sabato 27 aprile 2024

Il teatro che piace a Gesù

L'anima che impara a girare nelle opere della Creazione e della Redenzione, ricambiando l'amore di Gesù con il suo, diventa una sorta di teatro vivente dove si ripetono quelle stesse opere e Gesù in persona se le gode. Libro di Cielo, Volume 34, 22 Gennaio 1936, 4 Settembre 2023

22 Gennaio 1936 Chi vive nella Divina Volontà forma il teatro delle opere del suo Creatore e ripete in essa la scena commovente della Redenzione.

"Mia buona figlia, figlia della mia Volontà, tu devi sapere che il mio amore è tanto che per sfogarmi voglio ripetere le mie opere, ma in chi posso ripeterle? In chi trovo posto per chiuderle e per sentirmi amare? In chi vive nella mia Volontà. Come la creatura gira nelle mie opere, per conoscerle, amarle e chiamarle in sé, così si riproducono in essa e forma il teatro delle opere nostre, quante scene commoventi!...." Gesù

Il Signore ci ha confidato un suo grande segreto.... e quale sarebbe? A quanto pare Nostro Signore va a teatro. Soltanto che non lo fa come i comuni mortali che vedono qualche commedia, tragedia o altro...ma è un teatro con ingresso singolo ed è per vedere una rappresentazione scenografica del tutto peculiare e del tutto singolare. E' un'opera in due atti: atto primo è nell'andare a gustarsi la ripresentazione delle opere delle Creazione, dell'anima che, vivendo nella dv, ha imparato a girare in esse. Poi il Signore si rivede il film - molto più bello di quelli umani - delle opere della Redenzione e in questo caso, il Signore fa anche un pò l'Attore e non solo fa lo Spettatore. E' un pò questo il senso della meditazione di oggi.

"..Se col girare negli atti della Creazione ripete le mie opere e Io prendo sommo piacere e diletto nell’assistere alle scene splendidissime della Creazione nella creatura, quando essa gira negli atti della Redenzione per farli suoi, io ripeto la mia vita. Sicché ripeto il mio concepimento, la mia nascita per cui gli Angeli ripetono il gloria nei Cieli e pace agli uomini di buona volontà e se l'ingratitudine umana mi costringe a piangere, vado a piangere in essa, perché so che le mie lacrime saranno contraccambiate ed imperlate col suo “ti amo”..." Gesù

Luisa sta cercando di investire il Cielo e tutta la Creazione con il suo piccolo amore e anche gli atti della Redenzione. Prima domanda: noi facciamo queste operazioni? Quando? Quanto? Stiamo imparando a fare il pieno continuo d'amore divino? E come intrinseco nella logica dell'amore - non si può solo ricevere ma si deve ricambiare. Il ricambio d'amore è fondamentale. Gesù ama per essere riamato. Però in questo caso le opere della Creazione e Redenzione stanno sempre in atto. La creatura le prende, le investe con il suo amore ed è solo in questo momento che Gesù ripete le sue scene per contraccambiare l'amore. Gesù fa un'operazione extra: va a ripetere le scene. E' il Regista e lo Sceneggiatore. Se lo fa Lui il teatro.

"Mia buona figlia, figlia della mia Volontà, tu devi sapere che il mio amore è tanto che per sfogarmi voglio ripetere le mie opere,..." Gesù

Gesù ripete un termine tecnico usato negli scritti è sfogarsi. Uno, quando si sfoga è perchè non ce la fa più. Quando una persona viene messo a dura prova sbotta, se è santo prende un bastone ed inizia a tirare un bastone sopra una pietra o fa una corsa ecc... se santo non è si sfoga o con il diretto interessato e gliene dice di ogni o cerca un cuore che l'ascolti e gli vomita tutte le sue sofferenze. C'è qualche cosa che non può essere contenuto e da qualche parte si deve incanalare. Non è contenibile. E Gesù cerca di farci comprendere che il suo amore non è contenibile, deve trovare delle valvole di sfogo. Ordendo ed inventandosi nuovi artifici per trasmettere questo amore infinito che ha per noi. Gli unici che hanno la possibilità di accogliere e ricambiare questo amore e lo fa ripetendo le sue opere. Sono fenomeni del tutto spirituali, fatti che avvengono nell'anima della persona. Gesù non crea un'altro Universo materiale, ma lo ricrea nell'anima.

"..Come la creatura gira nelle mie opere, per conoscerle, amarle e chiamarle in sé,..." Gesù

Noi dobbiamo conoscere, avere quello spirito contemplativo, la capacità di vedere le cose che ci circonda, le cose create con l'occhio di un Ti Amo che si sta ricevendo da Nostro Signore. Ci dev'essere una capacità nuova di stupirsi e spesso non esce una verbalizzazione, ma non sempre l'amore necessita di una verbalizzazione. A volte due innamorati si guardano. Gesù si lamenta di quelli che stanno davanti all'Eucarestia e non gli danno la gioia del ricambio d'amore negli sguardi. Non sempre possiamo dare i baci materiali, ma per dare un bacio vero basta un movimento della nostra volontà - in senso spirituale. Quando ci sono i baci nelle Ore della Passione - idea del don - basta un movimento della volontà - a chi può essere d'aiuto - fino a quando siamo in questo mondo abbiamo un corpo, possiamo prendere un crocifisso e baciarlo materialmente sulle parti del corpo interessate. Questo aiuta. Le opere si devono conoscerle per amarle - stando attenti quando si parla di creature animate - dobbiamo vedere un riflesso o una peculiarità di un'atto creativo di Dio. Ogni anima è un'unicum, perchè Dio non ripete le cose, ognuno ha delle peculiarità uniche. Se uno si attacca alla creatura - considerandola per sè stessa - inevitabilmente si stacca dal Creatore. Ma la creatura dev'essere vista come un riflesso del Creatore. Una persona dovrebbe vedere nel prossimo un'atto peculiare della divina volontà e quindi quando si fa questa operazione (i giri)..

"..Come la creatura gira nelle mie opere, per conoscerle, amarle e chiamarle in sé, così si riproducono in essa e forma il teatro delle opere nostre, quante scene commoventi!..." Gesù

Questi giri dovrebbero essere fatti (secondo il don) quando abbiamo Gesù nel cuore con la Comunione.

"..ci fa dire il suo ritornello: “ti amo, ti glorifico, ti adoro ed il tuo Fiat venga a regnare sulla terra”. Non vi è essere che non chiami in sé, per farci dire la sua storiella: “ti amo, ti amo”..." Gesù

Gesù capisce solo questo. Gesù parla del valore infinito del Ti Amo (volume 12 - 28 Marzo 1917 Il “ti amo” di Gesù. L’atto immediato con Lui -- "....E, tutto afflitto, è rimasto in silenzio. Ed io: “Vita della mia vita, dimmi un’altra parola.” E Gesù, come se mi alitasse, ha soggiunto: “Ti amo.” Ma in quel “ti amo” pareva che tutti e tutte le cose ricevessero nuova vita, ed io ho ripetuto: “Gesù, dì un altra parola ancora.” E Lui: “Parola più bella di un “ti amo” non potrei dirti e questo mio “ti amo” riempie Cielo e terra, circola nei santi che ricevono nuova gloria; scende nei cuori dei viatori e, chi riceve grazia di conversione e chi di santificazione; penetra in Purgatorio e, come benefica rugiada, piove sulle anime che ne sentono refrigerio; gli stessi elementi si sentono investire di nuova vita nel fecondare, nel crescere, sicché tutti avvertono il “ti amo” del tuo Gesù. E sai quando l’anima si attira un mio “ti amo”? Quando, fondendosi in Me, prende l’attitudine divina e, sperdendosi in Me, fa tutto ciò che faccio Io.”...." Gesù )

La vita nella dv è una vita sempre antica e sempre nuova.

"..Figlia mia, il nostro amore non è contento se non si dà tutto e non ripete le nostre opere in chi vive nella nostra Volontà..." Gesù

Sembrerebbe già abbastanza ma poi c'è dell'altro.

".. Sicché ripeto il mio concepimento, la mia nascita per cui gli Angeli ripetono il gloria nei Cieli e pace agli uomini di buona volontà e se l'ingratitudine umana mi costringe a piangere, vado a piangere in essa, perché so che le mie lacrime saranno contraccambiate ed imperlate col suo “ti amo”. Quindi passo a ripetere la mia vita, i miei passi, le mie lezioni e quando le colpe mi rinnovano le pene, la Crocifissione, la morte, non le soffro mai fuori di questa creatura, ma vado in essa a soffrire le mie pene, la croce, la morte, perché essa non mi lascerà solo, prenderà parte alle mie pene, resterà crocifissa con me e mi darà la sua vita in cambio della mia morte..." Gesù

Luisa si accorgeva di queste operazioni in lei? Il don non sa e non crede che una persona si accorga di queste operazioni, di quando per esempio Gesàù va a piangere dentro una persona. Chi è che ha questa attenzione? Sono fatti profondi nel cuore. A chi pensiamo durante il giorno? Qual'è il pensiero che tira il nostro cuore e muove la nostra mente? Una persona non può stare sempre attento a questo perchè altrimenti non riusciremmo a svolgere le nostre operazioni quotidiane. Anche se non c'è un pensiero attuale ci dovrebbe essere un background in modo tale, qualsiasi cosa stiamo facendo, dovremmo rispondere in qualsiasi azioni: sto amando Gesù e Maria - anche se stiamo mangiando, parlando, studiando ecc... L'amore deve essere esercitato. I maestri di spirito dicono che ogni virtù aumenta con il ripetere l'atto di virtù, ogni volta che due sposi si baciano, aumenta l'amore reciproco e ogni volta che non si danno il bacio sicuramente l'amore non aumenta e molto più non lo fanno, l'amore si raffredda. Queste sono leggi.

"..ma vado in essa a soffrire le mie pene, la croce, la morte, perché essa non mi lascerà solo,..." Gesù

E' vero che non siamo un granchè, ma chi è che può dire a Gesù: non ti lascio solo. Gesù è contento di non essere lasciato solo. Non è stato contento di non essere stato lasciato solo nel Getsemani.

"..Chi vive nella mia Volontà; Essa trasforma tanto la creatura che non vi è amore che non si fa dare, né opere che non può ripetere in essa, perciò si può chiamare la sua vita vivente e la ripetitrice delle opere del suo Creatore." Gesù

Chi vorrebbe vedere la vita di Gesù - quella reale. Però Gesù la rappresenta in noi. La cosa importante è che vada Lui a teatro. Vedendo le scene parlanti. Comprendiamo che questi sono misteri.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 25 aprile 2024

Fame di Divina Volontà

Luisa avverte la "fame" della Divina Volontà e della sua vita in lei. Gesù la ammaestra su quanto Egli sia ben felice di soddisfare questi santi e profondi desideri. Libro di Cielo, Volume 34, 5 Gennaio 1936, Venerdì 28 Luglio 2023

5 Gennaio 1936 Quindi si vive nel Voler Divino si forma la piccola vita della Divina Volontà nella creatura. Come essa viene amata di nuovo con duplicato amore da Dio.

Lo sfondo di questo brano che abbiamo ascoltato è una delle beatitudini pronunciate da Nostro Signore: beati voi che adesso avete fame perchè sarete saziati. Verrà un tempo in cui sarà fame di ascoltare la Parola di Dio (non si sa a che profezia si riferisca dice il don).

