mercoledì 31 gennaio 2024

Cosa fare per formare negli atti la vita della Divina Volontà

Gesù spiega a quali condizioni un atto di Divina Volontà viene formato nei nostri. E cosa succede quando ciò si verifica. Libro di Cielo, Volume 33, 8 Luglio 1934, Lunedì 29 Maggio 2023

8 Luglio 1934 Che ci vuole per formare la vita della Divina Volontà nella creatura. Velo che la nasconde, scambio di vita.

Brano relativamente breve ma molto intenso, siamo quasi a metà del 33° volume. Il centro della meditazione di oggi è molto bello e qua Gesù risponde ad una domanda che molti si fanno: cercando di essere un pochino più preciso, se io voglio cooperare a formare questa vita nella divina volontà che devo fare? Gesù va un pochino nei dettagli. Il don li spiega perchè chi vuole possa lavorare per entrare di più nella divina volontà.

Mi sembra che il Voler Divino con occhio indagatore vada sempre guardando se in tutto il mio interno scorre, come atto primo, la sua adorabile Volontà e, con una gelosia ammirabile e Divina, tutto investe,...." Luisa

Luisa sente la dv che la controlla. La grandezza di un'atto è se quell'atto è unito alla divina volontà

"...né guarda se l’atto è piccolo o grande, ma guarda, se vi corre la vita della sua Volontà, perché tutto il valore e la grandezza d’un atto, viene avvalorata se c’è dentro la sua Volontà, tutto il resto si riduce per quando grande, ad un sottilissimo velo che basta a coprire e nascondere il grande tesoro, la vita impareggiabile della Divina Volontà...." Luisa

Un'atto nostro per quanto possa essere virtuoso e limitato è anche molto molto imperfetto. E quindi è indegno di Dio, così come la consacrazione Totus Tuus ha come effetto principale quello di fare passare tutti i nostri atti attraverso il Cuore di Maria in modo tale che tutte le macchie di cui sono impastati i nostri atti siano tolte e siano presentati a Dio in modo presentabile. Siccome i nostri frutti sono marci, se un frutto è parzialmente marcito, uno può togliere la parte marcia e si può mangiare la parte sana. Quando sono peccaminosi, i nostri atti, sono come frutti che sono marci del tutto; ma quando non sono peccaminosi - a meno di non avere grazie straordinarie - i nostri atti sono macchiati o marci in parte, hanno una parte più o meno ampia che è marcia. Non potremmo presentarlo a Dio. Il problema è che fino a quando siamo in questa carne mortale - salvo purificazioni particolari - non potremmo mai presentare cose degne di Dio. In questa vita non si possono vivere gli amori che Dio ci ha destinati fin dall'eternità (tenera amata) perchè in questo mondo c'è la concupiscenza; l'amore verso il prossimo può essere il più casto e santo ma se mi avvicino ad un'altra creatura potrebbe svegliarsi la concupiscenza e io non posso farci nulla. I Santi ci hanno pianto su questa cosa qua, gli dispiace offrire uno spettacolo orrido ai suoi occhi. Maria prende i nostri atti, li unisce alle sue intenzioni, li purifica e li presenta a Dio. Tu - esempio del don - con tutto quello che compi nella giornata porterai al Signore 20 tipi di frutta diversa, tutte quante marcite in parte..o in tutto. La Madonna toglie la parte marcia e ne prepara una macedonia da offrire al Signore. Quello che poi quello che le rivelazioni di Luisa hanno aggiunto è che un'atto umano rimane un'atto umano quindi finito e quindi per quanto purificato è un'atto umano finito, si svolge nel tempo ma Dio è eterno ed infinito. Dio guarda con benevoleza un'atto del genere, ma se uno ci pensa bene non sono atti degni di Lui perchè il mio è un'atto piccolo, limitato e finito mentre Dio no. Quindi questi atti devono essere portati nella dv, e dopo essere stati purificati diventano degni di Dio.

Come faccio a scorrere la dv in ogni atto che faccio? Gesù lo spiega. E c'è un complesso di fattori, non è così facile - è semplice come le cose divine ma non è semplice

«Figlia mia benedetta, per fare che un atto Mi sia gradito e la mia Volontà possa formare vita intera in esso, tutto l’interno della creatura dev’essere accentrato nel mio Fiat!..." Gesù

Cioè:

La volontà deve volerlo,--- noi dobbiamo volerlo, poi il desiderio deve ardente, (".. il desiderio deve ardentemente desiderare ciò che vuole il volere,..") devi avere un tale ribrezzo dei tuoi atti lasciati a sè stessi, gli affetti e desideri devono tendere....polarizzati verso questa intenzione. "....il cuore deve amare e rinchiudere nel suo palpito la vita della mia Volontà, la memoria deve ricordarlo, l’intelligenza comprenderlo...." // se non ci sono tutti questi fattori messi concomitanti e messi assieme non si forma la vita della divina volontà nel nostro atto. La totalità del nostro essere - evidentemente interiore - perchè i nostri affetti, il nostro cuore, ecc.... sono cose interiori....il don vorrebbe permettersi una piccola sottolineatura...il don quando fa qualche esempio lo fa perchè ha motivo di farlo non perchè si diverte. Lo diceva il Montfort diceva che la devozione alla Madonna Totus Tuus è principalmente interiore - ci sono dei gesti esterni (catenina al polso, dici il Magnificat, ti impegni a recitare il Rosario, l'atto della consacrazione ecc...) ma questo è l'esterno. Questa devozione ti dovrebbe portare ad una vita intima di unione con Maria. La vita nella dv è tutta interiore, fuori non si vede nulla salvo qualche spia che ti fa vedere che la persona coltiva una vita interiore. Al don è capitato di incontrare persone scandalizzate che per qualche motivo sono entrare in contatto con qualche gruppo di persone che vive nella dv con rispettivi animatori (il don non sa come chiamarli). Non c'è un gruppo della dv. Queste meditazioni che il don tiene sono partite per aiutare il prossimo a capirci qualcosa sulla dv, proprio per non rimanere da solo....sembrava una cosa tanto bella. Il don si è imbattuto in questi scritti attraverso una serie di circostanze, non è si è messo a sentire qualche grande predicatore, è un'autodidatta. Che esistano questi gruppi della dv il don non lo sapeva. A quello che raccontano le persone - uno non può credere a tutto quello che gli viene detto perchè i racconti sono sempre di parte e bisognerebbe sentire la controparte - succede che quando una lamentela ti arriva da X, da Y, da Z ecc.. e la lamentela ha sempre in oggetto la stessa problematica, non ci vuole la scienza infusa che qualcosa c'è. Il problema è che questi gruppi - non tutti - lamentano che si trovano a fenomeni esteriori un pò ipertrofici, appariscenti ed evidenti - modi di fare, dire, modi di salutare ecc... e chi li vede si impressione, non dà una buona impressione specie dopo questa facciata ci sono comportamenti oggettivi un pò così e che lascia le persone un pò disorientate. Se questa cosa è quello che ho visto in questo gruppo, io questa cosa non la farò mai.

Il don ha fatto questo esempio perchè crede e ritiene che sia più fruttuoso a stare attenti a queste dinamiche interiore, il don non è sempre così attento a capace, dice di essere un disatro. Piuttosto che caricare l'esteriore è opportuno polarizzarsi nell'interiore perchè una persona che ti vede è affascinata.

"..Perciò non serbare nulla di te e per te e Ci darai la grande gloria di avere una vita di nostra Volontà sulla terra velata dalle tue spoglie mortali e tu il gran bene di possederla, sentirai nelle tue spoglie, come rapido mare, scorrere la felicità, le gioie, la fermezza del bene, l’amore che sempre ama, le dolcezze, i gusti, le conquiste del tuo Gesù saranno anche tue...." Gesù

Le persone potrebbero chiederci: come fai ad essere così costante e perseverante nel bene? Sembri indistruttibile. Noi potremmo dire: dipende dalla dv in me e il segno della sua presenza è la fermezza. Ma come mai sempre così felice? Eppure sei una persona crocifissa, tribolazioni, tanto odio intorno ecc... come fai a sempre essere così felice? E a non soccombere sotto il peso di queste cose? Lo faccio per grazia di Dio - e forse perchè la vita della dv sta iniziando ad attecchiare in me anzichè dire Fiat o Cristo Regni Fiat. Il don sarebbe un pochino cauto ad ostentare modi di fare che altri non possono capire - tipo dire Fiat, Cristo Regni ecc.... - magari usarli solo tra persone che si capiscono, perchè a quello che gli risulta potrebbe essere controproducente polarizzare la gran parte delle energie sulle cose esterne. Non pensiamo che la dv le croci diminuiscano anzi aumentano.

"...Le tue spoglie continueranno l’ufficio di pene quaggiù, ma avranno una vita di Volontà Divina che la sosterranno e se ne servirà per svolgere la vita delle sue conquiste e vittorie Divine, nelle spoglie umane..." Gesù

Attenzione a massima alle dimensioni interiori che oggi Gesù ci ha evidenziato.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 28 gennaio 2024

Diventare calamite della Divina Volontà

Importanza dell'attenzione nel conoscere per poter ricevere la vita della Divina Volontà nei propri atti. Il grande prodigio: Dio non solo dona se stesso alla creatura, ma consente alla creatura di donare se stessa a Lui. Libro di Cielo, Volume 33, 29 Giugno 1934, Venerdì 26 Maggio 2023

29 Giugno 1934 L’attenzione è l’occhio dell’anima. Come nella Divina Volontà non ci sono ciechi. La calamita, il conio dell’immagine Divina negli atti nostri. Come Dio si fa Prigioniero della creatura.

Altre volte Gesù (come nel brano di oggi) è breve, e però quando lo fa lancia delle bombe divine molto cariche. Oggi Gesù è uscito con l'immagine della calamita, tutte immagine significative perchè Lui sa usare bene le parole e non per nulla ci ha lasciato dei capolavori di questo tipo. Quando Gesù ci dice qualcosa per immagini, dobbiamo stare attenti all'immagine usato.

Il primo concetto fondamentale - che vale per tutti (anche fuori dalla divina volontà) è: Dio non dà i suoi beni ai ciechi.

"..Io non voglio dare i miei beni ai ciechi..." Gesù

Un cieco non può provvedere a sè stesso, ci dev'essere qualcuno che provveda a lui sotto tutti i punti di vista. Supponiamo che ci sia un beneffatore che dia dei soldi ad un cieco, quello campa coi soldi ma non sa chi è stato a metterceli. E quindi ci campa ma lui non sa da dove viene quel beneficio. Nostro Signore ci dà una montagna di beni e gli dà agli ingrati e malvagi (quelli sussistenti della Creazione) e dove c'è sempre un Ti amo di Gesù e Lui lamenta che spesso ci sono ladri e traditori. Tutti quelli che gonono dell'aria che respirano, dei beni della natura e tutte le altre opere del Fiat Creante e non capiscono o non vogliono rendersi conto che quelle sono opere di Dio per la nostra felicità e quindi bisognerebbe ringraziare il Signore. Ma qua si parla di ulteriori beni. E sono quelli di cui Gesù parla più sotto:

«Ah! Figlia mia, il vivere nella mia Volontà è il vivere di Cielo, è sentire nell’anima la vita della luce, dell’amore, la vita dell’azione Divina, la vita della preghiera,..." Gesù

Hanno tutti un comune denominatore: vita. Vita della preghiera, vita dell'azione ecc... Gesù sta dicendo che per questi beni soprannaturali Gesù non li darà a chi non si è reso capace di riconoscerli con l'occhio dell'anima il dono che voglio fare e si dispone a ricevere l'investimento. Prendiamo per esempio la vita della preghiera, significa che nella preghiera troviamo la vita. Per questo non basta la preghiera vocale, la Messa, la vita ordinaria di grazia, la comunione fatta in modo superficiale e frettoloso, ecc... ciò parte quando si ha l'orazione di raccoglimento o di quiete o l'orazione di unione o la preghiera profonda. La preghiera vocale è bella, ma non sempre riusciamo a dire il rosario stando con la testa in contemplazione dei misteri assorti e raccolti - spesso ci costa un pò - ed è per questo che la preghiera è un'opera penitenziale. La preghiera è un dovere - chi prega si salva e chi non prega si danna - Gesù dice che Lui è la Vita, ci sono dei passaggi nel Vangelo di san Giovanni, nella Vita è racchiuso tutto. Il sangue è la vita e non è casuale che Gesù ci ha lavato con il suo sangue. Quando sentiamo la parola chi fa la divina volontà e vive in essa, quindi la divina volontà entra nel suo cuore - e noi sappiamo che la vita nella dv è un motore sempre acceso di amore. La dv è il principio della vita di Dio che fa circolare l'amore. Il godimento del Figlio verso l'amore che ha il Padre noi non lo capiremo mai, due persone infinite che si amano in modo infinito. Ti pare che Nostro Signore vada a dare questa vita ad un cieco, una persona che non se ne rende conto, che non dovesse accoglierla e che non gusti la vita della preghiera..... noi (se arrivasse) dovremmo stare tutto il giorno a ringraziare distruggendoci le ginocchia e non possiamo comportarci con Dio come dei cafoni - che prende, considera tutto come dovuto e non ringrazia. Ma come si arriva a questo?

(Luisa) Il Volere Divino non mi lascia mai sola, mi sembra che mi guardi sempre per investire il mio pensiero, la mia parola, il più piccolo dei miei atti, ma vuole la mia attenzione, vuole che io sappia che vuole investire i miei atti e che guardandoci a vicenda, Lui dona ed io ricevo....."

«L’attenzione è l’occhio dell’anima che sa conoscere il dono che voglio fare e dispone l’azione a ricevere il mio investimento...." Gesù

La prima cosa che bisogna fare per entrare in questo sono acquistare le conoscenze. Perchè se io so che Dio vuole donarmi la sua stessa vita e costituirsi come vita dei miei atti, avrò sempre un'occhio aperto magari come in sottofondo a questo. Attenzione a non perdere mai il senso della divina presenza, a stare attenti che ci si muove e si vive sotto i suoi occhi. Il dono va visto, conosciuto ed apprezzato.

Cosa disse Gesù a S. Margherita Maria Alacoque? Io sto qua nelle Ostie ma in cambio ricevo ingratitudine, disprezzi, indifferenze ecc... le persone disprezzano i grandi dono dell'Altissimo. Che oggi c'è un disprezzo grossolano nei confronti di tantissime cose e Dio non è affatto contento di questo. Ricordate la parabola di coloro che non accettano l'invito a nozze? Il Signore dice: andate a cercare altri invitati perchè coloro che hanno rifiutato l'invito non si siederanno al banchetto delle nozze. Vivere nel dv, in Cielo si vive d'amore, quindi poi la vita della luce cioè il discernimento, le scelte da farsi...questo non significa che abbiamo sempre tutto chiaro, ma dobbiamo pregarci un pò sopra per capire quale sia la volontà di Dio, si sente quando Nostro Signore ce lo fa capire in maniera non troppo complicata. Basta pregare un pò sopra ed avere un pò di pazienza.

"..ma mettere in condizione la creatura di poter dare a Noi e dare atti nostri, non suoi, monete coniate con la nostra immagine è l’amore che supera tutto e che, non potendo contenere, nella nostra enfasi d’amore diciamo: “tu Ci hai ferito, la calamita degli atti tuoi Ci ha rapiti e Ci ha resi dolci prigionieri nell’anima tua e Noi ti renderemo la pariglia di ferirti, rapirti e di imprigionarti in Noi....." Gesù

E' questa la vita nella divina volontà. Il don lo dice anche per sè. Non è tanto facile ed agevole capire queste cose. Effettivamente queste cose sono verità di altissimo livello, ma però se uno, ragionandoci un pò sopra alla luce della Fede, ci capisce. Se la dv è in me come vita, gli atti miei sono investiti della divina potenza e come tali vengono presentati agli occhi dell'Altissimo sia atti volontari ed involontari. Perchè questo accada, fai una piccola fusione prima di andare a dormire (voglio dormire nella tua volontà ecc...), quando saremo coscienti...faremo tutti atti divini? Se mi arrabbio e dico una brutta parola quello non si trasforma in atto divino, se perdo un pò la pazienza quella cosa non si trasforma in atto divino...però quando vado a dormire, almeno il sonno lo metto al sicuro perchè nel sonno non possiamo fare imperfezioni o imperfezioni volontarie e quindi il sonno se lo prende tutto la divina volontà.

"..Tu devi sapere che chi fa la Divina Volontà e vive in Essa..." Gesù

Prima di vivere nella dv bisogna farla, non possiamo pensare di portare nella dv degli atti che non sono graditi al Signore. Per questo il don recentemente ha biasimato e corretto degli usi che gli sembrano impropri della dv, tu non puoi usare la dv come una sorta di strumentalizzazione di atti che non possono essere graditi al Signore. Tu non puoi pensare di rendere divino un'atto non gradito al Signore: io non posso dire vieni divina volontà nel mio mangiare se mi strafogo, la dv viene nel mio mangiare se mangio moderatamente. Non posso dire vieni dv nel mio fumare, sarebbe un sacrilegio perchè quell'atto la offende (in quanto il fumo danneggia il corpo che è un'atto della divina volontà che ci ha dato ndr), non posso dire vieni divina volontà nel mio guidare se mi capitasse di guidare in maniera spericolata. Non è concepibile una cosa del genere. Ecco perchè fare la divina volontà e vivere in essa non si possono mai disgiungere - se tu non fai la dv non puoi vivere in essa. Ci sono una montagna di atti che Nostro Signore non li prenderà mai con la sua vita. Queste cose non possiamo mai perderle di vista. A quanto sembra comprendere il don dagli scritti - ma non possiamo saperlo con certezza - le previsioni sul futuro sono aleatorie - il don sa di gente che si è messa a litigare (!) nel cercare di capire se il regno della divina volontà sarà una cosa manifesta o privata. Lo vedremo. Come fai ad affermare con certezze alcune cose che trattano di Dio e del suo mondo? Quante cantonate prendono le persone che cercano di fare profezie sul futuro? Bisogna stare sempre in un stato di doverosa umiltà, cercare quello che appare solido e certo e lasciare al Signore quello che non riusciamo a definire. Qua Gesù parla di uno stadio avanzato e compiuto di vita nella dv (parlando della calamita). Chiamiamo tranquillamente la dv nel battito delle ciglie - che qua il don non pensa che ci siano problemi a chiamarla - ma nelle nostre azioni coscienti e consapevoli che compiamo ad occhi aperti...perchè possiamo sperare che l'atto preventivo e gli attuali vadano a buon fine dobbiamo tenere quella vigilanza per restare almeno nell'ambito del lecito. Perchè altrimenti Lei non diventerà vita dei nostri atti, gli atti balordi respingono la divina volontà.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 27 gennaio 2024

Si può essere ladri e traditori di Dio?

Gesù afferma che la sua Volontà presente in tutta la Creazione, è un incessante atto di amore, che la creatura deve conoscere. e ricambiare. Chi non lo fa è un ladro e un traditore. Il "ti amo" è la forma più alta di preghiere. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Giugno 1934, Giovedì 25 Maggio 2023

24 Giugno 1934 Chi vive nella nostra Volontà sente il palpito Divino nelle sue opere, conosce le sue mire, opera insieme ed è la benvenuta nel nostro Fiat.

Il brano di oggi ha il suo cluo in un paio di espressioni molto profonde e da meditare. Ad avviso del don la prima frase è:

"...perciò se qualcuno non Ci conosce, Ci sentiamo derubati e se qualcuno non Ci ama, Ci sentiamo traditi..." Gesù

"...e tu riceva tutti questi gradi del mio ardente amore, in modo da coprirti e farti restare affogata d’amore, ma tanto che non saprai dirmi altro che Mi ami, Mi ami, Mi ami”...." Gesù

Torniamo indietro nel tempo, il brano che parla dell'importanza del Ti amo a Gesù....(28 Marzo 1917 Il “ti amo” di Gesù. L’atto immediato con Lui.)

Questo brano che parla dell'importanza del Ti Amo e deve farci comprendere l'importanza del Ti Amo.

("....(Luisa) Ed io: “Vita della mia vita, dimmi un’altra parola.” E Gesù, come se mi alitasse, ha soggiunto: “Ti amo.” Ma in quel “ti amo” pareva che tutti e tutte le cose ricevessero nuova vita, ed io ho ripetuto: “Gesù, dì un altra parola ancora.” E Lui: “Parola più bella di un “ti amo” non potrei dirti e questo mio “ti amo” riempie Cielo e terra, circola nei santi che ricevono nuova gloria; scende nei cuori dei viatori e, chi riceve grazia di conversione e chi di santificazione; penetra in Purgatorio e, come benefica rugiada, piove sulle anime che ne sentono refrigerio; gli stessi elementi si sentono investire di nuova vita nel fecondare, nel crescere, sicché tutti avvertono il “ti amo” del tuo Gesù. E sai quando l’anima si attira un mio “ti amo”? Quando, fondendosi in Me, prende l’attitudine divina e, sperdendosi in Me, fa tutto ciò che faccio Io.”....." Gesù)

C'era stata l'apostola dell'atto d'amore (suor Consolata Betrone - Gesù e Maria vi amo, salvate le anime per esempio). Non esiste nessuna forma più alta di questa e non esiste altra forma di preghiera anche mentale di questa. Perchè nella dv, la vita di fusione non è altro che vita d'amore. Ecco perchè Gesù ispirò questa suora nel diventare l'apostola dell'atto d'amore. I giri sono atti d'amore in cui io metto il mio ti amo a Gesù in quell'opera... la vita nella dv è stare incessantemente occupati nel ricevere l'amore dall'Altissimo e a ricambiarlo. Ma cosa si fa in Cielo? Si riceve e dà amore in modo continuo. Non è nientr'alto che questo. La dv è ciò che mette in atto l'Essenza d'amore di dIO; perchè Dio non sa fare altro che questo e anche gli altri suoi attributi sono da intendere e concepire in questo orizzonte. Dio è Trinità, la riflessione che ingenera il dogma trinitario, il fatto che Dio sia Uno ma Trino è conseguenza diretta della sua essenza perchè l'amore richiede l'amante e l'amato. Dio è Trino perchè è amore. Una spia della nostra vita nella dv è il tasso interno del nostro amore, amore percepito, accolto e vissuto da Dio e ricambiato. Non una cosa che faccio per forza, anche se a volte - fino a quando siamo in questa valle di lacrime - dobbiamo fare uno sforzo per fare l'atto d'amore. Può succedere, ma il ti amo gradualmente deve diventare una cosa naturale che si muove con il nostro respiro.

"...perciò se qualcuno non Ci conosce, Ci sentiamo derubati e se qualcuno non Ci ama, Ci sentiamo traditi..." Gesù

Pensiamo a tutta la parte dell'AT quando Dio chiama adultero il suo popolo eletto, quando fa sposare al profeta Osea una prostiuta (che non gli sarà fedele) per far vedere ai suoi contemporanei la situazione di fedeltà di Dio e i continui adulteri da parte del suo popolo. Questa è la storia di Osea. Tutti i passaggi dell'AT e del Nuovo Testamento dove Dio si manifesta come Sposo (Baruc, tuo sposo è il Creatore) ma con lo sposo si ha un rapporto d'amore - il miracolo alle nozze di Cana, gli invitati a nozze e chi rifiuta, il matrimonio mistico, le nozze eterne ecc.... e il matrimonio mistico ce l'ha ogni anima di per sè ma su questa terra sono molto pochi quelli che ci arrivano perchè non accolgono e corrispondono e vanno in giro a cercare altri amori o amanti. E la nostra volontà è assolutamente libera.

"...perciò se qualcuno non Ci conosce, Ci sentiamo derubati...." Gesù

Già se respiri sei un ladro, perchè l'aria, il naso, l'apparato respiratorio ecc.. te l'ha dato Dio e se non ci pensi almeno una volta nella vita...chi non conosce (la Santissima Trinità) è un ladro. Perchè si gode incessantemente notte e giorno tutte le opere della divina volontà che Dio ha fatto (Sole, cibo, aria ecc... opere della divina volontà). Chi ha creato la varietà dei sapori che tu avverti? Chi ha creato le papille gustative? ecc... è chiaro che un Figlio di Dio prega prima e dopo pranzo e accoglie il Ti Amo nel cibo che prendi.....e così tutto il resto. Non è che per trovare la dv dobbiamo andare in Cielo ma possiamo trovarla nelle sue opere...la tua mano, gli animali domestici, ecc... noi ci rendiamo conto delle cose che avevamo solo quando ce le tolgono. La differenza tra chi vive nella divina volontà e no, è che chi ci vive queste cose le sa, Gesù ce l'ha detto in tutti i modi, e chi queste cose non le sa è un ladro. Come dice il libro della Sapienza: attraverso le perfezioni visibili che sono state seminate dovunque, attraverso il nostro intelletto, - vedete? deve funzionare - noi dovremm chiederci: chi le ha fatte? Non come gli stolti che dicono: è il caso che le ha fatte, è l'evoluzione ecc... e meno male che si vantano di essere intelligenti. Si vantano di essere scienziati e quando moriranno, se non si convertono, avranno un'altro titolo perchè Dio gli dirà: tu sei stato un ladro, non hai letto il Libro di Cielo...altrimenti l'avresti saputo. Che fare?

"..Perciò tutte le nostre opere esterne furono fatte per esse, per dare loro amore, per far conoscere chi è che le ha amate..." Gesù

Vedete? Per far conoscere chi è...come nel libro della Sapienza. Una persona che è innamorata, non è possibile che non faccia regali a chi ama e non sta certo a pensare quanto gli costano. Il regalo è un'attestazione d'amore perchè se la persona non è un'ingrata riconoscerà che quella cosa è un'attestato d'amore e dovrebbe ricordarlo. E con Dio funziona alla stessa maniera. Pensate alle bestie umane, immaginiamoci di fare un regalo a qualcuno, quello lo prende e manco ringrazia e magari ti manda a quel paese o che lo considera una cosa dovuta. E i regali - come noi sappiamo bene - si ricambiano per chi riceve un regalo. Non è un'obbligo, è un fatto che l'amore è autentico quando è reciproco. Uno potrebbe dire: tizio/a mi regala un gioiello da 10.000€ ma io sono un morto di fame e gli regali una stupidaggine che però nel suo essere piccolo c'è tutto il suo cuore. In Paradiso funziona così. Tra noi esseri umani funziona così.

"..tanto e furono fatte come scale per farle salire a Noi, e darci il loro piccolo amore,..." Gesù

Contraccambiamo con il nostro piccolo amore fuso nel dv. L'amore richiede conoscenza. Quando la creatura è operante nella dv per dare il ricambio d'amore, dà qualcosa in più.

"...Ma la creatura nella nostra Volontà Ci dà qualcosa di più, Ci dà la sua volontà operante nelle nostre opere, la sua intelligenza per conoscerle ed il suo amore per amarci, quindi sentiamo la gloria perché una volontà umana Ci ripete la gloria, come se le nostre opere fossero ripetute...." Gesù

Dove stanchiamo il nostro intelletto? Nel conoscere Dio, amarlo e servirlo? Dove è riversato il nostro amore? Chi è che è al centro del nostro amore?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 25 gennaio 2024

La cosa più bella creata da Dio è la volontà umana

Gesù spiega come e perché la cosa più bella da Lui creata è la volontà umana. Lo sfogo d'amore che Dio cerca con la creatura. La meraviglia della libertà, che se si mette dalla parte del bene può fare un mondo di bene, oppure un mondo di rovine. Libro di Cielo, Volume 33, 16 Giugno 1934, Mercoledì 24 Maggio 2023

16 Giugno 1934 La volontà umana creata Regina in mezzo alla Creazione. Come tutto scorre fra le dita del nostro Creatore.

Si canta oggi un'inno alla bellezza della volontà umana, molte volte nei libri di Cielo si parla della volontà umana per rimproverarla o biasimarla, non perchè essa in sè non sia la cosa più bella che Dio ha creato in quello che noi vediamo di materiale

«Figlia benedetta, tu devi sapere che la cosa più bella da Noi creata fu la volontà umana, fra tutte le cose create è la più bella, quella che più Ci somiglia, perciò si può chiamare la regina fra tutte, come difatti è. Tutte le cose sono belle, bello è il sole che con la sua luce vivificatrice allieta, sorride a tutti, con la sua luce si fa occhio, mano e passo di tutti, bello è il Cielo che col suo manto stellato copre tutti...." Gesù

Il motivo per cui molte volte è oggetto di rimprovero o biasimo è che molte volte l'uso che facciamo di essa, nella stragrande maggiornaza dei casi, è un'uso negativo. E anzichè fare un mondo di beni, fa un mondo di rovine in sè, dentro ed attorno a sè. Tutto pende attorno alla volontà umana.

"..Perciò l’umana volontà fu creata regina in mezzo alla Creazione, regina di se stessa, sfogo d’amore col suo Creatore, regina di tutte le cose create, liberamente, se si mette dalla parte del bene, può fare un mondo di beni, prodigi di valore, eroismo di sacrifici, ma se si mette dalla parte del male, come regina può fare un mondo di rovine e può precipitare dal più alto posto fin nel basso delle più grandi miserie...." Gesù

Se si leggono i libri degli esorcismi e si capisce perchè nel Libro di Cielo si parla poco del diavolo. Il diavolo, in qualche scontro ha detto: voi date sempre la colpa a me, ma la colpa è vostra - io faccio il mio lavoro, cioè tentarvi, proporvi qualcosa che sia contrario alla legge di Dio, ma se voi non mi dite Amen io non vi posso fare nulla, rimango fuori. Non date la colpa a me ma date la colpa a voi. La nostra libertà è una cosa reale.

Perchè c'è la nostra volontà? Luisa esordisce il brano dicendo: ma Signore mio, se vedi che quasi tutti vanno fuori ed è facilissimo che ciò accada,...

(Luisa aprendo il brano scrive delle cose tra cui...."...Oh Volontà adorabile, quanto sei amabile ed ammirabile! Sicché mi vuoi in Te, per dar vita al tuo sfogo d’amore e se ami tanto che la creatura viva nel tuo Volere Divino perché non ci creasti come il Cielo, il sole, senza volontà, affinché potesse fare ciò che Tu vuoi?..." )

Noi possiamo uscire dalla divina volontà molto velocemente ed è difficile restare connessi ad essa h24. Ma Gesù controbatte che se avesse fatto una cosa del genere - crearci senza volontà - saremmo diventati delle bestie programmate e il problema (tra cui non c'è la somiglianza con Dio e non c'è la possibilità di godere la pienezza dei beni del Paradiso), ma prima di questo, le altre creature create da Dio (Sole, Cielo, aria, ecc...)

«Figlia benedetta, tu devi sapere che la cosa più bella da Noi creata fu la volontà umana, fra tutte le cose create è la più bella, quella che più Ci somiglia, perciò si può chiamare la regina fra tutte, come difatti è. Tutte le cose sono belle, bello è il sole che con la sua luce vivificatrice allieta, sorride a tutti, con la sua luce si fa occhio, mano e passo di tutti, bello è il Cielo che col suo manto stellato copre tutti. Ma per quanto siano belle tutte le cose create, nessuna può darsi il vanto d’averci fatto il più piccolo atto di propria volontà per amarci, non vi è nessuno sfogo di contraccambio, tutto è muto silenzio e tutto ciò che facciamo, lo facciamo da soli, nessun eco Ci risponde ai tanti mari d’amore che ci sono, in tutte le cose create neppure il più piccolo sfogo Ci vien dato, perché lo sfogo vien formato tra due volontà che hanno ragione e conoscono se fanno bene o male...." Gesù

Il Sole e gli altri elementi non possono ricambiare il rapporto d'amore con Dio, per uno sfogo d'amore ci devono essere due persone: una persona che accolga l'amore e lo contraccambi. Proviamo a pensare quando uno fa una gentilezza e quello se ne infischia non dicendo neanche grazie - il gesto va ricambiato se è possibile, il sorriso va ricambiato e se una persona ti dà una carezza al volo sulla testa si ricambia e si ricambia con la stessa cosa che uno ha ricevuto. Questo vale anche nella comunicazione multimediale - si stanno parlando di cose dentro la legge di Dio - purtroppo dobbiamo stare attenti che questi gesti non vadano fuori controllo. Gesù ci ha creati liberi per un motivo molto semplice: perchè Dio potesse amarmi e potessi amarlo.

viviamo insieme e tu sarai felice della mia stessa felicità, sono uscito fuori alla luce del giorno (per creare l'umana volontà credo voglia dire sottinteso), non per tenerti lontana, ma insieme con Me, nella mia stessa Volontà, se ti ho creata è perché sentivo il bisogno d’amarti e di essere amato, sicché la tua creazione era necessaria al mio amore, il poggio della mia Volontà, come mio piccolo campicello. Voglio far sfoggio delle mie opere, della mia maestria e questo per formare e dare sfogo al mio amore”. (discorso di Luisa ispirato)

"...sentivo il bisogno d’amarti e di essere amato...."

Fino a quando non entriamo nella grammatica dell'amore, quando si ama si sente l'esigenza di sfogare l'amore nonostante le belle notizie di Tenera Amata - qua stiamo in stato di interdizione tra di noi umani (non con Dio). Purtroppo dell'amore non se ne può parlare perchè appena uno parla di amore alcuni pensano alle sozzerie e basta. Qua in terra siamo inibiti e non c'è possibilità di agire tranquillamente perchè iniziamo ad attivare i gesti dell'amore si sveglia la concupiscenza, ecco perchè Gesù ha istituito il matrimonio monogamico, perchè almeno lì due persone almeno un pò si possono sfogare. Se ti sfoghi d'amore tra persone rischi di peccare contro il 6° comandamento. Gli amori tra gli enti creati sono riservati all'altra vita - all'inizio gli sfoghi d'amore con Dio sono cose che vanno vissute nella misura in cui si impara a pregare. La preghiera è amore, la preghiera vocale dobbiamo farla e sono cose che vanno bene, chi prega con i Salmi, poi ci sono le preghiere ufficiali della Chiesa tipo la Messa, lì non abbiamo libero spazio per dare sfogo alla nostra creatività e quindi? Dove si vive questo sfogo d'amore quando si parla a Gesù senza mediazioni e senza preghiere vocali....anche pregare con i giri è una preghiera libera. Il giro, io riconosco l'amore che Dio ha messo nel Sole per me e per noi, quindi per non lasciare Dio solo nel Sole (che non ricambia), nel giro lo ricambio io. Nella dv entro nel Sole, riconosco l'amore che Dio ha messo nel crearlo, entro nel Sole e ricambio per la creatura e per tutti. E di questo Dio è contentissimo. Quando San Giovanni dice che Dio è amore dice che la sua frequenza e grammatica è questa, qua sulla terra funziona anche la Giustizia Divina e ogni tanto l'Ira ma in Paradiso non ci stanno queste cose. In Paradiso non ci sarà nient'altro che amore. Quanto più noi riusciamo a riannodare che viviamo dal mattino alla sera in un ti amo ricevuto, accolto ricambiato da noi. I giri, le fusioni, gli atti ecc.. servono per portarci a questo. Che la vita della dv entri nella nostra anima significa questo e quanto più avverto questa scioltezza e facilità nel percepire l'amore di Dio in tutte quante le cose....se una persona fa del bene, non mi fermo alla creatura perchè essa non ha un'auto sussistenza, quella persona ha delle caratterische peculiari che solo lei possiede, quindi dietro quel bene c'è Dio che ha creato quell'anima fatta in quel modo. E ogni gesto gentile che facciamo viene mosso da Dio perchè vuole dare ad un'altra persona un pensiero gentile che passa attraverso quella creatura ma la fonte è Dio. Bisogna essere capaci di andare oltre (ovviamente si ringrazia anche la persona). Quando un'animale inizia a farti le fusa o succede altra cosa, vedo in questo evento un dono di Dio, quando la dv entra in noi questa cosa sta continuamente attiva. Quando si dice h24, vuol dire che c'è il piano di sfondo c'è sempre questa cosa: mangio? Il Signore mi sta amando. Dormo? Il Signore mi sta amando. Lavoro? Il Signore mi sta amando, incontro quella persona? Il Signore mi sta amando, ecc...... e Gesù vuole gli sfoghi d'amore. Il don si ricorda quando era innamorato, senti l'amore che sale e poi lo sfoghi con tutti quanti i gesti possibili e leciti.

Noi siamo liberi. Tu sei libero, scegli come usare la tua volontà. Tu puoi fare un mondo di beni. I santi sono persone che hanno usato la loro vita facendo un sacco di bene, un'autotreno di bene....quante pazzie abbiamo fatto per Gesù? Se l'amore non fa pazzie non è l'amore. L'amore comporta necessariamente, senti il bisogno di stupire e di sorprendere...il Signore può dire guarda che bel giro o sacrificio mi ha fatto? Solitamente siamo sempre con il contagoccie... O puoi mandare la tua vita al mare e poi lamentarti che va tutto storto, che la vita è un'inferno, che ti ritrovi ad una certa età con un cumolo di macerie e quella è volontà umana usata male. La saggezza dei proverbi popolare è da riscoprire: chi semina vento, raccoglie tempesta. Se tu semini atti balordi di volontà umana, quello raccoglierai. Pensiamo ad una famiglia generosa che si apre alla vita senza condizioni. E quanti sacrifici faranno? Ma cosa raccoglieranno in questa vita e nell'altra? Il don dice: voglio vedere chi ha il figlio unico che non ti fila proprio o ne hai 10 che fanno a gara per stare appresso a Papà e Mamma. I figli vanno fatti e cresciuti..quando sei giovane con i sacrifici che comporta avere tanti figli e sei incosciente ecc... discorsi da pagani pagani che non hanno letto il Vangelo (san Matteo 6). I pagani o razionalisti non ci credono a queste cose. Come faccio a sfamare i figli?

"...Se la creatura non avesse volontà sarebbe simile alle bestie,schiava di tutti, senza l’impronta della nobiltà Divina...." Gesù

Ci sono persone dotate di volontà ma che sono simili alle bestie. Voglia il Signore che ci aiuti a riscoprirci nobili (cosa buona), nobili nel parlare, nel vestire ecc... è bello stare a contatto con persone nobili nei modi (e non spocchiosi e nel senso negativo del termine). La nobiltà risalta dal tratto, dal comportamento, dal vestire, dallo stare a tavole, vestire ecc...

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 24 gennaio 2024

Se si conoscesse che significa Volontà di Dio

Quando si opera nel Fiat si è incorporati a tutto ciò che la Divina Volontà ha fatto, fa e farà. Il sacrificio di Luisa perché la Divina Volontà potesse essere conosciuta e regnare. Libro di Cielo, Volume 33, 20 Maggio 1934, Martedì 23 Maggio 2023

20 Maggio 1934 Come la Divina Volontà divora come in un sol fiato tutti gli atti fatti in Essa e ne forma uno solo. Come la Divina Volontà forma le spoglie dell’Umanità di Nostro Signore e la fa presente alle creature.

Oggi siamo portati anche dentro quel grande mistero del sacrificio che è stato chiesto dalla divina volontà a Luisa perchè questo dono (della dv) fosse conosciuto dalle persone. Non solo il sacrificio nel dover scrivere ma anche nelle pene che ha sopportato di cui le principali a cui Gesù fa riferimento sono l'immobilità nel letto e quel fenomeno del tutto peculiare abbastanza inedito dell'irrigidimento che subiva Luisa e che usciva attraverso la benedizione del sacerdote. Nella seconda parte (non si va in ordine) dice Gesù e ci dà una piccola dritta perchè sembra come questo stare immobile di Luisa, perdere la padronanza di sè stessa, il perchè Gesù ha scelto questa strana cosa... e Gesù ce lo spiega:

Chi è che fa la propria volontà? E' chi vuol'essere padrone di sè, faccio io, decido io. E invece vivere nella volontà divina è togliersi dalla plancia di comando, guida tu (rivolto a Gesù) non faccio più da solo, non mi fido più di me stesso. Sono dimaniche spirituali ed interiori, se noi non arriviamo ad una profonda interiorità, di una vita spirituale con un contatto continuo con Gesù, un confronto con Gesù, con la nostra coscienza ecc.. non ci si stacca da terra. Sono fatti interiori. San Luigi Montfort constata che la quintessenza della consacrazione alla Madonna è l'interiorità, ma la stragrande maggioranza dei consacrati Totus Tuus la faranno consistere in una serie di pratiche esteriori (catenella al polso o alla vita ecc...), il Magnificat tutti i giorni sicuro, la coroncina delle 12 stelle tutti i giorni, sicuro, il rinnovo della consacrazione una volta all'anno, sicuro, il rosario quotidiano sicuro, sono cose importante ma pratiche esteriori. Cioè quelle cose che richiedono un'opera tangibile, non sono cose brutte. Ma chi raggiungerà l'interiorità? Questa cosa ti dovrebbe immettere dentro la vita della Madonna, di fare le cose per piacere a Lei, ricordando che solo Lei ha le intenzioni purissime, solo Lei sa dov'è la Volontà di Dio ecc... chi si è un pò esercitato in questi "esercizi" da consacrato della Madonna in atti interiori è facilitato perchè vivendo nel dv c'è uno sforzo simile. Noi siamo circondati dalla dv, che sono infiniti, quando uno vive nel Fiat non sta mai da solo perchè è incorporato in tutto ciò che la dv ha fatto. Sono espressioni e misteri molto grandi che si leggono e si rimane (il don rimane così) a bocca aperta.

"...Per chi vive nel mio Volere Io sento il Cielo scorrere negli atti suoi, nel suo amore, nella sua volontà e sento la creatura nel Cielo e sento i suoi atti, il suo amore, la sua volontà investire l’Empireo, invadere tutti e formare un solo atto, un solo amore ed una sola volontà e tutto il Cielo si sente amato, glorificato nella creatura ed essa si sente amata da tutto il Cielo...." Gesù

L'Empireo è il nome antico del luogo dove risiede Dio. Tanta roba, detta da Gesù. Poi Gesù inizia a spiegare, attenzione, chi ha seguito le catechesi di Tenera Amata capirà qualcosa,....

"..Onde mi sono abbandonata nelle braccia del Bambino Gesù, così si faceva vedere e Lui, affogato d’amore, si abbandonava nelle mie braccia, per godersi l’amore della sua e mia Mamma che io gli davo e poi ha soggiunto: «Figlia mia, se tu mi vedi Bambinello, è in virtù della mia Volontà Divina che possiede in se stessa tutti i periodi della mia vita quaggiù, le mie lacrime, le mie pene e tutto ciò che Io feci; quindi Essa in ogni istante ripete i diversi periodi della mia vita, per dare alle creature i suoi mirabili effetti ed ora Mi forma Bambino per dare i frutti della mia infanzia, il mio amore tenerissimo giunge a piangere per avere amore da esse e farmi ricevere la tenerezza, la compassione alle mie lacrime...." Luisa

Luisa, si era fusa con la Madonna e ha dato a Gesù il suo amore e quello della Madonna...

"..«Figlia mia, se tu mi vedi Bambinello, è in virtù della mia Volontà Divina che possiede in se stessa tutti i periodi della mia vita quaggiù, le mie lacrime, le mie pene e tutto ciò che Io feci;..." Gesù

Noi sappiamo che la vita terrena ha 7/8 fasi principali della vita (bambinello, fanciullo, giovane....a Gesù mancano alcune caratteristiche dell'età molto matura)

"..Ora mi forma fanciullo, con una beltà incantevole per farmi conoscere e rapirle ad amarmi. Ora giovane, per incatenarle con unione inseparabile, ora Crocifisso, per farmi riparare e compatire e così di tutto il resto della vita della mia Umanità quaggiù...." Gesù

Gesù è molto contento se noi piangiamo sui suoi dolori. Potremmo chiedere a Gesù di piangere sui suoi dolori.

"...Oh potenza ed amore insuperabile della mia Volontà! Ciò che Io feci nel piccolo giro di trentatré anni compiuto il quale Me ne andai al Cielo, Essa lo farà per secoli e secoli, tenendo pronta la mia Vita per darla a ciascuna creatura..." Gesù

Gesù, anche se usa altri termini, sta parlando dell'eternità creata e della potenza della divina volontà che può prendere e moltiplicare gli effetti ciò che ha fatto questi 33 anni della sua vita terrena.

"..Ora tu devi sapere che se la Santa Chiesa ha il grande onore di avere anime che hanno il bene di vedermi, di sentirmi parlare, come se Io stessi di nuovo vivendo insieme con loro, il tutto si deve alla mia Volontà Divina, è Essa che forma le mie spoglie e Mi fa come presente alle creature..." Gesù

"..La mia Umanità sta racchiusa nella sua immensità e ha, in virtù di Essa, l’atto presente come se in atto nasco e Mi dà le spoglie di Bambino, cresco e Mi dà le spoglie di fanciullo, in suo potere sta tutta la mia Vita e la forma che Mi vuol dare, in qualunque età Mi vuol mostrare, Mi forma le spoglie e mantiene tutta la mia vita come atto presente in mezzo alle creature..." Gesù

Noi compiamo gli atti nel tempo, ma nell'eternità creata non esiste passato presente e futuro. Il don è primo smarrirsi e perdersi e non si riesce a cogliere tutta la grandezza della portata di queste affermazioni. Il don si sente molto al di qua.

"...Oh se si conoscesse che significa Volontà di Dio, il bene che porge alle creature! La terra resterebbe trasformata e tanto attirata, che resterebbe col suo sguardo fisso a guardarla e a ricevere i suoi beni perenni, ma siccome non è conosciuta, non la pensano neppure e sperdono in parte i suoi beni, perché o vogliono o non vogliono, o conoscono o non conoscono, o credono o non credono, è il mio Fiat Divino che dà vita, moto e tutto, è il movente di tutta la Creazione...." Gesù

Per questo Gesù raccomanda sempre le conoscenze. Chi vive nella dv diventa un generatore universale (nel senso di tutto l'universo) di beni e di grazie.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 22 gennaio 2024

Vivere in balìa della Divina Volontà

Lezione magistrale di Gesù sul valore immenso del pieno abbandono, da attuare nei fatti e non nelle parole, fino a portare la nostra libera volontà a vivere in balìa della Volontà Divina. Libro di Cielo, Volume 33, 12 Maggio 1934, Lunedì 22 Maggio 2023

12 Maggio 1934 Estremo bisogno dell’abbandono nel Volere Divino, virtù di Esso. Come tutti giriamo intorno a Dio; la sola volontà umana va vagando ed è la turbatrice di tutti.

22 Maggio, festa di Santa Rita...(data nella quale si tiene la meditazione e il don usa questa santa per parlarci un pò di ciò che dice Gesù negli scritti).

fa’ di me ciò che vuoi, la mia vita è la tua e della mia non ne voglio saper più nulla”....Gesù

Questa santa è stato un'esempio unico. Avrebbe voluto entrare in monastero ma i suoi genitori le hanno imposto di sposarsi e che cosa ha fatto? E' andata in sposa di un'uomo violento ed anche empio, di un Ghibellino, di un mangia preti ed antipapista. Santa Rita si è presa le botte da questo personaggio ed è andata all'ospedale con le ossa rotte più di qualche volta ed è rimasta al posto suo. Ci ha fatto due figli con questa persona, ha continuato a subire, a prendersi le botte, a pregare per la conversione del marito... ed è rimasta al suo posto. Ad un certo punto, Paolo Mancini si converte, si riavvicina ai sacramenti e i suoi vecchi amici lo ammazzano sulla soglia di casa. Nel frattempo i figli della santa erano cresciuti. Fiat dice santa Rita. Sarebbe meglio evitare di dire Fiat nel linguaggio comune, ma evitare di caricare troppo, il don parla perchè l'impressione che si dà a chi non conosce certi mondi non è buona - e gli sono arrivati certi riscontri non buoni, alcuni in forma abbastanza forte e preoccupante. Ma non si deve dire a chiacchere o per far vedere che si segue la divina volontà....trovati il marito ammazzato sulla soglia di casa e poi prova a dire Fiat e a perdonare gli assassini. E poi c'era la preoccupazione di Santa Rita per i figli perchè a quei tempi l'onta si lavava nel sangue - Santa Rita si è messa sotto i piedi la volontà umana. La sua preoccupazione era che i figli evitino di fare un peccato mortale e giunge a pregare. E il don torna ad insistere: sei capace di dire - davanti al Signore - qualsiasi cosa ti puoi prendere, qualunque cosa puoi farmi succedere specificando con nome e cognome degli eventi sgraditi. Non è che noi chiediamo al Signore di mandarci qualche sciagura, noi chiediamo al Signore ci conservi la salute per servirlo ecc... ma se il Signore avesse questi progetti? Saresti pronto a dire Fiat? Cerco che il Signore ci darà la forza, ma noi dobbiamo dire Fiat. E che preghiera fa Santa Rita? Piuttosto che i miei figli pecchino mortalmente, prenditeli Signore....il don vorrebbe sapere chi sarebbe disposto a fare una preghiera del genere. E Nostro Signore quella preghiera è stata ascoltata - anche oggi molti hanno dubbi - la tradizione dice che è arrivato un bel temporale e un fulmine se li è presi entrambi. E così Santa Rita in poco tempo si ritrova senza marito nè figli e continua ad operare per mettere pace. E si riconcilia con gli assassini. E poi bussa al monastero, ma era troppo avanzata d'età, quando uno inizia ad avere una certa età è un pò complicato perchè ci sono delle difficoltà oggettive ed è per questo alcuni monasteri ci vanno coi piedi di piombo. Inoltre Santa Rita si portava il rumore di queste vicende, stava in un paesino e le chiacchere circolano. E quindi dicono di no. E Santa Rita dice fiat. Solo che un giorno - per chi ci crede - sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e san Giovanni Battista se la prendono e la portano di peso dentro il coro del monastero mentre le suore stavano pregando. E a questo punto l'accettano. Attenzione quando si parla di obbedienza. Che di obbedienzia bisogna sempre parlarne a proposito. C'era un ramo secco, - la prima cosa che gli fanno fare in monastero - e gli dicono: tu lo inaffi tutte le mattine. Attenzione, l'obbedienza è data da un legittimo superiore che dà un'ordine lecito al quale bisogna obbedire - quell'obbedienza è data per mortificare il buon senso e l'intelligenza sotto punti di vista, ma se io faccio una cosa del genere non offendo il Signore. Mi hanno detto di fare una cosa senza senso? La faccio. Obbedienza eroica. Ci sono poi obbedienze indebite, quando ciò che viene comandato, anche qualora non fosse peccato io però ho la certezza morale che non sia una cosa gradita a Dio. Oggi se uno va da Cascia, da quel ramoscello secco è cresciuta una pianta di vite dalla quale oggi nascono dei frutti (700 anni ecc..).

Rileggiamo alla luce di questo esempio ciò che Gesù ci ha detto:

«Figlia mia benedetta, quanto più si comprende del mio Volere, tanto più si gode della sua bellezza e santità e tanto più si partecipa dei suoi beni e l’abbandono in Esso distrugge tutti gli ostacoli e stringe l’anima tanto stretta nelle sue braccia, che senza sforzo, il mio Fiat, può rigenerare la sua vita Divina nella creatura....." Gesù

Questo il Signore ce lo ha rivelato, ma quando un'anima è abbandonata dà a Dio Carta Bianca senza righe. A parole possiamo anche dirlo ma poi occorrono i fatti

"..Il vero e pieno abbandono dice coi fatti: “fa’ di me ciò che vuoi, la mia vita è la tua e della mia non ne voglio saper più nulla”... Gesù

Coi fatti non con le parole.

"..Sicché l’abbandono ha virtù di mettere la creatura in balia della mia Divina Volontà..."

Santa Teresa di Gesù Bambino alla quale mancavano questi scritti, però si è inventata la piccola via dell'amore: Gesù, considerami come il tuo giocattolo - ed è diventata dottoressa della Chiesa - . I bambini prendono i giocattoli, magari ci giocano per 2 giorni e poi lo buttano nell'armadio e magari lo riprendono dopo altri mesi a capriccio. Molte persone - anche anime buone - dicono: mi sento inutile.. ma se Dio ti dicesse: adesso fatti da parte e non mi servi adesso..? Se Dio mi facesse sapere con certezza che dall'oggi al domani devo sparire andando in un'eremo staccando tutto dall'oggi al domani? Fine di Youtube, di dirette, ecc... Se Nostro Signore si degna per usarti per qualche opera attiva o no, magari offri al Signore un digiuno e tu non lo sai che quel digiuno è servito a convertire un'altra persona e lo saprai in Cielo. Il giocattolo. Se ti servo bene, se non ti servo bene va bene lo stesso. Anche se non mi ringraziano del bene che faccio e magari mi ricompensano con gli insulti, bene il doppio perchè avrò una doppia ricompensa presso il Padre. Per l'opera fatta + insulti vale il doppio se siamo capaci di ragionare in modo soprannaturale. Quando uno sta in balia di qualcosa, delle onde o della corrente, è impossibile raggiungere qualche sponda. Volontariamente se vogliamo, dobbiamo metterci in queste condizioni.

Noi, volenti o nolenti viviamo in balia del Fiat e sotto il suo impero, che ci conserva nell'essere, ecc...

"..Perché tu devi sapere che tutte le cose e la stessa natura umana pendono dal moto Eterno di Dio, in modo che tutto gira intorno ad Esso, la Creazione tutta, il respiro, il palpito, la circolazione del sangue, stanno sotto l’impero del moto Eterno e siccome tutti e tutto hanno vita da questo moto, sono inseparabili da Dio, come hanno vita, così con una corsa unanime, girano intorno all’Ente Supremo. Sicché il respiro, il palpito, il moto umano non sta in poter loro di respirare, di palpitare, di muoversi, se vogliono, o non vogliono, stando il moto incessante dell’Eterno sentono anch’essi l’atto incessante del respiro, del palpito e del moto, si può dire fanno vita insieme con Dio e con tutte le cose create, che girano intorno senza mai fermarsi...." Gesù

Noi stiamo già operando oggettivamente nella divina volontà. Questo lo spiegava già San Tommaso d'Aquino quando spiegava la differenza tra la Creazione degli esseri e la conservazione degli esseri che è quella che ci si chiama la Divina Provvidenza. La provvidenza è la cura incessante che Dio esercita su tutti gli enti creati perchè rimangano nell'essere e non tornino nel nulla dal quale sono venuti. Cosa di noi si può sottrarre all'influenza divina? La nostra volontà e ciò che ricade sotto l'impero della nostra volontà. Noi non possiamo comandare al nostro cuore di fermarsi.

"..Solo la volontà umana fu creata col gran dono del libero arbitrio, affinché potesse dirci che liberamente ci amava, non perché costretta, com’è costretto il respiro a respirare, il cuore a palpitare ed a ricevere il moto del suo Creatore, ma di volontà voluta, non forzata potesse amarci e starsi insieme con Noi per ricevere la vita operante nel nostro Volere, era l’onore ed il dono più grande che demmo alla creatura ed essa, ingrata, si scosta dalla nostra unione ed inseparabilità e quindi dall’unione di tutti e di tutto e perciò si smarrisce, si degrada, si debilita, perde la forza unica ed è la sola che in tutta la Creazione perde la sua corsa, il suo posto d’onore, la sua bellezza, la sua gloria e va vagando spostata dal suo posto che è nella nostra Volontà,..." Gesù

Dio non obbliga nessuno ad amarlo, con Dio si può entrare in rapporto d'amore autentico e fecondo solo quando si entra in un rapporto d'amore e noi dobbiamo volerlo. L'amore è un'atto libero e volontario. La prima domanda del sacerdote è: siete venuti a contrarre il matrimonio senza costrizioni? Solo la libertà umana potrebbe non voler corrispondere all'amore di Dio e quindi il suo dev'essere un'atto di volontà voluta. Uno dei pericoli e fraitendimenti del mondo della volontà divina è cadere nel fatalismo. Quindi uno dice: tutto è volontà di Dio e quindi io me ne sto a guardare il mondo a braccia conserte perchè tutto è volontà di Dio e diventa una sorta di destino ineluttabile dove i miei margini d'azione --- ma alcune cose non si faranno senza la nostra libera cooperazione (così ha stabilito il Signore). Non è tutto in automatico, non ci sono cose scritte in maniera ineluttabile. Che la volontà sia libera c'è il rischio che si degradi e si debiliti. Un noto personaggio pubblico ha scritto un libro contro l'aborto e l'ha postato su un social network e il don ha visto i commenti: leggere quelle cose fa semplicemente capire a quale grado di degrado è arrivata la volontà umana e quando ciò accade si inizia a sragionare. Il diavolo è diventato diavolo non perchè non perchè era intelligente ma perchè la sua volontà corrotta ha inibito i suoi poteri immensi di intelligenza che avrebbe dovuto aiutarlo a capire che contro Dio non ci puoi mettere e pure ci si è messo violando le regole più elementari del buon senso. Il don si è chiesto come ha fatto a fare una cosa del genere? La risposta sta negli scritti: la volontà angelica è simile a quella umana, con il particolare che dal primo atto dipendono tutti gli altri (e per questo non c'è possibilità di ritorno), però è possibile perchè la volontà si può pervertire e se ciò accade si trascina dietro la totalità della persona e si va in degrado. Si diventa smarriti, poveri e si diventa turbatrici dell'umana famiglia. E queste persone turbano. Il don ha visto un'articolo - è stato fatto un'incontro pubblico del governo sul tema di questo libro (se ho capito bene) e sono arrivati una montagna di turbatori impedendo di fatto di far parlare le persone e facendo inni all'aborto, ecc... Sono povere anime e dobbiamo pregare per loro sperando che ci siano dei margini di ritorno al Signore. Sul piano teorico una persona conserva sempre la possibilità di un ritorno al Signore, ma quando i peccati commessi diventano sempre più forti e gravi e numerosi, la conversione diventa molto più difficile.

L'abbandono coi fatti e la coscienza che il nostro amore dev'essere libero e quotidianamente rinnovato.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 21 gennaio 2024

La Divina Volontà è lo scopo della Redenzione

Gesù spiega come e perché la Redenzione è finalizzata come scopo primo e dominante al ripristino del regno della Divina Volontà nella creatura. Come la Madonna è coinvolta nell'opera del ripristino della Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 33, 6 Maggio 1934, Venerdì 19 Maggio 2023

6 Maggio 1934 Primo scopo della Redenzione, ripristinare la vita della Divina Volontà nella creatura. Come Dio fa le cose minori per dare il posto alle sue opere maggiori.

Oggi abbiamo un brano di discreta lunghezza ed articolato, proviamo a vederlo nel dettaglio. Il grande tema approfondito da Gesù è il seguente: il motivo per cui è stata compiuta l'opera della Redenzione con conseguenze istituzione divina della Chiesa che come missione quella di annunciare e trasmettere la Salvezza del Signore. Come ben sappiamo attraverso quest'opera si realizza la riconciliazione dell'umanità con Dio e quindi il perdono dei peccati e il riaquisto della grazia perduta irriversabilmente con il peccato originale. Attraverso quest'opera in 2000 anni sono fioriti una marea di Santi, Martiri, santi laici, suore, monaci ecc... ma Gesù non è venuto sulla terra solo per redimerla ma per ripristinare il Regno della Divina Volontà e in questo la Redenzione è un mezzo rispetto al fine, è una tappa. Per ricevere il Regno della Divina Volontà, la persona deve essere già in grazia, riconciliata e già con i peccati perdonati perchè la santità delle santità non può esistere se non c'è già una santità sulla quale può innestarsi, ma poi Luisa fa un'obiezione:

"...Onde sono rimasta impensierita per ciò che sta scritto sopra e pensavo tra me: come può essere, che mentre dice che il fine primario della sua venuta sulla terra, fu stabilire il regno della Divina Volontà, sebbene fosse connessa insieme la Redenzione e intanto, mentre i frutti della Redenzione si vedono abbondantemente, non si vede quasi nulla ancora di quelli del suo Fiat regnante?..." Luisa

Domanda che sembrerebbe pertinente. Prima però parliamo di una parte del brano prima.Noi pensiamo che la Redenzione serva alla salvezza dell'uomo, ma oggi Gesù corregge leggermente il tiro - a patto di capire bene cosa dice - la Redenzione è stato anche un'atto di salvataggio della vita di Dio. Gesù spiega subito:

"..Ma chi è che non pensa a salvare prima se stesso e poi gli altri? Nessuno e se non può salvare se stesso, è segno che non avrà né virtù, né potere di salvare gli altri..." Gesù

Prima Gesù ha prima salvato sè stesso e poi noi. Il don già si immagina già i critici che saltino dalla sedia. Se Dio ha creato Adamo dandogli il dono della divina volontà, che è la vita divina in lui ed è per questo che Dio era innamorato della sua stessa creatura. Noi non siamo tutti quanti amabili di per sè, essendo usciti dalle mani di Dio siamo carucci, simpatici, bellini (dicono a Napoli) entro certi limiti ma per diventare bellissimi e da rapire il cuore di Dio, ci vuole qualcosa di più. Ci vuole che Lui stesso stia in noi attraverso la sua Volontà. Con il peccato originale - in un certo senso (sottolineato 500 miliardi di volte) ci ha perso qualcosa anche l'Altissimo perchè ha perso e il gusto la possibilità di amare la creatura priva del dono della divina volontà. Perchè con il peccato siamo diventati un mezzo mostro e quell'opera di Dio se la deve salvare.

"...Col ripristinare il regno della mia Volontà nella creatura, Io facevo l’atto più grande, atto che solo un Dio può fare, cioè mettere in salvo la mia stessa vita nella creatura e, salvando Me stesso, tutti erano messi al sicuro, non c’erano più pericoli, perché avevano una vita Divina in poter loro, in cui avrebbero trovato tutti i beni che avessero voluto...." Gesù

Salvare sè stesso significa che la prima volontà di Dio è quella di ripristinare la dv nella creatura. Perchè solo così, Dio salva sè stesso e poi salva le creature. Il don spera di essersi spiegato bene, è un classico passaggio degli scritti che se venisse travisato si direbbe che è un'eresia. Ecco perchè Gesù ha affidato ai sacerdoti il compito di diffondere gli scritti, non è detto che tutti i sacerdoti facciano centro ma è vero che i sacerdoti hanno tutti i requisiti come competenze e grazie di stato per interpretare in maniera retta e corretta gli scritti. Gesù ha affidato il compito ai sacerdoti, ai sacerdoti è stato affidato l'incarico ma questo non esclude - a patto che si faccia con umiltà e prudenza - qualcuno che possa aiutare a dare una mano.

"...Onde sono rimasta impensierita per ciò che sta scritto sopra e pensavo tra me: come può essere, che mentre dice che il fine primario della sua venuta sulla terra, fu stabilire il regno della Divina Volontà, sebbene fosse connessa insieme la Redenzione e intanto, mentre i frutti della Redenzione si vedono abbondantemente, non si vede quasi nulla ancora di quelli del suo Fiat regnante?..." Luisa

Gesù risponde che noi non capiamo l'ordine divino e i loro modi divini. E fa un'esempio bellissimo.

"...Ascoltami, figlia mia, nella Creazione il nostro scopo primario era l’uomo, ma invece di creare prima l’uomo, creammo Cieli, sole, mare, terra, aria, venti, come abitazione dove mettere quest’uomo e fargli trovare tutto ciò che occorreva per farlo vivere, nella stessa creazione dell’uomo prima facemmo il corpo e poi gli infondemmo l’anima, più preziosa, più nobile e che contiene più valore del corpo; molte volte è necessario fare prima le opere minori, per preparare con decenza il posto alle nostre opere maggiori...." Gesù

Se uno legge il libro della Genesi, noterà che l'uomo è l'ultima creatura che appare, prima ha creato il contorno e poi l'uomo. Dio non dà il dono della divina volontà e poi sistema le cose, ma prima sistema le cose e poi dà il dono della divina volontà. E questo avviene attraverso il tempo. La redenzione viene prima perchè prima Dio deve sistemare la situazione degli esseri umani che stanno rovinati e quando i tempi saranno maturi, e ci siamo - perchè secondo quello che Gesù ha rivelato a Luisa la storia va avanti per tappe da 2000 anni - adesso dovrebbe tirare il fuori il fine per il quale ha fatto tutto. L'opera stessa della redenzione è scaturita dalla Divina Volontà, perchè sia Gesù e Maria erano i primi a vivere nella dv. Se non fossero vissuti nel dv la Redenzione non ci sarebbe stata.

"...Per sanare l’uomo ci volevano le mie pene, per dargli la vita ci voleva la mia morte, eppure sarebbe bastata una mia lacrima, un mio sospiro, una sol goccia del mio sangue per salvare tutti, perché tutto ciò che Io facevo era animato dalla mia Volontà Suprema...." Gesù

Una sola goccia di sangue versata da Gesù, a parte della dignità del soggetto che la versa, è il Figlio di Dio ha un valore infinito e ha per natura la divina volontà che è capace di trasformare ogni minimo atto in un'atto eterno, immenso ed infinito. E allora dice:

"...e siccome Io e la Regina del Cielo, in virtù di questo regno che possedevamo nel suo pieno vigore, rappresentavamo tutta l’umana famiglia, eravamo come capi per riunire tutte le membra sparse, perciò potette venire la Redenzione...." Gesù

Gesù sottintende quello che sarà la base che concorrerà alla definizione del 5° dogma mariano. Insieme dovevano essere, non perchè Gesù abbia avuto bisogno di Maria, di don Leonardo Maria Pompei ecc... ma Lui ha stabilito così e una volta stabilito così io non posso dire che lo faccio a fare, tanto se Gesù lo vuole evangelizza mezzo mondo, ma Lui ha stabilito che tocca a me (in via ordinaria) e quindi non posso dire: tanto ci pensa Gesù e lavarmi le mani. Ci devo pensare io con il Suo aiuto. La corredentrice, non è che se si afferma che la Madonna è corredentrice allora Nostro Signore non poteva redimerci da solo. E' una cosa che Nostro Signore che ha stabilito ed era conveniente che fosse così, perchè siccome la rovina del genere umano è partita da una donna e ha coinvolto l'uomo, il capostipite era Adamo e non Eva - il genere umano si divide in maschi e femmine - Gesù era maschio e la Madonna era una donna, appartente al genere femminile. Non sono la stessa cosa, c'è una complementarietà, un dimorfismo veramente meraviglioso. L'uomo e la donna si completano a vicenda. Per capire chi è un'uomo bisogna prendere anche una donna, per capire il bello di un'uomo devi prendere anche una donna per vedere i punti belli ma diversi. C'è questo tendere l'uno verso l'altro perchè è insito nella Creazione stessa, il regno animale ne è testimone. Il problema è proprio perchè abbiamo trasformato gli esseri umani in animali e capite in che senso che adesso su questo pianeta abbiamo inibito quasi tutte le possibilità dell'amore. Tutte quante inibite.

"...e siccome Io e la Regina del Cielo, in virtù di questo regno che possedevamo nel suo pieno vigore, rappresentavamo tutta l’umana famiglia, eravamo come capi per riunire tutte le membra sparse, perciò potette venire la Redenzione..." Gesù

Quando il regno della divina volontà verrà, il regno è per maschietti e femminucce in virtù che i capostipiti della nuova Creazione sono Gesù e Maria.

Fare la volontà di Dio vuol dire riconoscere e tendere a far regnare la Volontà di Dio in noi, perchè l'opera stessa della Redenzione ha come fine ultimo quello di permettere che la dv possa tornare nella creatura perchè Dio la possa tornare ad amare. Ecco perchè è importante lavorare perchè la divina volontà regni in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 20 gennaio 2024

Possedere la Divina Volontà

Gesù spiega come tutte le creature godono degli effetti degli incessanti atti della Divina Volontà, ma ben pochi la possiedono ritenendo in sé la natura stessa di ogni bene. Esempi del sole e dell'occhio umano. Libro di Cielo, Volume 33, 28 Aprile 1934, Giovedì 18 Maggio 2023

28 Aprile 1934 Come la Divina Volontà in ogni atto che fa, chiama tutte le creature per dare il bene che il suo atto contiene. Esempio: il sole.

Brano breve ma intenso. Ci sono alcuni punti da focalizzare e fermarsi un pò. Per prima cosa, Luisa dice come introduzione di trovarsi in questa eredità del Fiat.

Sono sempre nella mia cara eredità del Fiat, sento il suo dolce impero che mi tiene assorbita e tanto investita, che non mi lascia il tempo di dolermi delle privazioni del mio amato Gesù, per me, ahimè, troppo dolorose...." Luisa

Mano a mano che la vita di Luisa nella dv è cresciuta, la presenza sensibile di Gesù è andata gradualmente diradandosi senza scomparire del tutto e Gesù lo ha spiegato bene questo punto: la presenza sensibile di Gesù è un pò come - sotto certi punti di vista - come quando facciamo la comunione - cosa ha detto Gesù a Luisa? (punto molto travisato degli scritti). Chi vive nella dv è più che fare la comunione, io posso fare una grandissima comunione, come momenti di intimo amore con il Signore però finisce, può durare un'ora ecc... ma alla fine finisce. E' sempre così. Sia le grazie ordinarie e straordinarie sono sempre a tempo, se ti appare Gesù o la Madonna alla fine finisce...ed ecco perchè Gesù dice stare nella dv è più che fare la comunione. Non perchè la comunione sacramentale finisce o perchè non sia una cosa grande, se tu vivi nella dv instauri un tipo di relazione che dura 24h al giorno, 365 giorni all'anno, 1 mese su un mese, ecc.. e anche se questo non ti procura constantemente quelle estasi d'amore che ti dà la presenza di Gesù quando si manifesta, però ti dà un bene imperituro da cui sgorgano una miriade di altri beni.

Gesù inizia a parlare un pochino dei segreti del suo volere. Qual'è il suo grande segreto?

«Mia piccola figlia del mio Volere, il tuo Gesù ha il compito di manifestare i segreti della mia Volontà Divina, il suo amore che giunge, che non sa stare, né può stare, se non dà del suo, in modo continuo, alla creatura...." Gesù

Ma quasi nessuno se ne accorge e prende le grazie. E difatti la stragrande maggioranza delle persone non prende quell'amore che Dio mette fuori nei suoi atti - ma ne prendono solo gli effetti. La prima parte gli chiama interessi. E' come se uno avesse 100 miliardi di euro investiti, si prendesse solo gli interessi senza godersi del capitale che li genera. Che per quanto possano essere ingenti ti bastano a campare ma non a vivere come ricco sfondato.

"..Sicché tutti sono racchiusi nell’atto suo e ricevono il bene dell’eredità divina, con questa differenza: chi sta nella nostra Volontà volontariamente e per amore, ne resta posseditrice per chi non sta nella nostra Volontà il bene non resta perduto, ma aspetta la sua ereditiera, sperando che si decida a far vita nella nostra Volontà, per darne il possesso e, per liberalità tutta Divina, le diamo l’interesse del bene assegnatole, cioè gli effetti, per fare che non muoia di fame dei beni del suo Creatore...." Gesù

Tutti quanti respirano, l'aria è un TI AMO della dv, tutti bevono l'acqua ma quello è un ti amo di Dio e della sua volontà, tutti mangiano, a tutti quanti batte il cuore, tutti muovono le membra del corpo ecc... questi sono tutti regali della Volontà Divina. Qual'è la differenza tra chi l'accoglie, sceglie di vivere in essa volontariamente per averne il possesso e chi invece se ne gode gli effetti.

Se una persona sceglie di vivere di notte (un dark) e di sfuggire il Sole, queste persone si prendono gli interessi...se mangiano è perchè c'è stato il Sole, la pasta, la verdura ecc...ci sono perchè c'è stato il Sole che ha fatto germogliare la pianta. Quindi quella persona sta godendo indirettamente del Sole. Un tempo una persona poteva essere ignorante, certo che c'era la conoscenza impirica. Oggi queste cose che Gesù dice sono l'ABC di quello che è scientificamente dimostrabile. Ti servi delle piante, perchè c'è il Sole. In tutti gli atti della dv porge i suoi beni divini e che cosa succede a chi vive nella dv?

Non possiede l'effetto ma la causa, la sorgente o la natura del bene. E quindi cosa succederà?

"...Ora chi vive nella nostra Volontà, siccome possiede come proprietà sua, il bene che in ogni atto il mio Volere le ha dato, sente in sé la natura del bene, giacché il bene è in suo potere. La bontà, la pazienza, l’amore, la luce, l’eroismo del sacrificio, sono a sua disposizione e se ha l’occasione di esercitarle, senza sforzo le esercita e se non ha l’occasione di esercitarle, le possiede sempre, come tante nobili principesse che formano l’onore, la gloria, delle proprietà che le ha dato la mia Volontà. Succede come all’occhio che possiede la vista, se è necessario che guardi, che si aiuti con la vista, lo fa, se non è necessario non perde la vista, ma tiene il suo occhio, come gloria e onore perché possiede il suo occhio che vede....." Gesù

L'ascetica classica ha sempre insegnato che nella condizione in cui ci troviamo, dopo il peccato originale (post lapsaria) e che descrive san Paolo nel capitolo 8 ai Romani...la pazienza non è che mi viene così facile da esercitarla senza forza, ma in certe circostanze bisogna fare le fatiche di Sisifo. Il santo Curato d'Ars non si arrabbiava mai, ma quando c'erano situazioni critiche torturava il suo fazzoletto per trattenersi. Essere sempre buoni anche con chi è fastidioso, cafone, scontroso o una carogna non è spontaneo, ci vuole un forte dominio di sè e una grossa virtù per essere così. I sacrifici eroici sono tali perchè richiedono una volontà fuori dal comune che sia in grado di superare gli ostacoli che si frappongono. Questa è l'ascetica classica. Questa è la via di santità consistente in chi sceglie di fare la Divina Volontà. Ma se tu vivi in essa e la dv è come principio, vita, possesso ecc.... che Gesù usa (termini un pò misteriosi) che si determina in chi accoglie il dono al 100%, queste cose sono a tua disposizione. Si esercita la virtù senza sforzo. Quando uno dorme non usa gli occhi, ma il fatto che in quel momento non significa che non ci stanno più, sono chiusi dalle palpebre e tutti i processi fisici che rendono possibile il vedere non ci stanno. Io posso avere 100 miliardi in banca, oggi posso spendere 50 mila euro e il giorno dopo decido di non farlo, ma ho sempre una vagonata di soldi in banca. Ecco cosa significa il possesso. Ogni volta che ti capita l'occasione - con l'aiuto della grazia - l'anima in grazia è il Tempio di Dio e chi vive nella dv Dio è tempio dell'anima. Adesso che arriva l'estate la parrocchia del don diventa una fonte di preoccupazione perchè con l'aumento dei turisti e con lo schifo delle mode che si vede in giro, o chiudi la Chiesa - e non si può perchè è una chiesa d'arte - o tocca inventarsi a qualcosa per ridurre al minimo i sacrilegi. Ma il don non ha trovato nessuno che lo aiuti. Il tempio può essere profanato e il tempio profanato è un'anima che perde la grazia di Dio perchè ha commesso qualche peccato rilevante. A volte vengono formulate delle domande un pò sciocche al don: se io dico una bugia volontaria, rimango nella dv o no? Se tu dici una bugia volontaria il don ha qualche dubbio che tu stia nella dv, perchè la Dv non è compatibile con il peccato volontario. Gesù, dice che nell'ultimo stadio, la dv non è compatibile con il peccato involontario. Se come credo abbiamo capito bene, se le promesse di Gesù sono vere, quando la Divina Volontà regnerà come in Cielo così in Terra, nonostante tutte le miserie che ci portiamo dietro dal peccato originale, possiamo sperare uno stato sensibilmente differente da quello attuale. Ora, fino a quando il regno non si instaura, adesso c'è il Regno di Satana, probabilmente questo apice del potere del male è permesso da Dio per umiliare maggiormente il demonio. Si passerà dalla spazzatura al regno della dv e sono i grandi misteri di Dio. Si balbetta sempre qualcosa perchè di Dio possiamo conoscere pochino, sappiamo meglio ciò che non è. E per quante conoscenze abbiamo di Lui dobbiamo pensare che non sappiamo quasi nulla di chi sia Lui.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 19 gennaio 2024

L'importanza di pregare molto

Gesù spiega l'importanza della preghiera e anche del numero delle preghiere da dire per ottenere da Dio grandi doni, in particolare quello della Divina Volontà. Effetti mirabili che produce la virtù generativa di Gesù nelle anime. Libro di Cielo, Volume 33, 25 Marzo 1934, Mercoledì 17 Maggio 2023

25 Marzo 1934 Come la preghiera nella Divina Volontà si fa portavoce degli atti del Fiat Divino. Come l’umanità di Nostro Signore possiede la virtù generatrice. Come l’Amore Divino consiste in questo: riprodursi in tutti ed in ciascuno.

Meditazione più contemplativa. Iniziamo dalla prima parte dove Gesù invita a pregare nella divina volontà e chiedere insistentemente il Regno sulla terra. Il don parla per sè ma presume che si possa dire per altri: forse non tutti abbiamo interiorizzato l'importanza del numero delle preghiere e non siamo aiutati dal contesto storico - ecclesiale attuale. A Fatima i pastorelli avevano chiesto alla Madonna se andavano in Cielo e la Madonna rispondendo per Francesco (bambino di 8 anni) rispose: deve recitare tanti rosari. Quindi vuol dire che ha già commesso delle imperfezioni e peccatucci...ma gli dice tanti rosari non uno. Il Verbo non sarebbe sceso sulla terra se non ci fossero state preghiere, preghiere, ecc.... sono passati 4000 anni dalla creazione dell'Uomo, se uno legge gli scritti della Valtorta o della Venerabile Maria d'Agreda, la Madonna non faceva altro che pregare che venisse il Messia dalla mattina alla sera. Preghiere fatte dalla Madonna nella dv, perchè Lei aveva la dv nel cuore e nell'anima.....il don dice questo perchè le persone si stancano facilmente, ricordiamo la parabola della vedova importuna.... prima che venga il Regno della Divina Volontà....sono 2000 anni che preghiamo il Padre Nostro dove tutti chiedono che venga il Suo Regno. Quanti Padre Nostro saranno stati detti? Saranno miliardi. Nel 2024 pare che ci siano 2,4 miliardi di cristiani nel mondo, quanti Padre Nostro saranno stati detti? E quanti ne dice una persona al giorno? Si arriva a cifre da capogiro...ma Nostro Signore ha il contatore, se volesse fare sfoggio di potenza potrebbe dire quanti Padre Nostro sono stati detti. E quante persone stanno invocando il regno di Dio sulla terra perchè hanno capito che è la soluzione a tutti i problemi, l'unica. A Fatima, la Madonna ha detto che recitando il rosario sarebbe stato possibile allontanare sciagure, tragedie ecc... ma oggi le preghiere sono paurosamente diminuite e si può pensare che se cala in grosso numero le messe celebrate non accada nulla? Furono abolite le preghiere a San Michele Arcangelo al termine della Messa... capiamo che dagli anni 1970 fino ad oggi quante preghiere non sono state dette? Ma si possono fare queste cose con tutta leggerezza? Le varie riforme fatte hanno ridotto il numero di preghiere dette...ma perchè? Noi non le capiamo. C'era una persona che fece a Padre Pio una confessione impegnativa e lui gli disse: per tre mesi devi dire 12 Padre Nostro, Ave Marie, Gloria al Padre ecc...e pensiamo se fosse data oggi. Oggi se ti danno la penitenza è un'Ave Maria. Una volta erano 3 ma adesso siamo a 1. I pastorelli di Fatima, che erano piccoli, si erano inventati il rosario breve - dicevano solo l'inizio e basta. Ma la Madonna ha detto che non si fa così il rosario, lo si dice dall'inizio alla fine.

Se non si prega le grazie non arrivano, bisogna pregare bene e tanto e il motivo per cui siamo ridotti così - tra i vari motivi - è che c'è stato un calo spaventoso del numero delle preghiere. E questo produce danni grossi . Tanto è vero che apparizioni recenti la Madonna dice che il rosario va detto per intero e si dovrebbe andare a Messa tutti i giorni, da Itapiranga (per chi ci crede) dà lì viene la preghiera di dire 1000 Ave Maria e 1000 Ave Giuseppe; prova a fare 1000 Ave Maria di seguito richiede uno sforzo ascetico e lo stesso per le Ave Giuseppe (ci vogliono 5 ore). Ma come mai chiedono queste cose? Perchè non è la stessa cosa che le preghiere arrivano ad un certo numero o no. Qualcuno dice che basta una con il cuore che 1000 con la testa per aria, a prima vista potrebbe essere un discorso sensato ma non funziona così.

"...Ma vuoi sapere a che serve questa preghiera che contiene potenza, valore ed armi divine che ci guerreggiano con modi incessanti?..." Gesù

Con la preghiera incessante, si guerreggia Nostro Signore e quasi in un certo senso si strappano le grazie. Dagli oggi, domani e io vado avanti fino alla fine. Gesù ha detto di pregare senza stancarsi. Il diavolo - leggete il libro degli esorcismi - dice che i cristiani si stancano subito. Non è che tu hai la botta di santità, dici 300 rosari per una settimana e basta; allora piuttosto dinne pochi ma sii costante. E non bisogna diminuire il numero delle preghiere, meglio non aumentare per poi diminuirle, meglio rimanere a livelli più soft piuttosto che diminuirle.

«Figlia mia, tutti gli atti della mia Umanità posseggono la virtù generativa, quindi la mente pensa e genera pensieri santi, pensa e genera luce, scienza, sapienza, conoscenze divine, verità nuove e, mentre genera, si riversa come torrente nella mente delle creature, senza mai cessare di generare. Sicché ogni creatura ha nella sua mente il ripostiglio di questi miei figli generati dalla mia mente, con la differenza che chi li tiene onorati, corteggiati, dando loro la libertà di far produrre il bene che posseggono e chi li tiene senza curarli e come soffocati......" Gesù

Gli atti nella dv possono produrre vita, produrre effetti mirabili. La mente genera pensieri santi (se c'è la dv), se la dv è in te i tuoi pensieri saranno santi, avrai scienza divina, sapienza, ecc... e se non hai pensieri santi? Non hai pensieri di luce e di sapienza? Non mi sembra avere discernimento? Non hai la vita della divina volontà in te. E poi, come sono i nostri sguardi? Se ci sono sguardi impuri, torvi, maliziosi, ecc.... allora è un cattivo segno. Negli scritti di Maria Valtorta si dice che gli sguardi di Maria e di Gesù erano meravigliosi e Maria si chiede come hanno fatto a trattarlo in quel modo? Solo un demone incarnato può trattarlo male. Uno sguardo del genere è completamente disarmante e vincente.

"..La mia lingua parla e genera parole che danno vita, insegnamenti sublimi, genera preghiere, parla e genera ferite e frecce d’amore per dare la generazione del mio ardente amore a tutti e farmi amare da tutti..." Gesù

Chi ha la dv quando parla trasmette la vita, dà insegnamenti sublimi, prega e il suo parlare ha un fascino che produce amore a Gesù, non basta predicare bene ma bisogna vedere se la tua parola innamora di Gesù; perchè la predicazione serve a far innamorare le anime di Gesù e se non produce questo effetto diventa un'arida disquisizione. Il diavolo potrebbe fare una predica - sotto costrizione divina senza poter mentire - ma quella predica non ingenerebbe l'amore verso il Signore perchè fatta dal diavolo.

"..Le mie mani generano opere, piaghe, chiodi, sangue, abbracci, per farmi opere di ciascuno, balsamo per raddolcire le loro piaghe, chiodi per ferirli e purgarli, sangue per lavarli, abbracci per abbracciarli e portarli come in trionfo nelle mie braccia...." Gesù

Che opere compiano? Opere sante? Avvertiamo la consolazione del Signore? Ogni tanto il Signore qualche umiliazione e croce ce la deve dare perchè altrimenti non diventiamo un pò santi o purificazione. Poi abbiamo bisogno di essere lavati, perchè qua siamo una fabbrica che produce continuamente spazzatura. Pensiamo al nostro fratello corpo, ma quanta cura dobbiamo avere per tenerlo in maniera dignitosa - dai cattivi odori ecc... e quanta spazzatura genere il nostro corpo? I peli dentro le orecchie, le unghie da tagliare ecc.... questa è igene non vanità. Il nostro corpo è impazzito in questa valle di lacrime, non c'è la possibilità di farsi una doccia da paura e poi non lavarsi più. E la stessa cosa anche per l'anima. Gesù gli dà gli abbracci all'anima se si mette in condizione di riceverli. Non è detto che ti appaia e ti abbraccia, ma chi va a Messa riceve Gesù ed è in quel momento che si ricevono gli abbracci. Ma se ti vai a fare la comunione con la testa per aria e tratti l'Ostia come se fosse una caramella e appena il sacerdote ha dato la benedizione sei già in giro fuori dalla Chiesa. Non sentirai mai gli abbracci di Gesù se farai così. Questi effetti si percepiscono tanto più quanto più una persona vive e tanto meno quanto dalla divina volontà siamo distanti e lontani.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 18 gennaio 2024

La Divina Volontà genera fortezza

La Divina Volontà e "gli atomi". Gesù spiega come l'anima che vive nella Divina Volontà è letteralmente investita dalla fortezza. Compiacenze di Dio nel sentirsi riamato dalla creatura e suoi ricambio nel non negarle nulla. Libro di Cielo, Volume 33, 10 Febbraio 1934, 10 Maggio 2023

10 Febbraio 1934 Chi vive nella mia Divina Volontà, viene cresciuta nelle sue braccia ed Essa con la sua fortezza la fa diventare la piccola vincitrice. Essa è la piccola Regina che, col suo Gesù nel cuore, ripete la sua vita.

Ci sono diverse suggestioni in questo brano. Luisa dice che:

"...Mi sento riversare la tua vita in me, per darmi vita e sta come in aspettativa di volere gli atomi degli atti miei, per investirli con la sua forza creatrice e dirmi: “gli atomi della figlia mia mi pareggiano, perché posseggono la mia forza invincibile”...." Luisa

Se noi impariamo a maneggiare gli atomi, possiamo moltiplicare i nostri atti d'amore nella divina volontà. Suggerimento: quando facciamo la santa comunione, l'ostia entra nella nostra bocca ed entra in contatto con le nostre membra (lingua, saliva, palato ecc....) non si mastica e viene assimilata. Quanti atomi ci saranno nella superficie della lingua che tocca l'ostia, nella saliva, ecc....? E pensiamo se noi quegli atomi li fondiamo nella dv, in modo che si fondono con tutti gli atomi dell'Universo e con la Santissima Trinità ecc... ogni atomo fuso con la dv e ci può essere un'altra perla: la sostanza del corpo di Gesù sta sotto gli accidenti del pane e in quell'ostia a sua volta, nella materia in cui è fatta - dietro quella sostanza - c'è il Corpo di Cristo, noi possiamo fondere ciascun'atomo di lingua, saliva ecc... della materia che sopravvive nelle specie e quanti atomi ci stanno in quell'ostia? Quando si parla di atomi i numeri sono impressionanti e ciascuno di quegli atomi sta a contatto con la sostanza del corpo di Cristo che a sua volta è presente in tutte le Ostie che ci sono state nel corso dei secoli ecc... questo è un'esempio circa la santa fantasia che possiamo avere. Queste cose non sono soltanto che moltiplicazioni d'amore, anche quando siamo fervorosi avremo un'amore limitato e dove possiamo prendere un'infinito amore per Dio? Ciascuno di noi può e per certi aspetti deve sbizzarirsi. Noi possiamo dire a Gesù: Sorprendemi e magari qualche volta può capite che Gesù si aspetti qualche nostra sorpresa. Perchè poi di fatto vivere e fare gli atti nella dv è fare questo.

«Figlia mia benedetta, per chi vive nella mia Volontà tutti i tempi sono i suoi ed Io amo di sentirmi ripetere da lei ciò che non mi hanno fatto le creature, e quello che mi hanno fatto, perché con tanto amore ho operato per loro..." Gesù

I nostri giri sono fondamentalmente un'atto di risposta all'amore divino. Noi ripariamo e suppliamo quello che gli altri non fanno.

"..perciò chi vive nella mia Volontà trova in atto la Creazione e nell’azzurro Cielo, nel fulgido Sole, nelle stelle scintillanti, mi dà i suoi baci, il suo amore filiale..." Gesù

Mettere il nostro ti amo nel dv negli atomi del Sole, quanti ti amo facciamo arrivare a Gesù? Queste operazioni quando si fanno a livello spirituale e non a livello sensibile, è il livello della nostra anima, la spiritualità è qualcosa che sfugge al nostro livello cosciente anche se a volte può accadere che - quando si fanno queste operazioni - qualcuno avverta delle reazioni sensibili anche molto intense (sentire affetto per il Signore, le lacrime ecc...) ma non sempre accade. E noi siamo attenti a queste cose, ci piacciono di più, ma quando io faccio queste operazioni spirituali anche se non avverto il piacere spirituale, Gesù è contento.

"..ed oh, come mi sento contento quando in tante cose create trovo l’amore, i baci, l’atto riconoscente della figlia mia..." Gesù

Gesù spiega (come in altri scritti di Luisa e in parte nelle ore della passione) la relazione che c'è tra la relazione tra la virtù cardinale della Fortezza e la divina volontà. Oggi il Signore ci dice che se io sto iniziando a muovermi nella divina volontà, mi scoprirò necessariamente più forte perchè essa è in relazione alla divina volontà.

"...questa Madre Divina si stringe al petto la figlia sua e fortifica con la sua fortezza il moto, la parola, il passo della sua figlia, questa fortezza la investe tutta, la trasforma e, sebbene piccola, si vede piccola e forte, piccola e vincitrice e questa Madre prende gusto nel farsi vincere dalla sua piccola figlia. Sicché si vede forte nell’amore, forte nel patire, forte nell’operare, la fortezza è l’aureola di questa creatura, essa è l’invincibile presso Dio, su se stessa, le sue debolezze e passioni tremano innanzi a questa piccola vincitrice, Dio stesso sorride e cambia la giustizia in amore, in perdono innanzi all’infantile fortezza di questa creatura che la fortezza della sua Mamma e la sua cura perenne, rendono forte e invincibile...." Gesù

Per vivere cristianamente la fortezza ci vuole. La virtù ha la sua importanza particolare. Siate forti, si legge nelle lettere di san Giovanni e san Pietro dice di restare forti nel combattimento del maligno. La fortezza --> cicolo di catechesi riguardanti vizi e virtù fatte da Don Leonardo. Si vedrà le parti di cui la fortezza è composta tra le quali la costanza e perseveranza, senza le quali non c'è possibilità di stringere risultati. Infinte volte il don ha citato san Pio che diceva: la fede non è di che ben incomincia o va avanti per un certo periodo ma di chi persevera fino alla fine. E il concilio di Trento ha detto che la perseveranza finale che dobbiamo chiedere al Signore perchè non possiamo essere sicuri di perseverare fino alla fine. Uno potrebbe dire: faccio un bel digiuno, farlo oggi si fa...e ok, uno è facile, ma farlo per mesi e mesi e per anni e anni....(non tutti i giorni). Ma in questo mondo non possiamo dire sono arrivati a 100 diguni e basta. Se smetti, quei 100 digiuni non te li tocca nessuno, ma perderai la virtù che avevi acquistato con i digiuni, e tante altre cose che dipendono dall'esercizio di quelle virtù. La perseveranza è ciò che ci consente di andare avanti nonostante il logorio del tempo, dal momento che noi siamo sempre attaccati all'istante attuale, ci sembrano tante le prove. La costanza è quella parte della virtù della fortezza, per andare avanti bisogna essere forti e quante persone alla prima difficoltà crolla, alla prima tentazione? La costanza è quella pate della fortezza che ci fa superare gli ostacoli. Ti metti a fare una cosa bella per il Signore, inizi ad andare a Messa un pò più spesso e se vivi in un'ambiente non cristiano a poco a poco uno ti insulta, l'altro ti disprezza, l'altro ecc..... e ti accusano di bigottismo e alla fine uno getta la spugna. E' mancata la costanza, perchè se Nostro Signore ci fa capire che gradisce una cosa che necessita una rinnovazione nel tempo, si continua a fare nonostante le avversità e non è facile. Bisogna essere forti ad abbracciare le croci, quando uno inizia a fare le penitenze, penitenza nel vestire, nell'uso moderato dei beni di questo mondo, dei divertimenti, nei digiuni ecc... portarle avanti occorre energia e ti peserà il prolungarsi del tempo. Ma il merito è andare avanti sempre nonostante le difficoltà del tempo, retrocedere in un'opera buona non è mai bello - salvo (il don dice che bisogna specificare bene altrimenti arrivano telefonate) e sopravviene un problema di salute percui non si può far più, quello è un mutamento di circostanza che rende inopportuno o sbagliato nei casi più gravi continuare a fare quella cosa.

L'ultima cosa è la conseguenza della scelta nel vivere nella dv in ordine a ciò che Dio ci dona:

"...Che cosa non darò ai figli miei dopo che sono stato amato e riconosciuto come Padre? Tutto, non negherò loro nulla se essi mi danno il diritto, la gioia dei figli miei. Per chi vive nella mia Volontà non so negare nulla, se facessi ciò, negherei tutto a Me stesso, perciò do tutto ed essa mi ripete le scene di darmi tutto...." Gesù

Questa cosa in parte Gesù lo aveva detto nel Vangelo di san Giovanni, ma questo perchè? Quando si vive nella dv 1) il Signore si compiace di deliziare nelle cose piccole purchè lecite e 2) è impossibile o molto difficile che la creatura chieda cose peccaminose. Quindi Dio vuole accontentare la creatura nelle cose lecite a patto che sia una cosa gradita e la creatura ordinariamente vivendo in questo mondo chiederà qualcosa di brutto. Dio non ci dà molte cose non perchè vuole contrariarci ma perchè sa che non sarebbero buone per noi. Possiamo pensare che vivendo nella dv questa cosa diventi un pochino più rapida.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 17 gennaio 2024

L'anima tempio di Dio e Dio tempio dell'anima

L'unicità di ogni creatura umana. Chi non vive nella Volontà Divina riduce Dio stesso al silenzio. L'anima che vive nella Divina Volontà non è semplicemente tempio di Dio, ma Dio diviene il tempio dell'anima. Libro di Cielo, Volume 33, 11 Marzo 1934, Martedì 16 Maggio 2023

11 Marzo 1934 Come chi non vive nella Volontà Divina la mette in solitudine e la riduce in silenzio. Chi è il Tempio di Dio. La Divina Volontà, Tempio dell’anima. La piccola Ostia. Segno per conoscere se si vive nella Divina Volontà.

Oggi, attraverso le parole di Gesù, mettiamo uno step ulteriore alla preghiera di fammi comprendere sempre più e sempre meglio cosa significa vivere nel divin volere. Le parole di Gesù sono sempre meravigliose e il don non cessa mai di stupirsi, quando si leggono e si meditano si aprono dei campi sempre nuovi e profondi che non sempre si colgono ad una semplice lettura.

"...tu devi sapere che ogni creatura è un lavoro nuovo e distinto che abbiamo da fare e quindi nuove cose da dire;..." Gesù

Con te e con me, Dio vuole fare e ha da fare un lavoro nuovo e distinto, quello che fa con me (vale per qualsiasi persona) non lo farà con nessun'altro, quello che dirà a me non lo dirà a nessun'altro e quello che io posso dire a Dio non glielo dirà nessun'altro. Quello che io posso fare per Lui non lo può fare nessun'altro - noi ci parliamo con Dio? Guai a noi se ci dimentichiamo queste cose. La vita anche quella terrena può essere una cosa meravigliosa, ma peccato che per la stragrande maggioranza delle persone è un film horror.

"...Perciò chi non vive nel nostro Volere è la nostra croce, ci impedisce il passo, ci lega le braccia, atterra le nostre opere più belle ed Io che sono il Verbo mi riduco al silenzio...." Gesù

Ci sono persone che per l'Altissimo sono una croce, diventa causa di dolore. Le persone che stanno sempre a lamentarsi e a prendersela con il Padre Eterno, nel loro giudizio particolare passeranno dei guai perchè Dio gli farà vedere che sono stati loro a non mettersi in condizione di non ricevere nulla. Anzi questa cosa è stata per Dio - in un certo senso o in un certo modo - queste espressioni usate ci dicono qualcosa di misteriosamente reale (Dio non può essere toccato) ma Dio soffre nel vedere queste cose qua. Ci lega le braccia, e Gesù che è il Verbo - la Parola di Dio - quante cose avrebbe da dirti la Parola di Dio? Non è come noi che parliamo a vanvera o altro, ma la Parola di Dio non può stare in silenzio assoluto...non ci mettiamo in condizioni che Dio ci parli.

"..Ora tu devi sapere che l’anima in grazia è il Tempio di Dio. Però quando l’anima vive nella nostra Volontà, Dio si fa Tempio dell’anima e oh, la gran differenza tra la creatura Tempio di Dio e Dio Tempio dell’anima; il primo è un tempio esposto a pericoli, a nemici, soggetto a passioni, molte volte il nostro Ente Supremo, si trova in questi templi come nei templi di pietra, non curato, non amato come si conviene e la piccola lampadina dell’amore continuo che la creatura avrebbe dovuto avere come omaggio al suo Dio che risiede in essa, senza il puro olio è spenta e se caso mai cade in peccato grave, il nostro tempio crolla e viene occupato dai ladri nostri e suoi nemici che lo profanano e ne fanno scempio..." Gesù

Noi tutti sappiamo che l'anima in grazia viene chiamata Tempio di Dio, Dio abita in un'anima in grazia. Ma se l'anima vive nella dv Dio è il tempio dell'anima, sono io che vivo in Dio. Quando il Montfort dice che per vivere la consacrazione alla Madonna, di fare le cose per mezzo di Maria, con Maria e in Maria. Le prime cose sono alla nostra portata con un'impegno. Ma vivere in Maria c'è bisogno di qualcuno che ti apra la porta perchè Maria è una porta chiusa e una fontana sigillata e Dio non ci fa entrare il primo che capita. Te le devi meritare con una vita di fedeltà, abnegazione, di santità e sacrificio e desiderandolo con tutto il cuore. E se entri, entri in un mondo incantato. E' un'altra cosa. Mentre vivere in grazia vuol dire vivere i sacramenti, preghiera, osservanza dei 10 comandamenti, stare lontani come dalla peste bubbonica dal peccato, crescere nelle virtù, fuggire i vizi ecc... ma che tu viva in Dio? Tu dimori in Lui. Ci sta un'abisso tra queste due cose. L'anima che sta in grazia di Dio è tanta roba ma è un tempio esposto a pericoli, nemici e passioni. Ti prende un'attacco d'ira e magari pecchi mortalmente o...

"..molte volte il nostro Ente Supremo, si trova in questi templi come nei templi di pietra, non curato, non amato come si conviene.." Gesù

Come sta ridotto il Signore nelle persone e come viene trattato Dio nelle Chiese dalle persone che sono deputate dalla cura di Dio? Tale è la Cheisa, tale il custode. La lampada del Santissimo Sacramento non deve spegnersi mai e bisogna fare attenzione a cambiarla. Ma in questi tempi - dice Gesù - si spegne. Quando si vive nella dv i nemici non si possono avvicinare, le passioni perdono vita. Il don personalmente ritiene incompatibile il vivere nella dv con la possibilità di compiere un peccato mortale, è possibile in quanto la libertà non ce la toglie nessuno, ma un'anima che sta nel dv non lo farà mai. Come campa un'anima così?

"...E la piccola Ostia che fa in questo nostro Tempio? Prega, ama, vive di Volontà Divina, supplisce alla mia Umanità sulla terra, prende il mio posto di pene, chiama la Creazione e tutto l’esercito delle opere nostre a farci corteggio, considera la Redenzione come sua e fa la comandante su di essa ed ora ce la mette intorno come esercito in atto di preghiera, di adorazione, ora come esercito in atto d’amarci e glorificarci, ma essa è sempre a capo, a fare ciò che vuole che facciano le nostre opere e finisce sempre col suo ritornello tanto a Noi gradito: “il tuo Volere sia conosciuto, amato e regni e domini nel mondo intero”. Sicché tutte le ansie, i sospiri, gli interessi, le premure, le preghiere di questa piccola Ostia che vive nel nostro Tempio Divino, sono che il nostro Fiat abbracci tutti, metta da parte tutti i mali delle creature e col suo soffio onnipotente si faccia il posto nei cuori di tutti, per farsi vita di ogni creatura...." Gesù

E' la continuazione della vita di Gesù, Gesù rimane sulla terra con il suo mistico corpo che è la Chiesa. Ma chi è che realmente prolunga la vita di Gesù sulla terra? Chi è che è capace di immolarsi e sacrificarsi e di offrire tutto al Signore senza lamentarsi? La Creazione che è l'opera per antonomasia della dv - assieme alla Redenzione - le mette intorno a Gesù come esercito di preghiera. Puoi pregare per chi vuoi, ma la preghira delle preghiere è questa: che il Fiat abbraccia tutti, se ciò accade gli arrivano tutte le grazie possibili ed inimmaginabili.

"...Si può fare mai ufficio più bello, più santo, più importante, più utile al Cielo ed alla terra, di questa piccola Ostia che vive nel nostro Tempio? Oltre a ciò il nostro amore, la nostra potenza fa tutti gli sfoggi, tutte le industrie, tutti gli stratagemmi con chi vive nella nostra Volontà...." Gesù

Gesù cercherà di sorprenderti, tutto si tratta di mettersi nelle condizioni di poterlo fare

Poi Gesù parla delle spie per chi vive nella divina volontà. Quanti saranno i segni per capire se si vive nella dv? Oggi Gesù ce ne dà uno nuovo.

«Il segno se l’anima vive nella mia Volontà è se tutte le cose interne ed esterne sono portatrici della mia Volontà, perché dire che posseggo la sua vita e non sentirla è impossibile, quindi la sentirà nel palpito, nel respiro, nel sangue che circola nelle sue vene, nel pensiero che formula nella sua mente, nella voce che dà vita alla sua parola e così di seguito. Onde l’atto interno facendo eco all’esterno, fa trovare la mia Volontà nell’aria che respira, nell’acqua che beve, nel cibo che prende, nel sole che le dà luce e calore, insomma l’interno e l’esterno si danno la mano e formano tanti atti, per formare la vita della mia Volontà in essi, un atto solo non forma vita, ma atti continui e ripetuti formano la vita...." Gesù

Se tu non senti la divina volontà che si muove, che palpita e vive....hai mai gustato quant'è bello respirare? Perchè sia che tu te ne accorgi o no, c'è la dv e così nel parlare (ma non a vanvera e non in maniera balorda). Voi pensate che una persona che dice di vivere nella dv dica le parolacce? Può scorrere la dv nel pronunziare una parolaccia? Se tu ti ubriachi o ti fai una sniffata di coca, ma come fai a sentire la dv nel sangue con la monnezza che ci hai messo dentro? Poi vedi la dv nel Creato sia nel mare nei monti. Le opere fatte da Dio, bisogna prenderle tutte e non solo qualcuna. Questo detto da Gesù è uno stadio maturo ed avanzato, non è che devi metterti a fare chissà che o che cosa, qua stiamo in uno stadio dove alcune cose partono in automatico.

"...Poi nella mia Volontà tutto è presente come in atto di fare tutto ciò che è stato fatto da Noi e la creatura in Essa entra nella potenza dei nostri atti presenti e fa ciò che facciamo Noi, essa resta investita dalla nostra forza creatrice, dal nostro amore che sempre sorge, comprende che è proprio per lei che tutto fa ed oh, come ama e vuol far tutto per il suo Creatore!..." Gesù

La persona si sente oggetto di cura da parte dell'Altissimo, inizia a vedere la dv anche nelle piccole circostanze della vita e rimani con la bocca spalancata e si rimane stupiti. La creatura rimane sorpresa: ma ti pare che Dio pensi a me? La risposta è positiva. Dentro questo orizzonte la creatura....ti sai mettere davanti al Signore e dire per te qualsiasi cosa specie quelle più ti costano? Gliele offriresti al Signore? Se dici ancora di no a qualcosa, non è una colpa morale, ma vuol dire che ancora tu non lo comprendi che è per te che Dio ha fatto tutto, perchè se lo comprendessi questo tu ti faresti scotennare....a questo ci sono arrivati i Santi prima di noi, tutte quante le croci che ci possano arrivare in qualsiasi campo non sono nulla. E invece fuori dal fiat...

"...Invece fuori del nostro Fiat, le cose che Noi abbiamo fatto si vedono come cose passate, fatte per tutti, non per essa sola, quindi l’amore non si sveglia, dorme, resta come in letargo e pensano ad un amore lontano, non in atto..." Gesù

Amore lontanissimo....quando si vive nel volere umano.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI