giovedì 18 agosto 2022

L'adorazione di Dio e delle creature

Lezione magistrale di Gesù sull'adorazione. Spiega l'adorazione all'interno della Santissima Trinità e come tutta la creazione stia incessantemente in atto di adorare il suo Creatore. Considerazioni sull'attuale decadenza dello spirito di adorazione. Libro di Cielo, Volume 26, 12 Aprile 1929, Venerdì 21 Gennaio 2022

12 Aprile 1929 La Creazione, atto di adorazione profonda della Divina Trinità

Oggi Gesù ci ha rivelato un piccolo dettaglio un pochino inedito. In questo brano c'è una forte ripetizione del verbo adorare. Questo brano è incentrato sull'adorazione. Qua Gesù ci porta dentro la vita della S. ssima Trinità ci dice che:

"..la nostra Volontà è sempre una che opera in noi, che domina, che regge, il nostro amore eguale, reciproco ed incessante, produce in noi la più profonda adorazione tra le divine Persone.." Gesù

Tra di loro non c'è nessuna differenza, l'unica differenza che c'è dipende dalle relazioni di origini: il Padre genera, il Figlio è generato, e lo Spirito Santo spira. IL Padre ha l'inascibilità, è l'Origine della divinità, il Figlio è generato dal Padre e lo Spirito Santo procede per via d'amore spirando dall'amore del Padre e del Figlio. C'è un solo Dio e nè comporta alcun tipo di gradazione tra le Persone Divine, nessuno è più grande o piccolo o viene prima o dopo. Ora Gesù prosegue:

"Figlia mia, la Santità del nostro Essere Divino, la Potenza unica della nostra Volontà, di cui siamo investiti, in modo che se siamo distinte nelle Persone..." Gesù

Gesù ci sta dicendo (con il discorso visto sopra) che tutto ciò che ha creato è, se lo sappiamo riconoscere, un'atto di Adorazione dell'essere divino.

".. Quindi quando il nostro Fiat Divino volle mettere in campo con la sua Potenza creatrice, operatrice e vivificatrice tutta la Creazione, appena il nostro Fiat fu pronunziato, così uscirono da noi atti di adorazione profonda. Onde il Cielo non è altro che un atto d'adorazione profonda dell'immensità del nostro Essere Divino e perciò dappertutto si vede Cielo e di notte e di giorno; l'immensità del nostro Essere sprigionava dal nostro seno l'immensità della nostra adorazione e stendeva sull'universo l'azzurro Cielo, per chiamare tutti quelli che avrebbero abitato la terra nell'unica nostra Volontà, per unificarli nell'immensità della nostra adorazione...." Gesù

Significa che tutto il Creato sta in atto di adorare la Santissima Trinità unendosi all'adorazione reciproca delle Tre Divine Persone che si fanno l'una con l'altra.

L'adorazione è una cosa importantissima, già da quello che leggiamo possiamo istituire un'analogia: è evidente che quanto più siamo uniti alla dv cresce in noi uno spirito di profondissima adorazione verso Dio. Queste due dimensioni (amore ed adorazione) quando c'è l'amore, il Tutto si fonde e l'amore non degenera mai in opportuna malacreanza perchè sempre unito all'adorazione. Quando viviamo nella dv la nostra adorazione interiore ed esteriore di cui non ci vergognamo si vive e si vede. Che cos'è adorare? Adorare secondo san Tommaso può significare due cose in base all'etimologia in quanto la parola è composta da due parole: [dal lat. adorare, comp. di ad- e orare «pregare»; propr. «rivolgersi con preghiere»]*) la direzione verso qualcuno o qualocosa, ad e poi orazione e poi c'è quell'oris che significa bocca. Moto a luogo, bocca ed azione. Quindi vuol dire che c'è un'azione o verso la bocca o azione della bocca verso qualcosa.

Un gesto estremo di adorazione è non soltanto quando si entra in Chiesa ci si genuflette, chinare entrambe le ginocchia e baciare la terra in segno di adorazione in Chiesa davanti al Tabernacolo come se si baciassero i piedi a Gesù. Baciare i piedi umilia la propria persona di fronte a colui che viene fatto il gesto - si può fare anche nei confronti dei piedi della Madonna. Un'azione verso la bocca...qual'è? E' il gesto della mano che si porta verso la bocca quando vediamo che ci provoca stupore - di fronte a Dio ci dovrebbe essere questo atteggiamento. Noi in questa terra di Dio sappiamo pochissimo, nessuno può conoscere Dio e rimanere vivo e averne una conoscenza adeguata. San Giovanni della Croce diceva che quando ci uniamo a Lui ci uniamo ad uno sconosciuto perchè Lui opera in maniera misteriosa, nel nostro cuore e quando uno inizia ad entrare nella preghiera, ci sono delle operazioni spirituali non percepibili altre sì e quando accadono si capisce di stare a confronto con Dio. Di fronte a Lui questo è l'atteggiamento che è dovuto. Noi non siamo in grado di riconoscerlo (dice Luisa) è perchè abbiamo perso il Fiat divino.

"..Oh! se il Fiat Divino regnasse nelle creature, a tutti farebbe leggere in ciascuna cosa creata l'adorazione distinta che ciascuna cosa possiede per il suo Creatore. Unificandoci con tutta la Creazione, una sarebbe stata l'adorazione, uno l'amore, una la gloria al nostro Ente Supremo..." Luisa

Si pensi all'esempio che fa Luisa sul vento.

".. Si sentiva nel vento l'adorazione penetrante, imperante del nostro Creatore, che investendo tutta la terra, ora con soffio leggero, ora con onde impetuose, ora con aliti carezzevoli, ci investe tanto e ci chiama all'adorazione che il vento possiede del suo Creatore. Chi può dire la forza del vento?.." Luisa

Papa Benedetto XVI voleva distribuire la comunione in ginocchio e in bocca. Quell'uomo comprese dopo una lunga carriera che una cosa che si era andata perdendo era uno spirito di profonda adorazione, perchè persa quella siamo rovinati. Persa questo spirito di adorazione non facciamo più nemmeno quello che fanno la Santissima Trinità. Guardiamoci in giro. Bisogna insegnare almeno un spirito di adorazione o di fare un'inchino in ginocchio quando si entra in chiesa. Bisognerebbe inginocchiarsi alla Consacrazione. I diavoli odiano Dio e in particolare Gesù ma non possono non adorarlo e da un lato ne riconoscono la sua Grandezza infinita e sono costretti (piegati dalla divina potenza) ad inginocchiarsi. Moltiplicare i gesti di adorazione non sono mai abbastanza, quando la nostra vita diventa un'adorazione incessante...nel tempo di Natale c'è l'Adorazione dei Magi e dei pastori. I magi si sono prostati con la faccia terra. Oggi noi quando vediamo qualcuno prostarsi pensiamo che sia musulmano. Ma i cristiani questa cosa la facevano prima e meglio di loro. Ci sono alcune chiese con banchi senza inginocchiatoio ed è una gravita della profondissima perdita adorazione spia di molte cose che non funzionano nella Chiesa e Papa Benedetto XVI aveva visto bene purtroppo il suo esempio e i suoi inviti non sono stati raccolti. E quindi non è stato possibile ripristinare questo importantissimo aspetto della nostra vita: adorare Dio è un dovere primordiale. Chi rifiuta di adorare il Signore sta mancando contro il primo comandamento. A Dio si deve il culto di latria. Si adora per esempio anche nella vita accettando la sua Volontà, anche quando la sua Volontà non la comprendiamo e quando siamo nella prova senza mai chiedere il perchè a Dio umiliando la nostra intelligenza e non fare domande di curioisità a Dio facendoci guidare dalla grande Adoratrice che è stata la Madonna. Non importa che noi non sappiamo, l'importante è che lo sappia Lui. Anche i disegni misteriosi di Dio vanno adorati. Dio mica è diventato impotente e se ne infischia o non le controlla, Dio sa bene cosa sta accadendo e controlla bene quello sta accadendo e se accade c'è un senso e permissione divina. Dio è Dio e gli è dovuta l'adorazione e sto sempre tranquillo. Il fondamento della nostra pace imperturbabile è che comanda Lui e basta stare dalla parte sua. L'unico nostro problema è stare dalla parte sua. Ecco perchè è così importante conoscere e fare la sua Volontà (e viverci in essa). Ci sono delle cose che può essere inopportuno stare in pubblico (entrare in chiesa e prostarsi sul pavimento e baciare il pavimento) ma inginocchiarsi durante la consacrazione lo si deve fare e se una donna sente di fare un gesto d'adorazione tipo mettersi il velo sulla testa lo può fare. La cosa importante è che nel nostro cuore ci sia questa adorazione profonda.

*https://www.treccani.it/vocabolario/adorare/

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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