mercoledì 26 gennaio 2022

La pienezza della santità e la vita di Adamo

Gesù racconta e rivela l'incomparabile santità che possedeva Adamo prima della caduta a cui, eccettuati Gesù e Maria, nulla e nessuno si può paragonare. Prodigi inenarrabili ed eccellenza della vita nel Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 23, 2 Ottobre 1927, Sabato 19 Giugno 2021

2 Ottobre 1927 Adamo fu il più santo prima di peccare. Pienezza e totalità di beni degli atti fatti nel Divin Volere; come si estendono a tutti. La pupilla dell'occhio investita dal sole. La Divina Volontà come materia si presta e nasconde il suo Creatore. Esempio dell'Ostia

Una parte di questo brano fu soggetta di una catechesi di Adamo della vita della Divina Volontà.

"..Ora tu devi sapere che Adamo possedeva tale santità quando fu creato da Dio ed i suoi atti anche minimi avevano tal valore, che nessun santo, né prima, né dopo la mia venuta sulla terra, può paragonarsi alla sua santità e tutti gli atti degli altri santi non giungono al valore d'un solo atto di Adamo, perché lui possedeva nella mia Volontà Divina la pienezza della santità, la totalità di tutti i beni divini;..." Gesù

Gli atti compiuti da Adamo compiuti prima della caduta, non sappiamo quanto Adamo è stato nell'innocenza e quanti atti ha fatto, c'è stato un tempo di innocenza.

"..Sicché non è il lavoro che porta il molto guadagno, le ricchezze esuberanti, ma il valore della materia che possiede, uno lavora poco e guadagna molto, perché la materia che possiede contiene un grande valore, l'altro lavora molto ma siccome la materia che possiede è vile e di pochissimo valore, è sempre il povero cencioso e mezzo digiuno..." Gesù

Quanti penitenze hanno fatto i grandi Santi? Eppure tutti questi atti di santi, - prima del peccato originale Adamo non ha fatto grandi penitenze, ma i suoi atti erano fatti nella dv e quindi generavano pienezza di santità e totalità di tutti i beni diviini.

".. e sai tu che significa pienezza? Significa essere riempito fino all'orlo, fino a traboccare fuori in modo da poter riempire cielo e terra di luce, santità, amore, di tutte le qualità divine, di cui teneva il dominio e si stendeva il suo regno. Perciò ogni suo atto, fatto in questa pienezza di beni Divini, aveva tal valore, che nessun'altro, per quanto si sacrifichi, patisca ed operi il bene ma non possiede il regno della mia Volontà ed il suo totale dominio, può paragonarsi ad uno solo di questi atti nel regno di Essa..." Gesù

Tutte queste cose Gesù le dice per stimolarci ad operare nella dv e a fare il possibile per viverci in esso. Un punto d'ago della Madonna (Montfort) aveva più merito del martirio di San Lorenzo sulla graticola, il problema non è l'operazione come spiega Gesù..

"..Supponi che uno abbiaproprietà di ferro, quanto deve lavorare, sudare, stentare, per ridurre quel ferro morbido, per dargli la forma del recipiente che vuol fare! E l'acquisto che fa è tanto poco che appena può vivere. Invece un altro ha proprietà di oro, di pietre preziose, questo lavora oh! quanto meno, ma vi guadagna milioni. Sicché non è il lavoro che porta il molto guadagno, le ricchezze esuberanti, ma il valore della materia che possiede, uno lavora poco e guadagna molto, perché la materia che possiede contiene un grande valore, l'altro lavora molto ma siccome la materia che possiede è vile e di pochissimo valore, è sempre il povero cencioso e mezzo digiuno..." Gesù

Qua Gesù viene a specificare meglio la bellezza di Adamo nell'Eden. Ecco perchè il Regno della Divina Volontà è descritto come un ripristino (quasi al 100%) della vita nella dv, il peccato c'è stato e ne portimao le conseguenze per giustizia fino alla fine del mondo, tuttavia il ripristino di produrre tanto di quel bene a noi stessi e a tutti di tali proporzioni è possibile. E Gesù dice un'altra cosa:

"..Onde, col cadere nel peccato, non furono distrutti questi atti, queste sue ricchezze, questa gloria ed amore perfetto che aveva dato al suo Creatore, anzi in virtù di essi e del suo operato fatto nel mio Fiat Divino, meritò la Redenzione..." Gesù

Un'atto compiuto nella dv non lo tocca nessuno perchè partecipa delle qualità divine, (diventa immenso, eterno ed infinito ndr)

"..Succede all'anima come agli accidenti dell'Ostia che si presta, sebbene materia, a farsi animare dalla mia vita Sacramentale, purché vengano pronunziate dal Sacerdote quelle stesse parole dette da me nell'istituire il Santissimo Sacramento; erano parole animate dal mio Fiat che conteneva la potenza creatrice, e perciò la materia dell'ostia subisce la transustanziazione della vita Divina. Si possono dire sull'ostia quante parole si vogliono, ma se non sono quelle poche parole stabilite dal Fiat, la mia Vita resta in Cielo e l'ostia resta la vile materia che è. Così succede all'anima, può fare, dire, soffrire, ciò che vuole, ma se non corre dentro il mio Fiat Divino sono sempre cose finite e vili; ma per chi vive in Esso, le sue parole, le sue opere, le sue pene, sono come veli che nascondono il Creatore e di questi veli si serve Colui che creò il Cielo e la terra, fa opere degne di Lui e mette la sua santità, la sua potenza creatrice, il suo amore infinito..." esempio di Gesù, basta una parola giusta e l'Eucarestia si trasforma (simultudine di un'atto compiuto nella dv)

Facciamo il possibile per entrarci, l'atto preventivo, fare quell'atto con tutto il cuore, apriamo gli occhi e la nostra giornata non inizi senza questo. Non dimenticare di fare una piccola fusione - prima di andare a dormire - con la dv in modo che tutto ciò che accade nel sonno (cosa succederà nel sonno?), noi non se siamo coscienti ma accadranno cose belle. IL beneficio che generano supera la nostra capacità di comprensione e questo vuol dire diventare produttori di bene per noi e per tutti. Non anteponiamo nulla alla santità nel vivere nel fiat supremo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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