sabato 31 luglio 2021

Possedere la Divina Volontà come vita propria

Vivere nella Divina Volontà significa possederla come vita propria. Questo non è possibile senza la buona volontà dell'anima. Le età del mondo e le tappe della salvezza secondo la Sacra Scrittura e ciò che Gesù ha spiegato e rivelato a Luisa. Libro di cielo volume 20, 14 Novembre 1926, 14 Dicembre 2020

14 Novembre 1926 Come col non seguire il Voler Divino nella Creazione mancherebbe il riflesso delle opere sue. Come ci vogliono grazie grandi per la santità del vivere nel Santo Volere

Teniamo sempre il contesto in cui accade ciò. Luisa chiede a Gesù cosa succederebbe nell'eventualità di una latitanza o negligenza nel compimento dei suoi soliti atti nella dv (atto preventivo, di fusione, giri, atti attuale le cose comuni in cui noi dovremmo esercitarci quanto possiamo)

Stavo facendo i miei soliti atti nel Voler Divino e pensavo tra me: “se io passassi un giorno senza fare questi atti, quale sarebbe il bene che perderei ed il male che farei?...Luisa

E dopo aver spiegato le conseguenze in termini di grazie perdute, quando noi manchiamo a qualche opera di perfezione (a prescindere dagli atti specifici compiuti nella dv) non è come commettere un peccato. Quando non si compie un'opera di perfezione, la nostra grazia non cresce, perdiamo un'occasione di crescita.

".. “Tu devi sapere che grazie grandi ci vogliono per poter formare nell’anima la santità del vivere nel mio Volere, le altre santità si formano con piccole grazie, perché non è una volontà immensa ed eterna che devono abbracciare e possedere, ma le piccole sue particelle, i suoi comandi, la sua ombra. Invece questa deve possedere come vita propria la mia Volontà, deve corteggiarla e fare gli atti suoi, atti propri, sicché ci vogliono mari di grazie per formare questa santità;.." Gesù

1)Per possedere come vita propria la dv bisogna corteggiarla e ci vogliono mari di grazie non come nella "santità classica" qui si tratta di entrare in un mare divino e possederla come vita propria. Quindi se io mi lascio scappare alcune occasioni di acquisto di grazie o peggio tante, questa vita dentro di te non si formerà mai. Fermo restando che non si riduca (dice il don, preoccupazione pastolare che dipende dalla sua deformazione professionale di parroco) la vita nella dv nel compimento di questi atti senza che la nostra vita non abbia una sostanziale coerenza ed adesione, tendente alla perfezione, alla divina volontà.

Possedere come vita propria la dv, è la Volontà di Dio che vive in noi. E conseguentemente dipende da essi, una persona che vive nella dv al 100% raggiunge l'impeccabilità per grazia, raggiunge anche il dono che ogni minimo atto che compie - cosciente o meno - diventa divino. Per questa fusione con questa dv, ogni suo atto diventa dv. per questo concorre tutto anche gli atti che noi compiamo. Esperienza comune che possono esserci in questo, quando si sta in una fase ordinaria della vita nella dv è che si hanno dei alti e bassi (momenti in cui noi stiamo attenti e altri momenti di poca attenzione). Purtroppo c'è questa alternanza dipendente dalla nostra ordinaria e fragile natura umana.

2)La buona volontà dell'anima: Cosa significa? Sappiamo che quando gli angeli hanno annunciato la nascita di Gesù, in greco c'è un termine misterioso o che è difficilmente traducibile che in latino è stato tradotto come "buona volontà" eudochia cioè che sembrano stiano messi bene. Ma chi è che sta messo bene? Non fa riferimento dall'amore universale per tutte le persone....noi vediamo che tutti gli abitanti del pianeta terra stanno in pace o no? Perchè non tutti hanno accolto il Principe della Pace. E il saluto di Gesù è Pace a voi. Quali sono gli uomini amati in questo senso dal Signore? C'è l'amore universale che Dio ha nei confronti di ogni essere umano in quanto creatura da Lui fatta, ogni essere umano è un'anima uscita da Dio irripetibile e Dio non può disprezzare ciò che ha creato. Ma appena entra nella cellula fecondata si macchia del peccato originale che riguarda tutte le persone e anche coloro che non ci credono. E tutti subiranno le conseguenze nefaste del peccato originale tra cui la nostra volontà, non solo è debole, ma è facilmente piegata al male attraverso gli allettamenti esterni o dal disordine interno. Allora quand'è che la volontà diventa buona? Quando iniziando un processo di conversione, anche minimo, la persona capisce che la causa di tutte quante le sue infelicità e miserie è - come noi sappiamo molto bene - la volontà umana schiava del peccato e quindi va appresso a tutte le luci del mondo che vede senza fare discernimento. E poi è in balia di spinte e passioni che la trascinano dove vogliano.

Per accogliere Gesù (1), per cominciare un cammino di santità (2) e ancora di più per puntare a possedere la vita nella dv come propria, ci vuole un'atto con cui la volontà umana chiede a Dio aiuto e sceglie di prendere le distanze dalla condizione di miseria in cui si trova.

La mia volontà oggi è buona? come sto io messo oggi? E' buona nella misura in cui mi sto avvicinando (se sono lontano da Dio), se sto già vicino a Dio è buona nella misura in cui c'è un progresso nella mia vita - noi dobbiamo fare attenzione alla valutazione oggettiva dei nostri progressi. Fermo restando della consapevolezza delle nostre miserie, imperfezioni, negligenze, ecc... noi possiamo e dobbiamo vedere se stiamo un pochino meglio rispetto a un pò di tempo fa o siamo sempre uguali - perchè se Dio non fa mai mancare la Grazia a chi è disposto a riceverlo - quindi se siamo sempre uguali il problema dipende dal fatto che la nostra volontà non sta muovendosi bene magari sprecando e sciupando le grazie di Dio.

3) "...Perciò da parte del tuo Gesù nulla ti mancherà, molto più che è un lungo mio desiderio voluto, vagheggiato e sospirato per ben seimila anni di voler vedere nella creatura la nostra immagine copiata, la nostra santità immagine copiata, la nostra santità impressa,.." Gesù

Gli scritti di Luisa Piccarretta seguono la cronologia Biblica che vedono comparire l'uomo perfetto, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, e questo pone tantissime questioni che interrogano la nostra fede. Non esistono pronunciamenti magisteriali e/o autorevoli...la Chiesa non si è mai espressa ufficialmente su tutto quella ricostruzione storica che il mondo laico ha presentato. Ci sono opinioni personali, non ci sono soluzioni chiuse. Però la Bibbia e gli scritti affermano che la storia va avanti a percorsi di 2 millenni. E in effetti la creazione è collocata nel circa nel 4000 A.C. , Abramo che è l'inizio della nuova creazione è vissuto circa 2000 ac. e Gesù è venuto 2000 anni dopo. Il diluvio universale, dopo viene Abramo che porta alla venuta storica di Gesù e adesso sono passati altri 2000 anni e la nostra epoca è il corrispettivo del diluvio e del post diluvio. Questa epoca corrisponde a quello che nella Bibbia (Apocalisse) - e il don non è il solo a dirlo - si chiama il primo combattimento escatologico seguito da quel misterioso regno dei 1000 anni che purtroppo è andato in sordina. Ma con gli scritti di Luisa alla mano è possibile vederci (sono pure ipotesi) quel periodo di pace e di vita con Cristo universale che potrebbe essere il Regno della dv preceduto da un momento di forte crisi e tribolazioni. E possiamo in questa logica azzardare qualche previsione futura: Se 2000 anni dopo la Creazione c'è il diluvio e Abramo, dopo 2000 anni la discesa storica di Gesù sulla terra e dopo 2000 anni il primo combattimento escatologico e il Regno della Divina Volontà, sappiamo che l'Apocalisse parla del secondo combattimento escatologico (l'ultima lotta sarà tremenda) se la ricostruzione è attendbile, minimo ci passano altri 2000 anni e preghiamo per coloro che si ritroveranno. Dopo il secondo combattimento ci sarà la Venuta di Gesù sulla terra. Schema opinabile ma il don l'ha visto condividere da maestri più dotti del don sulla dv e quindi questo ci aiuta semplicemente a vivere con fiducia i momenti di sconvolgimento attuale (che sono sotto gli occhi di tutte) leggendo nella luce della speranza: Grandi sommovimenti precedono grandi grazie. Speriamo di poter vedere insieme alla sofferenze ciò che verrà dopo, quel tempo tanto sospirato di vita cristiana e di prosperità. Un'indizio che può aiutarci a sperare questo è la promessa di Maria fatta a Fatima che alla fine il suo Cuore Immacolato Trionferà. E' passato oltre un secolo da Fatima e possiamo sperare che in un'arco cronologico non bimillenario (non bisogna fare domande al Cielo sui tempi), Abramo sta intorno al 1870 ac, non è una cronologia precisa al secondo ma un'arco temporale adeguato. Ad avviso del don è un'ipotesi che rimane un'ipotesi, una possibile lettura spirituale appoggiata a qualche passaggio della Sacra Scrittura.

Messaggio: I tempi di crisi precedono un tempo di grazia, perchè accadono queste cose - prima di un tempo di grazia c'è un grande travaglio? La domenica di Pasqua non esiste senza il Giovedì e Venerdì santo (e sabato). E' una regola che sussite in questo mondo a causa della miseria e del peccato del mondo che richiede sofferenze e purificazione per fare i salti grossi. Ecco perchè manteniamo la speranza anche nelle difficoltà e nella tribolazione perchè sappiamo che poi Dio le conduce ad un buon fine.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 30 luglio 2021

Santità senza dovere non esiste!

La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, Meditazione 2 (23° giorno A). La circoncisione di Gesù e le enorme sofferenze offerte per questo dalla Madonna e da san Giuseppe. La santità sta nel proprio dovere, nell'osservanza delle leggi (di Dio, della Chiesa e degli uomini - nei limiti del lecito) e nel compimento della Divina Volontà, Non esiste santità senza dovere. Il significato simbolico del taglio della circoncisione. Meditazione sabato 12 Dicembre 2020

La Regina del Cielo nel regno della Divina Volontà. Suona la prima ora del dolore: eroismo nel sottoporre l'Infante divino al duro taglio della Circoncisione.

Qua il link al testo (è un pdf, a pagina 166 inizia) o ho copiato il tutto a questa pagina

Questo brano numerosi spunti di meditazione. Per chi fa le ore della Passione c'è una frase che c'è alla 24° ora "...Ma il Voler Supremo s'impose sul mio amore.." - Eroismo allo stato puro (nell'ora della Passione era il momento di distaccarsi da Gesù, l'amore avrebbe voluto risparmiare questa pena all'Amato ma non si può). A volte il Signore ci chiede - sacrifici e penitenze, uno può pensare di fare questo o quest'altro ecc... ma non sono le cose più grandi. Il sacrificio più grande è vedere soffrire chi ami, la Madonna questo lo conobbe. Lei non è morta, chi ha sofferto di più? Gesù a morire o la Madonna a vederlo morire? E' una cosa grossa, vedere soffrire le persone che amiamo. Una mamma che - il Signore non voglia - vede soffrire il figlio - il grande eroismo non sta nel soffrire noi ma nel vedere soffrire le persone che amiamo senza farci nulla. Quando si vede Gesù calpestato ecc...dalle cose più comuni (Gesù bestemmiato) alle cose più gravi (in qualche celebrazione vedere le ostie cadere per terra ecc...) la reazione dell'umana volontà è che uno s'indigna a vedere queste cose, la reazione della divina volontà è soffrire a vedere queste cose e offre questa sofferenza. Primo grande spunto di riflessione e la Madonna ne parla di questo dolore.

"...Al taglio doloroso, io mi sentii strappare il Cuore e piansi. San Giuseppe piangeva; ed il mio caro Bambino singhiozzava; ed era tanto il dolore che tremava e, guardandomi, [in] me cercava aiuto. Che ora di dolore e di spasimo, da parte di tutti e tre! Fu tanto che, più che mare, travolgeva le creature tutte per portare [loro] il primo pegno e la stessa vita di mio Figlio per metterle in salvo..." Maria

Secondo punto di meditazione: Il sigillo che Gesù ha voluto porre sulla sua umanità facendosi solidale con i peccatori.

"...Ora, figlia benedetta, tu devi sapere che questo taglio racchiudeva profondi misteri: primo, era il suggello che imprimeva nella piccola Umanità del Celeste Bambino la fratellanza con tutta l'umana famiglia; ed il Sangue che versò era il primo sborso innanzi alla Divina Giustizia per riscattare tutte le umane generazioni. Il caro Bambino era innocente; non era obbligato alla legge; ma volle sottoporsi, prima per dare esempio, e poi per dar fiducia, coraggio e dire a tutti: “Non temete, sono un vostro fratellino simile a voi. Amiamoci e vi metterò tutti in salvo; vi porterò tutti al mio Padre Celeste, come miei cari fratelli”. Maria

Tre volte. In croce, al Battesimo al Giordano e qua. La circoncisione, il taglio...cosa fa comprendere il taglio della circoncisione? Ipotesi: circa la natura del peccato originale come primo atto sessuale, un segno dove... il Purissimo si fa solidale con i peccatori. E proprio da lì, il primo sangue versato. E Lui non era obbligato, ma lo fa per dare il buon esempio: Nostro Signore non ha aderito alla dottrina: il Principe è sciolto dalle leggi, le leggi sono per i sudditi. Gedsù è primo osservante delle leggi. Qua altro campo di riflessione molto importante: Lui che è autore della legge ubbidisce alla legge. Se noi non ubbidiamo alla legge, quando le leggi non ci piacciono e se dipendesse da noi una certa legge noi non la condividiamo la legge X o Y ma se tu non obbedisci alla legge come fai a chiedere di ubbidire alla legge di Dio? Noi non possiamo chiedere obbedienze a nessuno se non siamo obbedienti? E la Madonna dice un'altra cosa: la legge della Chiesa è fatta da uomini, mentre quella Divina è infallibile, va obbedita anche se è fallibile. Però va obbedita a chi il Signore ha dato il potere di legiferare. Che vogliamo fare? Le leggi umani devono essere disobbedite quando comandano positivamente o autorizzano esplicitamente un peccato. Se una legge autorizza l'aborto, non può una donna dire abortisco perchè la legge me lo consente. Quando non c'è una contraddizione diretta alla legge di Dio, si deve obbedire, è chiaro che la responsabilità dell'ordine se la prende chi l'ha dato se quell'ordine può non essere gradito al Cielo - non significa peccaminoso -.

