domenica 30 gennaio 2022

L'atto nuovo e incessante della Divina Volontà

La Divina Volontà, spiega Gesù, è un atto nuovo e incessante che ininterrottamente genera e produce vita, meraviglie, santità nuove e strepitose e oceani di felicità. I suoi capolavori più grandi sono la Madonna e l'Umanità santissima di Gesù, ma molto altri sono i prodigi che ha fatto e vuole fare nell'universo intero. Libro di Cielo, Volume 23, 20 Ottobre 1927, Giovedì 24 Giugno 2021

20 Ottobre 1927 Le potenze create non possono né abbracciare né esaurire la Potenza increata, neppure la Vergine né la stessa Umanità di Nostro Signore. La Divina Volontà possiede l'atto incessante e sempre nuovo e ha virtù di far sempre cose nuove. Esempio. Come aspetta il suo regno per comunicare quest'atto nuovo come compimento della sua gloria

Volgiamo o ci sperdiamo in questo atto nuovo ed incessante della dv che ci mette in contatto con una realtà che per noi non è comprensibile. Noi siamo esseri finiti, e per farci capire Gesù ha tirato in ballo (oltre la Vergine Maria) anche la sua santissima Umanità:

La creatura per quanto santa sia, è come fu la mia Diletta Madre, che, anche se possiede tutta la pienezza e totalità di tutti i beni del suo Creatore ed il regno della mia Volontà Divina ebbe in Lei il suo pieno dominio, nonostante ciò, non potette esaurire tutta l'immensità dei beni dell'Essere Divino, si riempì fino all'orlo, traboccò fino a formare mari intorno a sé, ma restringere in sé, abbracciare tutto ciò che contiene l'Ente Supremo, le fu impossibile, neppure la mia Umanità da sé sola poté racchiudere tutta l'immensità della luce Creatrice, ero tutto riempito dentro e fuori di me, ma oh! quanto rimaneva fuori di me, perché il cerchio della mia Umanità non aveva grandezza equivalente dove racchiudere una luce sì interminabile; questo è perché le potenze create, di qualunque genere siano non possono esaurire la potenza Increata, né abbracciarla e restringerla in esse..." Gesù

Gesù è l'Uomo-Dio non perchè la sua natura umana è divina. quanto era piena di Dio l'Umanità di Gesù Cristo?

"..Onde pensavo tra me: il mio amato Gesù dice che allora sarà completa la gloria sua da parte della Creazione e la gloria di tutti i beati, quando sarà conosciuta la sua Divina Volontà in terra e formato il regno di Essa ed i figli di questo regno prenderanno il posto nella Celeste Patria, riservato solo per loro, ed io pensavo: in Cielo c'è la Sovrana Regina che ebbe tutta la pienezza della vita della Volontà Divina e nessuno credo potrà raggiungerla, perciò dunque non è completa la gloria di Dio da parte della Creazione, mi venivano tanti altri dubbi e pensieri.." Luisa

Magari tutti potessero essere correti da Gesù, cosa ci può essere di più grande e divino più di Lei? Come la Madonna non ci sarà nessun'altro - da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Il Fiat è un'atto incessante e sempre nuovo, è un principio (il don è un pò in difficoltà - le parole cessano) Dio è una cosa continua, è una fabbrica continua, è una produzione continua (termini miseri). Nonostante nel mondo ci sia una chiusura alla vita, in qualsiasi momento, Dio sta creando delle anime e sta accogliendo alcune anime per fargli il giudizio particolare (tanto per dirne qualcuna) e queste operazioni sono incessanti e continua. Questo è nulla, quante messe si stanno celebrando adesso? Quante transustazioni ci sono in atto? Ogni tanto fa bene pensare a queste cose - perchè ogni tanto il senso di Dio lo smarriamo.

Come la Madonna non ci sarà nessun'altra creatura - la differenza qualitativa è ovvia, la dv non fa mai una cosa uguale all'altra. E tale sarà nei secoli dei secoli, in continuazione. Eppure noi povere creature, qualche cosa di questo lo condividiamo, esempio: il don sta facendo come tutte le mattine la meditazione, però dopo la meditazione non sarebbe capace di rifarla uguale perchè il don può rifarla identica in tutto per tutto, usando le stesse sillabe parole ecc.. ma come si fa? Anche nel nostro piccolo, facciamo sempre le stesse cose ma mai in maniera identica. Pensiamoci. Questa piccola cosa nostra ci dà un'idea lontanissima di quello che fa Dio.

Da un punto di vista quantitativo la Madonna è seconda solo alla Santissima Umanità di Gesù Cristo, perchè un'ente creato ha dei limiti intrinsechi. Il Montofort dice - nel trattato della Vera Devozione - dice tra le altre cose che si ricordi che Maria è una pura creatura perciò la distanza che c'è tra Lei e il Creatore è abissale e la distanza che ci sarà tra noi e Lei sarà abissale. Lei è arrivata a dei limiti che per noi sono irraggiungibili. E sopra la Madonna c'è la Santissima Umanità di Gesù, perchè l'Unione Ipostatica dà un qualcosa di più, la Madonna non era unita ipostaticamente era unita per grazia non per natura.

"..E siccome Esso non ebbe vita nelle creature, né ebbe il suo regno, lo ebbe solo nella Sovrana del Cielo, perciò fece il primo prodigio e miracolo che stupì Cielo e terra, onde aspetta le altre creature che abbiano la sua vita e formino altri suoi regni dove regnare, per formare col nostro atto nuovo altre rarità di santità, di bellezza e di grazia...." Gesù

Quelle santità causate nella dv saranno spettacolari, saranno tutte diverse. Il nome nuovo che si riceve in Paradiso - secondo alcuni pareri attendibili e il don condivide - è quella tua e mia particolare peculiare caratteristica unica ed irrepetibile che struttura tra me (o te) e Dio che non è il doppio di qualcun'altro. E' unico. Come prego io (esempio, ma come preghi te), non lo fa nessun'altra creatura al mondo. Che fino a quando non si conosce la dv e non la si desidera questi prodigi belli e che completano la creazione - perchè lo spendore della Creazione è proprio l'infinita varietà. Se noi riflettessimo, noi ci rendiamo conto cosa abbia creato Dio? Quello che conoscono gli scienziati appare molto ma è niente in confronto a ciò che è, basti pensare ad ogni minimo dettaglio della mano, le nostre mani ad esempio e tutte le cose che possono fare, il movimento di una mano è un prodigio, le osse, dimensioni delle ossa e dei muscoli, i tendini, i nervi, il controllo del cervello, ecc... e Dio produce in continuazione. Noi non ci possiamo lontaneamente immaginare chi sia Dio, uno che conosce tutti i miei pensieri - Colui che conosce (diceva san Tommaso d'Aquino) perfettamente in ogni singolo dettaglio ciò che è stato, che è e che sarà, ma conosce anche tutti gli infinti contingenti possibili (che significa?) esempio: una volta che il don avrà terminato la meditazione questa meditazione sarà stata fatta e non si può cambiare, può modificare il video, l'mp3 ecc... ma sono operazioni che si fanno sulla sua conservazione, tutto quello che noi facciamo non si può cambiare, noi non possiamo cambiare l'istante appena passato. Filosoficamente una cosa fatta diventa un contingente necessario che significa una cosa che potrebbe essere o non essere, il don potrebbe anzichè fare le meditazione fare dell'altro.....quante altre cose potrebbe fare il don? Infinite, ma siccome sta facendo una meditazione - perchè il don ha scelto di compiere quell'azione - questa cosa che è stata fatta diventa necessaria. I contingenti possibili sono tutte le cose che il don avrebbe potuto fare e non ha fatto - Dio conosce tutte le cose che il don avrebbe potuto fare - buone o cattive in questo momento - nella loro infinità e questo vale per ogni istante della vita di ogni singolo essere umano passato, presente e futuro. Ma ci rendiamo conto di chi stiamo parlando?

Tutto Dio sa. E tutto sa, controlla e governa nel rispetto della libertà che per Lui è sacratissima. Anche se la nostra natura è imperfetta e di conseguenza dobbiamo ascoltare sempre una meditazione, poi un giorno facciamo 300.000 atti e ti senti alla grande, forse iniziamo a vivere nella dv e il giorno dopo crolliamo ecc....ma Dio non è così. Rimane quello che è. Ecco perchè occorre sempre rinnovare le cose, tutte le cose che viviamo sul pianeta terra si relativizzano, ci sono dei problemi, certo che ci sono dei problemi, ci sono tempi difficili ecc... però dell'Universo e della mia vita e in particolare di chi gli si affida se ne prende cura Dio. Con la potenza della sua Volontà. Se uno le potesse percepire queste cose...ci metteremmo con la faccia a terra? Ma che ti insuperbisci? Noi non siamo capaci di creare manco un pezzo di carta, prendiamo la cellulosa e la lavoriamo, l'uomo non crea nulla, neanche la cosa più elementare. Dio crea in continuazione e noi non ce ne rendiamo conto nè ce ne raccapezziamo nulla, perchè spesso non capiamo cosa faccia con noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 29 gennaio 2022

L'inondazione della Divina Volontà

Gesù attraverso l'immagine forte dell'inondazione spiega alcune operazioni della Divina Volontà nell'anima. La Divina Volontà possiede in sé l'unità, l'essere uno: spiegazione di ciò che significa. La Madonna fece vita piena nella Divina Volontà e vuole vedere in tutti i suoi figli e veri devoti questa stessa vita. Libro di Cielo, Volume 23, 16 Ottobre 1927

16 Ottobre 1927 La Divina Volontà come acqua fa le sue inondazioni. Chi sono coloro che si fanno inondare. Che significa unità. Come la Regina del Cielo gettò le fondamenta del regno della Divina Volontà

Oggi il Signore - con l'immagine dell'inondazione - ci fa riflettere sulla potenza e grandezza della Divina Volontà, guardando le onde del mare mosso si può fare qualche giro ricordando le considerazioni di Gesù. Il contesto della meditazione parte da una visione di Luisa di un castigo consistente in inondazioni causate da una somma di mari e fiumi.

"...e nel medesimo tempo, dall'altezza in cui stavamo vedevo scendere un'acqua a dirotto, molti luoghi restavano inondati, mari e fiumi si univano insieme a queste acque ed inondavano paesi e genti, seppellendoli nel loro seno, che terrore!.." Gesù

O pensiamo allo tsunami. L'immagine è un pò cruda però tutto serve da soggetto per le divine meditazioni perchè la divina volontà ha questa analogia con l'inondazione. Gesù spiega:

".."Figlia mia, come tu vedi queste acque che scendono a torrente dal Cielo, e inondando formano con la loro forza sepolcri per poter seppellire città intere, così la mia Divina Volontà, più che acqua fa le sue inondazioni, non a tempo o luoghi, ma sempre ed a tutta la terra e su ciascuna creatura versa le sue forti ed alte inondazioni; ma chi si fa inondare dalle sue inondazioni di luce, di grazia, d'amore, di santità e di felicità che possiede? Nessuno. Che ingratitudine, ricevere a torrenti i suoi beni e non prenderli, passare da sopra, forse bagnarsi solo, ma non farsi inondare e farsi affogare dai beni della mia Volontà Divina, che dolore!.." Gesù

L'inondazione della DV non avviene in un certo momento o in luogo, è sempre in atto e coinvolge tutta la terra, tutti potremmo e dovremmo essere inondati, cioè che significa essere inondati? Inondazione di luce, grazia ed amore ecc... se fossimo capaci di lasciarci travolgere da esso, di essere completamenti fusi sperimenteremmo inondazioni di luce, la proprietà dell'intelletto, la capacità di vedere il bene, il discernimento, una delle cose che meno si vede in questo mondo così ottenebrato. La capacità di vedere correttamente le cose sapendo quando è facile sbagliarsi e quanto ingannarsi. Quanto è facile non comprendere e non voler comprendere, scegliere di non pensare, comprendere, discernere, di non voler accogliere la verità anche quando non è gradevole. Non è questa la sede ma dovremmo imparare a riconoscere le nostre difese, le nostre resistenze che abbiamo in noi - conscie ed inconscie - all'accoglienza della verità. Inondazioni di grazia, pensiamo a ciò che disse l'Arcangelo a Maria: ti saluto piena di Grazia. La Madonna aveva più grazie che granelli di sabbia. Un'inondazione. Grazie ordinarie e straordinarie. La Grazia santificante e le grazie straordinarie - le estasi, le visioni, i rapimenti dello spirito, matrimonio mistico ecc.. - . I mari d'amore, la Madonna viveva immersa in questo amore divino e in questo ricambio - nel testo la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà c'è scritto cosa accadeva. La Madonna si metteva a fare a gara con la Santissima Trinità a chi ama di più, e non è uno scherzo farlo. Ma se hai la stessa dv che è pregna d'amore puoi farlo perchè di fatto è Dio che gareggia con sè stesso. I mari di santità... quanto bisogno di santità ha il mondo, non tanti numericamente - il diavolo (diceva il Curato d'Ars) diceva che se in Francia ci fossero altri due santi come lui (e la Francia è grossa) il diavolo sarebbe morto in Francia. La santità vera, la proliferazione di tutte quante le virtù e la felicità. Tutto questo comporta una vita di felicità piena. Il don si chiede e si interroga: ma quanti, fra i graziati per antonomasia che sono i battezzati che sono in contatto con i sacramenti sono certi che la pienezza della felicità viene in maniera proporzionale al tasso di santità? Un parroco tante volte sa bene che le persone sono piccoli bambini incoscienti ed ignari non sanno quello che fanno ma sentire dire "..sono molto credente ma prego a casa..." è proprio desolante - non si rendono conto. Ma dentro casa abbiamo l'Eucarestia? Uno dei segni brutti dei nostri tempi è l'abbandono delle nostre Chiese, la follia suicida assoluta.

Chi se la prende tutta questa grazia? La Madonna, e nessuno, qualcosa Luisa. Lo tsunami spazza via tutto e noi dovremmo chiedere: spazza via tutto il male che c'è dentro di me, spegni l'ardore delle mie passioni, liberami dal male e da tutto ciò che non mi fa vivere pienamente fuso con te. Quindi sbaraglia e distrugge e travolge tutto il male. E' un'immagine molto bella.

"..Ed io guardo per tutta la terra per vedere chi prende le inondazioni di Essa e trovo solo la piccola figlia del mio Volere, che riceve queste inondazioni, che si affoga in Essa e si fa trasportare dove vuole, restando nel suo seno in preda delle sue onde altissime. Non c'è spettacolo più bello, scena più commovente che vedere la piccolezza della creatura in preda a queste onde. Ora si vede in preda delle onde di luce e come sepolta dentro, ora affogata dall'amore, ora investita ed abbellita dalla santità, che piacere vederla! Perciò io scendo dal Cielo, per godermi queste scene rapitrici della tua piccolezza, portata dalle sue braccia nelle inondazioni del mio eterno Volere, e tu dici che il mio amore è scemato per te?..." Gesù

Quando iniziereta a vivere così - dice Gesù - inizierete a vedere tante cose, comprendere e vedere tante cose, verità e misteri e tante cose che accadono, avere una lettura divina delle cose che accadono nel mondo, nella Chiesa, nella nostra vita, saper leggere con Sapienza, non semplicemente osservare i fenomeni ma saper leggere tra le righe e saper penetrare tra i perchè delle cose.

Poi Gesù introduce il tema dell'Unità:

"Figlia mia, la mia Volontà possiede l'unità e chi vive in Essa vive in questa unità, sai tu che significa unità? Significa uno, quest'uno che può abbracciare tutto e tutti, può dare tutto perché tutto racchiude. La mia Divina Volontà possiede l'unità dell'amore e di tutti gli amori uniti insieme. Possiede l'unità della santità e racchiude tutte le santità. Possiede l'unità della bellezza e racchiude in sé tutto ciò ch'è bello di possibile ed immaginabile. Insomma racchiude unità di luce, di potenza, di bontà, di sapienza; la vera e perfetta unità mentre è una deve possedere tutto e questo tutto, è tutto d'una forza eguale, tutto immenso ed infinito, eterno, senza principio e senza fine...." Gesù

Chi vive nella dv tutte le forme di amore create da Dio le vive tutte. L'amore sponsale, figliale, paterno, l'amore materno e fraterno, di amicizia, l'amore al lavoro, l'amore alla scienza cioè alla retta conoscenza delle cose (e non l'amore alla scienza venerata come una dea). Tutti questi amori, sono tutti compresi...pensiamo quando Gesù appariva a Luisa, alcune volte lo travolgeva come amore di Sposo, altre volte gli appariva come Gesù bambino quindi metteva Luisa nelle condizioni di esercitare l'amore materno nei suoi confronti. Altre volte gli appariva come Maestro, altre volte la consolava (svolto di solito dalla mamma).

"...Quindi chi vive in Essa, vive nelle onde immense ed altissime che possiede, in modo che l'anima sente l'impero della forza unica, di luce, di santità, d'amore, eccetera; sicché in questa forza unica tutto per lei è luce, tutto si cambia in santità, in amore, in potenza e tutte le portano la conoscenza della sapienza di questa unità. Perciò il vivere in Esso è il miracolo più grande e il perfetto svolgimento della vita Divina nella creatura. La parola unità significa tutto e l'anima prende tutto vivendo in Esso." Gesù

Poi quante santità ci stanno? La santità di un'eremita è diversa dalla santità di una persona sposata, la santità di un sacerdote è diversa da quella di un religioso, la santità di un laico è diversa dalla santità di un chierico o di un consacrato e dentro apriamo il mondo della vita religiosa. Tutti gli ordini religiosi hanno un minimo comun denominatore (i consigli evangelici) ma poi quante diversità ci sono all'interno? Un salesiano si santifica in modo diverso da un Carmelitano (tanto per fare un'esempio), una suora di clausura si santifica diversamente da una impegnata nell'educazione ecc.... Significa che tutte le bellezze di questo mare variegato che possiede la Chiesa, chi vive nella dv ce l'ha. Santità differenti richiedono virtù differenti. E vogliamo parlare della bellezza? Un santo che vive nella dv diventa bello anche esteticamente perchè la radiosità della sua persona e il tratto di una persona che santa, tutto parla di santità - anche se i lineamenti per qualche difetto di costituzione fisica (in Paradiso il brutto non esiste, la bruttezza fisica su questa terra ha come origine remota il peccato).

Ed infine le ultime considerazioni altamente mariane. La principale missione di Maria santissima era l'opera della Redenzione e Luisa si domanda:

"..pensavo tra me: la mia Sovrana Mamma non ebbe interesse d'impetrare il regno del Voler Divino perché l’aveva ottenuto in quest'unità che Lei viveva. Come ottenne il regno della redenzione avrebbe ottenuto quello della Volontà Divina..." Gesù

E Gesù la corregge:

"Figlia mia, apparentemente pare che tutto l’interesse della nostra Mamma Regina fu per il regno della Redenzione, ma non è vero, la parte esterna fu quella, ma l'interno fu tutto per il regno della mia Divina Volontà, perché Essa che conosceva tutto il Valore e la gloria completa per il suo Creatore ed il bene massimo e completo alle creature, non poteva fare a meno di chiedere il regno dell'Eterno Fiat, anzi Lei, coll'ottenere la Redenzione, gettò le fondamenta del regno della mia Volontà, si può dire che preparò i materiali di Esso; è necessario che si facciano le cose minori per ottenere le maggiori, e perciò dovetti dare il campo prima alla Redenzione, come per costruire la fabbrica del Regno del Fiat Divino. Se non è formato un regno, come può dire un re che ha il suo regno e domina?..." Gesù

Già ottendendo la Redenzione si ottengono le fondamente del regno della Dv perchè nessuno può entrare nella dv se non viene prima redento, l'uomo peccatore se lo sogna il regno della dv. Anche se la missione principale della Madonna non era il Regno della dv, Lei però ha messo le basi, ha rifatto gli atti di tutti, ha impetrato per tutti, ecc.. perchè chi più di Lei sapeva che cos'è questo regno?

Chi conosce questi scritti imparerà qual'è la vera devozione a Maria. Tutti i grandi santi mariani hanno insegnato che la vera devozione a Maria consiste nell'imitazione, non basta portare la corona tra le mani ma occorre imitarla. Imitarla nelle virtù sarebbe qualcosa ma non basta, occorre imitarla nella sua stessa vita. E la Madonna non ha conosciuto altra vita che questa. Leggiamo le apparizioni mariane con questo occhiale: tutte le apparizioni mariane sono finalizzate - contengono sempre in sè la dv come dna - ma sono finalizzate come effetto ultimo ad ottenere questo regno. La Madonna dice spesso di recitare il Rosario intero, stai tranquillo che per ottenere questo regno devi recitare il Rosario intero tutti i giorni. Devi andare (se puoi) a Messa tutti i giorni, devi mortificarti, ogni minima cosa che dice la Madonna porta a questo. Anche quando non dà consigli compreti, anche quando dà letture del mondo. Si pensi a Fatima cosa disse di fare...dovunque c'è un'intervento mariano, bisogna avere gli occhi di capire e discernere la dv, perchè la Madonna non fa nient'altro che manifestarla, viverla e a farcela comprendere.

"..Molto più che la Sovrana del Cielo è unica e sola nella gloria nella Patria Celeste, perché unica e sola che formò tutta la sua Vita nella mia Volontà ed una Madre ama e vuole che i suoi figli posseggano la stessa gloria, Lei nel Cielo non può comunicare tutta la sua gloria, grandezza e Sovranità che possiede, perché non trova chi ha fatto la sua stessa vita continuata nella stessa Volontà Divina, perciò sospira i figli del regno di Essa, per poter far riflettere tutta la sua gloria in essi e poter dire: “Ho i miei figli che mi pareggiano nella mia gloria, ora sono più che felice, perché la gloria mia è la stessa gloria dei figli miei. La felicità d'una madre è più quella dei figli che la propria, molto più per la Madre Celeste, che nel mio Divin Volere concepì più che Madre tutti i redenti e formò la stessa vita dei figli della mia Volontà Divina." Gesù

La Madonna vuole i suoi figli che siano felici come Lei.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 28 gennaio 2022

Fermezza e irremovibilità perenne

Lezione di Gesù sulle proprietà divine che comunica la Divina Volontà a chi vive in Essa, in particolare la fermezza e l'irremovibilità. Chi vive nella Divina Volontà non percepisce come esilio la vita terrena, ma come casa propria che anticipa la dimora nell'eterna beatitudine. Chi vive nella volontà umana è tiranneggiato dalle passioni, senza dominio di sé, ha virtù sforzate, incostanti, schiavo delle sue miserie e perennemente infelice. Gioie e felicità senza numero per chi vive, invece, nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 23, 10 Ottobre 1927, Martedì 22 Giugno 2021

10 Ottobre 1927 La Volontà Divina è molteplice nei suoi atti, mentre è una e resta concepita in chi vive in Essa. Per chi vive nella Divina Volontà la terra non è esilio, ma è esilio per chi non fa la Volontà di Dio

Il Signore ci conduce su alcune proprietà del suo Divin Volere e della condizione peculiare con cui ci fa vivere la nostra vita terrena - la Salve Regina ("...E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo Seno...") è stata scritta per coloro che vivono in una condizione comune (non troppo comune al giorno d'oggi tra i battezzati) di vita di grazia piena ma "ordinaria" con gli alti e bassi e con sforzi nelle virtù, l'inconstanza e tutte le altre cose. Anche oggi Gesù spiega la differenza tra questa santità e tra quella che c'è per chi vive nel dv, per il quale la vita terrena non si può chiamare esilio.

"..La mia Volontà non sopporterebbe di tenere nelle condizioni d'esiliata chi vive in Essa, per far ciò dovrebbe cambiare natura, regime, tra chi vive in Essa in Cielo e tra chi vive in terra, ciò che non può né vuol fare. Si dice forse esilio per chi esce da casa sua per allontanarsi un passo, certo che no, oppure si può dire esilio chi va ad un paese nella sua stessa patria?.." Gesù

Il don se va da Sermoneta a Bologna rimane sempre in Italia, certo non è il suo paese. Magari gli mancheranno le sue piccole comodità di casa (se ne ha) ma siamo sempre in Italia. Immagine bella che fa comprendere il tasso di familiarità che hanno le anime hanno con Dio. Nella nostra vita, nello stato in cui ci troviamo, come siamo messi? Cosa penso del giorno della mia morte? Se qualcuno mi dicesse che oggi è il mio ultimo giorno e non arriverò al tramonto del Sole? A quanto capisce il don, una persona che vive nella dv - se non fosse un disordine interiore - farebbe i salti di gioia; si torna a casa nostra. Al tempo stesso se uno ti chiedesse: ma tu ti senti felice oggi? Contento di vivere? Realizzato? Gioioso? Le giornate con Dio sono felici anche se arrivano tegole grosse quanto una casa... com'è questa giornata? Come sono le nostre reazioni quando arriva qualcosa di sgradevole dove Gesù ci chiede di rinnegare la nostra volontà umana - sofferenza da offrire o qualcosa che non capiamo.

