mercoledì 31 agosto 2022

L'immenso valore del patire volontario

Lezione meravigliosa di Gesù su come la santità umana classica, tradizionale sia condizione necessaria per entrare nella perfezione della santità nel Divin Volere. Riferimenti all'esperienza di Luisa, alle sue lotte col demonio e alla sua offerta come vittima. L'immenso valore del patire volontario. Libro di Cielo, Volume 26, 9 Maggio 1929, Venerdì 28 Gennaio 2022

9 Maggio 1929 Com'era necessario che Dio accentrasse in Luisa la santità umana per consumarla e per dar principio alla santità del vivere nel Voler Divino. Come il patire volontario è qualcosa di grande innanzi a Dio.

Premessa metodologiche: le cose che abbiamo ascoltano sono di un'importanza capitale e anche di più secondo il don. Ci sono passaggi che non si capiscono, edificanti, più esistenziali e dottrinali, alcuni ripetuti con diverse sfumature ecc....ma in alcuni passi si sente di più a parere del don.

Il don è sempre stato convinto. Premessa numero 2. I primi 10 volumi non sono dedicati ad una rivelazione specifica del mondo della dv, nei podcast di don Leonardo Maria Pompei ci sono due playlist del libro di Cielo: una si chiama come ci si prepara a vivere nel Fiat supremo e poi dall'11 in poi si chiama a come si vive nella dv. Luisa ha passato un'inferno di due anni con il diavolo perchè Gesù l'ha chiamata liberamente a vivere una battaglia. Ma questa è una cosa tipica della santità classica. Pensiamo al Santo Curato d'Ars, a Veronica Giuliana, Padre Pio e altri che hanno preso botte dal diavolo. Questa sfida fa parte della santità umana (così la chiama Gesù), la santità della Redenzione, la guerra contro il diavolo, l'offerta come vittima (tantissimi hanno fatto offerta, ATTENZIONE: SONO COSE GROSSE, NON FACCIAMOLE A CUOR LEGGERO). Sì può aspirare alla santità nel voler divino avendo già percorso la santità umana, non si può far un salto.

"..Io quando venni sulla terra osservai tutte le leggi, mi sottoposi a tutti i sacrifici della legge antica, in modo perfetto che nessun altro fino allora aveva osservato e, dopo che tutto completai in me consumando nella mia Umanità tutte le leggi e le santità di modo antico, abolii tutto e diedi principio alla nuova legge di grazia ed alla nuova santità che portai sulla terra. Così ho fatto con te. Accentrai in te le pene, i sacrifici, le battaglie della santità presente per completarla e così potere rincominciare la nuova santità del vivere nel mio Volere, cioè il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra..." Gesù

Gesù andava in sinagoga tutti i sabati, pagava le tasse ecc.. Gesù ha osservato la legge dell'AT in maniera perfettissima, poi dall'Ultima Cena rimane ma i dettagli specifici no. L'occasione qual'è?

Avevo letto nel primo volume dei miei scritti come Nostro Signore mi aveva detto che voleva che io accettassi d'entrare in battaglia col nemico infernale, nelle dure prove a cui mi sottoposi. Ond'io pensavo tra me: “Mi sembra che ci sia contraddizione perché Gesù mi ha detto tante volte che chi vive nella sua Volontà Divina non è soggetto a tentazioni, né a turbamenti, né il nemico ha potere di poter entrare nel Fiat Divino, perché questo lo brucerebbe più dello stesso fuoco dell'inferno e, per non restare più bruciato, fugge dall'anima che vive in Esso...." Luisa

E Gesù le risponde che a quei tempi non era ancora entrata nel dv. Luisa è nata nel 1865 ed è noto che avrebbe detto che il suo ingresso nella dv è stato nel 46° anno di vita. E' intorno al 1898 o 1899, le date dei primi scritti sono smarriti. Allora aveva 33-35 anni e si è fatta 12 anni di scuola di santità ordinaria. Gesù nei primi volumi parla della virtù, della fede, della costanza, della croce, Luisa pativa in continuazione per salvare i suoi fratelli ecc.. Noi poveri comuni mortali, il don ha detto che per quanto mi riguarda la prima attenzione che dobbiamo fare tutti: il perfezionamento della santità delle virtù.

Qua Gesù parla del valore del patire volontario. Queste cose hanno avuto come effetto (tra le altre cose)

"..Ecco perciò fin dal principio in cui ti chiamai allo stato di vittima ed a tutto ciò che soffristi in quell'epoca, io prima te lo dicevo per sapere se tu accettavi e dopo che tu accettavi allora ti mettevo in quello stato di pena, volevo da te il patire volontario, non forzato, perché era la tua volontà che volevo far morire per accendere sulla tua volontà, quasi come spenta fiammella, il gran fuoco del Sole del mio Fiat..." Gesù

Se la nostra Volontà Umana non è morta, ma quale divina volontà. Ora magari a noi il Signore non ha chiesto offerte di vittima ecc.. il campo del patire volontario: il giorno di penitenza (venerdì) la Chiesa prescrive l'astinenza della carni ecc..però noi volontariamente quale sofferenze abbiamo offerto al Signore? Il digiuno è un'atto fondamentale. Qualcuno ha detto che vivendo nella dv i digiuni non si fanno più. Ci vuole una certa dose di patire volontario per entrare in questo mondo: il più meritorio è quando il Signore ti manda una tribolazione e tu l'accetti potendola evitare per amore suo. Le cose che noi scegliamo di dare in sacrificio fanno morire la nostra volontà perchè ci danno fastidio però il sacrificio l'ho scelto io ma quelli che ti manda Dio valgono doppio. Perchè i santi facevano penitenze massacranti? Perchè fanno queste cose? Le penitenze si possono fare a sconto dei peccati degli altri o nostri, per impetrare grazie e anche però per far morire la nostra volontà. Per imitare Gesù Crocifisso ed allenare la propria volontà a sè stessa.

"..Il patire volontario è qualcosa di grande innanzi alla nostra Maestà Suprema.." Gesù

Qualcuno pensa di avere la dv e quindi pensa di bypassare il problema, altri pensano che certi concetti siano da Medioevo e che quseste robe siano da doloristi. E altre stupidaggini che il don ha sentito. Quando uno legge le vite dei santi piene di penitenze e poi senti che i santi ecc.. non avevano capito nulla, che erano medioevalisti ecc... ti chiedi: chi avrà ragione? I Santi o i saccenti di oggi? Cos'è più facile dire: non facciamo penitenze o ne facciamo con penitenze? Cos'è più sgradito fare? Le penitenze o no? Se io voglio entrare nella dv al tal punto la mia volontà è adeguata alla divina anche quando costa... e attenzione ad un passaggio fondamentale che Gesù fa:

"..E quando vidi che nulla mi negasti di ciò che io volevo, a costo anche della tua vita.." Gesù

Tu sei capace di dire a Gesù: qualunque cosa? La vita? La vita. E che problema c'è? la sofferenza? Il tumore? Oggi c'è un sacco paura della morire e della sofferenza perchè non ci stanno i cristiani. Una bella sofferenza (non cercata)....per noi cristiani morire non è una tragedia. Quanto dura la sofferenza? Un tot ma poi finisce. Non ci sono più i cristiani in giro o quelli che non hanno paura di soffrire quando di mezzo c'è la volontà di Dio. Se comprendo che quella cosa sia volontà di Dio, quella cosa si fa e questa è la base perchè se non c'è questo tutto il resto è pia illusione. Noi non possiamo fare un discorso troppo cronologico come Luisa (prima ha fatto un percorso di santità normale e poi divina volontà con atti ecc.. ndr) per noi è diverso possiamo fare subito gli atti nella dv, dobbiamo farli subito (tutto quello che vogliamo - atti attuali, atto preventivo, ore delle passione ecc..) ma l'occhio principale è sempre sulla perfezione delle virtù. Quando entremo nella volontà divina inizieremo a sputare sul diavolo. Se ogni tanto siamo tormentati e tentati è ovvio che nella dv non siamo ancora entrati perfettamente nella dv. Nella dv il diavolo non entra come le malattie. E se mi sono ammalato non sono ancora entrato nella dv agli stadi maturi.

Ti sai mettere davanti al Signore e dirgli: io non ti negherò nulla (con il tuo aiuto?) Nemmeno la vita - non come l'ha fatto san Pietro in maniera spavalda - con estrema umiltà. Certo che temo tutto e so quanto sono debole - chiediamo la forza dal Signore. Se uno vivesse così, di cosa dovrebbe avere paura? E Nostro Signore - per don Leonardo Maria Pompei - avesse deciso di farlo morire di fame? Il don chiederebbe l'aiuto e la forza. La nostra natura trema, Padre Pio non era contento quando arrivava il diavolo a gonfiarlo di botte. Basta una volontà ferma e risoluta e al resto ci aiuta il Signore.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 26 agosto 2022

Le cose che non si comprendono

Molte cose che dice e fa Dio non si comprendono e non si possono comprendere. L'atto unico e l'atto continuato del Fiat Supremo e come si entra in esso. Libro di Cielo, Volume 26, 4 Maggio 1929, Giovedì 27 Gennaio 2022

4 Maggio 1929 Potenza, incanto, impero di un'anima che vive nel Volere Divino; come tutto gira intorno a lei e padroneggia lo stesso Creatore

Premessa:

Il brano rientra tra quelli un pò ostici (ad avviso del don), ci sono dei passaggi in questi scritti - non è la prima volta - che non sono di semplice comprensione che fanno prorompere qualche anima buona in affermazioni con: è tutto troppo difficile, non ci capisco nulla e quindi lasciamo stare. E' vero, ma questo non deve lasciare stupiti ma anche questo rientra tra i misteri di Dio che noi non possiamo comprendere. Secondo la nostra intelligenza umana non avrebbe senso, secondo il don, andare a parlare di un'argomento in cui non ci si capisce nulla o quasi. Chi conosce la Sacra Scrittura un pò? La Chiesa raccomanda la sua lettura, ma ci sono dei testi che sono più facilmente comprensibili e altri no. Quanta gente si è scervellata dietro l'Apocalisse eppure Gesù dice guai a chi si azzarda a togliere o aggiungere una virgola a ciò che è stato scritto. Noi dobbiamo prendere atto, ci sono alcune cose che Dio le mette sapendo che non saranno capite, Dio sovrasta immensamente noi, è incomprensibile ed ecco perchè dobbiamo ritenerci un nulla e stare cauti, umili, mansueti, tranquilli ecc... perchè le sue vie non sono le nostre vie e Dio non è tenuto a darci le spiegazioni. Dobbiamo prenderne semplicemente atto.

Quando capita una cosa del genere per prima cosa ci si umilia davanti a Lui dicendo: Signore mio, non ci ho capito quasi nulla. I tuoi giudizi sono imperscrutabili, la tua sapienza è infinita, ecc... e io prendo atto che al momento non ci capisco nulla. Prendo atto che mi vuoi far passare dentro quest'esperienza per prova, o forse ci sono dei peccati che fanno barriera, o perchè sto lontano dalla sua legge o altro...la stessa cosa vale per i fatti della nostra esistenza che vanno adorato Dio che in opera ed in azione nella nsotra vita e Lui sa quello che sta facendo. Molte persone si chiedono: perchè quello, perchè mi ha fatto soffrire ecc... le operazioni divine sono ininterrotte e noi non ne capiamo quasi nulla. L'importante è che ci capisca Lui. Può darsi che in futuro ci capirò qualcosa. Una grande opera santa meritoria è leggersi tutta la Bibbia, è un'impresa anche perchè si passa attraverso di una montagna di acque ampie in cui si rischia di annegare. L'atto in sè è comunque super meritorio. Noi abbiamo questa fissazione che dobbiamo capire tutto. Pensiamo alle applicazioni: una volta il breviario era tutto in latino, una volta i preti lo sapevano bene, ma quasi tutte le suore di clausura non capivano cosa dicevano. Cantavano i salmi dal mattino alla sera senza capire una parola. Domanda del don: tu che pensi di questa cosa? Che cantavano a fare senza capirci nulla? Stavano a perdere tempo? Pensiamo alla Messa antica, le obiezioni che riceveva era questo: 1) non ci capisco nulla perchè non so il latino 2) ci stanno un sacco di silenzi, che ci sto a fare come un baccalà impalato? - che ci sta dietro questa forma mentis: sta scritto da qualche parte che dobbiamo capire tutto. Noi siamo debitori delle follie illuministiche, perchè bisognava capire tutto e ciò che non si capiva via...ed ecco perchè si è persa la fede. Le suore che recitavano i salmi in latino, la Messa in latino è andata avanti in 1500 anni vissuta da persone analfabete, sta cosa ha funzionato per 1500 o vogliamo pensare che la Chiesa abbia agito da sciocca? Dobbiamo imparare a farsi le giuste domande. I sacerdoti non devono dare norme ma hanno il compito di aiutare le persone sia stando con loro o usando il loro ministero.

Un criterio di comprensione di quello che abbiamo letto, basta vedere quante volte ricorre il termine continuato:

"Figlia mia, chi vive nel mio Voler Divino sente in sé l'atto continuo e costante dell'operato Divino del mio Fiat Divino. Quest'atto continuo, generato dalla sua potenza nella creatura, ha tale forza, ..." Gesù

".. gli Angeli, i Santi, la Trinità Sacrosanta, le sfere e la Creazione tutta, tutti vogliono essere spettatori per godere una scena sì dolce, incantevole e bella dell'atto continuo della creatura.." Gesù

C'è un'atto continuo e costante dell'operato divino e l'atto continuo della creatura e succede:

"..nel Fiat Divino, essa entra nel banco dell'Ente Supremo e, unificandosi con l'atto continuo del suo Creatore, non fa altro che mettere fuori, col suo atto continuo, le innumerevoli bellezze, i suoni più dolci, le rarità insuperabili delle qualità del suo Creatore..." Gesù

Diventa una cosa sola. Qua bisogna fare un passaggio indietro: quando Gesù parla del Fiat, lo definisce come atto Unico del Fiat Supremo e a volte l'atto continuo del Fiat supremo. E' la stessa cosa considerata da due punti di vista: leggendosi gli scritti di Teneramata (apparizione privata) uno inizia a familiarizzarsi con l'Eternità Increata - dimensione di Dio - e una dimensione creata dove sono cristallizzati e depositati tutti gli atti di tutta quanta la storia. Nell'Eternità Increata il tempo non c'è e per noi non capiamo questa cosa, una dimensione dove il tempo non c'è - in Dio c'è un'atto solo. La dv è un'atto solo c'è tutto ciò che la dv fa dentro e fuori la Santissima Trinità. Nessuno può capire cosa sia l'Atto Unico, lo sa solo il Signore. Siccome noi siamo temporali, la dv considerata nel suo agire nel tempo si presenta come un'atto continuo. In questo momento (esempio) ci rendiamo conto, in un solo istante, di quante cose sta facendo la dv? Di quante anime sta creando, di quante anime sta giudicando, di quanti esseri sta tenendo nell'essere, sta facendo splendere il sole, sta tenendo in vita le stelle (quante sono?) ecc... Se tu ti fondi, ti muovi, fai un'atto nella dv, vivi nella dv ecc.. tu non capisci nulla ma stai fuso con questo. E chi entra in contatto con te sente il riverbero di queste cose (questo è quello che il don ha capito). E Gesù conclude:

"..Molto più che l'operato continuo è solo di Dio e nel vederlo ripetere dalla creatura, desta le più grandi sorprese che fa stupire Cieli e terra.." Gesù

Noi fondendoci nella dv entriamo in questo mistero, ma l'atto continuato della dv è produttore instancabile di bene, di vita, felicità ecc... e se tu ci stai dentro, di qualche cose ne dovrai percepire in maniera indiretta - deve essere così.

"..Piccola figlia mia, se tu sapessi che significa un atto continuo nella mia Volontà! Quest'atto è incomprensibile a mente creata, esso è bilocatore del nostro atto continuo,.." Gesù

Ma io non sento nulla quando chiamo la dv a fare un'atto eppure è successo questo marasma.

"..la Divina Volontà entra nel nostro atto e fa sorgere e mette fuori mostrando a tutti la nostra rara bellezza, il nostro amore invincibile, la nostra Potenza che tutto può, la nostra immensità che tutto abbraccia, vorrebbe dire a tutti: “guardate chi è il nostro Creatore” Gesù

I nostri angeli e santi del Cielo la vedono questa cosa qua operante in noi. Chi ci guarda dal Cielo direbbe guarda che roba!

"..Molto più che stando in terra questa felice creatura, in virtù del libero arbitrio, ha la virtù conquistatrice, ciò che non hanno neppure i Santi in Cielo e, con questa, può conquistare e moltiplicare il bene che vuole..." Gesù

A quello che capisce il don, perchè la virtù conquistatrice non la tengono i santi in cielo? Perchè fino a quando stiamo sulla Terra possiamo crescere in grazia, crescere come meriti di fronte a Dio, in Paradiso non si merita più. E' questo il tempo in cui si cresce e merita. Se io compio un'atto nella dv, più atti di virtù ne faccio meglio è. C'è anche l'ambito della nostra libertà: quanto ci investiamo? Cosa facciamo dal mattino alla sera? La virtù conquistatrice, più ci investi, sposti l'asse verso la santità ecc.. e più conquisti e vai avanti. Non dobbiamo stupirci. Per entrare in questo mondo c'è un combattimento e scelte da fare in continuazione ed è il campo dei nostri meriti e la nostra volontà umana può produrre un sacco di bene ecc.. e pure la notte possiamo generare bene se dormiamo fondendoci nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 25 agosto 2022

L'assicurazione del Cielo

Gesù spiega che solo per chi vive nel Divin Volere non c'è mai nulla da temere e che in Esso sono messi al sicuro tutti i beni. Il Divin Volere è l'assicurazione divina che mette tutto al sicuro e al riparo da ogni possibile male. La volontà umana rende la nostra casa pericolante e apre le porte a tutti i mali. Libro di Cielo, Volume 26, 28 Aprile 1929, Mercoledì 26 Gennaio 2022

28 Aprile 1929 Come il Fiat Divino rende inseparabile la creatura da Dio. Straripamento Divino per la creatura. Tutto è al sicuro in chi vive nel Fiat, Tutto invece è pericolante in chi fa l'umana volontà.

Ci sono alcuni passaggi che sono spettacolari, importantissimi e profondi. Proviamo ad andare con ordine e chiediamo allo Spirito Santo la grazia di ricordarle perchè sono importanti.

L'occasione contingente di questo discorso è il desiderio di Luisa di sentire l'alito di Gesù (l'alito e il respiro sono la stessa cosa)

"Stavo facendo il mio giro nel Fiat Divino per seguire i suoi atti nella Creazione e, giunta nell'Eden, la mia povera mente si è fermata nell'atto quando creò l'uomo ed alitandolo gli infuse la vita e pregavo Gesù che alitasse la povera anima mia per infondermi il primo alito divino della Creazione, affinché, col loro alito rigeneratore, potessi ricominciare la mia vita tutta nel Fiat e secondo lo scopo per cui mi avevano creata...." Luisa

Pensiamo ai passi del Vangelo dove Gesù ha alitato, tipo la sera di Pasqua e diede lo Spirito Santo agli apostoli e quando Dio ha alitato sull'uomo nel Giardino dell'Eden.

"..Figlia mia, è nostra Volontà che la creatura risalga nel nostro seno, tra le nostre braccia creatrici perché possiamo ridarle il nostro alito continuato ed, in questo alito, la corrente che genera tutti i beni, le gioie e le felicità. Ma per poter dare questo alito l'uomo deve vivere nel nostro Volere, perché solo in Esso lo può ricevere e Noi possiamo darlo.." Gesù

Ricevere l'alito di Gesù significa ricevere tutte le gioie, beni e felicità ma prima l'uomo deve vivere nel Dv. Qua Gesù inizia a dire che tutto è collegato e dipende dal vivere nel dv, quando questo non c'è, 1) alcuni beni non possono essere goduti dalla creatura, non è proprio possibile 2) anche alcune cose buone che vive la persona sono in costante pericolo e il don non poco ha dovuto soffrire tantissime volte vedendo anime - alcune anche palesamente beneficate dal Signore - aver sciupato tante grazia a causa della perdurante ed imperante ed impazzita volontà umana.

"..Se non c'è la virtù vivificatrice ed alimentatrice continua del mio Volere, che chiude tutte le porte e tutte le vie a tutti i mali, l'umana volontà tiene porta e vie per fare entrare il nemico, il mondo, la stima propria, le miserie, i turbamenti, che sono il tarlo delle virtù e della santità e quando c'è il tarlo, non c'è forza sufficiente per essere fermi e perseveranti nel bene. Perciò tutto è pericolante quando non regna la mia Divina Volontà. Oltre a ciò è tanto il male quando la nostra Divina Volontà non regna in mezzo alle creature, che tutte le cose stanno in continua oscillazione..." Gesù

Una delle caratteristiche nefaste della volontà umana è l'incostanza e la non perseveranza, le cose fatte ad intermittenza nel campo spirituale non producono effetti duraturi ma quando si opera ad intermittenza si rischia di perdere anche quel poco di buono che si era acquisito. Se ci venisse un salutare timore - era quel timore che non aveva san Pietro quel giovedì santo e quel timore che aveva san Filippo Neri di farsi turco.

"..Sicché per chi vive nel mio Volere nulla c'è più da temere, perché Lui ha assicurato ogni cosa con la sua assicurazione Divina. Invece la volontà umana rende tutto pericolante, anche la stessa santità, le virtù, che non sono sotto il dominio continuo del mio Fiat, sono soggetti a pericoli ed oscillazioni continui. Le passioni hanno le vie aperte per mettere tutto sossopra e gettare a terra le virtù, la santità, formate con tanti sacrifici..." Gesù

Va tutto bene quando siamo fusi con la divina volontà. Altro particolare:

Finalmente, dopo seimila anni sei tornato, sei andato errante, hai provato tutti i mali, perché non c'è bene senza del nostro Fiat, hai provato abbastanza e toccato con mano ciò che significa uscire da Esso, perciò non uscirne più, vieni a riposarti ed a godere ciò che è tuo, perché nel nostro Volere tutto ti fu dato” Gesù

Gli scritti di Luisa avvallano la cronologia biblica, non significa che l'universo ha 6000 anni di vita, ma che la razza umana ha 6000 anni di vita. E sappiamo anche i bimillenni in cui la storia è divina (0, Creazione e peccato originale, inizia la caduta, Diluvio Universale, intorno al 2000 ac, dopo il diluvio e la torre di Babele, Dio chiama Abramo e forma il suo popolo e c'è un processo di formazione che è già una grande cosa che culmina nell'avvento del Messia. Anno 0. Intorno al 2000 è successo che Luisa è nata nel 1865, visione di un Papa dei 100 anni permessi a Satana, Dio rivelava gli scritti della dv per dare alla razza umana gli strumenti per affrontare il primo combattimento escatologico e per indicarci come va a finire. Questi tempi finiranno e il diavolo verrà sbattuto all'inferno e sulla terra sarà tutto trasformato). Ci sono profezie bellissima sul futuro. Il don è convinto che il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria ecc... sarà l'arrivo del Regno della divina Volontà.

Non ci sono altri mezzi perchè se la volontà umana non viene paralizzata non ci sono altri mezzi. Oggi vediamo solo effetti di volontà umana, il diavolo non potrebbe nulla se la nostra volontà fusa con quella divina. Adesso, tutto questo schifo che stiamo vivendo è come se Dio ci stesse dicendo:

".. hai provato abbastanza e toccato con mano ciò che significa uscire da Esso, perciò non uscirne più, vieni a riposarti ed a godere ciò che è tuo, perché nel nostro Volere tutto ti fu dato

Il passaggio è la parte centrale:

"Figlia mia, è prerogativa del mio Voler Divino mettere al sicuro tutto ciò che possiede. Quindi quando entra nell'anima, come possessore di essa, mette al sicuro tutte le cose: la santità, la grazia, la bellezza, tutte le virtù e per fare che tutto sia al sicuro, fa sostituire nell'anima la sua santità Divina, la sua bellezza, le sue virtù, tutto in modo Divino e, mettendovi il suo suggello che è intangibile da ogni cambiamento, rende la creatura intangibile da ogni pericolo. Sicché per chi vive nel mio Volere nulla c'è più da temere, perché Lui ha assicurato ogni cosa con la sua assicurazione Divina..." Gesù

Tutti vorrebbero stare al sicuro. Mette al sicuro la santità ecc.. e rende la creatura intangibile da nessun pericolo. Sapevamo che esiste un'assicurazione divina?

"..Sicché per chi vive nel mio Volere nulla c'è più da temere,perché Lui ha assicurato ogni cosa con la sua assicurazione Divina..." Gesù

"..Sicché per chi vive nel mio Volere nulla c'è più da temere,perché Lui ha assicurato ogni cosa con la sua assicurazione Divina..." Gesù

"..Sicché per chi vive nel mio Volere nulla c'è più da temere,perché Lui ha assicurato ogni cosa con la sua assicurazione Divina..." Gesù

Gesù fa anche il broker. Gesù parla di giochi e di trastulli nella prima parte del brano. Non ci sono premi da pagare ma bisogna attivarsi per vivere nella dv dopodichè è la dv che è l'assicurazione divina. Ma noi ci crediamo a questa roba qua? O no?

"..Molto più che era Volontà nostra stare vicino alla creatura, operare insieme e trastullarci insieme con essa. I giochi non si possono fare da lontano, ma da vicino. Ecco perciò che per necessità di creazione e per mantenere integra l'opera nostra e lo scopo con cui l'avevamo creata, l'unico mezzo era dotare l'uomo di Volontà Divina, la quale lo avrebbe conservato come uscì dalle nostre mani creatrici e lui avrebbe goduto tutti i beni nostri e noi avremmo goduto perché lui era felice..." Gesù

Il compito del don è dircelo, a noi tocca crederci, siamo liberi di crederci o no. La volontà umana rende tutto pericolante, la santità, le virtù.

"..Se non c'è la virtù vivificatrice ed alimentatrice continua del mio Volere, che chiude tutte le porte e tutte le vie a tutti i mali, l'umana volontà tiene porta e vie per fare entrare il nemico, il mondo, la stima propria, le miserie, i turbamenti, che sono il tarlo delle virtù e della santità e quando c'è il tarlo, non c'è forza sufficiente per essere fermi e perseveranti nel bene..." Gesù

Ci crediamo noi? Qualcuno vive sotto il terrore dei mali? Che cosa vuoi fare? Ci credi che quella è l'assicurazione? O pensi che siano discorsi da invasati e discorsi non concreti? Se fossimo blindati dentro la dv il nemico non entrebbe mai. Spesso non ne siamo consapevoli. Non entrebbe il mondo con i suoi idoli, con la sua mentalità, con il suo sesso sfrenato e denaro e potere, successo, fama ecc.. tutte cose su cui noi ci sputiamo sopra. La stima propria, ritenersi qualcosa o qualcuno. Il vuoto di Maria (meditazione precedente altro che stima propria). Se ci fondiamo con la dv di miserie ne constateremo sempre di meno, i turbamenti..non ci sono turbamenti dentro la dv.

"..Perciò tutto è pericolante quando non regna la mia Divina Volontà..." Gesù

"..La nostra stessa Creazione, tutti i beni della Redenzione, sono intermittenti, perché non trovando nell'umana famiglia il nostro Fiat regnante, non sempre possono dare gli stessi beni, anzi molte volte ci dobbiamo servire della Creazione e Redenzione per armarle contro l'uomo, perché l'umano volere si mette contro il nostro e Noi, di giustizia, dobbiamo colpirli, per far loro comprendere che non regnando il nostro Volere, l'umano volere respinge i nostri beni e ci costringe a punirli..." Gesù

C'è un passo biblico delle Lamentazioni del profeta Geremia.

"..33Poiché contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dell’uomo..." Lamentazioni 3, 33

Dio lo fa controvoglia quando non c'è più nulla da fare, per farci capire che se andiamo avanti così ci stiamo suicidando, precludendo la porta a tutti i beni e spalancando la porta a tutti i mali.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 24 agosto 2022

Vuoti e plasmati da Dio solo

Gesù esalta la grandezza della Madonna, l'Unica a potersi definire "un atto di Volontà Divina". Il suo segreto: la vera umiltà, ossia l'essere completamente vuota di sé e di tutto e pronta ad essere formata e plasmata secondo i soli Voleri dell'Altissimo. Libro di Cielo, Volume 26, 21 Aprile 1929, Martedì 25 Gennaio 2022

21 Aprile 1929 Come la Divina Volontà è pienezza. Adamo prima di peccare possedeva la pienezza della Santità. La Vergine e tutte le cose create posseggono questa pienezza.

Il Signore ci ha portato dentro un grande mistero: il segreto della Madonna. E cercheremo di farlo andando a contemplare come questa meditazione si compie con Maria.

"..L'Altezza della Sovrana Regina possedette tale pienezza di Santità e perciò nessun vuoto c'è in Lei, si riempì tanto che possiede mari di luce, di grazie, di bellezza, di potenza. È tale e tanta la sua pienezza, che non sappiamo dove mettere altro e Lei non ha dove ricevere. Perché è l'unica Celeste creatura che visse sotto l'impero dell'atto del nostro Fiat e che può dire: sono un atto di Volontà Divina ed in questo sta tutto il segreto della mia bellezza, potenza, grandezza e perfino della mia Maternità.." Gesù

Dobbiamo chiederci: da dove viene questa pienezza di Maria? Ha un segreto? Il segreto di Maria è rivelato nel Magnificat e precisamente nel passaggio "...perchè ha guardato l'umiltà della sua serva.." in greco c'è una parola e in latino in un'altra. IL Signore ha detto perchè un solo atto della dv è necessario..

"..Quindi per poter rinchiudere un solo suo atto nel fondo dell'anima, è necessario che si sgombri di tutta se stessa, ritorni nel vuoto del nulla come nell'atto quando fu creata,.." Gesù

La Madonna sta facendo (nel Magnificat) riferimento a questo. La vera umiltà è una cosa così importante da essere decisiva per la vita cristiana in generale. Noi sappiamo che la virtù più grande sia la Carità e san Paolo lo afferma, ma la virtù più importante senza la quale le altre virtù non sono più tali o cessano di esistere? L'umiltà. Se io non mi vuoto di me stesso dilatando il cuore ad accogliere ciò che non conosco ma che Dio è, ha e che vuole darmi creando questa situazione. Nel libro della genesi in ebraico dice delle cose meravigliose: dice che la terra - informe e deserta in italiano va bene ma meglio ancora la terra era non ancora plasmata, era disposinibile a prendere qualsiasi forma Dio gli avrebbe dato. La terra vuota, pronta a prendere tutto. I maestri di spirito a questo ci sono arrivati (tipo San Giovanni della Croce) - il discorso che sia San Giovanni della croce e Santa Teresa d'Avila dicono: come si raggiunge la massima unione con Dio in questo mondo (che era allora conosciuto)? Il Matrimonio mistico. Prima c'è il fidanzamento spirituale e nella quinta ci sono state tutte le operazioni spirituali (voli nello spirito ecc...) e la quarta dimora è il luogo massimo dove si può arrivare quasi da solo e da dove (al confine con la 5°) poi partono i tocchi soprannaturali. Perchè sono necessarie le notti dello spirito e dei sensi? Perchè se non si distrugge tutto quello che c'è in noi, ogni minimo attaccamento e ogni minima cosa, tu all'unione con Dio in questo mondo non ci arrivi.

Non significa - mettiamo le mani avanti altrimenti ci si fraintende - non vuol dire fare tutti quanti gli eremiti. Non è questo. La Madonna nella sua vita terrena aveva da piccolina una casetta dove abitava e poi con san Giuseppe ha abitato e aveva i suoi vestiti e i suoi poveri suppellettili. Aveva un'orto e degli animali...chi lo sa cosa. San Giuseppe aveva i suoi strumenti. Il vuoto è un'atteggiamento profondissimo, noi abbiamo dei limiti, il don non sa se quello che vuol dire viene capito.

"..Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo!.." Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 7,29-31.

Vuoi metterti alla prova? Prova a rinunciare a qualcosa perchè le chiacchere si possono fare sempre, ma poi bisogna vedere i fatti. Bisogna vedere se nel mio rapporto con Dio in silenzio lo ringrazio per ciò che mi ha dato? (Beni materiali, beni spirituali ecc..) e se il Signore mi togliesse tutto io che farei? A San Giovanni della Croce è bastato avere Gesù e patire per amore suo ed essere disprezzato. Se nel nostro cuore, c'è questo, tutto quello che abbiamo ascoltato in noi tutto quello di cui abbiamo parlato c'è altrimenti chiediamo aiuto al Signore. Cosa hai tu che stai leggendo? Io ci sono ma 90 anni fa non c'ero, non ho fatto nulla per essere chiamato al mondo e non faccio nulla per la mia conservazione dell'essere non dipende da me ma da Dio e dai miei organi. Sì io ho studiato ma perchè i miei genitori mi hanno aiutato e le circostanze della vita me lo hanno permesso. Noi non abbiamo nulla eppure l'uomo di fronte a questa cosa che parrebbe ovvia non ci vive praticamente nessuno. Solo la Madonna è vissuta in questo modo così straordinariamente sublime e così visse Adamo prima del peccato. La terra vuota ed informe, prendere la forma che Dio vuole da me, rinunciare a decidere noi a prendere iniziative. Non possiamo stare sospesi chissà dove o altro..ma la decisioni piccole e grandi mai di prenderle di testa propria. Aspettare, chiedere luce dal Signore, ecc... quasi tutte le persone vivono nella loro volontà umana, lasciamo che il Signore ci plasmi nella situazione in cui ci troviamo - situazione politica, ecclesiale, ecc...- quale forma o posizione prendo? Quello che mi frulla nella testa a me o quello che Dio vuole darmi? E' molto diverso quando si prende una decisione ponderata (non stare nell'inerzia), quando non siamo sicuri aspettiamo. Preghiamoci sopra e non c'è fretta. Gli esseri umani si dovranno pentire molto a lungo quando prendono decisioni affrettate, precipitose ecc...magari fossimo tutti capaci di fare questo profondo discernimento. Il vuoto della Madonna, cosa si è fatta fare nella sua vita? Era bambina, si è sentita nel cuore la vocazione alla verginità a tre si è separata dai genitori per andare nel tempio e sono morti i genitori mentre lei stava nel tempio. Poi esce e si deve sposare come tutte le donne ebree e poi va a vivere con san Giuseppe. Poi arriva l'angelo e le dice che sarà Madre di Dio e Lei che aveva rinunciato ad essere madre cambia. Poi si parte e si va in Egitto, poi muore san Giuseppe e poi si vede morire il Figlio in Croce, poi se ne va in Cielo. Poi va con san Giovanni ecc.. vedete come questa creatura si è fatta sballottare dapertutto. Non ha mai fatto storie con il Signore. Questa è la quintesssenza della vita nella dv e se questo non c'è si corre il rischio di fare tante chiacchere. Ma se c'è allora vivremo nella dv, non vivremo mai come la Madonna e non potremmo dire che siamo un'atto di volontà Divina ma qualcosa (secondo il don) gusteremo anche noi.

MEDITAZIONE DI DON DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 19 agosto 2022

Moltiplicare la Grazia e l'amore

Ai lamenti di Luisa che, a causa delle sempre più lunghe assenze sensibili, pensa che Lui lo ami di meno, Gesù oppone il fatto che il suo amore è centuplicato per tutti gli atti fatti da Luisa nella Divina Volontà. Questo è il segreto per giungere alle vette della santità e della comunione con Gesù. Libro di Cielo, Volume 26, 16 Aprile 1929, Lunedì 24 Gennaio 2022

16 Aprile 1929 Come chi vive nel Fiat è scambio di vita tra il Fiat e l'anima. Amore duplicato

Il don vorrebbe far notare un particolare significativo a suo avviso dove Gesù risponde ad un lamento di Luisa che pare essere fondato. Sebbene noi non ci possiamo rendere conto cosa significhi stare a contatto con Gesù, vedere, parlare con Gesù, ricevere quelle effusioni di amore che ha dato a Luisa. Da un certo punto in poi Gesù sottrae la sua presenza sensibile e moltiplica i suoi insegnamenti sulla dv, sostituisce una fenomenologia spirituale ad un'altra sensibile; chi vive nella dv non diventa un'angelo disincarnato e questa donna sente un dolore immenso e secondo lei l'amore di adesso è scemato perchè Gesù prima la baciava, stava con lei spesso, ecc.. Luisa parla di Gesù che muovendosi nel suo interno non è vedere Gesù o ascoltarlo con voce sensibile ecc.. è un'altra cosa che non dà quell'appagamento sensibile che dava il contatto con Gesù. Ma Gesù la riprende dicendogli che è aumentato:

"Figlia mia, ogni atto fatto nella mia Divina Volontà duplica il mio amore verso di te. Quindi dopo tanti atti che hai fatto in Essa, posso dire che il mio amore è cresciuto tanto che in ogni atto che fai nella mia Divina Volontà, devo allargare la tua capacità, per poterti far ricevere il mio crescente amore che sorge in me. Perciò il mio amore è più intenso e centuplicato rispetto a quello di prima. Quindi puoi star sicura che il mio amore non ti mancherà mai, mai." Gesù

Ogni atto. Un'atto attuale, un piccolo atto di fusione, un giro, un prendere un TI AMO da qualcosa di cui sto godendo, la bellezza dei miei passi, ecc.. in ognuno di questi c'è un raddoppio. Esempio: l'amore di Gesù è 50, poi faccio un'atto e diventa 100, e poi duplica 100 e diventa 200, e a salire. Vedremo che mano a mano si va avanti, le moltiplicazioni diventano più interessanti. Noi siamo una creatura e Gesù deve allargare la mia capacità, la Madonna è stata capace di tenere la pienezza della Grazia di Dio ininterrottamente. La Madonna era sempre un serbatoio pieno che più di quella che ne aveva non ne poteva averne. In ogni istante della sua esistenza la Madonna aveva sempre il pieno. A queste cose non ci crede quasi più nessuno. Quanti sono i figli di Dio che hanno questo pensiero? Cioè: oggi è sorto un nuovo giorno, a che serve ogni giornata? A fare il pieno della grazia. Ad essere talmente riempiti e per questo per noi va coltivato - abbiamo tanti altri strumenti da usare, la preghiera, il rosario, l'Eucarestia, gli atti di culto al Signore, i baci che diamo al Signore, baciare il crocifisso o le sue piaghe sono gesti santificanti..chi bacia alla mattina le 5 piaghe? O chi lo fa alle 15? Per chi è sposato...a chi lo diamo l'ultimo bacio prima di andare a dormire? L'ultimisso va dato a Gesù e il primo idem. Noi quando diamo un bacio a Gesù crocifisso, ci rendiamo conto dell'aumento di Grazia che esso produce? I baci alla Madonna, il santo Curato d'Ars dormiva con la statua della Madonna dentro il letto. Questa è l'unica cosa importante da fare. Chi è che pensa che queste cose siano le più importanti del lavoro, della famiglia, della cura della nostra salute ecc..? Perchè se questa c'è tutto il resto funziona bene ma se non c'è non funziona bene il resto. Gesù sta dicendo (quanti ci credono?), molti vorrebbero che gli apparisse di Gesù - magari avere questo pensiero - i sogni santi sono graditi - più importante di questo sono quegli atti (specie quelli commessi dentro la dv) sono quelli che all'istante pare che non accada nulla, un bacio al crocifisso - quando lo facciamo cosa pensiamo: gli sarà arrivato il bacio o no? Basta un semplice movimento interno e l'intenzione ma nelle ore delle Passioni quando le facciamo, il don suggerisce (avremo un rosario in tasca) e quando leggiamo in certi passaggi ti bacio il collo ecc...., facciamolo perchè sono piccoli gesti, le grandi vite dei santi, il segreto della Santità è non perdere mai il contatto e quindi moltiplicare gli atti nella giornata. Quando c'è l'amore e la volontà, il don conosce case dove ci sono le piccole acquesantiere. Fare un segno di croce con l'acqua santa a livello sensibile non accade nulla ma negli scritti di santa Teresa d'Avila è un gesto fortemente raccomandato.

Tutte le mattine recitiamo l'atto preventivo. Quali sono i tre moti della dv dentro di noi? Il palpito, respiro e la circolazione del sangue. Ogni tanto fai un bel respiro nella dv, il palpito lo percepiamo in modo sensibile...tutto questo deve diventare vita. All'inizio dobbiamo queste abitudini. Pian piano si instaura una routine salutare e ogni volta che fai quell'atto raddoppia l'amore anche se tu non senti nulla e nella lungo periodo....le persone sono angosciate, depresse, dannate, addolorate ecc... domanda: saremmo così se avessimo l'incontro continuo con la dv?. Nei giorni passati il don ha parlato sulle condizioni della nostra salute: con l'avvento del Regno della divina Volontà le malattie scompariranno, è un disordine del corpo ma dove c'è la dv i disordini non ci possono stare più. Ecco perchè questa è la cosa serie delle cose serie. Il problema nostro è vivere un rapporto di fede, oggi uno dice: sono stato a Messa alla domenica e ho adempiuto ai miei doveri, una persona dice che questo è troppo non ha interiorizzato questo insegnamento: moltiplica gli atti che fanno crescere la Mia presenza in te e gli atti nella dv perchè anche se non senti nulla la moltplicazione continua ed arriverà un momento in cui Gesù dovrà allargare le mie capacità perchè sarà tanta la Mia presenza in te anche se non te ne renderai conto che sarà come se io (Gesù) ti apparissi. Il mio amore più intenso e centuplicato di prima. Che tu non lo percepisca in modo sensibile non ha nessuna importanza ma lo percepirai in maniera indiretta. Perchè tutto quello di brutto c'è nella vita scomparirà e se non scompare del tutto è perchè le nostre capacità non sono esaurite e noi dobbiamo guardare la Madonna: noi dobbiamo andare sempre al massimo. La Madonna aveva l'accelaratore sempre a tavoletta, non rallentava mai sulle cose del Cielo. Non si arriva a questo dall'oggi al domani ma investire e lavorare ed impiegare energie si deve fare e nel lungo periodo si vedrà. La vita cristiana richiede la virtù della costanza e perseveranza. E poi chi lo fa vedrà che differenza ci sta.

MEDITAZIONE DI LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 18 agosto 2022

L'adorazione di Dio e delle creature

Lezione magistrale di Gesù sull'adorazione. Spiega l'adorazione all'interno della Santissima Trinità e come tutta la creazione stia incessantemente in atto di adorare il suo Creatore. Considerazioni sull'attuale decadenza dello spirito di adorazione. Libro di Cielo, Volume 26, 12 Aprile 1929, Venerdì 21 Gennaio 2022

12 Aprile 1929 La Creazione, atto di adorazione profonda della Divina Trinità

Oggi Gesù ci ha rivelato un piccolo dettaglio un pochino inedito. In questo brano c'è una forte ripetizione del verbo adorare. Questo brano è incentrato sull'adorazione. Qua Gesù ci porta dentro la vita della S. ssima Trinità ci dice che:

"..la nostra Volontà è sempre una che opera in noi, che domina, che regge, il nostro amore eguale, reciproco ed incessante, produce in noi la più profonda adorazione tra le divine Persone.." Gesù

Tra di loro non c'è nessuna differenza, l'unica differenza che c'è dipende dalle relazioni di origini: il Padre genera, il Figlio è generato, e lo Spirito Santo spira. IL Padre ha l'inascibilità, è l'Origine della divinità, il Figlio è generato dal Padre e lo Spirito Santo procede per via d'amore spirando dall'amore del Padre e del Figlio. C'è un solo Dio e nè comporta alcun tipo di gradazione tra le Persone Divine, nessuno è più grande o piccolo o viene prima o dopo. Ora Gesù prosegue:

"Figlia mia, la Santità del nostro Essere Divino, la Potenza unica della nostra Volontà, di cui siamo investiti, in modo che se siamo distinte nelle Persone..." Gesù

Gesù ci sta dicendo (con il discorso visto sopra) che tutto ciò che ha creato è, se lo sappiamo riconoscere, un'atto di Adorazione dell'essere divino.

".. Quindi quando il nostro Fiat Divino volle mettere in campo con la sua Potenza creatrice, operatrice e vivificatrice tutta la Creazione, appena il nostro Fiat fu pronunziato, così uscirono da noi atti di adorazione profonda. Onde il Cielo non è altro che un atto d'adorazione profonda dell'immensità del nostro Essere Divino e perciò dappertutto si vede Cielo e di notte e di giorno; l'immensità del nostro Essere sprigionava dal nostro seno l'immensità della nostra adorazione e stendeva sull'universo l'azzurro Cielo, per chiamare tutti quelli che avrebbero abitato la terra nell'unica nostra Volontà, per unificarli nell'immensità della nostra adorazione...." Gesù

Significa che tutto il Creato sta in atto di adorare la Santissima Trinità unendosi all'adorazione reciproca delle Tre Divine Persone che si fanno l'una con l'altra.

L'adorazione è una cosa importantissima, già da quello che leggiamo possiamo istituire un'analogia: è evidente che quanto più siamo uniti alla dv cresce in noi uno spirito di profondissima adorazione verso Dio. Queste due dimensioni (amore ed adorazione) quando c'è l'amore, il Tutto si fonde e l'amore non degenera mai in opportuna malacreanza perchè sempre unito all'adorazione. Quando viviamo nella dv la nostra adorazione interiore ed esteriore di cui non ci vergognamo si vive e si vede. Che cos'è adorare? Adorare secondo san Tommaso può significare due cose in base all'etimologia in quanto la parola è composta da due parole: [dal lat. adorare, comp. di ad- e orare «pregare»; propr. «rivolgersi con preghiere»]*) la direzione verso qualcuno o qualocosa, ad e poi orazione e poi c'è quell'oris che significa bocca. Moto a luogo, bocca ed azione. Quindi vuol dire che c'è un'azione o verso la bocca o azione della bocca verso qualcosa.

Un gesto estremo di adorazione è non soltanto quando si entra in Chiesa ci si genuflette, chinare entrambe le ginocchia e baciare la terra in segno di adorazione in Chiesa davanti al Tabernacolo come se si baciassero i piedi a Gesù. Baciare i piedi umilia la propria persona di fronte a colui che viene fatto il gesto - si può fare anche nei confronti dei piedi della Madonna. Un'azione verso la bocca...qual'è? E' il gesto della mano che si porta verso la bocca quando vediamo che ci provoca stupore - di fronte a Dio ci dovrebbe essere questo atteggiamento. Noi in questa terra di Dio sappiamo pochissimo, nessuno può conoscere Dio e rimanere vivo e averne una conoscenza adeguata. San Giovanni della Croce diceva che quando ci uniamo a Lui ci uniamo ad uno sconosciuto perchè Lui opera in maniera misteriosa, nel nostro cuore e quando uno inizia ad entrare nella preghiera, ci sono delle operazioni spirituali non percepibili altre sì e quando accadono si capisce di stare a confronto con Dio. Di fronte a Lui questo è l'atteggiamento che è dovuto. Noi non siamo in grado di riconoscerlo (dice Luisa) è perchè abbiamo perso il Fiat divino.

"..Oh! se il Fiat Divino regnasse nelle creature, a tutti farebbe leggere in ciascuna cosa creata l'adorazione distinta che ciascuna cosa possiede per il suo Creatore. Unificandoci con tutta la Creazione, una sarebbe stata l'adorazione, uno l'amore, una la gloria al nostro Ente Supremo..." Luisa

Si pensi all'esempio che fa Luisa sul vento.

".. Si sentiva nel vento l'adorazione penetrante, imperante del nostro Creatore, che investendo tutta la terra, ora con soffio leggero, ora con onde impetuose, ora con aliti carezzevoli, ci investe tanto e ci chiama all'adorazione che il vento possiede del suo Creatore. Chi può dire la forza del vento?.." Luisa

Papa Benedetto XVI voleva distribuire la comunione in ginocchio e in bocca. Quell'uomo comprese dopo una lunga carriera che una cosa che si era andata perdendo era uno spirito di profonda adorazione, perchè persa quella siamo rovinati. Persa questo spirito di adorazione non facciamo più nemmeno quello che fanno la Santissima Trinità. Guardiamoci in giro. Bisogna insegnare almeno un spirito di adorazione o di fare un'inchino in ginocchio quando si entra in chiesa. Bisognerebbe inginocchiarsi alla Consacrazione. I diavoli odiano Dio e in particolare Gesù ma non possono non adorarlo e da un lato ne riconoscono la sua Grandezza infinita e sono costretti (piegati dalla divina potenza) ad inginocchiarsi. Moltiplicare i gesti di adorazione non sono mai abbastanza, quando la nostra vita diventa un'adorazione incessante...nel tempo di Natale c'è l'Adorazione dei Magi e dei pastori. I magi si sono prostati con la faccia terra. Oggi noi quando vediamo qualcuno prostarsi pensiamo che sia musulmano. Ma i cristiani questa cosa la facevano prima e meglio di loro. Ci sono alcune chiese con banchi senza inginocchiatoio ed è una gravita della profondissima perdita adorazione spia di molte cose che non funzionano nella Chiesa e Papa Benedetto XVI aveva visto bene purtroppo il suo esempio e i suoi inviti non sono stati raccolti. E quindi non è stato possibile ripristinare questo importantissimo aspetto della nostra vita: adorare Dio è un dovere primordiale. Chi rifiuta di adorare il Signore sta mancando contro il primo comandamento. A Dio si deve il culto di latria. Si adora per esempio anche nella vita accettando la sua Volontà, anche quando la sua Volontà non la comprendiamo e quando siamo nella prova senza mai chiedere il perchè a Dio umiliando la nostra intelligenza e non fare domande di curioisità a Dio facendoci guidare dalla grande Adoratrice che è stata la Madonna. Non importa che noi non sappiamo, l'importante è che lo sappia Lui. Anche i disegni misteriosi di Dio vanno adorati. Dio mica è diventato impotente e se ne infischia o non le controlla, Dio sa bene cosa sta accadendo e controlla bene quello sta accadendo e se accade c'è un senso e permissione divina. Dio è Dio e gli è dovuta l'adorazione e sto sempre tranquillo. Il fondamento della nostra pace imperturbabile è che comanda Lui e basta stare dalla parte sua. L'unico nostro problema è stare dalla parte sua. Ecco perchè è così importante conoscere e fare la sua Volontà (e viverci in essa). Ci sono delle cose che può essere inopportuno stare in pubblico (entrare in chiesa e prostarsi sul pavimento e baciare il pavimento) ma inginocchiarsi durante la consacrazione lo si deve fare e se una donna sente di fare un gesto d'adorazione tipo mettersi il velo sulla testa lo può fare. La cosa importante è che nel nostro cuore ci sia questa adorazione profonda.

*https://www.treccani.it/vocabolario/adorare/

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 17 agosto 2022

Il principio dell'era felice

Luisa, dopo quarant'anni, esce alla luce del sole e vive la meravigliosa esperienza del contatto diretto nella Divina Volontà con la sua luce. Insegnamenti di Gesù al riguardo. Note accordate e note scordate. Il principio dell'era felice. Libro di Cielo, Volume 26, 7 Aprile 1929, Mercoledì 20 Gennaio 2022

7 Aprile 1929 Baci al Sole, uscita in giardino, gara tra vento e Sole. Festa di tutta la Creazione. Nota scordante e nota d'accordo. La nuova Eva.

Queste cose non sono state scritte per esaltare Luisa ma per la nostra edificazione.

"..Ora come sono uscita mi sono accorta che il Sole mi investiva coi suoi raggi, come se mi volesse dare il suo primo saluto ed il suo bacio di luce. Io ho voluto rendergli la pariglia dandogli il mio bacio ed ho pregato le bambine e le suore che mi accompagnavano che tutti dessero il loro bacio al Sole, baciando in esso quella Divina Volontà che, come Regina, stava velata di luce..." Luisa

Io e te abbiamo mai sentito il bacio del Sole? Ci siamo messi nelle condizioni di poterli sentire? E' accaduto di entrare in contatto con una bella cosa creata ma non come una cosa statica ma con un qualcosa che mi sta portando un TI AMO divino e di ricambiarlo? Luisa ci ricorda..

"... Mi sentivo investita non solo dalla sua luce ma anche dal suo calore ed il vento, volendo fare la gara col Sole, mi baciava col suo leggero venticello per rintemprare i baci caldi che mi dava il Sole. Sicché sentivo che non finivano mai di baciarmi: il Sole da una parte ed il vento dall'altra. Oh come sentivo al vivo il tocco, la vita, il respiro, l'aria, l'amore del Fiat Divino nel Sole e nel vento! Toccavo con mano che le cose create sono veli che nascondono quel Volere che le ha create..." Luisa

Questa è la vita nella dv e dobbiamo imparare a farlo, e se non ci è mai successo, dobbiamo metterci in condizione di farlo. Andiamo in giro, usciamo e non stiamo chiusi, andiamo in qualche bel posto ed iniziamo a fare questa full-immersion, cerchiamo di entrare in contatto in modo soprannaturale. Il don suggerisce di provare a fare una passeggiata sotto la pioggia, riusciamo a sentire un bacio della dv in ogni goccia. In questo modo prendiamo un sacco di TI AMO di Dio, non possiamo lasciarci ubriacare da cose terrene (tipo tv, che porta brutte notizie o informazioni balorde e negative o distorte). Ma non è meglio farsi una passeggiata? Se il Signore ci manda un nemico che ci mortifica, ci chiede un digiuno, ecc.. i dolori ch eci vengono chiesti al Cielo li offriamo, sono cose che santificano e che non fanno male. La spazzatura della tv ci fa male, chi sarebbe così stupido ad immersi in un letamaio o immondizzaio. Abbiamo altro a cui pensare. La nostra giornata e tempo sono limitati. E più noi stiamo in contatto con la dv e più santi diventiamo e meglio stiamo. Una delle arti più belle è imparare a ricevere tutta la montagna di bene, amore e benefici che Dio ha messo a nostra disposizione.

"Figlia diletta del mio Volere, oggi tutti fanno festa per la tua uscita. Tutta la corte Celeste ha sentito il brio del Sole, la gioia del vento, il sorriso del Cielo e tutti sono corsi per vedere che c'era di nuovo? E nel vedere che tu eri investita dalla luce del Sole che ti baciava, dal vento che ti carezzava, dal Cielo che ti sorrideva, hanno tutti compreso che la potenza del mio Fiat Divino muoveva gli elementi a festeggiare la sua piccola neonata..." Gesù

Il don non crede che Gesù stia parlando per metafore. C'è una creatura perfettamente armonizzata con la dv. Gesù dice di avercela portata apposta perchè Luisa potesse vivere questa cosa. Chi vive nella dv si pone in questa celeste e divina discendenza, siamo un pò tutti figli di Luisa. Luisa è la stata la prima creatura segnata dal peccato originale per vivere in questo mondo tutto di Cielo.

"..Quindi tutta la corte Celeste, unendosi con tutta la Creazione, non solo fa festa, ma sente le nuove gioie e felicità che per la tua uscita le dà la mia Divina Volontà.." Gesù

Quando noi facciamo un giro, ci prendiamo un ti amo. Facciamo il più grande regalo a noi stessi: che portata santificatrice ha questo atto? In questo tempo così malvagio che stiamo vivendo che si respira un'aria diabolica, è il tempo di fare qualsiasi cosa di buono. Tanto maggiore è lo sforzo, quando più mi colloco altrove. E poi si fa un regalo agli abitanti del Cielo. Anche Gesù fa festa ed è contento.

"..Ed Io, essendo spettatore di tutto ciò, non solo faccio festa dentro di te, ma non mi sento pentito d’aver creato il Cielo, il Sole e tutta la Creazione, anzi mi sento più felice, perché di essa gode la piccola figlia mia;.." Gesù

Le persone di solito sono ladre, il don si è goduto un bell'evento ....ma quanti sono stati capaci di dire almeno un grazie a Dio per le cose belle che vive? Molti godono, succhiano ecc.. senza dire niente a nessuno e quando uno fa queste cose (ringrazia, gira e prende i TI AMO di DIO) la cosa cambia. Non è peccato godere delle cose create a condizione che si goda in questo modo (ringraziando, prendendo i ti amo ecc..)

"..mi si ripetono le gioie, i contenti, la gloria di quando il tutto fu creato, quando l'Adamo innocente non aveva fatto risuonare la nota del dolore della sua volontà ribelle in tutta la Creazione, nota che spezzò il brio, la felicità, il dolce sorriso che la mia Divina Volontà aveva da dare alle creature nel Sole, nel vento, nel Cielo stellato.." Gesù

Chi ha suonato sa bene che uno strumento non armonioso o corda scordata fa uscire un'orribile suono. In un concerto polifonico prima si sentono i suoni per accordare gli strumenti. Purtroppo la Volontà Umana è lka nota discordante per antonomasia. Quando uno suona, prende una nota steccata e fa andare male tutto il concerto. Noi siamo proprio dei delinquenti e criminali perchè abbiamo dato a Dio il dolore di vedersi rovinato quello spettacolo che Lui aveva creato perfettissimo. Se piangessimo qualche mese per questo dolore in modo profondo sarebbero lacrime sante. La Madonna è l'unica che non ha dato a Dio il dolore di vedere nemmeno una nota discordante.

"..Gesù ha fatto silenzio ed io gli ho detto: "Amor mio, tu mi hai detto tante volte che chi vive nella tua Divina Volontà è sorella con tutte le cose create; voglio vedere se la mia sorella luce mi riconosce e sai come? Se guardandola non mi abbaglia la vista." E Gesù: "Certo che ti riconoscerà, provaci e vedrai." Io ho guardato fisso nel centro della sfera del Sole e la luce pareva che carezzasse la mia pupilla ma senza abbagliarmi, in modo che ho potuto guardare nel suo centro il suo gran mare di luce; com'era terso e bello, com'è vero che simboleggia l'infinito, l'interminabile mare di luce del Fiat Divino. Ho detto: grazie, oh Gesù, perché mi hai fatto riconoscere dalla mia sorella luce;..." Luisa

ATTENZIONE...quando saremo in grado di far ciò allora vorrà dire che iniziamo ad entrare in contatto con la dv che è nel Sole. Luisa glielo ha chiesto a Gesù di fissare il Sole. Il Sole non ti abbaglia perchè riconosce in te quella stessa dv che lo ha creato e lo mantiene nell'essere. Non sono pie divagazioni o altro. Questa è la realtà profonda delle cose. Vuoi sapere se vivi nella dv? In una giornata di Sole fissa il Sole e se non ti abbaglia vuol dire che iniziamo a fare i nostri passi.

Il principio dell'era felice. Nessuno ci potrà togliere la nostra gioia interiore. Impariamo a fare il pieno dell'amore sparso da Gesù. Da queste fonti possiamo attingere la pienezza di vita della dv e staccarci dalla discarica di oggi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 15 agosto 2022

Il piccolo resto divino

Gesù spiega la parabola del lievito in relazione al regno della Divina Volontà. Bastano pochi per far arrivare il Regno sulla Terra. Alla radice dell'ordine naturale e soprannaturale c'è sempre uno solo: spiegazioni e commenti di Gesù. Libro di Cielo, Volume 25, 4 Aprile 1929, Mercoledì 19 Gennaio 2022

4 Aprile 1929 Come i primi che vivranno nel Fiat Divino saranno come il lievito del regno della Divina Volontà

Ultimo brano del volume 25° che presenta sullo sfondo non soltanto alcuni insegnamenti evangelici ma anche nella seconda parte, tutto l'ordine del cosmo e la rivelazione. Sarà importante non solo meditare sul contenuto delle parole di Gesù ma anche sullo sfondo perchè il don pensa sia utile. Una meditazione non è una catechesi (cioè ascolto passivo, ma gli spunti di riflessione ecc.. hanno bisogno di essere elaborati e di essere portati nella nostra vita, nelle nostre preghiere ecc...).

"Figlia mia, i primi che faranno la mia Divina Volontà e vivranno in Essa, saranno come il lievito del suo regno. Le tante conoscenze che ti ho manifestato sul mio Fiat Divino saranno come la farina al pane. Trovando il lievito, resta fermentata tutta quanta la farina che si mette, ma non basta la farina, ci vuole il lievito e l'acqua per formare il vero pane, per nutrire le umane generazioni. Così mi è necessario il lievito dei pochi che vivono nel mio Volere Divino e la molteplicità delle sue conoscenze, che serviranno come massa di luce che daranno tutti i beni che ci vogliono per alimentare e felicitare tutti quelli che vogliono vivere nel regno della mia Divina Volontà..." Gesù

Pensiamo alla parabola del lievito nel Vangelo e a quel Regno di Dio di cui Gesù parla è il Regno della Dv, dire Regno di Dio e quello della dv è un'indiadi (con due dico una stessa cosa). Quando Gesù dice che i primi che vivranno in essa e che la faranno saranno i lieviti. Gli scritti sono del 1929 e la meditazione cade nel 2022, dovranno ancora arrivare i primi o saranno già arrivati? Il don non ne ha idea. A quanto è dato di percepire - le cose le sa bene Nostro Signore - a livello di diffusione di conoscenze, al don non sembra che il Regno della dv non sia ancora entrato in Chiesa - i tempi di Dio non sono nostri, ci muoviamo in questo ambito, dei primi che ci stanno provando, che stanno cercando o che muovono i primi passi come un bambino neonato che gattona per terra. Però questo impegno, questo crederci da parte di pochi, Gesù dice che sia fondamentale perchè esercita in funzione della massa analoga a quella del lievito.

La cosa importante per noi è questa:

"..Perciò non ti impensierire se sei sola e se son pochi quelli che conoscono in parte ciò che riguarda la mia Divina Volontà, purché si forma la piccola porzione del lievito, unito alle sue conoscenze, il resto verrà da sé." Gesù

Dobbiamo liberarci dalle strutture di pensiero attuali che dicono che il vero e il bene stanno dove sta la massa. Dove c'è il consenso, l'approvazione ecc... ma questa logica inesorabilmente ci fa allontanare dal Vangelo. Gesù non ha risposto direttamente se erano tanti o pochi coloro che si salvano ma ha detto: cercate di entrare per la porta stretta perchè molti cercheranno di passarci ma non ci riusciranno. Gesù ha risposto indirettamente: la dinamica dei pochi è costitutiva del Regno di Dio. Gesù ha avuto 12 apostoli, ecc... quanti discepoli ha lasciato Gesù dopo 3 anni di predicazione? 500 circa (Gesù poi è apparso a 500 discepoli). Molti fedeli avvertono delle incongruenze tra ciò che percepiscono come vero, giusto ecc.. nel cuore e ciò che si vede a volte nella maggioranza non esclusa anche quella cattolica e questo li mette in confusione. Nessuno deve darsi patenti da sè. Non possiamo pensare di essere nel giusto ma non si può andare in crisi dal fatto che la maggioranza è incline a qualche cosa a cui la nostra coscienza dice di essere sbagliato. Mai scegliere e mai giustificarsi dicendo: tutti lo fanno, tutti lo consigliavano, ecc.. Questo è molto significativo: la nostra fede è dell'andare contro corrente. Tutti dicono B noi facciamo Y. Noi non siamo del mondo, cioè non apparteniamo alla mentalità del mondo e il fatto di essere battezzati non ci dà l'antidoto sicuro. Il battesimo ti dà la capacità di vivere come figlio della Luce e nemmeno l'ordine sacro mette al sicuro la persona. Il Sacramento funziona se quello è un santo prete, santo vescovo,..l'ordine sacro conferisce dei poteri soprannaturali ma non rende automaticamente santo anzi, pone nel chiamato il dovere di assecondare ed adeguare il suo stato di vita alla chiamata.

Poi Gesù nella seconda parte Gesù fa un secondo step: da pochi - molti, passa all'uno a molti. Nelle cose che devono apportare beneficio universale, ce n'è uno destinato a fare del bene a livello universale. Noi spesso dobbiamo trovarci di uno solo, trovandoci uno contro tutti.

"Figlia mia, guarda, tutto ciò che serve in modo universale a tutta l'umana famiglia è sempre una, invece le altre cose che non servono in modo universale sono molteplici. Il cielo è uno e si stende sul capo di tutti, il Sole è uno e serve di luce a tutti, l'acqua è una e perciò si dà a tutti e sebbene sembra divisa in tante fonti, mari, pozzi, ma da dove scende ha la forza unica. La terra è una e si stende sotto i piedi di tutti. E come nell'ordine naturale della Creazione, così nell'ordine soprannaturale. Dio è l'Essere universale ed è uno e come uno è il Dio di tutti, si dà a tutti, involge tutti, si trova dappertutto, fa bene a tutti ed è vita di tutti. Unica la Vergine e perciò Madre e Regina universale di tutti. Unico il tuo Gesù e perciò dovunque ed in modo universale si stende la mia Redenzione, tutto ciò che io feci e soffrii è a disposizione di tutti e di ciascuno...." Gesù

L'ordine soprannaturale e naturale provengono da Dio, quando Dio fa qualcosa "si tradisce un pò" lasciandoci un'impronta anche questo si riflette nel nostro mondo. Chi conosce il don e il suo stile di parlare, predicare ecc.. alla terza parola che dice capisce che è don Leonardo. Noi siamo esseri unici e quello che facciamo appartiene alla nostra unità unitiva. Gesù dice che nella sorgente ultima c'è l'Uno e molti. Dio è uno, la prima grande Rivelazione di Dio in un contesto politeistico. Ed era così importante che si assimilasse questo concetto - prima della manifestazione della Trinità - e questo Uno Dio, si dà a tutti, involge tutti ed è vita di tutti. Tutti gli atomi che si trovano sul pianeta terra, qualcuno è capace di contarli? Solo Dio saprebbe il loro numero esatto. Non c'è un'atomo in cui Dio non sia presente e sempre sotto i suoi occhi. Pensiamo a queste cose, fa bene alla nostra mente perchè dobbiamo riposare in questo. Non siamo mai soli ma siamo seguiti ed accompagnati, protetti ed amati da un'ente di questo genere. Non solo Dio è uno, uno è Salvatore di tutti. Ecco perchè dobbiamo annunciarlo a tutte le nazioni.

"..Unica la Vergine e perciò Madre e Regina universale di tutti..." Gesù

Ecco perchè dobbiamo invocarla, non ce ne saranno altre come Lei. Gesù è Uno, ma si trasmette al mondo (alla massa) tramite un piccolo resto. La Vergine ma i veri devoti della Madonna sono pochi. Ad una persona sono state affidate le conoscenze integrali sul dono della dv. Meditiamo la perfezione delle opere divine, Dio quando fa una cosa la fa perfetta. Noi in questo mondo non ci rendiamo conto della perfezione con cui opera DIO. Pur non rendendoce conto e vedendo cose strane che sembrano incongruenti ecc.mettiamo via questi pensieri perchè Dio è perfettissimo e sa quello che fa. Quando andremo nell'altro mondo vedremo questa cosa.

Padre Pio diceva sempre che quello che fa Dio con la nostra vita (a livello personale) e con tutto quello che possiamo vedere nella storia...è come un ricamo. Quando c'è un ricamo, c'è il dritto e rovescio, il ricamo si vede dalla parte davanti se uno va dietro si vede una montagna di fili e di sgorbi che non finisce mai. Padre Pio diceva che in questo mondo vediamo la parte dietro al ricamo, vediamo cose brutte, strane, incomprensibili, ecc... quando andremo dall'altra parte Gesù girerà il ricamo (sia a livello personale che del tempo in cui hai vissuto ecc..) ecco perchè qua dobbiamo avere la fede perchè qua sembra il contrario. Ci vuole una grande fede. La virtù più grande è la carità ma la prima è la fede perchè senza fede non si può essere graditi a Dio. Tutta la nostra vita interiore, spirituale ecc.. dipende a chi crediamo... a chi diamo fiducia? A Dio o all'uomo?. Ciò che è osannato dagli uomini spesso è disprezzato da Dio e spesso ciò che è disprezzato dagli uomini quasi sempre è gradito a Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 7 agosto 2022

Tutto dipende dall'umano volere

Meravigliosa lezione di Gesù in cui insegna che senza il peccato dell'uomo si sarebbe ugualmente fatto uomo ma senza ovviamente soffrire, confermando la dottrina di Duns Scoto. L’umano volere ha la potenza di rendere l'uomo felice o infelice, santo o peccatore, sano o malato. Libro di Cielo, Volume 25, 31 Marzo 1929, Martedì 18 Gennaio 2022

31 Marzo 1929 Diritti assoluti del Divin Volere. Come la volontà umana cambiò la sorte umana e Divina. Come Gesù se l'uomo non avesse peccato sarebbe venuto sulla terra glorioso e con lo scettro del comando. L'uomo doveva essere il portatore del suo Creatore.

Il don confessa mentre leggeva questo lungo e meraviglioso brano, diceva che per farci una meditazione dovremmo prenderci una settimana perchè è veramente un passo - ad avviso del don - tocca dei vertici straordinari.

Qua Gesù sposa la dottrina di Giovanni Duns Scoto e non quella di San Tommaso d'Aquino (sono dei grandi ma il Signore permette che anche loro abbiamo i loro sbagli perchè non sono il padre eterno in terra), San Tommaso diceva che se l'uomo non avesse peccato, Gesù non si sarebbe incarnato perchè Lui è il Salvatore quindi senza peccato cosa doveva salvare ed è anche il motivo per cui San Tommaso d'Aquino non era arrivato alla verità dell'Immacolata Concezione. Giovanni Duns Scoto dice che Gesù si sarebbe incarnato e sarebbe stata un'altra storia.

"..Se Adamo non avesse peccato l'Eterno Verbo, per Volontà del Padre Celeste, sarebbe venuto lo stesso sulla terra glorioso, trionfante e dominatore, accompagnato visibilmente dal suo esercito Angelico che tutti avrebbero visto e, con lo splendore della sua gloria, avrebbe affascinato tutti e attirato tutti a sé con la sua bellezza, coronato da re e con lo scettro del comando, per essere re, a capo dell'umana famiglia in modo da darle il grande onore di poter dire: abbiamo un re: uomo e Dio..." Gesù

Quindi sarebbe stata un'altra cosa. Gesù fa un'altro accostamento:

".. se l'uomo non avesse peccato, non si fosse sottratto alla mia Divina Volontà, io sarei venuto sulla terra, ma sai come? Pieno di Maestà, come quando risuscitai dalla morte, perché sebbene avessi la mia Umanità simile all'uomo, unita all'Eterno Verbo, con quale diversità la mia Umanità risuscitata era glorificata, vestita di luce, non soggetta né a patire, né a morire. Invece la mia Umanità prima di morire era soggetta, sebbene volontariamente, a tutte le pene, anzi fui l'uomo dei dolori. E siccome l'uomo aveva ancora gli occhi abbacinati dall'umano volere e quindi era ancor malato, pochi furono quelli che mi videro risuscitato, ciò servì per confermare la mia Risurrezione..." Gesù

Invece:

".. Invece siccome volle fare la sua volontà, cambiò la nostra sorte e siccome era decretato che io dovessi scendere sulla terra e quando la Divinità decreta, non c'è chi la sposti, cambiai solo modo ed aspetto, ma vi scesi, sotto spoglie umilissime, povero, senza alcun apparato di gloria, sofferente, piangente e carico di tutte le miserie e pene dell'uomo. La volontà umana mi fece venire a trovare l'uomo infelice, cieco, sordo e muto, pieno di tutte le miserie ed Io, per guarirlo, dovevo prenderle sopra di me e per non incutere spavento, dovetti mostrarmi come uno di loro, per affratellarli e dare loro le medicine e i rimedi che ci volevano..." Gesù

L'Incarnazione era decretata, il peccato dell'uomo ha trasformato le caratteristiche di questa incarnazione per un'atto di volontà di Gesù - lo ha fatto volontariamente. Gesù si è assoggettato alle nostre pene ecc.. perchè lo ha voluto perchè questo si era reso necessario perchè doveva prendere le nostre miserie per redimerci. Queste considerazioni dovrebbero farci venire un cuore grosso così per Gesù perchè Lui ha patito il caldo o il freddo ma in ogni istante avrebbe potuto sottrarsi a questa miseria perchè la sua Umanità era perfettissima ed era unita alla natura del Verbo. L'amore si alimenta anche con la considerazione, dovremmo stare tutto il tempo in ginocchio, chiedendo al Signore che ci dia un pò d'amore per ricambiare ciò che Lui ha fatto per noi.

"..Chi può dirti figlia mia, quanto male può fare una creatura quando giunge a sottrarsi alla Volontà del suo Creatore?.." Gesù

Un solo atto fecero i nostri progenitori e guardiamoci in giro. Poi dovremmo stare a riflettere qualche secolo su ciò che dice Gesù:

"..Sicché l'umano volere ha la potenza di rendere l’uomo felice o infelice, santo o peccatore, sano o malato..." Gesù

Lo sai cosa sta dicendo Gesù? Sei infelice? Dipende dalla tua volontà, sei peccatore? Dipende dalla tua volontà...sei malato? (chi ci crede) dipende dalla mia volontà. Vogliamo commentare nei tempi che stiamo vivendo quest'ultimo passaggio. Il don ritiene che quanto più alto è il tasso con la volontà di Dio, tanto meno è la possibilità di prendersi qualche malattia. Ti è venuto il raffreddore? Devi crescere nella dv, il don prima di farsi una risata ci penserebbe un pò.

"..Tu devi sapere che in tutta la storia del mondo solo due creature hanno vissuto di Volontà Divina senza mai fare la loro: la Sovrana Regina ed io..." Gesù

Nessuno dei due è morto di tumore o di qualche altra malattia o di virus o di polmonite bilaterale. Potevano i corpi di Gesù e di Maria essere attaccati da un virus? Lì dentro i virus non ci entravano, e se poco si affacciano vengono sbattuti fuori per direttissima, dove c'è il Sommo Bene nessun male può entrarci. Sant'Antonio Abate è vissuto 106 anni, ci sono le suore di 96 anni di clausura che hanno un viso splendente, san Paolo abate (maestro di sant'Antonio Abate) è campato 113 anni. Sant'Antonio Abate è vissuto nel deserto in una caverna, senza nulla, soggetto alle intemperie e facendo combattimenti feroci contro il diavolo. Ci sarà un motivo o no? Come ha fatto a campare uno così? E' un caso? Chi ci crede a queste cose qua? E attenzione a cosa dice Gesù:

"..Vedi dunque se l'anima si decide a fare sempre, sempre, la mia Divina Volontà e a vivere in Essa, cambierà la sua sorte e la mia Divina Volontà si slancerà sulla creatura, la farà sua preda e dandole il bacio della Creazione, cambierà aspetto e modo e, stringendola al suo seno, le dirà: mettiamo tutto da parte, per te e per me sono ritornati i primi tempi della Creazione, tutto sarà felicità tra te e me, vivrai in casa nostra, come figlia nostra, nell'abbondanza dei beni del tuo Creatore..." Gesù

Questo Gesù lo fa, se non ce l'abbiamo (abbondanza dei beni, la felicità, ecc..) vuole dire che non la stiamo facendo. Se questi beni non ci sono, o non c'è per nulla la condizione chiesta da Gesù o non c'è in condizione sufficente. Quindi uno potrebbe obiettare: mi ha preso la malattia e quindi sono un grande peccatore? No. Per avere l'immunità tu devi fare sempre la dv non 99 volte sì e una no, ma sempre e vivere in essa. Quindi se uno ci crede sul serio, istante dopo istante dobbiamo scegliere se fare la nostra volontà o no, se fare gli atti o no. Che vogliamo fare e dipende da quanto ci crediamo noi. Per quanto le scelte di Gesù, tu vivi per essere felice, santo e sano.

"...La distanza, la diversità, tra noi e le altre creature è infinita, tanto che neppure i nostri corpi rimasero sulla terra, erano serviti come reggia al Fiat Divino ed Esso si sentiva inseparabile dai nostri corpi e perciò reclamò e, con la sua forza imperante, rapì i nostri corpi insieme con le anime nostre nella sua Patria Celeste. Ed il perché di tutto ciò? Tutta la ragione sta nel fatto che mai la nostra volontà umana ebbe un atto di vita, ma tutto il dominio ed il campo d'azione fu solo della mia Divina Volontà. La sua potenza è infinita, il suo amore è insuperabile." Gesù

I corpi non potevano sulla terra. Non possono disgiungersi da un'anima che ha vissuto solo di volontà divina. Cosa potremette negli scritti? Se io da oggi in poi (per esempio) non farò più un'atto di mia volontà - io ho 50 anni, 41, ecc... di atti di umana volontà li avrò fatti - non è possibile che il mio corpo andrà in cielo al momento della mia morte ma almeno non si decomporanno.

"Figlia mia, col non fare la mia Divina Volontà, la creatura mette in scompiglio l'ordine che la Divina Maestà tenne nella Creazione, disonora se stessa, scende nel basso, si mette a distanza col suo Creatore, perde il principio, il mezzo e il fine di quella vita Divina che, con tanto amore, le venne infusa nell'atto d'essere creata..." Gesù

Non abbiamo un nostro santo senso dell'onore? Io non mi vado a disonorare, noi non dobbiamo scendere nel basso e non ci abbassiamo alle porcherie che fanno i grandi peccatori. Il distanziamento con il Creatore. Il nostro volere umano è l'ago della bilancia tra due sorti abissalmente differenti.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 6 agosto 2022

Stare al proprio posto

Gesù spiega l'importanza di ogni minima verità dentro l'orizzonte degli scritti e i nessi tra la creazione e chi vive nella Divina Volontà. Considerazioni al riguardo sui misteri immensi di Dio e sull'importanza dell'umiltà. Libro di Cielo, Volume 25, 25 Marzo 1929, Lunedì 17 Gennaio 2022

25 Marzo 1929 Come la Creazione corre con una corsa vertiginosa verso il suo Creatore. Chi vive nel Voler Divino è inseparabile da Esso. Ordine che Gesù ha tenuto nel manifestare le verità sulla Divina Volontà. Rinnovazione della Creazione. Importanza delle verità.

Iniziamo la meditazione di questo brano. Da un punto di vista generale sembrerebbe (al don) una sorta di brano di transizione dove Gesù ribadisce dei concetti noti, tipo unendosi alla dv ci si unisce ad ogni creatura e quindi Dio guardando la persona gli vede dentro Cielo, Mare ecc... e questo si è spezzato con il peccato dell'uomo e che questa è l'opera sua più cara. Questo testo sottolinea in modo forte l'importanza di ogni singola verità sul suo divin volere. Tanto che:

"..Perciò sto tanto attento che tu nulla perda di ciò che ti dico sulla mia Volontà Divina, perché c'è tanta importanza in queste verità che, occultandone alcune, sarebbe come se si volesse spostare il Sole dal suo posto, fare uscire il mare dal suo lido, che ne sarebbe della terra? Pensalo tu stessa. E tale sarebbe se mancassero tutte le verità che con tanto ordine ti ho manifestato sulla mia Divina Volontà." Gesù

Il don non sa - ognuno di noi ha delle sensibilità differenti - è facile per noi renderci conto che tutte queste verità sono tutte così minimamente importanti? Pensiamo: supponiamo che tutto il libro di Cielo tolto il brano di oggi (tutti i brani - il brano di oggi). Noi percepiremmo questa tragedia? Il don confessa che non percepirebbe tale mancanza, la stessa cosa capita con la Sacra Scrittura. Ci sono dei passi enormemente oscuri, il libro dei Numeri, delle Cronache (AT) interi capitoli dedicati a geneaologie, a battaglie, ecc...e tutto quello è che contenuto dentro la Bibbia è Parola di Dio. Ma saltiamo (il don fa un'esempio) pensiamo a quando andiamo a messa prima di Natale, quando c'è ad esempio la genealogia di Gesù - 42 generazioni - che utilità avrebbe? Ci fa capire quello che dice il profeta Isaia: quanto i cieli sovrastano la terra quanto le vie di Dio sovrastano le nostre. Una cosa evidente alla nostra ragionevolezza umana (ma a che serve questo elenco?) - sulle cose di Dio (che non si capiscono) mi viene il dubbio ma non devo dargli il consenso, perchè se lo facessi direi che Dio sta facendo delle cose insensate o inutili. Il don la percezione che trae è: si dice da solo: cerca di restare calmo, sereno e tranquillo perchè stai di fronte a Colui che è Immenso e che le vie sono imperscutabili. Così avviene nei labirinti delle nostre vite personali (nelle vicende paradossali) sia anche nella Storia. In Dio le cose sono tutte viste in un'altro modo. Se noi non cresciamo enormemente in questo senso della nostra bassezza, incapacità, ecc... - Salomone implora Dio che gli desse la Sapienza - il don se può dire della sua esperienza di vita più tempo passa e più comprende che questa dimensione sia necessaria ed imprescindibile. Perchè altrimenti prendiamo un sacco di cantonate e possiamo farci tanto tanto male. L'umiltà a detta dei maestri di spirito non è fare gesti esterni che mostrano umiltà o buttarsi una montagna di fango addosso ecc...è metterci al nostro posto; è stare al nostro posto davanti a Dio. Ma quanto è importante stare al proprio posto? E qual'è il nostro posto? La nostra povera testolina, di fronte all'intelligenza divina cosa vogliamo che sia? Zero, eppure le persone mettono Dio sotto processo. Se noi potessimo vedere le cose come le vede Dio inorridiremmo, sarebbe come se un qualcosa meno di una pulce si mettesse a competere con il Principe degli Angeli. Quando atteggiamento si matura profondamente nel cuore, prima di fare una scelta significativa non è che parte in quarta facendosi delle giustificazioni ma prega e chiede aiuto a Dio. Dovremmo conoscere sempre più meglio cosa sia la Volontà di Dio e quale sia per me. Dio volge lo sguardo verso l'umile e il superbo lo vede da lontano. Il segreto dell'immensa grandezza della Madonna è essere sempre rimasta al suo posto, avere una grandissima considerazione di Dio (perchè è Altissimo) ma noi abbiamo una considerazione altissima dell'Altissimo. Sono cose di un'importanza focale, centrale ad avviso del don. E anche tutte le cose che Gesù dice. Non capisci gli scritti sulla dv? Anche il don leggendo dei passaggi rimane esterefatto:

"Figlia mia, chi vive nel mio Voler Divino è vincolato con tutta la Creazione, né essa può fare a meno di questa fortunata creatura, né la creatura si può svincolare dalle cose create,..." Gesù

Cosa sta dicendo Gesù? Queste cose avvengono quando una persona vive nella dv ed avvengono ad uno strato che non è conosciuto da noi, non presente alla nostra coscienza. Ammesso e non concesso che il don forse sta muovendo qualche millimetro in questo mondo, il don non si sente vincolato alle cose create nè tanto meno si sente che il Cielo e la Terra, i mondi ecc.. possano fare a meno del don. Ma ci rendiamo conto di queste affermazione del genere? Se uno volesse fare una meditazione dovrebbe rimanerci una settimana per ogni brano. Il don non ha nessuna percezione di queste cose. Se Gesù dice tutte queste cose a Luisa in continuazione, il don si chiede: quando era sulla Terra, si rendeva conto di queste cose qua?

"..perché essendo l'una la volontà dell'altra, qual è la mia Divina Volontà, formano un solo corpo con tante membra inseparabili tra loro.." Gesù

Perchè se io mi unisco alla dv, siccome tutte le opere create sono opere della dv, nessuna esclusa, succede che tutte queste opere continuamente stanno parlando della dv. E chi vive in essa in continuazione - i giri che si fanno - l'unica cosa che ogni tanto che il Signore può concedere - nel silenzio prova ad entrare in raccoglimento qualche cosa si sente ma non fino a questo punto. Dio attraverso questi volumi, ha fatto una composizione meravigliosa e la comprenderemo nel Cielo. Noi dobbiamo sempre pensare che qua sulla terra siamo limitati e che ci stiamo 60/80/90 anni circa ma il respiro cosmico universale è più grande di noi. Chi ce l'ha detto che nell'eternità molte cose ci verranno spiegate? Il don pensa che l'uomo contemporaneo farebbe bene riscoprire la santa umiltà e riscoprire la saggezza degli antichi (so di non sapere ad esempio) quante stupidaggini ci risparmieremmo. Che il Signore ci possa concedere questa grazia grande di trovare il nostro autentico posto davanti a Lui perchè solo così qualche cosa il Signore ce lo mostra altrimenti Dio si ritira e non ci concede nulla. Quando ciò accade chi ne ha la peggio siamo noi non Lui.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 5 agosto 2022

Dio nelle sue opere si serve di mezzi umani

Gesù spiega come, per sua Volontà, Dio fa sempre l’inizio e la sostanza delle cose da farsi, ma vuole che l’uomo cooperi con Lui mettendoci la sua parte. E guai se non lo facesse! I prodigi della Divina Volontà nella creazione, in particolare nella creazione dell’uomo. Libro di Cielo, Volume 25, 22 Marzo 1929, Martedì 11 Gennaio 2022

22 Marzo 1929 Dio nelle sue opere si serve dei mezzi umani. Come nella Creazione ebbe campo d'azione la Divina Volontà, costituendosi vita di tutto. Come la Divinità agisce solo come concorrente e spettatrice

Gesù dà delle indicazioni fondamentali e ci caricano di responsabilità. Partiamo dalla seconda parte: Gesù ha detto che nella dv la Divina Volontà è tutto.

"Figlia mia, nella Creazione fu la mia Divina Volontà che ebbe il suo campo d'azione e anche se la nostra Divinità fu concorrente, perché siamo inseparabili da Essa, ma l'atto primo, l'azione, fu tutta della nostra Volontà, parlò ed operò, parlò ed ordinò, noi eravamo spettatori di ciò che faceva il nostro Voler Supremo, con tanta maestria, ordine ed armonia, che ci sentimmo degnamente glorificati e doppiamente felicitati dalla nostra stessa Volontà...." Gesù

"..E credi tu che nella Redenzione non fu la mia Divina Volontà che s'incarnò per venire a rintracciare l'uomo smarrito? Fu proprio Essa, perché Verbo significa parola e la nostra parola è il Fiat, che come nella Creazione disse e creò, così nella Redenzione volle e s'incarnò,.." Gesù

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie. Se Dio vuole una cosa non c'è ne per nessuno. Dio può tutto ciò che può, ma non vuole tutto ciò che può. Gesù nelle sue opere è sempre Lui che parte:

"Figlia mia, io nelle mie opere mi servo dei mezzi umani, sebbene faccia la prima parte, il fondamento e tutta la sostanza dell'opera che voglio fare e poi mi servo delle creature, per fare che la mia opera sia conosciuta e abbia vita in mezzo alle creature...." Gesù

Ma c'è una piccola parte da un punto di vista globale ma assai significativa, - farla o non farla, farla bene o farla male ha delle conseguenze diverse. Da cosa dipende da questo? Dalla dv. Gesù aveva bisogno di 12 apostoli imperfetti ed ignoranti...se Dio avesse voluto avrebbe potuto. E' l'Unico che avrebbe potuto fare da solo ma non ha voluto farlo da solo. E questa sua volontà è norma ed ad essa si attiene e questa è responsabilizzazione dell'uomo. Il don ha detto: ti pare che Gesù abbia bisogno di Lui per consacrare un'ostia? Ha bisogno di me per rimettere un peccato? Per predicare ecc... / Ma Dio ha voluto avere degli apostoli. Se gli Apostoli non avessero collaborato la Chiesa non si sarebbe diffusa, sarebbe stata un'aborto spontaneo. Quante coppie di sposi, Dio ha voluto rendere i genitori cooperatori attivi della procreazione, se una coppia si chiude alla vita - discorso teorico il don non vuole mettere in croce nessuno - e fa solo due figli e adesso basta. E se Dio avesse voluto mandare un terzo figlio? In questa terra non ci rendiamo conto di cosa possiamo combinare. Un sacerdote che omette di predicare e si limita a fare lo stretto indispensabile di quante anime che non si convertiranno sarà responsabile? Obiezione: ma io sono anni che predico e non si sono visti i frutti, tu continua (dice il don) presto o tardi ci saranno frutti. Magari lascio un seme che darà i frutti fra 10 anni. Io queste cose non le so, ma presto o tardi ci ritroveremo davanti al Signore e dovremmo essere in grado di dire: io ce la ho messa tutta. Sicuramente poteva essere di più, ecc.. però almeno ci ho provato. Dio ha voluto che noi ce la mettessimo. In un certo senso Dio ha voluto aver bisogno di noi. Lo fa per glorificarci perchè se Lui non lo volesse noi non potremmo dargli nulla. Da un lato c'è questo e dall'altro c'è che se un missionario ha la vocazione a partire e non parte sono guai, se una ha una vocazione ad entrare in convento e non entra sono guai, se una coppia ha la vocazione a fare 7 figli (esempio) e ne fa tre sono guai. Chi sarebbe stato uno di questi figli non nati? Magari un benefattore dell'umanità, uno scopritore di qualche cura per il cancro, che ne sappiamo noi? In questa vita non ne sappiamo nulla. Pensiamo alla vita di Luisa, sposa e vittima e completamemnte immolata e se non avesse assecondato ciò che voleva Gesù? E noi che facevamo oggi? Gesù sa scrivere, può scrivere in forma anonima e lo mette in giro? Dio a scrivere 36 volumi ci potrebbe mettere un nanosecondo. Capiamo anche nella storia, nelle scelte cruciali quanto è importante quello che facciamo.

Se Mussolini non fosse entrato in guerra la storia sarebbe stata la stessa? Il don crede di no. E se non ci fosse stato il 1968, la cultura sarebbe stata la stessa? E andiamo avanti... è importante interiorizzare queste cose. Pensiamo in relazione a ciò che Dio vuole da me a tutti i livelli, scelte di vita, esistenziali, posizioni da prendere ecc.... non mi posso dire: cosa gliene importa a Dio cosa ho deciso. Non è la stessa cosa fare una cosa o un'altra - fare ciò la cosa che vorrebbe Dio da me o no. Inoltre la mia scelta ha conseguenze anche sul prossimo.

"..Quindi essendo opera Sua, tutta la forza della Creazione e tutti i beni di cui fu arricchita, stanno tutti nella mia Suprema Volontà. Essa è vita primaria di tutto, perciò ama tanto la Creazione, perché sente e scorre la sua stessa vita in tutte le cose create..." Gesù

Dio non si identifica in nessuna cosa creata, si chiamerebbe panteismo. Ma tutte le cose create portano una scintilla di Dio, una peculiarità di Dio...ecco perchè è importantissimo osservare le varietà e bellezze della Creazione, perchè ogni cosa ci parla di Dio. E ci provoca una grande unione con Lui e ci dovrebbe spronare a spingere di vivere solo di volontà divina e farla sempre e comunque.

"..Tanto che nel creare l'uomo, volendo fare più sfoggio della sua potenza, del suo amore e della sua maestria, volle racchiudere in Lui tutta l'arte della Creazione intera, non solo, ma volle superarla, dandogli tali pennellate d'arte divina, da farlo il piccolo Dio e distendendosi dentro e fuori di Lui, a destra ed a sinistra, sul capo e sotto i suoi piedi, lo portavo nella mia Divina Volontà, come sbocco del nostro amore e come trionfatore ed ammiratore della sua maestria insuperabile..." Gesù

".. Che cosa non aveva fatto per Lui? Lo chiamò dal nulla, lo formò, gli diede l'essere e gli diede doppia vita, la vita dell'uomo e quella della mia Divina Volontà, per portarlo sempre stretto nelle sue braccia creatrici, per conservarlo bello, fresco, felice, come lo aveva creato.." Gesù

Il peccato originale ha degradato e seminato la corruzione, tutto ciò che vediamo non è esattamente come è uscito dalle mani di Dio. Le opere di Dio rimangono perchè non si possono distruggere e rimane molto. Gesù ci dice che non è contento, in un certo senso soffre vedere l'uomo sfregiato dalla colpa e vederlo dissomigliante. La vita nella vita della dv ci ripristina nello stato di bellezza originaria, non tornerà tutto com'era prima, però...

"..È proprio questo il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra, che l'uomo ritorni nella mia Divina Volontà ed allora Essa si quieterà quando vedrà di nuovo il suo figlio felice, vivere in casa sua, con l'opulenza dei suoi beni. E così poter dire: il mio figlio è ritornato, è vestito delle sue vesti regali, porta la corona di re, fa vita insieme con me e gli ho restituito i diritti che gli diedi nel crearlo..." Gesù

Sembra la parabola del Figlio Prodigo. Noi siamo re al momento del Battesimo e la dv porta al compimento questa caratteristica. Possono i re comportarsi da sudditi? Comprendiamo anche molte sfaccettature implicite? Se siamo Re assieme al Re ecc.. è chiaro che noi ci interfacciamo con Lui, facciamo ciò che vuole Lui, riconosciamo le autorità umane che Lui ha stabilito e che lo rappresentano - ma che vanno obbedite nella misura in cui interpretano correttamente quelli che sono i voleri del nostro Re. Qualora ciò non fosse da Re si diventa sudditi. E noi non possiamo perdere la nostra dignità regale. Conservando una grande prudenza ed umiltà. Non possiamo conoscere con certezza (concilio di Trento) di essere in Grazia di Dio e quindi figuriamoci di stare nella Divina Volontà. Però dobbiamo essere consapevoli della vostra vocazione ed elezione. Noi dobbiamo essere consapevoli della bellezza e dignità che Dio ci dona e a cui ci chiama.

Noi su questa terra abbiamo un compito da svolgere e che solo tu puoi svolgere amico o amica mia. Io sono un'essere unico ed irripetibile, e anche se fossi l'ultimo tra le persone, avrei comunque una missione unica ed irripetibile e queste parole che Gesù ha detto valgono anche per me. Le cose che sono scritte nel libri eterni che deve fare quella persona se le vuole farle nessun'altro le può fare. La dv rende le persone super-protagoniste della propria vita e le responsabilizza al massimo grado possibile e ricevere davanti al Signore una ricompensa eterna.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 4 agosto 2022

Le conseguenze delle nostre azioni

Grande dolore di Gesù per lo smarrimento di tre volumi del libro di Cielo a causa delle negligenze e trascuratezze di chi doveva custodirli con cura. Gesù parla di quanto sia grande il suo dolore e delle gravi conseguenze di quest'omissione. Libro di Cielo, Volume 25, 17 Marzo 1929, Mercoledì 5 Gennaio 2022

17 Marzo 1929 Le conoscenze che Gesù ha manifestato sulla sua Adorabile Volontà sono parti Divini. Suo dolore quando vede che queste verità non vengono custodite

Meditiamo questo lungo brano molto istruttivo anche se articolato. C'è un particolare che ha attirato il don: si parla dello smarrimento dei tre volumi.

"..Tu non puoi comprendere il mio dolore nel vedere la trascuratezza di chi ha smarrito i tre Volumi della mia Divina Volontà; quante verità non c'erano dentro? Quante vite che con tanto amore ho messo fuori dal mio seno Paterno non hanno soffocato e quindi hanno formato la tomba ai figli miei..." Gesù

I tre volumi sono stati ritrovati o no? Il don presume di sì. Il numero dei volumi è 36 che ha un forte valore simbolico, 39 non dice nulla. In ogni caso questa occasione contingente. Gesù spiega la preziosità di tutto questo materiale che Gesù ci mette a disposizione.

"..Io nel sentir ciò mi sentivo trafiggere l'anima mia come se me la strappassero a brandelli perciò Gli ho detto: "Amor mio, se Tu vuoi, puoi fare un miracolo della tua onnipotenza per farli trovare e così non avrai il dolore di tante verità soffocate e della lunga storia della tua Divina Volontà spezzata. Anch'io sento che soffro molto e non so neppure dire com'è questo dolore." E Gesù ha soggiunto: "È il mio dolore che fa eco nel tuo, è lo strappo di tante mie vite che hanno soffocato che senti in te.."

Tutto il bene inattuato dei volumi persi riverbera nel cuore di Luisa. Ci sono alcune anime nel corso della storia della Chiesa alle quali il Signore ha donato la grazia di far sentire qualcosa dei suoi dolori. Il dolore di una bellezza, santità, meraviglia, conversione ecc.. non attuatesi a causa della trascuratezza e la cosa che impressiona un pò...e questo ci smonta alcune idee bislacche che abbiamo di Gesù:

"..In ogni verità di questi Volumi che con tanta trascuratezza hanno smarrito, sento darmi la morte e tante morti per quante verità c'erano dentro; non solo, ma sento la morte a tutto il bene che dette verità avrebbero portato, la morte alla gloria che avrebbero dovuto darmi..." Gesù

E poi Gesù:

"..Ma me la pagheranno con tanto fuoco di più in purgatorio per quante verità hanno fatto smarrire.." Gesù

E' evidente che è un peccato di omissione, però involontario, li hanno persi non buttati ma perdere una cosa significa che tu non l'hai custodita bene. Tutto si potrebbe perdere in teoria ma se il tasso di custodia è elevato diventa difficile. Il don invita a riflettere su queste cose: è Gesù che parla o no? Se è Gesù che parla, che diciamo noi con le nostre idee bislacche di Gesù? Il parlare di Gesù è estremamente somigliante al modo di parlare di Padre Pio; quante volte diceva: la pagherai cara (se si continua ad offendere Dio). Padre Pio, cose che oggi nessuno vuole sentire, si dice che una volta - il don l'ha sentito da un figlio spirituale di Padre Pio, una volta Padre Pio ha un'ispirazione di celebrare una Messa per il padre di un suo confratello morto anni prima. Terminata questa messa, vede che l'anima di questo padre va in Paradiso, quella Messa era ciò che mancava per andare in Paradiso e poi quando vede quel frate gli dà la bella notizia. E il frate dice: mio padre (all'incirca è morto da 30 anni, era un bravo cristiano ecc..) e Padre Pio disse: davanti a Dio, tutto si paga o ha detto che ci posso fare se l'Altissimo guarda anche il pelo dell'uovo. Non si entra in Paradiso nemmeno con una minima macchia di imperfezione involontaria non purificata. Tutti quelli sciagurati che tacciono queste cose, creando illusioni in un sacco di gente - a parte il fatto che non ci crede che esiste l'Inferno - è chiaro che ciò che muove le nostre azioni non deve essere la paura dell'Inferno o del Purgatorio - noi dobbiamo puntare alla carità, a fare per amore di Gesù. Uno deve custodire questi scritti perchè sono una perla di Gesù ma il fatto che agire per carità sia il top, - se non agisci come Dio comanda, a parte il fatto che non fai contento Gesù ma poi ci sono delle conseguenze. Questo è un pensiero importante per evitare tante stupidaggini.

Il don parla con esperienza: è devastante per un'anima non rendersi conto delle conseguenze delle nostre azioni. Tanto poi mi confesso, se uno è caduto non deve spararsi ma non è che tanto poi mi confesso e basta. Ci sono dei danni, conseguenze e pene che poi mi ricadono addosso e che dovrò espiare. Il don chiede perdono ma si ferma su queste cose.

(Luisa) "..perciò Gli ho detto: "Amor mio, se Tu vuoi, puoi fare un miracolo della tua onnipotenza per farli trovare e così non avrai il dolore di tante verità soffocate e della lunga storia della tua Divina Volontà spezzata. Anch'io sento che soffro molto e non so neppure dire com'è questo dolore.."

(Gesù - più in sotto) "..Ma sappi però che se non usano tutti i mezzi per trovarli perché voglio la loro cooperazione, io non farò il miracolo che qualcuno vorrebbe per farli trovare e questo, per castigo della loro negligenza..."

Quante volte abbiamo fatto lo stesso ragionamento? Devono utilizzare tutti i mezzi, Dio non fa quello che dobbiamo fare noi. La prima riparazione è che devi rovesciare il mondo per ritrovarli poi Dio ti aiuterà.

"..io non farò il miracolo che qualcuno vorrebbe per farli trovare e questo, per castigo della loro negligenza..." Gesù

Pensiamo a coloro che pensano che Dio non castiga nessuno. E che tira in ballo spropositando la divina misericordia, ecc.. ma anche nella Bibbia si parla dei castighi. Il cantico di Tobia per esempio - tanto per dirne uno. Il danno che questi hanno fatto Dio non lo ripara e questo non miracolo è un castigo della loro negligenza. Questi devono sentire sulla sua coscienza il peso della loro negligenza. Questo è agire per il bene delle persone. I genitori che fanno i tappabuchi nei confronti dei figli (oggettivamente) sono dei cattivissimi genitori perchè l'educazione, se tu hai fatto un guaio te le conseguenze te le devi prendere. Il Signore ti aiuta a prendere le conseguenze del guaio. Il don quando vede o sente dire follie strumentalizzando la dv come se attraverso questo mondo fossero cambiate le carte in gioco come se tutto ciò che la Chiesa, l'ascetica, ecc.. hanno sempre insegnato non c'è più. Non è possibile che sia così. La dv ci fa andare oltre quello che è sempre stato, è come il rapporto tra l'AT e NT, non è che con il NT il vecchio non c'è più. E' chiaro che per leggere alcune cose dell'AT devi tenere conto del NT e il nuovo si capisce con l'AT. Però Jahwe non è diverso da Gesù che sale sul monte, è lo stesso Dio. Sono concetti fondamentali e responsabilizzanti.

I magi sono la rappresentazione di chi pensa, capisce alcune cose e agisce - se i magi non avessero seguito la stella misteriosa? E se non ci fossero andati? - quando una persona inizia a far funzionare bene l'intelligenza, diventa anche responsabile, il senso di responsabilità non ci fa cadere nella disperazione ma ci fa prendere le cose sul serio e con calma. Non abbiamo paura di Dio. Gesù ci dice quanto ci ama ma dobbiamo ricordarci che nelle nostre azioni siamo responsabili e non possiamo custodire e mettere a frutto le grazie che Dio ci ha dato. La fine di quello che non ha custodito il talento e non lo ha messo a frutto non è una bella fine. Facciamo in modo, chiediamo aiuto al Signore di avere quel senso di riverenza e di amore per Lui. In Dio c'è amore e giustizia. Non c'è solo una delle due cose e guai quando si dimentica una delle due - san Giovanni Bosco diceva che la Misericordia mal compresa ne fa una strage di anime e se vado solo la Giustiza e rigore dopo mi ritrovo davanti ad un Dio più severo e rigoroso di quello che lanciava fulmini dal monte Sinai.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI