sabato 11 gennaio 2020

La Divina Volontà è lo scopo della creazione

Gesù rivela che lo scopo della creazione fu che tutto le creature obbedissero alla Divina Volontà e in essa vivessero. Spiega tutto quello che, al contrario, è successo all’uomo e cosa Egli ha fatto anzitutto perché a Dio tornasse perfetta la gloria della creazione, ma anche il senso e gli effetti della Redenzione e quello che, da Luisa in poi, intende fare perché la Divina Volontà torni a regnare nei cuori come in Cielo e così in terra. Libro di Cielo, volume 13, 26 Novembre 1921, Mercoledì 4 Settembre 2019

26 Novembre 1921 Accentramento dello scopo della Creazione, Redenzione e Glorificazione

Occasione di questa lezione di Gesù è data dai dubbi di Luisa (Gesù come appoggio Luisa), immaginiamo cosa Luisa debba aver pensato: io appoggio di Gesù nell'Orto degli Ulivi? ma stiamo scherzando? e Luisa chiede spiegazioni e Gesù intercetta questa sua legittima preoccupazione e parla. Gesù dice che c'è stata qualche lesione con il suo Volere e Gesù sta affermando che Luisa non ha mai peccato mortalmente e presumibilmente (perchè è doveroso) ma anche volontariamente, anche se lieve il peccato volontario produce delle fessure nella vita nella dv. E adesso vediamo la spiegazione da parte di Gesù.

Per prima cosa Gesù spiega il motivo per cui è stata creata l'Umanità:

E Lui: “Questo mettilo da parte; e poi, se non avessi eletto te, avrei dovuto certo eleggere un’altra dalla famiglia umana, perché questa si ribellò alla mia Volontà e col ribellarsi mi tolse lo scopo della gloria, dell’onore che la Creazione.." Gesù

Unico scopo fu che tutti compissero il volere di Gesù. Il motivo per cui esiste la creazione è perchè tutti compissero la dv, tutta la creazione la compie tranne la parte più nobile cioè l'uomo in quanto dotato di libero arbitrio e di volontà, ragione, desideri e amore libero e aveva la possibilità di uscire dalla dv e di non dare corso ai divini voleri e progetti.

"..Unico scopo della Creazione fu che tutti compissero il mio Volere e non che l’uomo operasse cose grandi, anzi le guardo come un nonnulla e con disprezzo se non sono frutti della mia Volontà e perciò molte opere nel più bello vanno a sfascio, perché non hanno dentro la Vita della mia Volontà, onde avendo l’uomo rotto la sua con la mia, mi distrusse il più bello, lo scopo per cui lo avevo creato, lui si rovinò completamente e mi negò tutti i diritti che mi dovevano come a Creatore..." Gesù

Quell'uomo superbo ed orgoglioso, sappia che se in quella cosa non c'è la volontà divina Dio guarda con disprezzo quell'opera. Lo scopo della creazione è il compimento della dv. Cosa succede? l'uomo rompe con la dv e ha distrutto lo scopo per cui è stato creato l'uomo e cosa ha prodotto? L'uomo si è rovinato completamente ha negato al Signore i diritti che gli doveva (in teologia questa cosa si chiama la gloria accidentale - ripasso di teologia - la gloria di Dio si distingue in due elementi: quella che Dio ha e che nessuno gliela può toccare - nessuno può ne farla crescere o diminuire - la gloria essenziale e la gloria accidentale che è quella che gli viene riconosciuta e tributata dalle creature e questo significa lodarlo, benedirlo, ringraziarlo e servirlo/ se io servo il Signore vuol dire che riconosco che Dio ha ragione e che Lui è Santo, Buono) e anche se non sono convinto lo faccio lo stesso perchè me lo dici Tu. Questa gloria a Dio può tornare o no, per questo Sant'gnazio di Loyola aveva come motto: cercare la maggior gloria di Dio. Cosa significa? esempio: prendersi un divertimento lecito o partecipare ad un'ora di adorazione eucaristica? da un punta di vista oggettivo - da un punto di vista soggettivo se ne può riparlare - è chiaro da maggior gloria a Dio l'adorazione eucaristico. Quindi quando io sono cosciente che qualcosa dà maggior gloria a Dio io la scelgo. Qualche santo (san. Massimiliano Kolbe) cercava la massima gloria di Dio. Quanto più ci si discosta dall'obbedienza, ringraziamento, dalle lodi di Dio ecc.. quanto più gloria accidentale gli si ruba. Se io mi metto a mangiare senza ringraziarlo per il cibo che mi dona (esempio) sto rubando. E' vero che la creazione è lavorata dall'uomo però è frutto della terra (cioè atto creativo di Dio)).

Era necessario che ci fosse un membro della razza umana che unito per natura alla DV riparasse a questo disastro rendendo al Padre la gloria perfetta e questo però non basta perchè bisogna porre rimedio ai danni operati dall'uomo (opera della Redenzione). Gesù ha voluto un frutto perfettissimo cioè la Madonna / Gesù ha messo al sicuro l'opera della Redenzione e non soltanto la Madonna ha beneficiato dei doni ma anche ha collaborato perchè la redenzione raggiungesse tutti gli uomini dando a Dio ciò che le creature gli avrebbero dovuto dare. Ma non basta neanche questo: ci vuole un membro decaduto che dia a Gesù e alla S. Trinità quella gloria perfetta vivendo in modo continuo nel dv e questo ci fa comprendere ciò che Gesù ha operato con Luisa e questo causa stupore in lei.

(Luisa) Ond’io, stupita, ho detto: “Amor mio, possibile che la tua Volontà sia integra in me e che in tutta la mia vita non ci sia stata nessuna rottura tra la tua e la mia volontà? Mi sembra che mi burli.”

Quest'espressioni che Luisa formula, noi dobbiamo profondamente umiliarci se il Signore ci dovesse dire una cosa grossa (anche la Madonna restò esterefatta all'annuncio dell'Angelo) / Un pò di sana umiltà, di fronte a certi annunci. Quando una persona si sente chiamato al sacerdozio resta stupito e (santamente) confuso da quest'incarico che il Signore gli vuole affidare (ma come, chiami me? - il don che tiene la catechesi lo dice di sè stesso) - la persona sente la sua inadeguatezza.

"..La mia Volontà è vita e chi la possiede, possiede la vita e può sostenere l’autore della stessa vita. Onde siccome in Me accentrai lo scopo della Creazione, nella mia Mamma accentrai i frutti della Redenzione, così in te accentrai lo scopo della gloria, come se in tutti fosse integro il mio Volere, da Te verrà il drappello delle altre creature; non passeranno le generazioni se non ottengo l’intento.” Gesù

Operando nella dv non si agisce a titolo personale ma si gira per tutti gli enti creati (passati, presenti e futuri) dando anche per loro come se fossero nella dv, la gloria al Signore che gli è dovuta e da questa primizia (Luisa) verrà il drappello delle altre creature. Gesù vuole che ci siano delle creature che vivano questo. Vivere nella dv è un processo che sembra facilissimo ma a farsi non è perchè è un miracolo.

E Gesù con accento più dolce ancora: “No, non ti burlo, è proprio vero che non c’è stata rottura, al più è stata lesa qualche volta ed il mio amore, come forte cemento, ha riparato queste lesioni ed ha reso più forte l’integrità. Io sono stato a guardia di ogni tuo atto e subito ho fatto scorrere il mio Volere come a posto d’onore, lo sapevo Io che ci volevano molte grazie, dovendo operare il più gran miracolo che esiste nel mondo, qual è il vivere continuato nel mio Volere, l’anima deve assorbire tutto un Dio nel suo atto per ridarlo di nuovo integro come lo ha assorbito e poi assorbirlo di nuovo, perciò oltrepassa lo stesso miracolo dell’Eucarestia, dove gli accidenti non hanno ragione, né volontà, né desideri che possano opporsi alla mia Vita Sacramentale, sicché niente ci mette l’ostia, tutto l’operato è mio, se lo voglio, lo faccio, invece, per far succedere il miracolo di vivere nel mio Volere devo piegare una ragione, una volontà umana, un desiderio, un amore puramente libero e quanto non ci vuole? Perciò ci sono anime abbondanti che si comunicano e prendono parte al miracolo dell’Eucarestia, perché si sacrificano meno, ma dovendosi più sacrificare nel far succedere il miracolo che la mia Volontà abbia vita in loro, pochissime sono quelle che si dispongono.”

Gesù paragona l'anima che vive nella dv all'ostia consacrata, nell'ostia noi vediamo sempre lo stesso pane, forma, colore ecc... gli accidenti (cioè manifestazioni esterne della sostanza) rimangono quelli del pane ma la sostanza è mutata (il corpo di Cristo). E' Gesù che vive nell'ostia. Nell'ostia Gesù non trova nessuna resistenza - basta che Gesù lo vuole, la creatura pane non è libera ma l'uomo sì. Ecco perchè è un miracolo che qualcuno viva nella dv, perchè volontariamente e liberamente ci deve essere da parte della creatura un'operazione cooperante e collaborante, comporta un sacrificio immenso cioè non vivere di volontà propria ma solo volontà divina.

"..Perciò ci sono anime abbondanti che si comunicano e prendono parte al miracolo dell’Eucarestia, perché si sacrificano meno, ma dovendosi più sacrificare nel far succedere il miracolo che la mia Volontà abbia vita in loro, pochissime sono quelle che si dispongono.” Gesù

Quale sacrificio comporta fare la comunione? Ma dovendosi molto di più sacrificare per vivere nella dv bisogna fare molti più sacrifici. Come vogliamo orizzontarci in questa situazione / nelle scelte che dobbiamo compiere? sulla base di criteri di volontà umana o di divina volontà? Perchè c'è differenza, nell'ambito del lecito purchè non si pecchi. Un'atto di volontà umana lecito è sempre piccolo ed imperfetto e non ha nessuna attrattiva su Gesù. Ecco perchè questa vita richiede comprensione, scelta e messa in pratica sempre più profonda. Nessuno ci obbligherà a fare il di più - i 10 comandamenti sono obbligatori, i consigli di perfezione non sono comandati ma è chiaro che uno li metterà in pratica avrà una vita migliore qua in terra e il Signore gli darà il premio in più per le sue fatiche.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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