domenica 30 giugno 2019

Intimo amore e riparazione

Gesù spiega a Luisa la necessità della riparazione, il perché oltra alle riparazioni che Egli offrì al Padre servono anche quelle della creatura e il perché, nonostante le grandi e complete riparazioni che Egli offrì, l'uomo è ancora colpito dalla Divina Giustizia. Le intimità di amore di Gesù con le anime e la sua volontà che Luisa le metta per iscritto ad edificazione di tutti e perché tutti possano adeguatamente rappresentarsi i prodigi del suo amore. Libro di cielo, Volume 12, 4-14 Giugno 1918, 10 Maggio 2019

Tematica e dinamica della riparazione nei primi due capitoli. Gesù la mostra come opera Sua secondo la mostra come necessità fatta propria da coloro che lo Seguono e che possono - devono liberamente - cooperare e collaborare e fare proprie le esigenze della riparazione. nell'ultimo tema delicatissimo, ci sono punti delicatissimi in cui anime poco riflessive a prima vista si scandalizzano. Ogni tanto è bene rammentare che quando ci troviamo di fronte all'Altissimo e quello che fa noi non sappiamo cosa fa, noi abbiamo delle idee ma non è detto che siano giuste. Gesù ha dato un bacio a Luisa? orrore! Ma chi te l'ha detto che Gesù non possa darlo? cosa pensi che sia un bacio? ecc.. e cosa pensi di Dio e del rapporto con Lui e del tipo di realtà che c'è. Un'amore spiritualizzato ed asettico da quadrettino? questa è una nostra rappresentazione ma siamo sicuri che sia così? (e questo vale per tante cose). Noi non possiamo farci una nostra idea del mondo di Dio, noi dobbiamo accogliere dalla rivelazione pubblica e magari da qualche privata quello che Dio ci mostra di Lui. Gesù, in alcune rivelazioni private, pare che voglia rettificare qualche idea sballata che abbiamo condizionata dal nostro background culturale, ambientale e psicologico ecc... Molti hanno detto che gli atti religiosi sono atti in cui noi proiettiamo le nostre paure, ansie ecc.. (accusa oggettiva sbagliata ma c'è sempre il pericolo che accada) perchè questa operazione si eviti occorre una grandissima umiltà e all'ascolto, dobbiamo farci mettere in crisi da nostre idee sballate. Se io mi metto in testa una cosa e se il Signore mi dice il contrario io la rifiuto a priori. La rigidità mentale posso averla alle verità di fede, dentro questo orizzonte Dio è amore, bene che significa? come si manifesta? Per esempio nel terzo capitoletto viene detto, certe cose che passano tra Luisa e Lui faranno innamorare altre persone. Sognare ad occhi aperte cose buone non è un peccato. Nel secondo paragrafo Gesù corregge un'idea sbagliata.

Gesù è venuto sulla Terra a rifare tutto ecc.. ma allora 1)perchè Gesù chiede la riparazione delle creature? Se fermiamo le riparazioni parte la Divina Giustizia. 2) come mai nonostante tutte le riparazioni di Gesù, ancora adesso flagelli, tribolazioni ecc...? Ecco perchè dobbiamo ascoltare - il peccato esige una riparazione e Gesù non sarebbe morto in croce - la penitenza sacramentale non è il pagamento del perdono, la soddisfazione sacramentale consiste nel fatto tu peccando hai turbato un ordine dentro e fuori di te e quando vengo confessato Dio annulla l'atto che ho fatto ma le conseguenze di ciò che ho fatto devo farne in carico io (il grosso se lo prende Gesù). Solo nel battesimo vengono rimessi peccati e penitenza. Le esigenze della Divina Giustizia esigono che i fedeli ci mettano la loro parte a favore del corpo della Chiesa. Le membra del suo corpo oltre a beneficiare degli influssi di grazia cooperano con Lui continuando nel tempo la sua opera di riparazione. Non è che è sufficiente la riparazione di Gesù ma non è giusto che ci sia solo quella. E dal momento che i peccati si continuano a ripetere nel tempo è necessario persone che mantengono viva la Passione di Gesù soddisfacendo anche i diritti sacrosanti della Divina Giustizia.

4 Giugno 1918 Ripetizione delle riparazioni di Gesù

"..Poi ha soggiunto: “Se vuoi stare al sicuro, ripara sempre e ripara insieme con Me, immedesimati tanto in Me, da formare un solo eco di riparazioni tra Me e te; dove c’è riparazione, l’anima è come al coperto, dove sta difesa dal freddo, dalla grandine e da tutto; invece dove non c’è riparazione, è come chi si trova in mezzo alla strada, esposto ai fulmini, alla grandine ed a tutti i mali. I tempi sono tristissimi e se il cerchio delle riparazioni non si allarga, passa pericolo che quelli che sono scoperti, restino fulminati dai fulmini della Divina Giustizia.” Gesù

12 Giugno 1918 L’uomo, col peccato, viene incontro alla Giustizia Divina. Gesù ha fatto tutto per noi

"..Trovandomi nel solito mio stato, stavo dicendo al mio sempre amabile Gesù: “Come è possibile, Tu hai fatto tutto per noi, hai soddisfatto tutto, hai in tutto reintegrato la gloria del Padre da parte delle creature, in modo da coprirci tutti come con un manto d’amore, di grazie, di benedizioni e, nonostante ciò, i flagelli cadono quasi rompendo il manto di protezione di cui ci hai coperto.” Ed il mio dolce Gesù, interrompendo il mio dire, mi ha detto: “Figlia mia, è vero tutto ciò che tu dici, tutto, tutto ho fatto per la creatura, l’amore mi spingeva tanto verso di lei, che per essere sicuro di metterla in salvo, la volli ravvolgere nel mio operato come dentro un manto di difesa, ma la creatura, ingrata, col peccato volontario rompe questo manto di difesa, sfugge alle mie benedizioni, alle mie grazie ed al mio amore e, mettendosi a cielo aperto, resta colpita dai fulmini della divina giustizia. Non sono Io che colpisco l’uomo, è lui che, col peccato, viene incontro a riceverne i colpi. Prega, prega per la grande cecità delle creature.” Gesù

Se una persona non commettesse mai - dopo il battesimo - un peccato mortale, le esigenze di riparazioni si ridurrebbero al minimo (i veniali sono più leggeri da riparare). E' l'uomo che si mette all'inferno mettendo un amen al diavolo ossia al ribelle, così i flagelli di Dio non sono mandati da Gesù, no, sono gli uomini che gli attirano col fatto stesso di togliersi dalla protezione di Gesù col peccato volontario. E' come se stessero implorando - senza saperlo - Dio di colpirli. Noi siamo colpiti molto meno di quanto dovremmo, le preghiere dei Santi e della Madonna ci aiutano ad alleggerire le nostre pene che viviamo.

14 Giugno 1918 Gesù rimprovera Luisa perchè non scrive tutto

La vita nella DV se la si comprende e se si ci mette nelle condizioni di poterla vivere (cioè il cuore non sia diviso fra troppi amori), quindi o ti prendi l'amore delle creature o ti cerchi l'amore del Creatore. E' possibile a tutti, non si tratta di vivere come esseri sprezzanti o amorfi col prossimo. No. Ma il fondo del cuore, l'attaccamento del cuore e il legame del cuore Gesù vuole che stia in Lui. Non è un fatto che deve essere sempre vissuto a livello effettivo ma dev'essere sempre vissuto affettivo altrimenti si vivrà in grazia di Dio ma non si gusterà certe delizie che derivano da questo e che sono promesse a chi le cerca. E Gesù voleva che fossero scritte e per innamorarci. Può succedere che il Signore chieda di aprire qualche piccolo velo perchè attraverso sia manifestato l'amore di Dio per invogliare le altre creature e Gesù lamenta che chi non lo fa - magari anche per buoni propositi - non manifestano le bellezze del Signore a sprone del prossimo. Perchè tutti comprendano che le ricchezze del Signore sono a disposizioni di tutti ma occorre solo andarle a prendere. Non ci sono anime di serie A e di serie B; bisogna solo chiedersi: cosa vuole le persone? cercano Dio o cercano altro?

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sabato 29 giugno 2019

Magari si comprendesse la vita nel Fiat Supremo!..

Gesù le mostra come la Madonna conosca tutti i segreti e le vie del regno del Fiat, di cui è Sovrana e Guida di tutti, l'Annunciatrice e la Conduttrice. Per l'avvento del Regno è necessario raggiungere il numero stabilito di atti nel Divin Volere. La vita nel Fiat è uno sposalizio reale con l'Ente Supremo che fa sorgere diritti bellissimi e inimmaginabili (Volume 30, 13 Marzo e 17 Giugno 1932). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 11 Maggio 2019

13 Marzo 1932 La prigioniera ed il Prigioniero divino. La Vergine annunciatrice, messaggera, conduttrice del regno della Divina Volontà

17 Giugno 1932 Chi vive nella Divina Volontà, chiude, opera ed intreccia i suoi atti con quelli della Vergine e di Nostro Signore e forma un connubio tra tutte le cose che appartengono alla Divina Volontà

La Madonna non solo è la prima del Regno del Voler Divino e possiede le chiavi e gli atti della Madonna sono intrecciati con quelli di Gesù e quindi chi vive nel DV viene ad operare con gli atti di Gesù. Chi vive una stretta unione con la Madonna, già l'unione con Lei porta alla vita nella Divina Volontà. Unirsi all'Umanità della Madonna o quella di Gesù - comporta una vita nella DV. Entrambe le umanità erano fuse nel Divin Volere e cosa vuol vedere dai suoi devoti la Madonna?

Quando noi facciamo qualche atto la prima a prenderli è la Madonna. Gesù parla anche del Regno della Divina Volontà già formato dagli atti della Madonna e di Gesù e dei primi atti di Adamo prima del peccato originale. C'è ma il problema che deve essere dato alle creature. per capire - i sacramenti danno gli effetti a chi li riceve che Gesù ha acquistato, sono canali di trasmissione di grazie acquistate da Cristo. Come si diventa grandi santi? Con una forte frequentazione dei sacramenti.

Come si fa? Ogni atto che si compie nel DV è un passo in avanti, siccome questo regno Dio lo vuole dare ci vogliono i nostri atti per ottenere l'intento. Gli atti della Madonna stanno a capo di tutte le creature, quando arriverà il Regno della Divina Volontà? Quando il numero di atti nel Divin Volere sarà completato. Dio non dà una cosa grande se non gli viene chiesta ma anche nel modo in cui gli viene chiesta e nei suoi tempi. Per cui non è la stessa cosa fare un'atto attuale in più o in meno, certo è una goccia però gli oceani sono formati da tante gocce. Se nessuno ci mette una goccia non si forma l'oceano.

Cosa vuole vedere la Madonna dai suoi devoti? La Madonna come fine ultimo nella sua azione apostolica, di guida e di sprone tende a questo: la Madonna vuole che i suoi devoti vivano la sua stessa vita.

«Figlia benedetta, i miei atti e quelli della mia Regina Mamma, il nostro amore, la nostra santità, stanno in atto di aspettativa continua, di chiudere gli atti tuoi in mezzo ai nostri,.." Gesù

Questo è il volere umano e il volere divino che si incontrano, si baciano e si fondono insieme. Nella misura in cui nostri atti entrano in quelli intrecciati in Gesù e Maria.

"..Sicché, chi opera nel nostro Volere sentirà come in natura l’inseparabilità dai nostri atti e Noi dai suoi,..." Gesù

Questa cosa bisogna viverla e spesso i mistici (anche Luisa) non trova parola per descrivere ciò che sapeva.

"..Oltre a ciò, quando la creatura vive nella mia Volontà non vi è cosa che appartiene al mio Fiat, di cui essa non acquisti i suoi diritti. Diritto sul nostro Essere Divino, diritto sulla sua Mamma Celeste, sugli angeli, sui santi, diritto sul cielo, sul sole, sulla Creazione tutta. E Dio, la Vergine e tutti, acquistano il diritto su di lei. Succede come quando due giovani sposi si uniscono insieme con vincolo indissolubile, entrambi acquistano il diritto sulle stesse loro persone e su tutto ciò che ad entrambi appartiene, diritto che nessuno può togliere...." Gesù

La vita di fusione nella DV termina nelle mistiche nozze tra il Creatore e la creatura. Tutto va in comunione e si acquista il diritto sull'altra persona e su ciò che è suo, tutto ciò che è Gesù diventa della creatura.