La Madonna incalza, la vita nella dv non significa sconti.

"..Ciò dice che la santità sta nel proprio dovere e nell'osservanza delle leggi e nel compiere la Divina Volontà; santità senza dovere non esiste..." Maria

Trittico: nel proprio dovere, non esiste santità senza adempimento del proprio dovere. Il don che tiene la meditazione è anche parroco, ha dei doveri gravi nei confronti delle anime che il Vescovo gli ha affidato (esempio). Quando una persona diventa prete diventa prete per tutta la Chiesa e dev'essere obbligato ad accogliere chiunque e ascoltare chiunque, ma quando c'è una missione canonica (guidare una chiesa ecc...) si fa quello. Lui ha quel dovere, noi abbiamo i nostri. Qualunque cosa che ci porti lontano dai nostri doveri non è santità, prima vengono i doveri e poi l'osservanza delle leggi anche quelle civili - quelle tollerabili. Mettersi una mascherina, non è una cosa che è un'atto intrisecamente cattivo che contraddice la legge di Dio,..è una croce, dà fastidio e che fare? Prima vengono i nervi ma poi a freddo uno pensa: è gradito al Signore questo atteggiamento di ribellione?

Avere delle idee, farsi delle opinioni, può darsi che una cosa non sia il top, non sia opportuna ecc... però in presenza di una legge positiva che non contrasta la legge di Dio, che fai se vuoi fare la volontà di Dio? Gesù (quando gli chiesero se era lecito o no pagare il tributo a Cesare)..le tasse sono così fastidiose perchè ai tempi di Gesù erano nate per dire: tu sei suddito (che paghi le tasse) e mi porti i tuoi soldi (a me che sono il padrone). Il tributo era un segno di sudditanza. Se diceva di sì allora avrebbe accusato Gesù di avvallare l'ingiustizia e se diceva di no, saebbero andati da Ponzio Pilato a denunciarlo. Gesù dice: date a Cesare quello che è di cesere, in senso ampio nell'ambito di competenza sua purchè non violi la legge di Divina ha diritto di essere obbedito.

Proprio dovere, adempimento delle leggi - prima quella di Dio, della Chiesa e delle autorità civili e compiere la volontà divina. Cosa mi chiede Dio a me adesso? Se uno si mette di attenzione, quante cose Dio ci chiede? Vogliamo sentirle e poi metterle in pratica?

"..santità senza dovere non esiste..." Maria

"...E' il dovere che mette l'ordine, l'armonia, il suggello alla santità..." Maria

Non esiste dovere senza diritto e diritto senza dovere

"...Oltre di ciò, figlia mia, tu devi sapere che col sottrarsi Adamo, dopo la sua piccola vita d'innocenza, dalla Volontà Divina, la sua volontà umana restò ferita più che da coltello micidiale e da questa ferita entrò la colpa, le passioni, perdette il bel giorno della Volontà Divina [e] si degradò tanto che faceva pietà. Ed il mio caro Figlio, dopo le gioie della sua nascita, volle essere circonciso, affinché questa sua ferita sanasse la ferita che si fece Adamo col fare la propria volontà, e col suo Sangue gli preparò il bagno per lavarlo da tutte le sue colpe, fortificarlo, abbellirlo in modo da renderlo degno di ricevere di nuovo quella Volontà Divina che respinse, che formava la sua santità e la sua felicità. Figlia, non ci fu opera o pena che Lui soffrì, che non cercasse di riordinare di nuovo la Divina Volontà nelle creature...."

C'è dentro di noi, e questo non viene tolto con il Battesimo, il Battesimo toglie la macchia e la colpa ma non la ferita. Noi siamo tutti quanti perpetuamente malati di emorragia cronica, i Sacramenti della nuova alleanza, perchè ci confessiamo spesso o non andiamo a Messa solo una volta? Sarà tolto quando e se si vivrà al 100% nella dv, prima di questo no e quindi non possiamo non agire di conseguenza.

"..Perciò ti stia a cuore, in tutte le circostanze anche dolorose, umilianti, di fare in tutto la Divina Volontà, perché esse sono la materia prima in cui si nasconde per operare nella creatura, per farle acquistare la sua vita praticante nella creatura...." Maria

Non si entra nella dv se la dv non la si fa in tutto. In tutte le circostanze anche quelle più umilianti anche nelle mortificazioni, umiliazioni ecc.. come reagiamo?

Potenza del nome di Gesù

"..Nel pronunciare questo nome SS., fu tale la gioia, il contento, da raddolcire il nostro dolore. Molto più che in questo nome, chi lo volesse, avrebbe trovato il balsamo ai suoi dolori, la difesa nei pericoli, la vittoria nelle tentazioni, la mano per non cader in peccato, la medicina a tutti i suoi mali. Questo nome SS. di Gesù [fa] tremare l'inferno, lo riveriscono gli Angeli, suona dolce all'orecchio del Padre Celeste. Innanzi a questo nome tutti si inchinano ed adorano. Nome potente, nome santo, nome grande e chi lo invoca con fede sentirà le meraviglie, il segreto miracoloso del[la] virtù di questo nome SS....." Maria

"..Ora, figlia mia, ti raccomando: pronunzialo sempre questo nome, Gesù. Quando vedi che la tua volontà umana debole, vacillante, tentenna nel fare la Divina, il nome [di] Gesù te la farà risorgere nel Fiat Divino; se sei oppressa chiama Gesù, se lavori chiama Gesù, se dormi chiama Gesù, e se ti svegli la prima parola sia Gesù; chiamalo sempre; è un nome che contiene mari di grazia, ma che [la] dà a chi lo chiama ed ama..." Maria

E secondo il don lo stesso discorso si può farlo con il nome della Madonna, chi di noi va a dormire o si alza pronunciando il nome di Gesù e baciando il crocifisso come facevano i santi? La Madonna non dice inutili.

"..è un nome che contiene mari di grazia, ma che [la] dà a chi lo chiama ed ama..." Maria

Le grazie sono sempre a nostra disposizione ma bisogna chiamare Gesù ed amarlo. Fatte queste due cose al resto ci pensa Lui e anche se abbiamo qualche difficoltà nei nostri doveri, chiediamo aiuto a Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Meditazione 2 (23° Giorno A)

La Regina del Cielo nel regno della Divina Volontà. Suona la prima ora del dolore: eroismo nel sottoporre l'Infante divino al duro taglio della Circoncisione.

Lezione della Regina del Cielo: Figlia carissima, come sospiro la tua compagnia, per dirti la nostra storia d'amore e di dolore! La compagnia rende più dolci, soavi e care le gioie, ed il dolore resta mitigato e contraccambiato dalla dolce compagnia di chi ci ama. Ora, tu devi sapere [che] erano appena trascorsi otto giorni dalla nascita dell'Infante divino. Tutto era festa e felicità; la stessa Creazione, atteggiandosi a festa, festeggiava il Creatore Bambino. Ma il dovere interruppe le nostre gioie, perché in quei tempi c'era una legge, che tutti i figli primogeniti dovevano sottoporsi al duro taglio della circoncisione; il mio Cuore di Madre sanguinava dal dolore, nel dover sottoporre il mio caro Figlio, la mia Vita, il mio stesso Creatore, ad un dolore sì acerbo. Oh, come avrei voluto farne il cambio! Ma il Voler Supremo s'impose sul mio amore e, dandomi l'eroismo, mi comandò di circoncidere il Dio Bambino. Figlia mia, tu non puoi comprendere quanto mi costò; ma vinse il Fiat Divino, ed ubbidii unita con San Giuseppe. Ambedue d'accordo, si circoncise il mio caro Figlio. Al taglio doloroso, io mi sentii strappare il Cuore e piansi. San Giuseppe piangeva; ed il mio caro Bambino singhiozzava; ed era tanto il dolore che tremava e, guardandomi, [in] me cercava aiuto. Che ora di dolore e di spasimo, da parte di tutti e tre! Fu tanto che, più che mare, travolgeva le creature tutte per portare [loro] il primo pegno e la stessa vita di mio Figlio per metterle in salvo. Ora, figlia benedetta, tu devi sapere che questo taglio racchiudeva profondi misteri: primo, era il suggello che imprimeva nella piccola Umanità del Celeste Bambino la fratellanza con tutta l'umana famiglia; ed il Sangue che versò era il primo sborso innanzi alla Divina Giustizia per riscattare tutte le umane generazioni. Il caro Bambino era innocente; non era obbligato alla legge; ma volle sottoporsi, prima per dare esempio, e poi per dar fiducia, coraggio e dire a tutti: “Non temete, sono un vostro fratellino simile a voi. Amiamoci e vi metterò tutti in salvo; vi porterò tutti al mio Padre Celeste, come miei cari fratelli”. Figlia mia, che esempio che dà il Celeste Bambino! Lui, che è Autore della legge, ubbidisce alla legge. Solo appena otto giorni nato e se ne fa un dovere e si sottopone al duro taglio della Circoncisione: taglio incancellabile, come incancellabile l'unione che venne a fare con l'umanità degradata. Ciò dice che la santità sta nel proprio dovere e nell'osservanza delle leggi e nel compiere la Divina Volontà; santità senza dovere non esiste. E' il dovere che mette l'ordine, l'armonia, il suggello alla santità. Oltre di ciò, figlia mia, tu devi sapere che col sottrarsi Adamo, dopo la sua piccola vita d'innocenza, dalla Volontà Divina, la sua volontà umana restò ferita più che da coltello micidiale e da questa ferita entrò la colpa, le passioni, perdette il bel giorno della Volontà Divina [e] si degradò tanto che faceva pietà. Ed il mio caro Figlio, dopo le gioie della sua nascita, volle essere circonciso, affinché questa sua ferita sanasse la ferita che si fece Adamo col fare la propria volontà, e col suo Sangue gli preparò il bagno per lavarlo da tutte le sue colpe, fortificarlo, abbellirlo in modo da renderlo degno di ricevere di nuovo quella Volontà Divina che respinse, che formava la sua santità e la sua felicità. Figlia, non ci fu opera o pena che Lui soffrì, che non cercasse di riordinare di nuovo la Divina Volontà nelle creature. Perciò ti stia a cuore, in tutte le circostanze anche dolorose, umilianti, di fare in tutto la Divina Volontà, perché esse sono la materia prima in cui si nasconde per operare nella creatura, per farle acquistare la sua vita praticante nella creatura. Ora, figlia carissima, in tanto dolore sorge la più bella gioia, tanto da arrestare le nostre lacrime; come fu circonciso, gli imponemmo il nome SS. di Gesù, voluto dall'Angelo. Nel pronunciare questo nome SS., fu tale la gioia, il contento, da raddolcire il nostro dolore. Molto più che in questo nome, chi lo volesse, avrebbe trovato il balsamo ai suoi dolori, la difesa nei pericoli, la vittoria nelle tentazioni, la mano per non cader in peccato, la medicina a tutti i suoi mali. Questo nome SS. di Gesù [fa] tremare l'inferno, lo riveriscono gli Angeli, suona dolce all'orecchio del Padre Celeste. Innanzi a questo nome tutti si inchinano ed adorano. Nome potente, nome santo, nome grande e chi lo invoca con fede sentirà le meraviglie, il segreto miracoloso del[la] virtù di questo nome SS. Ora, figlia mia, ti raccomando: pronunzialo sempre questo nome, Gesù. Quando vedi che la tua volontà umana debole, vacillante, tentenna nel fare la Divina, il nome [di] Gesù te la farà risorgere nel Fiat Divino; se sei oppressa chiama Gesù, se lavori chiama Gesù, se dormi chiama Gesù, e se ti svegli la prima parola sia Gesù; chiamalo sempre; è un nome che contiene mari di grazia, ma che [la] dà a chi lo chiama ed ama.

giovedì 29 luglio 2021

Adveniat Regnum Tuum, adveniat Regnum Mariae!

Il regno della Divina Volontà si può e si deve chiamare il regno della beata Vergine. Seguire gli atti della Divina Volontà nella creazione rende l'anima partecipe delle loro proprietà. Splendida lezione di Gesù al riguardo e meditazione su tali effetti. Libro di cielo volume 20, 10 Novembre 1926, 9 Dicembre 2020

10 Novembre 1926 Come chi vive nel Voler Divino racchiude in sé tutta la Creazione ed è il riflettore del suo Creatore. Due effetti del peccato

"...perché l’anima diventa il riflettore del suo Creatore e di tutte le opere nostre.." Gesù

Riferendosi alla vita perfetta nella dv, espressione che è seguita da un'altra e che giustifica un'invocazione da recitarsi spesso (33 volte) "...il regno del Fiat si chiamerà pure, il regno della Vergine.." dire venga il Regno di Gesù o di Maria è la stessa cosa, ecco perchè c'è una preghiera che dice: Adveniat Regnum Tuum, adveniat Regnum Mariae! Venga il tuo Regno (lo dovremmo già sapere) ci si riferisce al Regno della dv, cioè alla perfezione del dominio di Dio sugli atti liberi e volontari di essa e sulla Terra e tale regno è anche di Maria Santissima, sola creatura ad aver vissuto senza nessun vuoto nel Regno della Dv dall'Immacolato Concepimento fino all'Assunzione, non c'è stato un nemmeno un'atto, sguardo, moto ecc.. in cui ella non abbia glorificato la dv e non abbia mosso la dv e la creazione intera. Il prodigio dei prodigi, il vivere nel dv. Appunto perchè l'anima diventa il riflettore del Creatore e delle opere di Dio. Tutto ciò che le creature portano in sè e quindi significano per noi, è chiaro che non diventiamo materialmente Sole o Mare, però come spiega Gesù..il sole illumina, scalda e feconda quindi diventare soli significa che diventeremo luce (Vangelo: voi siete la luce del mondo), luce per noi stessi, usciremo dalle tenebre dell'ignoranza, dal non sapere che scelte fare, come orizzontarsi, ecc... districarci tra il vero e il falso, avere un'idea adeguata di Dio e non distorta. Riscalda, i figli della dv sono portatori come Maria di Amore, la Madonna ama sempre e tutti anche quelli che sono lontani dall'amore di Dio. Se una persona è chiusa alla grazia, non possiamo illuminarla con la luce del Vangelo, possiamo donargli un sorriso, un bicchiere d'acqua o aiutarla nelle necessità corporali. Non sono operazioni fatte ad intermittenza, diventa uno status di cui uno poi si accorge, le tenebre non ci avvolgono più. Porta calore, quanto hanno bisogno le persone di sentire calore? E quanta crisi d'amore c'è in giro. Feconda...il Sole feconda ed innesca la maturazione dei frutti ecc...significa che intorno a noi in qualche modo si generarà una sorta di movimento di vita, si diventa capaci di stimolare al bene per quel poco che si riesce.

"..insomma tutto ed oh come si eleva dal fondo dell’anima tua, il Cielo che protegge,.." Gesù

L'azzurro del cielo dà un senso di protezione alla terra, saremo capaci di far sentire protette le persone che ci sono vicine?

".. il mare che inonda e che forma le onde d’amore, di misericordia, di grazia e di fortezza a pro di tutti,.." Gesù

Quindi opere d'amore a tutto spiano (le onde non finiscono mai), opere di misericordia corporale e spirituale in continuazione e la grazia non soltanto nel mantenersi in grazia ma grazia nell'operare, nell'agire...fare le cose con grazia, dirle con grazia, non in maniera sgarbata, grezza, volgare ecc... il mare è anche simbolo della forza. Dare coraggio, speranza, dare il buon esempio di costanza e perseveranza. La pazienza è una parte della fortezza. Sopportare pazientemente le persone moleste.

"..il vento che purifica e porta la pioggia sulle anime arse dalle passioni.." Gesù

Noi non siamo alimentatori di tensioni, agitazioni, turbamenti nel prossimo. Non lo vogliamo, possiamo e dobbiamo essere. Se qualcuno è arrabbiato lo aiutiamo a calmarsi. La nostra purezza dovrebbe aiutare a calmarsi dei lussoriosi. Chi ha detto che non si può vivere senza lussuria o dare sfogo alle proprie passioni?

"...il fiore dell’adorazione perpetua al tuo Creatore..." grande crisi anche nella nostra Chiesa, di senso del Sacro, di Adorazione dovuta al Signore dovuta a varie circostanze passate ed attuali. Che cosa possiamo farci? Noi continuamo ad adorare il Signore, con il cuore, gesti esterni e con la vita. La grande adorazione al Signore - in spirito e verità - ci inginocchiamo di fronte all'Eucarestia - l'adorazione massima è quella che diamo al Signore nella nostra vita. Quando adoriamo i disegni di Dio anche quando non si comprendono, quando non diamo soddisfazione al diavolo quando cerca di farci piombare nella paura e sconforto - il diavolo sta facendo del panedemonio? Adorare il Signore vuol dire non avere paura e sconforto ma dire al diavolo: tu non comandi niente, io non mi scompongono per nulla. Io adoro il Signore, il Signore sta permettendo questo ma Dio schiaccierà la testa al maligno. I manichei dicevano che esistevano due divinità: una buona e un'altra cattiva; il diavolo è una creatura più immensamente potente di noi ma in confronto a Dio lui è nulla e nessuno.

Questo viene dallo stare immersi e dall'imparare a riconoscere in ciascuna delle opere della creazione, un'atto della dv. Proteggere, illuminare, riscaldare, amore ecc...è un'atto della dv. Bellissimo vedere in un fiore l'adorazione a Dio perchè glorifica Colui che l'ha fatto. Papa Benedetto XVI ha esaltato l'importanza della bellezza della vita nella Chiesa. Una chiesa ben arredata è un bello spettacolo, tutto quello che è bello ci eleva e ci aiuta perchè è un'atto di lode al Signore ed è un'anticipazione della bellezza del Paradiso. Bellezza non vuol dire lusso o sfarzo, perchè spesso sono cose che danno fastidio, sono forme molto grezze e pacchiane di espressione di certe valori. Gesù e Maria erano poveri ma immaginamoci com'erano belli, non andavano in giro con la roba firmata ma certamente erano dignitosi. Sobri ma belli. Il nostro modo di vestire, parla, chi ci vede la prima cosa che vede, vede come ci presentiamo.

Il modo di vestire è bello? Non significa lussuosa, è adatto al mio stato di vita? Al mio essere uomo o donna? Non pensiamo che queste siano cose secondarie, non sono le cose più importanti ma entrano ed eccome anche nella vita e nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 28 luglio 2021

Compiere fedelmente la propria missione

Gesù rivela a Luisa la sua volontà che rimanga sulla terra fino al compimento totale della sua missione. Gli apostoli del Fiat. L'importanza, per noi, di concepire la vita come missione e di non fare nulla che possa colpevolmente abbreviare il nostro soggiorno sulla terra. Libro di cielo volume 20, 6 Novembre 1926, 7 Dicembre 2020

6 Novembre 1926 Quando sarà compiuta la sua manifestazione promette di portarla al cielo. I nuovi apostoli del Fiat. Come chi vive in Esso accentra in sé il cielo, il sole e tutto

Ogni volta che vediamo Luisa esprimere i suoi desideri e gemiti di Gesù e del Cielo, dobbiamo sempre confrontarci su questa cosa: anche se non abbiamo avuto esperienze straordinarie, nella misura in cui si vivi la tensione verso la santità e ancor di più verso la santità delle santità (la dv) si sperimenta non soltanto come cosa teorica ma come una cosa di cui si vive che in questa terra siamo solo di passaggio. Non vale solo per i consacrati religioso che non dovrebbero avere affetti terreni che li tengano legati alla terra ma vale per tutti. Non dipende dal disinteressa o dalla mancanza d'amore anzi la pienezza dell'amore. Santa Giovanna Beretta Molla che ha rischiato e perso la vita per portare a termine una gravidanza pur sapendo di avere anche altri tre figli da crescere che amava e un marito che amava. E' la sensazione dell'esilio, fino a quando siamo nel corpo siamo in esilio lontani da Dio, lo sappiamo ma quanti ci credono...lo sappiamo e lo viviamo e non è necessario avere fatto delle esperienze soprannaturali.

Figlia mia, coraggio, lascia che finisca di manifestarti ciò che è necessario e che riguarda il regno della mia Volontà, affinché nulla manchi per poterlo formare in mezzo all’umana famiglia e dopo che avrò compiuto tutto, ti porterò subito nella nostra Patria....." Gesù

Nelle parola che Gesù dice a Luisa - non la porta in Paradiso fino a quando non ha finito di ricevere tutto ciò che è necessario - c'è anche una rivelazione che riguarda tutti noi: la consapevolezza (che diventa sempre una realtà vissuta) che noi siamo sul pianeta Terra non per cambiare aria o per non fare nulla ma per compiere una missione e - a meno che noi non facciamo delle stupidaggini che abbrevino il tempo della nostra permanenza sul pianeta Terra - noi rimarremo sulla terra fino al momento ultimo in cui noi avremo fatto tutto ciò che il Signore vuole da noi che sia fatto in questo pellegrinaggio terreno. Quindi il desiderio del cielo è temperato dalla volontà ferma di compiere ciò che Dio ci ha affidato e non bisogna pensare a grandi cose. Una vita ordinaria e nascosta - senza colpi di sensazionalismo di nessun tipo - davanti a Dio ha un valore grandissimo e anche nell'economia della salvezza e nell'ordine del cosmo. Le nostre scelte sulla vita devono essere sempre in sintonia con il Magistero della Chiesa ed è per questo che la vita è sacra. Facciamo attenzione a varie forme con cui mettiamo a repentaglio la nostra vita o quella altrui nel breve o nel lungo termine rischiando poi di ritrovarci davanti a Dio con Lui che ci dice: nella mia Volontà che tiene conto della tua libertà, tu ti saresti dovuto presentare più avanti.

Il don si spiega: se una persona si fuma 3 pacchetti di sigarette al giorno e a 60 anni gli viene un tumore alla gole e muore, noi pensiamo che quella morte con queste motivazioni sia voluta da Dio? O forse è più ragionevole e pensare che questa persona si è suicidata di fatto? Cosa analoga vale per l'alcool, per chi abusa di cibi - il don ha visto degli esempi, quando l'obesità diventa un problema oltre ai problemi fisici ci sono dei problemi cardiologici e si va all'altra vita prima del tempo. Chi vuole vivere nella dv deve fare attenzione a queste cose e confrontarsi. Fumi? Bevi? E che facciamo? Mangi troppo? Non è un problema di linea o di idolatrare il nostro corpo, la saluta è un bene prezioso che Dio ci ha dato e dobbiamo custodire. La nostra Volontà umana non deve anticipare la nostra partenza.

Se Luisa fosse morta secondo i suoi desideri il 6 Novembre 1926 al ventesimo volume, non ci sarebbero stati altri 16 volumi. E se avesse compiuto un'abuso che gli avesse abbreviato la vita?

"..Credi tu che vedrai il pieno trionfo del regno dell’Eterno Fiat prima di venire al Cielo? Vedrai dal Cielo il suo pieno trionfo..." Gesù

E ancora oggi (2021) non c'è il Regno della divina volontà e sono passati (Luisa è morta nel 1947) 74 anni..ci sono i tempi di Dio e dobbiamo avere anche la capacità di pensare a lungo termine su tutte le cose e non restringere i nostri orizzonti ai confini piccoli, ristretti e limitati.

Analogia del regno della dv e di quello della Redenzione. Ci fa capire qualcosa dell'operato divino e della responsabilizzazione delle risorse umane.

"..Di te succederà ciò che successe di me per il Regno della Redenzione, feci tutto ciò che ci voleva, formai il fondamento, diedi le leggi, i consigli che ci volevano, istituii i sacramenti, lasciai il Vangelo come norma della vita degli uomini, soffrii pene inaudite, perfino la morte, ma poco e quasi nulla io vidi stando in terra, dei frutti dello svolgimento della Redenzione. Dopo aver fatto tutto e non avendo altro da fare, affidai tutto agli Apostoli, affinché fossero loro i banditori del regno della Redenzione, perché mettessero fuori i frutti dei lavori che Io avevo fatto per il regno della Redenzione. Così succederà per il regno del Fiat Supremo..." Gesù

Gesù quando è asceso al Cielo ha lasciato tutto e tutti gli strumenti. C'erano gli Apostoli, i Sacramenti, i discepoli pronti a collaborare con gli Apostoli, i meriti infiniti di Gesù e dopodichè se ne è andato e ha lasciato il testimone a loro. Quanto prospera il regno della Redenzione? Tanto quanto è efficace, attiva e santa l'opera degli apostoli. Nel corso della storia, quanto prospera la Chiesa non come istituzione ma come diffusione del Vangelo; quando è che questa attività terrena prospera? Quando ci sono vescovi, preti e ministri zelanti e fratelli e sorelle zelanti che fanno il loro lavoro. Tutte le parabole del Vangelo (operai del vangelo, i talenti, chi traffica le mine ecc...) e se non viene fatta questa operazione Gesù non è che si mette a fare le cose a posto di chi non le fa.

Il don racconta di quando una volta è andato a casa di un suo amico (o gli è stato detto) e ha visto un presepe con su scritto sopra: Io ho fatto la mia parte (Gesù che parla) e tu? Non parla nessuno al posto nostro.

Gli eventi che Gesù dispone perchè i suoi disegni vadano a compimento, è vero che dobbiamo cooperare e lavorare e fare la nostra parte. Ma quando c'è un grosso disegno ci pensa il Signore a favorire le condizioni perchè si realizzi. Lavorare e cooperare sì, affannarsi e preoccuparsi no. O forzare le mani no.

"..Credi tu che sia a caso la venuta del Padre Di Francia e il fatto che mostra tanto interesse e ha preso a cuore la pubblicazione di ciò che riguarda la mia Volontà? No, no, l’ho disposto io, è un atto provvidenziale della Suprema Volontà. che lo vuole come primo Apostolo del Fiat Divino e banditore di Esso e, siccome è Fondatore di un’opera è più facile avvicinare Vescovi, Sacerdoti e persone anche nel suo stesso istituto, per bandire il regno della mia Volontà, perciò l’assisto tanto e do lume speciale, perché per capire la mia Volontà, ci vogliono grazie grandi e non piccole luci, ma sole, per comprendere una Volontà Divina Santa ed eterna e grande disposizione da parte di colui al quale viene affidato quest’ufficio. E poi anche la venuta giornaliera del Sacerdote l’ho disposta io, per trovare subito i primi Apostoli del Fiat del regno mio, affinché possano bandire ciò che riguarda il mio Eterno Volere..." Gesù

il sacerdote che veniva tutti i giorni da Luisa perchè doveva benedirla per farla uscire dallo stato di irrigidamento in cui entrava alla sera e per Luisa questo è stata una grande mortificazione. E quante volte abbiamo visto Luisa supplicare il Signore perchè gli togliesse questa croce? Un prete deve avere un contatto frequente con te (dice Gesù a Luisa) perchè questa roba dovrà diventare patrimonio della Chiesa - non solo oggetto di qualche sacerdote - c'è una visione dove ci sono i libri circondati da vescovi e cardinali. Questo non avverrà se i sacerdoti e vescovi non prendono contatto con questo mondo. Certo che il Signore aiuterà predisponendo gli eventi, ma tuttavia ci deve essere questa cooperazione dei diretti interessati e devono fare quello che devono fare e comprendere i segni dei tempi. Non è ancora giunta l'ora in cui la visione di Luisa (dove sacerdoti e vescovi leggono gli scritti di Luisa in Chiesa) si compie, ci sono i tempi di Dio.

Il fattore tempo è una dimensione fondamentale che ci consente di lavorare con amore, pace e di non preoccuparci di ciò che non è compito nostro. Noi dobbiamo fare quello che è in nostro potere dopodichè dire che siamo servi inutili ed affidare tutto a Gesù che a suo tempo farà frutto. Esempio anche nel piccolo: X prega per la conversione di Y, e prega, prega, prega ecc... e sembra che questa preghiera sia inascoltata...sembra perchè magari Dio esaudirà questa preghiera fra 10 anni e tu li vedrai dal cielo gli effetti, oppure causeranno la conversione di quella persona in punto di morte e di conseguenza non la conoscerà nessuno. La vedrai nel cielo. Nostro compito è lavorare bene, nel nostro posto e nella missione che Dio ci ha affidato, con amore, costanza e perseveranza lasciando a Dio i frutti del nostro lavoro perchè ne faccia ciò che vuole nei tempi e modi che Lui vuole. Senza preoccuparci se non vediamo nulla. E senza lasciarci travolgere e dall'apparente prevalere di eventi negativi che sembrano vanificare il bene che stiamo facendo, avanti senza nessun problema. Le opere di Dio, Dio le difende e le porta a compimento a patto che ciascuno stia al proprio posto e faccia bene quel che il Signore gli affida e chiede di fare.

"..Perciò lasciami prima finire, affinché dopo aver terminato il mio compito possa affidarlo ai nuovi Apostoli della mia Volontà e tu potrai venire al Cielo, per vedere da lassù i frutti del sospirato regno dell’Eterno Fiat”. Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 26 luglio 2021

Avere una fisionomia divina

La Madonna fu la prima e più perfetta figlia del Divin Volere, vera "copia" di Dio e tutti i figli della Divina Volontà saranno copie viventi di Lei, figli e figli reali, re e regine appartenenti alla Famiglia Divina e reale e aventi, come Maria, i tratti e la fisonomia del Padre Celeste. La presenza della Divina Volontà nel velo di tutte le cose create e l'importanza dell'imparare a riconoscerla. Libro di cielo volume 20, 4 Novembre 1926, 3 Dicembre 2020

4 Novembre 1926 Come la Vergine SS.ma fu copia fedele del suo Creatore e di tutta la Creazione. La Volontà di Dio ha la virtù di cambiare in mare le gocce d’acqua. La Creazione è velo che nasconde la Regina

Brano complesso perchè si affrontano distinti argomenti benchè complementari argomenti da parte di Gesù.

La prima cosa che dice Gesù è:

Figlia mia, la copia più perfetta dei figli del regno del mio Volere, fu la mia Mamma Celeste e perché ebbi la prima figlia in Esso, potette venire la Redenzione,..." Gesù

Questa meditazione (il giorno in cui il video è stato postato ndr) cade durante la celebrazione della novena all'Immacolata a Gesù ci invita a ricontemplare Colei che fu la prima Figlia della dv, l'Imperatrice della dv e la copia perfetta di Dio grazie alla dv. Quando Gesù dice che i figli della dv saranno copie della Sovrana Regina dice anche che questi figli, tutti appartenenenti alla famiglia divina avranno..

"..Ora nel regno del Fiat Supremo avremo le copie della Sovrana Regina. Sicché anche Lei sospira, aspetta questo regno Divino sulla terra, per avere le sue copie. Che bel regno sarà! Regno di luce, di ricchezze infinite, regno di perfetta santità e di dominio, i figli nostri di questo regno, saranno tutti re e regine, saranno tutti appartenenti alla famiglia Divina e reale, racchiuderanno in loro tutta la Creazione, avranno le similitudini, la fisionomia del nostro Padre Celeste.." Gesù

"...la fisionomia del nostro Padre Celeste.." dobbiamo lasciarci sbalordire o incantare da questa espressione, possiamo volare o sognare...avere la fisionomia del Padre Celeste. Gesù ha detto nel Vangelo chi ha visto Me vede il Padre (ad un piano inferiore), Gesù è Dio come il Padre tuttavia ci saranno coloro che gli assomigliano, che possono mutuare quest'espressione. La Madonna - beato chi l'ha vista - questa immagine dell'amore infinito che Dio è e che da Lui sgorga, la Madonna somiglia tantissimo a Dio. Si parla di somiglianza, Gesù ha l'identità non la somiglianza (sta su un piano differente). I figli autentici della dv sono copie della Madonna. Lo dice Gesù. Le copie della Copia (la Madonna). Capiamo come un figlio della dv non può non essere un vero devoto della Madonna - ecco perchè il don crede personalmente che la consacrazione radicale mariana ToTus Tuus un figlio della dv sicuramente ne deve vivere lo spirito. Come fai ad esserne copia (della Madonna) se non fai la sua stessa vita? se non vivi per Maria, in Maria e per mezzo di Maria?

Pensiamo a cose concrete, quante volte dovremmo chiederci: la Madonna penserebbe questa cosa? Reagirebbe in questo modo? La Madonna direbbe questa cosa? Si comporterebbe in questo modo? Quante stupidaggini e peccati ci risparmieremmo, quanti comportamenti - talora anche sotto il pretesto del bene - non sono graditi al Signore perchè non rappresentano uno stile divino? Ciò che non rappresenta uno stile divino, non può entrare nella nostra vita se vogliamo essere figli della dv. Poi ognuno è libero. Perdere la dv significa a godere:

"...Come un Padre e una madre godono di far conoscere ai loro figli i loro beni e farli possedere, anzi vorrebbero possedere di più, per farli più ricchi e felici, così la mia Volontà gode di far conoscere i suoi beni ai suoi figli per farli ricchi e felici d’una felicità senza fine..." Gesù

Gesù, nell'espressione della felicità senza fine, non sta parlando solo ed esclusivamente del Paradiso, sta parlando di questa terra. Felici di una felicità senza fine. Il principio della felicità è dentro il nostro cuore e non te lo toglie niente e nessuno. In questi tempi travagliati che noi stiamo vivendo, noi abbiamo un termometro per vedere quanto viviamo nella dv perchè se l'accavallarsi di notizie sgradevoli - a vario livello, il grande lockdown, la chiusura della Chiesa, la privazione dei sacramenti, le regione gialle, rosse, ecc.. niente spostamento tra parenti ecc... reazioni a queste notizie? Non sono belle, ma le reazioni? Perchè se possiedi la sorgente della felicità certo che queste notizie non ti faranno fare un salto di gioia ma le vivrò seneramente e bene.

ATTENZIONE, La dv anche se alcune cose non le vuole, supposto che ce ne siano tra quelle che ha nominato, le sta permettendo ed è cosa molto buona interrogarsi nella preghiera: cosa mi stai dicendo con ciò, Gesù?. Con calma, senza scervellarsi (può darsi che il Signore non ce lo voglia far capire), ma a livello di procedere trasformare un'evento negativo in modo di ascolto chiedendosi cosa mi sta dicendo il Signore anzichè iniziare a sbraitare e buttare veleno contro il prossimo. Ecco lo stile differente che caratterizza chi vive in questo mondo, e se questo stile non ce l'hai hai voglia a fare le preghiere che vuoi, stai ancora al di là.

Secondo Punto: Luisa si chiede se prima di diventare la Madre del Redentore (la Madonna avrebbe saputo cosa sarebbe successo a Gesù e avrebbe sofferto tutto), ma prima dell'Incarnazione...che dolore aveva?

(Luisa) Onde son rimasta a pensare a ciò che Gesù mi aveva detto e pensavo tra me: la Mamma mia prima di conoscere che sarebbe stata Madre del Verbo, non aveva pena, né dolore, molto più che, vivendo nei confini del Voler Supremo, era felice, quindi ai tanti mari che possedeva, mancava il mare delle pene, eppure senza questo mare del dolore, impetrò il sospirato Redentore. E Gesù, riprendendo il suo dire, ha soggiunto: “Figlia mia, la mia cara Mamma anche prima che conoscesse che sarebbe stata Madre mia, aveva il suo mare di dolore e questo mare era la pena delle offese al suo Creatore, oh come si doleva!..."

Quando noi vediamo un mare di offese al Signore qual'è la nostra reazione? Ci giriamo dall'altra parte? Rimaniamo indifferenti, ci imbestialiamo? Inveniamo contro i peccatori e delinquenti? O cosa farebbe la Madonna? La Madonna piange, quante statue hanno lacrimato sangue o lacrime umane? La Madonna chiede al Signore di metterci le sue mani. Questo fa e questa è l'unica cosa santa da fare. Noi come reagiamo di fronte al mare di offese che vengono fatte davanti ai nostri occhi? Dolore non vuol dire disperarsi o avere una vita avvelenata, vuol dire vivere la dimensione santa della croce. Che non è incompatibile con la felicità, è bello soffrire a causa delle offese fatte a Dio.

Poi Gesù fa un'elogio nell'operare nella dv...

"... E poi questa sua pena era animata da una Volontà Divina che possedeva, che contiene la virtù della sorgente e tutto ciò che si fa in Essa ha virtù di cambiare le più piccole cose, le gocce d’acqua in mare interminabile. La mia Volontà non sa fare cose piccole, ma tutte grandi, tanto è vero che bastò solo aprire la bocca e dire Fiat per stendere un Cielo di cui non si vedono i confini, un Fiat per formare un sole che riempie di luce tutta la Terra e tante altre cose; questo dice a chiare note, che se la mia Volontà opera o investe un atomo, un piccolo atto, quell’atomo, quel piccolo atto diventa mare e se scende nel fare le cose piccole supplisce con la sua virtù rigeneratrice col farne tante di numero che l’uomo non può giungere a numerarle tutte. Chi può giungere a numerare quanti pesci e quante specie stanno nel mare? Quanti uccelli e quante piante riempiono la terra? Quindi il piccolo “ti amo” nella mia Volontà diventa mare d’amore, la piccola preghiera si cambia in mare di preghiera, il “ti adoro” in mare d’adorazione, le piccole pene in mare di pene e se l’anima ripete nel mio volere il suo ti amo, la sua adorazione, le sue preghiere e soffre in Esso, il mio Volere sorge, forma le onde altissime d’amore, di preghiere e di pene le quali vanno a scaricare nel mare interminabile dell’Eterno, in modo da mettere in comune l’amore di Dio e quello della creatura, perché una è la volontà dell’uno e dell’altro. Perciò chi si fa dominare dalla mia Volontà possiede tanti mari per quanti atti fa in Essa e mentre fa poco possiede molto, ha un Voler Divino che si diletta di fare, del piccolo atto della creatura, un mare e solo con questi mari può impetrare il sospirato regno del Fiat Divino. Perciò, ci voleva la nostra neonata, la piccola figlia del mio Volere che, convertendo le sue piccole pene, il suo ti amo e tutto ciò che fa, in mari che si comunicano col mare dell’Eterno, può avere ascendenza d’impetrare il regno della mia Volontà”. Gesù

La tua piccola preghiera si cambia in un mare di preghiera, poi parla della potenza. Bellissime le immagini che Gesù usa:

"..Essa giunge a velarsi di terra, per renderla ferma, affinché l’uomo possa sicuro camminarvi sopra e mentre cammina sopra il velo di terra che la nasconde, gli prende le piante dei piedi fra le sue manine nobili e regali, perché l’uomo non vacilli per dargli il passo fermo e mentre per mezzo della madre terra si stringe al suo nobile seno le piante dell’uomo, essa vorrebbe uscire, vorrebbe svelarsi dal velo di terra che la copre, ma l’uomo gli cammina sopra senza farle neppure attenzione per vedere chi gli sostiene il passo chi mantiene quella gran massa di terra così ferma per fare che lui non vacilli? E la nobile Regina continua a farsi velata di terra ed aspetta, con una pazienza indicibile che solo una Volontà Divina può possedere, che sia riconosciuta, per farsi amare e poter dire la sua lunga storia e che cosa ha fatto, per amore dell’uomo, velata da questa terra...." Gesù

Chi ha mai detto grazie a Dio? Chi ringrazia il Signore al mattino perchè gli mette la terra sotto i piedi?

"... Dovunque la mia Volontà è velata, è velata nel vento e da dentro quei veli porta all’uomo la sua refrigerante freschezza, come carezzandolo ed il suo alito rigeneratore per rigenerarlo continuamente a nuova vita sempre crescente di grazia e la nobile Regina, velata nel vento, si sente respingere le sue carezze in offese e la sua freschezza in ardori di passioni umane ed il suo alito rigeneratore in ricambio di alito mortale alla sua grazia perciò Essa scuote i suoi veli ed il vento si cambia in furore e con le sue impetuosità trascina gente, città e regioni, come se fossero piume, facendo conoscere la potenza della nobile Regina che si nasconde nel vento..." Gesù

Ecco come la Volontà umana provoca le reazioni inverse, dalla terra che ti sorregge i piedi ti manca la terra sotto i piedi (terremoti), non avendo il ricambio d'amore il vento si trasforma in uragano. La dv è velata dietro tutto il Creato.

".. Perciò chi si fa dominare dalla mia Volontà possiede tanti mari per quanti atti fa in Essa.." Gesù

Chi di noi è capace di contare nei mari quanti pesci e quante specie ci stanno là dentro?

"..Chi può giungere a numerare quanti pesci e quante specie stanno nel mare? Quanti uccelli e quante piante riempiono la terra?..." Gesù

Quando fai un'atto nella dv, entri dentro queste cose e non ci possiamo rendere conto della potenza che produce ed ecco perchè Gesù dice:

"..Quindi il piccolo “ti amo” nella mia Volontà diventa mare d’amore, la piccola preghiera si cambia in mare di preghiera, il “ti adoro” in mare d’adorazione, le piccole pene in mare di pene e se l’anima ripete nel mio volere il suo ti amo, la sua adorazione, le sue preghiere e soffre in Esso, il mio Volere sorge, forma le onde altissime d’amore, di preghiere e di pene le quali vanno a scaricare nel mare interminabile dell’Eterno, in modo da mettere in comune l’amore di Dio e quello della creatura, perché una è la volontà dell’uno e dell’altro.." Gesù

Quando Gesù se ne esce con queste espressioni ci lascia senza parole, continuamo ad approfondire i tanti spunti di meditazione che ci sono e vedere come il Signore parla e fa risuonare nel cuore tutte le cose belle che ci ha detto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 23 luglio 2021

L'unico modo per risparmiarsi il Purgatorio

Gesù spiega che i suffragi arrivano alle anime purganti in misura proporzionale a se e quanto essi in vita hanno vissuto nella Divina Volontà o almeno l'abbiano fatta. Anche per coloro che offrono i suffragi e le indulgenze vale lo stesso discorso: esse saranno efficaci nella misura in cui tali opere sono compiute vivendo nella Volontà di Dio. Essa è l'unico modo per risparmiarsi del tutto o ridurre davvero al minimo la sosta nel luogo di espiazione e purificazione. Libro di cielo volume 20, 3 Novembre 1926, 2 Dicembre 2020

3 Novembre 1926 Quanti atti facciamo nella Volontà di Dio tante vie prepariamo per ricevere i suffragi in Purgatorio

Oggi il Signore ha fatto una spettacolare lezione sulla comunione dei santi e in particolare dei rapporti che ci sono tra le anime del purgatorio, le indulgenze, i suffragi e sia la possibilità di riceverli e di farli arrivare. Queste cose la Chiesa le conosce e lo dice (neanche troppo tra le righe), basti pensare che come dice l' Enchiridion delle indulgenze, per lucrare un'indulgenza plenaria per sè o per i defunti ci dev'essere una condizione interna. Il distacco affettivo dal peccato, anche veniale, ecco perchè Gesù dice che se parte un suffragio dove non c'è la sua Volontà quel suffragio non parte. Quindi non soltanto aver scelto di non farli ma nel cuore io ho orrore di farne. E' una cosa a cui non sono attacco o gli strizzo l'occhio ma detesto. Una bugia di scusa o un'interperanza volontaria grossolana di gola. Se ci sono gli affetti a queste cose, l'indulgenza plenaria ce la possiamo dimenticare sia per noi che per il prossimo.

Figlia mia, quanto più le anime passate all’altra riva sono state sottoposte alla mia Volontà, quanti più atti hanno fatto in Essa, tante più vie si son formate per ricevere i suffragi dalla terra. Sicché quanto più hanno fatto la mia Volontà tanto più hanno formato le vie di comunicazione dei beni che ci sono nella Chiesa e che mi appartengono, non c’è via da loro fatta che non porti a chi un sollievo, a chi una prece, a chi una diminuzione di pene; i suffragi camminano in queste vie regie del mio Volere, per portare a ciascuna il merito, il frutto ed il capitale che s’è formato nella mia Volontà, perciò senza di Essa non ci sono vie e mezzi per ricevere i suffragi. Sebbene i suffragi e tutto ciò che fa la Chiesa scendano sempre nel Purgatorio; ma vanno a coloro che si son formate le vie, per gli altri che non hanno fatto la mia Volontà, le vie son chiuse oppure non esistono affatto. E se si son salvati è perché almeno in punto di morte hanno riconosciuto il Supremo dominio del mio Volere, l’hanno adorato e si son sottoposti ad Esso e quest’ultimo atto li ha messi in salvo, altrimenti non avrebbero potuto neppure salvarsi...." Gesù

Quest'anima purgante, cosa ha fatto in vita? E Gesù parla anche di chi si salva all'ultimo momento; noi dobbiamo sempre pensare che la nostra natura umana è fatta così: cerca sempre di minimizzare tutto, e quindi non è così difficile salvarsi - e quindi magari si brancola per il resto della vita tra vizi e bagordi. Ora, è evidente che una mentalità di questo genere è pericolosa, è vero che Dio fino all'ultimo cerca l'anima, fa pressioni con la sua Misericordia e cerca di strappare un'atto di conversione e di sottomissione alla sua Volontà almeno in punto di morte. Le anime purganti sono chiamate anime sante, non sono anime che odiano Dio, sono anime che sono morte nell'amicizia con Dio per quanto piccola. Ma un'anima che si è salvata per il rotto della cuffia, quanto sollievo potrà avere dai vivi con i suffragi? Rileggiamo il brano.

"...Per chi ha fatto sempre la mia Volontà non esistono vie per il purgatorio, la sua via è diritta per il Cielo..." Gesù

C'è chi ha paura del Purgatorio, fai sempre e in tutto la dv e vivi in essa. Se hai commesso dei peccati passati cerca di purificarli.

"..E chi non in tutto e per sempre, ma in gran parte ha riconosciuto il mio Volere e si è sottoposto, si è formato tante VIE e riceve tanto che subito il purgatorio lo spedisce al Cielo..." Gesù

Per chi non ce l'ha fatta a fare il percorso netto, però un'eterno riposo o suffragio gli arriva per direttissima. Ma le anime purganti dice Gesù..

"..Sebbene i suffragi e tutto ciò che fa la Chiesa scendano sempre nel Purgatorio; ma vanno a coloro che si son formate le vie, per gli altri che non hanno fatto la mia Volontà, le vie son chiuse oppure non esistono affatto..." Gesù

Se noi facciamo un suffragio per un'anima dannata (Dio non voglia) quel suffragio andrà ad un'anima del purgatorio...e a chi andrà? A chi si è formata le vie attraverso la via con la dv. E per chi non l'ha fatta vuol dire che quella persona si farà il purgatorio fino a quando non si sarà purificato al minimo spicciolo. Quindi questo dobbiamo considerarlo.

Figlia mia, quanto più le anime passate all’altra riva sono state sottoposte alla mia Volontà, quanti più atti hanno fatto in Essa, tante più vie si son formate per ricevere i suffragi dalla terra...." Gesù

Chi teme il Purgatorio - non bisogna averne paura, non è una sala d'aspetto ma non è un luogo del tormento eterno - le sofferenze sono intense e dolorose e le anime che le vivono sono rassegnate alla volontà di Dio, sanno che quelle sofferenze sono necessarie ma sanno anche che quelle cose avranno un termine. E' un luogo di speranza. Certamente però non è una sala di aspetto.

Vuoi provare ad evitare il Purgatorio? Vai al massimo con la dv, perchè se non sarà sufficente fare la dv tanto quanto sulla terra, arriverranno i suffragi a go go. Perchè hai tutte le porte spalancate e il purgatorio sarà veloce e leggero. I peccati veniali, che la gente compie con leggerezza, non ci tolgono la carità e non ci privano della vita di grazia, ma sono dei no detti a Dio e dei raffreddamenti. Se mando a quel paese è grave, ma se gli dò una risposta sgarbata è meno grave ma non è una cosa bella. La buona formazione è sempre il segreto.

"...Quanto più l’anima possiede di mia Volontà, tanto più valore contengono le sue preghiere, le sue opere, le sue pene, sicché più sollievo può portare a quelle anime benedette.." Gesù

Ecco perchè è così importante vivere in essa (nella dv). Quando faccio un'atto nella dv, quell'atto non è più un'atto dv e diventa un'atto divino e quindi il valore di un'atto dipende dall'atto in sè, dall'intenzione e dal soggetto che lo compie. Un respiro di Gesù aveva un valore infinito. Ecco perchè ha potuto fare quello che ha fatto. Chi fa un digiuno, come atto mio, il Signore mi ricompenserà se lo faccio con le debite disposizioni (in segreto e con gioia, san Matteo 6),ma quello è un'atto umano e quindi atto finito, quanta forza avrà? Quante grazie mi fa arrivare? Quanta gloria in più (in Paradiso) mi darà? Quanto purgatorio mi farà risparmiare o lo farà risparmiare la persona alla quale lo offro. Ma se io lo faccio nella dv, il suo valore diventa infinito, eterno ed immenso, è un'esplosione di grazia santificante, di meriti, ecc...

"...Io misuro e do il valore a tutto ciò che può fare l’anima, per quanto di mia Volontà possiede; se in tutti gli atti suoi corre il mio Volere la misura che faccio è lunghissima, anzi non finisco mai di misurare e ci metto tal valore, che non si può calcolarne il peso. Invece se l’anima non si attiene tanto al mio Volere, la misura è scarsa ed il valore è di poco conto e se non si attiene affatto per quanto l’anima possa fare, io non ho che misurare, né che valore dare..." Gesù

E poi più avanti:

"..Oh se tutti conoscessero che significa Volontà di Dio e che tutte le opere, forse apparentemente buone, ma svuotate di Essa, sono opere vuote di luce, vuote di valore, vuote di vita ed in Cielo non entrano, perché sono opere senza luce, senza valore e senza vita!..." Gesù

Ci possono essere opere buone e positive ma non essendo fuse con la dv hanno un valore di poco conto. Dobbiamo tenerlo presente e ricordarlo. Invece chi in tutto possiede la vita nel dv spalanca tutte le vie per sè e per gli altri.

"..Molto più che nel creare l’uomo, noi gli demmo, come sua eredità speciale, la nostra Volontà e da noi viene riconosciuto tutto ciò che ha fatto nei confini della nostra eredità di cui lo dotammo, tutto il resto non viene riconosciuto da noi, non è roba nostra, né possiamo permettere che entri in Cielo alcuna cosa che non sia stata fatta dalle creature o nella nostra Volontà o almeno per compierla..." Gesù

Almeno fare la dv, in Cielo è un'incessante canto al Fiat Eterno, ciò che non è volontà divina in Cielo non ci entra. Attenzione a non dare vita alla volontà umana specialmente al peccato. Un cammino autentico nella dv comporta una rottura radicale con il peccato e se la dv abita nell'anima lei stessa gli farà comprendere alla persona di quante cose deve cambiare. La vita nella dv è una vita perfettissima in potenza, se io vengo a sapere che una cosa - anche lecita - ma a Dio non è gradita e non ci mettere la firma anche se non è peccato non la faccio. O se so che c'è qualcosa da fare perfettamente cercherò di farlo.

Esempio: il perdono a chi ci ha fatto del male. Quand'è che tu puoi dire che la dv sta regnando in te? Pensa ad una persona che ti ha fatto del male, ma sul serio e che ti ha fatto soffrire. Pensaci intensamente e se l'incontri sei capace di abbracciarla al cuore e dirle fratello o sorella mia come se non fosse accaduto nulla. Cosa avrebbe fatto a Gesù se Giuda fosse andato sotto la croce? Lo avrebbe perdonato. Non approverebbe il suo tradimento ma lo perdonerebbe. Padre, perdonali perchè non sanno quello che fanno. Già se una persona mi ha fatto lo sgardo e io non gli spacco la faccia o non l'uccido questo è già qualcosa..non serbo rancore...ancora meglio...non mi vendico..lo perdono..poi posso andare avanti e se lo incontro per strada lo saluto (Gesù ha detto che merito avete se salutate solo le brave persone?). Dov'è il Regno in queste cose? C'è una linea di demarcazione, chi si vendica avrà la vendetta del Signore (Bibbia) ma tra la vendetta e l'amore eroico al nemico ci sono tutta una serie di gradazioni, tanto più uno è unito con la dv tanto più compirà atti eroici. Se stai nella dv ti verrà da fare così. Le carognate cattive, tu te le abbracceresti, se c'è la dv questo ti viene. C'è la natura che va in subbuglio ma poi ti viene da spaccare la faccia (se non c'è la dv) e se è poca almeno non lo maledici. Non si reagisce in modo umano quando si ha la dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 22 luglio 2021

Sani e felici

Stupenda lezione di Gesù su come i sacramenti dei vivi saranno ricevuti da chi vive nella Divina Volontà. La Divina Volontà porterà la perfetta salute interiore, la Vita divina permanentemente presente nelle anime e la felicità costante come principio interno all'anima. Libro di cielo volume 20, 2 Novembre 1926, 1 Dicembre 2020

2 Novembre 1926 Nascondimento dei propri atti negli atti della Celeste Mamma e come la suppliscono. Come la Redenzione serviva non più come cibo agli ammalati ma come cibo ai sani

Schematizzando un pò: dopo il peccato originale, l'uomo si trova in uno stato di decadenza, corruzione e malattia perpetua - ha un male incurabile che lo fa stare sempre malato, una malattia cronica e che ha sempre bisogno di medicinali. Queste medicine non sono porte verso la guarigione completa, sono palliativi, tengono la situazione sotto controllo ed alleviano un pochino il dolore ma tu resterai malato e me la porterò fino alla morte. Le forme di artrosi che si prendono ad una certa età, non si guariscono, pensiamo a chi ha il diabete, ordinariamente te lo tieni (da quello che si sa comunemente ce lo si porta per tutta la vita). L'uomo si trovava in questo stato e aveva bisogno di essere redento. Prima della Redenzione c'era una situazione degenerativa al grado estremo, dopo la Redenzione, per chi l'accoglie, (per farci capire un pò) c'è una riduzione dei sintomi e dolori ma ordinariamente non si guarisce del tutto. Lo insegna la Chiesa. Il battesimo ci toglie il peccato originale ma non le conseguenze, rimane il fomite della concupiscenza, le passioni impazzite (per questo facciamo fatica a condurre una vita cristiana), noi ci ritroviamo con una serie di disordini interiori - che se anche non fossero alimentati dalle nostre condotte disordinate - ce li ritroviamo. Quando uno si arrabbia lo fa non perchè lo sceglie ma sente montare dentro di sè la passione dell'ira e quindi si avvelena. Poi quando rientra in sè e magari si pente. Ma si trova sotto queste onde che sono delle schegge impazzite. Cosa dice Gesù?

Figlia mia, la mia Redenzione venne come rimedio dell’uomo e perciò serve come rimedio, come medicina, come cibo agli infermi, ai ciechi, ai muti, a tutte le specie di malattie e siccome sono malati, non gustano, né ricevono tutta la forza che contengono, tutti i rimedi che venni a portare per loro bene, lasciai il Sacramento Eucaristico come cibo per dare loro perfetta salute, molti lo mangiano sempre ma sono sempre malati. Povero cibo della mia stessa Vita, nascosta sotto i veli degli accidenti del pane! Quanti palati corrotti, quanti stomachi indigesti, che impediscono loro di sentire il gusto del cibo mio, perciò non digeriscono tutta la forza della mia Vita Sacramentale e restano infermi e siccome sono membra febbricitanti nel male, lo prendono senza appetito. Perciò sospiro tanto che venga il regno del Fiat Supremo perché allora tutto ciò che io feci venendo sulla terra, servirà come cibo a quelli che godranno perfetta salute. Quale non è la differenza tra un ammalato che prende lo stesso cibo ed un altro che gode perfetta salute? L’infermo prende senza appetito, senza gusto il cibo che gli serve per mantenersi e per non morire. Il sano lo prende con appetito e, siccome lo gusta, ne prende di più e si conserva forte e sano..." Gesù

I sacramenti sono stati fatti per i malati non per i sani, la Chiesa dice che un conto è un malato e un morto. I Sacramenti dei morti (cioè per le anime morte alla Grazia che non potrebbero ricevere i sacramenti dei Vivi) sono il Battesimo e la Penitenza (Confessione) che toglie la macchia del peccato mortale dei peccati commessi dopo il Battesimo. Chi si trova in stato di Grazia (almeno presunta) può ricevere i sacramenti dei vivi però attenzione - quanta gente va a fare la comunione e vive questa cosa (supponiamo fatta in maniera lecita dopo aver confessato i propri peccati mortali di cui era consapevole), come mai quando uno fa la Comunione - che ha una potenza straordinaria - come mai che molti la fanno e rimangono sempre malati? Restano infermi e la prendono senza appetito? I grandi santi...quando andavano a fare la Comunione, prima morivano dal desiderio e poi erano esplosioni d'amore. Una persona che tende alla santità e che almeno fa la DV ha l'anima disposta a gustare la stragrande bellezza che c'è nell'Ostia.

L'Eucarestia è il simbolo dei Sacramenti dei vivi per antonomasia, gli altri 5 sacramenti (Cresima, la Comunione, l'Ordine Sacro, l'Eucarestia e il Matrimonio) per riceverli lecitamente devi stare in grazia di Dio ma il fervore con cui li ricevi, la gioia con cui tu li ricevi e i frutti che tu ne tiri fuori non sono uguali per tutti. C'è chi si prepara bene al sacramento del Matrimonio sotto tutti i punti di vista, niente rapporti pre matrimoniali non solo per una questione morale ma così dico all'altro: mi riservo solo per te, mi vedrai soltanto tu, così il mio amore sarà una cosa vera. E ci prepariamo bene, facciamo un bel corso matrimoniale e mettiamo Gesù al centro della loro vita. Che sarà la prima notte di nozze di quella coppia e che differenza tra questo e una coppia che si va a sposare in Chiesa dopo 10 anni di convivenza e dopo altre storie vissute come se fossero marito e moglie. La comunione è sempre uguale ma cambia la disposizione.

"...Quale non è la differenza tra un ammalato che prende lo stesso cibo ed un altro che gode perfetta salute? L’infermo prende senza appetito, senza gusto il cibo che gli serve per mantenersi e per non morire. Il sano lo prende con appetito e, siccome lo gusta, ne prende di più e si conserva forte e sano..." Gesù

Una persona ammalata di influenza mangia contro voglia, non ha l'appetito. Che cosa dice Gesù? Gesù è venuto sulla terra per compiere per prima cosa l'opera della Redenzione perchè una persona che sta ridotta in questo modo...a parte che non può fare nemmeno la comunione ma è impossibile che viva questa pienezza, prima lo si deve rimettere in piedi, poi bisogna fargli fare delle terapie intensive (per giungere ad un discreto livello) ma qua gli stessi sacramenti dei vivi - una persona che vivrà nella dv è battezzata, e il sacramento della Confessione/Penitenza lo userà come lo usavano i santi..confessione di devozione dove al Signore si vanno a portare le pagliuzze perchè nessuno di noi può presumere di diventare così santo da non aver nessun difetto da cui chiedere perdono. Ma è chiaro che la confessione santifica ulteriormente chi sta in Grazia, ma è ordinata fondamentalmente ai peccati mortali. Che matrimonio celebrerà una coppia che vive nella dv? Che cresima riceverà una persona che vive nella dv? Che sacerdoti ci saranno se prenderanno il Sacramento dell'Ordine nella dv? Come riceverà una persona il Sacramento degli Infermi nella dv? Non vedrà l'ora di passare da questo mondo - non perchè matta o disprezza la vita - ma vuole andare a vivere la dv nella pienezza assoluta in Paradiso. Come muore una persona che vive nella dv? I santi sono morti pregando con il nome di Gesù e di Maria quando non morivano di morte improvvisa. Gli invoco nel momento della morte con umiltà - momento delicato della nostra morte, arriva il diavolo con le ultime tentazioni, abbiamo bisogno di essere protetti.

Gesù è sceso per compiere l'opera della Redenzione in vista del Regno della Divina Volontà, in questo momento la dv viene nelle anime che la invocano e la desiderano in attesa del Regno della dv. Il don pensa che si tratti di quel famoso regno dei 1000 anni di pace (Apocalisse) dopo il Primo combattimento escatologico che viene dopo una situazione di enorme sofferenza e tribolazione e di enorme dilagare del male. Il don non vuole fare il profeta però qualche buon motivo per pensare che stiamo vivendo un tempo di grandissima tribolazione e chissà che questo regno non sia lontanissimo...forse lo vedranno i nostri figli o nipoti...c'è la promessa del Cuore Immacolato di Maria che trionferà.

I sacramenti dei vivi servono a farti diventare più santo, come hai vissuto il giorno della tua Cresima? Eri inebriato dal fatto di diventare un soldato di Cristo? Forse no perchè non abbiamo questa vita dentro di noi che ci ha liberato da questa infermità che non ci fa gustare le cose sante. Una spia - pensiamoci - quanta fatica facciamo a pregare? Quanto ci costa pregare? Come stiamo quando riceviamo i sacramenti? Quanto siamo contenti di confessarci? Di ricevere l'assoluzione? Come trattiamo Gesù? Come ci sentiamo dopo aver ricevuto la comunione? Come sono i nostri momenti di ringraziamento davanti all'Eucarestia? Non solo soltanto delle cose in cui dobbiamo impegnarci...il Rosario lo devo dire...ma mano a mano che la dv entra dentro di noi da lo devo fare...divento contento. C'è il gusto, se una cosa ci piace ci piace e se una cosa ci pesa ci pesa. Molti non sono in grado minimamente di gustare la dolce amicizia con Gesù, per tanti nostri fratelli e sorelle è follia.

Quando arriverà la dv, i più bravi faranno la comunione tutti i giorni, non al prendi e corri,

"..La mia Vita Sacramentale servirà come cibo, come diletto, come nuova felicità alla vita del Fiat Supremo che possederanno. Il regno del mio Volere sarà il vero eco della Patria Celeste dove i beati posseggono come Vita propria il loro Dio e lo ricevono anche dal di fuori di loro stessi. Sicché dentro e fuori di loro Vita Divina posseggono e Vita Divina ricevono. Qual non sarà la mia felicità nel darmi Sacramentato ai figli del Fiat eterno e trovare in loro la mia stessa Vita? Allora si avrà il frutto completo della mia vita Sacramentale e quando si consumeranno le specie, non avrò più il dolore di lasciare i miei figli senza il cibo continuo della mia Vita, perché la mia Volontà più che accidenti sacramentali, manterrà la sua Vita Divina sempre col suo pieno possesso. Nel regno del mio Volere non ci saranno né cibi, né comunioni interrotte, ma perenni e tutto ciò che io feci nella Redenzione servirà loro non più di rimedio, ma di diletto, di gioia, di felicità e di bellezza sempre crescente. Sicché il trionfo del Fiat Supremo darà il frutto completo al regno della Redenzione”. Gesù

"..E come i beati mentre mi posseggono dentro di loro come vita propria, fanno sì che la vera felicità che ha il principio all’interno dell’anima.." Gesù

La felicità arriva dall'interno, si può essere felici in tempi di pandemia? Sì se vivo questo nel cuore, la felicità non dipende dalle cose esterne ma delle cose interne. Gli sbalzi di umore, la luna storta, ecc.. non ci stanno più, non dipende da noi ma dalla divina che abita in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 21 luglio 2021

Godere la felicità già dalla terra

Luisa chiede a Gesù di spiegarle cosa fa la Divina Volontà in ciascuna cosa creata. Gesù le spiega che oltre che essere il principio della vita e della sua conservazione è anche la fonte della felicità di ogni essere creato, così come in Cielo la Divina Volontà è la fonte unica della beatitudine. Gesù fa gli edificanti e splendidi esempi di cosa fa la Divina Volontà nel cielo, nel sole e nel mare. Libro di cielo volume 20, 1 Novembre 1926, 30 Novembre 2020

1 Novembre 1926 Ciò che fa il Fiat Supremo in ciascuna cosa creata e le lezioni che dà alle creature per venire a regnare in mezzo ad esse

Il brano di oggi è un brano contemplativo, cielo, sole e mare sono le creature verso le quali il Signore ci insegna a volgere lo sguardo e Gesù dà delle luci su alcune realtà che imparando nella dv dovremmo essere capaci noi stessi di intuire, comprendere e di fare nostre. La bella domanda che Luisa fa a Gesù è questa:

"..pensavo tra me: “il mio dolce Gesù mi fa girare per tutta la Creazione per raggiungere la sua Volontà in tutti gli atti suoi, tenere la compagnia, dargli un mio ti amo, un grazie ed un mio ti adoro e chiedergli che presto venga il suo regno; ma io non so tutto ciò che fa questo Voler Divino in ciascuna cosa creata, vorrei saperlo, affinché uno sia l’atto col suo” Luisa

Gesù nello specifico dice dovremmo essere capaci noi di farlo nostro, perchè quelle stupende cose che dice - l'operato della dv nelle creature a nostro beneficio - e a nostro sprone per poterla imitare - tutte queste cose sono una delle cause dei giri.

Risposta di Gesù alla domanda di Luisa:

".. Tu devi sapere che il mio Fiat Eterno non solo riempie tutta la Creazione ed è vita di ciascuna cosa creata,..." Dio è la causa dell'essere delle creature, dovunque noi ci giriamo è così. Anche i muri della nostra casa, il muro della nostra casa parla della volontà di Dio, perchè è fatto di materie e sostanze che si trovano sul pianeta Terra che non si sono fatte da solo e che l'intelligenza dell'uomo ha imparato ad assemblarle e farne delle cose utili. Dio non solo crea l'essere dal nulla, anche le caratteristiche di un mattone (esempio) ha una sua specificità distinta da tutte le altre cose create.

La seconda cosa è che il Signore, dopo averle create mantiene nell'essere, perchè Dio lo mantiene in vita. Lo si è sempre saputo nella dottrina della Chiesa. Solo che non c'è solo questo:

"..Tu devi sapere che il mio Fiat Eterno non solo riempie tutta la Creazione ed è vita di ciascuna cosa creata, ma ha sparso tutte le nostre qualità in tutto il creato, perché la Creazione doveva servire da Paradiso terrestre all’umana famiglia e quindi doveva essere l’eco delle beatitudini e della felicità del Cielo;.." Gesù

Come noi sappiamo, Gesù ha creato l'uomo perchè fosse felice, in Paradiso, se come speriamo ci andremo, la fonte della beatitudine è la Volontà Divina, se noi potessimo aprire il Cielo sentiremmo Sia Fatta la Tua Volontà - in Paradiso c'è l'esperienza diretta e sensibile ma qua (specie dopo la colpa d'origine) purtroppo non ne siamo consapevoli. Non è una cosa alla nostra immediata portata, anche se non ne siamo consapevoli ma questo eco delle beatitudine rimane nelle cose create e quanto più impara a riconoscere gli atti della dv nelle cose create e quanto più impara a ricevere, riscoprire o fare suo tutto quel mare di felicità c'era e che c'è nelle cose create. Dovunque ti giri aspira la vita e quella felicità che Dio dona a chi non chiude il cuore.

"..Ora se tu vuoi sapere cosa fa la mia Volontà nel cielo, in quell’azzurro che si vede sempre fermo e disteso sul capo di tutti, tanto che non c’è punto che non si veda cielo, devi sapere che esso di notte e di giorno è sempre al suo posto, sicché la nostra Volontà tiene sparsa la nostra Eternità, la nostra fermezza che mai si muta, è sempre nel suo equilibrio perfetto, né per qualunque circostanza si cambia mai e, mentre ama, glorifica la nostra eternità, il nostro essere incrollabile, felicita la terra e dice all’uomo: “guarda, prendi per modello il cielo che è sempre disteso sul tuo capo, sii sempre fermo nel bene, come lo sono io, da qui sono sempre disteso a proteggerti affinché, come il cielo è popolato di stelle, che all’occhio tuo sembrano tanto legate al cielo, che si può dire che le stelle sono figlie del cielo, così anche tu, se sarai ferma nel bene, avrai il cielo dell’anima tua popolato di stelle, come tanti parti e figlie tue”. Sicché facendo il tuo giro nella Creazione quando giungi al cielo, anche tu, unita con la nostra volontà, ami e glorifichi la nostra eternità, il nostro Essere incrollabile che mai si muta perciò pregala che renda ferme le creature nel bene, affinché siano il riflesso del Cielo e godano la felicità che porta un bene continuato e mai interrotto..." Gesù

Impara ad essere santamente imperturbabile, non siamo di ghiaccio e di acciaio e le vicende che ci accadono o le situazioni che vediamo attorno ci lasciano indifferenti o sprezzanti. No. Ma un conto è non essere indifferenti, un conto è turbarsi, perdere l'equilibrio, farsi prendere dall'agitazione, dalla tristezza e dal panico...rimani saldo, guarda Dio, non cambia e non si turba. In qualunque circostanza, prendi come modello il cielo e poi guarda le stelle (le stelle nella tradizione ascetica simboleggiano le virtù), come si fa ad avere tante stelle? Rimanendo fermi nel bene, che si fa sempre. Dovunque, comunque e a chiunque a prescindere dalle circostanze. Se vivi così vedrai la felicità anche qua. La causa dei problemi - si cambia modo di vivere se si vive così, la vita diventa un'altra cosa,...Dio sta dicendo che non sono le cose che accadono, sotto il cielo ne accadono di tutti i colori, ma il cielo rimane fermo. E' importante come tu lo vivi e reagisci. Si potrebbero fare una montagna di esempi e anche le cose più drammatiche.

Passiamo al Sole, il sole è luce, Dio è Luce, Dio è Amore, guarda il sole e apriti alla luce che Dio ti porta e se ti metti sotto questo raggio del Sole, inizierai ad essere dolce perchè conseguenza del calore è la dolcezza e possiederò la dolcezza divina. Portare in giro luce e non tenebre, la Verità, il discernimento , la fede e l'amore e il calore a tutti.

".. se sarai sempre luce e calore possederai la dolcezza divina, non avrai più fiele ed ire nell’animo tuo,.." Gesù

Siamo avvelenati o arrabbiati, avvelenarsi (che è sempre una reazione balorda di fronte a brutte situazioni), il fiele è amarissimo, quell'amarezza o tedio di vivere che molti si portano dietro, molti lo attribuiscono alle cose che accadono, dipende dalle nostre reazioni non dalle circostanze.

"..Oh come la mia Volontà nel mare decanta, ama e glorifica la nostra Potenza, la nostra fortezza, il nostro moto eterno che mai si ferma! E se la nostra giustizia forma le sue giuste onde fragorose da atterrare città e gente, come mare pacifico dopo la tempesta, la nostra pace mai è perturbata e la mia Volontà velata dalle acque del mare dice all’uomo: “sii puro come queste acque cristalline, ma se vuoi essere puro, cammina sempre verso il Cielo, altrimenti t’imputridiresti come s’imputridirebbero queste acque così pure se non camminassero sempre;.." Gesù

Poi il mare. Quando c'è la tempesta è sempre in superficie ma mai nel fondale. Il mare fa un marasma e poi ritorna tutto quanto tranquillo come se nulla foste. Qual'è il segreto del mare? Il mare è eterno movimento. Lo stagno ha le acque fetide e sono ferme. Cosa devo fare quando contemplo la bellezza del mare ed inizia a pensare:

"..il mormorio della tua preghiera sia continuo se vuoi essere forte e potente al par di me, se vuoi atterrare i più forti nemici e la tua volontà ribelle, che m’impedisce di svelarmi e di uscire da questo mare per venire a regnare in te e stendere in te il mare pacifico della mia grazia.." Gesù

Cose grosse. Io posso essere potente e forte al pari di Dio? Il mormorio della mia preghiera sia continuo. Ecco perchè la preghiera è così importante, se capisci questa sottile similitudine che fa Gesù. Il movimento delle acque simboleggia il mormorio della continua continua. Ogni volta che vediamo che combiniamo qualche guaio, grande o piccolo, siamo certi che siamo usciti e la nostra preghiera non mormora più ed abbiamo ripreso a fare le cose di testa nostra. Con le nostre forze, opere e "abilità" e combiniamo guai e riattiviamo in noi le sorgenti di angoscia e di affanno. Il nostro intelletto è capace di farlo, basta applicarsi...cerchiamo ciò che ci parla di Dio e il resto è lasciato alla nostra fantasia sorretta dalla Grazia ed illuminata dall'amore di Dio.

Essere felice non vuole dire essere esenti da croci o da problemi, l'uomo carnale (come direbbe san Paolo) non capisce questa cosa, ma chi conosce queste cose sa che la felicità non è incompatibile con ciò che accade in questa vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 18 luglio 2021

La causa primaria di ogni male

Gesù spiega a Luisa come nel suo operare terreno aveva sempre come fine primario (atto primo) il ripristino del regno della Divina Volontà e come la sola volontà umana sia la causa reale e unica di tutti i mali, compresi quelli fisici. Adamo ringrazia Luisa per aver collaborato alla diffusione della Divina Volontà e per essere stata la prima ad aver avuto il pensiero di restituire ad Adamo, nella Divina Volontà, quell'onore e gloria che egli perdette scacciandola per fare la sua. Libro di cielo volume 20, 26 Ottobre 1926, 27 Novembre 2020

26 Ottobre 1926 Come in tutti gli atti che Gesù fece ebbe per scopo il regno del Fiat Divino. Adamo si sentì ridare l’amore da lui perduto

Tra le chicche di questa opera c'è anche la voce di Adamo, dove parla e al don viene tristamente da pensare come reagirebbero coloro che non credono che Adamo non sia esistito e purtroppo queste persone non si trovano solo fuori dalla Chiesa ma anche ahimè dentro.

Figlia mia, vedi come tutti gli atti che feci nel redimere l’uomo, anche gli stessi miei miracoli che io feci nella mia vita pubblica, non avevano altro scopo che richiamare il regno del Fiat Supremo in mezzo alle creature e, nell’atto di farli, chiedevo al mio Padre Celeste che lo facesse conoscere e lo ripristinasse in mezzo alle umane generazioni. Se davo la vista ai ciechi il mio primo atto era di mettere in fuga le tenebre dell’umana volontà, causa primaria della cecità dell’anima e del corpo affinché la luce della mia volontà illuminasse le anime di tanti ciechi e ottenessero la vista per guardare la mia Volontà, per amarla affinché anche i loro corpi fossero esenti dal perdere la vista, se davo l’udito ai sordi prima chiedevo al Padre mio che acquistassero l’udito per sentire le voci, le conoscenze, i prodigi del mio Volere Divino, affinché entrassero nei loro cuori come via per dominarli e non stessero più nel mondo, sordi nell’anima, né nel corpo, anche quando risuscitai i morti chiedevo che risuscitassero le anime nel mio eterno Volere, anche quelle imputridite e rese più che cadaveri dalla volontà umana...." Gesù

1) La meditazione di oggi riprende quella dei giorni scorsi, Gesù parla dei suoi miracoli terreni e del loro significato (che erano sempre a doppio significato), anzitutto Gesù ha rimosso l'infermità terrena ma anche il suo ononimo spirituale, ma prima la cecità dell'anima ecc... e Gesù giustifica questo atto che ogni atto aveva come fine (atto primo di Gesù) quello di ripristinare il regno della dv, che è la cosa più importante. Dio quando fa qualcosa non si accontenta di fare le cose a metà o mettere le cose a sufficenza, vuole quella perfezione che dopo la colpa di Adamo era andata perduta.

".. Se davo la vista ai ciechi il mio primo atto era di mettere in fuga le tenebre dell’umana volontà, causa primaria della cecità dell’anima e del corpo.." Gesù

al don "piacerebbe" sapere a quante persone - sentendo questa cosa - ci pensino e dopo averci pensato ci credono. Ci credo che sua una persona non ha la vista la causa principale non è qualche disfunzione genetica ecc... ma è l'umana volontà - ATTENZIONE! Cerchiamo di non capire le cose in modo distorto (appoggiandosi al Vangelo di san Giovanni) per andare a combinare guai, non c'è una relazione diretta tra il peccato personale e un'infermità -

( Vangelo secondo Giovanni - 9 : 1Passando, vide un uomo cieco dalla nascita 2e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» ... E Gesù risponde:3Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio...)

Quindi quando noi diciamo che la volontà umana è causa di ogni male, cecità compresa, del corpo ecc.. non significa che il cieco è un grande peccatore in sè stesso. Episodio della torre di Siloe: (Luca 13..1In quel momento si presentarono a Gesù alcuni uomini per riferirgli il fatto di quei Galilei che Pilato aveva fatto uccidere mentre stavano offrendo i loro sacrifici. 2Gesù disse loro: 'Pensate voi che quei Galilei siano stati massacrati in questa maniera perché erano più peccatori di tutti gli altri Galilei? 3Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo. 4E quei diciotto che morirono schiacciati sotto la torre di Sìloe, pensate voi che fossero più colpevoli di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme? 5Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo'.)

Stiamo tutti sulla stessa identica barca, non ci sono peccatori più cattivi che con i loro peccati diventano sordi e ciechi; spesso tra i tranelli dell'umana volontà - istigata dal diavolo - è il travisare ciò che il Signore ci dice e quindi il don ha ritenuto specificare. Meglio specificare piuttosto che trovarsi caduti per terra.

Chi ci crede che la causa del male della cecità è l'umana volontà e chi ci crede che la causa sordità è l'umana volontà?

"..se davo l’udito ai sordi prima chiedevo al Padre mio che acquistassero l’udito per sentire le voci, le conoscenze, i prodigi del mio Volere Divino, affinché entrassero nei loro cuori come via per dominarli e non stessero più nel mondo, sordi nell’anima, né nel corpo.." Gesù

Il dramma di oggi è che il Signore non lo vogliono proprio ascoltare o perchè c'è una gelida indifferenza, le cose della fede sono ritenute marginali ma non importanti che possano cambiare la vita.

"..anche quando risuscitai i morti chiedevo che risuscitassero le anime nel mio eterno Volere, anche quelle imputridite e rese più che cadaveri dalla volontà umana..." Gesù

La morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo.

"..Quando presi le funi per cacciare i profanatori del tempio era la umana volontà che cacciavo affinché entrasse la mia, regnante e dominante, affinché fossero veramente ricchi nell’anima e non più soggetti a povertà naturale.." Gesù

Se quel mostro non se ne va (la volontà umana) c'è un fetore.

"..non ci fu un atto che io feci stando in terra in cui non mettevo la mia Volontà come atto primo da ristabilire in mezzo alle creature perché era la cosa che più mi stava a cuore..." Gesù

Se non c'è questo (la dv) i mali della terra non saranno sbanditi, non verranno tutti i beni. Primo punto di meditazione, nella preghiera personale, la persona dovrebbe chiedersi che esistono i mali nel mondo perchè l'umana volontà ha preso vita e ha ridotto la terra ad un mezzo cimitero? La fede purtroppo in molti cuori è morta e sepolta in molti cuori. La fede rinasce con la predicazione e riprende a vivere.

Dopo questo discorso, Luisa parte con un giro, è cosa gradita davanti al Signore farsi carico della situazione dei peccatori e dei danni che combinano. Vorrei che non fosse successe nulla e sono un misero peccatore, ma fuso con la dv, mi metto a rifare gli atti di tutti ed intendo ridarti l'onore che le persone ti dovevano. E Adamo al termine del giro di Luisa ringrazia Luisa.

Amor mio, voglio annientare il mio Volere nel tuo, affinché mai abbia vita per fare che in tutto e per sempre abbia vita la tua per riparare il primo atto che fece Adamo, per ridare tutta quella gloria al tuo Supremo Volere come se Adamo non si fosse sottratto ad Esso. Oh come vorrei ridargli l’onore perduto, perché fece la sua volontà e respinse la tua e intendo fare quest’atto quante volte tutte le creature hanno fatto la loro volontà, causa di tutti i mali ed hanno respinto la tua, principio e fonte di tutti i beni, perciò ti prego che venga presto il regno del Fiat Supremo affinché tutti, da Adamo fino a tutte le creature che hanno fatto la loro volontà, ricevano l’onore, la gloria perduta ed il tuo Volere (riceva) il trionfo, la gloria ed il suo compimento..." Luisa

Domanda: l'avrà fatto qualcuno prima di Luisa? A quanto sembra di capire leggendo questo testo non sembra. Adamo è una persona come me, avrei potuto essere io al posto suo, nella nostra ignoranza e povertà..come ha campato il resto della sua vita terrena (dopo il peccato) dopo aver fatto un'atto che sapeva essere irreparabile e tutto quello che da questo atto viene dietro (le sofferenze di Gesù ecc...) porta un peso, una croce e responsabilità immensa....poi magari Nostro Signore ha ammorbidito la responsabilità ma a pensarci c'è da rabbrividire.

Noi nel nostro piccolo possiamo pensare - il don ha letto qualche santa testimonianza e nella nostra vita cerchiamo di non essere causa di scandalo per nessuno. Perchè poi - pensiamoci - quando saremo morti potremmo essere chiamati a vedere qualcosa di brutto che è accaduto a causa nostra o che ne fossimo consapevoli o che non ne fossimo consapevoli. Il don magari parla da prete (esempio: una persona non mette più piede in chiesa da 20 anni, un giorno in cui il don sta con la luna storta, il giorno peggiore, quella persona incontra il don e magari gli dà una risposta sbagliata o non l'ascolta o non l'accoglie....ma se quello non mette più piede in chiesa per il resto della sua vita...cosa succederà al giudizio particolare?). La nostra vita può diventare causa di guai involontari per gli altri. Non ci angosciamo, chiediamo aiuto al Signore che ci preservi da tanta sciagura, il diavolo ti fa gli sgambetti quando meno te l'aspetti e ti suscita una mala reazione e usando quella tua debolezza rovini qualcuno. Pensiamo al nostro progenitore che carico si sia portato dietro. Adamo è campato centinaia di anni e quindi campare con questa croce.

(Luisa)"..facendomi presente il mio primo padre Adamo, mi ha fatto dire da lui con un’enfasi d’amore tutta speciale: “Figlia benedetta, finalmente il mio Signore Iddio dopo tanti secoli ha fatto uscire alla luce del giorno colei che avrebbe pensato a ridarmi l’onore, la gloria che io perdetti, col fare sventuratamente la mia Volontà. Come sento raddoppiata la mia felicità! Finora nessuno ha pensato a ridarmi quell’onore che perdetti. Perciò ringrazio vivamente Iddio che mi ha fatto uscire alla luce e ringrazio te, come figlia a me più cara, che hai preso l’impegno di ridare a Dio la gloria come se mai la sua Volontà fosse stata da me offesa ed a me il grande onore che il Regno del Fiat Supremo sia ristabilito in mezzo alle umane generazioni. E’ giusto che ti ceda il posto che toccava a me come prima creatura uscita dalle mani del nostro Creatore”. Adamo

Con questo atto che Luisa ha fatto nel tempo, gli effetti sono stati di raddoppiare la felicità di Adamo. Questo ci fa sognare - ecco perchè è importante pregare nella dv lasciando libero il nostro cuore..che giri abbiamo fatto? Che preghiere ci siamo inventati di fronte al Signore mosse dall'amore fatte nel dv? C'è un campo d'azione infinito. Il modo di pregare e di girare nelle opere nella dv non c'è uno standard, non si può ripetere a pappagallo le preghiere fatte da un'altro ecc... Gesù aspetta le nostre uscite (nella dv) personali e nell'amore non dobbiamo avere paura. Questa preghiera non cambia le cose secondo il nostro senso razionale, certo gli eventi compiuti stanno compiuti e basta. Il sangue di Cristo cancella i peccati commessi di cui uno si sia pentito e che abbia confessato, ma i fatti rimangono vivi ed imperituri. Però possiamo agire sulle conseguenze, il giro di Luisa non ha cancellato il peccato di Adamo ma gli ha dato consolazione.

Figlia mia, non solo Adamo, ma tutto il cielo aspetta i tuoi atti nel mio Volere affinché riceva l’onore che gli ha tolto l’umano volere;..." Gesù

Tutto il cielo aspetta gli atti compiuti nel dv perchè ogni atto compiuto ridà a quelli che hanno fatti di volontà umana quell'onore che lo stesso volere umano ha tolto e che hanno perduto.

Certo esistono le medicine, ma se viviamo nella dv possiamo pensare e sperare di essere protetti da ogni male e quanto meno viviamo nella dv ci esponiamo ai mali e disgrazie che accadono che hanno come prima causa nell'umana volontà. Aiutaci Maria a stare lontanti dall'umana volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 14 luglio 2021

Fare attenzione e pensare...

Gesù racconta a Luisa come tutto il creato sia mezzo e strumento della Divina Volontà e del suo amore, ma le spiega che solo chi ama Dio può sentire, comprendere e ricevere questo muto ma eloquente linguaggio. L'uomo è il capolavoro di Dio e può tornare bello come era in origine solo grazie alla Divina Volontà. Libro di cielo volume 20, 29 Ottobre 1926, 28 Novembre 2020

29 Ottobre 1926 Come Dio in tutte le cose create accentrava il suo amore verso le creature

Questo brano è molto sempice nel suo contenuto. Gesù parla del suo capolavoro della Creazione e di come tutte le cose erano state create per potare all'uomo l'amore divino. Ecco perchè oggi nessuno percepisce l'amore di Dio, perchè se non ami il Signore la natura rimane una cosa morta o diventa una cosa da mitizzare.

"..Se la creatura facesse almeno attenzione, al mio amore che gli porta il sole, come mi sentirei felice e contraccambiato del grande amore che ho messo in questo mio relatore Divino e portatore del mio amore, della mia luce!.." Gesù

".. Sicché in ogni cosa creata: nel vento, nel mare, nel piccolo fiore, nell’uccellino che canta, in tutto io accentuavo il mio amore, affinché tutti gli portassero amore, ma per sentire, comprendere e ricevere questo mio linguaggio d’amore, l’uomo avrebbe dovuto amarmi, altrimenti tutta la Creazione sarebbe stata come muta per lui e senza vita..." Gesù

Il senso del discorso culmina verso la conclusione, tutta questa bellezza originaria che l'uomo percepiva adesso non la percepisce più, nessuno nasce senza peccato originale. Io potrei essere triste nel sapere che un bene immenso che c'era nei miei antenati non è più recuperabile. Ma Gesù dice che c'è solo un sistema: l'unico sistema per tornare com'eravamo - unico sistema per ricominciare a vivere è vivere nella Dv, non solo farla in tutto per tutto ma viverla. Noi viviamo in un contesto storico e culturale dove si è voluto costruire una civiltà senza Dio, l'uomo contemporaneo dice: la religione non serve a nulla o serve a farci campare peggio e dagli oggi e domani questa civiltà senza Dio è nata. Ed iniziamo a raccogliere i frutti marci che produce. Un'utopia del genere non solo è irrealizzabile ma è una grandissima menzogna, perchè se l'uomo si mette in testa di fare una civiltà senza Dio l'unico effetto che produrrà è che tutto il mondo di carta che ha costruito gli cadrà addosso senza che gli abbia apportato una felicità reale anche prima della caduta. Ecco perchè è un brano bellissimo e pieno di speranza. Gesù non ci vuole fare morire di nostalgia (non c'è più questa cosa). Per un'essere umano vivere una cosa bellissima e sapere di non poterla più ripetere sapendo che è relegata in un passato che almeno in questo mondo non può tornare, è terrificante. E' fonte di dolore immenso, ma questa felicità può tornare ma c'è solo un sistema: solo la nostra volontà tiene questo potere.

"..Ecco perciò amo tanto che il Fiat Supremo sia conosciuto e vi formi il suo regno in mezzo alle umane generazioni, per stabilire l’ordine tra creatore e creatura, per ritornare a mettere in comune i nostri beni con essa. Solo la nostra Volontà ha questo potere, senza di essa non ci può essere molto di bene, né la nostra statua può ritornarci bella come uscì dalle nostre mani creatrici”. Gesù

Qui è crederci o no, prendere o lasciare. Il grande ingannatore (il diavolo) è colui che fischia la sua menzogna: non morirete affatto, anzi diventere come Lui capaci di conoscere il bene e il male, il maligno propone Dio come il concorrente della felicità dell'uomo, come Colui che vuole tenerlo sotto controllo e facendogli fare una vita meschina (Dio all'uomo). E Adamo, sotto la menzogna del maligno ha peccato e nessuno di noi si penserà essere migliore di Adamo ha creduto, e adesso bisogna vedere chi crede al contrario: guarda, osserva. Il brano di oggi ci invita ad essere contemplativi del creato in modo cristiano, per noi la natura non è una sorta di divinità o di ente a sè stante, i cristiani parlano di creato non di natura. Perchè dovrebbero innalzare un canto di lode a chi l'Ha fatto. Il fascino che la natura esercita su di noi dipende dal fatto che, pur stando fuori dalla dv e quindi non potendo cogliere tutte le sfacettature di amore che Dio ha disseminato per noi, possiamo cogliere la bellezza. E' impossibile anche per una persona non credente cogliere la bellezza che da quella creatura esce.

Figlia mia, io creai il cielo ed accentrai il mio amore verso l’uomo nel Cielo e per dargli maggior diletto lo tempestai di stelle, Io non amai il Cielo ma l’uomo nel cielo e per lui lo creai. Come fu forte e grande il mio amore nello stendere sul capo dell’uomo questa volta azzurra, ornata di fulgidissime stelle, come un padiglione che né re, né imperatori possono aver l’eguale!..." Gesù

"... Se la creatura facesse almeno attenzione, al mio amore che gli porta il sole, come mi sentirei felice.." Gesù

Il non fare attenzione - atteggiamento che dovrebbe essere preso come esame di coscienza - pensiamo a quanti peccati si fanno, quante omissioni compiamo verso il prossimo per mancanza di attenzione? Le ferite che ci portiamo dietro da che cosa dipendono? Dalla mancanza di attenzione che i genitori non danno al bambino, non gli prestano attenzione. Pensiamo alla reazione che abbiamo quando parliamo con qualcuno e abbiamo la netta sensazione che quello stia pensando agli affari suoi. Pensiamo alle stupidaggini che ci portano a causare incidenti..incidenti d'auto o un chirurgo che opera ecc.. Dio vuole che stiamo attenti alle sue molteplici attestazioni d'amore. Quanta gente vive non pensando che Dio si è fatto uomo, è morto in croce e ci ha lasciato un modo per pensarci in modo molto profondo durante la santa Messa. Chi trasgredisce la messa domenicale possiamo tranquillamente collocarlo in questa grande lista dei mancanti d'attenzione. In certi casi la mancanza d'attenzione sfocia nella cafonaggine quando è crassa e grossolana. Dio ti fa un regalo grandissimo (cioè la possibilità di metterti in contatto con ciò che Gesù ha fatto per te cioè morire in croce per la tua salvezza) e tu te ne altamente infischi. Pensiamo a chi non ha nessun riguardo alla presenza di Gesù nelle Chiese, se sono chiese d'arte sono soltanto musei...solo che se in un museo qualcuno s'azzarda a parlare ad alta voce arriva un'inserviente che ti dice di stare zitto, le chiese museo sono musei e anche salotti. Poi ci sono le chiese non sono musei, perchè quelle moderne non danno quel sollievo oggettivo della bellezza ma ahimè prima e dopo (talvolta anche durante) sono salotti o luoghi di mercato. Perchè si ciancia, parla e strilla come in un mercato rionale. Mancanze di attenzioni immense.

Una persona che ama Gesù, non c'è bisogno che il parroco gli segnali che siamo in un luogo sacro. La prima cosa da fare è farsi attenti alle molteplici forme d'amore che Dio ha riversato nella Creazione e Redenzione, riceverlo, riconoscerlo e ricambiarlo, nella misura in cui accade ciò si inizia a ricevere l'ordine.

"... Se tu potessi formare una statua secondo i tuoi desideri, e potessi riversare tutta te stessa in essa dandogli tutti gli umori vitali e con l’impero del tuo amore dargli la vita, quanto non l’ameresti? E quanto non vorresti che ti amasse?..." Gesù

"..Ah! Tu nella tua statua guarderesti te stessa e quindi per ogni piccola cosa non fatta per te sentiresti uno strappo fatto a te stessa. Tale son’Io, tutto ciò che la creatura non fa per me, sono tanti strappi che sento, molto più che la terra che la sostiene è mia, il sole che la illumina e riscalda è mio, l’acqua che beve, il cibo che prende è mio, tutto è mio, vive a spese mie e mentre le do tutto essa, la bella statua mia, non è per me. Qual dev’essere dunque il mio dolore, l’affronto e l’offesa che mi dà questa statua, pensalo tu stessa, figlia mia..." Gesù

Tutto ciò che ci circonda è suo, noi prendiamo ciò che è suo senza dirgli neanche un grazie. E' veramente un pozzo l'ingratitudine umana e Gesù non è indifferente a queste cose.

Io ci credo che tutto il male è derivato dall'umana volontà e solo la divina volontà può tornarci a far rivivere la gioia?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI