mercoledì 24 aprile 2024

La fortuna più grande e la grazia più sublime

Gesù spiega quanto sia sorprendente e meraviglioso operare nel Volere Divino. Questa è la grazia più sublime per la creatura e l'onore più grande per la Divinità. Effetti meravigliosi degli atti fatti nel Divin Volere. Libro di Cielo, Volume 34, 29 Dicembre 1935, Giovedì 27 Luglio 2023

29 Dicembre 1935 Il regio posto della creatura nell'unione dell'Unità Divina, come resta racchiusa in essa e come può formare le bellezze più rare e l'incanto al suo stesso Creatore..

Questo scritto è un pochino difficile per qualcuno, ci sono alcune cose già incontrate ma in ogni caso trasmette dei concetti molto importanti che non sono destinati ad essere solo teorie ma sono destinati a diventare principio di scelte operative. Il brano inizia così:

Sono tra le braccia del Fiat Divino, il quale mi attira tanto, che il mio piccolo nulla si sente sperduto nel Tutto e, sebbene sperduto, sente la sua vita sostenuta, alimentata, vivificata dal Tutto e se mai sia, volessi sottrarmi, ciò che non può essere, perché non troverei neppure un buco dove potermi chiudere senza trovare il mio Tutto, oh allora, mi sentirei il mio piccolo nulla senza vita....." Gesù

E Luisa sente:

"..Onde sentivo che il Voler Divino soffiava il mio nulla e mi faceva sentire la sua vita, il suo amore, la sua potenza, ma mentre la mia mente nuotava nel Tutto, nella sua luce interminabile,..." Gesù

Qua Luisa parla di sentire, si tratta di cose che come Santa Teresa d'Avila diceva, chi le ha vissute capisce e chi non le ha vissute non capisce. E chi ci pensa troppo, presubilmente non l'ha sentito. Sentirsi avvolti dall'amore divino e sentirsi amati - esperienze più sananti di tutte - pensate alla marea di peccati che si fanno, specie quelli sul 6° comandamento - a meno che una persona non sia una depravata - ma queste cose solitamente hanno avvio da una folle e disperata ricerca d'amore generalmente originata da mancate percezione di linguaggi d'amore dentro casa - ed è per questo che è così importante che i genitori facciano sentire amare i figli. Se una persona si sarà sentita amata, difficilmente andrà a fare un mare di guai. Poi spesso le creature cercano dalle altre creature (uscendo dalla volontà di Dio) ciò che esse non hanno. Le altre creature stanno rovinate come noi, tu ti pensi che se doni la verginità a quella persona - pensando che dopo ti vorrà bene, appena lo farai ti scaricherà e ti ritrovi buggerato/a e più solo di prima. Questo succede. Vivendo nella Divina Volontà c'è una porta aperta a sentire l'amore divino. L'amore non è un fatto intellettuale o teorico, ma dev'essere sentito. Tutti quanti i figli si mettono a pensare che sono amati (mi ha portato nel grembo, mi ha vestito, Papà mi dà da mangiare ecc...) ...bastano queste conoscenze teoriche a farsi sentire amati? No, ci vogliono sorrisi, abbracci, baci, carezze, ecc.... non troppo - bisogna stare attenti a non essere troppo freddamente rigidi nè rilassati. Poi la gente cresce, si ritrova rovinata e va dallo psicologo a cercare la soluzione dei propri problemi. Ma chi guarisce le ferite? Non lo psicologo. Te le guarisce l'amore di Dio, se ti metti nelle condizioni di percepirlo. Questo strumento che ci è stato dato da Gesù - fare gli atti nella dv - è una cosa formidabile.

Qui si parla di operare nel dv, compresi quelli indifferenti, nel dv. Il discorso è semplicissimo - se uno fa una cosa del genere - se uno unisce i propri atti a quelli di Dio, inevitabilmente, presto o tardi percepirà qualcosa di quell'Onnipotenza. Già da un punto di vista oggettivo, fare atti nel dv produce un'autotreno, una montagna di positività e di bene ed è solo questione di tempo che questa montagna si riverserà su di te affogandoti in modo tale - bisogna viverle queste cose - quando si vive questo, non si cerca più l'amore delle creature - il don spiega un passaggio molto importante : c'è un'abisso tra la persona che cerca la vita dall'affetto delle creature - è schiava e non troverà mai pace perchè non troverà mai quello che cerca e chi ha trovato l'amore dell'anima sua e quindi non lo cerca più altrove. Se qualcuno la ama, viene ricambiato e anche alla granda ma il cuore è altrove. Vale per tutti, anche per una coppia. E' stato detto a tutti di amare il Signore con tutte le tue forze, anche ai coniugi - amerai tanto tua moglie o marito come tuo dovere e piacere - ma nemmeno dal tuo coniuge cerchi la vita, perchè il coniuge non ce l'ha. Il coniuge non ti può dare quello che cerchi. Nessuna creatura può farlo. Ecco perchè i Santi dicevano che se ti attacchi ad una creatura hai chiuso, perchè il Creatore si allontana, il Creatore su questo non vuole concorrenti, tu non devi cercare la Vita e l'Amore in nessun ente creato per quanto sia santo o bello - non devi e non puoi. E quando questo accade, si trova l'amore dell'anima nostra prorompe il grido: “non conosco altro, né amo, né voglio che il solo Volere Divino, che la sua unità mi tenga racchiusa dentro..."

Operare in questo modo (nel dv ndr) comporta che se ami, ami nell'Unità di Dio

"...Ora la creatura ha il suo regio posto, il suo atto nell'unità del solo atto nostro e quindi, se ama, ama nella nostra unità, se ci adora, se ci benedice, è dentro la nostra unità, se ci comprende è dentro la nostra unità, nulla vede, fa e sente fuori di noi, ma tutto nel nostro Essere Divino,...." Gesù

La Madonna conosce tutti i segreti dell'Altissimo, è tanta roba.

"..Ora la fortuna più grande, la grazia più sublime per la creatura, la gloria, l'onore più grande per Noi è possedere la volontà umana, il suo atto nella nostra unità e sai perché? Perché possiamo dare quanto amore vogliamo e farci amare quando ne desideriamo, arricchirla di grazia, di santità, di bellezza, da sentirci rapire dai beni e dalla bellezza che le abbiamo infuso...." Gesù

Non lasciamo che la nostra volontà umana agisca di testa propria e si impunti senza aver fatto prima un discernimento veloce o elaborato, se quella cosa che si sta facendo sia volontà di Dio o no. Nel caso una persona viva nel dv, Dio non ha impedimenti che causa la creatura. Farci amare quando Gesù desidera. Tutti facciamo esperienza - il don spera - che anche quando stiamo in preghiera profonda qualche volta parte l'amore e altre volte non parte l'amore. E uno si industria per farlo partire. Ma se non parte, non parte. Perchè, forse in quel momento Dio vuole che gli offri la tua aridità e continui la tua preghiera. Ma se senti che parte l'amore - se stai facendo una meditazione e partono gli affetti ecc... che parte la Preghiera, tu devi assecondare questa cosa lasciando perdere ciò che stai facendo in quel momento.

"..Insomma possiamo avere a che fare con la creatura, amarla, affidare il Tutto al nulla, giacché ha del nostro e sentirà tal potenza e amore da poter difendere il Tutto e noi ci sentiamo sicuri in questo nulla, perché le abbiamo ceduto le nostre armi per tenerci sicuri e difesi...." Gesù

La creatura non è estranea, Dio non è un soggetto ignoto come lo è per molti. Potenza ed amore...che significa questa cosa? La crescita di un'individuo - state attenti a cosa vanno a dire in giro - la potenza è uno che ti fa stare al sicuro, è il Padre che deve trasmettere questa cosa e l'amore che deve trasmettere la donna. Le donne non devono diventare uomini e giocare a fare l'uomo in tutto, questi sono gli inganni satanici in cui moltissime fedeli battezzate in buona fede pensano queste cose e vivono di conseguenza senza rendersene conto. Non è un problema di solo abbigliamento ma di anche altre cose. Tu senti il tratto di Dio Padre e Madre, quindi anche se tu hai avuto un padre che non ti ha mai dato l'impressione di sentirti protetto perchè forse era un debole o fragile, e se avessi avuto una madre che tutto ti faceva sentire tranne l'amore...pazienza. Capite che forza sanante? Il don ha fatto dei cicli di catechesi per aiutarle ad entrare dentro sè stesse, aiutarle a vedere le radici profonde dei propri problemi e poi a trovarne una soluzione. Noi adesso abbiamo la soluzione al malessere, chi è vissuto prima del 1935 non aveva la soluzione, noi sì.

"..Ma ciò non è tutto, tutto ciò che la creatura può fare, le azioni naturali, gli atti più indifferenti,..." come il battere di ciglia, il gesticolare, proviamoci a stare attenti. Tu muovi un'arto perchè Nostro Signore te lo fa muovere (te lo ha creato, li fai perchè la mano o un'arto è fatto in un certo modo). Portare un'atto moralmente neutro che non serve a nulla, può diventare bellezza più rara e bellezza seducente.

"..tutto diventa effetto suo, uno è l'atto, una è la Volontà, ma sono innumerevoli gli effetti che possono formare le bellezze più rare e l'incanto più seducente a Colui che l'ha creata e che la possiede nella sua Unità..." Gesù

O questo non è Gesù che parla, o mente (e questo non è possibile), o forse ho capito male o ho capito bene ed è proprio che Gesù che parla.

La divina volontà è un'atto solo. Questo dobbiamo capirlo. In Dio non c'è sequenza temporale, non c'è prima o dopo. Noi percepiamo i suoi atti come distinti perchè siamo nel tempo ma non è così. Noi non potremo mai fare un'atto solo come Dio, ma se la volontà umana si unifica con quella divina, noi abbiamo gli atti che si spandono nell'istante presente ma ogni atto può diventare un riflesso di questa volontà divina.

"..Figlia mia, il nostro Ente Supremo possiede un solo atto, sicché la Creazione tutta, ciascuna creatura, non sono altro che effetto dell'Unità del nostro atto, onde la volontà umana, unificandosi, diventa il nostro effetto continuo. E questo effetto sai che significa? Dare sempre e ricevere sempre dalla creatura." Gesù

C'è uno scambio continuo tra il Creatore e la creatura.

"..in questo mentre ho guardato il Cielo e ho visto tante luci di svariata bellezza che possedevano tutta la varietà dei colori, ma con un modo mirabile che rapivano queste luci, serpeggiavano nella volta azzurra e mentre erano tante si formava una sola luce, penetravano nei Cieli, scendevano nel basso, volevano dar vita di luce a tutti, non si fermavano mai, correvano, volavano. Ed il mio dolce Gesù ha soggiunto: "Figlia mia, queste luci sono le meraviglie degli atti fatti nel mio Voler Divino. Come sono belli! Portano l'impronta del loro Creatore."

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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