mercoledì 28 luglio 2021

Compiere fedelmente la propria missione

Gesù rivela a Luisa la sua volontà che rimanga sulla terra fino al compimento totale della sua missione. Gli apostoli del Fiat. L'importanza, per noi, di concepire la vita come missione e di non fare nulla che possa colpevolmente abbreviare il nostro soggiorno sulla terra. Libro di cielo volume 20, 6 Novembre 1926, 7 Dicembre 2020

6 Novembre 1926 Quando sarà compiuta la sua manifestazione promette di portarla al cielo. I nuovi apostoli del Fiat. Come chi vive in Esso accentra in sé il cielo, il sole e tutto

Ogni volta che vediamo Luisa esprimere i suoi desideri e gemiti di Gesù e del Cielo, dobbiamo sempre confrontarci su questa cosa: anche se non abbiamo avuto esperienze straordinarie, nella misura in cui si vivi la tensione verso la santità e ancor di più verso la santità delle santità (la dv) si sperimenta non soltanto come cosa teorica ma come una cosa di cui si vive che in questa terra siamo solo di passaggio. Non vale solo per i consacrati religioso che non dovrebbero avere affetti terreni che li tengano legati alla terra ma vale per tutti. Non dipende dal disinteressa o dalla mancanza d'amore anzi la pienezza dell'amore. Santa Giovanna Beretta Molla che ha rischiato e perso la vita per portare a termine una gravidanza pur sapendo di avere anche altri tre figli da crescere che amava e un marito che amava. E' la sensazione dell'esilio, fino a quando siamo nel corpo siamo in esilio lontani da Dio, lo sappiamo ma quanti ci credono...lo sappiamo e lo viviamo e non è necessario avere fatto delle esperienze soprannaturali.

Figlia mia, coraggio, lascia che finisca di manifestarti ciò che è necessario e che riguarda il regno della mia Volontà, affinché nulla manchi per poterlo formare in mezzo all’umana famiglia e dopo che avrò compiuto tutto, ti porterò subito nella nostra Patria....." Gesù

Nelle parola che Gesù dice a Luisa - non la porta in Paradiso fino a quando non ha finito di ricevere tutto ciò che è necessario - c'è anche una rivelazione che riguarda tutti noi: la consapevolezza (che diventa sempre una realtà vissuta) che noi siamo sul pianeta Terra non per cambiare aria o per non fare nulla ma per compiere una missione e - a meno che noi non facciamo delle stupidaggini che abbrevino il tempo della nostra permanenza sul pianeta Terra - noi rimarremo sulla terra fino al momento ultimo in cui noi avremo fatto tutto ciò che il Signore vuole da noi che sia fatto in questo pellegrinaggio terreno. Quindi il desiderio del cielo è temperato dalla volontà ferma di compiere ciò che Dio ci ha affidato e non bisogna pensare a grandi cose. Una vita ordinaria e nascosta - senza colpi di sensazionalismo di nessun tipo - davanti a Dio ha un valore grandissimo e anche nell'economia della salvezza e nell'ordine del cosmo. Le nostre scelte sulla vita devono essere sempre in sintonia con il Magistero della Chiesa ed è per questo che la vita è sacra. Facciamo attenzione a varie forme con cui mettiamo a repentaglio la nostra vita o quella altrui nel breve o nel lungo termine rischiando poi di ritrovarci davanti a Dio con Lui che ci dice: nella mia Volontà che tiene conto della tua libertà, tu ti saresti dovuto presentare più avanti.

Il don si spiega: se una persona si fuma 3 pacchetti di sigarette al giorno e a 60 anni gli viene un tumore alla gole e muore, noi pensiamo che quella morte con queste motivazioni sia voluta da Dio? O forse è più ragionevole e pensare che questa persona si è suicidata di fatto? Cosa analoga vale per l'alcool, per chi abusa di cibi - il don ha visto degli esempi, quando l'obesità diventa un problema oltre ai problemi fisici ci sono dei problemi cardiologici e si va all'altra vita prima del tempo. Chi vuole vivere nella dv deve fare attenzione a queste cose e confrontarsi. Fumi? Bevi? E che facciamo? Mangi troppo? Non è un problema di linea o di idolatrare il nostro corpo, la saluta è un bene prezioso che Dio ci ha dato e dobbiamo custodire. La nostra Volontà umana non deve anticipare la nostra partenza.

Se Luisa fosse morta secondo i suoi desideri il 6 Novembre 1926 al ventesimo volume, non ci sarebbero stati altri 16 volumi. E se avesse compiuto un'abuso che gli avesse abbreviato la vita?

"..Credi tu che vedrai il pieno trionfo del regno dell’Eterno Fiat prima di venire al Cielo? Vedrai dal Cielo il suo pieno trionfo..." Gesù

E ancora oggi (2021) non c'è il Regno della divina volontà e sono passati (Luisa è morta nel 1947) 74 anni..ci sono i tempi di Dio e dobbiamo avere anche la capacità di pensare a lungo termine su tutte le cose e non restringere i nostri orizzonti ai confini piccoli, ristretti e limitati.

Analogia del regno della dv e di quello della Redenzione. Ci fa capire qualcosa dell'operato divino e della responsabilizzazione delle risorse umane.

"..Di te succederà ciò che successe di me per il Regno della Redenzione, feci tutto ciò che ci voleva, formai il fondamento, diedi le leggi, i consigli che ci volevano, istituii i sacramenti, lasciai il Vangelo come norma della vita degli uomini, soffrii pene inaudite, perfino la morte, ma poco e quasi nulla io vidi stando in terra, dei frutti dello svolgimento della Redenzione. Dopo aver fatto tutto e non avendo altro da fare, affidai tutto agli Apostoli, affinché fossero loro i banditori del regno della Redenzione, perché mettessero fuori i frutti dei lavori che Io avevo fatto per il regno della Redenzione. Così succederà per il regno del Fiat Supremo..." Gesù

Gesù quando è asceso al Cielo ha lasciato tutto e tutti gli strumenti. C'erano gli Apostoli, i Sacramenti, i discepoli pronti a collaborare con gli Apostoli, i meriti infiniti di Gesù e dopodichè se ne è andato e ha lasciato il testimone a loro. Quanto prospera il regno della Redenzione? Tanto quanto è efficace, attiva e santa l'opera degli apostoli. Nel corso della storia, quanto prospera la Chiesa non come istituzione ma come diffusione del Vangelo; quando è che questa attività terrena prospera? Quando ci sono vescovi, preti e ministri zelanti e fratelli e sorelle zelanti che fanno il loro lavoro. Tutte le parabole del Vangelo (operai del vangelo, i talenti, chi traffica le mine ecc...) e se non viene fatta questa operazione Gesù non è che si mette a fare le cose a posto di chi non le fa.

Il don racconta di quando una volta è andato a casa di un suo amico (o gli è stato detto) e ha visto un presepe con su scritto sopra: Io ho fatto la mia parte (Gesù che parla) e tu? Non parla nessuno al posto nostro.

Gli eventi che Gesù dispone perchè i suoi disegni vadano a compimento, è vero che dobbiamo cooperare e lavorare e fare la nostra parte. Ma quando c'è un grosso disegno ci pensa il Signore a favorire le condizioni perchè si realizzi. Lavorare e cooperare sì, affannarsi e preoccuparsi no. O forzare le mani no.

"..Credi tu che sia a caso la venuta del Padre Di Francia e il fatto che mostra tanto interesse e ha preso a cuore la pubblicazione di ciò che riguarda la mia Volontà? No, no, l’ho disposto io, è un atto provvidenziale della Suprema Volontà. che lo vuole come primo Apostolo del Fiat Divino e banditore di Esso e, siccome è Fondatore di un’opera è più facile avvicinare Vescovi, Sacerdoti e persone anche nel suo stesso istituto, per bandire il regno della mia Volontà, perciò l’assisto tanto e do lume speciale, perché per capire la mia Volontà, ci vogliono grazie grandi e non piccole luci, ma sole, per comprendere una Volontà Divina Santa ed eterna e grande disposizione da parte di colui al quale viene affidato quest’ufficio. E poi anche la venuta giornaliera del Sacerdote l’ho disposta io, per trovare subito i primi Apostoli del Fiat del regno mio, affinché possano bandire ciò che riguarda il mio Eterno Volere..." Gesù

il sacerdote che veniva tutti i giorni da Luisa perchè doveva benedirla per farla uscire dallo stato di irrigidamento in cui entrava alla sera e per Luisa questo è stata una grande mortificazione. E quante volte abbiamo visto Luisa supplicare il Signore perchè gli togliesse questa croce? Un prete deve avere un contatto frequente con te (dice Gesù a Luisa) perchè questa roba dovrà diventare patrimonio della Chiesa - non solo oggetto di qualche sacerdote - c'è una visione dove ci sono i libri circondati da vescovi e cardinali. Questo non avverrà se i sacerdoti e vescovi non prendono contatto con questo mondo. Certo che il Signore aiuterà predisponendo gli eventi, ma tuttavia ci deve essere questa cooperazione dei diretti interessati e devono fare quello che devono fare e comprendere i segni dei tempi. Non è ancora giunta l'ora in cui la visione di Luisa (dove sacerdoti e vescovi leggono gli scritti di Luisa in Chiesa) si compie, ci sono i tempi di Dio.

Il fattore tempo è una dimensione fondamentale che ci consente di lavorare con amore, pace e di non preoccuparci di ciò che non è compito nostro. Noi dobbiamo fare quello che è in nostro potere dopodichè dire che siamo servi inutili ed affidare tutto a Gesù che a suo tempo farà frutto. Esempio anche nel piccolo: X prega per la conversione di Y, e prega, prega, prega ecc... e sembra che questa preghiera sia inascoltata...sembra perchè magari Dio esaudirà questa preghiera fra 10 anni e tu li vedrai dal cielo gli effetti, oppure causeranno la conversione di quella persona in punto di morte e di conseguenza non la conoscerà nessuno. La vedrai nel cielo. Nostro compito è lavorare bene, nel nostro posto e nella missione che Dio ci ha affidato, con amore, costanza e perseveranza lasciando a Dio i frutti del nostro lavoro perchè ne faccia ciò che vuole nei tempi e modi che Lui vuole. Senza preoccuparci se non vediamo nulla. E senza lasciarci travolgere e dall'apparente prevalere di eventi negativi che sembrano vanificare il bene che stiamo facendo, avanti senza nessun problema. Le opere di Dio, Dio le difende e le porta a compimento a patto che ciascuno stia al proprio posto e faccia bene quel che il Signore gli affida e chiede di fare.

"..Perciò lasciami prima finire, affinché dopo aver terminato il mio compito possa affidarlo ai nuovi Apostoli della mia Volontà e tu potrai venire al Cielo, per vedere da lassù i frutti del sospirato regno dell’Eterno Fiat”. Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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