domenica 21 aprile 2024

"Mi hai amato e ti ho amato!"

Gesù spiega come l'amore reciproco tra Lui e la creatura che si vive nella Volontà Divina porta alla condivisione reciproca di tutto, opere comprese. La creatura partecipa in modo misterioso ma vero alle opere del Creatore. Libro di Cielo, Volume 34, 15 Dicembre 1935, Mercoledì 26 Luglio 2023

15 Dicembre 1935 Come il vero amore vuol farsi conoscere, si spande, corre e vola in cerca di chi ama, perché sente il bisogno d'essere riamato. Potenza dell'atto creante che si riceve quando si gira nella Creazione.

Anche oggi in questo brano Nostro Signore ci delizia con questa meditazione, con dei punti e degli aspetti significativi. Il primo punto è riconoscere l'amore di Dio e di ricambiarlo, quando c'è questa fusione reciproca, non soltanto che la creatura può e deve deliziarsi del creato può dire che è tutta roba sua, ma dice: questa l'ho fatta io.

"..la creatura può dire: “ti ho amato, ciò che hai fatto tu per me, l'ho fatto io per te”;..." Gesù

Quando si sta nella Volontà divina si diventa partecipi dell'operato divino, quindi non solo si ringraziare il Creatore di ciò che ha fatto per noi e si può dire con verità: questo l'ho fatto io. Se Gesù dice una cosa del genere o mente o questa cosa è vera. Forse potrebbe essere una metafora? Dalla lettera dei testi non pare che il Signore dica è come se facesse le cose con Me. No, no. Colui che è la Parola, sa usare la Parola. Se usa delle espressioni formulate in un certo modo, la creatura può dire:

"..E siccome la creatura mai può fare ciò che facciamo noi per essa, il nostro amore per avere l'intento, chiama la creatura a sé, la nasconde nel suo stesso amore e la fa operare insieme col nostro atto creante e conservante e così in realtà la creatura può dire: “ti ho amato, ciò che hai fatto tu per me, l'ho fatto io per te”;..." Gesù

Nella logica dell'amore c'è questo quando due persone si amano: queste cose le capiscono bene o i vergini di questo mondo che hanno tutta la loro carica d'amore concentrata sull'Altissimo o due sposi santi. Quando due persone si amano sul serio, tutto ciò che è di una persona è dell'altra e viceversa. Chi è amato sa che ha l'autorizzazione di prendere tutto e l'amante gli dona tutto e viceversa. Non ci sono limiti soto questo punto di vista. Quando si inizia a mettere le barriere e paletti....esempio tanto per fare: il regime normale del matrimonio è la comunione dei beni non la separazione di essi, è lecito e non è un peccato - ma quando una cosa è lecita vuol dire che non è peccato (già qualcosa) ma non è detto che sia una cosa santa, buona, gradita a Dio che ti santifica. E' come la sessualità matrimoniale. Non date retta a tutte le cretinate che si sentono in giro. All'interno del matrimonio la sessualità pulita ed aperta alla vita è lecita, se due coniugi di comune accordo, quando escondo dal periodo di fecondità, possono offrire a Dio il sacrificio di astenersi dai rapporti in modo assoluto. Non fanno peccato ma fanno una cosa graditissima al Signore e avranno una ricompensa in Cielo. Il Matrimonio tra Maria e Giuseppe è stato un matrimonio in bianco ma questo non vuol dire che non sia stato un vero matrimonio. Se la Madonna fa qualcosa o se sta in una situazione non è che la fa a casaccio, Lei fa la cosa alla massima perfezione possibile. San Giuseppe ha conosciuto tutte quante le delicatezze, gentilezze, ecc.. dell'amore sponsale di Maria Santissima. Pensiamo agli amori che avremo in Cielo, c'è l'Amore che ti manda in estasi continua ma guarda caso - dice Gesù - che in Cielo non si prende moglie e marito. Se questo è l'amore del Cielo vuol dire che è l'amore più bello e perfetto. Cosa diciamo nell'atto di fusione? Facciamo tutti insieme, noi con Lui, ecc... se io parlo, Lui parla con me e se io mi muovo Lui si muove con me, ecc.... fa tutte le mie azioni con Me (azioni lecite). Se gioco, Lui gioca con me. E non è una metafora anche se noi non abbiamo una percezione sensibile.

Quando vai al mare o ai monti, quest'estate, puoi dire: questa è roba mia, questo l'ho fatto io e me lo stragodo in tutti i modi possibili e così quando mi guardo in giro. Tra animali e piante. Facciamo questa prova.

Il primo step di approccio con la Creazione è quello dei pagani peccatori che si godono le cose prendendole come diversivi e divertimenti fugaci, poi c'è il secondo step che guardano e ringraziano il Creatore e poi c'è il terzo step in cui si fa il giro nel dv e si ricambia per tutti e nel quarto step riconoscendo quella cosa come cosa tua che è per te. Le cose sono mie o di tutti?....quanta gente c'è in Paradiso? Tra Martiri e Santi c'è un sacco di gente in Paradiso ecc... ma cosa pensiamo? Che se un santo voglia stare solo con Gesù debba fare la fila con altri 200 milioni di persone angeli compresi? Che bisogna fare, la fila? Non funziona così perchè Gesù e Maria saranno di tutti staranno con tutti come se quelle persone fossero le uniche persone presenti. Il fatto che Gesù sia tutto mio, ma non disturba che sia dell'altro perchè il fatto che sia anche di un'altro non causa nessuna depauperazione. E questo dovrebbe insegnarci qualcosa sui rapporti umani specie quelli tra sacerdoti/laici. Un sacerdote dev'essere di tutti e di ciascuno ma sapendo di essere tutti come è di quel ciascuno. Non è assolutamente lecito, in quello stato legarsi in maniera esclusiva con qualcuno.

Capiamo che dimensione di vita si instaura?

"Figlia mia buona, amare e non farsi conoscere è contro la natura del vero amore,...." Gesù

Gesù va in cerca di chi lo ama e quando trova qualcuno lo trasforma

"..perché il vero amore da se stesso si spande e corre, vola in cerca della persona che ama ed allora si ferma quando, trovandola, la chiude in sé, la nasconde nel suo amore e, trasformandola nelle sue stesse fiamme, vuol trovare il suo stesso amore in essa, le sue stesse opere fatte da chi ama per amor suo..." Gesù

Il diavolo è prestigiatore, sa simulare i miracoli essendo un'angelo - ma nessuno di essi è un miracolo, ma sono manipolazioni di realtà creaturali esistenti o sa ingannarci sfruttando la nostra bassa conoscenza e debolezza, è un lavoro su qualcosa di pre - esistente. Supponiamo di presentarci davanti a Giulio Cesare con un cellulare, che faccia farebbe? L'intelligenza angelica nei nostri confronti è molto più di questo esempio che il don ha fatto. Dal momento che non sappiamo creare le cose, cosa fa Gesù?

"..E siccome la creatura mai può fare ciò che facciamo noi per essa, il nostro amore per avere l'intento, chiama la creatura a sé, la nasconde nel suo stesso amore e la fa operare insieme col nostro atto creante e conservante e così in realtà la creatura può dire: “ti ho amato, ciò che hai fatto tu per me, l'ho fatto io per te”;..." Gesù

Questa è un'operazione oggettiva percui il don non lo sa, magari è possibile, possiamo metterci di fronte a qualche creature e se ci giriamo, il Signore potrebbe darci questa sensazione di averla fatta assieme. Ma in ogni caso questa è una verità oggettiva, il Signroe vuole che stiamo uniti con Lui e vuole che le cose si facciano assieme e quindi operiamo con il suo atto creante e conservante. Se io faccio un regalino, quello dev'essere ricambiato in maniera simile ed analoga. Se io mando uno sticker, lo sticker deve tornare indietro. Nostro Signore lo fa in continuazione, tu fa qualcosa per Gesù e poi vedi cosa succede. Dio è il Signore ma anche un gran signore. Il non ricambio è una cosa orrida, che una persona che riceve un beneficio e non ricambia nulla. E' il distintivo dello scroccone.

"..il nostro amore vuol farsi conoscere, vuol far toccare con mano quanto l'ama e ripete su di essa il nostro atto creante che non è mai soggetto a cessare, in modo che sente tutta la forza del nostro amore, la potenza delle nostre opere e, presa da stupore, ci ama con la nostra forza creatrice che abbiamo infuso in essa...." Gesù

Prima Gesù dice che è una cosa nascosta poi però Gesù dice che si sente. Sentire la potenza della forza creatrice che si è infusa nella creatura...proviamo, al massimo non succede nulla.

"...E’ tanto il nostro contento che il nostro amore sorge ed inventa altre opere più belle, altre industrie amorose per amare e farci amare..." Gesù

Questo che è la norma del Paradiso, ma è anche la vita nella dv. Perchè se ci sta la dv vedrai cosa si inventerà il Signore per farci contento. E' promessa e il Signore non può promettere cose che non si mantengono. Se non accadano è perchè dalla parte del destinatario c'è qualcosa che non funziona.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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