mercoledì 22 marzo 2023

Il valore delle offerte volontarie e spontanee

Gesù torna sul valore delle pene volontarie offerte con spontaneità e con amore. Solo questo dà valore alle pene sofferte. Il valore dei desideri ripetuti e dell'amore per formare la luce della Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 29, 2 Aprile 1931, Venerdì 22 Luglio 2022

2 Aprile 1931 Come ciò che la creatura ha di più prezioso è la volontà. Potenza delle pene volontarie. Il puntello. Come si accende la fiammella nell'anima e come si alimenta.

Il testo di oggi riprende alcune cose che Gesù ci aveva illustrato nelle meditazioni precedenti sul valore delle pene volontarie e Gesù ribadisce questi insegnamenti e ci fornisce una grandissima luce per regolarsi di conseguenza.

Il mio abbandono continua nel Santo Volere, ma per quanto abbandonata, sento al vivo le mie ripugnanze nel cadere nello stato delle mie solite sofferenze e queste ripugnanze sono causate dalle lotte e dalle imposizioni che ci sono su di me.... Luisa

Luisa ha ripreso a soffrire, Luisa parla del suo irrigidimento dalla quale poteva uscire solo con l'aiuto del sacerdote. Luisa prega - forse - e forse non si offre,non le chiede ma le accetta di sponda - forse. E Gesù risponde alla grande:

"Figlia mia, che ne faccio delle tue pene senza la tua volontà? Non so che farne, né potranno servirmi a disarmare la Divina Giustizia, né a placare il mio giusto sdegno, perché quello che di più bello e di più prezioso ha la creatura è la volontà, essa è l'oro, tutte le altre cose sono superficiali, cose senza sostanza e le stesse pene sono senza valore. Invece se scorre il filo d'oro della volontà spontanea nelle pene, ha virtù di cambiarle in oro purissimo, degne di Colui che tutto volontariamente soffrì ed anche la stessa morte per amore delle creature...." Gesù

Gesù mi dà una sofferenza, io non me la vado a cercare e se arriva amen. Ma così, con questa cosa Gesù non se ne fa niente. Molti strumentalizzano una frase dei maestri di spirito per soddisfare i propri capricci, i maestri di spirito dicono: non è la sofferenza che ha valore ma è l'amore con la quale si offre, l'amore dipende dalla volontà. Le pene di Gesù sono state tutte volontarie, a differenza di una persona normale che se viene immobilizzato non si muove, per quanto riguarda Gesù (che è Dio) e non può rimanere immobilizzato tutte le pene di Gesù sono rigorosamente volontarie nessuna esclusa. Ed è la volontarietà di queste pene che gli dà valore. E questo vale anche per noi evidentemente. Se scorre il filo d'oro della volontà spontanea nelle pene - dice Gesù - ha virtù di cambiarle in oro purissimo.

"..Invece se scorre il filo d'oro della volontà spontanea nelle pene, ha virtù di cambiarle in oro purissimo, degne di Colui che tutto volontariamente soffrì ed anche la stessa morte per amore delle creature..." Gesù

In Gesù non c'è niente che non sia volontario. La morte di croce..., in Gesù c'è stato un'offerta continua e capite grandi cose? Se a noi prende un tumore o il covid...questa cosa ci prende o no, non abbiamo il potere di sottrarci. Se voglio mi viene il tumore altrimenti no. La malattia ci viene lo stesso, non siamo come Gesù ma la malattia che ci viene, come la vivo? Un tumore (il don parla per esperienza) ti può portare all'inferno o ti può rendere santo se lo vivi in un'altro modo. Dipende da come lo vivi. Se inizi a sbraitare ed accusare il Signore per la malattia, ecc... tutta quella sofferenza che hai vissuto è servita a farti fare peccati su peccati ecc.. non è la sofferenza che santifica ma è il modo in cui noi abbracciamo la sofferenza.

".. Se io volessi pene senza volontà, ce ne sono tante abbondante nel mondo, ne potrei prendere quanta ne voglio, ma siccome manca il filo d'oro della loro volontà, non sono per me, non mi attirano, non mi feriscono il cuore, né trovo l'eco delle mie pene volontarie in esse, quindi non hanno virtù di cambiare i flagelli in grazia..." Gesù

Quanta gente sta soffrendo nel mondo? E in modo inimmaginabile..tanto dolore e tanta sofferenza. Ma a cosa serve a Gesù? Manca il filo d'oro. Ti prende un tumore, se tu vuoi fare quello che Gesù vuole, la persona dovrebbe dire: ti lodo, ti benedico, ti ringrazio per questa cosa che mi hai mandato e te la offro con tutto il cuore, ti offro tutte le sofferenze che mi causerà ecc... e se dovessi morire fiat. Se si fa così sarà un grande tumore. Poi ci stanno le pene volontarie - non soltanto quelle che Dio ci manda - ma quelle che da noi stessi ci decidiamo di offrirgli. Alcune cose fatte dai santi erano molto dolorose. Fa caldo d'estate? Prima l'accettazione e l'offerta del caldo, ma poi nonostante il caldo c'è modo e modo di relazionarsi, che fai tu maschietto? Ti metti la camicia con la giacca con cravatta specialmente per andare in certi luoghi offrendo il sacrificio? Tu prete te lo metti l'abito talare o hai paura di morire di caldo? Nei giorni scorsi si presenta una donna in Chiesa accompagnata da una persona adulta - poco vestita - e il don gli ha chiesto: ma le pare il modo di entrare in Chiesa?. Proprio perchè da morire il caldo, si offre qualcosa in più. Nei giorni scorsi una figliola (spirituale ndr) durante una diretta telegram dice: a me è stato insegnato che in Chiesa si entra con le maniche lunghe, con le calze e non con le scarpe coperte. Rimane un sacrificio volontario, ma gli esempi possono essercene tanti, sono cose abbordabili, i Santi hanno fatto gesti che ci vuole un pò più di coraggio. Il problema è però la volontarietà. In questo mondo tu devi imparare a vivere la tua vita davanti a Dio, che cosa gli sto offrendo o gli sto dando? Quale pena volontaria che non sono tenuto a dare e che nessuno vede?. Gesù insiste tanto su questo.

"..Quindi le pene senza volontà sono svuotate internamente, senza pienezza di grazia, senza bellezza, senza potenza sul mio Divino Cuore,.." Gesù

"..basta un quarto d'ora di pene volontarie per supplire e sorpassare tutte le pene più atroci che ci sono nel mondo, perché queste sono nell'ordine umano, le volontarie sono nell'ordine divino..." Gesù

15 minuti di pene volontarie per supplire tutte le pene più atroci che ci sono nel mondo. Molte pene le persone se le vanno a cercare con le loro mani, esempi: una persona che fuma come un turco e gli viene un cancro, (quindi tutto il dolore che ne deriva) ma quella pena viene da Dio? Quella pena se l'è andata a cercare - la Madonna (nel regno della dv) dice che chi vive di volontà umana soffre più degli altri, in maniera più atroce e in maniera immeritoria. Non servono a nulla quelle cose. Una persona che ingrassa e si deve far fare un'intervento alle ginocchia è una sofferenza ma dipende dal fatto che sono diventato obeso, la stragrande maggioranza delle pene che si vivono sul pianeta terra sono tutte quante ricercate, non hanno nulla di soprannaturale. Se una persona si rassegna, capisce che è per colpa propria che sta male e lo offre a Dio a sconto dei suoi peccati e il Signore accetta questa cosa. Ma non ha valore di fermare i flagelli.

"..E poi dalla piccola figlia del mio Volere, non accetterei mai le sue pene senza la spontaneità della sua volontà; era questa che ti rendeva bella ed aggraziata al mio cospetto, che apriva la corrente delle mie manifestazioni sulla mia Divina Volontà e che, con forza magnetica, mi spingeva a fare le mie visite così spesso all'anima tua.La tua volontà sacrificata volontariamente per amor mio, era il mio sorriso, il mio trastullo ed aveva virtù di cambiare i miei dolori in gioie..." Gesù

Il don non conosce altri Santi che abbiano raggiunto il grado di Santa Veronica Giuliani e Santa Margherita Alacoque, se uno ha lo stomaco forte può leggersi cosa facevano.

