domenica 28 novembre 2021

I "castighi" sono atti di amore

Splendida lezione di Gesù sul senso e il modo corretto di intendere la verità, oggi spesso fraintesa e negata, dei cosiddetti "castighi divini". Il loro perché e il loro senso. Il loro carattere medicinale. I grandi doni (della Redenzione e del Fiat Supremo) che Gesù ha portato alle umane generazioni sono molto più grandi di quelli che avrebbe dato togliendo ogni male e sofferenza dalla terra. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 12 Maggio 1927, 26 Marzo 2021

12 Maggio 1927 Nostro Signore fece più col formare la Redenzione che se ci avesse liberati da tutti i castighi; così è per chi deve formare il Regno del Fiat Divino. Una potenza impedisce a Luisa di morire. Gesù chiama le anime a formare le leggi e a reggere il mondo

Grande lezione da parte di Gesù, molto istruttiva, edificante,profonda e molto attuale. Nella prima parte Gesù parla esplicitamente in maniera appropriata, corretta e consona dello spinoso argomento tema dei castighi della divina giustizia. Un'argomento che oggi non è soltanto tabù tra le persone lontane da certe ottiche di fede - perchè magari travisano questo aspetto della verità rivelata - ma è diventato argomento tabù anche tra gli ecclesiali dove qualcuno dice che Dio castiga nessuno. Oltre a dimostrare di non aver studiato la Bibbia (tema affermato in alcune parti della Bibbia) e la Chiesa ce lo mette in bocca nell'atto di dolore ("..perchè ho meritato i tuoi castighi...") e alcuni omettono quella frase arbitrariamente perchè nel rituale della penitenza l'atto di dolore rimane sempre lo stesso. Dire quella frase ci fa riflettere e qua Gesù ci spiega il senso: i castighi divini non sono vendette o punizioni, siccome hai fatto questo, io te la faccio pagare. Dall'etimologia del termine, ti rendo casto cioè ti rendo puro cioè ti purifico. Il castigo ha una funzione medicinale come qua Gesù spiega. E' come quello che deve fare un genitore di fronte al figlio ribelle, l'educazione non si impartisce a suon di botte, questo non è educare, non si educa così però se di fronte a punti educativi fondamentali un figlio non accetta l'educazione, si ribella, fa di testa sua e si va a rovinare un genitore deve intervenire. Non con violenza, a tempo e luogo opportuno ma come estrema razio sapendo che purtroppo queste cose non sempre producono effetti positivi (c'è il pericolo che di fronte a questa situazione il figlio continui per sfida) ma bisogna farlo perchè altrimenti il genitore potrebbe essere accusato di non aver spinto a riflettere usando le maniere forti. Innumerevoli volte il don ha sentito o ha saputo di situazioni - vite fallite e matrimoni falliti - in cui i soggetti in causa si inalberano contro i genitori accusandoli perchè se li avessero fatto una faccia tanta di schiaffi quando era ora, forse avrei messo un pò di giudizio. Poi ognuno deve prendersi le proprie responsabilità ma qualche piccolo fondamento di verità c'è. Dio ci educa con l'amore e la misericordia non con le mazzate. Tuttavia in presenza di indurimenti nel male e di follie di persone, Dio deve in qualche momento..

"..molto più che il minore doveva servire all’equilibrio della giustizia e la mia Umanità non poteva né voleva opporsi a questo equilibrio divino. Oltre a ciò i castighi dovevano servire di richiamo alle creature, come voce parlante di sentinelle perché potessero scuoterli dal sonno della colpa, di sprone per metterli in via, di luce per condurli,.." Gesù

Il castigo è un'atto d'amore e non di non amore, il fine è che tu ti ravveda ed inizi a stare bene. Negare questa cosa qua - a parte che non si può fare per i suoi fondamenti biblico dogmatici - ma è di fatto negare la bontà di Dio. Qualunque educatore sa che amare veramente vuol dire dei no, a volte accettare di far soffrire per il suo bene la persona amata.

La divina volontà le mostre alcune cose che stanno per accadere:

Mi sentivo oppressa non solo per la privazione del mio dolce Gesù, ma per le continue minacce di castighi gravi, di prossime guerre e rivoluzioni così infernali da raccapricciare. Oh! Dio che pena essere costretta da una potenza suprema a vedere questi mali, l’accecamento dei capi delle nazioni che vogliono la distruzione dei popoli e la mia impotenza per poter fare fronte alla divina giustizia con le mie pene per far risparmiare i popoli da tanti mali...." Luisa

Luisa vorrebbe risparmiare queste cose. Tutti lo avremmo. Il primo ad essere contento (a risparmiare questi mali) sarebbe Gesù, se permette questi mali è perchè sono necessari al nostro bene e Gesù spiega che anzichè fare la Redenzione poteva eliminare tutte le fonti di sofferenza, magari avrebbero vissuto bene per 80-100 anni e poi si dannerebbero tutti. E' una cosa bella questa qua?

Figlia mia, credi tu che Io avrei fatto di più se avessi liberato i popoli dai castighi da loro meritati con tante colpe, oppure facendo la Redenzione? I castighi erano pene temporenee, la Redenzione era un bene eterno che non finisce mai. Se li avessi liberati dai castighi non avrei loro aperto il Cielo, né dato il diritto alla gloria, invece col formare la Redenzione aprii il Cielo e li misi in via per la Patria Celeste dando loro la gloria perduta; quando si deve fare un bene maggiore, bisogna contentarsi di mettere da parte il minore, molto più che il minore doveva servire all’equilibrio della giustizia e la mia Umanità non poteva né voleva opporsi a questo equilibrio divino...." Gesù

"..quando si deve fare un bene maggiore, bisogna contentarsi di mettere da parte il minore.." Gesù

Quindi togliere i castighi, sarebbe un beneficio materiale ed oggettivo ma molto inferiore alla Redenzione i castighi servono come voce di richiamo alle creature. Perchè le creature si scuotano dal sonno della colpa.

"..Oltre a ciò i castighi dovevano servire di richiamo alle creature, come voce parlante di sentinelle perché potessero scuoterli dal sonno della colpa, di sprone per metterli in via, di luce per condurli, quindi erano anche mezzi per far loro ricevere i beni della Redenzione ed Io non vollì distruggere questi aiuti.." Gesù

".. perciò con tutta la mia venuta sulla terra, i popoli non furono esenti del tutto dai castighi che meritavano.." Gesù

Molte cose brutte Gesù ce le risparmia. Qualche cosa rimane perchè è finalizzata alla conversione, poi che l'uomo nella sua ostinazione mandi in fumo i divini progetti e anzichè trarre tesoro dai castighi li lasci scorrere come se nulla fosse, nessuno potrà dire nell'altra vita a Gesù:bella roba, perchè non mi hai mandato una bella mazzata perchè io potessi riflettere e ora mi ritrovo dannato e tu non hai fatto nulla per salvarmi? Abbiamo suonato il flauto e non avete ballato (Vangelo) vi abbiamo suonato un lamento e non avete pianto, Dio parla con l'amore, dolcezza, bontà, il rispetto profondo, la Misericordia, ti chiama con dolcezza, ti spiega le cose 100 miliardi di volte ecc.. qualche volta quando vede che questi interventi falliscono manda qualche prova, permette che accade questo male. Dio non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva.

Gesù poi trasla questo discorso su Luisa che si affligge perchè non riesce a trattenere i castighi della divina giustizia

".. Se tu avessi liberato i popoli da tutti i castighi paragonando questo bene al gran bene del regno del Fiat Supremo, il primo sarebbe stato nulla al confronto di questo. Onde tu ti trovi nelle mie stesse condizioni, ché devi contentarti di formare il regno del Voler Divino, ch’è più di ogni cosa e riguardo ai castighi devi contentarti che in parte abbiano il loro corso, molto più che Io ti tengo in terra per il regno della mia Volontà, questa è la tua missione speciale.” Gesù

Attraverso questo primo atto della riedificazione sulla terra tornerà. Le sofferenze terrene passano, un'anima che vive nella dv non ha bisogno di nessun castigo..cosa deve castigare in un'anima che è completamente sua? Luisa incassa - siamo nel 1927 - ha 62 anni, vuole andare nella sua Patria ma sente una potenza nemica che gli impedisce di andare in Cielo. E Gesù parla:

"..Ora figlia mia, tu pensi che avresti fatto di più se avessi liberato i popoli dai castighi tanto necessari in questi tempi e, vedendo che non ti viene dato, ti viene a noia la vita e vorresti venirtene alla Patria Celeste; povera figlia, come sei bambina nella conoscenza dei beni veri, grandi ed incalcolabili che non finiscono mai e dei beni piccoli e finiti;.." Gesù

Gesù aveva appena finito di dire a Luisa che era bambina spirituale e ci sono dei beni enormi che devono essere presi di mira con tutte le nostre forze e sono incomparabilmente più grandi dei nostri mali.

Figlia mia, non ti affliggere troppo, tu ti fai molto male ed Io soffro nel vederti così penare, vuoi sapere tu chi è questa tua gran potenza nemica? E’ tutto il Cielo che impedisce ai tuoi passi, al tuo volo, di farti venire nella Patria Celeste, da te tanto sospirata, ma sai perché? Perché tutti vogliono vedere in te completato il regno della mia Volontà, vogliono essere loro stessi, tutti gli abitatori celesti, reintegrati nell’onore, nella gloria che in loro manca, perché non fu completa la mia Volontà in loro mentre stavano sulla terra. Perciò vogliono vedere in te, completata in te, questa mia Volontà, per ricevere loro, per mezzo tuo, la gloria completa di Essa. Perciò quando vedono che tu stai in atto di spiccare il volo, tutta la potenza del Cielo si oppone e si oppone energicamente ai tuoi passi, ma sappi che questa potenza del Cielo non ti è nemica, ma amica, ti ama assai e lo fa per tuo bene, sai figlia mia, che colei che formerà il regno della mia Volontà in terra, formerà la corona completa della gloria loro in Cielo e ti pare poco che aspettano da una loro sorella questa gloria completa del Fiat Supremo? Perciò dici insieme a Me: “Fiat, Fiat.” Gesù

Operare e vivere nella dv non è atto privato ma ha riverberi sull'Universo interom, compresi i beati e glorificati che per ragioni contingenti non hanno saputo queste cose. Non ci sono scritti di altri santi che dicono in termini così chiari le cose che Gesù dice a Luisa. Il cielo sta facendo questo per il bene di Luisa, la gloria in cielo che Luisa avrà per essere stata scelta per questa missione sarà impressionante. Quindi non ti vogliono male ma ti vogliono bene. Quando siamo sotto la sferza di una cosa che ci fa soffrire o ci mortifica è chiaro che noi non lo vediamo nel momento il bene. Nella Lettera agli Ebrei dice che Dio corregge chi ama e sferza chiunque riconosca come figlio, è per la vostra correzione che voi soffrite.

(6 perché il Signore corregge colui che egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio. 7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? ------ 11 Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. Ebrei 12,5-11)

Gesù dice che Luisa è una sua collaboratrice, è come un ministro del re che viene messo al corrente del Regnante, da buon ministro cerca di fare qualcosa. Il re in linea di massima la porta avanti e magari qualche cosa il ministro l'ottiene. Se Dio qualche castigo ce lo può risparmiare per le preghiere dei suoi amici, ce le risparmia molto volentieri. Non ci risparmia quelle cose che la sua infinita Onniscenza vede utili al nostro bene. Non sono atti di cattiveria, ma sono delicatissimi atti d'amore.

"..“Figlia mia, quando chiamo le anime in modo speciale e straordinario, faccio come un re quando elegge i suoi ministri ed insieme con loro forma le leggi, domina e regge il regno. Così faccio Io: chiamo queste anime a parte del mio regime, del mio dominio, formo le leggi che reggono tutto il mondo e siccome ti ho chiamato in modo speciale a farti vivere nella reggia della mia Volontà, il mio stesso Volere ti porta i miei più intimi segreti e ti fa vedere i gravi mali, le guerre, i preparativi infernali che distruggeranno molte città e la tua piccolezza, non potendo reggere alla vista di questi mali, giustamente vuole venirsene al Cielo, ma sappi che molte volte i ministri distolgono il re da formare leggi punitrici e se non ottengono tutto, ottengono sempre qualcosa. Così sarà per te, se non otterrai tutto, finchè starai in terra otterrai qualcosa, perciò, fatti coraggio ed il volo nella mia Volontà sia continuo.” Gesù

Quando ci troviamo di fronte alle verità scomode all'orecchio contemporaneo, non possiamo buttarle dalla finestra dicendo che non esistono più. Dobbiamo solo comprenderle bene, spiegarle bene e farle capire bene. La soluzione non è eliminarle ma farle comprendere bene. Perchè si vede anche la bellezza, giustizia, rettitudine e convenienza nell'ambito dei divini disegni nell'ambito del nostro vero bene.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 27 novembre 2021

La potenza e immensità della Divina Volontà

Gesù spiega come la Divina Volontà sia Potenza e Immensità infinite e come il più grande miracolo è quello di poter essere contenuta in una creatura limitata, compresa l'Umanità Santissima di Gesù. Per poter operare ha bisogno di spazi in cui essere accolta. Quando regna opera cose inaudite, sorprese mai viste, spazza via tutte le miserie e piccinerie umane e tutto divinizza. L'enorme differenza tra chi vive nel regno della Divina Volontà e chi si limita a farla. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 8 Maggio 1927, 25 Marzo 2021

8 Maggio 1927 La Divina Volontà è immensa e tutto ciò che fa porta l’impronta dell’immensità

Meditazione che è avvenuta il 25 Marzo, giorno dell'Annunciazione, dell'incontro del Fiat Divino e quello della Madonna. La Madonna fu scelta come cooperatrice fondamentale per l'opera della Redenzione così come 2000 anni dopo un'altra donna è stata scelta per l'inizio della divina volontà sulla terra.

