giovedì 30 gennaio 2020

Chi saranno i più grandi devoti della Madonna?

Gesù rivela come la Madonna sia l’ineguagliabile Sovrana Regina del regno della Divina Volontà e come solo le anime che vivranno in essa saranno piccole regine degne di stare al suo fianco e di renderle gli onori a Lei dovuti. Solo esse porteranno al culmine e al massimo grado possibile la vera devozione alla Madonna (Volume 23, ?, 13-18 Gennaio 1928). Meditazione mariana in occasione della memoria del Santissimo Nome di Maria, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Giovedì 18 Settembre 2019

Il testo della prima meditazione non si trova

Oggi la Chiesa celebra (in modo facoltativo) il santo nome di Maria - i brani si inseriscono in questa celebrazione liturgica. Il nome di Maria è un nome misterioso, le sue etimologie sono stella del mare ma qualcuno propose di tradurre il nome come Alma Mater (Alma è un qualcosa di intraducibile tipo Signora ammantata di mistero) e c'è un'altra possibile che propone l'amarezza, il mare amaro. Un sacco di etimologie sarebbero da tenere presenti, di Maria non si dice mai abbastanza. Gli scritti di oggi ci suggeriscono altre cose. Il nome per un'ebraico disegna la ragione di essere o la persona nel profondo. Gli eletti ricevono un nome nuovo (Apocalisse) e si pensa che il nome designa quella caratteristica irripetibile di quella persona in maniera esclusiva. Il nome della Madonna ha un'esclusiva che è quello di essere Regina ed Imperatrice, noi potremmo diventare RE (regine nel senso che anima è femminile) e quindi essere corona degna di questa regina. Nella Madonna il FIAT è rimasto incorrotto tale da rapire le pupille di Gesù, quello che hai è stata un'interrotta continuità perpetua del regno del FIAT nella sua anima, la stessa vita di Gesù e questa vita ci fu dal suo concepimento ed è andata avanti. Regina ed imperatrice del Fiat sono titoli intrinseci e direttamente connessi al nome che questa creatura porta.

13 Gennaio 1928 Iddio nel creare l’uomo accentrò tutto in lui e nella storia della Creazione ritorna all'assalto ed accentra in una di questa stirpe il primo atto della creazione, per formare il regno della sua Volontà

".. Ora questo nostro amore fu spezzato dall'uomo che, col sottrarsi alla nostra stessa Volontà Divina, si tolse da solo l'impronta della regalità e le divise di re. Ma da parte nostra nulla cambiò e persistemmo nella Volontà nostra a fare dell'opera delle nostre mani il figlio re, non servo, e perciò in tutta la storia della Creazione ritorniamo all'assalto ed al compimento del nostro Volere, chiamiamo uno di questa stirpe e, mettendo tutti da parte come se nessun altro esistesse, rinnoviamo la solennità della Creazione del primo uomo. La foga del nostro amore forma onde altissime e ci fa vedere tutto amore e mettendo costei in queste onde, anche se la nostra onniveggenza vede tutto, mettiamo tutto da parte e, con questa, rinnoviamo il gran prodigio del primo atto della Creazione. Ciò facemmo con la Sovrana Regina, e poiché Lei non spezzò il nostro amore e conservò la vita del nostro Volere, ha il titolo ed il diritto di Regina. Oh! come il nostro amore gioisce, fa festa, nel vedere in Lei la prima Regina delle opere delle nostre mani creatrici. Ma il nostro amore non (fu) contento d'avere una sola Regina, né fu questa la nostra Volontà nella Creazione,.." Gesù

18 Gennaio 1928 La Vergine sta isolata nella sua gloria e aspetta il corteggio delle altre regine per avere il suo seguito. Le opere di Dio si danno la mano tra loro. Le manifestazioni sulla Divina Volontà saranno il Vangelo del regno suo. Questione degli scritti. Necessità dei primi Sacerdoti del regno del Fiat.

"Figlia mia, la Regina del Cielo nella sua gloria e grandezza è come isolata, perché essendo vissuta Lei sola nel primo atto di Dio, cioè nella pienezza e totalità del Voler Divino, Essa è Regina isolata, non ha il corteggio delle altre regine che la circondino e la pareggino nella gloria e grandezza che possiede. Essa si trova nelle condizioni d'una Regina che, sebbene circondata da damigelle, da paggi, da fidi amici, che le fanno onore e le tengono compagnia, non ha regina alcuna pari a Lei che le faccia il grande onore di circondarla e di tenerle compagnia; sarebbe più onore ad una regina della terra, essere circondata da altre regine pari a lei oppure da persone inferiori di condizione, di gloria, di grandezza e di bellezza? Passa una tal distanza d'onore e di gloria tra chi è circondata da regine e tra chi è solo circondata da altri, che nessun paragone regge al confronto. Ora la Mamma Celeste vuole, desidera, aspetta il regno della Volontà Divina sulla terra, nel quale ci saranno le anime che, vivendo in Esso, formeranno la vita nel primo atto di Dio ed acquisteranno la regalità ed il diritto di regine, tutti vedranno impresso in loro con carattere incancellabile che, sono figlie del re Divino e, come figlie, spetta loro il titolo ed il diritto di regine. Queste anime avranno la loro dimora nella reggia Divina, perciò acquisteranno nobiltà di modi, di opere, di passi, di parole, possederanno tale scienza che nessuna le potrà eguagliare, saranno investite di tale luce che la luce stessa annunzierà a tutti che sono regine che sono vissute nella reggia della mia Volontà. Onde la Regina Sovrana non sarà più sola nel suo regio trono, avrà le altre regine che la circonderanno, la sua bellezza si rifletterà in esse, la sua gloria e grandezza troverà in chi potrà versarsi, oh! come si sentirà onorata, glorificata! Perciò desidera chi vuol vivere nel Fiat Divino per formarsi le regine nell'atto primo di Esso, per poter avere nella Patria Celeste il seguito delle altre regine che la circonderanno e le daranno gli onori dovuti." Gesù

Quali saranno le anime più devote della Madonna se gli daranno gli onori a Lei dovute? Solo chi vivrà bene nella divina volontà porterà a compimento ciò che è dovuto alla Madonna, non è un'optional. Chi capirà quanto questo gli sia dovuto? Chi condividerà la sua stessa vita, che cosa significa? Cosa hanno queste piccole regine e come si riconoscono? Avranno la loro dimora nella Reggia Divina, e dove la troviamo la Reggia Divina sulla terra? Due posti, uno è Gesù Eucarestia (modo reale anche se nella fede per stare sotto gli occhi di Gesù - ore della Passione dove Gesù si lamenta di chi va in Chiesa ma neanche Lo guarda), io sento posso sentire lo sguardo di Gesù tanto quanto la mia vita di adorazione profonda aumenta. Gli sguardi di Gesù si incontrano anche nel nostro interiore e la Reggia nella quale Gesù deve regnare è la nostra anima, il palazzo regale che non deve essere una spelonca di ladri, nè un tugurio ecc.. ma dev'essere una reggia e pian pianino dobbiamo cercare di renderla tale. Una vita santa. La Reggia Divina è anche (in senso figurato e spirituale) quella condizione spirituale nella quale si trova chi incomincia ad entrare nella DV perchè diventa concittadino dei santi; una persona che vive a corte ha tutto uno stile della corte e non grossolano o bifolco. Ha dei modi regali e quali sono? Nobiltà di modi, di opere e di passi e non di blasoni (conte, marchese, ecc.. ) e neanche possedimento di beni. Gesù e Maria erano nobili nei tratti e nelle opere? Erano poveri, alla mano e capaci di stare con tutti ma i modi loro erano modi nobili. San Paolo dice che tutto ciò che è vero, nobile ecc..sia oggetto dei vostri pensieri. Non sono comportamenti affettati cioè studiati, queste cose accadono perchè se ci si riveste di Dio ci si scrolla di ciò che è umano e anche nel camminare - apparentemente sembra nulla - ma la nostra personalità emerge in tutto ciò che facciamo e manifestano ciò che c'è dentro di noi. Nobiltà di parole. San Paolo dice via le parole oscene dalla bocca, via le maldicenze, le grida - un figlio della DV grida? strilla? dice le parolacce ecc...? Un figlio della dv non dice neanche le parolacce alternative. Possono essere non volgare nella parola ma c'è l'intenzione e chi ascolta potrebbe capire che sto dicendo una parolaccia mascherata. Scienza che nessuno potrà eguagliare, Luisa non era una scienziata ma scienza divina, scienza crucis quella scienza fusa con la sapienza che rende il nostro pensare, conoscere e comprendere tutto divino. Noi dobbiamo lavorare nel nascondimento ma gli effetti che producono in meglio in noi non possono restare nascosti. "..la sua bellezza si rifletterà in esse.." saranno anime belle, la loro compagnia sarà gradevole. Il segreto della santità straordinaria di Gesù e di Maria dipende dalla DV e quindi quando esse regna in un'anima e ci rende belli anche per coloro che ci dovrebbero essere nemici.

Quanto è stupido il diavolo? Il diavolo diceva che la Madonna è bellissima (in un'esorcismo diceva), la può odiare il diavolo ma non può misconoscerla e così sarà anche per le anime che saranno il corteggio della Madonna.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 26 gennaio 2020

A quale “contatore” è attaccata la nostra anima?

Gesù spiega a Luisa come la “corrente” della grazia che parte da Gesù entra nell’anima che agisce solo per amore di Lui. Ci sono però altri tre fini e scopi dell’operare che collegano a ben altri “contatori”: quello umano, quello peccaminoso e quello diabolico. La Divina Volontà conferma, perfezione e abbellisce ogni povera virtù umana. Libro di Cielo, Volume 13, 22 Dicembre 1921, Mercoledì 11 Settembre 2019

22 Dicembre 1921 Il solo scopo d’amare Dio tiene aperte le anime a ricevere la corrente di tutte le sue grazie. La Divina Volontà è la più grande di tutte le virtù

Onde dopo il mio dolce Gesù mi ha trasportato fuori di me stessa e mi ha fatto vedere che sotto il mare si aprivano canali d’acqua, i quali facendosi via sotto terra inondavano le fondamenta delle città e dove facevano crollare i fabbricati e dove li facevano scomparire, perché si aprivano queste voragini d’acqua e li ingoiavano sotto terra. E Gesù tutto afflitto: “L’uomo non la vuol finire e la mia giustizia è costretta a colpirli; molte saranno le città che saranno colpite dall’acqua, dal fuoco, dai terremoti.” Ed io: “Amor mio, che dici? Non lo farai.” E mentre volevo pregarlo è scomparso.

Il brano è diviso in tre parti. La prima che parla del fine delle intenzioni dell'uomo cioè lo scopo per cui operare, la seconda parte della grandezza dalla divina volontà e che primeggia su tutti e l'ultima parla del grande mistero della giustizia divina. Ci sono delle dinamiche spirituali (non saprebbe come definirle il don) che come tante cose di fede soprannaturali sfuggono alla nostra comprensione. Si capisce dalla rivelazione pubblica e dalla Tradizione della Chiesa, dal Magistero e da alcune verità che esiste la Giustizia Divina come perfezione assoluta e come porta secondaria che certamente Dio non apre volentieri (la porta primaria è quella dell'Amore e Misericordia - chi non passa attraverso dalla porte della Misericordia - Gesù disse a Santa Faustina - dovrà passare attraverso la porta della Giustizia e il Signore non l'apre volentieri). Se il Signore è costretto la deve aprire. Il don pensa che dinanzi a queste cose, un modo un pò facilone basato su schemi e preconcetti e frasi fatte - Dio è buono, misericordioso ecc.. lasciamo perdere il discorso della Giustizia. Stiamo molto cauti, una forma di autentica umiltà rimanere aperti e ricettivi su quello che Dio rivela su di sè senza filtrare il ciò attraverso i nostri schemi mentali perchè vogliamo fare noi un Dio a nostra immagine e somiglianza. (E questo basta per l'ultimo capitolo). Non dobbiamo mai abusare la Divina Pazienza o non distorciamo la comprensione di Dio ciò che Dio è.

Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù si è fatto vedere dentro di una luce abbagliante e questa luce, sciogliendosi in pioggia di luce, scendeva sulle anime, ma molte non ricevevano questa corrente di luce , perché erano come chiuse e la corrente correva dove trovava le anime aperte per riceverla ed il mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, la corrente della mia grazia entra nelle anime che operano per puro amore, il solo scopo d’amarmi tiene aperte le anime a ricevere la corrente di tutte le mie grazie. Amore sono Io, amore son loro, sicché loro sono in continue correnti per Me ed Io per loro; invece le anime che operano per fine umano sono chiuse per Me, la loro corrente è aperta per tutto ciò che è umano e ricevono la corrente di ciò che è umano; chi opera per fine di peccare riceve la corrente della colpa; e chi opera per fine diabolico riceve la corrente dell’inferno. Il fine d’operare dà tante diverse tinte all’uomo, che lo trasforma o in bello o in brutto, o in luce o in tenebre, o nella santità o nel peccato. Qual è lo scopo dell’operare, tale è l’uomo, perciò la mia corrente non entra in tutti e, siccome è respinta dalle anime chiuse a Me, si scarica con più impeto ed abbondantemente sulle anime aperte.” Gesù

Quello che si chiama il fine operante cioè l'intenzione per cui si agisce (atto lecito o indifferente), un'atto cattivo non può essere reso buono dall'intenzione - non posso rubare per dare ai poveri. L'azione del rubare di per sè stessa è cattiva. Fuori dagli atti cattivi, tutto dipende dal fine per cui si opera; il digiuno è buono o no? E' eccellente perchè è un'atto religioso che costa fatica ed è diretto alla gloria di Dio ma io posso trasformarlo in un'atto cattivo quando agisco come i farisei facendo vedere che digiuno. Dobbiamo imparare a vivere sotto gli occhi di Dio e sotto i suoi giudizi e non sotto i giudizi degli uomini (già nel Vangelo è scritto questo). Il continuo aumento di grazia in noi - l'immagine della corrente è bella, appena si collega qualche impianto che sta attaccato al contatore, la corrente incomincia ad essere erogata. La Grazia non è presente in maniera statica ma in maniera dinamica perchè si può perdere col peccato mortale, diminuisce con il peccato veniale e la carità si raffredda con l'imperfezione, aumenta con le opere buone ed impenna con le opere di perfezione. Qual'è la cosa che incentiva in maniera esponenziale nell'anima? quando essa opera per amor di Dio, noi per chi operiamo in tutta la giornata? Per chi stiamo facendo questo? Per chi sto scrivendo questo? Es. C'è una situazione matrimoniale difficile che richiede l'esercizio della pazienza e dell'amare una persona non amabile ecc.. se io guardo la creatura posso dire vattene MA posso dire che siccome Gesù vuole che io ami anche chi non è simpatico ed ho promesso di amarti lo faccio per amor di Gesù. Vivere nella DV vuol dire operare in maniera tale di fare tutto per Gesù e in Gesù e di fermarci quando qualcosa è sgradita. La centrale elettrica è collegata a tutti ma moltissimi contatori non sono collegati a Gesù e non c'è nessun filo elettrico che vada ad attingere alla sua corrente e ci sono anche altre sorgenti. Oggi abbiamo vari gestori di energia elettrica, chi è il nostro fornitore? Uno è Gesù e ce la fornisce tanto quanto nel nostro operare agiamo per amore Suo in tutto quello che facciamo ma possiamo agire anche per fine umano. Che significa? Io agisco non agisco per amor di Gesù ma per quello che mi conviene, mi piace e mi interessa. La Volontà umana non è detta che sia peccaminosa e la terza corrente è quella della colpa. Quando, nella DV, si agisce per cose indifferenti o leciti si deve agire in modo concordemente in quello che percepisco, mi sembra essere volontà di Dio e facendo gli atti portando l'azione lecita o indifferente nella DV per ricevere sempre più corrente. Se opero per fine umano, si vede subito quando una persona è umana (Il Monfort dice qualcosa anche lui), quando una persona si muove nella prudenza della carne e agisce su questi parametri: mi conviene o non mi conviene? mi utile o no? ci guadagno o no? mi fa stare meglio o no? mi porta un benessere o no? Questo è umano e normale ma non è divino. Poi c'è chi opera per fine di peccare e non è una bella cosa. Addirittura chi opera per fine diabolico (tipo per chi opera volontariamente il male). Chi agisce in questo modo riceve la corrente dell'inferno, assomiglia sempre di più al diavolo. Un'anima che opera per amore di Gesù è bella, un'anima che pecca è brutta. Un'anima di Gesù è luce e porta la luce in tutto ciò che fa altrimenti si portano le tenebre. Il nostro volto e sguardo è un buon collettore, le persone che hanno avuto una vita viziosa portano nei loro tratti somatici il loro vizio i loro tratti somatici sono il peggio ma ci possono essere i tratti di un santo. Una persona può avere un corpo anziano ma emanare bellezza. Chiediamoci a quelle contatore siamo attaccati? Quello di Gesù , del mio io o del peccato e/o del diavolo?

Poi Gesù dice un'altra cosa sulla grandezza della DV

Mi sapresti dire perché il sole illumina tutta la terra? Perché è molto più grande della terra e siccome è più grande ha la capacità di prendere nella sua luce tutta la circonferenza della terra. Se fosse più piccolo, illuminerebbe una parte, ma non tutta, sicché le cose più piccole sono coinvolte ed assorbite dalle cose più grandi. Ora, la mia Volontà è la più grande di tutte le virtù, perciò tutte le virtù restano impicciolite e sperdute nel mio Volere, anzi, innanzi alla virtù della santità del mio Volere, le altre virtù tremano per riverenza del mio Volere e se senza di Esso le virtù credono di fare qualche cosa di grande; al contatto della santità e potenza della virtù della mia Volontà, vedono che non hanno fatto nulla e per dar loro il suggello di virtù, sono costretto a tuffarle nel mare immenso della mia Volontà. La mia Volontà non solo primeggia su tutto, ma dà le diverse tinte di bellezza alle virtù, vi mette le tinte divine, lo smalto celeste, la luce abbagliante, onde le virtù, se non sono coperte dal mio Volere, saranno buone, ma non belle di quella bellezza che rapisce, che incanta, che innamora Cielo e terra.” Gesù

Quindi vuol dire che la DV può essere considerata (e sotto certi punti di vista lo è) come virtù - potenza operativa. La DV è il principio della vita operativa di Dio, una delle molto limitate definizioni o espressioni sulla SS: Trinità nell'ambiente tomista dice che Dio Padre conoscendo sè stesso attraverso attraverso il Verbo si ama (lo Spirito Santo); la DV è il principio operativo della vita divina ad-intra ed ad ex-tra. Cosa serve ogni virtù? Occorre a perfezionare l'uomo per farlo crescere, nasce con tutta l'attrezzatura per diventare l'uomo perfetto non un super-eroe ma una persona che ha trafficato bene i talenti ricevuti (amando e servendo il Signore e il prossimo , servendo il prossimo, ecc....) è chiaro che tutte le virtù tremano di fronte alla DV perchè essa le contiene tutte e in grado perfettissimo. Mentre noi uomini ne abbiamo solo qualcuna (se l'abbiamo) e in grado molto basso - livello di intensità e di operatività - e frammischiate tra tanti elementi umani (es. un povero chiede l'elemosina e gli dò due euro ma con la faccia scocciata - l'opera è compiuta ma c'è la faccia scocciata). Gesù avrebbe fatto meglio e con un sorriso. tanto più si opera nella dv tanto più essa dà le diverse le tinte e ci mette le tinte divine. Le virtù se non sono coperte dal dv saranno belle ma non di quella bellezza che rapisce come quelle della Madonna. La bellezza divina copre come un manto e rende le virtù più belle.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 25 gennaio 2020

Scomparire nel Divin Volere

Gesù spiega a Luisa la grandissima differenza tra lo stato dell'unione con Lui e il vivere nel Divin Volere: lezione divina e importantissima di Gesù su ciò che significa e quali sono le conseguenze del compiere gli atti in stato di fusione con l'atto unico del Volere eterno. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 12, 8 Aprile 1918. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", undicesima puntata, Martedì 10 Settembre 2019

8 Aprile 1918 Differenza tra il vivere unito con Gesù e vivere nel Divin Volere

(Luisa) Ritornando sul punto del vivere nel Volere Divino, mi era stato detto che era come vivere nello stato d’unione con Dio ed il mio sempre amabile Gesù, nel venire, mi ha detto:“Figlia mia, c’è gran differenza tra il vivere unito a Me e il vivere nel mio Volere.” E mentre diceva ciò, mi ha steso le braccia e mi ha detto:“Vieni nel mio Volere, anche un solo istante e vedrai la gran differenza.” Io mi son trovata in Gesù, il mio piccolo atomo nuotava nel Volere Eterno e siccome questo Volere Eterno è un atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io, stando nel Volere Eterno prendevo parte a quell’atto unico, che contiene tutti gli atti per quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli e finché Dio sarà Dio, ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc., non c’era atto che mi sfuggisse ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere e lo davo a Loro come mio. Com’ero contenta di poter dar Loro l’amore Loro come mio e come Loro trovavano il pieno contento e sfogo completo nel ricevere da me il loro amore come mio! Ma chi può dire tutto? Mi mancano i vocaboli. Ora, il benedetto Gesù mi ha detto:“Hai visto che cosa è vivere nel mio Volere? E’ scomparire, è entrare nell’ambito dell’Eternità, è penetrare nell’onniveggenza dell’Eterno, nella mente increata e prendere parte a tutto per quanto a creatura è possibile ed a ciascun atto divino; è fruire anche stando in terra di tutte le qualità divine; è odiare il male in modo divino; è quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina; è la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere, e che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido, di tutte le altre santità e sarà corona e compimento di tutte le altre santità..."

L'unione con Dio non è una cosa da nulla. La prima sensazione è un certo senso di sbigottimento e di qualche cosa che ci sovrasta immensamente. Qua Gesù ha fatto fare a Luisa una piccola esperienza sensibile, quello che ha vissuto Luisa accade anche a chi vive nella DV anche se gli manca l'esperienza sensibile. E' come quando Gesù fa un miracolo eucaristico, tutti sono stupefatti - anche io penso queste cose e rimango stupito - ma il miracolo eucaristico è farci prendere percezione sensibile di ciò che sempre accade. Chi fa la Comunione ha Dio dentro di sè anche se non abbiamo la percezione sensibile di ciò che accade. Luisa ha avuto una percezione sensibile di ciò che questo stato di vita produce. Qui, nella DV, si tratta di scomparire - come la Madonna, Lei vorrebbe scomparire perchè emerga solo la SS. Trinità - quindi solo leggere queste cose dà un'ebbrezza grossa perchè ci si rende conto della grandezza di questa cosa. Chi legge gli scritti di Luisa (ci credo che questi scritti sono stati ispirati da Gesù?) vede una sapienza condensata in essi.

Cosa succede con questo vivere nel DV? Negli scritti dei mistici ormai conosciuti c'è il Matrimonio Mistico. Luisa si chiede che differenza ci sia. La chiave sta nell'ultimo pezzo del brano

(Gesù) "..Ora, vivere unito a Me non significa scomparire, si vedono due esseri insieme e chi non scompare non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini.Pondera bene e vedrai la gran differenza.”

Un'atomo è piccolissimo, immaginiamo un'atomo che nuota nel Volere Eterno e che cos'è questo? E' un Atto Solo (termine tecnico) Atto Unico - concetto che trascende la nostra comprensione (comprende tutti gli atti passati, presenti e future - ogni atomo di ogni pavimento delle stanze ecc.. ogni atomo è un'atto della DV e capiamo che è assolutamente impossibile capirci qualcosa). Se io mi fondo nel DV con un movimento della mia Volontà volendolo fare, succede che prendo parte di quell'Atto Solo e prendo parte a tutti gli atti della Dv.

"..il mio piccolo atomo nuotava nel Volere Eterno e siccome questo Volere Eterno è un atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io, stando nel Volere Eterno prendevo parte a quell’atto unico, che contiene tutti gli atti per quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli e finché Dio sarà Dio, ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc., non c’era atto che mi sfuggisse ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere e lo davo a Loro come mio.." Luisa

Queste cose si devono vivere poi. La vita nella DV si fonda su una profondissima vita interiore e di conseguenza chi la vive odia il male in modo divino. Il peccato volontario non si sa cosa sia e si ha una repulsione che non lo si fa, se io incomincio ad assecondare questa vita (sotto l'aiuto dello Spirito Santo - cose personalissime) e saremo noi stessi che incominceremo a fare offerte personali. In ogni momento posso fare mio l'amore del Padre e offrirlo per Me e per tutti ecc, ci sono una montagna di operazioni interiore che devono essere conosciute, comprese e compiute. Se io prendo l'amore di Dio e glielo offro questo gesto ha delle conseguenze. Se io prendo questo amore e glielo offro come Mio e come Loro gli torna indietro il loro amore con una nota particolare come se fosse il mio. Gli dò qualcosa di irripetibile, nella DV si scopre una verità di fede già nota e cioè il principio dell'unicità:la mia anima è mia e non ci sono altri me stessi. Ciascuno può e deve ripetere questo. Se io faccio una bella fusione, la farò a modo mio perchè io mi esprimo in modo diverso agli altri, ecco perchè non dobbiamo mai mitizzare, idolatrare il prossimo, scimmiottare il prossimo ecc... / Dio non vuole una brutta copia di qualche maldestro individuo, io devo essere io.

Gesù “Hai visto che cosa è vivere nel mio Volere? E’ scomparire, è entrare nell’ambito dell’Eternità, è penetrare nell’onniveggenza dell’Eterno, nella mente increata e prendere parte a tutto per quanto a creatura è possibile ed a ciascun atto divino; è fruire anche stando in terra di tutte le qualità divine; è odiare il male in modo divino; è quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina; è la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere, e che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido, di tutte le altre santità e sarà corona e compimento di tutte le altre santità. Ora, vivere unito a Me non significa scomparire, si vedono due esseri insieme e chi non scompare non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini. Pondera bene e vedrai la gran differenza.”