"..Così chi vive nel nostro Volere, forma il nuovo, vero, reale sposalizio coll’Ente Supremo e, con questo, viene formato un connubio nonostante ciò che a Lui appartiene. Oh come è bello vedere questa creatura sposata con tutti! Tutti vogliono la cara, la beniamina, l’amata da tutti e con diritto, sospirano di goderla e di tenerla insieme con loro ed essa ama tutti, dà il diritto a tutti sopra di lei e si dà a tutti; è la nuova e lunga parentela che ha acquistato del suo Creatore.Oh! se gli uomini potessero vedere dalla terra, vedrebbero che Dio la porta fra le sue braccia, la Sovrana Regina l’alimenta col cibo prelibato del Voler Divino, angeli e santi la corteggiano, il cielo si stende sopra per coprirla e proteggerla e guai a chi la tocca; il sole la fissa con la sua luce e la bacia col suo calore, il vento l’accarezza, non vi è cosa da Noi creata che non si presti a fare il suo ufficio intorno ad essa. La mia Volontà muove tutto intorno a lei, affinché tutti e tutto la servano e l’amino...." Gesù

Chi non desidererebbe stare in questa condizione? Guai a chi la tocca, le creature che riconoscono il figlio o la figlia della DV. Sono cose grosse. Ecco perchè se tutte le persone capirebbero cosa vuol dire vivere nella divina volontà farebbero a gara per viverci. Se io non me ne accorgo di alcune cose vuol dire che sono ancora lontano. Mi rendo conto che il Signore pensa a me? Mano a mano che ci si cresce ci si fa attenzione a piccole cose. La DV circonda e cure a lei chi si affida, non ci preserva da croci e tribolazioni però gestisce gli eventi. E' lecito attendersi di sentirsi la carezza del vento. Tutti quanti sentiamo le stesse cose ma si vivono in maniera differente, se vivo nella DV io in quella folata ci percepisco la carezza di Dio ed immediatamente parte il grazie il Ti AMo. Ci aiuti il Signore a comprendere cosa significa vivere in questo mondo.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 28 giugno 2019

La Divina Volontà centro e cuore di tutto

Gesù spiega a Luisa che Dio non può avere desideri perché, essendo infinito, ha la pienezza di tutti i beni. Solo nella Divina Volontà si riordinano ed equilibrano tutti desideri, le ansie e gli affetti dell'uomo. Effetti divini (ma non percebili) degli atti compiuti nel Divin Volere. Gesù deve essere il centro del cuore dell'uomo. Libro di cielo, Volume 12, 20-28 Maggio 1918, 9 Maggio 2019

20 Maggio 1918 La Volontà di Dio concentra tutto

Figlia mia, Io non ho desideri, affetti, ma tutto è concentrato nella mia Volontà, la mia Volontà è tutto in Me. Desidera chi non può, ma Io posso tutto; vorrebbe amare chi non ha amore, ma nella mia Volontà c’è la pienezza, la sorgente del vero amore, ed essendo infinito, in un atto semplice della mia Volontà posseggo tutti i beni, che straripando dal mio Essere scendono a bene di tutti. Se Io avessi desideri, sarei infelice, mi mancherebbe qualcosa, ma Io posseggo tutto, perciò sono felice e felicito tutti. Infinito significa potere tutto, possedere tutto, felicitare tutto. La creatura, che è finita, non possiede tutto, né può abbracciare tutto, ecco perciò contiene desideri, ansie, affetti, ecc., di cui, come tanti scalini, può servirsi per salire al Creatore, lambire in sé le qualità divine e riempirsi tanto da straripare a bene degli altri. Ma se poi l’anima concentrerà tutta sé nella mia Volontà, sperdendosi tutta nel mio Volere, allora non lambirà le mie qualità, ma in un solo sorso mi assorbirà in sé e non avrà più in sé desideri e affetti propri, ma solo la Vita del mio Volere, che dominandola tutta, le farà scomparire tutto e farà ricomparire in tutto la mia Volontà.” Gesù

Noi siamo degli enti finiti e quindi è impossibile possedere e potere tutto ecc... perchè siamo limitati ma Dio non è così. I desideri non si possono attribuire ad una persona divina perchè nel Signore è tutto concentrato e ha già tutto. E' già in sè la pienezza dell'amore di cui gode e riversa su tutto (e stesso discorso per gli altri beni). Qual'è il senso di questo discorso di Gesù? L'attenzione della nostra vita interiore deve essere di sperderci nel DV perchè questo è il modo in cui tutte le qualità divine ci avvolgono e ci toccano e lo spia di questo è non avere più desideri ed affetti propri ma tutto è accordato nella vita del DV.

Che significa? (spiegazione del don) Non è possibile sentire un desiderio ed immediatamente raccordarlo al DV (se Dio non vuole mi dimentico di averla desiderato), quando nasce un desiderio la Volontà lo asseconda e coopera perchè l'oggetto del desiderio sia nostro e ci arrabbiamo quando il nostro desiderio è frustato. Questo vale anche nel piccolissimo, prova a pensare a quando ti innervosisci? Quando hai qualche tuo volere che ti viene impedito, convizione che ti viene frustata ecc.... / se io assecondo un desiderio ma vengo frustato io sto male ma se io non lo assecondo ma faccio in modo che quel desiderio assecondi la DV, posso anche provare a muovermi per vedere se è possibile ma se mi rendo conto che non è possibile vado avanti. La comprensione della vita nella DV porta la persona dentro i meccanismi più profondi della persona perchè quello che esce da noi è la parte finale di un processo che avviene dentro di noi e noi i processi li dobbiamo capire. Altrimenti la nostra vita spirituale sarà sempre una vita superficiale. Com'è uscito fuori quel modo di pensare? cosa c'è sotto? La fusione con la DV se è fatta bene porta alla decodificazione di tutto questo e questo comporta un salto di qualità nella vita ma profondo. Quando questo non c'è noi interveniamo sempre sull'esterno..ma dentro? Ma questo tipo di lavoro è sterile perchè se c'è un problema esso rimarrà.

23 Maggio 1918 I voli dell’anima nel Voler Divino

in questo mentre è venuto (Gesù) e mi ha detto: “Colomba mia, chi ti può dire i voli che fai nel mio Volere, lo spazio che percorri, l’aria che ingoi? Nessuno, nessuno, neppure tu lo sapresti dire. Solo Io, solo Io lo posso dire, Io che ne misuro le fibre, Io che numero il volo dei tuoi pensieri, dei tuoi palpiti e mentre voli, vedo i cuori che tocchi; ma non ti arrestare, sorvola ad altri cuori, picchia, ripicchia e sorvola ancora e,sulle tue ali, porta il mio “ti amo” ad altri cuori per farmi amare e poi, in un solo volo vieni al mio cuore per prendere ristoro, per poi ricominciare voli più rapidi. Io mi diverto con la mia colomba e chiamo gli angeli e la mia Mammina a divertirsi con me. Ma sai! non ti dico tutto, il resto te lo dirò nel Cielo. Oh, quante cose sorprendenti ti dirò!” Gesù

Se Luisa non sapeva cosa succedeva quando girava o si muoveva nella DV figuriamoci noi. Nella vita spirituale non dobbiamo fare caso a quello che si sente o si percepisce. Nel trattato della Vera Devozione il Monfort insegna ad unire le nostre intenzioni a quelle di Maria (come nella DV, cambia solo il destinatario o le intenzioni di Gesù o di Maria) - "rinuncio a me stesso mia Buona Madre e mi dono tutto a te Madre" - esempio. Questo atto produce la purificazione delle nostre intenzioni e ci uniamo a quella Madonna, ma se io cambiassi il destinatario (il maligno) immediatamente il demonio si unirebbe alle mie azioni e immediatamente il mio atto produrrebbe degli effetti (negativi).

Principio generale: a livello immediato non si sente nulla, ma a livello di stato dell'anima si sente, un'anima che moltiplica gli atti nel DV immediatamente concorre a produrre in sè quel profondo benessere, pace, quiete e gioia che in questo mondo si vivono salvo quelle uscite dalla DV che facciamo e che fanno entrare qualcosa di estraneo nella nostra anima. Ma sono folate. Non sono conseguenze immediate ma un'anima si rende conto che trova pace, ma se il fine fosse opposto in poco tempo si ritroverebbe nella rabbia, ira ed inquietudine. La vita interiore (anche in generale) se si vive in grazia di Dio si sta bene interiormente, chi pecca sta nella morte anche se esteriormente si procura dei piaceri. Si tratta sempre di riverberi non immediati e non direttamente collegabili.

Ogni male deriva dal peccato dell'uomo ma non possiamo stabilire i nessi di causa. Non possiamo conoscere le dinamiche in questa vita ma possiamo conoscere i principi generali e farne moderatamente esperienza. Questo dovrebbe essere uno sprone per fare giri e preghiere nella DV anche se non sentiamo nulla.

28 Maggio 1918 E’ tanta la gelosia d’amore che Gesù prova per Luisa, che le allontana tutto

E il dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, questo non è altro che il mio amore più forte, ed è tanto, che la gelosia del mio amore per te ti allontana tutto, ed è tanta la mia gelosia che sto a guardia affinchè neppure un’ombra d’amore di creatura ti aliti, al più tollero che qualcuna ti ami in Me, non fuori di Me, altrimenti la farei fuggire e questo significa pure che né tu sei entrata in alcun cuore, né qualcuno è entrato nel tuo.”

Il tema della gelosia divina è già presente nella Sacra Scrittura che trae origine da una passione dell'uomo che può essere negativa ma in Dio è diverso. Dio è geloso e ci vuole tutti per sè ma perchè non vuole che nulla di negativo e di guastante entri nel nostro cuore, essere tutti per Gesù e di Gesù è essere felici noi. Se Dio sa che il tuo cuore quando incomincia a dividersi per una montagna di amore starà male e sta bene tanto quanto Lui sarà il centro del nostro cuore è evidente che è geloso che Lui ci vuole tutti per sè e tende a farci terra bruciata intorno a noi ma questo discorso deve essere applicata con grano salis.

Luisa era una vergine consacrata, chi vive nel mondo com marito o moglie ecc.. non può annichilire il suo contorno affettivo ma deve fare in modo che l'amore di Gesù sia sempre al primo posto. Lasciare che un figlio segua la propria vocazione è mettere Gesù al primo posto e non tenerselo stretto a sè, fare il male per compiacere il coniuge è sbagliato ecc... Il principio deve essere sempre chiaro.

Se c'è un'anima consacrata o religiosa e sente queste cose deve farsi un'esame di coscienza perchè in un'anima del genere non devono starci amori umani che vanno a minare la santità della vita religiosa ed abbassano di molto la qualità di essa ed abbassano la possibilità di entrare in relazione profonda con Gesù.

MEDITAZIONE ALLA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 27 giugno 2019

Conosciuti da Dio solo

LIBRO DI CIELO 15°, SABATO MARIANO

20 Aprile 1923 Dio vuol fare le opere più grandi in anime sconosciute

La vita nella DV non è una vita appariscente che non attira con cose strane, non c'è niente di straordinario in apparenza.

E Gesù, sospirando e stringendomi più forte a Lui, mi ha detto: “Figlia carissima al mio Supremo Volere, è mio solito fare le mie opere più grandi in anime vergini e sconosciute..." Gesù

Una Vergine (la Madonna in questo caso) non solo di corpo, nessuno potrà mai sognarsi che si possa respirare di aria di Volontà Divina se nella nostra anima ci sono peccati impuri. La Verginità per noi cristiani è un gran valore che dev'essere custodito e predicato e vissuto senza paura e senza complessi e senza se e ma. Questa è la base di quella verginità di affetti, cuori e pensieri - Gesù ne parla più volte. La vita nella DV è una vita di purificazione in questi campi, il cuore non può avere più di un padrone. La Madonna voleva essere conosciuta da Dio solo e questo ci aiuta, perchè se facciamo qualcosa perchè gli altri se ne accorgono allora vuol dire che c'è qualcosa che non va. Noi facciamo le azioni solo per Dio e viviamo per Dio solo. Non dobbiamo badare a cosa dicono gli altri - nel bene e nel male. Questi aspetti sono importanti nella vita cristiana, io devo stare sotto lo sguardo di Dio che scrutano il cuore e i pensieri - devo pensarci a queste cose.

Un'altra caratteristica delle opere di Dio: Dio si serve delle anime più sconosciute per fare le cose più grandi. Ci sono anime nella storia della Chiesa che nessuno pensava fossero portenti di santità - Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti (San Paolo). In ogni caso il Signore ammanta la vita di queste anime con cui vuole fare grandi cose coprendo la loro vita con cose ordinarie. Chi guardava la Madonna poteva pensare che fosse una donna comune (vista dall'esterno).

23 Maggio 1923 La Volontà di Dio è pienezza e chi vive in Essa deve accentrare tutto in lei

Legge (forse) del Divin Volere.

".. La mia cara Mamma varie volte rimaneva nello stato della pura fede e la mia gemente Umanità restava come stritolata sotto il peso enorme di tutti i peccati e pene di tutte le creature, ma mentre soffrivo restavo col dominio di tutti quei beni opposti a quei peccati e pene delle creature e la mia cara Mamma restava Regina della fede, della speranza e dell’amore, dominatrice della luce, da poter dare fede, speranza, amore e luce a tutti...."

La Madonna non stava sempre in visione beatifica, non è assolutamente vero - la Madonna non sapeva che sarebbe dovuta diventare Madre del Messia e non sapeva come sarebbe stato concepito. Attenzione, la fede talvolta ha dei chiaroscuri, Gesù è scomparso alla visita del tempio. Gesù, proprio in forza della sua Divinità, Gesù aveva la vista ininterrotta di tutti i peccati di tutte le creature e queste cose nella DV che effetti producono? Noi possiamo avere (nella DV) un momento di oscurità,di tribolazione o un momento in cui Dio pare nascondersi. Si riceve qualche male e - come Gesù spiega - se lo riceve con rassegnazione con amore vengono cambiate le pene in beni. Chi vive nella DV, come lo vissero Gesù e Maria cioè accentrare in loro le tenebre per restituire luce ecc....- è chiaro deve essere vissuto. Quindi un figlio della DV accetta con amore e rassegnazione le prove. Per avere quel bene tu lo devi aver vissuto, aver fatto tuo solo se accentri in te i beni opposti. Questo rende Gesù e Maria elargitori universali.

11 Luglio 1923 Quanto più grande è l’opera che Dio vuol fare, tanto più è necessario che sia unica e singolare la creatura che sceglie. La Paterna Bontà vuole aprire un’altra era di grazia

Il terzo ci ricorda l'importanza della custodia o dell'assistenza di un sacerdote quando si ha qualche missione particolare da compiere. Oltre ad avere doni e grazie ha avuto l'assistenza di Gesù e prima dell'Incarnazione fu la SS. Trinità

Gesù è venuto, tutto bontà ed amore e mettendosi a me vicino mi ha detto: “Figlia mia, quanto più grande è l’opera che voglio fare, tanto più è necessario che sia unica e singolare quella creatura che scelgo. L’opera della Redenzione era la più grande e vi scelsi una sola creatura, dotandola di tutti i doni, mai concessi ad alcuno, per fare che questa creatura contenesse tanta grazia per potermi fare da Madre e potessi deporre in Lei tutti i beni della Redenzione; e per custodire i miei stessi doni, dacché fu concepita finché mi concepì, la tenni adombrata nella luce della Santissima Trinità, la quale si fece custode e tenne l’ufficio di dirigerla in tutto; quando poi restai concepito nel suo seno verginale, essendo Io il vero, il capo ed il primo di tutti i sacerdoti, presi Io l’impegno di custodirla e di dirigerla in tutto, perfino il moto del suo palpito; e quando Io morii l’affidai ad un altro sacerdote, qual fu San Giovanni. Un’anima sì privilegiata che conteneva tutte le grazie, unica nella mente divina, unica nella storia, non volli lasciarla fino all’ultimo suo anelito senza l’assistenza d’un mio rappresentante. Forse ho fatto questo ad altre anime? No, perché non contenendo tanto bene, doni e grazie, non è necessario tanta custodia ed assistenza..." Gesù

Gesù non voleva che la Madonna fosse solo custodita materialmente ma anche assistita spiritualmente da San Giovanni. Ci fa comprende che quando si parla di direzione spirituale in senso stretto è necessaria almeno in tre circostanze: quando si tratta di fare discernimento sullo stato di vita - quale stato di vita vuole che il Signore abbracci? vita monastica? celibato? matrimonio? - fare tutto da solo non è prudente 2) quando si vivono delle esperienze soprannaturali e quando non sono limitate a un tu per tu tra Dio e l'anima specie quando queste cose sono destinate ad uscire dai propri confini e quindi coinvolgere altre anime 3) quando si ha intenzione di percorrere un serio cammino di santificazione. Per questo cammino di santificazione la presenza di un buon padre spirituale è necessaria - un sacerdote è sia sacerdote per ministero ma le funzioni sacerdotali,non tutti i sacerdoti sono capaci di fare direttori spirituali. Padre Pio non è stato un grande predicatore mentre altri predicatori non sono stati bravi direttori spirituali. Il Signore non fa mai mancare questa figura quando ricorrono queste circostanze mai quando il sacerdote diventerebbe uno sfogo o motivo di attaccamento.

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mercoledì 26 giugno 2019

L'Amore respinto

Gesù spiega a Luisa quante volte e in quanti modi le creature respingano ogni suo gesto di amore e ogni sua opera salvifica. Scherza con Luisa. La esorta a lasciare che la "macchina della Divina Volontà" macini tutto l'umano perché la sua vita possa essere tutta divina. Libro di cielo, Volume 12, 16-25 Aprile e 7 Maggio 1918, 7 Maggio 2019

16 Aprile 1918 Gesù viene nascosto nelle pene

"..Poi ha soggiunto: “Io sento una forza irresistibile di spandermi verso le creature: Vorrei spandere la mia bellezza per farle tutte belle, ma la creatura, imbrattandosi con la colpa, respinge la bellezza divina e si copre di bruttezza; vorrei spandere il mio amore, ma queste, amando ciò che non è mio, vivono intirizzite dal freddo ed il mio amore resta respinto; vorrei comunicarmi tutto all’uomo, adombrarlo tutto nelle mie stesse qualità, ma sono respinto e, respingendomi, forma un muro di divisione tra Me e lui, da giungere a rompere qualunque comunicazione tra la creatura ed il Creatore. Ma nonostante ciò, Io continuo a spandermi, non mi ritiro, per poter trovare qualcuno almeno che riceva le mie qualità e, trovandolo, raddoppio le grazie, le centuplico, mi verso tutto in lui tanto da farne un portento di grazia. Perciò togli quest’oppressione dal tuo cuore; riversati in Me ed Io mi verserò in te. Te l’ha detto Gesù e basta, non pensare a nulla ed Io farò e penserò a tutto.” Gesù

Io vorrei invitare a chi ascolta questa meditazione, quante volte ricorre il verbo respingere. Questo incalzare di questi termini ci ricorda sempre una cosa che dobbiamo tenere presente: se non abbiamo una grande intimità con Gesù, non ne sappiamo tanto e abbiamo una vita spirituale stagnante e soffriamo debolezze questo dipende solo da noi. Accusare il Signore della minima cosa che non funziona è sbagliatissimo, questo non soltanto per le parole che Gesù dice, ma anche la vicenda pubblica di Gesù è così. La Sapienza della Chiesa (Venerdì Santo) dove il Signore si lamenta e chiede che cosa altra cosa avrebbe dovuto fare e non l'ha fatto. Un conto sono le ciance, fate attenzioni perchè il Signore prima o poi risponderà alla domanda o accusa (Il Signore questa cosa non l'ha fatta). Non senza ragione c'è stato donato l'intelletto. E' Gesù che ci tratta da persone intelligenti.

Il peccato è la fabbrica del Male, la colpa ci rende brutti, antipatici, insopportabili non amabili e ci rende cattivi ecc... che noi percepiamo nel prossimo e anche in noi stessi (per chi è bravo nel guardarsi dentro). Noi diventiamo dei mostri, imbruttiamo ciò che c'è intorno e noi stessi. Noi sfregiamo l'opera d'arte che il Signore ha fatto. Noi respingiamo la divina bellezza, l'amore di Gesù si spande su chi lo accoglie e lo ricambia non chi ama altro. Amare altro vuol dire vivere intirizziti dal freddo. Noi cerchiamo spesso l'amore nelle altre creature, noi respingiamo il Creatore e cerchiamo nelle creature ciò che troveremmo in abbondanza nel Signore. Cos'è la Comunione? una comunicazione sacramentale, ma quali effetti che produce nella nostra anima? Un'ostia consacrata ha la capacità di farti santo con una comunione ma dipende come fai la comunione. E' il difetto del recipiente (dell'anima) che dice che inibisce i doni di grazia. Adombrarli delle sue stesse qualità ma è respinto, significa per esempio non mettersi in condizioni di accostarsi a Gesù o non andare alla Messa nei giorni feriali.

Gesù, venendo, mi ha detto: “Figlia mia, Io mando le pene alle creature affinché nelle pene trovino Me. Io sono come involto nelle pene e se l’anima soffre con pazienza, con amore, rompe l’involto che mi copre e trova Me; altrimenti Io resterò nascosto nella pena e lei non avrà il bene di trovarmi ed Io non avrò il bene di rivelarmi.

Gesù dice che le sofferenze che fanno bestemmiare le persone, noi in questo mondo può ridiventare l'Eden ma purtroppo non sarà possibile fare finta che il peccato non esista e i conti col peccato si fanno la croce; non c'è altro modo.Noi seguiamo Cristo Crocifisso, la Pasqua ci fa vedere il tempo che verrà, la fine delle sofferenze ecc... però l'immagine della vita terrena è la quaresima (ahimè) ma nella DV s'intreccia anche la gioia e la luce assieme alle sofferenze / non siamo esentati fino a quando siamo in questo mondo della croce.

Dietro il mistero della croce c'è sempre Nostro Signore, se io non soffro con pazienza e con amore non troverò Gesù. Quelle che noi che consideriamo disgrazie sono grazie ma l'uomo guasta tutto con l'umana volontà - ciò che non ci fa riconoscere la croce come dono del cielo che ci vuole far incontrare Gesù. Umana Volontà = avere un orizzonte umano delle vicende.

25 Aprile 1918 Gesù scherza con Luisa

Gesù prende una frase graziosa di Luisa e scherza.

Stavo dicendo al mio dolce Gesù: “Vita mia, quanto sono cattiva, ma sebbene cattiva, so che Tu mi vuoi bene.” Ed il mio amato Gesù mi ha detto: “Cattivella mia, certo che sei cattiva, hai conquistato la mia Volontà; se conquistavi il mio amore, la mia Potenza, la mia Sapienza, ecc., conquistavi parte di Me, ma col conquistare la mia Volontà hai conquistato tutta la sostanza del mio Essere, che corona tutte le mie qualità, perciò hai preso in uno tutto Me stesso. Ecco perciò ti parlo spesso non solo della mia Volontà, ma del vivere nel mio Volere, ché avendolo conquistato, voglio che ne conosca i pregi ed il modo come vivere nel mio Volere, per poter fare insieme con Me vita comune ed inseparabile e rivelarti i segreti del mio Volere; potevi essere più cattiva?

Luisa ha cattivato la sua Volontà (problema di traduzione). Gesù ci dice che la DV ci fa entrare dentro l'Essere di Dio (Amore, ecc.. ) sono attributi di Dio, la Volontà invece sì. La Volontà permette di cattivare la sostanza dell'essere divino e tutte le qualità.

7 Maggio 1918 La Divina Volontà macina l’umano

Attenzione a farci macinare dalla macchina della Divina Volontà.

E Gesù ha soggiunto: “Figlia mia, non ti allarmare; non ti ho detto che non devo venire affatto, ma non verrò spesso e, per non farti impensierire, te l’ho detto prima. La mia Volontà supplirà a tutto, perché l’umano nella mia Volontà resta macinato ed Io estraggo il fiore, il frutto, il lavorio del mio Volere e lo metto insieme con Me a far vita comune e l’umano, come crusca, resta separato e resta fuori, perciò, lascia che la macchina della mia Volontà ti macini ben bene, per fare che nulla di umano resti in te.” Gesù

Anche Luisa era in cammino nonostante fosse abbastanza inoltrata in cammino, ma quello che è umano in noi deve scomparire. La maturità della DV è che tutto sia Divino. Non cose strane o sciocchezze - capire bene - si ha uno stile divino. La Madonna, il suo essere divino, si manifestava nella sua personalità e nell'esercizio delle virtù. Dobbiamo capire bene questo paragrafo. Tutto divino ma non secondo le nostre categorie umane, il vivere divino non è una vita spettacolare. Si gioca tutto sul versante della Santità e dobbiamo fare le cose a Nostro Signore. Gesù sta vivendo di meno e avrà la sue buone motivazioni. Non ti devi allarmare ma devi lasciarlo fare a Gesù, dobbiamo lasciare a Gesù i tempi. Tante operazioni che il Signore fa dentro di noi richiedono il passaggio di tempo, noi non dobbiamo fare guai o disastri. Non ci dobbiamo preoccupare. Ci deve sempre essere la piena sottomissione al FIAT e noi dobbiamo lasciare al Signore di lavorare perchè noi non abbiamo la capacità di eliminare il marcio che c'è in noi - lasciamo lavorare il Signore in santa pace.

QUA IL LINK ALLA MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 24 giugno 2019

Il nostro punto di appoggio

Gesù spiega a Luisa l'enorme differenza che intercorre tra il vivere uniti con Lui e il vivere nel Divin Volere. La esorta ad appoggiarsi completamente e solo in Lui e non nelle creature, facendo tutto solo per piacere a Lui, per amore di Lui, vivendo a spese della sua Volontà. Libro di cielo, Volume 12, 8-12 Aprile 1918, 6 Maggio 2019

8 Aprile 1918 Differenza tra il vivere unito con Gesù e vivere nel Divin Volere

Molte volte Gesù fa notare la differenza tra il fare e il vivere la DV, l'unione con Dio è il fine di ogni cammino spirituale ed è tantissimo giungere a questa forma di unione. Qua però Gesù stende le braccia e fa entrare Luisa nel suo Volere, Luisa ha vissuto questa esperienza di entrare nel DV in maniera sensibile, noi possiamo entrare nel DV con un'atto di Volontà e anche se non succede nulla di sensibile e immediatamente si prende parte all'Atto Solo.

"..“Vieni nel mio Volere, anche un solo istante e vedrai la gran differenza.” Io mi son trovata in Gesù, il mio piccolo atomo nuotava nel Volere Eterno e siccome questo Volere Eterno è un atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io, stando nel Volere Eterno prendevo parte a quell’atto unico, che contiene tutti gli atti per quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli e finché Dio sarà Dio, ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc., non c’era atto che mi sfuggisse ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere e lo davo a Loro come mio. Com’ero contenta di poter dar Loro l’amore Loro come mio e come Loro trovavano il pieno contento e sfogo completo nel ricevere da me il loro amore come mio! Ma chi può dire tutto? Mi mancano i vocaboli.." Gesù

Se potessimo comprende ciò dovremmo essere Dio, possiamo solo afferrare e comprendere solo ciò che è più piccolo di noi. In questo atto sono contenuti tutti gli atti. Anche se non esistono termini per comprendere ciò, Luisa spiega come attraverso questa partecipazione a questi atti scaturiscono due cose: il ringraziamento per tutto e la seconda è la partecipazione riflessa nella creatura di tutte le cose del Creatore che può rioffrire al Signore. E' la glorificazione massima che si possa dare alla SS.Trinità, è il fare (nella DV) proprie le cose create dal Signore e rioffrirle.

Di fronte a questo la creatura scompare e vive a spese di Gesù, facendo quest'operazione si entra nell'ambito dell'eternità che a noi non appartiene, noi siamo incatenati al momento presente.

".. è penetrare nell’onniveggenza dell’Eterno, nella mente increata e prendere parte a tutto per quanto a creatura è possibile ed a ciascun atto divino;è fruire anche stando in terra di tutte le qualità divine;.." Gesù

Qui è fruire in terra di tutte le qualità divine e deve diventare vita della nostra vita ovviamente in modo vero ed essere ben compreso (non bisogna fare i matti credendosi chissà chi), avendo la percezione che Dio ci mette a disposizione delle grazie.

"..; è odiare il male in modo divino.." Gesù

Non esiste proprio in maniera assoluta che una persona che vuole stare nella DV non odi il male (il peccato, non il peccatore), i figli della DV il peccato non sanno cosa sia (quello volontario, la perfezione è un cammino), però il male non si fa per nessun motivo.

".. è quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina.." Gesù

soltanto Gesù può capire cosa vuol dire spandersi a tutti senza esaurirsi. Certamente un'operazione spirituale perchè gli effetti degli atti spirituali si spandono a destra e sinistra sulle creature ben disposte a riceverne gli effetti o l'anima che vive nella DV cessa di avere pretese nei confronti del prossimo

La differenza di vivere unito con Gesù è una progressiva di unione con Lui e sempre più sono uniti ma non c'è partecipazione agli atti divini come avviene nel fondersi nel DV ed ecco perchè è importante che i nostri atti di fusione siano sempre più numerosi e frequenti

12 Aprile 1918 L’anima deve poggiarsi in Gesù

Trovandomi nel solito mio stato, sentivo un estremo bisogno di Gesù e di poggiarmi tutta in Lui ed il mio dolce Gesù è venuto e mi ha detto: “Figlia mia, poggiati tutta in Me, mi troverai sempre pronto, non ti mancherò mai; anzi, quanto più ti poggerai in Me, Io mi riverserò in te e, sentendo Io molte volte il bisogno di poggiarmi, Io verrò da te e mi poggerò in te, servendomi dello stesso mio poggio che ho formato in te e quando vedo che tu sdegni il poggio delle creature, Io ti amerò a doppio e ti raddoppierò il mio poggio.” Poi ha soggiunto: “Quando l’anima fa tutto per piacermi, per amarmi e per vivere a spese della mia Volontà, viene ad essere come membra al mio corpo ed Io mi glorio di queste membra come mie; diversamente sono come membra slogate da Me che danno dolore, non solo a Me, ma a loro stesse ed al prossimo, sono membra che fanno scaturire materia da ammorbare e disseccare lo stesso bene che fanno.

Noi esseri umani sappiamo benissimo che un punto d'appoggio fisico ce lo dobbiamo avere e anche nella vita interiore. Questo vale specie per il nostro mondo affettivo. Se io sono appoggiato sono sereno, ed è esperienza comune che noi cerchiamo punti d'appoggio infiniti e c'è il groviglio di tutto il nostro mondo psichico affettivo ed emotivo che almeno un pochino chi si lascia illuminare dalla DV riceve non poche indicazioni. Generalmente noi cerchiamo qualche punto d'appoggio in qualche persona o in qualche cosa tipo il lavoro, la carriera, ecc... Dove cerco la mia gratificazione?

Dove ti appoggi tu? chi vive nella DV si appoggia in Gesù o Maria e non a chiacchiere ma bisogna provarlo. Esercizi del distacco, sei capace di rinunciare o a perdere quella cosa? e poi la prova concreta cioè la capacità di vivere di non appoggiarsi alle creature. Gesù si compiace quando vede un'anima che lo ama, lo serve e lo desidera. Se noi ci appoggiamo alle creature, dalle creature riceverò quello che danno. Confidare ed appoggiarsi sono due termini vicini. Chi si appoggia alle creature proverà solo amarezze e delusioni perchè anche le creature la cercano in altre persone. Quante relazioni saltano per questo?

Gesù dà delle spie. Gesù dice l'anima deve piacere a Lui e vivere a spese della sua Volontà (atto preventivo, fusione, ecc...); non devo stare sempre a preoccuparsi in continuazione, ci pensa a Lui. Questi scritti, rettamente intesi, hanno una grande portata santificante per l'anima. Queste cose non sono state dette per dirle ma per viverle.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 23 giugno 2019

Grazie non sprecate

Gesù spiega a Luisa l'importanza di sperdersi in Lui e di ricorrere alla Divina Volontà per superare le nostre miserie. Le spiega come mai le chiese sono deserte: a causa di moltissimi peccati e grazie sprecate. Le parla della fermezza e della costanza che consentono di non sprecare le grazie. Libro di cielo, Volume 12, 31 Gennaio, 12-17 Febbraio e 4 Marzo 1918, 2 Maggio 2019

Alcune indicazioni spirituali di Gesù e alcune luce su alcune situazioni attuali.

31 Gennaio 1918 Sperdersi in Gesù per poter dire: ciò che è di Gesù è mio

"..Supponi un bicchiere pieno d’acqua che versi in un grande recipiente pieno d’acqua; sapresti tu discernere dopo l’acqua del bicchiere dall’acqua del recipiente? Certo che no, però con tuo guadagno grandissimo ed Io con sommo mio contento. Ripetimi spesso in ciò che fai: “Gesù, lo verso in Te per poter fare non la mia volontà, ma la tua.” Ed Io subito verserò il mio agire in te.” Gesù

Sperdersi è un termine tecnico nel mondo della DV, indica un'operazione interiore. Perdersi in Gesù o in Maria, in particolare Gesù parla di spedere la preghiera in Lui e degli effetti che produce e quando questo accade, accade l'auspicata fusione. Questa azione va anche ampliata alle opere, pene, amore ed azioni. Questo è un'esercizio interiore che è difficile perchè il nostro corpo decaduto ci fa tribolare e ci distraiamo.

12 Febbraio 1918 Le chiese deserte e senza ministri

E Lui: “Ah! figlia mia, quando permetto che le chiese restino deserte, i ministri dispersi, le messe diminuite, significa che i sacrifici mi sono di offese, le preghiere insulti, le adorazioni irriverenze, le confessioni trastulli e senza frutti; quindi, non trovando più gloria mia, anzi offese, né bene loro, piochè non mi servono più, li tolgo; ma, questo strappare i ministri dal mio Santuario significa ancora che le cose sono giunte al punto più brutto e che la diversità dei flagelli si moltiplicherà. Quanto è duro l’uomo, quanto è duro!” Gesù

Fa molto riflettere: si vede qua e là negli scritti di Luisa che c'è un principio che Gesù applica talvolta: piuttosto che avere un contatto negativo con gli ambienti legati a Lui talvolta li elimina. E' una cosa drammatica su cui riflettere e che ogni persona ragionevole gli darebbe ragione. Immaginiamo di imbattersi in un ministro sacerdotale novello Giuda: meglio non imbattersi in Lui o rimanerne scandalizzati?

Queste cose sono dette per condividere un dolore e dare una luce non per fare polemica. Alcune di esse riguardano i ministri altri possono riguardare anche i fedeli che potrebbero rendersi attori o complici di alcune cose. Come stiamo alla presenza del Signore? Come ci confessiamo? Con quanto amore ci confessiamo? con che preparazione? Gesù sta dicendo è che non basta che ci sia il contatto con le cose sacre ma che questo contatto sia fruttuoso. Dato che oggi c'è il dramma delle chiese vuote ma in altre ci sono chiese abbastanza piene, di per sè questo non è un buon segno. Non è una cosa bella. Qui ci sempre - se si fa una glossa - San Gregorio Magno a proposito della diminuzione dei buoni ministri: la scelleratezza e la vita poco santa dei ministri stessi però a volte (San Gregorio Magno diceva) è essa stessa un castigo. Siccome i cuori delle anime sono duri, non apprezzano, non si vogliono convertire e allora il Signore ritira la sua Mano. Non è sempre facile fare discernimento ma occorre preoccuparsi personalmente perchè le cose vadino meglio. Preghiamo il Signore perchè riformi sempre in meglio la sua Chiesa però occorre anche che i sacerdoti si facciano delle domande.Come accogliamo i ministri e le grazie che il Signore ci manda?

17 Febbraio 1918 Il calore del Voler Divino distrugge le imperfezioni

“Figlia mia, il sole col suo calore distrugge i miasmi, la parte infettiva che c’è nel letame quando viene sparso nel terreno per fecondare le piante, altrimenti queste marcirebbero e finirebbero col seccarsi. Ora, il calore della mia Volontà, non appena l’anima entra dentro distrugge l’infezione, i difetti che l’anima ha contratto nella sua distrazione, perciò appena avverti la distrazione, non ti stare in te stessa, ma subito entra nel mio Volere, affinché il mio calore ti purifichi e ti impedisca di inaridire.” Gesù

Quando ci rendiamo conto che ci fondiamo poco e ce ne rendiamo conto uno potrebbe spazientirsi, se uno avverte il peso della giornata senza nessuna spiegazione la tecnica di combattimento non è prendere il nemico di petto ma chiamare la DV ad agire in noi distruggendo quest'infezione. Vivere nella DV è un'attestazione della nostra coscienza del nostro nulla e di aver bisogno di Lui per tutto e in tutto.

4 Marzo 1918 La fermezza produce l’eroismo

Figlia mia, coraggio, non ti spostare in nulla, la fermezza è la virtù più grande, la fermezza produce l’eroismo, e chi la esercita è quasi impossibile che non sia un gran santo; anzi, come va ripetendo i suoi atti, così va formando due sbarre, una a destra e l’altra a sinistra, che gli servono di appoggio e difesa; e reiterando i suoi atti, si forma in sé una sorgente di nuovo e crescente amore. La fermezza rassoda la grazia e vi mette il suggello della perseveranza finale. Il tuo Gesù non teme che le sue grazie possano restare senza effetti e perciò a torrenti Io le verso sull’anima costante. Sicché un’anima che oggi opera e domani no, ora fa un bene, ora un altro, non c’è da sperare un gran che, non avrà alcun appoggio, ed ora sarà sbattuta ad un punto ed ora ad un altro, morirà di fame perché non avrà la sorgente della fermezza che fa sorgere l’amore; la grazia teme di versarsi, perché ne farà abuso e se ne servirà per offendermi.” Gesù

Tema della fermezza che si trova anche in un'ora della Passione. La fermezza ad essere fermi è un'aspetto molto importante della vita spirituale che va coltivato in tantissimi modi. I fioretti cioè piccoli sacrifici possono aiutare. Quali fiorellini porto alla Madonna? se io li rispetto (senza fare il superman spirituale) - quello che ci cambia è la virtù della costanza. Ogni operazione che prevede un'impegno sparso nel tempo fa crescere enormemente la virtù della fermezza e della costanza. Certo che la carità è la virtù più grande, ma anche la carità più vera ha bisogno della fermezza e costanza / deve diventare una virtù stabile. La virtù non è fare l'atto eroico e basta, non giova a nulla fare queste cose. Quante grazie sprecate? le grazie non si sprecano, lo spreco è sempre un peccato, se io risparmio 2 euro sugli sprechi e lo mando in Africa (esempio) posso salvare qualcosa. Dei soldi va fatto buon uso, non si tratta di fare i tirchi e spilorci ma bisogna amministrare bene i soldi. Anche il tempo sprecato. E chi non è fermo le grazie le sprecherà, mentre chi è fermo le userà bene. Se non abbiamo la fermezza iniziano a fare un programma con piccole cose, non aspettiamo il domani. Attraverso questi piccoli cresciamo nella virtù della costanza e della fermezza.

QUA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 22 giugno 2019

Moltiplicare gli atti nel Divin Volere

Gesù spiega a Luisa come Lui sia prodigo e generoso nel ricambiare la perseveranza e fedeltà dell'anima nel suo operare nel Divin Volere anche in tempo di tribolazione e prova. Un atto in più o uno in meno nella Divina Volontà fa crescere o diminuire il regno e la vita del Divin Volere nell'anima. Nella Divina Volontà si trova qualunque cosa possa mancare all'anima. Libro di cielo, Volume 12, 16-27 Marzo 1918, 3 Maggio 2019

16 Marzo 1918 L’alimento di Gesù

Gesù abbraccia Luisa e versa dal suo cuore nel cuore di Luisa un'acqua dolcissima che tutta la ristorava. Tutto questo Gesù lo attribuisce alla perseveranza di Luisa di vivere nel DV nonostante il momento doloroso e di prova che stava vivendo e questo suo agire in maniera divina in queste situazioni ha formato questa veste di preziosi diamanti in Gesù stesso. E' differente tra spogliare Gesù coi propri peccati e rivestirlo con la veste di diamanti.

Figlia mia, non temere, Io sarò tutto per te, se le creature verranno a mancare Io farò tutto, ti legherò e ti scioglierò, non ti mancherò mai, mi sei troppo cara, ti ho cresciuta nel mio Volere, sei parte di Me stesso, ti farò da guardia e dirò a tutti: “Nessuno me la tocchi.” Perciò, chetati, chè il tuo Gesù non ti lascia.” Gesù

Qui occorre che ciascuno testi la verità di queste parole con la propria personale esperienza, Dio diventa il tutto di chi lo fa essere tutto. Una buona parte del lavoro la svolge l'anima

26 Marzo 1918 Operando nel Divin Volere, l’umano resta come sospeso ed agisce e prende luogo la Vita Divina

Continuando il mio solito stato, cercavo di fondermi nel Divin Volere ed il mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, ogniqualvolta l’anima entra nel mio Volere e prega, opera, soffre, ecc., tante nuove bellezze divine acquista, sicché un atto in più o in meno fatto nella mia Volontà, è una bellezza di più o di meno che l’anima acquista, non solo, ma in ogni atto in più che fa nella mia Volontà, prende una fortezza, una sapienza, un amore, una santità divina in più ed altro e mentre prende le qualità divine, lascia le umane, anzi, operando nel mio Volere l’umano resta come sospeso ed agisce e prende luogo la Vita Divina ed il mio amore ha lo sfogo di prendere attitudine nella creatura.” Gesù

Si cresce o si decresce nella vita spirituale come nella vita umana dalal qualità e dal numero degli atti. Un peccatore moltiplica atti peccaminosi dal punto di vista oggettivo - anche senza saperlo, quetso vuol dire che ci sono delle circostanze attenuanti - ma il male fatto da un punto di vista oggettivo fa regredire l'anima ed è per questo bisogna curare la nostra anima. Nell'enciclica di San Giovanni Papa secondo dice che alcuni atti sono atti intrisecamente cattivi e non bisogna farli per nessun motivo (i 10 comandamenti - non nominare il nome del Signore invano ecc...) quando si trasgredisce oggettivamente questi comandamenti l'anima si degrada e quando è volontaria e consapevole (peccato mortale) lì c'è proprio il decadimento e la perdita della Grazia. Un peccatore è uno che moltiplica gli atti peccaminosi. Chi è un giusto? chi osserva sostanzialmente la legge di Dio, un Santo è chi cerca di esercitare le virtù in grado sempre più alto e chi è figlio della DV è una persona che moltiplica sempre più atti nel DV. Quanti più atti fai produce nell'anima un sacco di grazie spirituali divine e questo vale anche per la vita corporale. Se è giusto stiamo bene, se mangiamo poco dimagriamo e se mangiano troppo ingrassiamo. Come si entra nella DV? 1) avendo chiari i campi o fronti di attenzione 2) lavorandoci sopra senza però vivere in modo angoscioso. Tanto più moltiplichiamo gli atti tanto più agisce e prende luogo la vita divina nella nostra anima e siccome il Signore ama avere i figli e non schiavi (lo vogliamo realmente?) - i concittadini dell'epoca di Gesù non lo vollero come Re. la DV è un regno di gente che chiede di entrarvi volontariamente e si adopera per entrarci, le conoscenze degli scritti servono ad allettare le persone.

27 Marzo 1918 L’anima, vivendo nel Divin Volere, trova tutto in modo divino ed infinito

Luisa si lamenta del fatto che non può ascoltare la Messa - periodo forse nel quale il sacerdote non poteva celebrarla a casa sua - ATTENZIONE a capire. Gesù non sta dicendo che la Messa e la Comunione non servono, ci troviamo in una situazione di impossibilità oggettiva di Luisa di partecipare alla Messa.

Gesù ha detto che nel caso uno si trovi nell'impossibilità oggettiva (principio già noto) di partecipare ad un Sacramento ma si ha la volontà di farlo la grazia non mancherà di far arrivare gli effetti di quel sacramento. Un conto è non andare a Messa perchè tu non vuoi, potendo andare a Messa tutti i giorni non la si fa sono grazie sprecate. Ma quando non si può è diverso.

Figlia mia, non sono Io che formo il sacrificio? Ora, l’anima che vive con Me e nel mio Volere, trovandomi Io in ogni sacrificio, resta come sacrificata insieme a Me, non in una messa, ma in tutte le messe e, vivendo nel mio Volere, resta con Me consacrata in tutte le ostie. Non uscire mai dal mio Volere ed Io ti farò giungere dove vuoi; anzi, tra te e Me passerà tale elettricità di comunicazione, che tu non farai alcun atto senza di Me ed Io non farò alcun atto senza di te. Sicché, quando ti manca qualcosa, entra nella mia Volontà e troverai pronto ciò che vuoi, quante messe vuoi, quante comunioni vuoi, quanto amore; nulla manca nella mia Volontà, non solo, ma troverai le cose in modo divino ed infinito.” Gesù

Se tu vivi nel DV - è Gesù che fa tutti i miracoli nella Santa Messa ed è Lui che si immola con il Suo Sangue e Corpo, è un'atto divino - se tu stai nel Mio Volere e dato che il DV sta nella celebrazione di ogni Messa allora la persona resta sacrificata con Gesù in tutte le Messe. Questa è una cosa spirituale ma che dobbiamo comprendere, crederla e viverla. Gesù si raccomanda di non uscire MAI dal suo Volere e se si giunge a quel punto ci sarà tanta comunicazione tra noi e Lui. Il frigorifero è sempre alimentato e ogni elettrodomestico è sempre alimentato e anche il Modem (per oggi) la linea è ininterrotta. Questo è il punto di arrivo, per arrivare a questo Gesù dice che quando ci manca qualcosa entra nel suo Volere e troverai ciò che vuoi, impara a fare questo esercizio. La letteratura cristiana è piena di Santi e Santi a cui la comunione è stata portata dagli Angeli. Noi dobbiamo sempre avere chiara questa percezione: la DV ha sempre vie ordinarie di comunicazione e non dobbiamo sfidarla ma questo non significa che il Signore non possa fare azioni straordinarie. Anzichè cercare soddisfazioni umane o consolazioni umane ma nella DV troveremo le cose in modo divino ed infinito.

A QUESTO LINK LA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 21 giugno 2019

La vita e la luce della Divina Volontà

Gesù spiega come Adamo, prima del peccato originale, avesse in sé la "vita" della divina volontà, ossia la capacità di compiere tutto in modo divino e la piena partecipazione ai beni del Creatore. Dopo la caduta rimase solo la "luce" della Divina Volontà, ossia l'indispensabile per non cadere nel vuoto e nel nulla e per avere quel minimo di possibilità di vivere, anche se assai misera rimase la vita terrena orbata del dono del Fiat supremo. Riferimenti: Volume 33, 24 Novembre 1935 e volume 34, 28 Dicembre 1936 e 8 Aprile 1937. Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", quarantesima puntata, Martedì 30 Aprile 2019

La prima cosa per formare il Regno della Divina Volontà nei nostri cuori è la conoscenza, senza di essa manca l'amore e senza di esso non si forma la vita nel Divin Volere. Non basta una conoscenza sterile ma occorre che diventi vita e preghiera, occorre anche meditare gli scritti che chiamano in causa le nostre scelte e il nostro libero arbitrio. Ogni singola persona deve decidere di scendere in campo con Gesù e con il mondo della Divina Volontà e questo richiede la lettura personale degli scritti, non possono essere letti come un romanzo normale ma deve essere attenta, tranquilla e non ha senso leggere tanti brani consecutivi, sarebbe meglio leggere 2-3 e farci la meditazione su di essi. Il Signore ci vuole dare questa vita e quindi dipende dalla nostra modalità di risposta. Il Signore non dà doni particolari grandi se non alle persone che si dispongono a riceverli e quindi la ricezione dei doni dipende dalle nostre particolari disposizioni in particolare dal desiderio grande di entrarci e di poterlo ricevere.

24 Novembre 1935 Il vero amore chiama sempre Colui che ama e Lo chiude dentro. Come tutto è velato senza la Divina Volontà. Esempio

".. Ora, figlia mia, l’amore in Adamo prima di peccare era perfetto, totale, la mia Volontà aveva la sua vita in modo che la sentiva più della sua stessa vita, come peccò, la vita del mio Fiat si ritirò e gli restò la luce, perché Lui senza di Esso non poteva vivere, sarebbe ritornato nel nulla. Nel crearlo facemmo come un Padre che mette in comune i suoi beni e la sua stessa vita col proprio figlio. Ora questo disubbidisce, si ribella al proprio Padre, il Padre con dolore è costretto a metterlo fuori della sua abitazione, non facendogli più possedere né i suoi beni in comune, né la sua vita, ma è tanto il suo amore che anche lontano, non gli fa mancare le cose necessarie, i mezzi di prima necessità, perché sa che se il Padre si ritira, la vita del figlio è finita. Così fece la mia Divina Volontà, ritirò la sua Vita ma lasciò la sua luce, come aiuto, sostegno e come mezzo necessario perché il suo figlio non perisse del tutto. Ora col ritirare la sua Vita, tutte le cose e le opere di Dio restarono velate per l’uomo. Lui stesso, velata l’intelligenza, la memoria, la volontà, restò come quei poveri infelici moribondi, che coprendosi la pupilla dell’occhio con un velo sottile, non vedono più chiara la vita della luce..." Gesù

Distinguiamo la Vita nella Divina Volontà e la Luce che Gesù ci ha lasciato perchè altrimenti saremmo periti. Noi ritorniamo nel nulla se Dio nella sua Volontà cessasse di sostenere la nostra vita naturale, che cos'è la vita nella Divina Volontà? Amare Dio per quanto a creatura è possibile - uno dei punti fondamentali nel regno del Voler Divino è che l'Amore è una realtà che incomincia ad essere vissuta tra creatura e Creatura e il primo comandamento è Amare il Signore con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze - Questo si determina attraverso il duplice fenomeno dell'amore di Dio, diretto e mediato e quindi la creatura si apre a questo amore e comincia a ricambiarlo e la persona comincia il distacco affettivo dalle creature che non viene amata più di Dio o come Dio e non si verifica più nessun fenomeno idolatrico consistente con una totalizzazione degli affetti. La vita di Adamo era un ininterrotto TI AMO tra lui e Dio. La DV è una vita che incomincia a nascere e tu la percepisci che in te nasce e prima non c'era ed avverti questa forza interiore - all'inizio sconosciuta - che ti prende e ti eleva e ti porta su lunghezze d'onda prima non conosciute. Se questo non accade vuol dire che siamo ancora in fase embrionale. Essendo un processo spirituale è quindi graduale e c'è una misura in cui noi ci possiamo arrivare lavorando in regime di concorso volontario con la grazia, le forme più alte sono però più doni del Cielo che nostri sforzi aiutati dalla grazia. Adamo stava al top e pecca e la DV ritira la sua vita ma lascia la sua luce. Gesù parla del Figliol Prodigo nel Vangelo. Anche la fede è una conoscenza velata, la conoscenza di Dio rimane sempre in un mistero, noi di Lui sappiamo pochissimo; San Tommaso d'Aquino diceva: In questo mondo la forma più alta e conoscenza è sapere che noi non sapremo mai del tutto di ciò che il Signore è. Questa vita (nella DV) porta ad una più grande conoscenza del Signore, quanti al canto dell'uccellino riesce a decodificare il canto dell'uccellino è un TI AMO di Dio per me? Una volta che ho questa conoscenza -

(..sento il canto dell'uccellino, ricevo il tuo ti amo, ti ringrazio e metto il mio grazie e il ti amo nel becco dell'uccellino per me e per tutti...)

- sapere questo non significa cogliere subito tutto, certo questa conoscenza fa vivere la vita in maniera differente. Man mano che si rincomincia a vivere nella DV i tanti TI AMO che Dio ci manda in ogni campo. Siamo capaci di dire difronte al Signore che tutto è successo è un TI AMO di Dio? (anche le cose brutte) e se poi la luce che arriva è grande e il Signore ti fa vedere qualcosa tu comincerai a benedirlo col cuore anche per quelle cose brutte che non avresti voluto. Permesse da Dio quelle cose brutte sono salvezza. Prima lo devo conoscere, poi devo crederci e poi passare avanti. Come posso riconciliarmi con il prossimo? Nella DV non si guarda più le cose con occhi umani - con volontà umana - già astenersi dal male è qualcosa ma occorre benedire che attraverso quella brutta cosa il Signore ha fatto qualcosa di buono; è un mondo ampio e grandissimo da sondare.

28 Dicembre 1936 La Celeste Ereditiera; come chiama i suoi figli ad ereditare i suoi beni. Come giunge a dotare le anime col suo amore Materno, per formare le altre Mamme a Gesù

"Figlia mia benedetta, non vi è nulla da dubitare, il mio Essere è tutto amore e pare che ho dato in tali eccessi d'amore da non potere più mostrare altri eccessi d'amore come suoi discendenti. Ma questi beni non furono distrutti, esistono ed esisteranno e quando un bene non viene distrutto c'è sempre la certezza che verranno coloro che avranno il bene di possederli..." Gesù

Gli atti compiuti da Adamo nella DV e un'atto DV non può essere distrutto quindi questi beni esistono ancora - la povertà evangelica di San Francesco come segno consigliato da Gesù significa dire al mondo: tutti i beni della Terra al confronto di cosa ti dà sono nulla. Sant'Agostino che ti dice un'attimo di intimità con Dio vale più di mille amplessi terreni (e te lo dice uno che si è goduta la vita terrena); la vita cristiana (e dobbiamo incominciarla a vivere) deve mostrare questo. Se ancora non lo vivo non sono convinto ma se lo vivo non lo devo testimoniare - se io sto bene non devo testimoniarlo. Se la gente non vede queste cose, la Chiesa è finita; il grido che ha spezzato il paganesimo era: guardate come si amano. Purtroppo tra cattolici e credenti ci sbraniamo a vicenda e anche tra il clero accade lo stesso. Qual'è la differenza tra noi e i mondani? - nella DV non ci sono beni esteriori ma beni interiori che traspaiono e si vedono; la Madonna non compiva fenomeni esterni o cose strane ma aveva un volto radioso e bellissimo. Essere devoti alla Madonna non significa solo cose esteriori, se porto il rosario in mano ma sono una persona sgradevole c'è qualcosa che non funziona. Il messaggio che noi diamo con la nostra vita comune è quello che conta - chiediamoci se la Madonna farebbe quel pensiero o parlerebbe male di qualcuno. Tutti parlano male e tutti commentano male del prossimo; non ci mettiamo a fare discussioni, polemiche ed insulti - a noi cristiani non appartiene il parlare male del prossimo. Non bisogna mettersi in mostra o fare il fanatico con atteggiamenti appariscenti ma è nelle cose più comuni che conta; il cristianesimo funziona per attrazione. Non giudico male il prossimo, cerco di aiutare il prossimo e si fa la predica muta attraverso ciò che io sono e senza giudicare il prossimo cerco di aiutarlo.

8 Aprile 1937 Tutto ciò che si fa nel Voler Divino costituisce un diritto per tutti e tutti possono fare quel bene. Questi diritti furono dati da Adamo, dalla Regina del Cielo e da Nostro Signore, il quale ci preparò la veste regale

"..I primi diritti di far possedere il regno del mio Volere alle umane generazioni, furono dati da Adamo, perché nella prima epoca della sua vita, i suoi atti furono fatti nel Voler Divino e anche se peccò e perdette volontariamente la vita operante della mia Volontà in Lui e Lui in noi, i suoi atti restarono, perché ciò che si fa nel nostro Volere non esce, perché sono le nostre vincite, le nostre vittorie sull'umano volere, quindi sono nostri e Noi mai mettiamo fuori ciò che è nostro. Onde chi entra in Esso, trova il primo amore di Adamo, i suoi primi atti che gli danno il diritto di possedere il nostro Fiat e di ripetere gli stessi atti che Lui fece, i suoi atti sono ancora parlanti, il suo amore è ancor fuso nel nostro e incessantemente ci ama col nostro stesso amore. Perciò l'operare nel Voler Divino diventa eterno con Noi e non è soggetto a finire e si mette a disposizione di tutti, in modo che solo chi è ingrato non lo prende e non si vuol servire della vita, per ricevere vita..." Gesù

La DV è una vita operante (nello stadio più maturo) non c'è atto della nostra persona che non sia atto operante nella DV e di Essa in noi. Diventa importantissimo anche un respiro (vedi meditazione precedente - #28dicembre1917 #30dicembre1917 #30Aprile2019 Cosa c'è nel tuo cuore?...), se la DV è fusa in me ed anche gli atti inconsci acquistano potenza, eternità e forza infinita. Un'atto benefica tutti ma i benefici dipendo dalle disposizioni di ciascuno ma l'atto in sè stesso porta bene a tutti. Se io mi tappo in casa non ricevo la luce ma se apro una piccola finestra la luce entra. Gesù spiega che la prima parte di vita di Adamo fu una vita operante nella DV ma gli atti compiuti prima restarono perchè un'atto compiuto nel DV diventa eterno e divino e quindi è sempre in atto a produrre bene. Sant'Agostino definiva Dio Atto Puro sempre in atto di produrre bene. In Paradiso ci si annoia? No. Quindi vivere in comunione con Dio significa vederci ricolmati di bene (come nel Magnificat), una persona per il fatto di essere cristiana dovrebbe impazzire di esserlo. Ringraziamo il Signore di averci fatto cristiano? Se hai incominciato a vivere nella DV ce ne accorgiamo noi stessi per primi perchè vediamo o sentiamo cose che non abbiamo mai vissuto e questo quando è autentico non facciamo il matto ma ci porta a sprofondarci sotto terra perchè ci rendiamo conto di essere indegni di tali doni.

Solo chi è ingrato non prede e non si vuole servire della vita. Dio offre bisogna vedere se c'è qualcuno che va a prendere le ricchezze che ci mette a disposizione e anche questo si tratta di vita nella DV.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI - ADAMO E LA VITA NELLA DIVINA VOLONTA'

mercoledì 19 giugno 2019

Cosa c'è nel tuo cuore?...

Gesù spiega a Luisa come il Suo operare terreno nella Divina Volontà fosse ininterrotto e torna a parlare della potenza infinita anche dei più piccoli atti in esso compiuti. Requisitoria di Gesù contro coloro che gli rubano gli affetti delle creature e prendono nei loro cuori il posto di Dio. Necessario fare un attento esame di coscienza per verificare l'ordine, l'equilibrio e la santità dei nostri affetti. Libro di cielo, Volume 12, 18-30 Dicembre 1917, 30 Aprile 2019

28 Dicembre 1917 Gesù vuole gli atti continui della creatura, anche se sono piccoli, non importa, purché c’e il moto, il germe, Lui li unisce ai suoi e li fa grandi.

Esemplificazione della potenza degli atti fatti nella DV. Gesù fa a vivere a Luisa un'esperienza singolare. Sulla terra Gesù perfino nel riposo lavorava in modo mistico.

Figlia mia, tu non sai la ragione, Io la so ed ora te la dico: la mia Umanità non ebbe riposo e nel mio stesso sonno Io non ebbi tregua, ma lavoravo intensamente e questo perché dovendo dar vita a tutti ed a tutto e rifare in Me tutto, mi conveniva lavorare senza smettere un istante perché chi deve dar vita dev’essere un continuo moto ed un atto non interrotto, sicché Io stavo in continuo atto di far uscire da Me vite di creature e di riceverle. Se Io avessi voluto riposare, quante vite non sarebbero uscite, quante, non avendo il mio atto continuo, non si sarebbero sviluppate e sarebbero rimaste appassite, quante non sarebbero entrate in Me, mancando l’atto di vita di chi solo può dar vita? Ora figlia mia, volendoti insieme con Me nel mio Volere, voglio il tuo atto continuo, sicché la tua mente desta è atto, il mormorio della tua preghiera è atto, i movimenti delle tue mani, i palpiti del tuo cuore, il muovere del tuo sguardo, sono atti, saranno piccoli, ma che m’importa, purché c’e il moto, il germe, Io li unisco ai miei e li faccio grandi e do loro virtù di produrre vite. Anche i miei atti, non furono atti tutti apparentemente grandi? Specie quando Io, piccino, gemevo, succhiavo il latte dalla mia Mamma, mi trastullavo col baciarla, carezzarla, intrecciare le mie manine alle sue; più grandetto coglievo i fiori, prendevo l’acqua ed altro, questi erano tutti atti piccoli, ma erano uniti nel mio Volere, nella mia Divinità e bastava ciò; ed erano tanto grandi da poter creare milioni e miliardi di vite...." Gesù

Luisa ha incominciato a vivere nella DV e quindi i suoi atti sono simili a quelli di Gesù, piccoli di per sè ma divinizzati. Gesù dice questa cosa non solo per stupirci, meravigliarci di Gesù e di comprendere la potenza degli atti compiuti nella DV ma per poterci poi darci da fare. Ecco perchè dobbiamo comprendere la grandezza degli atti comuni vissuti nella DV, anche una persona per quanto piccola e misera umanamente parlando può fare tanto tanto bene. Sta a noi prendere atto di questo e viverli o non viverli.

"..Quando vedo il tuo moto, i tuoi atti nel mio Volere che ora si mettono al mio fianco, ora mi scorrono nelle mie mani, ora nella mia voce, nella mia mente, nel mio cuore, Io ne faccio moto di tutti, ed a ciascuno do vita nel mio Volere, dando loro la virtù dei miei atti e li faccio correre a salvezza e a bene di tutti.” Gesù

Nella DV non conta tanto quello che facciamo ma come lo facciamo. Sono cose che non hanno appariscenza interiore e coscienza interiore. Noi non abbiamo nessun riverbero sensibile.

30 Dicembre 1917 Dolore di Gesù per chi le ruba gli affetti ed i cuori delle creature

Un caposaldo che vale per tutti (specie per chi vuole vivere nella DV - Gesù non sta dicendo che un marito non deve amare la moglie ecc...) Gesù parla dell'affettività quando questa diventa idolatria e quando diventa laccio nel cuore di qualcuno convogliando così le energie affettive sulla creatore anzichè del Creatore. C'è un'ora della Passione in cui Gesù dice questa frase "..non soltanto non dobbiamo attaccarci alle creature ma dobbiamo vigliare perchè le creature non si attacchino a noi..."; occorre una salutare introspezione volte a consocere dove sta il nostro cuore perchè questa è una cosa fondamentale (il primo comandamento dice: Amerai il Signore Dio con tutto il tuo cuore). Gesù nel Vangelo ha detto: dov'è il tuo tesoro là è il tuo cuore. E se si dovessero trovare cose che non funzionano, pazienza ci si corregge. Perseverare è diabolico. Gesù è tassativo e categorico ed è forte nell'ammonire circa le conseguenze nefaste di questi atteggiamenti.

Qua in parla in particolare di anime sacre, devote e pie. E' chiaro che il discorso sembra essere riservato principalmente (forse) alle persone non sposate perchè quando c'è il Sacramento del Matrimonio con figli, prole ecc.. c'è meno possibilità che si generino dinamiche particolare anche se ci possono essere dinamiche simile. Un'idolo è davanti a tutto e tutti e coinvolge tutti i miei pensieri, ci penso sempre, ho dei sentimenti abnormi o che mi fanno perdere il lume della ragione. Qui si parla delle dinamiche delle persone sole: il cuore dell'uomo non può stare senza amore, o tu hai una vita affettiva (da single) polarizzata in Dio o ce l'hai in qualche creatura. Il cuore dell'uomo non ci sa stare senza amore perchè noi siamo stati creati da Dio e senza amore non ci possiamo stare. Quindi un'essere umano deve avere uno sfogo dei suoi affetti e se il centro non è il Signore si scatenano una serie dinamiche balorde. Qui Gesù sta parlando di legami affettivi che sono micidiali.

"..Fanno scrupolo se rubano alle creature; invece se rubano a Me, non si danno alcun pensiero. Ah! figlia mia, Io ho dato tutto alle creature, ho detto: “Prendi ciò che vuoi per te e lascia per Me solo il tuo cuore.” Eppure non solo mi si nega ciò, ma rubano anche gli affetti altrui; e questo non è solo da parte delle persone secolari, ma da parte delle persone sacre e delle anime pie. Oh! quanti mali fanno per certe direzioni troppo dolci, per certe condiscendenze non necessarie, usando modi attraenti per troppo sentire; invece di far bene, formano un labirinto intorno alle anime e quando sono costretto ad entrare in quei cuori, vorrei fuggire, vedendo che gli affetti non sono miei, il cuore non è mio; e chi fa questo ? Chi dovrebbe riordinare le anime in Me, prende invece il mio posto ed Io sento tale nausea che non posso accomodarmi a stare in quei cuori, ma sono costretto a rimanere fino a che gli accidenti si consumano..." Gesù

Dobbiamo stare attenti a non diventare idoli per gli altri. Quando ci sono queste cose partono meccanismi di autodifesa e di scusa. In cosa possono essere veri ma quando c'è un problema del genere chi vuol vivere nella DV deve prendere provvedimenti. La direzione spirituale può generare legami affettivi sbagliati, quando un sacerdote si accorge di una cosa del genere deve operare una serie di atti di distacco dalla persona. Il rapporto con un sacerdote è un rapporto sacerdotale, non mi sfogo con lui come lo facessi con gli amici ma manifesto i peccati di cui sono cosciente; mi sfogo con Gesù. Posso chiedere aiuti nel processo di santificazione..ok, se non c'è una soglia di vigilanza alta c'è il rischio che il ministro di Dio prenda il posto affettivo che dovrebbe avere Gesù.

"..Che strage di anime! Queste sono le vere piaghe della mia Chiesa. Ecco perciò tanti ministri strappati dalle chiese e per quante preghiere mi si fanno, Io non do ascolto e per loro non ci sono grazie, anzi rispondo loro col grido dolente del mio cuore: “Ladri, avanti, uscite dal mio Santuario, ché non posso più sopportarvi.” Gesù

Le ha usate Gesù perchè questa cosa solitamente ci passa senza che la gente ci faccia attenzione, chi vuol vivere nella DV deve capire che il problema affettivo è uno dei principali. Posso fare pochi atti nella DV per un problema o di debolezza strutturale o perchè penso sempre a quella creatura a cui penso dalla mattina alla sera. Non devo disperarmi ma sinceramente analizzarmi e se c'è qualche problema e chiedere aiuto alla grazia. L'importanti è lasciarsi illuminare ed essere illuminare.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 16 giugno 2019

Come visitare gli Atti della Divina Volontà

Figlia mia, sto a guardare se tu visiti tutti i miei territori. La Creazione è territorio mio, la Redenzione sono territori aggiunti. Figlia mia, qual dolore è dare e non essere riconosciuto. Chi tutto tiene, ha la capacità di potermi dar tutto e di ricevere tutto. Perciò sii attenta negli esercizi del vivere nel mio Volere. Quando tu Lo segui negli atti suoi, sente la tua compagnia. Oh se sapessi quanto Le riesce gradita la compagnia nell'operare saresti più attenta. (vol. 22 agosto 9, 1927; vol. 17 giugno 10, 1924; vol. 27 ottobre 15, 1929)

Il Signore si è fatto uomo per farsi comprendere meglio e questo ci aiuta ad entrare in relazione con Gesù, come possiamo raffigurarci la Divina Volontà? In questa scritti Gesù dà degli immagini, molte volte dice che la Divina Volontà è come il Sole o la Luce che esce dal Sole. Il sole è uno (la DV è una) ma i suoi raggi sono ovunque e non possono decidere dove stendersi o meno; tranne una zona della terra: la zona della terra che gli ha volto le spalle. Quand'è che noi non facciamo spazio ai raggi del sole? Quando ci mettiamo noi al centro, io devo essere glorificato, onorato e rispettato. Altra immagine che usa Gesù: il Mare della Divina Volontà e tutto è contenuto nell'acqua, quindi adesso cos'è la DV? Il Cuore di Dio, un sole infinito che sta dentro il Signore nel quale c'è tutto ed è tutto presente in esso. Non c'è nulla che non sia contenuto in esso. Se non mettiamo le basi non riusciremo mai a costruire una casa. Talvolta il Signore ci fa ricominciare un percorso per farcelo capire meglio, in ogni cristiano ci deve essere la disponibilità a ricominciare.

9 Agosto 1927 La Creazione e la Redenzione sono territori divini dati alle creature. Amore di Gesù nel farla dormire. Luce e calore sono inseparabili tra loro - QUA IL LINK -

"..Stavo seguendo la Divina Volontà negli atti suoi ed il mio amato Gesù mi seguiva col suo sguardo per vedere se io visitavo tutte le opere sue .." Luisa

Cosa significa questa frase di Luisa? Noi seguiamo la DV in tutti gli atti suoi? Per vivere nella DV occorre vivere seneramente in contatto con il Creato e con il Signore ma una vita vissuta in dissipazioni/distrazioni e in molte chiacchere questo non è un'indice di chi vuole vivere nella DV perchè non è possibile seguire gli atti nella DV. Se vogliamo fare una passeggiata in un bosco noi siamo invasi dagli atti della DV noi siamo sommersi dagli atti della DV (uccellini che cantano, piante, colori, freddo, la terra, il terreno sono tutti atti della DV). Come si fa a seguire questi atti e che effetti produce?

Cosa significa seguire gli atti della DV? Come una mamma con un bambino piccolo che si muove di continuo, la mamma non lo lascia un secondo con gli occhi, lo segue in continuazione. Significa guardare, vedere ed osservare ad ogni atto compiuto dal bambino, che sta facendo adesso? Lo seguo in tutto quello che fa. Guardare è già tanto, così noi dovremmo confrontarci con gli atti nella DV (nella Creazione e Redenzione), entriamo nella casa della DV e tu segui tutto. Come si fa? Gesù paragona gli atti della DV a dei territori

Figlia mia, sto a guardare se visiti tutti i miei territori. Tu devi sapere che la Creazione è territorio mio, la Redenzione è territorio aggiunto...." Gesù

Redimere che significa? Significa che una persona era diventata prigioniera di qualcuno, redimere significa riportare in libertà come pagare un riscatto affinchè chi era prigioniero ritornasse in libertà. Noi eravamo prigionieri del maligno. Quando si sta ordinati alla DV si vive nella pace e nella serenità della gioia ma dal momento del peccato originale l'uomo perde tutto il bene. L'uomo apparentemente si sente libero ma in realtà fa la volontà di un'altro (il diavolo). La Redenzione non ci sarebbe dovuta essere ma è stata aggiunta.

"..Anzi la mia infanzia, le mie lacrime e i vagiti infantili, le mie preghiere, le mie opere, i miei passi, la mia vita nascosta e pubblica sono altrettanti miei appartamenti che formai nei miei territori.Non c’è cosa che Io feci e pena che soffrii, di cui non mi servii per allargare i confini dei territori divini e per darli alle creature.." Gesù

Ogni atto di Gesù è un territorio. Chi vuol vivere nella DV deve visitare tutti questi territori, Gesù sta dicendo di entrarci dentro e non di vedere solo dall'esterno (noi adoriamo dall'esterno il Tabernacolo ma nella DV possiamo entrare nell'Ostia santa ed adorarlo dall'esterno). Noi lodiamo e benediciamo Dio e dietro il Sole c'è sempre la DV in atto.

(esempio: Gesù mi fondo con la DV e nel Divin Volere, tutto ciò che è tuo è mio, Il Sole è mio e sul Sole sugello il mio Ti Amo Gesù per me e per tutti)

Posso prendere i passi, le preghiere di Gesù e tutto quello che ha fatto Gesù e lo posso far mio ed offrirlo a Gesù a nome mio e di tutti. Non è un pregare in maniera umana ma sono preghiere divine,sono le preghiere di Gesù.

"..Ora ogni giorno sto guardando se almeno la piccola figlia del mio Volere visita tutti i miei territori, entra in ciascun mio appartamento e quando ti vedo incominciare il tuo giro per visitare il sole, le stelle, il cielo, il mare e tutte le cose create, sento che i miei territori, che con tanto amore ho formato e dato alle creature non sono abbandonati, vi è almeno chi li visiti e, se li visita, significa che li ama ed ha accettato il dono e con ansia aspetto che continui le tue visite in Betlem, dove nacqui, visiti le mie lacrime, le mie pene, i miei passi, le mie opere, i miracoli che feci, i sacramenti che istituii, la mia Passione, la mia croce, insomma tutto e faccio noto se qualcosa ti sfugge affinché tu faccia la tua visitina fosse pure di passaggio. Ed oh! come sono contento che i miei appartamenti siano tutti visitati..."

Si entra nella DV con un'atto della Fusione, se vuoi entrare, desideri fare un passo fuori dal tuo volere. Le parole della Fusione spingono la persona ad uscire da sè stessa e mettere un piccolo TI AMO NELLA DIVINA VOLONTA' (a Gesù) e questo è un giro.

"..Figlia mia, qual dolore dare e non essere riconosciuto, dare e non trovare chi prenda il bene che si vuol dare.." Gesù

Ecco che Gesù che spiega cosa vuol dare gloria a Dio; cioè riconoscere Dio è l'autore di qualcosa e che cosa ha fatto e riconoscere nell'acqua o altro il Signore in ciò che ha fatto. Se io non metto un piccolo TI AMO nel sorso dell'acqua, quando Gesù beveva chiamava la DV. Se io mi approprio di tutto ciò che Dio mi dà senza dare un contraccambio d'amore è un furto.

"..Ed Io, sai che faccio? Quando ti vedo soletta girare per tutti i miei territori e visitare i miei appartamenti ti do tutti i beni che ci sono in esso, in modo che ciò che dovrei dare agli altri, lo accentro in te. Sicché tutto ti dono e tutto mi dai. Perché per poter dare tutto all’anima devo trovare tutto in lei ed essa, per potermi dar tutto, deve possedere tutto. Chi ha tutto, ha la capacità di potermi dar tutto e di ricevere tutto.” Gesù

Visto che sei l'unica che gira nel mio volere ti dò tutto (a Luisa) perchè sa che Luisa dà tutto a Lui, sono operazioni spirituali.

10 Giugno 1924 Chi vive nella Divina Volontà deve racchiudere tutto. La Divina Volontà è principio, mezzo e fine dell’uomo - QUA IL LINK -

Posso di colpo a vivere nella DV? No.

"..Oltre a ciò, quando la mia Umanità stette in terra nella mia Volontà Divina, non ci fu opera, pensiero, parola, ecc., che non fosse racchiuso in Me per coprire tutto l’operato delle creature, si può dire che Io avevo un pensiero per ciascun pensiero, una parola per ogni parola e così di tutto il resto per glorificare completamente mio Padre e per dare la luce, la vita, i beni, i rimedi, alle creature.." Gesù

Quando Gesù compiva un'azione non la faceva solo per fare ma lui stendeva il suo operato su tutte le creature, inanellava tutti gli atti di tutte le creature delle persone, quando Gesù compiva gli atti (camminare, camminava prendendo tutti i passi nostri e li metteva nei suoi per santificarli), questo operato divino Gesù vuole che diventi anche il nostro. Se io quando faccio un'azione entro in Gesù continuo la sua missione. Facciamo Adorazione? Se io vado davanti a Gesù nella DV e facendo mie le sue adorazioni nella DV prendo tutto, opero tutto perchè nella DV c'è tutto.

15 Ottobre 1929. Come tutti stanno in aspettativa della narrazione della storia della Divina Volontà. Vuoto degli atti della creatura nella Divina Volontà - QUA IL LINK -

"...Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, tu devi sapere che tutto ciò che il mio Voler Divino ha fatto tanto nella Creazione quanto nella Redenzione, l'ha fatto per amore delle creature affinché queste, conoscendolo, salissero nell'atto suo, per guardarlo, amarlo ed unire l'atto loro al suo, per tenergli compagnia e mettervi anche una virgola, un punto, uno sguardo, un “ti amo”, alle tante opere grandi e ai prodigi divini che il mio Fiat, nella foga del suo amore, ha fatto per tutti. Ora, quando tu lo segui negli atti suoi, sente la tua compagnia, non si sente solo; sente il tuo piccolo atto, il tuo pensiero che segue l'atto suo, quindi si sente contraccambiato; invece, se tu non lo seguissi, sentirebbe il vuoto di te e degli atti tuoi nell'immensità del mio Voler Divino e con dolore griderebbe: "Dove è la piccola figlia del mio Volere? Non la sento negli atti miei, non godo i suoi sguardi che ammirano ciò che faccio per dirmi un grazie, non sento la sua voce che mi dice “ti amo”. Oh come mi pesa la solitudine!" E ti farebbe sentire i suoi gemiti nel fondo del tuo cuore dicendoti: "Seguimi nelle opere mie, non mi lasciare solo." Onde il male che faresti, sarebbe formare il vuoto dei tuoi atti nella mia Divina Volontà; invece facendo il mio Volere, faresti il bene di tenergli compagnia e se sapessi quanto riesce gradita la compagnia nell'operare, staresti più attenta. E come il mio Fiat Divino sentirebbe il vuoto degli atti tuoi se non lo seguissi, così tu sentiresti il vuoto dei suoi atti nella tua volontà e ti sentiresti sola, senza la compagnia della mia Volontà Divina che ama occuparti tanto, da non farti sentire più che il tuo volere vive in te." Gesù

Gesù parla del dolore della Volontà di Dio qualora non ci fosse nessuno, se noi non viviamo nella DV facendo compagnia agli atti della DV oltre al dolore che provochiamo al Volere Divino noi provochiamo dolore in noi stessi perchè stando distratti non stiamo attenti a Dio. Atteggiamento costante nell'anima, la buona volontà ed attenzione. La solitudine da cosa è dovuta? Forse che io ho lasciato Dio solo nell'operare.

QUA IL LINK ALLA CATECHESI DI DON PIERPAOLO MARIA CILLA

sabato 15 giugno 2019

L'onore di vivere nel Divin Volere

Gesù spiega a Luisa che, anche se non se ne rende conto, gli atti fatti nel Divin Volere proiettano immediatamente l'anima all'altezza degli atti stessi di Gesù. Un'anima che vive nel Divin Volere non ha interessi propri, né bada a meriti, né si preoccupa di sapere nulla: vuole solo occuparsi del Divin Volere e chiede l'onore di vivere in esso. Un solo atto fatto nella Divina Volontà provoca nell'anima una trasformazione incredibile che neppure un angelo è in grado di comprendere. Libro di cielo, Volume 12, 6-12 Dicembre 1917, 29 Aprile 2019

6 Dicembre 1917 Perché a Gesù mai possono piacere gli atti fatti fuori dal suo Volere

Dopo aver ricevuto Gesù in Sacramento, stavo dicendo al mio Gesù: “Ti bacio col bacio del tuo Volere, Tu non sei contento se ti do il solo mio bacio, ma vuoi il bacio di tutte le creature, ed io perciò ti do il bacio nel tuo Volere, ché in Esso trovo tutte le creature e sulle ali del tuo Volere prendo tutte le loro bocche e ti do il bacio di tutti e, mentre ti bacio, ti bacio col bacio del tuo amore, affinché ti baci non col mio amore, ma col tuo stesso amore e Tu senta il contento, le dolcezze, la soavità del tuo stesso amore sulle labbra di tutte le creature, in modo che tirato dal tuo stesso amore, ti costringa a dare il bacio a tutte le creature.” (Luisa)

Concetti di fondo da tenere presenti (basilari per comprendere la vita nel DV), riportando un'ipotetico dialogo con il Padre Gesù dice:

"...neppure un respiro di creature mi sfuggì che non racchiudessi in Me, altrimenti il Padre avrebbe potuto trovare eccezioni nel riconoscere le creature e tutti gli atti delle creature, e, perché non fatti da Me e usciti da Me, avrebbe potuto dirmi: “Non hai fatto tutto e per tutti, la tua opera non è completa, né posso riconoscere tutti, perché non hai rincorporato tutti in Te ed Io voglio conoscere solo ciò che hai fatto Tu.” Gesù

Per quanti Dio ami la creatura, la creatura è sempre un'essere contingente, limitato e finito. Siccome Gesù era unito al DV e non solo ha rifatto gli atti di tutti (e non toglie la responsabilità dei nostri atti) - però è certo che ogni anima entra in Cielo entra per i meriti oggettivi di Gesù. La Vita nella DV è prendere gli atti di Gesù ed attualizzarlo e continuando la sua operazione divina moltiplicandosi negli atti. Gesù stesso dice che noi non ce ne accorgiamo. Se noi facciamo un'atto nella DV non ce ne rendiamo conto. Dire a Gesù ti bacio con il Tuo Volere, significa portargli tutti i baci di tutte le creature perchè la DV ipso facto è presente dappertuttto e quindi compiere un'atto nella DV significa coinvolgere tutti negli atti che sto facendo.

"..Perciò nell’immensità del mio Volere, del mio amore e potere, feci tutto e per tutti. Onde, come mai possono piacermi le altre cose, per quanto belle, fuori dal mio Volere? Sono sempre atti bassi ed umani e determinati; invece, gli atti nel mio Volere sono nobili, divini, senza termine, infiniti, qual è il mio Volere, sono simili ai miei ed Io do loro lo stesso valore, amore e potere dei miei stessi atti, li moltiplico in tutti, li estendo a tutte le generazioni, a tutti i tempi..." Gesù

Se non c'è una struttura portante dell'edificio spirituale non si fa nulla. O si capiscono bene alcune cose o altrimenti è tempo sprecato. Noi siamo creature limitate in stato di natura decaduta, neanche com'era la Madonna, noi soffriamo una montagna di limitazioni strutturali in cui non ci possiamo fare nulla. Per esempio quando ci dimentichiamo una cosa, noi non abbiamo una completa padronanza della nostra memoria e del nostro agire; non per colpa propria - io ci provo ma a volte non ce la faccio. Le distrazioni, stare concentrati al 100% non è cosa che possiamo fare con le nostre forze, non possiamo bloccare il flusso dei nostri pensieri, noi possiamo cercare di stare attenti ma il controllo assoluto non lo abbiamo. Primo siamo umani, poi siamo peccatori e poi siamo viatori e quindi non possiamo vivere alcune cose di Cielo anche se possiamo sperare che il Signore ci faccia fare qualche esperienza prevenitiva noi non possiamo sfuggire da queste miserie strutturale a meno che non ci uniamo a Maria così almeno la Madonna ripulisce le nostre intenzioni e virtù.

"..e poi, l’anima si mette nel suo vero nulla, non nell’umiltà nella quale sempre si sente qualche cosa di se stessi, e, come vero nulla, entra nel tutto ed opera con Me, in Me e come Me, tutta spogliata di sé, non badando né a merito, né ad interesse proprio, ma tutta intenta solo a rendermi contento, dandomi padronanza assoluta dei suoi atti, senza voler sapere quello che ne faccio. Solo un pensiero la occupa, di vivere nel mio Volere, pregandomi che le dia l’onore.." Gesù

Gesù dice che una persona ha sempre un pò d'orgoglio che rovina l'umiltà ma quando si entra nel DV l'anima si mette nel proprio nulla, ciò deriva da noi tende a portare verso l'imperfezione e quindi nella DV questi concetti vengono portati all'estreme conseguenze. L'anima che vive nella DV vuole fare solo ciò che vuole il Signore. Non gliene importa nulla. Gli basta solo che Gesù sia contento. L'anima deve chiedere di vivere nel DV. Le grazie grosse vanno chieste al Signore.

"..Ecco perché l’amo tanto e tutte le mie predilezioni, il mio amore, è per quest’anima che vive nel mio Volere; e se amo gli altri, è in virtù dell’amore che voglio e scende da quest’anima, come il Padre ama le creature in virtù dell’amore che vuole a Me.” Ed io: “Com’è vero quel che Tu dici, che nel tuo Volere non si vuole nulla, né si vuol sapere nulla. Se si vuol fare è solo perché l’hai fatto Tu, si sente il desiderio ardente di ripetere le cose tue, tutto scompare, non si vuol fare più nulla.” E Gesù: “Ed Io le faccio far tutto e le do tutto.” Gesù

Non c'è nessun pericolo perchè è tutto interno alla persona e non c'è nulla di appariscenza esteriore. E Luisa che comincia a vivere queste cose le capisce bene. Non vuole sapere nulla anche del futuro (profezie catastrofiche ecc...) se uno sa queste cose (profezie sciagurate, ecc..) che giova saperle? preoccuparsi del futuro è una cosa sciocca. Un'anima abbandonata nel DV che cosa ha da temere?

12 Dicembre 1917 Il sole dà una similitudine degli atti fatti nel Divin Volere

"..Ora, tali sono gli atti fatti nel mio Volere ed anche più, quando la creatura agisce, il suo atto è piccolo, limitato, ma come entra nel mio Volere si fa immenso, investe tutti, dà luce e calore a tutti, regna su tutti, acquista la supremazia su tutti gli altri atti delle creature, ha diritto su tutti, sicché impera, comanda, conquista, eppure il suo atto è piccolo, ma, col farlo nel mio Volere, ha subito una trasformazione incredibile, che non è dato neppure all’angelo di comprendere, solo Io posso misurare il giusto valore di questi atti fatti nella mia Volontà, sono il trionfo della mia gloria, lo sbocco del mio amore, il compimento della mia Redenzione e mi sento come compensato della stessa Creazione, perciò, sempre avanti nel mio Volere.” Gesù

La nostra vita è in continua fase di edificazione in meglio o in peggio e il patrimonio della nostra vita sarà completo quando saremo morti. Un'atto compiuto nel DV subisce una trasformazione incredibile che non lo capisce un'angelo, figuriamoci se lo capiamo noi. Noi capiamo la potenza di vivere nella DV gustando poco a poco gli effetti benefici nella nostra vita (stiamo sereni, ecc..) quanto più si vive e si fa la DV quanto più queste cose aumentano. Ecco perchè ci dev'essere un'attenzione il più diffusa possibile a portare quanti più atti nella DV anche quelli più sciocchi ed indifferenti. Potenzialmente sono infiniti gli atti che possiamo portare nel DV.

"..Ora, tali sono gli atti fatti nel mio Volere ed anche più, quando la creatura agisce, il suo atto è piccolo, limitato, ma come entra nel mio Volere si fa immenso, investe tutti, dà luce e calore a tutti, regna su tutti, acquista la supremazia su tutti gli altri atti delle creature, ha diritto su tutti, sicché impera, comanda, conquista, eppure il suo atto è piccolo, ma, col farlo nel mio Volere, ha subito una trasformazione incredibile, che non è dato neppure all’angelo di comprendere, solo Io posso misurare il giusto valore di questi atti fatti nella mia Volontà, sono il trionfo della mia gloria, lo sbocco del mio amore, il compimento della mia Redenzione e mi sento come compensato della stessa Creazione, perciò, sempre avanti nel mio Volere.” Gesù

Senza scoraggiarsi, pregare il Signore che ci dia l'onore di entrare nel Regno della Divina Volontà. La gloria che ne verrà da vivere in questo modo non sarà paragonabile a quella vissuta dai Santi vissuti finora.

VIDEO ALLA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 12 giugno 2019

La Celeste Copritrice dei suoi figli

Gesù le spiega come la razza umana, col peccato, si sia deturpata fino a diventare orrida agli occhi dell'Altissimo e che solo Maria diede a Dio la gioia di vedere la perfezione assoluta della sua creazione. Di conseguenza Dio guarda tutte le creature solo in Lei e attraverso di Lei e Lei, a sua volta, ama infinitamente tutti i membri della razza umana, li copre e li scusa presso l'Altissimo e ottiene per loro salvezza, conversione, grazie e santità (Volume 33, 4 Febbraio 1934). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 27 Aprile 2019

4 Febbraio 1934 Amore di Dio nascosto nella Vergine. La Paternità Divina le dà la Maternità Divina e genera in Essa le umane generazioni come suoi figli. Come l’immensità Divina rende inseparabili tutte le sue opere

Negli ultimi volumi di Luisa si aprono alcuni veli sui grandi prodigi operati dall'Altissimo e non facilmente comprensibili perchè ci portano in alcuni misteri e dinamiche della Vita Divina, percui è una sorta di partecipazione di qualche cosa di molto più grande di lei. Tuttavia non ci dobbiamo spaventare, perchè conoscere Dio è il primo compito che abbiamo noi esseri umani (siamo stati creati per conoscerlo, amarLo e servirlo e se non Lo conosciamo non possiamo nè amarLo e nè servirLo).

In questo scritto cosa ci dice Gesù? Dio ha creato tutte le creature come sbocco d'amore, Dio non aveva nessuna necessità di nulla ma lo ha fatto per riversare al di fuori di sè il suo amore che aveva dentro di sè. E lo ha fatto perchè qualcuno ne potesse godere e contraccambiare. La Creazione è uscita perfettissima (anche la nostra anima) ma poi purtroppo a causa della decadenza (per la natura umana dal peccato originale) perde tale bellezza. Quanto più un'anima acquisisce coscienza di sè ed esercita la libertà e responsabilità dei suoi atti può anche peggiorare anche maniera drammatica, possiamo diventare anche dei mostri. Cosa succede poi? Dio non dimentica la nostra primogenia bellezza però diventiamo dei mostri inguardabili - da belli diventiamo mostri - a causa della nostra cattiva volontà. Il Regno della Divina Volontà sarà un riaquisire una bellezza quasi uguale a quella dell'uomo appena uscito.

Il Signore però ha fatto almeno una creatura in cui la perfezione e lo splendore della persona doveva splendere. Dio concentra tutto il bene e il bello nella Madonna e il suo merito è stato quello di permettere a Dio di permettere ad ammirare in Lei la bellezza dandogli la soddisfazione di vedere in Lei il processo riuscito. Non è fatto personale tra Dio e Maria, ma essendo Maria una persona è lei che fa guardare noi e la Divina con benevolenza, Gesù può amare tutte le creature in Lei.

"..Dopo ciò continuavo a pensare alla D. Volontà, il pensiero che la mia Mamma Celeste possedeva nel suo Materno Cuore l’amore nascosto con cui mi amava il mio Creatore, mi riempiva di gioia e nel pensare che io era guardata da Dio attraverso la mia cara Madre Celeste, attraverso la sua Santità e la sua rapitrice bellezza, oh come mi sentivo felice e piena di fiducia perché non dovevo più essere amata e guardata da sola, ma amata e guardata insieme con la mia Mamma. Oh! Essa per farmi amare di più dal mio Gesù, mi coprirà con le sue virtù, mi vestirà con la sua bellezza e nasconderà le mie miserie e le mie debolezze..." Luisa

Anche noi dovremmo vivere con questo sentimento e poi c'è un dubbio: la Madonna adesso sta in Paradiso e quindi essendo non più viatrice il Signore ci guarda ancora?

"..Un pensiero però voleva funestare la mia gioia e cioè che N. Signore fece questo finché la Regina del Cielo visse sulla terra, ma quando se la portò in Cielo, questo ritrovato d’amore D. finì per cui il mio dolce Gesù, ritornando, ha soggiunto: «Figlia mia benedetta, le nostre opere continuano sempre e sono inseparabili da Noi, sicché il nostro amore nascosto continua nella Regina del Cielo e continuerà sempre, non sarebbe operare da Dio, se tutto ciò che facciamo potesse separarsi da Noi ed non avesse vita perenne. Perciò Noi amiamo, ci riversiamo sulle creature, pare che il nostro amore parta da Noi, ma no, parte e resta con Noi e l’amore che si riversa sulle creature è inseparabile da Noi e rende inseparabile Colei che ha ricevuto il nostro amore. Sicché tutte le nostre opere, Cielo e terra, creature che escono fuori alla luce del giorno, pare che partano da Noi, ma no, sono tutte inseparabili da Noi e questo in virtù della nostra immensità che, involgendo tutto, fa che non vi è punto dove non si trovi e rende inseparabile tutto ciò che Noi facciamo, quindi né le nostre opere si possono separare da Noi, né Noi da esse, si può dire che formano un sol corpo per Noi e la nostra immensità e potenza è come circolazione del sangue che mantiene a tutti ed a tutto la vita, tutt’al più ci possono essere opere distinte l’una dall’altra, ma separabili mai».

Qualunque opera che viene da Dio non si può separare da Dio e non può avere vita perenne, perchè Dio è l'Essere, Immenso ed Eterno e quindi in qualche realtà che si possa concepire è perfettamente dominata dalla presenza di Dio. In teologia si dice che Dio è presente in tutte le cose in Potenza, Presenza e per Essenza perchè l'essere che hanno gli è stato dato da Dio e permane dalla sua azione. I dannati stanno all'inferno per ragioni di giustizia, la giustizia del dannato consiste che noi abbiamo la libertà; l'inferno non è stato creato da Dio ma da satana come nemico del Signore - chi ic va lì? chi attraverso ripete con la sua libertà il peccato che satana ha fatto. Quando si perde la grazia (peccato mortale) santificante si dice un amen sottinteso al demonio e la giustizia consiste nel dare a ciascuno il frutto delle proprie libere scelte. Scelto di peccare gravemente? vai all'inferno perchè lo hai scelto. Hai voluto separarti da Dio, fino a quando vivi puoi tornare ma se muori in questo stato il diavolo si prende la tua anima per ragioni per giustizia. Uno schiavo di colui che l'ha vinto.

"..Ond’io nel sentir ciò, meravigliandomi, ho detto: «Eppur Amor mio, ci sono i reprobi già separati da voi, sono anch’essi opere uscite da voi, com’è dunque che più non vi appartengono?». E Gesù: «Tu ti sbagli, figlia mia, non mi appartengono per via d’amore, ma per via di giustizia, la mia immensità che li involge ha il suo potere sopra di loro e, se non mi appartenessero, la mia giustizia punitrice non avrebbe che punire, perché come le cose non mi possono appartenere, all’istante perdono la vita, ma se questa vita esiste vi è chi la conserva e chi giustamente la punisce..." Gesù

Perchè noi non andassimo all'inferno Gesù se lo è vissuto sopra di sè percui non è possibile pensabile attribuire a Lui la causa della dannazione di qualche persona.La Madonna dal canto suo fino a quanto saremo vivi ci nasconde nel suo amore, nei suoi dolori e non cessa di elevare le sue preghiere per darci grazie. Come una mmama cerca di coprire le marachelle dei propri figli, quindi ricorriamo a Lei.

"..Perciò la Sovrana Signora possiede ancora il nostro amore nascosto verso ciascuna creatura nel Cielo, anzi è il suo più grande trionfo e contento perché si sente amare dal suo Creatore, nel suo Materno Cuore, tutte le creature ed Essa, facendo da vera Madre, quante volte me le nasconde nel suo amore, per farle amare, nei suoi dolori per farle perdonare, nelle sue preghiere per far loro dare le grazie più grandi! Oh! Essa è la copiatrice che sa coprire e scusare i figli suoi presso il trono della nostra Maestà, perciò fatti coprire dalla tua Mamma Celeste la quale penserà ai bisogni della figlia sua». Gesù

E più noi ci faremo carico dei suoi desideri (pregare per i peccatori,ecc..) tanto Lei si prenderà carico di noi.

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