mercoledì 14 luglio 2021

Fare attenzione e pensare...

Gesù racconta a Luisa come tutto il creato sia mezzo e strumento della Divina Volontà e del suo amore, ma le spiega che solo chi ama Dio può sentire, comprendere e ricevere questo muto ma eloquente linguaggio. L'uomo è il capolavoro di Dio e può tornare bello come era in origine solo grazie alla Divina Volontà. Libro di cielo volume 20, 29 Ottobre 1926, 28 Novembre 2020

29 Ottobre 1926 Come Dio in tutte le cose create accentrava il suo amore verso le creature

Questo brano è molto sempice nel suo contenuto. Gesù parla del suo capolavoro della Creazione e di come tutte le cose erano state create per potare all'uomo l'amore divino. Ecco perchè oggi nessuno percepisce l'amore di Dio, perchè se non ami il Signore la natura rimane una cosa morta o diventa una cosa da mitizzare.

"..Se la creatura facesse almeno attenzione, al mio amore che gli porta il sole, come mi sentirei felice e contraccambiato del grande amore che ho messo in questo mio relatore Divino e portatore del mio amore, della mia luce!.." Gesù

".. Sicché in ogni cosa creata: nel vento, nel mare, nel piccolo fiore, nell’uccellino che canta, in tutto io accentuavo il mio amore, affinché tutti gli portassero amore, ma per sentire, comprendere e ricevere questo mio linguaggio d’amore, l’uomo avrebbe dovuto amarmi, altrimenti tutta la Creazione sarebbe stata come muta per lui e senza vita..." Gesù

Il senso del discorso culmina verso la conclusione, tutta questa bellezza originaria che l'uomo percepiva adesso non la percepisce più, nessuno nasce senza peccato originale. Io potrei essere triste nel sapere che un bene immenso che c'era nei miei antenati non è più recuperabile. Ma Gesù dice che c'è solo un sistema: l'unico sistema per tornare com'eravamo - unico sistema per ricominciare a vivere è vivere nella Dv, non solo farla in tutto per tutto ma viverla. Noi viviamo in un contesto storico e culturale dove si è voluto costruire una civiltà senza Dio, l'uomo contemporaneo dice: la religione non serve a nulla o serve a farci campare peggio e dagli oggi e domani questa civiltà senza Dio è nata. Ed iniziamo a raccogliere i frutti marci che produce. Un'utopia del genere non solo è irrealizzabile ma è una grandissima menzogna, perchè se l'uomo si mette in testa di fare una civiltà senza Dio l'unico effetto che produrrà è che tutto il mondo di carta che ha costruito gli cadrà addosso senza che gli abbia apportato una felicità reale anche prima della caduta. Ecco perchè è un brano bellissimo e pieno di speranza. Gesù non ci vuole fare morire di nostalgia (non c'è più questa cosa). Per un'essere umano vivere una cosa bellissima e sapere di non poterla più ripetere sapendo che è relegata in un passato che almeno in questo mondo non può tornare, è terrificante. E' fonte di dolore immenso, ma questa felicità può tornare ma c'è solo un sistema: solo la nostra volontà tiene questo potere.

"..Ecco perciò amo tanto che il Fiat Supremo sia conosciuto e vi formi il suo regno in mezzo alle umane generazioni, per stabilire l’ordine tra creatore e creatura, per ritornare a mettere in comune i nostri beni con essa. Solo la nostra Volontà ha questo potere, senza di essa non ci può essere molto di bene, né la nostra statua può ritornarci bella come uscì dalle nostre mani creatrici”. Gesù

Qui è crederci o no, prendere o lasciare. Il grande ingannatore (il diavolo) è colui che fischia la sua menzogna: non morirete affatto, anzi diventere come Lui capaci di conoscere il bene e il male, il maligno propone Dio come il concorrente della felicità dell'uomo, come Colui che vuole tenerlo sotto controllo e facendogli fare una vita meschina (Dio all'uomo). E Adamo, sotto la menzogna del maligno ha peccato e nessuno di noi si penserà essere migliore di Adamo ha creduto, e adesso bisogna vedere chi crede al contrario: guarda, osserva. Il brano di oggi ci invita ad essere contemplativi del creato in modo cristiano, per noi la natura non è una sorta di divinità o di ente a sè stante, i cristiani parlano di creato non di natura. Perchè dovrebbero innalzare un canto di lode a chi l'Ha fatto. Il fascino che la natura esercita su di noi dipende dal fatto che, pur stando fuori dalla dv e quindi non potendo cogliere tutte le sfacettature di amore che Dio ha disseminato per noi, possiamo cogliere la bellezza. E' impossibile anche per una persona non credente cogliere la bellezza che da quella creatura esce.

Figlia mia, io creai il cielo ed accentrai il mio amore verso l’uomo nel Cielo e per dargli maggior diletto lo tempestai di stelle, Io non amai il Cielo ma l’uomo nel cielo e per lui lo creai. Come fu forte e grande il mio amore nello stendere sul capo dell’uomo questa volta azzurra, ornata di fulgidissime stelle, come un padiglione che né re, né imperatori possono aver l’eguale!..." Gesù

"... Se la creatura facesse almeno attenzione, al mio amore che gli porta il sole, come mi sentirei felice.." Gesù

Il non fare attenzione - atteggiamento che dovrebbe essere preso come esame di coscienza - pensiamo a quanti peccati si fanno, quante omissioni compiamo verso il prossimo per mancanza di attenzione? Le ferite che ci portiamo dietro da che cosa dipendono? Dalla mancanza di attenzione che i genitori non danno al bambino, non gli prestano attenzione. Pensiamo alla reazione che abbiamo quando parliamo con qualcuno e abbiamo la netta sensazione che quello stia pensando agli affari suoi. Pensiamo alle stupidaggini che ci portano a causare incidenti..incidenti d'auto o un chirurgo che opera ecc.. Dio vuole che stiamo attenti alle sue molteplici attestazioni d'amore. Quanta gente vive non pensando che Dio si è fatto uomo, è morto in croce e ci ha lasciato un modo per pensarci in modo molto profondo durante la santa Messa. Chi trasgredisce la messa domenicale possiamo tranquillamente collocarlo in questa grande lista dei mancanti d'attenzione. In certi casi la mancanza d'attenzione sfocia nella cafonaggine quando è crassa e grossolana. Dio ti fa un regalo grandissimo (cioè la possibilità di metterti in contatto con ciò che Gesù ha fatto per te cioè morire in croce per la tua salvezza) e tu te ne altamente infischi. Pensiamo a chi non ha nessun riguardo alla presenza di Gesù nelle Chiese, se sono chiese d'arte sono soltanto musei...solo che se in un museo qualcuno s'azzarda a parlare ad alta voce arriva un'inserviente che ti dice di stare zitto, le chiese museo sono musei e anche salotti. Poi ci sono le chiese non sono musei, perchè quelle moderne non danno quel sollievo oggettivo della bellezza ma ahimè prima e dopo (talvolta anche durante) sono salotti o luoghi di mercato. Perchè si ciancia, parla e strilla come in un mercato rionale. Mancanze di attenzioni immense.

Una persona che ama Gesù, non c'è bisogno che il parroco gli segnali che siamo in un luogo sacro. La prima cosa da fare è farsi attenti alle molteplici forme d'amore che Dio ha riversato nella Creazione e Redenzione, riceverlo, riconoscerlo e ricambiarlo, nella misura in cui accade ciò si inizia a ricevere l'ordine.

"... Se tu potessi formare una statua secondo i tuoi desideri, e potessi riversare tutta te stessa in essa dandogli tutti gli umori vitali e con l’impero del tuo amore dargli la vita, quanto non l’ameresti? E quanto non vorresti che ti amasse?..." Gesù

"..Ah! Tu nella tua statua guarderesti te stessa e quindi per ogni piccola cosa non fatta per te sentiresti uno strappo fatto a te stessa. Tale son’Io, tutto ciò che la creatura non fa per me, sono tanti strappi che sento, molto più che la terra che la sostiene è mia, il sole che la illumina e riscalda è mio, l’acqua che beve, il cibo che prende è mio, tutto è mio, vive a spese mie e mentre le do tutto essa, la bella statua mia, non è per me. Qual dev’essere dunque il mio dolore, l’affronto e l’offesa che mi dà questa statua, pensalo tu stessa, figlia mia..." Gesù

Tutto ciò che ci circonda è suo, noi prendiamo ciò che è suo senza dirgli neanche un grazie. E' veramente un pozzo l'ingratitudine umana e Gesù non è indifferente a queste cose.

Io ci credo che tutto il male è derivato dall'umana volontà e solo la divina volontà può tornarci a far rivivere la gioia?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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