Quando si entra in un Mare Magnum, uno non si sente piccolo ma microscopico. La Dv è più grande dell'Universo stesso. Penetrare nell'onniveggenza dell'Eterno, l'Eternità è un baratro enorme in cui si sperde. Si entra in ogni opera che il Signore ha fatto, guardare le cose con occhi nuovi, ogni essere vivente lo vediamo e pensiamo: questo è un'atto della DV e guardiamo com'è bello. I cani o gatti, ecc... quando si vedono queste cose si incomincia a vedere sensibili ai modi di relazionarsi ed esprimersi differenti dagli altri. Non ci si ferma solo alla creatura ma ci si vede un'atto della DV operante in quella particolarità specifica. Quante ne ha fatte Nostro Signore? Se uno passa nei boschi vede gli animali e piante e questo è niente. Il pianeta terra è un puntino di spillo all'interno della nostra Galassia. Già su questo pianeta ci sarebbe da perdersi. Queste opere sono state pensate da una Mente Divina, i corpi viventi - le funzioni, la digestione ecc... è tutto una perfezione assoluta. Contare gli atti divini è impossibile. La giustificazione del peccatore ha due dimensioni (come insegna San Tommaso) è composta dalla remissione delle colpe e dalla divinizzazione dell'uomo - attraverso la Grazia abbiamo la partecipazione alla vita Divina e la santità significa progressiva divinizzazione dell'uomo. Il Fiat santificante significa portare questa santità dell'uomo al suo massimo livello come era stato pensato. Odiare il male in modo divino, quando uno si converte è chiaro che iniziano a respirare meglio. C'è un tempo in cui dire no al male costa lotta, sacrificio e combattimento ma qua c'è un tale disprezzo del male e uno sa che il peccato è rovinare, inquinare o sporcare questo - può essere la cosa più allettante (il male) di questo mondo - ma io non la faccio perchè sono intelligente. Una persona che ha ricevuto in eredità 10 Miliardi di euro che poi vada in giro vestito da straccione è da stolti. Se noi da barboni diventassimo proprietari di 100 miliardi di euro non saremmo così scemi da continuare a vivere da barboni.

".. è la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere, e che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido, di tutte le altre santità e sarà corona e compimento di tutte le altre santità.." Gesù

Spandersi a tutti senza esaurire, chi entra e si muove, opera e prega in questi orizzonti (della DV) fa una quantità sterminata di bene universale ed immenso a tutti e a tutto. Ne fa tanto. Comprendere queste cose fa capire che per fare grandi cose agli occhi di Dio - certamente ci sono persone scelte dal Signore per compiere anche azioni materiali tipo c'è bisogno di medici, c'è bisogno di predicatori, di chi lavori ecc... - ma le cose più grandi che si possono fare per la gloria di Dio e per il prossimo si fanno vivendo in questo modo. L'idea diffusa anche tra i credenti che pregare è tempo perso e bisogna rimboccarsi le maniche (in certi contesti sono veri) però attenzione a non farli diventare una sorta di disprezzo per le cose più importanti. I Santi e i Papi ecc... e anche il Diritto Canonico dice che la preghiera è la base della vita cristiana. Gli effetti che una preghiera produce nel DV sono incalcolabili e incomprensibili a mente creata. Questa è una santità non ancora conosciuta, ecco perchè dobbiamo conoscerla sempre di più. Perchè per apprezzarla dobbiamo conoscerla. Tu devi capire perchè è una cosa più grande, Gesù vuole che questa cosa sia conosciuta e ha messo 36 volumi e sta suscitando pian piano chi si spenda per poterla diffondere. Sarà corona e compimento di tutte le altre santità / nella DV tutte le forme di santità sono comprese - nella storia della Chiesa ci sono state svariate forme di santità (martirio nei primi secoli era il top ed era il top, i maschi potevano diventare diaconi o sacerdoti e le donne potevano diventare vergini consacrate - finite le persecuzioni è incominciata la vita monastica - fuga dal mondo, curare la liturgia, pregare e combattere il diavolo - poi sono arrivati i Francescani e Domenicani. Il monachesimo in Europa era una vita perfettamente adeguata al Medioevo legato alla vita nelle campagne. Nel 13 secolo incominciano a nascere le prime città e in città chi ci pensa? San Francesco e san Domenico predicano il Vangelo in città. Nel 1500 sono nati in risposta alla Riforma Protestante i Gesuiti, ecc... poi Congregazioni, san Giovanni Bosco ecc.. e poi ci stanno i movimenti laicali...questo perchè le santità sono tante e nessuno è uguale all'altra e ognuna ha le sue peculiarità. Non si tratta di fare un nuovo ordine religioso perchè questa è una santità che corona tutte. Un figlio della DV prende tutto (grande preghiera....carità...ecc.).

"..Ora, vivere unito a Me non significa scomparire, si vedono due esseri insieme e chi non scompare non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini. Pondera bene e vedrai la gran differenza.” Gesù

Per carità, stare unito a Gesù va benissimo ma chi non scompare non può prendere parte a tutti gli atti divini che sono infiniti. Qui non si sta solo in comunione con Gesù , con queste operazioni spirituali interiori si entra a prendere parte a tutti gli atti divini. Se io mi metto a pregare come Luisa gli effetti sono gli stessi anche se non me ne rendo conto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 22 gennaio 2020

Ordine e pace

Gesù spiega a Luisa come tutta la Creazione sia uscita da atti di Volontà Divina e per mantenersi nell’ordine esige di tornare al Creatore su queste stesse ali. Ogni atto fuori della Divina Volontà turba questo ordine. Gesù fa un elogio e una grande apologia della pace, che sempre deve essere mantenuta e mai deve essere persa, perché solo l’anima pacifica è riflesso di Gesù e custodisce l’habitat indispensabile per vivere nel Divin Volere. 15-18 Dicembre 1921, Martedì 10 Settembre 2019

15 Dicembre 1921 I soli atti fatti nel Divin Volere si restituiscono al principio dove l’anima fu creata e prendono vita nell’ambito dell’eternità

Figlia mia, riordinati in Me e sai come puoi riordinarti in Me? Col fondere tutta te nel mio Volere; anche il respiro, il palpito, l’aria che respiri, non devono essere altro che fusione nel mio Volere, così entra l’ordine tra Creatore e creatura e l’anima ritorna al principio donde uscì. Tutte le cose stanno nell’ordine, hanno il posto d’onore, sono perfette quando non si spostano dal principio donde sono uscite; spostate dal principio, tutto è disordine, disonore, imperfezione. I soli atti fatti nel mio Volere si restituiscono al principio dove l’anima fu creata e prendono vita nell’ambito dell’eternità, portando al loro Creatore gli omaggi divini, la gloria del loro stesso Volere, tutti gli altri restano nel basso, aspettando l’ultima ora della vita per subire ciascuno il suo giudizio e la pena che meritano, perché non c’è atto fatto fuori della mia Volontà, anche buono, che possa dirsi puro, il solo non avere la mira alla mia Volontà è come gettare la lode delle opere più belle e poi, il solo spostarsi dal suo principio merita una pena. La Creazione fu messa fuori sulle ali del mio Volere e sulle stesse ali vorrei che mi ritornasse, ma l’aspetto invano , ecco perciò tutto è disordine e scompiglio. Perciò, vieni nel mio Volere, per darmi, a nome di tutti, la riparazione di tanto disordine.” Gesù

Quello che Gesù spiega è il valore fondamentale dell'ordine, riparazione di tanto disordine come? compiendo gli atti nella DV. Perchè? e da dove viene il disordine? Il disordine deriva dall'essere spostati da dove siamo stati creati, il cosmo rimane fisso nell'ordine deciso dalla DV. Gesù chiede a Luisa di fondersi in Lui, noi dobbiamo fondere atti volontari ed involontari nella dv. Fondendoci in essa, torna l'ordine tra il Creatore e la creatura; l'aria che sto respirando adesso (il pulsare del cuore, ecc...) è un'atto di dv in sè stesso ma deve essere vissuto da me come tale e lo si fa con l'operazione interiore nel fondersi nel dv. Dare ai nostri atti questo principio eterno significa anche assicurarne la loro purezza e perfezione perchè tutti gli atti - anche buoni - compiuti fuori dalla dv non sono esenti da imperfezioni (come minimo) e si getta fango anche sulle opere più belle. Ecco che chi vive nella DV contribuisce al riordino della creazione (oltre ad avere una vita ordinata).

18 Dicembre 1921 La pace è la primavera dell’anima

Apologia della pace. E qui bisogna fare attenzione, il primo attacco che noi subiamo dal maligno quando gli viene permesso di tentarci è il cadere nel turbamento o perdere la pace per le più svariate motivazioni. Come si cade, atto di pentimento,riconoscimento delle proprie miserie e confessione. Bisogna però avere le idee molto chiare. La pace è la caratteristica della presenza Divina e l'assenza è il segno certo del diavolo. Anche in tutta la tradizione ascetica della Chiesa.

Mi sentivo molto oppressa ed angustiata per la privazione del mio dolce Gesù. Onde, dopo tutta una giornata di pena, a notte avanzata è venuto e stringendomi le sue braccia al collo, mi ha detto: “Figlia mia, che c’è? Vedo in te un umore, un’ombra che ti rende dissimile da Me e spezza la corrente della beatitudine che tra Me e te è quasi sempre esistito. Tutto è pace in Me, perciò non sopporto in te neppure l’ombra che possa ombrare l’anima tua;..."

E poi fa l'immagine della primavera e fa l'immagine degli effetti che la primavere compie sulla natura.

"..Se non fosse per la primavera, che col suo sorriso incantevole scuote le piante dal torpore del freddo, veste la terra con un ammanto fiorito e chiama tutti col suo dolce incanto a farsi guardare, la terra sarebbe orrida e le piante finirebbero col seccare. Sicché la pace è il sorriso Divino che scuote l’anima da ogni torpore, che come primavera celeste scuote l’anima dal freddo delle passioni, delle debolezze, delle leggerezze, ecc.." Gesù

Ecco alcuni segni: le passioni sono quelle malsane abitudini congenite dell'anima che ci portano verso il basso, le subiamo e possiamo solo non assecondarle ma dobbiamo subirne i moti e le passioni. Le debolezze. Quando purtroppo le nostre debolezze vengono a galla, le leggerezze quando siamo leggeri su qualcosa, trascuriamo l'attenzione su alcune cose, commettiamo facilmente qualche piccolo peccatuccio o delle imperfezioni...basta poco per scuotere l'anima da questo stato paradisiaco e cominciarla a gettarla nell'inquietudine, turbamento e nel disordine. Si tratta di problemi assai profondi e pericoli molto nocivi della nostra anima. Da essi bisogna stare veramente molto attenti, non è semplice perchè la nostra debolezza ci fa smarrire quel controllo, gli eventi della vita ci sballottano. Riprendo il controllo magari quando l'onda di tanti problemi ha già compiuto i suoi danni in me -- quando succede ciò ci rialziamo, chiediamo pietà dal Signore per i nostri errori.

"..La pace è luce e tutto ciò che l’anima pensa, parla, opera, è luce che manda ed il nemico non può avvicinarsi perché si sente colpito da questa luce, ferito ed abbagliato e, per non restare cieco, è costretto a fuggire.." Gesù

Quando c'è pace vera, tutto ciò che l'anima opera è luce che manda e il nemico non può avvicinarsi. E' necessario che si apra qualche fessura perchè ci possa togliere la pace.

"..La pace è dominio, non solo di se stesso, ma degli altri, sicché innanzi ad un’anima pacifica restano tutti o conquistati o confusi ed umiliati, perciò, o si fanno dominare restando amici, o si partono confusi, non potendo sostenere la dignità, l’imperturbabilità, la dolcezza di un’anima che possiede la pace; anche i più perversi sentono la potenza che contiene.." Gesù

Dominio di sè stessi. Non posso e non devo assecondare nessun pensiero, emozione ecc.. che avverto che mi porta a perdere la pace interiore. Il dominio di noi stessi è una delle più belle virtù. L'anima pacifa non reagisce alle provocazioni, si lascia umiliare, sbattacchiare e che accetta con rassegnazione le giornate no e desta ammirazione. Chi ci entra in contatto o rimane confuso o diventa amica perchè ne vede la dignità e l'imperturbabilità. Fare tanta tanta attenzione e Gesù prosegue:

"..Perciò mi glorio tanto di farmi chiamare Dio della pace, Principe di pace e non vi è pace senza di Me, solo Io la posseggo e la do ai figli miei come a miei figli legittimi, che restano vincolati come eredi di tutti i miei beni. Il mondo, le creature, non hanno questa pace e ciò che non si ha non si può dare, al più possono dare una pace apparente, che dentro li strazia, una pace falsa, che contiene un sorso velenoso e questo veleno addormenta i rimorsi della coscienza e conduce l’anima nel regno del vizio, perciò la vera pace sono Io e voglio adombrarti nella mia pace, per fare che mai tu sia turbata e l’ombra della mia pace, come luce abbagliante, possa tenere lontano da te qualunque cosa o chiunque possa ombrare la tua pace.” Gesù

Gesù ci dà la sua pace non come la dà il mondo (Vangelo di Giovanni). La pace non ce la dà nessuna creatura neanche la persona più cara che esista nel mondo. Il mondo dà una pace apparente o falsa, la Sacra Scrittura dice che non c'è pace per gli empi (uomini e donne senza Dio) eppure sembrerebbe spesso volentieri che essi siano i più spensierati senza problemi del mondo. Ma così non è, ma la pace è qualcosa che si avverte nei cuori dietro grossi sorrisi. C'è la pace falsa dell'empio che pensa di trovarla nello scrollarsi di dosso i divieti e la morale. La prova di questa pace falsa è l'esperienza nostra e di chi tuttora vive in condizioni di pace apparente o falsa.

Quando cominciamo che qualche pensiero o azione ci porta lontano dalla pace dobbiamo mettere la retromarcia da ciò che ci turba la pace. C'è qualcosa o qualcuno che ti toglie la pace? toglila (attenzione all'applicazione - se c'è una persona tipo un genitore, moglie, marito ecc... non vuol dire allontanare la persona) si tratta di qualcuno la cui presenza non è legata alla nostra vita attraverso la dv. Può essere un contatto via facebook, ecc.... quando qualcuno ci ombra la pace via. Spia di discernimento: quella musica (esempio) ti rilassa o ti agita? Chiediamo al Signore che ci aiuti ad assimilare bene queste cose e a tenere lontano ogni possibile ostacolo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 19 gennaio 2020

Condizioni e requisiti essenziali per vivere nel Divin Volere

Gesù rievoca a Luisa come fu da Lui preparata per vivere nella divina Volontà, soprattutto attraverso il matrimonio mistico. Applicazioni di tali aspetti alla vita ordinaria di chi desidera vivere nel Divin Volere. Elogio della grandezza e potenza infinita di ogni atto fatto nel Divin Volere. Libro di Cielo, volume 13, 5-10 Dicembre 1921, Lunedì 9 Settembre 2019

5 Dicembre 1921 Chi non accetta i doni di Dio è un ingrato. Dubbi e difficoltà

Per comprendere bene i brani occorre andare alla meditazione precedente( Come mai 2000 anni prima di rivelare la Divina Volontà? e abbiamo Lusia stessa con delle obiezioni). Gesù qua una piccola premessa e uno sviluppo del discorso, Gesù ci riporta al primo volume facendo una paraboletta con il ragazzo scalzo, lacero e povero che il re innalza a grandissima dignità.

"..Supponi un re circondato dai suoi fidi ministri e un povero ragazzo scalzo, lacero, preso d’amore di vedere il re sale la reggia e facendosi più piccolo di quello che è, guarda il re da dietro i ministri e poi si abbassa temendo d’essere scoperto. Il re fa attenzione e mentre il ragazzo se ne sta rannicchiato dietro i ministri, lo chiama, lo mette in disparte; il piccino trema, arrossisce, teme d’essere punito, ma il re se lo stringe al cuore e gli dice: “Non temere, ti ho messo in disparte per dirti che voglio elevarti al disopra di tutti, voglio che tu superi tutti i doni che ho dato ai miei ministri , né voglio che esci più dalla mia reggia.” Se il ragazzo è buono accetterà con amore la proposta del re, dirà a tutti quanto è buono il re, lo dirà ai ministri, chiamando tutti a ringraziare il re. Se poi è ingrato, si rifiuterà d’accettare dicendo: “che vuoi da me? Sono un piccino povero, lacero, scalzo, non sono per me questi doni” e serberà nel suo cuore il segreto della sua ingratitudine; non è questa una orrenda ingratitudine? E che ne sarà di questo ragazzo? Tale sei tu, siccome ti vedi indegna vorresti sbarazzarti dei miei doni.” Gesù

Spunto di riflessione non solo per le cose straordinarie che sono successe a Luisa ma anche per noi ed è uno spunto di umiltà sul quale ci dobbiamo regolare: Ora, certamente Gesù gradisce che noi abbiamo una bassa idea di noi stessi (san Paolo scrive nelle sue lettere dice di non farsi un'opinione di noi stessi, per quanto concerne noi dobbiamo ritenerci - Monfort - nulla più il peccato e dobbiamo ritenerci responsabili della morte di Gesù e per quanto sta in noi (i meriti in senso stretto dovremmo meritarci l'inferno e da noi stessi siamo incapaci di compiere qualcosa di buono o utile alla nostra salvezza - dobbiamo ricordarcelo bene e che dobbiamo convincerci al 100%) e sono disposizioni da mantenere nel nostro rapporto con Dio - umiliarci di fronte a Lui nella convinzione che è la verità allo stato puro - chi si umilia sarà esaltato. Umili con la faccia a terra (immagine del pubblicano mortificato).

Detto ciò se il Signore di sua iniziativa ci fa un regalo o una grazia ordinaria o straordinaria (tipo elezione per una missione particolare) che facciamo? sarebbe umiltà dire che lasciamo perdere? sarebbe umiltà o no? Sarebbe stata umiltà se la Madonna avesse rifiutato l'annuncio dell'Angelo ritenendosi troppo indegna? No. Sarebbe stata ingratitudine e ciò vale per le grazie ordinarie o straordinarie / non capisco perchè Tu Signore mi abbia scelto ma se questo è FIAT. L'umiltà va esercitata di fronte a Dio nel nostro rapporto personale e non va ostentata al prossimo. E' esercizio fatto davanti a Dio.

E poi Gesù riporta Luisa a ciò che fece con lei all'inizio del suo percorso

E Lui (Gesù): “E’ giusto, è necessario che parli di te. Sarebbe bello se uno sposo che vuole contrarre sposalizio con una sposa, tratti con gli altri e non con lei, mentre è necessario che si confidino i loro segreti, che uno sappia ciò che ha l’altro, che i genitori dotino questi sposi e che anticipatamente uno si abitui ai modi dell’altro?” Ed io ho soggiunto: “Dimmi, vita mia, e qual è la mia famiglia ? Quale la mia e la tua dote?” E sorridendo ha ripreso: “La tua famiglia è la Trinità. Non ti ricordi nei primi anni di letto che ti condussi in Cielo e dinanzi alla Trinità Sacrosanta facemmo la nostra unione? Ed Essa ti dotò di tali doni che tu stessa non li hai conosciuti ancora e come ti parlo del mio Volere, degli effetti e del valore, vengono scoperti i doni di cui fin d’allora fosti dotata. Della mia dote non ti parlo perché ciò che è mio è tuo. E poi, dopo pochi giorni scendemmo dal Cielo e tutte e tre le Divine Persone prendemmo possesso del tuo cuore e formammo la nostra perpetua dimora; Noi prendemmo le redini della tua intelligenza, del tuo cuore, di tutta te ed ogni cosa che tu facevi era uno sbocco della nostra Volontà Creatrice su di te, erano conferme che il tuo volere era animato da un Volere Eterno. Il lavoro è già fatto, non resta altro che farlo conoscere, per fare che non solo tu, ma anche altri possano prendere parte a questi grandi beni e questo lo sto facendo chiamando ora un mio ministro ed ora un altro ed anche ministri di parti lontane, per metterli a conoscenza di queste grandi verità. Perciò la cosa è mia, non tua, onde lasciami fare; anzi devi sapere che ogniqualvolta manifesti un valore in più del mio Volere, sento tanto contento che ti amo con amore moltiplicato.” Gesù

Tutto è partito da due atti: il Matrimonio Mistico (primo Volume) e l'offerta come Vittima e come tante volte c'è stato modo di evidenziare, questo da un punto di riferimento in un'anima che voglia vivere nella Divina Volontà. Non è in nostro potere fare il matrimonio mistico (cosa grossa) nè possiamo fare spregiudicate offerte come vittima (perchè il Signore la prende sul serio). Fatte queste precisazioni, cosa significano questi due atti? Il Matrimonio Mistico significa che l'amore della mia vita, Colui che deve essere il punto di riferimento di ogni mia scelta (chi viene a Me e non mi ama più di suo Padre, Madre ecc... - Vangelo - un santo marito deve amare Gesù più di quanto ama la moglie, figli ecc... e più della propria vita) e questo è il Matrimonio Mistico. La Vita nella DV è tutta vita d'amore e di totale abbandono, nella Bibbia ci sono un sacco di metafore della relazione tra Dio/Gesù e il cuore delle persone che è sempre descritto come una relazione sponsale. Dobbiamo entrare in questo orizzonte di una relazione ardente per Gesù - l'innamoramento poi scema - è necessario per entrare nella DV. E il secondo è: a qualunque costo nella dv, a costo di qualunque sacrificio; quando ci sono queste cose la nostra Famiglia diventa la Santissima Trinità e Loro cominciano a seminare nella nostra anima doni, effetti e voleri di cui noi non saremo subito consapevoli ma man mano ne diventeremo consapevoli. Vuoi tu vivere....sei tu disposto a fare a qualunque costo la Divina Volontà?

E Gesù: “Non ti accorare neppure per questo, sono Io che molte volte suscito queste difficoltà per rispondere non solo a te e confermarti le verità che ti dico, ma per rispondere a tutti quelli che leggendo queste verità possano trovare dubbi e difficoltà ed Io rispondo loro prima, affinché possano trovare la luce e la soluzione di tutte le loro difficoltà. Non mancheranno critiche, perciò tutto è necessario.”

Mettiti in condizione di vivere questo dono e l'ultima considerazione che se sorge qualche difficoltà, impariamoci a santificare. Le cose accadono e Dio non dorme, anche se le cose sono sgradevoli tranquilli che il Signore ha permesso quella difficoltà.

10 Dicembre 1921 La fecondità d’un atto nel Divin Volere

Figlia mia, quanto è grande un atto fatto nel mio Volere. Vedi, se tu domandassi al sole: “Quanti semi hai fecondato, quanti ne hai moltiplicati dacché sorgesti sul nostro orizzonte?” Né il sole, né qualunque altra creatura per quanto scienziata sia, ti potrà rispondere neanche con un numero approssimativo quanti semi ha fecondato, né quanti ne ha moltiplicati. Ora, un atto fatto nel mio Volere è più che sole, che moltiplica i semi non umani, ma divini, all’infinito. Oh quanto sorpassa la fecondità e la molteplicità dei semi che ha fecondato il sole! Succede un’innovazione nel mondo spirituale, un’armonia da cui sono tutti attratti. I più disposti, al sentire l’armonia si riscaldano, mille e mille effetti sorgono come tanti semi e siccome l’atto fatto nel mio Volere porta con sé la potenza creatrice, feconda quei semi in modo incalcolabile a mente finita, sicché gli atti fatti nel mio Volere sono semi divini che portano con sé la potenza creatrice, che più che sole fecondano, non solo, ma creano i semi e li moltiplicano all’infinito. Questi mi danno campo a nuove creazioni, mettono in moto la mia potenza, sono i portatori della Vita Divina.” Gesù

Piccola apologia di quanto è grande un'atto fatto nel Divin Volere. Semi divini che portano in sè una potenza creatrice. Quanti semi il Sole ha fecondato? Un'atto fatto compiuto nella DV sorpassa il numero di semi fecondati dal Sole.

"..Succede un’innovazione nel mondo spirituale.." Gesù / Ultimo hi-tech dello spirito. Gli effetti di questi raggi divini che moltiplicano gli effetti benefici trovano quelli che sono meglio disposti percepiscono alcuni benefici ma non sanno da dove vengono. Grande mistero del finito che diventa infinito, noi facciamo degli atti che apparentemente sembrano finiti....San Luigi Monfort diceva che gli atti fatti per Maria eper mezzo di Maria con le intenzioni di Maria....se uno dice (prima di compiere un'azione): rinunzio a mè stesso, alle mie intenzioni e mi dono a tutto a te...questo produce degli effetti. Anche se non senti nulla, quell'atto rimane reale, quando si battezza un bambino non si vede nulla, quando si viene assolti, quando si diventa preti ecc...ma sono stati prodotti degli effetti che se fossimo capaci di vederli con l'anima resteremmo sbalorditi.

MEDITAZIONE SULLA DV DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 18 gennaio 2020

Tutto nasce e dipende dalla vita interiore

Gesù rivela come la vita della Madonna, pur essendo la più straordinaria, santa e sublime di tutte, fu però nascosta agli occhi di tutti, senza nulla di strepitoso e tutta interiore. Simile fu la vita di Luisa, apparentemente la più insignificante e inutile delle creature. Le opere più grandi si compiono a tu per tu nel segreto tra Dio e l'anima. Senza una grande vita interiore non ci può essere alcuna vita nella Divina Volontà (Volume 19, 15 Settembre 1926, Volume 20 23 Settembre, 2 e 22 Ottobre 1926). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 7 Settembre 2019

15 Settembre 1926 Custodia e vigilanza di Gesù mentre scrive. Come il Regno del Fiat costa molto. Gli atti fatti nel Fiat sono più che sole

Figlia mia, questo Regno del Fiat Supremo deve prima ben fondarsi, formarsi, maturarsi tra Me e te e poi deve trasmettersi alle creature. Ciò successe tra Me e la Vergine, prima mi formai in Lei, crebbi nel suo seno, mi nutrii al suo petto, vivemmo insieme per formare tra i due, a tu per tu, come se nessun altro ci fosse, il Regno della Redenzione e poi fu trasmessa alle altre creature la mia stessa Vita ed i frutti della Redenzione che la mia stessa Vita conteneva. Così sarà del Fiat Supremo: lo faremo prima solo tra due, a tu per tu e quando sarà formato ci penserò Io a trasmetterlo alle creature. Un lavoro è più facile farlo riuscire bene, quando si forma solo, nel segreto del silenzio di due persone che veramente amano quel lavoro; quando è formato, riesce più facile manifestarlo e darlo come dono agli altri. Perciò lasciami fare e non ti dar pensiero.” Gesù Deo Gratias.

23 Settembre 1926 Come chi deve fare beni universali deve supplire per tutti i tre piani nella Volontà di Dio

"..Vedi, figlia mia, il primo piano nella mia Volontà, a nome e per tutte le creature, fu fatto dalla Sovrana Regina che ottenne il bene sommo per tutte le creature di far scendere sulla terra il sospirato Redentore, chi ha per tutti, a nome di tutti e supplisce per tutti, merita beni universali, che possono servire a tutti. Il secondo piano nella Suprema Volontà fu fatto dalla mia Umanità, abbracciai tutto e tutti come se fossi uno solo, soddisfeci per tutti, non lasciai alcun atto di creatura senza costituirvi il mio per fare che al mio Celeste Padre fosse completa la gloria, l’amore, l’adorazione per ciascun atto di creatura e questo impetrò il frutto della mia venuta sulla terra, meritò la salvezza, la santità a tutti, e, se molti non la prendono, la colpa è la loro, non per mancanza del donatore. Quindi la mia Vita impetrò beni universali a tutti, aprì le porte del cielo per tutti. Il terzo piano nella mia Volontà lo farai tu e perciò in tutte le cose che tu fai, ti faccio fare per tutti, abbracciare tutto, supplire a nome di ciascun atto di tutti. Il tuo piano deve essere uguale al mio, deve unificarsi a quello dell’Imperatrice Celeste e questo servirà ad impetrare il regno del Fiat Supremo. A chi deve fare un bene universale, non deve nulla sfuggire, per vincolare il bene che vuol dare a tutte le creature.." Gesù

2 Ottobre 1926 Come le generazioni sono legate tra loro e perciò c’è chi prega, chi riceve e chi possiede. Come Gesù dona e accorda le nostre disposizioni

22 Ottobre 1926 Il gran bene che porterà il regno del Fiat Divino. Come sarà preservativo a tutti i mali. Come la Vergine anche se non fece alcun miracolo fece il gran miracolo di dare un Dio alle creature, così sarà chi deve far conoscere (il Regno), farà il gran miracolo di dare una Volontà Divina

"..Ora figlia mia, dovendo preparare il gran miracolo del regno del Fiat Supremo sto facendo con te, come figlia primogenita della mia Volontà, ciò che feci con la Sovrana Regina Mamma mia, quando dovetti preparare il regno della Redenzione, la tirai tanto a me, la tenni tanto occupata nel suo interno per poter formare insieme con Lei il miracolo della Redenzione di cui c’era tanto bisogno. Tante cose insieme avevamo da fare da parte, da riparare da contemplare che dovetti occultare al suo esterno qualcosa che potesse chiamarsi miracolo, tranne la sua perfetta virtù con cui la resi più libera, per farle valicare il mare interminabile del Fiat eterno, onde potesse avere accesso presso la divina maestà per ottenere il regno della Redenzione. Che sarebbe stato di più se la Celeste Regina avesse dato la vista ai ciechi, la parola ai morenti, oppure il miracolo di far discendere il Verbo Eterno sulla terra? I primi sarebbero stati miracoli accidentali, passeggeri ed individuali, il secondo invece è miracolo permanente ed è per tutti purché lo vogliano. Perciò i primi sarebbero stati come nulla paragonati al secondo. Essa fu il vero sole che, eclissando tutto, eclissò in sé lo stesso Verbo del Padre, germogliando dalla sua luce tutti i beni, tutti gli effetti e i miracoli che produsse la redenzione; ma come sole produceva i beni ed i miracoli senza farsi vedere, senza farsi additare che era lei causa primaria di tutto, difatti tutto ciò che io feci di bene sulla terra, lo feci perché l’Imperatrice del Cielo giunse ad avere il suo impero sulla Divinità e, col suo impero, mi trasse dal Cielo per darmi alle creature. Ora così sto facendo con te, per preparare il regno del Fiat Supremo. Ti tengo con me, ti faccio valicare il mare interminabile di esso per darti l’accesso presso il Padre celeste affinché lo preghi, lo vinca, lo imperi per ottenere il Fiat del regno mio. E per compiere e consumare in te tutta la forza miracolosa che ci vuole per un regno sì santo, ti tengo continuamente occupata nel tuo interno nel lavoro del regno mio, ti faccio continuamente girare per rifare, per completare tutto ciò che ci vuole e che tutti dovrebbero fare per formare il gran miracolo del regno mio; esternamente nulla faccio comparire su di te di miracoloso, se non che la luce della mia Volontà. Alcuni potranno dire: “come il benedetto Gesù manifesta a questa creatura tanti portenti di questo regno del Fiat Divino i cui beni sorpasseranno Creazione e Redenzione anzi saranno corona dell’una e dell’altra, ma nonostante tanto bene nessuna cosa miracolosa nell’esterno si vede in lei come conferma del gran bene di questo regno dell’eterno Fiat, mentre gli altri santi, senza il portento di questo gran bene, hanno fatto miracoli ad ogni passo. Ma se si volgono indietro a considerare la mia cara Mamma, la più santa, di tutte le creature, il gran bene che racchiuse in sé e che portò alle creature, non c’è chi possa paragonarsi a Lei chi fece il gran miracolo di concepire in sé il Verbo Divino ed il portento di dare un Dio a ciascuna creatura; e innanzi a questo prodigio mai visto, né sentito di poter dare l’eterno Verbo alle creature, tutti gli altri miracoli messi insieme sono piccole fiammelle innanzi al sole. Ora chi deve fare più, non è necessario che faccia il meno. Così innanzi al miracolo del regno della mia Volontà ripristinato in mezzo alle creature, tutti gli altri miracoli saranno piccole fiammelle innanzi al gran sole del mio Volere,..." Gesù

Minimo comun denominatore: primato nelle cose di Dio della dimensione personale io-Tu e quindi di ciò che noi chiamiamo la vita Interiore cioè il rapporto tra me e Gesù, in tutti gli scritti di Cielo, la Divina Maria è fortissimamente accentuato. C'è una dimensione io-Tu che precede quella collettiva, questo vale per Maria e Luisa (la Madonna l'ha fatto per la Redenzione e Luisa l'ha fatto per il regno del Fiat) ma c'è in loro questa dimensione personalissima che non deborda in nulla di esteriore. Apparentemente la Madonna appariva come la persona più normale (non peccatrice o conformata alla modalità del mondo) ma non aveva nulla di strepitoso. Non si vedeva nulla tranne le virtù che riguardano il rapporto con il prossimo. Io non devo fare un'atto di virtù per farmi reputare santo, quello che pensa il prossimo non importa, noi dobbiamo pensare a ciò che pensa il Signore. Molti Santi hanno fatto delle cose grosse anche esteriori come segni che Dio fosse con loro, Gesù dice che Luisa non ha fatto nulla materialmente, poteva entrare in depressione Luisa e lamentarsi con Gesù (per assurdo). Per il mondo valgono quelli che producono, da questo punto di vista Luisa non ha fatto nulla per il prossimo, però (ed ecco che emerge la dimensione fondamentale) come ci ha insegnato il Monfort (nella Vera Devozione alla Madonna), la vera devozione è tutta interiore. La vita interiore è la cosa più importante nella vita di chiesa, ci sono un sacco di credenti la cui vita di fede si limita ad una serie di pratiche (importantissime di per sè - un prete che recita le lodi mattutine fa una cosa bellissima ma COME le recita?). E' semplicemente un leggere delle parole scritte che rimangono lettera morta? O sono interiorizzate? Recitare significa che uno prende una parte che non è la sua - una finzione - ma potrebbe accadere di dire preghiere con finzione. Cosa mi ha suscitato la recita di quel salmo? Il primato della vita interiore è un caposaldo della vita nella DV e qua Gesù fa degli esempi in relazione alla loro vita (Opera di Redenzione). Sulla base di questo principio - universalmente estendibile - quello che Gesù dice (io non sono chiamato a grandi imprese come Luisa) io e te siamo chiamati alla Santità in quanto battezzati e a vivere nella DV e qual'è il punto fondamentale di questa vita? L'interiorità, noi stiamo svegli dalla mattina alla sera, sto facendo quello che Dio vuole? sto facendo atti nella DV? sto pensando quello che Dio vuole? sto dicendo quello che Dio vuole? sto mangiano come Dio vuole? sto parlando come Dio vuole? sto bevendo come Dio vuole? ecc.. tutte queste cose noi dobbiamo necessariamente considerarle e farne oggetto profondo di attenzione e anche di esame attento di coscienza perchè non possiamo darle per scontate. Vivere nella DV è un qualche cosa (cioè farsi queste domande) che raggiunga tutta la nostra esistenza / giornata; e come si raggiunge questo? Se non si impara e non si desidera sotto gli occhi e al cospetto di Dio. Il Benedictus, ( di servirlo senza timore,in santità e giustizia al suo cospetto,per tutti i nostri giorni.) anche San Paolo ci ricorda che siamo al cospetto di Dio e provoca le coscienze. Quello che io sto facendo, lo sto facendo davanti a Dio, io svolgo il mio apostolato di fronte a Dio, non sto attento alle critiche del prossimo, io nelle mie attività dico quello che (dopo un cammino di studi) mi sento di dire di fronte a Dio e se i miei ascoltatori mi dicono che sono un folle pazienza. Devo stare attento di non dare l'impressione di essere un folle.

"..Così sarà del Fiat Supremo: lo faremo prima solo tra due, a tu per tu e quando sarà formato ci penserò Io a trasmetterlo alle creature.." Gesù

Noi potremmo parafrasare quest'affermazione, (la Madonna è stata l'unica creatura che non ha fatto pentire Dio di aver creato l'uomo), cosa sta dicendo? Nascerà in te il regno della dv tanto quanto il rapporto tra te e Gesù sarà curato; non è solo un problema di compiere atti, atto preventivo ecc... (importantissime) ma nel profondo ci deve essere un rapporto di vera amicizia tra me e Gesù e qualora questo ci sarà si entrerà nel regno della DV e questo significherà benefici per tutti. Vuol dire portare i massimi benefici per tutti. Il primo piano è la Sovrana Regina ed ottenne la venuta del Redentore, il secondo è stato fatto da Gesù ha soddisfatto per tutti e se abbiamo combinato guai dobbiamo solo confessarci e prendere da Gesù quell'atto da Gesù. Non è un problema se molti non prendono le grazie. A Luisa Gesù gli fa rifare tutto quello che Gesù ha fatto per noi. E quello che ha fatto Luisa possiamo e dobbiamo farlo anche noi. Quando si entra in un rapporto intimo con Gesù qualche segreto o grazia personale potremmo conoscerli, in Cielo li conosceremo tutti. Qua dobbiamo conoscere solo ciò che sovrabbonda per il nostro bene, non bisogna curiosare ed andare ad indagare per i pericoli che esso comporta.

Problema antico della ricerca dei miracoli: vogliamo vedere le cose appariscenti, le cose più grandi di Dio non sono appariscenti, alla Resurrezione non c'era nessuno ecc... quello che accadeva a Luisa nessuno poteva immaginarselo. Una delle spie che si sta entrando nella DV è quello che tutte le nostre preoccupazioni o di cosa pensa la gente di noi scende, se sale la preoccupazione per cosa pensano le creature allora te ne importa poco di cosa pensi il Signore. Se una sale l'altra scende. Cosa ci sta a cuore?

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 16 gennaio 2020

Come mai 2000 anni prima di rivelare la Divina Volontà?

Gesù risponde alla domanda di Luisa circa il perché Egli abbia atteso quasi duemila anni prima di parlare della Sua Volontà Divina. La Redenzione è salvezza, vivere nel Divin Volere è santità che sovrasta ogni santità. Libro di Cielo, volume 13, 3 Dicembre 1921, Venerdì 5 Settembre 2019

3 Dicembre 1921 La Redenzione è salvezza, la Divina Volontà è Santità

(Luisa) Mi sentivo tutta dubbiosa ed annichilita su tutto ciò che il mio Gesù dice del suo Divin Volere e pensavo tra me: “Possibile che abbia fatto passare tanti secoli senza far conoscere questi prodigi del Divin Volere e che non abbia eletto fra tanti santi uno in cui dar principio a questa santità tutta Divina? Eppure ci furono gli apostoli, tanti altri grandi santi che hanno fatto stupire tutto il mondo.”

In questa lezione Gesù spiega abbastanza bene la differenza e la relazione che c'è tra l'opera della Redenzione e il regno della DV e lo fa rispondendo all'ennesima perplessità di Luisa. Per quanto fosse santa, Luisa si è sentita dire delle cose grosse da Gesù che hanno generato in lei dei dubbi. Ognuno di noi ha una funzione unica nel cosmo ma Luisa ha una funzione unica di grande portata. Di fatto però, che se tutto è vero quello che è scritto, nella Chiesa trionfante nel Cielo questa donna (Luisa) si ritroverà ad avere un ruolo importante su tutti i beati. E come capita a tutti gli "eletti - termine che deve essere ben compreso, coloro che sono scelti da Gesù in modo particolare sono sempre soggetti a sbigottimento (anche la Madonna) -. La vicenda di quest'anima serva di Dio presenta dei punti di contatto con la vita della Madonna (c'è un'abisso di santità) e uno dei punti che deve farci riflettere è l'apparente piccolezza e il non attirare l'attenzione. Se una persona avesse incontrato la Madonna in vita non si sarebbe accorto di nulla, avrebbe visto una donna bella, silenziosa, umile e nascosta e non si sarebbe potuto immaginare chi fosse veramente. Stesso discorso con Luisa.

Possibile io? sono un povero peccatore e mi trovo di fronte a cose eccelse e grandi (sant'Elisabetta che si chiese come mai la Madre del mio Signore è venuta da lei). Questo senso di essere nulla deve e può accompagnare questa vita e il nostro volere deve disfarsi in quello divino. E' un processo doloroso e lento e che non può venire se non si ha la coscienza del nostro essere nulla e se ci dovesse venire una sana paura, di fare di testa propria. Perchè questo significa di fare solamente guai. Poi Luisa chiede lumi. E Gesù spiega, le opere di Dio sono di sè stesse ineffabili ma noi possiamo capirci qualcosa nella storia della Salvezza.

E Gesù: “E questo Io voglio, il tuo annientamento e quanto più ti parlo del mio Volere, essendo la mia parola creatrice, crea il mio Volere nel tuo ed il tuo, innanzi alla potenza del mio, resta annientato e sperduto, ecco perciò il tuo annientamento. Sappi che il tuo volere deve disfarsi nel mio, come viene disfatta la neve ai raggi d’un sole cocente. Ora, devi sapere che quanto più grande è l’opera che voglio fare, tanti più preparativi ci vogliono. Quante profezie, quanti preparativi, quanti secoli non precedettero la mia Redenzione? Quanti simboli e figure non prevennero il concepimento della mia Celeste Mamma? Onde dopo, compiuta la Redenzione, dovevo raffermare l’uomo nei beni della Redenzione ed in questo scelsi gli apostoli come raffermatori dei frutti della Redenzione, che coi sacramenti dovevano cercare l’uomo perduto e metterlo in salvo, sicché la Redenzione è salvezza, è salvare l’uomo da qualunque precipizio, perciò ti dissi un’altra volta che il far vivere l’anima nel mio Volere è cosa più grande della stessa Redenzione, perché salvarsi col fare una vita di mezzo, ora cadendo ed ora rialzandosi, non è poi tanto difficile e questo lo impetrò la mia Redenzione, perché volevo salvare l’uomo a qualunque costo; e affidai questo ai miei apostoli come depositari dei frutti della Redenzione. Or, dovendo fare ancora il meno, tralasciai allora il più, riservandomi altre epoche per compimento dei miei alti disegni...."

Quante cose ci sono tra le promesse di Abramo al sacrifico di Gesù, le opere grandi devono essere preparate. Ci deve essere un processo di preparazione. La Madonna ha detto che la Messa non la capiremo mai e ha raccomandato di prepararsi un'ora prima alla celebrazione perchè meno ti prepari e meno frutti da essa ricavi. Non stare distratti a Messa esige una preparazione, se sono distratto mi porto nella Messa i miei problemi e mi disturba ciò che fa la Messa in me. Ci vuole la preparazione, anche le attività sportive, i calciatori fanno una preparazione durissima, un'evento dev'essere preparato. Una casa deve essere progettata.

Tutta la mole di santità - pensiamo Padre Pio con tutto quello che ha fatto - era catalogabile come santità minore anche Padre Pio. Tutto quello che si è compiuto nella Redenzione è preparazione dell'era della Divina Volontà. La Redenzione è salvezza, Gesù riscatta l'uomo dal demonio, si salva chi sta in pericolo. E' un'operazione molte importante ma lo scopo di una vita non è uscire vivo da una possibilità di annegamento ma fare una bella vita; l'opera della salvezza dove succede spesso e volentieri? una vita di mezzo, ora cadere e ora rialzarsi. Cosa fanno quelle persone che sono catalogabili tra i fedeli praticanti? Stanno dentro e ogni tanto cadono e poi si confessano, la vita cristiana tra alti e bassi - meglio questo che niente. Questa non è una vita piena, una vitarella e il Signore non ha preparato per noi questo ma una vita vera.

"..Ora, il vivere nel mio Volere non è solo salvezza, ma è santità che si deve innalzare su tutte le altre santità, perché deve portare l’impronta della santità del suo Creatore, perciò dovevano esserci prima le santità minori, come corteggio, forieri, messaggeri, preparativi di questa santità tutta divina..." Gesù

Siate santi perchè io sono santo (AT), sia fatta la Tua Volontà COME in Cielo così in terra. In cielo regna la Volontà Divina e tutte le volontà dei beati sono unite a quella divina, i beati non possono peccare perchè hanno un'unione profonda con Dio rendendo così impossibile la minima imperfezione. Questa vita deve incominciare sulla terra dice Gesù. Uno può anche non crederci agli scritti di Luisa ma "..sia fatta la Tua Volontà COME in Cielo così in terra..." se leggi documenti della Chiesa e dei grandi dottori della Chiesa, in questi scritti non c'è nulla di nuovo ma qua Gesù dà la possibilità di approfondire la condizione di Adamo prima del peccato, le reali conseguenze del peccato , la reale portata della nostra volontà che è l'ago della bilancia e che è veramente libera e il reale amore di Dio per noi, il significato del Padre Nostro. Questo è quello che è scritto nel libro di Cielo che però ha delle cose che altri scritti non hanno. Non è la stessa cosa avere queste informazioni o no. All'esistenza di un Dio ci si può arrivare (Concilio Vaticano I), ma perchè Dio si è rivelato nell'AT? Perchè è difficile arrivarci nella situazione in cui noi stiamo e altre invece sono impossibili da arrivare (tipo la Santissima Trinità). E Gesù ha spiegato che la Madonna è l'accentratrice della Redenzione perchè in Lei nessuna grazia è andata sprecata. E Luisa è stata la destinataria prima di questo dono.

"..Qual è dunque la tua meraviglia? Queste sono cose stabilite ab eterno e nessuno me le potrà spostare. E siccome la cosa è grande, è stabilire il mio regno nell’anima anche in terra, ho fatto come un re quando deve prendere possesso d’un regno, lui non va per primo, ma prima si fa preparare la reggia, poi manda i suoi soldati a preparare il regno e disporre i popoli alla sua sudditanza, onde seguono le guardie d’onore, i ministri e per ultimo arriva il re; ciò è decoroso per un re. Così ho fatto Io, ho fatto preparare la mia reggia, qual è la Chiesa; i soldati sono stati i santi, per farmi conoscere dai popoli; poi sono venuti dopo i santi che hanno seminato miracoli, come più intimi ministri; ora come re vengo Io per regnare, quindi dovevo scegliere un’anima dove fare la mia prima dimora e fondare questo regno della mia Volontà, perciò fammi regnare e dammi piena libertà.” Gesù

I soldati sono stati i santi e poi sono state aperte le porte a chi desidera entrare anche con santo tremore.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 15 gennaio 2020

Vivere di luce

Gesù presenta l’immagine della barca di luce che naviga nel mare sconfinato capitanata da Lui Celeste timoniere. Spiegazione delle immagini del mare e della luce. Cosa vuol dire vivere di luce. Abbandonarsi completamente e con fiducia tra le braccia di Gesù. Libro di Cielo, volume 13, 28 Novembre 1921, Giovedì 5 Settembre 2019

28 Novembre 1921 Il mare della Divina Volontà e la barchetta di luce

Oggi c'è la bellissima immagine della barca di luce che naviga nel mare di Luce.

Continuando il mio solito stato, mi son trovata in un mare immenso di luce, non si vedeva né dove finiva né dove incominciava e ho visto una barchetta, formata anch’essa di luce: di luce era il fondo della barca, di luce le vele, insomma tutta era luce, ma le diverse cose che ci vogliono per formare la barca si distinguevano per la diversità della luce, una più risplendente dell’altra; questa barchetta valicava questo mare di luce con una velocità incredibile. Io sono rimasta incantata, molto più nel vedere che ora si sperdeva nel mare e non compariva più, ora usciva e mentre era lontana, tuffandosi nel mare, si trovava a quel punto dove era uscita...(Luisa)

Una barca che solca il mare dà l'idea che ci si trovi dentro qualcosa di più grande di noi (i mari), quindi l'immagine del mare è un segno forte che ci fa molto comprendere molte cose che Gesù dice. Che succede quando si fanno gli atti nel dv? Noi del mare vediamo la superficie quando lo solchiamo e qualcuno vede qualcosa dei fondali. L'uomo comune vede soltanto la superficie e dentro il mare c'è una montagna di cose e nei tempi passati nessuno sapeva nulla. Noi spesso non ci rendiamo conto di tutto quello che succede là sotto. Ottima immagine su quella che è la DV, questo qualcosa di immenso (la superficie del mare in relazione alla singola della persona è smisurata). Il mare dà anche la bellissima immagine dell'immergersi (il fondersi nella dv o compiere gli atti nella dv). Poi c'è un'altra immagine che è quella della luce.

Figlia mia, il mare che tu vedi è la mia Volontà, Essa è luce e nessuno può valicare questo mare se non chi vuol vivere di luce,..." Gesù

L'anima che vive nella dv è luce, quest'immagine della luce è bella e misteriosa. La prima parola che Dio disse fu "sia la Luce e la luce fu" e la luce è una delle basi del Vangelo di San Giovanni (Gesù dice io sono la Luce del Mondo ecc.... e anche nel prologo del Vangelo ecc...). La luce è vita e la vita è luce e lo sappiamo anche dal punto di vista scientifico: se non ci fosse la luce del sole e l'acqua non ci sarebbe vita sulla terra. Attraverso l'immagine della luce, l'immagine della santità (Voi siete la luce del mondo, risplenda la vostra luce davanti agli uomini e diano gloria al Padre...) e sappiamo che i Santi vengono rappresentati con l'Aureola di Luce (corona di Luce) e la luce tersissima è quella divina (san Giovanni dice che Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre.....).

Vivere di Luce (il diavolo è anche chiamato Principe delle tenebre, anche l'immagine della nostra giornata terrena, nel vangelo le tenebre sono il luogo del male), anche questa stupenda immagine molto diffusa è ampiamente radicata nella Rivelazione.

Il mare è la Volontà di Dio e la Volontà di Dio è luce. La luce della DV entra in noi sotto diversi aspetti e poi viene riflessa da noi e in noi in maniera chiara: diciamo quella persona è solare o tenebrosa. I nostri sensi e la nostra intelligenza e sensibilità captano alcuni messaggi che gli uomini tradiscono entro certi limiti. Quando arriva in noi la Luce di Dio iniziano a succedere alcune cose che a noi appaiono distinte: ci mostra la sua bellezza, il suo amore e ci mostra tutto ciò che ha fatto e anche in noi e noi iniziamo a prenderne coscienza. Appena si entra in contatto con Dio si inizia a prendere coscienza di noi stessi e dolcemente la luce ci porta a conoscerci non solo peccati ma anche la bellezza intrinseca della nostra persona. Il rapporto con noi stessi diventa santamente bello. Vediamo anche alcune dinamiche talvolta inconsce che ci sono dentro di noi, io comincio a comprendere nella verità chi sono e tutte quelle dinamiche perverse (intenzioni nascoste, desideri non espressi, le dinamiche delle bugie che ci raccontiamo a noi stessi quando vogliamo giustificarci qualche cosa che non va ecc...) processo molto doloroso ma anche bello (se vissuto bene) perchè è un dono del Signore che ci sta liberando dalle nostre catene. Tutte queste cose sono zavorre che ci portiamo appresso e ci rendono la vita pesante ed amara e ci tolgono l'esercizio della libertà. E' una scelta che dobbiamo fare: vivere di luce, è inevitabile che quando entra la luce si veda il disordine e lo sporco. Se c'è una cosa che si oppone alla vita nella dv è la sindrome dello struzzo: quelli che di fronte a qualche cose di brutto, specie che riguarda noi stessi, preferiscono ignorare la cosa mettendo la testa sotto terra. Meccanismo dettato dal principio di sopravvivenza per mezzo del quale noi scappiamo da ciò che ci causa dolore ma dobbiamo anche essere adulti e comprendere che ci sono alcune esperienze dolorose che possono essere costruttive (ecco perchè Gesù ci dice di prendere la nostra croce ogni giorno, Dio non gode nel vederci soffrire perchè se dipendesse da Lui non avremmo avuto sofferenze e dolori).

".. la barca che con tanta grazia tu vedi che valica questo mare, è l’anima che vive nel mio Volere. Col continuo vivere nel mio Volere ha respirato l’aria della mia Volontà e la mia Volontà ha svuotato il legno, le vele, l’ancora, l’albero e ha convertito tutto in luce, sicché l’anima, come va facendo gli atti nel mio Volere, si svuota di sé e si riempie di luce..." Gesù

Che significa? quest'anima non compie nessun atto che non sia nella dv.

"..Il capitano di questa barca son’Io, Io la guido al corso della sua velocità, Io la tuffo dentro per darle riposo e darle il tempo di confidare i segreti del mio Volere, nessuno potrebbe essere abile nel guidarla, perché non conoscendo il mare, non si può conoscere il modo come guidarla, né Io mi fiderei di nessuno, al più scelgo la guida come spettatore ed ascoltatore dei grandi prodigi che compie il mio Volere. Chi mai può essere abile a guidare le corse nel mio Volere? Mentre Io in un solo istante le faccio fare le corse che un’altra guida le farebbe fare in un secolo.” Gesù

Chi vive nella dv Dà il timone della propria anima a Gesù, immagine dell'abbandono. Noi siamo sempre a porre resistenza allo Spirito Santo, non siamo quasi abbandonati allo Spirito Santo, assenza di preoccupazioni di noi stessi perchè si preoccupa Gesù di noi. Gesù ne parla nel Vangelo di San Matteo (san Matteo capitolo 6). Bella immagine poi però bisogna viverla. Non posso dire a Gesù che questa rotta non va bene perchè ne sa più Lui di te.

"..L’anima che vive nel mio Volere, essa come emette i suoi atti nel mio Volere fa le sue corse, dà alla mia Volontà occasione di far uscire dal suo centro tanti altri atti vitali di grazia, d’amore, di gloria ed Io, suo capitano, guido quell’atto, corro insieme affinché sia un atto a cui nulla manchi e che sia degno del mio Volere, ma in queste cose Io mi diverto molto, vedo la piccola figlia del mio Volere che insieme con Me corre e sta ferma, non ha piedi ed è il passo di tutti, non mani ed è il moto di tutte le opere, non occhio e nella luce del mio Volere è più che occhio e luce di tutto. Oh! come imita bene il suo Creatore, come si rende simile a Me! Nel solo mio Volere ci può essere vera imitazione, sento risuonare all’orecchio la mia voce dolcissima e creatrice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza.” E dico con gioia interminabile: “Ecco le mie immagini, i diritti della Creazione mi sono ridati, lo scopo per cui ho creato l’uomo è completato.” Come sono contento e chiamo tutto il Cielo a farne festa.” Gesù

Nella DV gli atti travalicano i confini dello spazio e tempo e questa resta ferma ed è il passo di tutti, perchè un passo nella dv raggiunge il passo di tutti e va toccare tutti i passi (spiritualmente) arrecando benefici a tutti a seconda delle loro disposizioni. Chi vive in questo modo si riappropria del dono dato ad Adamo e che l'unico modo per dare la perfetta gloria a Dio che gli è dovuta.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 11 gennaio 2020

La Divina Volontà è lo scopo della creazione

Gesù rivela che lo scopo della creazione fu che tutto le creature obbedissero alla Divina Volontà e in essa vivessero. Spiega tutto quello che, al contrario, è successo all’uomo e cosa Egli ha fatto anzitutto perché a Dio tornasse perfetta la gloria della creazione, ma anche il senso e gli effetti della Redenzione e quello che, da Luisa in poi, intende fare perché la Divina Volontà torni a regnare nei cuori come in Cielo e così in terra. Libro di Cielo, volume 13, 26 Novembre 1921, Mercoledì 4 Settembre 2019

26 Novembre 1921 Accentramento dello scopo della Creazione, Redenzione e Glorificazione

Occasione di questa lezione di Gesù è data dai dubbi di Luisa (Gesù come appoggio Luisa), immaginiamo cosa Luisa debba aver pensato: io appoggio di Gesù nell'Orto degli Ulivi? ma stiamo scherzando? e Luisa chiede spiegazioni e Gesù intercetta questa sua legittima preoccupazione e parla. Gesù dice che c'è stata qualche lesione con il suo Volere e Gesù sta affermando che Luisa non ha mai peccato mortalmente e presumibilmente (perchè è doveroso) ma anche volontariamente, anche se lieve il peccato volontario produce delle fessure nella vita nella dv. E adesso vediamo la spiegazione da parte di Gesù.

Per prima cosa Gesù spiega il motivo per cui è stata creata l'Umanità:

E Lui: “Questo mettilo da parte; e poi, se non avessi eletto te, avrei dovuto certo eleggere un’altra dalla famiglia umana, perché questa si ribellò alla mia Volontà e col ribellarsi mi tolse lo scopo della gloria, dell’onore che la Creazione.." Gesù

Unico scopo fu che tutti compissero il volere di Gesù. Il motivo per cui esiste la creazione è perchè tutti compissero la dv, tutta la creazione la compie tranne la parte più nobile cioè l'uomo in quanto dotato di libero arbitrio e di volontà, ragione, desideri e amore libero e aveva la possibilità di uscire dalla dv e di non dare corso ai divini voleri e progetti.

"..Unico scopo della Creazione fu che tutti compissero il mio Volere e non che l’uomo operasse cose grandi, anzi le guardo come un nonnulla e con disprezzo se non sono frutti della mia Volontà e perciò molte opere nel più bello vanno a sfascio, perché non hanno dentro la Vita della mia Volontà, onde avendo l’uomo rotto la sua con la mia, mi distrusse il più bello, lo scopo per cui lo avevo creato, lui si rovinò completamente e mi negò tutti i diritti che mi dovevano come a Creatore..." Gesù

Quell'uomo superbo ed orgoglioso, sappia che se in quella cosa non c'è la volontà divina Dio guarda con disprezzo quell'opera. Lo scopo della creazione è il compimento della dv. Cosa succede? l'uomo rompe con la dv e ha distrutto lo scopo per cui è stato creato l'uomo e cosa ha prodotto? L'uomo si è rovinato completamente ha negato al Signore i diritti che gli doveva (in teologia questa cosa si chiama la gloria accidentale - ripasso di teologia - la gloria di Dio si distingue in due elementi: quella che Dio ha e che nessuno gliela può toccare - nessuno può ne farla crescere o diminuire - la gloria essenziale e la gloria accidentale che è quella che gli viene riconosciuta e tributata dalle creature e questo significa lodarlo, benedirlo, ringraziarlo e servirlo/ se io servo il Signore vuol dire che riconosco che Dio ha ragione e che Lui è Santo, Buono) e anche se non sono convinto lo faccio lo stesso perchè me lo dici Tu. Questa gloria a Dio può tornare o no, per questo Sant'gnazio di Loyola aveva come motto: cercare la maggior gloria di Dio. Cosa significa? esempio: prendersi un divertimento lecito o partecipare ad un'ora di adorazione eucaristica? da un punta di vista oggettivo - da un punto di vista soggettivo se ne può riparlare - è chiaro da maggior gloria a Dio l'adorazione eucaristico. Quindi quando io sono cosciente che qualcosa dà maggior gloria a Dio io la scelgo. Qualche santo (san. Massimiliano Kolbe) cercava la massima gloria di Dio. Quanto più ci si discosta dall'obbedienza, ringraziamento, dalle lodi di Dio ecc.. quanto più gloria accidentale gli si ruba. Se io mi metto a mangiare senza ringraziarlo per il cibo che mi dona (esempio) sto rubando. E' vero che la creazione è lavorata dall'uomo però è frutto della terra (cioè atto creativo di Dio)).

Era necessario che ci fosse un membro della razza umana che unito per natura alla DV riparasse a questo disastro rendendo al Padre la gloria perfetta e questo però non basta perchè bisogna porre rimedio ai danni operati dall'uomo (opera della Redenzione). Gesù ha voluto un frutto perfettissimo cioè la Madonna / Gesù ha messo al sicuro l'opera della Redenzione e non soltanto la Madonna ha beneficiato dei doni ma anche ha collaborato perchè la redenzione raggiungesse tutti gli uomini dando a Dio ciò che le creature gli avrebbero dovuto dare. Ma non basta neanche questo: ci vuole un membro decaduto che dia a Gesù e alla S. Trinità quella gloria perfetta vivendo in modo continuo nel dv e questo ci fa comprendere ciò che Gesù ha operato con Luisa e questo causa stupore in lei.

(Luisa) Ond’io, stupita, ho detto: “Amor mio, possibile che la tua Volontà sia integra in me e che in tutta la mia vita non ci sia stata nessuna rottura tra la tua e la mia volontà? Mi sembra che mi burli.”

Quest'espressioni che Luisa formula, noi dobbiamo profondamente umiliarci se il Signore ci dovesse dire una cosa grossa (anche la Madonna restò esterefatta all'annuncio dell'Angelo) / Un pò di sana umiltà, di fronte a certi annunci. Quando una persona si sente chiamato al sacerdozio resta stupito e (santamente) confuso da quest'incarico che il Signore gli vuole affidare (ma come, chiami me? - il don che tiene la catechesi lo dice di sè stesso) - la persona sente la sua inadeguatezza.

"..La mia Volontà è vita e chi la possiede, possiede la vita e può sostenere l’autore della stessa vita. Onde siccome in Me accentrai lo scopo della Creazione, nella mia Mamma accentrai i frutti della Redenzione, così in te accentrai lo scopo della gloria, come se in tutti fosse integro il mio Volere, da Te verrà il drappello delle altre creature; non passeranno le generazioni se non ottengo l’intento.” Gesù

Operando nella dv non si agisce a titolo personale ma si gira per tutti gli enti creati (passati, presenti e futuri) dando anche per loro come se fossero nella dv, la gloria al Signore che gli è dovuta e da questa primizia (Luisa) verrà il drappello delle altre creature. Gesù vuole che ci siano delle creature che vivano questo. Vivere nella dv è un processo che sembra facilissimo ma a farsi non è perchè è un miracolo.

E Gesù con accento più dolce ancora: “No, non ti burlo, è proprio vero che non c’è stata rottura, al più è stata lesa qualche volta ed il mio amore, come forte cemento, ha riparato queste lesioni ed ha reso più forte l’integrità. Io sono stato a guardia di ogni tuo atto e subito ho fatto scorrere il mio Volere come a posto d’onore, lo sapevo Io che ci volevano molte grazie, dovendo operare il più gran miracolo che esiste nel mondo, qual è il vivere continuato nel mio Volere, l’anima deve assorbire tutto un Dio nel suo atto per ridarlo di nuovo integro come lo ha assorbito e poi assorbirlo di nuovo, perciò oltrepassa lo stesso miracolo dell’Eucarestia, dove gli accidenti non hanno ragione, né volontà, né desideri che possano opporsi alla mia Vita Sacramentale, sicché niente ci mette l’ostia, tutto l’operato è mio, se lo voglio, lo faccio, invece, per far succedere il miracolo di vivere nel mio Volere devo piegare una ragione, una volontà umana, un desiderio, un amore puramente libero e quanto non ci vuole? Perciò ci sono anime abbondanti che si comunicano e prendono parte al miracolo dell’Eucarestia, perché si sacrificano meno, ma dovendosi più sacrificare nel far succedere il miracolo che la mia Volontà abbia vita in loro, pochissime sono quelle che si dispongono.”

Gesù paragona l'anima che vive nella dv all'ostia consacrata, nell'ostia noi vediamo sempre lo stesso pane, forma, colore ecc... gli accidenti (cioè manifestazioni esterne della sostanza) rimangono quelli del pane ma la sostanza è mutata (il corpo di Cristo). E' Gesù che vive nell'ostia. Nell'ostia Gesù non trova nessuna resistenza - basta che Gesù lo vuole, la creatura pane non è libera ma l'uomo sì. Ecco perchè è un miracolo che qualcuno viva nella dv, perchè volontariamente e liberamente ci deve essere da parte della creatura un'operazione cooperante e collaborante, comporta un sacrificio immenso cioè non vivere di volontà propria ma solo volontà divina.

"..Perciò ci sono anime abbondanti che si comunicano e prendono parte al miracolo dell’Eucarestia, perché si sacrificano meno, ma dovendosi più sacrificare nel far succedere il miracolo che la mia Volontà abbia vita in loro, pochissime sono quelle che si dispongono.” Gesù

Quale sacrificio comporta fare la comunione? Ma dovendosi molto di più sacrificare per vivere nella dv bisogna fare molti più sacrifici. Come vogliamo orizzontarci in questa situazione / nelle scelte che dobbiamo compiere? sulla base di criteri di volontà umana o di divina volontà? Perchè c'è differenza, nell'ambito del lecito purchè non si pecchi. Un'atto di volontà umana lecito è sempre piccolo ed imperfetto e non ha nessuna attrattiva su Gesù. Ecco perchè questa vita richiede comprensione, scelta e messa in pratica sempre più profonda. Nessuno ci obbligherà a fare il di più - i 10 comandamenti sono obbligatori, i consigli di perfezione non sono comandati ma è chiaro che uno li metterà in pratica avrà una vita migliore qua in terra e il Signore gli darà il premio in più per le sue fatiche.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 1 gennaio 2020

Grandezza e bellezza del fondersi nel Divin Volere

L'anima che si fonde nel Divin Volere diventa immensa e si trasforma in modo incredibile, non compreso neppure dagli angeli. La Divina Volontà trasforma l'anima conferendole una nuova e divina bellezza e trasmettendole la sua stessa vita, che la fa diventare sempre meno umana e sempre più divina. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 12, 12 Dicembre 1917 e 26 Marzo 1918. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", Decima puntata, Martedì 3 Settembre 2019

Teniamo sempre presente che il sottofondo di queste catechesi è quella conoscenza fondamentale di questi scritti cioè che l'uomo era stato creato da Dio non solo ripieno di beni spirituali e in cima ad essi c'era la capacità di vivere fusi con la Divina Volontà senza però perdere la propria identità così come Gesù e la Madonna. Sappiamo che il Concilio di Costantinopoli ha condannato il principio che la volontà divina annullava la volontà umana di Gesù in realtà esisteva in stato di fusione con quella divina e la stessa identica cosa accade in chi incomincia a vivere in essa.

12 Dicembre 1917 Il sole dà una similitudine degli atti fatti nel Divin Volere

Continuando il mio solito stato, stavo fondendomi tutta nel Santo Volere del mio dolce Gesù e pregavo, amavo e riparavo; e Lui mi ha detto: “Figlia mia, vuoi una similitudine degli atti fatti nel mio Volere? Guarda in alto e vi scorgerai il sole, un circolo di luce contenente i suoi limiti, la sua forma; ma la luce che esce da questo sole, da dentro i limiti della sua rotondità, riempie la terra, si estende ovunque, non in forma rotonda, ma dovunque trova terra, monti, mari, da illuminare e da investire col suo calore; tanto che il sole con la maestà della sua luce, col benefico influsso del suo calore e con l’investire tutti, si rende il re di tutti i pianeti e ha la supremazia su tutte le cose create.Ora, tali sono gli atti fatti nel mio Volere ed anche più, quando la creatura agisce, il suo atto è piccolo, limitato, ma come entra nel mio Volere si fa immenso, investe tutti, dà luce e calore a tutti, regna su tutti, acquista la supremazia su tutti gli altri atti delle creature, ha diritto su tutti, sicché impera, comanda, conquista, eppure il suo atto è piccolo, ma, col farlo nel mio Volere, ha subito una trasformazione incredibile, che non è dato neppure all’angelo di comprendere, solo Io posso misurare il giusto valore di questi atti fatti nella mia Volontà, sono il trionfo della mia gloria, lo sbocco del mio amore, il compimento della mia Redenzione e mi sento come compensato della stessa Creazione, perciò, sempre avanti nel mio Volere.

Brano molto bello e molto importante per comprendere gli atti fatti nella DV - per comprendere bene questo punto dobbiamo fare piccola premessa teologica fondata sulla Dottrina della Chiesa, ne parlò San Giovanni Paolo II nella RECONCILIATIO ET PAENITENTIA / premessa: il genere umano si fonda sul principio di unità, noi membri della razza umana siamo una famiglia, non c'è nessun'atto, neanche il più intimo, che rimanga isolato in sè stesso. Noi sappiamo che esiste una verità di fede che si chiama Comunione dei santi e in virtù di essa che le cose buone che i santi fanno si comunicano agli altri - es. quando prendo un'indulgenza, le penitenze che hanno fatto Gesù Cristo, la Madonna, san Francesco ecc... le faccio mie perchè lo posso fare, il bene che questi fratelli hanno fatto non è limitato ma è produttivo di un'onda benefica che va a beneficio di tutti gli altri. Quando andremo in Paradiso (speriamo) non godremo della Gloria Essenziale cioè la visione di Dio ma godremo anche della gloria e bellezza di ciascun santo ridonderà a bene di tutti gli altri perciò ogni persona in più che va in Paradiso è una gioia in più che entra in Paradiso. Purtroppo la stessa cosa vale per il male, per esempio il peccato originale: gli effetti malefici hanno rovinato tutta la razza umana e san Giovanni Paolo II (RECONCILIATIO ET PAENITENTIA) cosa spiegava? Se io faccio un peccato non sono affari miei (in privato nel segreto della mia coscienza per esempio), anche un peccato di pensiero ferisce tutta la Chiesa, ne diminuisce (non dal punto di vista ontologico) ma da un punto di vista fenomenologico cioè in quello che appare fuori lo splendore e va a danno di tutti e apre un canale di male. Questa inter comunicabilità degli atti umani è comunque limitata perchè siamo esseri umani limitati. Quanto male produce un mio peccato? un male produce X ma in modo limitato perchè io sono limitato e la stessa cosa del bene. Un'elemosina è produttiva bene, è bene diffusiva e io posso dire faccio l'elemosina al povero e posso dire al Signore: questi soldi vanno in suffragio per l'anima di mia madre (esempio) e per quei soldi dati nell'elemosina l'anima che è in purgatorio ne riceve o una diminuzione dell'intensità delle pene sofferte o una diminuzione del periodo in Purgatorio. Questo sempre per il principio della comunione dei santi.

Un'atto fatto nella DV, cosa succede? la Dv è il principio operativo di Dio perchè Lui opera per mezzo della sua Volontà, anche in noi la nostra volontà è sempre sovrana - è una scelta che facciamo seguire e leggere questi scritti ecc.. la nostra volontà è il principio generale del nostro operare globale, tutte le volte che noi siamo coscienti la nostra volontà sta agendo - alcune operazioni sono incoscienti (battito del cuore, ecc...) allora che significa fare un'atto nella dv? Gli atti nella dv non possono essere negativi (viene divina volontà a dare uno schiaffo ecc.. non si può) su un'atto buono o indifferente e fonderlo ed unirlo significa trasformarlo in maniera incredibile. E' atto limitato ma se lo compi nella dv si trasforma e non è dato neppure all'angelo di comprenderlo, sono Gesù può calcolarlo. Un'atto fatto in questo modo perde i suoi limiti e diventa un'atto dal valore infinito, eterno ed immenso e circola nella dv andando a scorrere aldilà i confini dello spazio e del tempo. Guardate che gli angeli sono più intelligenti di noi e noi non possiamo capire del tutto.

"..solo Io posso misurare il giusto valore di questi atti fatti nella mia Volontà, sono il trionfo della mia gloria, lo sbocco del mio amore, il compimento della mia Redenzione e mi sento come compensato della stessa Creazione, perciò, sempre avanti nel mio Volere.” Gesù

Giusto per farci comprendere quanto sono importanti. Perchè il trionfo della Sua gloria? Tutto quello che io ho ricevuto dal Signore (vita, persone care, ecc..) quando uno riceve tanto è tenuto a ringraziare a Colui che è stato così largo e munifico nel dare. Come faccio dare una gloria adeguata a Dio? Anche se dicessi grazie in continuazione sarei sempre umano, un'atto fatto nella DV è un'atto che si trasforma in divino e rende a Dio la gloria che gli è dovuta - la dv non è altro che il principio operativo del mistero di ciò che Dio è, Dio è amore ma le Tre Persone Divine si amano nella Volontà (se ho capito bene) e la Creazione è un'atto volontario, chi sei tu? un'atto della sua Volontà e quindi un'atto del suo Amore. La Tua essenza profonda (ogni anima è diversa - ecco perchè quando uno capisce certe cose non può non cambiare stile di vita, tutte le persone antipatiche cessano di esserlo perchè sono atti di amore di Dio). Io cercherò di esserne consapevole, non mi permetterò di prevaricarla o ad insultarla. Si parla dell'ecologia - anche il Creato è frutto della divina volontà, io non danneggio il Creato in quanto atto della dv, se riciclare le cose inquina di meno non c'è bisogno dell'educazione civica. San Francesco aveva un rapporto stupendo col Creato derivante dalla vita di Comunione con Dio. Come cambia lo stile di vita e io non mi posso maltrattare, non mi posso giudicare e ci sono delle forme di travisamento: il disprezzo di sè stessi, non vuol dire volersi male o sputarsi addosso o reputarsi delle schifezze - il santo disprezzo è: partendo da quanto Dio ama la mia anima e dalla pari consapevolezza della mia miseria e fragilità unita alla mia condizione di peccatore mi fa guardare Dio come principio di ogni mio bene e di ogni mia scelta - esclude la superbia, il vanto ma il volersi male non è una cosa evangelica - amerai il prossimo tuo come te stesso. Nella DV dobbiamo imparare il sano amore di noi stessi - no egoismo, no amor proprio, mettere sè stessi e il tornaconto prima di tutto ecc.. - Perchè Dio ti ama e tu sei un'atto della dv, la depressione non esiste per noi figli di Dio. Queste cose che potrebbero anche sembrare espressioni di santità potrebbero non esserlo. A Gesù non è bastato redimerci distruggendo il peccato e restituirci la grazia, la vita continua a rimanere misera. La Redenzione è solo l'inizio, il ripristino nella DV è il compimento / Gesù ci vuole felici anche sul pianeta terra - la felicità dovrebbe iniziare qua anche se c'è la croce e se non è perfetta. Ogni atto compiuto nella dv raggiunge tutte le opere della dv e fa in modo che tutte le opere create per quest'atto commesso rendano a Dio la stessa gloria infinita.

26 Marzo 1918 Operando nel Divin Volere, l’umano resta come sospeso ed agisce e prende luogo la Vita Divina

Continuando il mio solito stato, cercavo di fondermi nel Divin Volere ed il mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, ogniqualvolta l’anima entra nel mio Volere e prega, opera, soffre, ecc., tante nuove bellezze divine acquista, sicché un atto in più o in meno fatto nella mia Volontà, è una bellezza di più o di meno che l’anima acquista, non solo, ma in ogni atto in più che fa nella mia Volontà, prende una fortezza, una sapienza, un amore, una santità divina in più ed altro e mentre prende le qualità divine, lascia le umane, anzi, operando nel mio Volere l’umano resta come sospeso ed agisce e prende luogo la Vita Divina ed il mio amore ha lo sfogo di prendere attitudine nella creatura.”

Entra nel mio volere - attenzione ai termini - / Ogni qualvolta che uno si fonde, tutti gli atti compiuti sono fatti in esso, e che cosa dice Gesù? Entrare nella dv significa "Mio Dio entro nella tua volontà" o "Dv mi fondo e sperdo in te" ecc.. è un movimento volontario della nostra anima, sto pregando? viene dv nel mio recitare il rosario (esempio) o vieni dv nel mio salmodiare, vieni dv nel mio celebrare la Messa, vieni dv in questa piccola rinuncia, vieni dv a soffrire il freddo, vieni dv nel mio rifare il letto, ecc... ogni volta che si opera nella dv tante bellezze divine l'anima acquista. Qui ci sta il make-up dell'anima,come si diventa belli e anche il corpo diventa bella. Un'anima che incomincia a vivere nella dv inizia a diventare bella, Dio non ci rendiamo conto di quanto sia bello, quello che si dice che nessuno può restare vivo nel vederlo perchè è talmente bello che resteremmo fulminati. Se la vita di Dio entra dentro di mè, io diventerò più bello, un'atto in più o in meno è una bellezza di più o in meno e cosa succede? a seconda dell'atto divento più forte, divento più sapiente - vedo le cose come le vede Dio - amo di più - l'amore non fa male al prossimo - ogni atto compiuto nella dv mi rende un pochino più santo. La santità si raggiunge con milioni di atti di virtù, ogni atto mi rende più santo così come ogni atto peccaminoso mi rende meno santo e l'atto imperfetto non mi fa progredire nella santità che ho. Quando questo è nella dv - boom, più questa vita si radica in noi aumentano le qualità divine e scemano quelle umane - intese in un certo senso: (noi siamo umani come scusa, lo che dovrei perdonare ma non ce la faccio - l'umano deve cedere a poco a poco quello divino che perdona sempre e non sente la ferita del torto subito e se la senti ancora - la ferita - c'è ancora poca divina volontà nella tua vita (modesto parere del don) - il rancore e risentimento verso chi ci ha fatto del male non c'è, c'è la compassione - Gesù non era risentito contro chi lo maltrattava / ma Gesù era Gesù, io sono umano - ma questo non deve diventare un pretesto. Vivere in fusione con la dv vuol dire gradualmente compiere quel processo di divinizzazione dell'uomo, la Grazia ci toglie la colpa e ci mette la vita in modo da diventare più divina.

"..anzi, operando nel mio Volere l’umano resta come sospeso.." Gesù

Noi dobbiamo fare in modo che la dv in noi faccia sospendere il volere umano, quando una cosa è sospesa non è più operativa. Si sospende l'esecuzione di una sentenza (esempio) vuol dire che quella sentenza non è più eseguita. La sentenza c'è ma è come se non ci fosse, la nostra umana volontà non deve essere più il principio autonomo nel compiere atti.

"..ed agisce e prende luogo la Vita Divina ed il mio amore ha lo sfogo di prendere attitudine nella creatura.” Gesù

Noi possiamo vivere una vita divina per partecipazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI