domenica 26 luglio 2020

La vera carità

Gesù fa fare un'esperienza del tutto particolare alle anime di due confessori defunti di Luisa. Lezione sulla vera carità: si ha vera carità quando tutto ciò che si fa, si fa sempre e solo per amore di Gesù. Chi opera in questo modo trasforma tutto ciò che fa e vive (sia sul piano naturale che soprannaturale) in amore, come il fuoco trasforma in sé tutto ciò che raggiunge. Libro di cielo volume 15, 15 Giugno 1923, 31 Gennaio 2020

15 Giugno 1923 In che consiste la vera carità

Sintetizziamo in una battuta il messaggio di questo brano: Noi facciamo tante cose durante la giornata e in qualunque istante una persona potrebbe chiederci: che stai facendo? (meditando la Parola, la Dv, leggendo uno scritto di Luisa, sto leggendo, sto camminando ecc...). Il problema è che noi dovremmo giungere ad un punto dove tutte queste cose e anche molte altre sono quelle che i classici chiamavano gli accidenti (non gli accidenti che mandiamo al prossimo, ma l'accidente sta sopra la sostanza e gli dà la caratteristica esterna) la risposta(alla domanda) che stai facendo?: sto amando Gesù o Maria.

Deve diventare il nostro criterio guido. Parliamo di vera carità, noi paghiamo lo scotto dei nostri tempi molto orizzontali, quando si parla di amore (nel mondo) si intende sempre l'amore passionale (inteso solo come sentimento orizzontale) e la carità si intende sempre una carità orizzontale, ma questi due termini amore e carità, le nostre sante passioni, l'amore acceso e la carità che è il donarsi in modo disinteressato. Il primo oggetto di loro due è Dio, il prossimo è di seconda battuta o di sponda. Di conseguenza.

(Luisa) Continuando il mio stato, stavo pregando che il mio sempre amabile Gesù si benignasse di venir a visitare la povera anima mia e Lui, tutto bontà, è venuto e si è fatto vedere mentre con la sua santa mano mi andava tutta ritoccando e come mi toccava lasciava, per segno, nel punto dove mi toccava una luce. Dopo ciò, Gesù è scomparso ed è venuto il mio primo confessore già defunto e mi ha detto: “Anch’io voglio toccarti quei punti dove ti ha toccato Nostro Signore.”

Questi gesti reale contatto fisico, Luisa tocca Gesù e il suo primo confessore la ritocca nei punti dove ha toccato Gesù e questo contatto produce luce.

"...ma mentre faceva ciò, quella luce che Gesù aveva lasciato, col toccarmi si comunicava a lui che restava come investito da tanta luce per quanti tocchi mi faceva, sempre su quegli stessi punti in cui mi aveva toccato Gesù. Io son rimasta meravigliata ed il confessore mi ha detto: “Il Signore mi ha mandato per darmi il compenso del merito acquistato quando venivo a farti la carità ed agivo su di te, ora quella carità si è cambiata per me in luce di gloria eterna.”

Poi arriva il secondo sacerdote defunto...

Onde dopo è venuto il secondo mio confessore, anche defunto e mi ha detto: “Dimmi che cosa ti ha detto Gesù, voglio sentirlo, affinché la luce delle verità divine, si unisca alle tante luci delle verità che ti diceva il Signore ed io, con l’ascoltarle da te mentre ero in vita, ne restavo come impregnato. Ora il Signore mi ha mandato per confermarmi il compenso del merito che acquistai col voler sentire le verità, se sapessi che significa sentire le verità divine! Che fascino di luce contengono, tanto che il sole ne resterebbe eclissato. Se sapessi il bene che portano a chi le dice ed a chi le ascolta, faresti a gara tu a dirle a chi sente il dovere di ascoltarle, perciò, presto, dimmi che ti ha detto?”

Che spiega che ascoltare una Verità Divina su di Lui o dire una Verità su di Lui sono attività da cui sgorgano fasci di Luce. Questa dimensione fondamentale che noi non riusciamo a percepire e renderci conto ma la Luce è una caratteristica fondamentale in cui si designa il Signore (San Giovanni dice che Dio è Luce e in Lui non ci sono Tenebre) e collega l'essere luce all'amore, chi ama è nella luce e chi odia è nelle tenebre. San Matteo, il sale della terra indica la Sapienza che ha che fare la conoscenza e la luce del mondo ha a che fare con le opere. Il contatto con Gesù e l'ascolto della sua Parola, cosa ci viene in mente? La Santa Messa, l'ascolto della Parola di Dio e se l'ascoltiamo bene quanta luce scende su di noi e nella seconda parte della Messa cosa succede? I fedeli toccano Gesù nella Comunione, non è un Sacramentale ma reale. Gesù si poggia sulla lingua dei fedeli e c'è un'oggettiva fusione, se noi pensiamo nella Santa Comunione, cosa succede? diventiamo due ma una sola carne. Perchè Gesù diventa carne della mia carne e viceversa. Questo è un dato oggettivo ecco perchè alcuni Santi erano molto attenti a queste cose, dicevano che basterebbe una sola comunione per diventare santi.

Gesù tocca Luisa e di riflesso produce tanta luce, "..“Il Signore mi ha mandato per darmi il compenso del merito acquistato quando venivo a farti la carità ed agivo su di te.." Il contatto di Luisa di riflesso produce tante luce, figuriamoci cosa succede quando facciamo la Comunione per chi ci crede. La Madonna ha detto (a Medjugorje) che fare la Comunione è più che essere veggenti. E' più importante vedere la Madonna o fare la comunione. Poi c'è l'ascolto. Si acquista il merito con l'ascoltare le verità. Quanta gente ignora Gesù e non gli dedica tempo e spazio? Ha altro a cui pensare. C'è gente anziana o adulta rammaricata di non aver ascoltato certe cose da giovane, se l'avessi saputo prima la mia vita sarebbe stata diversa. Domanda: da chi dipende il fatto che non lei hai saputo prima? Dal Signore che te ne ha tenuto all'oscuro o forse che fino ad oggi hai trascurato Dio? Da chi dipende che sei stato nel buio fino ad oggi? A volte non si fa neanche la prova.

Il don organizza, propone ma le persone sono libere. Fa male vedere che tu stai dieci anni e fai tantissime cose (incontri, pellegrinaggi ecc..) e c'è chi non si è mai affacciato. Provaci almeno. Mai. E quindi sei molto ignorante di una cosa che hai sotto il naso. A volte abbiamo il dono del Signore sotto il naso, chi partecipa ai pellegrinaggi, le Chiese devono diventare luoghi di comunione e non solo oggetti di consumo. Le persone che sono entrare in questa cosa, prova un pellegrinaggio parrocchiale e magari poi è piacevole. Voler sentire le verità è già un merito. Spalanchiamo le porte a Gesù, Gesù bussa non sfonda. Se gli apri Lui verrà con te e poi anche chi le dice.

Luce acquista anche chi le dice.

".. Se sapessi il bene che portano a chi le dice ed a chi le ascolta, faresti a gara tu a dirle a chi sente il dovere di ascoltarle.." Gesù

Nella Chiesa non manca nulla, abbiamo tutto. Nella nostra Chiesa ci sarà, l'importante è volerlo e cercare le fonti pure e non le fonti impure perchè oggi si sentono tante cose però anche questo parlare a vuoto o di cose umane o di cose che stravolgono le verità a chi le imputiamo? Magari Dio quando vede che non c'è nessuno che vuole ascoltare....questo è biblico, ad un certo punto Dio permette allo spirito di menzogna di parlare ai profeti perchè non vogliono sentire la voce di Dio. Dinamiche molto profonde. L'esperienza del don è questa: se una persona vuole veramente conoscere la verità su Dio e su sè stesso Dio lo aiuterà. Ci sono in giro un sacco di stupidaggini ma la nostra coscienza lo sa dove andare a cercare, uno se ne accorge se una persona ci parla in sincerità o se ti sta adattando (a proprio uso e consumo) o stravolgendo il Vangelo. In molti oggi cercano di stravolgere il Vangelo.

Figlia mia, la vera carità sa convertire con la sua potenza tutte le cose in amore. Guarda il fuoco, converte tutte le specialità di legna e qualunque altra cosa, in fuoco e se non avesse il potere di convertire tutto in fuoco, non si potrebbe dare il nome di vero fuoco. Così l’anima, se non converte tutte le cose in amore, cose soprannaturali e cose naturali, gioie ed amarezze e tutto ciò che la circonda, non può dirsi che possiede la vera carità.” Ora, mentre diceva ciò, faceva uscire tante fiamme dal suo cuore santissimo, che riempivano Cielo e terra e che poi, unendosi insieme, formavano una sola fiamma ed ha soggiunto: “Dal mio cuore escono continue fiamme d’amore che ad alcuni portano l’amore, ad altri il dolore, ad alcuni la luce, ad altri la forza, eccetera e siccome escono dal centro della fornace del mio amore, anche se fanno diversi uffici, essendo uno lo scopo: di mandare amore alla creatura, sono tutte fiamme che unendosi formano una sola fiamma; così la creatura, anche se farà diverse cose, deve avere per scopo l’amore, per poter formare delle sue azioni tante fiammelle, che, unendosi, formeranno la gran fiamma che brucerà tutto e la trasformerà tutta in Me, altrimenti non possederà la vera carità.” Gesù

Qualunque cosa si butti nel fuoco a meno che non sia ignifuga il fuoco lo trasforma in sè stesso e lo riduce in cenere.

"..Così l’anima, se non converte tutte le cose in amore, cose soprannaturali e cose naturali, gioie ed amarezze e tutto ciò che la circonda, non può dirsi che possiede la vera carità.” Gesù

Se la Messa sono fasci di Luce che arrivano dalla Parola e dal contatto con Gesù, come mai tanti cristiani vivono nelle tenebre? Perchè quella Messa non è vissuta con amore altrimenti diventerebbe fuoco. L'abitudine e la consuetudine può accadere chi frequenta la messa tutti i giorni o solo la domenica. Ma convertire la Messa in fuoco devo partecipare a quella Messa come se fosse l'unica, la prima e l'ultima. E' amore la nostra confessione? E' un momento di gratitudine per Gesù? Di apertura serena con Gesù? E poi gli eventi della giornata, offriamo qualsiasi momento della giornata, tutto per amor di Gesù. E le gioie? Da trasformare in amore, anche i divertimenti leciti ecc... non lo devo prendere come se fosse. E' un Ti Amo di Gesù che lo devo vivere in maniera distaccata. Perchè lo facciamo quella cosa? Per chi lo facciamo? Quante volte Gesù ha detto: per chi fai questa cosa? L'intenzione è importantissima. Fa niente se sia amabile o meno, ma ami quella persona per Gesù. Conta ciò che accade dentro di noi, le nostre intenzioni, i nostri pensieri e le nostre azioni. Una prova atroce dolorosissima, certamente soffrirai ma se avrai la carità l'offrirai a Gesù - fine.

Tutto diventerebbe più semplice assai se diventassimo capaci di vivere in queste sante fiamme.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 25 luglio 2020

L'anello di congiunzione

L'ufficio di vittima conforma in modo eminente alla Santissima Umanità di Gesù, che è la porta e il primo anello di congiunzione imprescindibile per vivere nel Divin Volere. Solo chi rimane radicato in essa mantiene la capacità di operare nella Divina Volontà e far sorvolare tutti i propri atti su ogni atto umano. Occorre alimentare i primi e mortificare gli altri. Libro di cielo volume 15, 10 Giugno 1923, 30 Gennaio 2020

10 Giugno 1923 Per vivere nel Divin Volere, la porta per entrare è la Umanità di Gesù. Ufficio di vittima e che significa esserne deposto

Contestualizziamo il brano: Siamo al 15° Volume, nella zona "Vivere nella DV", prima ci sono i 10 volumi nei quali si spiega come ci si prepara a vivere nella DV dove non si parla esplicitamente di alcune caratteristiche proprie della dv come Gesù qua spiega ma ci sono delle condizioni generali e comuni che funzionano da propedeutico; se non si passa attraverso queste fasi non si entra nella dv.

Luisa si era offerta come vittima ed era stata accettata come tale e aveva vissuto il Matrimonio Mistico e ci fa comprendere come Gesù spiega che la vita nella dv è vita di amore a Gesù e di Immolazione sempre a Gesù. Certamente non tutti quanti nel grado eroico della vittima, però questa è la vita cristiana (San Paolo dice che noi seguiamo Cristo Crocifisso e Gesù dice che chi vuol venire dietro di Lui rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e lo segua). Fino a quando non c'è un confronto serio con queste parole di Gesù non c'è vita cristiana. Non esiste un cristianesimo senza Croce e nè un cristianesimo senza Gesù.

Cosa succedeva nell'espletare l'ufficio di vittima? Ogni volta che Gesù s'intratteneva con Luisa "si lamentava" che ogni qualvolta che Lui veniva Luisa incominciava pregare Gesù per i peccatori e a riempirlo d'amore e Lui per amore di Luisa deve attenuare le esigenze della mia Giustizia. Quindi quando gli dava qualche pena come vittima doveva attenuare gli uffici della Giustizia perchè aveva la vittima che gli stornava i flagelli.

Gesù voleva dare corso alle esigenze della Divina Giustizia (primi volumi) e quindi ogni tanto aveva detto a Luisa che l'avrebbe sospesa e questo è il contesto e Luisa qua dice come mai Gesù non viene?

