia, poi ci sono le materie inerte. Le piante hanno una vita vegetativa si nutre e cresce e anche noi le abbiamo. Poi ci sono gli animali si muovono, crescono e hanno una più bassa e limitata e non spirituale l'anima (hanno dei sentimenti, passioni, ecc.. cercano il gradevole, sanno di chi possono fidarsi, ecc..). Dio ha creato tutto. In Cristo c'è tutto (l'angelo, la materia, il vegetale) e quando tu stai facendo la comunione tu ricevi tutto e cosa faccio? Prendo tutta la Creazione che c'è in te e gliela riporto nella dv.
"..Nel mio Volere voglio trovare tutto in te.” Gesù
"..“Figlia mia, ho preso la Creazione tutta nel mio grembo, affinché ti riesca più facile trovare e chiamare tutti insieme con te, affinché nessuna cosa uscita da Me, non mi dia, per mezzo tuo, il ricambio dell’amore e dell’adorazione che mi si conviene come cose che a Me appartengono;.." Gesù
Gli animali non possono ringraziare il Signore per tutto ciò che ricevono e lo faccio io per loro e per tutto il resto della Creazione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
2 Ottobre 1924 Effetti dell’adorazione fatta nella Divina Volontà
(Il testo preso è solo quello che interessa)..all'interno di un discorso di Gesù.
Se Gesù tante volte tra esempi, atti (adorazione eucaristica e comunione..), la vita di una persona che vive nella dv - ad avviso del don è una vita ultra eucaristica, la vita nella dv è instaurare una vita d'amore profondissimo personale e specifico con Gesù. Se non c'è questo non c'è nulla e se c'è c'è tutto il resto.
Richiesta che Gesù fa a Luisa: "..“Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema.." è chiaro che posso prostarmi ovunque mi trovi, ma è chiaro che (qua si parla di adorazione) l'ambiente dove compiere questi santi esercizi è l'eucarestia. E cosa succede?
".. offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi,.." Il don vorrebbe portare l'attenzione sul Tue. La vita nella dv ci porta ad intessere un rapporto con Gesù personale, la maniera migliore per pregare con Gesù (a parere del don) è il Tuo. Perchè se non fosse il tuo, riflessione del don: Gesù hanno già rifatto tutti gli atti di tutte quante le persone di ogni tempo, che differenza c'è e che cosa c'è di particolare tra l'atto che ha fatto la Madonna e quello che posso fare io? (premesso che la Madonna sia la persona più perfetta); se ha già fatto lei un gesto del genere, che bisogno c'è che lo faccio anch'io? 1) Un'atto del genere anche se è ripetuto conferisce a Dio maggior gloria accidentale 2) se io imparo ad esprimermi davanti a Gesù, la mia lode non è la tua lode. I tuoi omaggi ed adorazioni, ognuno di noi ha un suo modo e Gesù certamente non è un collettivista nè individualista. Davanti a Dio conta tanto il singolo, perchè il singolo è un'unicum. Ci sarà il santo e il meno santo, ma la mia adorazione è diversa da tutti quegli altri e io porto nella dv la mia adorazione nel cuore di tutta l'umanità e porto essa (nella dv) al Signore.
“Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema e offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi, a nome di tutti con la potenza della nostra Volontà, con la sapienza e con la Volontà del nostro amore supremo; sentiremo in te la potenza della nostra Volontà che ci adora, la sapienza della nostra Volontà che ci glorifica, l’amore della nostra Volontà che ci ama e ci loda...." Gesù
Questo fa comprendere un punto fondamentale: questo aspetto è basilare e costitutivo. Se tu mi dici che tu non hai rapporto personale, continuo e costante con Gesù, un tuo modo di relazionarti con Lui, un tuo modo di amarlo, un tuo modo di esprimerti intimo allora stai al di qua. Non sei entrato in questo mondo divino. Se uno legge la Madonna nel Regno della Divina Volontà, Dio godeva nel vedere i suoi slanci e il modo in cui Lei agiva nei suoi confronti. C'era un dialogo diretto. E il don si chiede da sacerdote, ma quante anime dei fedeli di Cristo hanno un rapporto intimo, affettuoso, profondo, da sposo con Gesù. Se non si ha questo, il rapporto con i Sacramenti può essere un rapporto formale e superficiale. Io con il Sacramento ho un contatto mediato con Gesù. La vita nella dv è un'esplosione di questo amore che vuole diventare degno dell'Amato Gesù e che cosa faccio? Prendo il Suo amore e mettendoci il mio piccolo amore. Io divento consapevole che non posso costringere il prossimo a voler bene a Gesù, però ci dobbiamo inventare qualcosa ma attraverso la dv il nostro amore diventa adeguato a quello divino.
“Figlia del nostro eterno Volere, prostrati innanzi alla nostra Maestà Suprema e offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi, a nome di tutti con la potenza della nostra Volontà, con la sapienza e con la Volontà del nostro amore supremo; sentiremo in te la potenza della nostra Volontà che ci adora, la sapienza della nostra Volontà che ci glorifica, l’amore della nostra Volontà che ci ama e ci loda..." Gesù
Però sei Tu che devi amare, lodare ed omaggiare nella dv.
"..E siccome la potenza, la sapienza e l’amore delle Tre Divine Persone sono in comunicazione con l’intelletto, la memoria e la volontà di tutte le creature, sentiremo scorrere le tue adorazioni, gli omaggi e le lodi in tutte le intelligenze delle creature che si elevano tra il Cielo e la terra, e sentiremo l’eco della nostra stessa potenza, sapienza e amore che ci adora, che ci loda e ci ama..." Gesù
Se tu ti fondi nella dv e offri le tue lodi ecc... Questa è tanta roba. Qua stiamo davanti ad un mondo meraviglioso rispetto a prima. Tutte le vite dei Santi hanno qualcosa del genere? C'è questa differenza qualitativa.
"..Adorazioni più grandi, omaggi più nobili, amore e lodi più divine non puoi darci;.."
Ecco perchè è importante farli. Il problema non è usare la propria volontà per compiere questi atti, il problema è assecondare i miei desideri, le mie aspirazioni, i miei obbiettivi, i miei piaceri, i miei comodi, i miei gusti fuori o contro la volontà di Dio. I tuoi omaggi, adorazioni e lodi, iper valorizzazione della persona. Noi siamo un'unicum irripetibile. Cosa fa Luisa? Esegue.
"..Ond’io mi son prostrata innanzi alla Maestà Suprema, adorandola, lodandola e amandola a nome di tutti con la potenza della loro Volontà, la sapienza e l’amore che sentivo in me. Ma chi può dirne gli effetti? Non ho parole per esprimerli, perciò passo avanti.."
Ogni tanto il Signore faceva vedere a Luisa gli effetti di questo operare, noi ordinariamente camminiamo nella fede e non ci rendiamo conto di queste sante bombe atomiche che provochiamo. Come quando andiamo a Messa. Il fatto che noi non lo vediamo non vuol dire che questo accade.
La Comunione. Già più volte Gesù parla negli scritti di compiere la Comunione nella dv e ne spiega il motivo.
"..Onde dopo ho fatto la comunione e mi sono fusa nel Volere del mio sommo bene Gesù per trovare in Esso tutta la Creazione, affinché nessuno potesse mancare all’appello, onde insieme con me potessero tutti prostrarsi ai piedi del mio Sacramentato Gesù, adorarlo, amarlo, benedirlo, ecc., ecc..."
E' chiaro che prima di andare a cercare tutta la Creazione perchè tutti possano condividere, qual'è il presupposto? E' che io ricevuta la comunione (esame di coscienza), tu puoi far ciò se tu ti stai fondendo. La domanda che deve sorgere in noi: dopo la Comunione, io che faccio? Il contesto della meditazione personale è che ascolto solo queste meditazioni e posso chiedermi: che faccio? Amare, adorare e benedire Gesù, tira fuori il tuo cuore. Fagli sentire cosa provi per Lui, come Lo ami, ecc.. Cimentarsi in questa cosa ci fa comprendere qualcosa di noi stessi. Se non mi viene in mente da dirgli..come mai? Periodo di aridità, giornata storta o ce l'ho un rapporto con Gesù? Se non ne ho, comincio oggi. Come fai a compiere questi, desiderare che tutta la Creazioni partecipi al tuo ringraziamento se tu non lo fai? C'è la persona fusa con la Potenza divina. Se io dopo la comunione sto con la testa per aria che cosa porto a Gesù?
Dopo la comunione c'è una pausa di silenzio, primo piccolo e ringraziamento che noi facciamo al Signore. Chi ha fatto la comunione non può andarsene via appena finita la Messa, è un'usanza negativa che inibisce la ricezione di tantissimi frutti. Dopo la comunione prenditi il tempo per fonderti nella dv. Ricevere l'Eucarestia è ricevere tutto ciò che è. L'eucarestia è Dio fatto carne, in un'ostia consacrata Dio è presente tutto intero. L'unica cosa che cambia tra l'ostia e la Persona reale di Cristo è che in Cielo, la Persona occupa lo spazio attraverso le membra in cielo. In terra vedo la sostanza invisibile ma c'è tutto Lui. Dio si sarebbe incarnato lo stesso, in quanto uomo...i Padri della Chiesa chiamavano l'uomo Microcosmo. Tutti i gradi di essere sono presenti nella natura umana, noi non siamo puri spiriti ma abbiamo l'anima spirituale - anche gli Angeli hanno un'intelletto, volontà e memoria. L'angelo la materia non ce l'ha. Noi siamo inferiore in grado agli angeli di per sè ma come sintesi del creato superiore. La materia inerte e noi abbiamo la materia perchè la nostra carne è fatto di materia, poi ci sono le materie inerte. Le piante hanno una vita vegetativa si nutre e cresce e anche noi le abbiamo. Poi ci sono gli animali si muovono, crescono e hanno una più bassa e limitata e non spirituale l'anima (hanno dei sentimenti, passioni, ecc.. cercano il gradevole, sanno di chi possono fidarsi, ecc..). Dio ha creato tutto. In Cristo c'è tutto (l'angelo, la materia, il vegetale) e quando tu stai facendo la comunione tu ricevi tutto e cosa faccio? Prendo tutta la Creazione che c'è in te e gliela riporto nella dv.