Il cuore della meditazione di oggi è :

"..perciò per quanto possa dare ad una creatura, darei sempre poco messo al confronto col gran dono della mia Volontà, in essa si vedrano nuovi cieli, soli più fulgidi, cose inaudite, sorprese mai viste..." Gesù

Il brano di oggi è un'apologia della dv che parte dalla considerazione dei suoi prodigi nella Creazione, della proprietà dell'immensità della dv su cui Gesù si sofferma:

Figlia mia, la mia Volontà è immensa e tutto ciò che può uscire da Essa porta l’impronta della sua immensità, da una sua sola parola uscì l’immensità del cielo con tutte le stelle, da una sua parola uscì il sole coll’immensità della sua luce e così di tante altre cose..." Gesù

Poi Gesù narra la Creazione di queste creature presupponeva la creazione dello spazio, lo spazio come noi lo conosciamo..è creatura e c'è un principio fondamentale che Gesù poi applica alla sua parola: gli atti e le opere della dv devono trovare un luogo capace di accoglierlo e se non c'è Dio non lo pronuncia e viene subito alla memoria un brano che la Chiesa fa leggere nel vangelo di San Giovanni: Gesù dice che la sua parola non trova posto in voi e sembra un'eco lontano nel tempo..non c'era posto per loro nell'albergo. Non c'è posto. Quante sono le persone nella cui vita non c'è posto per Dio? Il vuoto di una vita senza Dio. Conserviamo l'uso ed assai eloquente della velatura (la meditazione cade in quaresima), si spieghi il perchè - la simbologia è duplice: 1) il lutto e la coscienza che la Chiesa vive nel rievocare la violenta vicenda di Gesù dove viene tolto alla Chiesa. La giornata del vuoto (il sabato santo) dove si celebra l'assenza di Dio. 2) La condivisione di quella tragedia, di quella cosa orribile cioè il vuoto perpetuo in cui tante persone vivono perchè la loro vita è riempita di tante cose che non servono a niente o quasi. Quanta gente, quando capita il discorso, capita su cose religiose dice che non ha il tempo. Se però non ho il tempo non possono entrare cose belle nella vita. In questa vita il tempo e lo spazio non si possono separare, non avere tempo per il Signore significa non avere spazio, se non dedico tempo all'ascolto, alla lettura e alla frequentazione, non ci saranno spazi esistenziali nel mio cuore dove la Parola possa prendere carne. Il Verbo si fece carne attraverso l'annuncio e il suo Fiat. Come fa Gesù a nascere nel nostro cuore se non gli diamo spazio e tempo? I Farisei non lo stavano a sentire con buone disposizioni ma con cattive disposizioni (volevano accusarlo).

".. Tale fu lo stato di Adamo prima di sottrarsi alla Divina Volontà, Essa le fu data dal suo Creatore come il dono più grande, perché conteneva tutti i beni in uno, lui la possedeva, la dominava e si faceva reggitore di questa Volontà Divina, perché Dio stesso gli aveva dato il diritto di padroneggiarla, quindi era padrone della forza, della luce, della santità, della felicità di questo eterno Fiat. Invece, quando si sottrasse da Essa, perdette il possesso ed il dominio e si ridusse a ricevere, non a possedere come cosa propria gli effetti della mia Volontà, a seconda le sue disposizioni.." Gesù

"..Vedi anche tutto ciò che si svolse nella mia Umanità, il più gran miracolo fu il restringere tutta l’immensità della mia Volontà Divina in Essa, i miracoli che Io feci si possono chiamare nulla in confronto a questo. Molto più che in Me era natura il poter dare la vita facendo risorgere, il dare la vista ai ciechi, la lingua ai muti e tutto il resto di miracoloso che feci, perché in Me era natura poter dare quanti beni volevo, al più era miracolo per chi li riceveva, ma per Me il gran miracolo fu il restringere in Me la mia Divinità, l’immensità della mia Volontà, la sua luce interminabile, la sua bellezza e santità inarrivabile..." Gesù

Quante persone stanno a chiedere al Signore in continuazione grazie materiali? Ogni giorno devono andare a chiedere l'elemosina. Se uno fosse ricco l'elemosina non la chiederebbe più.

"..Invece, quando si sottrasse da Essa, perdette il possesso ed il dominio e si ridusse a ricevere, non a possedere come cosa propria gli effetti della mia Volontà, a seconda le sue disposizioni. Chi si trova in condizione di ricevere è sempre povero, non è mai un ricco, perché il ricco possiede, non riceve e sta in condizione di poter dare agli altri parte dei suoi beni.” Gesù

Molti sono affascinati dalla dv e si chiedono se ci siano tecniche particolari...cosa chiedi al Signore? Anche se ti guarisse quella persona dal tumore non sarebbe la cosa più grande, la cosa più grande è che in te e in quel parente torni a vivere la dv. Se poi accadesse questo non andresti a chiedere l'elemosina a Dio con la lista. Poi si prega sempre meno, molti intendono la preghiera come un'elenco di cose da chiedere al Signore, ma questo non è pregare, sta al limite del discutibile. Quando Gesù insegnò il Padre Nostro disse: non fare come i pagani che parlano parlano (Vangelo di san Matteo capitolo 6) e credono di venire ascoltati a parole. Dio sa di cosa abbiamo bisogno e ce le dà, ma quando preghiamo con il cuore il Padre Nostro perchè il regno della dv è contenuto nel Padre Nostro. La dv non è una cosa strana, venga il tuo regno COME in Cielo COME in Terra. Gesù in questi scritti fa un'approfondita spiegazione della parte centrale del Padre Nostro.

Chi la possiede (la dv) è ricco, non ha bisogno di nulla e che cosa avverte in sè? Le debolezze umane non le sente più, perchè la potenza della dv le spolverizza - le passioni odio, invidia, lussuria, l'avarizia, la superbia - la dv le spazza via. Le miserie, le nostre piccinerie...già Seneca e altri dicevano (forse) non è mai successo di stare un pochino tra gli uomini senza tornare a casa un pò meno uomo di prima. Perchè purtroppo la nostra umanità miserabile è presa da cose basse, meschine, becere, persone si offendono per nulla, si fanno i film perchè quello non ha fatto quello, ecc... a sentire queste cose qua si viene presi da compassione..ma che vita fanno gli altri? Una persona che campa così chiede qualche grazie e ogni giorno si ritrova nella condizione miserabile di prima. Chi invece la tiene in suo potere vede la sua situazione cambiare.

Figlia mia, chi vive nella mia Volontà ha in se stessa questa Divina Volontà dominante e reggente, l’anima è posseditrice, la tiene in suo potere e mentre essa possiede il Divin Volere, ha in suo potere la sua forza, la sua santità, la sua luce, i suoi beni; il Divin Volere possiede l’anima e tenendola in suo potere, le debolezze umane, le passioni, le miserie e l’umana volontà stanno sotto la potenza irremovibile e la santità della Suprema Volontà, quindi innanzi a questa potenza si sentono perdere la vita, sicché la debolezza si sente vinta dalla forza irresistibile del Fiat Divino, le tenebre si sentono vincere dalla luce, le miserie dalle sue ricchezze infinite, le passioni dalle sue virtù, l’umana volontà dalla Divina...." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 26 novembre 2021

Il Cielo del Fiat divino

Stupenda lezione di Gesù sull'immutabilità, irremovibilità, intangibilità ed incrollabili della Divina Volontà e su come l'anima che fa la Divina Volontà e in essa vive partecipa realmente di tali attributi vivendo senza alcuna mutazione, fissa nella luce, nella pace e nell'immutabilità. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 4 Maggio 1927, 24 Marzo 2021

4 Maggio 1927 L’anima che fa la Divina Volontà è sempre cielo e non si esaurisce mai

Figlia mia, il cielo è sempre cielo, non si muta mai, né si sposta e per quanto alle volte le nubi lo offuscano, si stendono e coprono il bello azzurro del cielo, però le nubi non lo possono toccare, si stendono tanto nel basso dell’aria, che c’è gran distanza tra il cielo e le nubi. Sicché il cielo non perde mai la sua bellezza, l’ornamento delle stelle, il suo colore azzurro per causa delle nubi, esso è intangibile a tutto, se vi è qualche cambiamento è la bassa terra, che lo subisce è l’occhio umano che invece di vedere cielo, vede nubi e l’aria oscurata. Tale è l’anima che fa la mia Volontà, è più che cielo, perché Essa si stende nell’anima più che cielo azzurro tempestato di stelle e, ferma ed irremovibile, si sta al suo posto, regnando e dominando tutto, con tale maestà da rendere anche i più piccoli atti della creatura, in virtù della sua luce, più che sole e stelle fulgidissime. Sicché le pene, le mie privazioni, sono come nubi formate nel basso dell’umana natura, per cui pare che l’oscurino, ma il cielo della mia Volontà resta intangibile ed il suo Sole che in esso risplende dardeggia più forte i suoi raggi ardenti, tanto che tu ti senti come offuscata, ma è tutto superficiale e nel basso della tua umana natura, ma nell’anima tua il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione, chi mai può toccare la mia Volontà? Nessuno...." Gesù

Gesù ci porta a contemplare il cielo della divina volontà o il cielo del Fiat, per farci comprendere una cosa importante e che chiama in causa anche il nostro discernimento in particolare su quello che accade dentro noi stessi: ciò che sta alla base, alla radice della nostra anima e ciò che si muove ed agita in superficie.

L'occasione contingente per questo brano - come quasi sempre con santa ironia - sono le privazioni di Gesù e il tormento e la debilitazione che questi provocano e la considerazione singolare di Luisa

"..Le privazioni del mio dolce Gesù mi tormentano, mi debilitano e sento la povera anima mia come esposta ai raggi d’un sole ardente qual è il Voler Divino, raggi che offuscano e quasi mi anneriscono, ma nonostante mi senta abbrunire, sono costretta da una forza suprema a restare fissata in questi raggi del Sole del Fiat Divino senza potermi spostare, senza Colui che, innaffiandomi, rende meno cocenti questi raggi e farebbe spuntare nel mio insanguinato cuore qualche filo d’erba;..." Luisa

C'è una realtà che però non può essere momentaneamente percepita a causa delle sofferenze e pene causate dalle privazioni.

"..come mi sento male! Senza Gesù tutto si è cambiato in me, solo il Voler Divino mi è rimasto, unica mia eredità che non mi può essere tolta da alcuno, neppure da Gesù..."

Il divino volere può essere tolto solo da noi stessi, Gesù tutto farà meno che togliere una cosa che Lui stesso ci ha voluto donare creandoci e non vede l'ora che arrivi nella nostra anima. Come possiamo dire con certezza che Dio non violerà mai la nostra libera volontà e possiamo dire che di sua spontanea volontà non toglierà mai il volere divino da noi. Lo togliamo noi con il peccato o con le nostre recalcitranze, o con il voler fare di testa nostra, agire di testa nostra, di iniziativa nostra senza mettere i nostri atti nella dv e non facendoli diventare divini ecc... E Luisa prosegue:

".. Essa sola è la mia vita, il mio soggiorno, il mio tutto,.." Luisa

La Divina Volontà deve diventare il nostro soggiorno, la nostra vita e il nostro tutto. Il grande insegmamento di questa meditazione è che tutto quello che accade può essere doloroso, le esperienze dolorose le percepiamo come tali, l'immagine di una giornata che promette diluvio, quando le nubi sono così dense che sembra quasi a mezzogiorno che sia notte. La luce del sole può quasi scomparire. Se uno si mette su un'aereo, passa attraverso le nubi ed esce dalle nuvole ed è finito tutto: si vede il tappeto bianco in basso e si vede la luce che illumina tutto. Ciò che resta e rimane deve essere sempre e solo la Divina Volontà, le cose vengono da fuori (circostanze della vita liete o tristi, piacevoli o dolorose, prospere o avverse, gradevoli o sgradevoli ecc..) comprendendo in queste cose anche i diletti spirituali e consolazioni spirituali. Anche i diletti e consolazioni spirituali / la privazione di Gesù reca il massimo di dolore sulla terra anche quello è nube, se Gesù si nasconde a Luisa lo fa perchè quello è un'atto ben preciso della sua Volontà. Perchè in quel momento Gesù vuole che Luisa soffra ed offra quella sofferenza perchè misteriosamente quelle sofferenze faranno bene a lei, faranno del bene a tanti e concorrerranno all'avvento del Fiat Supremo. Noi le ignoriamo e non le comprendiamo il senso di tante cose che accadono: abbiamo pochi punti fermi.

Nelle cose di Dio ci sono alcuni punti fermi che sono il fondamento su cui noi ci muoviamo, perchè i dettagli in questa vita sono assai incomprensibili, il don (esempio) non sa perchè in quella giornata il Signore permetterà quell'incontro e situazione, quel fastidio, quella brutta o bella notizia ecc.. e forse nemmeno lo capirà. Ma se lui vive o vuole fare la divina volontà, qualunque cosa accada, dirà: al di là di questo ci sta il sole e dirà Fiat. Non è uno slogan di appartenenza, il grande Fiat Redimente sigillato dalle parole di Maria Santissima, il Fiat Creante.. noi dobbiamo pronunciare il nostro Fiat di fronte a tutto se vogliamo vivere nella dv. Non ci deve essere nessuna opposizione o recalcitranza a niente se vogliamo vivere nella dv. Il don lo dice a lui in primis. Perchè c'è sempre il cielo, il cielo è sempre immutabile, non si smuove e non ci sono cambiamenti è irremovibile e sta al suo posto dominando tutto. Quello che si vive nella dv è la percezione a questo senso di irremovibilità e di fermezza, molti credenti che non hanno una vita di fede ben radicata, si turbano, si agitano, si preoccupano, si affannano e cercano rimedi...considerazioni sulla pandemia, ognuno deve farle. Ma affannarsi a cercare la soluzione attraverso espedienti umani. Si capisca bene, per prima cosa ed innanzitutto si elevi un grido al Signore attraverso la corona del santo rosario, attraverso il ripristino della comunione con Dio, la cessazione di tutti i mali che è il peccato. Quanti fedeli nel cuore sono davvero convinti che la prima cosa da cui tutto dipende è rimanere uniti alla dv? Che molto concretamente - oltre alle finezze che Gesù insegna a Luisa - dove stai nella dv se non preghi mai? Gesù è morto in croce per darti gli strumenti di guarigioni (sacramenti) e tu non li usi? Dove sta la dv se tu in continuazione stai offendendo Nostro Signore? Non c'è. E quando questo non c'è sono sempre nubi ed acqua vissute senza però la percezione che questo è un fenomeno momentaneo che a me dà tranquillità e fermezza anche in mezzo alle tempeste. Questo non lo vivono quasi nessuno. A quello che si vede dall'esterno il don non ne ha questa percezione (che si viva con la percezione che sopra c'è il Cielo).

"..Sicché le pene, le mie privazioni, sono come nubi formate nel basso dell’umana natura, per cui pare che l’oscurino, ma il cielo della mia Volontà resta intangibile ed il suo Sole che in esso risplende dardeggia più forte i suoi raggi ardenti, tanto che tu ti senti come offuscata, ma è tutto superficiale e nel basso della tua umana natura, ma nell’anima tua il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione, chi mai può toccare la mia Volontà? Nessuno..." Gesù

Ti senti sballottato? tentata? Ti senti tentarti di preoccuparti...noi non dobbiamo immaginare che la dv ci ponga in uno stato di intangibilità assoluta e sensibilmente percepibile. Il contraccolpo di una notizia brutta noi lo sentiamo, è impossibile non sentirlo, ma bisogna vedere come reagiamo a questa cosa qua. C'è una grandissima differenza.

"..il cielo del Fiat Divino non subisce alcuna mutazione,.." Gesù

Tutto quello che ci accade, anche un minimo pensiero o movimento della nostra mente e del cuore è da tutta l'eternità perfettamente conosciuto da Dio in ogni minimo particolare, ogni cosa che accade è da Dio conosciuto e governato. Questa è una cosa di fede e non sono gli scritti di Luisa. Sono esplicitazioni di cose già dette dalla Chiesa.

"..Essa è irremovibile ed incrollabile e dov’Essa regna forma il suo soggiorno di luce, di pace e di immutabilità..." Gesù

Chi ti può mettere in crisi, abbattere, farti perdere la testa? Farti perdere le staffe e la speranza? Se stai nella dv la risposta è nessuno e niente. L'unico nostro problema è fare regnare la dv in noi e basta. Soggiorno di luce: non si perde mai il contatto di fede negli eventi, di pace...non si perde mai profondamente la pace, può succedere che nell'istante io avverta un'attimo di sbandamento e di paura ma poi mi riprendo subito. Sia Gesù che la Madonna rimasero turbati (Vangelo) ma non è il turbamento di cui tante volte Gesù parla negli scritti dove dice che in essi la dv non è mai presente. Nella dv non ci può essere turbamento ma è quella reazione incontrollabile della sensibilità di fronte ad un'evento grande. Alla Madonna appare un'angelo che la saluta in quel modo (piena di grazia) e Lei che era tanto umile gli è preso un coccolone, siccome Maria era intelligentissima significava che era Santa e pure Immacolata per essere piena di Grazia - quando Gesù intensamente alla croce, Gesù era veramente uomo, era divinamente felice di fronte a quello che stava per accadere ma la sua umanità di fronte al pensiero di quelle atrocità non si è messa a festeggiare. La pace sostanziale e la pace reale e profonda non è mai intaccata. Ci possono essere delle tempeste nel mare, se uno sta su una barca avverte il finimondo e la fine, ma se uno scende in profondità di qualche metro (il don non è un sub) le tempeste non si sentono in profondità. Sono soltanto cose che si avvertono in superficie. Qualsiasi cosa che succede io non mi muovo, continuo a fare la mia vita santa di prima senza mutare in peggio il mio stile.

Ed io: “Mio Gesù, come sei cambiato! Pare che anche del tuo Divin Volere non voglia dirmi più nulla. (Luisa)

E Gesù che se non gliene parla Lui, basta che si guarda in giro perchè ha la predica ininterrotta nella dv.

Figlia mia, la mia Volontà non si esaurisce mai, se non ti parlo Io di Essa, ti parleranno tutte le cose create,..." quando bevi e mangi pensa alla dv che ti parla, quando guardi qualsiasi cosa intorno a te, le materie e sostanze di cui sono fatte le cose, pensa da dove vengono...le fusa del gatto, la fedeltà di un cavallo, le feste del cane, il moto dei pesci... ed ogni volta che ci mettiamo in ascolto senza leggere i libri di Cielo o ascoltare una meditazione quella lascia sempre frutti in noi.

"..Perciò, se farai un poco d’attenzione ad una cosa che guardi o ad una cosa che tocchi, sentirai nuove lezioni sulla mia Volontà.” Gesù

Con una mano toccati l'altra mano (esempio) senti i muscoli, le impronte digitiali, le righe in una mano, se uno si fa attento ci sarebbe da passarci le giornate intere in contemplazione in ringraziamento della dv che ci parla della sua immensità, atto d'amore. Chi se ne fa attento, la comprende, l'accoglie e la fa sua è un'altra cosa e più partecipa alle sue caratteristiche del volere divino.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 25 novembre 2021

I lunghi tempi di Dio e delle sue opere

Luisa offre a Gesù i suoi dolori per la lontananza da Lui e per il suo percepire, come realmente è, la vita terrena come un penoso e doloroso esilio. Gesù spiega a Luisa come tutto concorra all'edificazione del regno della Divina Volontà, anche questi dolori che insieme agli atti, preghiere e sacrifici, concorrono alla lenta e lunga formazione del Regno. Così avvenne anche nella vita terrena di Gesù e della Madonna. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 30 Aprile 1927, 23 Marzo 2021

30 Aprile 1927 Gloria dell’unità della Volontà Divina e come l’operare in Essa è sempre modo divino. Lavori e sacrifici che fa Gesù nell’anima per formare il regno del Fiat

Meditazione distinta in due parti. Contiene bellissimi insegnamenti per la vita nel dv. Ci sono anche degli importantissimi (a parere del don) insegnamenti di vita esistenziali che si estendono al di là della vita nella dv.

La prima parte ci mostra Luisa nell'atto di fare un giro nella Creazione per seguire la dv in ogni atto creato - nella meditazione precedente, (sbocchi di amore divino #24aprile1927) abbiamo visto quant'è importante riconoscere gli sbocchi d'amore divini, prendere il ti amo e ricambiarli e attraverso di essi riportare al Signore la gloria della sua dv in ogni ente creato; la gloria deve ritornare a Dio - Questo significa fare le cose in modo divino e dargli cose degne di Lui e non dargli cose umane.

Nella seconda parte Luisa lamenta i dolori per la lunghezza sempre maggiore delle privazioni di Gesù.

"..Dopo ciò mi sentivo oppressa, le privazioni di Gesù si facevano più lunghe, sentivo tutto il peso del mio lungo esilio ed il dolore della mia Patria lontana, una profonda mestizia invadeva la povera anima mia.." Luisa

E questo tocca a noi: un tempo c'era la paura della morte, oggi c'è il terrore, l'essere terrorizzati dal perdere la vita fisica, chi ama il Signore è amante della vita, il Signore è amante della vita ma la vita terrena è un'esilio. Nella Salve Regina diciamo: mostraci dopo questo esilio Gesù - l'esilio è una cosa brutta, è essere tenuti forzatamente lontani dalla propria patria. Dalla propria casa, dalle proprie tradizioni, usi e costumi e dall'ambiente dove stiamo bene. C'è un canto mariano popolare che dice andrò a vederla un dì nel Cielo Patria mia.. la patria è casa nostra. San Paolo dice che la nostra Patria è nel Cielo. Domanda che dobbiamo porci anche noi e sentire le risonanze nel nostro cuore: ma io mi sento a disagio di stare ancora sul pianeta terra? Se io fossi certo di aver espiato i miei peccati (e quindi non mi devo fare purgatorio), ho compiuto la mia missione (quindi il Signore non desidera che faccia altro sul pianeta terra)...sarei pronto a gridare di fronte a Dio portami via? Voglio andare a casa mia? I santi questo lo hanno vissuto. E' vero che forse uno ha famiglia, ma la Patria è il Cielo. Luisa ha una profonda mestizia non solo per l'assenza di Gesù - mettiamoci nei panni di un santo, pensiamo ad un bel momento di consolazione terrena o dopo un bel pellegrinaggio (quando lo si può fare), vive dei momenti fantastici, magari ci sono alcune grazie sensibili ma poi il pellegrinaggio finisce presto (come tutte le cose terrene). E ricomincia la vita solita. Ne verranno forse altre. In questa vita terrena c'è la condanna che tutto finisce (quando si tratta di cose belle) ma è anche fonte di consolazione per le cose negative. Luisa era toccata da una profonda mestizia...ma quando finisce la nostra vita? Che pensiamo quando leggiamo queste cose? Se uno ci dicesse queste cose che ci dice Luisa, lo prederemmo per fanatico, esaltato? Esagerato? Ognuno dovrebbe chiedersi di fronte a Dio: io lo sento il dolore del mio esilio? Il peso di stare lontano dalla mia Patria? Io la sento quella profonda mestizia perchè si allunga il tempo di separazione da Gesù - ogni giorno che passa è un giorno in meno alla vita eterna...ci penso? E cosa provo?

