martedì 28 aprile 2020

Il disfacimento del volere umano

Gesù fa una splendida lezione a Luisa sulla grandezza dell'operare nella Divina Volontà e fondersi in essa. Le ricorda che le croci, imprescindibili nella vita cristiana, servono a produrre il disfacimento dell'umano volere e che la stessa croce, senza viverla nel Volere Divino, non produce gli effetti che dovrebbe. Riferimenti: Volume 14, 6 Giugno 1922. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", ventunesima puntata, Martedì 26 Novembre 2019

6 Giugno 1922 Vivendo nella Divina Volontà, la croce e la santità si fanno simili a quelle di Gesù

Alcuni concetti spirituali basilari: Il contesto è questo (per chi non conoscesse bene la storia - Luisa si era offerta come vittima e nei primi volumi si trovano molte descrizioni delle sue sofferenze anche molto grandi e misticamente subite da Luisa per intervento divino es. la crocefissione, la coronazione di spine, Gesù che gli versava l'amaro in bocca..... - ad un certo punto le cose sono cambiate. Queste croci portano con sè dolori immensi ma anche (come dicono anche altri mistici) dei gaudi e dei diletti grandi). Allora qua Luisa si lamenta che non ci sono più le sofferenze di prima:

Stavo pensando tra me: “Come mai il mio buon Gesù è cambiato con me, prima si dilettava tutto nel farmi patire, tutto era partecipazione di chiodi e croce; adesso tutto è svanito, non si diletta più nel farmi patire e, se qualche volta soffro, mi guarda con una indifferenza, non mostra più quel gusto d’una volta.” (Luisa)

E Gesù spiega (in sintesi) : quando la mia Volontà ti vuol mettere in croce, tu te ne stai zitta e buona, quando la mia Volontà in Croce non ti ci vuole mettere te ne stai zitta e buona. Perchè quello che conta non è neanche la croce ma è fare la Mia Volontà (dice Gesù). A che serve per noi la croce? La croce è una dimensione fondamentale della vita cristiana - nel Vangelo Gesù dice di prendere ogni giorno la propria croce e di seguirlo perchè chi non lo fa non può essere suo discepolo. Inutile che uno si faccia l'illusione di un cristianesimo senza croce. In quale parte del Vangelo c'è scritto che se tu ti avvicini a Gesù le cose vanno - umanamente parlando - meglio?

La Croce (dice Gesù) serve a produrre il disfacimento dell'umano volere.

"... Oh! quanti soffrono e siccome manca l’alimento continuo della mia Volontà, non giungono alla meta, al disfacimento del volere umano ed il Voler Divino non può dare l’ultimo colpo, l’ultima pennellata della santità divina..." Gesù

Non basta soffrire, ciò che è importante per noi Figli di Dio non è il soffrire è il saper soffrire. Accogliere quella croce o quella contrarietà perchè quello è un modo con cui Nostro Signore - e questa è un'operazione molto lunga - disfa il volere umano che è la causa di tutti i guai che succedono in noi ed intorno a noi. Messaggio fondamentale del Vangelo - dove c'è la volontà tua ci sono i guai, dove c'è la Volontà di Dio non ci sono guai ma ci sono beni, gioie, benefici e diletti. Dove c'è l'uno non c'è l'altro. La croce stessa ha questa funzione (di disfare il volere umano): il Signore mi sta lavorando. Se non ce la fai ad abbracciarla come ha fatto Gesù, prendila almeno con pazienza e con rassegnazione. Altrimenti soffrirai senza che questa sofferenza serva a qualcosa

Si può soffrire come penitente o come santo. Quando arriva una croce, la croce serve a due cose: o mortificare la nostra volontà umana correggendo qualcosa che non funziona (e questo è il 99% dei casi) o la croce è una partecipazione alla croce di Gesù - cioè non è qualcosa diretta espressamente alla tua correzione e alla tua santificazione ma il Signore ti chiede: mi servono queste sofferenze per convertire un peccatore. Ti associo alla Mia missione. Ci sono solo queste due cause. Più noi ci lasciamo lavorare dalla croce, meno ce ne serviranno, più noi ci ribelliamo (brontoliamo, ci lamentiamo, sbraitiamo, ci ribelliamo, ecc...) e quindi ne arrivano altre per il tuo bene. Anche se tu non capisci, il Signore te ne manderà fino a quando la tua volontà umana si romperà. Se la tua volontà umana non si rompe, tu stai male e siccome Dio non vuole che tu stia male te la deve rompere. La croce è nata nel Giardino dell'Eden nel momento in cui l'uomo ha smesso di fare la divina volontà e ha incominciato a fare la volontà umana. Il dolore perchè la nostra volontà umana sia disfatta per ritornare a Dio.

"..Vedi, tu dici che sono svaniti chiodi e croce, falso, figlia mia, falso, prima la tua croce era piccola, incompleta, ora la mia Volontà ti eleva nella mia Volontà e la tua croce si fa grande ed ogni atto che fai nel mio Volere è un chiodo che riceve il tuo volere e vivendo nella mia Volontà, la tua croce si stende tanto da diffonderti in ogni creatura e mi dà per ciascuna quella vita che ho dato loro per ridarmi l’onore, la gloria, lo scopo per cui l’ho creata..." Gesù

Questo essere vittima, stare nella dv è più che essere vittima perchè una croce sofferta anche con l'eroismo di un santo che lo fa per amore del Signore, è comunque di piccolo e di incompleto ed è sempre un'atto umano meritorio ma sempre umano. Quando si opera nella dv le nostre croci si fanno grandi, le sofferenze si fanno grandi e anche la croce del non avere la croce (anche per i santi era una croce non avere la croce a differenza di noi) e ogni atto che fai qui - nella dv - concorre al disfacimento della volontà umana e nella dv si estende in ogni creatura.

"..Vedi, la tua croce si stende non solo per te, ma per ciascuna creatura, sicché dovunque vedo la tua croce; prima la vedevo solo in te, ora la vedo dappertutto.." Gesù

Ecco la differenza di una croce vissuta fuori e dentro la dv o fusi con essa.

"..Quel fonderti nella mia Volontà, senza alcun interesse personale, ma solo per darmi quello che tutti dovrebbero darmi e per dare a tutti tutto il bene che il mio Volere contiene, è solo della Vita Divina, non umana; sicché solo la mia Volontà è quella che forma questa santità divina nell’anima..." Gesù

Passaggio molto importante - Gesù rievoca due fini immediati: perchè noi ci fondiamo nella dv? Per dare al Signore tutto quello che tutti dovrebbero dargli perchè - la dv è un tesoro del Cielo che è rimasto nascosto per un bel pò, lo scritto è del 1922 e ha quasi cent'anni. Perchè quando io mi fondo nella dv dò a Dio quello che tutti dovrebbero dargli? Attraverso la dv - che all'origine di tutte le creature e mantiene nell'essere tutte le creature in ogni istante della loro esistenza - appena io mi fondo in essa immediatamente mi trovo - in maniera spirituale o mistica (che non vuol dire etereo o immaginario -- vuol dire non materiale). La dv è presente in tutti e allora appena io mi fondo il mio amore per Dio, la Gloria che io intendo dargli - è evidente che questo stadio di vita presuppone una scelta di santità. Io non posso fondermi nella dv per andare a portare (esempio grossolano) il peccato in mezzo a tutti, la dv non si presta a queste operazioni. Cosa si porta in giro dappertutto? Quella gloria e quel ringraziamento che noi diamo a Dio in modo ordinario. C'è già una base di santità che non è più individuale; duplice processo: si dà a Dio quello che gli è dovuto da tutti e si dà alle creature - da parte di Dio, quello che Dio vuole dargli. Quanto sarà efficace questa operazione? Gesù lo spiega: tanto quanto le disposizioni delle creature si aprono ad accoglierlo. Noi intanto faccio questa operazione, Dio non cessa di fare il bene a tutti - sia ai buoni e cattivi -.

"..Onde le tue croci primiere erano santità umana e l’umano per quanto santo, non sa fare cose grandi, ma piccole, molto meno elevare l’anima alla santità e alla fusione dell’operato del suo Creatore.." Gesù

Cerchiamo di capirlo bene. Un'altro - ad avviso del don - un'altra spia che stiamo incominciando nella dv e a muoverci in esso (lo sappiamo nel nostro cuore) io mi sento piccolo (non il falso umile) come si vede se mi sento piccolo o no? Come reagisco quando qualcuno mi punge, mi critica o ti calunnia? Come reagisci? I santi non si scomponevano e come reagisci ad una lode? Gratificazione? Un complimento? Quando uno si sente piccolo non gli fa caldo nè freddo (nel senso che più di tanto non ci si scuote). La dv ti mette nella verità, tu lo sai, lo senti e lo vivi che sei niente. Non ti considerano? Benissimo, anche perchè nella dv sorge quel desiderio molto mariano di piacere a Dio solo, non mi interessa quello che pensano gli altri, ma mi interessa solo ciò che pensa di me Dio. Gli uomini scambiano lucciole per lanterne, se ti accusano di aver fatto un'opera buona con doppi fini ma tu lo sai di essere innocente e sai anche che Dio l'ha visto...non ti preoccupi. Abbracci la croce ma stai tranquillo. Queste cose ognuno dentro il cuore suo le sa, se non ci sono o ci sono. Non si tratta di fare bella figura di fronte a qualcuno e non possiamo neanche le menzogne a noi stessi. Quindi quando Gesù dice che l'uomo non sa fare cose grandi lo so. Non mi faccio venire l'angoscia. Io ci devo mettere solo quel poco che è veramente nostra: la salute non è nostra perchè non dipende da noi (così come il benessere, gli affetti,...) ma c'è una cosa che è nostra e non ce la può toccare nessuno: la nostra volontà. Basta dare la nostra volontà a Gesù (veramente) e hai fatto tutto. Quella è la cosa veramente nostra, è lì il punto fondamentale. Se io opero anche santamente ma con una santità umana - faccio delle cose buone - ma sono cose piccole perchè si resta nella restrizione di creatura.

".. resta sempre nella restrizione di creatura, ma la mia Volontà, abbattendo tutte le barriere umane, la getta nell’immensità divina e tutto si fa immenso in lei: croce, chiodi, santità, amore, riparazione,.." Gesù

"..la mia mira in te non era la santità umana, sebbene fosse necessario che prima facessi le cose piccole in te e perciò tanto mi dilettavo. Ora, avendoti fatto passare oltre e dovendoti far vivere nel mio Volere, vedo la tua piccolezza, il tuo atomo abbracciare l’immensità per darmi per tutti e per ciascuno amore e gloria, per ridarmi tutti i diritti di tutta la Creazione, questo mi diletta tanto, che tutte le altre cose non mi danno più gusto.." Gesù

Capiamo cosa sta dicendo il Signore: E' chiaro che per arrivare qua, Luisa doveva passare attraverso la santità umana ma Gesù voleva portarla oltre. Se non siamo ancora consapevoli di essere un'atomo non stiamo ancora vivendo in questo mondo. Se avessimo conosciuto la Madonna, lei non si riteneva una peccatrice però lei si riteneva la più piccola di tutti. E non aveva dubbio che il bene che usciva da Lei arrivava da Dio. Dev'essere una condizione interiore e profonda. Ti risenti se qualcuno ti punge un pò? Se io sono un'atomo sono abbandonato e credo che quello mi ha punto - San Alfonso Maria diceva che se una persona mi fa uno sgarbo, non ti preoccupare che Dio ci penserà a fare giustizia di questo sgarbo perchè in ogni caso non si deve fare ma tu devi avere la capacità soprannaturale di pensare che se l'ha permesso (anche se lo punirà) e lo ha fatto perchè vuole che tu in quel momento viva quello sgarbo e reagisci allo sgarbo in maniera conforme alla dv. Ti trattano male? Calunnie? Persecuzioni? Lo ha già fatto Davide nell'AT quando uno gli gettava sassi maledicendolo e uno sganozzo di Davide chiede al suo Re il permesso di ucciderlo e Davide si imbestialisce perchè se vede in quest'umiliazione un'azione divina e l'accetta sperando poi in una consolazione da parte di Esso.

Se tu stai nella dv quella cosa ancora di più e sai in coscienza di aver agito in maniera pulita di fronte a Dio -- gli sbagli involontari sono all'ordine del giorno e fanno parte della nostra miseria e piccolezza , non si contano / faccio una cosa pensando di fare bene ed invece faccio male, quando succede questo, il giudizio di Dio (su quell'atto) non viene dato sulla coscienza successiva di ciò che ho combinato (quando mi sono reso conto di aver fatto male), ma mi giudica con la coscienza con cui ho compiuto quell'atto - dobbiamo sempre tenerlo presente: noi siamo piccoli, un conto è dirlo e un conto è pensarlo, esserne coscienti e viverlo. Dio lo sa come siamo ma con la reazione attestiamo di essere ciò che siamo. Questi orizzonti sono molti importanti.

Quanto più si diventa piccoli, quando ci si fonde nella dv si diventa immensi senza pericolo. Secondo il don la santità nella dv è una strada di santificazione sicura partendo dal presupposto che si sia capito bene il tutto altrimenti le cose automatiche non esistono. Con queste precisazioni, quando uno entra in questo mondo non c'è nessun pericolo di andare fuori strada. Impressione personale del don.

".. Onde la tua croce, i tuoi chiodi, sarà la mia Volontà che, tenendo crocifissa la tua, completerà in te la vera crocifissione, non ad intervallo, ma perpetua, tutta simile alla mia, perché Io fui concepito crocifisso e morii crocifisso, la mia croce era alimentata dalla sola Volontà eterna e perciò per tutti e per ciascuno Io fui crocifisso. La mia croce suggellò tutti col suo emblema.” Gesù

In effetti se noi ci pensiamo, ecco perchè quello che ha fatto la Madonna sulla terra da nessuno di noi potrà essere vissuto in maniera perfetta (abbiamo le conseguenze del peccato originale), ma anche perchè - il don non sa Luisa - sappiamo cosa voglia dire istante per istante e momento per momento cosa sia non fare mai la propria volontà? La Madonna non fece MAI la sua volontà, e chi ci arriva? Non ci si può arrivare. Però certamente più ci si avviciniamo a questa meta meglio stiamo. Se tu sei nella dv sei nella gioia, non è un'atteggiamento, la gioia c'è o non c'è - se te lo chiedono e ci pensi tu non stai nella gioia e se tu non vivi nella gioia non vivi autenticamente la vita cristiana. Ma come, ci sono tante brutte cose, come faccio a stare nella gioia? Gesù dice che nessuno potrà toglierci la gioia, la gioia si dimostra quando permane in mezzo alle prove, difficoltà e contrarietà personali e collettive, quando questa c'è va tutto bene.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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