venerdì 19 novembre 2021

Tutto a disposizione di chi possiede il Divin Volere

Gesù spiega anzitutto a chi affidò la custodia del dono immenso dell'Eucaristia che avrebbe istituito. Poi con esempi tratti dalla sua vita e da quella della Madonna, spiega come il segreto della forza si trova solo nel vivere di Volontà Divina: solo chi possiede il Divino Volere tiene tutto a sua disposizione e non manca mai né di forza, né di gioia, né di potenza. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 16 Aprile 1927, 17 Marzo 2021

16 Aprile 1927 Nostro Signore fece il deposito della sua Vita Sacramentale nel cuore della Santissima Vergine. Il gran bene che può fare una vita animata dalla Divina Volontà. La Vergine Santissima, nei suoi dolori trovava il segreto della forza nella Volontà Divina

"..Per chi possiede il mio Volere non può mancare né forza, né potenza, né gioia, ma tutto ha a sua disposizione..." Gesù

Chiave di lettura del brano di oggi. Il segreto della Madonna e la forza per affrontare le prove della sua vita è stato il vivere di volontà divina e non umana. E questo è il segreto della forza immensurabile che Ella aveva. E tale era la vita di Gesù. Gesù ha spiegato due aspetti particolari, uno simile:

"..tutte le pene, le umiliazioni, le confusioni, i contrasti, le accuse che mi diedero i nemici nel corso della mia Vita e della mia Passione, servirono a scorno loro ed a maggiore confusione di loro stessi,.." Gesù

Quello che Gesù sta dicendo - Gesù ha patito le sofferenze - però da un punto di vista di effetti conseguiti delle pene che hanno fatto a Lui, cosa ne è venuto fuori? Da una parte le pene hanno concorso alla Redenzione e dall'altro sono state come nuvolette che soffia un pochino di vento e se ne vanno, il Sole rimane sempre lì. Le nuvolette possono diventare nuvoloni e fare tempeste, diluvio universale come successe nella storia ma il Sole rimane sempre lì. E non lo tocca nessuno. Ecco il grandissimo segreto, il segreto della forza.

"..succede al sole quando le nubi, distendendosi nel basso dell’aria, pare che vogliano fare un’onta al sole coll’oscurare la superficie della terra e togliendo momentaneamente la vivezza della luce solare, ma il sole ride delle nubi perché esse non possono fare vita perenne nell’aria, la loro vita è fugace, basta un piccolo vento per farle dileguare ed il sole è sempre trionfante nella sua pienezza di luce che domina e riempie tutta la terra..." Gesù

Il don è continuamente a contatto con persone che si sentono in difficoltà, sofferenti, cercano aiuto, soluzioni non esistenti a croci e problemi reali, ecc.. è normale che sia, è doverso per un sacerdote andare incontro a queste situazione come può e quanto può e al tempo stesso il sacerdote - se conosce un pò la potenza della divina volontà - è preso da una grandissima e sana compassione, pensa che se queste persone vivessero nella dv non starebbero così e non avrebbero bisogno di elemosinare un conforto. Chi è che ha sofferto più di Gesù? Ma chi ha sofferto di più della Madonna tra le pure creature? Ci sono due segreti:

Queste sofferenze sono state vissute perfettamente, sono state causa della loro gloria, non hanno mai portato nessun tipo di dubbio di disperazione, dolore sì perchè era necessario offrirlo per la nostra redenzione ma sconforto e disperazione no.

Secondo (e ci sono dei passi dove dice di sè Gesù) possiamo immaginare Gesù tra le pene indicibili della Passione (vedasi alcune ore della Passione) che al tempo stesso è felice? A noi una cosa del genere sembra una contraddizione, eppure c'era arrivato san Tommaso d'Aquino - non è una posizione molto condivisa al tempo di oggi - diceva che durante la Passione Gesù era beato perchè la sua anima umana viveva come comprensore (come si dice tecnicamente abitante del Paradiso) e ha provato a spiegare come queste cose fossero comprensenti (dolore e gioia). Questi dolori non hanno scalfito la sua felicità.

Quando si inizia a vivere nella dv queste cose si iniziano a percepire, non posso essere chiacchere - se arriva una situazione di sofferenza anche dura e severa - e io dentro di me mi sento senza forza, potenza e gioia - significa che il divin volere non regna ancora in me. Non è a mia disposizione. Non è che nella dv non si soffre, si soffre di più per certi aspetti - Gesù e Maria (sempre san Tommaso d'Aquino) essendo due anime incontaminate dal peccato erano sensibilissimi, enormemente superiori a quelli che un'essere umano segnato dal peccato originale avrebbe sentito nelle loro condizioni. Si soffre di più ma non in maniera tale da lasciare senza forze, disperati, spossati e lasciare tristi ed infelici. Questo è impossibile. Se sto nella dv questo non c'è - è il grande messaggio di oggi: nella dv tutto abbiamo a nostra disposizione. Ma proprio tutto.

Torniamo indietro (verso la cima del brano).

(Si parla dell'istituzione dell'Eucarestia di Gesù e del deposito che Gesù fa dell'atto che compie) - Il don pensa che quando un'anima ami il Signore, e crede profondamente nell'Eucarestia non può non avvertire una pena o dolore vedendo com'è trattato spesso e volentieri Nostro Signore nell'Eucarestia; noi vediamo qualcosa che non va, vediamo solo le cose esterne (esempio: una persona in fila alla comunione ride o chiacchera o si porta Gesù a spasso per la Chiesa ecc..). Non giudichiamo le persone ma sono delle forme di mancanza di amore, adorazione e riverenza - la reazione a queste cose brutte è l'offerta del dolore di aver visto certe cose unita alla supplica a Dio che tutti conoscano e comprendano la grandezza dell'Eucarestia.

Di fronte ad un patrimonio così grande, ci sono una montagna di irriverenzi e sfregi ecc.. ma quante persone fanno comunioni sacrileghi? Quante volte le persone sono coscienti di averli commessi e si danno l'auto assoluzione (non fa nulla, tanto Gesù mi vuole bene lo stesso ecc...)? Purtroppo c'è ragione di temere che queste cose accadino in maniera frequente. E' un bel carico di ingratitudini e disprezzi. Se Gesù nel 17° parlando a S. Margherita Maria Alacoque il suo cuore era vilipeso, oltraggiato, oggetto di indifferenze, di irriverenze, un motivo c'è. E allora uno potrebbe dire: per il bene Tuo, forse era meglio che Tu Gesù facessi qualcosa...un'anima buona potrebbe pensare che potrebbe essere meglio non fare l'ostia.

"...Ora quando istituii il Santissimo Sacramento cercai questa creatura e la mia Regina Mamma si offrì Lei a ricevere quest’atto mio ed il deposito di questo gran dono dicendomi: “Figlio mio, se ti offrii il mio seno e tutto l’essere mio nel tuo concepimento per tenerti custodito e difeso, ora ti offro il mio cuore materno per ricevere questo gran deposito e schiero intorno alla tua Vita Sacramentale i miei affetti, i miei palpiti, il mio amore, i miei pensieri, tutta Me stessa per tenerti difeso, corteggiato, amato, riparato, prendo io l’impegno di contraccambiarti del gran dono che fai, fidati della Mamma tua ed Io penserò alla difesa della tua Vita Sacramentale; e siccome Tu stesso mi hai costituita Regina di tutta la Creazione, ho il diritto di schierare intorno a Te tutta la luce del sole per omaggio ed adorazione, le stelle, il cielo, il mare, tutti gli abitatori dell’aria, tutto metto intorno a Te per darti amore e gloria.” Ora, assicurandomi dove potevo mettere questo gran deposito della mia Vita Sacramentale e fidandomi della Mamma mia che mi aveva dato tutte le prove della sua fedeltà, istituii il Santissimo Sacramento...." Gesù

Le persone ne faranno un'uso pessimo, magari con un'indifferenza sorda che offende, c'è gente che se la metterà sotto i piedi, e chi con dolo (i satanisti che cercano di prendere l'ostia per sfregiarla in maniera orribile). Ci ha pensato la Madonna a riparare per tutti.

"..Era la sola degna creatura che poteva custodire, difendere e riparare l’atto mio..." Gesù

Dobbiamo ringraziare la Madonna che ha permesso l'istituzione dell'Eucarestia da parte di Gesù. Dobbiamo pensare alla Madonna quando facciamo la comunione e ringraziarLa. A Lei basta ed avanza se siamo buoni e bravi nei confronti di Gesù, però è doveroso ringraziare la Madonna.

Il principio generale che Gesù spiega è che Dio non fa una cosa senza prima aver trovato qualcuno di cui si possa fidare. E Gesù lo spiega che questo lo ha fatto con Luisa: ha avuto il dono della dv dopo 46 anni di preparazione. Luisa - per chi non lo sapesse - ha iniziato il dono della dv a 46 anni. Nel 1911. I primi dieci volumi come è noto è come ci si prepara a vivere nel fiat supremo. Per Luisa 10 volumi sono stati di preparazione. E per chi li ha letti capisce e ricorda benissimo quante lezioni Gesù ha dato per far giungere Luisa ad un livello di vita divina facendo la dv non inferiore a quella che hanno praticato i santi. Prima bisogna fare la dv e prepararsi al salto di qualità ulteriore per entrare in questo mondo. Questo non lo si improvvisa dall'oggi al domani.

E questo vale per tutte le cose: un matrimonio funziona se c'è stato un gran fidanzamento, una vocazione sacerdotale funziona se ha funzionato bene il seminario, un frate o una suora se ha funzionato bene la formazione del convento. E' possibile lavorando il quadruplo e con tanta fatica rimediare in parte o del tutto ma le cose da sole - senza preparazione - non esistono in questo mondo. Solo Dio le fa, noi no e le cose grandi che Dio fa - e che deve affidare a qualcuno, deve verificare bene che di quel qualcuno si possa fidare. E per questo lo prepara o altrimenti lo prepara - e se qualcuno si è reso indegno della fiducia quello che voleva dare a quella persona lo dà ad un'altro. Parabola dei talenti di san Luca - a chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere.

Abbiamo l'Eucarestia grazia e tutto ciò che la Madonna ha schierato a sua difesa. Noi nel nostro piccolo vorremmo fare qualcosa di simile a ciò che fa la Madonna, però almeno stare dalla parte di coloro che per quanto possono cercano di riparare ed amare Gesù.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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