mercoledì 21 luglio 2021

Godere la felicità già dalla terra

Luisa chiede a Gesù di spiegarle cosa fa la Divina Volontà in ciascuna cosa creata. Gesù le spiega che oltre che essere il principio della vita e della sua conservazione è anche la fonte della felicità di ogni essere creato, così come in Cielo la Divina Volontà è la fonte unica della beatitudine. Gesù fa gli edificanti e splendidi esempi di cosa fa la Divina Volontà nel cielo, nel sole e nel mare. Libro di cielo volume 20, 1 Novembre 1926, 30 Novembre 2020

1 Novembre 1926 Ciò che fa il Fiat Supremo in ciascuna cosa creata e le lezioni che dà alle creature per venire a regnare in mezzo ad esse

Il brano di oggi è un brano contemplativo, cielo, sole e mare sono le creature verso le quali il Signore ci insegna a volgere lo sguardo e Gesù dà delle luci su alcune realtà che imparando nella dv dovremmo essere capaci noi stessi di intuire, comprendere e di fare nostre. La bella domanda che Luisa fa a Gesù è questa:

"..pensavo tra me: “il mio dolce Gesù mi fa girare per tutta la Creazione per raggiungere la sua Volontà in tutti gli atti suoi, tenere la compagnia, dargli un mio ti amo, un grazie ed un mio ti adoro e chiedergli che presto venga il suo regno; ma io non so tutto ciò che fa questo Voler Divino in ciascuna cosa creata, vorrei saperlo, affinché uno sia l’atto col suo” Luisa

Gesù nello specifico dice dovremmo essere capaci noi di farlo nostro, perchè quelle stupende cose che dice - l'operato della dv nelle creature a nostro beneficio - e a nostro sprone per poterla imitare - tutte queste cose sono una delle cause dei giri.

Risposta di Gesù alla domanda di Luisa:

".. Tu devi sapere che il mio Fiat Eterno non solo riempie tutta la Creazione ed è vita di ciascuna cosa creata,..." Dio è la causa dell'essere delle creature, dovunque noi ci giriamo è così. Anche i muri della nostra casa, il muro della nostra casa parla della volontà di Dio, perchè è fatto di materie e sostanze che si trovano sul pianeta Terra che non si sono fatte da solo e che l'intelligenza dell'uomo ha imparato ad assemblarle e farne delle cose utili. Dio non solo crea l'essere dal nulla, anche le caratteristiche di un mattone (esempio) ha una sua specificità distinta da tutte le altre cose create.

La seconda cosa è che il Signore, dopo averle create mantiene nell'essere, perchè Dio lo mantiene in vita. Lo si è sempre saputo nella dottrina della Chiesa. Solo che non c'è solo questo:

"..Tu devi sapere che il mio Fiat Eterno non solo riempie tutta la Creazione ed è vita di ciascuna cosa creata, ma ha sparso tutte le nostre qualità in tutto il creato, perché la Creazione doveva servire da Paradiso terrestre all’umana famiglia e quindi doveva essere l’eco delle beatitudini e della felicità del Cielo;.." Gesù

Come noi sappiamo, Gesù ha creato l'uomo perchè fosse felice, in Paradiso, se come speriamo ci andremo, la fonte della beatitudine è la Volontà Divina, se noi potessimo aprire il Cielo sentiremmo Sia Fatta la Tua Volontà - in Paradiso c'è l'esperienza diretta e sensibile ma qua (specie dopo la colpa d'origine) purtroppo non ne siamo consapevoli. Non è una cosa alla nostra immediata portata, anche se non ne siamo consapevoli ma questo eco delle beatitudine rimane nelle cose create e quanto più impara a riconoscere gli atti della dv nelle cose create e quanto più impara a ricevere, riscoprire o fare suo tutto quel mare di felicità c'era e che c'è nelle cose create. Dovunque ti giri aspira la vita e quella felicità che Dio dona a chi non chiude il cuore.

"..Ora se tu vuoi sapere cosa fa la mia Volontà nel cielo, in quell’azzurro che si vede sempre fermo e disteso sul capo di tutti, tanto che non c’è punto che non si veda cielo, devi sapere che esso di notte e di giorno è sempre al suo posto, sicché la nostra Volontà tiene sparsa la nostra Eternità, la nostra fermezza che mai si muta, è sempre nel suo equilibrio perfetto, né per qualunque circostanza si cambia mai e, mentre ama, glorifica la nostra eternità, il nostro essere incrollabile, felicita la terra e dice all’uomo: “guarda, prendi per modello il cielo che è sempre disteso sul tuo capo, sii sempre fermo nel bene, come lo sono io, da qui sono sempre disteso a proteggerti affinché, come il cielo è popolato di stelle, che all’occhio tuo sembrano tanto legate al cielo, che si può dire che le stelle sono figlie del cielo, così anche tu, se sarai ferma nel bene, avrai il cielo dell’anima tua popolato di stelle, come tanti parti e figlie tue”. Sicché facendo il tuo giro nella Creazione quando giungi al cielo, anche tu, unita con la nostra volontà, ami e glorifichi la nostra eternità, il nostro Essere incrollabile che mai si muta perciò pregala che renda ferme le creature nel bene, affinché siano il riflesso del Cielo e godano la felicità che porta un bene continuato e mai interrotto..." Gesù

Impara ad essere santamente imperturbabile, non siamo di ghiaccio e di acciaio e le vicende che ci accadono o le situazioni che vediamo attorno ci lasciano indifferenti o sprezzanti. No. Ma un conto è non essere indifferenti, un conto è turbarsi, perdere l'equilibrio, farsi prendere dall'agitazione, dalla tristezza e dal panico...rimani saldo, guarda Dio, non cambia e non si turba. In qualunque circostanza, prendi come modello il cielo e poi guarda le stelle (le stelle nella tradizione ascetica simboleggiano le virtù), come si fa ad avere tante stelle? Rimanendo fermi nel bene, che si fa sempre. Dovunque, comunque e a chiunque a prescindere dalle circostanze. Se vivi così vedrai la felicità anche qua. La causa dei problemi - si cambia modo di vivere se si vive così, la vita diventa un'altra cosa,...Dio sta dicendo che non sono le cose che accadono, sotto il cielo ne accadono di tutti i colori, ma il cielo rimane fermo. E' importante come tu lo vivi e reagisci. Si potrebbero fare una montagna di esempi e anche le cose più drammatiche.

Passiamo al Sole, il sole è luce, Dio è Luce, Dio è Amore, guarda il sole e apriti alla luce che Dio ti porta e se ti metti sotto questo raggio del Sole, inizierai ad essere dolce perchè conseguenza del calore è la dolcezza e possiederò la dolcezza divina. Portare in giro luce e non tenebre, la Verità, il discernimento , la fede e l'amore e il calore a tutti.

".. se sarai sempre luce e calore possederai la dolcezza divina, non avrai più fiele ed ire nell’animo tuo,.." Gesù

Siamo avvelenati o arrabbiati, avvelenarsi (che è sempre una reazione balorda di fronte a brutte situazioni), il fiele è amarissimo, quell'amarezza o tedio di vivere che molti si portano dietro, molti lo attribuiscono alle cose che accadono, dipende dalle nostre reazioni non dalle circostanze.

"..Oh come la mia Volontà nel mare decanta, ama e glorifica la nostra Potenza, la nostra fortezza, il nostro moto eterno che mai si ferma! E se la nostra giustizia forma le sue giuste onde fragorose da atterrare città e gente, come mare pacifico dopo la tempesta, la nostra pace mai è perturbata e la mia Volontà velata dalle acque del mare dice all’uomo: “sii puro come queste acque cristalline, ma se vuoi essere puro, cammina sempre verso il Cielo, altrimenti t’imputridiresti come s’imputridirebbero queste acque così pure se non camminassero sempre;.." Gesù

Poi il mare. Quando c'è la tempesta è sempre in superficie ma mai nel fondale. Il mare fa un marasma e poi ritorna tutto quanto tranquillo come se nulla foste. Qual'è il segreto del mare? Il mare è eterno movimento. Lo stagno ha le acque fetide e sono ferme. Cosa devo fare quando contemplo la bellezza del mare ed inizia a pensare:

"..il mormorio della tua preghiera sia continuo se vuoi essere forte e potente al par di me, se vuoi atterrare i più forti nemici e la tua volontà ribelle, che m’impedisce di svelarmi e di uscire da questo mare per venire a regnare in te e stendere in te il mare pacifico della mia grazia.." Gesù

Cose grosse. Io posso essere potente e forte al pari di Dio? Il mormorio della mia preghiera sia continuo. Ecco perchè la preghiera è così importante, se capisci questa sottile similitudine che fa Gesù. Il movimento delle acque simboleggia il mormorio della continua continua. Ogni volta che vediamo che combiniamo qualche guaio, grande o piccolo, siamo certi che siamo usciti e la nostra preghiera non mormora più ed abbiamo ripreso a fare le cose di testa nostra. Con le nostre forze, opere e "abilità" e combiniamo guai e riattiviamo in noi le sorgenti di angoscia e di affanno. Il nostro intelletto è capace di farlo, basta applicarsi...cerchiamo ciò che ci parla di Dio e il resto è lasciato alla nostra fantasia sorretta dalla Grazia ed illuminata dall'amore di Dio.

Essere felice non vuole dire essere esenti da croci o da problemi, l'uomo carnale (come direbbe san Paolo) non capisce questa cosa, ma chi conosce queste cose sa che la felicità non è incompatibile con ciò che accade in questa vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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