mercoledì 15 aprile 2020

Corrispondenza alla Grazia

Gesù spiega a Luisa come la sua Persona, dal momento dell'incarnazione, sia stata vincolata a tutti gli esseri umani, al fine di rendere al Padre, per tutti, la gloria che gli è dovuta ed invita Luisa ad unirsi a Lui in quest'offerta di vita. esortandola a corrispondere a tale Grazia. Lezione di Gesù sulla corrispondenza alla Grazia. Libro di Cielo, Volume 14, 24 Luglio 1922, Martedì 12 Novembre 2019

24 Luglio 1922 Vincoli tra Gesù e tutte le anime. Corrispondenza alla Grazia

Bellissima lezione dal duplice carattere: Gesù ci ricorda ancora una volta ciò che Lui ha fatto nella sua vita terrena e conseguentemente viene chiamato a fare chi vive nella dv - Gesù sottolineava che vivere nella dv era fare la sua stessa identica vita perchè non ci sia nessuna dissomiglianza tra Lui e la persona. La scorsa meditazione (Ripetere la vita di Gesù) ha parlato delle sue pene e la seconda parte è una grande lezione della vita della santità: la corrispondenza, il dramma dell'incorrispondenza e i guai che essa produce.

(Luisa)Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù è venuto con una maestà ed un amore incantevole e mi ha fatto vedere tutte le generazioni, dal primo all’ultimo uomo, ciascuno dei quali era vincolato ed annodato insieme col mio dolce Gesù ed era tanto il legame, che pareva che si moltiplicasse per ciascuna creatura, in modo che ognuno lo aveva tutto solo per sé e che Gesù desse quella sua Vita a subire qualunque pena e morte che ognuno doveva soffrire, per poter dire al Padre Celeste: “Padre mio, in ogni creatura avrai altrettanti Me stesso, che ti daranno per ciascuno ciò che ognuno ti deve.”

Oltre a comprendere ciò che Gesù ha fatto, Gesù ci fa comprendere qualcosa sul Mistero dell'Incarnazione.San Giovanni Paolo II diceva che con l'Incarnazione in un certo modo si è unito ad ogni uomo, Gesù Cristo secondo la fede cattolica non è una persona umana. E' vero uomo ma è una persona divina (la Seconda Persona della Santissima Trinità) che ha la stessa Natura delle altre Due Persone Divine che ad un certo punto ha unita sè - attraverso la Madonna - una natura umana creata e cosa vuol dire che non è una persona umana? Essere una persona fa di noi un'individuo singolo della specie, ora il fatto che Gesù non si sia unito ad una persona umana fatta nel grembo della Vergine Maria con un'unione spirituale - non ci sono due persone in Gesù ma c'è una sola persona divina unita alla natura umana. Ha un corpo, un'anima, libera volontà ecc... come noi (tranne il peccato) però la natura umana ha il supposito della Persona Divina, è la Persona Divina che agisce attraverso la persona umana e questo lo rende potenzialmente capace di unirsi a tutte le persone umane. Io (il don che parla per spiegare) sono io come individuo autonomo a sè stante della razza umana, ma la razza umana non si esaurisce in me perchè è composta da tutti gli individui che ne fanno parte. Gesù - attraverso la natura umana in quanto tale - è evidente che raggiunge ogni essere della razza umana.

La seconda cosa è questa: questo annodamento che si è realizzato aveva un fine ben preciso: dagli scritti di Luisa noi sappiamo è che questo annodamento aveva come fine di rifare la vita di ogni essere umano con una sorta di sostituzione vicariale che però non annulla la responsabilità dell'esistenza umana ma in modo che quella gloria che la Divinità deve avere da ogni essere umano (e gloria significa santità perfettissima - perchè perfetto è uscito dalle mani di Dio e come tale dovrebbe tornare) e questo è ciò che ha fatto Gesù. Ecco perchè noi possiamo oltre che riparare i nostri strafalcioni della nostra vita è possibile rifare la nostra vita perchè Gesù ha rifatto tutto ciò che io ho fatto e l'ha fatto in maniera perfettissima e gli strafalcioni non solo sono perdonati ma anche rifatti bellissimi. Per prendere quegli atti devo compiere un'operazione spirituale esprimendo il desiderio di andare a prendere quegli atti e farli miei - chiaramente è meritorio perchè c' la fede nell'Incarnazione (io credo che Gesù sia il Figlio di Dio), secondo io credo che Gesù si sia unito ad ogni uomo con l'Incarnazione e terzo io credo che per dare al Padre la gloria che avrei dovuto dargli io ha rifatto e riparato il male che ho commesso e che per mezzo a Lui e grazie a Lui posso fare il bene e non pensiamo che queste cose siano cose da nulla perchè sono atti di fede (perchè io potrei non crederci).

Padre mio, in ogni creatura avrai altrettanti Me stesso, che ti daranno per ciascuno ciò che ognuno ti deve.” Gesù

Ecco perchè il nostro rapporto con Gesù è personalissimo perchè nel suo moltiplicarsi per ciascuna creatura Lui è sceso nella mia vita ed esistenza e quindi il mio rapporto con Lui è irripetibile. Medita con attenzione questo brano. Poi c'è il terzo step.

Chi vive nella dv partecipa di questa operazione fatta da Gesù, Lui vuole che questa operazione che consiste in quest'atto immenso - di rendere gloria a Dio, di riparare i peccati e di ottenere grazia su grazia e di ottenere bene su bene prosegua attraverso un'opera (attraverso di Lui) ricorrendo alla dv. Ed ecco perchè la dv è una santità immensa e personalmente il don non riesce a concepire un modo maggiore per fare del bene all'umanità, non a solo qualcuno ma a tutti.

Gesù mi ha detto: “Figlia mia, vuoi anche tu accettare il vincolo di ciascun essere, affinché tra Me e te non ci sia alcuna dissomiglianza?

Qui ci sono delle dinamiche che bisogna capirle bene, riflessioni del don

"..Io non so come sentivo come se il peso di tutti poggiasse sulle mie spalle, vedevo la mia indegnità e debolezza e sentivo tale ripugnanza da sentirmi venir meno,...." Luisa

Luisa si sente debole di fronte ad una prospettiva del genere, come si fa a portare un simile peso?

"..il benedetto Gesù, avendo di me compassione, mi ha preso fra le sue braccia e mi ha stretto al suo cuore, mi ha fatto mettere la bocca alla ferita che lo trafiggeva e ha detto: “Bevi, figlia mia, il sangue che sgorga da questa ferita per ricevere la forza che ti manca, coraggio, non temere, sarò Io con te, divideremo insieme tutto il peso, il lavoro, le pene e le morti..."

Prima di entrare nella dv cosa ha vissuto Luisa? Lo sposalizio con Gesù e l'offerta come vittima -- ecco perchè la vita nella dv è una vita di profondo amore (ma profondo profondo profondo sul serio) con Gesù ma è anche (la vittima)...Gesù e la Madonna non dovevano soffrire ma hanno sofferto per riparare i peccati altrui. Uno può pensare ai peccati personali, è una frase che si ha il diritto di dire, ma una mentalità di questo genere è compatibile con la vita nella dv?

Accetto io di prendermi io (molte cose non le sappiamo) qualche tribolazione o qualche croce? (che arrivano per purificarci dai nostri peccati o per accrescere i propri meriti o per riparare i peccati degli altri - queste sono le sofferenze che si prendono i santi). Quando si offre....pago io i debiti dei miei nemici, io mi prendo il male che mi ha fatto il prossimo e accetto di pagare i debiti di coloro che mi hanno fatto del male. Questo è quello che hanno fatto Gesù e la Madonna. La vita di Gesù, se uno la prende sul serio e la vita adulta nella dv, è chiaro che comporta una dimensione di questo genere. Non è indispensabile celebrare il matrimonio mistico (non dipende da noi) però, assecondando l'azione ordinaria della grazia, posso entrare in un rapporto profondo con Gesù.

Devo pensarci bene prima di offrirmi come vittima, attenzione perchè dopo Dio ci prende sul serio però posso cominciare ad entrare nell'ottica (Vangelo alla mano) che un rapporto con la croce, tribolazioni e con certe cose che io devo vivere da discepolo di Gesù...non posso vendicarmi del male che mi fanno anche solo con delle parole. Non posso sparlare del prossimo che mi ha fatto male. Gesù questa cosa non la vuole sicuramente.

Chi è fedele nel poco è fedele nel molto, non si arriva a queste vette se non si è fedeli.

"..perciò ti dico sii attenta e fedele, che la mia grazia vuole corrispondenza, altrimenti ci vuole niente a discendere. Che ci vuole ad aprire ed a chiudere gli occhi? Ci vuol niente, eppure quale gran bene comporta il tenerli aperti e qual gran male il tenerli chiusi. Col tenerli aperti gli occhi si riempiono di luce, di sole, con questa luce la mano può operare, il piede camminare sicuro e senza inciampo, l’uomo distingue gli oggetti, se siano buoni o cattivi, riordina le cose, legge, scrive; ora che ci vuole per perdere tutto questo bene? Chiudendo gli occhi: la mano non può operare, il piede non può camminare e se cammina è soggetto ad inciampare, non distingue più gli oggetti, si riduce all’inabilità. Tale è la corrispondenza, non altro che aprire gli occhi dell’anima e come li apre si fa luce nella mente, la mia immagine riflette in tutto ciò che va facendo, copiandomi fedelmente, in modo che non fa altro che ricevere continua luce da Me, da convertire tutto il suo essere in luce. Invece l’incorrispondenza getta l’anima nelle tenebre e la rende inoperosa.” Gesù

A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha (Vangelo), le grazie che il Signore ci dà devono essere corrisposte anche nel piccolo, esempio: ti viene l'ispirazione di fare una buona opera, tu quella buona opera la devi fare e non fare spallucce facendo finta di non aver sentito perchè è una grazia che viene sprecata ed è per questo che dobbiamo stare attenti ai movimenti interiori perchè la grazia lavora così: il Signore si muove delicatamente, funziona sempre proposta mai come sollecitazione e mai come violenza. Se dici sì fai uno step avanti e sei cresciuto nella grazia e ne avrei un'altra più grande / se rifiuti stai fermo ma nella vita segnata dal peccato stare fermi equivale a retrocedere perchè dobbiamo la nostra vita si muove in un mare che ci trascina verso il basso. Non fare niente non ci farà rimanere dove stiamo, no, questo è un handicap che ci abbiamo - se non faccio niente e corrispondo scendo.

Chi traffica (sta con gli occhi aperti si lavora) i doni ricevuti (mentre con gli occhi chiusi non si combina nulla), e nella misura con cui corrispondiamo alla grazia l'immagine di Gesù in noi si riflette in tutto ciò che facciamo e noi copiamo fedelmente in maniera sempre più perfetta ciò che Gesù ha fatto e cominciando a convertire in luce il nostro essere. Invece l'incorrispondenza - sprechiamo le grazie e ci rende inoperosi (parabola del Vangelo del servo fannullone o di colui che si è messo il talento in tasca anzichè farlo fruttificare). E sappiamo la fine che hanno fatto. Speriamo che la Madonna interceda per noi per far fruttificare le grazie ricevute dal Cielo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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