"..Nel mio Volere voglio trovare tutto in te.” Gesù
"..“Figlia mia, ho preso la Creazione tutta nel mio grembo, affinché ti riesca più facile trovare e chiamare tutti insieme con te, affinché nessuna cosa uscita da Me, non mi dia, per mezzo tuo, il ricambio dell’amore e dell’adorazione che mi si conviene come cose che a Me appartengono;.." Gesù
Gli animali non possono ringraziare il Signore per tutto ciò che ricevono e lo faccio io per loro e per tutto il resto della Creazione.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
lunedì 10 agosto 2020
Entrare nel Divin Volere
Gesù rivela a Luisa che cosa significa entrare nel Divin Volere e operare e pregare in Esso. I mali dell'ombra dell'umana volontà e i beni della luce della Volontà Divina. Il modo corretto ed equilibrato di accostarsi alle profezie. Libro di cielo volume 15, 21 Giugno 1923, 4 Febbraio 2020
21 Giugno 1923 Differenza tra chi prega ed agisce nel Divin Volere, avendo in sé conoscenza di ciò che fa e chi s’incontra in Esso perché la Divina Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto
(Luisa) Onde dopo ciò, mi son trovata fuori di me stessa e ho visto come se dovessero venire malattie contagiose e molti erano trasportati nei lazzaretti; regnava uno spavento generale e tanti altri mali di nuovo genere, ma spero che Gesù voglia placarsi per i meriti del suo preziosissimo sangue.
Visione di Luisa. Noi non possiamo sapere a cosa si riferisca esattamente. La profezia generalmente non è mia chiara circa l'oggetto sia i tempi, vanno sempre decodificate e si comprendono col senno di poi, quando si ha una situazione oggettiva che dà una luce per rileggere la profezia. A quanto sembra di capire, noi uomini vorremmo conoscere il futuro e per questo molti cercano persone che sappiano dare qualche notizia su di esso. E queste azioni sono peccati contro il primo comandamento perchè si ricorre ad ausili del tutto negativi e si trasgredisce un'ordine dato da Dio, noi in questo mondo siamo viatori cioè che viviamo una condizione strutturalmente limitata che Dio vuole e che ci santifichiamo, nella fede e nella carità in modo sempre migliore per avere una grande gloria in cielo. Il cercare di uscire forzatamente dalla nostra condizione di limite, la nostra vita terrena è legata all'istante presente. Io non posso cambiare il passato e nè ho il potere di anticipare il termine di questa meditazione o di cosa farò tra un'ora. E' grande atto nella dv accettare questa condizione e non fare forzature. E anche qua anche quando si rimane turbati da qualche avvenimento, il don sinceramente e personalmente (rispetto per le persone), ritiene non molto produttivo e non molto utile procedere in questo modo: quando vediamo malattie o altro cosa fare di sensato? Offrire qualche penitenza o sacrificio per gli altri ("...ma spero che Gesù voglia placarsi per i meriti del suo preziosissimo sangue..." - Luisa )- nell'economia divina le sciagure sono strumenti dolorosi che hanno come fine il tentativo di indurre l'uomo alla conversione. Nella lettera degli Ebrei c'è scritto che soffriamo per la nostra correzione, è un medicinale che per quanto possa essere dolorosa ma che servono a tornare stare bene. Nel piano divino hanno sempre questa finalità (le sciagure) in questa vita, la retribuzione di ciò che abbiamo fatto avviene sempre nell'altro mondo come scrive san Paolo. Sia nel male che nel bene. Noi chiediamo al Signore che ci dia la forza di prenderle serenamente e che producano gli effetti per i quali sono stati permesse. Fare altre cose non è sensato, non giova e fa perdere serenità e pace e fa aumentare angoscia e tristezza. La meditazione dovrebbe servirci ad aiutarci a capire: a cosa serve sconvolgermi ed agitarmi? Cosa serve sapere quando è stata detta?
Tutte le apparizioni private sono accessorie alla nostra fede non sono gli elementi costitutivi della nostra fede, le rivelazioni privati offrono degli input maggiori o di comprendere bene alcune cose attinenti ad un momento storico. Non è la fine del mondo, non è una cosa essenziale. Tutto deve avvenire con calma e nella serenità e nella pace. Dove questo non c'è, la dv non c'è mai.
Gesù "...Figlia mia, quanti mali fa l’ombra della propria volontà: raffredda l’anima, produce l’ozio, il sonno, l’intorpidimento. Diversamente è chi vive nella luce del mio Volere.”
I tanti mali della volontà umana. Un segreto per capire un testo è fai il contrario, se l'umana volontà fa dei danni, cosa fa quella divina? La riscalda, produce l'operosità (non agitazione) e la veglia. L'agilità. Un'anima che sta all'ombra della volontà umana è fredda nell'amore verso Dio, spreca il tempo e il controllo del tempo è una cosa molto difficile quando si ha una vita intensa. Però un'anima che vive nella dv non spreca il tempo. Gesù dice che il Padre suo opera sempre, la vita divina è una non stancante ed operosità ininterrotta. Cosa sta facendo in questo momento Nostro Signore? Quante concezioni di bambini o decessi stanno avvenendo in questo momento? Un'anima che vive nella dv è molto attiva, non corre in maniera molto frenetica. La veglia, le veglie di preghiera, indica l'atteggiamento di chi è vigilante e tiene gli occhi soprannaturali aperti, è capace di fare discernimento e di rimanere connesso alla dv. Anche lavorare per il Signore e per la sua Gloria non è esente da fatica però è una fatica che si vive in maniera agile. Ci si muove e si lavora in maniera agile. Non si è risucchiati da modi terreni ed umani da vivere le cose.
Come stiamo messi noi? Quali sono i criteri? L'amore, la gioia e la pace e ogni tanto Gesù dà alcune dritte, le spie sono molteplici. basta essere costanti e sono molti gli spunti di meditazione che il Signore ci dona.
Entrare nel divin volere, operare da dentro e qua Gesù dice una cosa espressamente e dice una cosa implicitamente. Il don ha visto su fb alcune domande sulla divina volontà.
