domenica 26 gennaio 2020

A quale “contatore” è attaccata la nostra anima?

Gesù spiega a Luisa come la “corrente” della grazia che parte da Gesù entra nell’anima che agisce solo per amore di Lui. Ci sono però altri tre fini e scopi dell’operare che collegano a ben altri “contatori”: quello umano, quello peccaminoso e quello diabolico. La Divina Volontà conferma, perfezione e abbellisce ogni povera virtù umana. Libro di Cielo, Volume 13, 22 Dicembre 1921, Mercoledì 11 Settembre 2019

22 Dicembre 1921 Il solo scopo d’amare Dio tiene aperte le anime a ricevere la corrente di tutte le sue grazie. La Divina Volontà è la più grande di tutte le virtù

Onde dopo il mio dolce Gesù mi ha trasportato fuori di me stessa e mi ha fatto vedere che sotto il mare si aprivano canali d’acqua, i quali facendosi via sotto terra inondavano le fondamenta delle città e dove facevano crollare i fabbricati e dove li facevano scomparire, perché si aprivano queste voragini d’acqua e li ingoiavano sotto terra. E Gesù tutto afflitto: “L’uomo non la vuol finire e la mia giustizia è costretta a colpirli; molte saranno le città che saranno colpite dall’acqua, dal fuoco, dai terremoti.” Ed io: “Amor mio, che dici? Non lo farai.” E mentre volevo pregarlo è scomparso.

Il brano è diviso in tre parti. La prima che parla del fine delle intenzioni dell'uomo cioè lo scopo per cui operare, la seconda parte della grandezza dalla divina volontà e che primeggia su tutti e l'ultima parla del grande mistero della giustizia divina. Ci sono delle dinamiche spirituali (non saprebbe come definirle il don) che come tante cose di fede soprannaturali sfuggono alla nostra comprensione. Si capisce dalla rivelazione pubblica e dalla Tradizione della Chiesa, dal Magistero e da alcune verità che esiste la Giustizia Divina come perfezione assoluta e come porta secondaria che certamente Dio non apre volentieri (la porta primaria è quella dell'Amore e Misericordia - chi non passa attraverso dalla porte della Misericordia - Gesù disse a Santa Faustina - dovrà passare attraverso la porta della Giustizia e il Signore non l'apre volentieri). Se il Signore è costretto la deve aprire. Il don pensa che dinanzi a queste cose, un modo un pò facilone basato su schemi e preconcetti e frasi fatte - Dio è buono, misericordioso ecc.. lasciamo perdere il discorso della Giustizia. Stiamo molto cauti, una forma di autentica umiltà rimanere aperti e ricettivi su quello che Dio rivela su di sè senza filtrare il ciò attraverso i nostri schemi mentali perchè vogliamo fare noi un Dio a nostra immagine e somiglianza. (E questo basta per l'ultimo capitolo). Non dobbiamo mai abusare la Divina Pazienza o non distorciamo la comprensione di Dio ciò che Dio è.

Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù si è fatto vedere dentro di una luce abbagliante e questa luce, sciogliendosi in pioggia di luce, scendeva sulle anime, ma molte non ricevevano questa corrente di luce , perché erano come chiuse e la corrente correva dove trovava le anime aperte per riceverla ed il mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, la corrente della mia grazia entra nelle anime che operano per puro amore, il solo scopo d’amarmi tiene aperte le anime a ricevere la corrente di tutte le mie grazie. Amore sono Io, amore son loro, sicché loro sono in continue correnti per Me ed Io per loro; invece le anime che operano per fine umano sono chiuse per Me, la loro corrente è aperta per tutto ciò che è umano e ricevono la corrente di ciò che è umano; chi opera per fine di peccare riceve la corrente della colpa; e chi opera per fine diabolico riceve la corrente dell’inferno. Il fine d’operare dà tante diverse tinte all’uomo, che lo trasforma o in bello o in brutto, o in luce o in tenebre, o nella santità o nel peccato. Qual è lo scopo dell’operare, tale è l’uomo, perciò la mia corrente non entra in tutti e, siccome è respinta dalle anime chiuse a Me, si scarica con più impeto ed abbondantemente sulle anime aperte.” Gesù

Quello che si chiama il fine operante cioè l'intenzione per cui si agisce (atto lecito o indifferente), un'atto cattivo non può essere reso buono dall'intenzione - non posso rubare per dare ai poveri. L'azione del rubare di per sè stessa è cattiva. Fuori dagli atti cattivi, tutto dipende dal fine per cui si opera; il digiuno è buono o no? E' eccellente perchè è un'atto religioso che costa fatica ed è diretto alla gloria di Dio ma io posso trasformarlo in un'atto cattivo quando agisco come i farisei facendo vedere che digiuno. Dobbiamo imparare a vivere sotto gli occhi di Dio e sotto i suoi giudizi e non sotto i giudizi degli uomini (già nel Vangelo è scritto questo). Il continuo aumento di grazia in noi - l'immagine della corrente è bella, appena si collega qualche impianto che sta attaccato al contatore, la corrente incomincia ad essere erogata. La Grazia non è presente in maniera statica ma in maniera dinamica perchè si può perdere col peccato mortale, diminuisce con il peccato veniale e la carità si raffredda con l'imperfezione, aumenta con le opere buone ed impenna con le opere di perfezione. Qual'è la cosa che incentiva in maniera esponenziale nell'anima? quando essa opera per amor di Dio, noi per chi operiamo in tutta la giornata? Per chi stiamo facendo questo? Per chi sto scrivendo questo? Es. C'è una situazione matrimoniale difficile che richiede l'esercizio della pazienza e dell'amare una persona non amabile ecc.. se io guardo la creatura posso dire vattene MA posso dire che siccome Gesù vuole che io ami anche chi non è simpatico ed ho promesso di amarti lo faccio per amor di Gesù. Vivere nella DV vuol dire operare in maniera tale di fare tutto per Gesù e in Gesù e di fermarci quando qualcosa è sgradita. La centrale elettrica è collegata a tutti ma moltissimi contatori non sono collegati a Gesù e non c'è nessun filo elettrico che vada ad attingere alla sua corrente e ci sono anche altre sorgenti. Oggi abbiamo vari gestori di energia elettrica, chi è il nostro fornitore? Uno è Gesù e ce la fornisce tanto quanto nel nostro operare agiamo per amore Suo in tutto quello che facciamo ma possiamo agire anche per fine umano. Che significa? Io agisco non agisco per amor di Gesù ma per quello che mi conviene, mi piace e mi interessa. La Volontà umana non è detta che sia peccaminosa e la terza corrente è quella della colpa. Quando, nella DV, si agisce per cose indifferenti o leciti si deve agire in modo concordemente in quello che percepisco, mi sembra essere volontà di Dio e facendo gli atti portando l'azione lecita o indifferente nella DV per ricevere sempre più corrente. Se opero per fine umano, si vede subito quando una persona è umana (Il Monfort dice qualcosa anche lui), quando una persona si muove nella prudenza della carne e agisce su questi parametri: mi conviene o non mi conviene? mi utile o no? ci guadagno o no? mi fa stare meglio o no? mi porta un benessere o no? Questo è umano e normale ma non è divino. Poi c'è chi opera per fine di peccare e non è una bella cosa. Addirittura chi opera per fine diabolico (tipo per chi opera volontariamente il male). Chi agisce in questo modo riceve la corrente dell'inferno, assomiglia sempre di più al diavolo. Un'anima che opera per amore di Gesù è bella, un'anima che pecca è brutta. Un'anima di Gesù è luce e porta la luce in tutto ciò che fa altrimenti si portano le tenebre. Il nostro volto e sguardo è un buon collettore, le persone che hanno avuto una vita viziosa portano nei loro tratti somatici il loro vizio i loro tratti somatici sono il peggio ma ci possono essere i tratti di un santo. Una persona può avere un corpo anziano ma emanare bellezza. Chiediamoci a quelle contatore siamo attaccati? Quello di Gesù , del mio io o del peccato e/o del diavolo?

Poi Gesù dice un'altra cosa sulla grandezza della DV

Mi sapresti dire perché il sole illumina tutta la terra? Perché è molto più grande della terra e siccome è più grande ha la capacità di prendere nella sua luce tutta la circonferenza della terra. Se fosse più piccolo, illuminerebbe una parte, ma non tutta, sicché le cose più piccole sono coinvolte ed assorbite dalle cose più grandi. Ora, la mia Volontà è la più grande di tutte le virtù, perciò tutte le virtù restano impicciolite e sperdute nel mio Volere, anzi, innanzi alla virtù della santità del mio Volere, le altre virtù tremano per riverenza del mio Volere e se senza di Esso le virtù credono di fare qualche cosa di grande; al contatto della santità e potenza della virtù della mia Volontà, vedono che non hanno fatto nulla e per dar loro il suggello di virtù, sono costretto a tuffarle nel mare immenso della mia Volontà. La mia Volontà non solo primeggia su tutto, ma dà le diverse tinte di bellezza alle virtù, vi mette le tinte divine, lo smalto celeste, la luce abbagliante, onde le virtù, se non sono coperte dal mio Volere, saranno buone, ma non belle di quella bellezza che rapisce, che incanta, che innamora Cielo e terra.” Gesù

Quindi vuol dire che la DV può essere considerata (e sotto certi punti di vista lo è) come virtù - potenza operativa. La DV è il principio della vita operativa di Dio, una delle molto limitate definizioni o espressioni sulla SS: Trinità nell'ambiente tomista dice che Dio Padre conoscendo sè stesso attraverso attraverso il Verbo si ama (lo Spirito Santo); la DV è il principio operativo della vita divina ad-intra ed ad ex-tra. Cosa serve ogni virtù? Occorre a perfezionare l'uomo per farlo crescere, nasce con tutta l'attrezzatura per diventare l'uomo perfetto non un super-eroe ma una persona che ha trafficato bene i talenti ricevuti (amando e servendo il Signore e il prossimo , servendo il prossimo, ecc....) è chiaro che tutte le virtù tremano di fronte alla DV perchè essa le contiene tutte e in grado perfettissimo. Mentre noi uomini ne abbiamo solo qualcuna (se l'abbiamo) e in grado molto basso - livello di intensità e di operatività - e frammischiate tra tanti elementi umani (es. un povero chiede l'elemosina e gli dò due euro ma con la faccia scocciata - l'opera è compiuta ma c'è la faccia scocciata). Gesù avrebbe fatto meglio e con un sorriso. tanto più si opera nella dv tanto più essa dà le diverse le tinte e ci mette le tinte divine. Le virtù se non sono coperte dal dv saranno belle ma non di quella bellezza che rapisce come quelle della Madonna. La bellezza divina copre come un manto e rende le virtù più belle.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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