La mia piccola e povera volontà sente l'estremo bisogno del Volere Divino, senza di Esso mi sento digiuna, senza forza, senza calore e senza vita, anzi sento la morte ad ogni istante, perché, mancandomi, non vi è chi possa sostituirsi ad alimentare la sua vita in me. Perciò vado ripetendo: “ho fame, vieni oh Volontà Divina a darmi la tua vita per saziarmi di te, altrimenti io muoio”....." Luisa

Gesù dice nel Vangelo che la sua carne è vero cibo e il suo sangue è vera bevanda. Luisa è riuscita a vivere in questa dimensione: la fame è un bisogno primordiale, purtroppo la fame è una condizione che noi patiamo contro la nostra volontà - noi su questa terra non mangiamo per diletto ( lasciando perdere i golosi) ma perchè altrimenti moriamo di fame. Siccome Colui che è la Parola non usa parole a caso, quando dice che beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, nella Sacra Scrittura giusti sono coloro che si conformano alla Volontà di Dio. Non siamo molto lontani da quello che dice Luisa. Vuol dire che ciò che la fame e la sete rappresentano come bisogno ineluttabili, trasferito nell'orizzonte soprannaturale. Ciò che la fame e la sete rappresentano per noi (nell'orizzonte terreno) dovrebbero essere trasferiti nell'orizzonte soprannaturale come desiderio impellente o folle. E' chiaro che le beatitudine Gesù le pronuncia ai suoi discepoli, non alle folle, quando sale sul monte (Matteo 5) anche se c'erano le folle che lo seguivano, il Vangelo nota che gli si avvicinarono i suoi discepoli - questa cosa (la fame e la sete soprannaturali) non nasce dall'oggi al domani e non nasce in un contesto di vita disordinato o lontano da Dio o anche soltanto di tiepida o mediocre vita di fede. Certo che per vivere nella divina volontà, basta volerlo o desiderarlo però ci vuole una base di partenza necessaria che è, primo il desiderio di farsi santi e secondo di essersi già incamminati perchè come sappiamo la vita nella dv è la santità delle santità - quindi occorrono delle basi. L'opzione per la santità non è da darsi per scontata, perchè la santità è diversa dall'essere un semplice fedele. Il don ridice per l'ennesima volta, Santa Teresa d'Avila spiegava che se uno vuole andare in Paradiso, non è troppo difficile - c'è una porta stretta, indicata dai 10 comandamenti e poi ci vuole la vita della grazia, almeno un pò devi pregare, farti la Messa almeno una volta alla settimana, almeno confessione mensile o quanto meno all'anno. La Santità è un'altra cosa, la santità parte da una vita di fede base, la santità ci porta a praticare le virtù cristiane in grado eroico. Esempio del don: tra un ragazzino che gioca a pallone nel rione del quartiere e un giocatore che gioca nell'ambito del calcio professionista ai massimi livelli ci saranno delle differenze, ma per diventare un fenomeno ci vuole un talento naturale...il defunto Maradona si dice che era nato con questo talento. Ma però poi Maradona è dovuto entrare in un club e cosa fanno a livello di preparazione atletica questi signori per mantenersi in forma? Che allenamenti fanno le persone per crescere nel gioco? Da un punto di vista oggettivo, per diventare un campione affermato devi fare dei sacrifici grossi, profumatamente pagati ma devi farli altrimenti non arriverai mai a quei livelli. Noi non possiamo pensare che la santità sia diversa da un discorso di questo genere. Vuoi diventare santo? Una persona ha contattato il don - su Twitter - dicendogli che l'ha messa sotto un treno (a suo dire) citando Padre Pio che bisogna mettersi bene in testa che se una persona vuole diventare santa deve andare a Messa tutti i giorni e fare la confessione ogni 8 giorni senza sgarrare. Ma questo non basta perchè ci vuole il rosario, la meditazione ecc... non ci sta niente di cui scandalizzarli. E non è detto che se una persona faccia queste cose diventa santo, perchè - come ha detto Gesù anche oggi - ci vuole l'attenzione e per avere alti livelli di santità - quindi oltre a questi strumenti (preghiera continua ecc..) che ti procurano un tasso di grazia notevole per esercitare le virtù in grado elevato dall'ordinario, le devi praticare. Il calciatore famoso fa allenamenti massacranti, deve poi però giocare la partita facendo poi il fenomeno. La santità bisogna viverla e le virtù bisogna praticarla. E' dentro questo contesto si inserisce la vita nella divina volontà. Qualcuno va in giro dicendo che vivere nella divina volontà è facilissimo ma se senti don Leonardo non sembra. Luisa Piccarreta - nei primi volumi - prima di diventare la piccola figlia della divina volontà cos'era? Gesù se l'è sposata di fronte ai Santi del Cielo, il Matrimonio Mistico è la forma più alta possibile di unione mistica su questa terra con Dio. Più di questo non c'è. Ma poi ha fatto l'offerta come vittima. Si è consegnata nelle mani di Gesù offrendosi a qualsiasi sacrificio che Gesù le possa chiedere (le crocifissioni, il liquido amaro dentro Luisa, ecc...). E' dentro questo contesto a 46 anni, nel 1911 Gesù la introduce in questo mondo.

Il don non vuole scoraggiare nessuno, perchè se uno deve aspettare di aver fatto il Matrimonio Mistico ed essere una vittima ce ne andiamo tutti a casa. Non sta dicendo questo, però non sta dicendo che la divina volontà arrivi per caso. C'è un contesto, chi non ha voglia di diventare santo, che senso ha ascoltare o leggere queste cose? Perchè questa è la santità delle santità. Santa Teresa d'Avila dice cosa ci vuole per il viaggio per la santità ci vogliono due cose: 1) ci vuole una volontà ferma e risoluta di intraprendere questo cammino, non una mezza volontà, un magari, o un forse, o che bello sarebbe, ci vuole la volontà ferma e risoluta - molti scrivono al don: padre sto allacciato ai vincoli del peccato, come si esce da questa cosa? Mi occorre un consiglio - chiedono. Il don dice: chiunque ascolti o legga, sappia che se sta ancora impigliato in un peccato la prima cosa che vuole andare a vedere è se ci vuole rinunciare, alcuni peccati sono piacevoli ai sensi. Questa cosa da oggi in poi io non gusterò più questa cosa. Se non c'è una volontà risoluta non si farà mai nulla - anche di materiale. Ma poi non basta. La santità viaggia su due rotaie: volontà ferma e risoluta e la costanza e perseveranza (seconda rotaia). Io inizio un cammino, qualsiasi ostacolo che troverò lo affronterò, la costanza permette di superare gli inevitabili ostacoli che ci saranno e la perseveranza ci permetterà di superare il logorio del tempo: tu non diventi santo dall'oggi al domani. Puoi darsi che siano 6 anni che tu ascolti le meditazioni sugli scritti e ancora traballi o cadi, ma che fai? Ti scoraggi? L'importante è andare avanti e non tornare indietro. Sono tantissime le persone che tornano indietro.

Purtroppo la vita di santità ha questa legge: una volta che tu arrivi a certi risultati o livelli, non devi retrocedere a meno che non soppravviene una condizione di forza maggiore - esempio: se una persona fa tanti digiuni ma ad un certo punto si ammala sul serio o ha una necessità legate ad uno stato legato alla salute di non poter digiunare è un discorso. Ma se inizia ad allentare o smettere per pigrizia, cattiva volontà o negligenza è tutt'altro discorso. E' un problema. Se una persona pregava ore e ore in ginocchio smette perchè si stufa è un problema, ma se smette perchè si è andato a compromettere le articolazioni delle ginocchie o altro e il medico dice di smetterla è un'altro discorso. Il don ha fatto esempi feriali tratti dalla vita ordinaria, la vita spirituale non ha leggi diverse dalla vita ordinaria. Se una persona, per raggiungere un'obbiettivo, nella vita ordinaria deve guardare l'obbiettivo e puntarci con risolutezza ed usare tutti i mezzi per arrivarci. Quanta gente inizia un corso di laurea - anche semplice e lo lascia per aria? Quando il don di iscrisse alla giurisprudenza....su 100 iscritti quanti si laureavano - anche fuori corso (anche al 10° anno)? il 7%. E Giurisprudenza era chiamata la facoltà Cenerentola, non avendo la difficoltà di altre - era chiamata la comunità degli sfaticati. Il don ha visto altre lauree più complicate. Un libro di 1000 pagine devi però sputarci sangue. Molte persone pensano che la facoltà di legge sia facile ma non è così. Nelle vite spirituali è lo stesso discorso.

La fame - Luisa sente una fame estrema di viverci in essa, avendoci già iniziato a vivere.. in questa vita ci sono due espressioni bibliche: saranno saziati, cioè troveranno l'appagamento dei loro grandi desideri di fondo. Non è che se tu vedi la Madonna una volta sei appagato per sempre (sia qua che in Paradiso), non funziona così. Tu la vuoi rivedere ogni giorno. Se hai avuto delle percezioni della divina volontà specie quelle intense, ti viene poi la fame come quella materiale. E Gesù dice che quando ci sono questi deliri,...

"Figlia mia benedetta, i tuoi deliri, la tua fame per cui senti l'estremo bisogno di sentire in ogni istante la vita della mia Volontà, sono ferite al mio cuore, sono strappi d'amore che, facendomi violenza, mi fanno correre, volare, per venire a farti crescere la vita della mia Volontà in te. Tu devi sapere che come la creatura vuol fare la mia Volontà per vivere ed emettere i suoi atti in Essa, chiama il suo Creatore, il quale si sente chiamato dalla potenza del suo stesso Volere nella creatura, cui non è dato di resistere o di mettere il minimo indugio....." Gesù

Gesù non vede l'ora di accontentare queste cose.

"..Anzi siccome non ci facciamo mai vincere in amore, come vediamo che sta per chiamarci, non le diamo il tempo, noi chiamiamo essa ed essa corre nel nostro Essere Divino come nel suo proprio centro, si getta nelle nostre braccia e Noi la stringiamo tanto, da trasformarla in noi, succede un accordo perfetto tra il Creatore e la creatura ed è tanta la nostra enfasi d'amore, che l'amiamo di nuovo, l’amore è duplicato; ma ciò non basta, le diamo tale comunicazione del nostro Essere Supremo, da farci amare con amore nuovo e duplicato da essa e se tu sapessi che significa essere amato da Dio con amore nuovo e duplicato e poterlo amare con amore nuovo e duplicato!..." Gesù

Gesù ci dà il suo amore per poterlo amare bene.

"..Dio ama se stesso nella creatura, tutto è suo, quindi non c’è da meravigliarsi se mette in campo il suo sempre nuovo amore, lo duplica, lo centuplica quanto vuole e dà grazia ad essa di farsi amare col suo stesso amore, se ciò non fosse, si vedrebbe grande disparità tra chi può amare e chi non può amare e la povera creatura resterebbe umile, annientata, senza slancio ed unione d'amore col suo Creatore e quando due esseri non si possono amare con eguale amore, l'ineguaglianza già produce l'infelicità, mentre la nostra Volontà è Unità e liberamente dà alla creatura il suo amore per farsi amare, dà la sua santità per farla santa, la sua sapienza per farsi conoscere, non vi è cosa che possiede e che non vorrebbe darle...." Gesù

Devono fare molta attenzione gli sposi, è brutto quando c'è un'amore che funziona solo da un lato e non dall'altro e non c'è un'uguaglianza. Perchè l'ineguaglianza produce infelicità, perchè chi da di più lo percepisce che l'altro lo dà di meno. Interroghiamo il nostro cuore e se Dio dovesse accontenarsi del nostro amore umano non sarebbe stato appagato. Per giungere a queste vette ci vuole attenzione somma. Il lavorio perpetuo che facciamo dev'essere costante, può darsi che tu un giorno vada a letto rendendoti conto che non hai fatto nessun atto di fusione o altro (speriamo di no), pochi atti attuali, sono rimasto con la testa per aria ecc... ma domani andrà meglio. Quando si hanno le due risorse (costanza e perserveranza) presto o tardi qualcosa accadrà altrimenti non succederà mai nulla.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 24 aprile 2024

La fortuna più grande e la grazia più sublime

Gesù spiega quanto sia sorprendente e meraviglioso operare nel Volere Divino. Questa è la grazia più sublime per la creatura e l'onore più grande per la Divinità. Effetti meravigliosi degli atti fatti nel Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 34, 29 Dicembre 1935, Giovedì 27 Luglio 2023

29 Dicembre 1935 Il regio posto della creatura nell'unione dell'Unità Divina, come resta racchiusa in essa e come può formare le bellezze più rare e l'incanto al suo stesso Creatore..

Questo scritto è un pochino difficile per qualcuno, ci sono alcune cose già incontrate ma in ogni caso trasmette dei concetti molto importanti che non sono destinati ad essere solo teorie ma sono destinati a diventare principio di scelte operative. Il brano inizia così:

Sono tra le braccia del Fiat Divino, il quale mi attira tanto, che il mio piccolo nulla si sente sperduto nel Tutto e, sebbene sperduto, sente la sua vita sostenuta, alimentata, vivificata dal Tutto e se mai sia, volessi sottrarmi, ciò che non può essere, perché non troverei neppure un buco dove potermi chiudere senza trovare il mio Tutto, oh allora, mi sentirei il mio piccolo nulla senza vita....." Gesù

E Luisa sente:

"..Onde sentivo che il Voler Divino soffiava il mio nulla e mi faceva sentire la sua vita, il suo amore, la sua potenza, ma mentre la mia mente nuotava nel Tutto, nella sua luce interminabile,..." Gesù

Qua Luisa parla di sentire, si tratta di cose che come Santa Teresa d'Avila diceva, chi le ha vissute capisce e chi non le ha vissute non capisce. E chi ci pensa troppo, presubilmente non l'ha sentito. Sentirsi avvolti dall'amore divino e sentirsi amati - esperienze più sananti di tutte - pensate alla marea di peccati che si fanno, specie quelli sul 6° comandamento - a meno che una persona non sia una depravata - ma queste cose solitamente hanno avvio da una folle e disperata ricerca d'amore generalmente originata da mancate percezione di linguaggi d'amore dentro casa - ed è per questo che è così importante che i genitori facciano sentire amare i figli. Se una persona si sarà sentita amata, difficilmente andrà a fare un mare di guai. Poi spesso le creature cercano dalle altre creature (uscendo dalla volontà di Dio) ciò che esse non hanno. Le altre creature stanno rovinate come noi, tu ti pensi che se doni la verginità a quella persona - pensando che dopo ti vorrà bene, appena lo farai ti scaricherà e ti ritrovi buggerato/a e più solo di prima. Questo succede. Vivendo nella Divina Volontà c'è una porta aperta a sentire l'amore divino. L'amore non è un fatto intellettuale o teorico, ma dev'essere sentito. Tutti quanti i figli si mettono a pensare che sono amati (mi ha portato nel grembo, mi ha vestito, Papà mi dà da mangiare ecc...) ...bastano queste conoscenze teoriche a farsi sentire amati? No, ci vogliono sorrisi, abbracci, baci, carezze, ecc.... non troppo - bisogna stare attenti a non essere troppo freddamente rigidi nè rilassati. Poi la gente cresce, si ritrova rovinata e va dallo psicologo a cercare la soluzione dei propri problemi. Ma chi guarisce le ferite? Non lo psicologo. Te le guarisce l'amore di Dio, se ti metti nelle condizioni di percepirlo. Questo strumento che ci è stato dato da Gesù - fare gli atti nella dv - è una cosa formidabile.

Qui si parla di operare nel dv, compresi quelli indifferenti, nel dv. Il discorso è semplicissimo - se uno fa una cosa del genere - se uno unisce i propri atti a quelli di Dio, inevitabilmente, presto o tardi percepirà qualcosa di quell'Onnipotenza. Già da un punto di vista oggettivo, fare atti nel dv produce un'autotreno, una montagna di positività e di bene ed è solo questione di tempo che questa montagna si riverserà su di te affogandoti in modo tale - bisogna viverle queste cose - quando si vive questo, non si cerca più l'amore delle creature - il don spiega un passaggio molto importante : c'è un'abisso tra la persona che cerca la vita dall'affetto delle creature - è schiava e non troverà mai pace perchè non troverà mai quello che cerca e chi ha trovato l'amore dell'anima sua e quindi non lo cerca più altrove. Se qualcuno la ama, viene ricambiato e anche alla granda ma il cuore è altrove. Vale per tutti, anche per una coppia. E' stato detto a tutti di amare il Signore con tutte le tue forze, anche ai coniugi - amerai tanto tua moglie o marito come tuo dovere e piacere - ma nemmeno dal tuo coniuge cerchi la vita, perchè il coniuge non ce l'ha. Il coniuge non ti può dare quello che cerchi. Nessuna creatura può farlo. Ecco perchè i Santi dicevano che se ti attacchi ad una creatura hai chiuso, perchè il Creatore si allontana, il Creatore su questo non vuole concorrenti, tu non devi cercare la Vita e l'Amore in nessun ente creato per quanto sia santo o bello - non devi e non puoi. E quando questo accade, si trova l'amore dell'anima nostra prorompe il grido: “non conosco altro, né amo, né voglio che il solo Volere Divino, che la sua unità mi tenga racchiusa dentro..."

Operare in questo modo (nel dv ndr) comporta che se ami, ami nell'Unità di Dio

"...Ora la creatura ha il suo regio posto, il suo atto nell'unità del solo atto nostro e quindi, se ama, ama nella nostra unità, se ci adora, se ci benedice, è dentro la nostra unità, se ci comprende è dentro la nostra unità, nulla vede, fa e sente fuori di noi, ma tutto nel nostro Essere Divino,...." Gesù

La Madonna conosce tutti i segreti dell'Altissimo, è tanta roba.

"..Ora la fortuna più grande, la grazia più sublime per la creatura, la gloria, l'onore più grande per Noi è possedere la volontà umana, il suo atto nella nostra unità e sai perché? Perché possiamo dare quanto amore vogliamo e farci amare quando ne desideriamo, arricchirla di grazia, di santità, di bellezza, da sentirci rapire dai beni e dalla bellezza che le abbiamo infuso...." Gesù

Non lasciamo che la nostra volontà umana agisca di testa propria e si impunti senza aver fatto prima un discernimento veloce o elaborato, se quella cosa che si sta facendo sia volontà di Dio o no. Nel caso una persona viva nel dv, Dio non ha impedimenti che causa la creatura. Farci amare quando Gesù desidera. Tutti facciamo esperienza - il don spera - che anche quando stiamo in preghiera profonda qualche volta parte l'amore e altre volte non parte l'amore. E uno si industria per farlo partire. Ma se non parte, non parte. Perchè, forse in quel momento Dio vuole che gli offri la tua aridità e continui la tua preghiera. Ma se senti che parte l'amore - se stai facendo una meditazione e partono gli affetti ecc... che parte la Preghiera, tu devi assecondare questa cosa lasciando perdere ciò che stai facendo in quel momento.

"..Insomma possiamo avere a che fare con la creatura, amarla, affidare il Tutto al nulla, giacché ha del nostro e sentirà tal potenza e amore da poter difendere il Tutto e noi ci sentiamo sicuri in questo nulla, perché le abbiamo ceduto le nostre armi per tenerci sicuri e difesi...." Gesù

La creatura non è estranea, Dio non è un soggetto ignoto come lo è per molti. Potenza ed amore...che significa questa cosa? La crescita di un'individuo - state attenti a cosa vanno a dire in giro - la potenza è uno che ti fa stare al sicuro, è il Padre che deve trasmettere questa cosa e l'amore che deve trasmettere la donna. Le donne non devono diventare uomini e giocare a fare l'uomo in tutto, questi sono gli inganni satanici in cui moltissime fedeli battezzate in buona fede pensano queste cose e vivono di conseguenza senza rendersene conto. Non è un problema di solo abbigliamento ma di anche altre cose. Tu senti il tratto di Dio Padre e Madre, quindi anche se tu hai avuto un padre che non ti ha mai dato l'impressione di sentirti protetto perchè forse era un debole o fragile, e se avessi avuto una madre che tutto ti faceva sentire tranne l'amore...pazienza. Capite che forza sanante? Il don ha fatto dei cicli di catechesi per aiutarle ad entrare dentro sè stesse, aiutarle a vedere le radici profonde dei propri problemi e poi a trovarne una soluzione. Noi adesso abbiamo la soluzione al malessere, chi è vissuto prima del 1935 non aveva la soluzione, noi sì.

"..Ma ciò non è tutto, tutto ciò che la creatura può fare, le azioni naturali, gli atti più indifferenti,..." come il battere di ciglia, il gesticolare, proviamoci a stare attenti. Tu muovi un'arto perchè Nostro Signore te lo fa muovere (te lo ha creato, li fai perchè la mano o un'arto è fatto in un certo modo). Portare un'atto moralmente neutro che non serve a nulla, può diventare bellezza più rara e bellezza seducente.

"..tutto diventa effetto suo, uno è l'atto, una è la Volontà, ma sono innumerevoli gli effetti che possono formare le bellezze più rare e l'incanto più seducente a Colui che l'ha creata e che la possiede nella sua Unità..." Gesù

O questo non è Gesù che parla, o mente (e questo non è possibile), o forse ho capito male o ho capito bene ed è proprio che Gesù che parla.

La divina volontà è un'atto solo. Questo dobbiamo capirlo. In Dio non c'è sequenza temporale, non c'è prima o dopo. Noi percepiamo i suoi atti come distinti perchè siamo nel tempo ma non è così. Noi non potremo mai fare un'atto solo come Dio, ma se la volontà umana si unifica con quella divina, noi abbiamo gli atti che si spandono nell'istante presente ma ogni atto può diventare un riflesso di questa volontà divina.

"..Figlia mia, il nostro Ente Supremo possiede un solo atto, sicché la Creazione tutta, ciascuna creatura, non sono altro che effetto dell'Unità del nostro atto, onde la volontà umana, unificandosi, diventa il nostro effetto continuo. E questo effetto sai che significa? Dare sempre e ricevere sempre dalla creatura." Gesù

C'è uno scambio continuo tra il Creatore e la creatura.

"..in questo mentre ho guardato il Cielo e ho visto tante luci di svariata bellezza che possedevano tutta la varietà dei colori, ma con un modo mirabile che rapivano queste luci, serpeggiavano nella volta azzurra e mentre erano tante si formava una sola luce, penetravano nei Cieli, scendevano nel basso, volevano dar vita di luce a tutti, non si fermavano mai, correvano, volavano. Ed il mio dolce Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, queste luci sono le meraviglie degli atti fatti nel mio Voler Divino. Come sono belli! Portano l'impronta del loro Creatore."

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 21 aprile 2024

"Mi hai amato e ti ho amato!"

Gesù spiega come l'amore reciproco tra Lui e la creatura che si vive nella Volontà Divina porta alla condivisione reciproca di tutto, opere comprese. La creatura partecipa in modo misterioso ma vero alle opere del Creatore. Libro di Cielo, Volume 34, 15 Dicembre 1935, Mercoledì 26 Luglio 2023

15 Dicembre 1935 Come il vero amore vuol farsi conoscere, si spande, corre e vola in cerca di chi ama, perché sente il bisogno d'essere riamato. Potenza dell'atto creante che si riceve quando si gira nella Creazione.

Anche oggi in questo brano Nostro Signore ci delizia con questa meditazione, con dei punti e degli aspetti significativi. Il primo punto è riconoscere l'amore di Dio e di ricambiarlo, quando c'è questa fusione reciproca, non soltanto che la creatura può e deve deliziarsi del creato può dire che è tutta roba sua, ma dice: questa l'ho fatta io.

"..la creatura può dire: “ti ho amato, ciò che hai fatto tu per me, l'ho fatto io per te”;..." Gesù

Quando si sta nella Volontà divina si diventa partecipi dell'operato divino, quindi non solo si ringraziare il Creatore di ciò che ha fatto per noi e si può dire con verità: questo l'ho fatto io. Se Gesù dice una cosa del genere o mente o questa cosa è vera. Forse potrebbe essere una metafora? Dalla lettera dei testi non pare che il Signore dica è come se facesse le cose con Me. No, no. Colui che è la Parola, sa usare la Parola. Se usa delle espressioni formulate in un certo modo, la creatura può dire:

"..E siccome la creatura mai può fare ciò che facciamo noi per essa, il nostro amore per avere l'intento, chiama la creatura a sé, la nasconde nel suo stesso amore e la fa operare insieme col nostro atto creante e conservante e così in realtà la creatura può dire: “ti ho amato, ciò che hai fatto tu per me, l'ho fatto io per te”;..." Gesù

Nella logica dell'amore c'è questo quando due persone si amano: queste cose le capiscono bene o i vergini di questo mondo che hanno tutta la loro carica d'amore concentrata sull'Altissimo o due sposi santi. Quando due persone si amano sul serio, tutto ciò che è di una persona è dell'altra e viceversa. Chi è amato sa che ha l'autorizzazione di prendere tutto e l'amante gli dona tutto e viceversa. Non ci sono limiti soto questo punto di vista. Quando si inizia a mettere le barriere e paletti....esempio tanto per fare: il regime normale del matrimonio è la comunione dei beni non la separazione di essi, è lecito e non è un peccato - ma quando una cosa è lecita vuol dire che non è peccato (già qualcosa) ma non è detto che sia una cosa santa, buona, gradita a Dio che ti santifica. E' come la sessualità matrimoniale. Non date retta a tutte le cretinate che si sentono in giro. All'interno del matrimonio la sessualità pulita ed aperta alla vita è lecita, se due coniugi di comune accordo, quando escondo dal periodo di fecondità, possono offrire a Dio il sacrificio di astenersi dai rapporti in modo assoluto. Non fanno peccato ma fanno una cosa graditissima al Signore e avranno una ricompensa in Cielo. Il Matrimonio tra Maria e Giuseppe è stato un matrimonio in bianco ma questo non vuol dire che non sia stato un vero matrimonio. Se la Madonna fa qualcosa o se sta in una situazione non è che la fa a casaccio, Lei fa la cosa alla massima perfezione possibile. San Giuseppe ha conosciuto tutte quante le delicatezze, gentilezze, ecc.. dell'amore sponsale di Maria Santissima. Pensiamo agli amori che avremo in Cielo, c'è l'Amore che ti manda in estasi continua ma guarda caso - dice Gesù - che in Cielo non si prende moglie e marito. Se questo è l'amore del Cielo vuol dire che è l'amore più bello e perfetto. Cosa diciamo nell'atto di fusione? Facciamo tutti insieme, noi con Lui, ecc... se io parlo, Lui parla con me e se io mi muovo Lui si muove con me, ecc.... fa tutte le mie azioni con Me (azioni lecite). Se gioco, Lui gioca con me. E non è una metafora anche se noi non abbiamo una percezione sensibile.

