venerdì 21 giugno 2019

La vita e la luce della Divina Volontà

Gesù spiega come Adamo, prima del peccato originale, avesse in sé la "vita" della divina volontà, ossia la capacità di compiere tutto in modo divino e la piena partecipazione ai beni del Creatore. Dopo la caduta rimase solo la "luce" della Divina Volontà, ossia l'indispensabile per non cadere nel vuoto e nel nulla e per avere quel minimo di possibilità di vivere, anche se assai misera rimase la vita terrena orbata del dono del Fiat supremo. Riferimenti: Volume 33, 24 Novembre 1935 e volume 34, 28 Dicembre 1936 e 8 Aprile 1937. Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", quarantesima puntata, Martedì 30 Aprile 2019

La prima cosa per formare il Regno della Divina Volontà nei nostri cuori è la conoscenza, senza di essa manca l'amore e senza di esso non si forma la vita nel Divin Volere. Non basta una conoscenza sterile ma occorre che diventi vita e preghiera, occorre anche meditare gli scritti che chiamano in causa le nostre scelte e il nostro libero arbitrio. Ogni singola persona deve decidere di scendere in campo con Gesù e con il mondo della Divina Volontà e questo richiede la lettura personale degli scritti, non possono essere letti come un romanzo normale ma deve essere attenta, tranquilla e non ha senso leggere tanti brani consecutivi, sarebbe meglio leggere 2-3 e farci la meditazione su di essi. Il Signore ci vuole dare questa vita e quindi dipende dalla nostra modalità di risposta. Il Signore non dà doni particolari grandi se non alle persone che si dispongono a riceverli e quindi la ricezione dei doni dipende dalle nostre particolari disposizioni in particolare dal desiderio grande di entrarci e di poterlo ricevere.

24 Novembre 1935 Il vero amore chiama sempre Colui che ama e Lo chiude dentro. Come tutto è velato senza la Divina Volontà. Esempio

".. Ora, figlia mia, l’amore in Adamo prima di peccare era perfetto, totale, la mia Volontà aveva la sua vita in modo che la sentiva più della sua stessa vita, come peccò, la vita del mio Fiat si ritirò e gli restò la luce, perché Lui senza di Esso non poteva vivere, sarebbe ritornato nel nulla. Nel crearlo facemmo come un Padre che mette in comune i suoi beni e la sua stessa vita col proprio figlio. Ora questo disubbidisce, si ribella al proprio Padre, il Padre con dolore è costretto a metterlo fuori della sua abitazione, non facendogli più possedere né i suoi beni in comune, né la sua vita, ma è tanto il suo amore che anche lontano, non gli fa mancare le cose necessarie, i mezzi di prima necessità, perché sa che se il Padre si ritira, la vita del figlio è finita. Così fece la mia Divina Volontà, ritirò la sua Vita ma lasciò la sua luce, come aiuto, sostegno e come mezzo necessario perché il suo figlio non perisse del tutto. Ora col ritirare la sua Vita, tutte le cose e le opere di Dio restarono velate per l’uomo. Lui stesso, velata l’intelligenza, la memoria, la volontà, restò come quei poveri infelici moribondi, che coprendosi la pupilla dell’occhio con un velo sottile, non vedono più chiara la vita della luce..." Gesù

Distinguiamo la Vita nella Divina Volontà e la Luce che Gesù ci ha lasciato perchè altrimenti saremmo periti. Noi ritorniamo nel nulla se Dio nella sua Volontà cessasse di sostenere la nostra vita naturale, che cos'è la vita nella Divina Volontà? Amare Dio per quanto a creatura è possibile - uno dei punti fondamentali nel regno del Voler Divino è che l'Amore è una realtà che incomincia ad essere vissuta tra creatura e Creatura e il primo comandamento è Amare il Signore con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze - Questo si determina attraverso il duplice fenomeno dell'amore di Dio, diretto e mediato e quindi la creatura si apre a questo amore e comincia a ricambiarlo e la persona comincia il distacco affettivo dalle creature che non viene amata più di Dio o come Dio e non si verifica più nessun fenomeno idolatrico consistente con una totalizzazione degli affetti. La vita di Adamo era un ininterrotto TI AMO tra lui e Dio. La DV è una vita che incomincia a nascere e tu la percepisci che in te nasce e prima non c'era ed avverti questa forza interiore - all'inizio sconosciuta - che ti prende e ti eleva e ti porta su lunghezze d'onda prima non conosciute. Se questo non accade vuol dire che siamo ancora in fase embrionale. Essendo un processo spirituale è quindi graduale e c'è una misura in cui noi ci possiamo arrivare lavorando in regime di concorso volontario con la grazia, le forme più alte sono però più doni del Cielo che nostri sforzi aiutati dalla grazia. Adamo stava al top e pecca e la DV ritira la sua vita ma lascia la sua luce. Gesù parla del Figliol Prodigo nel Vangelo. Anche la fede è una conoscenza velata, la conoscenza di Dio rimane sempre in un mistero, noi di Lui sappiamo pochissimo; San Tommaso d'Aquino diceva: In questo mondo la forma più alta e conoscenza è sapere che noi non sapremo mai del tutto di ciò che il Signore è. Questa vita (nella DV) porta ad una più grande conoscenza del Signore, quanti al canto dell'uccellino riesce a decodificare il canto dell'uccellino è un TI AMO di Dio per me? Una volta che ho questa conoscenza -

(..sento il canto dell'uccellino, ricevo il tuo ti amo, ti ringrazio e metto il mio grazie e il ti amo nel becco dell'uccellino per me e per tutti...)

- sapere questo non significa cogliere subito tutto, certo questa conoscenza fa vivere la vita in maniera differente. Man mano che si rincomincia a vivere nella DV i tanti TI AMO che Dio ci manda in ogni campo. Siamo capaci di dire difronte al Signore che tutto è successo è un TI AMO di Dio? (anche le cose brutte) e se poi la luce che arriva è grande e il Signore ti fa vedere qualcosa tu comincerai a benedirlo col cuore anche per quelle cose brutte che non avresti voluto. Permesse da Dio quelle cose brutte sono salvezza. Prima lo devo conoscere, poi devo crederci e poi passare avanti. Come posso riconciliarmi con il prossimo? Nella DV non si guarda più le cose con occhi umani - con volontà umana - già astenersi dal male è qualcosa ma occorre benedire che attraverso quella brutta cosa il Signore ha fatto qualcosa di buono; è un mondo ampio e grandissimo da sondare.

28 Dicembre 1936 La Celeste Ereditiera; come chiama i suoi figli ad ereditare i suoi beni. Come giunge a dotare le anime col suo amore Materno, per formare le altre Mamme a Gesù

"Figlia mia benedetta, non vi è nulla da dubitare, il mio Essere è tutto amore e pare che ho dato in tali eccessi d'amore da non potere più mostrare altri eccessi d'amore come suoi discendenti. Ma questi beni non furono distrutti, esistono ed esisteranno e quando un bene non viene distrutto c'è sempre la certezza che verranno coloro che avranno il bene di possederli..." Gesù

Gli atti compiuti da Adamo nella DV e un'atto DV non può essere distrutto quindi questi beni esistono ancora - la povertà evangelica di San Francesco come segno consigliato da Gesù significa dire al mondo: tutti i beni della Terra al confronto di cosa ti dà sono nulla. Sant'Agostino che ti dice un'attimo di intimità con Dio vale più di mille amplessi terreni (e te lo dice uno che si è goduta la vita terrena); la vita cristiana (e dobbiamo incominciarla a vivere) deve mostrare questo. Se ancora non lo vivo non sono convinto ma se lo vivo non lo devo testimoniare - se io sto bene non devo testimoniarlo. Se la gente non vede queste cose, la Chiesa è finita; il grido che ha spezzato il paganesimo era: guardate come si amano. Purtroppo tra cattolici e credenti ci sbraniamo a vicenda e anche tra il clero accade lo stesso. Qual'è la differenza tra noi e i mondani? - nella DV non ci sono beni esteriori ma beni interiori che traspaiono e si vedono; la Madonna non compiva fenomeni esterni o cose strane ma aveva un volto radioso e bellissimo. Essere devoti alla Madonna non significa solo cose esteriori, se porto il rosario in mano ma sono una persona sgradevole c'è qualcosa che non funziona. Il messaggio che noi diamo con la nostra vita comune è quello che conta - chiediamoci se la Madonna farebbe quel pensiero o parlerebbe male di qualcuno. Tutti parlano male e tutti commentano male del prossimo; non ci mettiamo a fare discussioni, polemiche ed insulti - a noi cristiani non appartiene il parlare male del prossimo. Non bisogna mettersi in mostra o fare il fanatico con atteggiamenti appariscenti ma è nelle cose più comuni che conta; il cristianesimo funziona per attrazione. Non giudico male il prossimo, cerco di aiutare il prossimo e si fa la predica muta attraverso ciò che io sono e senza giudicare il prossimo cerco di aiutarlo.

8 Aprile 1937 Tutto ciò che si fa nel Voler Divino costituisce un diritto per tutti e tutti possono fare quel bene. Questi diritti furono dati da Adamo, dalla Regina del Cielo e da Nostro Signore, il quale ci preparò la veste regale

"..I primi diritti di far possedere il regno del mio Volere alle umane generazioni, furono dati da Adamo, perché nella prima epoca della sua vita, i suoi atti furono fatti nel Voler Divino e anche se peccò e perdette volontariamente la vita operante della mia Volontà in Lui e Lui in noi, i suoi atti restarono, perché ciò che si fa nel nostro Volere non esce, perché sono le nostre vincite, le nostre vittorie sull'umano volere, quindi sono nostri e Noi mai mettiamo fuori ciò che è nostro. Onde chi entra in Esso, trova il primo amore di Adamo, i suoi primi atti che gli danno il diritto di possedere il nostro Fiat e di ripetere gli stessi atti che Lui fece, i suoi atti sono ancora parlanti, il suo amore è ancor fuso nel nostro e incessantemente ci ama col nostro stesso amore. Perciò l'operare nel Voler Divino diventa eterno con Noi e non è soggetto a finire e si mette a disposizione di tutti, in modo che solo chi è ingrato non lo prende e non si vuol servire della vita, per ricevere vita..." Gesù

La DV è una vita operante (nello stadio più maturo) non c'è atto della nostra persona che non sia atto operante nella DV e di Essa in noi. Diventa importantissimo anche un respiro (vedi meditazione precedente - #28dicembre1917 #30dicembre1917 #30Aprile2019 Cosa c'è nel tuo cuore?...), se la DV è fusa in me ed anche gli atti inconsci acquistano potenza, eternità e forza infinita. Un'atto benefica tutti ma i benefici dipendo dalle disposizioni di ciascuno ma l'atto in sè stesso porta bene a tutti. Se io mi tappo in casa non ricevo la luce ma se apro una piccola finestra la luce entra. Gesù spiega che la prima parte di vita di Adamo fu una vita operante nella DV ma gli atti compiuti prima restarono perchè un'atto compiuto nel DV diventa eterno e divino e quindi è sempre in atto a produrre bene. Sant'Agostino definiva Dio Atto Puro sempre in atto di produrre bene. In Paradiso ci si annoia? No. Quindi vivere in comunione con Dio significa vederci ricolmati di bene (come nel Magnificat), una persona per il fatto di essere cristiana dovrebbe impazzire di esserlo. Ringraziamo il Signore di averci fatto cristiano? Se hai incominciato a vivere nella DV ce ne accorgiamo noi stessi per primi perchè vediamo o sentiamo cose che non abbiamo mai vissuto e questo quando è autentico non facciamo il matto ma ci porta a sprofondarci sotto terra perchè ci rendiamo conto di essere indegni di tali doni.

Solo chi è ingrato non prede e non si vuole servire della vita. Dio offre bisogna vedere se c'è qualcuno che va a prendere le ricchezze che ci mette a disposizione e anche questo si tratta di vita nella DV.

CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI - ADAMO E LA VITA NELLA DIVINA VOLONTA'

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