Luisa “Chissà quale sarà la causa per cui non viene? E se è vero, come qualche volta mi ha fatto capire, che non viene per i castighi, persistendo lo stato di vittima in cui mi tiene, venendo e, dovendomi comunicare le pene per l’ufficio che occupo, si sente spezzare le braccia e siccome la giustizia vuol punire, perché costretta dalla creatura, perciò non viene, onde se così fosse, vorrei che mi togliesse dallo stato di vittima, purché venga, poco m’importa di tutto il resto, quello che m’interessa è Gesù, la mia vita, il mio tutto, tutto il resto è nulla per me.”

E'chiaro che questo è un piccolo delirio d'amore che Gesù ha gradito nelle intenzioni ma non nella sostanza e nel contenuto.

Figlia mia, che dici? Dovrei deporti dall’ufficio? Tu non sai che significa perdere il dominio, perdere il diritto di comandare, non poter disporre più di nulla, perché quando una persona sta in ufficio può sempre disporre: se è giudice può giudicare, ha il diritto di assegnare la condanna ed anche di assolvere, può essere che per giorni e settimane lui non eserciti il suo ufficio perché non ci sono occasioni, ma nonostante ciò riscuote la sua paga, mantiene i suoi diritti e appena si presentano i rei o i giusti, lui è al suo posto di giudice, difende e condanna; ma se è deposto perde tutti i diritti e si riduce all’inabilità; così di tutti gli altri uffici, perciò contentati di essere priva di Me qualche volta, anziché voler essere deposta dal tuo ufficio, altrimenti perderai anche il diritto di far risparmiare in parte i meritati flagelli e sebbene ti sembri che con la mancanza delle pene in alcuni giorni tu non faccia nulla, il rimanere in ufficio è sempre qualche cosa e ciò che non fai un giorno, col venire a te, trovandoti in ufficio puoi fare in un altro giorno...." Gesù

Prima cosa che Gesù dice è che l'essere vittima è un'ufficio al modo di una professione (tipo magistrato), non è una cosa che si possa fare un giorno sì e uno no ed ecco perchè bisogna fare attenzione alle offerte come vittima. Il don raccomanda molta cautela. Questa non è una cosa da farsi a cuor leggero perchè questo è un'impegno preso a vita e sul serio, il Signore non scherza, "ha bisogno", per la sua economia della Redenzione vuol aver bisogno di questo. Una volta che uno si è offerto non si può tirare indietro. Anche prima di fare la scelta di vivere nella dv - o di fare la consacrazione Totus Tuus - prima bisogna fare un cammino perchè di per sè non si dovrebbe tornare indietro. Se mi consacro alla dv e ragione della mia esistenza devo vivere di conseguenza. Non posso aspettare di essere santo (perchè altrimenti non le farò mai), ma devo riflettere e farmi accompagnare se le disposizioni dell'anima sono stabili, se la mia volontà è ferma e risoluta e se per le cose più impegnative si ha una struttura interiore, spirituale ed umana capace di vivere queste cose. Non si tratta di piee devozioni ma cose molto serie. Un magistrato è sempre magistrato. Gesù suppone che per 10 giorni non ci fossero processi ma continui ad essere pagato e continui ad essere un magistrato e non fa niente che lavori solo nell'undicesimo giorno.

L'essere vittima è uno stato di vita stabile, nella vita spirituale e nella mente di Dio è stabile. Poi se Nostro Signore ti usa e se ti fa stare tranquillo per un tot ok, l'importante è che tu rimanga sempre disponibile a dare a Dio ciò che quello che tu gli hai offerto.

"...ma se è deposto perde tutti i diritti e si riduce all’inabilità; così di tutti gli altri uffici, perciò contentati di essere priva di Me qualche volta, anziché voler essere deposta dal tuo ufficio, altrimenti perderai anche il diritto di far risparmiare in parte i meritati flagelli e sebbene ti sembri che con la mancanza delle pene in alcuni giorni tu non faccia nulla, il rimanere in ufficio è sempre qualche cosa e ciò che non fai un giorno, col venire a te, trovandoti in ufficio puoi fare in un altro giorno.." Gesù

Questo vale per l'ufficio di vittima ma il don pensa che sia estensibile anche per le altre forme di vita impegnativa. Se ti consacri Totus Tuus e poi la lasci cadere e non la curi, non ascolti la Madonna, non metti in pratica ciò che la Madonna vuole dai suoi figli, non instauri un dialogo personale con Lei ecc... ma che l'hai fatta a fare la Consacrazione? Chi vuol vivere nella dv non deve trascurare il leggere gli scritti di Luisa, fare atti almeno minimali, non può avere certi atteggiamenti tipo fare la propria volontà umana sottraendosi a quella divina anche quando fosse palese anche se si trattasse di una cosa lecita. Non sempre ciò che lecito è gradito al Signore, certamente le cose illecite sono sgradite a Dio. Oltre al lecito c'è una cosa buona, migliore ed ottima. Da te adesso Dio non vuole che tu faccia il male e basta o che vuole qualcosa di eccellente? E' tutto un mondo che si attiva.

Fatta questa premessa Gesù va avanti.

"..E questo non è tutto, è l’ultima parte; la più essenziale è che per vivere nel mio Volere, la porta per entrare, il primo anello di congiunzione, è la mia Umanità,.." Gesù

Gesù sta dicendo che se è vero che se l'imitazione dell'Umanità di Cristo è la santità normale, la dv non bypassa questo stadio ma è uno stadio avanzato. Io non posso entrare in questo mondo senza passare attraverso questa porta. Luisa ha dovuto vivere (in quanto prima) questo dono al 100%

".. fu Lei la prima e vera vittima che per ufficio datomi dal mio Celeste Padre, visse sacrificata e completamente crocifissa nella Divina Volontà.." Gesù

Grazie alla potenza di questo volere, Gesù ha moltiplicato le sue penitenze, preghiere ecc... per tutti e ciascuno fino al punto che noi abbiamo un Gesù personale.

"..ed in virtù della potenza del mio Eterno Volere, potette moltiplicare la mia Vita per tutti e per ciascuno e come con la potenza d’un solo Fiat moltiplicavo tante cose create, dando a ciascuna creatura il diritto di farle proprie, così la potenza della mia Volontà moltiplicava una sol Vita, affinché ognuno mi avesse per sé solo per aiuto, per difesa, per rifugio, come mi voleva, è questa tutta la grandezza, il bene, il tutto, l’infinita distanza tra il vivere nel mio Volere e il vivere in modo diverso, anche buono e santo: “La moltiplicazione d’un atto in tanti atti per quanti se ne vogliono, sufficienti per quanti ne vogliono fruire.” Gesù

Non è un modo poetico di dire "ho Gesù tutto per me", c'è un Gesù tutto mio come se fosse tutto mio. Noi sappiamo che Gesù è per tutti ma adesso sappiamo che ognuno di noi ha un Gesù personale.Se tu non accogli il tuo Gesù (non a mia immagine e somiglianza) ma è come se fosse solo per me e per te. Scoprilo com'è il tuo Gesù, capiamo bene. Non è un farsi un Gesù a nostra immagine e somiglianza, non pieghiamo il Vangelo a nostro uso e consumo. C'è un rapporto irripetibile tra me e Lui. L'Apocalisse parla del nome nuovo che riceveranno i santi e di una pietruzza bianca su cui c'è scritto un nome che solo il proprietario lo saprà. Molti interpreti (e il don è d'accordo) dicono che ci sarà scritto questa funzione unica ed irripetibile che tu vivrai con Dio e Lui con te.

Quando noi operiamo nella dv facciamo la stessa cosa, io moltiplico il mio amore, il mio ringraziamento ecc... per tutti.

"..Ora, se ti deponessi dall’ufficio, non solo non occuperesti il mio ufficio sulla terra, non staresti nella mia Umanità che anche se fece molto, impetrando tanto bene all’uomo, non tolse i diritti, l’onore, il decoro alla mia giustizia e quando essa richiedeva di punire giustamente l’uomo, mi rassegnavo; ma mancandoti l’anello di congiunzione non potresti vivere nel mio Volere, perderesti il dominio, i tuoi atti passerebbero a semplici intenzioni e quando dici: Mio Gesù, nel tuo Volere ti amo, ti benedico, ti ringrazio, per tutti, mi dolgo per ciascuna offesa, eccetera, questo tuo atto non sorvolerebbe su ciascun atto umano per farsi atto di ogni atto umano, amore per ciascun amore che mi dovrebbero dare le creature.." Gesù

Per operare nel dv ci dev'essere una vita che è già radicata nell'anello di congiunzione cioè la sua Umanità cioè l'Imitazione di Cristo che la compie al massimo grado possibile l'anima vittima. Nell'Imitazione di Cristo si legge che Gesù (il monaco mette in bocca a Gesù queste parole: molti vogliono sedersi sul Tabor o venire a mensa da Me, ma sulla Croce con me non ci vuol venire quasi nessuno). L'Umanità di Gesù sulla terra cos'è stata? La Grande vittima. Negli scritti di Luisa, Gesù dice che la Passione sensibile fu un nulla al confronto di quello che la DV fece all'interno. La vita nella dv è una riproduzione integrale della vita di Cristo. I primi cristiani venivano chiamati Alter Cristo, una persona che riproduce lo spirito di sacrificio ecc... e nella dv tutto ciò che fa lo moltiplica all'infito e raggiunge chiunque. E solo se si impara a vivere ed operare in essa a vivere la vita di Gesù.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 18 luglio 2020

L'amore in cui fu creato Adamo

Dio creò nell'uomo tanti germi di amore ed onde di amore sparse in tutta la creazione. L'uomo deve imparare a conoscere e riconoscere questo amore. Adamo peccò perché dimenticò l'amore di Dio e dubitò di esso. E così perdette l'amore verso di Lui, verso il prossimo e verso se stesso. La Divina Volontà era ed è la veste regale dell'uomo. Delizie, estasi, carezze e basi furono preparate da Dio per l'uomo che vive nel Divin Volere e sono sospese fino a quando qualcuno non sia in grado di riceverle. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 15, 28.06.1923; Volume 16, 06.09.1923, 14.01 e 28.02.1924). Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", seconda puntata, Martedì 10 Luglio 2018

Approfondiamo questo aspetto: di ciò che il Signore aveva pensato all'uomo e di ciò che aveva donato ad Adamo. Piano piano cercheremo di affrontarli, leggerli e commentarli.

28 Giugno 1923 Come Iddio nel creare l’uomo, gettò in lui il germe dell’Eterno Amore

Testo anche molto illuminante e molto impegnativo per chi volesse prenderlo sul serio. Queste cose sono state scritte per essere vissute. Cosa dice Gesù?

Figlia mia, nel creare l’uomo Io gettai in lui tanti germi d’amore: nella sua intelligenza, negli occhi, nella parola, nel cuore, nelle mani, nei piedi, in tutto misi il germe dell’amore ed Io dovevo lavorarlo all’esterno ed insieme con Me misi tutte le cose create per far uscire questo germe, crescerlo a seconda che Io volessi. Questo germe, essendo messo da un Dio Eterno, era eterno anch’esso, sicché l’uomo contiene in sé un eterno amore ed un eterno amore gli va sempre incontro, per ricevere il contraccambio dei germi del suo eterno amore gettato nell’uomo e dargli nuovo ed eterno amore, perché Io volevo essere nell’uomo come germe e fuori come lavoratore, per formare in lui l’albero del mio eterno amore; perché, che gioverebbe all’uomo avere l’occhio pieno di luce, se non avesse una luce esterna che lo illuminasse?.." Gesù

L'operazione divina nell'uomo è stata duplice: dentro l'uomo Dio aveva gettato un germe dell'amore eterno di Dio, questo germe sarebbe stato da Dio stesso lavorato anche dall'esterno. Un'amore interno ed uno esterno e attraverso questo esterno Dio voleva lavorare l'interno per far diventare quel germe un'albero. Cioè l'uomo sarebbe dovuto diventare capace di riconoscere e ricambiare l'amore di Dio perfettamente. E viene anche spiegato in questo testo come.

"..sicché se la luce del sole splende nel suo occhio, gli porta l’onda del mio amore; se prende l’acqua per dissetarsi, il cibo per nutrirsi, gli portano l’onda del mio eterno amore; se la terra si stende sotto i suoi piedi e resta ferma per dargli il passo, gli porta l’onda del mio amore; se il fiore olezza il suo profumo, se il fuoco sprigiona il suo calore, tutti gli portano il mio eterno amore, ma questo non basta, Io vi sto insieme lavorando dentro e fuori per assestare, confermare e suggellare tutte le mie similitudini nell’anima dell’uomo, affinché amore eterno gli do ed amore eterno mi dia, sicché anche la creatura mi può amare con eterno amore, perché ne contiene il germe, ma con sommo mio dolore l’uomo soffoca questo germe ed allora succede che, anche se ha il mio amore sotto le sue onde, non sente la luce che gli porta il mio amore, perché lui avendo soffocato il germe, è restato cieco; anche se brucia non si riscalda e per quanto beva e mangi, né si disseta, né si nutre, dove non c’è il germe non c’è fecondità.” Gesù

La luce del sole esterna era vista da Adamo come un Ti Amo di Dio, entrando in lui toccava il germe e suscitava un ricambio d'amore e così per tutte le altre cose. Noi però abbiamo perso questa capacità. Il nostro germe è soffocato, cieco e compresso. Biosgna in qualche modo riattivarlo attraverso un'operazione automatica come in Adamo ma coadiuvata dalla nostra Volontà. Compito a casa: grazie Signore per questo ti Amo che mi disseta per l'acqua, ecc.....l'ingresso nella dv ha come operazione fondamentale il riconoscere i Ti Amo di Dio e ricambiarli in continuazione. Si camperebbe meglio anzichè pensare sempre cose brutte o alle cose che non vanno. Guardare le cose che ci portano i Ti Amo di Dio è una cosa bellissima e si campa molto molto meglio. Non possiamo sempre vedere solo il male dentro e fuori di noi, non è una vita divina ma una vita dannata. Non è un volere vivere ignorando il male ma va combattuto il male ma come? Il male si combatte principalmente spalancando le porte al bene che Dio ci dona e rendendo il bene produttivo attraverso la nostra risposta. Facciamoci attenti ai Ti Amo di Dio. L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori (san Paolo), custodiamo la vita della grazia dentro di noi. E' l'anticamera del Paradiso e buon modo di accostarsi alle cose create, sempre in relazione a Colui che le ha poste.

6 Settembre 1923 Quando cessa l’amore incomincia la colpa

Ci mostra come la radice del peccato originale fu una dimenticanza, Adamo dimenticò quanto Dio lo amasse. Quando noi pecchiamo, noi dubitiamo dell'amore di Dio. Se Dio ti dice non commettere atti impuri, perchè te lo dice? Vuole limitare la tua libertà? Vuole crearti un laccio? Vuole impedire che tu sia felice? Questo è quello che ci mette in testa il demonio. La molla del peccato è sempre questa. Santa Maria Goretti si è fatta ammazzare perchè non aveva nessun dubbio (che fare atti impuri non era giusto), se io credo al Suo Amore non la faccio. Se io fossi certissimo dell'amore di Dio diventerei quasi impeccabile.

"..Difatti, vuoi tu sapere perché Adamo peccò? Perché dimenticò che Io lo amavo e dimenticò d’amarmi, fu questo il primo germe della sua colpa, se avesse pensato che Io lo amavo assai e che lui era obbligato ad amarmi, mai si sarebbe deciso a disubbidirmi, sicché prima cessò l’amore, poi cominciò il peccato; e come cessò d’amare il suo Dio, cessò il vero amore verso se stesso; le sue stesse membra e potenze si ribellarono a lui stesso; perdette il dominio, l’ordine e diventò pauroso, non solo, ma cessò il vero amore verso le altre creature, mentre Io lo avevo creato con lo stesso amore che regnava tra le Divine Persone, in modo che uno dovesse essere l’immagine dell’altro, la felicità, la gioia, la vita dell’altro, perciò, venendo sulla terra, la cosa a cui diedi più importanza, fu che si amassero l’un l’altro come erano amati da Me, per dar loro il mio primo amore, per far aleggiare sulla terra l’amore della Santissima Trinità. Perciò in tutte le tue pene e privazioni, non dimenticare mai che Io ti amo assai, per non dimenticarti mai d’amarmi e come figlia del nostro Volere hai il compito d’amarmi per tutti, così starai nell’ordine e non avrai timore di nulla.” Gesù

Una cosa che si scopre nei Libri di Cielo, si scopre l'amore a Gesù. Prima l'amore di Dio e poi del prossimo. Dove si vedono cristiani che amano follemente Gesù e la Madonna? Prima cessò l'amore e poi incominciò il peccato. Un sacerdote (dice il don) parla del Monsignor Petrocchi: aveva quest'arte, quando doveva dirti una cosa anche dolorosa o anche una correzione, la sua prima preoccupazione era quella di farti passare profondamente il fatto che lui ti stava dicendo quella cosa perchè ti voleva bene, per il tuo bene e solo perchè ti voleva bene. Perchè se passa prima l'amore, la cosa che ti dice, tu la farai anche se fosse amara o dolorosa. Perchè tu sei certo che te lo sta dicendo perchè ti vuole bene. Una persona che vive nel peccato non conosce l'amore di Dio. La Madonna chiama i peccatori coloro che non conoscono l'amore di Dio (Medjugorje); perchè se ci credesse non peccherebbe mai. Dimenticanza d'amore -> Cessi d'amare Dio (noi amiamo chi ci ama), noi non possiamo amare Dio se non lo conosciamo -> cessazione d'amore per te stesso. Lo sai che se non ami Dio non ami te stesso? ("..le sue stesse membra e potenze si ribellarono a lui stesso; perdette il dominio, l’ordine e diventò pauroso..") Una persona che si sente amata da Dio non ha paura di nulla e di nessuno. -> cessazione del vero amore verso le altre creature.

Se tu ancora commetti facilmente qualche peccato è perchè dell'amore di Dio non sei ancora così convinto. Non riamarlo, non amare sè stessi e non amare il prossimo. E diventi capace di combinare qualunque tipo di guaio.

14 Gennaio 1924 Nella flagellazione Gesù volle essere spogliato per dare di nuovo alla creatura la veste regale della Divina Volontà

Figlia mia, vuoi tu sapere la causa per cui fui spogliato quando fui flagellato? In ogni mistero della mia Passione, prima mi occupavo di rinsaldare la rottura tra la volontà umana e la Divina e poi delle offese che produsse questa rottura. Onde, l’uomo quando nell’eden spezzò i vincoli dell’unione tra la Volontà Suprema e la sua, si spogliò delle vesti regali della mia Volontà e si vestì dei miseri cenci della sua, debole, incostante, impotente a far nulla di bene. La mia Volontà era per lui un dolce incanto che lo teneva assorbito in una luce purissima, che non gli faceva conoscere altro che il suo Dio, da cui era uscito, il quale non gli dava altro che felicità senza numero ed era tanto assorbito dal tanto dare che gli faceva il suo Dio, che non si dava alcun pensiero di se stesso. Oh! come era felice l’uomo e come la Divinità si dilettava nel dare a lui tante particelle del suo Essere per quanto la creatura ne può ricevere, per farlo simile a Sé...." Gesù

Miseri cenci, memorizziamo quest'espressione. Guardiamo i nostri fratelli per come li vediamo con questo santo occhio di misericordia. Un barbone ci fa pena, come campa e com'è ridotto. Fa compassione e fa pena. Noi viviamo in un mondo di barboni perchè gli uomini indossano i miseri cenci della propria incostante, debole della nostra umana volontà. Adamo aveva il pensiero sempre fisso in Dio che gli dava felicità senza numero. In continuazione. Che bello campare senza preoccuparci di noi stessi ma guardare al molto che Dio ci dà che produce felicità senza numero. Dio era felice di farci felici.

"..Onde, appena spezzò l’unione della nostra Volontà con la sua, perdette la veste regale, perdette l’incanto, la luce, la felicità; guardò se stesso senza la luce della mia Volontà e guardandosi senza l’incanto che lo teneva assorbito, si conobbe, ebbe vergogna, ebbe paura di Dio, tanto che la stessa natura sentì i suoi tristi effetti, sentì il freddo e la nudità e sentì il vivo bisogno di coprirsi e come la nostra Volontà lo teneva al porto di felicità immense, così la sua lo mise al porto delle miserie.." Gesù

Uno delle spie che stiamo cominciando a muovere i primi passi nella dv è anche il tasso della nostra gioia e contentezza. Quanto siamo felici?

"..Vedi dunque che significa non stare unito con la mia Volontà? Oh! se tutti la conoscessero, come avrebbero un solo sospiro: che il mio Volere venga a regnare sulla terra. Sicché se Adamo non si fosse sottratto alla Volontà Divina, anche la sua natura non avrebbe avuto bisogno di vesti, non avrebbe sentito la vergogna della sua nudità, né sarebbe stato soggetto a soffrire il freddo, il caldo, la fame, la debolezza, ma queste cose naturali erano quasi nulla, erano piuttosto simboli del gran bene che aveva perduto la sua anima.." Gesù

Lo insegna anche la Chiesa nella Rivelazione Pubblica, ma io ci credo o non ci credo? Il sentirsi nudo di Adamo fu una conseguenza dell'essersi spogliato della Dv.

"..Onde figlia mia, prima d’essere legato alla colonna per essere flagellato, volli essere spogliato per soffrire e riparare la nudità dell’uomo quando si spogliò della veste regale della mia Volontà; sentii in Me tale confusione e pena nel vedermi così denudato in mezzo a nemici che si facevano beffe di Me, che piansi per la nudità dell’uomo e offrii al mio Celeste Padre la mia nudità, per fare che l’uomo fosse vestito di nuovo della veste regale della mia Volontà e per sborso, affinché ciò non mi fosse negato, offrii il mio sangue, le mie carni strappate a brani, mi feci spogliare non solo delle vesti, ma anche della mia pelle, per poter pagare il prezzo e soddisfare al delitto di questa nudità dell’uomo; versai tanto sangue in questo mistero che in nessun altro ne versai tanto, tanto che bastava coprirlo come con una seconda veste e con la veste di sangue per coprirlo di nuovo, così riscaldarlo, lavarlo, per disporlo a ricevere la veste regale della mia Volontà.”

Il peccato originale è stato uno spogliarsi della veste regale della dv che ha causato una profonda vergogna nell'uomo di sè stesso lasciandolo in balia di sè stesso (della sua nudità, del freddo, della fame, della debolezza e di tutto il resto). Questa regale ce la possiamo riprenderla simbolizzata dalla veste bianca battesimale che è una prima manifattura di essa.

28 Febbraio 1924 Il Signore ha sospeso i beni che aveva stabilito nella Creazione, per darli alle anime che devono vivere nel suo Volere

Questo brano ci farà capire alcune cose che Luisa ha vissuto alcune cose. Le cose che Adamo aveva, lei (Luisa) le ha riavute almeno in parte.

"..Tu devi sapere che, come la Divinità decretò la Creazione, mise fuori di Sé tutto ciò che doveva dare alla creatura, i doni, le grazie, le carezze, i baci, e l’amore che doveva manifestarle;.." Gesù

Negli scritti di Luisa accadono tante volte (i baci, l'amore e le carezze); nella prima Ora della Passione c'è Luisa che scrive che bacia la mano di Gesù e della Madonna. Nella 4° ora c'è un sacco di baci dati a Gesù.

"..come misi fuori il sole, le stelle, l’azzurro cielo e tutto il resto, così misi fuori tutti i doni con cui dovevo arricchire le anime.." Gesù

Dio, per quanto sta in Lui, vorrebbe riempirci di ogni bene. Questo ce lo dobbiamo metterlo in testa. Il don è esperto in teologia dogmatica, la Santissima Trinità è l'espressione che Dio è Amore. Non solo tutto Dio è ma che fa, lo fa solo per amore e per amare. Questa sua caratteristica assoluta non è cessata con il peccato originale. Di conseguenza anche se il Signore tollera certi mali o ci manda delle croci, lo fa sempre e solo in vista di un suo disegno d'amore per noi. Sempre. Non dimenticate mai che dietro ogni peccato o tristezza c'è sempre una dimenticanza dall'amore. Il serpente ci soffia sempre dentro nelle nostre orecchie è che Dio non ci ama. Quando tu vuoi aiutare un'anima, devi farlo capire che lo stai facendo solo per amore.

".. Ora, come l’uomo si sottrasse alla Volontà Suprema, respinse tutti questi doni,.." Gesù

La follia. Dio fa questi doni e l'uomo si sottrae e li respinge.

"..ma la Divinità non li ritirò in Se stessa, ma li lasciò sospesi nella sua Volontà, aspettando che la volontà umana si vincolasse con la sua ed entrasse nel primo ordine da Lei creato, per mettere in corrente con l’umana natura i doni da Lei stabiliti.." Gesù

I doni che Dio aveva preparato per l'uomo, i doni sono rimasti sospesi. Appena una persona entra nella dv si prende questi doni e questi doni ci stanno sia per me che per te che leggi. Non puoi ricevere i doni se tagli o spezzi l'unione con la dv. Adamo li ha conosciuti e sarebbero continuati.

"..La mia Volontà vuole sgravarsi di questi cumuli di beni che aveva stabilito di dare alle creature.." Gesù vuole sgravarsi di questa roba, ma non possono essere donate a chi non è condizione di riceverli. "...e perciò voglio stabilire la legge del vivere nel mio Volere, per mettere in vigore tra Creatore e creatura tutti questi beni sospesi,.."

Prima di Luisa questa roba l'ha conosciuta soltanto la Madonna e l'Umanità di Gesù. Una marea di montagna di beni che non si possono dare se non c'è il riannodamento con la divina volontà.

Dio ha seminato in ogni cuore germi d'amore e si serve delle cose fuori da noi per fare in modo che questo germe cresca e diventi un'albero. Il nostro compito è riconoscere i Ti Amo di Dio, farli nostri e ricambiarli perchè questo germe possa crescere. La radice del peccato originale e di ogni peccato è dubitare dell'amore di Dio, dimenticarsi, non crederci che Dio ci ama e terzo il fatto che la DV rappresentava per l'uomo la veste regale e questa veste metteva l'uomo in condizioni di non aver bisogno di nulla, senza sentire freddo, senza sentire caldo, fame, debolezza e senza vergogna di essere nudo. Quarto, il fatto che con il dono della dv, conseguentemente alla vita nella dv, Dio non aveva fatto uscire solo i prodigi della Creazione ma una montagna di baci, carezze, ecc...che sarebbero dovuti andare all'uomo. Uscito l'uomo dalla dv, Dio non se li è ripresi ma sono rimasti a disposizione a chiunque fosse rientrato nel dv. Dopo la Madonna la prima creatura a rientrarci è stata Luisa e questo spiega anche le Grazie Straordinarie che Luisa ha avuto e che Gesù le ha obbligato a scrivere. Solo perchè queste cose diventino realtà, bisogna vivere nella dv altrimenti non le vivremo mai. Invochiamo per tutti che venga il Regno del Fiat per tutti. La fatica più grande che fanno gli esseri umani è abbandonarsi totalmente nelle mani di Dio, la molla è sempre la stessa. C'è chi sta scontento perchè non c'è il lavoro, ci sono le malattie ecc.. e passa la vita a lamentarsi. Mettersi in testa anche adesso, non possiamo passare la vita a fare braccio di ferro con la volontà di Dio. Abbandonati alla volontà di Dio, tendi sempre alla perfezione. Cosa devo fare per entrarci? Per prima cosa farla e Dio deve vedere che considero questa cosa come la cosa più importante e per essa devo essere pronto a tutto. Su qualunque di problematica, noi dobbiamo puntare sempre al 100; quanti figli faccio? Soluzione migliore: quanti Dio vuole. Ma se usiamo un metodo naturale lecito a certe condizioni, non pecchiamo ma stiamo agento di volontà tua (umana), non c'è dentro di te l'abbandono completo nelle mani di Dio. Cosa farebbe Gesù o la Madonna al posto mio?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Armonie, felicità e gusti

Le armonie e le felicità che Dio sparse nella creazione,come esse andarono perdute e come furono ripristinate grazie agli indicibili dolori sofferti da Gesù nella sua Passione. I vari gusti esistenti in questo mondo: il gusto di Dio e delle cose di Dio, i gusti naturali e i gusti di passione. Occorre alimentare i primi e mortificare gli altri. Libro di cielo volume 15, 29 Maggio - 6 Giugno 1923, 29 Gennaio 2020

29 Maggio 1923 Come è sempre Iddio il primo ad operare nell’anima

"..Tutto è armonia nell’uomo e felicità, la sola parte esterna quante armonie e felicità non contiene? L’occhio vede, la bocca esprime, i piedi camminano, ma le mani operano e prendono le cose dove sono giunti i piedi. Se l’occhio potesse vedere e non avesse la bocca per esprimersi, se avesse i piedi per camminare e non avesse le mani per operare, non sarebbe una infelicità, una disarmonia nell’umana natura? E poi, le armonie e la felicità dell’anima umana, la volontà, l’intelletto, la memoria, quante armonie e felicità non contengono? Basta dire che sono parti della felicità ed armonia dell’Eterno, Iddio creò il vero eden personale nell’anima e nel corpo dell’uomo, eden tutto celeste e poi gli diede per abitazione l’eden terrestre; tutto era armonia e felicità nella natura umana e sebbene il peccato abbia sconvolto quest’armonia e felicità, non distrusse del tutto tutto il bene che Iddio aveva creato nell’uomo.." Gesù

Felicità e armonia o felicità perduta e armonia sconvolta. Gesù fa una riflessione, il peccato originale non ha distrutto queste cose. Ci sono degli splendidi giri da fare contemplando l'armonia e la perfezione del corpo umano che il Signore ci ha donato (quando il corpo è in salute ed è integro). Quando una persona sta in buona salute non ha menomazione hai voglia a fare giri stupendi, a pensare e ringraziare il Signore di tutte le cose che ha operato nel nostro corpo. Pensiamo all'attività dei nostri organi interni e a ciò che il nostro corpo opera, i nostri arti si muovono più o meno in continuazione, il sangue circola, le scariche elettriche del nostro organismo, le attività degli organi, il pancreas, ecc... tutto perfettamente armonizzato (quando stiamo bene) senza che ce ne rendiamo conto. Meraviglie che noi dovremmo imparare a contemplare per ringraziare il Signore, non l'abbiamo mica fatto noi. Ti ringrazio Signore che mi hai creato (diceva Santa Chiara), il fatto che dobbiamo passare attraverso la morte corporale è un dolore anche per Dio. Non è una bella cosa. E poi le armonie dell'anima (volontà, intelletto e memoria), tutte le attività mentali, la volontà che ci fa muovere, ecc... e anche nella nostra anima purtroppo le armonie che permangono dopo il peccato originale sono meglio contemplabili quando la nostra psiche è sana ed equilibrata. Il peccato dell'uomo ha disarmonizzato tutto.

Figlia mia, il primo a formare il lavorio delle mie pene nella mia Umanità fu il mio Celeste Padre, perché solo Lui teneva la forza ed il poter di creare il dolore e di metterci quanti gradi di dolore ci volevano, per potersi soddisfare del debito delle creature per quanto ce ne voleva; le creature furono secondarie, perché non avevano alcun potere su di Me, né virtù di creare il dolore per quanta intensità volevano; e questo succede in tutte le creature, come nel creare l’uomo il primo lavorio tanto nell’anima tanto nel corpo lo fece il mio Divin Padre, quanta armonia, quanta felicità non formò con le sue proprie mani nella natura umana?..." Gesù

Guai a chi non pensa a cosa ha fatto Gesù nell'opera della Redenzione. Noi dovremmo stare sempre in un'atteggiamento continuo di ringraziamento e riparazione.

".. E questo succede a tutte le creature quando devo eleggerle a santità distinta o a disegni miei speciali, sono le mie proprie mani che lavorano nell’anima ed ora vi creo il dolore, ora l’amore, ora le cognizioni delle verità celesti, è tanta la mia gelosia, che non voglio che nessuno me la tocchi e se permetto che le creature le facciano qualche cosa, è sempre in ordine secondario, ma il primato l’ho Io che la formo a secondo il mio disegno.” Gesù

Gesù ama tutti con un'amore universale ed indistinto, è chiaro che tra questi tutti ci sono anime particolari che, per imperscrutabili disegni divini, sono chiamate a una santità distinta o che hanno una missione speciale nel piano della Salvezza. In queste anime si determina un lavorio alternato tra grandi dolori e di grande amore e cognizione delle verità celesti che Gesù stesso organizza. Come il Padre ha preparato i dolori per Gesù, Gesù si occupa di queste anime elette. Non toglie che il Signore tratta ciascuno come se fosse l'unico, noi siamo sempre sotto il suo sguardo amoroso.

6 Giugno 1923 Il segno se l’anima è tutta di Dio, è se non prova gusto per tutto ciò che esiste

Figlia mia, il segno che non c’è nulla di male e che l’interno dell’anima è tutto riempito di Dio, è che nulla le sia rimasto che non sia tutto mio e che nonostante tutto ciò che possa accadere dentro e fuori di lei, non prova più gusto di nulla, il suo gusto è solo per Me e di Me e non solo delle cose profane o indifferenti, ma anche di cose sante, di persone pie, di funzioni, di musiche, eccetera, tutto per lei è freddo, indifferente e come se si trattasse di cose che non le appartengono e la ragione è naturale, se l’anima è tutta riempita di Me, quindi è riempita anche dei miei gusti, il gusto mio è il suo, gli altri gusti non trovano posto in cui mettersi, perciò per quanto belli essi siano, per l’anima non hanno alcun attrattiva, anzi per lei sono come morti. Invece l’anima che non è tutta mia, è vuota e come le cose la circondano, così sente in sé tanti gusti se sono cose che le piacciono; se poi son cose che non gradisce, sente disgusto, sicché sta in continua alternanza di gusti e di disgusti e siccome il gusto che non è uscito da Me non è duraturo, molte volte i gusti si convertono in disgusti e perciò si notano tante varietà di carattere: ora troppo triste, ora troppo allegro, ora tutto stizzoso, un’altra volta tutto affabile, è il vuoto di Me che ha nell’anima, che le dà tante varietà di caratteri, niente di simile al mio, che sono sempre eguale e mai mi muto...." Gesù

Questo scritto richiama alcuni principi dell'ascetica classica che sono ovvi: se uno ha scoperto le più grandi felicità non torna alle piccole ed antiche felicità perchè ha trovato qualcosa di più grande. Noi da piccoli giocavamo con i giocattoli, ma un'adulto che ci giocasse non sarebbe normale.

Il discorso è molto semplice, generalizziamolo un pò: Quanto più ti interessa di Nostro Signore e quanto più facilmente stai con Lui occupandoti delle Sue cose, quanto meno provi gusto nel fare le cose sue quanto meno ti interessa perchè l'uomo fondamentalmente è mosso nell'agire dal diletto: mi piace o non mi piace, mi fa piacere o non mi fa piacere. Ci provo gusto o no. Perchè la stragrande maggioranza della gente non entra in Chiesa? Perchè percepisce le attività in Chiesa come cose tediose, non dilettevoli. Perchè i santi passavano 10 ore davanti al Santissimo? Perchè per loro era un diletto. Ottimo anche termometro per insegnarci un'indice di valutazione. Non sempre a noi è concesso di stare con Gesù quanto vorremmo ma se quando non posso starci avverto la mancanza non c'è da preoccuparci, mi dispiace quando devo andare via dall'adorazione e ho poco tempo per essa? Non c'è problema. Questi parametri sono delle importantissime spie, se la nostra anima è divisa tra mille cose certamente vuol dire che Gesù non è l'unico e non sarà neanche il primo. Gesù qua vuol far comprendere come il gusto o l'attaccamento va polarizzato su Gesù. Non significa che io non debba sentire una bella canzone o provare diletto nell'ascoltarla sia un'imperfezione agli occhi di Dio o peccato. Gesù non sta dicendo questo, altrimenti per essere a Lui graditi bisognerebbe diventare tutti quanti monaci di clausura.

Questo è un problema spirituale, anche una cosa di per sè appartenente all'ordine naturale; un conto è se io la cerco come fine a sè stesso, un conto invece è che io l'accolgo come un dono di Dio dal quale traggo tutti i benefici ma sempre come ricevuti dalle sue sante e benedette mani. L'attaccamento sensibile ci distoglie dal Signore, l'accoglienza distaccata ci rafforza con il Signore perchè ci permette di riconoscerlo anche in queste piccole carezze. Come faccio a capire se sono attaccato o no? Come reagisco quando mi vengono tolte? Perchè se reagisco malamente sono attaccato a quelle cose, ecco il senso della mortificazione cristiana. Dare la morte ai gusti che non sono di Gesù.

Ogni tanto dobbiamo fare piazza pulita. Ti piace la musica? Spegni la musica, ti piace la televisione? Spegnila, ti piace la frequentazione di persona o pia? Ti piace quella devozione? La cambi o non frequenti la persona. Un'altra spia è la lunaticità di carattere: se un giorno sono troppo triste, un'altro sono felice, ecc.. cosa significa? Passano degli stati d'animo in me perchè oggi ho quello che voglio e domani no. Oggi posso godermi una cosa bella e domani no. Qui non c'è nulla di divino. L'importante è tenere presente l'importanza della mortificazione: se è gusto di Gesù trasforma la creatura in Lui. Se sono gusti divini dargli la vita o se sono gusti umani o di passioni dargli la morte. Non c'è vita interiore e vita cristiana senza mortificazione (senza ammazzarsi o fare cose fuori dalla giusta misura); però questa è una cosa normale da fare. Altrimenti si rimane nella pia illusione.

"..Se son gusti puramente divini, bisogna dare loro la vita; se poi sono gusti umani, o di passioni, bisogna dare loro la morte; altrimenti c’è pericolo di precipitare nella corrente del male.” Gesù

Tocca a noi interrogarci per discernere se i nostri gusti sono frazionati o se sono con Gesù e solo la persona lo può fare davanti a Dio nella sua preghiera personale davanti alla propria coscienza.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 17 luglio 2020

Il passaporto della luce dei piccoli soli

Chi si fonde con la Divina Volontà ed entra in essa acquista un passaporto di luce per mezzo del quale può diffondere il bene immenso dell'amore, della gloria e della riparazione (divine) dovute a Dio su tutto e su tutti. Gesù gradisce immensamente l'amore con cui e per cui l'anima opera in questo modo. Fondendosi nella Divina Volontà l'anima diventa un piccolo sole ad imitazione del Sole Divino che è Gesù. Riferimenti: Volume 16, 19 Marzo 1924 e Volume 17, 17 Settembre 1924. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", ventottesima puntata, Martedì 28 Gennaio 2020

19 Marzo 1924 Il Voler Divino è passaporto per entrare in tutto, nelle fibre più segrete e con la sua virtù moltiplica la Vita di Gesù

1) Luisa sta fondendosi nel mare immenso del volere divino e cosa succede? Gesù esce dal suo interno (sono modalità mistiche di presenza, ma bisogna leggere la fine del primo volume dove Luisa spiega bene ciò) e dopo di chè Gesù inizia a compiere una serie di benedizioni.

Figlia mia, ti benedico il tuo cuore, i tuoi palpiti, i tuoi affetti, le tue parole, i tuoi pensieri, ed anche il tuo più piccolo moto, affinché tutti, con la mia benedizione restino investiti d’una virtù divina, in modo che entrando nel mio Volere portino con sé, in virtù della mia benedizione, questa virtù divina e abbiano il potere di potersi diffondere in tutti, darsi a tutti, moltiplicarmi per ciascuno, per darmi l’amore, la gloria, come se tutti avessero la mia Vita in loro, perciò entra nel mio Volere, penetra tra il Cielo e la terra, gira per tutti..." Gesù

Quest'operazione è necessaria per quanto possiamo (ma nessun mortale riuscirà a percepirli bene in questo mondo), cosa significa che Gesù si moltiplica? Più avanti lo spiega. Luisa si sente una buona a nulla

Amor mio, non mi sembra vero che io possa moltiplicare la tua Vita per darti il grande onore di tante Vite Divine; e poi, Tu ti trovi dappertutto, quindi è in virtù di Te stesso che sorge ad ogni atto questa Vita, non mia, io resto sempre la piccola bimba che non è buona a nulla.” Luisa

Ogni essere umano è stato creato da Dio come un capolavoro d'amore da parte di Dio e come diceva il catechismo di san Pio X che Dio ci ha creato per conoscerlo, amarlo e servirlo e goderne dall'altra parte. Quanti esseri umani nella vita terrena fanno ciò per cui Dio li ha creati? Conoscerlo, amarlo e servirlo? Quanti soldi, tempo, beni e risorse usiamo per far ciò? Da un punto di vista oggettivo tu stai dedicando il tempo per leggere per conoscere Dio. Chi è che fa queste cose? E quindi cosa succede? Si formano dei vuoti d'amore. Ci sono delle creature che non danno a Dio ciò che è dovuto. Non è un'optional. E' un dovere e se tu impieghi tempo a conoscerlo, amarlo e servirlo gli dai gloria. Si formano dei buchi e ci sono delle creature che non rendono ciò che è dovuto a Dio e che cosa succede? E' contento Dio di questa cosa? Non perchè abbia bisogno del culto ma non è contento perchè chi non fa questo perde la possibilità di essere felice in questo mondo e beato nell'altro. La gioia di un prete è quando qualcuno ti dice: grazie per avermi detto quella cosa, perchè mi sono ravvicinato al Signore. E anche per un laico. Se qualcuno riprenda una vita cristiana è buono. La Chiesa cerca di dire alle persone che Dio ti vuole bene e ricambialo perchè questa è la vita eterna. Ma tutti quelli che nonostante tutto non faranno questa cosa...Gesù, attraverso la dv ha raggiunto le menti, i pensieri, i passi ecc.. di ogni persone e si è sostituito a loro per dare al Padre quella gloria e soddisfazione che in molti non gli avrebbero dato.

Fondersi nella dv, uno che si fonde in essa ha il potere di diffondersi e moltiplicarsi per ciascuno. Come Gesù operava nella dv, possiamo farlo anche noi. E Gesù lo vuole che questo si faccia. Quando entro nel dv ed inizio ad operare io porto, non me stesso, ma porto Gesù in tutti quanti i cuori. Quest'operazione è chiamata da Gesù Passaporto.

"..Il mio Volere è luce purissima e questa luce contiene l’onniveggenza, il passaporto per poter entrare nei più intimi nascondigli, nelle fibre più segrete, nell’abisso delle profondità e nello spazio delle altezze più alte. Questo passaporto non ha bisogno di firma per essere valido, ma contiene in se stesso questo potere, perché essendo luce che scende dall’alto, nessuno può impedirgli il passo e l’entrata; e poi è re di tutto e ha il dominio ovunque. Onde metti in giro nella mia Volontà i tuoi pensieri, le tue parole, i tuoi palpiti, le tue pene, tutto il tuo essere, non lasciare nulla in te stessa, affinché col passaporto della luce della mia Volontà e con la mia virtù divina entri in ogni atto di creatura e moltiplichi la mia Vita in ciascuna di esse. Oh! come sarò contento nel vedere che la creatura, in virtù della mia Volontà, riempie Cielo e terra di tante mie Vite per quante creature esistono.” Gesù

Con questo passaporto puoi andare dovunque. Con questo passaporto non ci sono confini e non serve la firma e si può raggiungere qualunque realtà. E'chiaro che io non posso far scorrere una parolaccia, questo non è pensabile. Ma una parola buona, una penitenza, un'atto d'amore ecc... sì. Se io faccio un digiuno (atto personale e avendolo fatto io il merito è mio). Ma se io mi fondo nella dv e metto questo digiuno nella potenza del dv e metto i meriti di questo digiuno nel dv affinchè raggiungano tutti..una cosa piccola (perchè lo è), però posso moltiplicare l'efficacia all'infinito. Che merito ho? L'unica cosa è che l'ho portato nella dv. Gesù si trova dovunque, Dio è Immenso e l'Immensità di Dio significa che il Signore è presente in Terra, Cielo e in ogni luogo. Tutte quante le cose sono a Lui presenti, tutte quante le cose sono immediatamente soggette al suo Dominio, ecc..ma non è l'amore.

Noi facciamo queste operazioni per amore di Gesù perchè mi dispiace che tante persone offendano Gesù. Io vivo adesso nel 2020 e non posso far nulla per le persone nate prima del 1900 e le persone che nasceranno nel 2300 io non ci sarò. Ma ci sono grandi peccatori nel passato e nel futuro? Ti dispiace che ci siano queste persone che offendano Gesù o non te ne importa nulla? Quando si vive nella dv si inizia a vivere sul serio l'amore di Dio. Se tu ami tua moglie o altro e qualcuno insulta pesantemente la persona amata, cosa fai? Lo gonfi. Farai qualcosa per difenderla e proteggerla. C'è qualcuno che gli dispiace che venga insultato Gesù? Dato che non posso cambiare la testa del prossimo, possiamo annunciare il Vangelo ma non imporre il Vangelo. Non ho potere neanche per i miei contemporanei. E allora amiamo Dio per tutti facendo felice Gesù, qual'è il merito della creatura? Solo l'amore. Dio è Onnipotente ma noi ci mettiamo l'amore e l'agire nella dv.

Quando io compio l'atto fuso nella dv non solo estendo l'atto a livello indefinito nell'arco della storia ma il mio atto umano, -- se io dico Gesù ti Amo o Maria Ti Amo, all'inferno non ci va. Se io dico così, io ti amo, io ti offro il mio amore ma quant'è grande? Tanto ma limitato. Ma se io dico Gesù ti Amo con la tua Volontà, prendo l'amore di Dio e l'amo nella sua Volontà. La Madonna si merita un'amore granissimo a parte nostra, io non mi sento di amare la Madonna come lei si meriterebbe e allora si dice Maria ti amo nella Dv. Così sto dicendo che l'amore adeguato a te l'ha dato soltanto Gesù e quindi ti offro il mio amore unito a quello di Gesù.

"..ecco perciò la mia festa nel vedere che la creatura prende del mio e mi dà il mio amore, la mia gloria e perfino la mia stessa Vita, è tanto il mio contento che alla creatura non è dato comprenderlo finché vive nell’esilio, ma lo comprenderà nella patria celeste, quando si vedrà contraccambiata con altrettante Vite Divine per quante ne ha formate sulla terra.” Gesù

Io povero miserabile posso far contento Gesù, tanta roba. Noi non ci renderemo conto di quanto facciamo contento Gesù ma solo in Paradiso. "..quando si vedrà contraccambiata con altrettante Vite Divine per quante ne ha formate sulla terra.” Gesù - Ogni volta che faccio un giro nella dv e le diffondo dovunque moltiplico altrettante vite divine in giro.

17 Settembre 1924 Operare nella Divina Volontà significa che: il Sole della Divina Volontà, trasformando in Sole la volontà umana, agisce in essa come nel suo proprio centro. Gesù benedice questi scritti

Stavo pensando al Santo Voler Divino e facevo quanto più potevo per fondermi in Esso, per poter abbracciare tutti e portare al mio Dio come un atto solo gli atti di tutti, che tutti sono dovuti al nostro Creatore. Luisa

Quando noi ci fondiamo con il sole della dv, noi diventiamo dei piccoli soli. Se ci fosse possibile fondersi con il nostro astro cosa succederebbe? Diventerei sole anch'io. Così quando ci fondiamo con la dv i miei atti diventano divini. C'è una sproporzione, non è il sole che viene assimilato da una creatura. Noi, tutti i cibi che prendiamo, li assimiliano e diventano me. Ma noi prendiamo un cibo come se fosse un cibo (la Comunione) ma la assimilano? No, perchè è Gesù che ci assimila a sè facendosi diventare un pochino simili a Lui. Quando si opera nella dv si diventa un piccolo sole. Così dal piccolo sole partono dei piccoli raggi colpiscono i prossimi

Ora, mentre facevo ciò vedevo aprirsi il Cielo e ne usciva un Sole che ferendomi coi suoi raggi mi penetrava fin nel fondo dell’anima mia, la quale, ferita da questi raggi si convertiva in un sole che, spandendo raggi, feriva quel Sole da cui era stata ferita. E siccome io continuavo a fare i miei atti per tutti nel Divin Volere, questi atti erano travolti da questi raggi e convertiti in atti divini, che diffondendosi in tutti e su tutti formavano una rete di luce da mettere un ordine tra il Creatore e la creatura. (Luisa)

Figlia mia, vedi come è bello il Sole della mia Volontà! Qual potenza, qual meraviglia! Appena l’anima si vuol fondere in Essa per abbracciare tutti, il mio Volere, trasformandosi in Sole, ferisce l’anima e forma un altro Sole in essa; e questa come vi forma i suoi atti, forma i suoi raggi per ferire il Sole della Suprema Volontà e travolgendo tutti in questa luce, per tutti ama, glorifica, soddisfa il suo Creatore; e quel che è più, non con amore, gloria e soddisfazione umana, ma con amore e gloria di Volontà Divina, perché il Sole della mia Volontà ha operato in essa. Vedi che significa fare gli atti nella mia Volontà, è questo il vivere nel mio Volere: che il Sole della mia Volontà, trasformando in Sole la volontà umana, agisce in essa come nel suo proprio centro.” Gesù

Nel formare in esso i suoi atti, gli atti diventano raggi. Per amare, dare gloria e soddisfare il nostro Creatore (le operazioni con cui agiva sulla terra erano queste). Dare amore, gloria e riparazione a Gesù nella dv significa,(ATTENZIONE) è chiaro che se nella mia vita cerco di amare il Signore sinceramente questa cosa funziona, se io nella mia vita cerco di dare gloria al Signore o di riparare e ho anche uno stile di vita, è chiaro che un pò di penitenza e riparazione la dobbiamo fare anche anche noi se no come faccio a portare nel sole della dv la penitenza per raggiungere tutte quante le persone che hanno peccato? Non soltanto per i miei peccati ma anche per le mancanze altrui. Questo arriva a Gesù come divino e non come atti umani. Io posso nella dv compiere un'atto e questi travalicano l'eternità. Io non arriverò nel 2200 in carne mortale ma con gli atti nella dv ci arriverò.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 16 luglio 2020

Amore per amore

Gesù spiega come la creazione fu posta in essere da Dio per dare, attraverso ogni creatura, un particolare dono ai suoi figli e una sfumatura particolare del suo amore. Riconoscere questi doni di Dio è proprio di chi vive nella Divina Volontà ed è un anticipo sulla terra della futura gloria accidentale dei beati. Libro di cielo volume 15, 25 Maggio 1923, 28 Gennaio 2020

25 Maggio 1923 La Divina Volontà legittima le anime per figli di Dio. Come tutto fu creato per loro.

Il rapporto con il Fiat Creante e la capacità di riconoscere in ogni ente creato il distinto Ti Amo di Dio che il Signore ha fatto per l'uomo. Qua Gesù fa subito ed essenziale premessa:

Figlia diletta della nostra Suprema Volontà, vedi, tutta questa macchina dell’universo, il cielo, il sole, i mari e tutto il resto, fu da Noi creato per fare un dono, ma sai a chi? A coloro che avrebbero fatto la nostra Volontà. Tutto ad essi fu donato come a nostri figli legittimi, questo lo facevamo per decoro delle nostre opere, non depositandole né facendo dono a gente straniera, né a figli illegittimi, che non avrebbero capito i grandi beni che ci sono in esse, né apprezzato la grandezza e la santità delle nostre opere, anzi li avrebbero sciupati e disprezzati; invece, facendo dono ai nostri figli legittimi, siccome in ogni cosa creata c’è un amore distinto ed un bene speciale verso colui al quale è diretto il dono, la nostra Volontà abitante in loro e formando in loro vita propria, avrebbe fatto loro comprendere tutti questi amori distinti uno dall’altro che ci sono in tutto il creato e tutte le specialità dei beni, quindi essi ci avrebbero dato ricambio per ciascun amore distinto, gloria, onore, per tutti i beni a loro donati; la nostra Volontà, che li aveva creati con un Fiat e che ne conosceva tutti i segreti, abitante nei nostri figli legittimi, con un altro Fiat avrebbe svelato i nostri segreti che ci sono in tutte le cose create e ci avrebbe fatto dare amore per amore, le armonie, le comunicazioni si sarebbero avvicendate tra loro e Noi..." Gesù

La Creazione per noi esseri umani, tutti i beni creati, che viviamo sulla terra è come la Gloria accidentale dei beati che vivono in Paradiso. La visione di Dio (gloria essenziale) e nessuno se la può immaginare, e poi c'è la gloria accidentale. La Madonna non è Dio anche se è tutta divina (esempio), i santi e gli angeli, ecc... e in Paradiso dobbiamo attenderci quello che non siamo riusciti a fare sulla Terra. Tutte le cose che Dio ha creato ci saranno. Non perchè gli animali o alberi abbiamo un'anima ma perchè tutto quello che Dio ha fatto ce lo metterà lì. La vita nella dv (come in cielo così in terra) la gloria essenziale e accidentale (non come gloria) e non allo stesso titolo si rivivono sulla terra. Se uno vive nella dv vive conoscendo l'amore Dio personale e vive un rapporto personale diretto con il Signore eha un rapporto diverso con tutto e con tutti. Apparentemente ha una vita normalissima come tutti gli altri ma è il modo in cui vive tutte quante le cose. Pensiamo il rapporto con gli animali, nel nostro tempo assurdo ci sono dei disordini evidenti, delle modalità di gestione questa cosa strampalate (gli animali in certe circostanze diventano il principio assoluto della vita delle persone, ecc...). Queste aberrazioni sono proprie di gente che sta fuori dalla dv. Gente che ruba a Gesù senza neanche dirgli un grazie e non capisce che quello che è un segno d'amore di Dio e non ha la proporzione.

"..Chi ti vuol dare il dono della bellezza del tuo Creatore e l’amore che contiene il bello, chi il dono della potenza e l’amore che contiene la potenza, chi il dono della sapienza, chi quello della bontà, chi della santità, chi della luce, chi della purità ed i distinti amori che contiene la sapienza, la bontà, la santità, la luce, la purità, eccetera.." Gesù

Un figlio o figlia della dv ha un buon rapporto con gli animali, perchè non si attacca alla creatura in quanto creatura. Una macchina ha 100 cavalli perchè se uno è andato su un cavallo che corre, tu senti la potenza e nella macchina senti che c'è qualcosa di forte. Tu senti la potenza creata da Dio e fatta viva e presente in una creatura. E' una proprietà divina che in maniera limitata è presente in quella creatura. I cani sono l'immagine della fedeltà di Dio, il Signore non ci abbandona. Un bel cane chi è? E' la fedeltà fatta carne. Gli esseri umani le percepiscono di lontano. Dentro di noi per quanto possiamo essere peccatori è rimasto qualcosa che ci lega agli animali ma fuori dalla volontà di Dio ne godiamo in modo sballato senza renderci conto di ciò. Che fiore ti piace? Questi sono i giri. Guardo una rosa, cosa ci cogli in quella rosa? Che ti Amo Dio ci ha messo nell'ortensia? ecc.. e anche nel gatto, nel cane, ecc.. quando si inizia a vivere nella dv si inizia a pregare sul serio. Inizi ad avere un rapporto con Dio personale. Chi lo vive lo sa. L'amore non si può spiegare, raccontare ecc... ma non si può spiegare come ami quella persona.

O facciamo questo (riconosciamo l'amore di Dio) o mandiamo in fallimento lo scopo per il quale siamo stati creati, vivere nella dv è semplicemente accogliere e riconoscere l'amore di Dio personale e diretto e ricambiarlo. E anche quello mediato attraverso le creature. Chi è fuori da questo orizzonte ruba i beni della creazione.

"..Tutto ad essi fu donato come a nostri figli legittimi, questo lo facevamo per decoro delle nostre opere, non depositandole né facendo dono a gente straniera, né a figli illegittimi, che non avrebbero capito i grandi beni che ci sono in esse, né apprezzato la grandezza e la santità delle nostre opere, anzi li avrebbero sciupati e disprezzati;.." Gesù

"..E sebbene quelli che non fanno la nostra Volontà pare che ne godano e prendano parte, ma i doni non sono loro, godono come causa indiretta, come usurpatori e come figli illegittimi; molto più che non essendo la mia Volontà abitante in loro, nulla o pochissimo capiscono del mio amore che tutto il creato porta loro e dei grandi beni che in esso ci sono; anzi, molti non sanno neppure chi ha creato tante cose, vera gente straniera, che mentre vive delle cose che mi appartengono, neppure mi vuole riconoscere.." Gesù

C'è chi se ne appropria, li sciupa e stravolge i doni di Dio e non capisce niente.

"..Onde, come a vero Figlio legittimo questo gran dono di tutto l’universo fu consegnato dal mio Padre Celeste alla mia Umanità, in cui non ci fu cosa che non ricambiassi, dono per dono, amore per amore.." Gesù

Gesù è venuto sulla terra perchè come uomo potesse riconoscere e godere tutto ciò che Egli stesso aveva fatto

"..Poi venne la mia Celeste Madre, che così bene seppe ricambiare il suo Creatore e poi sono venuti i figli della mia Volontà, che Essa deve legittimare per suoi propri figli.." Gesù

La Madonna viveva in un paesino ma dentro casa sua c'erano gli animali (l'asinello era il mezzo di trasporto dei poveri, avevano altri animali?). Che faceva? Come si relazionava la Madonna con gli altri enti creati? Dovunque la Madonna si girava vedeva l'amore di Dio attraverso quella creatura. I teologi classici ci hanno insegnato che l'attaccamento alle creature è uno costitutivo del peccato, l'avversione a Dio e la conversione e alla creatura. Ti allontani da Dio e ti getti attaccandoti in maniera malsana alle creature. Ma l'incontrario comporta anche il distacco dall'affetto disordinato alle creature ma non da loro e l'uso conforme degli animali per il quale sono stati creati.

Com'è il mio amore verso Dio? E verso le creature? Amore in ingresso e in uscita. Quanto colgo dalle creature (anche persone che mi stanno attorno) l'amore di Dio attraverso di loro? La persona che mi maltratta è un Ti Amo di Dio seppellito dall'umana volontà della persona. I figli della dv questo lo incominciano a vivere.

"..Perciò tutto il creato esulta di gioia, fa festa e sorride quando tirandoti fuori di te stessa, insieme con Me riconoscono la figlia legittima della Volontà Suprema, la loro padrona, vorrebbero correre tutti nel tuo grembo ed a te intorno non solo per farti festa, ma per essere apprezzati e difesi.." Gesù

Difesi in che senso? Nel senso che "vogliono" essere riconosciute come doni di Dio che veicolano il particolare Ti Amo di Dio.

"..Chi ti vuol dare il dono della bellezza del tuo Creatore (ci sono animali bellissimi, hai visto che bello?)e l’amore che contiene il bello,(il contatto santo che produce quella bellezza ti fa sentire santo ed amato) chi il dono della potenza e l’amore che contiene la potenza, (se lo vivi in questo modo, fatti un giro in cavallo..ma se lo tu la vivi in maniera ordinata la percepisci l'amore che Dio ha lasciato nella potenza di quella creatura) chi il dono della sapienza, chi quello della bontà,(l'immagine dell'agnello, un'agnellino era l'immagine di Gesù) chi della santità, chi della luce, chi della purità (chi è la colomba? Animale puro ed innamorato come la Madonna) ed i distinti amori che contiene la sapienza, la bontà, la santità, la luce, la purità, eccetera...." Gesù

"..Sicché la mia Volontà abbatte tutte le sbarre che ci sono tra l’anima e Dio, la mette in armonia tra il Cielo e la terra, svela tutti i segreti che ci sono in tutta la Creazione e la rende depositaria di tutti i doni di Dio.” Gesù

Adamo sapeva riconoscere i vari Ti Amo di Dio. Non ci sono sbarre tra l'anima e Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 15 luglio 2020

"Io non bado alle parole, ma ai fatti"

Gesù spiega come solo le anime che veramente lo amano lo seguono sulla via della croce e del patire. Chi vuol vivere nella Divina Volontà deve essere pronto a scoprire tutte le forme e specie di dolori, per poter cambiare le pene di tutti in bene, le tenebre in luce, le freddezze in fuoco, per vivere la pienezza della vita nella Divina Volontà e per ricevere le follie di amore che Gesù fa per questo genere di anime. La brutta piaga dei "carnefici di anime" e il dolore immenso che ciò causa al Cuore di Gesù. Libro di cielo volume 15, 18-23 Maggio 1923, 27 Gennaio 2020

18 Maggio 1923 Com’è difficile trovare un’anima che voglia patire. Nella Chiesa ci sono carnefici d’anime

Figlia mia, Io non bado alle parole ma ai fatti,..." Gesù

Certamente nella nostra vita interiore dobbiamo fare delle scelte che poi si concretizzano, tipo: voglio vivere nella dv, questo può diventare parola, non c'è vita cristiana se non si sono fatte delle scelte forti e decise ed irreversibili. Il problema è che alla parole bisogna far seguire i fatti, se io mi sono offerto alla divina volontà poi devo compiere gli atti. In quelle che dipendendo dal mio esercizio e quelle che mi mette di fronte la dv e certamente rientra nella dv il tema della croce o tribolazione (anche nel Vangelo Gesù dice di prendere la nostra croce e seguirlo ogni giorno). La forma matura dell'amore è questa: condividere le sue pene, è comprendere che quando stiamo soffrendo (qualunque cosa stiamo soffrendo) è il Signore che ci chiede di condividere le sue pene e di aiutarlo nell'opera della Redenzione che costa sofferenza.

Mi sentivo tutta afflitta e quasi priva del mio dolce Gesù; che duro martirio è la sua privazione! Martirio senza speranza di prendere il Cielo d’assalto come lo prendono i martiri, per rendere dolce ogni loro patire; invece la sua privazione è martirio che disunisce, che brucia, che taglia e che apre un abisso di separazione tra l’anima e Dio e, che invece di raddolcire il patire, lo amareggia, lo attossica in modo che mentre si sente morire, la stessa morte fugge da lei lontano,..." Luisa

Luisa non ha desiderio di Gesù durante la privazione per cessare di patire ma vuole che Gesù si rifaccia vivo perchè le rinnovi i dolori. Pene divine che noi possiamo comprendere entro certi limiti che non tutti possono capire.

Figlia mia, Io non bado alle parole ma ai fatti, credi tu che sia facile trovare un’anima che voglia patire davvero? Oh! come è difficile, in parole ci sono anime che vogliono patire, ma nei fatti sfuggono, quando un dolore le opprime o altre pene le circondano oh! come vorrebbero liberarsi ed Io rimango sempre il Gesù isolato nelle pene ed è perciò che quando trovo un’anima che non rifugge il patire e vuol farmi compagnia nelle mie pene, anzi aspetta e riaspetta che le porti il pane del dolore, questo mi dà il delirio dell’amore e mi fa giungere a far pazzie ed a largheggiare tanto con quest’anima, da far stupire Cielo e terra. Credi tu che sia stata cosa indifferente sul mio cuore che tanto ama, che mentre eri priva di Me, mi aspettavi, non per altro se non perché ti portassi le mie acerbe pene?” Gesù

Nei confronti di queste anime (che desiderano la sofferenza santa) , dice Gesù si spalancano tutti i canali di gioie, grazie e consolazione. Grazie immense a chi vive nella dv.

Ma mentre diceva ciò, mi ha fatto sentire che passava il Santissimo per la strada e mi ha dato una stretta più forte al cuore ed io: “Mio Gesù, che c’è? Dove vai, chi ti porta?” (Luisa) E Lui, tutto mesto: “Vado ad un infermo portato da un carnefice di anime.” (Gesù)

Purtroppo ci sono dei carnefici di anime nella Chiesa ieri ed oggi. Gesù ne individua tre specie (ma non tocca a noi fare i giudici) ma lo fa per condividere una sua pena.

".. Quanto dolore non sente il mio cuore nel vedere che quelli stessi che avrebbero dovuto aiutare e santificare le anime, sono causa della loro rovina.” Gesù

Non usiamole per sbatterle in faccia al parroco o al don di turno. Consoliamo Gesù e preghiamo per i sacerdoti.

".. Ci sono i carnefici legati agli interessi,.." ai soldi, alle cose della terra, ai beni; noi non dobbiamo essere attaccati a queste cose, usiamoli per la nostra esistenza e stop. La prova per vedere se siamo distaccati è la condivisione. Occorrono fatti concreti. "..Ci sono gli immodesti, che invece di purificare le anime le deturpano.." Gesù, cronaca recente ed attuale che ci riempe di immenso dolore (chi può capire capisca) e "...Ci sono i carnefici dei passatempi, dediti ai piaceri, ai passeggi ed altro, che invece di raccogliere le anime ed infondere in esse l’amore alla preghiera ed alla ritiratezza, le distraggono;..." sono quelli che la vita cristiana, che comporta anche l'accoglienza e il godimento delle cose belle della vita e dello svago ok, la vita godereccia e spensierata e chi vive per queste cose non è vivere santamente i ti amo di Dio. I ministri di Dio devono essere per primi maestri di preghiera e di vita santa. Noi non dobbiamo giudicare, è evidente che quando dobbiamo scegliere un confessore o un direttore spirituale, è evidente che dobbiamo metterci nelle mani di chi non appaia un carnefici. Ma non giudichiamo mai le persone ma sulla base di riscontri oggettivi ed esterni possiamo farci un'idea oggettiva di chi abbiamo di fronte e se non mi fido (senza giudicarne e sparlarne) cercherò chi non mi appare un carnefice di anime perchè anzichè aiutarmi nella santificazione mi aiuterà nel contrario.

"..Quanto dolore non sente il mio cuore nel vedere che quelli stessi che avrebbero dovuto aiutare e santificare le anime, sono causa della loro rovina.” Gesù - se siamo capaci di unire le nostre preghiere e sacrifici bene, discernimento oggettivo su chi sia adatto a guidare la mia anima. Ok. Nessuno può o deve giudicare i ministri di Dio.

23 Maggio 1923 La Volontà di Dio è pienezza e chi vive in Essa deve accentrare tutto in lei

"...Ah! figlia mia, per prendere pieno possesso della mia Volontà devi accentrare in te tutti gli stati d’animo di tutte le creature e come passi uno stato d’animo, così prendi il dominio. Ciò successe nella mia Mamma e nella mia stessa Umanità; quante pene, quanti stati delle anime erano accentrati in Noi? La mia cara Mamma varie volte rimaneva nello stato della pura fede e la mia gemente Umanità restava come stritolata sotto il peso enorme di tutti i peccati e pene di tutte le creature, ma mentre soffrivo restavo col dominio di tutti quei beni opposti a quei peccati e pene delle creature e la mia cara Mamma restava Regina della fede, della speranza e dell’amore, dominatrice della luce, da poter dare fede, speranza, amore e luce a tutti.." Gesù

Gesù e la sua Mamma hanno vissuto tutti gli stati di sofferenza, Maria Santissima rimaneva nello stato di pura fede, pensiamo la fuga in Egitto: la Madonna non sapeva quanto tempo ci sarebbero stati e si è dovuta abbandonare alla dv abbracciando quella situazione. Qui Gesù spiega che la pienezza della vita nella dv non è possibile viverla se non si conoscono tutte le tenebre e le situazioni di sofferenza delle creature e si vivono a beneficio di tutti. Chi vive nella dv porta luce e vita nella dv a tutti ma per dare è necessario possedere.

"..Per dare è necessario possedere e per possedere è necessario accentrare in sé quelle pene e con la rassegnazione e con l’amore cambiare in beni le pene, in luce le tenebre, in fuoco le freddezze. La mia Volontà è pienezza e chi deve vivere in Essa deve entrare nel dominio di tutti i beni possibili ed immaginabili, per quanto a creatura è possibile..." Gesù

Rassegnazione ed amore (altre due parole chiave). Chi di noi è pronto non a parole ma a fatti a fare questo? Perchè questo è un punto fondamentale: se si fa questo, succedono due cose: primo si dà tanti di quei beni (anche se non ce ne rendiamo conto) a tante creature che soltanto in Paradiso ne avremo visione e conoscenza adeguata ma arriveranno tanti beni anche per noi.

"..Quanti beni non posso dare a tutti e quanti non ne può dare la mia inseparabile Mamma? E se non diamo di più è perché non c’è chi prenda, perché tutto soffrimmo e mentre stavamo sulla terra la nostra dimora fu nella pienezza della Divina Volontà.." Gesù

Per molto avere, molto bisogna dare. E a chi molto viene dato, molto viene chiesto. Per avere grandi grazie occorre essere disponibili a passare bene per grandi croci con la rassegnazione e con l'amore. Rassegnazione, non dobbiamo intendere con quella sfumatura negativa ma la rassegnazione è quella operazione di adeguamento alla dv ma che sia fatta volentieri, con sofferenza ma volentieri. O addirittura con gioia (se il Signore ci dà la grazia). E poi con l'amore, noi siamo pronti a dire a Gesù: tranquillo, qualunque cosa non ti preoccupare conta sul mio cuore e stai tranquillo. Possiamo dire a Gesù: puoi fidarti di me? Noi dobbiamo fidarci di Gesù e Lui può fidarsi di noi?

"..credi tu che sia cosa da nulla, o come tutte le altre vite, anche sante, il vivere nel nostro Volere? Ah! no, no, è il tutto, qui conviene abbracciare tutto e se qualche cosa sfugge non puoi dire che vivi nella pienezza della nostra Volontà, perciò sii attenta e segui sempre il volo nel mio Eterno Volere.” Gesù

Gesù parla in un contesto di dolore e di privazioni e pene. Questo non ci deve spaventare, grandi croci grandi grazie necessarie a vivere in pienezza nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 10 luglio 2020

Incanti inenarrabili di puro amore

Luisa fa un ringraziamento nella Divina Volontà in cui ama Gesù con i gesti, le azioni e il cuore di Maria Santissima. Gesù gradisce tanto da dirle che questo gli fa vivere un nuovo Paradiso sulla terra. Gesù ci ha dato la Madonna come maestra per insegnarci ad amarlo come lo ama Lei e ad amare il prossimo con amore di sacrificio, costante e disinteressato (Volume 35, 10 Aprile 1938 e Volume 36, 20 Aprile 1938). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 25 Gennaio 2020

10 Aprile 1938 Fiat!!! Gesù vuole trovare tutto nella creatura che vive nella Divina Volontà, e la vuol trovare in tutti. Come Dio vuol trovare nel nostro amore il poggio delle sue opere, il nascondiglio della sua Vita

Nel tuo Volere tutto è mio, perciò ti amo con l’amore della mia e tua Mamma Regina, ti bacio con le sue labbra, ti abbraccio stretto stretto con le sue braccia e prendo te e mi rifugio nel suo cuore per darti le sue gioie, le sue delizie, la sua Maternità, affinché trovi le dolcezze, la custodia che ti sa fare la tua Mamma.” Luisa

Si vede (dato che i brani si trovano alla fine) come Luisa si sia impratichita nel fare queste operazioni spirituali, non solo ha percorso le vie ordinarie della santità che consiste nell'amare Gesù. San Paolo era un cuore bruciato dall'amore di Gesù. Un ringraziamento spontaneo di Luisa punto prima presuppone di aver capito bene che quando entriamo nella dv troviamo tutto. Possiamo amare Gesù con il Cuore del Padre, una persona credente normale si chiede come sia possibile. Quando uno ama si inventa sempre qualcosa di nuovo, una persona innamorata gode nel fare qualche stranezza d'amore. Chi è stato innamorato lo sa. E queste cose accadono anche nei rapporti celesti. La Chiesa ha un cuore bruciato dall'amore (dice santa Teresa di Gesù Bambino). Cos'è il celibato dei sacerdoti? Un'opzione d'amore per Dio e per la Chiesa. Non perchè la donna non sia una cosa bella e la famiglia sia brutta. Ma amare Gesù e all'interno di questo trovare la grazia per aiutare tutti è una cosa bellissima. Postulare questo problema (celibato dei sacerdoti) vuol dire che Gesù è poco amato. Ti pare che una persona innamorata di Gesù e di Maria cerchi altro? Come si arriva agli scandali? Anche un ministro può diventare un mestierante, celebrare la messa non è come un lavoro. Paolo VI ha scritto la Misterium Fidei perchè qualcuno diceva di abolire le messe private e questo Papa dove parla di questo. La messa non è mai un'atto privato perchè il sacerdote agisce in Persona Cristi e la Messa va a beneficio di tutti. Per un sacerdote la Messa è la cosa più bella che esista. Un momento di amore e di intimità con il Signore, se non è questo c'è qualche problema. La vita cristiana non è un seguire un seguire una serie di norme e principi (di Chiesa e di non), quando c'è qualche legge perchè esprime dei valori e dei principi fondamentali. E quali sono? L'amore a Nostro Signore Gesù Cristo (Primo Comandamento). In Cielo non fanno la Volontà di Dio come schiavi forzati, ma i beati godono nel fare la Volontà di Dio. E anche quando si fanno cose dolorose nella Volontà di Dio le si fanno godendo dentro perchè si sta facendo la Volontà del Padre. Cosa può inventarsi Luisa? Gli presenta tutto l'amore della Madonna, l'unica che ha adempiuto il Primo Comandamento.

"“Figlia mia e figlia della Madre mia, come son contento di trovare la figlia con mia Madre e la Mamma con la figlia, perché Lei vuole che le creature mi amino col suo stesso Amore e si servano della sua bocca per baciarmi e delle sue braccia per abbracciarmi, vuol dare loro la sua Maternità per mettermi al sicuro e farmi fare da Mamma..." Gesù

Posso fare anch'io quello che faceva Luisa. Se non sono innamorato di Gesù mi ritroverò impacciato ma un cuore che ama Gesù sarà facilitato. Mettere al sicuro Gesù, con tutto il male amo Gesù per tutti.

"..Trovare la Madre e la figlia, che mi amano con un solo Amore, è per Me il più grande contento; sento che ambedue mi danno un nuovo paradiso in terra.." Gesù

E se andassimo in Cielo e Gesù si congratulasse con noi per avergli fatto trovare un pò di Paradiso sulla terra, come resteremmo?

".. Ma ciò non mi basta, in chi vive nella mia Volontà voglio trovare tutto; se manca qualcosa non posso dire che Essa è completa nella creatura. E non solo voglio trovare al suo posto d’onore, di Regina e di Madre, la Madre mia in essa, ma voglio trovare il mio Celeste Padre e lo Spirito Santo, che facendo proprio il loro Amore, mi amino con l’immensità ed infinità del loro Amore, quindi figlia mia, dammi il gusto di dirmi che mi ami col Padre e con lo Spirito Santo.” Gesù

Tutto questo si capisce solo nella logica dell'amore.

20 Aprile 1938 Fiat!!! Come il “sitio” di Gesù sulla croce, continua ancora a gridare ad ogni cuore: “Ho sete.” Come la vera resurrezione sta nel risorgere nel Voler Divino. A chi vive in Esso nulla viene negato

Madre, ecco i figli tuoi.” E la metto al loro fianco per aiuto, per guida, per farla amare da figli ed Essa in ogni istante si sente mettere dal Figlio suo al fianco dei suoi figli ed oh! come li ama da Mamma e dà a loro la sua Maternità, per farmi amare come Lei mi ama, non solo, ma col dare la sua Maternità mette il perfetto amore tra le creature, affinché si amino tra loro con amore materno, che è amore di sacrificio, di disinteresse e costante. Ma chi riceve tutto questo bene?..." Gesù

Chiediamo alla Madonna di amare Gesù come lo ha amato Lei, sii mio aiuto. La preghiera preparatoria è una preghiera mariana perchè Lei sa cos'è vivere nella dv. ma non solo ci insegnerà ad amare Gesù ma ci insegnerà anche l'amore fraterno nella dimensione dell'amore materno. Che significa? L'amore materno è amore di sacrificio, una madre si farebbe scannare per un figlio. E' amore disinteressato perchè vuole solo che il figlio sia felice (non amore taroccato, non farsi un figlio pupazzo). Una mamma degna di questo nome è costante. L'autentico amore del prossimo è amore di disinteresse, di sacrificio e costante.

"..Ma chi riceve tutto questo bene? Chi vive nel nostro Fiat..." Gesù

"...Chi vive nel nostro Fiat sente la Maternità della Regina e Lei, si può dire, mette in bocca ai suoi figli il cuore materno, affinché succhino e ricevano la Maternità del suo amore, le sue dolcezze e tutte le sue doti, di cui è arricchito il suo materno cuore.." Gesù

Nella Consacrazione alla Madonna, la Madonna vuole farci altri copie di Lei stessa. Lo spirito della consacrazione dev'essere vissuto perchè la maternità del suo amore devono scendere su di noi. Il grande desiderio di vivere nella dv si sposa con una grande devozione alla Madonna che è la più grande maestra. Cosa fanno i beati in Paradiso? Godono dell'amore di Dio, si amano tra di loro e riconosco il suo amore smettendola di mettere il Signore sul banco degli imputati.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 9 luglio 2020

Nella Divina Volontà tutto si può fare

Mentre Luisa compie degli atti nella Divina Volontà,Gesù le spiega ciò che essi producono sull’umanità e i grandissimi benefici che producono anche a chi li compie. Nella Divina Volontà tutto si trova e tutto si può fare; ad Essa nulla sfugge. Libro di cielo volume 15, 5 e 8 Maggio 1923, 24 Gennaio 2020

L'argomento è il girare e il fare gli atti nella dv. Cosa significa operare ed agire nella dv.

8 Maggio 1923 Solo la Volontà Divina mette al sicuro tutte le grazie del Cielo

"...Trovandomi nel solito mio stato, mi son trovata fuori di me stessa, mi pareva di fare una via lunghissima, dove incontravo tanta gente: che faceva orrore vedere, alcuni parevano demoni incarnati, pochissimi i buoni..." Luisa

Frase da metterci bene in testa. I buoni non sono esenti dalle miserie e dal peccato, san Francesco diceva che se era diventato buono era per l'azione di Dio. Luisa vede le conseguenze di questo orrore e questo orrore produce mali, il peccato dell'uomo (le opere dell'umana volontà), questi mostri e demoni incarnati producono mali della terra attuali e quelli che verranno.

"..Quindi una forza suprema mi faceva andare avanti ed ero costretta a vedere i mali della terra e quelli che verranno, purtroppo raccapriccianti..." Luisa

Luce che dobbiamo ricordare. Quando vediamo mali, orrori eccc. in giro, una persona illuminata piange per le opere dell'umana volontà e per gli effetti nefasti che producono. Perchè fino a quando le volontà umane continuano ad operare liberamente c'è da mettersi le mani in testa. Poi Gesù inivia nuovamente

E Gesù, tutto amore: “Ah! sì figlia mia, riposati nelle mie braccia, vieni nel tuo principio donde uscisti, anch’Io ti aspettavo con ansia per ricevere da te nel mio Volere tutto ciò che la Creazione mi deve e per dare a te nel mio stesso Volere tutto ciò che devo dare a tutta la Creazione...."

C' bisogno che uno faccia per tutti ciò che gli altri non hanno fatto e riceva per tutti ciò che hanno sprecato o non li ha voluti o non si è disposto ad accogliere questi doni. Gesù gli fa vedere tutte queste cose perchè Luisa capisca cosa sta facendo nella dv (operando e riparando). Noi quando incontriamo una persona piena di grazie di Dio lo capiamo dalla gradevolezza dello starci insieme, se nel nostro cuore è ben disposto. Se però una persona piena di grazia di Dio incontrerà una persona demone incarnato (senza nessuna apertura), quest'ultimo considererà il santo come fumo negli occhi (e Gesù fu ucciso). Chiunque fa il male odia la luce. Le anime aperte al bene che incontrano una persona che il bene già lo vive inevitabilmente lo percepiscono, la Madonna nascondeva le sue virtù ma guardarla negli occhi uno lo capiva subito. O solo a sentirla uno l'avrebbe capito. Comprendiamo quante grazie si raccolgono operando in questo modo, il Signore non permette che nessuna una delle cose belle che ha fatto vada a sprecata e sicuramente le grazie andranno a qualcun'altro. Una delle poche cose certe.

"..Ah! figlia mia, Io avevo creato l’uomo come un fiore che doveva crescere, colorirsi, profumarsi nella mia stessa Divinità, col sottrarsi alla mia Volontà successe a lui come ad un fiore che viene strappato da una pianta, finché sta nella pianta il fiore è bello, vivace nel suo colore, olezzante nel suo profumo; strappato dalla pianta appassisce, scolorisce, si trasforma in brutto e giunge a dare un cattivo odore..." Gesù

Quanto dura un fiore staccato dalla pianta. Gesù avrebbe voluto crescere questo fiore ma purtroppo (salvo Maria) Gesù si ritrova tra le mani un sacco di fiori appassiti.