Quando vai al mare o ai monti, quest'estate, puoi dire: questa è roba mia, questo l'ho fatto io e me lo stragodo in tutti i modi possibili e così quando mi guardo in giro. Tra animali e piante. Facciamo questa prova.

Il primo step di approccio con la Creazione è quello dei pagani peccatori che si godono le cose prendendole come diversivi e divertimenti fugaci, poi c'è il secondo step che guardano e ringraziano il Creatore e poi c'è il terzo step in cui si fa il giro nel dv e si ricambia per tutti e nel quarto step riconoscendo quella cosa come cosa tua che è per te. Le cose sono mie o di tutti?....quanta gente c'è in Paradiso? Tra Martiri e Santi c'è un sacco di gente in Paradiso ecc... ma cosa pensiamo? Che se un santo voglia stare solo con Gesù debba fare la fila con altri 200 milioni di persone angeli compresi? Che bisogna fare, la fila? Non funziona così perchè Gesù e Maria saranno di tutti staranno con tutti come se quelle persone fossero le uniche persone presenti. Il fatto che Gesù sia tutto mio, ma non disturba che sia dell'altro perchè il fatto che sia anche di un'altro non causa nessuna depauperazione. E questo dovrebbe insegnarci qualcosa sui rapporti umani specie quelli tra sacerdoti/laici. Un sacerdote dev'essere di tutti e di ciascuno ma sapendo di essere tutti come è di quel ciascuno. Non è assolutamente lecito, in quello stato legarsi in maniera esclusiva con qualcuno.

Capiamo che dimensione di vita si instaura?

"Figlia mia buona, amare e non farsi conoscere è contro la natura del vero amore,...." Gesù

Gesù va in cerca di chi lo ama e quando trova qualcuno lo trasforma

"..perché il vero amore da se stesso si spande e corre, vola in cerca della persona che ama ed allora si ferma quando, trovandola, la chiude in sé, la nasconde nel suo amore e, trasformandola nelle sue stesse fiamme, vuol trovare il suo stesso amore in essa, le sue stesse opere fatte da chi ama per amor suo..." Gesù

Il diavolo è prestigiatore, sa simulare i miracoli essendo un'angelo - ma nessuno di essi è un miracolo, ma sono manipolazioni di realtà creaturali esistenti o sa ingannarci sfruttando la nostra bassa conoscenza e debolezza, è un lavoro su qualcosa di pre - esistente. Supponiamo di presentarci davanti a Giulio Cesare con un cellulare, che faccia farebbe? L'intelligenza angelica nei nostri confronti è molto più di questo esempio che il don ha fatto. Dal momento che non sappiamo creare le cose, cosa fa Gesù?

"..E siccome la creatura mai può fare ciò che facciamo noi per essa, il nostro amore per avere l'intento, chiama la creatura a sé, la nasconde nel suo stesso amore e la fa operare insieme col nostro atto creante e conservante e così in realtà la creatura può dire: “ti ho amato, ciò che hai fatto tu per me, l'ho fatto io per te”;..." Gesù

Questa è un'operazione oggettiva percui il don non lo sa, magari è possibile, possiamo metterci di fronte a qualche creature e se ci giriamo, il Signore potrebbe darci questa sensazione di averla fatta assieme. Ma in ogni caso questa è una verità oggettiva, il Signroe vuole che stiamo uniti con Lui e vuole che le cose si facciano assieme e quindi operiamo con il suo atto creante e conservante. Se io faccio un regalino, quello dev'essere ricambiato in maniera simile ed analoga. Se io mando uno sticker, lo sticker deve tornare indietro. Nostro Signore lo fa in continuazione, tu fa qualcosa per Gesù e poi vedi cosa succede. Dio è il Signore ma anche un gran signore. Il non ricambio è una cosa orrida, che una persona che riceve un beneficio e non ricambia nulla. E' il distintivo dello scroccone.

"..il nostro amore vuol farsi conoscere, vuol far toccare con mano quanto l'ama e ripete su di essa il nostro atto creante che non è mai soggetto a cessare, in modo che sente tutta la forza del nostro amore, la potenza delle nostre opere e, presa da stupore, ci ama con la nostra forza creatrice che abbiamo infuso in essa...." Gesù

Prima Gesù dice che è una cosa nascosta poi però Gesù dice che si sente. Sentire la potenza della forza creatrice che si è infusa nella creatura...proviamo, al massimo non succede nulla.

"...E’ tanto il nostro contento che il nostro amore sorge ed inventa altre opere più belle, altre industrie amorose per amare e farci amare..." Gesù

Questo che è la norma del Paradiso, ma è anche la vita nella dv. Perchè se ci sta la dv vedrai cosa si inventerà il Signore per farci contento. E' promessa e il Signore non può promettere cose che non si mantengono. Se non accadano è perchè dalla parte del destinatario c'è qualcosa che non funziona.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 20 aprile 2024

Dio potrebbe ma non vuole fare nulla senza Maria

Meravigliosa lezione di Gesù sull'Immacolato Concepimento di Maria e sulla sua vita sempre nella Divina Volontà. Dio non vuole fare nulla senza di Lei e non c'è grazia che scenda sulla terra senza di Lei. Libro di Cielo, Volume 34, 8 Dicembre 1935, Martedì 25 Luglio 2023

8 Dicembre 1935 Prodigi dell'Immacolato concepimento. Comunicazione dei diritti divini. Come Dio non vuol fare nulla senza la sua Madre Celeste.

Il don mentre leggeva gli sono venute in mente delle espressioni che il Montfort dice nel Trattato della Vera Devozione alla Madonna, riferite a certi intelligentoni del suo tempo che stavano sempre - come molti - a ridimensionare e minimizzare la figura della Madonna perchè altrimenti la figura di Gesù viene sminuita. Chiaro se che è posta così sembra giusta - Cristo è l'Unico Mediatore - sembra giusto, anche quasi doveroso, ma è un ragionamento satanico perchè satana vuole minimizzare la figura, l'importanza e l'operato della Madonna. Questi professoroni ecc... dimenticano una cosa essenziale, bisogna prendere questa frase e ce la dovremmo attaccare al muro con caratteri cubitali: Possiamo fare senza di Essa, ma non vogliamo. Che Dio possa fare a meno della Madonna è aria fritta, lo sanno tutti. San Montfort lo dice grosso quanto una casa: Dio non ha bisogno di nessuno, non può chiedere nessuno, ecc.. questo sia ben chiaro. Assolutamente parlando, Dio poteva farne a meno di questa creatura - non è una sua necessità o bisogno. Non le serve ma la Vuole. Ha fatto un capolavoro incredibile, gli ha dato tante grazie e ha corrisposto a queste grazie così bene che Dio ha scelto di non fare nulla senza di Lui.

"..Sicché non vi è grazia che scenda sulla terra, non vi è santità che si formi, non vi è peccatore che si converta, non vi è amore che parta dal nostro trono, che prima non venga deposto nel suo Cuore di Madre,..." Gesù

Oltre agli eretici, ci sono dei cattolici che minimizzano la figura della Madonna che non ascoltano nessuno. Ma toccare la Madonna è rischioso perchè ci si mette contro l'Altissimo e non crede il don che sarà un quarto d'ora piacevole. Se proprio uno vuole faccia la guerra contro il Padre Eterno, facciano altre guerre, perchè altrimenti si passano i guai grossi.

Questo brano trae origine dai giri nella divina volontà di Luisa. L'immacolato concepimento è stato uno dei più grandi capolavori, si può girare dovunque, nelle opere fatte dal Signore, il Rosario è un grande giro nelle opere della Redenzione, quando facciamo la comunione possiamo fare i giri nel fiat santificante.

Stavo facendo il mio giro negli atti della Divina Volontà e, giunta nell'atto in cui il Fiat onnipotente creò la Vergine Immacolata, mi son fermata ed oh quale sorpresa di prodigi mai uditi uniti insieme! L'incanto del Cielo, del Sole e di tutta la Creazione, non potevano paragonarsi, oh come restavano dietro innanzi alla Sovrana Regina...." Luisa

Nelle opere create da Dio, la Madonna è la creatura numero 1, tutti gli altri le stanno parecchio indietro. E Gesù chiosa questa espressione di ammirazione che Luisa proferisce e rincara:

"Figlia mia benedetta, tu devi sapere che non vi è bellezza, né valore, né prodigi che possano paragonarsi all'immacolato concepimento di questa Celeste Creatura, il mio Fiat onnipotente fece di Essa una nuova Creazione. Oh quanto più bella, più prodigiosa della prima!..." Gesù

L'opera della Redenzione si fonda su una nuova coppia (Cristo/Maria) che è il rovesciamento della coppia originale Adamo/Eva ed ecco perchè - secondo il don - sono inattendibili le presunte rivelazioni private che vanno ad alterare l'idea comune che si ha di Eva e del peccato originale. La Redenzione è stata pensata come un rovesciamento del peccato originale. Nella prima coppia, è stata sedotta la donna e ha coinvolto l'uomo, prima è stato creato Adamo e poi Eva. Nasce prima una donna e poi il nuovo Adamo viene tratto da Lei. Ci sono 4 modi di generazione degli esseri umani: il primo uomo, Dio l'ha creato senza una causa diversa da Lui, la donne è stata tratta dall'uomo (dice la Genesi), tutti gli altri - dopo il peccato - nascono dall'unione di un'uomo e di una donna - e poi mancava nato da una donna - che è successo con la coppia Gesù/Maria. La Divina Maria, cioè una creatura celeste e non una divinità. In ogni caso la bellissima immagine che Gesù fa di Lei e che si applica anche un pochino a noi:

"..La Creazione dell'universo fu creata da noi in modo mirabile ed è mantenuta da noi sotto l'impero del nostro atto creante e conservante, senza che aggiungiamo altro, invece in questa Vergine manteniamo l'atto creante, conservante e crescente, questo è il prodigio dei prodigi, la vita del nostro Volere rinata in Essa, il suo crescere continuo in ogni atto che faceva ed il nostro Fiat, per rinascere in Essa,..." Gesù

Cosa fa con tutte le cose? Le crea, le crea dal nulla e le dona l'essere e come ben sappiamo le mantiene nell'essere. Se Dio non ci mantenesse nell'essere non moriremmo - perchè la morte non è la fine dell'essere - è la separazione dell'anima dal cadavare, la morte non è la fine. Ma se Dio cessasse di mantenermi nell'essere ci sarebbe la mia dissoluzione dell'anima e del corpo - questo lo dice San Tommaso d'Aquino. Ma per la Vergine c'era il terzo atto: il fiat crescente. Significa che questa creatura, in ogni istante, corrispondendo al massimo possibile, questa vita del Fiat seminata nel suo Immacolato concepimento andava crescendo a velocità inarrestabile. Ecco perchè l'angelo la saluta come piena di grazia - in greco - l'angelo usa un verbo di un'azione iniziata nel passato ma che prosegue nel presente. E che si presume che continuerà a durare. L'azione dell'essere piena di grazia è iniziata nell'Immacolato Concepimento ed è andata avanti, la santità di Maria era un crescendo continuo. La Madonna ha fatto una cosa che ha fatto anche Gesù:

"..La nostra Divinità nel vedere in questa Santa creatura come rinata la nostra Volontà, le partecipò i suoi diritti divini, in modo che era padrona del nostro amore, potenza, sapienza e bontà e Regina del nostro Fiat. Essa col suo atto crescente del nostro Volere ci rapiva, ci amava tanto che giunse ad amarci per tutti, copriva tutte le creature, le nascondeva nel suo amore e ci faceva sentire l'eco dell'amore di tutti e di ciascuno..." Gesù

Gesù, nella sua vita terrena ha rifatto tutti gli atti degli esseri umani, in Gesù tutte le creature - si capisca bene ciò che il don dice - attraverso ciò che Lui ha fatto, sostituendosi a loro sono tutte sante. Le anime non sono tutte sante e molte vanno all'inferno, per la Divina Volontà questo è intollerabile, un'anima che va all'inferno sarebbe una vita sprecata. Gli angeli decaduti sono vite sprecate. Potrebbe la Santissima Trinità permettere che un loro atto vada sprecato e perduto? Siccome questo succede, ci doveva essere qualcuno con il dono della divina volontà che presentasse tutte le vite in modo perfettissimo. E questo lo ha fatto anche la Madonna. Capiamo bene chi sono Gesù e Maria? Sono il riscatto della razza umana, basterebbero solo loro due, anche se fossero tutti dannati (per esempio), l'opera della creazione dell'uomo sarebbe salva per loro due. Voi capite la gratitudine che dobbiamo avere? Questo succede nel piccolo anche con chi inizia a vivere nella divina volontà. Dio non nega nulla alla Madonna, ecco perchè la chiamano l'Onnipotente per grazia,...