Entrare nella dv, non vuol dire che la nostra volontà si svuota e noi diventiamo come una sorta di essere amorfo privo di consistenza mosso tipo marionetta dalla dv. Non sta scritto da nessuna parte. La vita nella dv è vita di iper attività della nostra volontà, non si agisce assecondando le proprie passioni, desideri e il modo di agire umano. Es: devo fare un post su facebook? Non vado ad insultare qualcuno a destra e a sinistra, non dico parolacce, -- faccio un post positivo. Sono io che faccio questa scelta. Non è la dv che mi fa il post.
Gesù “Figlia mia, eppure c’è gran differenza tra chi prega, agisce perché la mia Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto e chi di sua volontà, avendo in sé conoscenza di ciò che fa, entra nell’ambiente divino della mia Volontà per operare e pregare..."
Il merito sta proprio nella volontarietà. 1) avendo conoscenza, per avere conoscenza io devo averlo voluto leggere, questi sono atti volontari, anzichè vedere un film leggo il libro di Luisa. Avere conoscenza significa aver voluto aver conoscenza di ciò che si fa con questa operazione 2) la devo voler fare, non è che una volta che ho letto sono in automatico nella dv ma devo voler entrare.
(Luisa) "Stavo facendo la mia solita adorazione al crocifisso mio bene e stavo dicendogli: “Entro nel tuo Volere, anzi, dammi la tua mano e mettimi Tu stesso nell’immensità della tua Volontà, affinché nulla faccia che non sia effetto del tuo Santissimo Volere.”
Gli atti attuali sono atti volontari così anche come gli atti di fusione. L'atto preventivo è l'atto volontario, non è che parte in automatico. Dentro questo ambiente divino 3) entro nella dv ed opero in esso. Se chiamo la dv nel mio digiuno ecc.. questo mio atto avrà un'efficacia più grande perchè non sarà più un'atto umano ma atto divino. E Gesù spiega la differenza che c'è tra questo modo di operare e chi queste cose non le fa.
Luisa "...Ora, mentre dicevo ciò, pensavo tra me: “Come, la Volontà Divina è dappertutto, già mi trovo in Essa ed io dico entro nel tuo Volere?” Ma mentre pensavo ciò, il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: “Figlia mia, eppure c’è gran differenza tra chi prega, agisce perché la mia Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto e chi di sua volontà, avendo in sé conoscenza di ciò che fa, entra nell’ambiente divino della mia Volontà per operare e pregare...."
La Dv si trova dove c'è qualcosa (perchè è la dv che ha creato l'Universo e che lo mantiene nell'essere, compreso il peccatore più incallito, quindi tutto è sostenuto dalla dv ndr), lì c'è la dv. Gli atomi è presente la dv perchè l'ha fatto Dio l'atomo e tutto il resto. Non è panteismo, ma la dv è il principio della creazione e della conservazione dell'essere di ogni cosa. Starci in questo modo godi di molti benefici ma io entro nella dv, metto il mio Ti Amo in ogni molecola dell'ossigeno ringraziando il Signore per tutti. E mano a mano che la persona fa questo la persona si trasforma in luce. Ringraziamo il Signore per ciò che ci fa il Signore? Dobbiamo ricordarlo questa cosa. Entrare nel dv significa santamente iper fare.
L'unica cosa che dobbiamo temere è fare le cose di testa nostra, assecondando desideri malsani, passioni balorde, egoismi, modi di pensare umani o diabolici o semplicemente omettere di ricevere gli atti di amore che la dv ci presenta dovunque noi ci giriamo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
21 Giugno 1923 Differenza tra chi prega ed agisce nel Divin Volere, avendo in sé conoscenza di ciò che fa e chi s’incontra in Esso perché la Divina Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto
(Luisa) Onde dopo ciò, mi son trovata fuori di me stessa e ho visto come se dovessero venire malattie contagiose e molti erano trasportati nei lazzaretti; regnava uno spavento generale e tanti altri mali di nuovo genere, ma spero che Gesù voglia placarsi per i meriti del suo preziosissimo sangue.
Visione di Luisa. Noi non possiamo sapere a cosa si riferisca esattamente. La profezia generalmente non è mia chiara circa l'oggetto sia i tempi, vanno sempre decodificate e si comprendono col senno di poi, quando si ha una situazione oggettiva che dà una luce per rileggere la profezia. A quanto sembra di capire, noi uomini vorremmo conoscere il futuro e per questo molti cercano persone che sappiano dare qualche notizia su di esso. E queste azioni sono peccati contro il primo comandamento perchè si ricorre ad ausili del tutto negativi e si trasgredisce un'ordine dato da Dio, noi in questo mondo siamo viatori cioè che viviamo una condizione strutturalmente limitata che Dio vuole e che ci santifichiamo, nella fede e nella carità in modo sempre migliore per avere una grande gloria in cielo. Il cercare di uscire forzatamente dalla nostra condizione di limite, la nostra vita terrena è legata all'istante presente. Io non posso cambiare il passato e nè ho il potere di anticipare il termine di questa meditazione o di cosa farò tra un'ora. E' grande atto nella dv accettare questa condizione e non fare forzature. E anche qua anche quando si rimane turbati da qualche avvenimento, il don sinceramente e personalmente (rispetto per le persone), ritiene non molto produttivo e non molto utile procedere in questo modo: quando vediamo malattie o altro cosa fare di sensato? Offrire qualche penitenza o sacrificio per gli altri ("...ma spero che Gesù voglia placarsi per i meriti del suo preziosissimo sangue..." - Luisa )- nell'economia divina le sciagure sono strumenti dolorosi che hanno come fine il tentativo di indurre l'uomo alla conversione. Nella lettera degli Ebrei c'è scritto che soffriamo per la nostra correzione, è un medicinale che per quanto possa essere dolorosa ma che servono a tornare stare bene. Nel piano divino hanno sempre questa finalità (le sciagure) in questa vita, la retribuzione di ciò che abbiamo fatto avviene sempre nell'altro mondo come scrive san Paolo. Sia nel male che nel bene. Noi chiediamo al Signore che ci dia la forza di prenderle serenamente e che producano gli effetti per i quali sono stati permesse. Fare altre cose non è sensato, non giova e fa perdere serenità e pace e fa aumentare angoscia e tristezza. La meditazione dovrebbe servirci ad aiutarci a capire: a cosa serve sconvolgermi ed agitarmi? Cosa serve sapere quando è stata detta?
Tutte le apparizioni private sono accessorie alla nostra fede non sono gli elementi costitutivi della nostra fede, le rivelazioni privati offrono degli input maggiori o di comprendere bene alcune cose attinenti ad un momento storico. Non è la fine del mondo, non è una cosa essenziale. Tutto deve avvenire con calma e nella serenità e nella pace. Dove questo non c'è, la dv non c'è mai.
Gesù "...Figlia mia, quanti mali fa l’ombra della propria volontà: raffredda l’anima, produce l’ozio, il sonno, l’intorpidimento. Diversamente è chi vive nella luce del mio Volere.”
I tanti mali della volontà umana. Un segreto per capire un testo è fai il contrario, se l'umana volontà fa dei danni, cosa fa quella divina? La riscalda, produce l'operosità (non agitazione) e la veglia. L'agilità. Un'anima che sta all'ombra della volontà umana è fredda nell'amore verso Dio, spreca il tempo e il controllo del tempo è una cosa molto difficile quando si ha una vita intensa. Però un'anima che vive nella dv non spreca il tempo. Gesù dice che il Padre suo opera sempre, la vita divina è una non stancante ed operosità ininterrotta. Cosa sta facendo in questo momento Nostro Signore? Quante concezioni di bambini o decessi stanno avvenendo in questo momento? Un'anima che vive nella dv è molto attiva, non corre in maniera molto frenetica. La veglia, le veglie di preghiera, indica l'atteggiamento di chi è vigilante e tiene gli occhi soprannaturali aperti, è capace di fare discernimento e di rimanere connesso alla dv. Anche lavorare per il Signore e per la sua Gloria non è esente da fatica però è una fatica che si vive in maniera agile. Ci si muove e si lavora in maniera agile. Non si è risucchiati da modi terreni ed umani da vivere le cose.
Come stiamo messi noi? Quali sono i criteri? L'amore, la gioia e la pace e ogni tanto Gesù dà alcune dritte, le spie sono molteplici. basta essere costanti e sono molti gli spunti di meditazione che il Signore ci dona.
Entrare nel divin volere, operare da dentro e qua Gesù dice una cosa espressamente e dice una cosa implicitamente. Il don ha visto su fb alcune domande sulla divina volontà.
Entrare nella dv, non vuol dire che la nostra volontà si svuota e noi diventiamo come una sorta di essere amorfo privo di consistenza mosso tipo marionetta dalla dv. Non sta scritto da nessuna parte. La vita nella dv è vita di iper attività della nostra volontà, non si agisce assecondando le proprie passioni, desideri e il modo di agire umano. Es: devo fare un post su facebook? Non vado ad insultare qualcuno a destra e a sinistra, non dico parolacce, -- faccio un post positivo. Sono io che faccio questa scelta. Non è la dv che mi fa il post.
Gesù “Figlia mia, eppure c’è gran differenza tra chi prega, agisce perché la mia Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto e chi di sua volontà, avendo in sé conoscenza di ciò che fa, entra nell’ambiente divino della mia Volontà per operare e pregare..."
Il merito sta proprio nella volontarietà. 1) avendo conoscenza, per avere conoscenza io devo averlo voluto leggere, questi sono atti volontari, anzichè vedere un film leggo il libro di Luisa. Avere conoscenza significa aver voluto aver conoscenza di ciò che si fa con questa operazione 2) la devo voler fare, non è che una volta che ho letto sono in automatico nella dv ma devo voler entrare.
(Luisa) "Stavo facendo la mia solita adorazione al crocifisso mio bene e stavo dicendogli: “Entro nel tuo Volere, anzi, dammi la tua mano e mettimi Tu stesso nell’immensità della tua Volontà, affinché nulla faccia che non sia effetto del tuo Santissimo Volere.”
Gli atti attuali sono atti volontari così anche come gli atti di fusione. L'atto preventivo è l'atto volontario, non è che parte in automatico. Dentro questo ambiente divino 3) entro nella dv ed opero in esso. Se chiamo la dv nel mio digiuno ecc.. questo mio atto avrà un'efficacia più grande perchè non sarà più un'atto umano ma atto divino. E Gesù spiega la differenza che c'è tra questo modo di operare e chi queste cose non le fa.
Luisa "...Ora, mentre dicevo ciò, pensavo tra me: “Come, la Volontà Divina è dappertutto, già mi trovo in Essa ed io dico entro nel tuo Volere?” Ma mentre pensavo ciò, il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: “Figlia mia, eppure c’è gran differenza tra chi prega, agisce perché la mia Volontà lo involge e di sua natura si trova dappertutto e chi di sua volontà, avendo in sé conoscenza di ciò che fa, entra nell’ambiente divino della mia Volontà per operare e pregare...."
La Dv si trova dove c'è qualcosa (perchè è la dv che ha creato l'Universo e che lo mantiene nell'essere, compreso il peccatore più incallito, quindi tutto è sostenuto dalla dv ndr), lì c'è la dv. Gli atomi è presente la dv perchè l'ha fatto Dio l'atomo e tutto il resto. Non è panteismo, ma la dv è il principio della creazione e della conservazione dell'essere di ogni cosa. Starci in questo modo godi di molti benefici ma io entro nella dv, metto il mio Ti Amo in ogni molecola dell'ossigeno ringraziando il Signore per tutti. E mano a mano che la persona fa questo la persona si trasforma in luce. Ringraziamo il Signore per ciò che ci fa il Signore? Dobbiamo ricordarlo questa cosa. Entrare nel dv significa santamente iper fare.
L'unica cosa che dobbiamo temere è fare le cose di testa nostra, assecondando desideri malsani, passioni balorde, egoismi, modi di pensare umani o diabolici o semplicemente omettere di ricevere gli atti di amore che la dv ci presenta dovunque noi ci giriamo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 5 agosto 2020
La prima ed unica comunione di Gesù
Gesù rivela a Luisa che nell'Ultima Cena comunicò se stesso e le spiega il perché. Egli, comunicandosi nella Divina Volontà, diede al Santissimo Sacramento onori divini e abitazione degna di Lui. Inoltre, nell'atto di comunicarsi, abbracciò tutti i comunicandi di ogni tempo e di ogni luogo e ogni Ostia che sarebbe stata consacrata, circondando ciascuna di Esse di onori, lodi e benedizioni divine per dare degno decoro alla sua Divina Maestà. Libro di cielo volume 15, 18 Giugno 1923, 3 Febbraio 2020
18 Giugno 1923 Prodigi, meraviglie, eccessi d’amore di Gesù nell’instituire il Santissimo Sacramento e nel comunicare Se stesso
Gesù approfondisce una cosa che chi fa le Ore della Passione già conosce. Quando Gesù ha istituito l'Eucarestia avrà fatto la Comunione o no? Gesù era evidentemente il celebrante per antonomasia ed essendo l'Eucarestia un sacrificio dev'essere consumata ed ecco perchè il sacerdote deve obbligatoriamente consumare l'ostia. Gesù (nelle ore della passione) dice che voleva rifare le comunioni di tutti sopratutto quelli che si sarebbero mal comunicati e fare le comunioni che non si sarebbero fatte (disprezzo o trascuratezza) nel corso della storia. O non fatte da persone che non avrebbero mai conosciuto Gesù.
Dio non tollera che una cosa che Lui ha fatto sia inutile. Rifare le comunioni malfatte, fare le comunioni non fatte e le comunioni sacrileghe. E Gesù invita tutti noi, quando facciamo la comunione, a farla nella dv per ripetere il suo gesto. La piaga delle comunioni sacrileghe. Dal momento che nell'ostia c'è la trasformazione nel Corpo di Cristo quindi gli accidenti dell'ostia (il sapore, l'aspetto, ecc...) dentro di sè racchiudono il Corpo di Cristo ma questo vale anche per i piccoli frammenti. Per questo è un problema della Comunione in mano, queste non esimono il fedele a scegliere davanti a Gesù qual'è il modo migliore di prendere la comunione. Noi non possiamo trincearci dietro una permissione. Con l'Eucarestia si gioca il 90% della nostra vita cristiana, perchè lì c'è tutto.
"...Onde voglio farti conoscere la causa per cui volli ricevere Me stesso nell’istituire il Santissimo Sacramento. Il prodigio era grande ed incomprensibile a mente umana; la creatura doveva ricevere un Uomo e Dio, racchiudere nell’essere finito l’infinito ed a questo Essere infinito dare gli onori divini, il decoro, l’abitazione degna di Lui, era tanto astruso ed incomprensibile questo mistero, che gli stessi apostoli, mentre credettero con facilità all’incarnazione ed a tanti altri misteri, dinanzi a questo rimasero turbati ed il loro intelletto faceva resistenza a credere e ci volle il mio dire ripetuto per arrenderli; quindi come fare? Io che lo istituivo dovevo pensare a tutto, e mentre la creatura doveva ricevermi, alla Divinità non dovevano mancare gli onori, il decoro divino, l’abitazione degna di Dio.." Gesù
Se noi ci pensiamo è difficile credere alla dottrina cattolica sull'Eucarestia. Gesù ha dovuto ripetere la spiegazione sull'Eucrestia. Per chi va a messa regolarmente è un'atto di fede rinnovato di fronte a ciò che appare ai sensi. E' una lotta contro l'evidenza e lottare contro l'evidenza è la fede che ci mette in contatto con ciò che è inevidente (san Tommaso d'Aquino). La morte, sembra la fine vedere un cadavere e in questo mondo siamo sotto una cappa d'oscurità che solo la luce della fede la squarcia. Perchè tante comunioni fatte male? Perchè quasi nessuno fa il ringraziamento? Perchè è difficile credere a tutto ciò.
Noi non possiamo dire l'ha fatto Gesù (ringraziarLo per ciò che ha fatto), chi è capace di accogliere Dio come si merita? Quando noi riceviamo un'ospite dobbiamo fargli un'accoglienza adeguata, soltanto Dio può dare accoglienza a Dio.
"..Perciò figlia mia, mentre istituivo il Santissimo Sacramento, la mia Volontà Eterna unita alla mia volontà umana, fece presenti tutte le ostie che fino alle fine dei secoli dovevano subire la consacrazione sacramentale ed Io le guardai una per una, le consumai e vidi la mia Vita Sacramentale in ogni ostia, palpitante, che voleva darsi alle creature.." Gesù
Ogni mia comunione è stata già fatta da Gesù.
"..La mia Umanità, a nome di tutta l’umana famiglia, prese l’impegno per tutti e diede l’abitazione in se stessa a ciascun’ostia e la mia Divinità, che era inseparabile da Me, circondò ogni ostia sacramentale con onori, lodi e benedizioni divine per fare degno decoro alla mia Maestà,.." Gesù
Gesù, comunicandosi, ha fatto ciò che noi non potremmo mai fare. Se Gesù si è preoccupato di questo, attenzione di come ci accostiamo alla Santa Comunione. Noi dobbiamo metterci del nostro fusi nella dv, è il mio amore che riceve, è il mio ringraziamento che riceve; non si può ricevere un'ostia consacrata e lasciare Gesù in uno stato di indifferenza. Non si può fare il fuggi fuggi subito dopo la Messa o fare il mercato. Solo chi fa il ringraziamento bene mette in serio imbarazzo chi fa baccano in Chiesa. Noi non possiamo stare sempre a lamentarci, che ci posso fare? Comincia te, tutti chiaccherano in chiesa? Tu stai in silenzio, ecc...Come faceva la comunione la Madonna? Prendeva l'ostia con la mano? stava in piedi? Cosa pensava a Messa?
".. E fu solo per questo che tollerai i sacrilegi, le freddezze, le irriverenze, le ingratitudini, perché ricevendo Me stesso misi in salvo il mio decoro, gli onori, l’abitazione che ci voleva alla mia stessa persona.." Gesù
Questo non ci esime nel dare a Gesù tutto ciò che possiamo come lodi e ringraziamenti
"..Così è mio solito in tutte le opere mie, le faccio una volta per dare vita a tutte le altre volte che si ripetono, unendole al primo atto come se fosse un atto solo, cosicché la potenza, l’immensità, l’onniveggenza della mia Volontà, mi fece abbracciare tutti i secoli, mi fece presenti i comunicandi e tutte le ostie sacramentali e ricevetti tante volte Me stesso per far passare da Me, Me stesso in ogni creatura.Chi mai ha pensato a tanto mio amore? Per scendere nei cuori delle creature, Io dovevo ricevere Me stesso per mettere in salvo i diritti divini e poter dare a loro non solo Me stesso, ma gli stessi atti che Io feci nel ricevermi, per disporle e dare loro quasi il diritto di potermi ricevere.” Gesù
“Perché dubiti? Non è questo forse operare da Dio? E questo solo atto può formare tanti atti per quanti ne vogliono fruire, mentre è un solo atto. Non fu lo stesso per l’atto dell’incarnazione, della mia Vita e della mia Passione? Una sola volta m’incarnai, una fu la mia Vita, una la Passione, eppure questa incarnazione, Vita e Passione è per tutti e per ciascuno, come se fosse per uno solo, sicché stanno ancora come in atto e per ciascuno, come se ora mi stessi incarnando e soffrendo la mia Passione, se ciò non fosse non opererei da Dio, ma da creatura, che non contenendo un potere divino, non può farsi di tutti né può darsi a tutti...... Chi fa la mia Volontà e vive in Essa, viene ad abbracciare l’operato della mia Umanità, perché Io amo tanto che la creatura si renda simile a Me.." Gesù
Ecco perchè è importantissimo fare la comunione nella dv e fondersi in essa.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
18 Giugno 1923 Prodigi, meraviglie, eccessi d’amore di Gesù nell’instituire il Santissimo Sacramento e nel comunicare Se stesso
Gesù approfondisce una cosa che chi fa le Ore della Passione già conosce. Quando Gesù ha istituito l'Eucarestia avrà fatto la Comunione o no? Gesù era evidentemente il celebrante per antonomasia ed essendo l'Eucarestia un sacrificio dev'essere consumata ed ecco perchè il sacerdote deve obbligatoriamente consumare l'ostia. Gesù (nelle ore della passione) dice che voleva rifare le comunioni di tutti sopratutto quelli che si sarebbero mal comunicati e fare le comunioni che non si sarebbero fatte (disprezzo o trascuratezza) nel corso della storia. O non fatte da persone che non avrebbero mai conosciuto Gesù.
Dio non tollera che una cosa che Lui ha fatto sia inutile. Rifare le comunioni malfatte, fare le comunioni non fatte e le comunioni sacrileghe. E Gesù invita tutti noi, quando facciamo la comunione, a farla nella dv per ripetere il suo gesto. La piaga delle comunioni sacrileghe. Dal momento che nell'ostia c'è la trasformazione nel Corpo di Cristo quindi gli accidenti dell'ostia (il sapore, l'aspetto, ecc...) dentro di sè racchiudono il Corpo di Cristo ma questo vale anche per i piccoli frammenti. Per questo è un problema della Comunione in mano, queste non esimono il fedele a scegliere davanti a Gesù qual'è il modo migliore di prendere la comunione. Noi non possiamo trincearci dietro una permissione. Con l'Eucarestia si gioca il 90% della nostra vita cristiana, perchè lì c'è tutto.
"...Onde voglio farti conoscere la causa per cui volli ricevere Me stesso nell’istituire il Santissimo Sacramento. Il prodigio era grande ed incomprensibile a mente umana; la creatura doveva ricevere un Uomo e Dio, racchiudere nell’essere finito l’infinito ed a questo Essere infinito dare gli onori divini, il decoro, l’abitazione degna di Lui, era tanto astruso ed incomprensibile questo mistero, che gli stessi apostoli, mentre credettero con facilità all’incarnazione ed a tanti altri misteri, dinanzi a questo rimasero turbati ed il loro intelletto faceva resistenza a credere e ci volle il mio dire ripetuto per arrenderli; quindi come fare? Io che lo istituivo dovevo pensare a tutto, e mentre la creatura doveva ricevermi, alla Divinità non dovevano mancare gli onori, il decoro divino, l’abitazione degna di Dio.." Gesù
Se noi ci pensiamo è difficile credere alla dottrina cattolica sull'Eucarestia. Gesù ha dovuto ripetere la spiegazione sull'Eucrestia. Per chi va a messa regolarmente è un'atto di fede rinnovato di fronte a ciò che appare ai sensi. E' una lotta contro l'evidenza e lottare contro l'evidenza è la fede che ci mette in contatto con ciò che è inevidente (san Tommaso d'Aquino). La morte, sembra la fine vedere un cadavere e in questo mondo siamo sotto una cappa d'oscurità che solo la luce della fede la squarcia. Perchè tante comunioni fatte male? Perchè quasi nessuno fa il ringraziamento? Perchè è difficile credere a tutto ciò.
Noi non possiamo dire l'ha fatto Gesù (ringraziarLo per ciò che ha fatto), chi è capace di accogliere Dio come si merita? Quando noi riceviamo un'ospite dobbiamo fargli un'accoglienza adeguata, soltanto Dio può dare accoglienza a Dio.
"..Perciò figlia mia, mentre istituivo il Santissimo Sacramento, la mia Volontà Eterna unita alla mia volontà umana, fece presenti tutte le ostie che fino alle fine dei secoli dovevano subire la consacrazione sacramentale ed Io le guardai una per una, le consumai e vidi la mia Vita Sacramentale in ogni ostia, palpitante, che voleva darsi alle creature.." Gesù
Ogni mia comunione è stata già fatta da Gesù.
"..La mia Umanità, a nome di tutta l’umana famiglia, prese l’impegno per tutti e diede l’abitazione in se stessa a ciascun’ostia e la mia Divinità, che era inseparabile da Me, circondò ogni ostia sacramentale con onori, lodi e benedizioni divine per fare degno decoro alla mia Maestà,.." Gesù
Gesù, comunicandosi, ha fatto ciò che noi non potremmo mai fare. Se Gesù si è preoccupato di questo, attenzione di come ci accostiamo alla Santa Comunione. Noi dobbiamo metterci del nostro fusi nella dv, è il mio amore che riceve, è il mio ringraziamento che riceve; non si può ricevere un'ostia consacrata e lasciare Gesù in uno stato di indifferenza. Non si può fare il fuggi fuggi subito dopo la Messa o fare il mercato. Solo chi fa il ringraziamento bene mette in serio imbarazzo chi fa baccano in Chiesa. Noi non possiamo stare sempre a lamentarci, che ci posso fare? Comincia te, tutti chiaccherano in chiesa? Tu stai in silenzio, ecc...Come faceva la comunione la Madonna? Prendeva l'ostia con la mano? stava in piedi? Cosa pensava a Messa?
".. E fu solo per questo che tollerai i sacrilegi, le freddezze, le irriverenze, le ingratitudini, perché ricevendo Me stesso misi in salvo il mio decoro, gli onori, l’abitazione che ci voleva alla mia stessa persona.." Gesù
Questo non ci esime nel dare a Gesù tutto ciò che possiamo come lodi e ringraziamenti
"..Così è mio solito in tutte le opere mie, le faccio una volta per dare vita a tutte le altre volte che si ripetono, unendole al primo atto come se fosse un atto solo, cosicché la potenza, l’immensità, l’onniveggenza della mia Volontà, mi fece abbracciare tutti i secoli, mi fece presenti i comunicandi e tutte le ostie sacramentali e ricevetti tante volte Me stesso per far passare da Me, Me stesso in ogni creatura.Chi mai ha pensato a tanto mio amore? Per scendere nei cuori delle creature, Io dovevo ricevere Me stesso per mettere in salvo i diritti divini e poter dare a loro non solo Me stesso, ma gli stessi atti che Io feci nel ricevermi, per disporle e dare loro quasi il diritto di potermi ricevere.” Gesù
“Perché dubiti? Non è questo forse operare da Dio? E questo solo atto può formare tanti atti per quanti ne vogliono fruire, mentre è un solo atto. Non fu lo stesso per l’atto dell’incarnazione, della mia Vita e della mia Passione? Una sola volta m’incarnai, una fu la mia Vita, una la Passione, eppure questa incarnazione, Vita e Passione è per tutti e per ciascuno, come se fosse per uno solo, sicché stanno ancora come in atto e per ciascuno, come se ora mi stessi incarnando e soffrendo la mia Passione, se ciò non fosse non opererei da Dio, ma da creatura, che non contenendo un potere divino, non può farsi di tutti né può darsi a tutti...... Chi fa la mia Volontà e vive in Essa, viene ad abbracciare l’operato della mia Umanità, perché Io amo tanto che la creatura si renda simile a Me.." Gesù
Ecco perchè è importantissimo fare la comunione nella dv e fondersi in essa.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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