"..Esilio è per chi è tiranneggiato dalle passioni, senza dominio di se stesso, senza poter spaziare nel suo Dio e se pensa qualche bene, è mischiato, circondato da tenebre. Sicché le virtù del povero esiliato sono forzate, incostanti, è schiavo delle sue stesse miserie e ciò lo rende infelice.." Gesù

L'incostanza, uno dei distintivi della vita terrena o di mancanza di spina dorsale, quanto siamo fermi nel bene? E nelle scelte che facciamo? C'è un'ora della Passione dove ci viene detto che la fermezza nel bene è una proprietà divina, se io ho capito che una cosa è gradita al Signore - dalle cose piccole, magari nel vestirsi in un certo modo anche non in Chiesa - il decoro della nostra persona, la soprannaturalità della nostra persona vale un pò di più di molto caldo. Padre Pio fece battaglie contro chi si vestiva in modo poco dignitoso. Vale per tutti, uomini, donne e sacerdoti. Una donna vestita in maniera modesta - scelta dalla quale però non si torna indietro - il famoso non tornare indietro, si apre una porta e un'altra si chiude dietro. Devo cambiare il guardaroba, mi faranno un sacco di domande e pazienza. Le piccole e grandi scelte di direzione della vita, darsi un piano di vita, scegliere il nostro impegno di preghiera: che faccio: vado a Messa tutti i giorni o no? Quanti rosari dico? Faccio un digiuno?

Un'anima che vive di volontà umana e che cerca di fare quella divina è una persona macilenta nel bene, leggera ed incostante e facilmente distraibili dalle cose passeggere perchè manca in loro la sorgente della vita.

"..Invece chi non possiede la mia Volontà, prendono appena le briciole dei beni che portai sulla terra con tanto amore, e perciò si vedono creature macilente nel bene, leggere, incostanti, tutte intente e con gli occhi e col cuore alle cose passeggere, perché, mancando in loro la sorgente della luce del mio eterno Volere, non si cibano della mia Vita..." Gesù

La fermezza - Io Non Ritorno Indietro (Debora Vezzani) - è qualcosa di grande, è la spia della vita divina presente già nell'anima.

"Figlia mia, la mia Volontà Divina è molteplice nei suoi atti, ma non ne perde nessuno, l'unità che possiede ed il suo atto incessante mantengono l'unità negli atti suoi, come se fossero un solo, mentre sono innumerevoli e l’unità conserva negli atti suoi l'atto di farlo incessantemente, sempre, sempre, senza mai cessare, per conservarlo sempre nuovo, fresco e bello e pronto a darlo a chi lo volesse. Ma mentre dà l’atto non lo distacca dalla mia Volontà, perché Essa è luce e la virtù della luce si dà, si diffonde, si allarga, si prende quanta se ne vuole, ma non si separa, è inseparabile per virtù e per natura da chi possiede la luce. Vedi anche il Sole possiede questa virtù; supponi che tu avessi la stanza chiusa con le imposte, la luce non c'è in essa, ma se tu apri le porte, la luce riempie la tua stanza, si è forse distaccata la luce dal Sole? No, no, ma si è allungata ed allargata, senza distaccare una sola stilla dalla sua sorgente, ma anche se la luce non si è separata, tu hai posseduto il bene della luce come se fosse tua. Più che Sole è la mia Volontà Divina, Essa si dà a tutti ma non sperde una virgola degli atti suoi...." Gesù

Gesù riparla dell'Atto Unico che contiene una moltitudine di effetti e rimane sè stessa pur dandosi a tutto e tutti. L'immagine è bellissima, il Sole illumina tutto ma non perde nulla. Dio dà e il suo dare non lo impoverisce, noi quando diamo ci sembra di essere impoveriti ma i Santi hanno fatto quest'esperienza: io dò tutto e mi aspetto in cambio tutto. Quante persone hanno venduto tutto e di tutto sono morti tranne che di fame. Non gli è mancato mai niente. Questa è già vivere in maniera divina. Noi abbiamo paura di dare soldi, attenzione, tempo, ascolto, ecc.. perchè percepiamo il dare come qualcosa che ci toglie qualcosa ma non è così. Noi non siamo come Dio, ma se viviamo nella dv è chiaro in qualche modo questa divina proprietà ci viene partecipata, anche se noi siamo degli enti finiti e non hanno abbiamo il possesso essenziale dei beni, dando qualcosa ne veniamo privati, ci pensa Nostro Signore a darci. Non bisogna temere di nulla. Chi teme non è perfetto nell'amore (san Giovanni nelle sue lettere). Non ci si deve voltare indietro. Preoccupazioni di questi tempi, preoccuparsi di non andare in quel posto ecc... ma uno che vive nella dv non gliene importa nulla, se Dio vuole che X vada in quel posto, ci andrà altrimenti no. Chi vive nella dv è capace di fare un profondo discernimento sulla realtà delle cose, in molti sono impazziti a sparare sentenze ma di Sapienza ce ne è poca. Poca capacità di discernimento senza lasciarsi trascinare dalle onde e farsi sbattere qua e là. Prega davanti al tabernacolo: la dv in questo tempo cosa vuole da te? Il don vede persone impazzite, gente che dice di vivere nella dv ma che poi nei modi esteriori si comporta in modo differente.

Noi, figli della dv, non possiamo di fronte a scelte delicate farci riempire la testa da idee altrui fossero anche quelle dominanti ed adeguarci di conseguenza, nella Sacra Scrittura si dice che chi segue la maggiornaza raramente fa la Volontà di Dio. Gesù nel Vangelo aveva pochi apostoli e parla del piccolo gregge, ciò che le persone stimano è detestato da Dio. Noi possiamo farci l'illusione di vivere nella dv e poi si rimane molto molto umani e terreni nelle scelte quotidiane. Quando si interiorizza un valore come importante e come voluto da Dio, ma tu quel valore lo prendi e lo metti in pratica non temendo le reazioni del prossimo. Ma per questo occorre un profondo discernimento e certezza interiore che a Dio quella cosa è gradita. Ci ho pensato, riflettuto, documentato ecc... e alla fine il cuore mi dice che è quello, mi porta la pace ecc... e poi inizieranno a dirmi di tutto ma pazienza. Il don pensa che sia meglio sbagliarsi avendo però fatto un discernimento personale dove l'anima in qualche modo ritiene di aver fatto ciò che Dio voleva e che lo ha fatto come cosa sua piuttosto che accordarsi all'opinione dominante.

"Figlia mia, la terra è esilio per chi non fa e vive nella mia Volontà, ma per chi vive in Essa non si può chiamare esilio ma un passo di distanza, e quando meno se l’aspetta, fatto quel passo, si troverà nella Celeste Patria, non come uno che viene dall'esilio, che non conosce nulla di Essa, ma come una che già sapeva ch'era sua e conosceva la bellezza, la sontuosità, la felicità, dell'Eterna Città. La mia Volontà non sopporterebbe di tenere nelle condizioni d'esiliata chi vive in Essa, per far ciò dovrebbe cambiare natura, regime, tra chi vive in Essa in Cielo e tra chi vive in terra, ciò che non può né vuol fare. Si dice forse esilio per chi esce da casa sua per allontanarsi un passo, certo che no, oppure si può dire esilio chi va ad un paese nella sua stessa patria?.." Gesù

Noi le cose le chiediamo a Nostro Padre, non agiamo in maniera precipitosa, non ci parla in maniera sensibile come quella degli altri ma poi ci arriviamo a queste cose, bisogna imparare la preghiera profonda, l'interiorità.

"..Il mio Fiat Divino invece di spogliare riempie fino all'orlo l'anima dei suoi beni, le dà il dominio di se stessa, converte le passioni in virtù, le debolezze in fortezza divina. Essa dà gioie e felicità senza numero, dà per grazia ciò che Essa è per natura, fermezza, irremovibilità perenne..." Gesù

Da per grazia ciò che per Essa è per natura.... fermezza, irremovibilità perenne - ecco come vivono nella dv. Il mondo è stato creato da Dio, ci manca la visione beatifica, ma tu ricevi Gesù Eucarestia dentro il cuore, fai un pò di ringraziamento come Dio comanda. Dopo 10 anni che il don è stato in una parrocchia qualcuno ha imparato a fare il ringraziamento, qualcuno ha imparato che in Chiesa non si parla e quanto meno ad alta voce, non si fa perchè quella è la Casa del Signore. Chi non fa una cosa del genere, oltre che a mancare di riguardo, si perde tante di quelle cose...per forza che ti senti in esilio. Quando uno ha una bella casa terrena gli piacerebbe viverci. Per scoprire la vita terrena come anticamera del Paradiso tu la devi abitare casa tua, devi accogliere i modi con cui Gesù si comunica in questa vita. Non lo vedi faccia a faccia. Bisogna mettersi in condizione di poter vivere queste cose. Noi possiamo fare giri nella dv in qualsiasi momento per farci passare un momento storto, basta aprire la finestra e vedere l'amore di Dio.

"..Esilio è per chi è tiranneggiato dalle passioni, senza dominio di se stesso, senza poter spaziare nel suo Dio e se pensa qualche bene, è mischiato, circondato da tenebre. Sicché le virtù del povero esiliato sono forzate, incostanti, è schiavo delle sue stesse miserie e ciò lo rende infelice..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 27 gennaio 2022

Custodire nell'intimo i segreti del Re

Gesù mostra come ci si può unire a Lui nella Divina Volontà girando per le opere della Creazione e delle Redenzione, invitando indirettamente tutti a mettere in campo la propria fantasia e gli stratagemmi dell'amore per comporre i propri giri di amore. La necessaria e profonda riservatezza che occorre stendere e mantenere sulle esperienze intime con il Signore. Libro di Cielo, Volume 23, 6 Ottobre 1927, Lunedì 21 Giugno 2021

6 Ottobre 1927 Chi lavora nella Divina Volontà lavora nelle proprietà divine. La Volontà Divina forma il Sole. Dio vuole trovare l'anima in tutte le cose create

Il Signore ci ha portato - sfruttando l'occasione dei giri di Luisa nel fiat creante e redimente - il testo di oggi si riallaccia con la meditazione precedente.

"Figlia mia, chi opera nella mia Volontà, lavora nelle mie proprietà divine e forma negli interminabili miei beni di luce, di santità, d'amore, di felicità senza fine, gli atti suoi, i quali si trasformano in tanti soli, riprodotti dalle mie stesse qualità che si prestano all'atto dell'anima per decoro di lei e per fare che siano atti degni del suo Creatore e che rimangano come atti perenni in Dio stesso, che lo glorifichino e, lo amino coi suoi stessi atti divini. Onde Adamo prima di peccare formò tanti soli nel suo Creatore per quanti atti fece,..." Gesù

Gli atti fatti da chi opera nel dv sono soli, non piccole fiammelle di luce ma soli perchè contengono la stessa potenza, immensità ecc.. della divina volontà in cui sono fatti, noi purtroppo non comprendiamo l'incanto di questi atti (il don non crede che questo sia oggetto di percezione immediata da parte della creatura). E' desiderio di Gesù che qualcuno faccia ciò che Adamo smise di fare.

"..quindi il tuo impegno di seguire i primi atti della Creazione, di prendere il tuo posto di lavoro vicino all'ultimo sole oppure atto che fece Adamo quando possedeva l'unità di volontà col suo Creatore, deve supplire a ciò che Lui non continuò a fare, perché uscì dalle le mie proprietà Divine ed i suoi atti non furono più Soli perché non aveva più in suo potere le mie qualità Divine che si prestavano a fargli formare i Soli, al più i suoi atti, per quanto buoni, si ridussero a piccole fiammelle, perché la volontà umana senza la mia, non ha virtù di poter formare Soli, le mancano le materie prime, sarebbe come se tu volessi formare un oggetto d'oro senza avere in tuo potere il metallo dell'oro, per quanta buona volontà possa avere, ti riuscirebbe impossibile..." Gesù

Non escono soli dai nostri atti se non sono stati fatti nella dv, e poi Gesù dà come capita spesso - c'era un ciclo di catechesi che si chiamava Girare nella divina volontà, è una raccolta degli scritti dove i giri ci sono o se ne parla (ed è utile per chi voglia imparare a girare nel fiat creante e redimente) e in questo testo se ne fanno alcuni esempi:

"Figlia mia, come la mia Volontà Divina è sparsa in tutta la Creazione, così voglio trovare te unita con Essa, in tutte le cose create come sparsa in ciascuna di esse, sarai il cuore della terra per trovare la tua vita palpitante in essa, che col suo palpito continuo mi attesta l'amore di tutti i suoi abitatori..." Gesù

Ma come si fa a fare questo? Basta un movimento interiore, fondersi con la dv e farlo in essa. Qui non ci sono schemi precostituiti, qualcosa c'è, ma qua in questi scritti c'è da imparare a fare una preghiera personale, non fare un'elenco di grazie da chiedere al Signore - talvolta accade che quando si personalizza la preghiera il tutto si riduca a questo e poi c'è già nel Padre Nostro dove chiediamo il nostro pane quotidiano. E' inutile fare come i pagani che credono di essere ascoltati con tante parole (Vangelo san Matteo capitolo 6) - quando preghiamo facciamo domande compatibili e dipendenti da ciò che chiediamo nel Padre Nostro? Nel girare, io mi devo mettere davanti a queste cose (alla creazione, alla redenzione, ecc..) e far usare la fantasia.

"..Sarai la bocca del mare, mi farai sentire la tua voce nelle sue onde altissime e nel suo mormorio continuo, con la quale mi lodi, mi adori, mi ringrazi, e nel guizzo dei pesci mi scocchi i tuoi baci affettuosi e puri, per te e per quelli che valicano il mare..." Gesù

La voce adora, ringrazia, adora ecc.. Gesù per me e per tutti. E con il Sole cosa ci vogliamo fare? I raggi del Sole sono come una sorta di braccia che abbracciano la terra

"..Sarai le braccia del Sole e distendendoti ed allargandoti nella sua luce, farai in modo che dovunque senta le tue braccia che mi abbracciano, mi stringono forte per dirmi che cerchi solo me, vuoi ed ami solo me. Sarai i piedi del vento perché tu possa corrermi dietro e farmi sentire il dolce calpestio dei tuoi passi, non smetterai di correre ancorché non mi trovi; non sono contento se non trovo la piccola figlia mia in tutte le cose da me create per amor suo.." Gesù

Come la comunione spirituale di sant'Alfonso ("...Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te.”.. stralcio), abbiamo voglia di abbracciare Gesù? I giri nella dv fanno fare questo nella dv facendo provare a Gesù godimento.

"..Perché voglio godermela e trattenermi con lei; e se non ti trovo, io perdo il mio godimento ed il mio dolce trastullo." Gesù

Queste operazioni sono operazioni intime e personali. I commenti sul web devono essere moderati dice il don- lui vede in alcuni post alcuni commenti che non si devono approvare, perchè sono un'espressione pubblica di affari proprie cose personalissime e di narrazioni. E' una cosa brutta esternare in pubblico un fatto di cuore, il mio rapporto personale con Gesù - se Gesù dice nel Vangelo (Capitolo 6 di san Matteo) che le opere penitenziali (preghiera, penitenza ed elemosina) devono compiersi nel segreto, non è una cosa buona mettere ai quattro venti le proprie esperienze intime. Forse quando è necessario al padre spirituale ma si tratta di cose riservate. Gesù vuole vedere solo Lui le nostre preghiere, qualche giro il don l'ha fatto per renderlo pubblico con molta difficoltà perchè non è una cosa fatta per essere resa pubblica. Una meditazione è complicata da fare in pubblico, la meditazione in pubblico è un'esternazione ad alta voce.

Quando due innamorati stanno in rapporti intimi, ci stanno loro. Riprendersi e farsi vedere non è una cosa bella. Si capisca, le cose intime sono affari nostri, è il mio rapporto personale con Dio, però non è tutto così, c'è anche poi la mediazione della Chiesa, dei Sacramenti, il direttore spirituale, ecc.. ma c'è una parte intima. Perchè sto mettendo in piazza i miei affari? Cosa mi spinge a farlo? Mi voglio atteggiare da santo? Temi che la tua esperienza interiore non sia autentica e così la esterni perchè qualcuno ti dica bravo e ti dica che quello è autentico? Ecc... sicuramente esternare non è una cosa da farsi.

"..Dopo di ciò seguivo il mio amato Gesù negli atti che fece nella Redenzione, cercavo di seguirlo parola per parola, opera per opera, passo per passo, volevo che non mi sfuggisse nulla per premurarlo e chiedergli a nome di tutti gli atti suoi, lacrime, preghiere e pene sue, il regno della sua Volontà Divina in mezzo alle creature.." Luisa

Gesù, nei suoi 33 anni cosa ha fatto?

Gesù ci racconta cosa faceva la Creazione:

"Figlia mia, quando io stavo sulla terra, la mia Volontà Divina che per natura regnava in me e quella stessa Volontà Divina che esisteva e regnava in tutte le cose create, ad ogni incontro si baciavano e, sospirando il loro incontro, facevano festa e le cose create facevano a gara per incontrarsi con me e darmi gli omaggi che mi convenivano. La terra come sentiva i miei passi, per darmi omaggio, rinverdiva e fioriva sotto i miei piedi, voleva uscire dal suo seno tutte le bellezze che possedeva, l'incanto delle fioriture più belle al mio passaggio, tanto che io molte volte dovevo comandarle che non mi facesse queste dimostrazioni ed essa, per darmi omaggio, obbediva, così come fioriva per farmi onore. Il Sole cercava sempre d'incontrarsi con me per darmi gli omaggi della sua luce, sprigionando tutte le varietà delle bellezze dei colori dal suo seno solare innanzi alla mia vista, per darmi gli onori che meritavo..." Gesù

Gesù usa l'acqua per lavarsi, e l'acqua cosa faceva? Gli animali? Nella mistica città di Dio di Maria D'Agreda si vede qualcosa cosa facevano gli animali.

"..Chi possiede la mia Divina Volontà ha la vista di conoscere ciò che appartiene alla mia stessa Volontà..." Gesù

San Francesco d'Assisi non conosceva questa vita ma ci si era avvicinato molto, perchè l'ordine Francescano era chiamato ufficio serafico, i Serafini sono quelli che amano, i francescani sono quelli che amano il Signore, un'amore folle a Gesù e con l'amore ci si arriva in qualche modo alla dv ma non con la stessa chiarezza. La dv è amore.

"..chi possiede la mia Divina Volontà ha la vista di conoscere ciò che appartiene alla mia stessa Volontà. Solo l'uomo non mi conobbe perché non possedeva la vista e l'odorato fino di Essa, dovetti dirglielo per farmi conoscere e molti, nonostante il mio dire, neppure mi credettero..." Gesù

Se noi iniziamo a vivere nella dv aumenta il discernimento, poco discernimento della dv vuol dire che poco ci vivi, a chi diamo retta? Ci sono tante cose e tanti predicatori che circolano nella Chiesa e non sempre sono uguali? Se senti due opinioni opposte puoi stare sicuro che una è giusta e l'altra è sbagliata. E qual'è quella giusta? Se sto nella dv sarò inclinato verso la parte giusta.

"..Perché chi non possiede il mio Volere Divino è cieco e sordo e senza odorato per conoscere ciò che ad Esso appartiene. Il non possederlo è l'infelicità più grande della creatura, che è la povera cretina, cieca, sorda e muta, perché non possedendo la luce del mio Fiat Divino, si serve delle stesse cose create per prendere gli escrementi che esse gettano mentre lasciano dentro di esse il vero bene che contengono..." Gesù

E' molto diverso usare delle cose create nella dv - prenderne tutta la pienezza che hanno - che non succhiarne come sanguisuge solo qualche effetto che contengono. Uno dei costitutivi del peccato è l'allontanamento a Dio e la conversione alla creatura, cioè l'andare disordinamente verso le creature. Prendere quei diletti terreni in maniera disordinata anzichè prendere la pienezza di vita che Dio ci ha lasciato e viverli in pienezza già da questa vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 26 gennaio 2022

La pienezza della santità e la vita di Adamo

Gesù racconta e rivela l'incomparabile santità che possedeva Adamo prima della caduta a cui, eccettuati Gesù e Maria, nulla e nessuno si può paragonare. Prodigi inenarrabili ed eccellenza della vita nel Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 23, 2 Ottobre 1927, Sabato 19 Giugno 2021

2 Ottobre 1927 Adamo fu il più santo prima di peccare. Pienezza e totalità di beni degli atti fatti nel Divin Volere; come si estendono a tutti. La pupilla dell'occhio investita dal sole. La Divina Volontà come materia si presta e nasconde il suo Creatore. Esempio dell'Ostia

Una parte di questo brano fu soggetta di una catechesi di Adamo della vita della Divina Volontà.

"..Ora tu devi sapere che Adamo possedeva tale santità quando fu creato da Dio ed i suoi atti anche minimi avevano tal valore, che nessun santo, né prima, né dopo la mia venuta sulla terra, può paragonarsi alla sua santità e tutti gli atti degli altri santi non giungono al valore d'un solo atto di Adamo, perché lui possedeva nella mia Volontà Divina la pienezza della santità, la totalità di tutti i beni divini;..." Gesù

Gli atti compiuti da Adamo compiuti prima della caduta, non sappiamo quanto Adamo è stato nell'innocenza e quanti atti ha fatto, c'è stato un tempo di innocenza.

"..Sicché non è il lavoro che porta il molto guadagno, le ricchezze esuberanti, ma il valore della materia che possiede, uno lavora poco e guadagna molto, perché la materia che possiede contiene un grande valore, l'altro lavora molto ma siccome la materia che possiede è vile e di pochissimo valore, è sempre il povero cencioso e mezzo digiuno..." Gesù

Quanti penitenze hanno fatto i grandi Santi? Eppure tutti questi atti di santi, - prima del peccato originale Adamo non ha fatto grandi penitenze, ma i suoi atti erano fatti nella dv e quindi generavano pienezza di santità e totalità di tutti i beni diviini.

".. e sai tu che significa pienezza? Significa essere riempito fino all'orlo, fino a traboccare fuori in modo da poter riempire cielo e terra di luce, santità, amore, di tutte le qualità divine, di cui teneva il dominio e si stendeva il suo regno. Perciò ogni suo atto, fatto in questa pienezza di beni Divini, aveva tal valore, che nessun'altro, per quanto si sacrifichi, patisca ed operi il bene ma non possiede il regno della mia Volontà ed il suo totale dominio, può paragonarsi ad uno solo di questi atti nel regno di Essa..." Gesù

Tutte queste cose Gesù le dice per stimolarci ad operare nella dv e a fare il possibile per viverci in esso. Un punto d'ago della Madonna (Montfort) aveva più merito del martirio di San Lorenzo sulla graticola, il problema non è l'operazione come spiega Gesù..

"..Supponi che uno abbiaproprietà di ferro, quanto deve lavorare, sudare, stentare, per ridurre quel ferro morbido, per dargli la forma del recipiente che vuol fare! E l'acquisto che fa è tanto poco che appena può vivere. Invece un altro ha proprietà di oro, di pietre preziose, questo lavora oh! quanto meno, ma vi guadagna milioni. Sicché non è il lavoro che porta il molto guadagno, le ricchezze esuberanti, ma il valore della materia che possiede, uno lavora poco e guadagna molto, perché la materia che possiede contiene un grande valore, l'altro lavora molto ma siccome la materia che possiede è vile e di pochissimo valore, è sempre il povero cencioso e mezzo digiuno..." Gesù

Qua Gesù viene a specificare meglio la bellezza di Adamo nell'Eden. Ecco perchè il Regno della Divina Volontà è descritto come un ripristino (quasi al 100%) della vita nella dv, il peccato c'è stato e ne portimao le conseguenze per giustizia fino alla fine del mondo, tuttavia il ripristino di produrre tanto di quel bene a noi stessi e a tutti di tali proporzioni è possibile. E Gesù dice un'altra cosa:

"..Onde, col cadere nel peccato, non furono distrutti questi atti, queste sue ricchezze, questa gloria ed amore perfetto che aveva dato al suo Creatore, anzi in virtù di essi e del suo operato fatto nel mio Fiat Divino, meritò la Redenzione..." Gesù

Un'atto compiuto nella dv non lo tocca nessuno perchè partecipa delle qualità divine, (diventa immenso, eterno ed infinito ndr)

"..Succede all'anima come agli accidenti dell'Ostia che si presta, sebbene materia, a farsi animare dalla mia vita Sacramentale, purché vengano pronunziate dal Sacerdote quelle stesse parole dette da me nell'istituire il Santissimo Sacramento; erano parole animate dal mio Fiat che conteneva la potenza creatrice, e perciò la materia dell'ostia subisce la transustanziazione della vita Divina. Si possono dire sull'ostia quante parole si vogliono, ma se non sono quelle poche parole stabilite dal Fiat, la mia Vita resta in Cielo e l'ostia resta la vile materia che è. Così succede all'anima, può fare, dire, soffrire, ciò che vuole, ma se non corre dentro il mio Fiat Divino sono sempre cose finite e vili; ma per chi vive in Esso, le sue parole, le sue opere, le sue pene, sono come veli che nascondono il Creatore e di questi veli si serve Colui che creò il Cielo e la terra, fa opere degne di Lui e mette la sua santità, la sua potenza creatrice, il suo amore infinito..." esempio di Gesù, basta una parola giusta e l'Eucarestia si trasforma (simultudine di un'atto compiuto nella dv)

Facciamo il possibile per entrarci, l'atto preventivo, fare quell'atto con tutto il cuore, apriamo gli occhi e la nostra giornata non inizi senza questo. Non dimenticare di fare una piccola fusione - prima di andare a dormire - con la dv in modo che tutto ciò che accade nel sonno (cosa succederà nel sonno?), noi non se siamo coscienti ma accadranno cose belle. IL beneficio che generano supera la nostra capacità di comprensione e questo vuol dire diventare produttori di bene per noi e per tutti. Non anteponiamo nulla alla santità nel vivere nel fiat supremo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 23 gennaio 2022

Perfezione e Divina Volontà

Gesù spiega a Luisa come nella Divina Volontà non ci possono essere né imperfezioni, né cattiverie, né male alcuno e chi è ancora imperfetto o molto imperfetto non può essere ammesso a vivere nel Divin Volere. Chi non fa la Divina Volontà commette la follia immensa di distruggere beni grandissimi e inauditi e, se non fosse per la Divina Bontà e Misericordia, meriterebbe, di per sé, di essere tolto dalla faccia della terra. Libro di Cielo, Volume 23, 28 Settembre 1927, Giovedì 17 Giugno 2021

28 Settembre 1927 Nella Divina Volontà non ci possono essere imperfezioni e si deve entrare in Essa del tutto nudi. Il non fare la Divina Volontà distrugge la vita Divina in sé ed è un delitto che non merita pietà. Solo Essa è riposo. Flagelli.

Il brano odierno è bello ma si tinge di tratti drammatici, drammaticamente veri e dolorosi. In ordine:

"..Ora tu devi sapere che chi non fa la mia Divina Volontà e non vive in Essa, vuole distruggere la propria vita Divina che avrebbe invece posseduto in sé. Distruggere la propria vita, qual delitto! Chi non condannerebbe chi volesse distruggere la vita del proprio corpo, oppure chi non volesse prendere il cibo (e) si riducesse macilento, infermo, inabile a tutto? Ora chi non fa la mia Volontà distrugge la propria vita che la Bontà Divina vuol darle, e chi la fa, ma non vive sempre in Essa, siccome le manca il cibo continuo e sufficiente, è il povero malato, senza forza, macilento, inabile a fare il vero bene e se sembra che faccia qualche cosa è senza vita, stentato, perché è il mio Volere che solo può dargli vita; che delitto figlia mia, che delitto! Non merita alcuna pietà." Gesù

Gesù spiega la follia di ciò che la volontà umana combina: distruggere la propria vita, l'autolesionismo, l'auotdistruzione, il farsi del male in continuazione, il chiudersi ad ogni sorgente di bene e l'andare a seminare male, dolore, sofferenze, tribolazioni inutili, angoscie ecc.. e purtroppo questo lo fa la maggioranza delle persone dalla mattina alla sera.

"..Mi sentivo tutta abbandonata nel Fiat Supremo, ma in mezzo alla santità d'un Volere sì santo mi sentivo imperfetta, cattiva.."

Prima Luisa si sente cattiva, imperfetta e cattiva. I Santi veri non si sono mai sentiti tali, se qualcuno si sente santo nel profondo del cuore e non si sente invece colmo di tanta miseria che solo per Divina Misericordia Dio lo guarda e lo sopporta, è ancora molto lontano dalla santità. E' un fatto interiore. C'è una situazione della vita umana e reale - un sacerdote la conosce molto bene - che è il punto di riferimento: il santo si ritiene l'ultimo di tutti, ma non dicendolo o ostentandolo senza crederlo ma non lo dice a nessuno ma lo dice solo al Signore perchè veramente si sente così. Il falso santo è quello che si atteggia da santo, dice di essere un peccatore ma non lo crede, è la forma soft dell'ipocrisia dei farisei.

Chi è il vero povero? E' quello che ordinariamente non va in giro chiedendo soldi elemosinandoli a destra e manca, il vero povero cerca di fare il possibile per provvedere a ciò che gli manca senza andare a gravare sulle spalle altrui e quando è costretto a farlo si rivolge a chiedere un'aiuto con tanta di quella umiltà e vergogna che si vede che non lo vorrebbe mai fare. Il mestierante, quello che vai in giro che prende di petto chi gli dà qualche centesimo quello non è un vero povero ma sta facendo un mestiere anche se millanta i segni della povertà. Noi dobbiamo fare discernimento sulle persone che ci stanno attorno. Chi è un'uomo o una donna di Dio? Uno parla, dice delle cose, annuncia certe cose e come faccio a fidarmi di lui? Guarda l'umiltà - se c'è umiltà non viene dal diavolo, se non c'è stai attento.

"..Piuttosto ciò che tu dici sono impressioni di bruttezze, di imperfezioni, di cattiverie e la mia Volontà se ne serve come sgabello o terra che si tiene sotto i piedi, e senza neppure guardarle, pensa a godersi la sua piccola figlia, ed a metterle in grembo i suoi atti, le sue gioie, le sue ricchezze per renderla felice, onde poter godere della felicità di lei..." Gesù

Dopo che Gesù è intervenuto, non è che Luisa dopo si è atteggiata da superba (non mi confesso più ecc..) nessuno pensi questo. Gesù gli ha detto dei fatti oggettivi, per esaltare di ciò che la Divina Volontà sa fare e produrre ma certamente l'effetto di questo non è che Luisa si è atteggiata da superba. O non sarebbe più un'esperienza di santità autentica. Bisogna dirlo: la dv non ammette imperfezione e cattiverie, il male non entra e non entrano le impeferzioni.

Le imperfezioni sono un male non come il peccato (morale) ma è una mancanza alla perfezione: il concetto filosofico di male è una mancanza di bene in modo generale, il male si può definire rispetto al bene di cui è mancanza. L'imperfezione è che io ho fatto un'opera santa (esempio) e l'ho fatta per amore di Dio ma mi sono reso conto che mentre la facevo che volevo che anche gli altri la vedessero. Non mi dispiaceva che la vedessero gli altri. L'opera perfettissima è che tu la fai per amore di Dio, per la sua Gloria e per la salvezza delle anime e basta. La famosa purezza delle intenzioni. Dio è perfettissimo, se la dv comunica la stessa vita divina in noi, come fa nella dv ad entrare imperfezione e cattiveria? Quello che è sottinteso a questo - oltre a che se noi dovessimo vedere ancora molto imperfetti da un punto di vista oggettivo vuol dire che non siamo ancora dentro (almeno non perfettamente dentro la dv) e la seconda cosa è che nostro compito desiderando vivere nella dv quello di tendere alla perfezione. Una persona che vuole vivere in questo mondo non può accontenarsi a chiedersi: è peccato no? E' il primo passo importantissimo verso la santità però occorre come dice san Paolo chiedere lo Spirito Santo per chiedere ciò che è buono e a Lui gradito e perfetto. Non solo ciò che è lecito ma ciò che è buono - il lecito vuol dire non fare niente di male, ma ciò che è buono vuol dire fare del bene, ma c'è anche la cosa più gradita e perfetta. Si fa peccato ad andare al mare? In generale: come si può fare peccato nell'andare il mare? Però in concreto - non a causa della persona ma del contesto culturale in cui viviamo - le spiaggie sono diventate occasioni di peccato. Chieditelo nel cuore? Sarà contento il Signore se io vado al mare? Chieditelo nel cuore (esempio). Come si deve stare in Chiesa? Ci sono delle norme di decenza al di sotto delle quali non si può scendere - nè uomini e donne - e poi c'è una cura del decoro nel fare qualcosa di più. Tanto per fare un'esempio: si possono portare le maniche corte? Un tempo era considerata un'irriverenza ma adesso entrano svestiti ancora peggio, chieditelo. Non esiste la perfezione senza disponibilità a qualche sacrificio. Se vogliamo vivere nella dv - per quanto sta in noi, gradualmente - dobbiamo avere a cuore la parola di san Paolo: discernere la volontà di Dio.

Quando Gesù parla di coloro che fanno la dv a corrente alternata sono quelli che ancora non stanno ancora radicati all'interno. Una delle cose nel vivere nella dv - concretamente cosa significa? Il don non riesce a cogliere tutte le implicanze - questi scritti (se crediamo che sono stati rivelati dal Cielo) vanno al di là della nostra capacità di comprensione naturale. Noi capiamo qualcosa. Come si può stare - in linea di massima - nella volontà di Dio? Il peccato è già fuori, ma vivere in essa vuol dire che mentre non esco mai io inizio a cercare di crescere sempre di più. Discerni la volontà di Dio, non accontentarti nel non senitre che stai facendo qualcosa di male, inizia a sentire cosa potresti fare di più o perfetto. Un momento della grande difficoltà e crisi matrimoniale: la legge della Chiesa consente - in presenza di gravissimi moviti - di interrompere la coabitazione. Chi fa questo secondo la legge della Chiesa non fa peccato ma è la cosa più perfetta. Santa Rita da Cascia veniva ammazzata di botte dal marito ed è rimasta al posto suo, questa è la perfezione portata al grado eroico. Tra la perfezione dal grado eroico al minimo indispensabili c'è tutta una gamma di ulteriori possibilità. Ok che non pecco, ma c'è una possibilità migliore? E' questa la cosa più eccellente da fare?

Soltanto liberamente e volontariamente una persona decide di fare quello che è più perfetto, questo è il vivere nella dv, il muoversi dentro l'ambito del bene, non soltando astenersi dal male ma scegliere ciò che è migliore ed ottimo. Cioè che è perfetto e perfettissimo. Le care amiche donne del don: posso mettermi i pantaloni? E' peccato fare quello o altro? ecc.... Risposta del don: pensaci. Se io penso solo se è peccato o no non vengo fuori da tante situazioni perchè non è facile affermare che certe cose siano peccato. I 10 comandamenti sono cose molto puntuali ma bisogna vedere cosa c'è nel tuo cuore. Se ciò che Dio vorrebbe è una cosa a te sgradita nel cuore, tu che fai? Se noi rimaniamo nell'ambito del lecito quella cosa posso farla ma non posso farla e pensare di vivere nella dv. la dv è la santità delle santità.

SE uno potesse vedere la pazzia, tu non fai un'opera più perfetta? Non sai quante grazie ti perdi - perdi un grado di gloria maggiore in Paradiso, i gradi di gloria sono proporzionati ai meriti, chi più ha fatto in questo mondo più in alto starai, più gioie felicità e grazie riceverai sulla terra.

"Figlia mia, il solo mio Volere può darmi riposo. Se vuoi quietarmi quando mi vedi inquieto, presta te stessa allo svolgimento della vita della mia Volontà in te, e facendo tuoi gli atti suoi, io troverò in te la sua luce, la sua santità, le sue gioie infinite che mi daranno riposo e farò un po' di sosta nel castigare le creature, troppo meritevoli di castighi che distruggono queste vite divine in loro, perciò meritano che distrugga tutti i loro beni naturali ed anche la loro stessa vita, non vedi come il mare esce dal suo lido e cammina per strappare queste vite nel suo seno e seppellirle in esso? Il vento, la terra, quasi tutti gli elementi camminano per fare strappo delle creature e distruggerle. Sono gli atti della mia Volontà sparsi nella Creazione per amor loro, e che non essendo stati ricevuti con amore si convertono in giustizia." Gesù

Noi non ci rendiamo conto cosa voglia dire distruggere una vita divina, pochi sono quelli che fanno la dv e ancora pochi sono quelli che cercano di vivere nella dv. Cosa si perde quando la vita si perde o si chiude dalla volontà divina.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 22 gennaio 2022

Vivere dei riflessi della Divina Volontà

Gesù spiega con alcune splendidi immagini cosa significa vivere nel Divin Volere e la differenza che passa tra questo e stare rassegnato o semplicemente fare la Divina Volontà. I riflessi della Divina Volontà nell'anima in cui regna e l'importanza capitale, per noi, della riflessione. Gesù sta purificando l'umanità per preparare l'avvento del Regno. Ciò che noi possiamo e dobbiamo fare per cooperare ordinatamente con la sua opera. Libro di Cielo, Volume 23, 25 Settembre 1927, Mercoledì 16 Giugno 2021

25 Settembre 1927 Chi vive nel Voler Divino non trova più vie per uscire da Esso. E chi vive in Esso contiene tutti i germi della gloria che possiede la Creazione. Gesù chiama Luisa insieme al lavoro del regno suo Brano distinto almeno in tre punti.

Timori di Luisa di potere in qualche modo perdere Gesù, esternazione del suo stato di sofferenza perchè sembra che Gesù non la esorta e non la corregge.

"Figlia mia, sono sicuro che tu non puoi uscire dal gran mare della mia Divina Volontà, perché io ti ho messa in Essa e tu, con la tua piena adesione, hai voluto entrare, quindi, non ci sono vie donde tu possa uscire, perché di questo mare non si trovano i confini, per quanto vi camminerai, non troverai né il suo lido, né la sua fine. Onde io son sicuro che la mia piccola figlia non può uscire dal mare della mia Volontà, perciò io mi dilungo nello stesso mare e tu mi perdi di vista, ma siccome uno è il mare in cui stiamo, tutti gli atti che tu fai percorrono la via per giungere a me ed io, come mi giungono gli atti tuoi son sicuro che stai nel mio mare e perciò non mi do nessun pensiero...." Gesù

Supponiamo di salire su una nave e che ci portassimo nell'Oceano Atlantico a metà strada tra l'America e l'Europa ed Africa. Chi di noi sarebbe capace di raggiungere la terra? Questa massa d'acqua non sarebbe possibile valicare da una persona. Se il Signore ci darà questa grazia - di vivere nella dv - non sarà più possibile uscirne più. Luisa non ne era cosciente di questo (di vivere nella dv); il don ha sentito di qualche anima che pensa di essere già fuso con la dv. Ma come fai ad esserne così sicuro? La Santa Madre Chiesa insegna con il Concilio di Trento (ed è eretico chi pensa il contrario) che se non c'è una rivelazione espressa di Dio - una persona, per quanto impegnata nella santità, apparentemente non consapevole di peccato - non può essere certo di stare in grazia di Dio. Stare in grazia di Dio è meno che stare nella dv, e molto di più è stare nella dv. Quindi Gesù dice a Luisa che prima doveva vigilarla perchè prima non vedeva Luisa nel fondo del mare della sua volontà. Gesù glielo ha detto perchè sapeva che rivelare una cosa del genere per Luisa non sarebbe stata una cosa pericolosa. Uno può anche insuperbirsi o smettere di fare il bene.

"..Mentre prima io non ero sicuro di te, perciò avevo tanta premura di vigilarti, di spingerti e non ti lasciavo mai, perché non ti vedevo nel fondo del mare della mia Divina Volontà, dalla quale non c'è timore di poter uscire, questo è il bello di vivere nel mio Divin Volere, che tutti i pericoli e i timori restano allontanati, invece chi vive rassegnato o fa la Volontà Divina, sta sempre in pericolo ed in timore e può trovare tante vie che l'allontanano dal mare immenso del Fiat Divino." Gesù

Tutti i pericoli (per chi vive) nel dv restano sbanditi, per esempio il pericolo di fare naufragio nella fede, noi non possiamo stare sempre molto tranquilli (noi chiediamo nel Rosario preservaci dal fuoco dell'Inferno e nel Padre Nostro di non abbandonarci alla tentazione), attendete alla salvezza con timore e tremore (NT). Noi possiamo essere tentati e vinti, quante persone nella storia della Chiesa sono poi cadute, quante anime un sacerdote ha visto che sembravano lanciate nel cammino verso la santità sono cadute e qualcuna è tornata indietro. Qualcuno - può succedere - che faccia delle cose sconvolgenti. E i timori, il mese del Sacro Cuore - santa Margherita Alacoque scrisse una preghiera a Gesù perchè temeva tutto - noi vediamo cosa siamo capaci di combinare. San Filippo Neri pregava il Signore perchè gli tenesse le mani sulla testa altrimenti si sarebbe fatto turco. Non insuperbiamoci. Gesù dichiara queste cose e ce le fa consocere perchè sia nostro desiderio per giungere a questi livelli. L'importante è che noi percepiamo questo come un cammino, chi si ferma è perduto.

Poi Gesù parla dei riflessi:

"..Che armonia, che ordine, che amore, che incanto di bellezza passa tra l'anima che vive nella mia Volontà e tra tutte le cose da me create, sono talmente vincolate tra loro che sembrano inseparabili. L'anima che vive nel mio Divin Volere, vive in pieno giorno ed i suoi atti, i suoi pensieri, le sue parole, non sono altro che i riflessi di Esso. Il Sole del mio Volere riflette in lei più che dentro un cristallo ed essa pensa, riflette e parla, riflette ed opera, riflette ed ama, non c'è cosa più grande, né più bella di un'anima che vive dei riflessi di questo Sole, questi riflessi la tengono in comunanza cogli atti del suo Creatore ed in possesso dei suoi stessi beni..." Gesù

Questo riflettere possiamo fare una doppia riflessione: il Sole illumina lo specchio e lo specchio riflette senza fare nulla, lo specchio non fa nulla restituisce l'immagine - questa è un'operazione che la dv fa in noi quando ci viviamo. Riflessione praticata poco dai figli degli uomini, il don ha scritto in un tweet che molti figli degli uomoni abdicano dalla splendida ricerca della verità per abbracciarla, aderirvi e difenderla anche andando contro tutti e tutto, la maggiornaza di essi preferisce essere rassicurata che sia verità ciò che gli passa per la testa in cui crede. Perchè è la riflessione che ci mette in contatto con la verità e ci aiuta a capire cosa fare o non fare. E' lo stupido che dice quello che pensa, il saggio pensa ciò che dice. Le nostre opere ed azioni non possono essere fatte a casaccio secondo a cosa ci passa per la testa o accodandosi a quello che pensano tutti. Noi siamo pecorelle di Gesù, mansueti, miti, che pendono dalle sue labbra, ecc.. ma solo di Gesù. Non siamo il branco come le gang, fenomeni psicologici molto delicati: l'influenza del pensiero del gruppo esercita sul singolo. Prima di operare noi riflettiamo: è giusta questa cosa? E' volontà di Dio? Perchè se tutto il mondo fa una cosa e io sono convinto che la volontà di Dio non è lì, io non la faccio.

"Se uno è buono agli occhi del sommo Dio ed in terra è disprezzato, buono rimane ai Suoi occhi ma se buono non è ed è osannato dalle creature ciò non cambia il giudizio di Dio" san Francesco.

Chi vive nella dv è riflessivo, chi vuole fare la volontà deve riflettere. Non si possono leggere questi scritti come se si leggesse un fumetto o un romanzo. Questi scritti vanno assimilati e digeriti perchè diventino vita in noi.

"..Perciò io ti chiamo a lavorare insieme con me in questo mio regno, io lavoro col preparare la terra, è necessario purificarla, è troppo insozzata, ci sono certi punti che non meritano di esistere, tante sono le nefandezze, perciò è necessario che scompaiono tanto gli abitatori quanto la stessa terra insozzata. Il regno della mia Divina Volontà è il regno più santo, più puro, più bello ed ordinato, che deve venire sulla terra, perciò è necessario che la terra sia preparata, purificata. Quindi mentre io lavoro per purificarla e, se occorre, distruggerò luoghi e persone indegne d'un regno sì santo, tu lavorerai col muovere Cielo e terra cogli atti tuoi fatti nel mio Volere, l’eco che farai risuonare in tutta la Creazione perché chiedi il regno del mio Fiat, sarà incessante i tuoi atti continui e, se occorre, le tue pene e perfino la tua vita, per impetrare un sì gran bene ed un regno che porterà tanta felicità...." Gesù

Luisa è nata (1865) ed è morta (1947) proprio nel momento in cui stava cominciando il periodo forse più duro da quando la Chiesa c'è la terra. C'era l'organizzazione dei Massoni, la visione di Leone XIII in cui satana chiedeva 100 anni per provare a distruggere la Chiesa, proprio quando Luisa stava iniziando ad essere formata per queste rivelazioni e poi è apparsa la Madonna a Fatima.

"..Quindi mentre io lavoro per purificarla e, se occorre, distruggerò luoghi e persone indegne d'un regno sì santo,.." Gesù

Non spaventiamoci ma ci sono due apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa che se uno va a leggere le profezie, sono cose abbastanza forti. Proprio in questa direzione. E di conseguenza tante sofferenze, travaglio e tribolazioni capiamo come è divinamente permesso per portarci verso una certa direzione. Noi non dobbiamo farci nulla nè tanto meno pensare di fermare il corso degli eventi. Quello che noi dobbiamo fare noi dobbiamo compiere gli atti nella dv...vuoi cooperare con Gesù per aiutarlo a chiamare il Regno? Non si può fisicamente risolvere il problema del male nel mondo - è operazione divina e Dio lo farà - nei tempi dell'Altissimo perchè si devono compiere i tempi decretati da Dio e deve arrivare il Grande Giorno in cui questa purificazione resterà archiviata come ricordo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 21 gennaio 2022

Volontà di Dio e diavolo non vanno mai d'accordo

Gesù spiega come in ogni cosa creata cielo una qualità della Divina Volontà e chiedendo in ognuna di esso il regno del Divin Volere si ottengono effetti portentosi presso Dio. Le verità alla Divina Volontà e la loro unica fonte. Il diavolo fugge dinanzi a tali verità. Volontà di Dio e nemico infernale non vanno mai d'accordo, non sono mai insieme, non sono mai vicini. Libro di Cielo, Volume 23, 21 Settembre 1927, Martedì 15 Giugno 2021

21 Settembre 1927 L'anima che vive nel Voler Divino mette in esercizio gli atti di Esso. La verità è vita perenne e miracolo sostenuto

Gesù parla delle verità che ha manifestato a Luisa sulla divina Volontà, subito dopo la parte introduttoria dove cogliendo l'occasione di un giro di Luisa sulla Redenzione, Gesù torna a dire quali sono gli effetti di questi giri: chiedere in ogni cosa creata il Regno della Divina Volontà. Mettere il Ti amo per noi e per tutti nel dv e anche come gesto ulteriore - per quella particolare proprietà - l'avvento del Regno del divin volere sulle creature intelligenti

"..dalla giustizia e misericordia nostra, dall'amore e dalla nostra sapienza il regno della nostra Volontà, perché ogni cosa creata contiene ciascuna (una) nostra qualità,.." Gesù

Quante sono le cose che ha creato Nostro Signore? Se la nostra contemplazione, come un divino volo di gabbiano cerca di pensare a quante cose sono state fatte dall'atomo alle galassie sparse nel cosmo irraggiungibili, pensiamo alle infinite specie di erbe, fiori, piante, alberi, alla varietà delle montagne, delle colline, ecc... Ogni anima ha una qualità specifica dell'Altissimo, chi raggiungerà il Paradiso saprà quale sarà e quello degli altri comprensori. Mettendo il nostro ti amo su ciascuno di essi (in particolare o in generale) succede che quella qualità della dv che è in quell'ente creato fa giungere a Dio un'eco.

"Figlia mia, siccome tutte le cose create sono fissate in Dio, come tu in ciascuna di esse chiedi il regno della mia Divina Volontà, così le cose create si muovono in Dio e chiedono il mio regno, ognuna di esse forma la sua onda supplicante, il moto incessante per chiedere ciò che tu vuoi. E siccome le cose create non sono altro che atti usciti dalla mia Divina Volontà, poiché a ciascun atto è stato dato un ufficio, così tu come chiedi in ogni cosa creata il regno mio, metti in esercizio tutti gli uffici degli atti del mio Supremo Volere intorno all'Ente Divino e fai chiedere dalla nostra bontà, dalla nostra potenza, dalla giustizia e misericordia nostra, dall'amore e dalla nostra sapienza il regno della nostra Volontà, perché ogni cosa creata contiene ciascuna (una) nostra qualità, e noi ci sentiamo arrivare, una dopo l'altra, onde di bontà, di potenza, di giustizia, di misericordia, d'amore, di Sapienza, che con modi Divini supplicano, pregano, scongiurano il regno del Fiat Divino in mezzo alle creature e noi, nel vederci tanto pregati dagli stessi atti del nostro Voler Divino, domandiamo: “Chi è colei che muove una Volontà sì grande con tutti i suoi atti innumerevoli e ci chiede che diamo il nostro regno alle creature?” Gesù

"...bontà, di potenza, di giustizia, di misericordia, d'amore, di Sapienza.." proprietà che ci sono di piàù o meno in ogni ente creato. Imploriamo l'avvento del regno della dv sulla terra, tanto più da farsi tanto più le tenebri e le nubi occultano il Sole in un momento storico, più che mai oggi dovremmo essere solleciti nell'implorare nella dv l'avvento del suo Regno in mezzo alle Creature.

Dopo questo veniamo al cuore del discorso di oggi, in una rara menzione del diavolo con il suo rapporto con la dv. Come fa essere certa Luisa a sapere che è Gesù che parla?

"Figlia mia, non c'è altra prova più certa e sicura e che può fare più bene tanto a te quanto agli altri, dell'averti manifestato tante verità; la verità è più del miracolo..." Gesù

Il diavolo è il Padre della Menzogna, Dio è la Verità, il padre della menzogna mette in atto questa sua atavica ed intrinseca volontà e capacità di mentire che raggira le persone mescolando il vero con il falso, ti dice due cose vere e una falsa (per esempio) e quelle vere sempre a scopo tendenzioso ed ecco perchè negli esorcismi, la Chiesa dice di non mettersi a parlare con il diavolo. Per due motivi: primo perchè non si può discernere tra il vero e il falso e secondo perchè anche se dice qualcosa di vero non lo dice per edificarci ma perchè vuole usare quella verità per usarla a fini balordi. Qua però si parla delle verità sulla dv e Gesù dice:

"..né puoi temere che il nemico infernale abbia potuto ardire manifestarti una sola verità sulla Divina Volontà, perché lui, innanzi alla luce di Essa, trema, fugge ed ogni verità sulla mia Volontà è per lui un inferno di più e, poiché non volle né amarla, né farla, si cambiò per lui in tormenti che non avranno fine, lui innanzi alla sola parola “Volontà di Dio” si sente talmente scottare che monta in furore ed odia quella Santa Volontà che lo tormenta più dell'inferno..." Gesù

E' un'inferno di più Nemmeno allo scopo tendenzioso, il demonio si può introdurre in questo, la cosa che purtroppo può fare il maligno - la fonte sulla dv è ciò che Gesù ha detto tramite Luisa - il don dice che gli arrivano alcuni messaggi, gli arrivano alcune cose e circolano alcune cose, la fonte è una, Gesù ha compiuto un'operazione condotta per 40 anni e il don non pensa abbiano ulteriori approfondimenti ed è meglio rimanere agganciati alla fonte. Se il don si può permettere un paragone ardito, nella Santa Chiesa la fonte primaria è la Rivelazione, la Tradizione della Chiesa e il Magistero non fanno altro che attingere alla Rivelazione e trasmetterla nel tempo, predicarla, definirla, interpretarla e farla vivere. Nella trasmissione della verità tra Lui e Luisa non ci sono immissioni sataniche. Però dobbiamo stare attenti che il destinatario degli scritti non subisca un'assalto del nemico per stravolgere o mal interpretare o mal vivere alcune di queste verità o informazioni - questo dobbiamo aspettarcelo perchè il diavolo si vede vinto da Luisa (dalla fonte) e quindi va sui canali. Tutte le eresie che sono nate della Chiesa è perchè sono eretiche alcune sue interpretazioni. Stiamo tranquilli riguardo alla fonte ma non stiamo tranquilli riguardo ai canali, chiediamo al Signore la luce per comprendere rettamente ciò che dice e facciamo attenzione a rimanere fedeli a questa pubblica fonte e non andare a gironzolare in giro alla ricerca di altro perchè sono operazioni pericolose. NOn è detto che non ci possa essere qualcosa di buono in giro ma è sempre meglio specie in questi tempi battere su sentieri sicuri e garantiti.

Se la Dv abitasse in noi veramente avremmo trovato il modo per rendere il diavolo completamente inefficacie e vinto, non avente altro che da fare - con colore che la amano e la vivono può soltanto urlarci contro e il suo odio ma niente di più. Il diavolo è colui che non volle amare nè fare la dv. E Gesù rincalza:

"..Perciò puoi star sicura che Volontà di Dio e nemico infernale non vanno mai d'accordo, né insieme, né vicino, la sua luce lo eclissa e lo precipita nelle bolge dell'inferno..." Gesù

Quale accordo ci può essere tra Cristo e il maligno? Quale accordo tra i figli della Luce e delle tenebre? Nessuno, tra i figli del regno e i figli del diavolo? Nessuno. Possono stare assieme - purtroppo questo è il motivo per cui nella vita cristiana in certi momenti emerge la dimensione dell'inevitabile contrasto con la mentalità del mondo. I cristiani non fanno i guerrafondai, dove è possibile cercano la pace, la concordia, esercitano la virtù della carità e non hanno volontà a fare guerra al prossimo ma è inevitabile che la guerra arrivi. Perchè il diavolo e i suoi servi la guerra la fanno eccome. Il diavolo non vuole che nessuno viva quella vita che lui ha perduto. Prendiamo queste cose con molta umiltà, sapienza ed equilibrio ma quando San Luigi Montofort parla nel trattato della vera devozione nella differenza tra i veri e falsi devoti dice che Dio creato una sola inimicizia: tra la Madonna (la Madonna è a differenza del diavolo è quella che Lei volle, amò e fece solo la dv - proprio agli antipodi) e il diavolo. Non ci può non stare. La Madonna è l'opposto. Il mondo gli odia i Cristiani dice Gesù nel Vangelo di san Giovanni. Noi non vorremmo che certe cose accadessero ma inevitabilmente accadono. Non dobbiamo scandalizzarci se ci perseguiteranno. Ecco perchè la devozione alla Madonna è così importante. Poi però dipendente da questa inimicizia ci sono altre inimicizie: tra i veri figli, schiavi e devoti della Madonna e i figli del diavolo - di quei disagi che si incontrano con lo stare certe persone, - non è che se una persona mi sta antipatica allora quello è un figlio del diavolo e io sono figlio di Maria (perchè è da dimostrare e può essere vero il contrario). Con il dovuto equilibrio e senso critico, senza precipitare affrettate e non ragionevoli conclusioni, teniamo presenti queste conclusioni: i figli della dv e i figli di questo mondo non si sopportano. Il modo di manifestare questa non sopportazione è il disprezzo, la prevaricazione, il cercarti fare quello che vogliono loro e con questo con violenze materiali o con torture psicologiche per piegarti a loro. Non si cede e non si fa a qualunque costo. Quando c'è di mezzo la pressione in qualsiasi modo per farci uscire dalla dv e farci peccare allora la mitezza si trasforma in fortezza ecc... Questo scontro c'è sempre stato, c'è e ci sarà.

"..Perciò puoi star sicura che Volontà di Dio e nemico infernale non vanno mai d'accordo.." Gesù

Noi non possiamo cercare un'accordo con il mondo a qualunque costo, ordinariamente noi non facciamo guerra a priori ma siccome certi accordi ti chiedono di scendere a compromessi con la verità, questo non si può fare. Non si può e non si deve fare e per accidents si entrerà nella tribolazione e nel combattimento senza cedere di un millimetro sulle cose grosse che sono radicate nella volontà di Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 20 gennaio 2022

Il grande dolore della Divina Volontà

Gesù parla del valore immenso delle pene e delle prove e di come essi siano segni autentici del vero amore di Dio verso la creatura. Rivela come la volontà umana formi il grande dolore della Volontà Divina, nel non vedersi riconosciuta, accolta e ricambiati. Gli atti sospesi della Divina Volontà. Volume 23, 17 Settembre 1927, Lunedì 14 Giugno 2021

17 Settembre 1927 Le pene sono come il ferro battuto dal martello che getta faville. Differenza fra la croce dell'Umanità di Nostro Signore e quella della Divina Volontà, e come tiene il suo atto incessante

Inizia il 23° volume. Oggi abbiamo i tre punti distinti. Il primo c'è una lezione di Gesù sul valore della croce e delle pene. Noi dobbiamo ringraziare il Signore dei colpi che ci dona, delle prove, delle sofferenze e della tribolazione - la nostra natura geme, smania e soffre e vorrebbe farne a meno, è comprensibile e corrisponde ad un certo senso all'essere profondo della nostra natura che viene da Dio e in Lui non esiste nemmeno la sofferenza. Questa nostra refrattarietà dice la nostra natura più profonda e il nostro scopo ultimo (Paradiso), ma in questa terra le pene e i dolori sono necessari e l'unico modo di liberarsi dagli orrori che la volontà umana ci lascia è la sferza del dolore.

"Figlia mia, le pene sono come il ferro battuto dal martello, che manda faville di luce e si infuoca tanto da trasmutarsi in fuoco e sotto i colpi che riceve perde la durezza e si rammorbidisce in modo che si può dare la forma che si vuole. Tale è l'anima sotto i colpi del dolore, perde la durezza, sfavilla luce, si trasforma nel mio amore e diventa fuoco ed io, Artefice Divino, trovandola morbida le do la forma che voglio. Oh! come mi diletto a farla bella, sono Artefice geloso e voglio il vanto che nessuno può e sa fare le mie statue, i miei vasi, tanto nella forma quanto nella bellezza e molto più nella finezza e nella luce che sfavilla le converte tutte in verità...." Gesù

Sia che ce le mandi o le permette sono da Lui permesse e sono da soffrire, non dobbiamo lamentarci delle croci - nella Sacra Scrittura, nella lettera agli ebrei si dice che è per la nostra correzione che noi soffriamo, Dio ci tratta come un padre che corregge un figlio, sul momento nessuno si diverte ad essere corretto ma questo produce buone frutti. Chi ci ama veramente lo fa con amore, con modo opportuno e tempo opportuno a volte ci dice la verità, nell'Apocalisse Gesù dice che tutti quelli che ama li rimprovera e li castiga. Quando Dio non voglia non ci fossero più rimproveri o castighi, dicono i maestri di spirito, dicono che Dio ti ha abbandonato. Se proprio uno volesse ammettere la remota possibilità che possa accadere. Se tu non sei più rimproverato, sotto i colpi del dolore ecc... alcuni autori (si astiene dal citarli) hanno detto delle cose molto forti e serie. Nessuno pensi mai che nella dv scompaia tutto questo.

Capitolo 3, versetto 19 ("..19Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti..") se non ci fosse il peccato e se non fossero necessarie Dio non ce le manderebbe.

Poi Gesù parla del grande dolore della sua Volontà, sono quelle cose che noi mortali non capiamo. Dio non soffre, è chiaro che si tratta di espressioni che vanno decodificate e sapientemente interpretate, il concetto che Gesù comunica è che ogni atto di volontà umana (immaginiamo quanti).

E Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, soffro per il gran dolore della mia Volontà, la mia Umanità soffrì, ebbe la sua croce, ma la sua vita fu breve sulla terra, invece la vita della mia Volontà in mezzo alle creature è lunga, sono già seimila anni e durerà ancora, e sai tu chi è la croce continuata di Essa? L'umana volontà. Ogni suo atto opposto ad Essa, ed ogni atto della mia che non riceve, è una croce che forma al mio Eterno Volere, quindi le croci di Esso sono innumerevoli, se tu guardi tutta la Creazione la troverai piena di croci formate dall'umano volere..." Gesù

Secondo la cronologia biblica e ratificata da questi scritti, se uno vuole azzardare ci mancano 2000 anni alla fine del mondo (Creazione, diluvio 2000 anni fa, e Nascita di Gesù, dopo 2000 anni siamo agli scritti di Cielo..) siamo a due terzi, idee del don --

"..Guarda il Sole, il mio Divin Volere porta la sua luce alle creature che prendono la sua luce e non riconoscono chi porta loro questa luce, ed il mio Volere riceve nel Sole tante croci per quanti non la riconoscono e mentre se la godono, si servono della stessa luce per offendere quel Volere Divino che li illumina. Oh! come è duro e doloroso far del bene e non essere riconosciuto! Il vento è pieno di croci, ogni sua ondata è un bene che porta alle creature che prendono e godono quel bene, ma non riconoscono chi è Colui che nel vento le carezza, le rinfresca, purifica loro l'aria e perciò si sente infiggere chiodi d'ingratitudine e croci ad ogni vento che spira..." Gesù

Questo processo che l'umana volontà innesca, gode ininterrottamente di tutti quanti gli atti della dv sparsi nella creazione, il sole che mi scalda è un'atto della dv, l'acqua che bevo è un'atto della dv ecc..

"..Tutti, eppure il mio Volere che conserva tutto ed è vita primaria di tutte le cose create, non è riconosciuto e sta in esse solo per ricevere croci dall'ingratitudine umana,.." Gesù

Termine molto adatto (ingratitudine) perchè la meditazione cade a Giugno (riparazione del Sacro Cuore) e poi Gesù dice:

"..perciò le croci del mio Volere sono senza numero e più dolorose di quella della mia Umanità; molto più che a questa non mancano le anime buone che hanno compreso il suo dolore, i suoi strazi, le pene che mi fecero soffrire ed anche la morte, e quindi sono portate a compatirmi e riparare ciò che io soffrii nella mia vita mortale. Invece quelle del mio Fiat Divino sono croci che non si conoscono e quindi senza compatimento e senza riparazione.." Gesù

Gesù chiede a Santa Margherita Alacoque di riparare l'ingratitudine umana. Quando vedono Gesù sotto le sofferenze, le poche anime fanno un gesto di riparazione. Ma nessuno ripara le croci della dv, e Gesù chiede a Luisa (e a noi) di riparare le croci. Bisogna abituarsi ad alcuni momenti almeno in qualche circostanza che stiamo ricevendo gli atti della dv e ripariamo per noi e per tutti. La cosa importante è quando si compiono queste operazioni non dimentichiamo le cose che Gesù dice: l'umana volontà è capace di guastare anche le cose sante, quando si compiono gli esercizi o atti spirituali in maniera distorta - esempio: se una persona trascurasse i propri doveri per compiere gli atti, questa non è volontà di Dio, esempio: non è volontà di Dio fa bruciare il pranzo che stai preparando per fare gli atti (esempio grossolano). Chi vive una vita laicale deve trasformare il lavoro in preghiera, non lasciare perdere il lavoro. San Paolo dice che chi non vuole lavorare neppure mangi. Il don ha imparato dall'esperienza che è sempre meglio dire una parola in più piuttosto che non farlo e rischiare che una persona non attenta combini disastri. Non è che se sto facendo una cosa santa, sicuramente sto nella dv, non è affatto detto.. perchè non è detto che Dio la voglia in quel momento e se la sto facendo bene, a tempo, luogo opportuno. Inovchiamo lo Spirito Santo nel discernimento.

Gesù nell'ultima parte sono sospesi. Gli atti fatti dalla dv restano sospesi perchè non trovano qualcuno che li vada a prenderli. Prima Gesù ha messo a posto le cose nella dv e poi c'è stata la Redenzione. Gli atti fatti dalla dv sono stati fatti per essere fatti nostri e perchè ne godiamo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 19 gennaio 2022

Le prove e il loro immenso valore

Meditazione mariana su "La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà". La prova a cui fu sottoposta la Madonna e le sue motivazioni. Il valore della prova per ciascuno di noi e il grande e tremendo mistero della vera e reale libertà dell'uomo. Meditazione al cenacolo mariano, Sabato 12 Giugno 2021 - 4° giorno -

Questo libretto (La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà) è una miniera d'oro e quelle vere tirano fuori delle zone dove sembra che non finisca mai di estrarre cose. La Parola di Dio scritta, sono 2000 anni che è scritta ma su 20-30 trilioni di cose che ci sono, solo una pochissima quantità è stata tirata fuori. Quando c'èq ualcosa di ispirato non è allo stesso livello ma il don non sa a che livello si può porre. Ogni lettura è un pochino nuova perchè non siamo statici, l'atteggiamento che abbiamo è differente nel corso del tempo.

"..Voglio dirti i miei segreti, che finora non sono stati rivelati a nessuno,.." Madonna, certo hanno 100 anni e qualcosa.

La Madonna ci rivela il valore della prova, Dio mette alla prove ogni persona e non solo una volta sola ma tante volte. La prova è il luogo d'esercizio della nostra libertà - molti dicono: perchè Dio ha creato Lucifero se sapeva che sarebbe diventato cattivo? E perchè Dio ha creato Adamo ed Eva se sapeva che sarebbero caduti? Chi ha visto il Signore degli anelli, quando un'elfa resiste alla tentazione di prendere l'anello del potere; la prova. La prova testimonia il fatto che gli essere intelligenti sono realmente liberi e Dio vuole vedere che faccio in base a quello che ho deciso io. Di fronte alla prova o alla morte noi siamo soli (in senso buono) e dobbiamo essere soli. Possiamo chiedere aiuto a tutti ma le scelte del cuore le facciamo noi, se noi non impariamo ad avere questa sapienza soprannaturale che le grandi scelte della nostra vita le dobbiamo leggere così: Dio mi sta mettendo di fronte la possibilità di fare questo o di fare altro. Che faccio? In base a quali parametri mi oriento, scelgo e decido? Non capisco dove sta la volontà di Dio - pochissimo lo capiscono, quello che però il don ha imparato è che non è un problema ma la vuoi sapere o vuoi fare la cosa più semplice e che crea meno problemi? Perchè se tu la vuoi conoscere tu la chiedi, c'è questa situazione e io non so cosa fare... Gesù ha detto nel Padre Nostro di fare la Sua Volontà come in Cielo e così in Terra. Tu lo chiedi e Dio non te la fa conoscere. E' ragionevele pensare così? Potremmo presentarci al Padre Eterno dicendo: io sono povero (il don lo dice di sè), debole, ignorante ed imbecille, non capisco nulla ecc... io avrei voluto fare ciò che mi comandavi.. ma pensate che Dio se lo farà dire? Ma noi glielo chiediamo?

L'Altissimo pensa una cosa e la realizza, il nostro pensiero e cervello (che è stato fatto da Dio) ci pensa a quale sia la volontà di Dio ma la capisce e la rifiuta subito. Dio questi processi fulminei li vede. Dio vede anche i nostri pensieri anche minimi. Dio capisce e vede. Parte questa cosa e tu neanche la vuoi conoscere. Dentro di noi ci sono una montagna di dinamiche di questo genere e se non le smontiamo tutte...... dietro il nostro pensiero c'è il pensiero della Madonna che ha capito tutto (il don salta di palo in frasca) quello che Adamo ed Eva non hanno capito. Il grande inganno del diavolo non è la trasgressione ma è come è riuscito a farla trasgredire. Se avessero disubbidito (secondo il diavolo) Adamo ed Eva avrebbero iniziato a vivere. Pensiero personale del don: chissà se questa è la cosa che gli è dispiaciuta di più.

Pensare che Dio possa volere non il meglio per te. Al di là di tutte le cose che si leggono negli scritti, dietro questa cosa c'è il segreto profondo della vita: pensate a tutte le cose possibili ed inimmaginabili, ma tu ci credi che quello che Dio dispone per te che è la cosa in assoluto migliore anche se quella cosa passa attraverso una realtà che ti distrugge. Tu che pensi? Perchè se usciamo da questa logica qua...la Madonna chiude questi discorsi con:

"...e siccome voglio che imiti la Mamma tua, ti prego da Madre che non rifiuti mai nulla al tuo Dio, ancorché fossero sacrifici che ti durassero tutta la vita. Il non smuoverti mai nella prova che Iddio vuole da te, la tua fedeltà,.." Madonna

Ma manco morto uno deve smuoversi. Prova a dire che la Madonna ha tante buone caratteristiche ma prova a dirgli che si smuova solo di un miliardesimo di millimetro dalla volontà di Dio, cioè non al super perfettissimo, prova a dirglielo e poi vedi che fa. Qui si tratta di entrare nel cuore di cio che è stata la vita di Maria.

"..Figlia mia, la prova è la bandiera che dice vittoria. La prova mette al sicuro tutti i beni che Iddio ci vuol dare; la prova matura e dispone l'anima per acquisti di grandi conquiste;.." Madonna

Il don dice che ci sono state un sacco di persone delle quali pensava di potersi fidare a titolo personale? Perchè poi quando arrivano le occasioni, nella prova si vede chi sei, e nella prova si vede cosa c'è nel tuo cuore. La storia del popolo d'Israele, 40 anni nel deserto. L'egitto e la Palestina...dove sono nella cartina? A piedi, non avevano la macchina ecc... ma dall'Egitto ad Israele ci puoi mettere 2-3 mesi ma ce ne hanno messi 40 anni. Dio gli ha portato nel deserto perchè tu vedessi (rivolto al popolo d'Israle) cosa c'è nel cuore - la prova mostra a Dio nei fatti quello che già sa, sono i fatti che parlano. Dopo che il fatto è compiuto o non è compiuto la situazione è diversa. Quando l'angelo chiese la disponibilità alla Madonna, cosa sarebbe successo se non avesse detto Fiat? Il don ha delle testimonianze di persone a lui care che nel momento della scelta, al bivio hanno preso la strada sbagliata. Qui o qua. Paura? Convenienza? Quieto vivere? Via più larga? Non immaginate cosa succede di fronte a questi bivi si mettono i guai. Ogni tanto bisogna pensarci. Con quello che ha combinato Adamo...immaginate Adamo, tu hai sulle spalle la responsabilità della rovina del genere umano. Tutti quanti che devono morire a causa sua. Pensieri del don. La responsabilità delle stupidaggini che facciano. Ci sono tante situazioni di vita, dove alcune vie che noi prendiamo sono irreversibili in quanto alla direzione, il Signore comunque ti perdona però ci sono delle direzioni che una volta che lei hai prese, sono delle strade che nel momento che le prendi, indietro non puoi tornarci. Ti si chiude la porta alle spalle. Pensate alle grandi scelte di vita che il Signore ci chiede: la prima cosa che un sacerdote chiede agli sposi? Siete venuti qua liberamente? Perchè se non sei libero il matrimonio è nullo. Al Don hanno chiesto: vuoi tu fare questo? Nessuno ti obbliga.

Dio vuole che tu, la tua libertà, la eserciti nel modo giusto. I comandamenti non sono costrizioni - da un punto di vista fenomenologico - non succede nulla se tu trasgredisci i comandamenti. Dio vuole che tu ci pensi e che li obbedisci perchè capisci con il tuo intelletto che trasgredirli è da pazzi. Se Dio ti dice di fare una cosa, quella cosa la devi fare. Ma a me non sembra peccato, ma Dio vede cose che noi non vediamo. Quindi quella cosa non la fare. Chiedigli aiuto per capire. La prova - se non ci fossero le prove - noi non saremmo liberi e quindi noi non saremmo ad immagine di Lui e quindi non potremmo godere di Lui.

Imparare ad usare la nostra libertà non è un dato di fatto, ma un cammino. Moltissime volte le nostre azioni sono esercizio della nostra libertà - c'è quasi sempre la possibilità di scegliere l'opzione B - perchè facciano una cosa e non un'altra? chi ha obbligato X di andare ad ascoltare una catechesi? L'esercizio divino, santo e mariano della libertà richiede la conoscenza della Verità se la vuoi conoscere.

Vuoi conoscere veramente conoscere la libertà? Pensa alla cosa più sbagliata che possa esistere e poi pensa se Dio mi fa conoscere che quella cosa che pensi sia sbagliatissima ma vuole che io la faccio..la faccio? Se Dio ti fa conoscere che vuole una cosa che è il contrario di quello che pensi e che vuoi - se tu lo sai con certezza - hai pregato, hai chiesto consiglio di persone saggie, ecc.. -

Se si impara a fare questo i discorsi sono tutti finiti. La Madonna ha fatto solo questo. Quello che gli ha chiesto Nostro Signore:

"...ed il Volere Divino, nel vedermi piangere, mi domandò per prova che Gli cedessi la mia volontà umana..." Madonna

Cioè il non prendere neanche una mezza decisione di testa tua. La Madonna esalta la prova dicendo:

"..Figlia mia, la prova è la bandiera che dice vittoria. La prova mette al sicuro tutti i beni che Iddio ci vuol dare; la prova matura e dispone l'anima per acquisti di grandi conquiste; ed anch'io vedevo la necessità di questa prova,.." Madonna

Se Dio si può fidare di te, ti dà qualsiasi cosa ma se non si può fidare di te non ti dà niente. Le anime che hanno vissuto grandi esperienze, perchè a quella sì ed ad altre no? Perchè di quella si poteva fidare, di prove gliene ha date tante. Dio fa così. Dio non è obbligato a farti vedere Gesù o la Madonna, ma siccome Dio ha tanto da darti e te le lo vuole dare, ma te lo dà tanto quanto ti metti in condizione di ricevere. Tu ricevi da Dio- per quanto sta in Dio tu riceveresti tutto, quello che ha fatto con la Madonna, di per sè lo farebbe con tutti. Non siamo come la Madonna, tu ricevi dal Signore tanto quanto ti disponi a ricevere. A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che pensa di avere dice Gesù.

"..Quanto è bello poter dire: “Mi hai amato e Ti ho amato!” Ma senza la prova non si può dire giammai.." Madonna

Noi possiamo dirlo a Dio? Per quanto posso almeno ci ho provato. Essere devoti alla Madonna vuol dire tendere a questo. Vediamo il cuore di Maria sotto questo versante, versante di fede profonda di quello che era la quintessenza. La Madonna ci fa vedere come si vive.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI