venerdì 5 agosto 2022

Dio nelle sue opere si serve di mezzi umani

Gesù spiega come, per sua Volontà, Dio fa sempre l’inizio e la sostanza delle cose da farsi, ma vuole che l’uomo cooperi con Lui mettendoci la sua parte. E guai se non lo facesse! I prodigi della Divina Volontà nella creazione, in particolare nella creazione dell’uomo. Libro di Cielo, Volume 25, 22 Marzo 1929, Martedì 11 Gennaio 2022

22 Marzo 1929 Dio nelle sue opere si serve dei mezzi umani. Come nella Creazione ebbe campo d'azione la Divina Volontà, costituendosi vita di tutto. Come la Divinità agisce solo come concorrente e spettatrice

Gesù dà delle indicazioni fondamentali e ci caricano di responsabilità. Partiamo dalla seconda parte: Gesù ha detto che nella dv la Divina Volontà è tutto.

"Figlia mia, nella Creazione fu la mia Divina Volontà che ebbe il suo campo d'azione e anche se la nostra Divinità fu concorrente, perché siamo inseparabili da Essa, ma l'atto primo, l'azione, fu tutta della nostra Volontà, parlò ed operò, parlò ed ordinò, noi eravamo spettatori di ciò che faceva il nostro Voler Supremo, con tanta maestria, ordine ed armonia, che ci sentimmo degnamente glorificati e doppiamente felicitati dalla nostra stessa Volontà...." Gesù

"..E credi tu che nella Redenzione non fu la mia Divina Volontà che s'incarnò per venire a rintracciare l'uomo smarrito? Fu proprio Essa, perché Verbo significa parola e la nostra parola è il Fiat, che come nella Creazione disse e creò, così nella Redenzione volle e s'incarnò,.." Gesù

Tutto ciò che vuole il Signore lo compie. Se Dio vuole una cosa non c'è ne per nessuno. Dio può tutto ciò che può, ma non vuole tutto ciò che può. Gesù nelle sue opere è sempre Lui che parte:

"Figlia mia, io nelle mie opere mi servo dei mezzi umani, sebbene faccia la prima parte, il fondamento e tutta la sostanza dell'opera che voglio fare e poi mi servo delle creature, per fare che la mia opera sia conosciuta e abbia vita in mezzo alle creature...." Gesù

Ma c'è una piccola parte da un punto di vista globale ma assai significativa, - farla o non farla, farla bene o farla male ha delle conseguenze diverse. Da cosa dipende da questo? Dalla dv. Gesù aveva bisogno di 12 apostoli imperfetti ed ignoranti...se Dio avesse voluto avrebbe potuto. E' l'Unico che avrebbe potuto fare da solo ma non ha voluto farlo da solo. E questa sua volontà è norma ed ad essa si attiene e questa è responsabilizzazione dell'uomo. Il don ha detto: ti pare che Gesù abbia bisogno di Lui per consacrare un'ostia? Ha bisogno di me per rimettere un peccato? Per predicare ecc... / Ma Dio ha voluto avere degli apostoli. Se gli Apostoli non avessero collaborato la Chiesa non si sarebbe diffusa, sarebbe stata un'aborto spontaneo. Quante coppie di sposi, Dio ha voluto rendere i genitori cooperatori attivi della procreazione, se una coppia si chiude alla vita - discorso teorico il don non vuole mettere in croce nessuno - e fa solo due figli e adesso basta. E se Dio avesse voluto mandare un terzo figlio? In questa terra non ci rendiamo conto di cosa possiamo combinare. Un sacerdote che omette di predicare e si limita a fare lo stretto indispensabile di quante anime che non si convertiranno sarà responsabile? Obiezione: ma io sono anni che predico e non si sono visti i frutti, tu continua (dice il don) presto o tardi ci saranno frutti. Magari lascio un seme che darà i frutti fra 10 anni. Io queste cose non le so, ma presto o tardi ci ritroveremo davanti al Signore e dovremmo essere in grado di dire: io ce la ho messa tutta. Sicuramente poteva essere di più, ecc.. però almeno ci ho provato. Dio ha voluto che noi ce la mettessimo. In un certo senso Dio ha voluto aver bisogno di noi. Lo fa per glorificarci perchè se Lui non lo volesse noi non potremmo dargli nulla. Da un lato c'è questo e dall'altro c'è che se un missionario ha la vocazione a partire e non parte sono guai, se una ha una vocazione ad entrare in convento e non entra sono guai, se una coppia ha la vocazione a fare 7 figli (esempio) e ne fa tre sono guai. Chi sarebbe stato uno di questi figli non nati? Magari un benefattore dell'umanità, uno scopritore di qualche cura per il cancro, che ne sappiamo noi? In questa vita non ne sappiamo nulla. Pensiamo alla vita di Luisa, sposa e vittima e completamemnte immolata e se non avesse assecondato ciò che voleva Gesù? E noi che facevamo oggi? Gesù sa scrivere, può scrivere in forma anonima e lo mette in giro? Dio a scrivere 36 volumi ci potrebbe mettere un nanosecondo. Capiamo anche nella storia, nelle scelte cruciali quanto è importante quello che facciamo.

Se Mussolini non fosse entrato in guerra la storia sarebbe stata la stessa? Il don crede di no. E se non ci fosse stato il 1968, la cultura sarebbe stata la stessa? E andiamo avanti... è importante interiorizzare queste cose. Pensiamo in relazione a ciò che Dio vuole da me a tutti i livelli, scelte di vita, esistenziali, posizioni da prendere ecc.... non mi posso dire: cosa gliene importa a Dio cosa ho deciso. Non è la stessa cosa fare una cosa o un'altra - fare ciò la cosa che vorrebbe Dio da me o no. Inoltre la mia scelta ha conseguenze anche sul prossimo.

"..Quindi essendo opera Sua, tutta la forza della Creazione e tutti i beni di cui fu arricchita, stanno tutti nella mia Suprema Volontà. Essa è vita primaria di tutto, perciò ama tanto la Creazione, perché sente e scorre la sua stessa vita in tutte le cose create..." Gesù

Dio non si identifica in nessuna cosa creata, si chiamerebbe panteismo. Ma tutte le cose create portano una scintilla di Dio, una peculiarità di Dio...ecco perchè è importantissimo osservare le varietà e bellezze della Creazione, perchè ogni cosa ci parla di Dio. E ci provoca una grande unione con Lui e ci dovrebbe spronare a spingere di vivere solo di volontà divina e farla sempre e comunque.

"..Tanto che nel creare l'uomo, volendo fare più sfoggio della sua potenza, del suo amore e della sua maestria, volle racchiudere in Lui tutta l'arte della Creazione intera, non solo, ma volle superarla, dandogli tali pennellate d'arte divina, da farlo il piccolo Dio e distendendosi dentro e fuori di Lui, a destra ed a sinistra, sul capo e sotto i suoi piedi, lo portavo nella mia Divina Volontà, come sbocco del nostro amore e come trionfatore ed ammiratore della sua maestria insuperabile..." Gesù

".. Che cosa non aveva fatto per Lui? Lo chiamò dal nulla, lo formò, gli diede l'essere e gli diede doppia vita, la vita dell'uomo e quella della mia Divina Volontà, per portarlo sempre stretto nelle sue braccia creatrici, per conservarlo bello, fresco, felice, come lo aveva creato.." Gesù

Il peccato originale ha degradato e seminato la corruzione, tutto ciò che vediamo non è esattamente come è uscito dalle mani di Dio. Le opere di Dio rimangono perchè non si possono distruggere e rimane molto. Gesù ci dice che non è contento, in un certo senso soffre vedere l'uomo sfregiato dalla colpa e vederlo dissomigliante. La vita nella vita della dv ci ripristina nello stato di bellezza originaria, non tornerà tutto com'era prima, però...

"..È proprio questo il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra, che l'uomo ritorni nella mia Divina Volontà ed allora Essa si quieterà quando vedrà di nuovo il suo figlio felice, vivere in casa sua, con l'opulenza dei suoi beni. E così poter dire: il mio figlio è ritornato, è vestito delle sue vesti regali, porta la corona di re, fa vita insieme con me e gli ho restituito i diritti che gli diedi nel crearlo..." Gesù

Sembra la parabola del Figlio Prodigo. Noi siamo re al momento del Battesimo e la dv porta al compimento questa caratteristica. Possono i re comportarsi da sudditi? Comprendiamo anche molte sfaccettature implicite? Se siamo Re assieme al Re ecc.. è chiaro che noi ci interfacciamo con Lui, facciamo ciò che vuole Lui, riconosciamo le autorità umane che Lui ha stabilito e che lo rappresentano - ma che vanno obbedite nella misura in cui interpretano correttamente quelli che sono i voleri del nostro Re. Qualora ciò non fosse da Re si diventa sudditi. E noi non possiamo perdere la nostra dignità regale. Conservando una grande prudenza ed umiltà. Non possiamo conoscere con certezza (concilio di Trento) di essere in Grazia di Dio e quindi figuriamoci di stare nella Divina Volontà. Però dobbiamo essere consapevoli della vostra vocazione ed elezione. Noi dobbiamo essere consapevoli della bellezza e dignità che Dio ci dona e a cui ci chiama.

Noi su questa terra abbiamo un compito da svolgere e che solo tu puoi svolgere amico o amica mia. Io sono un'essere unico ed irripetibile, e anche se fossi l'ultimo tra le persone, avrei comunque una missione unica ed irripetibile e queste parole che Gesù ha detto valgono anche per me. Le cose che sono scritte nel libri eterni che deve fare quella persona se le vuole farle nessun'altro le può fare. La dv rende le persone super-protagoniste della propria vita e le responsabilizza al massimo grado possibile e ricevere davanti al Signore una ricompensa eterna.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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