venerdì 3 aprile 2020

La vita naturale simboleggia la vita spirituale

Splendida lezione di Gesù sulle leggi di crescita della vita spirituale, che ricalcano le orme della vita naturale dell'uomo. Verificare il proprio stato di maturazione della vita spirituale. Libro di Cielo, Volume 14, 11 Giugno 1922, Lunedì 28 Ottobre 2019

11 Giugno 1922 La vita naturale simboleggia la spirituale

La meditazione di questo brano ci chiama a fare un personale processo di introspezione: tastiamo il polso della nostra vita spirituale - oggi (quando sarà letta) la mia vita spirituale come sta? E' stata concepita? E' nata? Quanto è matura?

Figlia mia, certo che la vita spirituale dev’essere un continuo martirio, perché dev’essere simile al primo ed al più grande dei martiri, quale Io fui e se non fosse, non si può dare vero nome di vita spirituale, ma larva ed ombra di essa. Poi, è necessario che subisca vari cambiamenti e questo è per farla giungere a debita statura ed a renderla nobile, bella e perfetta. Se la stessa natura umana, meno importante, subisce chissà quanti cambiamenti per farla giungere a debita statura, molto più la spirituale, che è più importante e superiore alla vita naturale, anzi essa simboleggia la spirituale.." Gesù

Noi abbiamo una vita spirituale e naturale, la vita spirituale è più importante e superiore di quella naturale ma la vita naturale simboleggia quella spirituale quindi tutto quello che accade nella vita naturale - anche i miracoli che Gesù fece in vita, cioè che senso ha leggere che Gesù ha guarito il cieco? Perchè era il Figlio di Dio però ci stanno tanti miracoli,sono stati messi per far vedere che Gesù è il Figlio di Dio ma c'è un' altra motivazione: Gesù sta guarendo un'infermità fisica (la cecità interiore è più grave di quella fisica - la sordità fisica è un problema e Gesù glielo risana però..però c'è una sordità interiore ecc...).

San Paolo dice che quando era bambino, parlava da bambino e ragionava da bambino (nella fede) e altrove dice che tempo fa San Paolo prima ha dato latte ai suoi discepoli e non si può mangiare latte per tutta la vita. Dalla conclusione del brano si capisce dove va a parare Gesù.

"..Quante ce ne sono che rimangono solo neonate o al più fasciate e pochissime sono quelle che lavorano insieme con Me, per farne una copia di Me.” Gesù

Un neonato ha tutte le carezze della mamma e ha tutte le cure perchè c'è il pericolo che si faccia male ed è delicato ma cosa significa a livello spirituale?

"..Ora veniamo alla vera vita spirituale. Essa si concepisce nel mio seno; il mio sangue, il mio amore, il mio alito la formano; poi l’alimento al mio petto; la fascio con le mie grazie;.." Gesù

Come sta la nostra vita spirituale? Stiamo sempre in cerca di consolazioni? Cioè a livello bambino, prende tutto, latte, fasce, grazie, è tutto un quanto prendere - in quel momento è così - all'inizio della vita spirituale il Signore ti ricolma di beni e di grazie (fondamentale per la nostra esistenza perchè dobbiamo comprendere chi Dio è - non dobbiamo avere paura di Lui e che non ci capisce...ha cuore la nostra felicità). Dobbiamo farne esperienza.

Il bambino è colui che prende tutto, l'adulto è colui che inizia a dare perchè lavora. Se la nostra vita è in fasce dobbiamo crescere un pò - quando al bambino togli il ciuccio si lagna, noi che facciamo quando Gesù ci toglie qualche consolazione, diletto sensibile o ci manda qualche croce o tribolazione fisica, morale, affettiva, spirituale, esistenziale, personale o famigliare o collettiva ecc..? Come reagisco?