"...come ci amava così ci sentivamo assorbiti in Lei senza poterle resistere, era tanta la sua potenza che ci dominava e chiudeva in sé la nostra Trinità Sacrosanta e noi l'amavamo tanto che le facevamo fare ciò che Essa voleva, chi aveva cuore di negarle nulla? Anzi ci sentivamo più felici di contentarla perché un'anima che ci ama è la nostra felicità, perché sentiamo l'eco, la gioia della nostra felicità in essa e chi possiede la nostra Volontà come vita, è tutto per noi...." Gesù

Il don conosce persone che sono rimaste senza parole, perchè pur non percependo - è difficile dire sto vivendo nella divina volontà - ma racontano che si sono visti soddisfare da Dio desideri che se uno li vedesse direbbe che sono cose molto piccole. Uno potrebbe pensare: vorrei andare a Messa tutti i giorni, è una cosa santa e se ciò fosse possibile sarebbe normale se Dio ci desse la possibilità di farlo. Ma se tu volessi un diletto temporale lecito, te lo soddisfa Nostro Signore o no? Queste persone che il don conosce: dicono che riescono a soddisfare anche quello, sarà un caso? Se Dio accontenta in cose anche piccole una povera anima peccatrice che ci prova a camminare nella divina volontà, cosa avrà fatto ad un'anima che è vissuta sempre nella divina volontà e al top? Per Dio è una gioia farla felice. L'amore gioisce della felicità altrui, il diavolo gode del dolore del prossimo. Potrebbe chiedere la Madonna a Dio una cosa fuori dal lecito? No. Dio si consulta con la Madonna prima di agire.

"..Molto più che la Sovrana Regina, col possedere la nostra Volontà come Vita, aveva sempre da darci, sempre da dire, ci teneva sempre occupati e noi avevamo sempre da dare e sempre i nostri segreti amorosi da comunicarle, tanto che nulla facciamo senza di Essa, prima ci sentiamo con Essa,..." Gesù

Dio non ha bisogno di nulla e di nessuno. Anche qua basta aprire i testi della Valtorta dove Gesù diceva: io non ho bisogno di niente e di nessuno ma gli piaceva andare a parlare con Lei e sentire ciò che Lei pensava. C'è scritto così. Dio non ha segreti con la Madonna. A chi riveliamo i segreti con cautela e prudenza? A chi amiamo di più. Dio se vuole una cosa, quella cosa si fa, se Dio non vuole fare nulla senza la Madonna non sta ad ascoltare chi la pensa diversamente - Dio potrebbe farne a meno, ma non vuole farne a meno. Capite la consacrazione a Maria? Chi sta con la Madonna è indistruttibile, inattaccabile, ti si può scatenare l'inferno contro ecc.. ma non ti possono toccare se stai sotto il Manto di Maria. (se ci stai veramente). Chi vuole piacere a Maria, deve vivere nel dv. Chi ama qualcuno, deve conformare i suoi stili con Lei. Noi dobbiamo provandoci ad assomigliarle un pò.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 17 aprile 2024

I dardi di Dio nell'anima

Bellissime immagini utilizzate da Gesù per esprimere come quando si vive nella Divina Volontà avviene la totale trasformazione della creatura in Dio. I dardi divini. Libro di Cielo, Volume 34, 2 Dicembre 1935, 24 Luglio 2023

2 Dicembre 1935 Come il Volere Divino dardeggia la creatura, vi forma la nobiltà Divina e, facendo da Attore, rende inseparabili Dio e la creatura. Esempio, il Sole.

I Santi sentivano ripugnanza all'esporre le cose che avrebbero potuto esporli a cose che avrebbero potuto far pensare al prossimo che fossero santi. E' un filone ampiamente conosciuto nella vita cristiana, tutti coloro che hanno dovuto scrivere resoconti delle proprie esperienze spirituali non abbia avuto ripugnanza (ma lo facevano per obbedienza). Le virtù, anche quelle più sante, devono avere una regola. Voi pensate ma se per umiltà Luisa non avesse scritto nulla....sarebbe una cosa fatta bene? Anche la Divina Maria, come ben sappiamo, ha ricevuto un'annuncio ben impegnativo (diventi la Madre di Dio, che sarà l'unica nell'Universo). Di fronte ad una dignità di questo genere, la Vergine santissima capiva benissimo cosa significava accettare un compito del genere, assumere il ruolo della numero uno dopo Dio - la Madonna è la numero uno dopo Dio, san Michele si trova anni luce da Maria. E che cosa ha fatto la Madonna? Ha detto: non ne sono degna? Grazie per la stima ma però non si può?. E' umiltà questa qua. Bisogna fare attenzione, anche per le virtù che iniziano con la U (Umiltà, Ubbidienza e Unità) sono virtù piccole ma sono importantissime. La virtù più grande di Maria è stata l'umiltà, guai a noi non essere umili. L'idolatria dell'umiltà, se Luisa avesse rifiutato ecc.. quella non sarebbe stata più umiltà. Si sarebbe messa l'umiltà al posto di Dio, perchè tu ti umili ed annienti, ma se Dio ti dice che sei tu (scelto per questo compito ndr), tu lo devi accettare e non puoi rifiutarti. Pensate come valga nei rapporti interpersonali, non dobbiamo mai andare a cercarci qualcosa - ma se arriva una gratificazione o un'incarico non solo ecclesiale - ma anche una persona che mi dà fiducia su qualcosa, non è umiltà rifiutare. La stessa cosa quando si riceve un regalo: la persona umile quando riceve un regalo non solo ringrazia ma manifesta la gratitudine per il regalo. La Madonna, dopo l'annuncio, ha detto Fiat ma poi dopo ha cantato il Magnificat: ha guardato l'umiltà della sua serva, sì, ma d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. La Madonna non si è andata a cercare la carica di Madre di Dio, ma Dio aveva disposto diversamente. La Madonna è la superstar in assoluto (se si può usare questo termine) e che facciamo? Diciamo di no? Questo preambolo era importante....poi c'è l'idolatria dell'ubbidienza sulla quale il don non parla.

Quante volte in questo brano ricorre il termine dardeggiare? E' un termine tipico della letteratura mistica non spirituale e Santa Teresa D'Avila ha vissuto l'esperienza della transverberazione, la santa sentiva una freccia che le aveva lanciato l'Altissimo - esperienze molto simile visse Santa Veronica Giuliani. E Gesù più di qualche volta con la Veronica le cavava il cuore dal petto e faceva lo scambio: a volte si metteva il cuore della santa e a lei gli dava il Suo cuore, altre volte fondeva assieme i cuori e poi gli rimetteva il cuore fuso ecc... e santa Veronica Giuliani aveva sul cuore delle incisioni della corona di spine di Gesù e di altre cose di Gesù. San Carlo da Sezze è stato transverberato dall'Eucarestia. Il dardo può diventare una cosa reale e anche Padre Pio ha vissuto quest'esperienza.

"Figlia mia benedetta, quando la creatura fa e vive nella Divina Volontà, il nostro Essere Supremo la dardeggia con la sua luce continuamente, le dardeggia la mente e getta in essa la nobiltà dei pensieri divini, in modo che sente nella sua intelligenza, memoria e volontà, la santità, il ricordo del suo Creatore, l'amore, la volontà di Colui che facendole da Attore forma in essa l'ordine, la sapienza divina, dardeggiandola, getta nella sua mente coi suoi baci di luce la sostanza divina, in modo che tutto è nobile, tutto è santo, tutto è sacro in essa. Questo Attore del mio Volere, formando la sua sede nella intelligenza creata, con la sua potenza e maestria vi forma la sua immagine, le dardeggia il cuore e forma la nobiltà dell'amore, dei desideri, degli affetti, dei palpiti, dardeggia la bocca e forma la nobiltà delle parole, dardeggia le opere ed i passi e forma le opere sante, la nobiltà dei passi e non solo dardeggia l'anima, ma anche il corpo e, con la sua luce, investe il sangue e lo nobilita, in modo che la creatura si sente scorrere nel suo sangue, nelle sue membra la pienezza, la santità, la sostanza della nobiltà Divina....." Gesù

A che pensi? Di che pensieri è riempita la tua testa? Se sono umani vengano da te, se sono divini vengono da altri. La persona si sente nella memoria, volontà ecc.. cose sante. Quanto di sapienza divina c'è nel nostro ragionare e pensare? Qua basterebbe essere cresimati...chi lo è riceve lo Spirito Santo con i suoi sette doni (Sapienza, Intelletto, consiglio, ecc...). Ma dove stanno i sapienti, coloro che sono capaci di pensare secondo Dio e non secondo gli uomini? Tutte queste cose Nostro Signore ce le dà per farci fare un'introspezione per vedere se ci sono o no. La nobiltà dei pensieri, la santità o la tensione verso di essa, l'amore, la sapienza, l'ordine,...le virtù vanno esercitate nel giusto mezzo. Se tu con una virtù esageri, stai facendo l'idolatria con quella virtù. C'è una trasformazione in tutto santo, sacro e nobile, anche i tratti e nobili. Una volta in seminario si insegnava come si sta a tavola. Perchè un Figlio di Dio deve avere un modo di stare a tavola che non sia quello di un bifolco o cafone. Si mangia in un certo modo specie quando si sta in pubblico. I desideri, affetti e palpiti... se il don ci potesse chiedere: qual'è il tuo più grande desiderio e noi rispondessimo a seduta stante: essere unito con Dio (magari potessi abbracciarlo), questo dovrebbe essere un pensiero di chiunque. Sono così i nostri desideri? Il cuore dardeggiato dall'amore - anche se non c'è stata un'esperienza sensibile. Ma un cuore che non capisce più nulla quando si parla di Dio/Gesù/Spirito Santo e della Madonna. La nobiltà delle parole, la prima cosa che deve sparire...non si parla di divina volontà se qualcuno si esprime in termini volgari, per nessun motivo. Le volgarità, per chi vuole vivere nella dv devono sparire. La morte piuttosto che dire un'espressione volgare. La nobiltà dei passi. Il don ha imparato che il modo in cui noi camminiamo è altamente espressivo della nostra personalità e di quello che ci portiamo dietro. Da come uno cammina si capisce se una persona è un superbo, una persona ripiegata su sè stessa, complessata ecc.. si capiscono tante cose. La nostra personalità si esprime attraverso il nostro essere. Come camminavano Gesù, Maria e i santi? Anche il corpo viene dardeggiato, nobilita il sangue. I nobili venivano chiamati di sangue blu...ma noi siamo più nobili se scorre il sangue dardeggiato dalla divina volontà.

"..in modo che la creatura si sente scorrere nel suo sangue, nelle sue membra la pienezza, la santità, la sostanza della nobiltà Divina..." Gesù

E' tanta roba.

"...Quest'Attore della mia Divina Volontà prende l'ufficio d'Artefice insuperabile, di trasformare Dio nella creatura e la creatura in Dio. Quando la mia Volontà è giunta a questo, che è l'atto più grande che possa fare, cioè di formare di Dio e della creatura una sola vita, rendendoli inseparabili l'uno dall'altro, si riposa nell'opera sua e vi sente tale felicità, perché ha vinto la creatura, ha formato il suo lavoro in essa ed ha compiuto la sua Volontà..." Gesù

L'amore che tende al possesso è l'amore sponsale che vuole possedere la persona. E guai quando vogliamo possedere qualche persona fuori dal matrimonio. Luisa rimane un pò perplessa. Questo ci consola perchè siamo arrivati al 34° volume, sono passati 24 anni da quando è iniziata questa storia - dal capitolo 11, quando aveva 46 anni e rimane un pò così. Gesù allora dice: guarda il Sole, qualsiasi cosa tocca e raggiunge la trasforma dandogli tonalità differenti da quelle che aveva. C' è solo un problema (nella dv): trovare le disposizioni nelle creature, è un problema per Gesù se le persone non hanno fatto la scelta profonda di vivere di divina volontà, di rinunciare al suo volere umano - noi non dobbiamo ammettere nella nostra anima pensieri umani. Noi non dobbiamo vedere le cose in maniera umana, non si può. La sapienza di cui si è parlato lo proibisce. Dobbiamo guardare alle cose in maniera soprannaturale. E queste cose Gesù le insegna nei primi 10 volumi. Quando ci stanno le disposizioni, quindi quando la creatura vuol vivere di divina volontà non soltanto con un blando desiderio e solo perchè ha detto sì lo voglio, ma perchè ratifica il suo sì lo voglio con scelte di fatto. I dardi iniziano ad essere scoccati subito. Il dardo - o le frecce - le senti. Se te la becchi la senti. E quando questo succede comunità la sostanza e nobiltà divina, altro che nobili terreni.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 14 aprile 2024

Come era Adamo prima di peccare

Gesù spiega la perfezione dell'amore che aveva Adamo prima di peccare. Chi vive nell'amore, imprigiona Gesù nell'anima e diviene inseparabile da Lui. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Novembre 1935, Venerdì 21 Luglio 2023

Il vero amore chiama sempre Colui che ama e Lo chiude dentro. Come tutto è velato senza la Divina Volontà. Esempio.

Ultimo brano del 33° volume. Un'altra standing - ovation a Gesù che anche qua ha sfoderato insegnamenti veramente sublimi rivelandoci - questo brano è stato meditato nel ciclo di catechesi Adamo e la sua vita nella divina volontà. Oggi ci sono delle rivelazioni bellissime che partono da Adamo e che arrivano da noi. Luisa pensa: com'era l'amore verso Dio prima del peccato originale? Peccato che è stata la tragedia delle tragedie. Quello che Adamo ha perso per sè lo ha perso anche per i suoi discendenti.

«Figlia mia, Mi amò tanto per quanto a creatura è possibile. Lui era un complesso d’amore, neppure una fibra era vuota dell’amore verso il suo Creatore, sentiva al vivo palpitante nel suo cuore la vita del suo Creatore. Il vero amore chiama in ogni istante Colui che ama e, dandogli col suo amore la sua vita, riprende per vita propria Colui che ama...." Gesù

Si sono dovuti attendere migliaia di anni prima che comparisse sulla Terra, la Madonna. Il vero amore chiama in ogni istante Colui che ama...noi nella giornata chiamiamo Gesù e Maria? Li sospiriamo? Li desideriamo? Quante volte gli diciamo di venire nel nostro cuore - che tra l'altro è una forma di comunione spirituale. Il vero amore chiama in continuazione. Quando siamo innamorati, perdiamo la testa. E' possibile perdere la testa per Gesù e Maria? Il don non risponde, ognuno deve rispondere per sè. Però che succede quando c'è questo amore?

"...Quando la creatura Mi ama quanto più può, nessun vuoto di Dio si può trovare in essa, anzi col suo amore Mi chiude nel centro dell’anima sua, in modo che non posso uscire, né posso liberarmi da essa e se potessi uscire, ciò che Io non faccio mai, la creatura se ne verrebbe dietro a Me, senza poterci né Io, né essa separarci, perché l’amore sono Io stesso..." Gesù

Ieri abbiamo scoperto che la creatura può felicitare il suo Creatore e noi possiamo carcerare nella nostra anima Nostro Signore in modo che Lui non si possa liberare di noi. Se c'è l'amore Gesù non si potrà liberare di noi (lo dice Gesù). Noi possiamo dire che siamo delle miserie ma queste miserie fanno partire un grido continuo (Gesù ti amo con la tua volontà per me e per tutti, come faceva Luisa in continuazione). Gesù sta molto volentieri "imprigionato" dentro il carcere da Lui gradito. I tabernacolo viventi che siamo noi, sono desiderati dal Signore. L'essenza di Dio è l'amore. La volontà divina è ciò che mette in atto, trasmette, comunica, spande ecc... l'amore di Dio. Chi ama Gesù può dire:

"..Perciò chi Mi ama davvero può dire: ho vinto Colui che Mi ha creata, L’ho dentro di me, Lo posseggo, è tutto mio, nessuno me Lo può togliere..." Gesù

I demoni si sono imbarcati in una battaglia persa, non si può vincere Dio facendo quello che gli piace fare loro, lo si può vincere per forza d'amore. Nessuno ha amato Gesù come lo ha amato la Madonna, e questo comporta che Dio non può dirgli mai di no. Tra di noi magari possiamo dire dei no - a causa di imperfezioni - . Se ci vengono rivolte richieste lecite e possibili dalle persone da noi amate lo faremmo subito e se fossimo capaci di amare di più il prossimo camperemmo meglio.

"..Perciò chi Mi ama davvero può dire: ho vinto Colui che Mi ha creata, L’ho dentro di me, Lo posseggo, è tutto mio, nessuno me Lo può togliere..." Gesù

Pensiamo che bella una vita così, e stai tranquillo che se perseverai nella divina volontà, Dio non te lo toglierà nessuno. Adamo era la perfezione dell'amore, ma peccando perde l'amore ma gli restò la luce.

"..Ora, figlia mia, l’amore in Adamo prima di peccare era perfetto, totale, la mia Volontà aveva la sua vita in modo che la sentiva più della sua stessa vita, come peccò, la vita del mio Fiat si ritirò e gli restò la luce, perché Lui senza di Esso non poteva vivere, sarebbe ritornato nel nulla. Nel crearlo facemmo come un Padre che mette in comune i suoi beni e la sua stessa vita col proprio figlio. Ora questo disubbidisce, si ribella al proprio Padre, il Padre con dolore è costretto a metterlo fuori della sua abitazione, non facendogli più possedere né i suoi beni in comune, né la sua vita, ma è tanto il suo amore che anche lontano, non gli fa mancare le cose necessarie, i mezzi di prima necessità, perché sa che se il Padre si ritira, la vita del figlio è finita. Così fece la mia Divina Volontà, ritirò la sua Vita ma lasciò la sua luce, come aiuto, sostegno e come mezzo necessario perché il suo figlio non perisse del tutto..." Gesù

Qui sullo sfondo, cari genitori, perchè i genitori di oggi (dice il don) sono (san Pio da Pietralcina diceva) verrà una generazione di genitori che sarà incapace di educare i vostri nipoti. Detta ad un trentenne nel 1960 che ha avrà avuto i figli nati negli 1970...come li abbiamo educati i figli? E se un figlio inizia a fare il pazzo che facciamo? Lo assecondiamo anche quando le fa grosse quanto una casa...un figlio va a convivere...tu che fai? Il don pensa che in questo brano ci sia tracciata qualche linea indicativa su come comportarsi. Un padre o una madre, anche se il figlio è grande, non può fare nulla di fronte al male - non può impedire alla prole di fare il male - ma non cessa di essere genitore. Quindi deve usare l'autorevolezza che comunque sempre avrà e dirgli: tu percorri questa strada, ma io devo darti dei segni espliciti che con questa scelta stai andando a rovinarti la vita con questa cosa qua. Poi, ciascuno in coscienza, ci penserà. Quindi non è che ti rinnego ecc... ma neanche approvo la scelta. Una persona che si ritrova a crescere senza i genitori ha degli handicap non indifferenti, lavorando tante cose possono essere sanate - l'amore di Dio fa anche dimenticare gli amori umani o cose ci sono mancate ecc.. Dio ha ritirato la sua vita - Adamo non era più capace di riconoscere l'amore di Dio nelle creature. Ma Dio gli ha lasciato la sua luce come aiuto e sostegno. Quindi da quel momento in poi le opere di Dio rimangono velate. Un tempo in Chiesa era tutto velato e non solo il capo delle donne. Il calice era velato, il tabernacolo era velato, c'era una tendina colorata con il colore liturgico del momento ecc.. per farci capire (per esempio in quaresima) che il peccato ci vela le statue di Gesù, ci rende incapaci di vedere Gesù e di riconoscere le opere di Dio.

"..Perciò fino a tanto che non regna la mia Volontà nelle creature tutto è velato, gli stessi Sacramenti, che più che nuova Creazione con tanto amore lasciai nella mia Chiesa, sono velati per esse, quante sorprese, quanti segreti belli e cose meravigliose una pupilla velata impedisce di comprendere, di vedere, di gustare, molto più che l’umano volere forma questo velo ed impedisce di vedere le cose quali sono in se stesse..." Gesù

Cosa esprime questo velo? E' l'umano volere che impedisce di vedere le cose come sono in sè stesse. Quante volte negli scritti di Luisa, Dio dice che..

"..Onde la mia Volontà regnante nelle creature come vita toglierà questo velo e tutte le cose saranno svelate ed allora vedranno le carezze che facciamo per mezzo delle cose create, i baci, gli amplessi amorosi, in ciascuna cosa creata sentiranno il nostro palpito ardente che li ama,vedranno scorrere nei Sacramenti la nostra Vita, per darsi continuamente a loro e sentiranno il bisogno di darsi a Noi..." Gesù

Ma in molti non sentono niente. Non è che non ci sono ma siamo incapaci di riconoscerli. Per le anime che ci provano a vivere nella divina volontà e che ci vivono ci sono già. Adesso li viviamo nella fede, una persona che vuole diventare santa - non è obbligatorio - messa quotidiana, comunione idem e confessione ogni 8 giorni. Noi magari non vediamo scorrere la Vita per darsi a noi, facciamo delle belle comunioni, con preghiere profonde, lacrime ecc.. ma ancora non è ancora sentire la Vita che scorre nei sacramenti. Ma solo la divina volontà romperà i veli. Con la divina volontà non ci sarà un ripristino dell'Eden al 100%, siamo nati con il peccato originale - personalmente il don non pensa che ci sarà un ripristino al 100% ma un buon ripristino e si riprenderà a vedere un sacco di cose. E si abbonderà di grazie inaudite. Questo ce lo dobbiamo aspettare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 13 aprile 2024

La creatura può felicitare il Creatore

Gesù rivela un grande e felicitante mistero: che Dio può essere felicitato dalla creatura che vive nella Divina Volontà. Libro di Cielo, volume 33, 17 Novembre 1935, 20 Luglio 2023

17 Novembre 1935 Tutto ciò che si fa nella Divina Volontà prende il suo posto in Dio.

In questo piccolo brano, in Gesù il caso non esiste ma sappiamo che ha voluto corto questo brano. Non è un caso che alcuni brani siano lunghi o corti. C'è qua un messaggio secco, diretto e - per quanto riguarda il don - sconvolgente.

Dio è Colui che possiede il pelago delle infinite gioie e felicità senza fine. Dobbiamo meditare su questo per capire il brano di oggi. Noi dobbiamo pensare che Dio è la fabbrica continua di gioie e di felicità senza fine e sempre nuove. La beatitudine del Paradiso consiste in questo: noi in Paradiso godremo ininterrottamente di felicità sempre nuove, e lo vediamo anche in questa vita terrena: i nostri piccoli piaceri dopo un pò stancano. Vediamo un film meraviglioso - al massimo 3/4 volte - ma alla fine i film stancano. Questo fatto non dipende solo dal fatto che i piccoli piaceri terreni non possono soddisfare il nostro desiderio di gioia e quindi uno cerca gioie sempre nuove ma c'è un'aspetto ontologico e forse ce lo porteremo anche nell'altra vita: Per essere sempre felice devi avere sempre nuove fonti o strumenti che ti riempano il desiderio di felicità. Questo è Dio in sè stesso, a partire della sua vita. In ogni caso, in questo istante che tu stai leggendo, la Santissima Trinità sta godendo di nuove felicità, Dio non ripete nulla. Uno ama quando gode nel far felice il prossimo, vedendo felice un'altro è felice per lui. Pensiamo ad un matrimonio dove gli sposi pensino a far felice l'altro, ma noi abbiamo l'egoismo e vogliamo prendere - o se faccio qualcosa mi aspetto il contraccambio. O ci nasce l'invidia. Il don dice che noi poveri preti, per le piccinerie umane, per chi sta in parrocchia, conosce queste cose. Dio vuole felicitare la creatura. Se usciamo dalla divina volontà impediamo a Gesù di farci felici. Non riceveremo un fiume di grazie. Una spia per sapere se sto nella dv: sei felice? Ti senti e vedi i beni provenienti dall'Altissimo...Dio non ti riempe solo di gioie spirituali ma anche materiali. Santa Rita voleva sentire l'odore di una rosa, è una percezione sensibile, è una cosa bella ma è una cosa materiale - sembrerebbe un capriccio e cosa ha fatto Gesù? Ha fatto fiorire due rose per lei. Se i santi potessero parlare ci farebbero una testa tanta di esempi alla rosa di santa Rita. Vivi nella dv? Ti senti di poter dire: vita più bella e felice non ci potrebbe essere anche se sei pieno di croci? Dio gode nel far felice la creature e se questo non è in atto vuol dire che ci sono alcuni ostacoli - ma potrebbero esserci situazioni di vita, alcune particolari in cui Nostro Signore stesso attraverso eventi anche non ordinari, mette qualche anima in croce a tempo determinato. In genere sono anime che devono essere usate per qualche disegno particolare, ma fino a quando non finisce la palestra e l'addestramento la percezione della felicità è molto limitata. Ma poi quando è finito vedi cosa succede.

Uno si chiederebbe: a Colui che ha la pienezza di gioie, non hanno fine nella specie e nel numero. Ma io posso fare felice l'Altissimo? Chi l'avrebbe pensato senza sentire questa meditazione? Proprio tu, ultimo, potresti farlo felice. Lo dice Lui. Nessuno potrebbe immaginarsi una cosa del genere.

"..ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore?.." Gesù

In Teologia si chiama Gloria accidentale. Dio, di per sè stesso non ha bisogno di nulla e di nessuno, è bastante a sè stesso e per nessun motivo. Però avendo creato degli enti intelligenti come noi e ci portiamo dietro la Sua Immagine. Se si vive nella dv, nessuno può avere forme di disordinato disprezzo nei confronti di sè stesso. La nostra volontà umana può andare a combinare un sacco di guai e a deturparci (esercizio in modo strampalato, quando gli atti sono fuori o contro la volontà di Dio). Davanti a Dio la nostra anima rimane com'è e rimane un'unicum perchè Dio non ripete - un'anima che dia il ricambio d'amore a Dio ecc.. e questo concorre alla felicità accidentale dell'Altissimo.

"..Ora non solo questi atti trovano in Noi il loro posto d’onore, la vita perenne ed il loro riposo ma Noi sentiamo la felicità, la gioia, che la creatura è chiusa nel suo atto per farlo nella nostra Volontà, sentiamo che il nostro Fiat Ci ama, Ci glorifica, Ci felicita, Ci beatifica nell’atto della creatura, come Noi meritiamo. Oh come Ci sentiamo felici! Sentire la felicità in Noi è natura, nel sentire la felicità che ci può dare la creatura, sentiamo il contraccambio dell’opera della Creazione e ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore?..." Gesù

La Chiesa insegna che in Paradiso c'è la Beatitudine Essenziale che è la visione diretta di Dio e la gloria accidentale che è la vicinanza dei Santi, chi entra in Paradiso è santo. E se qualche anima non va in Paradiso i santi ci restano male (Tenera Amata dixit) perchè l'assenza di quella persona è una diminuzione accidentale per tutti. Questo vale per i beati ma a quanto pare - qui lo dice Gesù - questo è qualcosa che riguarda anche l'Altissimo. Alla luce di tutto ciò rileggiamo alcune espressioni:

"...Figlia mia, come la creatura opera nella mia Volontà, così i suoi atti prendono il loro posto nel nostro Essere Divino, la nostra bontà è tanta che ha tanti vuoti per ricevere tutti gli atti umani, che posseggono la virtù creatrice nel nostro Volere, essi vengono al loro Creatore tutti festanti e riempiono questi vuoti che il nostro amore a bella posta ha formato in Noi per poter dire con i fatti: “sono atti nostri, ciò che facciamo Noi,...." Gesù

Fare la dv, niente peccati e portiamo i nostri atti nella dv (atto preventivo, atto attuale, fusione, giri ecc..)..questa è la base. Quando operiamo nella dv, Gesù dice che in Dio ci sono posti vuoti per gli atti nella dv da chi è chiamato a farli. Gli atti sono fatti dalla creatura.

sono atti nostri, ciò che facciamo Noi, fa la creatura, di ciò che si fa nella nostra Volontà nulla resta fuori di Noi, né può restare, sarebbe, se ciò si potesse dare, come se la nostra Vita fosse soggetta a separarsi, ciò che non può essere, perché possediamo non solo l’inseparabilità del nostro Ente Supremo, ma di tutti gli atti nostri e di chi vive nel nostro Volere, abbiamo posti per tutti e di tutto formiamo un solo atto...." Gesù

Sono atti inseparabili. In Dio c'è posto per tutti. Così come nel cuore dei ministri di Dio, uno dei motivi - non è l'unico - per cui un sacerdote non si sposa è perchè il suo cuore dev'essere come quello divino, cioè per tutti senza che ci sia preclusione per nessuno e senza legarsi a nessuno. Marito e moglie possono dire che il loro cuore è per il coniuge. Nessuno può vantare diritti di proprietà su un cuore di un ministro di Dio. L'amore infinto e soprannaturale si dilata, il sacerdote stringe tante mani ma senza trattenere nessuno e se si fa trattenere pecca.

"..Ora non solo questi atti trovano in Noi il loro posto d’onore, la vita perenne ed il loro riposo ma Noi sentiamo la felicità, la gioia, che la creatura è chiusa nel suo atto per farlo nella nostra Volontà, sentiamo che il nostro Fiat Ci ama, Ci glorifica, Ci felicita, Ci beatifica nell’atto della creatura, come Noi meritiamo. Oh come Ci sentiamo felici!..." Gesù

Bisogna stare attenti nelle rivelazioni private - è per questo che Gesù vuole che siano i sacerdoti ad occuparsi del Libro di Cielo perchè altrimenti potrebbero ingenerarsi degli equivoci. Uno potrebbe dire (leggendo questo brano): se un'anima se ne va all'inferno toglie la felicità a Dio, non è esatto questa cosa. Nessuno può togliere la felicità essenziale, ma è un fatto che una creatura che avrebbe potuto felicitare l'Altissimo non lo fa, gli toglie la gloria accidentale ma non cambia nulla della vita intima di Dio. Gesù ha fatto quello che ha fatto per salvarci dall'inferno, sia per noi - noi ci guadagniamo di più rispetto a Lui - ma Lui è contento che la creatura stia con Lui.

"..Sentire la felicità in Noi è natura, nel sentire la felicità che ci può dare la creatura, sentiamo il contraccambio dell’opera della Creazione e ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore? E’ tale e tanta la gioia che proviamo che Ci abbandoniamo nelle braccia della creatura e, stringendola nelle nostre, riposiamo in essa ed essa riposa in Noi ed allora viene rotto il nostro riposo, quando Ci sorprende con altri suoi atti, per cui godiamo la felicità che Ci porta...." Gesù

Gesù ci darà riposo (Vangelo) e solo in Dio riposa l'anima mia (salmo 61 forse). Lo abbiamo mai sorpreso Gesù?

"..beata creatura che vivendo nella nostra Volontà Divina può felicitare Colui che possiede il pelago delle infinite gioie e felicità senza fine»! Gesù

Apparentemente sembra una contraddizione: se posseggo il pelago delle gioie, come posso essere reso felice? Abbiamo il potere di far felice l'Altissimo e cerchiamo di inventarci qualcosa per sorprendere l'Altissimo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 6 aprile 2024

La Santa Comunione nella Divina Volontà

Gesù spiega, rispondendo ai desideri di Luisa di amarlo come merita quando lo riceve sacramentato, che Lui vive nell'anima che vive nella Divina Volontà e che trova se stesso e il suo amore quando entra sacramentato in tale anime. Libro di Cielo, Volume 33, 4 Novembre 1935, Mercoledì 19 Luglio 2023

4 Novembre 1935 Chi vive nella Divina Volontà possiede il suo Gesù in modo perenne e Lui ripete il miracolo che operò nell’istituire il Santissimo Sacramento di ricevere Se stesso.

Il soggetto di questo brano è indubbiamente la Santa Eucarestia e la santa Comunione. Il don invita chi ascolta questo brano, prima di iniziare la meditazione - nel segreto personale - è una meditazione guidata come faceva il Padre Spirituale in seminario. Chi ascolta questa cosa ha fatto una meditazione al 90%, dovrebbe farci una meditazione personale - per chi vuole diventare santo. O in qualsiasi momento della giornata per farlo diventare un colloquio con Gesù - la meditazione culmina negli affetti e nell'unione con Dio. Nel silenzio che seguirà, il don invita a ciascuno che ascolterà o leggerà questa cosa: come sono le mie comunioni? Per quanto riguarda il don, fino a quando una persona non imparerà a fare una comunione sacramentale come Dio comanda...siamo ancora a diluvio (acqua, fuocherello, fuoco ecc..) la vita nella dv è vita di amore rovente. Gesù chiama Luisa la sua amante appassionata. Bisogna scoprire la dimensione dell'amore (tra coniugi) tra sms, abbracci, affetti, ecc... // una vita di coppia che inizia a funzionare nell'andare a trovare lo sticker che è migliore. Una coppia che vive nella dv queste cose deve viverlo. Quando noi facciamo la santa comunione Gesù si poggia sulla lingua, noi possiamo avere per qualche tempo Gesù in persona dentro la nostra bocca. La bocca si usa per parlare o per dare i baci. Qualcuno si scandalizza perchè Gesù dava i baci a Luisa...ma poi ribatte: entro dentro la bocca delle persone, cos'è di più? Il bacio o farsi mangiare? Gesù diventa una sola cosa con Te, noi non possiamo vivere qua l'amore compenetrativo, ma quando entra in noi, Lui si fonde in noi. E' inammissibile che la comunione sacramentale sia fatta così male dai suoi fedeli. E sopratutto, dopo la comunione, non si dovrebbe guardare l'orologio e stare con Gesù. Luisa diceva che vorrebbe amare Gesù come merita ma che ci fa con il suo amore limitato? Lo ami Gesù dopo che hai fatto la comunione o stai con la testa per aria? Ci sono anime che vivono questo momento come un dovere, per carità, meglio così che andarsene a spasso. Ci possono essere dei periodi nella nostra esistenza in cui Gesù si nasconde un pò - per purificarci, per vedere se siamo fedeli a Lui ecc.. - però questa cosa non può andare avanti in perpetuo. A meno che non ci siano casi straordinari come Madre Teresa di Calcutta. Maria Santissima (nel libro Mistica Città di Dio), disse che entrata nel Tempio, Dio le disse che non avrebbe sentito la Sua presenza e Lei disse Fiat. E per Lei fu una morte assoluta. E' il sacrificio più grande in assoluto, quando un'anima che ha conosciuto qualcosa di grosso di Dio, rinunciare al diletto. Non esiste sul pianeta terra dolore più grande di questo. Una madre che perde il figlio non soffre un dolore paragonabile. E' peggio che ti si fosse tolto la terra o il respiro. Al di fuori di questi casi straordinari, non è possibile che una persona che si avvicina alla dv - non viva la dimensione dell'amore. C'è qualcosa che non va in te. Fatti bene l'esame di coscienza. Può dipendere dal fatto che nel tuo cuore ci siano troppi idoli. Noi amiamo le cose che Dio ci mette di fronte, per 2000 anni e vale adesso - è molto facile che l'amore per la creatura entri in concorrenza con quello divino. Ci sono delle spie per capire questa cosa. Ma se c'è questo Gesù non ti si manifesterà mai. Quando funzione la comunione è amore, e ti porta a dire: ci vorrebbe qualcosa di più. Ed è in questo contesto che Gesù interviene.

Se una persona con il cuore dicesse: io vorrei amarti, tu meriti molto di più ecc... se uno si esprime in questo modo (lo sappiamo se lo facciamo) sappia che sicuramente non è lontano dalla dv. Chi dice queste cose sicuramente non è lontano dal Regno della Divina Volontà.

«Figlia mia benedetta, non ti abbattere, chi vive nella mia Volontà, ha il nulla nel tutto e, volendomi amare, Mi ama col mio stesso amore, Io trovo in esso il mio amore potente, sapiente, attraente, immenso, in modo che questo nulla della creatura Mi prende da tutti i lati ed Io Mi sento legato dal suo amore che è il mio stesso amore, in modo che non posso sfuggirgli ed ora Mi ferisce, ora Mi frena fino a farmi venir meno e sento il bisogno di riposarmi nelle braccia del suo amore....." Gesù

Gesù si merita amore infinto, gloria infinita ecc.. ma se c'è la divina volontà abbiamo risolto i nostri problemi. Ogni atto che noi facciamo diventa eterno, immenso ed infinito. La nostra adorazione diventa infinita ecc... non è che noi rimaniamo come se noi stesse a vedere un film, perchè queste operazioni ci coinvolgono in maniera adeguata alle nostre caratteristiche umane, uno se ne inventa di tutti i colori. Una persona può girare al momento della comunione. Se vivi nella dv ti parte in automatico, sei tu che percepisci che fai queste cose ma qual'è la fonte ultima? Gesù. Gesù è il top e anche la Madonna...loro sono l'amabilità stessa. Chi non ama Gesù sia anatema - dice il Montfort. Gesù è l'amabilità stessa. Solo un cuore di ghiaccio non può corrispondere a questo status. Gesù non può sfuggirci, l'abbiamo mprigionato e staremo sempre con Lui. Il cantico dei cantici c'è descritta la lunga, magnifica, ecc... storia d'amore tra Gesù e Maria. E quindi di ciò che ci dev'essere tra Gesù e la Chiesa e con ogni anima - per vocazione. Lo sposo dice alla sposa: tu mi hai ferito il cuore e qua Gesù dice che lo ferisce. I deliri d'amore non si possono descrivere a parole. O uno li ha vissuti o uno non capisce. E poi Gesù sente il bisogno di riposarsi...il bisogno?

"...Ma questo non è tutto, chi vive nella mia Volontà possiede il suo Gesù in modo perenne,...." Gesù

Negli anni passati sono state dette un sacco di cretinate basandosi sullo scritto in cui Gesù dice che vivere e fare la dv è molto più fare l'Eucarestia e dicendo stupidaggini varie... quel maledetto diavolo che va a sporcare le cose più sante per impedire che facciano il bene che devono fare. Ma Gesù, ha celebrato la Madre di tutte le Messe, quando ha consacrato il Pane e il Vino, la comunione del sacerdote è necessaria perchè altrimenti la Messa è invalida. La comunione noi dovremmo farla avendo Gesù nel cuore, perchè se vuoi dare a Gesù quello che si merita è così che devi fare. Fare la comunione con la Madonna - diceva san Luigi Montfort.

"..quando comunicai Me stesso, cioè il tuo Gesù ricevette Gesù, era l’onore più grande, la soddisfazione più completa, il contraccambio dell’eroismo del mio amore, ricevere Me stesso, nulla Mi mancava di tutto ciò che Mi era dovuto alla mia Vita Sacramentale,..." Gesù

Se noi non facciamo la comunione nella dv non daremo mai a Gesù ciò che si merita.

"..Ora per chi vive nella mia Volontà, è impossibile non possedere il suo Gesù, quindi ricevendomi in Sacramento, Io posso dire: Io vado a trovare Me stesso nella creatura e trovo ciò che Io voglio, la mia Vita che, unificandosi, ne forma una sola, trovo la mia reggia, trovo l’amore che sempre Mi ama, trovo il compenso del grande sacrificio di tutto ciò che faccio e soffro nella mia Vita Sacramentale...." Gesù

Così dovrebbero essere le nostre comunioni. Gesù sta ore ed ore nei Tabernacoli, fanno comunioni sacrileghe, i preti celebrano in peccato mortale, i satanisti se lo rubano per farci cose immonde, ci sono comunioni fatte in mano e pezzi di comunioni per terra.... altre umiliazioni e dolori, altre cose inqualificabili. Pensata a chi fa la comunione e scappa subito o sta con l'orologio in mano. E se c'è qualcosa che non funziona mettiamoci davanti a Gesù e chiediamo aiuto, che ci faccia capire.... se invochi lo Spirito Santo, Dio ti dice tutto nei minimi dettagli in modo misterioso e le persone se si fanno attente se ne rendono conto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 4 aprile 2024

Abbiamo capito che significa vivere nella Divina Volontà?

Gesù torna ad evidenziare la grandezza e openza della Divina Volontà operante nella creatura e il lusso di grazie innuverevoli di cui gode chi capisce questa cosa e accoglie la Divina Volontà come vita. Libro di Cielo, Volume 33, 27 Ottobre 1935, Martedì 18 Luglio 2023

27 Ottobre 1935 Come la Divina Volontà scende nell’atto umano e crea la sua vita palpitante in esso. Come anticipa il purgatorio a chi vive nella sua Volontà.

Anche oggi andiamo a vette straordinarie. Il brano è fantastico e rivolgiamoci a ciascuno di noi in forma di domanda ciò che dice Gesù a Luisa in forma di domanda:

«Figlia mia benedetta, tu non hai capito ancora che significa la mia Volontà operante nell’atto umano della creatura...." Gesù

Sono passati 24 anni dal momento in cui Luisa (dopo matrimonio mistico ed offerta come vittima) ha iniziato a vivere nella dv e a questo personaggio, Gesù dice questa frase. Facciamo che Gesù ci ponga questa frase come domanda: allora figlio/a mia benedetta, hai capito cosa significa la dv negli atti? Non mancare mai l'atto preventivo, atti attuali, atti di fusione ecc.. Gesù spiega un'altra volta:

"..Essa scende nell’atto umano con la sua potenza creatrice, con la sua Maestà, con la sua luce e con il suo lusso di grazie innumerevoli e, riversandosi nell’atto umano, fa uso della sua potenza e crea l’atto suo in esso e l’atto umano resta come materia di cui si serve per creare l’atto suo e creare significa che crea tanti atti per quanti atti vuol creare e a volte ne crea tanti, per quante creature sono disposte a ricevere quell’atto suo che contiene prodigi inauditi di grazie, di luce, d’amore, contiene la vita palpitante e creante d’un Voler Divino..." Gesù

I sacramentali sono gli accessori super. Ma per far capire cosa siano i sacramentali, il don diceva ai suoi ascoltatori: tu puoi andare in giro con una macchina (la macchina di Fantozzi) che ha le ruote, il motore, lo sterzo ecc... e a massimo 80 km/h ti porta. E se abbiamo una mercedes ultimo modello super accessoriata, non sarebbe meglio? Chi vive blindato dai sacramentali sarebbe come se avesse una mercedes...hai qualche problema? Ci sono i confort possibili immaginabili, i fari si accendono da soli, ecc... ma questo per quanta riguarda i sacramentali. Ma per la vita nella dv, da un punto di vista spirituale, è come se uno avesse la Ferrari l'ultimo modello con tutti gli accessori possibili ed immaginabili.

Il lusso delle grazie innumerevoli.

Per quanto riguarda le realtà materiali dobbiamo fuggire il lusso (lo diceva anche la piccola Giacinta di Fatima), non vuol dire una condizione di vita caratterizzato da un moderato e decoroso benessere. Il lusso sfrenato, un Figlio di Dio, salvo in qualche circostanza particolare, non lo dovrebbe vivere. Ma quel lusso materiale che non c'è, c'è dal punto di vista spirituale. Più di quello che il Signore dà ad una persona che vive nella dv, il Signore non riesce. La Madonna stava sempre al top di accogliere le grazie...tu stai a contatto con Dio che è un'ente infinito, con una capacità di creare ininterrottamente infinita. Nessuno di noi può esaurire anche lontanamente Dio; quindi ti regali una vita di lusso. Per quanto gli sembra di capire (al don) è una vita che il benessere spirituale passa attraverso le parti dell'anima....una persona che vive nella dv non sta depressa nè nevrastenica.

"...perché Volontà mia e peccati non possono esistere, né stare insieme, tutt’al più ci potrebbe essere qualche debolezza apparente, che con la sua luce e calore viene subito purificata...." Gesù

Qualcuno continua a scrivere al don chiedendogli se è possibile una vita nella dv ma continuando a mentire. Magari dicendo piccole bugie. Già san Giovanni diceva che chiunque è nato da Dio non pecca (in senso stretto), perchè chi pecca Dio non l'ha conosciuto. Cioè il peccato commesso ad occhi aperti, che anche nel poco trasgredisce la legge di Dio senza troppi scrupoli. Qua non rientrano le miserie, imperfezioni....se l'Eucarestia ci rimette i peccati veniali figuriamoci le miserie. Ma non si può vivere nella dv andando a commettere qualche peccato. I peccati nella dv non ci stanno. E Gesù fa un'altro step:

"..Qual differenza, figlia mia, tra chi opera il bene, prega perché sente il dovere di farlo, o perché la necessità l’impone, oppure soffre, perché non può liberarsi, i suoi atti per quanto buoni, sono sempre atti umani, senza virtù di moltiplicarsi all’infinito, non posseggono pienezza di beni, né di santità, né d’amore e a volte sono un insieme di vilissime passioni, perché manca la forza creatrice di chi crea il bene e sa e può disfarsi di tutto ciò che alla sua santità non appartiene...." Gesù

Se ti prende un tumore o un lutto te lo tieni. Ma se fai una penitenza volontaria è diversa, tu potresti liberarti ma non ti liberi per amore del Signore, come quando rinunciamo ad un beneficio per amor di Gesù. Potremmo non soffrire ma per amore del Signore gli offriamo questa sofferenza. La vita nella dv esalta l'agire volontario. Alle persone lontane il Signore gli manda delle croci dalle quali non possono liberarsi e gli fanno bene, volente o no, quella sofferenza ti fa bene - il Signore non gode della sofferenza della persona ma ne vede il fine - ma è molto meglio risparmiargli la fatica: te la offro io Signore. Offriamo la nostra penitenza nella dv secondo le intenzioni della Madonna. E' personale convinzione del don: quanto più una persona impara a fare offerte volontarie al Signore, tanto meno croci gli arriveranno nella vita terrena e meno purgatorio per quella persona. Perchè se noi i conti li paghiamo nel modo migliore...prova a pensare a quante verità di fede stai già professando: tu credi che Dio è somma Giustizia, tu credi che Dio perdona la colpa ma non lascia senza punizione, sei consapevole che la divina Maestà dev'essere riparata, sei consapevole che Nostro Signore te le chiederà e quindi meglio farle qua le penitenze che nel purgatorio, meglio ripianare le colpe qua che di là....ci sono delle persone saggie che dicono: meglio farsi il Purgatorio di qua che di là. Pensate a quante persone vanno blaterando che le penitenze non si devono fare e che Dio non le vuole ritenendosi più intelligente di 2000 anni. E che cosa saranno gli atti buoni umani fatti nella dv? Un digiuno fatto nella dv: pienezza di beni, santità e di amore. Tanta roba. E ancora Gesù:

"..Oh! Se le creature conoscessero che significa vivere nel mio Voler Divino farebbero a gara per vivere in Esso e il mondo sarebbe popolato di figli della mia Volontà e siccome nella mia, l’umana volontà si sente incapace d’operare, non farebbe altro che subire la continuità degli atti di Voler Divino..." Gesù

Noi non siamo in grado di comprendere perfettamente che in noi sta operano la dv. Se non c'è una rivelazione privata, noi non abbiamo la possibilità di fare con certezza un'affermazione del genere e chi lo fa è uno sciocco. Tra l'affermarlo con certezza e guardandosi in alcune situazioni e pensare che ci sia stato un particolare influsso della grazia, c'è qualche ragionevole motivo di pensarlo. Questo si può dire con molta umiltà e tremore. Ma veramente sarà così? E che cosa si fa dentro questa divina volontà?

La dv opera in noi, nella misura nella quale la conosciamo, la facciamo operare nei nostri atti, Tutto qua. Ovviamente bisogna fare degli atti di fede. Cosa fa il Padre Eterno?

"..E’ la continuazione degli atti d’un bene che forma l’ordine, l’armonia, la diversità delle bellezze che forma l’incanto e la formazione della vita e del bene che si vuole acquistare, non è forse la nostra stessa vita ripetizione continua? Amiamo sempre, ripetiamo la conservazione dell’universo e con ciò manteniamo l’ordine, l’armonia, la vita dell’universo. Oh, se non ripetessimo sempre anche per un istante, si vedrebbe lo scompiglio in tutte le cose,..." Gesù

Gesù fa sempre le stesse cose. La liturgia è la solenne ripetizione degli stessi atti. Mi metto a mangiare, girando, ecc.. si dice sempre la stessa cosa e così nel resto delle attività (doccia, lavarsi, ecc.. i giri) o gli atti attuali (vieni dv nel mio leggere, ecc..). Se io ho l'intenzione - se non è attuale ma è espressa che io non voglio far nulla senza di Lui - devo pensare che se anche se dimentico di ravvivarlo con un'atto attuale Dio sa la mia intenzione. Gesù promette lusso di grazie innumerevoli. Le persone che ci stanno vicino se ne accorgono in qualche modo. Chi vive nella dv è una persona gradevolissima. Chi ti sta vicino, a patto che non sia un demone incarnato, è chiaro che ti si avvicina. Perchè una persona che non è un demone incarnato, la percepisce questa cosa e quindi si sente attratta e ne desidera la compagnia. Per forza.

«Figlia mia, tu devi sapere che appena la creatura decide veramente di voler vivere nella mia Divina Volontà ed a qualunque costo di non mai fare la sua,...." Gesù

Nella preghiera, saresti in grado di dire: Dio, se mi togli questo, dico Fiat ecc... a condizione che se dovesse accadere Fiat glielo devi dire.

"..il mio Fiat, con un amore indicibile, forma il germe della sua vita nel fondo dell’anima, questo ha tal potenza, ha tale santità, che non cresce se prima non mette a posto l’anima, liberandola dalle sue debolezze, dalle miserie e dalle macchie,se ci sono, si può dire che forma il purgatorio anticipato, purgandola di tutto ciò che possa impedire che una vita di Volontà Divina si formi in essa,..." Gesù

Gesù sembra voler dire che se tu la chiami veramente dentro di te, la dv fa lei stessa una buona parte di purificazione dentrodi te. Gesù lascia intendere che la potenza della dv abbia questo potere, perchè in Cielo non ci sono peccati nè purgatorio. Questo non è l'atteggiamento spavaldo di chi pensa di non toccare il Purgatorio perchè è superbo. La dv purga seduta stante le debolezze - sembra - e fa quello che fa la comunione sacramentale. Ecco perchè c'è quel famoso brano dove Gesù dice che fa la dv e chi vive in essa fa più della comunione sacramentale. La comunione sacramentale è soggetta a possibili ostacoli (assenza del prete, ecc...) ma la dv no. Però Gesù non dice che la comunione sacramentale non la si fa più o altre sciocchezze del genere.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI