giovedì 30 aprile 2020

Tutto, subito e a gloria di Dio solo

Gesù esorta Luisa ad essere sollecita nella pubblicazione degli scritti, senza indugiare perché i doni di Dio non vadano perduti o dimenticati. Da chi vive nella Divina Volontà non deve uscire altro che amore, santità e gloria per Dio solo. Libro di Cielo, Volume 14, 15 e 20 settembre 1922, Venerdì 29 Novembre 2019

15 Settembre 1922 Desiderio di Gesù che si conosca il Divin Volere operante nella creatura

Agli altri si fa l’inventario delle cose dopo la loro morte; a me sola tocca la dura sorte di farlo io stessa mentre sono viva. Ah! Signore, dammi la forza per fare il sacrificio.” Luisa

"....Tu vorresti aspettare dopo la tua morte ed il mio Volere non vuole aspettare e poi, è vero che tu hai il connesso, l’innesto con la mia Volontà, ma qui si tratta non di te, ma di Me; si tratta di far conoscere gli effetti, i pregi, il valore che contiene il mio Volere operante nella creatura quando essa vive in Esso.......Oh! quante cose sepolte vi sono che ho manifestato alle anime, per mancanza di chi s’interessi delle opere mie! Ma se ho tollerato le altre, questa della mia Volontà non la tollero, darò tanta grazia a chi si metterà all’opera, da non potermi resistere, ma la parte più interessante ed essenziale la voglio da te.” Gesù

Questi due brani ci ricordano una cosa che valgono anche per tutti noi. Il contesto è la volontà di Gesù di procedere urgentemente alla pubblicazione degli scritti di Luisa mentre lei era ancora viva e Gesù spiega che molte cose che ha manifestato alle anime - non a titolo personale - (ci sono delle chicche che il Signore riserva ai suoi figli e figlie, cose personali che nessun'altro conoscerà per nessun motivo in questo mondo) ma a volte il Signore fa delle rivelazioni e dà dei doni, si manifesta non ad uso privato ma per il bene delle anime. Il problema è che quando succedono queste cose ci sono dei fattori: c'è il diavolo che inizia a fare il matto perchè non vuole che sia fatto il bene alle anime. I bastoni tra le ruote sono di cercare e di distruggere l'opera in toto o quando questo non riesce insabbiare il tutto e purtroppo molte volte c'è riuscito. Perchè queste persone devono trovare qualcuno che le aiuti a fare discernimento per vedere l'origine di quelle cose e qualcuno che le aiuti ad archiviarle e se ne prenda cura per custodire questo patrimonio grande di cose ed eventualmente curarne la pubblicazione. Quando una persona diventa Venerabile gli scritti sono approvati. Significa che quando si vive nella dv non si può essere fatalisti o trascurati, nel senso che le cose che il Signore ci affida - con calma - noi dobbiamo prendercene cura con solerzia senza rimandare a domani ciò che si può fare oggi.

Ogni mattina la Santa Madre Chiesa nell'invitatorio ci fa dire "Ascoltate OGGI la sua voce, non indurite il vostro cuore...." se ti arriva una grazia, se capisci che il Signore vuole qualcosa da te, falla subito. Non aspettare mai tempi lunghi e non procrastinare. Dopo o domani non sono atteggiamenti consoni a chi desidera vivere nel dv.

La seconda cosa (importante assai) è quest'altro punto: che quello che provoca intorno a Luisa, ordini del confessore che sollecita Luisa è mosso da Gesù e con questo ci spinge il Signore a comprendere che Lui a volte ci sollecita al bene non tramite ispirazioni ma tramite interventi esterni; e anche quando c'è una situazione che non ci aggrada, ci disturba un pò e non ci prende tanto però bisogna farsi molto attenti e non escludere affatto che dietro a quella situazione ci sia Dio che ci stia dicendo qualcosa. Certo che il Signore glielo aveva pure detto queste cose qua (a Luisa) ma il modo in cui Dio sollecitava l'adempimento del suo volere erano le cose ordinarissime che potrebbero capitare a ciascuno di noi. Luisa era mossa dall'umiltà e non voleva mettere in giro gli scritti perchè aveva paura che qualcuno pensasse che fosse santa - anche perchè negli scritti c'erano delle esperienze molto forti e anche singolari, è evidente che chi legge quelli scritti o ti ritiene matto, indemoniato o santo. In una direzione ci sono grossi croci e nell'altro c'è la tentazione della vana gloria. Ma Gesù dice di far pubblicare gli scritti prima della sua morte. Di fronte alle opere più grandi nessun indugio, tipo la salvezza e la grandezza della nostra anima (che certamente non è grande come la missione di Luisa) e Dio non si mette all'ultimo posto e non lo si fa attendere. Il massimo è che appena Dio batte ciglio ci sia il nostro FIAT e si fa subito la sua Volontà come gli Apostoli che subito seguirono Gesù.

Noi oggi abbiamo le comunicazioni in tempo reale, abbiamo la possibilità di reperire on line la merce e possiamo prendere subito ciò che vogliamo. Ma presto e subito vale per le cose di Dio, magari possa essere il frutto della nostra meditazione queste parole. Quando Dio chiama, presto e subito. Non posso dire a Dio ripassa un'altro momento - quando i don vanno a benedire le case, fanno esperienza di ciò. Quando vanno a benedire le case talvolta dicono: adesso non son pronto, ripassi. Questa è l'immagine di chi ha il Signore che gli bussa la porta e basta pensare alla parabola degli invitati a nozze: adesso non posso. Ogni volta che Dio muove qualcosa sembra sempre che ci sia tempo per tutto tranne per Lui e questo è un problema perchè sono grazie sprecate.

Una canzone dei THE SUN: Le opportunità che ho perso. Noi le vedremo tutte al termine della nostra vita (ti ho mandato quell'ispirazione, vatti a confessare, vai a messa, impiega bene il tuo tempo, leggi quel libro, ascolta quella catechesi, vai a quel ritiro, ecc..) no no no no -- il problema è che queste cose avvengono con leggerezza. Il Signore non ci manda l'Arcangelo Gabriele visibile a dirci guarda fai questo. Ci manda all'interno del cuore l'ispirazione e all'esterno persone o eventi che ci sollecitano; ma dietro quelle sollecitazioni c'è la volontà di Dio.

20 Settembre 1922 L’anima che vive nella Divina Volontà dev’essere un complesso di tutti i beni e deve far uscire da sé: amore, santità, gloria per Dio. Il doppio ufficio

Deh! fa’, amor mio, che da tutto l’essere mio non esca che amore, lode, riparazione, benedizione verso di Te.” preghiera di Luisa

E Gesù le risponde: “Figlia mia, è decoroso per Me e per te, che da te non esca altro che amore, santità, gloria, tutto per Me,..." questo perchè?

Questo non vale solo per i nostri comportamenti pubblici, una persona che cerca di vivere nella dv s'arrabbia - ma se uno vuole vivere in essa è un lusso (l'arrabbiarsi) che non ce lo possiamo permettere più. Certo abbiamo l'umana debolezza (se accade uno chieda perdono) però dobbiamo essere consapevoli che alcune cose non possiamo più permetterci più. Non possiamo dire che vive nella dv - la santità delle santità - se abbiamo una bocca che vomita fango o dobbiamo avere un comportamento amorevole anche nei confronti delle persone cattive non possiamo perdere la dimensione dell'amore (sofferente). La Madonna (Gesù è anche Dio), pura creatura, noi ci immaginiamo la Madonna che mortifica una persona in pubblico anche se è una persona peccatrice? Certamente piange, prega e soffre per quella persona e se la dovesse incontrarla cercherebbe di farla riflettere sui disastri che sta combinando e anche noi dovremmo imitarla.

Di noi ci deve importare meno di niente, non a noi Signore dà gloria ma a Te e possa la mia vita e testimonianza concorrere a dare gloria a Dio solo. Non chi dice Signore e Signore o fa lunghe meditazioni entrerà nel regno dei Cieli ma chi poi queste meditazioni le mette in pratica.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 29 aprile 2020

Il vero riposo

Gesù benedice l’atto di Luisa di portare il riposo nella Divina Volontà e gliene spiega i mirabili effetti. Gesù “riposerà” solo quando vedrà compiuto lo scopo della Creazione, ossia che ogni uomo viva nella Divina Volontà. Annuncia che avrà un esercito di anime che vivranno nel suo volere, dandogli il vero riposo e la gioia di vedere la creazione reintegrata, così come uscì dalle sue mani. Libro di Cielo,Volume 14, 11 Settembre 1922, Giovedì 28 Novembre 2019

11 Settembre 1922 Lo scopo primiero di tutto quello che Dio ha fatto nella Creazione e nella Redenzione, è che la creatura viva nel Divin Volere. Solo nel Divin Volere c’è vero riposo

Testo molto bello e significativo che fondamentalmente dà un messaggio basilare o totalizzante: tutto quello che Dio ha fatto - sia per la Creazione e Redenzione - tende come fine ad instaurare la vita nella Divina Volontà, a dare il possesso di essa e al Creatore della volontà umana della creatura.

Prima cosa:

Continuando il mio solito stato, mi abbandonavo tutta nel Santo Volere del mio dolce Gesù e sentendo bisogno di riposarmi dicevo tra me: “Anche il mio sonno nella tua Volontà, non voglio altro che prendere il vero riposo nelle braccia del tuo Volere.” (Luisa)

Prima di andare a dormire e Gesù gli piace questa cosa. Noi portiamo i nostri atti nel dv? Noi viviamo nel mistero, ogni tanto può venire il pensiero - umanamente comprensibile (perchè le cose dello spirito non hanno un'effetto immediato) - non abbiamo Gesù che ci viene a parlare o incoraggiare (magari qualcuno sì però gli altri no). E quindi possiamo dire: ma cosa succede se faccio un'atto in meno o in più, che succede?

"...perciò non trasgredire nulla di ciò che voglio sulla mia Volontà, sia con lo scrivere, sia con la parola, sia con le opere.." Gesù

E' importante portare anche il sonno nella dv? La nostra vita deve arrivare che tutto sia portato nella dv, in tutto quello che operiamo, pensiamo ecc... e quest'operazione di portare il riposo nella dv che accade?

Se io dormo nella dv, quel mio riposo (come ogni atto) si estende a livello universale su tutte le creature razionali ed irrazionali

E Gesù: “Figlia, stendi su tutte le creature il tuo riposo come manto in modo da coprirle tutte, perché solo nel mio Volere c’è vero riposo e siccome avvolge tutto, riposando nella mia Volontà ti stenderai su tutti, per impetrare a tutti il vero riposo...." Gesù

Chi è che riposa? Nel salmo 94, ("...11 perciò ho giurato nel mio sdegno:Non entreranno nel luogo del mio riposo». dice il Signore). Qual'è il riposo? Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi (Vangelo) - la fonte delle più grandi stanchezze è quando facciamo quello che vogliamo noi, perseguiamo a tutti i costi quello che vorremmo e anche quando non lo prendiamo, nella volontà di Dio c'è il riposo e quando io dormo in essa il mio riposo si stende su tutti (dice Gesù)per impetrare a tutti il vero riposo cioè questo funge come pressione nei confronti di Dio, delicato invito a tutte le creature che riflettano e si rendano conto che riposeranno nella volontà di Dio (la nostra anima non trova pace fino a quando non trova pace in Te Sant'Agostino?).

".. Quanto è bello vedere una nostra creatura riposare nelle braccia della nostra Volontà.." Gesù

E' una cosa abbastanza semplice, prima di andare a dormire un'atto di fusione e di unione con la dv, si spera lo facciano tutti quanti. Dopo le preghiere della sera basta un'atto esplicito e nella dv si dorme meglio e si dorme non troppo, il giusto. Bene e non troppo. Anche da un punto di vista materiale, la dv dà quel senso di benessere causato semplicemente dall'affacciarsi in questo mondo - ci dobbiamo ritenere come persone che sono appena entrati a vedere com'è. Perchè il riposo diventi standard e situazione abituale della nostra esistenza, cosa bisogna fare?

"..ma per trovare vero riposo è necessario che metta in via tutti i suoi atti, le sue parole, il suo amore, i suoi desideri, eccetera, nel nostro Volere, affinché come prendono posto in Esso, così ricevano il riposo ed Io mi riposo in loro.Tutte le opere, allora danno riposo quando si compiono, ma se non sono compiute danno sempre un pensiero, un da fare che rende inquieto il vero riposo...." Gesù

La Creazione è un'opera - compimento cioè che si realizza perfettamente il motivo per cui è stata fatta

"... Ora, il compimento dell’opera della Creazione era che l’uomo compisse in tutto la nostra Volontà, Essa doveva essere la vita, il cibo, la corona della creatura e siccome questo non c’è ancora, l’opera della Creazione non è compiuta ancora e né Io posso riposare in essa, né lei in Me;.." Gesù

Ecco perchè sono tutti stanchi ma il riposo non lo trova nessuno. Esempio: quando uno ha gli operai dentro casa, è un grosso pensiero - sono necessari, però non vediamo l'ora che finiscano e se ne vadano. Fino a quando questo compimento della Creazione non lo vedo (dice Gesù) io non mi riposo.

".. né mai potrò dire che l’opera della Creazione e della Redenzione è compiuta se non ho tutti gli atti della creatura,che come letto si stendono nel mio Volere per darmi riposo..." Gesù

Tutti i nostri atti nella dv fanno da letto a Gesù che nella vita terrena ha vissuto notti dormendo per terra, per chi ama il Signore, quando andremo dall'altra parte è possibile che il Signore si congratuli con noi per avergli dato il riposo. Una persona potrebbe sentirsi misera sentendo questo e potrebbe dire che è difficile e strano pensare una cosa del genere, ma sono i tuoi atti stesi nella mia Volontà a darmi riposo potrebbe controbattere il Signore. Lo scopo della Creazione è stato questo e Adamo è vissuto in parte questo riposo. Quanto tempo avrà vissuto nella dv? Su 800 -900 anni della sua vita, quanti? Prima di dire che questi sono numeri simbolici dovremmo un pochino pensarci un'attimo (secondo il don) e se avesse campato 100 nella dv? In ogni caso l'esperienza di Adamo ci fa comprendere che dobbiamo fare sempre molta attenzione, perchè anche se abbiamo fatto un pò di vita nella divina volontà, qualche capitombolo lo possiamo fare perchè non è che il diavolo ci lascerà in pace. Non c'è altro che il diavolo odia e teme di chi vive nella dv, chi diffonde la dv e chi parla della dv, chi spande la dv semplicemente compiendo gli atti.

"..I sacramenti istituiti, le tante grazie fatte ai miei santi, sono stati semi, mezzi per far giungere a questo possesso del mio Volere,.." Gesù

A che servono i sacramenti? Ad instaurare il regno della dv. Pensiamo all'Eucarestia, la vita di un fedele che tende alla santità - fermo restando che ci sono delle circostanze oggettive che rendono impossibile la frequenza quotidiana alla Santa Messa - quando una persona desidera andare alla Santa Messa ma non lo può fare (deve assistere una persona bisognosa o altro) è come se ci fosse andata. A che serve ricevere Gesù nel Cuore? Gesù scende nel nostro cuore per farci come Lui. Che differenza c'è tra il cibo materiale e quello spirituale (cioè l'Eucarestia)? Il cibo materiale lo prendo e quel cibo diventa me - sappiamo cosa succede quando mangiamo - ma il cibo spirituale, io prendo l'ostia perchè io diventi Lui se faccio bene la Comunione. Chi è Gesù? I Sacramenti e le grazie fatte ai santi. Alcuni santi (san Francesco d'Assisi - per esempio - o un san Luigi Maria Grignion de Montfort - se uno fa attenzione, se uno si unisce a Maria fa la vita nella dv perchè la Madonna non ha altro da insegnare).

"..Da questo solo puoi conoscere che è la cosa più grande, la più importante, quella che più m’interessa, il vivere nel mio Volere, dai tanti preparativi che l’hanno preceduta.." Gesù

Uno solo ha distrutto tutti i piani di Dio nella Creazione - dicono che Adamo abbia fatto solo il Peccato Originale e sia stato il resto della sua vita a piangerne le conseguenze

"..Saranno poche, fosse anche una sola; e non fu uno solo che sottraendosi al mio Volere sfregiò, ruppe i miei piani, distrusse lo scopo della Creazione? Così una sola può fregiarla e realizzarla nel suo scopo, ma le opere mie non restano mai isolate, sicché avrò l’esercito delle anime che vivranno nel mio Volere ed in loro avrò la Creazione reintegrata, tutta bella e speciosa come uscì dalle mie mani...” Gesù

Bella notizia: ci saranno i santi del divin volere

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

martedì 28 aprile 2020

Il disfacimento del volere umano

Gesù fa una splendida lezione a Luisa sulla grandezza dell'operare nella Divina Volontà e fondersi in essa. Le ricorda che le croci, imprescindibili nella vita cristiana, servono a produrre il disfacimento dell'umano volere e che la stessa croce, senza viverla nel Volere Divino, non produce gli effetti che dovrebbe. Riferimenti: Volume 14, 6 Giugno 1922. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", ventunesima puntata, Martedì 26 Novembre 2019

6 Giugno 1922 Vivendo nella Divina Volontà, la croce e la santità si fanno simili a quelle di Gesù

Alcuni concetti spirituali basilari: Il contesto è questo (per chi non conoscesse bene la storia - Luisa si era offerta come vittima e nei primi volumi si trovano molte descrizioni delle sue sofferenze anche molto grandi e misticamente subite da Luisa per intervento divino es. la crocefissione, la coronazione di spine, Gesù che gli versava l'amaro in bocca..... - ad un certo punto le cose sono cambiate. Queste croci portano con sè dolori immensi ma anche (come dicono anche altri mistici) dei gaudi e dei diletti grandi). Allora qua Luisa si lamenta che non ci sono più le sofferenze di prima:

Stavo pensando tra me: “Come mai il mio buon Gesù è cambiato con me, prima si dilettava tutto nel farmi patire, tutto era partecipazione di chiodi e croce; adesso tutto è svanito, non si diletta più nel farmi patire e, se qualche volta soffro, mi guarda con una indifferenza, non mostra più quel gusto d’una volta.” (Luisa)

E Gesù spiega (in sintesi) : quando la mia Volontà ti vuol mettere in croce, tu te ne stai zitta e buona, quando la mia Volontà in Croce non ti ci vuole mettere te ne stai zitta e buona. Perchè quello che conta non è neanche la croce ma è fare la Mia Volontà (dice Gesù). A che serve per noi la croce? La croce è una dimensione fondamentale della vita cristiana - nel Vangelo Gesù dice di prendere ogni giorno la propria croce e di seguirlo perchè chi non lo fa non può essere suo discepolo. Inutile che uno si faccia l'illusione di un cristianesimo senza croce. In quale parte del Vangelo c'è scritto che se tu ti avvicini a Gesù le cose vanno - umanamente parlando - meglio?

La Croce (dice Gesù) serve a produrre il disfacimento dell'umano volere.

"... Oh! quanti soffrono e siccome manca l’alimento continuo della mia Volontà, non giungono alla meta, al disfacimento del volere umano ed il Voler Divino non può dare l’ultimo colpo, l’ultima pennellata della santità divina..." Gesù

Non basta soffrire, ciò che è importante per noi Figli di Dio non è il soffrire è il saper soffrire. Accogliere quella croce o quella contrarietà perchè quello è un modo con cui Nostro Signore - e questa è un'operazione molto lunga - disfa il volere umano che è la causa di tutti i guai che succedono in noi ed intorno a noi. Messaggio fondamentale del Vangelo - dove c'è la volontà tua ci sono i guai, dove c'è la Volontà di Dio non ci sono guai ma ci sono beni, gioie, benefici e diletti. Dove c'è l'uno non c'è l'altro. La croce stessa ha questa funzione (di disfare il volere umano): il Signore mi sta lavorando. Se non ce la fai ad abbracciarla come ha fatto Gesù, prendila almeno con pazienza e con rassegnazione. Altrimenti soffrirai senza che questa sofferenza serva a qualcosa

Si può soffrire come penitente o come santo. Quando arriva una croce, la croce serve a due cose: o mortificare la nostra volontà umana correggendo qualcosa che non funziona (e questo è il 99% dei casi) o la croce è una partecipazione alla croce di Gesù - cioè non è qualcosa diretta espressamente alla tua correzione e alla tua santificazione ma il Signore ti chiede: mi servono queste sofferenze per convertire un peccatore. Ti associo alla Mia missione. Ci sono solo queste due cause. Più noi ci lasciamo lavorare dalla croce, meno ce ne serviranno, più noi ci ribelliamo (brontoliamo, ci lamentiamo, sbraitiamo, ci ribelliamo, ecc...) e quindi ne arrivano altre per il tuo bene. Anche se tu non capisci, il Signore te ne manderà fino a quando la tua volontà umana si romperà. Se la tua volontà umana non si rompe, tu stai male e siccome Dio non vuole che tu stia male te la deve rompere. La croce è nata nel Giardino dell'Eden nel momento in cui l'uomo ha smesso di fare la divina volontà e ha incominciato a fare la volontà umana. Il dolore perchè la nostra volontà umana sia disfatta per ritornare a Dio.

"..Vedi, tu dici che sono svaniti chiodi e croce, falso, figlia mia, falso, prima la tua croce era piccola, incompleta, ora la mia Volontà ti eleva nella mia Volontà e la tua croce si fa grande ed ogni atto che fai nel mio Volere è un chiodo che riceve il tuo volere e vivendo nella mia Volontà, la tua croce si stende tanto da diffonderti in ogni creatura e mi dà per ciascuna quella vita che ho dato loro per ridarmi l’onore, la gloria, lo scopo per cui l’ho creata..." Gesù

Questo essere vittima, stare nella dv è più che essere vittima perchè una croce sofferta anche con l'eroismo di un santo che lo fa per amore del Signore, è comunque di piccolo e di incompleto ed è sempre un'atto umano meritorio ma sempre umano. Quando si opera nella dv le nostre croci si fanno grandi, le sofferenze si fanno grandi e anche la croce del non avere la croce (anche per i santi era una croce non avere la croce a differenza di noi) e ogni atto che fai qui - nella dv - concorre al disfacimento della volontà umana e nella dv si estende in ogni creatura.

"..Vedi, la tua croce si stende non solo per te, ma per ciascuna creatura, sicché dovunque vedo la tua croce; prima la vedevo solo in te, ora la vedo dappertutto.." Gesù

Ecco la differenza di una croce vissuta fuori e dentro la dv o fusi con essa.

"..Quel fonderti nella mia Volontà, senza alcun interesse personale, ma solo per darmi quello che tutti dovrebbero darmi e per dare a tutti tutto il bene che il mio Volere contiene, è solo della Vita Divina, non umana; sicché solo la mia Volontà è quella che forma questa santità divina nell’anima..." Gesù

Passaggio molto importante - Gesù rievoca due fini immediati: perchè noi ci fondiamo nella dv? Per dare al Signore tutto quello che tutti dovrebbero dargli perchè - la dv è un tesoro del Cielo che è rimasto nascosto per un bel pò, lo scritto è del 1922 e ha quasi cent'anni. Perchè quando io mi fondo nella dv dò a Dio quello che tutti dovrebbero dargli? Attraverso la dv - che all'origine di tutte le creature e mantiene nell'essere tutte le creature in ogni istante della loro esistenza - appena io mi fondo in essa immediatamente mi trovo - in maniera spirituale o mistica (che non vuol dire etereo o immaginario -- vuol dire non materiale). La dv è presente in tutti e allora appena io mi fondo il mio amore per Dio, la Gloria che io intendo dargli - è evidente che questo stadio di vita presuppone una scelta di santità. Io non posso fondermi nella dv per andare a portare (esempio grossolano) il peccato in mezzo a tutti, la dv non si presta a queste operazioni. Cosa si porta in giro dappertutto? Quella gloria e quel ringraziamento che noi diamo a Dio in modo ordinario. C'è già una base di santità che non è più individuale; duplice processo: si dà a Dio quello che gli è dovuto da tutti e si dà alle creature - da parte di Dio, quello che Dio vuole dargli. Quanto sarà efficace questa operazione? Gesù lo spiega: tanto quanto le disposizioni delle creature si aprono ad accoglierlo. Noi intanto faccio questa operazione, Dio non cessa di fare il bene a tutti - sia ai buoni e cattivi -.

"..Onde le tue croci primiere erano santità umana e l’umano per quanto santo, non sa fare cose grandi, ma piccole, molto meno elevare l’anima alla santità e alla fusione dell’operato del suo Creatore.." Gesù

Cerchiamo di capirlo bene. Un'altro - ad avviso del don - un'altra spia che stiamo incominciando nella dv e a muoverci in esso (lo sappiamo nel nostro cuore) io mi sento piccolo (non il falso umile) come si vede se mi sento piccolo o no? Come reagisco quando qualcuno mi punge, mi critica o ti calunnia? Come reagisci? I santi non si scomponevano e come reagisci ad una lode? Gratificazione? Un complimento? Quando uno si sente piccolo non gli fa caldo nè freddo (nel senso che più di tanto non ci si scuote). La dv ti mette nella verità, tu lo sai, lo senti e lo vivi che sei niente. Non ti considerano? Benissimo, anche perchè nella dv sorge quel desiderio molto mariano di piacere a Dio solo, non mi interessa quello che pensano gli altri, ma mi interessa solo ciò che pensa di me Dio. Gli uomini scambiano lucciole per lanterne, se ti accusano di aver fatto un'opera buona con doppi fini ma tu lo sai di essere innocente e sai anche che Dio l'ha visto...non ti preoccupi. Abbracci la croce ma stai tranquillo. Queste cose ognuno dentro il cuore suo le sa, se non ci sono o ci sono. Non si tratta di fare bella figura di fronte a qualcuno e non possiamo neanche le menzogne a noi stessi. Quindi quando Gesù dice che l'uomo non sa fare cose grandi lo so. Non mi faccio venire l'angoscia. Io ci devo mettere solo quel poco che è veramente nostra: la salute non è nostra perchè non dipende da noi (così come il benessere, gli affetti,...) ma c'è una cosa che è nostra e non ce la può toccare nessuno: la nostra volontà. Basta dare la nostra volontà a Gesù (veramente) e hai fatto tutto. Quella è la cosa veramente nostra, è lì il punto fondamentale. Se io opero anche santamente ma con una santità umana - faccio delle cose buone - ma sono cose piccole perchè si resta nella restrizione di creatura.

".. resta sempre nella restrizione di creatura, ma la mia Volontà, abbattendo tutte le barriere umane, la getta nell’immensità divina e tutto si fa immenso in lei: croce, chiodi, santità, amore, riparazione,.." Gesù

"..la mia mira in te non era la santità umana, sebbene fosse necessario che prima facessi le cose piccole in te e perciò tanto mi dilettavo. Ora, avendoti fatto passare oltre e dovendoti far vivere nel mio Volere, vedo la tua piccolezza, il tuo atomo abbracciare l’immensità per darmi per tutti e per ciascuno amore e gloria, per ridarmi tutti i diritti di tutta la Creazione, questo mi diletta tanto, che tutte le altre cose non mi danno più gusto.." Gesù

Capiamo cosa sta dicendo il Signore: E' chiaro che per arrivare qua, Luisa doveva passare attraverso la santità umana ma Gesù voleva portarla oltre. Se non siamo ancora consapevoli di essere un'atomo non stiamo ancora vivendo in questo mondo. Se avessimo conosciuto la Madonna, lei non si riteneva una peccatrice però lei si riteneva la più piccola di tutti. E non aveva dubbio che il bene che usciva da Lei arrivava da Dio. Dev'essere una condizione interiore e profonda. Ti risenti se qualcuno ti punge un pò? Se io sono un'atomo sono abbandonato e credo che quello mi ha punto - San Alfonso Maria diceva che se una persona mi fa uno sgarbo, non ti preoccupare che Dio ci penserà a fare giustizia di questo sgarbo perchè in ogni caso non si deve fare ma tu devi avere la capacità soprannaturale di pensare che se l'ha permesso (anche se lo punirà) e lo ha fatto perchè vuole che tu in quel momento viva quello sgarbo e reagisci allo sgarbo in maniera conforme alla dv. Ti trattano male? Calunnie? Persecuzioni? Lo ha già fatto Davide nell'AT quando uno gli gettava sassi maledicendolo e uno sganozzo di Davide chiede al suo Re il permesso di ucciderlo e Davide si imbestialisce perchè se vede in quest'umiliazione un'azione divina e l'accetta sperando poi in una consolazione da parte di Esso.

Se tu stai nella dv quella cosa ancora di più e sai in coscienza di aver agito in maniera pulita di fronte a Dio -- gli sbagli involontari sono all'ordine del giorno e fanno parte della nostra miseria e piccolezza , non si contano / faccio una cosa pensando di fare bene ed invece faccio male, quando succede questo, il giudizio di Dio (su quell'atto) non viene dato sulla coscienza successiva di ciò che ho combinato (quando mi sono reso conto di aver fatto male), ma mi giudica con la coscienza con cui ho compiuto quell'atto - dobbiamo sempre tenerlo presente: noi siamo piccoli, un conto è dirlo e un conto è pensarlo, esserne coscienti e viverlo. Dio lo sa come siamo ma con la reazione attestiamo di essere ciò che siamo. Questi orizzonti sono molti importanti.

Quanto più si diventa piccoli, quando ci si fonde nella dv si diventa immensi senza pericolo. Secondo il don la santità nella dv è una strada di santificazione sicura partendo dal presupposto che si sia capito bene il tutto altrimenti le cose automatiche non esistono. Con queste precisazioni, quando uno entra in questo mondo non c'è nessun pericolo di andare fuori strada. Impressione personale del don.

".. Onde la tua croce, i tuoi chiodi, sarà la mia Volontà che, tenendo crocifissa la tua, completerà in te la vera crocifissione, non ad intervallo, ma perpetua, tutta simile alla mia, perché Io fui concepito crocifisso e morii crocifisso, la mia croce era alimentata dalla sola Volontà eterna e perciò per tutti e per ciascuno Io fui crocifisso. La mia croce suggellò tutti col suo emblema.” Gesù

In effetti se noi ci pensiamo, ecco perchè quello che ha fatto la Madonna sulla terra da nessuno di noi potrà essere vissuto in maniera perfetta (abbiamo le conseguenze del peccato originale), ma anche perchè - il don non sa Luisa - sappiamo cosa voglia dire istante per istante e momento per momento cosa sia non fare mai la propria volontà? La Madonna non fece MAI la sua volontà, e chi ci arriva? Non ci si può arrivare. Però certamente più ci si avviciniamo a questa meta meglio stiamo. Se tu sei nella dv sei nella gioia, non è un'atteggiamento, la gioia c'è o non c'è - se te lo chiedono e ci pensi tu non stai nella gioia e se tu non vivi nella gioia non vivi autenticamente la vita cristiana. Ma come, ci sono tante brutte cose, come faccio a stare nella gioia? Gesù dice che nessuno potrà toglierci la gioia, la gioia si dimostra quando permane in mezzo alle prove, difficoltà e contrarietà personali e collettive, quando questa c'è va tutto bene.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 27 aprile 2020

Stili e modi divini

Gesù spiega a Luisa la perfezione della creazione dell'uomo e i disastri derivanti dal suo aver rifiutato a Dio il sacrificio della propria volontà compiendo il peccato originale. Le rivela una particolare modalità dell'agire divino: "da uno a molti". Approfondimenti di questo punto. Libro di Cielo, Volume 14, 9 Settembre 1922, Mercoledì 27 Novembre 2019

9 Settembre 1922 Dio nel creare l’uomo formava un regno per Sé. Il contento di Gesù quando vede in una creatura non solo l’immagine della sua Umanità, ma tutto ciò che operò la sua Divinità in Essa

".. Sicché quando voglio far un’opera con la creatura, incomincio sempre a tu per tu, come se nessun altro ci fosse e poi l’allargo tanto da riempire Cielo e terra.." Gesù

Questo testo ci riporta alle origini della storia dell'Umanità, la Creazione del genere umano, al Peccato Originale e alle sue conseguenze e alla riparazione compiuta da Gesù. Unitamente ad alcune descrizioni nell'agire divino (dall'uno a molti)...se noi pensiamo il 27 novembre la medaglia miracolosa, se noi pensiamo alla Madonna cosa ha fatto Dio con Maria? La Madonna è modello della Chiesa, è il prototipo che ha una perfezione assoluta e i futuri modelli non raggiungeranno la sua perfezione ma a Lei dovremmo guardare. In Maria ci sono le grazie contenute in pienezza. Anche la struttura della Chiesa - se uno ci pensa anche se c'è una crisi - si fonda sugli organi monocratici, il Vicario di Cristo è il Papa non il collegio episcopale - tutti i vescovi senza il Papa sono nulla, il Papa senza i vescovi è il Papa; quindi c'è questa difformità derivante da questa struttura. Il vescovo in una diocesi, ma come disse San Giovanni Paolo II ed è stato ribadito, un vescovo non ha le mani legati dalla Conferenza Episcopale perchè può agire distaccandosi dalle loro decisioni e lo può fare e nel piccolo piccolo la stessa cosa vale col Parroco. Ci sono consigli pastorale ma questi non possono imporre la loro decisione sul parroco. Capiamo che dentro questa struttura - negli scritti sulla dv - non c'è soltanto la descrizione di uno straordinario percorso verso la santità, ma ci sono anche delle dritte su degli stili divini (che in teoria ci si può arrivare anche senza) ..ma aiuta. San Tommaso d'Aquino dice che in Paradiso c'è una Gerarchia angelica e il capo degli Angeli è il capo degli angeli. Oggi abbiamo smarrito il senso soprannaturale dell'autorità ma se noi pensiamo...Dio è uno e dal suo uno deriva la Creazione tutta.

".. La mia gioia fu al sommo nel vedere in questo uomo la generazione di tanti altri esseri, quasi interminabile, che mi doveva fornire di tanti altri regni per quante creature fossero uscite alla luce, nelle quali Io dovevo regnare ed allargare i miei confini divini e tutto il bene degli altri regni doveva ridondare a gloria ed onore del primo regno, di cui dovevo essere il capo e come atto primo della Creazione,.." Gesù

Il discorso che Gesù fa è semplice: c'è stato il capostipite e perchè io devo portarmi sulle spalle le conseguenze di un peccato che non ho commesso? Io che c'entro? Adamo ha agito come capostipite del genere umano e a ha agito in ottemperanza a questo modo di agire divino. Se Adamo avesse fatto altro questa decisione sarebbe ridondata a bene di tutti. Gesù è venuto per riparare per tutti, la Madonna per tutti, Luisa per tutti e chiunque vive nella dv lo fa per tutti. A livello cattolico, sia il singolo che il gruppo hanno una grande importanza ma il singolo - in senso buono - precede il gruppo - davanti a Dio il valore ce l'ha la singola persona.

Esempio: Chi è che educa il figlio? Papà, mamma o lo stato? Tutti i regimi totalitari hanno cercato di sottrarre l'educazione ai genitori perchè il figlio lo educa lo stato in nome di questa unità superiore (la nazione - es - o la collettività) ma il concetto è lo stesso. La Chiesa si è sempre opposta. Papà e Mamma hanno il dovere di fare cambiare scuola al figlio se ci fossero delle brutte cose - il primato in senso buono è sull'individuo che non vuol dire egoismo, individualismo , culto della personalità a discapito del prossimo. Quando uno vive nella dv deve sempre tenere presenti due concetti fondamentali: nella dv si raggiunge la santità massima individuale per sè ma si dona anche all'umanità intera grazia in misura sovrabbondante. Non è soltanto un fatto mio, davanti a Dio i fatti miei non esistono, tutto quello che faccio, nel bene o nel male tutto ridonda sul prossimo. San Giovanni Paolo II diceva che questo ridonda sugli altri anche se si trattasse di un peccato di pensiero che colpisce chi lo fa, deturpa l'immagine della Chiesa e ha effetti negativi sul prossimo. La santità della Chiesa non può essere toccata perchè è blindata dall'alto ma la santità dei singoli è deturpata. Un'atto fatto nella dv (giro, fusione, ecc..) ridonda a bene di tutti ed è il massimo che si possa fare.

Cosa è successo con Adamo? Perchè la prova sia agli angeli ed ad Adamo?

"..Era stata questa la sola mia ragione per cui avevo comandato all’uomo di astenersi dal frutto da Me proibito, volevo un atto di sacrificio della sua volontà nella mia.." Gesù

E quest'atto deve essere volontario perchè il sacrificio che possiamo compiere non sono le penitenze cruente del medioevo, non esiste niente di più difficile che la rinuncia alla nostra volontà. Dio ne ha chiesta solo una. E Adamo non l'ha fatto e gli effetti di questo

"..ma col sottrarsi al mio Volere, il mio* ed il suo regno finì, non solo, ma mi calpestò ed al posto mio mise se stesso a regnare, idolatrandosi e formando il regno dei vizi, delle miserie, delle sciagure,.." Gesù

(*Il regno di Dio finì..cioè il regno di Dio sull'uomo)

L'uomo che decide lui, faccio quello che mi pare, idolatrandosi. Questo da un punto di vista teorico, nessuno dice di voler essere adorato ma sul piano pratico quante persone narcisistiche pensano di aver sempre ragione? (esempio) Non si è forse del tutto consapevoli e quando questo accade si forma il regno dei vizi, delle miserie e delle sciagure. I vizi sono cattive abitudini che determinano i nostri modi di agire cioè compiere atti che producono atti che fanno star male chi li fa e chi ci sta attorno - le miserie, ogni atto cattivo peggiora la situazione critica della nostra natura decaduta, fa diventare la mente più oscura, la nostra volontà più debole e le passioni sempre più impazzite e le sciagure il mistero della ridondanza del male sul creato che scatena il disordine sul creato. Noi (razza umana) qualche squilibrio abbiamo causato con i nostri peccati.

Gesù ha riparato tutto questo e chiama tutti coloro che vogliono vivere nella dv ad entrare in questa dinamica

"..Ora, rannodando la tua volontà con la mia, voglio racchiudere in te la Creazione tutta e facendoti prendere possesso del mio Volere, voglio sentire ripetere in te i miei atti, il mio amore, le mie pene,.." Gesù

Questo è lo stadio maturo di vita nella dv, ci sono dei passaggi in cui Gesù spiega abbastanza bene (per quanto ci capiamo) le conseguenze profonde e l'importanza del vivere nel dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 26 aprile 2020

Fiducia e abbandono

Gesù spiega a Luisa il significato di alcune operazioni misteriose in lei compiute nel passato e anche i suoi modi di lavorare le anime. La fiducia e l'abbandono sono quanto mai necessarie per permettere a Dio di fare il suo lavoro in noi. Non corrispondere alle grazie provoca sofferenze in chi le spreca e ancora di più in Gesù. Come Gesù vuole che si operi nella Divina Volontà per riportare a lui la Creazione piena di amore, di luce e di bellezza. Libro di Cielo, Volume 14, 5 Settembre 1922, Martedì 26 Novembre 2019

5 Settembre 1922 Chi vive nella Volontà di Dio, deve racchiudere in sé tutta la Creazione

"..Ricordati che mesi addietro fissai in te una rotella di sole e con un diametro ti misurai tutto e scese dal Cielo un’altra rotella che fissata in te lasciava tanti fili di luce e quelli erano fissati nella Santissima Trinità e rimanendo tutto aperto tra te e Noi, ti lasciai per allora senza darti spiegazioni del mio operato. Ora, dopo aver lavorato tanto in te per tutto questo tempo trascorso e dovendo compiere il mio lavoro, voglio darti spiegazioni, affinché il suggello del mio e del tuo Volere, formando un solo volere dia compimento alla missione a cui ti ho chiamata. Onde, la rotella di luce che prima fissai in te era la Creazione tutta, uscita dalla Divinità tutt’amore, luce e bellezza; il diametro con cui ti misurai era per vedere le tue disposizioni e quelle che ti mancavano, onde poterle mettere per poter fissare bene questa rotella e metterla al sicuro. La seconda rotella era la Divinità che scendeva in te, stabiliva ciò che aveva creato nell’Empireo, lo fissava in te per mettersi in giusti rapporti con la Creazione così come le era dovuto..." Gesù

Se potesse essere utile circa l'episodio citato da Gesù, è il brano del 4 Febbraio 1922 Le anime che vivono nella Divina Volontà prendono parte dell’attività eterna della Divina Volontà

Il brano che abbiamo letto è di certa non semplice comprensione ma cerchiamo di comprenderlo, tuttavia molto importante per vari motivi: 1) Gesù dà una spiegazione di un'operazione soprannaturale che aveva compiuto senza spiegare (la rotella di luce) e non è frequente che ci siano delle spiegazioni. Prima Gesù fa questa cosa, poi in un certo tempo di lavoro Gesù la lavora (tra cui la partecipazione alle sofferenze interne di Gesù interiori) e alla fine quando arriva finalmente l'ora Gesù spiega. E allora? La considerazione di questa cose deve spingerci immediatamente ad una serie considerazioni altamente importanti circa la nostra vita di fede, la nostra vita interiore e il nostro rapporto con Dio.

1) Molte cose che Dio fa nella nostra vita non si capiscono e il Signore non ce le spiega (perchè non vuole che noi le capiamo) almeno non quando desidereremmo noi e questo è un punto molto importante perchè le operazioni più grandi sono quelle interiori (il don parla con esperienza); quante volte le anime stanno stancando inutilmente il proprio intelletto nel tentativo di capirci qualcosa 2) Gesù lavora in noi ma noi non ce ne accorgiamo (situazioni, fatti, eventi ecc..) e dobbiamo lasciarlo fare. Nella dv (quando uno è veramente animato dal desiderio di farla e viverla) devono esserci due disposizioni interiori: la fiducia nel fatto che Dio vuole che entriamo piano piano in questo regno; il problema è che noi non siamo nelle condizioni di entrare in questo mondo se Gesù non ci lavora. Non ce la possiamo fare. Cos'è la notte oscura? Sono operazioni spirituali dolorosissime che Dio deve fare per portare l'anima all'unione con Sè e se non lo fa l'anima non riesce. E' come un'anima del purgatorio, Dio non è contento delle sofferenze dell'anima ma senza quelle sofferenze l'anima non sarebbe purificata e quindi non potrebbe godere Dio. Per forza dev'essere purificata anche se questo comporta grandissimi dolori - punto assolutamente fondamentale e lasciare che Dio faccia queste cose senza capirci nulla. Lo Spirito di profondo abbandono, quando è proprio profondo mette l'anima nella condizione di un cadavere (diceva san Ignazio di Loyola) e il cadavere per antonomasia gli puoi fare qualsiasi cosa senza che faccia resistenza e non reagisce. Lo stato ideale che dovremmo raggiungere è proprio questo. E' chiaro che qua ci sono tanti ragionamenti che uno può fare - rimanendo nell'ambito del lecito uno può reagire o agire in varie situazione come meglio crede ma qual'è la cosa migliore per chi vuol vivere nella dv?

(Luisa) "Il mio sempre adorabile Gesù continua a farsi vedere col suo cuore trafitto ed esacerbato al sommo, pareva che tutte le pene delle creature fossero inflitte in quel cuore, giacché non solo i peccati feriscono quel cuore, ma ancora le sofferenze che cagiona la stessa creatura non corrispondendo alla grazia, quindi pareva che siccome feriscono un cuore che ama, ferendo quel cuore amoroso, era tanto l’amore, che cercava di trasmutare le stesse offese in grazie e benedizioni. Oh! bontà di Gesù, che può darsi il solo vanto che ama davvero ed in maniera incredibile le creature! Onde, anche le pene di ciascuna lo trafiggevano, ma erano tante le offese che cambiavano in fulmini le stesse grazie che partivano da quel cuore santissimo, perciò mi ha detto: “Figlia mia, come si è reso insopportabile l’uomo, cambia le mie grazie in fulmini e si spinge ad una generale rivoluzione, sicché lui stesso macchina la sua distruzione; è giunto a tanto che merita che lo colpisca.”

2)Le sofferenze di Gesù sono causate non solo dai peccati e anche questo chiama in causa la nostra libertà ma anche dalla non corrispondenza dalla grazia. I peccati sono trasgressioni formali alla legge di Dio, un'imperfezione è una non corrispondenza alla grazia. Quando noi non corrispondiamo alla grazia cosa succede? Perdiamo la grazia e non aumentiamo in santità e ci mettiamo in condizioni di non ricevere immediatamente una grazia successiva a quella di cui avremmo dovuto fare buon uso. Questo fatto non è un fatto neutro, perchè se leggiamo bene il testo:

"..giacché non solo i peccati feriscono quel cuore, ma ancora le sofferenze che cagiona la stessa creatura non corrispondendo alla grazia,.." Luisa su Gesù

Cioè se tu sprechi una grazia, tu soffrirai per questo e soffrirai (come dice la Madonna) per causa tua perchè non corrispondere alla grazia è stato un'atto di volontà umana e ogni qualvolta ne compi un'atto di volontà umana (come dice Maria Santissima nel libro La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà) ti autoinfliggi una sofferenza e più atti (di volontà umana) fai più soffri in modo non meritorio. Quando noi soffriamo rassegnati e offrendo la sofferenza alla Volontà di Dio quelle sofferenze si trasformano in tempeste di grazie che scendono su di noi e sugli altri ma quando soffriamo per la nostra volontà non c'è nessun merito. Quella sofferenza è la ovvia retribuzione dell'atto di umana volontà e questo e Gesù soffre nel vedere te sofferenze a causa della tua capoccia dura. A causa delle sofferenze che io mi provoco con le mie scelte. Gesù non è contento di vederci soffrire a causa nostra, lo fa star male.

Tipo un genitore che ha un figlio che non l'ascolta, come sta? male - il fatto in sè stesso di vedere una persona che si va a rovinare con le sue stesse mani come uno ci sta?

Discorso della rotella. A prescindere dei passaggi molto particolari (meglio non approfondirli) quello che dobbiamo comprendere è una cosa tipica nella vita nella dv: capisco che sia una cosa strana, intellettualmente si capisce ma si fa difficoltà a capire. C'è Dio e c'è la sua creazione che è uscita da Lui. E' volontà di Dio che questa creazione ritorni a Lui

".. ciò che fu fatto in Cielo voglio che abbia vita in terra, ma nella stessa nostra Volontà, che risalendo a Noi ce la porti tutt’amore, piena di luce e bella come la mettemmo fuori, ecco perciò ho segnato in te tutte le morti, le pene di ciascuna e di tutte le creature insieme,.." Gesù

Non soltanto a Lui, ma ritorna a Lui bene perchè la Creazione (anche delle anime) è bella - anche quando non vediamo il bello in quell'anima e se potessimo vedere la bellezza dell'anima uscita dalle mani di Dio, vedremmo quel particolare TI AMO di Dio in quell'anima irripetibile - ogni beato (discorso noto nella spiritualità cattolica) che entra in Cielo è un'aumento della gloria accidentale in più degli abitanti del Paradiso, perchè? Perchè c'è una nuova bellezza beata che tutti possono contemplare ma non qua sulla Terra. Le nostre anime raramente riescono a manifestarsi, occorre un lungo e doloroso processo di purificazione per toglierci tutte le sozzurre che abbiamo. Tu sei una bellezza unica ed irripetibile per Dio. Un'anima che passa la vita a rovinarsi e a deturpare qualsiasi cosa, come se ci godesse, cosa succede? Succede che quella è una sorta di fallimento, ma Dio questo non lo tollera e allora cos'è successo? Gesù gli ha rifatto la vita, la Madonna e poi tutti quanti gli altri.. la Creazione deve risalire a Dio piena di luce e piena di amore com'è uscita. Come si fa questo?

Deve intervenire la dv, deve vivere dentro di noi e raggiungere tutti.

"..ma vogliamo usare questa potenza per fare che non restiamo delusi nell’opera della Creazione ed il nostro amore trionfi maggiormente prendendo da una ciò che tutti ci dovrebbero dare..." Gesù

Per la maggior gloria di Dio, la Massima gloria di Dio e la vita nella dv ci porta ad esse gradualmente ed ad una grande tensione verso le virtù - la santità nella dv (essendo la più grande) deve per forza comprendere la santità delle virtù; - bisogna tendere alla perfezione. La dv non può far altro che questo nelle nostre anime senza giustificare comportamenti anomali spiritualmente.

Peccati e grazie che andiamo a sprecare, poi il fatto che Dio opera cose misteriose senza che ne rendiamo conto e le comprendiamo (quindi dimensione della fiducia e dell'abbandono) e poi terza questa vita nella dv che consiste nel ricondurre ai piedi dell'Altissimo ciò che Dio fa in noi e in tutto il Creato (e questo anche con i giri, le operazione tipiche, mettere il ti amo in tutto ) e il don sospetta (che non ha capito tutto di questo mondo) ma sembra che quando si sia raggiunto questo stadio (rotella di luce) sembra possibile immaginare che poi tutti quanti gli atti della persona in qualche modo compiano misteriosamente queste operazioni di glorificazione e di restituzione della gloria di Dio anche quando la persona non ne fosse consapevole di ciò che succeda (pensiero e sospetto embrionale del don).

"..Or fissiamo tutto in te, poi usciranno gli altri, piccole parti, che amando di vivere in questo modo nel nostro Volere, ci porteranno nel nostro grembo chi dieci, chi venti, chi cento della Creazione;.." Gesù

Queste anime - chiamate a vivere nel divin volere - si faranno carico per tutto e per tutti

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 25 aprile 2020

Condividere tutto con Gesù

Gesù chiama Luisa a condividere, in modo del tutto straordinario, alcuni suoi immensi dolori: quello del suo amore respinto e quello causato dalla brutalità e nefandezza delle passioni più basse e dei vizi più brutti dell'uomo che lo fanno piombare in un mare di letame. La vita nella Divina Volontà è condivisione amorevole, sponsale e di vittima di ciò che fu la vita terrena di Gesù. Libro di Cielo, Volume 14, 1 Settembre 1922, Lunedì 25 Novembre 2019

1 Settembre 1922 L’amore respinto si converte in fuoco di castigo

Il brano di oggi è molto forte, drammatico e assai significativo anche se le lezioni contenute (parafrasando un discorso del vangelo) questo linguaggio è duro, di difficile accettazione e di viverlo.

C'è un presupposto di fondo che rende comprensibile quello che Gesù ha detto e fatto a Luisa: la vita di intima comunione amorosa e di condivisione che c'è tra Lui e un'anima che vive veramente nella dv come completamento e pienezza di quella vita di unione che trova nel Matrimonio Mistico la sua celebrazione. Non si possono capire queste cose se non si entra in questo orizzonte.

Gesù condivide con Luisa le sue sofferenze e farle vivere quello che Lui visse sulla terra a beneficio dell'umanità - la vita di coppia per chi ha la grazia di averne una buona ,una vita di coppia autentica, se uno dei due ha bisogno di sfogarsi e di trovare un sollievo alle sue pene si rivolge al coniuge quando va tutto bene. Questa è la vita sponsale, quell'unione che comporta essere due in una sola carne. Viviamo tutto insieme, cosa diciamo nell'atto di fusione? Facciamo tutto insieme (io e Gesù) e qua Gesù con questa cosa particolare

Trovandomi nel solito, il mio sempre amabile Gesù si è fatto vedere tutto affannato ed oppresso, ma quello che l’opprimeva di più erano le fiamme del suo amore, che mentre uscivano da Lui per sprigionarsi, erano costrette dall’ingratitudine umana ad imprigionarsi di nuovo. Oh! come il suo cuore santissimo restava soffocato dalle sue stesse fiamme e chiedeva refrigerio! Onde mi ha detto: “Figlia mia, sollevami, ché non ne posso più; le mie fiamme mi divorano, lasciami allargare il tuo cuore per potervi mettere il mio amore respinto ed il dolore del mio stesso amore, ahi! le pene del mio amore superano tutte le mie pene insieme.” (Gesù)

L'amore di Gesù respinto, il dramma divino ed umano perchè il prezzo più caro lo paghiamo noi che Gesù. E' per noi che perdere il suo amore costituisce grande tragedia. E qua Gesù dice che quell'amore che corre verso le persone per coprirgli di grazie si cambia in fuoco per colpirli - sembra di sentire un'eco di quello che Gesù ha detto santa Faustina (chi non vuole passare attraverso le porte della Mia Misericordia, passerà attraverso le porte della mia Giustizia - Gesù). Perchè avviene questa cosa? Il processo dinamico che anima questo tipo di operazione è molto semplice: i peccati dell'umanità producono una valanga continua ed immensa di male se noi accogliamo l'offerta di amore di Gesù - che tutti quei mali se li è presi su di sè attraverso la sua Passione e la sua Morte concedendoci il perdono dei peccati e ci libera anche da tutti quanti i mali che noi abbiamo provocato e Lui vorrebbe così ma se noi questo amore lo rifiutiamo - tutto il male da noi fatto - ci ricade addosso. Ecco perchè l'amore respinto si converte in giustizia, perchè quel male dev'essere tolto in qualche modo, o il male viene distrutto attraverso quello che Gesù ha patito per noi (e a noi tocca una piccolissima parte) o ci ricade addosso e dobbiamo provare a distruggerlo noi ma non ci riusciamo perchè non siamo divini come Gesù. Quindi quel male ci distruggerà.

"“Figlia mia, coraggio, lasciami fare, è necessario, altrimenti non ti darei tanta pena,.." Gesù

Qua le anime amiche di Gesù, le anime amanti di Gesù devono entrare in questo orizzonte - teniamo sempre presente che tutto questo (che Luisa viveva straordinaria e consapevole e gli veniva spiegato cosa stava succedendo) però noi non ci pensiamo mai quando arriva qualche croce o quando la dv ci chiede qualche cosa (nella misura personale) e non ne comprendiamo il senso...se veramente vogliamo entrare in questo mondo, Gesù ordinariamente non lo dice, ma chi te l'ha detto che quella pena non sia necessaria per riparare qualche cosa che tu ignori?

Gesù dice della pena della gola dice a Luisa che ha voluto da lei una riparazione e comprendiamo questo legame inestricabile - Luisa prima di ricevere tutte le rivelazioni sulla dv è stata sposa e vittima - quindi significa certamente che ciò che l'essere sposa e vittima esprimono (condividere in tutto la vita di Gesù) noi non possiamo dire: ho sofferto questa cosa ma non ho fatto niente - a parte il fatto che Gesù è Innocente mentre noi abbiamo i nostri peccati - le sofferenze di Gesù sono sempre state sofferenze per gli altri. La vita di Gesù è stata una vita completamente immolata per noi quindi se tu vuoi fare la vita di Gesù, se tu vuoi essere tutto suo, se tu vuoi vivere a fondo nella dv cosa significa? Condivisione di questa vita. Gesù non fa mistero - per i suoi intimi (oltre alle gioie, grazie e prodigi che si vivono chiede queste cose -- il pacchetto è sempre intero con Lui).

"...Ora, mentre diceva ciò, ritornava ad alitarmi ed io, come se non ne potessi più, lo pregavo che mi toccasse con le sue mani per sostenermi e darmi la forza e Gesù mi ha toccato, sì, prendendomi il cuore fra le mani e stringendolo tanto forte che solo Lui sa quello che mi ha fatto sentire..." Gesù

E poi continua

"..Ma, non contento di ciò, mi ha stretto forte la gola con le sue mani, che mi sentivo spezzare le ossa, i nervi della gola, tanto da sentirmi soffocare..." Gesù

Immaginiamo Gesù, sembra che strangoli Luisa. E' una scenetta da contemplare, noi poveri mortali che non abbiamo grazie grandi possiamo solo immaginarci queste cose. Quello non sembrerebbe Gesù eppure lo fa e dopo spiega:

Coraggio, in questo stato si trova la presente generazione e di tutte le classi, sono tali e tante le passioni che la dominano, che sono affogate dalle stesse passioni e dai vizi più brutti, il marciume, il fango è tanto che sta per sommergerle; ecco perciò ho voluto farti soffrire la pena di soffocarti la gola, questa è pena degli eccessi estremi ed Io, non potendo sostenere più nel vedere l’umanità soffocata dai suoi stessi mali, ho voluto da te una riparazione. Ma sappi però che soffrii anche Io questa pena quando mi crocifissero, mi stirarono tanto sulla croce, che mi stirarono tanto tutti i nervi , che me li sentivo spezzare, attorcigliare e quelli della mia gola portarono una pena e una stiratura maggiore, da sentirmi soffocato. Era il grido dell’umanità sommersa dalle passioni, che stringendomi la gola, mi affogava di pene. Fu tremenda ed orribile questa mia pena, come mi sentivo stirare i nervi, le ossa della gola, da sentirmi spezzare tutti i nervi della testa, della bocca, perfino degli occhi; fu tale la tensione che ogni piccolo moto mi faceva sentire pene mortali. Ora mi rendevo immobile ed ora mi contorcevo tanto, che sbattevo in modo orribile sulla croce, che gli stessi nemici restavano terrorizzati. Perciò ripeto, coraggio, la mia Volontà ti darà forza a tutto.” Gesù

Gesù dice:io ti sto facendo riparare e far vivere quello che vive la gente di oggi, una valanga di vizi e passioni che sono affogati e sono respiro e sono soffocati da una marea di marciume e fango. Il don racconta di aver visto dei letamai a cielo aperto - grosse vasche completamente piene di letame ed era stato messo in guardia di non entrare là dentro perchè sarebbe affogato (avevano due metri di profondità) nel letame. E come si morirebbe se uno cascasse dentro? Morirebbe soffocato dal letame e capiamo anche le connessioni, tutto quello che Gesù ha sofferto nella Passione fisica di Gesù noi non lo capiamo ma non c'è neanche un minimo dettaglio che non sia connesso con qualche peccato in particolare. Neanche un minimo dettaglio.

Questa riparazione che Gesù ha fatto vivere a Luisa in modo inedito dice che questo l'ha vissuto sulla croce (Ora della Passione 19° - questo particolare non si legge nelle ore della passione). Il soffocamento - e tra l'altro tutti i crocifissi morivano soffocati perchè il processo di respirazione ostacolato dalla posizione della persone provocava il processo di soffocamento così morivano i crocifissi. E questo a causa dei nostri peccati e del mare di marciume che viene prodotto. E non si salva nessuno. E' quasi passato un secolo da questi scritti e al don sembra che il mare di sterco abbiano raggiunto dimensioni notevoli e spera che ci sia qualche anima generosa che stia aiutando Gesù.

Pensiamo nella nostra preghiera personale a quanto desideriamo e vogliamo essere intimi con Gesù, condividere la sua vita, dividere le sue pene, offrirgli riparazione e dargli sollievo e consolazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 24 aprile 2020

Ella fu eccezionale, perché fusa con la Divina Volontà

Gesù spiega che sia il concepimento che la nascita della Divina Maria furono eventi portentosi e strepitosi e rilevanti per l'umanità intera perché nell'uno e nell'altro operò mirabilmente il Divin Volere e in Maria, per la prima volta, la Divina Volontà ebbe la sua stabile vita in una pura creatura (Volume 31, 8 Settembre e 9 Ottobre 1932). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 23 Novembre 2019

Questi brani ci fanno comprendere la grandezza della Madonna e della sua origine e Gesù ci rivela qualche segreto che abbellisce ulteriormente la grandezza della Madonna. Si dice in Marialogia che la ragione d'essere di Lei fosse quello di essere lo strumento cooperante per la Redenzione e da questa missione derivano tutti gli altri privilegi perchè la Madonna non poteva ospitare il Messia se fosse stata macchiata e la Verginità perpetua perchè doveva avvenire per opera dello Spirito Santo e non poteva essere di altri ma solo di Dio e anche l'Assunzione in Cielo di Corpo ed Anima è evidente che anch'essa connessa con la maternità divina perchè la Madonna ha seguito in tutto per tutto le sorti del Figlio.

8 Settembre 1932 Prodigio della nascita della Regina del Cielo. Vie di comunicazione tra Creatore e creatura. Chi forma la nobiltà

In questo brano tutto questo viene abbellito e rifinito da un'ulteriore elemento

"...La mia Volontà si racchiuse per nascere insieme, si servì del corpo della celeste creatura per operare e formare la sua vita divina, questo fu un prodigio che solo l’eterno amore, la divina sapienza e potenza poteva operare, non era la sola vita che le si dava, né il solo dono di liberarla dalla macchia d’origine, questo sarebbe stato nulla alla nostra potenza.." Gesù

Quello che fu dato alla Madonna dopo tanti secoli - ed è l'unica ad averlo custodito intatto dal primo istante del concepimento fino alla sua morte e per l'eternità - fu la divina volontà che nasceva in questa creatura umana e cominciava ad abitare (attraverso la Madonna) in misura stabile nel mondo. Gesù dice che non si sarebbe fatto carne se non avesse trovato la dv nella Madonna. Questa è una bella cosa, la Madonna ha ricevuto questo come dono e come vocazione e immediatamente in risposta a questo dono di Dio Ella scelse di legare la sua umana volontà a quella divina e scelse di non usarla mai. La vita nella dv, quando Gesù ne parla (ecco perchè non si tratta solo di farla - il problema è che la dv deve entrare dentro di me diventando vita di me e di tutti i miei atti operando in tutti i miei atti come principio vitale, divinizzante e soprannaturalizzante come fu in Maria).

"... La mia Volontà si racchiuse per nascere insieme, si servì del corpo della celeste creatura per operare e formare la sua vita divina, questo fu un prodigio che solo l’eterno amore, la divina sapienza e potenza poteva operare.." Gesù

E le conseguenze di questo è lo stupore di cielo e terra perchè entrambi (si vede da altre fonti oltre che a Luisa - tipo la Venerabile Maria d'Agreda dove si vede che quando la Madonna passeggiava la creazione le rendeva omaggio - ogni ente creato è un'atto della dv, non vengono dal caos - ma sono state create e sussistono nell'essere dalla Divina Volontà). Quando c'è un'atto della dv, può finire nel nulla quest'atto? Nel tempo facciamo esperienza delle cose che passano, ma nell'eternità l'Impero Romano non è in atto? Domande dall'altissimo valore teologico, però c'è un senso profondo: Dio non fa cose destinate ad annichilirsi, anche se noi nel tempo non lo vediamo (c'è sempre il mistero della morte). Non vuol dire che sia l'annientamento degli esseri.

"..la divina sapienza e potenza poteva operare, non era la sola vita che le si dava, né il solo dono di liberarla dalla macchia d’origine, questo sarebbe stato nulla alla nostra potenza, quello che fece stupire e che richiamò l’attenzione di tutti, fa che la mia Volontà che nasceva insieme con Lei nel mondo, tanto che Cieli e terra, ne restarono scossi, si misero sull’attenti, sentirono una forza misteriosa, quella stessa forza che li dominava e conservava tutta la Creazione,.." Gesù

Anche l'Immacolata Concezione è un'atto strepitoso della dv, senza un'atto positivo della dv, la Madonna non sarebbe stata quello che è. Anche l'Incarnazione del Figlio di Dio che ha potuto trovare in Maria un'ambiente fecondo per questo.

Riflettere su questo è molto importante perchè fa comprendere come un'accesso alla (proporzionata) grandezza che Maria ha avuto è potenzialmente possibile da parte di ogni creatura. Non posso avere alcune cose particolari come la Madonna però - dal momento che tutti questi prodigi originati e sono relazionati dal dono della divina volontà - si comprende ciò che potrebbe portarci la dv nella nostra vita.

Il segreto di ogni santità non sono quei particolari doni straordinari che il Signore dona alle creature per compiere la loro missione, Gesù dice nel Vangelo che chi fa la Volontà del Padre Mio è per me sorella, fratello o madre quindi assomiglierà - con le dovute distanze - alla Madonna.

9 Ottobre 1932 Dio creò l’uomo in un’estasi d’amore. La Creazione, corredo dell’uomo. Il dolce suono del campanello, estasi reciproca del Creatore e della creatura. Prodigio del Concepimento della Vergine

«Figlia mia, il Concepimento della Vergine Immacolata fu un atto nuovo della nostra Volontà, nuovo nel modo, nuovo nel tempo, nuovo nella grazia; in Lei fu rinnovata tutta la Creazione...." Gesù

Gesù non spiega per esempio come avvenne l'Incarnazione, nell'inno Akathistos non si spiega come sia avvenuta l'Incarnazione. Dio si è inventato un modo che il veleno della colpa d'origine non colpisse la Madonna (la Madonna è stata concepita in modo naturale). Come ha fatto Dio fare una cosa del genere? Il nuovo nella grazia è facilmente comprensibile e non ripetibile. Nuovo nel tempo presumibilmente significa cioè nella dimensione temporale su cui scorre la vita in questo mondo perchè non si era mai visto - dopo la caduta di Adamo ed Eva - un fatto del genere. La condizione dell'uomo viatore è una condizione fragile, misera e imperfettissima - nonostante questo c'è gente che si crede il Padre Eterno e in questo atto furono accentrati tutti gli atti buoni di tutte le creature presenti, passate e future.

"..Nella nostra onniveggenza ed immensità, chiamammo tutte le creature, tutti i loro atti buoni presenti, passati e futuri come se fossero uno solo, affinché su tutti e su tutto fosse formato questo Concepimento, per dare il diritto a tutti e su tutto non con le parole, ma coi fatti..." Gesù

"..Vedi, anche i tuoi atti contribuirono, mettesti la tua parte, perciò con diritto sei la figlia sua e la Vergine Regina con diritto è la Mamma tua..." Gesù

Gesù dice a Luisa che i suoi atti buoni hanno portato il loro contributo. Attraverso questa operazione misteriosa della forza creatrice di Dio, la Madonna è costituita per diritto come Madre e Regina ed ecco perchè andare da Maria vuol dire trovare colei che ha potere (in quanto Regina) e quella capacità unica di addolcire i nostri cuori in quanto vera madre di ciascuno.

Madre Speranza ha detto che Gesù guarda ciascun uomo come se fosse l'unico e lo ama talmente tanto come se amasse solo quella persona e come se non avesse altro da fare. Queste parole si possono trasferire ipso facto alla Madonna perchè in quanto Regina e Madre ha cuore ed ama ogni essere umano come se fosse l'unico e l'ama talmente tanto come se non avesse altro da fare. E voglia il cielo che ci potessimo credere realmente e che Dio ci conceda di fare esperienza personale e reale.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 23 aprile 2020

Grazie impiegate e Grazie sprecate

Gesù spiega come sia importante diffondere, in ogni modo e con ogni mezzo buono, le verità che Egli rivela. Spiega come Egli stia sempre in atto di offrire all'uomo tutto il patrimonio di bene che ha acquistato per Lui, ma pochissimi lo prendono e ne beneficiano, causando così la confluenza di molte grazie (che altrimenti andrebbero sprecati) nei pochi che le accolgono e impiegano, soprattutto le anime che vivono nel Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 14, 26-29 Agosto 1922, Giovedì 21 Novembre 2019

26 Agosto 1922 Le verità, più si pensano, si leggono, più spandono il loro profumo

Stavo rivedendo nei miei scritti, secondo l’ubbidienza, le cose che dovevo segnare per farle copiare e pensavo tra me: “A che pro tanti sacrifici, qual bene ne verrà?” Luisa

Luisa stava facendo un pò di storie - non c'erano i computer - e doveva rivedere i suoi scritti e stava a domandarsi quale bene verrà dai suoi sacrifici.

Pensare, leggere alle verità di Gesù è un'ottimo uso della nostra libertà e scrivere e parlarne...il servo della parabola della mina viene chiamato fannullone, quello che ozia, attenzione nell'orizzonte soprannaturale l'ozio non è soltanto una mancanza di operatività concreta ed operativa - perchè uno che fa una buona meditazione o lettura spirituale - non sta oziando anche se non sta facendo niente di produttivo (non è colpa di quella persona se non può operare perchè magari è disoccupato); bisogna però vedere cosa ci fai con tutto il tempo che hai a disposizione, che ci fai? Una persona che prega non sta oziando, sta pregando, una persona che scrive (al computer...) non è ozio è lavoro. Una persona che parla (cose buone ed edificanti al prossimo) non sta oziando, c'è chi è chiamato ad un impegno serio del ministero della predicazione (es.). Oltre all'impegno intellettuale per dire cose sensate. Questa operosità è spesa sopratutto per sbattere quei fiori che consistono nella diffusione tramite lo scrivere, leggere o parlare delle verità..di questo Gesù è contentissimo. Cosa ha fatto la Madonna nel tempio? Ha letto tanto, ha pregato tanto e meditava e certamente aveva una grande assistenza dello Spirito Santo. In monastero non esiste l'ozio, i lavori del monastero sono i più nobili sul pianeta terra. Dal canto nostro una grande operosità è da spendere nell'andare a prendere e ricevere tante cose che il Signore ci dona. L'operosità anche se non sembra tale consiste nel fare le cose con Gesù.

29 Agosto 1922 L’anima nella Divina Volontà riceve tutti i beni dell’operato di Gesù

Figlia mia, tutto ciò che fece la mia Umanità, preghiere, parole, opere, passi e pene, sta in atto di darsi all’uomo; ma chi prende? Chi riceve l’innesto del mio operato? Chi si avvicina a Me ed unendosi con Me prega, riceve l’innesto della mia preghiera ed i beni che essa contiene? Chi parla, insegna, unito con Me, riceve l’innesto ed i frutti delle mie parole; e così chi opera, chi soffre unito con Me, riceve l’innesto ed i beni che ci sono nelle mie pene ed opere, altrimenti tutti i beni che acquistai per la creatura restano sospesi e non restando innestata con Me, non fruisce dei beni che la mia Umanità con tanto amore vuol dare; se non c’è l’unione, i beni dell’uno restano come morti per l’altro. Immaginati una ruota, il centro della ruota è la mia Umanità; i raggi, tutto ciò che fece e soffrì; la circonferenza dove restano fermati i raggi, è tutta l’umana famiglia che gira intorno alla ruota. Ora, se questa circonferenza, questo secondo giro di ruota non si avvicina per ricevere la fermata dei raggi, i raggi restano sospesi e non possono comunicare i beni che il centro della ruota contiene. Oh! quanto soffro nel vedere i tanti miei beni sospesi, che l’umana ingratitudine non solo non riceve, ma disprezza e calpesta, perciò con tanta ansia vado in cerca delle anime che vogliono vivere nel mio Volere, per poter fermare in loro i raggi della mia ruota e la mia Volontà darà loro grazia da poter formare la circonferenza del secondo giro della ruota e riceveranno tutti i beni che gli altri mi respingono e disprezzano.” Gesù

Questa meditazione cade nella celebrazione della presentazione della Madonna al tempio assecondando il suo desiderio di darsi completamente a Dio, Ella mise in pratica (staccandosi con dolore ed andando a vivere nel tempio di Gerusalemme) all' età di circa 3 anni (dice la Tradizione) e Gesù dice che fruire di tutto ciò che Gesù operò sulla Terra trova in Maria il destinatario principale. Chissà se uno dei motivi per il quale Maria è stata ricolmata di grazie è questo (i Maestri di Spirito dicono che sarebbe più facile contare le gocce d'acqua nell'oceano che le grazie che aveva Maria o i granelli di sabbia). Chissà se tanta pienezza di grazia non sia dovuta per l'enorme spreco e calpestio di tante grazie che Egli ha elargito e le continua ad elargire.

Figlia mia, tutto ciò che fece la mia Umanità, preghiere, parole, opere, passi e pene, sta in atto di darsi all’uomo; ma chi prende?..." Gesù

Attenzione, questo vale per ogni essere umano in ogni istante della sua vita e per ogni azione compie. Chi è capace di calcolare quante azioni, parole, pene, passi, opere, pensieri sono compiuti da tutti i membri della razza umana dal primo all'ultimo che verrà? Un numero del genere quale sarebbe?

Lo sfondo di questi due brani è proprio questo: è lo spreco delle grazie oppure l'utilizzo e la messa in opera o accoglienza e il mandare a buon fine le grazie che Dio ci dona. Se noi ci pensiamo in fondo (e qui ci aiuta il Vangelo - parabola delle mine), in fondo noi abbiamo una libertà reale, profonda e vera che si esplica in questo: le riconosci, usi e traffichi le grazie che Dio ti ha dato? O no? E' tutto qua. Poi dobbiamo dire quanto uno le mette a frutto - perchè la parabole delle mine che uno rende 10, 5 o 0. Fino a che punto vogliamo arrivare nell'andarci a prendere tutta la montagna di grazie che Gesù ci fa in continuazione? Diventeremmo centrali nucleari in grado di produrre in ogni istante energia divina universale perchè - non per noi - ma perchè prendiamo ciò che Gesù ha fatto, lo facciamo nostro e lo uniamo al niente che siamo e che facciamo. Ora chi era la Madonna? La Madonna è andata sempre al massimo, la tavoletta della macchina della sua esistenza stava sempre al massimo, non solo neanche se ne è fatta sfuggire una ma ha portato al massimo livello ogni grazia ricevuta. Comprendiamo anche quanto è grande l'ambito d'esercizio della nostra libertà.

".. Chi parla, insegna, unito con Me, riceve l’innesto ed i frutti delle mie parole; e così chi opera, chi soffre unito con Me, riceve l’innesto ed i beni che ci sono nelle mie pene ed opere,.." Gesù (seconda meditazione)

Dobbiamo cercare piano piano di non arrivare di non omettere nulla in ciò che facciamo all'unirlo (tramite la dv) con l'operato di Gesù; non è una cosa fatta tanto per fare. La vita nella dv non consiste nella ripetizione di questi atti ma consiste anche in essa - se non c'è l' atto preventivo - questo effetto non si produce / e questo è operare non oziare.

Questo vale sopratutto per coloro che si danno alla predicazione, non è la stessa cosa predicare unendo le proprie prediche a quelle di Gesù - qualunque tipo di opera da quelle consapevoli (guidare, dormire, mangiare, lavarsi, riordinare, ecc....) a quelle più alte - le opere vanno tutte quante portate all'unione con Gesù e ancor più le pene e sofferenze. Gesù sta nell'atto ininterrotto di darsi e se questa accoglienza - sottintesa la Verità che Gesù nella sua vita terrena ha rifatto gli atti di tutti gli esseri umani secondo per secondo - e se non c'è questa operazione la persona non fruisce dei beni che l'Umanità di Gesù con tanto amore vuol dare.

Che è lo stesso principio che insegna la Chiesa: se tu non hai l'intenzione di prendere un'indulgenza, l'indulgenza non la prendi ma se non c'è l'intenzione di lucrare essa tu essa non la prendi anche se fai l'opera indulgenziata (il Signore lo sa). E Gesù soffre nel vedere i suoi beni sospesi e soffre nel vedere l'umana ingratitudine, sarebbe auspicabile che Dio ci faccia la grazia di piangere con Gesù per l'umana ingratitudine perchè è una delle cose più brutte che possa esistere. Proviamo ad immedesimarci con Gesù e vedere cosa Lui ha fatto e vedere l'indifferenza, tanta ingratitudine. Proviamo a pensare quando noi facciamo qualcosa di bello, utile al prossimo e nessuno ringrazia o quella cosa viene respinta.

Altro principio fondamentale in generale (non solo della dv): se Dio elargisce una grazia e non va perduta, e se qualcuno non la vuole, andrà a qualcun'altro. Il principio è che nulla di ciò che Dio fa può andare disperso e perduto. Quindi se non ha funzionato con l'anima X si passerà all'anima Y e quali sono le anime raccoglieranno tutto?

Quando vediamo che qualcuno, malauguratamente, disprezza le grazie del Signore molto dovremmo soffrire ma anche molto dovremmo pensare: Signore, fammi vivere nella dv perchè la possa prendere io. E occorre riparare lo spreco di grazie, chiediamo alla Madonna di entrare in questa santa logica e che le ha consentito di essere la depositaria di tutte le grazie perdute a causa dell'ingratitudine umana.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 22 aprile 2020

Le tre armi per vincere ogni turbamento

Gesù le spiega che il valore delle azioni umane davanti a Lui è tanto quanto sono compiute solo per Suo amore, piccole o grandi che siano. Gli effetti nefasti e infernali del turbamento e le tre armi per poterlo sempre vincere. Libro di cielo volume 9, capitoli 49-51, 17-29 Ottobre 1910, 21 Gennaio 2019

17 Ottobre 1910 Per quanto amore ed unione con Gesù ha l’anima, tanto valore hanno i suoi sacrifici

Figlia mia, Io non guardo tanto ai sacrifici, ma all’amore con cui si fanno ed all’unione che hanno con Me, sicché quanto più l’anima è unita a me, tanto calcolo di più faccio dei suoi sacrifici. Sicché, se l’anima è più strettamente unita a me, per i più piccoli sacrifici Io faccio dei calcoli grandi, perché nell’unione c’è il calcolo dell’amore ed il calcolo dell’amore è calcolo eterno che non ha termine né confine; mentre se l’anima si sacrifica assai e non è unita a me, Io guardo il suo sacrificio come di persona estranea e le do la mercede che merita, cioè limitata. Supponi un padre ed un figlio che si amano; il figlio fa dei piccoli sacrifici, il padre, per il vincolo di unione di paternità, di figliolanza e d’amore, che è il vincolo più forte, guarda questi piccoli sacrifici come cosa grande, porta trionfo, si sente onorato, dà al figlio tutte le sue ricchezze e dedica per il figlio tutte le premure e le sue cure. Aggiungi un servo, lavora tutta la giornata, si espone al caldo, al freddo, sta a tutti i suoi ordini, se occorre veglia anche la notte per conto del padrone; e che cosa riceve? La misera mercede d’una giornata, dimodoché se non lavora tutti i giorni sarà costretto a sentire la fame. Tale è la differenza che passa tra l’anima che possiede la mia unione e l’anima che non la possiede.” Gesù

Dio non guarda la grandezza delle opere in sè stesse ma guarda l'amore che le anima ed ecco perchè il centro della nostra vita interiore deve sempre avere un grandissimo amore verso Gesù o la Madonna, ciò che muove ogni nostra operazione deve essere amore. Nella dv questa immersione nel mistero dell'amore di Gesù riconosciuto, accolto e ricambiato anche nei minimi particolari è una delle colonne della vita nella dv; sappiamo che nella dv anche un gesto inconsapevole ha un valore eterno, immenso ed infinito perchè non per l'atto di per sè stesso, noi possiamo prendere questi atti indifferenti e trasformarli in divino. Un'atto si trasforma tanto quanto si fa per amore di Dio; quando io faccio anche una minima cosa la faccio per amore di Gesù - es. trattengo una risposta sgarbata che mi scappa spontanea non per amore di chi mi ha provocato ma per amor di Gesù che non vuole che si risponda sgarbato. Quando questo diventa più diventa il moto delle nostre azioni tanto più è meglio.

24 Ottobre 1910 Gli effetti del turbamento. Tutto esce dalle dita di Dio

29 Ottobre 1910 Le tre armi per vincere il turbamento

"..devi sapere che se Io non premiassi le cose fatte con purità d’intenzione, le opere giuste e tutto ciò che si fa per mio amore, mancherei ad un dovere di giustizia e tutti gli altri miei attributi resterebbero oscurati. Quindi, queste sono le tre armi più potenti per distruggere questa bava velenosa ed infernale del turbamento.........e quest’aria d’inferno ti volesse investire, mettile contro queste tre armi: la purità d’intenzione, l’opera giusta e buona in se stessa di sacrificarti vittima per Me e il solo scopo d’amarmi, ché sconfiggerai qualunque turbamento e lo sconfinerai fino nel più profondo dell’inferno; e con la noncuranza userai la chiave per non farla più uscire affinché non ti molesti più.” Gesù

Insegnamento fondamentale è di nuovo sul turbamento che è un grande problema per l'anima ed una cosa che deve essere assolutamente al primo posto (o ai posti elevati) perchè il turbamento dell'anima è cosa sempre non divina e sempre causata o dal diavolo quasi sempre per farci combinare un sacco di guai (dalle imperfezioni ai peccati mortali) - occorre fare attenzione.

Luisa come al solito è stata tentata dal diavolo (che non era volontà di Dio il suo stato)...il diavolo non deve trovare per nessuno motivo le porte della anima, occorre blindarle e sotto chiavistelli.

"... Il turbamento è un’aria infernale che si respira e quest’aria d’inferno fa uscire l’aria celeste della pace e prende il posto di Dio nell’anima.." Luisa

Lo stato di turbamento è la prima spia che tu sei uscito dalla volontà di Dio, perchè qualunque cosa sia successa, qualunque cosa sia accaduta (anche una notizia sgradevole, ecc...) che ti arrechi dolore è normale altrimenti saremmo insensibili e non è una virtù. E' una cosa soffrire ed un'altra cosa agitarsi. Marta e Maria - Marta faceva delle (Vangelo) azioni di per sè buone ma non le faceva in maniera gradita al Signore perchè era agitata e Gesù ha difeso Maria (tu ti preoccupi ed agiti per molte cose). Bisogna occuparsi, non preoccuparsi o agitarsi, c'è un pre davanti che bisogna togliere. Però è cosa molto importante. La preoccupazione è un'altra forma di turbamento dove io inizio a pensare prima del tempo a un possibile problema o difficoltà futura - nella dv non va bene - E' chiaro che la devo progettare ma il preoccuparsi no anche dinanzi ad eventi futuri, la preoccupazione comporta agitazione e turbamento, noi riposiamo nella dv, non succede nulla che non sia sotto il controllo di Dio. E se dovesse accadere, ci rimbocchiamo le maniche, abbracciamo la croce e il Signore ci darà la forza di portare la croce (permessa per il nostro bene). Questo dobbiamo mettercelo bene in testa. Questo stato interiore non si improvvisa (coltivato costantemente, dialogo profondo con Gesù...) per vivere nella dv Gesù non è un'ospite che ogni tanto mi ricordo di Lui - la vita non è a compartimenti stagni. Gesù è una presenza ininterrotta che anche quando siamo in questa valle di lacrime e siamo limitati all'istante presente - io non posso fare due attività contemporaneamente - nonostante tutto ci dev'essere un sottofondo in quello che stiamo facendo. Io guardo una statua e dietro ad essa c'è il nulla, no c'è il muro ecc.... (esempio); Gesù dev'essere lo sfondo che può aiutarti che ogni cosa che fai e questo rende la cosa più semplice.

Le tre armi per vincere la turbazione: 1)Fare tutto per Suo amore (anche le cose più comuni), 2)la purezza dell'intenzione è non soltanto farle per Gesù ma perchè le sto facendo? Perchè Lui lo vuole - la Gloria di Dio e salvezza delle anime e poi le 3) opere giuste - opere oggettivamente conformi alla dv sia le opere giuste nel momento presente dettate dalla virtù cardinale della Prudenza (la ragione) - le cose da farsi, qui ora ed adesso - perchè la cosa giusta da fare va anche spesso compresa dentro determinate circostanze. Es. (indefiniti)..se una persona che mi sta vicino è turbata o arrabbiata, non posso in quel momento fargli notare una cosa di lei che non va perchè non è il momento opportuno. Se sto pregando non è il momento opportuno per controllare se è arrivata una mail, ecc.. / con queste tre armi Gesù dice non è possibile aprire le porte al turbamento - COSA ci fa comprendere?

Se io sono turbato vuol dire che non ho fatto la cosa giusta, non agito per amor di Gesù ma per amore mio o per amore di una creatura e non ho agito con purità d'intenzione, cioè c'era qualche secondo fine che io cercavo dietro il fine apparente. Da ciò noi possiamo discernere che sono stato turbato ...perchè?

Potrebbe essere un'incursione del diavolo ma deve trovare una breccia nella nostra anima - sono uscito dalla regola della Giustizia (non ho fatto la cosa giusta). Teniamo presente sempre una cosa: dovunque si trovi un minimo alito di turbamento, Dio non c'è e dobbiamo fare il possibile per ripristinare al più presto la pace interiore per poter camminare nei divini voleri.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

martedì 21 aprile 2020

Conoscere tutti i dolori e tutte le gioie

Gesù spiega a Luisa come la vita nella divina Volontà sia la missione più grande, più alta e sublime che si possa concepire e l'anima chiamata ad essa dovrà, come Gesù, conoscere l'immensità di tutti i martìri, pene e dolori per esserne regina e forza dei martiri, ma insieme a questo anche fonti inesauribili, innumerevoli e immense di gioie, contenti, grazie e felicità. Libro di Cielo, Volume 14, 23 Agosto 1922, Mercoledì 20 Novembre 2019

23 Agosto 1922 Nell’anima che vive nella Divina Volontà si forma la sorgente di tutti i dolori ed anche quella di tutte le gioie

Il brano di oggi sicuramente lascia abbastanza esterefatti però il significato dell'Italiano è abbastanza chiaro per ciò la meditazione potrebbe cominciare dalle frasi finali di Gesù:

"...Vedo che ti spaventi nel sentir ciò, no, non temere,.." Gesù

Commento del don: qui non si capisce bene perchè se senti alcuni commentatori pare che vivere nella divina volontà sia la cosa più bella e facile che esista, se senti altri sembra che sia una cosa irta di croci e difficile. Chi ha ragione?

Punto primo (secondo il don) sono vere tutte due le cose ma punto secondo non è possibile - basandoci su questo brano - fare una cosa piccina, una strada in discesa verso il Paradiso costellata di fiori, piaceri di ogni genere senza altro. Non è proprio possibile, perchè se la vita nella dv è la Santità delle Santità e se in tutta la storia della vita della Santità Ordinaria il mistero della croce ha sempre giganteggiato - non solo come forma di amore alle pene di Gesù crocifisso ma anche come partecipazione ai suoi dolori, se è così nella santità ordinaria possibile che la vita nella dv sia estranea a questo?

Gesù nel Vangelo non ha mai ingannato dicendo che andrà tutto bene, sarà tutto tranquillo e disteso e sappiamo per esempio dal Vangelo di San Giovanni - dopo il discorso di Gesù e sul Pane Vivo disceso dal cielo, San Giovanni nota che dopo il discorso molti discepoli se ne andarono via da Lui. E il prequel di questa defezione di massa è: questo linguaggio è duro, chi può intenderlo? --- dopo queste promesse entriamo nel brano:

Mi sentivo oppressa e sofferente ed il mio interno come se stesse in continuo atto di subire nuove distruzioni ed annientamento del mio povero essere... (Luisa)

Si tratta di pene innanzitutto interiori, non si tratta di pene esteriori a quello che lei dice - tali però da far avvertire una distruzione del proprio essere (ricordiamo la meditazione di ieri, le pene incarnate di Gesù - non erano sofferenze di tipo fisico (chissà quale malattia mi prenderà ma cose interiori). E tanto forti da pregare Gesù che gli desse forza e questa forza serviva a prendersi una nuova morte.

".. Ecco perciò la necessità che la mia Volontà le sia Vita, altrimenti chi le darebbe la forza in tanto soffrire?.." Gesù - capito perchè occorre la Vita della Divina Volontà dentro di te? Perchè altrimenti sarebbe impossibile resistere e sostenere questo tipo di pene e di morti. Poi Gesù dice:

C'è la festa di Gesù Cristo Re dell'Universo, in senso profondo uno non può essere Re cioè superiore a qualcosa o qualcuno se il Re non contiene in sè non soltanto ciò che quel qualcosa o qualcuno contiene ma più di lui. Per esempio, se io dico che la Madonna è la Regina degli Angeli - la Madonna di per sè è una creatura umana - vuol dire però che Maria è superiore a loro - cioè ciò che gli Angeli sono ed hanno, la Madonna ce lo ha prima e di più di loro altrimenti non sarebbe loro Regina. La natura angelica è oggettivamente superiore alla natura umana ma ciò che gli angeli sono ciò e che hanno, la Madonna ne ha più di loro. Ecco perchè è loro regina. Dire che Gesù è Re dell'Universo - non soltanto quello materiale ma anche quello spirituale - cosa vuol dire? Quanti martiri ci sono stati nella Chiesa Cattolica? Quante pene hanno sofferto? Quanti dolori hanno subito le persone? La regalità di Gesù non dipende dal fatto che Lui è Dio - perchè Dio è superiore a tutti - ma la regalità di Gesù dipende direttamente dal suo essere stato uomo perfettissimo e che è stato capace di vivere in sè tutto - eccetto il peccato - ciò che l'uomo vive specialmente le conseguenze brutte del peccato che attanagliano l'uomo. Tutti i dolori che Gesù ha patito nella Passione (la flagellazione e la Crocifissione erano pene alternative - il subire l'una avrebbe dovuto escludere l'altra - la flagellazione era così umiliante che non poteva essere sommata con la crocifissione).

Quante volte ci siamo detti che la vita nella dv è la vita di Gesù e di Maria (anche Lei queste cose le ha condivise), quindi significa che tutte le cose vissute da Gesù, verranno fatte vivere a chi verrà chiamato a vivere in essa.

"..E’ necessario avere per dare, ecco perciò ti ho detto tante volte che la missione di chiamare un’anima a vivere nel mio Volere è la più grande, la più alta e sublime, non c’è altra che la possa uguagliare.." Gesù

Gesù dà un principio generale (già noto): tu non puoi dare quello che non hai. Chi vive nella dv - dice Gesù - diventa nel dv Vita e forza di tutti perchè gli atti che compiano in essa ridondano a beneficio di tutti. Il Martire ha dalla dv la forza di affrontare il martirio ma può un'anima che vive nella dv non aver conosciuto il martirio (qui si parla di pene interne)? Le pene interne sono superiori a quelle esterne (meditazione precedente) - Gesù non è stato ferito fisicamente prima della sua Passione - e come facciamo a costituirci forza dei martiri se non lo siamo e non abbiamo conosciuto qualche forma misteriosa di partecipazione ai dolori di Gesù? Qui si parla di sofferenze sante, qui si parla della beatitudine evangelica - beati gli afflitti perchè saranno consolati, qui non si parla (nel Vangelo) di una persona che vive nei piagnistei, che si lamenta sempre delle cose che non funzionano e delle piccole avversità delle vita e dei problemi molto materiali.

Il martire è colui che soffre per la fede. Esempio attuale: di fronte al male che si vedono, di fronte ai figli e figlie della Chiesa che fanno cose da mettersi le mani nei capelli, chi vive questa cosa facendo proprio quel dolore immenso che si vede di fronte a certi spettacoli e che la Madonna e Gesù provano nel vedere tristi spettacoli e lasciando che il dolore ti scavi dentro, ti faccia male e ti laceri interiormente senza affrontarlo o reagire malamente. Il don pensa che questa sia una piccola forma di martirio interiore, rimani dove stai, non ti arrabbi, non sbraiti, non punti il dito contro il prossimo, non dici a Dio Perchè...., non te ne vai dalla Chiesa, ecc.... perchè si rimane a compatire e a soffrire e a farsi carico dei peccati dei miei fratelli e sorelle. Perchè nella Chiesa siamo una famiglia, non posso dire come Caino "sono forse io custode di mio fratello?" Il peccato del mio fratello me lo prendo io. Non è infrequente che un sacerdote buono venga insultato senza colpa (pedofilo es) - uno potrebbe reagire male o mandare a quel paese il prossimo, ti difendi? Abbassi la testa, ti umili e ti fai carico di quella persona e dell'infamia che ti ricade addosso a causa delle mancanze del prossimo. Questa è una sofferenza.

Ci sono una quantità di trasmissioni che portano in piazza alcune cose orribili e portano in piazza vicende di Chiese (vere o presunte) e i fedeli vengono bersagliati a causa di essa. E noi ce le teniamo queste cose, non reagiamo, non sbraitiamo e soffre - noi non abbiamo tanta voglia di soffrire - e la si offre questa sofferenza. Vivere nella dv è una cosa grossa, richiede l'assunzione di questa attenzione - non è una cosa da nulla.

Figlia mia, la mia Volontà abbraccia tutto, stringe in sé tutte le pene, tutti i martiri, tutti i dolori che ci sono nel giro di tutti i secoli, ecco perciò la mia Umanità abbracciò tutto, ciascuna pena, ciascun martirio di creatura, perché la mia Vita non fu altro che la Vita della Volontà Divina e questo era conveniente per compiere l’opera della Redenzione, non solo, ma per potermi costituire Re, aiuto e forza di tutti i martiri, dolori e pene...." Gesù

Lo accetti? Vuoi entrare in questa ottica? Forse un pò lo spavento ci prende, ti fidi di Gesù? Perchè Gesù fa scrivere a Luisa quelle esperienze che ha avuto con lei? Per carità, non possiamo accampare nessun diritto, nè aspettarci che ci capiti la stessa cosa, però grandi croci chiamano grandi grazie e viceversa. E quindi la Santità delle Santità è caratterizzata da tutte le pene e gioie che ha caratterizzato la vita di tutti i santi.

Non si tratta del don che tiene la meditazione, ci sono dei testi scritti. Io quando leggo un testo, non ne posso prendere il 95% del testo e lasciare da perdere il 5% che non mi piace, questo lo fanno gli eretici. Lutero dice (ad esempio) cche la Fede è il principio della giustificazione (e lo dice anche San Paolo), ma dice anche che non servono le opere (cosa sbagliata, servono le opere). San Giacomo (che nelle sue lettere combatte questa visione solo fideistica della fede) è stato tolto da Lutero perchè non gli piaceva - non era conforme alla sua visione. Noi non lo possiamo fare. Nel Libro dell'Apocalisse, alla fine, Gesù dice: guai a chi s'azzarda anche a togliere o modificare anche un solo trattino - ma io non ci capisco nulla - fa niente, tu non lo devi toccare. Perchè se Dio dice una cosa non puoi fare quello che ti pare.

Dobbiamo avere una visione soprannaturale nelle situazioni di pene e di morti che ci capitano nell'esistenza comprendendo che il Signore ce le fa vivere perchè sta formando in noi la fonte dei dolori in aiuto di tutta l'umana famiglia. E questo significa che assieme ai dolori, sta formando anche la sorgente di tutte le gioie e grazie. Il pacchetto si prende intero. Felicità vera (a chi vive nella dv) ma questo non sarà possibile se la persona non abbraccerà anche tutti i dolori che gli daranno.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 20 aprile 2020

Intreccio d’amore

Gesù spiega a Luisa come la divina Maria intrecciò tutti i suoi atti nella Divina Volontà con quelli di Gesù stesso, concorrendo con Lui a farsi vita degli atti di ogni creatura. Gesù rivela la portata divina, straordinaria e intensissima delle pene interne che ininterrottamente subì in tutta la sua vita terrena, definendole "pene incarnate". Un mistero impressionante di amore vissuto e offerto per noi. Libro di Cielo, Volume 14, 15-19 Agosto 1922, Martedì 18 Novembre 2019

15 Agosto 1922 Gli atti di Gesù e quelli della Santissima Vergine nella Divina Volontà

Questo brano parla dell'intreccio tra la vita e gli atti di Maria e quelli di Gesù - intreccio o fusione nella meditazione di prima - tanti fili intrecciati tra di loro formano la corda. E Gesù ha spiegato questo che tutto ciò che fece Lui (e attenzione la sua Umanità si è oggettivamente intrecciata con la nostra e gli manca solo la nostra risposta, ma Lui come Redentore ha già fatto tutto per tutti - importante..

"..la mia Umanità non aveva altra Vita, altro cibo, altro scopo che la sola Volontà del Padre mio, che scorrendo in tutto mi faceva atto di ogni creatura, per ridare al Padre i diritti di Creatore da parte delle creature e per darmi come Vita a tutte le creature.." Gesù

Noi sappiamo che la dv è presente in ogni tempo e luogo, dove c'è un'atomo creato c'è la dv, ecc... e dal momento che l'Umanità di Gesù ha rifatto tutti gli atti degli esseri umani, la dv ha preso gli atti di Gesù (e di Maria) e così, oggettivamente, ogni essere umano ha reso oggettivamente reso Gloria, l'Onore e la Riparazione che a Dio è dovuta. Evidentemente come ben sappiamo non significa che questa operazione di Gesù funzioni in automatico e quindi qualunque cosa si faccia andiamo in Paradiso - ci sono le anime dannate (Gesù ha rifatto gli atti anche per le anime dannate ma per gli occhi dell'Altissimo - la gloria che si sarebbe stata dovuta da quella persona - gli è stata da Gesù e da Maria). Questi sono concetti assolutamente fondamentali sia per comprendere cosa voglia dire vivere nella dv e sia per comprendere bene cosa dobbiamo fare noi. Quando facciamo un'atto nella dv (vieni dv....o un'atto di amore, Gesù ti amo nella Tua Volontà), quell'atto va a scorrere ipso facto su tutte le generazioni presenti, passate e future e noi con Gesù e Maria amiamo Dio per noi e per tutti. Sappiamo che queste operazioni in sè non si sostituiscono alla libertà della creatura - anche se faccio un sacco di atti - un peccatore impenitente si salverà. No, ma i peccatori (attraverso queste operazioni spirituali impercettibili) riceveranno delle grazie che se le accolgono potranno cambiare vita ed orizzonti.

La Madonna è replica creaturale perfettissima di ciò che ha fatto a Gesù e quindi la sua gloria in Paradiso è grandissimo proprio per questo intreccio inestricabile di atti compiuti nella dv.

"..Ora in Cielo abbraccia tutta la gloria di ciascuna, da parte di ciascuna creatura, il mio Volere le dà tale gloria, che non c’è gloria che Essa non contenga, né gloria che da Lei non scenda. E siccome intrecciò con Me le sue opere, il suo amore, le sue pene, ecc., ora in Cielo è circonfusa di tal gloria per quanti intrecci fece nella mia Volontà, ecco perciò supera tutto, abbraccia tutto e fluisce a tutto. Ecco che significa vivere nel mio Volere..." Gesù

19 Agosto 1922 Le pene che la Divinità infliggeva nell’interno di Gesù. Le pene della Passione furono ombre e similitudine delle pene interne

Questo scritto è da contemplare ed è per le anime amanti perchè su questo brano occorre sostare non tanto in meditazione ma in amorevole contemplazione. Gesù dice che nessuno essere umano può comprendere cosa io ho passato nelle mie famose pene interne (già accennate varie volte anche nell'Ora della Passione - prima ora nell'Orto degli Ulivi)

"“Figlia mia, le mie pene sono incomprensibili all’umana natura.." Gesù

Ci sono state delle rivelazioni nelle vite dei Santi delle pene interne patite da Gesù - la vita di Gesù è stata un'ininterrotta immolazione interna.

"..le stesse pene della mia Passione furono ombre o similitudine delle mie pene interne....Le mie pene interne furono tali e tante, che le pene della mia Passione le potrei chiamare sollievi e baci che davano alle mie pene interne..." Gesù

Si rimane sconcertati, tanto dolore inumano e violenza (hanno visto i Santi) su un'essere che appariva umano. I particolari che Luisa dà sono delle cose che quando uno le legge per la prima volta salta per aria rimanendo addolorato e noi purtroppo non possiamo immaginare che sia significato e noi non possiamo (in questa vita) immaginarci tante cose sulla vita della Fede. Come si fa ad immaginarci l'auto coscienza di un Dio fatto uomo quando noi non possiamo giudicare gli stati di coscienza del prossimo. Noi possiamo solo dire che una persona è sveglia o meno ma non sappiamo se quella persona sia conscia di fare il male, se lo sta facendo intenzionalmente o se dipende da cosa...chi è che può giudicare il livello della coscienza di un Dio fatto uomo? Chi di noi si può immaginare cosa ha sofferto Gesù?

"..Le mie pene interne erano incarnate e la mia stessa Umanità era trasmutata in chiodi, in spine, in flagelli, in piaghe, in martirio, così crudeli che mi davano morti continue, queste erano inseparabili da Me, formavano la mia stessa Vita;.." Gesù

Pene incarnate. L'incarnazione, questo termine tecnico scelto dalla Chiesa per un fatto fondamentale: dal momento in cui il Verbo ha scelto di unire nell'ipostasi della sua Persona Divina una Natura Umana Creata a seguito del Fiat detto liberamente dalla Madonna si è prodotta una cosa irreversibile: la natura umana di Gesù che prima non era unita alla persona del Verbo - prima almeno nel tempo questo fatto non era avvenuto - ma una volta avvenuto è irreversibile, non avverrà mai una separazione o scioglimento (es. Gesù dice: ho fatto la Redenzione quindi adesso non mi serve più e me ne libero ritornando autonomo ed indipendente Puro Spirito) - quell'operazione è irreversibile.

Non c'era nessuna speranza che le pene potessero scemare, erano irreversibili come l'Incarnazione. Cosa pazzesca perchè queste pene facevano in modo che la sua Umanità fosse trasmutata in chiodi, pene e flagelli in continuo martirio.

"..Le mie pene interne erano incarnate e la mia stessa Umanità era trasmutata in chiodi, in spine, in flagelli, in piaghe, in martirio, così crudeli che mi davano morti continue, queste erano inseparabili da Me, formavano la mia stessa Vita;.." Gesù

Tutto questo per noi. E' chiaro che tutti quasi sappiamo circa la Passione visibile di Gesù ma quando ci ritroveremo di fronte all'Altissimo che queste cose che qua Gesù ha rivelato a Luisa, anche se rimanessero sconosciuti ad alcuni cattolici, quando andremo dall'altra parte, nel Giudizio Particolare Nostro Signore ci farà vedere cosa ha sofferto per me - in tutta la mia vita l'ho vissuta come una Passione per te - pensiamo a chi è talmente sciocco da auto condannarsi all'inferno (rendendo vano il dolore di Gesù). Questo ci fa anche comprendere un'altra cosa - brano da contemplare e da farlo diventare preghiera ardente.

Questi sono fatti sconosciuti alle persone ma Dio li ha fatti perchè erano necessari alla salvezza e Dio li ha compiuti nell'ignoranza di tutti e pur essendo ignorati da tutti hanno prodotto la Redenzione; questa è l'immagine della vita nella divina volontà di cui nessuno s'accorge di nulla ma gli effetti prodotti sono belli, grandi, significativi ed importanti ma nessuno sapeva nulla. Era un'operazione che si stava svolgendo tra Gesù e la Santissima Trinità di cui era a giorno solo la Madonna. E questo ci fa anche ben comprendere quante cose noi non sappiamo in questa vita e quante ne sapremo nell'altra - la condizione in cui noi siamo sul pianeta Terra è una condizione di estrema ignoranza, ecco perchè san Tommaso d'Aquino diceva con tutta la sua super cultura teologica che per quanto possiamo dire e pensare di Dio è niente a ciò che Egli è. Ed ecco perchè è importante nella vita terrena avere una solida vita di fede profonda con una speranza certa e una carità profonda (le tre virtù teologali che ci permetteranno di arrivare in Paradiso dove finalmente comprenderemo).

Gesù ci ha detto queste cose perchè aumentiamo la nostra gratitudine nei suoi confronti e a Luisa gliene aveva già accennato e gli ha chiesto di prendere parte alle pene interne peggio delle crocifissioni patite da Luisa nei primi volumi.

"..E poi, dalle tue stesse pene interne comunicate da Me, puoi comprendere in qualche modo l’intensità continua delle mie. Perciò, fatti coraggio, è l’amore che a ciò mi spinge.” Gesù

Tutte le pene di Gesù le ha subite per noi, hanno il sigillo dell'amore per noi. Offerto in sacrificio per voi (si dice alla Santa Messa) e questo deve trapassarci il cuore. E quindi Gesù merita tutta la nostra gratitudine, riconoscenza, ricambio e tutto ciò che Lui vorrà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI