sabato 31 luglio 2021

Possedere la Divina Volontà come vita propria

Vivere nella Divina Volontà significa possederla come vita propria. Questo non è possibile senza la buona volontà dell'anima. Le età del mondo e le tappe della salvezza secondo la Sacra Scrittura e ciò che Gesù ha spiegato e rivelato a Luisa. Libro di cielo volume 20, 14 Novembre 1926, 14 Dicembre 2020

14 Novembre 1926 Come col non seguire il Voler Divino nella Creazione mancherebbe il riflesso delle opere sue. Come ci vogliono grazie grandi per la santità del vivere nel Santo Volere

Teniamo sempre il contesto in cui accade ciò. Luisa chiede a Gesù cosa succederebbe nell'eventualità di una latitanza o negligenza nel compimento dei suoi soliti atti nella dv (atto preventivo, di fusione, giri, atti attuale le cose comuni in cui noi dovremmo esercitarci quanto possiamo)

Stavo facendo i miei soliti atti nel Voler Divino e pensavo tra me: “se io passassi un giorno senza fare questi atti, quale sarebbe il bene che perderei ed il male che farei?...Luisa

E dopo aver spiegato le conseguenze in termini di grazie perdute, quando noi manchiamo a qualche opera di perfezione (a prescindere dagli atti specifici compiuti nella dv) non è come commettere un peccato. Quando non si compie un'opera di perfezione, la nostra grazia non cresce, perdiamo un'occasione di crescita.

".. “Tu devi sapere che grazie grandi ci vogliono per poter formare nell’anima la santità del vivere nel mio Volere, le altre santità si formano con piccole grazie, perché non è una volontà immensa ed eterna che devono abbracciare e possedere, ma le piccole sue particelle, i suoi comandi, la sua ombra. Invece questa deve possedere come vita propria la mia Volontà, deve corteggiarla e fare gli atti suoi, atti propri, sicché ci vogliono mari di grazie per formare questa santità;.." Gesù

1)Per possedere come vita propria la dv bisogna corteggiarla e ci vogliono mari di grazie non come nella "santità classica" qui si tratta di entrare in un mare divino e possederla come vita propria. Quindi se io mi lascio scappare alcune occasioni di acquisto di grazie o peggio tante, questa vita dentro di te non si formerà mai. Fermo restando che non si riduca (dice il don, preoccupazione pastolare che dipende dalla sua deformazione professionale di parroco) la vita nella dv nel compimento di questi atti senza che la nostra vita non abbia una sostanziale coerenza ed adesione, tendente alla perfezione, alla divina volontà.

Possedere come vita propria la dv, è la Volontà di Dio che vive in noi. E conseguentemente dipende da essi, una persona che vive nella dv al 100% raggiunge l'impeccabilità per grazia, raggiunge anche il dono che ogni minimo atto che compie - cosciente o meno - diventa divino. Per questa fusione con questa dv, ogni suo atto diventa dv. per questo concorre tutto anche gli atti che noi compiamo. Esperienza comune che possono esserci in questo, quando si sta in una fase ordinaria della vita nella dv è che si hanno dei alti e bassi (momenti in cui noi stiamo attenti e altri momenti di poca attenzione). Purtroppo c'è questa alternanza dipendente dalla nostra ordinaria e fragile natura umana.

2)La buona volontà dell'anima: Cosa significa? Sappiamo che quando gli angeli hanno annunciato la nascita di Gesù, in greco c'è un termine misterioso o che è difficilmente traducibile che in latino è stato tradotto come "buona volontà" eudochia cioè che sembrano stiano messi bene. Ma chi è che sta messo bene? Non fa riferimento dall'amore universale per tutte le persone....noi vediamo che tutti gli abitanti del pianeta terra stanno in pace o no? Perchè non tutti hanno accolto il Principe della Pace. E il saluto di Gesù è Pace a voi. Quali sono gli uomini amati in questo senso dal Signore? C'è l'amore universale che Dio ha nei confronti di ogni essere umano in quanto creatura da Lui fatta, ogni essere umano è un'anima uscita da Dio irripetibile e Dio non può disprezzare ciò che ha creato. Ma appena entra nella cellula fecondata si macchia del peccato originale che riguarda tutte le persone e anche coloro che non ci credono. E tutti subiranno le conseguenze nefaste del peccato originale tra cui la nostra volontà, non solo è debole, ma è facilmente piegata al male attraverso gli allettamenti esterni o dal disordine interno. Allora quand'è che la volontà diventa buona? Quando iniziando un processo di conversione, anche minimo, la persona capisce che la causa di tutte quante le sue infelicità e miserie è - come noi sappiamo molto bene - la volontà umana schiava del peccato e quindi va appresso a tutte le luci del mondo che vede senza fare discernimento. E poi è in balia di spinte e passioni che la trascinano dove vogliano.

Per accogliere Gesù (1), per cominciare un cammino di santità (2) e ancora di più per puntare a possedere la vita nella dv come propria, ci vuole un'atto con cui la volontà umana chiede a Dio aiuto e sceglie di prendere le distanze dalla condizione di miseria in cui si trova.

La mia volontà oggi è buona? come sto io messo oggi? E' buona nella misura in cui mi sto avvicinando (se sono lontano da Dio), se sto già vicino a Dio è buona nella misura in cui c'è un progresso nella mia vita - noi dobbiamo fare attenzione alla valutazione oggettiva dei nostri progressi. Fermo restando della consapevolezza delle nostre miserie, imperfezioni, negligenze, ecc... noi possiamo e dobbiamo vedere se stiamo un pochino meglio rispetto a un pò di tempo fa o siamo sempre uguali - perchè se Dio non fa mai mancare la Grazia a chi è disposto a riceverlo - quindi se siamo sempre uguali il problema dipende dal fatto che la nostra volontà non sta muovendosi bene magari sprecando e sciupando le grazie di Dio.

3) "...Perciò da parte del tuo Gesù nulla ti mancherà, molto più che è un lungo mio desiderio voluto, vagheggiato e sospirato per ben seimila anni di voler vedere nella creatura la nostra immagine copiata, la nostra santità immagine copiata, la nostra santità impressa,.." Gesù

Gli scritti di Luisa Piccarretta seguono la cronologia Biblica che vedono comparire l'uomo perfetto, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, e questo pone tantissime questioni che interrogano la nostra fede. Non esistono pronunciamenti magisteriali e/o autorevoli...la Chiesa non si è mai espressa ufficialmente su tutto quella ricostruzione storica che il mondo laico ha presentato. Ci sono opinioni personali, non ci sono soluzioni chiuse. Però la Bibbia e gli scritti affermano che la storia va avanti a percorsi di 2 millenni. E in effetti la creazione è collocata nel circa nel 4000 A.C. , Abramo che è l'inizio della nuova creazione è vissuto circa 2000 ac. e Gesù è venuto 2000 anni dopo. Il diluvio universale, dopo viene Abramo che porta alla venuta storica di Gesù e adesso sono passati altri 2000 anni e la nostra epoca è il corrispettivo del diluvio e del post diluvio. Questa epoca corrisponde a quello che nella Bibbia (Apocalisse) - e il don non è il solo a dirlo - si chiama il primo combattimento escatologico seguito da quel misterioso regno dei 1000 anni che purtroppo è andato in sordina. Ma con gli scritti di Luisa alla mano è possibile vederci (sono pure ipotesi) quel periodo di pace e di vita con Cristo universale che potrebbe essere il Regno della dv preceduto da un momento di forte crisi e tribolazioni. E possiamo in questa logica azzardare qualche previsione futura: Se 2000 anni dopo la Creazione c'è il diluvio e Abramo, dopo 2000 anni la discesa storica di Gesù sulla terra e dopo 2000 anni il primo combattimento escatologico e il Regno della Divina Volontà, sappiamo che l'Apocalisse parla del secondo combattimento escatologico (l'ultima lotta sarà tremenda) se la ricostruzione è attendbile, minimo ci passano altri 2000 anni e preghiamo per coloro che si ritroveranno. Dopo il secondo combattimento ci sarà la Venuta di Gesù sulla terra. Schema opinabile ma il don l'ha visto condividere da maestri più dotti del don sulla dv e quindi questo ci aiuta semplicemente a vivere con fiducia i momenti di sconvolgimento attuale (che sono sotto gli occhi di tutte) leggendo nella luce della speranza: Grandi sommovimenti precedono grandi grazie. Speriamo di poter vedere insieme alla sofferenze ciò che verrà dopo, quel tempo tanto sospirato di vita cristiana e di prosperità. Un'indizio che può aiutarci a sperare questo è la promessa di Maria fatta a Fatima che alla fine il suo Cuore Immacolato Trionferà. E' passato oltre un secolo da Fatima e possiamo sperare che in un'arco cronologico non bimillenario (non bisogna fare domande al Cielo sui tempi), Abramo sta intorno al 1870 ac, non è una cronologia precisa al secondo ma un'arco temporale adeguato. Ad avviso del don è un'ipotesi che rimane un'ipotesi, una possibile lettura spirituale appoggiata a qualche passaggio della Sacra Scrittura.

Messaggio: I tempi di crisi precedono un tempo di grazia, perchè accadono queste cose - prima di un tempo di grazia c'è un grande travaglio? La domenica di Pasqua non esiste senza il Giovedì e Venerdì santo (e sabato). E' una regola che sussite in questo mondo a causa della miseria e del peccato del mondo che richiede sofferenze e purificazione per fare i salti grossi. Ecco perchè manteniamo la speranza anche nelle difficoltà e nella tribolazione perchè sappiamo che poi Dio le conduce ad un buon fine.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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