mercoledì 19 giugno 2019

Cosa c'è nel tuo cuore?...

Gesù spiega a Luisa come il Suo operare terreno nella Divina Volontà fosse ininterrotto e torna a parlare della potenza infinita anche dei più piccoli atti in esso compiuti. Requisitoria di Gesù contro coloro che gli rubano gli affetti delle creature e prendono nei loro cuori il posto di Dio. Necessario fare un attento esame di coscienza per verificare l'ordine, l'equilibrio e la santità dei nostri affetti. Libro di cielo, Volume 12, 18-30 Dicembre 1917, 30 Aprile 2019

28 Dicembre 1917 Gesù vuole gli atti continui della creatura, anche se sono piccoli, non importa, purché c’e il moto, il germe, Lui li unisce ai suoi e li fa grandi.

Esemplificazione della potenza degli atti fatti nella DV. Gesù fa a vivere a Luisa un'esperienza singolare. Sulla terra Gesù perfino nel riposo lavorava in modo mistico.

Figlia mia, tu non sai la ragione, Io la so ed ora te la dico: la mia Umanità non ebbe riposo e nel mio stesso sonno Io non ebbi tregua, ma lavoravo intensamente e questo perché dovendo dar vita a tutti ed a tutto e rifare in Me tutto, mi conveniva lavorare senza smettere un istante perché chi deve dar vita dev’essere un continuo moto ed un atto non interrotto, sicché Io stavo in continuo atto di far uscire da Me vite di creature e di riceverle. Se Io avessi voluto riposare, quante vite non sarebbero uscite, quante, non avendo il mio atto continuo, non si sarebbero sviluppate e sarebbero rimaste appassite, quante non sarebbero entrate in Me, mancando l’atto di vita di chi solo può dar vita? Ora figlia mia, volendoti insieme con Me nel mio Volere, voglio il tuo atto continuo, sicché la tua mente desta è atto, il mormorio della tua preghiera è atto, i movimenti delle tue mani, i palpiti del tuo cuore, il muovere del tuo sguardo, sono atti, saranno piccoli, ma che m’importa, purché c’e il moto, il germe, Io li unisco ai miei e li faccio grandi e do loro virtù di produrre vite. Anche i miei atti, non furono atti tutti apparentemente grandi? Specie quando Io, piccino, gemevo, succhiavo il latte dalla mia Mamma, mi trastullavo col baciarla, carezzarla, intrecciare le mie manine alle sue; più grandetto coglievo i fiori, prendevo l’acqua ed altro, questi erano tutti atti piccoli, ma erano uniti nel mio Volere, nella mia Divinità e bastava ciò; ed erano tanto grandi da poter creare milioni e miliardi di vite...." Gesù

Luisa ha incominciato a vivere nella DV e quindi i suoi atti sono simili a quelli di Gesù, piccoli di per sè ma divinizzati. Gesù dice questa cosa non solo per stupirci, meravigliarci di Gesù e di comprendere la potenza degli atti compiuti nella DV ma per poterci poi darci da fare. Ecco perchè dobbiamo comprendere la grandezza degli atti comuni vissuti nella DV, anche una persona per quanto piccola e misera umanamente parlando può fare tanto tanto bene. Sta a noi prendere atto di questo e viverli o non viverli.

"..Quando vedo il tuo moto, i tuoi atti nel mio Volere che ora si mettono al mio fianco, ora mi scorrono nelle mie mani, ora nella mia voce, nella mia mente, nel mio cuore, Io ne faccio moto di tutti, ed a ciascuno do vita nel mio Volere, dando loro la virtù dei miei atti e li faccio correre a salvezza e a bene di tutti.” Gesù

Nella DV non conta tanto quello che facciamo ma come lo facciamo. Sono cose che non hanno appariscenza interiore e coscienza interiore. Noi non abbiamo nessun riverbero sensibile.

30 Dicembre 1917 Dolore di Gesù per chi le ruba gli affetti ed i cuori delle creature

Un caposaldo che vale per tutti (specie per chi vuole vivere nella DV - Gesù non sta dicendo che un marito non deve amare la moglie ecc...) Gesù parla dell'affettività quando questa diventa idolatria e quando diventa laccio nel cuore di qualcuno convogliando così le energie affettive sulla creatore anzichè del Creatore. C'è un'ora della Passione in cui Gesù dice questa frase "..non soltanto non dobbiamo attaccarci alle creature ma dobbiamo vigliare perchè le creature non si attacchino a noi..."; occorre una salutare introspezione volte a consocere dove sta il nostro cuore perchè questa è una cosa fondamentale (il primo comandamento dice: Amerai il Signore Dio con tutto il tuo cuore). Gesù nel Vangelo ha detto: dov'è il tuo tesoro là è il tuo cuore. E se si dovessero trovare cose che non funzionano, pazienza ci si corregge. Perseverare è diabolico. Gesù è tassativo e categorico ed è forte nell'ammonire circa le conseguenze nefaste di questi atteggiamenti.

Qua in parla in particolare di anime sacre, devote e pie. E' chiaro che il discorso sembra essere riservato principalmente (forse) alle persone non sposate perchè quando c'è il Sacramento del Matrimonio con figli, prole ecc.. c'è meno possibilità che si generino dinamiche particolare anche se ci possono essere dinamiche simile. Un'idolo è davanti a tutto e tutti e coinvolge tutti i miei pensieri, ci penso sempre, ho dei sentimenti abnormi o che mi fanno perdere il lume della ragione. Qui si parla delle dinamiche delle persone sole: il cuore dell'uomo non può stare senza amore, o tu hai una vita affettiva (da single) polarizzata in Dio o ce l'hai in qualche creatura. Il cuore dell'uomo non ci sa stare senza amore perchè noi siamo stati creati da Dio e senza amore non ci possiamo stare. Quindi un'essere umano deve avere uno sfogo dei suoi affetti e se il centro non è il Signore si scatenano una serie dinamiche balorde. Qui Gesù sta parlando di legami affettivi che sono micidiali.

"..Fanno scrupolo se rubano alle creature; invece se rubano a Me, non si danno alcun pensiero. Ah! figlia mia, Io ho dato tutto alle creature, ho detto: “Prendi ciò che vuoi per te e lascia per Me solo il tuo cuore.” Eppure non solo mi si nega ciò, ma rubano anche gli affetti altrui; e questo non è solo da parte delle persone secolari, ma da parte delle persone sacre e delle anime pie. Oh! quanti mali fanno per certe direzioni troppo dolci, per certe condiscendenze non necessarie, usando modi attraenti per troppo sentire; invece di far bene, formano un labirinto intorno alle anime e quando sono costretto ad entrare in quei cuori, vorrei fuggire, vedendo che gli affetti non sono miei, il cuore non è mio; e chi fa questo ? Chi dovrebbe riordinare le anime in Me, prende invece il mio posto ed Io sento tale nausea che non posso accomodarmi a stare in quei cuori, ma sono costretto a rimanere fino a che gli accidenti si consumano..." Gesù

Dobbiamo stare attenti a non diventare idoli per gli altri. Quando ci sono queste cose partono meccanismi di autodifesa e di scusa. In cosa possono essere veri ma quando c'è un problema del genere chi vuol vivere nella DV deve prendere provvedimenti. La direzione spirituale può generare legami affettivi sbagliati, quando un sacerdote si accorge di una cosa del genere deve operare una serie di atti di distacco dalla persona. Il rapporto con un sacerdote è un rapporto sacerdotale, non mi sfogo con lui come lo facessi con gli amici ma manifesto i peccati di cui sono cosciente; mi sfogo con Gesù. Posso chiedere aiuti nel processo di santificazione..ok, se non c'è una soglia di vigilanza alta c'è il rischio che il ministro di Dio prenda il posto affettivo che dovrebbe avere Gesù.

"..Che strage di anime! Queste sono le vere piaghe della mia Chiesa. Ecco perciò tanti ministri strappati dalle chiese e per quante preghiere mi si fanno, Io non do ascolto e per loro non ci sono grazie, anzi rispondo loro col grido dolente del mio cuore: “Ladri, avanti, uscite dal mio Santuario, ché non posso più sopportarvi.” Gesù

Le ha usate Gesù perchè questa cosa solitamente ci passa senza che la gente ci faccia attenzione, chi vuol vivere nella DV deve capire che il problema affettivo è uno dei principali. Posso fare pochi atti nella DV per un problema o di debolezza strutturale o perchè penso sempre a quella creatura a cui penso dalla mattina alla sera. Non devo disperarmi ma sinceramente analizzarmi e se c'è qualche problema e chiedere aiuto alla grazia. L'importanti è lasciarsi illuminare ed essere illuminare.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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