giovedì 13 gennaio 2022

Far parlare la Creazione

Gesù torna a spiegare la grandezza e l'importanza dei giri nella creazione e il peculiare effetto che essi producono, ossia "farla parlare", dando a Dio la gioia di vedere nella creazione scorrere, attraverso l'operato della creatura intelligente, quella stessa Divina Volontà che le ha dato l'essere e riceverne gloria e ricambio adeguati e divini. Libro di Cielo, Volume 22, 4 Settembre 1927, meditazione di Martedì 8 Giugno 2021

4 Settembre 1927 Tutta la Creazione resta investita dagli atti fatti nella Divina Volontà

Oggi il Signore torna ad istruirci ulteriormente sull'importanza - parafrasando una frase di Gesù - rendere la Creazione parlante

"..Oh! come acquista il mare altre note di armonia, di bellezza, altri suoni più belli, perché la mia piccola figlia emette la sua voce nella mia Divina Volontà e rende il mare parlante e dà la gloria del mare al suo Creatore. Senti: anche il sole nella sua luce che manda dal cielo e di cui investe tutta la terra, manda insieme le tue note amorose, i tuoi graditi ritornelli: “Ti amo, ti glorifico, ti benedico, ti adoro.” Gesù

La Sacra Scrittura specie i salmi di lode lodano il Signore per la sua creazione, il cantico dei giovani nella fornace invitano la Creazione a dare lode a Dio. E' una cosa grande, però se io invito gli animali a benedire il Signore - forse loro lo faranno a modo loro - ma loro non parlano e non possono lodare il Signore come lo facciamo noi. Qui non si tratta di un'invito alla lode, si tratta di rendere le creature parlanti, di entrare in esse, di riconoscere quell'atto della dv nella creatura, ringraziarlo e benedirlo e metterci il Ti amo per me e per tutti e per la creatura stessa. Atto compiuto nella dv e atto che è la massima espressività della lode, gratitudine dovuta dalla creatura al Creatore. Quando si fanno queste operazioni con le creature, deve partire un movimento spirituale, riconoscere e prendere l'amore di Dio in quella creatura, mettere il mio TI AMO in quella creatura stessa e ringraziarlo per me, per quella creatura stessa e per tutti (anche per coloro che non ci pensano).

La nostra natura purtroppo - probabilmente dipende dal fatto che la dv è poco formata in noi e non sempre è facile moltiplicare questi atti e le circostanze ci agevolano e non sempre si riesce a percepire l'importanza e la grandezza di queste operazioni. Ma Gesù ci dice che è una cosa grande.

".. perché c’è la piccola figlia del Supremo Volere che emette i suoi atti in Esso e facendo una la sua volontà con la Creazione tutta, somministra la sua voce ed i suoi atti a tutte le cose create; senti: la natura del mare, del sole non ha virtù di parlare e, trovare chi vive nel mio Volere che comunica la sua voce, i suoi atti ad essi è la cosa più sorprendente, è la gloria più grande che puoi dare al tuo Creatore..." Gesù

Gesù ci dice queste cose perchè spesso non comprendiamo l'importanza di questi atti.

"..Sicché non c’è cosa creata che non resti investita dai tuoi atti ed Io mi diletto nell’ascoltare le tue note ed i tuoi ripetuti ritornelli nel Cielo, nell’aria, nel vento, nell’acqua che piove, nell’uccellino che canta, in tutto e voglio che anche tu, insieme a me senta le tue stesse armonie che formi in tutta la Creazione..." Gesù

Gesù si diletta, come sarà stata la vita di Luisa? Questa persona era molto sollecita ed attiva nel compiere queste operazioni e il don spera che in molti siano così solleciti ed attivi come Luisa. L'esperienza e la percezione che si ha è che si fa fatica a pregare così e si fa fatica a comprendere l'importanza della reiterazione di questi atti. Come nell'esercizio delle virtù - al don sembra - la nostra conoscenza è imperfetta e la nostra misera è grande - al don sembra da quello che gli sembra constatare alla luce dei dati che ha a disposizione che anche per questo è importante la ripetizione come per tutto quello che accade in questo mondo.

Una virtù nasce in noi attraverso la ripetizione degli atti, molte volte Nostro Signore ci mette alla prova perchè possiamo esercitare gli atti altrimenti perdiamo l'abitudine e perdiamo il buono. Siamo mutevoli, in continuo divenire e cangianti e questo vale per tutte le cose. Chi studia sa bene che per passare un'esame deve ripetere, ripetere, ecc...con una sola lettura un libro non te lo ricordi, fino a quando non ti accorgi che certi concetti si sono fissati nella tua memoria e sei in grado di rispodere. Uno sportivo, per essere allenati bisogna essere regolari nell'esercizio fisico. E questo anche per le altre discipline. La nostra struttura è fatta così. Se non ripetiamo alcune cose ne perdiamo l'esercizio. Se uno si abitua a fare gli atti mentre mangia, avrà più facilità nel farlo. Poi c'è chi è più portato a girare su alcune cose create. I bei giri che si fanno in montagna, esercitiamo la nostra facoltà contemplativa. Magari non sappiamo riconoscere un leccio, un pioppo, una quercia, ecc... li vediamo che gli alberi non sono uguali, si può mettere il ti amo. Più si fanno queste operazioni meglio è. Guardiamoci dalla trascuratezza, dal non esercitarsi dal nulla così come farsi prendere dall'ansia e dalla smania di strafare o di moltiplicare questi atti a discapito dei nostri doveri. Occorre sempre camminare con questa luce che imploriamo dal Signore per far bene il bene.

E poi Gesù conclude:

"..Figlia mia, il più piccolo moto, anche il più piccolo respiro, fatto nella mia Divina Volontà, è tutto di Dio ed essendo suo, trova tutto ciò che è suo: trova la santità divina nell’atto fatto nel mio Fiat Divino, trova la sua luce, trova la sua bontà, il suo amore, la sua potenza, in quell’atto non manca nulla di ciò che appartiene a Dio, perciò si possono chiamare atti Divini, perché sono i più belli, i più santi ed i più graditi e, innanzi a questi atti, tutti gli altri atti, per quanto buoni, perdono il loro valore, il loro gusto e mai mi possono piacere...." Gesù

Gesù ci ricorda che anche un piccolo atto umano - finito, imperfetto, limitato - può diventare divino - immenso, perfetto ed infinito.

"..Succede come ad un signore ricchissimo che possiede ricchezze, giardini, poderi coi frutti più belli che nessuno può eguagliare. Ora, questo signore, conoscendo che nessun altro ha i frutti e le cose buone come li ha lui, se i figli, i servi portano i frutti dei suoi giardini, lui li gradisce, li gusta con amore, mangiandone a sazietà, ma se gli portano frutti di poderi altrui, lui non li gusterà perché vedrà subito la gran differenza, li troverà difettosi, acerbi e disgustosi e si lamenterà coi suoi che hanno ardito portargli cose e frutti non suoi. Così succede a Noi, tutte le cose che si fanno nella nostra Divina Volontà sono cose nostre, frutti degli interminabili nostri poderi e, come cose nostre, non troviamo nulla che non sia degna della nostra Divinità e perciò prendiamo tutti i gusti nel riceverli. Invece ciò che viene fatto fuori del nostro Divin Volere è roba a Noi estranea, manca l’impronta divina, sono senza pienezza di gusti, di luce, di santità, di dolcezza. Il volere umano anche alle cose più buone mette sempre la parte acerba, che fa disgustare le cose più belle e perciò, vedendo che non sono cose dei nostri poderi, frutti della nostra Volontà Divina li mettiamo da parte e molte volte neppure li guardiamo. Perciò ti raccomando che non ti faccia sfuggire nulla che non entri nella luce del mio Fiat Supremo, affinché tutto sia roba nostra e sommamente a Noi gradita.” Gesù

Gesù cerca di farci capire com'è il mondo di Dio, è abituato a stare in compagnia della sua perfezione, ciò che è estraneo ad essa non sarà mai gradito al Signore.

".. Il volere umano anche alle cose più buone mette sempre la parte acerba, che fa disgustare le cose più belle e perciò, vedendo che non sono cose dei nostri poderi, frutti della nostra Volontà Divina li mettiamo da parte e molte volte neppure li guardiamo..." Gesù

Quando si riflette sulla capacità della volontà umana distruttiva è uno spettacolo triste e mortificante ed umiliante perchè ci troviamo così. Vorremmo fare tante cose belle ma se ci mettiamo a riflettere con attenzione ci accorgiamo che di nostro al Signore gli diamo quasi nulla anche se siamo animati da tutte le buone intenzioni. E la volontà umana distrugge tutto. Preghiamo il Signore che ci dia la grazia ad acquisire queste abitudini nel divinizzare i propri atti che ci rendono maggiormente graditi a Dio. Le svolte sono caratterizzate da un continuo ripetere, 40 - 50 volte ecc.. ma alla fine arriva la volta buona.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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