venerdì 30 luglio 2021

Meditazione 2 (23° Giorno A)

La Regina del Cielo nel regno della Divina Volontà. Suona la prima ora del dolore: eroismo nel sottoporre l'Infante divino al duro taglio della Circoncisione.

Lezione della Regina del Cielo: Figlia carissima, come sospiro la tua compagnia, per dirti la nostra storia d'amore e di dolore! La compagnia rende più dolci, soavi e care le gioie, ed il dolore resta mitigato e contraccambiato dalla dolce compagnia di chi ci ama. Ora, tu devi sapere [che] erano appena trascorsi otto giorni dalla nascita dell'Infante divino. Tutto era festa e felicità; la stessa Creazione, atteggiandosi a festa, festeggiava il Creatore Bambino. Ma il dovere interruppe le nostre gioie, perché in quei tempi c'era una legge, che tutti i figli primogeniti dovevano sottoporsi al duro taglio della circoncisione; il mio Cuore di Madre sanguinava dal dolore, nel dover sottoporre il mio caro Figlio, la mia Vita, il mio stesso Creatore, ad un dolore sì acerbo. Oh, come avrei voluto farne il cambio! Ma il Voler Supremo s'impose sul mio amore e, dandomi l'eroismo, mi comandò di circoncidere il Dio Bambino. Figlia mia, tu non puoi comprendere quanto mi costò; ma vinse il Fiat Divino, ed ubbidii unita con San Giuseppe. Ambedue d'accordo, si circoncise il mio caro Figlio. Al taglio doloroso, io mi sentii strappare il Cuore e piansi. San Giuseppe piangeva; ed il mio caro Bambino singhiozzava; ed era tanto il dolore che tremava e, guardandomi, [in] me cercava aiuto. Che ora di dolore e di spasimo, da parte di tutti e tre! Fu tanto che, più che mare, travolgeva le creature tutte per portare [loro] il primo pegno e la stessa vita di mio Figlio per metterle in salvo. Ora, figlia benedetta, tu devi sapere che questo taglio racchiudeva profondi misteri: primo, era il suggello che imprimeva nella piccola Umanità del Celeste Bambino la fratellanza con tutta l'umana famiglia; ed il Sangue che versò era il primo sborso innanzi alla Divina Giustizia per riscattare tutte le umane generazioni. Il caro Bambino era innocente; non era obbligato alla legge; ma volle sottoporsi, prima per dare esempio, e poi per dar fiducia, coraggio e dire a tutti: “Non temete, sono un vostro fratellino simile a voi. Amiamoci e vi metterò tutti in salvo; vi porterò tutti al mio Padre Celeste, come miei cari fratelli”. Figlia mia, che esempio che dà il Celeste Bambino! Lui, che è Autore della legge, ubbidisce alla legge. Solo appena otto giorni nato e se ne fa un dovere e si sottopone al duro taglio della Circoncisione: taglio incancellabile, come incancellabile l'unione che venne a fare con l'umanità degradata. Ciò dice che la santità sta nel proprio dovere e nell'osservanza delle leggi e nel compiere la Divina Volontà; santità senza dovere non esiste. E' il dovere che mette l'ordine, l'armonia, il suggello alla santità. Oltre di ciò, figlia mia, tu devi sapere che col sottrarsi Adamo, dopo la sua piccola vita d'innocenza, dalla Volontà Divina, la sua volontà umana restò ferita più che da coltello micidiale e da questa ferita entrò la colpa, le passioni, perdette il bel giorno della Volontà Divina [e] si degradò tanto che faceva pietà. Ed il mio caro Figlio, dopo le gioie della sua nascita, volle essere circonciso, affinché questa sua ferita sanasse la ferita che si fece Adamo col fare la propria volontà, e col suo Sangue gli preparò il bagno per lavarlo da tutte le sue colpe, fortificarlo, abbellirlo in modo da renderlo degno di ricevere di nuovo quella Volontà Divina che respinse, che formava la sua santità e la sua felicità. Figlia, non ci fu opera o pena che Lui soffrì, che non cercasse di riordinare di nuovo la Divina Volontà nelle creature. Perciò ti stia a cuore, in tutte le circostanze anche dolorose, umilianti, di fare in tutto la Divina Volontà, perché esse sono la materia prima in cui si nasconde per operare nella creatura, per farle acquistare la sua vita praticante nella creatura. Ora, figlia carissima, in tanto dolore sorge la più bella gioia, tanto da arrestare le nostre lacrime; come fu circonciso, gli imponemmo il nome SS. di Gesù, voluto dall'Angelo. Nel pronunciare questo nome SS., fu tale la gioia, il contento, da raddolcire il nostro dolore. Molto più che in questo nome, chi lo volesse, avrebbe trovato il balsamo ai suoi dolori, la difesa nei pericoli, la vittoria nelle tentazioni, la mano per non cader in peccato, la medicina a tutti i suoi mali. Questo nome SS. di Gesù [fa] tremare l'inferno, lo riveriscono gli Angeli, suona dolce all'orecchio del Padre Celeste. Innanzi a questo nome tutti si inchinano ed adorano. Nome potente, nome santo, nome grande e chi lo invoca con fede sentirà le meraviglie, il segreto miracoloso del[la] virtù di questo nome SS. Ora, figlia mia, ti raccomando: pronunzialo sempre questo nome, Gesù. Quando vedi che la tua volontà umana debole, vacillante, tentenna nel fare la Divina, il nome [di] Gesù te la farà risorgere nel Fiat Divino; se sei oppressa chiama Gesù, se lavori chiama Gesù, se dormi chiama Gesù, e se ti svegli la prima parola sia Gesù; chiamalo sempre; è un nome che contiene mari di grazia, ma che [la] dà a chi lo chiama ed ama.

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