"..Nella mia Volontà non esiste lo sforzo, difatti nessuno la forzò nel creare il Cielo, il Sole, la terra, lo stesso uomo, ma fu volontaria senza che nessuno le dicesse nulla, per amore delle creature; eppure sapeva quanto avrebbe sofferto per causa loro, così voglio chi vuol vivere di mia Volontà; lo sforzo è della natura umana, lo sforzo è impotenza, è mutabilità, lo sforzo è il vero carattere dell'umana volontà..." Gesù

Siamo capaci di seguire Gesù che sulla croce chiedeva più pene ancora? Quando uno sta nell'ottica che per Gesù si fa qualsiasi cosa, qualsiasi cosa si farà volontieri anche se costa tanto dolore e pur potendo sottrarsi si accetterà volontariamente.

"..Ond'io, nella mia amarezza, ho detto: Mio Gesù eppure quelli che stanno sopra di me mi dicono: come può essere mai possibile, per quattro o cinque persone che hanno voluto fare il male avrebbe dovuto mandare tanti castighi? Piuttosto Nostro Signore ha ragione, perchè i peccati sono tanti e perciò i flagelli e tante altre cose che dicono e che tu sai..." Luisa

"Figlia mia, come s’ingannano, non è per il peccato dei quattro o cinque che con tanta perfidia sono giunti perfino alle calunnie, questi saranno puniti individualmente, ma è il puntello che mi hanno tolto, le tue sofferenze mi servono di puntello, toltomi il puntello, la mia giustizia non trova chi la sostiene e, rimanendo senza appoggio, ha fatto piovere nel tempo in cui tu sei stata libera dalle tue solite pene, flagelli continui e terribili. Invece se ci fosse stato il puntello, anche se fossero successi sarebbero stati la decima, la quinta parte...." Gesù

(Si parla del fatto che alcune persone hanno calunniato Luisa agli occhi del santo Uffizio). Non si pensi mia che uno possa fare il pazzoide, andare a prendere di petto i servi dell'Altissimo, uomini e donne che siano e la passi franca. Non la passa mai franca di fronte alla divina Giustizia.

"Figlia buona, coraggio, sollevati, non ti abbattere; vuoi tu conoscere come si forma la luce della mia Divina Volontà nell'anima tua? I ripetuti desideri sono come tanti soffi che soffiando sull'anima tua chiamano la fiammella, le goccioline di luce ad accendersi dentro di essa e quanto più intensamente desideri, tanto più soffia per alimentare la fiammella ed ingrandirla di più, se cessa il soffio c'è pericolo che la fiammella si smorzi. Sicché per formare ed accendere la fiammella ci vogliono i desideri veri ed incessanti e per maturare ed ingrandire la luce ci vuole l'amore che contiene il germe della luce, invano soffieresti coi tuoi desideri se mancasse la materia accendibile sui tuoi soffi ripetuti....." Gesù

Che desideri abbiamo? Di amarlo? Di essere sempre più santi? Di servirlo? Di immolarsi? Di concorrere alla conversione dei peccatori, ecc... e questi vanno alimentati ed espressi..vanno espressi al Signore in continuazione, prova tu a pregare così. L'espressione dei desideri,delle aspirazioni affetti è il cuore della preghiera profonda ed insieme ai desideri ci vuole l'amore. Arroventare ed attizzare l'amore ed alimentarlo in continuazione in modo che l'amore per Gesù bruci ed avvampi il nostro cuore. Quando ci sono santi desideri ripetuti e amore allora sì che si inizia a volare alla stragrande. E quando in questa fiammella della luce della divina volontà è alimentata dagli stessi atti compiuti in essa che la fanno diventare sempre più grande.

"..Ma chi mette al sicuro questa fiammella in modo da renderla imperitura, senza pericolo di smorzarsi? Gli atti fatti nella mia Divina Volontà; essi prendono la materia di accendere la fiammella della nostra luce eterna che non è soggetta a smorzarsi e la mantengono sempre viva e sempre crescente e la volontà umana, innanzi a questa luce, si eclissa e diventa cieca e, vedendosi cieca, non sente più il diritto d'agire e dà la pace alla povera creatura..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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