I Santi formati (a questo tende la vita interiore) soffrivano ma si sentivano onorati perchè sapevano che stavano crescendo / Gesù chiede di prendere la propria croce e seguirlo per stargli accanto. Un direttore spirituale la prima cosa che deve fare è rendersi conto chi ha davanti - non deve giudicare - ma se è un'anima in fasce, neonato o adolescente o adulta o navigata nella fede perchè non si può trattare e consigliare allo stesso modo un bambino o adolescente. Un'anima piccina e vacilla la devi coccolare, ad una persona adulta nella fede la tratti in modo diverso. E' importante in qualche momento della nostra esistenza e iniziare a cantare con la nostra vita (celebrate il Signore perchè è buono, eterna è la sua misericordia,...il popolo d'Israele lodò il Signore per la sua Maestà infinita anche per quello che ha fatto per loro). Io sono in grado di comporre un personale canto di lode al Signore perchè mi ha dato X grazie? Sarebbe molto interessante da fare, non possiamo sempre cercarle (anche se il Signore continua in tutta la vita), le coccole nel tempo rimangono (in modo diverso) ma quello che deve cambiare è lo spirito del ricettore che ha imparato che se anche non riceve coccole quello importante è fare la DV. Non fa niente se arrivano coccole o schiaffi.

"..onde passo a farla camminare con le mie verità,.." Gesù

Fa parte della vita spirituale la formazione della nostra fede e della nostra coscienza, la vita nella dv non prescinde da questo. Sulle basi e sul cammino di perfezione, consigli evangelici ecc... dobbiamo essere super informati e formati. Perchè fa questo? Andiamo a scuola. Anche nella vita spirituale bisogna farlo.

Nell'adolescenza ci sono i grandi cambiamenti, sono anni di travagli e di cambiamenti e ci si rischia di farsi male, la vita interiore conosce momenti di profonda trasformazione e travaglio. Si va (nel cammino spirituale) in luna di miele all'inizio e alcuni rimangono fasciate (allo stato bambino nella fede) lì per tutte la vita, poi qualcuno incomincia un cammino serio (incomincia a pregare di più, ascolto di catechesi, leggere di più ....) e poi arrivano i momenti in cui Nostro Signore ti fa fare un salto di qualità attraverso le croci e le prove.

E lì un sacco di gente si scoraggia, chi supera questa fase diventa un giovanotto e può prendere delle scelte serie di vita, ma un giovanotto è un giovanotto - non ha l'esperienza per quanto possa essere messo bene. La classica persona matura se ha camminato bene è accresciuta, anche se avesse reagito bene ha bisogno della scuola della vita e lo stesso capita nella vita interiore. Lento cammino di purificazione e un lavorio continuo perchè il Signore ci vuole portare alla Santità - altri Cristi. In Paradiso ce li avremmo per tutta l'eternità i godimenti, qua in terra bisogna lavorare per cooperare (con l'aiuto della grazia) alla nostra santificazione, all'avvento del Regno di Dio, dovremmo lavorare perchè attraverso la nostra piccola persona il Signore salvi il prossimo. Non è il tempo dell'essere eterni bambini ed adolescenti ma dovremmo tendere alla maturità spirituale. E anche quando si è nella vita matura e adulta e non abbiamo finito perchè c'è anche il processo di raffinazione a seconda del grado di Santità a cui il Signore vuole portarci secondo i divini progetti su di noi.

Pensiamo, molti di noi non sapevano 4 anni fa l'esistenza della DV ma è arrivata in un momento preciso (così pure anche altre cose), c'è stato un processo continuo e tutto quello che è accaduto non lo rinneghiamo; si cammina in continuazione. Noi abbiamo (in questo mondo) le lancette dell'orologio che scorrono e siamo legati all'attimo presente ed insieme allo scorrimento di esso ci deve essere un'avanzamento della nostra vita interiore. Noi non possiamo modificare il tempo, avanti o indietro non possiamo andare. Non avvenga che il tempo passi e la mia anima rimanga un fanciullo/a nella fede.

"..Quante ce ne sono che rimangono solo neonate o al più fasciate e pochissime sono quelle che lavorano insieme con Me, per farne una copia di Me.” Gesù

Se Gesù dice "..pochissime sono quelle che lavorano insieme con Me, per farne una copia di Me.." questo deve farci pensare e dobbiamo esserci sinceri con noi stessi e con Lui e dobbiamo chiederci: io sono rimasto un bambino che alla prima sofferenza strillo? (e chiaramente i bambini non sono pronti a metabolizzare la sofferenza ed ad offrirla). Gesù ci dà delle dritte di comprensione e mentre la crescita biologica va da sola, la vita spirituale cresce se noi cooperiamo con Gesù e ci facciamo lavorare da Lui assecondando i tempi di Lui.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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