domenica 5 aprile 2020

Io sono il Dio isolato

Gesù lamenta l'infinita solitudine in cui le creature, ingrate, lo lasciano ininterrottamente, senza essere capace nemmeno di dire un "grazie" o un "ti amo" a fronte degli innumerevoli benefici ricevuti. Cosa Gesù promette a chi non lo lascia solo e gli fa incessantemente compagnia. Libro di Cielo, Volume 14, 26 Giugno 1922, Lunedì 4 Novembre 2019

26 Giugno 1922 L’isolamento e la solitudine di Gesù in mezzo alla creatura

Continuando il mio solito stato, il mio sempre amabile Gesù è venuto e siccome da qualche giorno io mi trovavo tutta rattrappita, tanto che mi sentivo impotente al moto, mi ha detto prendendosi le mie mani nelle sue: “Figlia mia, lascia che ti sciolga Io.” E mettendosi a me vicino, ha messo le mie braccia sopra le sue spalle dicendomi: “Adesso sei sciolta, stringimi a te, che son venuto per farti compagnia e ricevere in cambio la tua. Vedi, Io sono il Dio isolato dalle creature, vivo in mezzo a loro, sono vita di ciascun atto loro e mi tengono come se non esistessi con loro. Oh! come rimpiango la mia solitudine, mi è toccata la stessa sorte del sole, che mentre lui vive con la sua luce e calore in mezzo a tutti, non c’è fecondità che da lui non venga, col suo calore purifica la terra da tante sozzure e i suoi beni che con magnanimità fa scendere su tutti, sono incalcolabili ma lui nell’alto vive sempre solo e l’uomo ingrato non gli volge mai un grazie, un attestato di riconoscenza. Tale son Io, solo! sempre solo, mentre stando in mezzo a loro sono luce di ciascun pensiero, suono di ogni parola, moto di ogni opera, passo di ogni piede, palpito di ogni cuore e l’uomo ingrato mi lascia solo, non mi dice un grazie, un “ti amo”. Resto isolato nell’intelligenza, perché si servono della luce che do, per loro e forse per offendermi; nelle parole, perché il suono che formano molte volte serve per bestemmiarmi; resto isolato nelle opere, di cui si servono per uccidermi; nei passi, nel cuore, intenti solo a disobbedirmi ed amare ciò che a Me non appartiene. Oh! come mi pesa questa solitudine! Ma il mio amore, la mia magnanimità è tanto grande, che più che sole continuo il mio corso e nel mio corso vado investigando se qualcuno vuol tenermi compagnia in tanta solitudine e, trovandolo, formo la mia compagnia perenne e l’abbondo di tutte le mie grazie. Ecco perciò son venuto da te, ero stanco di tanta solitudine, non mi lasciare mai solo, figlia mia.”

Le meditazioni sono finalizzate al nostro colloquio con Gesù, ai propositi, dei desideri e delle aspirazioni e questa più che mai. Sentire Gesù in stato di sofferenza e dire Io sono il Dio isolato dalle creature, fa venire in mente quell'episodio degli Apostoli in cui Pietro predicò per la prima volta e le persone sentirono dolere e volettero convertirsi. Se il cuore non si sente trafiggere dobbiamo piangere assai perchè vuol dire che abbiamo ancora un cuore di pietra. Nessuno può sondare i sentimenti della Santissima Umanità di Gesù però...ci sono stati dei momenti nella nostra vita in cui abbiamo avvertito la solitudine, la solitudine è esperienza che diventa sempre massima quando ci troviamo nella sofferenza e nella prova. In certe situazioni quando stiamo male per chissà quale mistero le persone intorno a noi spariscono e a volte Nostro Signore (per il nostro bene per farci maturare) toglie un pò della sua percezione sensibile e si avverte questo peso. Nell'Orto degli Ulivi, Gesù era veramente solo e nelle ore della passione e anche Luisa rimane stupita nel vedere Gesù solo senza neanche la Sua Mamma e gli apostoli.

Dobbiamo fare uno sforzo grosso, è uno sforzo limitato sulle capacità intellettive perchè renderci conto (chi è pratico sa che Dio è la Causa della creazione di tutte le cose ed è anche responsabile della loro conservazione nell'essere e Dio/Gesù/Spirito Santo sono presenti per Essenza, Potenza e Presenza dovunque - tutte le cose a Loro create sono a Loro presenti come nude.... ed è presente la Volontà di Dio che le tiene in vita). Cosa può significare una cosa di questo genere.

Pensiamo a chi vive senza parlare a Dio - anche tra i cattolici, senza nemmeno un segno della croce, pensiamo a Gesù che ha creato questa persona e lo mantiene in vita e Dio non può ignorare quello che la persona pensa e fa, lo ama e sta disponendo la sua vita per la sua salvezza ( ci sono delle splendide pagine della Bibbia dove Dio si mostra sollecito ed attento nel farci il bene) e questa persona...zero assoluto. Non dico dire tante preghiere - questo sarebbe già molto - ma zero assoluto con dosi rincarate.

"... che son venuto per farti compagnia e ricevere in cambio la tua.." se Gesù ce lo dicesse a noi, come reagiremmo? Ci sentiremmo un povero nulla ma nella Bibbia la Sapienza ha posto la sua dimora tra i figli dell'Uomo, quanto sarebbe contento Gesù se imparassimo stare davanti al SS. sacramento.

".. Oh! come rimpiango la mia solitudine.." come piango (non rimpiangere).

Noi sappiamo che ogni qualvolta ci muoviamo nella dv diamo questo ricambio di amore a Gesù non solo per noi ma anche per tutti. Magari nella nostra testa limitata non capiamo molte cose e ci sembra che siano gesti non importanti, ma mettiamoci nei panni di Gesù:

"..e nel mio corso vado investigando se qualcuno vuol tenermi compagnia in tanta solitudine e, trovandolo, formo la mia compagnia perenne e l’abbondo di tutte le mie grazie.." Gesù

Ci sarà qualcuno che ascolta questa meditazione e prende sul serio questi scritti e gli verrà voglia di vivere con Gesù vedendo a che punto arriverà (in modo amorevole) Gesù le grazie - o non lo farà per le grazie ma per dargli l'amore. E' in mio potere supplire alle latitanze degli altri e io non lascerò solo e non mi sentirò dire da Lui mi hai lasciato solo. Almeno il desiderio ci dovrebbe essere, poi tra il dire e il fare c'è l'amare. Quanto realmente amiamo Gesù?

"..mentre stando in mezzo a loro sono luce di ciascun pensiero, suono di ogni parola, moto di ogni opera, passo di ogni piede, palpito di ogni cuore .." Gesù / Noi non potremmo fare queste azioni senza il suo aiuto, io sto scrivendo adesso e c'è la mia intelligenza, le mie dita ecc... ma le dita sono un'atto di dv che Dio potrebbe togliermi seduta stante. O facendomele sparire o confondendomi le idee. Ma quando uno bestemmia il moto delle corde vocali viene dal bestemmiato e chi di noi si comporterebbe come Dio?

I piedi che possono usati per tirare i calci alle persone o pestaggi, una persona che picchia un'uomo per terra - è becero - la vita di quei piedi è la dv, i cuori che battono, battono perchè c'è un dv perchè li fa battere.

"..e l’uomo ingrato mi lascia solo, non mi dice un grazie, un “ti amo”.." Gesù

E' veramente cosa buona e giusta - sempre e in ogni luogo - rendere Grazie a Dio (la Chiesa ce lo fa dire)

".. Resto isolato nell’intelligenza, perché si servono della luce che do, per loro e forse per offendermi; nelle parole, perché il suono che formano molte volte serve per bestemmiarmi; resto isolato nelle opere, di cui si servono per uccidermi; nei passi, nel cuore, intenti solo a disobbedirmi ed amare ciò che a Me non appartiene. Oh! come mi pesa questa solitudine!..." Gesù

Chi medita usa bene l'intelligenza non per escogitare cose brutte che offendono Dio, anche nelle parole usate per le volgarità Dio non è presente, dove sta Gesù in una voce che esprime una volgarità? Come fa una persona a tirare fuori quel fango e vomito? Come fa una persona a dire volgarità e poi farsi la Comunione ponendo l'Ostia sulla sua lingua? Gesù resta isolato nelle opere da parte chi se ne serve per ucciderlo (peccato), non sarebbe bello pensare di dire a Gesù: sono un disastro totale però almeno per quanto sta in me cerco di evitare di essere causa di dolore per Te? Sarebbe bello poterlo e volerlo? Non possiamo impedire che il prossimo offenda Dio ma possiamo farlo noi e riparare per il prossimo. La disobbedienza ai divini voleri nelle cose grosse (comandamenti) e nelle piccole cose (ispirazioni) e in come rispondiamo a ciò che Dio vuole su di noi, i suoi progetti di noi, il tipo di persona che noi dobbiamo incarnare....un santo padre, un santo laico, un santo prete, santo sposo di Gesù ecc.. sono chiamate della DV alle quali le persone devono rispondere personalmente interpretando e decodificando ciò che Dio gli fa comprendere. Ma passi, cuore e altro....ed ad amare ciò che a Gesù non appartiene. Non solo contro la Sua Volontà (ciò che è cattivo) ma al di fuori della Sua Volontà (potrebbe essere anche una cosa di per sè non cattiva ma che Lui non vuole per noi, per esempio: una donna chiamata a fare la suora di clausura, se amasse tanto andare al mare - che è un grande TI AMO di Dio - ma per quella persona se si attacca al mare (quella donna o quella persona) è un problema perchè nei monasteri di clausura non si esce per andare al mare).

Gesù cerca anche da noi che leggiamo. Vuoi tenere compagnia a Gesù e lo ringrazia personalmente e per tutti?

"..Ma il mio amore, la mia magnanimità è tanto grande, che più che sole continuo il mio corso e nel mio corso vado investigando se qualcuno vuol tenermi compagnia in tanta solitudine e, trovandolo, formo la mia compagnia perenne e l’abbondo di tutte le mie grazie. Ecco perciò son venuto da te, ero stanco di tanta solitudine, non mi lasciare mai solo, figlia mia.” Gesù

Chiudiamo sentendoci rivolte a noi queste parole: non mi lasciare mai solo figlio/a mia/o. E anche la Madonna potrebbe fare sue le parole di Gesù che tanto ama i suoi figli (seconda Gesù), se Gesù trova pochi a fargli compagnia....

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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