5 Maggio 1923 Quante volte l’anima entra nel Voler Divino, tante vie apre tra il Creatore e le creature, che servono per incontrarsi con Lui ed in questo incontro lei copia le virtù del suo Creatore, assorbe in sé nuova Vita Divina e tutto ciò che fa non è più umano, ma divino

".. ho richiamato nella mia intelligenza tutte le intelligenze umane, da dove Adamo aveva incominciato, col sottrarsi alla Volontà Divina, a spezzare l’unione della sua intelligenza con quella del suo Creatore, fino all’ultimo che esisterà sulla terra e cercavo di dare al mio Dio tutto l’onore, la gloria, la sottomissione, eccetera,di tutte le intelligenze create e così facevo di tutti gli altri miei sensi, richiamando nei miei tutti quelli delle altre creature, .." Luisa

La memoria, vista, udito, odorato, gusto, sentimenti ecc... basta seguire con attenzione le ore della passione perchè tra le righe e talvolta no, Gesù fa comprendere che i suoi tormenti da Lui patiti erano ben mirati a riparare determinate specie di peccati. Gesù lo ha fatti perchè era Dio, ma quando si opera nella dv, lì tutto si trova.

"..sempre tutto ciò nel suo amabile Volere, dove tutto si trova, niente sfugge, anche se al presente non esistono e tutto si può fare...." Luisa

Questa è un'operazione tipica ed importante nella vita della divina volontà, è una delle cose fondamentali. Chi si abitua a pregare le Ore delle Passione o il Pio Pellegrinaggio dell'anima nella Creazione, queste operazioni spirituali anche se guidate da un testo scritto (dovremmo farne di più esercitando la nostra spirituale creatività e gli atti che faccio io o tu che leggi per riparare gli sguardi cattivi lo dirò a modo mio inventandomi qualcosa esprimendo ciò che io sono. La mia e la tua anima sono un qualcosa di unico e di irripetibile agli occhi di Dio e come prego io e tu (e come mi esprimo io, come mi relaziono io o te) non lo fa nessun altro. Un'atto fatto nella dv trae la sua forza dalla dv stessa però è un'atto fatto da me quindi che arriva a Gesù non come atto asettico e neutro ma come atto personale mio o tuo. Così come quelli di Luisa. Gesù ribadisce anche gli effetti di queste operazioni. Benefici per tutti e per chi li fa.

(Gesù) “Quante volte l’anima entra nel Voler Divino per pregare, operare, amare ed altro, tante vie apre tra il Creatore e le creature e la Divinità, vedendo che la creatura si fa via per andare a Lui, apre le sue vie per incontrarsi con la sua creatura. In questo incontro lei copia le virtù del suo Creatore, assorbe in sé sempre nuova Vita Divina, s’addentra di più negli eterni segreti del Voler Supremo e tutto ciò che fa non è più umano in lei, ma divino e questo operato divino in lei forma un cielo d’oro, dove la Divinità, dilettandosi di trovare l’operato suo nella creatura, passeggia su questo cielo, aspettando la creatura per ricevere i suoi atti divini e quindi aprirle altre vie nella sua Divinità e va ripetendo con tanto amore: Ecco, ecco come nel mio Volere la creatura si avvicina alla mia somiglianza, come realizza i miei disegni, come compie lo scopo della Creazione!"

Quindi si aprono delle vie di comunicazione tra il Creatore e le creature che faranno arrivare dei benefici provocati dal nostro agire in questo modo. Chi fa gli atti e non chi ne beneficia,

"...In questo incontro lei copia le virtù del suo Creatore, assorbe in sé sempre nuova Vita Divina, s’addentra di più negli eterni segreti del Voler Supremo e tutto ciò che fa non è più umano in lei, ma divino.." Gesù

Operare in questo modo, bene e fatto in maniera attenta e creativa produce una crescita delle virtù cristiane, è ovvio perchè ogni atto buono produce degli effetti altamente positivi e di crescita delle grazie che abbiamo. "..assorbe in sé sempre nuova Vita Divina.." Gesù, rimaniamo inzuppati di vita divina ed è un'operazione oggettiva. "..s’addentra di più negli eterni segreti del Voler Supremo.." aumenta la nostra capacità di santo discernimento, di vedere soprannaturalmente le cose e di comprende un poco (pochissimo) qualcosa dell'operato dell'Altissimo e questa operazione produce una progressiva divinizzazione della creatura "..e tutto ciò che fa non è più umano in lei, ma divino.." non avviene in maniera cosciente (a parere del don); non mi accorgo se faccio un respiro divino, posso dire viene dv a fare un respiro ma ogni qualvolta si fanno queste operazioni c'è una progressiva divinizzazione della persona. Ecco perchè chi entra in questo mondo, raggiunge (se lo percorrere seriamente e con tutti gli annessi e connessi) vette di santità altissima perchè apre un sacco di canali. Noi diventiamo santi tanto quanto la grazia ci santifica. Il santo non è il super eroe mondano e che ha un culto della personalità, la Chiesa celebra la messa in onore del Santo ma per glorificare le opere che Dio ha fatto in quella persona ma c'è bisogno della nostra collaborazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 2 luglio 2020

La Divina Volontà è il "Padre nostro"

Splendida lezione di Gesù sul Padre nostro e sua divina esegesi. I tre pani chiesti nel Padre nostro: la Divina Volontà, la vita sacramentale e le necessità quotidiane. Dal primo, dipende la fruttuosità degli altri due. Le virtù eroiche e divine che si vivranno nella Divina Volontà. La libertà perfettamente esercitata e il ricupero della felicità terrestre e celeste. Libro di cielo volume 15, 2 Maggio 1923, 23 Gennaio 2020

2 Maggio 1923 Quando il Fiat Voluntas Tua avrà il suo compimento come in Cielo così in terra, allora verrà il pieno compimento della seconda parte del Pater Noster

Il passo di oggi è uno dei più importanti dei libri di cielo. C'è una chiave di interpretazione degli scritti che purtroppo gli sprovveduti o coloro che non hanno discernimento li hanno travisati. E' noto che Gesù in alcuni passaggi dice che la DV è come una sorte di battesimo continuato, vivere nella dv è più che fare l'Eucarestia, chi vive in essa rimane con Gesù h24 o dove si dice che vive nella dv diventerà capace di stare lontano dal peccato e dalle passioni ecc... e quindi potrà stare lontano dal sacramento della penitenza. E si sono diffuse delle strafalcioni ecc... Quindi fine dei sacramenti.No.

"..oh! come si trova male la mia Vita Sacramentale perché il pane della tua Volontà non li alimenta, anzi trova il pane corrotto della volontà umana, oh come mi fa schifo! come lo rifuggo! e sebbene vada a loro, non posso dare i frutti, i beni, gli effetti, la santità, perché non trovo il pane nostro e se qualche cosa do è in piccola proporzione, a seconda delle loro disposizioni, ma non tutti i beni che contengo e la mia Vita Sacramentale aspetta paziente che l’uomo prenda il pane della Volontà Suprema per poter dare tutto il bene della mia Vita Sacramentale..." Gesù

Non è (la dv) che ti porta a snobbare i sacramenti ma ti consentirà di prenderli con il massimo dei frutti immaginabili, quante comunioni o confessioni vengono celebrate e la gente rimane come prima? Fino a quando l'uomo è governato dall'umana volontà ne trarrà poco frutto. La Dv sarà la capacità di farsi santificare al 400% dai sacramenti, poi c'è un'altra tendenza in giro che dice: la santità delle virtù è una cosa e la santità della dv è un'altra cosa. Altra cosa sbagliata: non basta dire Fiat. Ti pare che adesso Gesù, dopo 2000 anni dica che se ne può fare a meno?

"...“Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.” Sicché anche la carità sarà perfetta, allora sarà perfetto il perdono, avrà l’impronta dell’eroismo come lo ebbi Io sulla croce, quando l’uomo avrà mangiato il pane della mia Volontà come lo mangiava la mia Umanità, allora le virtù saranno assorbite nella mia Volontà e riceveranno l’impronta del vero eroismo e di virtù divine, saranno come tanti fiumicelli che sbucheranno dal seno del gran mare della mia Volontà..." Gesù

Le virtù diventano eroiche come in tutti i santi e qua anche in grado divino. Il top. E poi c'è un'altra cosa: Gesù la paragona alla Madonna. No. Tra loro due c'è una grandissima distanza incredibile. Ma quello che Gesù spiega è il principio che Lui ha nell'operare. Uno molti, Adamo e poi ai molti, quello che ha fatto uno ha conseguenze su tutti, Gesù o Maria erano loro due e poi su tutti. Eva s'è fatta sedurre, poi c'è stata Maria che attraverso di Lei è nato il Redentore e attraverso di Lei è arrivata la Redenzione. E adesso attraverso Luisa (che si chiami in un modo o in un'altro è lo stesso), Gesù dice che prima che venga il Regno della Divina Volontà sulla Terra c'è bisogno che una figlia di Adamo che lo abbia vissuto. Luisa per prima l'ha vissuta e ha aperto la possibilità a coloro che si dispongono e che lo vogliono. Fare sempre molta attenzione. Prima di andare a sparare, bisognerebbe avere molta cautela.

Il cardinal Muller scrisse che per quanto riguarda la Dottrina Cattolica, ogni affermazione che viene fatta qualora sia ambigua, il tra le righe non si dice nulla. Non esiste in quest'ambito. Ogni affermazione dottrinale o morale che non riguarda materie libere deve essere interpretata in maniera conforme alla dottrina tradizionale. Chi vuole uscirne esplicitamente sarà richiamato. Qua Gesù è chiarissimo.

"...Io dicevo: Padre nostro, a nome di tutti, tre specie di pane Ti chiedo ogni giorno: il pane della tua Volontà, anzi più che pane, perché se il pane è necessario due o tre volte al giorno, invece questo è necessario in ogni momento, in tutte le circostanze, anzi dev’essere non solo pane, ma come aria balsamica che porta la vita, la circolazione della Vita Divina nella creatura; Padre, se non è dato questo pane della tua Volontà, non potrò mai ricevere tutti i frutti della mia Vita Sacramentale, che è il secondo pane che tutti i giorni ti chiediamo; oh! come si trova male la mia Vita Sacramentale perché il pane della tua Volontà non li alimenta, anzi trova il pane corrotto della volontà umana, oh come mi fa schifo! come lo rifuggo! e sebbene vada a loro, non posso dare i frutti, i beni, gli effetti, la santità, perché non trovo il pane nostro e se qualche cosa do è in piccola proporzione, a seconda delle loro disposizioni, ma non tutti i beni che contengo e la mia Vita Sacramentale aspetta paziente che l’uomo prenda il pane della Volontà Suprema per poter dare tutto il bene della mia Vita Sacramentale.." Gesù

Andiamo al concreto: Cosa vuole Gesù? Condizioni per fare una buona comunione: essere in grazia di Dio, fare il digiuno eucaristico e terzo pensare e considerare attentamente chi si va a ricevere e quarto: sostare un pò di tempo in preghiera a fare ringraziamento. Già questo è il primo modo di fare la comunione nella divina volontà - se io arrivo a messa 5 minuti dopo, sto con la testa per aria, faccio la comunione non pensando a cosa sto facendo e fatta la benedizione me ne vado subito...quale bene può aver fatto alla mia anima questa comunione? Non è possibile che io vada a fare una confessione al buio senza aver fatto un minimo esame di coscienza. Esprimo davanti a Lui il mio pentimento e poi mi confesso con calma e umiltà e dico le cose senza troppe giustificazioni ed ascolto il sacerdote ed eseguo la penitenza imposta.

Che fidanzamento ho vissuto? In grazia di Dio? E dopo ci stupiamo se i matrimoni scricchiolano, ma quali frutti produrrà un matrimonio preparato male? Se uno purtroppo era lontano da Dio non si deve disperare ma si deve pentire. Non si deve arrivare al Matrimonio facendo finta di nulla.

"..E soggiunsi: “E non c’indurre in tentazione.” Come mai Iddio lo poteva indurre in tentazione? Perché l’uomo è sempre uomo, libero da se stesso, perché Io non gli tolgo mai i diritti che gli ho dato nel crearlo.." Gesù

Senza la tentazione noi non potremmo dire che serviamo il Signore liberamente, dobbiamo chiedergli aiuto. Se non c'è qualcuno che ti tira dall'altra parte come fai a dire "sto servendo il Signore liberamente"

La Dv è il Padre Nostro. Gesù non ha insegnato altre preghiere. L'Ave Maria non l'ha insegnata Gesù. Gesù vuole che il Padre Nostro sia sempre invocato. Il Padre Nostro c'è sempre.

Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.” Sicché anche la carità sarà perfetta, allora sarà perfetto il perdono, avrà l’impronta dell’eroismo come lo ebbi Io sulla croce,.." Gesù

Il problema Maria - Luisa. E' un problema di come Dio opera. Sceglie una Vergine attraverso la quale il Signore opera la Redenzione e poi tutti la ricevono. Luisa è una vergine scelta da Dio per fare da apripista al Regno della Divina Volontà per poi dare questo dono a tutti coloro che si dispongono e vogliono entrarci. E' il Padre Nostro. Gli scritti a detta del don rappresentano la quintessenza della Chiesa, per questo esiste e a questo serve.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI