sabato 15 giugno 2019

L'onore di vivere nel Divin Volere

Gesù spiega a Luisa che, anche se non se ne rende conto, gli atti fatti nel Divin Volere proiettano immediatamente l'anima all'altezza degli atti stessi di Gesù. Un'anima che vive nel Divin Volere non ha interessi propri, né bada a meriti, né si preoccupa di sapere nulla: vuole solo occuparsi del Divin Volere e chiede l'onore di vivere in esso. Un solo atto fatto nella Divina Volontà provoca nell'anima una trasformazione incredibile che neppure un angelo è in grado di comprendere. Libro di cielo, Volume 12, 6-12 Dicembre 1917, 29 Aprile 2019

6 Dicembre 1917 Perché a Gesù mai possono piacere gli atti fatti fuori dal suo Volere

Dopo aver ricevuto Gesù in Sacramento, stavo dicendo al mio Gesù: “Ti bacio col bacio del tuo Volere, Tu non sei contento se ti do il solo mio bacio, ma vuoi il bacio di tutte le creature, ed io perciò ti do il bacio nel tuo Volere, ché in Esso trovo tutte le creature e sulle ali del tuo Volere prendo tutte le loro bocche e ti do il bacio di tutti e, mentre ti bacio, ti bacio col bacio del tuo amore, affinché ti baci non col mio amore, ma col tuo stesso amore e Tu senta il contento, le dolcezze, la soavità del tuo stesso amore sulle labbra di tutte le creature, in modo che tirato dal tuo stesso amore, ti costringa a dare il bacio a tutte le creature.” (Luisa)

Concetti di fondo da tenere presenti (basilari per comprendere la vita nel DV), riportando un'ipotetico dialogo con il Padre Gesù dice:

"...neppure un respiro di creature mi sfuggì che non racchiudessi in Me, altrimenti il Padre avrebbe potuto trovare eccezioni nel riconoscere le creature e tutti gli atti delle creature, e, perché non fatti da Me e usciti da Me, avrebbe potuto dirmi: “Non hai fatto tutto e per tutti, la tua opera non è completa, né posso riconoscere tutti, perché non hai rincorporato tutti in Te ed Io voglio conoscere solo ciò che hai fatto Tu.” Gesù

Per quanti Dio ami la creatura, la creatura è sempre un'essere contingente, limitato e finito. Siccome Gesù era unito al DV e non solo ha rifatto gli atti di tutti (e non toglie la responsabilità dei nostri atti) - però è certo che ogni anima entra in Cielo entra per i meriti oggettivi di Gesù. La Vita nella DV è prendere gli atti di Gesù ed attualizzarlo e continuando la sua operazione divina moltiplicandosi negli atti. Gesù stesso dice che noi non ce ne accorgiamo. Se noi facciamo un'atto nella DV non ce ne rendiamo conto. Dire a Gesù ti bacio con il Tuo Volere, significa portargli tutti i baci di tutte le creature perchè la DV ipso facto è presente dappertuttto e quindi compiere un'atto nella DV significa coinvolgere tutti negli atti che sto facendo.

"..Perciò nell’immensità del mio Volere, del mio amore e potere, feci tutto e per tutti. Onde, come mai possono piacermi le altre cose, per quanto belle, fuori dal mio Volere? Sono sempre atti bassi ed umani e determinati; invece, gli atti nel mio Volere sono nobili, divini, senza termine, infiniti, qual è il mio Volere, sono simili ai miei ed Io do loro lo stesso valore, amore e potere dei miei stessi atti, li moltiplico in tutti, li estendo a tutte le generazioni, a tutti i tempi..." Gesù

Se non c'è una struttura portante dell'edificio spirituale non si fa nulla. O si capiscono bene alcune cose o altrimenti è tempo sprecato. Noi siamo creature limitate in stato di natura decaduta, neanche com'era la Madonna, noi soffriamo una montagna di limitazioni strutturali in cui non ci possiamo fare nulla. Per esempio quando ci dimentichiamo una cosa, noi non abbiamo una completa padronanza della nostra memoria e del nostro agire; non per colpa propria - io ci provo ma a volte non ce la faccio. Le distrazioni, stare concentrati al 100% non è cosa che possiamo fare con le nostre forze, non possiamo bloccare il flusso dei nostri pensieri, noi possiamo cercare di stare attenti ma il controllo assoluto non lo abbiamo. Primo siamo umani, poi siamo peccatori e poi siamo viatori e quindi non possiamo vivere alcune cose di Cielo anche se possiamo sperare che il Signore ci faccia fare qualche esperienza prevenitiva noi non possiamo sfuggire da queste miserie strutturale a meno che non ci uniamo a Maria così almeno la Madonna ripulisce le nostre intenzioni e virtù.

"..e poi, l’anima si mette nel suo vero nulla, non nell’umiltà nella quale sempre si sente qualche cosa di se stessi, e, come vero nulla, entra nel tutto ed opera con Me, in Me e come Me, tutta spogliata di sé, non badando né a merito, né ad interesse proprio, ma tutta intenta solo a rendermi contento, dandomi padronanza assoluta dei suoi atti, senza voler sapere quello che ne faccio. Solo un pensiero la occupa, di vivere nel mio Volere, pregandomi che le dia l’onore.." Gesù

Gesù dice che una persona ha sempre un pò d'orgoglio che rovina l'umiltà ma quando si entra nel DV l'anima si mette nel proprio nulla, ciò deriva da noi tende a portare verso l'imperfezione e quindi nella DV questi concetti vengono portati all'estreme conseguenze. L'anima che vive nella DV vuole fare solo ciò che vuole il Signore. Non gliene importa nulla. Gli basta solo che Gesù sia contento. L'anima deve chiedere di vivere nel DV. Le grazie grosse vanno chieste al Signore.

"..Ecco perché l’amo tanto e tutte le mie predilezioni, il mio amore, è per quest’anima che vive nel mio Volere; e se amo gli altri, è in virtù dell’amore che voglio e scende da quest’anima, come il Padre ama le creature in virtù dell’amore che vuole a Me.” Ed io: “Com’è vero quel che Tu dici, che nel tuo Volere non si vuole nulla, né si vuol sapere nulla. Se si vuol fare è solo perché l’hai fatto Tu, si sente il desiderio ardente di ripetere le cose tue, tutto scompare, non si vuol fare più nulla.” E Gesù: “Ed Io le faccio far tutto e le do tutto.” Gesù

Non c'è nessun pericolo perchè è tutto interno alla persona e non c'è nulla di appariscenza esteriore. E Luisa che comincia a vivere queste cose le capisce bene. Non vuole sapere nulla anche del futuro (profezie catastrofiche ecc...) se uno sa queste cose (profezie sciagurate, ecc..) che giova saperle? preoccuparsi del futuro è una cosa sciocca. Un'anima abbandonata nel DV che cosa ha da temere?

12 Dicembre 1917 Il sole dà una similitudine degli atti fatti nel Divin Volere

"..Ora, tali sono gli atti fatti nel mio Volere ed anche più, quando la creatura agisce, il suo atto è piccolo, limitato, ma come entra nel mio Volere si fa immenso, investe tutti, dà luce e calore a tutti, regna su tutti, acquista la supremazia su tutti gli altri atti delle creature, ha diritto su tutti, sicché impera, comanda, conquista, eppure il suo atto è piccolo, ma, col farlo nel mio Volere, ha subito una trasformazione incredibile, che non è dato neppure all’angelo di comprendere, solo Io posso misurare il giusto valore di questi atti fatti nella mia Volontà, sono il trionfo della mia gloria, lo sbocco del mio amore, il compimento della mia Redenzione e mi sento come compensato della stessa Creazione, perciò, sempre avanti nel mio Volere.” Gesù

La nostra vita è in continua fase di edificazione in meglio o in peggio e il patrimonio della nostra vita sarà completo quando saremo morti. Un'atto compiuto nel DV subisce una trasformazione incredibile che non lo capisce un'angelo, figuriamoci se lo capiamo noi. Noi capiamo la potenza di vivere nella DV gustando poco a poco gli effetti benefici nella nostra vita (stiamo sereni, ecc..) quanto più si vive e si fa la DV quanto più queste cose aumentano. Ecco perchè ci dev'essere un'attenzione il più diffusa possibile a portare quanti più atti nella DV anche quelli più sciocchi ed indifferenti. Potenzialmente sono infiniti gli atti che possiamo portare nel DV.

"..Ora, tali sono gli atti fatti nel mio Volere ed anche più, quando la creatura agisce, il suo atto è piccolo, limitato, ma come entra nel mio Volere si fa immenso, investe tutti, dà luce e calore a tutti, regna su tutti, acquista la supremazia su tutti gli altri atti delle creature, ha diritto su tutti, sicché impera, comanda, conquista, eppure il suo atto è piccolo, ma, col farlo nel mio Volere, ha subito una trasformazione incredibile, che non è dato neppure all’angelo di comprendere, solo Io posso misurare il giusto valore di questi atti fatti nella mia Volontà, sono il trionfo della mia gloria, lo sbocco del mio amore, il compimento della mia Redenzione e mi sento come compensato della stessa Creazione, perciò, sempre avanti nel mio Volere.” Gesù

Senza scoraggiarsi, pregare il Signore che ci dia l'onore di entrare nel Regno della Divina Volontà. La gloria che ne verrà da vivere in questo modo non sarà paragonabile a quella vissuta dai Santi vissuti finora.

VIDEO ALLA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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