mercoledì 31 gennaio 2024

Cosa fare per formare negli atti la vita della Divina Volontà

Gesù spiega a quali condizioni un atto di Divina Volontà viene formato nei nostri. E cosa succede quando ciò si verifica. Libro di Cielo, Volume 33, 8 Luglio 1934, Lunedì 29 Maggio 2023

8 Luglio 1934 Che ci vuole per formare la vita della Divina Volontà nella creatura. Velo che la nasconde, scambio di vita.

Brano relativamente breve ma molto intenso, siamo quasi a metà del 33° volume. Il centro della meditazione di oggi è molto bello e qua Gesù risponde ad una domanda che molti si fanno: cercando di essere un pochino più preciso, se io voglio cooperare a formare questa vita nella divina volontà che devo fare? Gesù va un pochino nei dettagli. Il don li spiega perchè chi vuole possa lavorare per entrare di più nella divina volontà.

Mi sembra che il Voler Divino con occhio indagatore vada sempre guardando se in tutto il mio interno scorre, come atto primo, la sua adorabile Volontà e, con una gelosia ammirabile e Divina, tutto investe,...." Luisa

Luisa sente la dv che la controlla. La grandezza di un'atto è se quell'atto è unito alla divina volontà

"...né guarda se l’atto è piccolo o grande, ma guarda, se vi corre la vita della sua Volontà, perché tutto il valore e la grandezza d’un atto, viene avvalorata se c’è dentro la sua Volontà, tutto il resto si riduce per quando grande, ad un sottilissimo velo che basta a coprire e nascondere il grande tesoro, la vita impareggiabile della Divina Volontà...." Luisa

Un'atto nostro per quanto possa essere virtuoso e limitato è anche molto molto imperfetto. E quindi è indegno di Dio, così come la consacrazione Totus Tuus ha come effetto principale quello di fare passare tutti i nostri atti attraverso il Cuore di Maria in modo tale che tutte le macchie di cui sono impastati i nostri atti siano tolte e siano presentati a Dio in modo presentabile. Siccome i nostri frutti sono marci, se un frutto è parzialmente marcito, uno può togliere la parte marcia e si può mangiare la parte sana. Quando sono peccaminosi, i nostri atti, sono come frutti che sono marci del tutto; ma quando non sono peccaminosi - a meno di non avere grazie straordinarie - i nostri atti sono macchiati o marci in parte, hanno una parte più o meno ampia che è marcia. Non potremmo presentarlo a Dio. Il problema è che fino a quando siamo in questa carne mortale - salvo purificazioni particolari - non potremmo mai presentare cose degne di Dio. In questa vita non si possono vivere gli amori che Dio ci ha destinati fin dall'eternità (tenera amata) perchè in questo mondo c'è la concupiscenza; l'amore verso il prossimo può essere il più casto e santo ma se mi avvicino ad un'altra creatura potrebbe svegliarsi la concupiscenza e io non posso farci nulla. I Santi ci hanno pianto su questa cosa qua, gli dispiace offrire uno spettacolo orrido ai suoi occhi. Maria prende i nostri atti, li unisce alle sue intenzioni, li purifica e li presenta a Dio. Tu - esempio del don - con tutto quello che compi nella giornata porterai al Signore 20 tipi di frutta diversa, tutte quante marcite in parte..o in tutto. La Madonna toglie la parte marcia e ne prepara una macedonia da offrire al Signore. Quello che poi quello che le rivelazioni di Luisa hanno aggiunto è che un'atto umano rimane un'atto umano quindi finito e quindi per quanto purificato è un'atto umano finito, si svolge nel tempo ma Dio è eterno ed infinito. Dio guarda con benevoleza un'atto del genere, ma se uno ci pensa bene non sono atti degni di Lui perchè il mio è un'atto piccolo, limitato e finito mentre Dio no. Quindi questi atti devono essere portati nella dv, e dopo essere stati purificati diventano degni di Dio.

Come faccio a scorrere la dv in ogni atto che faccio? Gesù lo spiega. E c'è un complesso di fattori, non è così facile - è semplice come le cose divine ma non è semplice

«Figlia mia benedetta, per fare che un atto Mi sia gradito e la mia Volontà possa formare vita intera in esso, tutto l’interno della creatura dev’essere accentrato nel mio Fiat!..." Gesù

Cioè:

La volontà deve volerlo,--- noi dobbiamo volerlo, poi il desiderio deve ardente, (".. il desiderio deve ardentemente desiderare ciò che vuole il volere,..") devi avere un tale ribrezzo dei tuoi atti lasciati a sè stessi, gli affetti e desideri devono tendere....polarizzati verso questa intenzione. "....il cuore deve amare e rinchiudere nel suo palpito la vita della mia Volontà, la memoria deve ricordarlo, l’intelligenza comprenderlo...." // se non ci sono tutti questi fattori messi concomitanti e messi assieme non si forma la vita della divina volontà nel nostro atto. La totalità del nostro essere - evidentemente interiore - perchè i nostri affetti, il nostro cuore, ecc.... sono cose interiori....il don vorrebbe permettersi una piccola sottolineatura...il don quando fa qualche esempio lo fa perchè ha motivo di farlo non perchè si diverte. Lo diceva il Montfort diceva che la devozione alla Madonna Totus Tuus è principalmente interiore - ci sono dei gesti esterni (catenina al polso, dici il Magnificat, ti impegni a recitare il Rosario, l'atto della consacrazione ecc...) ma questo è l'esterno. Questa devozione ti dovrebbe portare ad una vita intima di unione con Maria. La vita nella dv è tutta interiore, fuori non si vede nulla salvo qualche spia che ti fa vedere che la persona coltiva una vita interiore. Al don è capitato di incontrare persone scandalizzate che per qualche motivo sono entrare in contatto con qualche gruppo di persone che vive nella dv con rispettivi animatori (il don non sa come chiamarli). Non c'è un gruppo della dv. Queste meditazioni che il don tiene sono partite per aiutare il prossimo a capirci qualcosa sulla dv, proprio per non rimanere da solo....sembrava una cosa tanto bella. Il don si è imbattuto in questi scritti attraverso una serie di circostanze, non è si è messo a sentire qualche grande predicatore, è un'autodidatta. Che esistano questi gruppi della dv il don non lo sapeva. A quello che raccontano le persone - uno non può credere a tutto quello che gli viene detto perchè i racconti sono sempre di parte e bisognerebbe sentire la controparte - succede che quando una lamentela ti arriva da X, da Y, da Z ecc.. e la lamentela ha sempre in oggetto la stessa problematica, non ci vuole la scienza infusa che qualcosa c'è. Il problema è che questi gruppi - non tutti - lamentano che si trovano a fenomeni esteriori un pò ipertrofici, appariscenti ed evidenti - modi di fare, dire, modi di salutare ecc... e chi li vede si impressione, non dà una buona impressione specie dopo questa facciata ci sono comportamenti oggettivi un pò così e che lascia le persone un pò disorientate. Se questa cosa è quello che ho visto in questo gruppo, io questa cosa non la farò mai.

Il don ha fatto questo esempio perchè crede e ritiene che sia più fruttuoso a stare attenti a queste dinamiche interiore, il don non è sempre così attento a capace, dice di essere un disatro. Piuttosto che caricare l'esteriore è opportuno polarizzarsi nell'interiore perchè una persona che ti vede è affascinata.

"..Perciò non serbare nulla di te e per te e Ci darai la grande gloria di avere una vita di nostra Volontà sulla terra velata dalle tue spoglie mortali e tu il gran bene di possederla, sentirai nelle tue spoglie, come rapido mare, scorrere la felicità, le gioie, la fermezza del bene, l’amore che sempre ama, le dolcezze, i gusti, le conquiste del tuo Gesù saranno anche tue...." Gesù

Le persone potrebbero chiederci: come fai ad essere così costante e perseverante nel bene? Sembri indistruttibile. Noi potremmo dire: dipende dalla dv in me e il segno della sua presenza è la fermezza. Ma come mai sempre così felice? Eppure sei una persona crocifissa, tribolazioni, tanto odio intorno ecc... come fai a sempre essere così felice? E a non soccombere sotto il peso di queste cose? Lo faccio per grazia di Dio - e forse perchè la vita della dv sta iniziando ad attecchiare in me anzichè dire Fiat o Cristo Regni Fiat. Il don sarebbe un pochino cauto ad ostentare modi di fare che altri non possono capire - tipo dire Fiat, Cristo Regni ecc.... - magari usarli solo tra persone che si capiscono, perchè a quello che gli risulta potrebbe essere controproducente polarizzare la gran parte delle energie sulle cose esterne. Non pensiamo che la dv le croci diminuiscano anzi aumentano.

"...Le tue spoglie continueranno l’ufficio di pene quaggiù, ma avranno una vita di Volontà Divina che la sosterranno e se ne servirà per svolgere la vita delle sue conquiste e vittorie Divine, nelle spoglie umane..." Gesù

Attenzione a massima alle dimensioni interiori che oggi Gesù ci ha evidenziato.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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