Poi Gesù dice un'altra cosa al riguardo circa a queste lunghe attese ed apparentemente infruttuose

Figlia mia, dobbiamo avere pazienza tutti e due e pensare al lavoro della formazione del regno della Divina Volontà, nessuno conosce ciò che stiamo facendo, i sacrifici che ci vogliono, gli atti continuati, le preghiere che occorrono per formare ed ottenere un tanto bene. Nessuno prende parte ai nostri sacrifici, nessuno ci aiuta a formare questo regno che porterà tanto bene e mentre non ci fanno alcuna attenzione, pensano a godersi la misera vita, senza neppure disporsi a ricevere il bene che stiamo preparando.........Sto ripetendo ciò con te, figlia mia, per formare il regno del Fiat Divino. Il mondo prende da noi nonostante non ci conosca e solo il mio ministro assistente conosce ciò che stiamo facendo, ma non prende parte né ai nostri sacrifici, né al nostro lavoro, siamo soli, perciò pazienza in questo lungo lavoro, quanto più lavoreremo, più godremo i frutti di questo regno Celeste.” Gesù

(parte iniziale e finale, il testo è lungo). Tutti questi sacrifici ecc.. concorrono alla formazione del Regno della dv. Noi dobbiamo pensare un'altra cosa: le opere di Dio si fanno nel tempo, tanto tempo ma proprio tanto tempo. Tempo in cui occorre lavorare, pregare e fare sacrifici senza stancarsi e tante volte avendo l'impressione che tutto ciò non producano gli effetti sperati. Così è stato per Gesù, Maria e Luisa. Gesù non ha lavorato per la Redenzione solo nei suoi tre anni di vita pubblica e solo nel Triduo santo ma ha lavorato insieme alla Madonna nel lunghissimo tempo di vita nascosta.

"..Oh! se le creature potessero vedere ciò che passa nel segreto dei nostri cuori, come resterebbero sorpresi di meraviglia! Ciò successe quando Io e la Mamma mia stavamo in terra, mentre tra Essa e Me stavamo preparando il regno della Redenzione, tutti i rimedi che occorrevano affinché tutti potessero trovare la salvezza, non si risparmiavano né sacrifici, né lavori, né vita, né preghiere e mentre eravamo intenti a pensare a tutti, a dare la vita per tutti, nessuno pensava a Noi, nessuno conosceva ciò che stavamo facendo. La mia Celeste Mamma fu la depositaria del regno della Redenzione e perciò prese parte a tutti i sacrifici, a tutti i dolori. Solo San Giuseppe sapeva ciò che stavamo facendo, ma non entrò a parte di tutti i nostri dolori. Oh! come ci doleva il cuore nel vedere che mentre Madre e Figlio ci consumavamo di pene e d’amore per tutti, per formare tutti i rimedi possibili ed immaginabili a tutti per guarirli e metterli in salvo, essi non solo non pensavano a noi, ma ci offendevano, ci disprezzavano ed altri mi tramavano la morte fin dalla mia nascita..." Gesù

C'era sul pianeta terra Dio fatto Uomo e la più grande creatura che Dio abbia creato. Stavano lavorando, sacrificandosi e pregando..Gesù non ha mai alzato troppo i veli su questa realtà (qualcosa Gesù ha detto negli scritti di Cielo, rifece gli atti ecc..) ma concretamente le giornate di Gesù com'erano? Cosa faceva Gesù a 7 anni? A che età è tornato dall'Egitto? Per noi esseri umani (Gesù è rimasto nascosto per 30 anni e si è manifestato solo per 3) viene subito un pensiero: ma perchè non poteva predicare più a lungo? Uno, non sapendo tante cose potrebbe chiedersi cosa ha fatto per 30? Se Dio ha fatto così c'erano delle buone ragioni, però apparentemente che ha fatto?

Lì c'era doppio lavoro: preparare il regno della Redenzione e quello della dv che dopo 2000 anni ha trovato in Luisa una collaboratrice necessaria. La gente ignara o peggio indifferente (anche oggi), oggi più che mai c'è un'indifferenza verso il sacro che fa male vederla. Zero assoluto. E' un'operazione diabolica realizzata nel tentativo di estromettere Dio dal mondo. Adesso sembra che siamo arrivati allo slogan Dio è sepolto e dimenticato. La Madonna è stata la Collaboratrice,

"..La mia Celeste Mamma fu la depositaria del regno della Redenzione e perciò prese parte a tutti i sacrifici, a tutti i dolori.." Gesù

Quindi vuol dire che la Madonna è stata la Cooredentrice nell'opera di Gesù. Così quello che Gesù sta facendo Gesù con Luisa lo sa solo il suo padre spirituale e gli sta dicendo: tutti questi dolori, privazioni, la lontanza dalla Patria, dolore dell'esilio ecc.. sono goccie dolorose che però vanno a concorrere all'immenso della formazione del regno della divina volontà. Le opere di Dio non si realizzano dall'oggi al domani, il don riceve un sacco di mail e di telefonate di gente che espone problemi, angoscie, situazioni difficili e il desiderio - che tutti hanno - di una soluzione immediata e possibilmente senza costi e sacrifici. Questa cosa non esiste. Inizia a pregare, pregare, pregare ecc... quanti rosari ci vorranno perchè questa persona si converta? Non c'è la bacchetta magica. C'è una dimensione distorta dei carismi: con una benedizione fulminea cessano tutti i mali, non si sminuisce l'importanza e l'efficacia delle benedizioni di case, persone e cose...non possono essere intesi come la soluzione immediata del problema. Non è tipico delle opere di Dio che compie in questo mondo. Sono lunghe, faticose e laboriose. Armiamoci di santa pazienza, ecco perchè la costanza e la perseveranza sono importanti. Uno che ha imparato a dire 4 rosari al giorno li dirà in tutta la vita. Raggiunto un traguardo spirituale non è che uno torna indietro...tutta la vita fino alla morte. Solo chi perseverà fino alla morte sarà salvato. Lento lavorio con la percezione che non serva. A volte - con uno sguardo umano - tutto sembra inutile ma non lo è. Punto fondamentale. Chi vuole entrare nella dv...c'è qualche dritta? Leggi, medita, conosci, scegli, formati, prega, lavora quotidianamente non ci sono altre vie conosciute dal don. Noi esseri umani vorremmo tutto subito e senza fatica. Pensiamo alla pubblicità che gira in rete di ricette miracolose che promettono perdite di peso in una settimana. Funziona anche nelle cose spirituali.

Dev'essere chiaro (questo lungo cammino) questa cosa, molti iniziano ma pochi continuano. Per questo Gesù dice che molti sono i chiamati ma pochi gli eletti. C'è lo scoglio della lunghezza delle opere di Dio, del tempo che non dev'essere speso nell'ozio ma dev'essere impiegato con il sacrificio, preghiera, atti continuati ecc... i risultati sicuramente arrivano ma come e quando nel momento in cui Dio vorrà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 24 novembre 2021

Sbocchi di amore divino

Meravigliosa lezione di Gesù sugli sbocchi di amore fuoriusciti nella Creazione e che tornano ad essere riconosciuti e goduti da chi vive nella Divina Volontà. Il regno della Divina Volontà necessita di essere riedificato e tale operazione richiede la distruzione di tutto ciò che ad Esso si oppone: ecco il motivo dei tanti sconvolgimenti, tribolazioni , catastrofi ed eventi disastrosi che accadono nel mondo, finalizzati al ritorno dell'ordine del nuovo regno della Volontà Divina. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 24 Aprile 1927, 22 Marzo 2021

24 Aprile 1927 Sconvolgimento generale per riordinare il regno del Fiat. Sbocco d’amore divino nella Creazione e come dura ancora. Come tutta la Creazione stava accentrata sull’anima

Anche oggi Gesù fa sfoggio della sua maestria e fantasia divina, non c'è da stupirsi che siano così fini, prarticolari e profondi nel comunicare realtà a disposizione sperimentabili a nostra disposizione. Il termine "..sbocco d’amore.." usato negli scritti di Luisa è tipico dei Libri di Cielo, è molto bella perchè dà l'idea (che Gesù spiega e puntalizza) di un'amore talmente grande che non si può contenere, fuoriesce dal recipiente, sembra quasi che il concetto voglia essere trasmesso in qualche modo è che Dio ha un'amore talmente grande per noi che quasi non ce la fa a trattenerlo per sè, questo amore comanda ed impera di uscire dagli argini puri ed infiniti per riversarsi su ciò è fuori di Lui, sembra quasi che Dio non possa farne a meno. Dio non ha necessità alcuna, obbligo alcuno... sono espressioni che vanno capite con le pinze ma Gesù fa pensare qualcosa del genere. Occorre sempre molta cautela, non attribugliamoli certe operazioni ma il concetto rimane.

Figlia mia, guardiamo più in là per sollevarci, Io voglio far ritornare le cose come al principio della Creazione, che non fu altro che uno sbocco d’amore.." Gesù

Dio non aveva nessun bisogno di creare, non è vero quello che diceva Hegel (in modo semplificato diceva che Dio ha bisogno del mondo per essere Dio, se c'è un'essere Onnipotente ecc... dov'è che può manifestare la sua potenza? C'è bisogno di una realtà esterna che in qualche modo gli consenta di manifestare la sua divinità e l'esercizio dei suoi attributi - questa è una bestemmia. Dio non ha mai bisogno di nulla e di nessuno). La Chiesa insegna che gli atti al di dentro della Santissima Trinità sono liberi e necessari, ma quelli fatti fuori dalle Tre Divine Persone sono liberi e non necessari, chi l'ha mosso a creare è l'Amore. Non per fare sfoggio della sua Potenza Divina, ma il suo amore sentiva il desiderio di farne godere a chi potesse riconoscerlo ed accoglierlo fuori di sè. Ecco perchè ha creato. Quando io e tu pensi: ma che ci sto a fare? Perchè ci sono e non sono mai venuto all'esistenza? Dio ci ha creato per amarlo, conoscerlo e servirlo in questa vita e goderne nell'altra. L'irripetibilità di ognuno di noi, la singola persona umana è un'unicum - ha ed è destinata ad avere se lo accetterà - un rapporto con Dio unico, quello che Dio vive con me e quello che io vivo con il mio rapporto con Dio (io universale) non sarà di nessun'altro. Il modo di conoscerlo e di amare il Signore, qui e in Paradiso sarà un'unicum irripetibile e darà al Signore una sfumatura accidentale di felicità. Ecco perchè un'anima che si danna dà "dolore" a Dio. Il danno è dell'anima dannata, tuttavia - secondo quello che noi pensiamo - mancherà quell'unica e peculiare sfumatura di quell'anima in Paradiso. Nel dna vediamo qualcosa di simile, ognuno di noi è unico. Le impronte digitali mie sono soltanto le mie, a quello che appare dall'esperienza il timbro della voce è qualcosa di unico, se noi conosciamo una persona la distinguiamo poi in seguito dalla voce. Il grande sbocco d'amore.

Questo che Adamo ed Eva riceverono e ricambiarono nell'Eden non c'è più.

"..Perciò, figlia mia, tutta la Creazione è accentrata su di te, Io ti guardo dal cielo stellato e ti mando questo sbocco d’amore; ti guardo dal sole ed alitandoti ti mando la mia Vita Divina; ti guardo dal mare e nelle sue onde spumeggianti ed impetuose ti mando il mio amore, che, essendo contenuto, scarico con impetuosità come mare su di te; ti guardo dal vento e ti verso il mio amore imperante, purificante e riscaldante; ti guardo dai monti e ti mando lo sbocco del mio amore fermo ed irremovibile, non c’è punto o cosa creata da dove non ti guardi per versarti amore, perché stando il mio Volere in te, da tutte le parti mi spingi a guardarti; perché Esso allarga la tua capacità per ricevere questo mio sbocco d’amore continuato...." Gesù

Uno scarico impetuoso d'amore che si scarica su Luisa - anche i mistici hanno vissuto qualcosa. Santa Teresa d'Avila nel rapimento dello spirito, si sperimenta la potenza di Dio che ti prende e ti porta altrove senza che tu possa farci assolutamente nulla. I monti sono il segno della fermezza, chi la smuove una montagna? Una delle caratteristiche di Adamo prima del peccato originale è che sapeva decodificare ogni ti amo in ogni ente creato. Non è un'operazione immediata oggi.

Ah! figlia mia, devono succedere cose gravi; per riordinare un regno, una casa, succede prima uno sconvolgimento generale e molte cose periscono, alcuni perdono, altri guadagnano, insomma succede uno scompiglio, un affaticare di più e si soffrono molte cose per riordinare, rinnovare e dare la nuova forma al regno, oppure alla casa. Si soffre più e si lavora di più se si deve distruggere per edificare, che se si dovesse solo edificare. Così succederà per riedificare il regno della mia Volontà, quante innovazioni bisogna fare! E’ necessario sconvolgere tutto, abbattere e distruggere esseri umani, scompigliare la terra, il mare, l’aria, il vento, l’acqua, il fuoco, affinché tutti si mettano al lavoro per poter rinnovare la faccia della terra, per poter portare l’ordine del nuovo regno della mia Volontà Divina in mezzo alle creature...." Gesù

Come si fa a tornare a quello che c'era? Se uno deve riedificare qualcosa è più complicato, perchè prima bisogna distruggere quello che c'era. La parte della distruzione è dolorosa, ci vogliono sconvolgimenti generali. Sono passati quasi 100 anni da quando sono state pronunciate e non si vede ancora la fine. Perchè tutto questo? Dio non dà mai spiegazioni dettagliate ma c'è un perchè generale: tutto questo serve a riportare l'ordine del Regno della Divina Volontà nelle creature.

"..Perciò molte cose gravi succederanno ed Io nel vederle, se guardo lo scompiglio mi sento afflitto e se guardo più in là, nel vedere l’ordine ed il nuovo mio regno riedificato, passo da una profonda mestizia ad una gioia così grande che tu non puoi comprendere. Ecco la causa per cui mi vedi ora mesto ed ora con la giogia della mia Patria Celeste.” Gesù

Il contesto in cui inizia meditazione è che Luisa vede Gesù afflitto per questa cosa. Non succederebbero le cose negative che stanno accadendo persino quelle pompate, ordite e orchestrate da satana. Tutti sanno che il diavolo ha avuto permesso di fare macelli per un certo periodo di tempo, ma tutto questo anche l'operato del diavolo - suo malgrado - il diavolo lo sa e pur sapendo che alla fine si darà la zappa sui piedi, lui il male continua a farlo. Ma Dio farà convergere tutto verso questo grande obbiettivo, Dio fa così. Noi non possiamo pensare al Signore come un'ometto, Lui è al di sopra tutto, governa tutto senza mai violare le libere volontà. Lui non approva neanche una bugia detta per scherzo, non dà la benedizione a niente che sia male. Pur non volendolo e non approvandolo, Dio permette il male perchè sa trarre il bene anche dal male (fermo restando che il male rimane male). Noi non dobbiamo mai aver nessun dubbio, se di questo ne fosse profondamente convinto, senza nessun dubbio, vivrebbe anche in mezzo agli sconvolgimenti soffrendo ma sereno.

Quello sbocco d'amore di fatto dura ancora.

Figlia mia, guardiamo più in là per sollevarci, Io voglio far ritornare le cose come al principio della Creazione, che non fu altro che uno sbocco d’amore ed esso dura ancora, perché ciò che Noi facciamo una volta, facciamo sempre, non viene mai interrotto, in Noi non entra mai la stanchezza nel ripetere un atto, ciò che facciamo una volta ci piace fare sempre; questo è l’operato divino: fare un atto che dura secoli e secoli ed anche tutta l’eternità. Sicché il nostro sbocco d’amore, il nostro alito si sprigiona continuamente dal nostro seno divino e corre per alitare le generazioni delle creature..." Gesù

Il problema è che le persone non prendono questo sbocco d'amore.

"..Succede come quando si va in un prato fiorito o in un giardino dove ci sono alberi carichi di preziosi frutti, se solo si guarda il fiore e non si coglie, non si riceverà il gusto e la vita del profumo del fiore, se si guarda il frutto e non si prende dall’albero per mangiarlo, non si gusterà né si riceverà la vita del frutto. Così è di tutta la Creazione, l’uomo la guarda, ma non riceve la vita d’amore messa da Dio in tutte le cose create, perché l’uomo non mette la sua volontà né apre il suo cuore per ricevere questo sbocco d’amore continuato del suo Creatore; ma nonostante ciò, il nostro sbocco d’amore non si arresta, il nostro alito rigeneratore è sempre in atto ed in moto ed aspettiamo il regno del nostro Fiat Divino per fare che questo nostro amore, aleggiando scenda in mezzo alle creature e dia questa nostra Vita Divina, ricevendo, la quale le creature formeranno il loro sbocco d’amore da dare a Colui dal quale la ricevono..." Gesù

Questo sbocco d'amore che non cesserà mai è come se non ci fosse perchè non se lo prende nessuno. Quando inizierà il regno della dv ce li prenderemo tutti questi sbocchi d'amore e finiranno tutti i mali nessuno escluso.

"..Dove regna la mia Volontà Divina tutto posso dare, tutto accentrare e viene formata la gara tra Creatore e creatura, Io nel dare ed essa nel ricevere, do e mi dà, mi dà e do con modi più sovrabbondanti. Perciò sempre nel mio Volere ti voglio, per poter stare sempre a gara, tu con Me ed Io con te.”

Dò a chi mi dà...cosa dobbiamo dargli? Tutto noi stessi, la decisione fermissima di vivere nella sua Volontà, di non muoverci neanche di una virgola dalla sua Volontà quando siamo consapevoli che c'è qualcosa che Lui non vuole. Dargli le nostre offerte, sacrifici, preghiere ecc... / Quello che diamo al Signore lo abbiamo ricevuto dalla sua grazia. Il nostro dare è perchè abbiamo ricevuto qualcosa per primo, noi amiamo perchè Dio ci ama per primo. Il problema è che Dio fa le cose per primo e poi vede la nostra risposta ed è il nostro dare - se è fecono ed attivo, corrispondente e cooperante - il don conosce persone che sono veramente generose a livello di condivisione dei beni che fanno delle cose pazzesche, più fanno questo e non soltanto ricevono una montagna di grazie ma anche una montagna di soldi - c'è la gara che se ne vogliono liberare e più se ne liberano più gliene arrivano. Così funzionano. Dio è così. Dio, se entri nella sua logica, ti ricolma di beni, - gli affamati gli ha ricolmati di beni Magnificat - questa è l'esprienza di chi lo vive. E più cooperi con Dio più te ne arrivano ancora. Funziona così.

San Tommaso d'Aquino diceva che si vergognino di fronte a cose così tanto grandi, quelli che cacciano la testa in cose così basse e misere della vita terrena e per poco disprezzano beni così grandi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 21 novembre 2021

Quasi nessuno ascolta le meravigliose lezioni di Gesù

Gesù spiega tutte le divine lezioni che Dio dà all'uomo attraverso le opere e il linguaggio della creazione, lamentando tuttavia che quasi nessuno si pone in ascolto. Racconta la gioia di Dio nel creare Adamo e come erano intime le loro relazioni. Luisa rivive lo sbocco d'amore dell'atto creativo di Dio. Perché era così spesso visitata da Gesù. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 22 Aprile 1927, 19 Marzo 2021

22 Aprile 1927 La Creazione è l’ornamento dell’Essere Divino. Incapacità di comprenderlo. Grande compiacimento nella creazione dell’uomo

"..Ma tu devi sapere che tutta la Creazione e ciascuna cosa creata fa lezione all’uomo, esse narrano le nostre qualità Divine e ciascuna fa lezione della qualità che contiene: il sole fa lezione di luce ed insegna che per essere luce bisogna essere puro, spogliato d’ogni materia, la luce contiene sempre unito il calore, non si può distaccare la luce dal calore, sicché se vuoi essere luce devi amare solo il tuo Creatore e questo ti porterà come sole la fecondità del bene. Il cielo ti fa lezione della mia Patria Celeste, ti richiama continuamente al tuo Creatore, ti fa lezione di distacco da ciò che è terra, dell’altezza di santità cui devi giungere, per ornarti più che stelle di tutte le virtù divine..." Gesù

Meditazione articolata in punti ben distinti: si parte dall'esposizione della Creazione come veicolo di qualità divine che dall'uomo dovrebbero essere riconosciute, accolte e ricambiate..cosa che non avviene.

"..eppure, chi fa attenzione ad ascoltare tante lezioni? Quasi nessuno.” Gesù

Quante cose il Signore continua a dire alle persone ma non trova quasi nessuno disposto ad ascoltarlo. E' davvero una grande tragedia. Un grande peccato, il don si chiede sempre: un giorno - quando molti prenderanno coscienza della propria disattenzione e ai tanti richiami dell'Altissimo - che proveranno nella consapevolezza che terminata la vita terrena quello che è stato è stato? Non è possibile tornare indietro nè cancellarlo e nè rifarlo di nuovo, è una cosa che lascia riflettere e che ci muove subito alla preghiera in modo di poter ascoltare e ricevere e praticanti esecutori di tutto ciò che impariamo viene dal Signore. Per evitare di entrare nelle categorie che Gesù parla nei Vangeli (non chi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la Volontà di Dio sì - non basta ascoltare, bisogna mettere in pratica). Essere ascoltatori è già qualcosa.

Seconda parte è una contemplazione stupita del gesto della Creazione dell'Uomo.

"..vevamo creato cielo e terra, ma nulla di nuovo sentimmo in Noi, ma nel creare l’uomo fu ben diverso, era una volontà che veniva creata e questa volontà era libera, in essa racchiudemmo la Nostra, mettendola come al banco per riscuotere l’interesse del nostro amore, della gloria, dell’adorazione nostra che a Noi conveniva..." Gesù

Gesù, bella cosa la Creazione ma nulla di nuovo sentimmo in noi. Ma quando è arrivato l'uomo..che cosa ha l'uomo? Perchè attira lo sguardo di Dio e gli suscita delle reazioni? Perchè aveva una volontà libera. La Dv è la quintessenza di tutto ciò che Dio è e fa nella sua sovrana e maestosa libertà - capiamo quanto è importante la nostra volontà umana. Negli scritti si parla della volontà umana quando la si esercita male la propria libertà quasi sempre combina danni e anzichè realizzare il fine per la quale è stata creata (fondersi con quella divina) diventa foriera e causa di innumerevoli mali per sè e per gli altri. Ma il fatto di avere una volontà libera è qualcosa di straordinario, noi non possiamo e non dobbiamo mai violare la libera volontà delle altre persone. Come Dio mai viola la nostra.

"...La mia mente si perdeva nel Fiat Divino e pensavo tra me: “Oh! come vorrei ricevere quell’atto primo della Creazione, quello sbocco divino d’intenso amore che versò sulla prima creatura quando la creò, vorrei ricevere quell’alito onnipotente per poter ridare al mio Creatore tutto quell’amore e tutta quella gloria che aveva stabilito di ricevere dalla creatura.” Luisa

La Sacra Scrittura dice che l'uomo è stato creato alitando sul fango.

"..Tutto ciò è per riordinare il mio atto primo del modo in cui creai la creatura e perciò ritorno a te, mi trattengo come il più amato padre con la sua figlia, quante volte non ti ho alitato fino a non poter contenere il mio soffio onnipotente?.." Gesù

Quante volte Gesù ha alitato Luisa con il suo soffio.

".. Ho versato in te il mio amore contenuto tanto da riempirti fino all’orlo dell’anima tua, tutto ciò non era altro che la rinnovazione dell’atto solenne della Creazione, volevo sentire quel grande compiacimento di quando creai l’uomo e perciò vengo da te non solo per rinnovarlo, ma per riordinare l’ordine, l’armonia, l’amore tra Creatore e creatura nel modo in cui fu creato..." Gesù

E Gesù nota un'altra cosa:

Figlia mia, è proprio questo il mio scopo di venire così spesso da te, tanto che a qualcuno potrà comparire strano e quasi fuori dal mio solito, perché quasi con nessuno l’ho fatto, di andare così spesso...." Gesù

A qualcuno appare strano che ci siano così tante apparizioni, Gesù lo dice. Questa storia è durata un sacco di tempo. E' vero che Luisa si lamentava per le privazioni di Gesù ma erano qualche giorno. Abbiamo letto la Sacra Scrittura? Quando si parla della compiacenza del Creatore nella Creazione nei libri Sapienziali, la Sapienza fissò la sua compiacenza di vivere tra i figli dell'uomo. Gesù sarebbe contentissimo di poter fare qualcosa del genere con molti altri.

"..Nel principio della creazione dell’uomo non c’era distanza tra Me e lui, tutto era familiarità, non appena mi chiamava Io ero da lui, lo amavo da figlio e come a figlio Io mi sentivo tanto tirato verso di lui, che non potevo fare a meno di andare a trattenermi spesso spesso con lui. Io con te sto rinnovando il principio della Creazione, perciò sii attenta a ricevere un tanto bene.” Gesù

Quando meditiano è il momento in cui dobbiamo fare attenzione e chiederci cosa ci è scritto qua. Dio stesso è contento di stare con le persone. Adesso siamo ridotti tutti quanti malamente, ma Adamo Innocente era oggetto di compiacenza, formava la delizia del Signore. E Luisa si è messa in queste condizioni. La storia della Chiesa è piena di persone che hanno avuto contatti con il soprannaturale, non soltanto le cose pubbliche ma cose private, più una persona si stacca dal mondo e si mette in condizioni di stare aperto e di essere un pò meno impresentabile davanti al Signore, più aumentano le possibilità che Nostro Signore una visita gliela faccia.

"..Ma tu devi sapere che tutta la Creazione e ciascuna cosa creata fa lezione all’uomo, esse narrano le nostre qualità Divine e ciascuna fa lezione della qualità che contiene: il sole fa lezione di luce ed insegna che per essere luce bisogna essere puro, spogliato d’ogni materia, la luce contiene sempre unito il calore, non si può distaccare la luce dal calore, sicché se vuoi essere luce devi amare solo il tuo Creatore e questo ti porterà come sole la fecondità del bene..." Gesù

Quali sono le sostanze che bruciano nel Sole? Gas che fanno in modo che questa palla di fuoco dia luce e calore. Spogliati di materia, non è che devo togliermi il corpo, ma tutto ciò che è materiale che è necessario per vivere, non deve essere ciò che è più importante per noi altrimenti luce non saremo ma saremo tenebre. Il sole illumina e scalda, se vuoi essere luce non soltanto devi essere distaccato dalle cose materiali ma devi amare solo il tuo Creatore, un'anima luminosa o una persona solare è sicuramente amica di Dio, i tenebrosi sono amici del diavolo (magari non consapevoli). Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre. Chi è vicino a Dio e distaccato dal mondo materiale è Luce.

"..Il cielo ti fa lezione della mia Patria Celeste, ti richiama continuamente al tuo Creatore, ti fa lezione di distacco da ciò che è terra, dell’altezza di santità cui devi giungere, per ornarti più che stelle di tutte le virtù divine.." Gesù

Noi vediamo questa volta azzurra per giochi di luce che fa il Sole. L'altezza della santità che dobbiamo raggiungere, non dobbiamo pensare che sia appannaggio per pochi, non diventa santo chi non vuole diventare santo. Noi siamo chiamati per questo. Noi siamo stati battezzati per diventare Santi. Io e tu possiamo diventare Grandi Santi se lo vogliamo e non dobbiamo pensare che non sia roba per noi. E' roba per me e te se lo vuoi. Il celeste è contrapposto al terrestre, il distacco dalla terra. E quando il cielo non si vela si vela di scuro e fa brillare le stelle, pensa a quante virtù devi avere.

"...Sicché ogni cosa fa lezione e chiama l’uomo a specchiarsi in esse per copiarle ed imitarle, non ho messo fuori i miei ornamenti per farli solo vedere, ma perché la creatura imitandoli potesse ornarsi, eppure, chi fa attenzione ad ascoltare tante lezioni? Quasi nessuno.” Gesù

Gli atti nella dv lasciati in giro nella Creazione, che dobbiamo imparare a riconoscere, fare nostri, farli vivere in noi, farci da essi plasmare, provocare per metterci in movimento. Questa è la vita nella dv.

Ultima annotazione graziosa di economia fatta da Gesù:

"..Oh! come rigurgitava in Noi l’amore, come fremeva di gioia nello sboccare in questa libera volontà per sentirsi dire ti amo e quando l’uomo, riempito del nostro, sprigionò dal suo petto la prima parola, “ti amo”, grandissimo fu il nostro compiacimento perché fu come se ci desse l’interesse di tutti i beni che avevamo messo in lui. Questa volontà libera, creata da Noi, era la depositaria del capitale d’una Volontà Divina e ci contentavamo d’un tenue interesse, senza più pretendere il capitale. Perciò fu grande il dolore per la caduta dell’uomo, perché ci respinse il capitale per non darci il tenue interesse, il suo banco restò vuoto ed il suo nemico, facendo lega con lui, lo riempì di passioni e di miserie, e, poveretto, restò fallito. Ora, figlia mia, siccome l’atto della creazione dell’uomo fu un atto solenne e di grande nostro compiacimento, chiamiamo e vogliamo te in quest’atto, per ripetere la solennità dell’atto, mettendo nella tua volontà il grande capitale della Nostra e mentre facciamo ciò, il nostro amore rigurgita e freme di gioia, di grande compiacenza, perché vediamo realizzato il nostro scopo. Tu certo non ci negherai il tenue interesse, non respingerai il nostro capitale, non è vero?.." Gesù

Per capitale grosso era la dv. Noi non possiamo immaginare vivere con la dv e poterne goderne. Quando si pensano a queste cose, sorge spontanea questa domanda (con la consapevolezza che al posto di Adamo avremmo fatto peggio): ma come ha fatto Adamo a fare un disastro del genere? - Quel capitale che Adamo aveva produceva frutti pazzeschi, Dio gliene chiedeva poco poco - di rimanere fedeli alla volontà divina e l'uomo folle ha rimandato al mittente il capitale a quel Dio che aveva quel pò di amore e di obbedienza che Dio aveva chiesto alla creatura. Una pazzia assoluta.

".. il suo banco restò vuoto ed il suo nemico, facendo lega con lui, lo riempì di passioni e di miserie, e, poveretto, restò fallito.." Gesù

Se torniamo a vivere nella dv Gesù si sentirà tirato nello stare con noi, Gesù non potrà fare meno di trattenersi dallo scendere spesso spesso tra le sue delizie e con te (Luisa) Gesù sta rinnovando il principio della Creazione e questo possiamo sperarlo con buon fondamento che rifarà con noi questa cosa. Perciò stiamo attenti a ricevere un così tanto bene.

"..perciò sii attenta a ricevere un tanto bene.” Gesù (a Luisa ma anche a noi)

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 20 novembre 2021

L’importanza e il valore del “primo atto”

Lezione di Gesù sull'importanza e il valore fondamentale di ogni primo atto, a partire dalla sua santissima risurrezione che fu il primo, indispensabile atto per la risurrezione di tutti. Nuove puntualizzazioni sulle enormi differenze tra un atto compiuto nella Volontà divina e un atto di volontà umana. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 18 Aprile 1927, 18 Marzo 2021

18 Aprile 1927 La Resurrezione di Nostro Signore ha dato il diritto di risorgere alle creature. Differenza che passa tra chi opera nel Divin Volere e chi opera fuori di Esso

La prima parte del brano è incentrata sull'importanza del primo atto e nella seconda Gesù fa una piccola ed incisiva digressione su un'atto fatto nella dv e da un'atto fatto fuori da essa.

Figlia mia, che gran differenza passa tra un atto fatto nella mia Volontà ed un atto anche buono fatto fuori di Essa. Nel primo vi corre una Vita Divina e questa Vita riempie Cielo e terra e quell’atto riceve il valore d’una Vita Divina; nel secondo vi corre un atto di vita umana e questo è limitato, ristretto e molte volte il suo valore finisce col finire l’atto e se vi è valore, è valore umano, soggetto a perire.”

Sono tre le caratteristiche di un'atto compiuto nella dv: 1) compiendo un'atto nella dv noi facciamo in modo che una vita divina scorra dentro di essa 2) La Madonna ha fatto convergere in sè e a supplire alle mancanze d'amore e soddisfazioni di tutti, adesso (la Madonna a Gesù) puoi venire sulla terra perchè attraverso questo atto mio compiuto nella dv tutti ti amano. Per noi è un grande mistero. Non è un'operazione astratta o mentale.

"..Vedi che cosa è la potenza d’un primo atto, la mia Mamma Regina fece il primo atto di concepirmi; Essa per poter concepire Me, Verbo Eterno, racchiuse in Sé tutti gli atti delle creature, per ricambiare il suo Creatore in modo da potergli dire: “Son’Io che ti amo, ti adoro, ti soddisfo per tutti.” Onde, trovando tutti nella Mamma mia, nonostante sia stato uno il mio concepimento, potetti darmi a tutti come vita di ciascuna creatura.." Gesù

Quando Gesù dice che questa vita riempe Cielo e Terra, anche il don non ci capisce bene, però si capisce il fondamento. Però questo succede. Anche se il don non ci capisce bene (e anch'io) ci sono dei momenti in cui Gesù dice che chi fa un'atto nel dv arriva dovunque, si moltiplica ecc... per comprendere queste cose bisogna tornare a Catechismo dove viene detto che Dio è presente in tutte le cose per Potenza, Presenza ed Essenza. La sua Volontà è presente in tutti e nessuno può sfuggire al suo dominio, sono immeditamente soggette al suo impero...anche se la Madonna ha fatto per tutti questo non vuol dire che le persone perdano la libertà di non amare Gesù. Non produce la violenza delle libertà altrui però produce questo misterioso effetto che di fatto per quello che possiamo capire succede come se tutti avessero amato Gesù pur senza averlo fatto a titolo personale ed individuale. Gesù dice che quando uno fa un'atto nella dv fa sussultare Cielo e Terra...il don qualcosa lo afferra grazie alle sue cognizioni teologiche ma rimangono verità ed affermazioni tali da restare stupiti. Posso pensare che, avendo fatto l'atto preventivo, i santi del Cielo compreso i più alti, si stiano a rallegrando a condizione che non dica o operi sfrondoni, poi prima di fare la meditazione abbiamo chiamato la dv ecc... quindi questo atto è portato dentro la dv in maniera ulteriore. Sono tutte realtà non percepibili, io non percepisco nulla di tutto questo. Che non siano percepibili questo dice nulla, perchè nelle cose dello spirito non è quasi percepibile niente...quando il don celebra la Messa e consacra non fa niente se durante la Consacrazione non fa nulla se avverte un pò di consolazione o dolcezza..ma non deve nessun dubbio che quando fa la comunione assume il corpo di Cristo anche se non sente nulla. 3) Quell'atto riceve il valore di una vita divina. Un'atto compiuto nella dv diventa: eterno, immenso ed infinito. Come non sono i nostri atti umani. Se io faccio un'atto buono (umano) è sempre un'atto ristretto, limitato e contingente; se io faccio un'atto di virtù umana senza unirmi alla dv e portarlo in essa. Esempio: se io faccio elemosina ad un povero, quell'atto inizia e finisce nel giro di qualche secondo ed è limitato e ristretto. Atto buono, atto per il quale certamente il Signore mi darà una ricompensa perchè la sua Giustizia non ne fa passare una (di opera buona) senza ricompensarla come spiega bene san Tommaso d'Aquino ma poi finisce lì. Gli atti straordinari nella dv non sono contenuti in un'atto umano. Il famoso san Luigi Montfort diceva che il famoso punto d'ago dato dalla Madonna vale più delle sofferenze di san Lorenzo sulla graticola (nonostante che il secondo sia un'atto eroico e più faticoso) ma bisogna vedere COME vengono fatti gli atti. E' chiaro che se san Lorenzo avesse conosciuto la dv e prima di essere arso al fuoco avesse fatto un'atto di fusione con la dv immaginiamo la forza dirompente di quel martirio. L'oggettiva natura e quindi importanza ed impegnatività degli atti rimane.

Adesso vediamo le cose che Gesù dice sul primo atto:

Se Gesù non fosse risorto, noi rimaniamo nei nostri peccati, è vana la predicazione e possiamo andare tutti quanti lontano dalla Chiesa perchè non servirebbe a nulla ciò che stiamo celebrando. Perchè non c'è nessuna Resurrezione e speranza di rinascita reale anche qua. Gesù è il Capostipite della nuova creazione, Gesù ha fatto per noi tutto. Fare il tutto per primo ha due effetti: il beneficio di quest'atto ridonda sugli altri e perchè si colloca come esempio.

Figlia mia, la mia Umanità col risorgere diede il diritto a tutte le creature di far risorgere non solo le loro anime alla gloria ed alla beatitudine eterna, ma anche i loro corpi. Il peccato aveva tolto questi diritti di risorgere alle creature; la mia Umanità, col risorgere, li restituì. Essa racchiudeva il germe della resurrezione di tutti ed in virtù di questo germe racchiuso in Me, tutti ebbero il bene di poter risorgere dalla morte. Chi fa il primo atto deve tenere tale virtù da racchiudere in sé tutti gli altri atti che devono fare le altre creature, in modo che in virtù del primo atto, gli altri possono imitare e fare lo stesso atto. Quanto bene non portò la Resurrezione della mia Umanità dando il diritto a tutti di risorgere!..." Gesù

Il don non ha il potere di morire e tornare dal cimitero. Non è questo il senso. Gesù è entrato nella morte ed è uscito vittoriosa, quindi io posso abbracciare la mia croce e seguirlo senza paura sapendo che le sofferenze della vita presente non sono nulla alla gloria futura ecc.. e se ci pensiamo un'atto (la Nuova Creazione è il punto di arrivo del disordine inserito da Adamo).

".. Per l’uomo, poiché si era sottratto alla mia Volontà, tutto era fallito: gloria, felicità, onori, egli aveva rotto l’anello di congiunzione che congiungendolo a Dio gli dava i diritti a tutti i beni del suo Creatore e la mia Umanità, col risorgere, congiunse l’anello d’unione, restituendogli i diritti perduti, dandogli virtù di risorgere..." Gesù

Un'atto solo compiuto da Adamo è stato la rovina per lui e per tutti. Per riparare quell'atto ci voleva un Dio-Uomo e nonostante questo, ciò che Gesù ha fatto nell'opera della Redenzione, ripara e ribalta ma non toglie tutte le conseguenze di quell'atto negativo. Però con la Resurrezione ci sono stati restituiti i diritti perduti e ci è stata data la possibilità di risorgere.

".. Vedi che cosa è la potenza d’un primo atto, la mia Mamma Regina fece il primo atto di concepirmi;.." Gesù

Chi fa la Volontà di Dio (dice Gesù) è per Me, come fratello, sorella e madre. Gesù è risorto personalmente una volta per tutti, Gesù risorge continuamente nelle anime di coloro che si convertono, santificano e magari iniziano a vivere nella dv. Come ha concepito la Madonna il proprio figlio? Un'angelo gli ha manifestato la Parola del Signore. Come viene concepito Gesù in noi? Quando io ascolto la predicazione della Parola del Signore e gli presto l'assenso della fede come ha fatto la Madonna. Mano a mano che si cresce nella vita nella dv è Gesù che sta crescendo in noi.

La stessa cosa applica Gesù a Luisa

Luisa è stata la pioniera.

"..Così tu, figlia mia, col fare i tuoi primi atti nella mia Volontà, permetti che le altre creature ricevano il diritto di entrare in Essa e di ripetere gli atti tuoi, per ricevere gli stessi effetti. Quanto è necessario che anche uno solo faccia il primo atto, perché questo serve ad aprire la porta, a preparare le materie prime, a formare il modello per dare vita a quell’atto..." Gesù

Ci dev'essere un primo atto; tutto quello che vediamo (come strumenti tecnologici ecc...) è frutto di anni e anni di studio e raffinamento continuo che parte dai prototipi dei telefoni cellulari (per esempio), i super telefoni di oggi non ci sarebbero stati oggi se non ci fossero stati i primi prototipi. E' dal primo che parte un possibile percorso, e se va come deve andare guarda che succede?

Dal momento di Luisa in poi, anche grazie agli atti miei e tuoi compiuti nella dv concorreremo a far venire il Regno della Divina Volontà sulla terra. Il Padre Nostro è una preghiera che è finalizzata all'instaurazione del Regno - quanti ne saranno stati detti? - la sua parte centrale chiede che Venga il Regno del Padre e sia fatta la Sua Volontà così in Cielo così in terra. Sono 2000 anni e quante persone avranno pregato il Padre Nostro? E quanti Padre Nostro avranno detto tutte queste persone? E ancora non bastano, perchè altrimenti sarebbe venuto il Regno sulla terra. I tempi e modi di Dio sono un pò diversi dai nostri.

Con il tema del primo atto c'è tutta quanta la tematica dell'esempio. Il coraggio nel dare il buon esempio, il coraggio di comportarsi contro corrente, perchè gli atti che noi facciamo - tanto più in alto che il Signore ci ha collocato - producono degli effetti mimetici, producono l'emulazione o imitazione (vale nel rapporto genitori/figli, parrocco/parrocchiani, vescovo/diocesi, pontefice/chiesa universale ecc...) e questo ci fa comprendere l'importanza ed attenzione ai nostri atti in quanto suscetibili di diventare punti di riferimento, parametri ecc.. Se un genitore usa una parolaccia davanti al figlio, ha finito il suo compito educativo, non potrà mai dire al figlio non dire parolacce, perchè l'esempio che ha dato è distruttivo. Il don non può rischiare di dare pessimi esempi sapendo tutto quello che può succedere. Quando le conseguenze negative, uno può pentirsi amaramente ma le conseguenze non si controllano più - riflettiamo e ben ponderiamo prima di prendere azioni, parole ecc.. che potrebbero ingenerare problemi anche seri. Quindi discernimento prima di passare frettolosamente all'azione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 19 novembre 2021

Tutto a disposizione di chi possiede il Divin Volere

Gesù spiega anzitutto a chi affidò la custodia del dono immenso dell'Eucaristia che avrebbe istituito. Poi con esempi tratti dalla sua vita e da quella della Madonna, spiega come il segreto della forza si trova solo nel vivere di Volontà Divina: solo chi possiede il Divino Volere tiene tutto a sua disposizione e non manca mai né di forza, né di gioia, né di potenza. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 16 Aprile 1927, 17 Marzo 2021

16 Aprile 1927 Nostro Signore fece il deposito della sua Vita Sacramentale nel cuore della Santissima Vergine. Il gran bene che può fare una vita animata dalla Divina Volontà. La Vergine Santissima, nei suoi dolori trovava il segreto della forza nella Volontà Divina

"..Per chi possiede il mio Volere non può mancare né forza, né potenza, né gioia, ma tutto ha a sua disposizione..." Gesù

Chiave di lettura del brano di oggi. Il segreto della Madonna e la forza per affrontare le prove della sua vita è stato il vivere di volontà divina e non umana. E questo è il segreto della forza immensurabile che Ella aveva. E tale era la vita di Gesù. Gesù ha spiegato due aspetti particolari, uno simile:

"..tutte le pene, le umiliazioni, le confusioni, i contrasti, le accuse che mi diedero i nemici nel corso della mia Vita e della mia Passione, servirono a scorno loro ed a maggiore confusione di loro stessi,.." Gesù

Quello che Gesù sta dicendo - Gesù ha patito le sofferenze - però da un punto di vista di effetti conseguiti delle pene che hanno fatto a Lui, cosa ne è venuto fuori? Da una parte le pene hanno concorso alla Redenzione e dall'altro sono state come nuvolette che soffia un pochino di vento e se ne vanno, il Sole rimane sempre lì. Le nuvolette possono diventare nuvoloni e fare tempeste, diluvio universale come successe nella storia ma il Sole rimane sempre lì. E non lo tocca nessuno. Ecco il grandissimo segreto, il segreto della forza.

"..succede al sole quando le nubi, distendendosi nel basso dell’aria, pare che vogliano fare un’onta al sole coll’oscurare la superficie della terra e togliendo momentaneamente la vivezza della luce solare, ma il sole ride delle nubi perché esse non possono fare vita perenne nell’aria, la loro vita è fugace, basta un piccolo vento per farle dileguare ed il sole è sempre trionfante nella sua pienezza di luce che domina e riempie tutta la terra..." Gesù

Il don è continuamente a contatto con persone che si sentono in difficoltà, sofferenti, cercano aiuto, soluzioni non esistenti a croci e problemi reali, ecc.. è normale che sia, è doverso per un sacerdote andare incontro a queste situazione come può e quanto può e al tempo stesso il sacerdote - se conosce un pò la potenza della divina volontà - è preso da una grandissima e sana compassione, pensa che se queste persone vivessero nella dv non starebbero così e non avrebbero bisogno di elemosinare un conforto. Chi è che ha sofferto più di Gesù? Ma chi ha sofferto di più della Madonna tra le pure creature? Ci sono due segreti:

Queste sofferenze sono state vissute perfettamente, sono state causa della loro gloria, non hanno mai portato nessun tipo di dubbio di disperazione, dolore sì perchè era necessario offrirlo per la nostra redenzione ma sconforto e disperazione no.

Secondo (e ci sono dei passi dove dice di sè Gesù) possiamo immaginare Gesù tra le pene indicibili della Passione (vedasi alcune ore della Passione) che al tempo stesso è felice? A noi una cosa del genere sembra una contraddizione, eppure c'era arrivato san Tommaso d'Aquino - non è una posizione molto condivisa al tempo di oggi - diceva che durante la Passione Gesù era beato perchè la sua anima umana viveva come comprensore (come si dice tecnicamente abitante del Paradiso) e ha provato a spiegare come queste cose fossero comprensenti (dolore e gioia). Questi dolori non hanno scalfito la sua felicità.

Quando si inizia a vivere nella dv queste cose si iniziano a percepire, non posso essere chiacchere - se arriva una situazione di sofferenza anche dura e severa - e io dentro di me mi sento senza forza, potenza e gioia - significa che il divin volere non regna ancora in me. Non è a mia disposizione. Non è che nella dv non si soffre, si soffre di più per certi aspetti - Gesù e Maria (sempre san Tommaso d'Aquino) essendo due anime incontaminate dal peccato erano sensibilissimi, enormemente superiori a quelli che un'essere umano segnato dal peccato originale avrebbe sentito nelle loro condizioni. Si soffre di più ma non in maniera tale da lasciare senza forze, disperati, spossati e lasciare tristi ed infelici. Questo è impossibile. Se sto nella dv questo non c'è - è il grande messaggio di oggi: nella dv tutto abbiamo a nostra disposizione. Ma proprio tutto.

Torniamo indietro (verso la cima del brano).

(Si parla dell'istituzione dell'Eucarestia di Gesù e del deposito che Gesù fa dell'atto che compie) - Il don pensa che quando un'anima ami il Signore, e crede profondamente nell'Eucarestia non può non avvertire una pena o dolore vedendo com'è trattato spesso e volentieri Nostro Signore nell'Eucarestia; noi vediamo qualcosa che non va, vediamo solo le cose esterne (esempio: una persona in fila alla comunione ride o chiacchera o si porta Gesù a spasso per la Chiesa ecc..). Non giudichiamo le persone ma sono delle forme di mancanza di amore, adorazione e riverenza - la reazione a queste cose brutte è l'offerta del dolore di aver visto certe cose unita alla supplica a Dio che tutti conoscano e comprendano la grandezza dell'Eucarestia.

Di fronte ad un patrimonio così grande, ci sono una montagna di irriverenzi e sfregi ecc.. ma quante persone fanno comunioni sacrileghi? Quante volte le persone sono coscienti di averli commessi e si danno l'auto assoluzione (non fa nulla, tanto Gesù mi vuole bene lo stesso ecc...)? Purtroppo c'è ragione di temere che queste cose accadino in maniera frequente. E' un bel carico di ingratitudini e disprezzi. Se Gesù nel 17° parlando a S. Margherita Maria Alacoque il suo cuore era vilipeso, oltraggiato, oggetto di indifferenze, di irriverenze, un motivo c'è. E allora uno potrebbe dire: per il bene Tuo, forse era meglio che Tu Gesù facessi qualcosa...un'anima buona potrebbe pensare che potrebbe essere meglio non fare l'ostia.

"...Ora quando istituii il Santissimo Sacramento cercai questa creatura e la mia Regina Mamma si offrì Lei a ricevere quest’atto mio ed il deposito di questo gran dono dicendomi: “Figlio mio, se ti offrii il mio seno e tutto l’essere mio nel tuo concepimento per tenerti custodito e difeso, ora ti offro il mio cuore materno per ricevere questo gran deposito e schiero intorno alla tua Vita Sacramentale i miei affetti, i miei palpiti, il mio amore, i miei pensieri, tutta Me stessa per tenerti difeso, corteggiato, amato, riparato, prendo io l’impegno di contraccambiarti del gran dono che fai, fidati della Mamma tua ed Io penserò alla difesa della tua Vita Sacramentale; e siccome Tu stesso mi hai costituita Regina di tutta la Creazione, ho il diritto di schierare intorno a Te tutta la luce del sole per omaggio ed adorazione, le stelle, il cielo, il mare, tutti gli abitatori dell’aria, tutto metto intorno a Te per darti amore e gloria.” Ora, assicurandomi dove potevo mettere questo gran deposito della mia Vita Sacramentale e fidandomi della Mamma mia che mi aveva dato tutte le prove della sua fedeltà, istituii il Santissimo Sacramento...." Gesù

Le persone ne faranno un'uso pessimo, magari con un'indifferenza sorda che offende, c'è gente che se la metterà sotto i piedi, e chi con dolo (i satanisti che cercano di prendere l'ostia per sfregiarla in maniera orribile). Ci ha pensato la Madonna a riparare per tutti.

"..Era la sola degna creatura che poteva custodire, difendere e riparare l’atto mio..." Gesù

Dobbiamo ringraziare la Madonna che ha permesso l'istituzione dell'Eucarestia da parte di Gesù. Dobbiamo pensare alla Madonna quando facciamo la comunione e ringraziarLa. A Lei basta ed avanza se siamo buoni e bravi nei confronti di Gesù, però è doveroso ringraziare la Madonna.

Il principio generale che Gesù spiega è che Dio non fa una cosa senza prima aver trovato qualcuno di cui si possa fidare. E Gesù lo spiega che questo lo ha fatto con Luisa: ha avuto il dono della dv dopo 46 anni di preparazione. Luisa - per chi non lo sapesse - ha iniziato il dono della dv a 46 anni. Nel 1911. I primi dieci volumi come è noto è come ci si prepara a vivere nel fiat supremo. Per Luisa 10 volumi sono stati di preparazione. E per chi li ha letti capisce e ricorda benissimo quante lezioni Gesù ha dato per far giungere Luisa ad un livello di vita divina facendo la dv non inferiore a quella che hanno praticato i santi. Prima bisogna fare la dv e prepararsi al salto di qualità ulteriore per entrare in questo mondo. Questo non lo si improvvisa dall'oggi al domani.

E questo vale per tutte le cose: un matrimonio funziona se c'è stato un gran fidanzamento, una vocazione sacerdotale funziona se ha funzionato bene il seminario, un frate o una suora se ha funzionato bene la formazione del convento. E' possibile lavorando il quadruplo e con tanta fatica rimediare in parte o del tutto ma le cose da sole - senza preparazione - non esistono in questo mondo. Solo Dio le fa, noi no e le cose grandi che Dio fa - e che deve affidare a qualcuno, deve verificare bene che di quel qualcuno si possa fidare. E per questo lo prepara o altrimenti lo prepara - e se qualcuno si è reso indegno della fiducia quello che voleva dare a quella persona lo dà ad un'altro. Parabola dei talenti di san Luca - a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere.

Abbiamo l'Eucarestia grazia e tutto ciò che la Madonna ha schierato a sua difesa. Noi nel nostro piccolo vorremmo fare qualcosa di simile a ciò che fa la Madonna, però almeno stare dalla parte di coloro che per quanto possono cercano di riparare ed amare Gesù.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 14 novembre 2021

La storia malefica dell’umana volontà

Meravigliosa lezione di Gesù sull'orrore dell'umana volontà, i cui frutti malefici furono riparati e distrutti da Gesù in ogni minimo atto della vita terrena. L'umana volontà è orrida prigione e ha scritto, a caratteri neri, una storia malefica di cui si dovrebbe avere un tale orrore leggendola da preferire la morte piuttosto che concorrere ad una sola sillaba. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 14 Aprile 1927, 16 Marzo 2021

14 Aprile 1927 Nostro Signore venne sulla terra a soffrire tutti i mali che aveva fatto l’umana volontà. La parola di Gesù è vita

"...la prigione dell’umana volontà..." e "...i caratteri neri della storia malefica dell’umana volontà..." La meditazione ruota attorno a queste due parole. Meditazione fatta in quaresima inoltrata, dove il Signore attraverso la Chiesa ci chiama a contemplare le sue sofferenze.

"...Non ci fu pena che Io soffrii che non aveva il suo principio dalla volontà umana ed Io mi assoggettavo a tutto per riabilitarla di nuovo nel regno del Fiat Supremo, fin nella mia Passione volli soffrire d’essere spogliato nella flagellazione e denudato sulla croce, stirato in modo orribile, tanto che si potevano contare le mie ossa, tra confusione, abbandoni ed amarezze indicibili..." Gesù

"..Tutto ciò non era altro che lo sbocco dell’umano volere che lo aveva spogliato di tutti i beni e, col suo soffio velenoso, lo aveva coperto di confusione e di obbrobri fino a trasformarlo in modo orribile ed a renderlo oggetto di ludibrio a tanti suoi nemici.." Gesù

Vuoi vedere come appare la tua anima quando ti abbandoni alla volontà umana e al peccato? Guarda l'esterno di Gesù come appariva il Venerdì santo...quello che sei tu. Come sar° diventato il volto di Gesù con tutte le percosse ha subito? La Sacra Sindone ci dice qualcosa, setto nasale deviato, gli zigomi rotti, ecc.. tanto per fare qualche piccolo esempio. Le prime rappresentazioni presentano un volto di Gesù deforme perchè lo hanno fatto sulla parte superiore della Sindone. Chi doveva dipingere di Gesù ricopiava quel volto, ma se quel volto lo ricopri ti viene quel volto sfigurato. Dobbiamo approfondire questo essere sfigurato di Gesù che non è altro il riflesso esteriore nostro vivendo di volontà umana. La velatura delle croce nell'ultima settimana di quaresima da una parte la Chiesa partecipa alla Passione di Gesù e dall'altro - è bruttissimo vedere una Chiesa con statue velate..ti prende un colpo. E' un'impressione brutta: sembra che Dio non ci sia più. Ma Dio non c'è più in un'anima che vive nell'umana volontà - Gesù ha vissuto l'assenza di Dio. Adamo dopo il peccato originale perde l'amicizia con Dio ed è Dio che lo va a cercare, Adamo dove sei? E' rimasto solo, senza Dio. Il dramma di una vita senza Dio veniva espresso in questa rappresentazione di Chiesa. Spettacolo brutto ma uno spettacolo formativo ed edificante ma purtroppo ma vedere Gesù nell'atto del patire farebbe morire d'impressione. Luisa - quando faceva le Ore della Passione - vedeva Gesù soffrire e non riusciva a sostenere lo sguardo.

Tutto quello che l'umana volontà produce è esattamente tutto quello che è successo a Gesù, ma non solo nella Passione, i caratteri neri - immagini forti -

"...Ed Io venni sulla terra e mi chiusi nella prigione del seno della mia cara Mamma e sebbene quella prigione fosse santa, non si può negare ch’era la più stretta ed oscura prigione che potesse esistere nel mondo, tanto che non potei stendere né una mano, né un piede, né mi era dato di fare un passo, né c’era spazio per poter aprire gli occhi. Tutto ciò aveva fatto l’umana volontà alle creature ed Io fin dal principio del mio concepimento venni a subire la pena, per abbattere la prigione dell’umana volontà e restituire all’uomo ciò che aveva perduto. Volli nascere in una stalla e soffrire la povertà più estrema, l’umano volere aveva formato più che stalla alle povere creature, mentre le passioni avevano formato il letame nelle anime loro e, soffiando più che vento, erano rimaste intirizzite da un freddo intenso, fino ad influire sulla natura e a togliere loro non solo la felicità terrestre, ma a far provare la fame e la povertà non solo dell’anima, ma anche quella del corpo ed Io volli soffrire il gelo, la povertà estrema, la puzza del letame che vi era nella stalla e, vedendomi vicino due animali, avevo il dolore che l’umano volere aveva convertito quasi in bestia l’opera nostra più bella, il nostro caro gioiello, la nostra cara immagine qual era il povero uomo..." Gesù

Gesù, anche nella sua Umanità non ha avuto un concepimento come il nostro e quindi l'uso della coscienza lo ha avuto dal primo istante e non dopo qualche mese dalla nascita. Gesù bambino ha vissuto consapevolmente il tempo della sua gestazione. Da un punto di vista oggettivo, un feto che si trova lì dentro cosciente è uno spazio ristretto. Gesù sta parlando in quanto uomo non certo della sua Divinità. L'umana volontà è anche un'orrida prigione rivissuta da Gesù nella notte di Giovedì santo.

Figlia mia, tutto ciò che Io soffrii nella mia Umanità, non fu altro che tutto il male che aveva prodotto l’umana volontà alla povera creatura. Essa formò la prigione, le tolse la libertà di poter spaziare nel suo Dio, nei cieli, dove volesse, la rese incapace di fare il bene, le tolse la luce e la circondò di fitte tenebre...." Gesù

Chi di noi è capace di spaziarsi in Dio? Possiamo metterci a pregare, questo sì. Mi metto a pregare ma molte volte mi sembra di parlare da solo, chi ha la percezione - quando prega - di stare pregando al cospetto di Dio? Se questo fosse pregheremmo dal mattino alla sera. Chi conosce la vita di orazione alla quale non si arriva dall'oggi al domani, a cui si arriva dopo anni e anni, sa che quando il Signore ti fa una visitina senza che accada nulla di mistico è una cosa bellissima. Ma questo Adamo poteva viverlo, come, quando e dove voleva. Noi viviamo in una condizione post- peccato che non ci pensiamo abbastanza, ci sono interdette tante cose. Le persone pensano di essere divinità, c'è un manipolo di folli che sta lavorando per costruire un mondo senza Dio - con la supponenze di fare tutto da soli - salvo che poi arriva lo tsunami e in tre secondi ti fa secco un continente. Siamo diventati incapaci di fare il bene. Quante volte le anime buone vorrebbero essere più buone, pazienti, miti, ecc.. sono sinceri..ma non ce la fanno. Quando vogliamo fare il bene il male è al mio fianco. Chi ci libererà da questo corpo votato alla morte? Noi non ci liberiamo da soli, continuino pure a dire le fandonie (Dio non serve, il mondo senza Dio ecc...) / Non c'è niente di più realistico al mondo che la Santa Dottrina Cattolica - affermazione che sembra strana - la fede non si occupa solo di cose spirituali - l'uomo non è Dio, è una constatazione di fatto eppure l'uomo continua pensarsi dio di sè stesso e di tutto. E continua a pensare di potersi infischiare di tutto ciò che attiene al mondo e alla vita di Dio e con tutto ciò che a che fare con Lui (la Chiesa).

Gesù ha voluto nascere in una stalla, se avesse voluto nascere in una reggia, Gesù poteva nascere in una reggia. Tutto ciò che Dio vuole si compie. Dio non compie solo ciò che non vuole. Tutto quello che vediamo in giro adesso, basta un movimento della sua Volontà per farlo seduta stante senza che nessuno possa dire "ah", non lo fa perchè non vuole. Dio può tutto ciò che vuole, ma non vuole tutto ciò che può. Non vuole ciò che nella Sua Infinita Sapienza reputa non essere bene, ordine, equilibrio, armonia assoluta. La dv è questo.

"..Volli nascere in una stalla e soffrire la povertà più estrema, l’umano volere aveva formato più che stalla alle povere creature, mentre le passioni avevano formato il letame nelle anime loro e, soffiando più che vento, erano rimaste intirizzite da un freddo intenso, fino ad influire sulla natura e a togliere loro non solo la felicità terrestre, ma a far provare la fame e la povertà non solo dell’anima, ma anche quella del corpo ed Io volli soffrire il gelo, la povertà estrema, la puzza del letame che vi era nella stalla e, vedendomi vicino due animali, avevo il dolore che l’umano volere aveva convertito quasi in bestia l’opera nostra più bella, il nostro caro gioiello, la nostra cara immagine qual era il povero uomo..." Gesù

La stalla. La stalla è la nostra abitazione quotidiana. Oggi il Signore ce l'ha spiegato. E' un luogo maleodorante dove c'è il letame. Ci sono dei peccati - dicono i Santi - che ci trasformano in un letamaio / Padre Pio diceva a chi gli confessava peccati impuri: non lordatevi. Quello è letame. Sterco, letame. Tolta le felicità terrestre...

"...avevo il dolore che l’umano volere aveva convertito quasi in bestia l’opera nostra più bella, il nostro caro gioiello,.." Gesù

Questo è l'atto maledetto dell'umana volontà che è il peccato che ci riduce così. Occorre prendere coscienza di come siamo ridotti. Gesù ha patito il freddo quando è nato, in una grotta al freddo e gelo.

"...e, soffiando più che vento, erano rimaste intirizzite da un freddo intenso, fino ad influire sulla natura e a togliere loro non solo la felicità terrestre, ma a far provare la fame e la povertà non solo dell’anima,.." Gesù

Fuori dalla dv la felicità terrestre non esiste e nessuno lo può dire realmente, le persone oneste se ci pensano affermano di non essere felici. Di avere qualche gioia e soddisfazione passeggera nella vita.

Un conto è poter mangiare come cosa bella, ma noi dobbiamo mangiare e altrimenti si sente la fame. Molto salutare sentire la fame. Serve la fame la fame.

".. Tutto ciò non era altro che lo sbocco dell’umano volere che lo aveva spogliato di tutti i beni.." Gesù

Figlia mia, quando Io parlo esce da Me una Vita, il dono più grande e devo vedere se c’è disposizione da parte delle creature per mettervi questa mia Vita e, non vedendola, sono costretto a tacere, perché non c’è posto dove mettere questo gran dono...." Gesù

Quante persone - specie quelli che si avvicinano al Signore si fanno prendere da uno zelo indiscreto e vorrebbero comunicare - con maniere un pò rudi ciò che stanno vivendo loro (convertiti, vai in Chiesa, ecc...) e le aggrediscono. Ma se quella persona non ti vuole ascoltare, attendere prego. Si prega in silenzio. Quando una persona non è disposta, bisogna aspettare non lo fa neanche Gesù. Una persona che ascolta questa meditazione (o la legge) presubilmente è perchè ha voglia di ascoltare, è Gesù che ti sta parlando. Chi non ha voglia di ascoltare non clicca su questo ma su altre cose.

Noi dobbiamo accogliere Gesù anche quando ci porta dentro noi stessi, non ci fa fare questo processo per portarci alla disperazione ma per farci prendere conoscenza perchè Lui ha già predisposto il rimedio. Tutte le miserie che abbiamo detto, Lui le spazza via come un passato che non c'è più. E' bene essere coscienti di come ci siamo ridotti e di come la vita di Gesù sia un continuo riparare i caratteri neri della storia malefica dell'umana volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI